Missione Azula Shimura

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    Missione Azula Shimura
    Missione a Servizio di:Konohagakure no Sato
    Livello:C
    Esecutore della Missione:Azula Shimura
    Il tuo compito è quello di recarti al cancello ovest. Li troverai un carro, guidato da un uomo chiamato Jenka, che trasporta manufatti di ceramica. Insieme a lui ci saranno le sue due guardie del corpo ma per avere una precauzione maggiore è stato richiesto anche intervento di uno shinobi. Come avrai capito il tuo compito è quello di fare da scorta in modo da riuscire a trasportare il carico fino a Tani in tutta sicurezza. Non c’è motivo di credere che dei Mukenin possano essere interessati, anzi, lo escludiamo. Ma qualche predone potrebbe sempre comparire. Presta la massima attenzione, contiamo su di te.
     
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    The King of Kings

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    Azula era appena tornata da una missione rischiosa, carica di adrenalina e tensione. Era ancora una quindicenne, ma già aveva affrontato molte sfide nel mondo ninja. L'organizzazione criminale conosciuta come "La Tela" era tornata in azione, e Azula aveva fatto tutto il possibile per scoprire le loro intenzioni, o almeno provarci. Dopo qualche giorno di meritato riposo e ricarica, Azula si trovava nella sua stanza, circondata dall'atmosfera confortante e misteriosa che aveva creato intorno a sé. Mentre si godeva un momento di tranquillità, una missiva arrivò silenziosamente, consegnata da una mano sconosciuta, facendola passare da sotto la porta. Le mani di Azula tremarono appena mentre apriva l'envelope, sentendo che questa lettera avrebbe portato un nuovo compito. Mentre Azula leggeva attentamente il contenuto della missiva, il suo volto adolescente si contrasse in una espressione di delusione mista a frustrazione. Aveva sperato in un incarico più stimolante, un'operazione che le avrebbe permesso di sfidare le sue abilità e dimostrare il suo valore. Ma invece, le era stato assegnato il ruolo di scorta per un carro di manufatti di ceramica.
    << Ma in che senso. Mi sarei aspettata una missione più importante, inerente magari a scovare qualche indizio in più sulla Tela ed invece... >>
    Suo malgrado, Azula comprese che il suo ruolo di shinobi sarebbe stato ridotto a una semplice guardia del corpo. La sua anima ribelle si sentì confinata e ingabbiata in questa missione che sembrava mancare della sfida e dell'emozione che desiderava. L'idea di proteggere un carro di ceramica sembrava un compito banale, quasi insignificante rispetto alle sue capacità. La giovane shinobi era stata addestrata per affrontare situazioni più complesse e pericolose. Il pensiero che il suo talento fosse sprecato in una missione apparentemente priva di minacce la riempì di frustrazione. Non poteva fare a meno di chiedersi se i suoi superiori avevano sottovalutato le sue capacità o se c'era una ragione più profonda dietro questa decisione.
    << Che sia un modo per proteggermi? Forse mandarmi a cacciare una banda di traditori è troppo presto al momento. Tsk, maledizione! >>
    Nonostante la delusione, Azula sapeva che doveva adempiere al suo dovere. Sapeva che anche un incarico all'apparenza insignificante poteva nascondere insidie e pericoli imprevisti. Doveva rimanere concentrata e mettere da parte la sua insoddisfazione personale per assicurarsi che il carico raggiungesse Tani senza intoppi. Con un sospiro di rassegnazione, Azula piegò la missiva e la ripose con cura nella sua tasca. Doveva prepararsi per la missione, indipendentemente dalla sua natura. Avrebbe mostrato la sua professionalità, la sua dedizione e si sarebbe assicurata che il carico fosse protetto con la massima attenzione, nonostante l'assenza di una sfida reale. Azula lasciò la magnifica dimora Shimura, residenza del potente Daimyo, e si avviò verso il cancello Ovest di Konoha. Mentre percorreva le strade della città, l'atmosfera vibrante e vivace dell'ambiente la circondava. Sentiva l'energia pulsante della gente che si muoveva freneticamente, impegnata nelle proprie attività quotidiane. Mentre camminava lungo le vie di Konoha, Azula scrutava i volti delle persone che incontrava lungo il percorso. C'erano mercanti che esibivano le loro merci, studenti che si dirigevano alle lezioni e genitori che passeggiavano con i loro figli. La giovane shinobi si chiedeva se tra la folla ci fossero occhi che la osservavano, forze oscure in agguato pronte a sferrare un attacco. La città era un vivace mosaico di suoni e colori. Le voci allegre dei venditori ambulanti risuonavano nell'aria, mentre gli odori invitanti di cibo provenienti dalle bancarelle si mescolavano nell'aria. Nonostante tutto ciò, Azula rimaneva concentrata sul suo compito, senza permettere alle distrazioni di distoglierla dal suo scopo. Mentre si avvicinava al cancello Ovest, Azula notò il trambusto dei viaggiatori che entravano e uscivano dalla città. Carri trainati da cavalli si muovevano frettolosamente, creando un flusso continuo di movimento e attività. L'atmosfera era frenetica e piena di energia, mentre Azula cercava di mantenere la calma e la compostezza proprie di una kunoichi della foglia. Azula raggiunse finalmente il cancello Ovest di Konoha, il punto di partenza della sua missione come scorta per la carovana di ceramica. Mentre si avvicinava, notò immediatamente la presenza del carro e delle persone che lo accompagnavano. La carovana di ceramica si ergeva maestosa, con il suo carico di manufatti preziosi. Il carro stesso era ben costruito e resistente, con un aspetto robusto che suggeriva la sicurezza del carico che trasportava. Azula ammirò l'abilità artigianale che era stata impiegata per creare un mezzo di trasporto così solido. Accanto al carro, c'erano due guardie del corpo. Erano individui muscolosi, con volti duri e occhi scrutatori. I loro abiti, con protezioni leggere e scure, sotto la luce del sole fece notare il fatto che non erano altro che mercenari, mentre le loro mani stringevano saldamente le armi che portavano al fianco. Azula poteva percepire l'aura di sicurezza che le circondava, rassicurandola sul fatto che avrebbero difeso il carico con tutte le loro forze.
    "Sono abbastanza impostati. Meglio così."
    E poi c'era Jenka, l'uomo a capo dellla carovana di ceramica. Era un individuo di mezza età con una folta barba grigia e occhi vivaci che brillavano di esperienza. Indossava abiti robusti ma pratici, adatti al lavoro che svolgeva. Azula poteva notare un'aura di saggezza e prudenza che lo circondava, indicando la sua lunga esperienza nel trasporto di manufatti di valore. Nell'avvicinarsi la ragazza allarga la mano e saluta vigorosamente:
    << Buongiorno, sono Azula Shimura la Kunoichi che vi è stata assegnata per aiutarvi a compiere il tragitto. >>
    Una delle due guardie, un uomo robusto con una folta barba e armato di una possente katana, sbuffò in modo quasi sprezzante nel vedere Azula avvicinarsi al carro. I suoi occhi scuri si posarono su di lei con un'occhiata rapida e sprezzante, come se stesse facendo un giudizio istantaneo sulla sua capacità di svolgere il ruolo di scorta.
    << Konoha è davvero caduta in basso nel mandarci una bambina. >>
    L'uomo, radicato negli stereotipi che vedono le donne come esseri fragili e deboli, sembrava non prendere sul serio la presenza di Azula. La sua postura era rigida e il suo sguardo sembrava trasmettere un senso di superiorità, come se considerasse la ragazza piccola e gracile inadatta per un compito così importante.
    "Iniziamo bene."
    Azula, abituata a dover dimostrare il proprio valore in un mondo dominato da uomini, non si lasciò intimidire dalla reazione della guardia.
    << Non mi interessa quello che pensi. Che ti piaccia o meno sono qui per aiutarvi, e bada bene che ti conviene la prima opzione se non vogliamo guai.>>
    Mentre la guardia armata di katana continuava a mostrare il suo scetticismo nei confronti di Azula, Jenka, il conduttore della carovana di ceramica, intervenne con un tono deciso e diretto. La sua voce risuonò nell'aria, portando con sé una determinazione che non ammetteva discussioni.
    << La Kunoichi ha ragione. Bisogna collaborare soprattutto perché vi pago per farlo. >>
    La sua sentenza era netta e inequivocabile, senza fronzoli o mezzi termini. Jenka era un uomo che si faceva rispettare e non accettava di investire denaro in una "battaglia", per lui, persa in partenza. Nonostante le tensioni iniziali si fossero dissipate grazie alle parole "imprenditoriali" di Jenka, l'inizio del viaggio verso l'obiettivo fu segnato da un senso di silenzio e spaesamento. Il carro di ceramica si mosse con un lieve scricchiolio, le ruote affondando nella strada mentre i cavalli avanzavano con costanza. Azula si posizionò con attenzione sul carro, mantenendo una postura eretta e vigilante. Le guardie, inizialmente sospettose verso la ragazza, si resero conto che era un membro della squadra e se volevano essere pagati cominciarono a instaurare una comunicazione più aperta.
