Missione Kakita Moroboshi & Hanzo Kawabata

Livello D [Istruttiva]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Wake up.

    Group
    GDR Staffer
    Posts
    22,986

    Status
    Anonymous
    Missione Kakita Moroboshi & Hanzo Kawabata
    Missione a Servizio di:Sunagakure no Sato & Kumogakure no Sato
    Livello:D
    Esecutori della Missione:Kakita Moroboshi & Hanzo Kawabata
    Luogo d'Incontro:Porta Ovest di Sunagakure
    Appuntamento Ore:08:00
    Una vecchia signora di Suna è in punto di morte ed ha espresso come ultimo desiderio di poter odorare il dolce profumo di un raro fiore che cresce solo in alcune oasi del Paese del Vento, il Giglio del Deserto. L'ultima volta che è stata documentata la presenza di questa pianta, è stata avvistata nelle profondità del deserto nord-occidentale, tra Satetsu e Onjou. Recuperate il fiore il prima possibile, ma fate attenzione alle possibili bande di predoni o gruppi armati di nomadi del deserto, sempre in lotta tra loro.
    Buon lavoro.

    Comincia Link.

    Link™ Zanna.


    Edited by Glustrod - 22/1/2023, 19:45
     
    .
  2. Link™
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Missione D
    Kakita Moroboshi


    narrato
    parlato
    pensato
    parlato altrui


    La vita di Kakita era in una posiozne di stallo, un limbo nel quale era rimasto intrappolato e nel quale lui stesso si era cacciato. Meditazione, allenamento e lavoro. Nonostante fosse uno shinobi, la sua sparizione dal villaggio aveva quasi revocato questo suo status, difatto rendendolo un semplice abitante, almeno finché i vertici del villaggio si fossero degnati di concedergli la possibilità per riparare. La giornata stava scorrendo come al solito, si era svegliato presto e dopo essersi lavato il viso ed il collo si era messo a pulire il piccolo appartamento da povere e sabbia, che imperterrita ogni giorno si insinuava d'appertutto. Dopo aver pulito meticolosamente ogni superficie si dedico a se stesso, prese il rasoio e si rase la barba ed i capelli, dopo si fece una doccia rinfrescante, per lavare via il sudore e la stanchezza. Il suo stomaco stava brontolando ed avrebbe potuto saziarlo senza alcun problema, dopotutto ora viveva lontano dal monastero, poteva gestirsi come preferiva, eppure la sua rigida morale lo costringeva a ripetere la stessa routine del santuario. Ergo prima di poter saziare la sua fame doveva meditare per temprare il suo spirito e la sua mente. Ovviamente era molto più difficoltoso. Resisti Kakita. Questo ti renderà un uomo migliore e più forte. Si disse mentre lo stomaco gorgogliava per la mancanza di alimenti. La meditazione durò due ore, difficoltose e poco fruttuoso, solo in pochi momenti era riuscito ad avere una concentrazione decente per liberare la mente. Così non va. Al monastero poteva meditare per ore ignorando ogni stimolo esterno, ma li a Suna tutto cambiava, non si sentiva mai completamente a suo agio, non si sentiva a casa. Fece colazione con del riso ed alcune verdure del suo orto accompagnato con del tè verde, quando qualcuno bussò alla sua porta. Nonostante avesse già fatto molte cose la mattinata non era ancora completamente cominciata, infatti erano solo le sei e trenta, Kakita si stupì che qualcuno volesse vederlo proprio a quell'ora. Senza ulteriori indugi andò ad aprire la porta dove trovò un chuunin del villaggio. Sei tu Kakita Moroboshi? Disse senza troppi convenevoli. Si sono Io. Una conversazione banale e senza stimoli, sembrava che i due interlocutori non vedessero l'ora di tornare ai propri doveri, dimenticando quel momento. Lo shinobi del villaggio consegno al momanco una pergamena chiusa da sigillo di cera lacca per poi dileguarsi tra le via del villaggio. Forse il villaggio si é deciso a concedermi una seconda possibilità. Pensò felice di interrompere quella monotonia che si era venuta a creare dopo il colloquio con il funzionario. Purtroppo per lui quello che lesse non gli fece piacere. Non per la missione in sé ma per il giorno in cui questa si sarebbe dovuta svolgere: oggi. Il monaco sgranò gli occhi e per poco non gli andò di traverso il riso che stava finendo. Ma.. Cosa?! Sbottò stupefatto, guardando l'orologio appeso alla parete. Aveva solo un oretta e poco più per prepararsi ed andare alla porta ovest dove avrebbe trovato il suo compagno di missione. Anche questo particolare non gli era andato troppo a genio, ma era il male minore in quel momento. Kakita raccolse il rotolo della missione e quelle poche cose che aveva come equipaggiamento, una matita, un taccuino, una mappa ed il suo fidato bastone. Mise nella borsa anche una borraccia pieda di acqua ed un paio di onigiri fatti con il riso che era rimasto della colazione. Non aveva nemmeno il tempo di comprare le provviste per il viaggio, non aveva il tempo di prepararsi. Come prima cosa devo scusarmi per la scarsa preparazione e poi chiedere di farla prima di partire. È impensabile partire senza provviste. Quella mattina tanto calma e monotona aveva preso uno scossone improvviso. Camminò a passo svelto tra le vie di Suna, ammantato nel suo abito monastico, al braccio aveva legato il coprifronte che lo avrebbe distinto come shinobi. Arrivò alla porta ovest pochi minuti dopo le otto, guardandosi in giro per cercare il suo compagno.
    Status di Kakita Moroboshi
    PSX-20200306-224032


