Casa Supaku Handoru

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    Hagoromo picchiettò con l'indice sulla scrivania di mogano macchiata di inchiostro e reagenti chimici. Grattò con decisione una macchia persistente, chissà cosa era? Materiale organico? No, non poteva essere, probabilmente qualche elemento chimico molto ostico da rimuovere. Sospirò, aveva già messo da parte le sue carte e gli alambicchi. Gli era stato detto che lì a poco avrebbe ricevuto una visita spiacevole non poco. I suoi fedeli informatori avevano infatti riportato una notizia angosciante: Supaku Handoru era sopravvissuto al duello con Kaede Nakayama e ora entrambi erano spariti. I mercenari assoldati per vie traverse, in modo che nessuno potesse rincondurre a loro il Covo stesso erano stati fatti fuori dall'albino e, i sopravvissuti, uccisi dai suoi stessi uomini. Nulla doveva esser lasciato al caso, il fallimento doveva essere bruciato ed estirpato come una malattia. Il piano che aveva imbastito con Makui era fallito, ma nessuno ci aveva rimesso, questo non significava che però il bendato non avesse voglia di fargli visita per vedere come potevano gestire la situazione.
    Un grosso pulsante rosso si accese alla sua destra. Bestemmiò, lasciandosi sfuggire una lieve imprecazione mentre gli occhiali scivolavano giù sulla punta del naso. Armeggiò con la pulsantiera e finalmente la porta di metallo blindato della sua stanza di aprì con un ronzio caratteristico. La figura che spinse la porta ed entrò seguito da altre due fece apparire sulla faccia dello scienziato un sorriso tirato.
    Makui, a cosa dobbiamo questa visita di cortesia?
    Non prendermi per il culo, Hagoromo, sai benissimo che sarei venuto, hai la tua rete di spie qui dentro... disse l'uomo dalla faccia e braccia bendate mentre prendeva una sedia addossata alla parete e la trascinava davanti alla scrivania.
    Mi lunsighi, io non sono altro che un povero esecutore delle volontà dei piani alti, un mero tecnico da laboratorio, schiavizzato in queste ampie sale fatte di vetro e disinfettante...
    Hagoromo, basta. La mano fasciata si sollevò, lo scienziato si ammutolì. L'aria nella stanza era cambiata, la pressione che si percepiva era palpabile, terrificante. Il bendato sollevò una mano fasciata verso la porta e i due uomini che erano al suo fianco provvederono ad uscire silenziosamente. Allo scattare della porta metallica anche ma bocca del Ninja Medico scattò a sua volta.
    Cosa vuoi? Sapere se ho fatto bene i miei compiti? Nessuno è sopravvissuto se è questo che chiedi, non sono uno sprovveduto.
    No, non sono qui per questo, sono qui per fare il punto della situazione. L'ultima volta che ci siamo incontrati ero all'oscuro di molti punti chiave e vorrei che mi aiutassi a rivedere la situazione, in modo più chiaro. disse l'uomo sollevando sulla scrivania dello scienziato due grossi faldoni pieni di plichi e fascicoli. I due erano alti venti centimetri e lo scienziato si era chiesto come il ninja fosse riuscito a portarli lì dentro senza farsi notare. Riconosceva inoltre i simboli su entrambi. Kanji rossi e neri che simbleggiavano il "Secretato" tipico delle Missioni di alto profilo che il Covo assegnava ai propri ninja.
    Queste sono tutte le Missioni svolte da Supaku per nostro conto... disse l'uomo sbattendo le mani fasciate sui due grossi faldoni. Omicidio, contrabbando, spionaggio, furto, rapina, reperimento di materiale genetico di altri Villaggi, effrazioni, piazzamento di false prove, rovesciamenti di intere casate nobili per favorire le nostre...Quel ninja nel corso degli ultimi dodici anni ci ha reso più ricchi di quanto possa aver solo pensato e tutto per un occhio colorato ed i geni di un Clan che ha perso insieme al braccio destro...
    Aveva.
    Aveva. Queste invece... disse sollevando un fascicoletto composto da quelli che sembravano sì e no forse venti fogli in croce e sbattendolo sul tavolo accanto ai due grossi faldoni. Sono le Missioni svolte dal Nakayama
    Haromo annuì silenziosamente.
    Sono ben cosciente della situazione.
    Quel figlio di puttana deve ringraziare che è nato con gli occhi di colore diverso dal resto del mondo o già da un pezzo si sarebbe trovato a guardare le margherite dalla parte sbagliata. Disse l'uomo. Hagoromo notò come Makui si stesse scaldando. Non accadeva mai. Era strano. Di solito quel Ninja era inscalfibile. Sempre freddo e controllato, doveva essere andato qualcosa davvero storto se era riuscita a far perder la pazienza persino a lui. Nel corso degli anni Kaede è stato un nostro ospite sgradito, sempre reclacitrante ad eseguire ordini, sempre scocciato dalle nostre richieste, come se ci stesse facendo un piacere. Noi lo abbiamo assecondato perché ci serviva quello che ci serviva da lui.
    Makui inspirò riprendendo il controllo, per poi sbottare di colpo. Ora, non solo quel figlio di puttana ha regalato un occhio al Togetsu, dividendo il potere del Rinnegan su due Ninja e non più uno, e dandoci due grattacapi e non uno solo, tra l'altro senza che noi potessimo dire niente, perché tu ti sei fatto intenerire da Ishui e le sue richieste di poter "operare"...adesso che siamo a pochi mesi dalla Fusione, ci ritroviamo con i seguenti problemi...
    Hagoromo aprì la bocca per ribattere ma la richiuse subito con uno scatto. Gli occhi sotto le bende del Mukenin davanti a lui gli stavano dicendo che non era in vena di sentire questioni.
    Problema numero uno: Kaede è un sassolino nella nostra scarpa, inutile ormai, perché abbiamo i suoi geni e assolutamente inefficiente in quanto a lavoro. Questo è stato il nostro primo grande fallimento. il dito bendato si poggiò sul singolo plico scarno. Problema numero due: il Togetsu...era più instabile di Supaku e Kaede messi insieme, ce ne siamo occupati ma così facendo abbiamo perso l'opportunità di prenderci un Rinnegan tutto per noi...secondo fallimento. Sollevò la mano mostrando tre dita bendate.
    Problema numero tre, il peggiore, quando la Fusione sarà completata, i Capi vorranno che siano tagliati i rami secchi. Se Togetsu è già sistemato e Kaede sarà facilmente arginabile perché non conosce nessun sistema di sicurezza, né alcun sistema operativo della nostra organizzazione perché ha passato gran parte del suo tempo ad allenarsi nella sua grotta, Supaku è tutto un altro paio di maniche.
