Missione Akira Kaguya

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    Missione a Servizio di: Paese dell'Acqua
    Mandante della Missione: Mizukage
    Esecutore della Missione: Akira Kaguya
    Punto d'Interesse Ouzu & Nagi;
    Ore: 23.00

    Come potrai ben capire, in seguito a molteplici rapporti dettagliati abbiamo riscontrato che chi minaccia di distruggere il ponte che collega le due isole minori Ouzu e Nagi sia un responsabile d'importazioni che in passato dominava il mercato; il suo nome è Itagu Kanji, un uomo sui sesssant'anni. Ha ingaggiato un Mukenin, un Genin esperto che sa muoversi alla perfezione nel nostro paese essendo infatti un traditore di Kirigakure che non siamo ancora riusciti a rintracciare. Le sue abilità in combattimento, per essere un Genin, sono temibili e gradiremmo riprenderlo vivo ond'evitare spargimenti di sangue. Mediante ciò potremmo sperare che il vecchio si scoraggi e ritorni a fare il suo lavoro; levarlo da mezzo potrebbe infatti gravare sulla nostra economia.
    Fai il tuo dovere.

    Nelle missioni in singolo non vi è alcun compagno con il quale alternarsi le risposte, dovrai dunque fare tutto tu in un unica risposta. Non avere alcuna fretta a rispondere, prenditi anche più giorni poiché la missione dev'essere fatta ben nel dettaglio, curando con attenzione anche l'aspetto dei combattimenti ed i nemici che avrete difronte, non più facili da sopraffare.
    - Non verrà corretta finché non segnalata nell'apposito topic, poiché è permesso farla "man mano" e dunque editare il primo messaggio in ogni momento.


    Edited by Rinne87 - 7/10/2011, 11:18
     
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    Wake up.

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    Narrato, *Pensato*, «Parlato», «Parlato Altri», «Parlato Mukenin».


    «Allora, hai fatto ciò che dovevi?»
    Itagu Kanji, un uomo sulla sessantina ben vestito e dell'aria estremamente curata, terminò di compilare il documento che aveva sotto gli occhi, seduto dietro la massiccia scrivania di legno intarsiato del suo ufficio. Di fronte a lui, una figura incappucciata si ergeva nera e silenziosa, in attesa.
    «La missione è compiuta» disse infine. «E' andato tutto secondo i piani.»
    «Molto bene, Kaguya» rispose l'uomo dietro la scrivania, visibilmente soddisfatto. «Ecco la tua ricompensa.»


    Qualche ora prima.

    Akira Kaguya varcò l'ingresso della cittadina di San, situata quasi all'estremo nord-ovest dell'affusolata isola di O'uzu. Era ormai mattino inoltrato ed il ragazzo aveva superato senza problemi il breve tratto per mare che separava l'isola alla terra su cui sorgeva Kirigakure, suo abituale punto di partenza per le missioni che gli venivano affidate. Diede una ricontrollata all'indirizzo scritto sullo stropicciato foglietto di carta che teneva in mano e, dopo essersi guardato intorno con aria leggermente smarrita, diede inizio alla ricerca. Strano ma vero, per quante che fossero state fino a quel punto le missioni che aveva svolto sulle due isole gemelle di Nagi e O'uzu, non gli era mai capitato di soggiornare a San nonostante questa fosse una delle cittadine più ridenti dell'intera isola. Niente a che vedere con Ni o Nagitawa, le quali godevano entrambe di un accesso diretto alla porzione di mare che dava direttamente su Kirigakure, favorendo grandemente i rapporti commerciali con quella terra e traendone non pochi profitti. San, invece, si trovava sul lato opposto dell'isola e quindi fortemente penalizzata nell'avviare rapporti commerciali con le terre a cui un tempo si limitava il Paese dell'Acqua. Nel corso degli anni, però, la città aveva sviluppato un rapporto privilegiato con l'ormai ex Paese del Thè, ora inglobato in quello del Fuoco, ricavando guadagni commerciali di tutto rispetto che gli avevano permesso di raggiungere quello status di agiata borghesia in cui stazionavano la maggior parte dei suoi abitanti. Ma, sopratutto, ciò che veramente fece la fortuna della città furono i fittissimi rapporti con la vicina isola Nagi, vera fonte di guadagno reciproco per l'economia di entrambe le isole, che traevano mutuali benefici dal commercio via mare con i vicini: nacquero quindi numerose compagnie di importazione ed esportazione di materie prime per gli artigiani, colture provenienti dai campi, stoffe, bestiame, gioielli e beni di ogni tipo. Perché, seppur di recente si stessero intensificando i rapporti oltremare con il Paese del Fuoco, era innegabile che fossero le transazioni Nagi-O'uzu a fare la vera fortuna dei mercanti locali. Questo almeno finché non era stato costruito il ponte. Il Ponte Naruto era un'enorme passerella in cemento che collegava le due isole via terra, aprendo quindi nuove frontiere per il commercio fra Nagie O'uzu. La popolazione vide nel ponte un'irripetibile occasione per creare un'alternativa ai costosissimi prezzi imposti dalle compagnie navali per il trasporto delle merci da un'isola all'altra e non se lo fece certo ripetere due volte, tagliando in gran parte fuori dal mercato interno coloro che fino a poco tempo prima erano stati i loro intermediari. Alcuni imprenditori accettarono l'evento come l'inevitabile conseguenza del progresso ed adattarono le proprie aziende convertendo parte delle proprie flotte mercantili in mezzi di trasporto via terra, riuscendo in questo modo a limitare i danni; altri, però, non accettarono di buon grado la costruzione del ponte e cominciarono a covare un odio segreto per quello che divenne presto il simbolo della loro rovina economica. Sarebbe bastato distruggerlo - pensavano molti di loro - perché tutto tornasse come prima.
    *...E qui torniamo allo scopo della nostra missione.* concluse Akira tra sé e sé.
    Suo obiettivo era infatti impedire che Itagu Kanji, un ricco imprenditore navale facente parte del gruppo dei rancorosi, riuscisse a mettere in atto il suo piano di distruzione del ponte per riportare le cose al suo canone di "normalità": l'uomo era arrivato al punto di ingaggiare un ninja rinnegato della Nebbia per assolvere tale compito, il che la diceva lunga su quanto fosse determinato nel raggiungere il suo scopo. La missiva riportava che, secondo le informazioni raccolte, il Mukenin non doveva superare il grado di Genin ma nonostante questo era stato classificato come elemento dall'elevata pericolosità a causa della sua capillare conoscenza di ogni angolo del Paese dell'Acqua, fattore che gli aveva permesso fino a quel momento di restare impunito.
    «Questa volta non la farai franca.» si ritrovò a dire a mezza voce quasi senza accorgersene. La sua determinazione per acciuffare quel furfante era alle stelle, principalmente in virtù del fatto che il Mukenin sarebbe stato l'unico a poter essere punito in tutta quella faccenda: il signor Kanji, su esplicita richiesta del Mizukage, non doveva essere toccato né poteva essere imprigionato per i crimini che si prefissava di compiere, per paura di creare spaccature nel difficile equilibrio delle due isole e per evitare ulteriori spargimenti di sangue. Per come la vedeva Akira, il metodo più efficace per impedire che situazioni del genere accadessero di nuovo rimaneva la repressione.
    *Punirne uno per educarne cento.* pensò con sospiro.
    Sarebbe andato tutto alla perfezione se il Mukenin fosse stato eliminato e Kanji gettato a marcire in una cella. Invece, gli era stato intimato di catturare vivo il signor Genin così che il mandante potesse vederlo come un avvertimento a non riprovarci di nuovo. Tutte fesserie, dal suo punto di vista.
    Pensa e ripensa era ormai giunto all'imboccatura della via in cui si trovava la sede centrale della Kanji Importazioni, al cui ultimo piano avrebbe trovato, secondo le informazioni ricevute dal Kage, l'ufficio del buon imprenditore. Riconobbe già in lontananza la sede della Compagnia grazie all'enorme cartello raffigurante il logo della società che era stato appeso sulla sommità dell'edificio: si trattava della grossa chiglia di una nave, piuttosto allungata, da cui sporgevano un gran numero di remi e su cui campeggiava la scritta "Kanji Importazioni" scritta in un elegante carattere rosso fiammante. Quell'uomo adorava l'attenzione, senza dubbio. Anche per questo sarebbe però stato fondamentale operare nel completo anonimato ed evitare di essere scoperto, ad ogni costo. Dal punto in cui si trovava, Akira scalò l'edificio più vicino correndo in verticale sul muro fino a raggiungerne il tetto. Da lì, saltò di tetto in tetto fino a raggiungere la sede della Kanji importazioni, portandosi esattamente davanti all'enorme insegna restando in equilibrio nel sottile corrimano che separava il cartellone dal termine del tetto. Ora non restava che capire quale delle tre finestre dell'ultimo piano - su tre totali escludendo il pian terreno, di cui solo gli ultimi due erano di proprietà del signor Kanji - apparteneva al suo obiettivo: ognuna delle tre possedeva un piccolo balcone decorato con graziosi vasi ricchi di fiori viola di cui Akira non conosceva il nome, ma solo due avevano la finestra aperta, quello centrale e quello che dava alla sinistra di Akira. La finestra sulla destra, invece, era sigillata e le pesanti tende verdi tirate, quasi chi si trovasse all'interno volesse impedire ai raggi solari di entrare.
    *...O a occhi e orecchie indiscrete di ficcanasare dove non dovrebbero.*
    Deciso a tentare la sorte, il Kaguya impostò le mani davanti a sé cercando di raggiungere una concentrazione ottimale e chiuse gli occhi per favorire l'acutizzarsi dei sensi.
    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso
    MuonSatsujin-TecnicadellOmicidioSilenzioso
    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La tecnica consiste nell'individuare l'avversario utilizzando sensi alternativi alla vista, come l'udito o l'olfatto, e quindi muoversi silenziosamente attaccandolo, facendo leva sull'effetto sorpresa.
    Il fiuto dello Shinobi è paragonabile ad un neo Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso si segua una traccia di sangue si potrà però individuare sempre grazie al fiuto, con massima precisione l'avversario. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato, e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi in un rumore è elevata ed una carta-bomba potrebbe distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, ma solamente per pochi istanti. Nel caso vi siano presenti numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente sbagliare bersaglio visto che sono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potra essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Akira= 115-8= 107

