Hiroyuki Senju vs Supaku Handoru

Si sollevò a sedere sulla branda spoglia. Scosse la testa mentre i lunghi capelli bianchi cadevano dalle spalle in avanti. Respirava affannosamente, la schiena nuda che si contraeva, allargandosi e restringendosi ad ogni respiro. Doveva resistere. Piccole goccioline di sudore imperlavano il suo corpo, sentiva l'aria mancargli mentre appoggiava la mano destra sul petto e cercava di riprendere il controllo. Uno spasmo, poi un altro. Grungì mentre la mano sinistra si stringeva a pugno con talmente tanta forza da vedere le nocche sbiancare e sentire le unghie conficcarsi nella carne del palmo.
Come tutte le notti a questa parte era stato svegliato da lui. Il dolore. Il vuoto che era sempre stato dentro di lui come una voragine di dolore e sofferenza che lo aveva spinto oltre il limite della sanità mentale. Poche cose avevano più senso nella sua testa, una di queste era però che doveva resistere, doveva mantenere il controllo del suo corpo e della sua mente, quel poco che rimaneva di entrambi.
Un gemito di dolore uscì dalle sue labbra.
Si sollevò in piedi, nonostante non avesse voluto, nonostante sarebbe stato meglio rimanere a dormire su quel giaciglio duro, il suo corpo si muoveva da solo. Sapeva cosa sarebbe successo, ne era più che consapevole. Una parte di lui non voleva, un'altra però...non vedeva l'ora di cominciare.
Afferrò l'anta del mobiletto di legno mangiato dai tarli, spalancandola con rabbia. I kunai ed i foderi appesi su di essa sbatacchiarono contro il legno. Un lieve raggio di luna passò dalla piccola finestrella alta della sua cella. Illuminò il metallo delle lame di una luce argentata, passando dai kunai, agli shuriken, alle lame vibranti, ogni pezzo perfettamente oliato e mantenuto. Acciaio che aveva visto per innumerevoli volte il sangue degli uomini e che era pronto ad assaggiarlo ancora.
Sorrise.

Si grattò il viso, all'altezza della tempia destra. La pelle finta della maschera gli prudeva come non mai, sopratutto ora che era ricoperta da schizzi di sangue. Osservò curioso il sangue che scorreva sul selciato, incanalandosi tra le fessure delle piccole pietruzze della piazza. I capelli bianchi penzolavano davanti alla sua fronte e sollevò la mano destra per risistemarseli. Indossava una faccia molto simile alla sua se non fosse stato per il naso rotto del precedente proprietario e qualche ciuffo di barba su mento e la linea della mascella.
Tirò un sospiro di sollievo, ora si sentiva veramente bene. Meglio, sì, decisamente. Fece roteare la lama vibrante tra le dita della mano sinistra facendo schizzare via dalla lama le residue gocce di sangue.
Ehi scusa! Dico a te signore che sta succedendo ?
La voce provenne alle sue spalle e lo fece sobbalzare. La lama per poco non gli cadde dalle dita mentre la riafferrava con forza e si girava di scatto per fronteggiare il suo interlocutore. Un sopravvissuto? Non pensavo ce ne fossero...Ah! Un ninja...Anche meglio Osservò il ragazzino dai capelli biondi che aveva davanti. A dirla tutta dovette sollevare leggermente la testa, incilandola verso l'alto. Era parecchio alto per avere quelle fattezze tipiche di un adolescente. Cresciuto troppo in fretta con un corpo da uomo ma ancora la faccia da bambino.
Genin o Chuunin? Se è un prodigio potrebbe anche essere uno Sp.jounin...di Konoha per giunta. La sua mente sfinita dalla mancanza del sonno si muoveva più lentamente del solito. Colse il coprifronte con il simbolo della foglia, colse i tratti giovani e lo sguardo innocente del suo interlocutore e tirò le somme senza preoccuparsi più di tanto di avere ragione o torto.
Benvenuto! disse mentre la bocca si piegava in un sorriso e la mano libera passava sulla faccia per pulirsi dalle macchie di sangue. Stimò la distanza tra loro di circa un a decina di metri. Potevano andare. Si sistemò la benda sull'occhio e tornò ad abbassare la mano verso il polso dell'altra, là dove erano visibili i sigilli d'evocazione.
Sei arrivato giusto in tempo per concludere questa giornata nel migliore dei modi, shinobi. La sua sete era placata, non avrebbe ucciso, non di nuovo. Si sentiva stanco e provato da quella giornata. Non aveva dormito per niente e la sua rabbia aveva preso il sopravvento con maggiore violenza rispetto al resto delle altre volte. Era sfinito, fisicamente, ma più che capace di gestire quella minaccia. Le sue riserve erano più che capienti non avendo dovuto usare gran parte del suo Chakra. Nonostante tutto, era più che capace di combattere ancora e, visto che non aveva più necessità di uccidere, poteva divertirsi un po' con il ninja che aveva davanti.
Subito quattro shuriken apparvero in uno sbuffo di fumo nella mano destra, dal sigillo d'evocazione. Con un rapido movimento della mano scagliò in avanti le stellette metalliche, già avvolte da Chakra Raiton in un ventaglio con quattro metri d'ampiezza, con esattamente uno shuriken ogni metro, all'altezza di circa un metro dal terreno.