    La mano dell'uomo si poggiò sui due faldoni. Non solo lui ha passato anni a lavorare assiduamente per noi, ma è anche a conoscenza di gran parte dei nostri sistemi di sicurezza, ha nomi dei nostri collaboratori, delle nostre spie infiltrate perché ha contribuito a inserirle lui stesso, conosce gran parte dei nostri punti di appoggio nelle terre dei regolari e molti dei nostri canali di informazione e rifornimento di materie prime.
    L'uomo incorciò le braccia sul petto. Cazzo, l'unica cosa positiva di tutto questo è che sei riuscito con successo a portare il Raimu dalla nostra isolandolo dall'Albino, almeno una cosa buona l'hai fatta.
    Ho capito.
    No, tu non hai capito un cazzo di niente. scattò Makui. Perchè se avessi capito, non avresti portato le cose dove sono arrivate e mi avresti informato su tutta la situazione molto tempo fa. Invece ti sei gingillato, tu e il tuo allievo del Suono, avete fatto buon viso a cattivo gioco e vi siete lasciati inculare dall'inefficienza, approssimatezza e bonarietà della situazione. Makui si sollevò in avanti, la sua figura che non raggiungeva neanche il metro ed ottanta era diventata improvvisamente imponete e minacciosa in quella stanza. Le luci al neon sfarfallarono improvvisamente, lasciando la stanza in una penonmbra oscura che fece arretrare sulla sedia lo scienziato.
    Andava tutto bene perché i tuoi esperimenti e le operazioni dell'albino e di un altro paio di ninja capaci sono riusciti a portare alla tua divisione enormi quantità di denaro, ma ora le cose sono cambiate, Hagoromo. Ora stiamo per entrare nella serie A. Non si può sbagliare qui. Hai. Capito?
    Lo scienziato annuì freneticamente, gli occhiali traballarono sul naso sottile.
    Adesso veniamo all'ultimo dei fallimenti in cui mi hai trascinato tu stesso: il tentativo misero di provare a fare fuori sia l'Handoru sia il Nakayama. Non so neanche perché ti ho dato retta in questa stronzata. Makui tornò a sedersi lentamente, un osservatore poco attento avrebbe potuto dire che era affranto, sfinito. Un vero esperto del linguaggio umano avrebbe potuto dirti con precisione che Makui non era affatto sconfitto e che stava soltanto riprendendo le forze per elaborare la situazione e riprendere il controllo.
    Inutile provare ad ucciderli, non abbiamo le forze al momento, perché i migliori dei nostri stanno venendo strenuamente addestrati con quelli delle altre Organizzazioni, le regole e i dettami del comportamento stanno venendo rafforzati e quando finalmente avverrà la Fusione...nessuno potrà fermarci. Sembrava il discorso di un pazzo ma le parole con cui vennero formulate queste frasi erano serene. C'era certezza in tutto ciò, una certezza che fuoriusciva dalla fantasia e si abbrancava nella realtà dei fatti. Hagoromo non aveva mai capito la reale entità dell'operazione ma da quello che aveva sentito, l'Organizzazione che sarebbe uscita fuori dalla Fusione sarebbe stata così impressionante da poter essere considerata una entità a parte al Mercato Nero stesso. Le stesse sale dove lui stesso lavorava e ninja come Supaku e Kaede erano tenuti erano divenute sempre più deserte, perché ormai non erano più la base dell'organizzazione, c'erano dei parametri di segretezza che persino gli uomini più vicini al Concilio non potevano sapere.
    Non mi dilungo sull'idea dell'operazione, abbiamo immensamente sopravvalutato il portatore del Rinnegan, è evidente che ha passato più tempo sul divano che nelle stanze di addestramento, sennò Supaku sarebbe stato un gioco da ragazzi per un vero Eremita dalle Sei Vie...Il fatto che non abbiamo idea di dove siano apre gli scenari più inquietanti. L'albino stesso potrebbe in questo momento aver fatto a pezzi il rosso e preso l'ultimo occhio per sé, potrebbe aver deciso di lasciarlo in una isola deserta a largo della costa del paese delle Nevi per qualche decennio, potrebbe persino aver deciso di farselo alleato...Anche se non vedo il perché, quell'uomo è un assoluto egocentrico che non penserebbe per un secondo a fare gli interessi di qualcuno diverso da sé. In ogni caso, non mi importa, hai contenuto il danno e questo è stato importante e apprezzato. Ora però... disse Makui alzandosi in piedi e cominciando a girare per la stanza.
    Dobbiamo pensare alla prossima mossa. Con effetto immediato, tu e i tuoi scienziati siete riallocati in nuovi locali. La Fusione è alle porte e questi ambienti non saranno altro che il ricordo di qualcosa che era stato. Dobbiamo venire a patti con l'idea che non potremo uccidere Supaku e dobbiamo dargli il convincimento che gran parte delle informazioni in suo possesso, sono divenute datate ed inaffidabili. Tu non avrai più contatto con nessuno di loro e se e quando torneranno, avranno a che fare con un mercenario sacrificabile. Un certo Jotaro, uno scienziato che faceva qualche operazione di bassa lega, l'abbiamo assunto facendogli credere di essere divenuto il nuovo capo della divisione. Post fusione sarà eliminato insieme a tutti quelli di cui possiamo fare a meno. Tornò a voltarsi verso di lui.
    Nel caso in cui Supaku e Kaede decidano di fare ritorno, approfitteremo della situazione per mandarli in un paio di ultime gloriose missioni...Persino il Nakayama dovrà uscire se non vuole vedere la sua cella ridotta ad una branda con un pitale. Jirama si assicurerà di provare ad imprimere su Supaku il Sigillo di Silenzio, con la scusa che la missione a lui assegnata sarà di alta segretezza, se almeno riusciremo a imprimere questo, gran parte del nostro operato sarà salvo e potremmo occuparci di eliminarli con più calma.
    Quindi mi sembra sia tutto già organizzato, sei venuto qui per dirmi che devo fare le valigie?
    La faccia di Makui si voltò verso di lui con uno scatto animalesco. Sono venuto qui per dirti che il ghiaccio su cui stai camminando è molto, molto, molto sottile e che dovrai far attenzione a dove metti i piedi da qui in avanti. Niente più scivoloni o la prossima cosa a scivolare sarà la tua testa. Chiaro?
    Hagoromo deglutì con fatica prima di annuire in fretta e furia, alzarsi dalla poltrona con uno scatto e precipitarsi nelle sue stanze per fare i bagagli.







