Missione Supaku Handoru

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    Missione Supaku Handoru
    Missione a Servizio di:Sunagakure No Sato
    Livello:C
    Esecutore della Missione:Supaku Handoru
    Punto di Partenza:Cancello Nord di Sunagakure no Sato
    Abbiamo da alcuni rapporti stilati da altri Shinobi scoperto che Amegakure sarebbe interessata alla cittadina neutra non solo di Tani ma anche di Komen. Ciò potrebbe crearci alcuni disagi visto che ci costringerebbe a dover trattare con un intermediario in caso d'eventuali trattative con il villaggio della foglia. Mettiti dunque in viaggio verso Amegakure e trova informazioni utili che ci aiutino a comprendere l'attuale stato delle trattative.
    Buona Fortuna


    Edited by Masterzaga - 14/11/2012, 19:27
     
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    narrato, pensato, parlato Supaku, parlato Misane,Parlato Altri telepatia volatili


    Per una volta la missione non sembrava molto impegnativa. Supaku aveva ricevuto il rotolo dall'ufficio del Kazekage proprio in quel momento e si stava allontanando dopo avervi dato un'occhiata sbrigativa. Nulla di preoccupante, sembrava che bisognasse accertarsi degli interessi di Amegakure in merito a due città che erano situate in una striscia di terra tra il Paese del Fuoco e quello del Vento. Stavolta non c'erano bambini fuggitivi o città distrutte da visitare. Per una volta il ragazzo tirò un sospiro di sollievo lasciandosi andare alla tranquillità piacevole che questa missione poteva, relativamente, dargli. Ci sarebbero stati appostamenti nella notte e interrogatori, nulla di più, almeno non avrebbe dovuto avere a che fare con genin bizzosi. Si diresse verso le porte della città, non aveva bisogno di prepararsi o di raccogliere l'equipaggiamento, lui era sempre pronto. Gli bastò solo passare a rifornirsi di provviste per il viaggio e poi poteva partire. Con passo svelto percorse una delle quattro vie principali che portavano dal centro, dove risiedevano gli uffici del Kazekage, a quattro cancelli, uno per ogni punto cardinale della città. La giornata era appena iniziata, Supaku si era svegliato presto oggi, verso le otto era già in piedi bello energico, pronto per vedere se gli uffici avevano qualcosa per lui. Fortunatamente la missione gli era stata data subito, spesso doveva attendere più di un paio di giorni prima che gli uffici si decidessero a trovargli qualcosa. Varcò la soglia della porta della città salutando gli sp.jounin che vi stavano a guardia e davanti a lui si aprì il grande e sconfinato deserto. Supaku prese un profondo respiro prima di gettarsi in avanti verso le dune di sabbia. Cominciò a correre con agilità, cercando di non affondare troppo nella sabbia e di perdere così la velocità che aveva acquistato.
    Quel giorno era come tutti gli altri nel deserto di Suna, arido, caldo, polveroso e luminoso tanto da poter cuocere un uovo su un sasso tenuto al sole solo un paio d'ore. Qualche volta Supaku si chiedeva come mai quello fosse definito il paese del Vento se genericamente la cosa che distingueva di più quella terra era il caldo torrido che la infestava. Forse hanno sbagliato... pensava, ma poi una folata di vento caldo gli scompigliò il capelli e ogni dubbio passò mentre i suoi occhi osservavano in lontananza una tempesta di sabbia infuriare. Ricordò per quale motivo quel posto sabbioso e arido era chiamato il Paese del Vento, per le sue tempeste di sabbia. Per il suo vento impetuoso che batteva quelle dune dorate, provenendo da ogni angolo della terra. Quel deserto era il crocevia di ogni corrente d'aria. Supaku si fermò, osservando la tempesta di sabbia infuriare, trasformando le due sabbiose in un ribollente mare in piena sotto di se, muovendolo avanti come le onde in una tempesta. Il chuunin osservò la sabbia alzarsi in una una parete fumosa e giallastra sopra di lui, incombendo con una potenza incredibile. Si tirò sul volto il coprinaso, pronto ad affrontare il passare della tempesta. In realtà avrebbe potuto gettarsi di lato e attendere che essa passasse, in fondo distava solo poche ore di cammino dalla città, ma le tempeste di sabbia gli facevano sempre venire un brivido lungo la schiena. E quel brivido gli diceva di affrontarle, di non tirarsi indietro, di gettarvisi dentro anima e corpo. Socchiuse gli occhi e si lanciò in avanti abbracciando la tempesta come un amante. Ogni tempesta era diversa, questa era leggermente più debole di molte nelle quali il ragazzo si era trovato. Questa era meno impetuosa me altrettanto forte. Supaku fu frustato da cento mani di sabbia ma non si tirò indietro, era il suo rito, era la sua quotidiana prova di forza. Camminò avanti con gli occhi semichiusi, anzi ad un certo punto li chiuse proprio, tanto non aveva bisogno di sapere dove mettere i piedi, aveva solo bisogno di opporsi alla tempesta. Prese forza mentre la sabbia gli frustava il petto e gli tirava i capelli, e cominciò a correre. Un passo dopo l'altro, la sabbia sotto i piedi che, nei sandali sentivano i granuli caldi di essa tra le dita, si sentiva più forte che mai.
    La tempesta passò come era arrivata e lui si trovò di nuovo da solo abbandonato sotto il caldo del deserto. Abbassò il coprinaso e ricominciò la traversata. Si fermò a un paio di oasi durante il suo percorso, attinse l'acqua che aveva finito a causa del caldo e dello sforzo fisico richiesto. Il suo kimono era un bagno di sudore e una grossa chiazza si stava allargando sulla sua schiena, trasformando il bianco del suo abito in un grigio opaco. I suoi capelli bianchi, che tanto lo avevano reso famoso nel villaggio della sabbia, ora erano di un colore pallido opaco, e attaccati alla sua testa come un cappuccio rendendo ogni cosa ancora più terribile. Di certo non aveva visto arrivare una simile ondata di calore. Alla seconda oasi si fermò per riposare, si bagnò in un piccolo laghetto stagnante con l'acqua marrone e cercò di riprendersi dai dolori della giornata. Si stese all'ombra di una palma, cercando di riprendere fiato a di fare il punto della situazione. Grazie a dio il tramonto stava arrivando rapidamente ed era tempo di allestire