Missione Kisuke Momochi

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    Missione Kisuke Momochi
    Missione a Servizio di:Kirigakure No Sato
    Livello:B
    Esecutore della Missione:Hanzo Nishimura (Kisuke Momochi)
    Quest'oggi dovrai eseguire una missione d'assassinio. Il tuo obiettivo ha di recente fondato un organizzazione che risiede a sud di Kirigakure no Sato, su una piccola isoletta situata a ovest dell'isola di Teichi. Dista meno di mezz'ora di viaggio via nave, ma una volta messi i piedi sulla terra ferma dovrai prestare massima attenzione. Nel cuore dell'isola, secondo le informazioni ottenute da una squadra di Chuunin, vi è un antico castello che fa da quartier generale. Il tuo obiettivo è un Chuunin d'alto livello, seppur appena ventenne, che risponde al nome di Roku Yamazaki. È un ragazzo di media statura dai capelli bruni e la carnagione avorio. Non è un Mukenin, non sulla carta almeno, ma temiamo che la sua organizzazione, seppur apparentemente lecita, possa causare a livello governativo pesanti complicazioni. L'organizzazione di cui è a capo conta anche una trentina di Genin, e meno probabilmente anche qualche altro Chuunin oltre a lui. Tieni conto che sono tutti volontari che non guadagnano nulla nell'aiutarlo, elimina dunque solamente il tuo bersaglio e, solo se dovesse servire, qualche altro elemento utile al buon esito dell'operazione. Perdendo il loro idolo le acque si calmeranno e gli Shinobi che fanno parte della sua setta torneranno tranquilli e fedeli servi del villaggio.
    Buona fortuna, Shinobi!
     
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    Narrato, «Parlato», "Pensato", «Copie», «Galatea», «Roku», «Evocazioni», «Parlato Altri»


    Quella in cui gli era stato detto di raggiungere la Tana del Ragno era una mattina umida ma particolarmente fresca, per essere il primo di settembre. Aveva piovuto incessantemente la sera e la notte prima, le gocce d'acqua che crivellavano la nebbia caratteristica di Kiri. Kisuke Momochi prese a cambiarsi, cambiare se stesso e la sua anima, indossando la maschera di Hanzo Nishimura, dunque in veste di componente delle Forze Speciali, in particolare dell'Unità Hattori, si mosse silenzioso e inosservato in direzione del punto e luogo di raccolta e convocazione.
    A quell'altitudine una leggera nebbia avvolgeva la Tana del Ragno, la base operativa di Yuudai Hattori, situata su uno dei picchi montani che circondavano il Villaggio della Nebbia. Un tempo un tempio dedicato agli dèi, ora apparentemente un tempio in rovina ormai abbandonato e in disuso da anni, mentre all'interno era solita riunirsi l'Unità Hattori della Squadra Speciale, per ogni sorta di briefing, incontro, convocazione formale, incarico di missioni e via discorrendo. L'elemento cardine era appunto Hattori, detto il Ragno. Altri quattro uomini mascherati (esperti combattenti, formidabili percettori e sensoriali, utilizzatori di barriere quali le Quattro Fiamme Purpuree o la più temibile Barriera dei Quattro Soli Rossi) disposti a croce intorno al vecchio tempio presidiavano la base operativa, controllando che nessuno si avvicinasse troppo o tentasse qualsiasi azione per anche solo scostare un lembo di mistero che avvolgeva le Forze Speciali. Quando videro la maschera di Kisuke e udirono la parola d'ordine corretta gli diedero accesso all'interno. Vivide e tremolanti luce calde irraggiavano la sala principale, alle cui pareti non mancavano simboli e addirittura rosari religiosi e statue di divinità dall'aspetto per di più quasi diabolico. Al centro un massiccio tavolo in legno di noce, duro, robusto, levigato, sulla cui superficie stava srotolata una grande mappa del Paese dell'Acqua. Per quanto fosse finemente curato, l'aspetto e l'arredamento interno del tempio risultava essere quasi spocchioso in confronto a quanto la struttura si mostrava all'esterno, un po' come un burbero dal cuore buono. Ad ogni modo, il kiriano mosse alcuni passi sul tatami, avvicinandosi al grosso tavolo.
    «Hai fatto presto» furono le parole con cui Yuudai Hattori accolse l'arrivo del Momochi.
    «Mi è stato detto che era urgente.»
