Takezo Kaguya vs Supaku Handoru

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    Era una giornata tranquilla, di quelle che Supaku non aveva mai avuto modo di vedere molto spesso. Il giovane shinobi camminava per le vie polverose di Suna in cerca di quelle che la sua sensei aveva chiamato laconicamente "arene".
    Non le aveva mai notate nelle sue peregrinazioni notturne sui tetti della città, forse perché si trovavano in una zona dove non c'erano molti edifici e quelli che c'erano non erano più alti di un paio di piani, pessimi per sentire il vento.
    Supaku camminava cautamente intorno ai muri alti che delimitavano le arene le une dalle altre, erano spessi e poco curati, in alcuni punti l'intonaco giallo veniva via e si potevano vede delle spesse crepe. Sarà stato il tempo o la potenza di uno shinobi? si chiedeva mentre la sua mano percorreva la fessura nella pietra.
    Il vuoto dentro di lui era saldo e liscio come la pietra che stava toccando in quel momento, era pronto a combattere. Se solo avesse trovato la maledetta entrata di quel posto.
    Il muro sembrava procedere sia a destra che a sinistra per molti metri, ma non dava segno di fermarsi da nessun lato.
    Sospirando piano, una cosa insolita per lui che di solito non lasciava mai traspirare niente, si incamminò verso sinistra. Una direzione valeva l'altra a questo punto. Il muro si ergeva a pochi metri dei primi edifici della città e nessuno sembrava minimamente preoccupato che dietro di esso degli shinobi potessero sfidarsi in duelli che comprendevano palle di fuoco e esplosioni capaci di far saltare in aria le loro piccole casette.
    Finalmente arrivò a quella che doveva essere una entrata. Un buco in quel muro enorme.
    L'uomo all'ingresso non sembrò degnarlo di molta attenzione si limitò ad alzare lievemente gli occhi dal giornale che stava leggendo e a bofonchiare un
    Il campo numero 6 è libero. Forse c'è qualcuno...potresti aspettare invano però Supaku non ricambiò l'attenzione, la sua mente era tutta concentrata sulla ricerca del campo. Non gli importava passare un intero pomeriggio ad aspettare un possibile rivale. L'idea di poter avere un degno combattimento lo allettava più di qualsiasi altra cosa.
    Era tempo di mettere a frutto le ore di allenamento speso.
    Si guardò intorno, l'area sembrava un piccolo spiazzo con qualche albero e un paio di cespugli, completamente fuori dall'ordinario per il paesaggio di Suna, ma in qualche modo qualcuno era riuscito a farle crescere lo stesso. Si chiese quando sarebbe arrivato il suo sfidante e se sarebbe arrivato. Il vuoto, lo stato meditativo in cui era ormai abituato ad immergersi e che gli permetteva di annullare qualunque emozione dentro di lui, era forte, ai suoi angoli riusciva a contenere l'eccitazione per lo scontro mantenendo la concentrazione e l'attenzione al contempo. Poiché era chiaramente il primo ad essere arrivato decise che non era il caso di camminare per il campo, se non per dargli una preliminare e sommaria occhiata, in modo da ambientarsi. Poi si sistemò ai piedi di uno dei pochi alberi, in modo da far sì che la schiena poggiasse sul tronco e che l'ombra della chioma lo coprisse dal sole abbacinante di Suna. Odiava il giorno, era tutto troppo luminoso, una parte di lui si annotò mentalmente di comprarsi un paio di occhiali che aveva visto in un negozio mentre si recava all'arena. Almeno quelli lo avrebbero protetto.
    Controllò le bende intorno ai polsi e alle caviglie. Erano strette e abbastanza spesse da non limitargli i movimenti e da attutire i colpi più leggeri in corpo a corpo, un acquisto così semplice che non poteva non fare. Inoltre aveva notato che potevano aveva un'altra utilità. Estrasse un paio di sembon dalla borsa che aveva legata alla vita e li infilò tra le bende. Non avrebbe potuto farli uscire con un colpo di polso da lì, però avrebbe potuto afferrarli con la bocca, forse mentre seguiva i sigilli per un ninjutsu, sarebbero potuti essere un ottimo asso nella manica. Fece un paio di prove di estrazione mentre aspettava, poi si rilassò nella posizione del loto, chiuse gli occhi ed entrò nel vuoto. Ora non restava che aspettare.

    Arena Standard
    Arene
    Questa è la classica Arena dove si svolgono gli Esami Chuunin e anche alcuni tornei. Presenta un mix di terra battuta, zone boschive, rocce e zone d'acqua da cui attingere per i Jutsu Suiton. È circondata da alte mura con gradinate per gli spettatori e una tribuna d'onore, generalmente riservata ai Kage o ai Daimyo a seconda del tipo di torneo. Come la maggior parte delle Arene seguenti è di forma circolare ed ha un raggio di 250m.
    Arena Neutra, permette l'utilizzo di qualsiasi forma di Jutsu.

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    Arma Leggera(Nome arma)(dove)
    Fodero(Nome arma)(dove)
    Fodero(Nome arma)(dove)
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    Altro(arma/accessorio)(dove)
    Gilet(tipo oto—kiri—fuma...)
    Armi da LancioAccessori
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    (arma)(accessorio)
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    Edited by Supaku - 4/4/2012, 22:48
     
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    La giornata si prospettava tranquilla e soleggiata. Era appena passata l'ora di pranzo e mi ero appena gustato un buon pranzo a base di carne saltata Niente di meglio che un po' di sole con la pancia piena penso satollo e soddisfatto del risultato culinario.
    Mah, quasi quasi faccio due passi penso decidendo all'ultimo momento di uscire.
    Già che ci sono approfitto della vicinanza con la sede dell'arena per dare un occhiata se per sbaglio riesco ad assistere anche a un incontro, così da ammazzare il tempo più piacevolmente.
    Arrivato all'arena mi indicano diversi campi ove si stanno svolgendo dei combattimenti, mentre stavo per imboccare la scala per proseguire per una delle arene a caso il guardiano mi indica il campo sei e dice In realtà poco fa è passato un ragazzo che cercava uno sfidante... è al campo sei ma rischia di aspettare invano Mmm sono un po' troppo pieno per combattere ma quasi quasi potrei... penso valutando la situazione...
    Vabbè facciamo così... decido parlando fra me e me grazie per l'informazione ora valuterò la cosa rispondo cortesemente al guardiano mentre metto in atto il mio piano vado senza fretta a casa, prendo l'equipaggiamento che ho ovviamente lasciato li, e se c'è ancora quando torno mi propongo come sfidante...
    Così mi ridirigo con tutta calma a casa mentre penso che in effetti il tipo che aspetta in arena è proprio strano... normalmente si ottiene l'assegnazione dell'incontro prima di recarsi in arena... così le possibilità di incontrare un avversario adatto sono molto basse concludo entrando in casa.
    Riesco poco dopo completamente equipaggiato e ritorno all'arena non so nemmeno se è un genin o un anbu cavolo! ci ho pensato adesso ridacchio all'idea della contrapposizione fra le due possibilità estreme che mi ero prospettato per poi infilare in bocca uno dei sassolini che mi portavo dietro per combattere l'arsura che mi prendeva spesso durante quelle giornate.
    Stavolta entro nell'arena e mi dirigo direttamente alla numero 6. Una volta arrivato li vedo che nello spiazzo centrale della zona di combattimento c'è un ragazzo in una posizione statica in attesa.
    Mi avvicino lentamente e arrivato a portata di voce dico pacatamente
    Piacere, il guardiano mi ha detto che ti sei messo in attesa di un avversario direttamente in arena... se vuoi posso offrirmi come avversario. Il mio nome è Takezo concludo presentandomi e aspettando di vedere come reagirà il particolare soggetto che avevo di fronte...