il campo per la sera. Preparò un piccolo fuocherello, stese il sacco a pelo, sapendo che la notte sarebbe stata inclemente quando il giorno con il suo repentino abbassamento della temperatura, cucinò un pò di pollo che aveva preso quel giorno, sapendo che almeno un buon pasto poteva permetterselo per la sera. A pranzo aveva deciso di non fermarsi e di mangiarsi per strada un paio di gallette, stando più attento ai liquidi che assumeva piuttosto che al cibo. Aveva sbagliato naturalmente, doveva anche mangiare per sopravvivere altrimenti il suo corpo non avrebbe avuto le energie sufficienti per sopravvivere allo sforzo del deserto. Nonostante tutto, era arrivato non completamente sfinito alla fine della giornata e aveva una fame terribile. Mangiò con gusto mentre cominciava a rimuginare su quello che avrebbe dovuto fare in quella missione. Un rivolo di grasso gli scivolò sul mento e lui lo asciugò con il dorso della mano mentre ripensava a tutto quello che conosceva su Amegakure no Sato. Il villaggio della Pioggia era sempre stato un villaggio pieno di odio e risentimento per le altre cinque grandi nazioni. Fin dal principio, Amegakure non aveva mai accettato l'atteggiamento di superiorità che le altre nazioni avevano nei suoi confronti, sopratutto quando fu utilizzata più e più volte come campo di battaglia nelle guerre che coinvolgevano Konoha, Suna e Iwa. Forse era stato anche per questo che il governo di Ame era molto instabile e spesso soggetto a cadute o rovesci. A Supaku non stupiva più di tanto che Ame fosse interessata a sia a Tani che a Komen, in questo modo avrebbe potuto prendere possesso di una striscia di terra strategicamente importante, dividendo per sempre Suna e Konoha e obbligando le due grandi nazioni, come era scritto nella missiva, a passare attraverso in intermediario per fare qualsiasi cosa. Supaku già immaginava le ripercussioni che una simile mossa poteva provocare, Amegakure avrebbe certo prosperato grazie a dazi sui commerci ma Sunagakure sarebbe rimasta tagliata fuori, visto che l'unico contatto che avrebbe avuto con il resto del mondo ninja sarebbe stato obbligatoriamente sempre attraverso Ame. Infatti a nord di Suna si trovavano solo villaggi indipendenti e poi la terra di nessuno, mentre a Sud vi era il mare, certo avrebbero potuto confidare sui commerci, ma tutti sapevano quanto era instabile i mare e Kiri commerciava con più sicurezza con la vicina Konoha piuttosto che affrontare un viaggio ancora più lungo verso il paese del vento. Capisco perché sia così importante mandare un ninja ad accertarsi come stiano davvero le cose...immagino anche che dovrò procacciarmi le informazioni tramite un lavoro di spionaggio...potrebbe essere interessante...almeno per una volta non dovrò tirare fuori la katana dal fodero... pensò il ragazzo mentre finiva i resti della cena e si preparava per andare a dormire.
    Il giorno dopo partì di buon'ora, forse erano anche le sei del mattino, Supaku non poteva dirlo visto che non aveva con sè qualcosa per misurare il tempo. Ricominciò la sua traversa per il deserto quando ancora il sole non era spuntato per guadagnare tempo. Viaggiare nella penombra nel deserto era forse il modo migliore, visto che non c'era il caldo pressante a togliergli tutte le energie. Si chiese se forse il modo migliore non fosse viaggiare di notte e riposare di giorno. Si appuntò che sulla strada del ritorno avrebbe dovuto cambiare i tempi, magari valeva la pena fare questo esperimento. Impiegò tutta la giornata prima di arrivare, verso tarda sera, alla fine del deserto. Il territorio di Ame era arido quasi quando quello di Suna, se non fosse stato per i grossi pietroni che cominciavano già ad apparire non si sarebbe mai accorto che aveva varcato i confini del Paese della Pioggia. Pian piano però le cose cominciarono a cambiare e il cielo, già buio per la notte imminente, si oscurò ancor di più per le nuvole nere cariche di promesse bagnate. Supaku si era dimenticato per cosa quel paese era stato famoso. Un rombo di tuono echeggiò lontano mentre lui prendeva una strada di terra battuta che, non dubitava, non avrebbe tardato a trasformarsi in fango.
    Arrivò ad Ame che stava piovendo ed era tarda sera. Riuscì a trovare una locanda aperta in quella città così strana, fatta di condutture e tubi grossi quanto case. Era il loro stile, ma a Supaku non piaceva per nulla. La locanda ricordava molto l'interno di una di quelle grosse navi che solcano per la tratta tra Kiri e Konoha. Le pareti erano di ferro battuto con grossi bulloni che uscivano da esse, nonostante tutto l'aria era molto più calda anche se umida, grazie ad un tubo che spuntava sul tetto a metà stanza e che gettava aria calda. Supaku si sedette sul letto, aveva mangiato qualcosa che doveva sembrare del pesce, anche se non ne era molto sicuro, era in un brodo. Sembrava che in quella città l'unico cibo commestibile fosse il pesce ma che vennisse sempre servito in un brodo. Come se non bastasse che la città intera fosse sempre allagata, ma lo dovesse essere anche il cibo. Supaku si sedette sul letto osservando il soffitto grigio fatto di lamiera. Adesso doveva concentrarsi sulla missione.
    Raccolse le idee. L'obbiettivo principale era quello di scoprire se Ame era davvero intenzionata a stringere degli accordi con Komen. Come avrebbe fatto a trovare qualcosa in merito? Sospettava che il capovillaggio o il suo consiglio degli anziani possedesse qualche documento, ma sospettava anche che non sarebbe stato capace di entrare in possesso di simili documenti senza rimetterci le penne, cosa molto probabile visto che era ancora solo un chuunin e che quindi non sarebbe stato in grado di competere con le possibili misure di sicurezza intorno agli alti vertici di Amekagure. C'erano altri modi però. Komen era una cittadina neutra e, per tanto, non aveva misure di sicurezza così elevate, forse avrebbe potuto trovare qualcosa da loro in merito. Si riservò però il viaggio a Komen come un'ultima risorsa, al momento aveva già passato due interi giorni di viaggio e non aveva nessuna voglia di farne un altro paio. Avrebbe dovuto trovare qualcosa qui in merito.

