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Missione Kakita Moroboshi & Hanzo Kawabata Missione a Servizio di: Sunagakure no Sato & Kumogakure no Sato Livello: D Esecutori della Missione: Kakita Moroboshi & Hanzo Kawabata Luogo d'Incontro: Porta Ovest di Sunagakure Appuntamento Ore: 08:00 Una vecchia signora di Suna è in punto di morte ed ha espresso come ultimo desiderio di poter odorare il dolce profumo di un raro fiore che cresce solo in alcune oasi del Paese del Vento, il Giglio del Deserto. L'ultima volta che è stata documentata la presenza di questa pianta, è stata avvistata nelle profondità del deserto nord-occidentale, tra Satetsu e Onjou. Recuperate il fiore il prima possibile, ma fate attenzione alle possibili bande di predoni o gruppi armati di nomadi del deserto, sempre in lotta tra loro.
Buon lavoro.SPOILER (clicca per visualizzare)Comincia Link.
Link™ Zanna.
Edited by Glustrod - 22/1/2023, 19:45. -
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.CITAZIONE«Parlato», "Pensato Hanzo/telepatia" , «Parlato altri»,
Ogni singola volta che mi ritrovavo in viaggio per il Paese del Vento, finivo col maledire la sua geografia. Quelle orrende distese sabbiose, intervallate solo da sporadiche geometrie rocciose lungo tutta la regione, mi davano il voltastomaco. Di giorno la temperatura rendeva impossibile respirare e non si potevano fare più di qualche chilometro se non con il capo al riparo dal sole; di notte il freddo gelava le ossa. E non solo: le distese inabitabili del Paese rendevano quella terra fertile per briganti e animali ostili. Fortunatamente non avevo avuto alcun problema durante il tragitto, ma il timore del viaggio e la presenza del clima ostile avevano reso quei giorni molto difficile. Anche orientarsi, senza la giusta strumentazione, risultava difficile. Mesi prima di quel viaggio avevo conosciuto un collega dell’esercito di Suna, il quale s’era preso più volte gioco di me e della mia incapacità ad adattarmi a quel contesto. Ricordo che, sovente, io passavo il tempo a ripulirmi dai granelli di sabbia e lui mi sbeffeggiava imitando i miei gesti.
Il mio compito sarebbe stato quello di svolgere una missione di basso livello con un membro del Villaggio della Sabbia. Non sapevo il motivo per cui, dopo la promozione al rango Special Jounin, mi avessero assegnato una missione così banale, ma la accettai senza batter ciglio. Il maestro Daisuke sembrava molto felice dell’opportunità e mi intimò di dare il cento per cento e dimostrarmi disponibile al mio compagno. Non sapevo molto del mio partner, se non il nome e ch’era della Sabbia. Quel poco che sapevo, oltre queste informazioni anagrafiche, era relativo alla missione: avremmo dovuto raccogliere una rara pianta del deserto, ultimo desiderio di una moribonda. A leggere la richiesta, inizialmente, non mi capacitavo del perché servissero due uomini addestrati per la ricerca, ma mi fu spiegato che la zona di raccolta era spesso anche oggetto di razzie da parte di alcune bande armate irregolari. Erano ipotesi, ovviamente, ma il Villaggio della Sabbia doveva premunirsi per evitare sventure e Kumo, da alleato, aveva accettato di inviarmi lì. Essendo quella una missione di livello D, era probabile io avessi dovuto fare da superiore ad un novellino alle prime armi, ma andava bene così: non mi dispiaceva l’idea di guidare un giovane shinobi nei suoi primi passi nel mondo ninja né mi dispiaceva l’idea di essere valutato anche da questo punto vista. Il maestro Daisuke sarebbe stato fiero di me, promisi ai piedi del Villaggio.
La porta Ovest di Sunagakure no Sato si ergeva alle mie spalle fiancheggiando le lunga mura di pietra che circondavano e proteggevano la città. Mi sentivo così fuori luogo in quel clima e in quel contesto. Piazzato in mezzo al vialone principale che collegava l’uscita dalla città al centro, venivo circondato da mercanti indaffarati che non mi degnavano di uno sguardo; al contrario, numerose persone erano ferme ad aspettare qualcuno che tornava. Nessuno aspettava me. Quasi tutti mi guardavano curiosi, notando il copri fronte col simbolo della Nuvola legato alla fronte e il tradizionale vestiario da Samurai che indossavo con una certa cura. Di tanto in tanto scrollavo le vesti per ripulirmi della sabbia che il vento caricava addosso. Una figura, tra tante, catturò la mia attenzione: un ragazzino dai lineamenti ancora immaturi e dal vestiario alquanto inusuale, si dirigeva a passi svelti verso la mia direzione. La sua era una corsa nervosa, impacciata, tipica di un ragazzino che ancora si piscia addosso dalla paura alla minima pressione. Nervoso, il ragazzo della pelata lucida si guardò intorno in cerca di qualcuno o qualcosa. Mi ci volle una manciata di secondi per intuire che quel ragazzino era potenzialmente il mio uomo. Mi avvinai sorridendo, puntando il pollice verso il simbolo identificativo del mio villaggio d’appartenenza – il copri fronte con incisa la nuvola.
«Ciao, - dissi con tono cordiale, cercando di tenermi comunque alto per sovrastare il rumore del viavai di sottofondo – sei tu Kikita Moroboshi?»SPOILER (clicca per visualizzare)Chakra: 180/180
Condizioni Fisiche: Ottimali
Condizioni Psicologiche: Rilassato
Bonus: N/A
Malus: N/A
Equipaggiamento:
Doppia Borsa:
- 10 Kunai
- 5 Carta-Bomba [attaccate ad altrettanti Kunai]
- 20 Shuriken ad astro
- 5 Palla gelo [4 attaccate ad altrettanti Kunai]
- Radiolina [Spenta, in borsa]
- Torcia elettrica [Spenta, in borsa]
- Binocolo [in borsa]
- Veleno intermedio [2 dosi inutilizzate]
- 10 metri filo metallico [5metri attaccato a un Kunai]
Fodero:
- Katana [nel fodero, sul lato sinistro]
Fodero minore:
- Wakizashi [nel fodero, dietro la schiena].