    << Per quanto non ci aspettiamo un attacco mirato, ultimamente tra i confini tra il Paese del Fuoco e quello delle Cascate, vi è una banda che depreda carovane. >>
    Con sguardo sorpreso Azula ascolta silenziosamente le parole dell'altra guardia, armata di Kannabo, una speciale mazza chiodata.
    << Se siamo fortunati saranno impegnati a saccheggiare qualche altro malcapitato. >>
    Disse freddamente l'uomo, mostrando la sua scrupolosità ma pure intelligenza. Sperava in un colpo di fortuna, che effettivamente non fa mai male. Jenka, con la sua presenza autorevole, si fece avanti per guidare il viaggio. Le sue parole trasmettevano fiducia e competenza, mentre impartiva istruzioni precise e forniva indicazioni sul percorso da seguire. Aveva un'esperienza comprovata nel guidare la propria carovana attraverso quei luoghi insidiosi, e la sua leadership si faceva sentire tra i membri del gruppo. L'atmosfera si andava distendendo mano a mano che il viaggio continuava. Il suono dei cavalli che trotterellavano in sincronia e il rumore delle ruote che rotolavano sul terreno creavano una melodia costante e rassicurante. Il paesaggio circostante cambiava gradualmente mentre il convoglio si allontanava da Konoha. Le strade si facevano più strette e tortuose, con alberi secolari che si affacciavano su di loro come guardiani silenziosi. Azula scrutava attentamente l'ambiente circostante, riconoscendo che anche se l'inizio del viaggio sembrava tranquillo, potevano ancora affrontare sfide impreviste lungo il percorso. Con il passare dei chilometri, il viaggio verso l'obiettivo proseguì senza intoppi. La presenza di Jenka, con la sua saggezza e la sua esperienza, continuava a ispirare fiducia nel gruppo. La kunoichi, insieme alle guardie ed al vecchio, si preparò mentalmente per le sfide che li attendevano, pronta a fare tutto il necessario per assicurare che il carico di ceramica raggiungesse la sua destinazione finale in tutta sicurezza. Nonostante la cautela e la competenza di Jenka nel guidare il carro di ceramica, si verificò un piccolo incidente lungo il percorso. La ruota di legno del carro, affaticata dal terreno accidentato, si ruppe improvvisamente con un tonfo. Il convoglio si fermò bruscamente, mentre il carico di ceramica rischiava di cadere.
    << Tsk, ci mancava solo questa >>
    Esclamò una delle due guardie, ma pure il conduttore del carro fu alquanto stizzito dalla cosa, come se fosse una sorta di qualche segno del destino che inimò di non proseguire. Ma il carico doveva essere portato in salvo.
    << Non preoccupatevi! Andrà bene. Non perdiamo la calma, può succedere. >>
    Azula e le guardie del corpo si mossero immediatamente per affrontare la situazione. La giovane ninja si dimostrò pronta e decisa, offrendo la sua buona volontà nella riparazione del carro. Insieme alle guardie, si inginocchiarono accanto alla ruota rotta e valutarono la situazione. Con destrezza e rapidità, Azula iniziò a lavorare per riparare la ruota. Utilizzando delle corde e dei pezzi di legno di riserva, mentre Jenka iniziò a ricostruire la struttura danneggiata. Le guardie fornirono il loro supporto, offrendo assistenza e sostenendo il carro per evitare ulteriori danni. Nonostante l'incidente, la squadra dimostrò una grande determinazione e spirito di collaborazione. In quel momento, le tensioni e i dubbi iniziali erano ormai svaniti, sostituiti da un senso di unità nel superare gli ostacoli che si presentavano loro lungo il cammino. Dopo un po' di tempo e sforzi congiunti, la ruota fu riparata e il convoglio poté riprendere il viaggio. Azula, con un sorriso di soddisfazione, si alzò dal suolo, osservando il lavoro completato. Era orgogliosa di aver contribuito alla risoluzione dell'incidente, dimostrando ancora una volta il suo valore come membro del team. Il proseguimento del viaggio fu caratterizzato da una maggiore coesione e fiducia reciproca. Ogni membro del gruppo si impegnò appieno per garantire che il carico di ceramica raggiungesse Tani in tutta sicurezza. Ogni passo avanti consolidava il legame tra loro, rendendoli consapevoli che insieme potevano affrontare qualsiasi difficoltà lungo il percorso.
    Dopo giorni di viaggio lungo strade accidentate e attraverso paesaggi variati, il convoglio si avvicinò finalmente al confine. Il terreno si fece più irregolare, con colline scoscese e una vegetazione più selvaggia. Azula osservava attentamente l'ambiente circostante, mantenendo la sua guardia alta nonostante l'aspetto apparentemente tranquillo della zona. L'aria era densa di tensione mentre il convoglio si avvicinava sempre di più al confine. Rikouchi, una delle guardie, con la sua saggezza da merceniario e la sua esperienza, forniva istruzioni su come prepararsi per il passaggio, mentre le guardie del corpo -Azula compresa- restavano in stato di allerta. La piccola si preparava mentalmente per ciò che li attendeva oltre il confine, sapendo che potrebbero esserci insidie e pericoli. Finalmente, il convoglio raggiunse il confine, segnato da un fiume maestoso che si estendeva tra loro e il loro obiettivo finale. Era un momento di transizione, una frontiera tra la sicurezza di Konoha e l'ignoto che li attendeva oltre. Azula e gli altri membri del gruppo scesero dal carro, avvicinandosi al fiume. Osservarono attentamente le acque tumultuose che scorrevano con forza, rappresentando un'ultima barriera da superare. Il fiume, con la sua vastità e il suo impeto, era un promemoria tangibile dei pericoli che li aspettavano nel territorio oltre il confine. Con determinazione nel cuore, Azula si rivolse a Jenka e alle guardie del corpo.
    << Siamo arrivati al confine,>> disse con voce ferma << Ora dobbiamo restare ancora più vigili. I pericoli potrebbero aumentare, ma insieme possiamo superarli e completare la nostra missione. >>
    Jenka annuì, confermando le parole della ragazza.
    << Hai ragione, Azula. Non dobbiamo abbassare la guardia. Abbiamo fatto un ottimo lavoro finora, ma il nostro impegno e la nostra prudenza saranno ancora più cruciali oltre il confine. Dobbiamo stare uniti e continuare a proteggere il carico fino a quando non raggiungeremo Tani.>>
    Con una determinazione rinnovata, il convoglio si preparò per il passaggio del fiume. Utilizzando il loro ingegno e le risorse a disposizione, costruirono una sorta di rudimentale ponte temporaneo per attraversare le acque tumultuose. Passo dopo passo, il carro avanzò con cautela, mantenendo l'equilibrio e sfruttando ogni attimo di sicurezza. Un sibilo affilato si fece sentire nell'aria e diverse frecce scagliate da nascosti archi volarono verso di loro.
    << Maledizione! >>
    Fu l'esclamazione generale di tutti e quattro. Le guardie del corpo, addestrate a reagire istantaneamente, si lanciarono in azione, spingendo Azula e Jenka a cercare riparo dietro i resti del ponte, una volta traversato. Gli attacchi provenivano da un gruppo di arcieri nascosti tra gli alberi, che avevano scelto quel momento per colpire il convoglio all'improvviso. Le frecce si conficcavano nel terreno, sibilando pericolosamente vicino al gruppo. La situazione era critica, ma Azula e gli altri non si persero d'animo. Avrebbero dovuto fare tutto il possibile per difendere il carico di ceramica e proteggere le loro vite. Jenka, nonostante la sua età avanzata, dimostrò una fermezza straordinaria. Prese in mano una vecchia spada che aveva portato con sé e si unì alla battaglia, mostrando una destrezza sorprendente nel parare gli attacchi nemici. La kunoichi, invece, nel mentre l'intero gruppo scese in campo di battaglia cominciò una lunga serie di sigilli che, una volta terminata sotto la pioggia di freccie, evocò quattro fuochi fatui intorno alla propria figura.
    Katon: Kitsunebi - Fuoco della Volpe
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    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questa Tecnica, al termine di una serie di Sigilli, appariranno una serie di sfere fiammeggianti dal diametro di dieci centimetri disposte in cerchio intorno all'utilizzatore, in numero variabile in base al livello dello stesso. Dopo aver formato il cerchio, l'utilizzatore potrà scagliare singolarmente le sfere nella direzione desiderata, con rapidi movimenti delle mani. Ciascuna sfera viaggia a velocità media e causa danni da Ustione di medio-lieve entità, oltre a una conflagrazione dal diametro di mezzo metro nel punto in cui colpisce. La Tecnica si rivela molto forte nel caso in cui più sfere riescano a colpire il medesimo bersaglio nello stesso turno, infatti se tre o più vanno a segno la ferita sarà complessivamente di entità media, mentre se colpiscono sei o più l'entità dell'ustione subita sale a medio-grave. Fintanto che si pagherà il consumo della Tecnica, questa continuerà a far apparire il numero massimo di sfere all'inizio di ogni Turno.
    [Numero Massimo di Sfere: Chuunin 4; Sp. Jounin 8; ANBU 12]
    Consumo: 4 (A Turno)