    Edited by Supaku - 23/10/2023, 18:12
     
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    Hiraishin no Burēdo - Sigillo del Teletrasporto delle Armi
    hiraishin-C-mia
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è un derivato della Hiraishin no Jutsu, che non necessita di Sigilli, tramite la quale si potrà apporre un Sigillo magico caratteristico, di dimensioni variabili a seconda della superficie su cui viene apposto, su un pacco di Armi da Lancio Piccole o Minori o una singola Arma Media o superiore ad utilizzo. Il Sigillo così apposto durerà fino alla fine dell'incontro. Una volta apposto il marchio sarà possibile pagare di nuovo il consumo della tecnica per teletrasportare un qualsiasi numero di Armi marchiate per volta, fino ad un massimo di tre metri di distanza dal corpo dell'utilizzatore o sulla persona dello stesso, tipo all'interno del proprio equipaggiamento o in mano, oppure verso un qualsiasi oggetto o persona marchiata a sua volta con l'Hiraishin no Jutsu. Oggetti con il marchio dell'Hiraishin no Jutsu potranno essere teletrasportati con questa tecnica, senza che sia necessario apporvi il Sigillo sopra, fintanto che mantengano il Sigillo dell'Hiraishin.
    Necessaria la Hiraishin No Jutsu - Tecnica del Teletrasporto in Scheda.
    Consumo: 1 per l'impressione del Sigillo


    Sopravvivere



    Prese un profondo respiro. Il dolore saettava in ogni parte del corpo ma riusciva ancora a stare in piedi. Numerose bende fasciavano il corpo del ninja, reduce da uno degli scontri più duri degli ultimi tempi. Prese un altro respiro, sentendo la cassa toracica allargarsi e con essa i numerosi punti sulle cicatrici chiuse su petto e schiena.
    Era seduto su un letto in una stanzina in penombra, fuori si poteva vedere i raggi di un sole nascosto da nuvole grigie ed udire il rumore delle onde del mare che si infrangevano sugli scogli.
    La stanza era composta di due letti di legno con il materasso di paglia. In uno era seduto lui, nell'altro era sdraiata la figura di Kaede Nakayama. Immobile, completamente addormentato in un sonno comatoso ed avvolto da numerosi bendaggi.
    Un terzo respiro, più ampio e potente degli altri tre. Sentì una stilettata di dolore alla schiena ma e contrasse la faccia in una smorfia. Sollevò le braccia appoggiando i gomiti sulle ginocchia e il mento sulle mani giunte.
    Stava riflettendo.
    Davanti a lui si poneva un problema. Kaede era innegabilmente un problema. Il suo sguardo saettò sul suo Kunai Shunsui dalla forma particolare conficcato con decisione di punta sul comodino che stava tra loro. La luce del sole del pomeriggio rifletté sul metallo lucido dell'arma.
    Avrebbe potuto finirlo, lì senza alcuno sforzo. Un colpo secco, deciso e Kaede non sarebbe stato più un problema, né per lui, né per nessun altro.
    Perché quell'uomo era un problema. Arrogante, presuntuoso, pieno di sé e del suo potere. Non era una novità, non c'era differenza tra lui ed un qualsiasi shinobi che correva in quelle terre dimenticate dagli spiriti. Stesso atteggiamento, stessa arroganza e rabbia per un mondo che non li capiva e che loro stessi non si sforzavano neanche di comprendere. Sarebbe stata la ricetta perfetta per una morte veloce fosse stato un qualsiasi altro Shinobi ma lui non lo era affatto. Lui era nato con il Rinnegan e questo era una benedizione ed una maledizione. Strinse il pugno dentro il palmo dell'altra mano. Il potere delle Sei Vie. Il potere di un ninja leggendario che era nato millenni addietro e che era stato afferrato soltanto da pochi altri shinobi dopo di lui. Per un secondo, un brevissimo secondo, nella sua mente passò l'idea di strappargli l'ultimo occhio rimasto. Prendere per sé quel potere e farlo suo. Chi altri avrebbe potuto domare meglio il potere del Rinnegan se non lui stesso? Un ninja che aveva padroneggiato da solo i cinque elementi senza nessun aiuto? Scacciò quell'idea grattandosi l'angolo dell'occhio sinistro. Aveva già fatto i suoi errori in quanto a collezionare potere di altri Shinobi. Aveva imparato dai suoi errori. Il già avuto potere sufficiente da i geni degli altri e solo ad uno teneva davvero: quello che gli aveva dato il colore dell'occhio che teneva aperto. Ritornò agli shinobi che avevano avuto il potere di Kaede prima di lui.
    L'ultimo era stato Travis Fuuma. Lui lo aveva conosciuto. Sebbene condividessero i geni dubitava fortemente che avessero altro in comune. Forse erano stati lontani parenti oppure fratelli di una madre diversa. Non aveva idea di come funzionasse. Non gli importava, solo una cosa gli interessava: cosa farne.
    Supaku non dubitava per un secondo di non potersi fidare di lui.
    Nella sua vita aveva conosciuto ed ucciso molti Shinobi. Pochissimi ne aveva passato il tempo insieme per comprenderne come funzionavano. Forse sarebbe stato il momento di cominciare a sforzarsi un poco di più. Osservò le mani coperte dalle bende e segnate ancora dal sangue rappreso degli shinobi che aveva ucciso neanche ventiquattro ore prima. Le unghie erano ancora sporche del rosso scuro. Sbatté l'unica palpebra che si poteva permettere di muovere. L'altra era chiusa da sola. Aveva perso la benda di cuoio e non sapeva dove fosse. Allungò la mano sinistra sulle bende che gli fasciavano la fronte e ne fece scivolare un paio sopra l'occhio sinistro. Ora era meglio, almeno non avrebbe dovuto sforzarsi sempre di tenerlo chiuso. Poteva concentrarsi su altro.
    Prese un altro respiro, tornando ad appoggiare il mento sulle nocche fasciate.
    Racimolò il poco che sapeva su quello Shinobi. Era stato catturato da Arima per il Covo, era stato portato lì con le promesse di avere di più ed era rimasto. Arima stesso, si diceva, avesse sferrato un colpo ad Hagoromo dopo la sua cattura e che questo gli fosse costato la vita. Strinse le mani, se solo quel figlio di puttana gli avesse detto cosa aveva fatto, l'avrebbe potuto aiutare e invece no! Quel rospo era sempre geloso dei suoi segreti.
    Però adesso non aveva a che fare con il defunto eremita dei rospi. Aveva a che fare con Kaede.
    Non era uno Yogan, cieco per il potere, indirizzabile verso un obiettivo tirando i fili giusti; non era nemmeno un Ishui, che rideva della morte con i pugni sollevati e la spensieratezza di chi non aveva visto più morti di qualsiasi Shinobi vivente. Non era nemmeno un Arima.
    Era quello che era.
    Prese un altro profondo respiro.
    Il petto nudo, bendato su vita, spalle e pettorali si alzava ed abbassava. Era ancora macchiato di fuliggine e cenere. Non si era lavato completamente.
    Aveva detto a Yutaka di uscire e a Namida di monitorare la situazione con l'Occhio Psichico del Kagura.
    Una tecnica affascinante, ma che non aveva capito ancora del tutto. In ogni caso funzionava, era quello l'importante.
    Le onde si schiantarono di nuovo contro gli scogli fuori dalla finestra, strappandolo ai suoi pensieri.
    Di lì a poco Kaede si sarebbe svegliato e lui avrebbe dovuto avere un buon piano da proporgli.
    Si distese leggermente, lasciando che i pensieri ronzassero nella sua testa, suggerendogli l'idea migliore da perseguire. Qualcosa sarebbe venuto a lui, ne era sicuro, bastava aspettare. Ogni arma aveva uno scopo, Kaede avrebbe avuto il suo e lui sarebbe riuscito a maneggiarlo abbastanza bene da non farsi del male da solo, almeno così sperava. Ecco cosa quel ragazzo gli ricordava, uno Shuriken. Affilato su tutti i lati e difficile da maneggiar per una persona inesperta senza tagliarsi eppure letale se usato nel modo giusto.