    Dopo l'inziale attimo di smarrimento dovuto all'improvviso comparire, nella mente del ragazzo, di una miriade di suoni ed odori fino a quel momento per lui impercettibili, Akira cercò di concentrarsi per eliminare tutto ciò che poteva considerarsi superfluo per il suo scopo: il dolce profumo dei fiori sul balcone, l'odore fresco e bagnato della terra nei vasi e tutti i rumori provenienti dalla città sottostante. Focalizzò tutta la sua attenzione sulle voci provenienti dalle tre finestre dell'ultimo piano: dalla finestra sulla destra, quella sigillata, non proveniva alcun suono quasi fosse realmente deserta e non, come aveva pensato il Kaguya in un primo momento, occultata per impedire il trapelare all'esterno di ciò che stava avvenendo all'interno della stanza. Spostando la sua attenzione nella stanza al centro, udì un gemito quasi di dolore come appartenente ad un animale appena ferito. Incuriosito dallo strano rumore affinò ulteriormente il proprio udito convogliando tutta la sua concentrazione in quel punto: quello che inizalmente aveva scambiato per un gemito di dolore si trasformò ben presto nel ritmico ansimare di due voci ben distinte, a tratti sommesse e altre volte più calde e passionali.
    «N-Non possiamo... Non qui...» ansimò la prima voce, di timbro chiaramente femminile. «Tuo padre è nella stanza qui di fianco, potrebbe scoprirci in qualunque momento!»
    «Oh, al diavolo mio padre» ribattè la seconda voce, questa volta maschile, trattenendo a stento un grugnito. «Vedila in questo modo... Quando il vecchio schiatterà tutta la baracca passerà in mano mia, e allora sarò io il tuo capo... Interpretalo come un servizio anticipato al tuo futuro boss.»
    L'ansimare dei due riprese con più forza dopo che una mano maschile sbucò per un istante dalla finestra, chiudendola e serrando le finestre con un solo, rapido gesto. Arrossendo involontariamente, imbarazzato, Akira si obbligò a distogliere l'attenzione dai rumori e dall'odore di corpi che si univano che proveniva dall'interno, cercando di fare tesoro delle informazioni che il figlio di Kanji, se era davvero lui, gli aveva appena involontariamente fornito. Se avesse avuto un po' di fortuna, in quel momento avrebbe trovato Itagu Kanji proprio all'interno dell'ultima stanza a sinistra.
    «...ttando qui fuori, signore.» disse una voce maschile in tono ossequioso.
    «Perché non sono stato informato del suo arrivo? Dove diavolo è la mia segretaria quando serve!?» ribattè irata una seconda voce, più anziana, che Akira non esitò ad associare al signor Kanji. Seguì poi il forte rumore di qualcosa che sbatteva contro il legno, probabilmente una mano un piccolo oggetto come un fermacarte. «...Fatelo entrare, dannazione.»
    Dalla stanza non provenne più alcun suono per qualche secondo ma Akira potè accorgersi dell'improvviso aumentare del battito cardiaco del vecchio, segno che la tensione dentro di lui stava aumentando in maniera esponenziale.
    Infine, sentì la porta aprirsi e chiudersi nuovo e passi lenti e leggeri farsi largo all'interno della stanza, accompagnati da un battito cardiaco estremamente regolare.
    «Sono venuto ad informarla che ho ultimato con successo gli acquisti necessari e a ritirare la prima parte del compenso, come pattuito.» Esordì una voce calma, fredda, dura.
    In quel momento Akira spalancò gli occhi e si appiattì contro il muro dell'edificio come un ragno, facendo fluire il chakra anche sui palmi delle mani similmente a quanto faceva sulla pianta dei piedi, preda di un leggero pizzicore ai palmi non abituati a sopportare il controllo del chakra quanto i suoi piedi. Si avvicinò quatto quatto alla finestra e, rimanendo appiccicato al muro, si sporse verso la finestra quel tanto che bastava per osservare parzialmente la scena al suo interno, coperto da parte delle tende, verdi, che davano sul balcone. Al centro della stanza, a pochi passi dall'imponente scrivania di legno dietro cui stava seduto un uomo sulla sessantina, Itagu Kanji, si ergeva una figura incappucciata dal volto semicoperto e vestita completamente di nero. Tuttavia, dal nero cappuccio Akira riuscì a scorgere una ciocca di capelli bianchi come la neve spuntare di qualche centimetro, giusto prima che l'uomo in nero si affrettasse a nasconderla aggiustandosi il cappuccio in modo tale che solo la parte del volto dal naso in giù fosse visibile a chi gli stava di fronte.
    «Sicuro di aver preso tutto?» Itagu Kanji picchiettava con le dita sul legno in preda ad un'eccitazione quasi febbrile. «Deve essere tutto perfetto, non saranno ammessi errori.»
    «Le ho mai dato modo di lamentarsi del mio operato?» domandò l'incappucciato con un tono che lasciava trasparire un'evidente ironia e una ferma sicurezza nei propri mezzi.
    «No, no...» Kanji parve farsi improvvisamente vecchio e stanco. «Fa quello che devi.»
    L'uomo in nero afferrò al volo il piccolo sacchetto di monete che il suo datore di lavoro gli aveva appena lanciato e fece per andarsene, quando con uno scatto si voltò guardando con decisione nell'esatto punto in cui si trovava Akira. Con passo fermo ma deciso si avviò verso il balcone e, una volta lì, si sporse dalla finestra per guardare di sotto stringendo con forza il corrimano del balcone stesso. Poi si voltò lentamente, osservando con attenzione il muro sopra di lui e l'enorme insegna che campeggiava sull'intero edificio. Nessun nemico all'orizzonte. Doveva esserselo immaginato, pensò.
    «Puoi andare ora, Kaguya» Lo richiamò all'ordine Itagu Kanji. «Vedi di guadagnarti la seconda parte del compenso.»
    Senza aggiungere altro, l'uomo in nero uscì come se n'era entrato, silenzioso e rapido come una folata di vento.
    *Kaguya?* ansimò Akira, rattrappito al di sotto del balcone come il più infimo degli insetti. C'era mancato davvero poco che quel Mukenin si accorgesse di lui: doveva stare più attento. Mollò la presa con le mani affidandosi solamente alla presa che grazie al chakra facevano i suoi piedi e, dopo aver impostato un unico Sigillo, si dissolse rivelando la sua vera natura di clone.
    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
    KageBunshinnoJutsu-TecnicaSuperioredellaMoltiplicazionedelCorpo
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. Avranno inoltre tutto l'equipaggiamento ad eccezione di Armi di Lancio ed Accessori monouso. Eventuali Armi Leggendarie saranno clonate ma non disporranno di alcun potere o capacità. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu (Il costo dei Jutsu viene scalato dall'originale)
    Numero cloni evocabili: Chuunin 4; Sp Jounin 8; Anbu 12; Jounin 16
    Consumo: 8