    Si svegliò il giorno dopo pronto ad affrontare la giornata. Scese nella sala comune trovando del pane e una zuppa di polipo ad attenderlo. Nonostante la zuppa avesse uno strano colorito verdognolo, la trangugiò avidamente. Mentre mangiava ascoltò alcune delle conversazioni intorno a lui. Aveva scelto proprio un buon posto, un tavolo quasi al centro della sala, che gli permetteva di ascoltare quasi qualsiasi conversazione senza essere notato, visto che le parole arrivavano a lui e non doveva fare nessuno sforzo per tendere le orecchie. A quanto pareva non c'era nulla di nuovo, tranne una carovana arrivata da Tani, era la cosa più importante che gli fosse sembrato di sentire in materia. Aveva avuto la fortuna di avere a due tavoli di distanza una delle guardie che avevano scortato la carovana. Era un uomo sulla quarantina, con capelli grigi corti e muscoli nervosi, secco che sembrava quasi intagliato nel legno, ma alquanto stanco per il viaggio e incline a lamentarsi troppo con il locandiere dei pochi soldi che aveva guadagnato con quella traversata. Supaku si avvicinò all'uomo ordinando per lui un'altra zuppa di polipo. L'uomo sembrò apprezzare molto il gesto, infatti lasciò che il ragazzo si sedesse al suo tavolo e gli permettesse di chiegergli quando fosse arrivato. L'altra...sera... disse l'uomo tra un mestolo e l'altro. Perchè ti interessa così tanto, bambino? Supaku sorrise, mostrando il coprifronte.
    Sono un ninja di Suna e tra poco dovrò partire in un viaggio per Tani, sono passato di qua a salutare un amico. L'uomo di legno annuì come se quella motivazione gli bastasse, in fondo la terra netra tra Konoha e Suna era famosa per i banditi che la infestavano, mentre ingurgitava un'altra mestolata di zuppa. C'erano briganti sulla strada? chiese Supaku mentre l'uomo continuava a mangiare. L'uomo scosse la testa, No, non ci è sembrato, o almeno penso fossero troppo spaventati per attaccarci. Oltre a le solite guardie della carovana c'era un nobiluomo di Tani con cinque altre guardie, armate sino a denti al seguito, non il massimo affrontare dieci uomini armati...
    Immagino proprio di no...penso però che se non mi mostrerò altrettanto temibile, mi attaccheranno di sicuro. disse il ragazzino mentre rimuginava lentamente. In realtà non stava pensando al viaggio verso Komen ma più a chi potesse essere questo nobiluomo che aveva deciso di viaggiare da Tani a Ame. Forse era semplicemente uno dei nobili della città che veniva in visita? Poteva essere ma Supaku voleva essere sicuro, qualcosa dentro di lui gli diceva che questo poteva essere il primo indizio della giornata e non aveva intenzione di lasciarselo sfuggire. L'uomo di legno aveva cominciato ad ignorarlo ma Supaku aveva già reperito abbastanza informazioni. Adesso, per non insospettirlo, doveva farsi un giro e trovare quello che cercava da qualcun'altro. Il chuunin lo ringraziò e si alzò dal tavolo. Da quello che aveva sentito dall'uomo di legno, la carovana era arrivata la stessa notte che era giunto lui ad Ame, anche se si erano fermati in una locanda molto più ricca, una locanda che un nobile poteva permettersi. Supaku si avviò verso il centro della città, dove alcuni passanti gli avevano indicato la via per la locanda. Ame non aveva un vero e proprio centro, le strade non erano più larghe di un carro e spesso le pizzette tra gli edifici erano dei semplici punti di snodo, non c'era il culto di stare fuori all'aperto a godersi la giornata, anche perché, piovendo sempre, il tempo non era per nulla divertente da godere. C'erano però enormi spazi sotterranei o ricavati in grandi edifici fatti di tubi, il tema principale di tutta la città. La locanda che stava cercando era dentro uno di queste enormi gallerie in parte sotterranee in parte ricavate nei tubi. La trovò quasi subito grazie all'insegna e al rumore, ma decise di farsi prima un giro per la città in modo da arrivare alla locanda per l'ora di pranzo, quando era sicuro di trovare più gente possibile e quindi quello che stava cercando.
    La locanda era completamente differente dalla sua, che assomigliava ad un piccolo e accogliente sottomarino. Quella doveva essere una delle più grandi della città perché era quasi cinque volte tanto l'altra, con bassi tetti a botte e tavolini di ferro battuto lucidati. Aveva un enorme bancone a mezzaluna in quella che si poteva definire la sala principale, con tante altre piccole sale in comunicazioni con archi tra un muro e l'altro. Supaku osservò bene la situazione prima di recarsi al bagno e attuare il piano che aveva in mente. Una volta al sicuro nel bagno pubblico e lontano da occhi indiscreti, compose i rapidi sigilli per la Henge no Jutsu.