    Stato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Pronto
    Chakra: 80
    Totale:80
    Fascia
    Bastone: riposto
    Borsa
    Mappa del Chakra: riposto
    Marita e Taccuino: riposto

    Note: //
     
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Fan
    Posts
    391

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    «Parlato», "Pensato Hanzo/telepatia" , «Parlato altri»,


    jpg
    Ogni singola volta che mi ritrovavo in viaggio per il Paese del Vento, finivo col maledire la sua geografia. Quelle orrende distese sabbiose, intervallate solo da sporadiche geometrie rocciose lungo tutta la regione, mi davano il voltastomaco. Di giorno la temperatura rendeva impossibile respirare e non si potevano fare più di qualche chilometro se non con il capo al riparo dal sole; di notte il freddo gelava le ossa. E non solo: le distese inabitabili del Paese rendevano quella terra fertile per briganti e animali ostili. Fortunatamente non avevo avuto alcun problema durante il tragitto, ma il timore del viaggio e la presenza del clima ostile avevano reso quei giorni molto difficile. Anche orientarsi, senza la giusta strumentazione, risultava difficile. Mesi prima di quel viaggio avevo conosciuto un collega dell’esercito di Suna, il quale s’era preso più volte gioco di me e della mia incapacità ad adattarmi a quel contesto. Ricordo che, sovente, io passavo il tempo a ripulirmi dai granelli di sabbia e lui mi sbeffeggiava imitando i miei gesti.
    Il mio compito sarebbe stato quello di svolgere una missione di basso livello con un membro del Villaggio della Sabbia. Non sapevo il motivo per cui, dopo la promozione al rango Special Jounin, mi avessero assegnato una missione così banale, ma la accettai senza batter ciglio. Il maestro Daisuke sembrava molto felice dell’opportunità e mi intimò di dare il cento per cento e dimostrarmi disponibile al mio compagno. Non sapevo molto del mio partner, se non il nome e ch’era della Sabbia. Quel poco che sapevo, oltre queste informazioni anagrafiche, era relativo alla missione: avremmo dovuto raccogliere una rara pianta del deserto, ultimo desiderio di una moribonda. A leggere la richiesta, inizialmente, non mi capacitavo del perché servissero due uomini addestrati per la ricerca, ma mi fu spiegato che la zona di raccolta era spesso anche oggetto di razzie da parte di alcune bande armate irregolari. Erano ipotesi, ovviamente, ma il Villaggio della Sabbia doveva premunirsi per evitare sventure e Kumo, da alleato, aveva accettato di inviarmi lì. Essendo quella una missione di livello D, era probabile io avessi dovuto fare da superiore ad un novellino alle prime armi, ma andava bene così: non mi dispiaceva l’idea di guidare un giovane shinobi nei suoi primi passi nel mondo ninja né mi dispiaceva l’idea di essere valutato anche da questo punto vista. Il maestro Daisuke sarebbe stato fiero di me, promisi ai piedi del Villaggio.

    La porta Ovest di Sunagakure no Sato si ergeva alle mie spalle fiancheggiando le lunga mura di pietra che circondavano e proteggevano la città. Mi sentivo così fuori luogo in quel clima e in quel contesto. Piazzato in mezzo al vialone principale che collegava l’uscita dalla città al centro, venivo circondato da mercanti indaffarati che non mi degnavano di uno sguardo; al contrario, numerose persone erano ferme ad aspettare qualcuno che tornava. Nessuno aspettava me. Quasi tutti mi guardavano curiosi, notando il copri fronte col simbolo della Nuvola legato alla fronte e il tradizionale vestiario da Samurai che indossavo con una certa cura. Di tanto in tanto scrollavo le vesti per ripulirmi della sabbia che il vento caricava addosso. Una figura, tra tante, catturò la mia attenzione: un ragazzino dai lineamenti ancora immaturi e dal vestiario alquanto inusuale, si dirigeva a passi svelti verso la mia direzione. La sua era una corsa nervosa, impacciata, tipica di un ragazzino che ancora si piscia addosso dalla paura alla minima pressione. Nervoso, il ragazzo della pelata lucida si guardò intorno in cerca di qualcuno o qualcosa. Mi ci volle una manciata di secondi per intuire che quel ragazzino era potenzialmente il mio uomo. Mi avvinai sorridendo, puntando il pollice verso il simbolo identificativo del mio villaggio d’appartenenza – il copri fronte con incisa la nuvola.
    «Ciao, - dissi con tono cordiale, cercando di tenermi comunque alto per sovrastare il rumore del viavai di sottofondo – sei tu Kikita Moroboshi?»



    Chakra: 180/180
    Condizioni Fisiche: Ottimali
    Condizioni Psicologiche: Rilassato
    Bonus: N/A
    Malus: N/A

    Equipaggiamento:
    Doppia Borsa:
    - 10 Kunai
    - 5 Carta-Bomba [attaccate ad altrettanti Kunai]
    - 20 Shuriken ad astro
    - 5 Palla gelo [4 attaccate ad altrettanti Kunai]
    - Radiolina [Spenta, in borsa]
    - Torcia elettrica [Spenta, in borsa]
    - Binocolo [in borsa]
    - Veleno intermedio [2 dosi inutilizzate]
    - 10 metri filo metallico [5metri attaccato a un Kunai]

    Fodero:
    - Katana [nel fodero, sul lato sinistro]

    Fodero minore:
    - Wakizashi [nel fodero, dietro la schiena]
     
    .
2 replies since 18/1/2023, 23:01   158 views
  Share  
.
Top