    ChakraFisicoMentale
    385-1= 384OttimaleInfranto, Infastidito
    Chakra NaturaleKaze no KanjiPassive Sempre Attive
    00/32
    Doppia Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x10-
    Kunai x10Antidoto x4
    Shuriken x20Filo metallico 30m
    Palla di Luce x2Pillola del Soldato x2
    Palla di Luce x2Bombe Fumogene x3
    Cartebomba x5Bombe Fumogene x3
    Equipaggiamento
    SlotOggettoLocazione
    Tasca Supp.Shunsui Kunai x10Coscia sx
    Rotolo Min.OmoikaruiCoscia dx
    Abbigliamento
    OggettoCondizioniLocazione
    BendeIntatteMani e Caviglie
    Anello KitaIntattoDito Medio Sinistro
    Kimono Nero e Verde
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x10Radiolina
    -Cimice x3
    Sigilli da Polso
    Armi da LancioArmi
    Shuriken x20-
    Shuriken x20-
    Note
    - 1 Kunai legato a 10m di Filo Metallico
    - 4 Kunai legati a 4 Palle di luce.
    - 2 Kunai legati a 2 Cartebomba.
    - 3 Shuriken legati a 10m di filo metallico.
    - 10 Shunsui Kunai Impressi (S)
    -- 1 Marchio al Covo (S)
    -- quelli nella doppia tasca.
     
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    Parlato Kaede
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    L'intera potenza del portatore del Rinnegan manifestata in una singola, piccola sfera nera che in attimo cominciò a risucchiare tutto verso di sé come un enorme buco nero. Palazzi, persone, rocce ed il terreno stesso non poterono minimamente opporsi alla devastante forza di attrazione. Il respiro affannato ed il corpo totalmente inerme e dolorante erano gli ultimi momenti sfocati che Kaede vide prima di svenire e cadere nel buio più totale. Dopo diverse ore, che per il rosso non rappresentavano più di qualche minuto, si ritrovò a cadere nel vuoto. Tutto intorno solo oscurità, non vi era alcuna forma, sagoma o colore, soltanto nero. Che fosse l'inferno? Che fosse quello realmente ciò che le persone chiamavano "aldilà"? Il vuoto più totale?
    Il tempo passava e Kaede non era altro che uno spettatore, non riusciva a muovere nemmeno un muscolo durante quella caduta infinita verso chissà cosa, non percepiva nulla, niente di niente. Quanto tempo era passato? Ore? Giorni Mesi? In quel posto sembrava quasi che il tempo si fosse fermato o velocizzato, il concetto stesso di tempo non sembrava più avere un senso. Ad un tratto però un piccolo puntino colorato cominciò a farsi spazio nell'oscurità, ed il portatore del Rinnegan stava cadendo esattamente nella sua direzione. La sagoma colorata diventava sempre più grande e più riconoscibile fino a quando Kaede non constatò che si trattava esattamente di sé stesso, del suo corpo disteso con entrambi gli occhi chiusi, apparentemente morto. La velocità di caduta non sembrava diminuire e dopo qualche secondo, il rosso si scontrò col suo stesso cadavere per poi aprire gli occhi e tornare in quello che forse si poteva definire il "mondo dei vivi". Kaede si svegliò, il corpo ancora parecchio indolenzito e dolorante, le sue forze erano precarie così come le sue a capacità in quel momento. La vista leggermente appannata non permetteva di distinguere bene cosa vi fosse intorno. Chiuso l'occhio violaceo si concentrò sui rumori che provenivano dai dintorni sfruttando il suo sviluppatissimo udito e solo due cose riuscì a captare, il suono delle onde che s'infrangevano contro quelli che potevano essere scogli ed un respiro proveniente da un lato della stanza nella quale si era risvegliato. Provò a riaprire e chiudere l'occhio andando ad ogni sbattimento della palpebra a schiarire leggermente la vista e aumentare man mano la percezione visiva. Con assoluta calma, cominciò a guardare ciò che aveva intorno, sembrava di essere in uno scantinato senza finestre e con una sola porta come via d'entrata o uscita. Le forme non erano ancora definite al cento per cento ma i capelli bianchi dell'albino erano facilmente riconoscibili, dedusse che fosse il suo il respiro che pochissimi secondi prima riuscì ad ascoltare. "Avevo un concetto differente d'inferno.." disse Kaede rivolgendo il suo sguardo verso l'uomo contro il quale ore prima ebbe uno scontro morale che ebbe come campo di battaglia una vecchia cittadina in rovina che oramai era diventata semplicemente una distesa di morte e detriti. Il corpo era ancora difficile da muovere, i muscoli sembravano non rispondere correttamente al volere del manipolatore della gravità ma nonostante la fatica e qualche smorfia leggera per il dolore, il rosso riuscì a sedersi sul letto con la schiena poggiata al muro e lo sguardo completamente rivolto verso il suo "compagno".
    "Se sono ancora vivo.. immagino avrai delle motivazioni.. altrimenti mi sarei ritrovato sicuramente in uno dei laboratori dissezionato su uno di quei tavoli.. ti ascolto.."
    Kaede non sapeva cosa fosse realmente successo, non sapeva che in realtà nonostante Supaku non avesse intenzioni totalmente pacifiche, non era il reale mandante dell'assassinio. Purtroppo i due si ritrovarono coinvolti senza volerlo e saperlo, nei subdoli piani dei piani alti del Covo e ne presero parte senza che fosse parte della strategia d'azione. Il rosso in quel momento era rassegnato in quanto se l'albino avesse voluto finirlo, probabilmente con le sue abilità, si sarebbe avvicinato al collo del manipolatore della gravità ancor prima che quest'ultimo potesse accorgerne in quanto le sue condizioni fisiche eran già tanto che permettessero di essere lucido. Se era vivo, però, e non in uno dei laboratori degli scienziati del Covo, doveva esserci qualcosa sotto, e l'idea dell'addio da cattivo finale dei racconti non era proprio calzante per la persona di Supaku ma, mai dire mai, magare Kaede si sarebbe dovuto ricredere.

