Missione Kaori Mitarashi & Kaede Nakayama

Lo scontro stava andando fin troppo per le lunghe e solo grazie alla posizione di Kaede e all'attenzione di Kaori nel mantenerlo sul margine del capannone, i due carri con merce ed ostaggi non erano stati coinvolti nello stesso. Sarebbe stato il colmo se dopo tutta quella fatica si fossero ritrovati tra le mani la carcassa di un condensatore inutilizzabile.
Il colpo mandato a segno aveva decisamente segnato l'avversario che ancora doveva riprendersi dalla batosta subita e si stava rialzando a fatica. Lo sguardo della giovane sfruttò quell'attimo di pausa per guardarsi attorno e analizzare la situazione. Doveva eliminare ancora due di quegli affari piuttosto resistenti prima di potersi concentrare sull'eliminazione dell'avversario, ma doveva ammettere che quei cosi disgustosi erano veramente una seccatura. Ci era voluta la combinazione di due delle sue tecniche più potenti per riuscire a fermarne una e non aveva intenzione di andare avanti con quel passo. Le ferite che aveva subito durante lo scontro non erano trascurabili, ma preferiva preservare il chakra inibendo la rigenerazione cellulare.
"Credo ti sia rimasta qualcuna di quelle cose nere tra i denti.. starei più attento fossi in te.."
Kaori quasi rimase a bocca aperta, quel musone taciturno era riuscito a fare una battuta. Una battuta vera e contestualizzata, non ci poteva credere. Certo alludere a lei come una 'mangia fibre nere' non era stato molto carino, ma apprezzava il tentativo di apparire un po' meno palo nel culo di quanto non si fosse mostrato fino a quel momento.
"Da dove cazzo siete spuntati fuori voi due e perché cazzo non volete morire?"
"Che dire caro mio, vi è andata. A volte la vita sa essere ingiusta nel non premiare i nostri sforzi."
Il pensiero volò involontariamente ad Agony e a tutti gli sforzi da lei fatti al fine di salvarlo per poi vederlo morire tra le fiamme di quel verme Uchiha. Vedere uno di quei luridi sharingan nell'orbita di Kaede tra l'altro non l'aveva particolarmente stupita, dopo lo scontro con Supaku sembrava che fosse un tratto distintivo dei membri del Covo portarsi appresso un occhio non proprio.
Rifletté sull'opportunità di disattivargli il doujutsu in risposta alla battuta cattiva, ma le stava dando una mano e le sarebbe dispiaciuto se per uno scherzetto fosse finito a farsi ammazzare.
"È il momento di dare una spinta allo scontro!"
Era sempre bello partecipare ad una scazzottata ad ampio spettro con botte che volano da destra e da sinistra, ma come le aveva insegnato sua madre un bel gioco dura poco.
Le bestie si stavano nuovamente facendo avanti e lei concentrò il proprio chakra andando a farlo vorticare ancora più rapidamente. Le vene affiorarono e i muscoli si gonfiarono leggermente, era pronta a scatenare il suo potenziale e scattando in avanti verso il mukenin, lo costrinse a frapporre una delle creature, quella che aveva usato il fuuton, tra loro. Rapidi fendenti vennero scagliati dalla ragazza che però non riuscì a sortire nessun effetto dato che la lama di ghiaccio rimbalzava sulla creatura senza nemmeno scalfirla. La bestia che aveva precedentemente fatto ricorso al Suiton, tornò a sfruttare lo stesso elemento cercando di colpirla alle spalle, ma era esattamente ciò che la giovane aspettava e balzando sulla creatura davanti a lei si diede un potente slancio contro la stessa balzando lontano alla sua destra e facendo sì che il getto d'acqua la colpisse in pieno.