    Henge No Jutsu; Tecnica della Trasformazione
    HengeNoJutsuTecnicadellaTrasformazione
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo d'un cucciolo di cane ne tantomeno nulla di più grande d'un orso.
    Siccome la tecnica non cambia anche il peso dell'utilizzatore, bisogna fare attenzione. Ad esempio sarà si possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma di certo lanciarne più di uno nello stesso turno sarà impossibile per via dell'immenso sforzo richiesto per lanciare un soggetto che pesa dai 50 kg in su. Eventuali armi possedute dal soggetto saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa tecnica. Questa è considerata la tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve.
    Consumo: 1 (A Turno)


    Un attimo dopo le sue sembianze erano cambiate, il suo aspetto era diventato quello del vecchio uomo legnoso che aveva incontrato nella sua locanda. Adesso vediamo se qualcuno mi riconosce... pensò Supaku mentre usciva dal bagno e si recava al bancone per ordinare una birra chiara con qualche cosa da sgranocchiare, con sorpresa, entrambe le cose costavano molto di più di quanto ci si aspettasse. Era appena passata l'una e la taverna si stava affollando lentamente, Supaku sapeva che la chiave per riuscire a trovare indizi era semplicemente aspettare, in questo caso, sperava di trovare le guardie del nobiluomo. In realtà lui già sapeva chi erano, perché pochi attimi prima aveva chiesto informazioni ad una piccola cameriera con un florido seno che sembrava morbido come la panna. La ragazza gli aveva detto che le guardie erano solite prendere un tavolo in disparte nel secondo salone subito vicino ad una delle grandi stufe e che indossavano katane dai foderi laccati. Supaku allora aveva raccolto le sue noccioline e la birra e si era andato a sedere ad uno dei tavoli dell'altra sala. Le guardie non tardarono a farsi vive. Supaku le osservò da un tavolo nell'angolo, lo aveva scelto perché gli dava l'opportunità di osservare al meglio le persone intorno a loro rimanendo comunque abbastanza in ombra e quindi non essere notato subito. Doveva prima farsi un'idea delle guardie e di cosa realmente facessero. Erano cinque, quattro abbastanza giovani, intorno alla trentina o forse poco più, uno palesemente più anziano e più misurato. L'uomo più anziano era chiaramente il capo del gruppo. Aveva lunghi capelli grigi, quasi argentati, legati in una crocchia dietro la nuca, alla moda dei samurai e due lunghi baffi che gli arrivavano al collo. Quell'uomo portava alla cintura, come tutte le altre guardie, una katana dal fodero laccato di rosso e sembravano muoversi come se fossero consapevoli della loro presenza. Spadaccini allenati senza dubbio e anche ben vestiti... pensò il ragazzo sorseggiando la birra e stando ben attento a tenere la testa bassa. Le guardie non sembravano essere vestite da battaglia, ma se Supaku ci aveva visto bene, avevano tutte lo stesso kimono leggero con un motivo floreale all'altezza del petto, forse il simbolo della casata che servivano. Una rosa con petali bianchi e rosa, facile da ricordare. Ma quel kimono sembrava piegato in alcuni punti e consumato sulle spalle, Supaku sospettava fosse un'abito che usualmente si portava sotto un'armatura. Se ci aveva visto giusto e quelle guardie non erano solo abili spadaccini, ma dalla fattura delle loro vesti e delle loro armi nonché dalla presenza dell'armatura. Beh....questo lord di Tani doveva essere o molto potente oppure molto importante. In entrambi i casi, non un semplice nobile di passaggio. Fu a quel punto che si accorse che una delle guardie lo stava osservando da sopra il suo boccale di birra con un sorriso. Cercò di guardare altrove con imbarazzo ma la voce dell'uomo solcò la stanza.
    Hei, vecchio Oak! Che ci fai da queste parti?? Non avevi detto che questa locanda era troppo costosa anche solo per pisciarci?? Non sapevo che adesso ti piacesse pasteggiare con della buona birra di Oto! disse l'uomo con un sorriso attirando l'attenzione degli altri che, appena riconosciutolo, sorrisero malignamente. Tutti eccetto il vecchio con la crocchia grigia che lo fissò con sguardo impassibile, la mano destra sempre libera sul tavolo, vicina all'impugnatura della spada. Supaku si alzò con imbarazzo, si accorse che si muoveva impacciato e cercò di darsi un contegno di tornare freddo come sempre. Dubitava che il vecchio si sarebbe comportato in quel modo quindi doveva calarsi nella parte. Non sei Supaku sei il vecchio Oak, mercenario al soldo che ne ha passate di tutti i colori e questi non sono altri che dei bambini stupidi che giocano a fare la guerra. Pensò cercando di calarsi al meglio nella mente di un vecchio stanco e irritabile. Il suo volto tornò la smorfia che aveva visto fare al vecchio quando Supaku si era seduto al tavolo. Prendi una sedia e vieni con noi! disse uno dei quattro, che aveva i capelli tirati all'indietro e spalmati di grasso di maiale, facendogli cenno di avvicinarsi. Il capo del gruppo continuava a fissarlo con uno sguardo che avrebbe potuto trapassargli il cranio. Oak si siederebbe con loro? neanche per sogno
    Neanche per sogno...un vecchio non può neanche godersi i piaceri di una birra buona che subito dei ragazzini senza il pelo gli vengono a fargli la ramanzina...questa birra... disse agitandola come se fosse piena di monete preziose. è costata più delle scopate che le vostre madri han fatto pagare ai vostri padre per averle in quella notte dove siente stati concepiti...possano gli dei avere carità nei confronti di quelle sante donne...e ora lasciatemi in pace ragazzini...sto cercando di godermi la mia vacanza meritata...
    Si certo, come no! disse un altro dei tre, questo aveva una treccina che gli spuntava da dietro l'orecchio sinistro e il resto dei capelli erano quasi rasati a zero. Il riposo del guerriero, proprio! Se non ci fossimo stati noi a pararvi il culo a quest'ora il tuo riposo sarebbe alquanto definitivo. Supaku sentì un moto di eccitazione, se la stava cavando bene, non sembravano sospettare che non fosse lui Oak, anche se il capo del gruppo, Topo Grigio lo aveva soprannominato il ragazzo nella sua testa, non smetteva di fissarlo. Supaku mandò a fanculo Codino e Grasso nei Capelli e tornò a concentrarsi sulla sua birra. Adesso aveva dato le spalle ai cinque ma poteva ancora vederne il profilo nel riflesso del suo boccale, una volta tolta la condensa. Topo Grigio lo stava ancora fissando mentre gli altri tornavano a chiaccherare. Supaku chiese da una cameriera di portargli da mangiare dello stufato, ma non chiese altro per non insospettire gli altri, era abbastanza chiaro nella sua mente che Oak era un tipo tirchio, non doveva strafare. Mangiò lo stufato con lentezza mentre si gustava le ultime gocce di birra e cercava di tendere l'orecchio alla conversazione che i cinque stavano facendo. Nulla di importante, anzi, genericamente parlavano di stupidaggini. Ragazze incontrate nella locanda, baci strappati la sera prima di andare a letto, una nuova katana, abiti che avevano bisogno di una ricucitura, le armature (Supaku sorrise quando le sentì nominare) dovevano essere lucidate. Tutto sommato il ragazzo aveva avuto un indizio, seppur flebile, su cosa stessero facendo qui i cinque, ma ancora voleva la conferma su chi fosse il nobile che scortavano, se un ambasciatore di Tani o un semplice riccone. Però lì non avrebbe potuto raccogliere altro. Si stava per alzare dopo aver finito il suo stufato quando un'altra figura entrò nella stanza. Era alta, slanciata con lunghi capelli neri intrecciati in una coda lunga fino alla vita; portava un lungo kimono a fiori rosa su sfondo bianco come il latte e nel momento in cui entrò nella stanza gran parte della gente si fermò visibilmente impressionata. Supaku cercò di non farsi notare mentre cerca di sbirciare il volto della figura. Alla fine ci riuscì e notò come tutti e cinque gli uomini avevano posato la loro attenzione su di essa, rimanendo in silenzio. è il nobile di cui il vecchio Oak mi ha parlato? pensò il ragazzo con curiosità mentre spostava la testa sopra la sua spalla per osservare meglio la situazione. La figura disse qualche parola che lui non riuscì a sentire perché la sua voce era tropo bassa. Gli uomini annuirono in silenzio, facendo un lieve inchino, poi si voltò di nuovo per uscire dalla sala e Supaku riuscì a vederla per la prima volta in volto. Era una donna. Una bellissima donna a dire il vero. Aveva lunghi capelli neri come la notte e la pelle bianca come le nuvole, due labbra carnose e rosate risaltavano su quel volto pallido, sottile e rotondo che la rendevano bellissima. Una donna?? pensò Supaku stupito dalla cosa così bella... e, come se la donna potesse aver udito i suoi pensieri portò gli occhi su di lui. Supaku si voltò immediatamente concentrando tutta la sua attenzione sul boccale semivuoto. Un attimo dopo le guardie si mossero e Supaku aspettò qualche secondo prima di seguirle. Stavolta i cinque uomini si recarono verso i piani superiori, il chuunin albino attese qualche secondo prima di salire anche lui. I piani superiori erano altrettanto vasti quanto quelli inferiori. Quella locanda era immensa nelle sue condutture di tubi e lamiere. Salì appena in tempo per vederli sparire dietro un angolo sulla sinistra Supaku si fermò, cercando di capire cosa fare, decise che non poteva rischiare di perderli quindi iniziò a muoversi il più silenziosamente possibile verso i suoi bersagli.

    Bikou Ninjutsu - Tecnica dell'Inseguimento Silenzioso
    BikouNinjutsu-TecnicadellInseguimentoSilenzioso
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Supplementaria
    Grazie a questa tecnica è possibile concentrarsi maggiormente sul celare la propria presenza ed in particolare ridurre notevolmente la probabilità d'essere individuati durante un inseguimento. Grazie a questa tecnica è possibile usufruire al meglio degli oggetti circostanti per nascondere la propria presenza al nemico.
    Consumo: N/A


    Arrivato all'angolo dietro al quale i cinque erano spariti azzardò a far spuntare la testa di pochi centimetri sufficienti per dare un rapidissimo sguardo prima di tornare di nuovo al riparo. Fortunatamente era stato veloce perché i cinque erano a pochi metri di distanza davanti ad una porta, sentì il cigolio dei cardini e il movimento dei cinque uomini che entravano all'interno. Supaku si accertò di nuovo che i cinque fossero scomparsi dietro la porta, prima di rilasciare la Henge e avvicinarsi per origliare. Fortunatamente sembrava che la loro stanza fosse abbastanza piccola e le pareti sufficientemente sottili per sentire almeno qualche spezzone di quello che dicevano. Prima però, Supaku utilizzò di nuovo la Henge no Jutsu per prendere la forma di un mobiletto sì accanto, in modo da poter ascoltare indisturbato.