    «Sai già anche perché sei qui, no?»
    «Non con esattezza, ma posso supporlo.»
    «Ammirevole! Quest'oggi sei stato convocato per una missione d'assassinio. L'uomo allungò al kiriano una busta sigillata in ceralacca. Giusto il tempo d'allungare la busta che il kiriano l'aveva già presa, poi la scartò levando lo spago arrotolato e il sigillo in ceralacca rossa. Prese il foglio tra le mani e dopo aver letto un paio di volte il contenuto la passò all'interno di una tasca della divisa. "Faccenda piuttosto interessante, avrò con questi soggetti una bella gatta da pelare." pensò tra sé e sé nel momento, per poi risollevare lo sguardo.
    «Si tratta di un piccolo gruppo di rivoluzionari che hanno istituito un'organizzazione che più di un'organizzazione ha l'aspetto di una setta. Si fanno chiamare i Rivoluzionari del Sud. Come hai potuto notare non è a carenza di adesioni, i membri sono ormai parecchi e sono sempre in costante crescita. Questi qui fanno conoscere alla gente il loro culto, spingendola ad abbracciarlo. Sappiamo che le loro continue adesioni sono dovute anche ad perpetuo reclutamento nei villaggi e nelle cittadine.»
    «Motivo?»
    «È semplice, al punto che potrebbe quasi apparire una roba da nulla. Appoggiano, per così dire, il Daimyo dell'Acqua, ritenendolo l'unico e vero detentore del potere nel Paese dell'Acqua, inglobando anche gli Shinobi e il Villaggio della Nebbia. Screditano di conseguenza e annullano la figura del Mizukage. Diciamo che secondo alcuni prendono il Daimyo innalzandolo a reincarnazione di divinità. Tutto questo senza il minimo consenso e con la totale disapprovazione del Daimyo stesso, il quale ha in primis preferito prendere questa decisione piuttosto che di persona far sciogliere quel manipolo d'infervorati.»
    «Hattori-dono, mi perdoni, ma non ho altre informazioni a mia disposizione?»
    «Nishimura, tutte le informazioni che t'occorrono stanno scritte nere su bianco in quel foglio.»
    «Almeno posso richiedere l'affiancamento di Heki Nakamura?»
    L'uomo s'esibì in un breve cenno del capo. «Pare proprio che tu ti sottovaluti, e sopratutto che sottovaluti me e la mia intelligenza. Devi semplicemente sbaragliare quel manipolo di Shinobi e per questo compito ho scelto te, e te soltanto. Ho detto d'andare, e vai!»
    «Ricevuto, d'accordo, signore!»
    «Bene, puoi andare.» Così Yuudai Hattori congedò il Momochi alias Hanzo Nishimura, il quale a sua volta eseguì un breve cenno del capo per poi esibirsi in un leggero inchino, quindi scomparve nel nulla lasciando al proprio posto una nuvoletta di fumo.
    Una volta a casa sua diede nuovamente uno sguardo alla missiva: erano le dieci di mattina quando l'ANBU di Kiri si mise a studiare la traccia della missione. Rilesse ancora una volta il contenuto, poi la buttò nel braciere. Il foglio iniziò a divampare, accartocciarsi, ripiegarsi animatamente su se stesso, fino ad annerirsi e a trasformarsi in un ammasso nero che al minimo tocco si sarebbe frantumato e polverizzato diventando cenere. Le informazioni a lui date erano ben poche, unite a quelle altre di cui lo aveva messo al corrente Hattori, tuttavia erano abbastanza concise e sufficienti. Dopodiché uscì dal suo ambiente personale e avvertì Galatea di dover partire in missione, senza dare particolari dettagli, essendo una missione a servizio della Squadra Speciale. Lei come sempre capì, e non fece tante domande. A Kisuke già dispiaceva dover mentire, per quanto fosse quasi una sua dote naturale, ma con Galatea non ci riusciva, gli faceva male, gli dispiaceva. Quella sera stessa, prima di partire a notte fonda, come se volesse farsi perdonare della sua prossima e ormai imminente assenza, tornò a casa e si presentò da lei con un enorme mazzo di nontiscordardime, dal significato di amore eterno e fedeltà perpetua, che avrebbero a primo impatto mostrato tutta la loro bellezza non appena lei avesse aperto la porta, poiché Kisuke li teneva ritti dinnanzi a sé. Poi, nella felicità regnante, cenarono insieme. Una cena romantica, solo loro due, con pietanze a base di pesce fresco, cucinate dai due insieme com'erano soliti fare. A cena conclusa, Kisuke prese la sua fidanzata, la condusse in danze passionali e la portò a