Così come prevedibile il colpo non fu sufficiente a scalfire la creatura, che necessitava di ben altro per poter essere ferita, ma a Kaori in realtà non importava dato che con la sua mossa si era portata a circa quattro metri dal mukenin intento a sparare un proiettile d'acqua contro Kaede. Concentrato com'era quasi non si accorse di cosa accadde, ma piroettando su sé stessa la ragazza fece allungare dk cinque metri lama di ghaiccio e tranciò letteralmente in due il corpo del malcapitato.

"Su, basta giocare! Vedi di farmi un po' da diversivo con quello lì così vediamo di finire questa farsa."
"Noooo!"
Travolto dall'ira nel vedere un'altro dei suoi compagni perire, Fujima ordinò alle sue creature di unirsi e quelle eseguendo all'ordine si lanciarono l'una contro l'altra andando a formare un nuovo, ancor più ripugnante, costrutto.

"Lo lascio a te, spero non ti resti nulla tra i denti!"
Con quelle parole la giovane fece un balzo in avanti per poi scomparire nel nulla. In realtà si era solamente mossa ad una velocità impressionante, ricomparendo ad una decina di metri di distanza, appena fuori dal capannone a ridosso del mukenin che vi era prima stato sbalzato. L'uomo non percepì lo spostamento d'aria, ma prima che potesse in qualche maniera reagire, il tallone destro della giovane, dopo che ebbe fatto una rotazione su sé stessa, lo colpì alla base del collo, spedendolo ormai cadavere a ruzzolare nel suolo terroso che circondava il capannone.

"Ok, ne resta solo più uno!"
Il respiro della donna si stava facendo leggermente affannato e rivoli di sudore le scendevano lungo la fronte, d'altronde aveva consumato un bel po' di energie, ma si stavano avvicinando agli ultimi giri di giostra e ben presto si sarebbe potuta riposare.
Fujima nel frattempo aveva completamente ceduto alla rabbia e urlava come un ossesso perché i suoi piani erano andati in fumo, aveva perso due dei suoi cuori e tutti i suoi amici erano ormai morti. Non gli importava neanche più di riuscire a portare a casa il bottino, voleva soltanto eliminare tra atroci sofferenze i due stronzi che avevano causato tutto quello e strappare loro i cuori dal petto per rimpiazzare quelli che aveva perduto.
"Siete morti bastardi, vi distruggo! Distruggerò tutto!"
Ormai davanti a lui nel capannone era rimasto solo Kaede e fu in direzione del ragazzo che decise di dedicare la propria offensiva. Con l'ennesimo urlo di rabbia fece incanalare alle proprie creature una quantità allucinante di chakra a livello delle maschere, che venne poi rilasciato sotto forma di un gigantesco getto bielementale che si scagliò contro al rosso.

Tutto si muoveva secondo i piani della Kunoichi e se Kaede fosse stato in grado di fare la brava esca, nel giro di poco avrebbero dato il colpo di grazia a quel bastardo.

Muovendosi all'esterno del capannone, Kaori lasciò che il Segno Maledetto tornasse allo stato di quiete, mentre il suo fattore rigenerante andava a curare la ferita al petto che nonostante l'adrenalina cominciava a fare un po' troppo male per i suoi gusti. Nel frattempo ebbe modo di osservare, grazie al suo Doujutsu, quel che capitava all'interno a seguito del suo sparigliare le carte.

Fujima sembrava ormai impazzito dalla rabbia e ritrovatosi da solo con Kaede, aveva deciso di riversare su di lui tutta la sua furia vendicativa.
"bravo ragazzo, fallo sfogare!
L'abominio di fibre creato dall'uomo era veramente spaventoso e Kaori rinfoderò la propria lama di ghiaccio, per poi comporre i sigilli necessari all'utilizzo della tecnica della trasparenza, avviluppando poi il proprio corpo in un guscio di chakra che ne impedisse ai rumori di fuoriuscire.