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    Era una foglia trascinata dal vento. La sua coscienza fluttuava nel vuoto come una piuma leggera, sentiva la leggerezza della sua anima, l'assenza di pesi sulle sue spalle, la totale rilassatezza che tutto ciò comportava. Era incredibile quanto stesse diventando bravo nella meditazione, il vuoto era solo una piccola parte di quello che gli era stato insegnato, di ciò che i monaci avevano sperato che apprendesse. Il vuoto era una sua ramificazione, forse malata, della pratica della meditazione più classica. Lui aveva passato gli utlimi due anni a sviluppare il vuoto, a trarre ciò che riteneva utile da quello che aveva imparato, ma non aveva mai approfondito di più la strada maestra, fino a pochi mesi prima. La meditazione era una bagno rinfrescante dove il vuoto era semplicemente uno stare in mezzo alla nebbia umida. Erano due cose completamente differenti. Entrambi lenivano ma la prima non ti premetteva di fare nient'altro, mentre la seconda sì.
    Una voce giunse da fuori a disturbare i suoi pensieri. Non l'aveva sentito arrivare, era sempre così quando meditava, ogni cosa spariva intorno a lui. Trovava questo particolare molto inquietante, odiava essere preso di sorpresa, era terribile non sapere chi ti stava intorno, ed era uno dei numerosi motivi per cui era riluttante ad abbandonarsi completamente alla meditazione. Aprì gli occhi di scatto realizzando che davanti a lui c'era un uomo. Era alto, imponente, con un corpo muscoloso e gli occhi velati di quella esperienza che solo un guerriero poteva avere. Sulle spalle aveva una catana infilata in un fodero, mentre poco più in basso, all'altezza della vita, un rotolo.
    Piacere, il guardiano mi ha detto che ti sei messo in attesa di un avversario direttamente in arena... se vuoi posso offrirmi come avversario. Il mio nome è Takezo
    Supaku si alzò in piedi presentandosi all'uomo con pari gentilezza.
    Piacere, Supaku. Non disse il nome del clan, il suo rango o altro, non pensava di fare una offesa all'uomo visto che neanche lui gli aveva detto i suoi, del resto quello era un combattimento amichevole, non c'era bisogno di essere formali. La sua voce uscì flebile e debole, Reiko lo aveva redarguito più volte sul fatto che doveva alzare il tono o nessuno lo avrebbe sentito. Le vecchie abitudini però erano dure a morire. Continuò sforzandosi di alzare la voce. Sì, sto aspettando un avversario. Sarei felice di combattere con te.
    Rimasero così a fissarsi per un paio di secondi. Il piccolo e gracile con i capelli bianchi e le occhiaie profonde davanti all'uomo grande e muscoloso.
    Il bambino e il guerriero.
    Un alito di vento passò tra loro, facendo danzare le poche foglie degli alberi nell'arena tra i loro piedi.
    Supaku indietreggiò di un paio di passi e divaricò leggermente le gambe mettendosi in posizione di guardia. Non sapeva cosa aspettarsi dal suo nuovo rivale. L'eccitazione della battaglia a malapena si conteneva nel vuoto dentro di lui. Doveva restare calmo, calmo e controllato. Doveva dare al suo avversario l'onore di cominciare o fare lui la prima mossa? Non lo sapeva, decise però che forse sarebbe stata una buona cosa lasciare al nuovo arrivato la scelta, del resto lui aveva avuto modo di esplorare un pò la zona, partiva con un pò di vantaggio.
    Fu in quel momento che realizzò ciò che aveva davanti. Quello era un uomo, non un ragazzo, di certo non poteva essere un genin, forse neanche un chuunin, di sicuro sarebbe stato più probabile che fosse uno sp. jounin o un rango più alto. Questi significava che era Supaku a partire sicuramente in svantaggio. L'uomo aveva oltretutto non solo il vantaggio del rango superiore, che significava più conoscenza e più esperienza, ma anche quello della forza dell'età.
    Il suo volto rimase comunque impassibile nonostante nella sua mente una punta di panico si facesse strada nel vuoto. La ricacciò con forza da dove era venuta, non c'era spazio per ripensamenti, non c'era spazio per l'esitazione. Lui era nel vuoto e nel vuoto non c'era niente. Non importava se l'uomo era più forte di lui, anche se questo significava una sconfitta, non voleva dire che lo avrebbe lasciato vincere facilmente. Fatte queste osservazioni nell'arco di qualche secondo, realizzò che forse era inutile lasciare al suo avversario la prima mossa, del resto le sue carte erano certamente meno numerose di quelle dell'avversario e se le avesse usate tutte subito non avrebbe più potuto godere dell'elemento sorpresa. Scacciò l'incertezza dentro di lui ancora una volta.
    Prego, inizia tu. disse con voce flebile rivolto verso Takezo.

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    Il ragazzo mi stava osservando già da un po' quando mi avvicino abbastanza da essere a distanza di voce.
    Piacere, Supaku. Sì, sto aspettando un avversario. Sarei felice di combattere con te.
    esclama per rispondere alla mia presentazione Accorto il ragazzo, ha notato che io non gli ho detto il mio cognome e lui non mi ha detto il suo... sarebbe stata una informazione in più nel caso appartenga a un clan che mi è noto... penso apprezzando la cautela del ragazzo...
    Ha accettato l'incontro... ora che lo vedo però mi sembra molto giovane, anche se non mi abituerò mai agli standard degli shinobi, puoi trovare un ragazzino più potente di un uomo... che robe! penso vagamente nostalgico dei momenti in cui, vagando da mercenario, potevo permettermi di giudicare gli avversari prettamente da un punto di vista esterno...
    Dopo lunghi momenti in cui il mio avversario sembra indeciso mi invita alla prima mossa
    Prego, inizia tu.
    Grazie, apprezzo molto il gesto ma non ne capisco il motivo... non si giudicano i libri dalla copertina ma ci sono buone probabilità che io sia di grado maggiore quindi farmi iniziare può aver poche strategie alle spalle concludo ragionando a voce alta mi secca un po' infierire... vediamo che capacità possiede e poi in caso utilizzerò tutto il repertorio... se davvero è un genin posso evitare di evocare il serpentello, peccato però mi piace molto usarlo penso rattristato all'idea di non poter giocare con il mio animaletto preferito...
    Porto la mano alla spada Omoikarui e la estraggo impugnandola in posizione offensiva. Dopo un istante lo carico banalmente di frontale per spingere sul combattimento corpo a corpo Non è certo la mia spada ossea ma non ha nulla da invidiare ad essa questa ottima lama penso appena iniziato il movimento

    Tsubaki No Mai - Danza della Camelia
    TsubakiNoMai-DanzadellaCamelia
    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    La seconda delle cinque danze. Dopo aver estratto una Spada Osseea dalla propria spalla, l'utilizzatore sarà capace di tagliare e infilzare l’avversario con la spada d’osso dalla corta distanza, usando movimenti fluidi, secchi e precisi. Le stoccate avvengono prevalentemente di punta, e il filo della Spada Ossea viene sfruttato principalmente per difendersi da attacchi all'arma bianca, colpi di Taijutsu oppure per sferrare attacchi di tipo contundente.
    Consumo: N/A


    Mi slancio completamente nei movimenti tipici della danza, un gran numero di affondi veloci e precisi che mirano principalmente a colpire l'avversario di punta...
    Forza Supaku fammi vedere cosa sai fare... incito mentalmente il mio avversario danzando...

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    Grazie, apprezzo molto il gesto ma non ne capisco il motivo... non si giudicano i libri dalla copertina ma ci sono buone probabilità che io sia di grado maggiore quindi farmi iniziare può aver poche strategie alle spalle La parole dello shinobi lo colpirono con forza inaspettata. Era nel vuoto per fortuna,
    ogni cosa scivolava via come se non gli fosse mai appartenuta, anche se certe volte era difficile. Come questa. Si sentiva imbarazzato per aver lasciato spazio all'onore e ad un comportamento che, visto adesso, sembrava più illogico che razionale. Non era da lui, chissà cosa gli era preso. Takezo aveva ragione, avrebbe dovuto cominciare lui per primo, senza lasciare l'opportunità ad un ninja più forte e superiore, di fare la prima mossa. Fortunatamente il suo avversario non gli dette molto tempo per rimuginare sulla questione.
    Takezo attaccò rapidamente, muovendosi in avanti con rapide mosse dopo aver estratto una spada dalla lama bianca che sembrava straordinariamente bella.
    Supaku non si fermò ad ammirare troppo la lama quando si accorse che quella si avvicinava pericolosamente a lui. Ma si stava avvicinando, questo poteva essere un buon punto da cui partire. Estrasse rapidamente dalla borsa un kunai e si mise in posizione di difesa con la mano libera, la sinistra, nascosta dietro la schiena. Quella posizione non era necessaria, anzi era molto pericolosa ma lui la stava utilizzando di proposito. Il palmo nascosto era aperto, pronto ad accumulare il vento che rispondeva al suo comando.