giacere sul divano di là in salotto. La spogliò completamente e s'infilò tra le sue cosce vellutate e color latte, portandosi dentro di lei, con il corrispettivo di un gemito veemente e strozzato al tempo stesso ogni volta che affondava dentro di lei, finché fu appunto lei a prendere il comando, invertire le posizioni ed a montare su di lui. Fecero l'amore più e più volte, quella sera, e dopo qualche ora dovette alzarsi silenziosamente dal letto dove erano andati a finire nell'impeto della passione, lasciando che la kunoichi rimanesse profondamente immersa nel sonno com'era per andare a prepararsi e lasciarla sola in quella casa, per partire in missione. Scese nel piano inferiore della casa, quello ad accesso esclusivo di pochi elementi. Erano le quattro del mattino quando l'ANBU si mise a ripassare mentalmente i dettagli e le informazioni riguardanti la traccia della missione e la missione stessa. Era una di quelle che, nonostante l'importanza per il Paese, poteva essere svolta e compiuta senza troppa fretta, a patto di giungere sul luogo in ottime condizioni fisiche e mentali, per poi una volta in possesso delle informazioni necessarie mettersi in azione. Una missione d'infiltrazione, insomma, con l'aggravante dei molteplici soggetti d'intralcio al fine ultimo dell'assassinio. Kisuke non era certo la prima volta che si trovava a svolgerne una, per quanto le clausole, le richieste, gli obblighi e le restrizioni fossero sempre anche se per poco differenti dall'una all'altra. "Non farti scoprire, rimani nell'anonimato, fai un macello considerevole, lascia loro un bel messaggio chiaro e forte, bla, bla, bla..." Aveva appena terminato d'indossare la sua divisa e si apprestava ora a montare le protezioni sugli avambracci, quelle sulle gambe sistemate già in precedenza. Polsi abilmente fasciati, sigilli d'evocazione ben stretti e aderenti, gomitiere al loro posto, quindi si avvolse in un ampio, nero, impermeabile soprabito doppio petto con tanto di cappuccio ed infine, sopra al mantello, sistemò il cinturone con borse e custodia perfettamente agganciato in vita, mentre dall'apertura per la testa, adiacente al cappuccio sbucava l'elsa della spada corta, pronta all'uso. "È il momento d'andare." fu il suo ultimo pensiero prima di risalire di un piano, raggiungere la camera da letto e baciare la propria amata immersa nel sonno e avvolta nelle lenzuola, quindi si diresse alla porta. «Fai attenzione...» mormorò la ragazza, senza aprire occhio, come se stesse dormendo, proprio quando il kiriano stava per chiudersi la porta della camera alla spalle. Sorrise, forse per la tacita complicità che vi era tra loro due. Si recò dunque a varcare la porta di casa per poi portarsi così a ridosso delle strade di Kirigakure. La sua dimora distava ben poco dalle porte sud del Villaggio della Nebbia, da cui intraprese il viaggio attraverso le scure e umide foreste del Paese dell'acqua attanagliate da banchi di nebbia più o meno fitti, sorpassando gigantesche querce secolari dal fusto nodoso e robusto. La direzione intrapresa non era una delle solite. Stavolta doveva viaggiare in direzione sud e non verso uno dei soliti e grandi porti del Paese. Lo attendeva dunque, qualche ora più tardi, uno dei tanti piccoli porti senza nome, per giunta alcuni pure sconosciuti ai più. Non che si trattasse di semplici baie e coste con dei moli marci e sgangherati e il semplice movimento di una manciata di pescatori poveracci e malandati. Non avevano la stessa importanza dei più grossi porti del Paese, sfruttati dalle maggiori compagnie di trasporti e commercio, ma vi era sempre movimento a tutte le ore, almeno normalmente. Adesso però, quando vi giunse Kisuke, vi erano solo le barche attraccate, era quasi tutto deserto ad esclusione di un singolo gruppo di uomini, marinai, pescatori probabilmente, posti lungo la banchina. Gli altri, proprietari delle altre navi sicuramente stavano rintananti all'interno della grossa taverna, e prima che anche quel gruppo vi si unisse Kisuke si avvicinò loro. «Che succede qui?» chiese. L'uomo che prese la parola per rispondergli era basso e grosso, sulla cinquantina, muscoli da marinaio nascosti sotto gli abiti, grossi baffi e con qualche capello bianco sparso.