    YxWw7snKaede Nakayama - Rango: Anbu
    Stato fisico: Stremato
    Stato Psicologico: Calmo
    Chakra: 355
    Note: -0,5 motorio (1 occhio chiuso)

    Equipaggiamento:
    Tripla Borsa
    ArmiAccessori
    Cartabomba 5/5Torcia
    Shuriken 20/20Olio Infiammabile (2 Boccette)
    Kunai 10/10Pietra Focaia (Incastonata tra i denti)
    Palla di Luce 1/2Pillole del Soldato 3/3
    Senbon 20/20Radiolina
    Bombe Fumogene 3/3Fili Metallici (20m)
    Gokan Sakusou 4/5Maschera Respiratoria
    Shuriken ad Astro 20/20Recipiente
    Kimono
    ArmiAccessori
    Kunai a tre Punte 5-Libero-
    Rasoi (Pacco da 25)-Libero-

    Abbigliamento ninja e armi indossabili:
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione/Secondo Oggetto
    Volto-Libero-//
    Collo/volto-Libero-//
    OrecchieOrecchio Dx - RadiolinaOrecchio Sx - //
    Petto/addomeKimono//
    BracciaBende//
    Sigilli di Evocazione braccio dxOkatana-Libero-
    Sigilli di evocazione braccio sxWakizashiPalla Bomba (Pacco da 5)
    Indice DestroAnello Gyoku+20 Pt. Chakra
    Tasca SupplementareShuriken a Tre Punte (Pacco da 30)//
    Taschino da BraccioFumogeni (Pacco da 5)//
     
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    Se sono ancora vivo.. immagino avrai delle motivazioni.. altrimenti mi sarei ritrovato sicuramente in uno dei laboratori dissezionato su uno di quei tavoli.. ti ascolto.. disse il rosso mentre si appoggiava a fatica con la schiena contro il muro, rimanendo seduto nel letto.
    Supaku annuì in silenzio senza rispondere. Prese un altro respiro, più profondo, più sofferto.
    Aprì la bocca e forzò le parole ad uscire dalle proprie labbra, come un refolo di vento forzato.
    Mi sono sbagliato...Il Covo non ha mandato te ad uccidere me...Era quello che avevo pensato all'inizio ma poi...poi alcuni mercenari si sono fatti vivi dopo il tuo svenimento. Si mosse a disagio sul letto. Il peso che si spostava leggermente all'indietro, le mani fasciate da bende ancora sporche di sangue che piegavano appoggiando i palmi sulle ginocchia. Hanno puntato ad entrambi, avrei detto che avrebbero provato ad uccidere me e proteggere te...e invece...
    Un altro profondo respiro. Quando sapeva davvero Kaede della situazione? Forse tutto, forse molto poco.
    Odio dover fare il saccente ma...sai in che condizioni è al momento il Covo? Attese una risposta, immaginando qualcosa. Sei a conoscenza della prossima Fusione del Covo con altre tre Organizzazioni di punta del Mercato Nero e la loro volontà di istituire una mega Organizzazione in grado di rivaleggiare con il Mercato Nero stesso al fine di monopolizzare tutte le attività criminali dentro e fuori del Terre di Nessuno? Prese un altro profondo respiro. Era la prima volta che lo diceva ad alta voce. Era la prima volta che dava fiato ad una specie di incubo. Sembrava surreale, impossibile. Chi mai sarebbe riuscito a creare una organizzazione così potente da poter essere in gado di rappresentare una vera e propria minaccia per qualsiasi Regolare e Mukenin non affiliato ad essa? Chi mai avrebbe potuto pensare di estrarre l'ordine dal caos? Eppure a quanto pare ci stavano riuscendo. C'erano così vicini che poteva sentire il sapore del sangue e l'odore di morte che avrebbe accompagnato un simile evento.
    Una simile operazione è tenuta segreta a tutti e solo in pochi sanno cosa accadrà...ma i riflessi che avrà sul Mercato Nero saranno epocali... Si sollevò in piedi a fatica.
    Si scatenerà un ciclone e noi ne saremo al centro...Il Covo ha intenzione di eliminare tutti i Mukenin che hanno lavorato per loro e che non abbiano dimostrato sufficiente fedeltà...ma troppo potere per essere ignorati. O con loro o contro di loro...A quanto pare io e te siamo nella lista...
    Osserò un'ombra apparire di sfuggita nella porta socchiusa. Yutaka aveva fatto un cenno. Presto sarebbero dovuti andarsene da lì. Il Covo li avrebbe trovati di nuovo e, per allora, avrebbero dovuto aver una soluzione. Una l'aveva, era temporanea ma poteva funzionare.
    Il nostro scontro doveva finire con la morte di uno di noi due...Forse l'unica soluzione per tenere il Covo distratto per un po' e fingere di avere ancora un briciolo di fedeltà....Purtroppo la soluzione migliore sarebbe fuggire da tutto, scappare dalla grinfie del Covo ed impedire allo stesso di catturarci...Ma io non sono ancora pronto. Le mie forze non sono sufficienti, da solo, per assicurarmi la libertà, ho ancora compagni che devo salvare e persone da uccidere prima di salutare il Covo...tu però, tu hai una chance rara...
    disse picchiettando contro la porta di legno socchiusa. Yutaka si rivelò. Uomo basso, con una folta barbetta color mogano con fili grigi e lunghi capelli tenuti fermi da un coprifronte della Foglia rigato. L'uomo fece un cenno al Possessore del Rinnegan prima di far scivolare dentro la loro stanzetta una barella su cui era poggiato un grosso sacco nero.
    Supaku allungò le mani rivelando dal sacco quello che era un cadavere.
    Yutaka ha fatto miracoli...trasformando questo cadavere e facendogli assumere le tue fattezze. disse rivelando il corpo esangue ed immobile al Nakayama. Chiaramente deturperemo il cadavere in modo da giustificare l'assenza degli occhi...ma tu potresti fuggire finalmente dal Covo e darti alla fuga...Per un po' forse ci crederanno...ma alla fine si accorgeranno della menzogna, per allora sarai in grado di farcela da solo penso...Il tuo potere è sufficiente per fronteggiare qualsiasi cosa ti mandino contro, no?