    Akira= 107-8= 99



    Il Kaguya incappucciato si aggirava furtivo nei pressi del Ponte Naruto, camminando tra la leggera foschia con il passo sicuro di chi conosceva alla perfezione quei luoghi. Arrivato all'imboccatura dell'immenso ponte in cemento che si estendeva oltre il limite dell'occhio, saltò con agilità trovandosi poi a correre in verticale lungo uno dei primi piloni che sostenevano la struttura fin nelle profondità marine sottostanti. Scostò leggermente il soprabito per estrarne una scatola allungata in legno laccato, dipinta di un rosso molto acceso; tolse il coperchio rivelandone il contenuto, un elevatissimo numero di cartebomba. Sollevò il primo foglietto di carta e lo applicò con cura al pilone sul quale si trovava: sarebbe bastata un po' di sana applicazione per minare ciascuno di quei piloni e far saltare in aria tutta quanta la baracca. D'altronde, nessuno sapeva della sua presenza lì e poteva pure prendersela comoda, svolgendo il lavoro come si conveniva ad un Mukenin della sua professionalità e bravura. Stava per estrarre una seconda cartabomba quando senza alcun preavviso un kunai gli passò a pochi millimetri dal naso andandosi a conficcare nel pilone trapassando la cartabomba appena applicata.
    *Uno Shinobi? Impossibile!*
    Sulla sommità del ponte, appena visibile dal punto in cui si trovava, campeggiava la figura di un ninja, ma tutto quello che riusciva vedere da lì era il colore chiaro della tunica che indossava e il dito che gli puntava contro con aria spavalda.
    «Per te è finita, Mukenin!» lo incalzò. «Non permetterò che tu faccia saltare in aria questo ponte, arrenditi!»
    «Accidenti!» imprecò il Kaguya incappucciato, scattando poi al di sotto del ponte sparendo così alla vista del suo inseguitore. Che significato aveva tutto questo? Era sicuro che nessuno lo stesse seguendo, aveva controllato... Il che significava che quel Ninja sapesse esattamente dove cercarlo: era una trappola! Ma tesa da chi? Il vecchio Kanji? No... Aveva sempre svolto al meglio i lavori che questi gli aveva affidato, agendo sempre con la massima discrezione... A meno che fosse proprio per questo che volesse farlo fuori! Pensava forse che sapesse troppo dei suoi loschi affari per decidere di venderlo a Kirigakure? Purtroppo in quel momento non aveva tempo per lasciarsi andare a ipotesi di quel tipo, l'imperativo era soltanto uno: sopravvivere e liberarsi di quel maledetto Shinobi!
    Nel frattempo, vedendo che il fuggitivo stava fuggendo saltando di pilone in pilone svanendo alla sua vista, Akira corse più in fretta che potè dalla parte opposta del ponte per cercare di intercettarlo prima che riuscisse a prendere la via del mare o tornare sulla terra ferma dalla quale era venuto. Quando era sbarcato sull'isola di O'uzu, qualche ora prima, aveva mandato il suo Kage Bunshin verso San nella speranza di ottenere qualche informazione su Kanji mentre lui si sarebbe diretto al Ponte Naruto, ma non avrebbe mai pensato che questi potesse davvero scoprire qualcosa di importante: con sua grande sorpresa invece - e una discreta dose di fortuna - il clone aveva scoperto che l'attacco del clone era imminente permettendogli così di prepararsi con più cognizione di causa all'arrivo del mercenario incaricato di far saltare in aria il ponte. La cosa migliore, però, è che aveva anche scoperto che tipo di avversario avrebbe dovuto affrontare: un Kaguya, come lui. Un rinnegato del suo stesso Clan. Perciò, oltre ad essere diventata una questione d'importanza vitale per la salvaguardia dell'onore di tutti i Kaguya sapeva già che tipo di scontro aspttarsi, conoscendo l'impronta che probabilmente l'avversario avrebbe cercato di dare alla battaglia. Giunto al limite del ponte si lanciò dabbasso correndo lungo il pilone più vicino e, puntando i piedi su di esso, si scagliò in un contrasto aereo contro il Mukenin in arrivo il quale non vide nessun vincitore, ma solo le brevi scintille provocate dal contrasto dei kunai che entrambi avevano repentinamente impugnato come arma. Akira atterrò su uno dei piloni centrali, nella seconda delle quattro file di pilastri che reggevano l'intera struttura, e fece appena in tempo ad abbassare la testa per evitare la sventagliata di shuriken lanciati dal nemico, il quale non appena effettuato il lancio riprese la corsa puntando questa volta a fuggire lungo l'estensione massima del ponte, correndo cioè in direzione dell'isola di Nagi. Il ragazzo lo seguì a ruota in una corsa forsennata che durò una ventina di metri, finché il Mukenin non evocò fra le mani una frusta composta interamente d'acqua e, dopo aver improvvisamente scattato a sinstra, la usò per aggrapparsi ad uno dei grossi cavi che percorrevano la struttura interna del ponte per usarla come appiglio e dondolarsi fino a copmiere un giro della morte completo che lo avrebbe portato di nuovo sulla sommità del ponte.
    Mizu no Muchi - Frusta Acquatica
    MizunoMuchi-FrustaAcquatica
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica è possibile creare una frusta composta d'acqua. Il vantaggio della frusta non sta particolarmente nei danni che attribuisce ma sorprattutto alla sua capacità d'avvolgere un oggetto; oppure se colpito una persona. La frusta avrà una lunghezza massima di 3 metri e si dissolve per volere dell'utilizzatore o dopo ventiquattro ore.
    Consumo: 2

    Mukenin: 70-2= 68
    Condizioni: ottimali.