    La lotta continuò con foga, il suono delle armi che si scontravano e delle frecce che fischiavano riempivano l'aria. Azula si mosse con agilità, evitando gli attacchi nemici e rispondendo con precisione. Con dei rapidi movimenti e gesti delle mani la ragazza mosse le fiaccole fiammeggianti andando a colpire diversi arcieri posti sulla distanza, mentre altri vennero sbaragliati dalle guardie del corpo. Dopo una battaglia accanita, l'agguerrita difesa riuscì a respingere l'attacco nemico. I loro attacchi si fecero meno frequenti e meno precisi, finché infine si ritirarono nel bosco, sconfitti. Azula, Jenka e le guardie si ritrovarono ansimanti, i loro volti segnati dalla fatica e Rikouchi si ritrovò agonizzante nel terreno a causa di una freccia conficcata nella spalla.
    << Tsk... maledetti. Ci hanno colto alla sprovvista. Va bene, lasciatemi qui! >>
    << No! Non se ne parla. Ti porteremo a Tani e lì avrai delle cure mediche. >>
    << Cocciuta! Non se ne parla! >>
    << La kunoichi ha ragione, Rikouchi. Ti porteremo con noi, proteggerai il carico dal suo interno. >>
    Jenka, seppur nella sua stanchezza, approvò le parole della giovane kunoichi della foglia, quest'ultima con un gesto fluente e deciso, si concentrò per evocare un piccolo rospicino dalla sua tasca, poiché aveva la mano al suo interno. L'animale emise un gracchiante verso, pronto ad obbedire ai comandi della giovane shinobi. Con un cenno della mano, Azula indicò la direzione in cui il rospicino doveva andare.
    Kaeru Sōsu - Rospo Spia
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    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questa tecnica l'utilizzatore creerà nella propria manica un piccolo rospo dal corpo di cinque centimetri, capace quindi di stare tranquillamente nella propria mano. Questo rospino è inoffensivo dal punto di vista del combattimento ma è molto agile e riesce a passare facilmente inosservato grazie alle sue piccole dimensioni, inoltre gode di una peculiare capacità, utilissima a fini di spionaggio ed è tranquillamente sacrificabile in caso di necessità; può essere facilmente ucciso con una ferita di lieve entità. Il rospo comprenderà tranquillamente il linguaggio umano ma non potrà parlarlo ed obbedirà intelligentemente ad ogni ordine dell'utilizzatore; nello specifico è possibile per l'utilizzatore, tenendo le mani unite in un sigillo e rimanendo immobile, sostituire il proprio campo visivo ed uditivo con quello del rospo e controllarne più accuratamente i movimenti, allo scopo di reperire informazioni passando tranquillamente inosservati.
    Se utilizzata a fini investigativi durante le Missioni, la Tecnica non avrà Consumo.
    Consumo: 2 (Per Rospo) / 2 (A Turno per Spiare)