    Henge No Jutsu; Tecnica della Trasformazione
    HengeNoJutsuTecnicadellaTrasformazione
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo d'un cucciolo di cane ne tantomeno nulla di più grande d'un orso.
    Siccome la tecnica non cambia anche il peso dell'utilizzatore, bisogna fare attenzione. Ad esempio sarà si possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma di certo lanciarne più di uno nello stesso turno sarà impossibile per via dell'immenso sforzo richiesto per lanciare un soggetto che pesa dai 50 kg in su. Eventuali armi possedute dal soggetto saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa tecnica. Questa è considerata la tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve.
    Consumo: 1 (A Turno)


    Dobbiamo prendere le armature? chiese la voce di Codino.
    Sì, il Kage di Ame adora le cerimonie rituali...oltretutto Lady Misane vuole che siamo il più temibili possibile...del resto dobbiamo fargli vedere che i guerrieri di Komen non sono dei semplici contadini...devono capire che non siamo inferiori a loro ma allo stesso livello, altrimenti queste trattative saranno un disastro... questo era un altro che prima non aveva parlato, Supaku non sapeva chi affibbiare la voce ma dentro di se non gli importava perché a quanto pare questi nobili non venivano da Tani ma da Komen. Sono proprio degli ambasciatori! il chuunin dai capelli bianchi esultò dentro di sè, cercando di ascoltare dove e quando si sarebbero incontrati in modo da poter avere maggiori prove per il suo villaggio.
    La voce di Topo Grigio parlò sopra le altre. Muovetevi...non voglio far attendere Lady Misame... Sembrava che il colloqui fosse finito e Supaku stava per muoversi quando la porta della stanza si aprì di scatto e Topo Grigio uscì da essa di colpo. Indossava un'armatura rossa laccata come il fodero della sua katana e sotto braccio aveva un elmo kabuto e una maschera che ricordava un demone con tanto di zanne affilate. Veri e propri Samurai eh? pensò il ragazzo con ammirazione mentre osservava il vecchio che era a meno di tre metri da lui, completamente ignaro della sua presenza. Un attimo dopo anche gli altri quattro uscirono dalla stanza per salire rapidamente verso il successivo piano. Supaku fu tentato di seguirli ma sapeva che sarebbero andati dalla loro lady, molto probabilmente per tornare indietro verso il palazzo del Kage di Ame. Non posso seguirli là...il posto sarà sorvegliato da ninja di molto superiori a me...non avrei neanche l'opportunità di avvicinarmi che subito mi scoprirebbero e non sarebbe bene per il villaggio che questo accadesse.... pensò Supaku mentre rimaneva immobile nella forma di un tavolino a riflettere. Un attimo dopo la signora delle pulizie con un grosso carrello un cui vi erano scope ed altro gli passò davanti, aprendo una delle stanze per pulirla. A Supaku venne un'idea. Avrebbe richiesto un pò di chakra, ma non aveva pianificato di svolgere questa missione senza usarne un poco. Sciolse immediatamente la Henge no Jutsu in un piccolo sbuffo di fumo ed entrò rapidamente dentro la stanza aperta dalla signora che era di spalle a rifare il letto. Supaku chiuse la porta dietro di sè in tempo per tramortire l'anziana con un colpo alla nuca. La donna svenne senza neanche rendersi conto di quello che era successo, ora Supaku aveva una stanza per sè e del tempo per elaborare la sua strategie. Compose un sigillo ed evocò accanto a sè due cloni di corvi.

    Karasu Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni di CorviX2
    KarasuBunshinnoJutsu-TecnicadeiClonidiCorvi
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette all'utilizzatore di creare un cloni di corvi che avrà le stesse ed identiche caratteristiche dell'evocatore. La peculiarità del clone di corvi, differentemente da quelli elmentali, è la loro capacità d'utilizzare ogni forma di Jutsu; purché massimo di livello C e non di natura elementale. Non possiedono capacità e specializzazioni dell'originale.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 4 (A Clone)


    Due copie identiche di se stesso gli comparvero accanto, una si appostò allo spioncino della porta per osservare quando i cinque e la nobile sarebbero passati oltre, l'altra cominciò a rovistare sulla signora in cerca del passepartout che veniva di solito dato agli inservienti delle locande per pulire le stanze. Passano adesso... disse il clone alla porta. Trovata.. disse l'altro estraendo la chiave dal corpo esamine della signora. Muoviamoci disse l'originale, tutti e tre regolarono le loro radioline sulla stessa frequenza prima di entrare in azione.
    Un attimo dopo i due cloni uscivano dalla stanza e lasciavano l'originale nella stanza con la signora in modo che se questa si fosse svegliata prima del tempo avrebbe potuto rimetterla a dormire. Nel frattempo, Supaku trovava nel carrello delle pulizie un blocchetto con i numeri delle stanze e i rispettivi alloggi o preferenze di orari per le pulizie. Questo gli permise di identificare rapidamente la stanza della Lady grazie agli stessi orari con al stanza delle guardie e allo stesso nome del proprietario di esse. Sembrava che lady Misane non amasse dare il proprio nome infatti l'altra stanza era sempre a nome Yoroshi Kasumi, Supaku sospettava che quello fosse il nome di Topo Grigio.
    Nel frattempo i due cloni entravano nella prima stanza. Uno di essi afferrava un tavolino lì vicino e lo rimuoveva dalla sua posizione passandolo all'altro mentre il primo si posizionava dove era stato il tavolino per prenderne le sembianze, dopo averlo osservato un paio di minuti per comprenderne i dettagli.

    Henge No Jutsu; Tecnica della Trasformazione
    HengeNoJutsuTecnicadellaTrasformazione
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo d'un cucciolo di cane ne tantomeno nulla di più grande d'un orso.
    Siccome la tecnica non cambia anche il peso dell'utilizzatore, bisogna fare attenzione. Ad esempio sarà si possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma di certo lanciarne più di uno nello stesso turno sarà impossibile per via dell'immenso sforzo richiesto per lanciare un soggetto che pesa dai 50 kg in su. Eventuali armi possedute dal soggetto saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa tecnica. Questa è considerata la tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve.
    Consumo: 1 (A Turno)


    Il clone si trasformò in una copia esatta del tavolo ma lasciò una differenza tra l'originale e la copia. Il tavolino aveva la parte inferiore molto bassa e quindi era quasi impossibile da vedere a meno che non ci si fosse abbassati al livello del suolo. In quella zona lasciò comparire l'orecchio con tanto di radiolina accesa, in modo che, se fosse stato scoperto, almeno l'originale aveva già sentito, tramite la radiolina, le conversazioni che erano avvenute. Eseguita l'operazione, il clone non trasformato portò il tavolino nella stanza di Supaku, poi uscirono dopo aver imbavagliato per precauzione la donna delle pulizie e si recarono nella stanza della lady dove ripeterono lo stesso procedimento avvenuto con l'altro.