    Akira a quel punto cercò di coglierlo di nuovo alla sprovvista, e invece di continuare ad inseguirlo cambiò completamente traiettoria dirigendosi a destra scalando uno dei piloni più esterni. Non appena tornò a calcare il cemento dell'enorme ponte, la frusta lo colse impreparato avvolgendoglisi intorno al braccio destro. Fu in quel momento che i due si guardarono per la prima volta negli occhi e per il ragazzo fu come osservare una copia distorta di sé stesso: il Mukenin di fronte a lui, il cui cappuccio nella concitazione della fuga gli era calato sulle spalle, aveva capelli bianchi come i suoi ma molto più lunghi, i suoi stessi pallini in mezzo alla fronte e un leggero velo di barba, bianco come i capelli nonostante la giovane età, a innevargli le guance. Ma fu sul volto del ninja rinnegato che si stampò l'espressione di maggior stupore.
    «Kaguya...» riuscì soltanto a dire mentre riconosceva un proprio fratello di sangue.
    Akira fece fare alla frusta un ulteriore giro intorno al braccio a l'afferrò con la mano per rinsaldarne la presa, per poi dare un forte strattone verso di sé in attesa di sferrare il primo, vero colpo al nemico. Il Kaguya rinnegato, rimasto quasi imbambolato dalla rivelazione per quell'unico istante, subì in pieno lo strattone e si vide catapultato in avanti e attirato fra le grinfia dello Shinobi che nel frattempo continuava a tirare con forza la lunga corda acquatica. Superato quel breve momento di debolezza, il Mukenin sfruttò l'ennesimo strattone di Akira tirando la frusta a sua volta in modo tale da acquistare una maggiore velocità di avvicinamento all'avversario e, subito dopo, dissolse la frusta acquatica: entrambi nuovamente liberi ma con il rinnegato in evidente vantaggio in termini di velocità, questi la sfruttò in maniera ottimale compiendo una serie di capriole in avanti aiutandosi anche con le mani a terra, terminando la breve sequenza acrobatica con un più ampio salto mortale in avanti che gli permise di superare in volo Akira portandosi così alle sue spalle, pronto a colpire. Il ragazzo però fu più lesto di lui e, una volta intuito il punto d'atterraggio dell'uomo, lo colpì senza pietà con un calcio che lo spedì alle stelle, molto oltre il confine ultimo di larghezza del ponte e quindi in corrispondenza diretta del mare sottostante.
    Shishi Rendan - Attacco Concatenato del Leone
    ShishiRendan-AttaccoConcatenatodelLeone
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica di tipo Taijutsu permette allo Shinobi d'eseguire uno scatto fulmineo. Il Ninja si porterà accucciato davanti all'avversario per poi tentare di sferrargli un calcio violentissimo sul mento scagliandolo a circa dieci metri d'altezza.
    Quindi, se si è in possesso della Kage Buyou, è continuare la tecnica con una combo a mezz'aria. Dopo essersi portati alle spalle del malcapitato, con la gamba destra l'utilizzatore effettua un calcio diretto alle costole, che il bersaglio tenderà a parare. Se però lo parerà con la forza del calcio sferrato si sposterà in modo di colpirlo dall'alto con il braccio sinistro per gettarlo verso il suolo, altrimenti continuerà normalmente. Quindi, mentre l'avversario si trova a mezz'aria in procinto di scendere verso terra, viene colpito con il braccio destro per spingerlo ulteriormente e infine quando si trova a pochi centimetri da terra viene colpito da un calcio datogli dall'esecutore con la gamba sinistra dopo aver ruotato a 360°. Questa tecnica per via dell'impatto causerà non pochi danni.
    Consumo: 4

    Kage Buyou - Danza delle Ombre
    KageBuyou-DanzadelleOmbre
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    La Kage Buyou è una tecnica utilizzabile nel caso in cui ci si porti alle spalle d'un nemico in fase aerea. Permette infatti all'utilizzatore, in primis di causare un effetto di parziale paralisi che dura un turno permettendo al nemico solamente di muovere leggermente il busto, il collo e le braccia. L'utilizzatore metterà l'indice e medio della propria mano a ridosso della spina dorsale dell'avversario, permettendogli così di seguire qualsiasi movimento del nemico; cosa particolarmente utile passato il turno della paralisi. Il Ninja risulterà così a tutti gli effetti una vera e propria ombra. Ciò permette allo Shinobi di rimanere costantemente nel punto cieco dell'avversario; che non avendolo sott'occhio sarà maggiormente esposto ad un attacco a sorpresa.
    E' una tecnica che viene solitamente utilizzata in combinazione con altri Taijutsu ma anche semplici combo di base, quand'è attiva non è infatti associabile ne a Ninjutsu ne tantomeno a Genjutsu.
    Consumo: 4

    Akira: 99-4-4= 91

    Akira sfruttò il corrimano del ponte come punto d'appoggio e si lanciò in aria a sua volta, giungendo rapidamente alle calcagna del nemico e continuando a colpirlo con ferocia e rapidità con una serie di calci e pugni volti a spingerlo sempre più in basso e con forza sempre crescente, la qual combinazione terminò con un fortissimo calcio di tallone che lo spedì dritto nelle profondità marine. Il ragazzo, cadendo, estrasse il kunai a cui teneva legato il filo metallico per situazioni di emergenza come quella e lo lanciò contro il pilone più vicino, facendovelo arrotolare in modo da fornirgli un appoggio sufficiente perché, sfruttando il filo come fosse una liana, potesse planare fino a poggiare i piedi al suddetto pilastro ed appollaiarvisi contro grazie all'ausilio del controllo del chakra. Estrasse quindi l'arco dalla faretra ed incoccò una freccia, mirando al punto in cui poco prima era affondato il Mukenin. Dopo qualche secondo di immobilità assoluta, vide spuntare da sotto il pelo dell'acqua la figura dell'uomo, i capelli che gli ricadevano sulla spalle coprendogli parzialmente il volto. Subito scagliò la freccia pensando di poterla fare finita con quell'unica mossa, ma rimase piuttosto sorpreso quando il Kaguya riuscì a deviarne la traiettoria grazie ad una wakizashi tirata fuori chissà da dove e che fino a quel momento non aveva notato possedesse. Quasi come se le cattive notizie non fossero ancora finite, accanto all'uomo spuntò dall'acqua un secondo Mukenin, identico in tutto e per tutto a quello che gli stava al fianco.
    *Cloni di consistenza fisica... Fantastico!*
    Deciso però a conservare quanto più chakra possibile in vista dello scontro con l'originale, dato che non poteva più essere sicuro di chi fosse il vero nemico, Akira ripose l'arco in fretta e furia e con una spinta si lanciò verso il basso sfoderando le lame retrattili con un sol gesto di entrambi i polsi. Atterrò sul pelo dell'acqua con efficacia, mostrando un controllo del chakra quantomeno pregevole e si preparò a fronteggiare i due portando la distanza fra loro a poco più di sei metri. Poco prima che si decidesse a compiere l'affondo decisivo, udì un forte scroscio d'acqua alle sue spalle e, giratosi, vide un terzo Mukenin riemergere dall'acqua, ansante per il fiato trattenuto troppo a lungo, che si appoggiava con fatica alla base di un pilone. L'uomo gli scoccò uno sguardo carico d'odio per poi partire di corsa lungo il pilastro puntando verso l'alto e verso la salvezza.
    *Merda, mi ha fregato!* gemette Akira tra sé e sé. *Il semplice fatto che uno dei tre stia fuggendo mentre gli altri due si dimostrano sprezzanti del pericolo indica che è lui l'originale e questi sono entrambi cloni! Dannazione!*
    Proprio mentre realizzava quell'importante elemento, i due cloni gli si lanciarono contro urlando e brandendo le rispettive wakizashi. Akira tornò a volgersi verso di loro in men che non si dica e, data la ristrettezza dei tempi, agì nell'unico modo che gli parve plausibile: puntò una mano contro ciascun avversario e sparò nel minor tempo possibile le proprie falangi ossee contro di loro.
    «Teshi Sendan!»
    Teshi Sendan - Proiettili Digitali
    TeshiSendan-ProiettiliDigitali1 TeshiSendan-ProiettiliDigitali2
    Livello: C
    Tipo: Nin-Taijutsu
    Non è una tecnica che fa parte delle cinque danze ma anch'essa si basa sulla manipolazione delle ossa. A differenza delle altre tecniche, questa viene usata per colpire a distanza. L'utilizzatore fa spuntare fuori dalla punta delle dieci dita delle mani dei proiettili formati dalle falangette e quindi da ossa che vengono poi indirizzati rapidamente contro l'avversario rendendoli assai difficili da schivare. Questi, dato che roteano in aria e possiedono una notevole velocità, hanno un alto potere perforante.
    Consumo: 4

    Akira: 91-4= 87

    I proiettili digitali svolsero bene il loro lavoro e trapassarono in cinque punti diversi i due bunshin, i quali si dissolsero tornando al loro originale stato acquatico.
    Mizu Bunshin no Jutsu - Tecnica del Clone Acquatico
    MizuBunshinnoJutsu-TecnicadelCloneAcquatico
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Una delle tecniche più importanti fra il reparto dell'elemento acqua. Questa tecnica permette all'utilizzatore di creare dei cloni che avranno le stesse ed identiche caratteristiche dell'evocatore. Sono capaci d'utilizzare i Jutsu ma solo d'elemento Suiton e massimo di livello C. (Il costo dei Jutsu viene scalato dall'originale). Possiedono tuttavia le capacità ed eventuali specializzazioni dell'originale. Avranno inoltre tutto l'equipaggiamento ad eccezione di Armi di Lancio ed Accessori monouso. Eventuali Armi Leggendarie saranno clonate ma non disporranno di alcun potere o capacità. Non possono subire alcuna ferita, altrimenti finiscono dissolti.
    [Numero cloni evocabili: Genin 2, Chuunin 4, Sp Jounin 6, Anbu 8, Jounin 10]
    Consumo: 4