    Il piccolo anfibio, agile e veloce, saltellò via attraverso la vegetazione circostante. I suoi occhi scuri scrutavano l'ambiente con attenzione, pronti a segnalare qualsiasi segno di pericolo o presenza nemica lungo il percorso.
    << Prendete fiato. Io penso a comprendere se difronte a noi ci sono altri pericoli o stanno serrando i ranghi >>
    Con un altro gesto dei suoi sigilli, Azula chiuse gli occhi per un istante e sentì una strana sensazione di trasformazione. Quando riaprì gli occhi, si rese conto che aveva assunto la vista del rospicino. Era come se fosse diventata l'anfibio stesso, con una prospettiva diversa e un'acuità visiva sorprendente. La sua nuova visione da rospicino rivelò un panorama che altrimenti sarebbe sfuggito all'occhio umano, viste le dimensioni ridotte e la possibilità di muoversi in maniera più furtiva. Una volta che il piccolo rospo si mosse verso l'interno della foresta riuscì a vedere i contorni dei nemici che si nascondevano tra gli alberi, i ranghi ben organizzati e i movimenti sospetti. La sua vista si estendeva in un raggio ampio, permettendole di cogliere ogni dettaglio con chiarezza. Azula osservò attentamente, scrutando il territorio nemico. Vide i ranghi dei nemici che si disponevano con precisione, con un'organizzazione militare che indicava una minaccia ben strutturata. I loro abiti scuri si fondevano con l'ambiente circostante, rendendoli difficili da individuare per un occhio inesperto. Grazie alla sua vista privilegiata da rospicino, la ragazza riuscì a individuare punti deboli nella formazione nemica. Notò dei movimenti sospetti che suggerivano possibili imboscate lungo il percorso e identificò delle postazioni tattiche nascoste tra gli alberi. Con attenzione e prudenza, Azula memorizzò mentalmente l'informazione raccolta, sapendo che avrebbe avuto un ruolo vitale nell'aiutare il convoglio a evitare trappole e pericoli. La sua capacità di vedere attraverso gli occhi del rospo era un'arma strategica che avrebbe potuto fare la differenza tra il successo e il fallimento della missione. Dopo aver raccolto le informazioni necessarie, Azula interruppe il suo collegamento con il rospicino e ritornò con la sua vista originale. Era pronta a condividere le sue scoperte con Jenka e le guardie del corpo, sapendo che l'informazione che aveva ottenuto sarebbe stata di inestimabile valore per la sicurezza del carro.
    << Sono rimasti in una quindicina. Ed un uomo armato di spadone sembra essere il loro leader. Stanno aspettando che ci muoviamo, alcuni sono posti sopra gli alberi, altri dietro. Ho un piano mi trasformerò in uno di loro e comincio a ingaggiare battaglia contro di loro, voi mi offrirete supporto armato. >>
    << E' una follia! >>
    Disse Jenka non volendo affidare tutto sulle spalle di una "mocciosa", mentre fu proprio Rikouchi ad accettare il piano, capovolgendo un po' la situazione iniziale.
    << Va bene Azula, facciamo così. Così ho il tempo per fasciarmi la ferita. >>
    Il gruppo era pronto alla lotta finale. Con un semplice sigillo, Azula attivò la tecnica di trasformazione. Le sue sembianze cominciarono a cambiare, la pelle divenne più chiara, i capelli si allungarono e presero un colore diverso, mentre il suo corpo si modellò per assomigliare a quello di uno degli arcieri nemici sconfitti.
    Henge No Jutsu - Tecnica della Trasformazione
    GVoe
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa Tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo di un cucciolo di cane o più grande di un orso.
    Siccome la Tecnica non cambia il peso dell'utilizzatore bisogna fare attenzione, ad esempio sarà infatti possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma sarà poi impossibile lanciarlo in assenza di un bonus alla Forza. Eventuali Armi possedute dal Ninja saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa Tecnica. Questa è considerata la Tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno, mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La Tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve e potrà avere una durata massima di cinque Turni o due ore.
    Se utilizzata a fini investigativi durante le Missioni, la Tecnica non avrà Consumo.