    Goukuuhou - Cannone d'Aria
    Goukuuhou-CannonedAria
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Lo shinobi concentrerà una modesta quantità di chakra all'interno del palmo della propria mano per poi liberarlo con violenza mirando ad un punto preciso. Si formerà a questo punto una possente corrente d'aria paragonabile a quella d'una carta bomba che colpirà il punto designato, scaraventando eventuali nemici coinvolti ad una decina di metri di distanza.
    Consumo: 2


    La Goukkuuhou era una delle sue tecniche preferite, e tra le più duttili di quelle che conosceva. Takezo arrivò in corpo a corpo come un turbine di lame e affondi, fu terribilmente difficile tenere la punta bianca della spada lontano dalla sua carne, ma aveva bisogno che il suo avversario fosse abbastanza vicino per non mancare il colpo. Si procurò un paio graffi e tagli leggeri mentre si difendeva con il kunai, il ninja era chiaramente superiore a lui in velocità a forza, ma questo non lo spaventava e neanche il dolore di quelle ferite, nulla che non potesse tenere a bada nel vuoto dentro di lui.
    Aspettò il momento giusto, l'apertura che cercava si presentò un paio di attimi dopo, tra un affondo e l'altro, Takezo si avvicinò abbastanza da permettergli di rischiare. Deviò con forza un affondo e liberò la mano sinistra da dietro la schiena puntando il proiettile d'aria compressa all'incirca verso lo sterno dell'avversario. Il colpo fu potente, sollevò l'aria intorno ai capelli di Supaku e esplose fragoroso infrangendo il silenzio dell'arena. Prima che potesse vedere se aveva o meno colpito il bersaglio, il genin sfruttò l'occasione per allontanarsi con un paio di metri dalla mischia e mettere tra lui e il suo avversario la giusta distanza. Per assicurarsi che lo shinobi non lo seguisse lanciò davanti a sè tre shuriken, puntavano tutti in direzione di Takezo ma arrivavano da direzioni differenti, in modo che non potesse defletterli tutti con un solo colpo di spada.
    Era chiaro che, in uno scontro corpo a corpo, Supaku avrebbe facilmente avuto la peggio, quindi per il momento era meglio tenersi a distanza e cercare di colpire l'avversario con alcuni dei suoi jutsu. A questo proposito sarebbe stato opportuno.
    A pochi metri da lui c'era un'albero, uno dei pochi dell'arena. Con rapidità lanciò un kunai, a cui aveva legato un filo metallico, sul suo tronco colpendolo abbastanza in alto nei pressi di uno dei suoi grossi rami. Se il suo avversario avesse provato ancora ad attaccarlo in corpo a corpo avrebbe provato ad evadere da lì con il filo metallico, poi da lassù, forte della posizione elevata avrebbe provato a colpirlo di nuovo.

    Ayatsuito no Jutsu - Tecnica dei Fili Metallici
    AyatsuitonoJutsu-TecnicadeiFiliMetallici
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Supplementaria
    Con questa tecnica sarà possibile utilizzare dei fili metallici in numerose situazioni. La prima, in fase offensiva sta nel cercare d'immobilizzare il nemico legandolo rapidamente con i fili, ma questo delimiterà solo parzialmente i suoi movimenti almeno che non si riesce ad avvolgere i fili anche intorno ad un qualcosa tipo un albero in modo da bloccarlo a ridosso di esso.
    E' possibile utilizzare la tecnica anche a scopo difensivo usando i cavi per portarsi lontano dalla propria postazione; ad esempio legando i cavi ad un Kunai lanciandolo altrove per poi darsi una strattonata.
    Necessari i Fili metallici acquistabili in Armeria.
    Consumo: N/A


    Non voleva ancora usare tutte le sue tecniche e preferiva conservare le cartebomba per il momento. Anche se qualcosa gli diceva che presto non avrebbe potuto risparmiarsi. Il ninja che aveva davanti era chiaramente degno di ogni grammo delle sue energie.


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    Mentre danzo mi fondo coi movimenti e mi perdo nel loro incalzare Adoro questo stile di combattimento penso sentendo il mio corpo scandire gli affondi veloci e precisi Non male il mio avversario però, sta schivando gli effetti peggiori di ogni affondo deviando come può con il kunai e cavandosela solo con qualche graffio leggero... bravo bravo penso rallentando un momento la tecnica mentre il mio avversario riesce a infilare nella difesa un controattacco...
    Velocemente impone la mano libera davanti a se e vengo colpito da una fonte ondata d'aria che mi respinge di una decina di metri... volo di spalle raddrizzandomi con una capriola e atterrando in piedi Almeno ho evitato i danni da caduta penso portando la mano al petto Ouch! dico sfiorando il punto dove la tecnica mi aveva colpito questa tecnica me la ha usata addosso più di qualcuno, compreso Rokku Ri, doveva essere un semplice cannone d'aria direi... fastidioso sopratutto da così vicino penso realizzando che difficilmente sarei stato in grado di schivarlo anche essendomi accorto della sua mossa.
    In quel momento mi accorgo che il mio avversario però non è rimasto con le mani in mano e si è mosso allontanandosi e mi ha scagliato tre armi da lancio. Sono sparse penso saltando all'indietro e allontanandomi di un'altra decina di metri. All'ultimo balzo colpisco deciso l'arma da lancio che sarebbe dovuta arrivarmi addosso in pieno e la devio a terra.
    L'allungarsi delle distanze mi aveva permesso di ignorare semplicemente le altre due armi visto che con l'aumentare della distanza aumenta ovviamente anche la distanza fra le stesse armi scagliate, vedendole così sibilare ai miei fianchi innoque.
    Bene Supaku, che ne dici di mostrarmi qualcosa delle tue abilità?
    Prego, tocca a te.
    dico a voce forte rivolto al mio avversario che si era posizionato vicino ad uno dei pochi alberi che arrivavano verso il centro dell'arena... Non sembri male...

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    115Ferita medio-lieve da impatto allo sterno[Cannone d'aria]Incuriosito
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    Bene Supaku, che ne dici di mostrarmi qualcosa delle tue abilità?
    Prego, tocca a te.
    Le parole del suo avversario che lo invitavano a farsi avanti vecero comparire un lieve sorriso sulle labbra sottili del ragazzo.
    Supaku non se lo fece ripetere un'altra volta.
    Spero di stupirti con questo. disse a voce alta, doveva attirare l'attenzione di Takezo su di sè in qualche modo. Nel mentre che parlava compose i sigilli necessari per una delle tecniche più sottili a sua disposizione, un genjutsu, era essenziale che il suo avversario lo osservasse mentre li componeva altrimenti la tecnica sarebbe andata a vuoto. Per questo li aveva composti in parte mentre parlava, le probabilità che l'avversario lo guardasse mentre interloquiva erano più alte.

    Kuyoi Nawabi no Jutsu - Tecnica dei Petali Fuggitivi
    KuyoiNawabinoJutsu-TecnicadeiPetaliFuggitivi
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    Tipo: Genjutsu
    Il Genjutsu in questione influenza principalmente la vista della vittima. E' dunque necessario essere nel raggio visivo del proprio avversario, che dovrà almeno vedere una minima parte dell'esecuzione del Jutsu. Se la tecnica viene eseguita con successo l'avversario vedrà il Ninja dissolversi in numerossisimi petali rosa. In realtà il ninja sarà sempre lì, ma data la visione dell'avversario, avrà tutto il tempo di fuggire per non essere individuato o preparare qualche attacco. Se l’utilizzatore si avvicina a più di 3 metri dal bersaglio la tecnica si annulla. Inoltre solo l’utilizzatore sarà invisibile ma qualsiasi attacco verso il bersaglio sarà visibile. L'invisibilità dura finché il nemico non subisca una ferita di medio-lieve entità, non è dissolvibile con il Kai.
    Se il Ninja durante l'esecuzione del Genjutsu ha ad esempio un soggetto o oggetto particolare sulle proprie spalle scomparirà anche esso, ma dovrà a quel punto rimanere costantemente a contatto con l'utilizzatore altrimenti costui/codesto tornerebbe visibile agli occhi della vittima della tecnica.
    Consumo: 4

    Compose la tecnica con rapidità, non sapeva se sarebbe andata a buon fine oppure no. La sua tecnica avrebbe fatto sembrare all'avversario che il corpo di Supaku si scomponesse in una miriade di petali rosa, scomparendo alla vista, in realtà, lui sarebbe rimasto dov'era ma avrebbe approfittato del momento per nascondersi. Con un rapido strattone al filo a cui aveva legato il kunai, si portò con un balzo sul ramo alto dell'albero e da lì risalì un altro paio di rami, portandosi nella copertura delle fronde.
    Una volta arrivato lassù, poteva ancora vedere il suo avversario al centro del campo, sapeva che non sarebbe rimasto lì ancora a lungo e doveva trovare un modo per tenerlo occupato nel frattempo. Facendo appello al chakra dentro di lui compose i sigilli per una seconda tecnica.