    Mukenin: 68-4= 64
    Condizioni: - contusione medio-grave alla schiena (impatto con l'acqua da elevata altezza)
    - contusione media al mento e allo stomaco
    - contusione medio-lieve alle costole, alla spalla sinistra e al petto

    Compiendo rapidamente i calcoli necessari per attuare un'efficace contromossa nel più breve tempo possibile, Akira si ritrovò costretto a prendere tempo mandando alle calcagna del Kaguya i suoi, di Bunshin.
    «Kage Bunshin no Jutsu!»
    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
    KageBunshinnoJutsu-TecnicaSuperioredellaMoltiplicazionedelCorpo
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. Avranno inoltre tutto l'equipaggiamento ad eccezione di Armi di Lancio ed Accessori monouso. Eventuali Armi Leggendarie saranno clonate ma non disporranno di alcun potere o capacità. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu (Il costo dei Jutsu viene scalato dall'originale)
    Numero cloni evocabili: Chuunin 4; Sp Jounin 8; Anbu 12; Jounin 16
    Consumo: 8

    Akira: 87-8= 79

    «Prendetelo!» urlò ai quattro che gli erano appena comparsi accanto. I cloni partirono di corsa senza esitazione sollevando numerosi schizzi d'acqua in tutte le direzioni per la foga con cui si stavano lanciando all'inseguimento. In pochi, rapidi scatti i cloni furono sullo stesso pilastro sul quale, alcuni metri più avanti, il Mukenin stava compiendo la sua fuga. Ciò non passò inosservato al Kaguya fuggitivo che con fare sprezzante compì una velocissima serie di sigilli e, dopo essersi voltato in un soffio verso i quattro inseguitori, sputò su di loro un'enorme massa di liquido gelatinoso.
    Suiton: Mizuame Nabara - Tecnica del Campo di Sciroppo
    SuitonMizuameNabara-TecnicadelCampodiSciroppo
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questo Jutsu un possessore del Suiton potrà creare un "manto" di liquido che ricoprirà un area di venti metri in lunghezza ed otto in larghezza. L'utilizzatore di tale tecnica saprà muoversi alla perfezione sull'acqua, a differenza di chi non è in possesso di questo jutsu. Questo infatti si muoverà a velocità dimezzata e per il primo turno sarà anche parzialmente immobile.
    Consumo: 4

    Mukenin: 64-4= 60
    Condizioni: - contusione medio-grave alla schiena (impatto con l'acqua da elevata altezza)
    - contusione media al mento e allo stomaco
    - contusione medio-lieve alle costole, alla spalla sinistra e al petto

    Lo strano liquidò acquistò in breve velocità per via della caduta verso il basso e i Kage Bunshin, i quali gli stavano proprio correndo incontro, ne vennero investiti in pieno ritrovandosi immediatamente ricoperti della viscida sostanza che ne minò la stablità e quasi totalmente i movimenti. La loro presa sul cemento venne meno, così come il loro equilibrio, e in preda ad un unico urlo di rabbia andarono a schiantarsi sul pelo dell'acqua dissolvendosi all'istante.
    «Addio, Shinobi!» esclamò trionfante il Mukenin, fermatosi lungo il pilastro per osservare l'esito dell'attacco. «Spero che tu abbia imparato la l--»
    «Katon: Ryuuka no Jutsu!!»
    Katon: Ryuuka no Jutsu - Tecnica del Drago di Fuoco
    KatonRyuukanoJutsu-TecnicadelDragodiFuoco
    Tale tecnica d'elemento Katon permetterà al soggetto di creare un vero e proprio Drago di Fuoco lungo tre metri e largo uno che si lascerà inevitabilmente dietro una scia di fuoco. Il Drago procederà in linea retta almeno che non venga sprigionato sulla base d'un qualcosa che faccia da conduttore; che abbia però una base assai solida. Unica eccezione per i fili metallici che daranno il medesimo risultato. Al contatto provocherà ustioni medio-gravi.
    Consumo: 4

    Akira: 79-4= 75

    Un'imponente creatura di fuoco gli si presentò improvvisamente davanti, lambendolo con le sue enormi fauci infuocate. Gli ci volle un solo istante per realizzare che non sarebbe stato in grado di utilizzare alcun jutsu di difesa prima che la tecnica lo investisse, bruciandolo vivo, così fece l'unica cosa che gli venne in mente: si gettò all'indietro facendosi cadere verso il basso, pregando con tutte le sue forze di fare in tempo ad evitare quelle terribili lingue di fuoco. La Fortuna parve essere di nuovo dalla sua parte e, come molte volte era già successo, riuscì a cavarsela sfruttando anche quelle che erano sue indubbie doti d'analisi: essendo il Drago proveniente dal basso seguendo una traiettoria ascendente obliqua, cercare di scappare verso l'alto sarebbe equivalso ad un vero e proprio suicidio perché sarebbe stato proprio lì che la creatura avrebbe proseguito il suo corso. Gettandosi all'indietro e verso il basso, invece, avrebbe avuto molte più possibilità di riuscire ad evitare in toto l'attacco dello Shinobi e così era effettivamente andata. Osservando sopra di sé il Drago infrangersi contro la parte inferiore del ponte in una serie di ondate fiammeggianti, cercò di raddrizzarsi durante la caduta ed utilizzò lo stesso trucchetto già ampiamente sfruttato per destreggiarsi fra quei cavi metallici e grossi pilastri: compose i sigilli più in fretta che potè e richiamò a sé una nuova frusta acquatica perché lo aiutasse ad aggrapparsi al pilone più vicino.
    Mizu no Muchi - Frusta Acquatica
    MizunoMuchi-FrustaAcquatica
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica è possibile creare una frusta composta d'acqua. Il vantaggio della frusta non sta particolarmente nei danni che attribuisce ma sorprattutto alla sua capacità d'avvolgere un oggetto; oppure se colpito una persona. La frusta avrà una lunghezza massima di 3 metri e si dissolve per volere dell'utilizzatore o dopo ventiquattro ore.
    Consumo: 2

    Mukenin: 60-4= 56
    Condizioni: - contusione medio-grave alla schiena (impatto con l'acqua da elevata altezza)
    - contusione media al mento e allo stomaco
    - contusione medio-lieve alle costole, alla spalla sinistra e al petto

    Ansante, il Mukenin si accucciò appoggiato al pilastro di cemento cercando di riprendere fiato ed in preda a dolori sempre crescenti per via delle contusioni riportate nella caduta dal ponte. La schiena, soprattutto, gli doleva particolarmente in caso di bruschi movimenti delle braccia. Proprio quando stava cercando di rifiatare dallo scontro al cardiopalma in pieno svolgimento, subì un pugno in pieno mento che lo mandò gambe all'aria.
    Jinsokuna Senko wa - Pugno Rapido
    Direttorapido
    Villaggi: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Taijutsu
    Quest'attacco consiste in un pugno molto più rapido del normale. L'utilizzatore distende il braccio in un istante, per colpire in fretta e tornare in guardia. Poiché l'attacco sfrutta più la velocità che la potenza causa solo danni medio-lievi.
    Consumo: 2