    Consumo: 1 (A Turno)

    Quando l'illusione della trasformazione fu completa, Azula aveva completamente cambiato aspetto. Sembrava un arciere nemico appartenente alle file dei perdenti, con la sua uniforme scura e l'arcobaleno di frecce sulla schiena. Con le sembianze nascoste, Azula si avvicinò con circospezione al luogo dove gli arcieri nemici si ritrovarono in attesa della battaglia per il carico di ceramiche, grazie alle informazioni raccolte dal rospicino. Si mosse con la grazia di un gatto, imitando il modo in cui gli arcieri avevano camminato e parlato. La sua mimica e la sua postura erano perfette, come se fosse diventata veramente uno di loro. Si avvicinò con passo leggero, cercando di mantenere un'aria disinteressata, come se fosse uno di loro. Mentre si avvicinava, notò un uomo con una folta barba e una scure sul fianco, distintosi chiaramente come il capo degli arcieri. Il capo con il proprio spadone la osservò con sospetto, scrutando il suo volto con attenzione.
    << Identificati. Come mai sei spuntato solo ora? >> chiese con voce severa.
    Azula mantenne il controllo della sua ansia e rispose con un tono calmo, cercando di impersonare uno degli arcieri sconfitti.
    << Sono uno dei nuovi arrivati. Mi sono unito al gruppo alcuni giorni fa dopo essere stato catturato dai vostri uomini durante una scorreria nei territori circostanti. >>
    Il capo degli arcieri sembrò valutare attentamente le parole di Azula, cercando segni di insicurezza o falsità nel suo sguardo.
    << E cosa ti ha spinto a unirti a noi? >> domandò ancora, il suo sguardo freddo e penetrante.
    Il ninja cercò di apparire genuinamente impaurita e rassegnata.
    << Non avevo altra scelta. Mi è stato detto che sarei stato giustiziato se rifiutavo di unirmi a voi. Ho pensato che sarebbe stato meglio sopravvivere, anche se significa raziare la mia stessa gente. >>
    Il capo nemico, sorridente ma ancora diffidente delle intenzioni di Azula, si avvicinò lentamente con la sua spada in mano. Un bagliore minaccioso si rifletteva sulla lama affilata mentre si preparava a colpire. La tensione nell'aria era palpabile mentre il capo degli arcieri cercava di testare la sincerità del "proprio" arciere. Con un movimento repentino, il capo degli arcieri sferrò un potente colpo di spada verso Azula, cercando di coglierla di sorpresa. Con un balzo indietro, Azula evitò senza difficoltà il colpo di spada del nemico. Si mosse con grazia ed eleganza, dimostrando la sua agilità da kunoichi. Il suo corpo si curvò e si piegò in modo sinuoso, sfuggendo alla traiettoria della lama.
    << Tu non sei un nostro alleato. Uomini all'attacco! >>
    La ragazza non notò che in realtà era stata colpita da quel finto fendente, tagliandole la guancia facendola tornare alle proprie fattezze. La kunoichi venne scoperta senza troppi complimenti e quella che sarebbe stata la battaglia finale avrebbe preso inizio da lì a breve. Mentre l'aria si carica di tensione, cinque membri del gruppo nemico si lanciano all'attacco contro Azula. La giovane shinobi si prepara ad affrontare la sfida con determinazione, pronta a dimostrare la sua abilità nel combattimento con i calci, una tecnica che ha sviluppato con impegno e dedizione.
    Kuro Ashi no Ken - Stile della Gamba Nera
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    Sviluppatore: Azula Shimura
    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    Questo stile di combattimento consiste nell'eseguire colpi potentissimi con i propri arti inferiori facendo confluire il proprio Chakra nelle gambe, che risultano così rafforzate nella forza e nella velocità dei colpi portati. È uno stile di combattimento elegante che sfrutta capriole, capovolte, salti e proiezioni per mandare a segno ogni attacco, che viene sempre effettuato con le gambe. Tramite questo stile di combattimento è possibile eseguire Taijutsu e Ninjutsu in corpo a corpo che normalmente richiederebbero l'utilizzo degli arti superiori, effettuandoli come calci o rivestendo di Chakra quelli inferiori. Le Tecniche eseguite in questo modo, seppur permanga una certa libertà descrittiva da parte dell'utilizzatore, restano sempre riconoscibili da chi conosca già tali Jutsu o li abbia subiti in precedenza. Finché questa Tecnica è attiva, il Ninja riceve un bonus fisico-motorio di un grado ed i semplici calci portati in questo modo causano ciascuno danni medi da Impatto.
    Consumo: 4 (A Turno)