    Henge No Jutsu; Tecnica della Trasformazione
    HengeNoJutsuTecnicadellaTrasformazione
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo d'un cucciolo di cane ne tantomeno nulla di più grande d'un orso.
    Siccome la tecnica non cambia anche il peso dell'utilizzatore, bisogna fare attenzione. Ad esempio sarà si possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma di certo lanciarne più di uno nello stesso turno sarà impossibile per via dell'immenso sforzo richiesto per lanciare un soggetto che pesa dai 50 kg in su. Eventuali armi possedute dal soggetto saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa tecnica. Questa è considerata la tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve.
    Consumo: 1 (A Turno)


    Una volta finito il procedimento, Supaku tornò nella stanza iniziale, prelevò i due tavolini, rimise la signora nella stessa posizione in cui l'aveva lasciata e le infilò di nuovo il passepartout in tasca. Portò i due tavolini nell'ingresso del primo piano, proprio davanti alle scale, lasciandoli appoggiati ai muri, come se fossero sempre stati lì. Un attimo dopo lasciava i piani superiori per portarsi nella sala grande in attesa che la spedizione tornasse e di ascoltare le loro conversazioni in tutta tranquillità.

    I cinque tornarono verso la tarda sera. Era un bene che Supaku non avesse nulla da fare e che la locanda fosse quasi sempre piena, così lui poteva rimanere abbastanza in incognito e nascosto tra la folla mentre continuava a tenere l'occhio chi entrava e chi usciva. Aveva dissolto tutte le henge quindi adesso era se stesso, sarebbe stato troppo sospetto se ci fosse stato di nuovo Oak alla locanda. I cinque passarono, si vedeva chiaramente che avevano passato un pomeriggio intero a stare in piedi e a fare inchini in totale silenzio. Quando si muovevano lo facevano come se avessero le gambe un poco anchilosate. La lady sembrava alquanto provata nonostante il suo vestito e l'acconciatura fossero impeccabili. Bene, vediamo che hanno da dire... pensò il ragazzo focalizzandosi sulla radiolina che aveva all'orecchio e sintonizzandosi sulle frequenze. Aveva dato ad ogni clone una frequenza diversa per non fare confusione. Si focalizzò prima sulla frequenza della lady, sospettava che fosse sempre sola, per questo non avrebbe parlato molto, ma aveva deciso di mettere comunque il clone nella sua stanza perché se fosse capitata l'occasione non se la sarebbe fatta sfuggire. Ci volle poco.
    La prima ad essere portata in camera fu, naturalmente, la lady. Supaku attese con trepidazione quando questa chiese a Yoroshi di restare un attimo. Ci siamo.
    Che cosa ne pensi? Tutto ciò sembra un assoluto fallimento... la voce della donna era dolce e vellutata come se l'era aspettata.
    Uhmmm....non ci hanno dato molto da sperare...però le frasi del Governatore sembravano alquanto ambigue...
    Certo, c'erano ambasciatori di Suna e Konoha presenti, non poteva sbilanciarsi...però non sembra aver fatto nulla per cambiare le carte in tavola....se non ci sarà un'azione da parte loro questi accordi salteranno...è un peccato perchè Komen ha bisogno di essere più potente.
    in realtà un'azione da parte loro c'è stata... disse Topo Grigio, Supaku sentì il frusciare di carta e lo smuoversi di pezzi d'armatura.
    Uno dei servi del Kage ha dato questo a Toshiro... disse l'uomo. Per un attimo si sentì solo il silenzio e il frusciare della carta che veniva strappata e poi dispiegata. Ma questo è....questo cambia tutto...
    Posso vedere, mia lady? disse Yoroshi, altro rumore di carta che si muoveva e cambiava di mano. Ci da speranza mia signora...
    Eccome! Dì a Toshiro di prepararsi in abiti sobri e anche tu...vi voglio pronti...gli altri tre pure ma dovranno seguirci da lontano...non possiamo fargli credere che ho sempre bisogno di voi cinque e poi il nostro gruppo diventerebbe troppo facilmente identificabile...se siamo in due gruppi di tre passeremo inosservati...
    Sì, mia signora... ci fu il rumore di armatura, doveva essere un inchino e poi lo sbattere della porta. Supaku cambiò immediatamente frequenza per andare alla stanza dei cinque.
    perché ha bisogno di sentire il tuo cazzo dentro di lei ecco perché! Supaku rimase quasi sorpreso, completamente preso in contropiede da quelle parole, era chiaro che fosse arrivato nel bel mezzo di una conversazione.
    Kami, ma mi ha detto che le piace l'altro....che prova ancora qualcosa che è confusa... questa era la voce di Codino, ne era sicuro.
    Che confusa e confusa...tu faglielo sentire e poi vedrai che le passa la confusione...griderà come un maiale squartato tanto le piacerà... Supaku ancora non riusciva ad identificare questa voce ma sospettava fosse la stessa di prima.
    Ci fu un rumore di una porta che si aprì di scatto e il silenzio calò nella stanza improvvisamente. Sembrava che Topo Grigio non facesse questo effetto solo a Supaku.
    Ci sono novità, il Governatore ci vuole incontrare in segreto, stanotte, nel tempio dei sette spiriti...preparatevi....Toshiro tu verrai con me e con Lady Misane, Chojiuro, Tanto e Kami, voi ci seguirete dalla distanza per non destare sospetti. Non vogliamo attirare troppo l'attenzione, niente armature, mettetevi qualcosa di semplice e anonimo, niente katana ornamentali, se avete le vecchie spada di allenamento, toglietegli i foderi e usate quelli...questo rossi attirano troppo nell'occhio...avrete tempo solo di mangiare...ci muoviamo alle dieci...Chojiuro, Tanto e Kami, voi vi muoverete per primi...vi voglio appostati in quel tempio prima del calare del sole..non mi interessa dove o come, ma voglio i vostri occhi a proteggerci...muoviamoci
    Ci fu un silenzio generale e poi il muoversi di sedie e lo sferragliare di armature. Supaku disattivò subito la radiolina, aveva quello che gli serviva. Adesso non gli restava che recarsi sul posto dell'incontro e assistere a ciò che si sarebbero detti in segreto il governatore e la l'ambasciatrice. Di sicuro la guardia sarà di molto più bassa rispetto a prima e potrò osservare indisturbato... pensò il ragazzo ordinando subito da mangiare ad una cameriera. Guardò l'ora, erano le sette passate, aveva ancora tre ore per prepararsi. Sapeva già cosa fare. Mangiò con foga rapidamente, poi pagò ed uscì dalla locanda. Finalmente tornava per le strade. Percorse la strada principale sotto i tunnel e le condutture per nascondersi in un vicoletto ed utilizzare la protezione dello stesso per cominciare a salire sopra quelle pareti fatte di tubi. Alla fine trovò un buon posto dove appostarsi. Era poco decentrato sulla sinistra rispetto alla locanda e circa una ventina di piedi da terra. I tubi gli offrivano un nascondiglio naturale, tra i quali ripararsi.
    Dopo un paio di ore, il primo gruppo di tre samurai uscirono. Supaku li individuò subito nonostante la mancanza di armatura laccata e di spade ornate. Supaku attese che i tre si mescolassero alla folla prima di cominciare a muoversi, decise di puntare Codino, era più facile da individuare tra la folla per via della sua capigliatura particolare. Cominciò a muoversi di soppiatto tra i tubi seguendolo dall'alto in modo da non destare sospetti e non essere visto facilmente.