Rapidamente sfruttò il controllo del chakra per risalire la struttura del capannone raggiungendo il tetto in buona parte distrutto.
L'occhio cremisi teneva costantemente sotto controllo quello che capitava sotto di lei e vide perfettamente la creatura cominciare ad accumulare chakra per poi spararlo addosso al suo sventurato compagno di scazzottata, che malauguratamente provò una rapida quanto inefficace difesa e venne investito in pieno dal Jutsu avversario.
Il colpo subito era stato sicuramente impattante per lui, ma mostrando un discreto spirito di sopravvivenza si rialzò e andò a imbastire una nuova offensiva contro alla belva. Fujima sembrava entusiasta del risultato dell'offensiva e muovendosi tra i vari montanti mezzi distrutti, Kaori si era portata a suon di balzi fino ad essere proprio sopra la sua testa. Grazie alla combinazione dei suoj Jutsu era abbastanza sicura del fatto che non sarebbe stato in grado di accorgersi della sua presenza.
"Cazzarola, e questo chi se lo aspettava..."
Mentre iniziava ad interrogarsi sul metodo migliore per poter fare fuori quella bestia, Kaede in un impeto di passione le aveva scagliato contro tre enormi draghi di fuoco, per poi avventarsi su di lei come una furia con una serie di micidiali fendenti che la ridussero in brandelli.
"Maledetto moscerino, come cazzo hai osato? Hai distrutto i miei splendidi cuori! Me la pagherai!"
Ormai più furia che cervello, il mukenin aveva evidentemente deciso che i suoi ultimi momenti di vita sarebbero stati vissuti da cliché umano. Trenta fibre fuoriuscirono dal suo corpo e si avventarono a gran velocità contro il Rosso. Lo sp.jounin del Covo aveva un ginocchio a terra e il respiro affannato. L'occhio con lo sharingan era stato chiuso e molto probabilmente non avrebbe avuto la minima possibilità di difendersi da quell'attacco, che Fujima era certo sarebbe stato per lui mortale.
Improvvisamente dal nulla provenne un boato e un gran polverone si alzò nella posizione in cui si trovava il mukenin, prima che le fibre si accasciassero giusto ai piedi del Nakayama. Quando la polvere calò fu chiaro quel che era successo, il corpo dell'uomo era riverso a terra con un buco nel petto e una vittoriosa kunoichi troneggiava su di lui.

Kaori si era accorta del fatto che Kaede non si fosse limitato a fare da esca, ma era addirittura riuscito a distruggere la principale arma avversaria, concedendole l'apertura perfetta per mettere fine allo scontro.
Mentre il mukenin si apprestava a dare il colpo di grazia all'uomo del Covo, lei si era lasciata cadere verso il basso, silenziosa come una piuma, ma con tutta la forza della gravità ad aggiungere potenza al suo colpo.
Quando Fujima aveva avvertito lo spostamento d'aria era ormai troppo tardi e con precisione Kaori gli sferrò un potentissimo pugno destro diretto esattamente tra lo sterno e la gola. L'impatto fu devastante e percepì perfettamente tutte le strutture osse che incontrava nel suo viaggio andare in frantumi. Infine si ritrovò con la mano nel petto avversario e interrompendo tutti i consumi di chakra si alzò in piedi tirando con forza. L'ultimo cuore di Fujima stretto nella sua mano la seguì ed era ormai completamente visibile quando puntò il cuore in direzione di Kaede per poi strizzarlo in una morsa ferrea che lo distrusse una volta per tutte.

"Visto, che ti avevo detto? Una passeggiata. Ammetto che lui si è mostrato un po' più ostico di quanto non mi sarei aspettata... Kaede-kun, hai la faccia sciupata. Non sarai mica stanco?"
Nonostante la spacconeria, anche Kaori era madida di sudore e aveva dovuto dar fondo a buona parte delle sue riserve di chakra. Di certo non si trovava nelle condizioni del rosso, che sembrava essere sul punto di perdere i sensi da un momento all'altro. Sembrava che fosse tutto finito e lei lo sperava vivamente, anche se sarebbe stata ancora in grado di combattere se si fosse rivelato necessario.
"Posso chiederti gentilmente di ridarmi il corpo del mio uomo?"