    Con un'espressione concentrata, Azula si spostava agilmente, restando leggera sui piedi. I suoi occhi brillarono di intensità, mentre monitorava ogni mossa dei suoi avversari. Sapeva di dover fare affidamento sulla sua velocità e agilità per far fronte ai cinque nemici contemporaneamente. Senza esitazione, il primo avversario sferrò un colpo diretto verso il volto di Azula. Ma lei reagì rapidamente, alzando la gamba per un calcio ben mirato. Il suo piede colpì l'avambraccio del nemico, deviando l'attacco e sfruttando la forza del suo avversario per lanciarlo indietro. Senza fermarsi un attimo, Azula si spostava agilmente per evitare gli attacchi degli altri quattro avversari. Si muoveva con grazia, schivando i colpi diretti a lei con abilità e maestria. Utilizzando i calci come arma principale, sferrandoli con precisione per colpire i punti vulnerabili dei suoi avversari. Uno dei nemici tentò di afferrarla per immobilizzarla, ma Azula si liberò agilmente dal suo tentativo di presa gettandosi in avanti sfruttando le mani come perno, colpiva il torace avversario con un doppio calcio ben piazzato nello sterno. Il nemico venne sbalzato indietro, venendo sconfitto. Con ogni calcio, Azula dimostrò una sicurezza e una grinta straordinarie. Si mosse come un turbine, facendo fronte a ogni avversario con determinazione e destrezza. Gli attacchi dei nemici divennero sempre più confusi, e fecero fatica a tenere il passo con la rapidità e l'agilità di Azula. Nonostante la superiorità numerica dei nemici, la giovane kunoichi si dimostrò in grado di difendersi e di rispondere con forza. Mentre la battaglia si faceva man mano sempre più intensa, il fragore degli scontri attirò l'attenzione dei membri del convoglio rimasti indietro. Rikouchi, il capo tra i due , e gli altri due membri del carro, Jenka e l'altra guardia, arrivarono sul campo di battaglia, pronti a unirsi alla lotta. Rikouchi, un guerriero di grande stazza e forza, si lanciò subito nell'azione, affrontando con fermezza alcuni nemici che cercavano di avvicinarsi al convoglio. La sua spada tagliò l'aria con precisione, respingendo i nemici con abilità e grinta. Jenka, nonostante la sua età avanzata, dimostra di essere ancora un avversario temibile. Con una serie di mosse fluide e precise, usò le sue abilità con la spada per contrastare i nemici, dimostrando una forza e un'agilità che li sorprendono. L'altra guardia del convoglio dimostrò anch'essa una determinazione ferrea. Con il suo kannabo in mano, tenne a bada un gruppo di nemici, spingendoli indietro con un'abilità di difesa notevole. Azula si unì all'azione, coordinandosi con i suoi alleati nel combattimento. Con i suoi calci fulminei, colpiva i nemici che cercavano di avvicinarsi alle ceramiche, mantenendo una difesa ben coordinata con gli altri membri del gruppo. La battaglia non fu affatto finita difatti un coltello, lanciato dal capo dei banditi, volò veloce nell'aria e colpì Jenka alla gamba, facendolo barcollare e gemere per il dolore. La sua forza diminuì momentaneamente, ma il vecchio guerriero continuò a lottare, nonostante la ferita.
    << Signor Jenka! >>
    Urlò la ragazza distraendosi dalla lotta ignara del pericolo che stava per arrivare. In un attimo di sorpresa generale, il capo si scagliò contro di lei, colpendola con il pomo della spada. Azula fu scossa dall'attacco improvviso, ma recuperò rapidamente la sua posizione.
    << Mai sottovalutare i tuoi nemici, piccola! >> sibilò il capo con un ghigno malvagio.
    Azula, con il volto teso, sapeva bene che doveva reagire con intelligenza e fermezza. Con uno scatto veloce, evitò un secondo attacco del nemico e rispose con un calcio ben mirato alle sue costole. L'attacco lo fece inciampare momentaneamente, permettendo alla kunoichi di guadagnare qualche prezioso istante per organizzare il contrattacco. Nel frattempo, Rikouchi intervenne con furia contro il leader dei banditi, cercando di proteggere sia Azula che Jenka. La sua spada si scontrò con quella del capo, mentre i due lottano con ferocia, sprigionarono una forza impressionante in ogni colpo. La lotta fu feroce, e il campo di battaglia era un tripudio di movimenti rapidi e scintille di acciaio. Azula si unì a Rikouchi, collaborando con lui per mettere in difficoltà il capo dei banditi. Utilizzando i calci e la sua agilità, cercò di disorientare il nemico per aprire delle opportunità per Rikouchi. Con un colpo ben mirato, Rikouchi riuscì a disarmare il bandito, mandando la sua spada a volare lontano. Il capo restò momentaneamente vulnerabile, e Azula ne approfittò per sferrare un calcio alla sua gamba ferita, indebolendolo ulteriormente. L'attacco combinato di Azula e Rikouchi dimostrò di essere una forza spaventosa, mettendo il capo dei banditi in una posizione difficile. Il nemico cercò di ribattere con ferocia, ma la loro cooperazione fu impeccabile, e ogni mossa sembrava essere studiata con precisione. Il capo dei banditi iniziò a mostrare segni di stanchezza e debolezza. Le ferite inflitte da Azula e Rikouchi stavano minando la sua resistenza, mentre la loro determinazione non accennava a vacillare. Con un ultimo sforzo, Azula sfruttò la sua agilità per creare un'apertura nel combattimento. Con un balzo in alto, sfruttando il compagno come trampolino, sferrò un potentissimo calcio precipitando sul nemico roteando su ste stessa, colpendolo con violenda e vedendolo perdere momentaneamente l'equilibrio.
    Kyuukei kubi no Keri - Calcio Spezzacollo
    GVSa GOPH
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    Questa Tecnica è un colpo acrobatico che può essere sferrato in svariate modalità ma che ha sempre lo scopo di potenziare un calcio al fine di colpire la parte alta del colpo dell'avversario, quindi la testa, il collo o una spalla. Un primo utilizzo richiede, dopo essersi portato a mezz'aria più o meno parallelo al terreno, nello sferrare un calcio dall'apertura di circa novanta gradi; se il bersaglio viene colpito verrà scagliato a diversi metri di distanza, oltre che a ritrovarsi con una ferita da Impatto di media entità. La seconda modalità più articolata ma letale e comincia con lo spiccare un salto, che non necessariamente dovrà portare l'utilizzatore molto in alto, ma è sufficiente che si trovi anche a mezz'aria, a quel punto l'utilizzatore effettuerà una rapida rotazione su sé stesso, distendendo poi una gamba per sferrare un potente calcio col tallone; se colpisce in pieno causa danni da Impatto almeno di media entità; se colpisce alla testa, invece, lascerà stordito l'avversario fino alla fine del suo Turno, mentre nemici molto più deboli dell'utilizzatore potrebbero finire direttamente K.O.
    Consumo: 4