    «Non salpiamo! Non salpa nessuno. Ci sono pirati ovunque! molto probabile che ci sia una tempesta in arrivo... e...»
    «E cosa?»
    «Sirene!» rivelò un altro.
    «Sirene? Cosa dite? Sicuri di non essere appena usciti dalla taverna?»
    «Demoni! Mostri col corpo metà donna e metà pesce! Si mostrano docili e gentili con i marinai, ma in realtà sono infime creature che finiscono solo per farci del male.»
    Kisuke sospirò sconsolato. «Sentite, senza tanti giri di parole, io dovrei andare a sud, su quell'isoletta che si trova a non so quanto da qui, dovrebbe proprio essere di fronte a noi, più o meno in linea retta, secondo la mappa. Ho bisogno che qualcuno mi dia un passaggio.»
    «Non noi ragazzo, non noi. Troppi pericoli in mare in questi tempi.»
    «E chi altrimenti?»
    «Chiunque, ma non noi.»
    «Tutti mi risponderebbero la stessa cosa. Signori, ve lo sto chiedendo con cortesia e sono pure disposto a darvi il giusto compenso.»
    «No, non se ne parla, a meno che tu non abbia un compenso adatto per la mia barca e le nostre vite.»
    Kisuke fece spallucce, quindi fulmineo allungò il braccio sinistro e afferrò l'uomo per la gola, quindi con la destra afferrò un kunai e minacciò gli altri presenti che avrebbero anche solo osato fare una sola mossa. «Noi andiamo, e subito! Se farete i bravi arriveremo dall'altra parte delle acque sani e salvi, e non è di queste sirene che vi dovrete preoccupare, né tanto meno delle tempesta.» Il marinaio diventava paonazzo, con i capelli e i baffi che andavano sempre più in contrasto con il rossore. Gli altri si guardarono l'un l'altro, come per consultarsi a suon di occhiate.
    «Potete scegliere di farvi male qui o di arrivare illesi dall'altra parte. Non vi preoccupate, vi ricompenserò.»
    In breve il kiriano si ritrovò sulla barca insieme a quegli uomini ed al resto dell'equipaggio, in totale una mezza dozzina di uomini forzuti. La barca, ovviamente di dimensioni ridotte rispetto ai grossi traghetti che salpavano dai maggiori porti del Paese dell'Acqua, non era comunque un'imbarcazione di poco conto. Infatti, con dimensioni ridotte, quella barca era in grado di portare circa venticinque persone, con tanto di cabina del capitano, altre due cabine e ben altri dieci posti letto extra. Tempo zero e la ciurma fu a bordo al completo, pronti a salpare tutti quanti. Il mare era nero e la luna color argento, quando la modesta imbarcazione iniziò a solcare i mari agitati, infrangendo le onde spumeggianti agitate dal vento e alimentate dalla tempesta. "È solo mezz'ora, almeno a quanto dice la missiva. Con questo tempo allungheremo di un'ora, non credo di più" si disse, mentre si portava al riparo sottocoperta. Poi chiese lì il parere di qualcuno che concordava con il suo. Chiuso dunque al riparo all'interno di una delle cabine, sbalzato e tenuto sveglio dal rollio dell'imbarcazione e dalle urla dell'equipaggio, Kisuke, non intenzionato ad ammuffire all'interno di quella cabina e dover lottare per mantenere una posizione stabile, decise d'uscire all'esterno, trovandosi in breve tempo ad incrociare i marinai e i mozzi, i quali nonostante fossero presi dalla loro attività non si persero assolutamente dal guardare in cagnesco il loro ospite. Kisuke non diede loro molta importanza e passò oltre, andando in cerca del capitano. Lo trovò poi alle prese con il timone, la nave e le onde.
    «Be', proprio un bel viaggetto questo.»
    L'uomo grugnì in tutta risposta. «Noi non ci facevamo nulla in queste acque, se non accompagnare te.»