    Akira: 75-2= 73

    Era Akira, che approfittando del breve momento di vantaggio garantitogli dall'utilizzo della tecnica di fuoco era riuscito a portarsi senza essere scoperto abbastanza vicino da potergli sferrare un colpo nel punto in cui sapeva che l'avversario era già stato ferito dal calcio con cui poco prima aveva dato inizio alla combinazione di Taijutsu. Il mercenario, però, incassò il colpo come solo un Kaguya sapeva fare e ignorando il dolore tese le articolazioni della schiena in maniera tale da recuperare l'equilibrio perduto e riuscire ad appoggiare le mani sul pilastro, usandolo come punto d'appoggio per un'ulteriore capriola in modo tale accucciarsi di nuovo a ridosso del pilastro. La frusta acquatica, nel frattempo, gli era sfuggita di mano e giaceva inutilizzata ancora avvolta intorno al cemento.
    *Maledizione, qui si sta mettendo male... Ho assolutamente bisogno di un momento per recuperare le energie! Questo Kaguya mi sta attaccando con un'intensità asfissiante, devo trovare un modo per rallentarlo...*
    Fu in quel momento che si ricordò quello che in quello scontro era, forse, il suo più grande vantaggio: l'elevatissimo numero di cartebomba in suo possesso.
    *Le cartebomba! Se riesco a posizionarne abbastanza nei punti chiave della struttura e far saltare in aria il ponte poi potrò sfruttare la confusione per svignarmela, ed avrò allo stesso tempo completato lamissione... E non sia mai che il povero Shinobi rimanga coinvolto nell'esplosione. Per farcela dovrei riuscire a creare un diversivo, dividere le cartebomba tra me e i miei cloni e poi correre in tre direzioni diverse cercando di--... No, sarebbe inutile... Con il mio corrente livello di abilità non posso creare che un paio di Mizu Bunshin, e il Kaguya ha già dimostrato di saper creare almeno quattro Kage Bunshin... Chissà a quanto potrebbe arrivare. Non posso correre il rischio di dividere la mia riserva di cartebomba per poi perderne più della metà perché mi faccio superare di numero. Non posso nemmeno far esplodere il ponte mentre mi trovo qui sotto o rischio seriamente di fare una brutta fine. Accidenti, che faccio ora?* Il Kaguya senza nome digrignò i denti per la tensione, poi la sua espressione cambiò completamente come fosse stato colto da un fulmine a ciel sereno. *Ci sono! Come ho fatto a non pensarci prima?*
    L'uomo rise, sprezzante, in faccia ad Akira.
    «Ci vediamo, Kaguya!»
    Dopo aver composto una manciata di sigilli, comparvero intorno al Mukenin una decina di suoi cloni, tutti appollaiati al pilone ai suoi fianchi e poco più in alto di lui. Con un rapido movimento della mano estrasse una piccola bomba fumogena dalla tasca che portava legata alla coscia destra e la fece detonare davanti a sé facendola cozzare contro il pilastro di cemento: subito una vasta cortina di fumo nascose i due Kaguya alla vista dell'altro per un'are di circa cinque metri intorno a loro. In quel momento, l'uomo senza nome creò altre due copie di sé immediatamente accanto a lui, cui poi distribuì ciascuno un terzo delle cartebomba in suo possesso tenendo per sé le rimanenti. Dopodiché, scattarono ognuno in una direzione diversa lasciando nei pressi del pilastro un singolo Mizu Bunshin.
    Oboro Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni di Nebbia Oscura
    OboroBunshinnoJutsu-TecnicadeiClonidiNebbiaOscura
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Una tecnica reputabile come un'evoluzione dei classici cloni di livello E. La differenza sta nel loro numero assai maggiore che permette all'utilizzatore di confondersi fra le sue copie. Esse risultano totalmente immobili ed inoffensive. E' abbinabile con il Genjutsu: "Kasumi Juusha no Jutsu - Tecnica dei Servitori della Nebbia Oscura"
    Numero di copie evocabili: Apprendista: 5, Genin: 10, Chuunin: 20, Sp Jounin: 30, Jounin: 40, Kage: 45.
    Consumo: 2

    Kasumi Juusha no Jutsu - Tecnica dei Servitori della Nebbia Oscura
    KasumiJuushanoJutsu-TecnicadeiServitoridellaNebbiaOscura
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Genjutsu
    Questa tecnica va utilizzata in combinazione con la Oboru Bunshin No Jutsu; che permetterà all'utilizzatore di far simulare numerosi attacchi ai propri cloni che altrimenti sarebbero innocui. Inoltre quest'arte illusoria ha un doppio effetto. Se la vittima attacca i cloni, esso li vedrà in procinto di dissolversi ma improvvisamente noterà che si genereranno nuovamente nuovi cloni.
    Non è possibile dissolvere questo Genjutsu con il Kai permettendo dunque all'aggressore di disporre del fattore sorpresa quando deciderà d'attaccare.
    - Richiede la Oboru Bunshin No Jutsu
    Consumo: 2 (a turno)

    Mizu Bunshin no Jutsu - Tecnica del Clone Acquatico
    MizuBunshinnoJutsu-TecnicadelCloneAcquatico
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Una delle tecniche più importanti fra il reparto dell'elemento acqua. Questa tecnica permette all'utilizzatore di creare dei cloni che avranno le stesse ed identiche caratteristiche dell'evocatore. Sono capaci d'utilizzare i Jutsu ma solo d'elemento Suiton e massimo di livello C. (Il costo dei Jutsu viene scalato dall'originale). Possiedono tuttavia le capacità ed eventuali specializzazioni dell'originale. Avranno inoltre tutto l'equipaggiamento ad eccezione di Armi di Lancio ed Accessori monouso. Eventuali Armi Leggendarie saranno clonate ma non disporranno di alcun potere o capacità. Non possono subire alcuna ferita, altrimenti finiscono dissolti.
    [Numero cloni evocabili: Genin 2, Chuunin 4, Sp Jounin 6, Anbu 8, Jounin 10]
    Consumo: 4

    Mukenin: 56-2-2-4= 48
    Condizioni: - contusione medio-grave alla schiena (impatto con l'acqua da elevata altezza) e al mento
    - contusione media allo stomaco
    - contusione medio-lieve alle costole, alla spalla sinistra e al petto

    *Se non posso batterlo con la superiorità numerica effettiva... Vorrà dire che mi farò aiutare da qualche illusione!* pensò trionfante il Mukenin, certo che la sua ultima pensata gli avrebbe assicurato la vittoria. Il piano era semplice: con tutti quegli Oboro Bunshin a fare da agenti di disturbo, il giovane Shinobi non sarebbe mai riuscito a capire in tempi brevi quali di loro erano effettivamente di consistenza fisica, e ci avrebbe messo ancora di più a capire quale sarebbe stato l'originale... E nel mentre lui e i suoi Mizu Bunshin avrebbero avuto tutto il tempo di tappezzare quanti più pilastri possibile con le loro cartebomba e, non appena lui fosse giunto in cima, avrebbe potuto far saltare in aria tutto quanto com'era sua intenzione fin dall'inizio e quel Kaguya che avea provato a fermarlo non sarebbe diventato altro che un lontano ricordo. *Ormai la vittoria è mia!...*

    Nel frattempo, Akira aveva reagito all'esplosione del fumogeno compiendo un piccolo saltello all'indietro lungo il pilastro, acquattandosi a quattro zampe in maniera simile a quella che aveva visto fare da Ryoichi Inuzuka ai tempi del suo Esame Chuunin, in attesa di un attacco che probabilmente sarebbe arrivato molto presto. Il Mizu Bunshin rimasto fermo sul posto, infatti, cercò di svolgere alla perfezione il suo compito di diversivo e gettò una nuova ondata di liquido appiccicoso attraverso la spessa coltre di fumo creata dalla bomba fumogena, sperando di cogliere Akira alla sprovvista a causa della scarsa visibilità. Subito dopo, scattò non visto su un pilastro vicino cominciando ad applicarvi la prima delle sue cartebomba. Akira, però, nonostante il fumo non si fece ingannare due volte dallo stesso attacco e scartò lesto lateralmente, portandosi quindi dalla parte opposta del pilastro e con un unico tuffo verso l'alto sguainò le lame retrattili e cercò di colpire con rabbia quello che pensava essere il vero Mukenin, colpendo però nient'altro che aria. Avanzato quindi di corsa lungo il pilone per uscire dalla cortina fumogena si accorse, troppo tardi, di quello che stava succedendo: più di dieci Mukenin dallo stesso identico aspetto stavano saltando di pilastro in pilastro applicando cartebomba su di essi; la maggior parte di loro mimava solamente il gesto non applicando alcunché mentre una più ristretta minoranza stava svolgendo il lavoro con efficenza. In preda all'ira per essersi fatto fregare in quella maniera, richiamò accantò a sé altri Kage Bunshin perché lo aiutassero in quell'impellente opera di pulizia che gli si prospettava.
    «Kage Bunshin no Jutsu!»
    Non ci fu bisogno di parlare. Akira e due compagni si dedicarono alla caccia di quelli che potevano essere cloni di consistenza fisica e l'originale mentre i rimanenti due cloni avrebbero dovuto affrettarsi a rimuovere quante più cartebomba possibile prima che il nemico si decidesse a far saltare in aria tutto quanto. Ed era in momenti come quello che il ragazzo ringraziava di aver appreso la Tecnica dell'Omicidio Silenzioso.
    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
    KageBunshinnoJutsu-TecnicaSuperioredellaMoltiplicazionedelCorpo
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. Avranno inoltre tutto l'equipaggiamento ad eccezione di Armi di Lancio ed Accessori monouso. Eventuali Armi Leggendarie saranno clonate ma non disporranno di alcun potere o capacità. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu (Il costo dei Jutsu viene scalato dall'originale)
    Numero cloni evocabili: Chuunin 4; Sp Jounin 8; Anbu 12; Jounin 16
    Consumo: 8