    Bikou Ninjutsu - Tecnica dell'Inseguimento Silenzioso
    BikouNinjutsu-TecnicadellInseguimentoSilenzioso
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Supplementaria
    Grazie a questa tecnica è possibile concentrarsi maggiormente sul celare la propria presenza ed in particolare ridurre notevolmente la probabilità d'essere individuati durante un inseguimento. Grazie a questa tecnica è possibile usufruire al meglio degli oggetti circostanti per nascondere la propria presenza al nemico.
    Consumo: N/A


    Il samurai si mosse rapidamente mirando direttamente verso il tempio, forse gli altri avrebbero preso delle strade differenti, ma a Supaku non interessava, voleva solo vedere dove questo si sarebbe appostato per prenderne il posto. Arrivarono al tempio abbastanza rapidamente, vide Codino entrare dopo essersi guardato un paio di volte intorno. Ormai la notte era calata e la pioggia rendeva tutto molto più oscuro, ma Supaku, che il giorno prima aveva visitato la città, conosceva bene l'entrata del tempio e sapeva come muoversi. Il tempio era in uno dei più alti edifici della città. Come tutto il resto era composto interamente di tubi e lamiere d'acciaio caratteristica principale della città. La sua porta principale era un gigantesco triplo arco che dava su un ingresso largo e spazioso che non conteneva nulla se non colonne fatte da quattro tubi saldati insieme. Supaku prima di entrare si tolse il coprifronte dal braccio non volendo, nel caso in cui venisse scoperto, mettere in mezzo il suo villaggio. Poi cominciò a muoversi passando dall'alto, grazie al controllo del chakra poteva camminare tranquillamente sul soffitto che era alto più di una trentina di metri da terra e rimane comunque abbastanza protetto dal buio visto che quell'enorme ingresso non era illuminato. Codino si mosse rapidamente tra le ombre cercando di sfruttare la copertura delle colonne che erano disposte in quattro file da sei. Supaku attese che quello entrasse nella zona vera e propria del tempio, un grande spazio circolare del diametro di sessanta metri circondato da tre anelli di colonne simili a quelle dell'ingresso ma intarsiate con figure di pioggia e demoni al cui centro stava un enorme altare. Codino si sistemò dietro una delle colonne più vicine all'altare, la zona era completamente vuota al momento. Supaku si posizionò sopra il suo avversario un attimo prima di utilizzare di nuovo la Henge no Jutsu per prendere le sembianze di Codino. Aveva già pensato di utilizzarla ma si era tolto il coprifronte nell'eventualità che qualcuno lo ferisse e che la Henge si dissolvesse. Se anche avessero visto il suo vero volto almeno non avrebbero mai saputo il suo villaggio.

    Henge No Jutsu; Tecnica della Trasformazione
    HengeNoJutsuTecnicadellaTrasformazione
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo d'un cucciolo di cane ne tantomeno nulla di più grande d'un orso.
    Siccome la tecnica non cambia anche il peso dell'utilizzatore, bisogna fare attenzione. Ad esempio sarà si possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma di certo lanciarne più di uno nello stesso turno sarà impossibile per via dell'immenso sforzo richiesto per lanciare un soggetto che pesa dai 50 kg in su. Eventuali armi possedute dal soggetto saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa tecnica. Questa è considerata la tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve.
    Consumo: 1 (A Turno)