    Karasu Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni di Corvi
    KarasuBunshinnoJutsu-TecnicadeiClonidiCorvi
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette all'utilizzatore di creare un clone di corvi che avrà le stesse ed identiche caratteristiche dell'evocatore. La peculiarità del clone di corvi, differentemente da quelli elmentali, è la loro capacità d'utilizzare ogni forma di Jutsu; purché massimo di livello C e non di natura elementale. Non possiedono capacità e specializzazioni dell'originale.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 4 (A Clone)


    Una miriade di corvi neri si ammassarono accanto a lui formando un clone perfettamente identico a lui sullo stesso ramo. Supaku si infilò la radiolina nell'orecchio e così fece anche il clone, in questo modo sarebbero stati in contatto. Il suo avversario non sapeva quali tecniche possedesse, questo gli dava il vantaggio di poter utilizzare quel primo clone con un effetto sopresa non indifferente. Del resto neanche lui sapeva di cosa fosse capace il suo avversario, lo aveva visto attaccare con straordinaria bravura in corpo a corpo utilizzando uno stile di combattimento rapido e preciso, però non aveva ancora idea di quale fosse il suo elemento di chakra, né quali tecniche conoscesse. Aveva deviato il suo attacco con gli shuriken con rapidità e precisione, ma sempre utilizzando la spada. Significava forse che prediligeva il combattimento ravvicinato, vista la sua bravura con l'arma? Non lo poteva dire di preciso. Decise di agire per il momento considerando il suo avversario pericoloso nel corpo a corpo.
    Fece un cenno con la testa al suo clone sperando che si ricordasse quale era il piano che aveva in mente nel momento in cui lo aveva evocato.
    Il clone sembrò aver compreso e scese un paio di rami più in basso preparandosi ad attaccare nel momento in cui l'avversario si fosse avvicinato.
    Ora stava a Takezo fare la sua mossa, lui avrebbe atteso il momento giusto per colpire. Vediamo cosa sai fare.


    Stato
    ChakraFisicoMentale
    78-4-4=70Lievi tagli sul corpoConcentrato
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x 10Radiolina
    Shuriken x 20-
    Senbon x2030m di Filo metallico
    Cartebomba x5-
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    Arma Leggera- -
    Fodero- -
    Fodero- -
    Tasca Supplementare- -
    Note Bende intorno a polsi e caviglie. Coprifronte Konoha in una tasca interna del kimono

     
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    Strano di solito qualche reazione c'è quando i propri attacchi non vanno a buon fine... penso osservando la calma che trasudava il ragazzo.
    Improvvisamente comincia a comporre sigilli, come in risposta al mio invito ad attaccare.
    Spero di stupirti con questo. dice evidentemente rilasciando una tecnica... Che ha fatto? penso guardandolo mentre il mio avversario si scompone in tanti petali e sparisce in un turbinio.
    Che scatole i genjutsu... dovrò imparare qualcosa per controbatterli... questo sembra lo stesso che mi ha fatto anche Travis durante la mia precedente arena... però aveva un punto debole notevole... penso ripercorrendo con la memoria il combattimento concluso qualche giorno prima...
    Potrei auto infliggermi una ferita non troppo grave per dissolverlo ma non penso serva... così mantengo vigili i miei sensi in attesa di un improvviso attacco ma non succede nulla.
    Questa tecnica è inutile se non mi attacchi... di sicuro non mi conviene venirti a cercare per l'arena Supaku! dico rivolto al mio avversario...
    chissà qual'è il suo piano... mi aspettavo qualche tecnica sparata immediatamente in successione penso guardandomi attorno ma non notando nulla di sospetto.
    Non avendo nessuna abilità particolare per individuare i nemici mi trovo a scorrere mentalmente la lista di tecniche a mia disposizione uff se non sbuca mi toccherà davvero ricorrere al richiamo... penso amaramente...sarebbe un po' come imbrogliare visto che il mio avversario sembra un genin...
    Così decido per una mossa casuale che mi permetta di decidere se evocare o meno le mie creature...reinfodero la omoikarui e
    compongo velocemente i sigilli ed evoco due cloni

    Raiton Kage Bunshin No Jutsu - Tecnica del Clone di Fulmine
    RaitonKageBunshinNoJutsu-TecnicadelClonediFulmine
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    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è una variazione della Kage Bunshin No Jutsu, che permette la loro creazione tramite il Chakra d'elemento Fulmine. La loro consistenza è fisica e possono utilizzare Jutsu ma solo d'elemento Raiton e massimo di livello C. Non possiedono tuttavia le capacità ed eventuali specializzazioni dell'originale.
    Basta una qualsiasi ferita per dissolverli, ma in questo caso torneranno al loro stato naturale, provocando una violenta scossa elettrica che coinvolge chiunque sia a meno di due metri di distanza. La ferita è di media entità se il clone è a ridosso della vittima; medio lieve se distante più di mezzo metro.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dallo Shinobi.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 4 (A Clone)


    Spalla spalla dico ai cloni appena sbucati e ci posizioniamo a triangolo in modo da guardare in tutte le direzioni a poco più di un metro uno dall'altro...

    Stato
    ChakraFisicoMentale
    115-4-4Ferita medio-lieve da impatto allo sterno[Cannone d'aria]Incuriosito
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    Kunai {10}Occhio Cibernetico
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    Shuriken {20}Radiolina
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    Questa tecnica è inutile se non mi attacchi... di sicuro non mi conviene venirti a cercare per l'arena Supaku!
    Ci aveva pensato, ma poi aveva propeso per un attacco più sottile. Sperava che il proprio avversario si facesse un giretto per l'arena o qualsiasi altra cosa ma invece, quello aveva evocato due cloni di se stesso.
    Maledizione! Adesso ce ne sono tre! pensò tra se e sè Supaku con un lieve disappunto che gli rodeva gli angoli del vuoto. Tattica davvero inutile sprecare così i petali, osservò mentre i tre Takezo si mettevano spalla a spalla. Ora il mio avversario sa che la conosco e non sarò più in grado di sorprenderlo. Calmo doveva stare calmo, sapeva fin troppo bene che quando perdeva la pazienza finiva sempre per rimetterci. Il vuoto vacillava ma lui lo tenne fermo il tempo sufficiente per elaborare una tattica.
    Aveva fatto fiasco al primo tentativo, non sarebbe successo di nuovo. L'unico modo per attaccare era o nel corpo a corpo o nella distanza. Il corpo a corpo era sconsigliato per la bravura del suo avversario, ma anche la distanza diventata uno spreco di chakra vista la presenza dei suoi cloni e la possibilità che, se troppo distante, l'avversario avrebbe potuto schivare i suoi attacchi. Gli rimanevano poche alternative. Prima però doveva liberarsi di quei maledetti cloni. Aveva in mente di utilizzare la sua mossa più potente ma non sapeva se ne valeva la pena al momento. Decise di adottare una strategia più massiccia, avrebbe richiesto molto chakra però.
    Proviamo così. pensò, poi bisbigliò al clone poco sotto di lui mentre gli passava un kunai a cui era attaccata una cartabomba. Vai avanti tu, liberati dei cloni il prima possibile così che io possa intervenire.

    Il clone di se stesso annuì, prese il kunai e lo lanciò verso Takezo, non mirò all'uomo stesso ma più che altro al terreno a un metro da lui. Kai! sussurrò mentre usciva con un balzo dall'albero e cominciava a correre verso l'avversario. L'esplosione della bombacarta risuonò fragorosa per tutta l'arena, mentre solleva da terra detriti di terra e una nuvola nera ostruì la linea di vista tra i due sfidanti. Decise che era meglio iniziare lo scontro in superiorità numerica. Prima che la nuvola nera dell'esplosione si diradasse, eseguì i sigilli e chiamò rinforzi.

    Karasu Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni di Corvi X3
    KarasuBunshinnoJutsu-TecnicadeiClonidiCorvi
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    Questa tecnica permette all'utilizzatore di creare un cloni di corvi che avrà le stesse ed identiche caratteristiche dell'evocatore. La peculiarità del clone di corvi, differentemente da quelli elmentali, è la loro capacità d'utilizzare ogni forma di Jutsu; purché massimo di livello C e non di natura elementale. Non possiedono capacità e specializzazioni dell'originale.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 4 (A Clone)


    Tre cloni comparvero accanto al primo clone, ciascuno di essi estrasse un kunai e si preparò ad attaccare il ninja, in quello che poteva rivelarsi uno sontro fisico molto estenuante. Era tempo di non risparmiare il chakra. Due cloni attaccarono frontalmente, mentre gli altri due cercarono di accerchiare Takezo uno andando a destra e uno a sinistra. I loro attacchi arrivarono combinati, quasi all'unisono, ciascuno mirando ad un punto differente. I due laterali si lanciarono in avanti poco prima degli altri, immergendosi nella nuvola nera che l'esplosione della cartabomba aveva provocato e che ormai si stava diradando, menando fendenti nei punti in cui, se la memoria non li ingannava, dovevano esserci due dei Takezo.
    Gli altri due attaccarono insieme, puntando a quello davanti a loro, uno mirò al petto, l'altro alla gamba.