    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso x3
    MuonSatsujin-TecnicadellOmicidioSilenzioso
    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La tecnica consiste nell'individuare l'avversario utilizzando sensi alternativi alla vista, come l'udito o l'olfatto, e quindi muoversi silenziosamente attaccandolo, facendo leva sull'effetto sorpresa.
    Il fiuto dello Shinobi è paragonabile ad un neo Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso si segua una traccia di sangue si potrà però individuare sempre grazie al fiuto, con massima precisione l'avversario. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato, e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi in un rumore è elevata ed una carta-bomba potrebbe distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, ma solamente per pochi istanti. Nel caso vi siano presenti numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente sbagliare bersaglio visto che sono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potra essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Akira: 73-8-8-8-8= 41

    «Via!» gridò con quanto fiato aveva in corpo, accorgendosi solo in quel momento di quanto chakra stesse consumando per salvare quella situazione apparentemente disperata.
    La cosa fondamentale era riuscire ad escludere i battiti cardiaci dei suoi compagni. Dopo pochi istanti, come previsto, si rese conto che la maggior parte dei Mukenin che si trovava di fronte non emettevano alcun suono, non possedevano odore e soprattutto non avevano un cuore che gli batteva in petto; in breve, si trattava di semplici ologrammi. Questo stava a significare quasi senza ombra di dubbio che l'unica tecnica di clonazione posseduta dal Kaguya rinnnegato fosse la Tecnica della Moltiplicazione Acquatica, e che per cercare di aumentare le sue probabilità di fuga avesse cercato di attuare una manovra elusiva.
    *E' intelligente.* fu costretto ad ammettere a denti stretti.
    Passando accanto ad una delle copie illusorie estrasse una delle lame retrattili e lo ferì con singolo colpo. Mentre questa era in procinto di sciogliersi, tornò in un istante a ricomporsi nella sua interezza e a svolgere il compito che gli era stato affidato.
    «Oboro Bunshin...» disse Akira con un certo astio, riconoscendo una tecnica con cui aveva spesso avuto a che fare. Purtroppo, cercare di eliminare gli ologrammi per fare piazza pulita e capire così immediatamente quali che fossero gli originali non sarebbe servito a niente, perché grazie ad un particolare tipo di illusione di cui era caduto preda, queste avrebbe continuato a rigenerarsi all'infinito finché l'utilizzatore non avesse deciso altrimenti. Rendendosi conto solo in quel momento di essersi distratto concentrandosi su quelle riflessioni, venne investito dalla consapevolezza che un battito cardiaco molto forte si stava avvicinando rapidamente alle sue spalle: si voltò e fece appena in tempo a vedere il Kaguya suo avversario scagliarsi su di lui, wakizashi in mano ed espressione trionfante, e seppe che non avrebbe fatto in tempo ad evitare o a parare il colpo. Un attimo prima di calare il fendente decisivo, una lama spuntò dal petto del Mizu Bunshin avversario che con una smorfia di dolore si dissolse tornando ad essere pura acqua, rivelando così il Kage Bunshin di Akira che era corso in aiuto del suo originale.
    Nel frattempo, l'altro clone incaricato di dare la caccia ai Mukenin di consistenza fisica si era rivelato particolarmente efficente ed era riuscito ad eliminare un secondo Mizu Bunshin colpendolo dalla distanza con i Proiettili Digitali e ora aveva ferito ad una guancia il vero Kaguya con una delle sue lame retrattili.
    Teshi Sendan - Proiettili Digitali
    TeshiSendan-ProiettiliDigitali1 TeshiSendan-ProiettiliDigitali2
    Livello: C
    Tipo: Nin-Taijutsu
    Non è una tecnica che fa parte delle cinque danze ma anch'essa si basa sulla manipolazione delle ossa. A differenza delle altre tecniche, questa viene usata per colpire a distanza. L'utilizzatore fa spuntare fuori dalla punta delle dieci dita delle mani dei proiettili formati dalle falangette e quindi da ossa che vengono poi indirizzati rapidamente contro l'avversario rendendoli assai difficili da schivare. Questi, dato che roteano in aria e possiedono una notevole velocità, hanno un alto potere perforante.
    Consumo: 4

    Akira: 41-4= 37

    «L'ho trovato!» esclamò con gioia.
    Quella sua distrazione però gli si rivelò fatale, perché il ninja rinnegato ne approfittò per assestargli un calcio al costato causandone così la dissoluzione. In quel momento, tutta la stanchezza e le energie consumate dal clone ricaddero su Akira che ebbe un momentaneo giramento di testa, conscio che le sue energie erano ormai agli sgoccioli.
    *Un ultimo sforzo...* pensò mordendosi un labbro per obbligarsi a rimanere cosciente. Fino a quel momento non aveva subito alcuna ferita fisica, ma lo stress psicologico e l'elevato consumo di chakra stavano piombando su di lui tutti in una volta.
    Con un gesto d'intesa al Kage Bunshin rimasto accanto a lui, richiamò la Kirigakure no Jutsu deciso a farla finita una volta per tutte.
    Kirigakure no Jutsu - Tecnica del Velo di Nebbia
    KirigakurenoJutsu-TecnicadelVelodiNebbia
    Villaggio: Kirigakure No Sato
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    E' una tecnica segreta del Villaggio della Nebbia, ed anche se di basso livello è una delle più rappresentative dell'intero paese. La tecnica genera una nebbia fittissima che delimita il campo visivo di coloro che sono al suo interno; i soggetti non vedranno nulla oltre i due metri; l'unico modo per vedere attraverso tale nebbia è essere in possesso del Byakugan.
    La tecnica s'estende per un raggio di cento metri ed ha una durata di quattro turni, almeno che l'utilizzatore non la dissolva prima.
    Consumo: 2
    Akira: 37-2= 35


    Non appena vide la pesante coltre di nebbia calare sul campo di battaglia, il Mukenin capì immediatamente quello che stava per accadere. Se proprio in quel momento aveva deciso di giocarsi quella carta e basandosi sul fatto che fosse riuscito ad identificare con estrema facilità lui e i suoi Mizu Bunshin, non poteva esserci altra spiegazione... Quel ninja era stato messo a parte del segreto della Tecnica dell'Omicidio Silenzioso, l'arma principe di tutti gli assassini di Kirigakure la Rossa e ancora oggi molto in uso sopratutto fra i Ninja Inseguitori. Nel tempo da lui passato al Villaggio della Nebbia prima che decidesse di mettersi in proprio, non aveva mai avuto modo di apprendere quel particolare jutsu e questo lo poneva in una situazione di estremo svantaggio: lui, a differenza del suo avversario, non poteva affatto muoversi con sicurezza all'interno di quella nebbia ed era quindi fondamentale allontanarsi da quei pilastri di cemento che fino a quel momento l'avevano piuttosto aiutato nella gestione dell'incontro. Lasciò quindi perdere senza esitazione la questione delle cartebomba: sarebbero state sufficienti quelle che già aveva applicato ad alcuni pilastri. Corse con tutte le sue forze lungo il pilone sul quale si trovava fino a giungere di nuovo in cima al ponte e lì, nella foschia più completa, cominicò a correre alla cieca in direzione della terra ferma. Prima fosse riuscito ad allontanarsi da quel ponte, prima lo avrebbe fatto saltare in aria. Senza alcun preavviso, però, gli piombò davanti quel dannato Shinobi attaccandolo con un osso appuntito proveniente da ciascun palmo delle mani.
    «Non puoi battermi sul Taijutsu, maledetto!» esclamò con rabbia, estraendo a sua volte le stesse ossa ed ingaggiando un duello all'arma bianca con Akira.
    Yanagi No Mai - Danza del Salice x2
    YanagiNoMai-DanzadelSalice
    Livello: D
    Tipo: Nin-Taijutsu
    La prima delle cinque danze. Usando l'abilità innata di manipolare la struttura ossea, l'utilizzatore fa crescere e fuoriuscire le ossa dagli avambracci per usarle come armi grazie ai suoi movimenti fluidi e precisi. La tecnica si conclude con l'estrazione di altre ulteriori ossa dalle ginocchia e dalle spalle per infilzare anche se si è circondati. E' possibile estrarre un osso dal palmo delle proprie mani contemporaneamente.
    Consumo: 2