    Un attimo dopo si lasciava cadere alle spalle del samurai il più silenziosamente possibile. Il samurai non si accorse di nulla fino a quando un colpo secco del ragazzo all'altezza del collo non lo fece svenire lungo disteso. Bene, adesso aspettiamo come proseguiranno le cose... pensò il ragazzo prendendo il posto del samurai.
    Poche ore dopo il secondo trio si presentò nei pressi dell'altare, Supaku li osservò in silenzio mentre questi si ponevano vicino al grosso tavolo di pietra scolpito con motivi di demoni rampanti e rinforzato in lamiere d'argento. L'altare raffigurava sette dei, sette demoni, anche detti Kami, nell'atto di combattere da di loro per affermare la propria supremazia sugli altri. L'occhio di Supaku cadde sul Fujin, il Demone del vento, nell'atto di spazzare via il suo acerrimo rivale, il Rajin, il Demone del Tuono, con un potente soffio. Ecco un Dio a cui vale davvero fare una preghiera... pensò il ragazzo mentre si sporgeva quel tanto che bastava per osservare meglio la situazione. Dopo un pò di tempo che la nobile e le sue due guardie in borghese aspettavano, un'ombra si mosse tra una delle colonne lontane. I muscoli di Supaku si tesero mentre osservava la figura avvicinarsi all'altare. Non era il Daimo di Ame, questo era sicuro. Supaku non lo aveva mai visto, ma poteva vedere dalla faccia insoddisfatta di Misane che non era quello che si aspettava. Le sue parole infatti echeggiarono per il tempio vuoto come una frustata.
    Cosa significa tutto questo? disse con aria gelida la lady di Komen. L'uomo si avvicinò mostrando uno sguardo imperturbabile, dopo un attimo cominciò a parlare. Supaku dovette tendere le orecchie il più possibile per riuscire a capire cosa stava dicendo.
    Lady Misane sono spiacente che il Daimo non sia potuto venire ma non riteneva prudente abbandonare la propria posizione insospettendo quindi i funzionari di Konoha e Suna...Sono stato mandato io, in qualità di ambasciatore per stabilire le trattative di alleanza tra i nostri villaggi...
    Lady Misane era visibilmente scontenta della situazione ma non disse nulla mentre le sue labbra si tenevano in una linea. Bene, allora iniziamo....Una possibile alleanza tra le nostre città potrebbe avvantaggiarci a spese delle grandi nazioni ma priverebbe Komen di una protezione da parte dei ninja dei grandi villaggi di Suna e Konoha...Il villaggio di Ame deve essere pronto a supplire a quella mancanza fornendo dei propri ninja a disposizione di Komen...
    Sono d'accordo, ricordatevi però che in cambio Ame dovrà richiedere una piccola tassa in merito, una percentuale sui guadagni che i vostri mercanti faranno arricchendosi come intermediari tra Konoha e Suna...
    Il resto della chiaccherata fu molto tecnica e formale Supaku non attese la sua fine perchè sembrava che, nonostante la disapprovazione di Lady Misane per il comportamento del Daimo, il trattato si sarebbe concluso molto probabilmente. Qualcosa gli diceva non quel giorno perché sembrava che Lady Misane fosse abbastanza scontenta da voler trattare ancora su alcuni punti e oltretutto il trattato doveva sigillarsi alla luce del sole e non nelle ombre di un tempio come stavano facendo adesso. Si stanno mettendo d'accordo per fare in modo che il trattato sia già stilato e la sua approvazione e firma sia una cosa così veloce e inaspettata per le grandi nazioni da non permetterle di reagire... Pensò il ragazzo. Mi basta, oltretutto non devo destare eccessivi sospetti... Supaku risalì la colonna tramite il controllo del chakra e si dette alla fuga fuori dal tempio, dopo aver rilasciato la Henge no Jutsu una volta al sicuro nell'ombra del soffitto. Ho raccolto sufficienti informazioni per sapere che l'accordo ci sarà a meno che le grandi nazioni non offrano a Komen un motivo per non stipulare il contratto con Ame...ma adesso non sono più problemi miei... pensò mentre ordinava tramite la radiolina ai cloni di corvi, che fino a quel momento erano rimasti nelle stanze dei bersagli, di rimettere i tavolini a posto e di dissolversi una volta finito di risistemare la situazione. Adesso non sono più utili... pensò il ragazzo.
    Così cominciò il suo ritorno a casa per fare rapporto al Kazekage. Decise di riposarsi la sera nella sua locanda in modo da partire la mattina preso senza quindi iniziare a viaggiare di notte che poteva risultare pericoloso. La mattina dopo si fece una grande colazione e si lanciò sulla strada. Pioveva di nuovo, ma Supaku non ricordava una volta che in quel villaggio non avesse piovuto. Per fortuna quando arrivò nel deserto le cose di fecero diverse e subito il calore di Suna lo abbracciò come un amico ritrovato. Dopo neanche un'ora di cammino i suoi capelli erano già asciutti e i suoi abiti stavano già cominciando a bagnarsi per il sudore. Dopo un'intera giornata di cammino il ninja decise di fermarsi per mangiare un rapido pasto. Stavolta non aveva trovato oasi nelle quale sostare, una vera sfortuna, quindi aveva dovuto accontentarsi di mangiare della carne salata e un paio di gallette. Le riserve d'acqua stavano già scarseggiando ma potevano reggere ancora mezza giornata. Il giorno dopo tornò a camminare nel deserto e stavolta riuscì a trovare una piccola oasi sufficiente per permettergli di riempire di nuovo le sue borracce. Il resto della giornata proseguì così fino alla sera dove, stanco si riposò ai piedi di una duna nel deserto. Mentre rimuginava sui propri dati e già stilava il rapporto al Kazekage sullo stesso rotolo che gli era stato dato per la missione. Le cose erano semplici, Supaku sperava che il Kazekage non pretendesse anche una prova tangibile perché sarebbe stato impossibile per lui ottenerne una senza che i bersagli se ne accorgessero e entrassero in allarme. Le mie capacità non sono ancora così elevate... pensò il ragazzo con rammarico. Se avessi avuto delle cimici sarebbe stato tutto molto più semplice e non avrei dovuto sprecare tutto quel chakra per creare dei cloni... ma ormai aveva dovuto arrangiarsi con quello che aveva e pensava di aver fatto comunque un buon lavoro. Arrivò alle porte di Suna il giorno successivo verso mezzogiorno. Era una giornata particolarmente calda e Supaku non vedeva l'ora di andare in un bagno pubblico per togliersi la sporcizia del viaggio di dosso e godersi una buona bibita ghiacciata. Spero di aver fatto del mio meglio... si disse il ragazzo mentre consegnava il rotolo con il rapporto all'ufficio del Kazekage.
    E adesso a farsi un buon bagno!


    Stato
    ChakraFisicoMentale
    130-6(primaHenge6turni)-3(seconda henge tre turni)-4-4-20x2(henge dei due cloni 20 turni)-5(ultima henge5turni)=68OttimaleSereno
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x 8Radiolina
    Shuriken x 14Rotolo Minore
    Senbon x 1730m di Filo metallico
    Cartebomba x3Pillole del Soldato x3
    Indossato
    SlotOggettoLocazione
    FoderoOmoikaruiVita zona lombare sins.
    Fodero MinoreWakizashiVita zona lombare dest.
    AltroBendePolsi, Mani e Caviglie
    AltroCoprinasoIntorno al collo
    AltroParabracciaIntatti
    Note Coprifronte legato al braccio destro.
    - 2 kunai legati a 2 cartebomba.
    - 1 kunai legato ad 15m di filo metallico.
     
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    - Vai sempre in giro con tutte le armi? E pensare che credevo di essere io quello fissato su 'ste cose e mi limitavo a portarmi dietro solo la borsa e stronzatine varie.
    - Teoricamente davanti alle porte dei Villaggi ci stanno dei Chuunin e sulle mura degli Sp.Jounin, almeno s'è sempre detto così.
    - Ti consiglio di mettere un colore sia al pensato che al parlato altrui.
    - Tempesta di Sabbia forte o debole non è comunque mossa saggia buttarcisi volontariamente.
    - A parte gli scherzi, leggere che trovi delle oasi nel deserto anzi che dei chioschi mi fa sentire "realizzato" xD
    - Meglio non fare riferimenti alla Amegakure del Manga e non descrivere cose che nella nostra storia, che si distanzia da quella del Manga, non è con tutta probabilità mai stata narrata.
    - Di notte nel deserto dovrebbe fare un freddo cane xD
    - Birra e noccioline... ci mancava solo la peperonata.
    - La prima cosa che segni in rosso (dopo che ti invitano a sederti al tavolo con loro per intenderci) in realtà dovrebbe essere in verde dato che sei tu a parlare.
    - Dovresti descrivere cosa sfrutti per non farti individuare durante l'utilizzo della "Bikou Ninjutsu - Tecnica dell'Inseguimento Silenzioso".
    - E' una cosa piuttosto strana quella di trasformarsi ma parzialmente, non è che sia effettivamente un errore, però... in ogni caso se lasci fuori solo l'orecchio il microfono non c'è e di conseguenza l'originale non sentirebbe un bel niente. E secondo me se anche lasciassi fuori pure il microfono quello che riuscirebbe a sentire sarebbe davvero poco dato che quel microfono non ha un ampia portata bensì è realizzato per essere utilizzato vicinissimo alla fonte. Solo questo dovrebbe mandarti a donnine di strada tutto il resto della missione.
    - Mi suona strano che nel tempio vi siano figure di demoni.
    - Se ti posizioni sopra il tuo avversario e poi usi la Henge, l'uomo si dovrebbe accorgere della tua presenza dato lo sbuffo di fumo e il rumore che produce, quindi l'effetto sorpresa va a farsi benedire.
    - Si scrive "Daimyo", se era quello che intendevi.
    -
    CITAZIONE
    Dopo neanche un'ora di cammino i suoi capelli erano già asciutti

    Neanche un'ora? Da me, d'estate, bastano cinque minuti o al massimo dieci e i capelli sono belli che asciutti xD

    Fatti aggiungere una C e 130 Ryo.
     
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2 replies since 14/11/2012, 14:37   114 views
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