    Ancora nascosto sull'albero, Supaku rimuginò sulle possibili tattiche da attuare. La clonazione numerosa gli aveva appena portato via una massiccia dose di chakra e si sentiva leggermente spossato per la tecnica. La nuvola nera sollevata dalla esplosione non si era ancora del tutto diradata. Non riusciva a vedere se il lancio della cartabomba aveva sortito l'effetto di eliminare i cloni. Non gli rimaneva altro da fare, doveva attaccare ora, sebbene questo volesse dire rinunciare all'effetto sorpresa. Si erse in alto sul ramo e richiamò il vento nelle sue mani, la distanza tra l'albero e Takezo era pressappoco di quindici metri, non lo avrebbe potuto raggiungere con tecniche a distanza a sua disposizione.
    Mosse le mani avanti, lanciando tre shuriken verso la nuvola nera. Questo avrebbe dovuto mettere fine ai cloni di Takezo, sperava, e lasciato via libera ai suoi cloni, in caso contrario avrebbe almeno ferito l'originale. I tre shuriken erano indirizzati in punti differenti, non voleva che Quello uscisse dall'accerchiamento dei suoi cloni, quindi provò a chiudere i punti di fuga mirando a destra e a sinistra della nuvola e poi al centro.
    Non scese dall'albero però, sperava che la nuvola dell'esplosione fosse abbastanza densa da aver nascosto la provenienza delle armi da lancio. Si appoggiò con la schiena al tronco riprendendo un attimo fiato, per la spossatezza della quantità di chakra che aveva utilizzato.
    Adesso, stupiscimi Takezo. Pensò osservando la nuvola nera diradarsi. Se anche quell'attacco non avesse funzionato aveva in serbo altro per lo shinobi spadaccino. Sfortunatamente non aveva ancora scoperto l'elemento di chakra del suo avversario e questo lo metteva in inferiorità, visto che ormai Takezo doveva aver capito che il suo era il vento. Questo non importava, il vuoto era saldo dentro di lui, qualunque cosa Takezo avrebbe utilizzato l'avrebbe affrontata senza la minima esitazione, come aveva sempre fatto.


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    78-4-4=70-4-4-4=58Lievi tagli sul corpo(katana Takezo), spossatezza(spesa chakra)Concentrato, lievemente spazientito
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    Edited by Supaku - 7/4/2012, 17:27
     
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    Il tempo passava ma nessuno sembrava attaccarmi e stavo cominciando anche a dare segni di impazienza a me piacciono i combattimenti serrati in cui ci si perde nel susseguirsi di azioni, non capisco che combina il mio avversario penso mentre continuiamo a guardarci attorno, io e i cloni...
    All'improvviso un kunai sfreccia fuori dalla fronda di un albero diretto nella nostra direzione, il clone alla mia destra lo vede con la coda dell'occhio e scartato leggermente in quella direzione lancia agilmente un kunai a sua volta per deviarne il tragitto. Probabilmente temeva fosse una carta bomba penso valutando la reazione del clone in effetti a questa distanza un singolo kunai non poteva avere molti altri obiettivi
    vedo in kunai conficcarsi a terra parecchi metri da noi. Valuto velocemente l'albero da cui è partito sarà circa quasi venti metri... inoltre non vedrei comunque il mio avversario quindi devo stare attento a ciò che cambia nel paesaggio... che scatole sto Genjutsu penso scocciato ricordando gli effetti dell'azione.
    La carta bomba effettivamente c'era e la detonazione è fragorosa come al solito e solleva un bel polverone coprendo la visuale sull'albero.
    Uff, diversivi su diversivi Copritemi dico rivolto ai cloni che nuovamente adottano la posizione iniziale a triangolo per guardarmi le spalle a trecentosessanta gradi.
    Compongo velocemente i sigilli e rilascio tre cloni che velocemente si posizionano come noi mentre arretriamo serrati...
    Ho l'accortezza di posizionarli un po' più vicini alla nube in modo da semplificare le cose a chiunque decidesse di attaccarli.

    Oboro Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni di Nebbia Oscura
    OboroBunshinnoJutsu-TecnicadeiClonidiNebbiaOscura
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    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Una tecnica reputabile come un'evoluzione dei classici cloni di livello E. La differenza sta nel loro numero assai maggiore che permette all'utilizzatore di confondersi fra le sue copie. Esse risultano totalmente immobili ed inoffensive. E' abbinabile con il Genjutsu: "Kasumi Juusha no Jutsu - Tecnica dei Servitori della Nebbia Oscura"
    Numero di copie evocabili: Apprendista: 5, Genin: 10, Chuunin: 20, Sp Jounin: 30, Jounin: 40, Kage: 45.
    Consumo: 2


    Peccato aver sprecato una Oboro Bushin solo per tre cloni... penso amareggiato preparandomi a reagire velocemente a ciò che mi avrebbe attaccato subito dopo
    sempre che attacchi di nuovo ricordo a me stesso.
    Tu prepara la distruzione fulminea, io in caso mi tengo pronto per una Gian o un lupo nel caso di una tecnica lvl alto dico rivolto al clone vicino a me sulla destra.
    Improvvisamente appaiono dal fumo un gran numero di avversari che si avventano furiosamente sui cloni colpendoli e trafiggendoli senza pietà.
    Ora dico al clone che inizia istantaneamente a fare i sigilli già pronti nella sua mente, mentre assisto al dissolversi dei miei Oboro.
    Quattro avversari... o ha dissolto il genjutsu o quelli sono tutti e quattro dei cloni... ragiono velocemente mentre il mio clone rilascia la tecnica a terra.

    Hakai no Inazuma - Distruzione Fulminea
    HakainoInazuma-DistruzioneFulminea
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    L'utilizzatore dopo aver effettuato dei sigilli, concentrerà il Chakra di tipo Raiton nel palmo di una mano con cui colpirà la terra, facendo infiltrare il Chakra nel sottosuolo. Il risultatò iniziale saranno delle piccole crepe al di sotto del palmo che si propagheranno, tramutandosi in una vera e propria distruzione del terreno dinanzi all'utilizzatore, per una lunghezza di venti metri ed un ampiezza di sette, dissestando completamente il terreno. La tecnica si estende per altri sette metri in profondità ma non al disopra della superficie terrestre. Un'avversario che si trovi in quest'area, anche solo a contatto con il terreno, subirà una ferita lieve che ne delimiterà i movimenti di un grado per un turno.
    Consumo: 4


    Il chakra raiton pervade la terra battuta dell'arena e con delle crepe luminescenti crea una distruzione visibile sul terreno che si espande velocemente andando ad interessare la zona dei cloni di Supaku.
    Bene la ha centrata bene... ha una area di influenza molto ampia, se sono cloni basta quella se no mi slancerò io stesso in corpo a corpo sfruttando il vantaggio motorio della tecnica raiton concludo il ragionamento poggiando una mano sull'elsa della Omoikarui pronto a scattare ma in attesa...