    Akira: 35-2= 33

    Mukenin: 48-2= 46
    Condizioni: - contusione medio-grave alla schiena (impatto con l'acqua da elevata altezza) e al mento
    - contusione media allo stomaco
    - contusione medio-lieve alle costole, alla spalla sinistra e al petto
    - taglio lieve alla guancia destra

    Nonostante Akira fosse sostanzialmente più forte e veloce di lui, il Mukenin aveva dalla sua una discreta dose di esperienza in più il che gli permise, almeno nelle prime battute dello scontro, di ingaggiare uno scontro alla pari. Dopo pochi secondi, però, con il favore della nebbia piombò un secondo Akira alle spalle del malcapitato aprendogli uno squarcio nel bicipite femorale destro senza arrestare la propria corsa, facendolo cadere in ginocchio con un grido di dolore. Quando si rimise in piedi per continuare a fronteggiare il suo avversario, questi era sparito e si ritrovò di nuovo solo nella nebbia. Preda ormai del timore dell'essere in balia del nemico, il Mukenin cominciò a guardarsi intorno voltandosi di scatto prima a destra e poi a sinistra, con un'agitazione sempre crescente. I due Akira ricomparvero dopo pochi secondi colpendolo con svariati colpi di taglio nei suoi punti ciechi, alla schiena, alle gambe per poi risparire di nuovo nella nebbia. Sostanzialmente, stavano giocando al gatto con il topo. Quando infine decisero di farla finita e dare il colpo di grazia al nemico ferito e dolorante, attaccarono contemporaneamente colpendolo entrambi alla testa con un potente colpo di palmo, uno al volto e uno alla nuca.
    Yashi no Burēka - Palmo Demolitore x2
    YashinoBurka-PalmoDemolitore
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    Questo è un semplice ma potente colpo di palmo. L'utilizzatore concentrerà il chakra in una mano per poi colpire l'avversario. La tecnica causerà danni medi e potrà scaraventare in aria il nemico a diversi metri di distanza che poi proseguirà rotolando a terra. Nella fase di caduta quindi si riporteranno diverse ferite da impatto anche a seconda del tipo di suolo. Inoltre se non si finirà a terra ma direttamente contro un muro o un albero i danni saranno ancora maggiori.
    Consumo: 4

    Akira: 33-4-4= 25

    Il doppio colpo sferrato quasi in contemporanea ebbe gli effetti desiderati e il Mukenin cadde a terra svenuto, finalmente sconfitto. Subito dopo, Akira, anch'esso sfinito, dissolse la nebbia e mandò il suo Kage Bunshin ad aiutare i rimanenti due cloni, che per tutto il tempo della Kirigakure erano rimasti fermi sul pilastro sul quale si trovavano al momento del lancio della tecnica, in attesa, a rimuovere le rimanenti cartebomba e a recuperare il kunai con filo metallico che aveva dovuto lasciarsi indietro all'inizio dello scontro. La minaccia era sventata, ma c'era ancora qualcosa da fare.


    «Allora, hai fatto ciò che dovevi?» disse Itagu Kanji terminando di compilare il documento che aveva sotto gli occhi, seduto dietro la massiccia scrivania di legno intarsiato del suo ufficio. Di fronte a lui, una figura incappucciata si ergeva nera e silenziosa, in attesa.
    «La missione è compiuta» disse infine. «E' andato tutto secondo i piani.»
    «Molto bene, Kaguya» rispose l'uomo dietro la scrivania, visibilmente soddisfatto. «Ecco la tua ricompensa.»
    L'uomo indicò all'incappucciato un grosso sacchetto pieno di monete posto sul bordo della scrivania e questi fece per avvicinarsi e prenderlo, ma un attimo prima di afferrarlo ritrasse la mano, togliendosi il cappuccio e mostrando in bella vista il coprifronte di Kirigakure, intatto.
    «C-che cosa!?» esclamò il signor Kanji in preda allo sgomento. «Tu non sei il Kaguya con cui... E quel coprifronte!...» ansimava, cominciando a comprendere quello che stava avvenendo.
    «Vede, signore» Akira Kaguya sbattè con forza le mani sul bordo della pesante scrivania di legno, avvicinandosi pericolosamente al signor Kanji. «Il suo amico in questo momento ha appena vinto un viaggio di sola andata per le prigioni di Kirigakure. Interpreti la cosa come un... invito a lasciare le cose come stanno. Il Paese dell'Acqua le porge i suoi saluti. Passi una buona giornata.»
    E prima ancora che Itagu Kanji potesse chiamare la sicurezza, impostò le mani in un unico sigillo e si dissolse rivelando di essere uno dei Kage Bunshin sopravvissuti all'incontro con il Mukenin, lasciando sul pavimento dell'ufficio del vecchio solamente il lungo soprabito una volta appartenuto al Kaguya rinnegato. Al signor Kanji, il cui cuore batteva ancora all'impazzata, non rimase che guardare con muto scoramento la luna che risplendeva al di fuori della finestra del suo ufficio.

    Stato
    ChakraFisicoMentale
    25Stremato.Stanco per il viaggio e il combattimento.
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (10-1= 9)Occhio Cibernetico
    Shuriken (20)Campanellini (5)
    Senbon (18)Veleno Debole (2 dosi)
    Cartabomba (4)Fili Metallici (10m)
    Abbigliamento
    SlotOggettoDescrizione
    Arma IndossataLame Retrattili Da PolsoRetratte
    FaretraArcoRiposto
    FaretraFrecce29-1= 28
    RotoloKusarigamaRiposta
    Rotolo MinoreKusari-FundoRiposta
    Tasca Supp.Fumogeni5
    Altro--
    Gilet Kirigakure
    Armi da LancioAccessori
    --
    xxxxxxxxxxxxxxx-

    NoteCampanellini legati ai senbon.

    Ho ancora la Kirigakure nonostante abbia il Katon perché il passaggio a Suiton è avvenuto a Missione già inoltrata, faccio ora le modifiche alla Scheda in vista dell'Esame Sp. Jounin.


    Edited by Masterzaga - 11/11/2011, 19:22
     
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  3. "Il Principe Azzurro"
        +3   +1   -1
     
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    User deleted


    Master:
    E' bello leggere le tue missioni, non vedo l'ora che m'insegni ad usare quelle dannate virgoline. Forse mi hai insegnato una cosa però; mai avevo dato importanza al pensato dei nemici.
    270 Ryo per te. Modificati pure la scheda.

    - Quando arrivi al punto di dissolvere quel Kage Bunshin fai un po di confusione. Sembra infatti che sia il nemico ad essere un Kage Bunshin e che tu rimani li, tra virgolette, fregato mentre che il Genin è in realtà al ponte Naruto. Ho capito solo dopo che in realtà il Kage Bunshin eri tu. La confusione deriva anche dal fatto che non hai messo una riga o qualcosa per far capire che era passato del tempo dall'evento nell'ufficio all'arrivo al ponte. Sembravano due fatti contemporanei.
    - Una corsettina di venti metri non la definirei forsennata. Già è nulla per noi, figuriamoci per degli Shinobi.
    - Non capisco come la Frusta d'Acqua da rampino sia improvvisamente finita sul tuo braccio.
     
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2 replies since 30/9/2011, 22:52   200 views
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