    ChakraFisicoMentale
    385-1= 384OttimaleInfranto, Infastidito
    Chakra NaturaleKaze no KanjiPassive Sempre Attive
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    Doppia Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x10-
    Kunai x10Antidoto x4
    Shuriken x20Filo metallico 30m
    Palla di Luce x2Pillola del Soldato x2
    Palla di Luce x2Bombe Fumogene x3
    Cartebomba x5Bombe Fumogene x3
    Equipaggiamento
    SlotOggettoLocazione
    Tasca Supp.Shunsui Kunai x10Coscia sx
    Rotolo Min.OmoikaruiCoscia dx
    Abbigliamento
    OggettoCondizioniLocazione
    BendeIntatteMani e Caviglie
    Anello KitaIntattoDito Medio Sinistro
    Kimono Nero e Verde
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x10Radiolina
    -Cimice x3
    Sigilli da Polso
    Armi da LancioArmi
    Shuriken x20-
    Shuriken x20-
    Note
    - 1 Kunai legato a 10m di Filo Metallico
    - 4 Kunai legati a 4 Palle di luce.
    - 2 Kunai legati a 2 Cartebomba.
    - 3 Shuriken legati a 10m di filo metallico.
    - 10 Shunsui Kunai Impressi (S)
    -- 1 Marchio al Covo (S)
    -- quelli nella doppia tasca.


    Edited by Supaku - 9/11/2023, 10:11
     
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    Supaku annuì col capo per poi prendere un grosso respiro e cominciare a parlare.
    "Mi sono sbagliato...Il Covo non ha mandato te ad uccidere me...Era quello che avevo pensato all'inizio ma poi...poi alcuni mercenari si sono fatti vivi dopo il tuo svenimento.
    Hanno puntato ad entrambi, avrei detto che avrebbero provato ad uccidere me e proteggere te...e invece..."

    Quello che diceva Supaku aveva più che senso, anche Kaede stesso aveva pensato che l'albino fosse coinvolto in quell'assalto guidato dal Covo. Entrambi erano giunti alle conclusioni più "ovvie" ma che si rivelarono oltremodo errate."Ed il fatto che io sia vivo ti da credibilità.." disse a basa voce il rosso mentre il suo interlocutore fece una piccolissima pausa.
    "Odio dover fare il saccente ma...sai in che condizioni è al momento il Covo?" chiese l'albino.
    "A cosa ti riferisci esattamente..?"
    "Sei a conoscenza della prossima Fusione del Covo con altre tre Organizzazioni di punta del Mercato Nero e la loro volontà di istituire una mega Organizzazione in grado di rivaleggiare con il Mercato Nero stesso al fine di monopolizzare tutte le attività criminali dentro e fuori del Terre di Nessuno?"
    Kaede prese parola e rispose :"Sinceramente no.. non sono mai stato particolarmente attivo con e per il Covo. Ho eseguito qualche incarico giusto per non ricevere scocciature.. infatti esser stato inserito tra i quindici è stato qualcosa di inaspettato e che mi ha dato più da pensare che altro. Ogni tanto ho notato qualche movimento strano, gente mai vista che scorrazzava con alcuni pezzi grossi ma non gli ho mai dato più peso del dovuto."
    "Una simile operazione è tenuta segreta a tutti e solo in pochi sanno cosa accadrà...ma i riflessi che avrà sul Mercato Nero saranno epocali..
    Si scatenerà un ciclone e noi ne saremo al centro...Il Covo ha intenzione di eliminare tutti i Mukenin che hanno lavorato per loro e che non abbiano dimostrato sufficiente fedeltà...ma troppo potere per essere ignorati. O con loro o contro di loro...A quanto pare io e te siamo nella lista...
    Il nostro scontro doveva finire con la morte di uno di noi due...Forse l'unica soluzione per tenere il Covo distratto per un po' e fingere di avere ancora un briciolo di fedeltà....Purtroppo la soluzione migliore sarebbe fuggire da tutto, scappare dalla grinfie del Covo ed impedire allo stesso di catturarci...Ma io non sono ancora pronto. Le mie forze non sono sufficienti, da solo, per assicurarmi la libertà, ho ancora compagni che devo salvare e persone da uccidere prima di salutare il Covo...tu però, tu hai una chance rara..."