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    107-2-4Ferita medio-lieve da impatto allo sterno[Cannone d'aria]Incuriosito
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    Il kunai venne deviato da uno shuriken a cinque metri da Takezo, nonostante tutto il suo clone lo aveva fatto detonare lo stesso, ottenendo lo stesso la copertura alla linea di vista, che li era necessaria per nascondere il proprio attacco. Quando la nuvola nera si diradò completamente sul campo, Supaku vide i suoi quattro cloni attaccare i tre Takezo e colpirli tutti e tre. Sfortunatamente erano tutti cloni.
    Il vero Takezo era ancora al suo posto, cinque metri più in là, accanto alle sue due copie che Supaku intuiva essere ancora le prime due che aveva evocato. Il giovane genin si stava cominciando a spazientire, e la cosa non era un bene. Sentì il vuoto incrinarsi leggermente quando lo shinobi di Oto colpì il suolo con un pugno, provocando un lieve dissestamento del terreno e facendo sparire tre dei suoi quattro cloni. Uno sembrava essere rimasto incolume all'attacco invisibile, ma forse perché era indietreggiato, saltando, di un paio di metri una volta scoperto che i tre che avevano attaccato erano tutte copie. Nel momento in cui gli altri cloni erano scomparsi lui era ancora a mezz'aria nel salto, poteva forse significare che la tecnica del suo avversario, qualunque essa fosse, si era propagata nel terreno? Questo significava che il suo avversario aveva cone elemento il Doton? era probabile, sentì un lieve sollievo pensando che il suo nemico non utilizzava il Katon, non voleva sperimentare il fuoco che divorava il suo vento. Nonostante tutto aveva ben poco di cui gioire, aveva appena visto svanire tre cloni che gli avevano portato via una quantità di chakra tale da spossarlo. Si sentiva leggermente furioso per quello spreco inutile, e anche perchè la sua tecnica era andata completamente a vuoto.
    Distraili. sussurrò con freddezza al clone nella radiolina mentre lui si preparava a scendere dall'albero. Prima però, si infilò tra i denti un senbon, non sapeva se sarebbe tornato utile, ma era sempre meglio essere preparati, infine legò attorno al manico di un kunai una cartabomba. Poi aspettò che il suo clone attuasse il diversivo.

    Il clone si era salvato peru un soffio a qualsiasi cosa Takezo avesse utilizzato per far sparire gli altri tre. Sfortunatamente non aveva idea di cosa fosse stato, ma poco gli importava. Il vuoto era saldo dentro di lui. Era solo un clone, dopotutto, se fosse morto non sarebbe importato a nessuno, il suo compito era obbedire all'originale, solo quello. Si trovava a più di otto metri dai tre Takezo, aveva un kunai in mano ed era pronto a tutto.
    Sentì il comando attraverso la radiolina ma non mosse neanche un muscolo, per non tradire l'originale facendo capire a Takezo che prendeva ordini attraverso la radiolina. Distrazione. era stato l'imperativo, lui avrebbe obbedito. Si mise il kunai fra i denti mentre, muovendosi lateralmente, così da mettere i tre Takezo tra lui e l'albero, componeva i sigilli. Sapeva già che tutto quello gli avrebbe portato via una quantità enorme di chakra, ma doveva dare un diversivo credibile. Molto probabilmente Takezo avrebbe pensato che lui era l'originale perché non era scomparso come il resto dei suoi compagni, quindi avrebbe portato l'attenzione su di lui.

    Karasu Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni di Corvi X2
    KarasuBunshinnoJutsu-TecnicadeiClonidiCorvi
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    Altri due cloni lo affiancarono componendosi da corvi neri che sembrano spuntati dal nulla. I cloni, ora tre, impugnarono i kunai e si lanciarono nella mischia. Ognuno aveva il suo avversario, infatti si trovavano tre contro tre, quello di sinistra attaccò con un affondo centrale, quello di destra con un colpo alla spalla e, infine quello centrale mirò al fianco sinistro del Takezo davanti a lui. Speravano di guadagnare abbastanza tempo all'originale.

    Il vero Supaku scese dall'albero con un balzo e cominciò a correre in direzione dello scontro. Il suo clone aveva ubbidito alla perfezione, evocando altri due cloni e spostandosi in modo da deviare la concentrazione dell'avversario lontano dall'albero, in questo modo lui sarebbe arrivato alle spalle, o almeno sperava.
    Non c'era più tempo per riflettere, doveva agire. Quando fu a meno di dieci metri dai tre Takezo, sei shuriken comparvero tra le sue mani. Le stelle d'acciaio scuro brillarono alla luce del sole mentre sfrecciarono verso i loro bersagli, fischiando leggermente nella loro scia, le lanciò a coppie, ciascuna che mirava alle spalle di uno dei tre Takezo. In questo modo era sicuro che sarebbe riuscito a far sparire i cloni e a concentrarsi sull'originale, sperando che almeno uno dei suoi cloni sopravvivesse allo scontro e gli desse quel vantaggio numerico di cui aveva bisogno contro un avversario così abile.
    Dopodiché si lanciò nella mischia, il kunai con la cartabomba attaccata al manico, di nuovo in mano. Si lanciò verso il Takezo centrale, non sapeva perché ma sperava che fosse quello l'originale. Librandosi in aria eseguì una mezza giravolta mirando con il piede destro al fianco dell'uomo. Era molto più grande di lui, di certo non avrebbe potuto arrivare alla sua testa. Con lo stesso movimento affondò la mano che reggeva il kunai verso la spalla destra dell'uomo. Una volta compiuto il movimento indietreggiò di tre metri per vedere il risultato dello scontro. Era stanco per la spesa di chakra enorme che aveva fatto negli ultimi secondi, ma non avrebbe ceduto alla stanchezza, no, lui avrebbe combattuto. Sentì il vuoto dentro di lui farsi più saldo, sentì la stanchezza venire scacciata da quel senso di gelido nulla che lo invadeva ogni qualvolta la sua concentrazione diventava più forte.
    Adesso non si sarebbe risparmiato, adesso avrebbe puntato su un corpo a corpo serrato, perché non era più tempo di nascondersi, adesso era tempo di combattere.
    Avanti! Urlò Supaku, la gola gli faceva male per lo sforzo di aver alzato così tanto la voce. Sentì come un'eco e si accorse che anche gli altri cloni avevano urlato la stessa parola. Coincidenza? Era molto probabile, lui non condivideva con loro i suoi pensieri, ma era molto probabile che fossero nel suo stesso stato d'animo.

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    Edited by Supaku - 8/4/2012, 15:14
     
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    La nostra formazione ha funzionato a dovere ma non riesco ancora a decidermi se l'originale è ricomparso o meno uff per esserne certo dovrei ferirmi... è una rottura combattere con un simile dubbio che mi pende sul capo penso osservando gli effetti della tecnica rilasciata al momento giusto dal mio clone.
    Ottimo penso vedendo tre su quattro dei Supaku che stavo osservando dissolversi in uno stormo di corvi Cloni di corvi, dettaglio da annotare... di solito li usano chi preferisce i ninjutsu se non ricordo male penso vedendo che il Supaku rimasto è illeso grazie ad un balzo che lo ha reso impossibilitato dall'esser colpito dalla tecnica a propagazione terrena...
    uff così non ho ancora la certezza che sia l'originale... che scatole... la tentazione di usare le evocazioni aumenta con il proseguire dello scontro penso notando che l'avversario si sta creando altri due cloni pareggio? penso mentre il clone dietro di me si è messo ad osservare un momento la scena e mi bisbiglia ci penso io e voi disimpegnate?
    Ok rispondo indicando gli avversari che, dopo essersi spostati un po a sinistra ed essersi armati di kunai, ci stanno caricando Shuriken! esclama il clone A cominciando ad effettuare una serie di rapidi balzi all'indietro per allontanarsi nella terza direzione
    in effetti penso imitandolo sinistra cloni, destra shuriken, andiamo indietro realizzo solo in quel momento che se gli shuriken sono partiti da destra, anche il mio avversario reale doveva essere a destra e quindi era ancora celato dal Genjutsu.
    Nel frattempo il clone B si sacrifica facendosi colpire dal clone centrale della formazione di Supaku mentre nello stesso istante arrivano anche gli shuriken strategia pericolosa per i suoi cloni penso osservando che entrambi gli attacchi vertevano in fuoco incrociato nello stesso punto evidentemente li ritiene sacrificabili ne concludo osservando una bellissima esplosione raiton generata dalla morte del mio clone...
    Io ed il clone A eravamo indietreggiati di una decina di metri dalla posizione precedente e, riposizionati spalla a spalla, rimaniamo di nuovo fermi per permettermi di osservare i risultati del sacrificio del clone B...
    Chissà dov'è Supaku... se davvero utilizza ancora il genjutsu potrebbe essere ovunque rimbecco me stesso per non essermi avvalso dei serpenti così da ovviare a quel problema ma infine sto rendendo il combattimento più accattivante ed impegnativo se gli shuriken sono arrivati da di la penso buttando l'occhio alla possibile sorgente delle armi da lancio...
    l'avversario non può essersi teletrasportato quindi posso cercare eventuali segni di passaggio del suo peso a terra... ma la vedo dura
    ipotizzo aguzzando la vista ma non riuscendo a distinguere un gran che vista la terra battuta che copre lo spiazzo principale dell'arena...