    «Credetemi, avete un'ottima scorta» si limitò ad assicurargli il kiriano. «Arriverete tutti interi dall'altra parte.» La garanzia data poteva tranquillamente essere messa in dubbio, ma il kiriano era sicuro dei propri mezzi e avrebbe potuto far fronte a pirati, corsari, sirene e perché no?, anche qualche tempesta. Gli venne da sorridere all'idea di lui che combatteva contro gli dèi del mare ma visto il suo rapporto intimo con l'acqua poteva anche starci. Più tardi, come previsto, pressappoco nel giro di un'oretta di viaggio, l'imbarcazione attraccò.
    «Avete visto che non è successo nulla?» Sul suo sorriso si poteva denotare una vena sadica. «Vi devo un favore, oltre al compenso, se dovesse servire spero un giorno di potervelo restituire.» In quel modo Kisuke saluto i marinai, ovviamente lasciando loro il compenso promesso. Dubitava fortemente di rincontrare in futuro quegli uomini, ma per esperienza aveva imparato a non mettere in dubbio l'operato dell'infimo destino proprio quando si era ritrovato ad affrontare una ragazza che lo aveva cacciato poiché in cerca di vendetta per la sorella morta anni prima. "Chissà come se la starà passando ormai quella lì..." Ma ciò non era importante, adesso. Sempre avvolto nel suo soprabito, Kisuke si lasciò alle spalle l'imbarcazione e i suoi ormai ex compagni di viaggio, percorse il molo, la passerella e attraversò il mercato del pesce. "La missiva dice di fare attenzione appena metto i piedi sulla terra ferma, ma qui vedo solo una delle classiche taverne da marinai che ci stanno in ogni porto, piccolo o grande che sia. Inoltre, parlare con qualcuno non potrà farmi altro che bene, tanto trovare il castello non sarà difficile, a prescindere da eventuali informazioni raccolte, dubito che in una piccola isola come questa, ci siano tanti castelli nel cuore dell'isola." Prima di procedere oltre, il kiriano decise di tentare l'approccio con una delle scarse strutture lì in zona, nessuna di esse era una struttura ricettiva ma quella che aveva adocchiato gli pareva decente che l'isola metteva all'accoglienza di coloro che arrivavano via mare. Chiaramente si trattava di una taverna, la classica da marinai, senza nemmeno un insegna che ne gridasse il nome. Quell'isola non viveva di certo di turismo, bensì di pesca, trasporti e commercio, ergo la struttura posta lì in zona mirava ad accogliere quel genere di lavoratori. Kisuke decise comunque di avventurarsi. Addirittura si sentì quasi fortunato ad aver incrociato anche degli shinobi, oltre ai marinai, in quella stessa locanda che aveva scelto per sé, per ristorarsi dopo l'odioso viaggio in mare aperto e per iniziare a farsi una certa idea di quale fosse la situazione nell'isola. "In fondo è normale, c'è sempre qualcuno di stanza in queste terre." Il locale era ampio, con tanti angoli e nicchie in ombra dove poter stare in pace, un bel focolare per stemperare l'ambiente e combattere la prepotente umidità marina, tuttavia Kisuke andò a sedersi direttamente al bancone, su uno sgabello, com'era solito fare in genere quando doveva solo bere e ascoltare pettegolezzi senza mangiare nulla. In genere i marinai erano i peggiori pettegoli del mondo, sopratutto se scorreva un po' di birra e vino, sia pure d'infima qualità. Gli Shinobi invece erano di tutt'altra pasta, solitamente. Kisuke lo sapeva, per quanto poi ci fosse sempre qualcuno che non seguisse le regole e bevesse durante una pausa dal servizio o peggio ancora assumesse sostanze illegali, quali droghe, dopanti e stupefacenti. Ad ogni modo gli sarebbe bastato ascoltare, qualcuno e di qualcosa avrebbe pur dovuto parlare. Ordinò del tè verde fumante, della miglior qualità disponibile, con sommo stupore dell'oste, abituato a servire litri e litri, addirittura barili di bevande alcoliche. "Non sono uno smidollato, se ti stai chiedendo questo" pensò il kiriano, mentre sosteneva lo sguardo dell'oste che gli serviva il suo tè in cambio di una manciata di monete che Kisuke lasciò libere sul bancone. Gli argomenti di discussione erano dei più svariati, dalla tempesta che imperversava in quei mari in quei giorni, dalle conquiste carnali dei marinai, dalle sfide a chi aveva il cazzo più lungo, vanterie di enormi pesce spada con sul muso una spada d'acciaio indistruttibile venduti per decine e decine di migliaia di Ryo, forzieri riempiti di gioielli trovati all'interno della pancia di uno squalo, perle enormi e addirittura queste fantomatiche e temibili sirene, creature metà donna e metà pesce, ma nulla che trattasse di un certo Roku Yamazaki e i suoi Rivoluzionari del Sud e il suo operato nell'isola. Il tè ormai era finito, gli aveva riscaldato stomaco e ossa, dunque si alzò dallo sgabello e si avvicinò al focolare. Kisuke si protese verso il chiarore purpureo del fuoco. «Credo che la questione Yamazaki sia ben più preoccupante per tutti voi altri, rispetto a questa fantomatiche sirene» disse di punto in bianco, parlando a tutti e nessuno, mentre si riscaldava le mani. Aveva in questo modo lanciato l'amo, sperando che qualcuno abboccasse e fu così che scoprì alcuni Shinobi non essere tanto diversi dai marinai. Infatti udì quelli seduti al tavolo alle sue spalle intraprendere il discorso semplicemente accennato da Kisuke. «Già, certo che quel Roku Yamazaki ha proprio del fegato» aveva esordito, infatti, uno di loro.