    Kaede restò fermò seduto sul letto ad ascoltare tutto quello che Supaku diceva in quando buona parte delle informazioni erano utili e precedentemente sconosciute. Quando l'uomo che entrò nella stanza fece cenno a Kaede, quest'ultimo si avvicinò alla barella con appoggiato su di essa un grosso sacco nero che aveva tutte le sembianze di essere il cadavere di chissà chi.
    "Yutaka ha fatto miracoli...trasformando questo cadavere e facendogli assumere le tue fattezze." esclamò Supaku rivelando completamente il corpo senza vita di qualcuno che era stato così tanto modificato da essere praticamente identico a quello del Portatore del Rinnegan.
    "Chiaramente deturperemo il cadavere in modo da giustificare l'assenza degli occhi...ma tu potresti fuggire finalmente dal Covo e darti alla fuga...Per un po' forse ci crederanno...ma alla fine si accorgeranno della menzogna, per allora sarai in grado di farcela da solo penso...Il tuo potere è sufficiente per fronteggiare qualsiasi cosa ti mandino contro, no?"
    Kaede restò fermo a fissare il cadavere e i due. Il ragionamento di Supaku filava e dopo quello che era successo non poteva permettersi di tornare al Covo. La priorità ora era quella di andare da Hanabi. La certezza che l'organizzazione volesse sbarazzarsi del rosso non portò altro che preoccupazione in quanto avrebbero potuto immediatamente utilizzare la ragazza contro di lui. Sicuramente la notizia della morte di Kaede avrebbe calmato le acque e lei non sarebbe stata più un oggetto di ricatto, ma per quanto ancora avrebbe retto quella scusa..?
    "Che io sappia.. in questo mondo nessuno da niente gratis.. perchè mi staresti facendo quest'offerta? Cosa ci guadagni? E tu torneresti nel luogo in cui i piani alti ti vogliono morto a fingere non sia successo nulla..?"
    Kaede era in procinto di accettare, fissava Supaku dubbioso e con la testa che non smetteva di pensare a qualsivoglia risvolto, ma nonostante tutto, voleva avere le idee ben chiare sulla situazione. La sua unica scelta, quella più utile ed intelligente era quella di seguire il piano dell'albino per potersi concentrare sulle proprie priorità. Con la notizia della propria morte avrebbe avuto totalmente campo libero sicuramente per diversi giorni, probabilmente il tempo necessario alla realizzazione dei propri piani.
    L'uomo contro il quale fino a poco tempo prima era impegnato in uno scontro mortale senza limitazioni, ora stava offrendo al manipolatore della gravità un "regalo" immenso che avrebbe dato la possibilità a quest'ultimo di abbandonare quella situazione stagnante per proteggere ciò che gli era caro. Ma perchè? Perchè non sfruttare lui stesso quest'occasione. Avrebbe potuto far trovare un cadavere con le proprie di sembianze in mezzo alle macerie e così dar la notizia della propria morte ma invece stava offrendo al rosso tale possibilità. Qualcosa non tornava, perchè scegliere volontariamente di tornare nella stessa organizzazione che hai appena scoperto esser interessata nella tua eliminazione.

    YxWw7snKaede Nakayama - Rango: Anbu
    Stato fisico: Stremato
    Stato Psicologico: Calmo
    Chakra: 355
    Note: -0,5 motorio (1 occhio chiuso)

    Equipaggiamento:
    Tripla Borsa
    ArmiAccessori
    Cartabomba 5/5Torcia
    Shuriken 20/20Olio Infiammabile (2 Boccette)
    Kunai 10/10Pietra Focaia (Incastonata tra i denti)
    Palla di Luce 1/2Pillole del Soldato 3/3
    Senbon 20/20Radiolina
    Bombe Fumogene 3/3Fili Metallici (20m)
    Gokan Sakusou 4/5Maschera Respiratoria
    Shuriken ad Astro 20/20Recipiente
    Kimono
    ArmiAccessori
    Kunai a tre Punte 5-Libero-
    Rasoi (Pacco da 25)-Libero-

    Abbigliamento ninja e armi indossabili:
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione/Secondo Oggetto
    Volto-Libero-//
    Collo/volto-Libero-//
    OrecchieOrecchio Dx - RadiolinaOrecchio Sx - //
    Petto/addomeKimono//
    BracciaBende//
    Sigilli di Evocazione braccio dxOkatana-Libero-
    Sigilli di evocazione braccio sxWakizashiPalla Bomba (Pacco da 5)
    Indice DestroAnello Gyoku+20 Pt. Chakra
    Tasca SupplementareShuriken a Tre Punte (Pacco da 30)//
    Taschino da BraccioFumogeni (Pacco da 5)//
     
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    narrato, parlati, pensati e cloni saranno nel colore corrispettivo del personaggio.
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    Durante tutto il suo discorso il rosso sembrava più calmo, riflessivo quasi. Stava davvero prendendo in considerazione le sue parole e non scartandole come un mucchio di balle. Supaku si passò una mano bendata tra i capelli bianchi, sentendo le forze mancargli per un momento. La testa si fece più leggera e la vista gli si sfocò leggermente. Era stanco, nonostante si fosse ripreso, il corpo era ancora provato dallo scontro tra i due e non poteva fare a meno di chiedersi se avesse raggiunto finalmente il suo limite.
    Che io sappia.. in questo mondo nessuno da niente gratis.. perchè mi staresti facendo quest'offerta? Cosa ci guadagni? E tu torneresti nel luogo in cui i piani alti ti vogliono morto a fingere non sia successo nulla..?
    Alzò lo sguardo incrociandolo con quello del traditore del Suono. Sembrava fresco come una rosa, bende e ferite a parte. Forse per lui era venuto il momento di ritirarsi ed andare in pensione? Le nuove generazioni stavano prendendo piede e lui si chiedeva se fosse ancora in grado di seguirne il passo. Per ora aveva ancora un vantaggio: l'esperienza di quel mondo ostile in cui vivevano. Kaede sembrava ancora ingenuo nei confronti di molte dinamiche, forse perché si affidava fin troppo al suo potere, immenso e difficile da contrastare, è vero, ma non sufficiente a risolvere questioni più delicate come gli intrighi politici.
    I motivi per cui faccio...facciamo... disse per un secondo guardando la porta. Questo azzardo sono molteplici... Inspirò a fondo, tirandosi di nuovo ritto a sedere. L'idea non era sua ma del Bruco, sperava che quella mossa fosse strategicamente efficace, ma ne dubitata.
    Primo: continuamo a dare l'impressione al Covo che io e te non siamo alleati, se entrambi tornassimo o entrambi fuggissimo ora, il Covo darebbe per scontato che io e te ci siamo alleati in qualche modo e la nostra intenzione principale è quella di confondere le acque...Più sono confusi, più tempo abbiamo per muoverci prima che capiscano cosa stiamo realmente facendo...Secondo: io torno perché ho ancora dei conti in sospeso con il Covo stesso, oltre al fatto che già una volta ho provato a fuggire e mi hanno ripreso...questo signfica che, tra noi due, quello su cui il Covo ha più certezze e ha più contromisure in caso di una fuga, sono io...non tu. Questo ci da un vantaggio: loro non si aspettano che tu scappi ed io torni, al massimo si aspettano il contrario...Infine, avere una persona ancora dentro, seppur per qualche tempo prima che scoprano la verità, può dare a te un vantaggio sulle informazioni ed a me un vantaggio dall'esterno nel caso in cui io debba fuggire...Tu farai da jolly per me, apparendo quando meno se lo aspettano, io farò da jolly per te, passandoti le informazioni in anticipo.. Inspirò, sentendo il petto gonfiarsi e la schiena abbassarsi lentamente.
    Tutto questo piano era terribilmente intricato, ovviamente era un azzardo, forse, forse no.
    Certezze? Non ve ne sono. Chiaramente, questo è un azzardo, una scommessa. sollevò il dito della mano sinistra. Le bende sul dorso della mano erano ancora rosse del sangue. Tieni presente che stiamo giocando a pescare alligatori dondolando sulla superficie dell'acqua una sardina...Il rischio che quello esca per inghiottire insieme al pesce anche il nostro braccio è alto...Una volta usciti di qui, io e te potremmo comunicare solo occasionalmente e tramite una serie di codici...questa disse estraendo da una tasca un piccolo rotolo chiuso con uno spago consunto. È una piccola mappa di Iwagakure, con presenti alcuni luoghi sicuri in cui potremmo lasciare delle informazioni per te e tu potrai lasciarne per noi...Dopo ogni luna nuova ci sarà sicuramente un nuovo messaggio...Eventuali cambi temporali o di località, saranno inseriti all'interno dei nascondigli... Appoggiò il piccolo rotolo sul tavolo.
    Se sei disposto a fare questo passo, provvederemo e muoverci, una volta usciti di qui, io e te saremo sconociuti fino al momento opportuno. Dovrai caverala da solo. Allora...sei dei nostri? Concluse così la frase protendendo la mano verso il Nakayama, attendendo la risposta del rosso. Avesse acconsentito e preso la mano dell'albino, quello lo avrebbe teletrasportato nel bel mezzo delle terre a Sud-Ovest di Iwagakure e da lì sarebbe tornato indietro, lasciandolo alla mercé del mondo ingrato che erano le Terre di Nessuno.