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    107-2-4Ferita medio-lieve da impatto allo sterno[Cannone d'aria]Incuriosito
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    Supaku era discretamente seccato. Non solo il suo attacco era andato a vuoto, perché dei tre Takezo due erano riusciti ad allontanarsi incolumi dal fronte incrociato che aveva preparato, ma solo uno era stato colpito, rivelandosi essere un clone composto da chakra Raiton, ed era esploso in una fragorosa palla elettrica che aveva portato via due dei suoi cloni, che si erano prontamente dissolti in uno stormo di corvi neri. Ma non finiva qua, l'altro clone non era sopravvissuto neanche lui, perché il lancio dei suoi shuriken lo aveva centrato quando uno dei due Takezo si era spostato per darsi alla fuga.
    Fantastico, adesso sono solo e senza supporto. Ho sprecato una montagna di chakra e sono riuscito solo a liberarmi di uno di quei maledetti cloni. Il vuoto dentro di lui si era sfilacciato e incrinato sotto la rabbia montante del ragazzo. Adesso era là in piedi a più di una decina di metri, forse tredici, dai suoi avversari che continuavano a guardarsi intorno con aria interrogativa. Almeno non sanno che sono proprio davanti a loro. pensò confortandosi. In effetti c'era altro di cui rallegrarsi, il suo avversario aveva mostrato di possedere anche chakra Raiton, oltre che Doton Possiede due elementi. Ma almeno non ha il chakra Katon. Odiava doversi misurare contro le fiamme, divoravano il suo vento come assetati in un giorno di siccità. Il suo vento era forte e lo avrebbe dimostrato a quello shinobi che continuava ad eludere i suoi attacchi, con abilità doveva ammetterlo, ma era sempre frustrante. Se pensava alla quantità di chakra che aveva speso, ancora gli girava la testa leggermente dallo sforzo. Il vuoto si infranse lui non si curò di rinsaldarlo.
    Trattenne a stento l'impulso di sciogliere il genjutsu, così da fare in modo che Takezo potesse vederlo. Le parole, vibranti d'ira uscirono fuori dalla sua gola, le corde vocali gemettero per lo sforzo a cui non erano abituate a sottoporsi.
    Ti facevo un guerriero, ma a quanto pare mi sbagliavo. Sei solo bravo a fuggire.
    Disse camminando verso lo shinobi di Oto. Adesso era a poco più di nove metri dal suo avversario, non avrebbe potuto ancora vederlo ma presto lo avrebbe sentito arrivare.
    La sua rabbia era rovente, sapeva che doveva restare calmo, che doveva rinsaldare il vuoto in pezzi dentro di lui, che doveva riacquistare la privazione di ogni emozione prima che i ricordi tornassero a galla a tormentarlo. Ma non era questo il momento, era troppo arrabbiato per pensare ad altro se non colpire quell'uomo davanti a lui con la furia del vento.
    Lo poteva sentire, infuriava dentro di lui, come una tempesta in piena, poteva percepire il fragore del cielo mentre la sua rabbia cresceva. Avrebbe spazzato via ogni cosa in quell'arena e lo avrebbe fatto in quel preciso momento. Non avrebbe lasciato albero in piedi, né cespugli in quel luogo a prenderlo in giro, testimoni dei suoi goffi tentativi di ferire quell'uomo. Avrebbe portato via ogni cosa e al loro posto sarebbe rimasta solo un paesaggio disastrato, un ricordo, come la casa della sua famiglia il giorno in cui i cinque mukenin gli avevano portato via ogni cosa che gli era stato caro. Al pensiero dei cinque la sua rabbia si rinfocolò come il fuoco appena soffiato dal vento. Crebbe rapida e imponente come la fiamma più alta. Tutti questi pensieri durarono secondi nella vera realtà, dove tutto sembrò un attimo.
    Le sue mani avevano composto i sigilli prima che lui potesse anche solo accorgersi di cosa stava facendo. Sentiva il richiamo della tempesta dentro di sè, sentiva il bisogno di distruzione e lo avrebbe accontentato lì, in quel momento, subito. Protese le mani sopra di sè, richiamando il vento dietro di lui, poi con un semplice gesto le mise davanti a sè, in direzione dei suoi avversari. Un enorme corrente d'aria partì dalle sue spalle, scompigliandogli i capelli e facendogli sbattere le vesti. I pochi cespugli che si trovarono sulla sua strada vennero sradicati dalla violenza del vento che piombò in avanti a velocità incredibile verso i due Takezo.
    Il vento ululava la sua furia, spazzando la terra battuta dell'arena e sollevando la polvere con violenza. Il suo infuriare durò pochi attimi, troppo pochi secondo Supaku. Quando tutto tacque il terreno davanti a lui sembrava smosso e cespugli e i pochi alberi nell'arco di cinque metri difronte davanti ai suoi occhi erano stati divelti ed erano arrivati fino a sbattere contro le grandi pareti di pietra dell'arena.

    Fuuton: Daitoppa - Rottura del Vento
    FuutonDaitoppa-RotturadelVento
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica ha come base l'elemento Fuuton; con il quale l'utilizzatore crea un vento violentissimo capace d'abbattere persino degli alberi. Se la vittima viene colpita in pieno potrebbe fare un volo di oltre dieci metri, oltre che svariati danni da taglio lievi. La tecnica arriva fino a una distanza di trenta metri e un’ampiezza di cinque.
    Consumo: 4


    Supaku si sentiva più calmo e rilassato adesso che la sua furia era stata sfogata. Automaticamente scivolò di nuovo nel vuoto dentro di lui e riassunse la solita espressione di gelida indifferenza. Impugnando il kunai tra le mani e spostando il senbon che aveva tra le labbra da un angolo della bocca all'altro, si mise in posizione di combattimento.
    Annullando il genjutsu che lo rendeva invisibile, fece un cenno con la mano a Takezo, invitandolo ad attaccare.

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    50-4=46Lievi tagli sul corpo(katana)Furioso ma qualche frammento di calma ritrovata.
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    Kunai x 10Radiolina
    Shuriken x 8-
    Senbon x2030m di Filo metallico
    Cartebomba x4-
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    Arma Leggera- -
    Fodero- -
    Fodero- -
    Tasca Supplementare- -
    Note Bende intorno a polsi e caviglie. Coprifronte Konoha in una tasca interna del kimono. Un senbon in bocca, due nascosti nelle bende degli avambracci, cartabomba avvolta intorno al manico del kunai.


    Edited by Supaku - 8/4/2012, 20:27
     
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    L'azione si era svolta perfettamente da programma in un modo o nell'altro, l'esplosione del clone aveva coinvolto i Supaku in corpo a corpo.
    Purtroppo però non li aveva colpiti tutti e tre, ma a colmare questa mancanza avevano pensato gli shuriken del mio avversario invisibile che prontamente lo avevano colpito mostrando che, come avevo pensato visto l'attacco con le armi da lancio, erano tutti e tre dei cloni.
    Ottimo ottimo... penso aspettando che succeda qualcos'altro che mi mostri la direzione del mio avversario... vista la inclinazione del lancio era a terra, e se non corre di nuovo a nascondersi da qualche parte dovrei capire dove si trova dal suo prossimo attacco...
    stavo scorrendo mentalmente la lista delle tecniche a mia disposizione per sceglierne una opportuna per contrattaccare ad area quando sento da quasi davanti a me la voce del mio avversario
    Ti facevo un guerriero, ma a quanto pare mi sbagliavo. Sei solo bravo a fuggire.
    tsè o è incavolato o vuole solo provocarmi... penso lasciando rispondere il mio clone che si era leggermente voltato per buttare un occhio nella direzione della voce Il vero guerriero è quello che si nasconde in un genjutsu per celare la sua presenza? chiede ironico per poi accentuare la frase con una fragorosa risata mentre si rigira per continuare il suo ruolo.
    All'improvviso si alza il vento e come è naturale, socchiudo gli occhi per non perdermi momenti preziosi degli avvenimenti nell'arena... Ma che...
    di colpo il vento diventa così forte che io stesso vengo sollevato e lanciato via assieme al mio clone... merd! penso mentre vorticando vedo anche il mio clone a poca distanza da me volare e dissolversi.
    Chiudo gli occhi e vengo colpito dalla scarica raiton del mio stesso clone mentre tocco terra e inizio a rotolare per attutire la caduta.
    Tutto l'equipaggiamento intriga in questi momenti penso ironico alzandomi scottatura da raiton sul braccio destro e qualche lieve taglio qua e la... che strana tecnica... penso risistemando le protezioni alle braccia e sugli stinchi...
    Avevo volato per una decina di metri e rialzata la testa mi trovo davanti il mio avversario
    Toh! finalmente ti vedo... ce ne hai messo di tempo per ferirmi eh? lo rimbecco per vedere se la provocazione funziona più su di lui che su di me...
    valuto attentamente le distanze circa venti metri penso cominciando a camminare in avanti verso il mio avversario in posizione da combattimento...
    Finalmente uno che cerca il corpo a corpo penso estraendo la Omoikarui,
    Avvicinatomi leggermente scatto ed inizio a caricare il chakra raiton nella bocca, lascio fluire la memoria motoria e il mio corpo inizia a danzare.
    I movimenti precisi e familiari della seconda danza mi piacciono e mi affascinano ogni volta