Le stellette da lancio non erano altro che un diversivo, non era infatti minimamente preoccupato dal fatto che potessero andare a segno o meno, nonostante fossero state lanciate per andare a segno, sopratutto le due centrali, le due più laterali erano studiate più per tagliare le vie di fuga che altro. Il loro vero scopo era però permettere a Supaku di accorciare le distanze.
Scattò subito dopo dietro di loro mangiando i metri tra lui ed il biondo rapidamente. Nella corsa afferrò con i denti il manico della lama vibrante ed eseguì due sigilli per poi lasciare di nuovo cadere l'Arma nella sinistra. Scariche elettriche avvolsero la spada nel momento in cui le sue dita si serrarono intorno all'Arma. Arrivato ad un metro scarso dal biondo eseguì un fendente orizzontale da destra a sinistra mentre scintille azzurre brillavano nell'aria dietro la lama d'acciaio.

Gocce di sangue volarono nell'aria tra i due. Supaku aprì la bocca in un sorriso soddisfatto mentre la lama vibrante proseguiva il suo corso nell'aria lasciando una ferita sul corpo del ragazzo insieme a piccole scariche elettriche che si propagavano sulla sua pelle.
E ora...Cosa? Mokuton?? AH!
Il ragazzo non sembrava essere stato affatto intimorito dal suo assalto improvviso e subito dalla spalla di questo erano fuoriusciti numerosi rami di legno che saettarono nell'aria cercando di immobilizzarlo. Contrasse i polpacci e adduttori mentre fletteva leggermente le ginocchia pronto a balzare via rompendo quei rametti di legno.
No! si disse mentre rimaneva fermo sul posto. Se il biondo voleva che lui rimanesse in corpo a corpo, ci sarebbe rimasto e lo avrebbe ripagato con la stessa moneta. I rami lo avvolsero stretto, sopratutto il braccio armato, il sinistro, che era quello vicino alla spalla destra del ninja da cui erano usciti i legni. Lasciò andare la spada mentre il Konohaniano sollevava il braccio destro per sferrargli un pugno in pieno petto.
Questa...è la mia chance!! Pensò mentre sollevava la mano destra a parare il semplice colpo del ninja ed accumulava Chakra nella manica sinistra immobilizzata dal Mokuton. Due cose accaddero contemporaneamente, più o meno.
La prima fu che il pugno del biondo si fece strada tranquillamente nella sua mano, spiaccicandola contro il suo sterno e facendogli uscire un
OH! Strozzato mentre l'aria veniva spinta fuori con violenza e il suo corpo si sollevava all'indietro seguendo l'inerzia del colpo. La seconda fu che dalla sua manica unscirono una miriade di serpi dalle scaglie blu scure che si cercarono di avventare sul ragazzo mentre il loro padrone veniva scagliato di un paio di metri in aria per poi finire schiena a terra a rotolare all'indietro per un altro paio.

Le serpi lasciarono la sua manica sibilando, saettando sui rami stessi del ragazzo per cercare di morderlo in molteplici punti ed iniettare in esso il loro veleno. Supaku nel frattempo era impegnato a ritirarsi in piedi.
Ahhh...ehhhh Gemeva mentre si teneva il petto che ad ogni respiro gli faceva un male cane. Doveva avergli di sicuro incrinato qualche costola. Quello non era stato un semplice pugno.
Sei un esperto nei Taijutsu, ragazzo? Non pensavo che un membro del Clan Senju si dilettasse in queste arti...Meglio così allora disse sorridendo di nuovo e sfoderando i suoi canini leggermente allungati mentre gli angoli della bocca si sollevavano a toccare quasi gli occhi.
E' tutto più interessante così...
Subito dopo eseguì una rapida serie di Sigilli per poi sputare a terra un getto di acqua viscosa simile a sciroppo, puntando proprio ai piedi del suo avversario. Seguiì a quella serie di Sigilli un'altra per poi inspirare aria nei polmoni, trattenendo il dolore per quel gesto che stava sforzando il suo sterno martoriato. Vediamo cosa farà adesso. pensò prima di soffiare verso il suo avversario una palla di fuoco.