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    "I motivi per cui faccio...facciamo... Questo azzardo sono molteplici..." cominciò Supaku per poi spiegare tutto il piano e tutto ciò che pensava in merito alla situazione. La cosa era semplice. Non era un favore. Tutto quello serviva ad entrambi chiaramente. Kaede poteva trarre vantaggio divenendo "libero" e non avendo per un po' il Covo alle calcagna oltretutto avrebbe ricevuto saltuariamente informazioni dall'albino sui piani del Covo. Allo stesso tempo, l'Handoru avrebbe ricevuto informazioni utili dal rosso e avrebbe potuto contare in qualunque momento in un "aggancio" esterno che sarebbe potuto essere utile a lui e alla sua causa. Terminato il primo discorso dove Kaede prestò particolare attenzione restando in silenzio e fissando il suo interlocutore dritto negli occhi, Supaku cacciò dalla propria tasca un piccolo rotolo per poi dire :"È una piccola mappa di Iwagakure, con presenti alcuni luoghi sicuri in cui potremmo lasciare delle informazioni per te e tu potrai lasciarne per noi...Dopo ogni luna nuova ci sarà sicuramente un nuovo messaggio...Eventuali cambi temporali o di località, saranno inseriti all'interno dei nascondigli..." per poi appoggiarlo sul tavolo.
    "Se sei disposto a fare questo passo, provvederemo e muoverci, una volta usciti di qui, io e te saremo sconosciuti fino al momento opportuno. Dovrai caverala da solo. Allora...sei dei nostri?".
    Alla domanda Kaede si alzò dal letto. Una smorfia di dolore pervase il suo viso, il movimento repentino svegliò alcune delle ferite ancora non completamente ristabilite dallo scontro. Alzò una mano puntandola verso il rotolo per poi utilizzare i suoi poteri di attrazione gravitazionale per attirarlo ed afferrarlo al volo.
    Inryoku to sekiryoku - Attrazione e Repulsione
    hH2eADr
    Sviluppatore: Kaede Nakayama
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite la capacità innata di manipolare la gravità, il possessore del Rinnegan potrà sfruttare tale abilità per sollevare e spostare nel vuoto a proprio piacimento qualunque oggetto non superi una taglia piccola senza alcun limite in termini di quantità. Tramite tale potere sarà anche in grado di camminare restando sospeso a pochi centimetri dal terreno evitando quindi di toccare la superficie sotto di sé.
    Non utilizzabile in combattimento.
    Consumo: N/A

    L'albino aveva la mano protesa verso Kaede il quale, dopo aver afferrato il rotolo con la mano sinistra cominciò a muovere la sua destra verso quella dell'altro, fermandosi a pochi centimetri dicendo :"Mi fiderò. Nella situazione in cui siamo.. non avresti motivo per mettere su tutta questa messinscena.. " dopodiché si fermò un attimo per sospirare e dire "Supaku.. Se dovessero parlare di una ragazza di Oto chiamata Hanabi. Fai il possibile per avvisarmi. Sono dei vostri.". Detto ciò, afferrò saldamente la mano dell'albino per stringerla in segno di alleanza ma dopo nemmeno qualche secondo si ritrovò in un luogo totalmente diverso per poi vedere la sagoma dell'altro sparire dinanzi a sé. "Tecnica utile.. lo ammetto.." pensò per poi guardarsi attorno. Si ritrovò in una stanza che probabilmente doveva far parte dei rifugi "sicuri" di cui parlava l'albino. Kaede decise di passare lì qualche ora per ristabilirsi completamente. Alcune ferite erano ancora fresche e il chakra scarseggiava. Fortunatamente c'era una piccola brandina che poteva sfruttare per riposare. Prima però si assicurò che fosse tutto ok, diede uno sguardo all'esterno uscendo tramite un passaggio segreto per poi tornare nella stanza in cui era stato teletrasportato per riposare. Era sdraiato sul lettino e prima di chiudere gli occhi srotolò la pergamena per dare un'occhiata al suo interno. "Si è dato un bel da fare.." pensò sorridendo leggermente ammirando i vari luoghi in tutta Iwagakure che Supaku aveva disseminato per le sue operazioni. Probabilmente soltanto lui e pochi fidati ne erano a conoscenza e saranno stati creati in diversi anni durante la sua permanenza nelle Terre di Nessuno. Ora Kaede era completamente solo. Ma la priorità era soltanto una. Assicurarsi che lei stesse bene.

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