    Tsubaki No Mai - Danza della Camelia
    TsubakiNoMai-DanzadellaCamelia
    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    La seconda delle cinque danze. Dopo aver estratto una Spada Osseea dalla propria spalla, l'utilizzatore sarà capace di tagliare e infilzare l’avversario con la spada d’osso dalla corta distanza, usando movimenti fluidi, secchi e precisi. Le stoccate avvengono prevalentemente di punta, e il filo della Spada Ossea viene sfruttato principalmente per difendersi da attacchi all'arma bianca, colpi di Taijutsu oppure per sferrare attacchi di tipo contundente.
    Consumo: N/A


    Vediamo se ne ha capito un po' di più... stavolta nessuna distrazione penso cercando di incalzare l'avversario.
    Mentre danzo allo scadere dei 4s di caricamento rilascio finalmente il mio ninjutsu preferito per il corpo a corpo Dalla corta gittata è insostituibile... penso emettendola in direzione dell'avversario

    Gian - Oscurità Artificiosa
    Gian-OscuritArtificiosa
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tecnica mediante la quale si emette dalla bocca una scossa elettrica lunga venti metri e larga tre. Questa al contatto infligge una scossa di alta intensità che risulterà come una ferita grave oltre che delimitare i movimenti dell'avversario fino ad un grado inferiore per tre turni. Questa tecnica può essere facilmente bloccata da una tecnica Raiton di parigrado o da una Fuuton di un grado inferiore. Viene emessa dalla bocca e non necessita dunque d'alcun Sigillo anche se prima di essere scagliata nella bocca dell’utilizzatore si formeranno dei piccoli fulmini e necessita di cinque secondi di preparazione prima di essere scaglia.
    Consumo:8


    Finito il rilascio della Gian mi slancio nuovamente nel corpo a corpo per cercare di incalzare inesorabilmente l'avversario curioso di vedere gli effetti della combinazione

    Tsubaki No Mai - Danza della Camelia
    TsubakiNoMai-DanzadellaCamelia
    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    La seconda delle cinque danze. Dopo aver estratto una Spada Osseea dalla propria spalla, l'utilizzatore sarà capace di tagliare e infilzare l’avversario con la spada d’osso dalla corta distanza, usando movimenti fluidi, secchi e precisi. Le stoccate avvengono prevalentemente di punta, e il filo della Spada Ossea viene sfruttato principalmente per difendersi da attacchi all'arma bianca, colpi di Taijutsu oppure per sferrare attacchi di tipo contundente.
    Consumo: N/A


    forza Supaku divertiamoci incito mentalmente il mio avversario...

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    101-8Ferita medio-lieve da impatto allo sterno[Cannone d'aria]
    scottatura medio-lieve [clone raiton non a contatto]
    tagli lievi sul busto [Daitoppa]
    Fremente
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    Edited by Mr Ice - 9/4/2012, 12:36
     
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    Supaku era calmo, nonostante Takezo lo avesse provocato con quelle parole, lui era nel vuoto, non poteva essere toccato dei tentativi dei suoi avversari di fargli perdere la pazienza perché la sua mente era immersa in uno stato privo di ogni emozione.
    Il suo avversario si fece avanti sfoderando di nuovo la sua katana dalla lama bianca esibendosi in quegli affondi e movimenti letalmente aggraziati a cui Supaku aveva già assistito. Fu difficile come sempre tenergli testa, Takezo era incredibilmente veloce e la sua spada sembrava un serpente talmente erano rapidi gli affondi e i guizzi della lama. Ma Supaku era pronto, sapeva cosa lo aspettava, i suoi muscoli erano tesi dalla tensione, la sua concentrazione focalizzata ad ogni movimento della lama, il suo kunai guizzò con rapidità anticipando la maggior parte dei colpi della lama, un paio di affilati fendenti gli graffiarono il volto e le braccia, uno gli squarciò l'avambraccio poco sopra l'altezza del gomito portandogli via parte della manica del kimono di lana grezza, ma lui era nel vuoto, nel vuoto ogni emozione era soppressa, il dolore era solo un vago prurito, un ronzio nell'angolo più lontano della sua testa, mantenne la concentrazione, pronto a colpire con uno dei suoi taijutsu. L'apertura arrivò, era solo una lieve esitazione, un piccolo rallentamento nel quale Takezo spalancava la bocca davanti a lui. Supaku non se lo fece perdere, impastò il chakra nel palmo della sua mano, pronto a colpire con il Palmo Demolitore.
    Fu allora che le vide.
    Sulle prime, quando vide quelle scintille azzurre nella bocca dello shinobi, pensò che fosse stata solo un'illusione, poi ricordò dei cloni di Raiton. Un getto di pura elettricità sgorgò dalle labbra dell'uomo lanciandosi verso Supaku.
    Il ninja reagì d'istinto. Era troppo vicino a Takezo per potersi allontanare incolume da quel colpo, inarcò la schiena all'indietro, cercando di allontanarsi dalla bocca del suo avversario, mentre le sue gambe si piegavano riuscì a toccare con la mano il terreno. Non seppe perché lo fece, sperava solo che funzionasse, rilasciò il chakra che aveva impastato per il Palmo Demolitore cercando di darsi una spinta in avanti, cercando di scivolare tra le gambe di Takezo. Strisce azzurre di elettricità pura passarono davanti a lui mentre si abbassava. Era una corsa contro il tempo, stava rischiando e anche tanto. Lingue di fulmine colpirono la sua fronte scorticandogli la pelle viva che esplose lasciandosi dietro una nuvola di sangue rosso, proseguirono per un centimetro buono prima che il suo movimento riuscisse a portarlo fuori dalla gittata del colpo. Il chakra nel suo palmo agi da propulsore, conferendogli una spinta fuori dal normale che gli permise di gettarsi in avanti, tra le gambe del nemico. Purtroppo la sua fronte non fu l'unica cosa che venne colpita. Anche la sua mano, quella che aveva usato per darsi la spinta, venne investita, prima che riuscisse a portarla fuori dai fulmini. Senti la pelle incresparsi ed esplodere sotto la furia dei fulmini. Faceva male, così male che il vuoto vacillò terribilmente prima che riuscisse in qualche modo a riprendere il controllo sulle sue emozioni. Non doveva fermarsi, non adesso. Scivolò attraverso le gambe di Takezo mentre l'onda d'urto dell'esplosione elettrica di Takezo lo spingeva avanti per un metro buono, rotolò, ma riuscì a mettersi in piedi, anche se un pò traballante per contrattaccare.
    Il sangue sulla sua fronte gli ostruiva la vista e nella caduta doveva aver perso il kunai con la cartabomba attaccata, ma non aveva tempo per pulirsela, farlo significava rinunciare all'effetto sorpresa. Si lanciò avanti mirando alla schiena del suo avversario con il palmo della mano sana aperto, stavolta sperava che il colpo del Palmo Demolitore facesse centro.
    Il dolore alla testa e alla mano erano allucinanti ma il vuoto e l'adrenalina gli permisero di ignorarlo almeno in parte durante la furia della battaglia. Sapeva però che una volta finito lo scontro avrebbe urlato da dolore per tutta la notte.

    Yashi no Burēka - Palmo Demolitore X2
    YashinoBurka-PalmoDemolitore
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    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    Questo è un semplice ma potente colpo di palmo. L'utilizzatore concentrerà il chakra in una mano per poi colpire l'avversario. La tecnica causerà danni medi e potrà scaraventare in aria il nemico a diversi metri di distanza che poi proseguirà rotolando a terra. Nella fase di caduta quindi si riporteranno diverse ferite da impatto anche a seconda del tipo di suolo. Inoltre se non si finirà a terra ma direttamente contro un muro o un albero i danni saranno ancora maggiori.
    Consumo: 4


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    46-4-4=38Lievi tagli sul corpo(katana), Ferita grave alla Fronte(Gian), ferita media alla mano destra(gian)Concentrato, Impaurito dal dolore contenuto a stento dal vuoto
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