    Quel breve istante di vulnerabilità era tutto ciò di cui Rikouchi ha bisogno. Con un movimento rapido e potente, abbassò la sua spada verso il nemico, mettendo fine alla lotta con un colpo deciso. La lama della spada di Rikouchi penetra nel corpo del capo dei banditi, mettendo fine alla sua esistenza. Il nemico vacillò, colpito da un colpo letale che lo impalò a terra.
    Dopo lo scontro, una miscela di stanchezza e adrenalina si diffuse nell'aria. Le emozioni furono intense, e i cuori dei membri del convoglio battono all'unisono, pieni di gratitudine per aver superato la sfida. Azula, Rikouchi, Jenka e l'altra guardia si ritrovarono insieme, i loro sguardi luminosi e le labbra stanche. La stanchezza delle ultime battaglie si fece sentire, ma la felicità per aver sconfitto i banditi era palpabile. Jenka si sedette su un tronco caduto, sorreggendosi la gamba ferita. La sua espressione fu una combinazione di dolore e orgoglio per la sua capacità di resistere. Azula si avvicinò con cautela, portando con sé una piccola borsa medica che le guardie avevano portato con loro per l'occasione.
    << Come ti senti, Jenka? >> chiede Azula con premura.
    << Non è nulla di grave,>> rispose Jenka con una debole risata. << È solo una ferita di poco conto, ma mi fa male. Ho pur sempre una certa età >>
    Azula annuì, capendo la necessità di trattare tempestivamente la ferita per evitare complicazioni. Con gesti delicati, la guardia iniziò a fasciare la gamba di Jenka, applicando una medicazione per ridurre il dolore e prevenire eventuali infezioni. Con la vittoria nel cuore e l'aiuto reciproco a guidarli, il convoglio si preparò per il proseguimento del viaggio verso Tani. Mentre si allontanavano dal campo di battaglia, la luce del tramonto li accompagnò, simbolo della speranza e della forza che li avrebbe guidati fino alla fine della missione. I giorni scorrevano con una combinazione di momenti di tranquillità e di momenti di attenzione estrema. Il carro si mosse attraverso paesaggi variegati, affrontando terreni accidentati, attraversando boschi e superando fiumi. Lungo il percorso, incontrarono anche alcuni mercanti e viaggiatori che si uniscono a loro per migliorare la sicurezza del gruppo. Con il passare dei giorni, il convoglio si avvicinò sempre di più a Tani. Le montagne che circondavano la città si fecero più vicine, mentre l'emozione dell'arrivo era palpabile nell'aria. Finalmente, dopo una lunga e avventurosa strada, il convoglio arrivò a destinazione. I cancelli di Tani si aprirono per accogliere i viaggiatori, e le ceramiche entrarono finalmente in città con un senso di soddisfazione e di trionfo. La missione era dunque conclusa.
    Azula Shimura - Chuunin
    Stato Fisico: Lievissimo Guancia DX, Medio Lieve Guancia SX
    Stato Mentale: Eccitata
    Chakra: 145 - 13
    Chakra Bonus:

    Borsa:
    1/2 Bomba Luce

    Equipaggiamento:
    Occhialoni
    Scarpe con lama retrattile

    Gilet Konoha

    Tecniche Usate:
    Katon: Kitsunebi - Fuoco della Volpe -4
    Rospo Spia - N/A
    Henge no Jutsu -1
    Stile della Gamba Nera -4
    Calcio Spezzacollo -4
     
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    Nonostante tutto ciò, Azula rimaneva concentrata sul suo compito, senza permettere alle distrazioni di distoglierla dal suo scopo. Mentre si avvicinava al cancello Ovest, Azula notò il trambusto dei viaggiatori che entravano e uscivano dalla città. Carri trainati da cavalli si muovevano frettolosamente, creando un flusso continuo di movimento e attività. L'atmosfera era frenetica e piena di energia, mentre Azula cercava di mantenere la calma e la compostezza proprie di una kunoichi della foglia. Azula raggiunse finalmente il cancello Ovest di Konoha,

    -Tendi ad essere un po' ridondante nella formulazione delle frasi con il nome del tuo PG, qui ad esempio lo usi in tante situazioni dove avresti potuto facilmente sottintenderlo o sostituirlo con altro (la kunoichi/la ragazza della Foglia/etc). Questa ridondanza tende a rendere il testo un po' pesante alla lunga e se riesci a lavorare su questo aspetto sicuramente migliorerai molto la qualità della narrazione. Per darti un termine di paragone scrivi Azula 71 volte su 30k caratteri, nell'ultima S di Supaku il nome compare meno di 50 volte su 160k caratteri. Chiaramente non voglio farne una mera questione numerica, ma è giusto per dare un'idea.
    -Allo stesso modo il fatto che Jenka sia saggio, cauto e competente ci sta pure dirlo una volta. Ripeterlo troppe volte nel corso di pochi paragrafi dà però il senso di voler allungare il brodo. A tal proposito ti invito inoltre a leggere il post Show don't Tell di Glustrod in Amministrazione e proposte. Se Jenga è saggio cauto e competente è molto meglio mostrarmelo attraverso le sue azioni, piuttosto che dirlo in una frase. Anche e soprattutto perché il tutto deriva da una mera sensazione provata dalla tua PG, ma da come è narrato il loro incontro al lettore non è suffragata dai fatti.
    -Parli di briganti sul confine con il Paese della Cascata, ma Tani è nel Paese dei Fiumi
    -L'attraversamento del confine non ha senso. State accompagnando un mercante verso una delle capitali dei Paesi Minori, ci sono rotte commerciali tra Tani e Konoha e normali dogane da superare, non essendo giustificata in alcun modo non ha senso la scelta di guadare un fiume.
    -La scena della battaglia sembra un po' buttata lì. Un momento sembra siate stati attaccati da un esercito, un altro ti rendi conto che in 4 li avete messi in fuga senza problemi, ma non c'è un minimo di caratterizzazione di questi avversari di cui non si capisce neanche a grandi linee quale sia il numero

    -Hai preso le sembianze di un uomo, ma parli con la voce di una ragazzina. Gli avversari sono rimasti una quindicina, metti anche che prima fossero trenta volendo volutamente esagerare è inverosimile che in un gruppo così esiguo di briganti non si conoscano tutti. Quindi almeno qualcuno che riconoscesse che avevi una voce diversa avrebbe dovuto esserci.
    -Infiltrarti in un gruppo di briganti inventando una storia del genere rompe qualsiasi sospensione dell'incredulità. Prima di tutto non puoi sapere se loro abitualmente fanno questo genere di cose, in secondo luogo se anche per assurdo ti andasse bene resterebbe il fatto che per un gruppo così esiguo sarebbe folle reclutare forzatamente persone tra quelle razziate, che non avrebbero nessun motivo per essere fedeli al gruppo ed anzi potrebbero facilmente ammutinarsi raggiunta una certa numerosità.

    -Non ha senso che quelli che continui a ripetere insistentemente essere arcieri ti attacchino in corpo a corpo quando scoprono la tua vera identità.
    -La tecnica della gamba nera dalla descrizione che fai avresti dovuto tenerla attiva per almeno tre turni

    Missione che mi lascia un po' perplesso. Da una parte vedo impegno rispetto agli elementi corretti nella scorsa (anche se sul finale hai di nuovo un po' abusato di salti dal passato al presente nella narrazione che andrebbero evitati), ma dall'altra ci sono elementi un po' troppo trascurati, soprattutto sulla fase di combattimento. La missione di per sé è abbastanza lineare e la trama non è nulla di particolare, anche se tutto sommato ben scritta. Nei combattimenti ti invito a perdere un po' più di tempo nella descrizione degli stessi. A me sta bene che tu dica che png a caso in sottofondo stanno combattendo, ma quando parli dello scontro principale del tuo Pg e del suo alleato contro l'avversario, non puoi liquidare il tutto con "la loro cooperazione fu impeccabile, e ogni mossa sembrava essere studiata con precisione". Vorrei vedere cosa fanno Azula e Ryokuchi per metterlo in difficoltà, che attacchi, che combinazioni, quali strategie. Messo così sembra quasi che tu dovessi far andar via quel paragrafo di combattimento per togliertelo dalle scatole. Ci sta voler dare risalto ad altro rispetto alla fase di combattimento in una missione, ma se si arriva allo scontro poi un poco quello va esplorato.
    Detto ciò puoi richiedere il +1 e 500 Ryo.
    Per dubbi o perplessità sai dove trovarmi, enjoy!


    Edited by Leeroy Gorshmit - 20/7/2023, 15:31
     
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2 replies since 10/7/2023, 14:39   75 views
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