La sua palla di fuoco sobbalzò davanti al suo occhio. Scie di vapore acqueo si sollevarono in mezzo alla fiamme e poi nulla. La tecnica Katon era stata spenta da una Suiton, prevedibile. Supaku si era aspettato un attacco diretto, che avrebbe sfondato la sua tecnica di fuoco e colpito lui, attraverso l'utilizzo di una di pari livello Suiton o superiore ma ciò non era avvenuto. Rilassò o muscoli delle gambe, tornando in posizione eretta da quella leggermente china in avanti che aveva assunto per mantenere il getto infuocato. Il biondo di Konoha non aveva però finito.
L'albino osservò il ninja sollevare la mani a formare una pistola. Mi è improvvisamente impazzito? Cosa è? un Jutsu Fuuton? Pensò il ninja non avendo mai visto quella tecnica prima d'ora. Il suo occhio si spalancò quando vide l'acqua accumularsi davanti alle dita del ninja per poi venire sparata ad alta pressione verso di lui. Sollevò le braccia davanti a sé, accumulando Chakra Fuuton ed esternandolo in una barriera d'aria compressa.

L'aria vorticò davanti alle sue dita per poi vibrare contro l'impatto del primo proiettile d'acqua. Ah! Dovrai fare di meglio, ragaz.. Al primo colpo ne seguì un altro che echeggiò contro la barriera in un tonfo sordo. Uno...due...tre...Quattro! La sua barriera non poteva durare più di tre secondi e l'attacco serrato del ninja delle Foglia aveva sforato con l'ultimo colpo il numero di secondi necessario per tenerla in piedi. Il quarto colpo sfrecciò verso di lui, aprendosi un varco tra le sue dita e perforandogli la spalla sinistra.
Ah! Si fece sfuggire dalle labbra mentre indietreggiava di un paio di passi. Dannazione, ragazzo! Disse sollevando una mano per tastarsi la ferita ed infilare con curiosità l'indice nel buco che era apparso sulla sua spalla. Questa non me la aspettavo...Eheh disse scuotendo la testa mentre faceva scorrere il proprio Chakra verso la ferita, stimolando la rigenerazione dei tessuti delle cellule mutate con i Geni del grande Serpente Bianco.

Il buco sulla sua spalla fumò leggermente mentre muscoli ed ossa danneggiati si rinsaldavano e la pelle tornava a ricoprire il tutto. Hai fatto un buco nel mio kimono... disse agitando l'indice in avanti con fare ammonitorio e cercando gli occhi del ragazzo con il suo per poiettare nel sistema del Chakra dell'avversario una delle sue migliori illusioni.

L'illusione avrebbe fatto credere all'avversario di avere un profondo terrore per Supaku, indebolendolo e terrorizzandolo al punto da renderlo poi una facile preda per quello che sarebbe venuto dopo. Il ninja dai capelli bianchi infatti aveva afferrato quattro shuriken per mano dalla doppia borsa posta sulla cintura per poi avvolgerli repentinamente con Chakra Fuuton e scagliarli in una serie di molteplici attacci verso il ragazzo. Due shuriken erano infatti diretti verso il petto del ninja, altri due lateralmente a tagliare le vie di fuga, altri due ancora furono lanciati a parabola in modo che piombassero sulla testa del ragazzo se avesse cercato di indietreggiare e gli ultimi due erano stati lanciati in aria senza nessun obiettivo particolare.
Una volta lanciata la sequenza di armi da lancio il ninja dai capelli bianchi aveva tirato entrambe le mani incrociandole sul petto, rivelando due fili metallici legati agli ultimi due shuriken, quelli che erano stati lanciati senza una vera direzione e che invece vennero così ridiretti verso i fianchi del ninja dai capelli biondi. Alla fine della sequenza di attacchi la spalla sinistra di Supaku formicolò leggermente, segno che il Sigillo del Vento si era attivato.