    «Parli del rivoluzionario a capo di quella setta?»
    «Proprio lui. Forse dovremo unirci a lui e alla sua causa.»
    «Dici sul serio?»
    «Chiaro! Pensa a noi, lasciati di stanza qui, per lungo tempo, in terre lontane da casa, dimenticati perfino dagli dèi...»
    «Ma sta' zitto, idiota! Pensa invece a quanto ci daranno se lo togliamo da mezzo ai piedi.»
    «Niente cretino...»
    «E perché no?»
    «Non è mica un criminale.»
    Sì, ma le sue idee sono un po' troppo rivoluzionarie per il nostro sistema e trovano fin troppo accoglimento. Dannazione, l'altro giorno m'ha fermato uno di loro che inizialmente ha preso il discorso alla larga, poi mi ha chiesto cosa ne pensassi e se fossi disposto ad unirmi alla loro causa...»
    «Perché, potrebbe cambiarci qualcosa?»
    «Giusto! Ecco la domanda giusta... potrebbe cambiarvi qualcosa, lui?» intervenne, allontanando le mani dal fuoco per poi sfregarle l'una contro l'altra. «Che cos'ha fatto questo tizio finora per farvi riporre in lui la vostra fiducia? Non m'interessa granché di quello che fate qui, vorreste invece fare e di quali sogni potrebbe rendere realtà questo Yamazaki, però mi chiedo quanto possa essere saggio cavalcare l'onda del momento senza che...»
    «Momochi Kisuke?» lo interruppe una voce.
    «Chi lo cerca?» rispose mentre un campanello d'allarme si accendeva nel suo cervello.
    «Un amico.»
    «Non ho amici. Piuttosto come fai a conoscermi?» Era un ragazzo non tanto alto, intorno al metro e sessantacinque, quello che lo aveva interpellato, la corporatura evidentemente esile e gracile facilmente intuibile anche da sotto gli abiti che indossava.
    «Te lo rivelerò, prima però voglio che rispondi ad un semplice indovinello.»
    «Perché?»
    «Perché mi dice così quest'oggi.»
    «Va bene, sentiamo questi indovinelli.» Si rassegnò all'idea di perdere una manciata di minuti per quello che poteva semplicemente essere un demente che avrebbe ricevuto una sonora testa o cosa molto più importante un valido aiuto alla sua missione. "Devo rischiare, al massimo butto via del tempo." «Sono tutt'orecchi.»
    «La madre del Rikudou Sennin aveva tre figli, Qui, Quo e...?»
    «E il Rikudou Sennin...»
    «Bravo! Questo era solo il riscaldamento. Passiamo al prossimo!»
    «Come? Non si era...»
    «Silenzio, silenzio. Quello non era un indovinello, bensì solo una piccola prova. Senti questo.»
    Il kiriano sbuffò seccato. «Muoviamoci, mi sto stancando.»
    «Senti questo. Un uomo giunge di fronte a due porte, ciascuna sorvegliata da un guardiano. Una delle porte conduce alla salvezza, l'altra a morte certa. Uno dei due risponde sempre in modo veritiero alle domande che gli vengono rivolte, mentre l'altro mente sempre. Non si sa però quale sia il guardiano sincero e quale il mentitore. All'uomo viene concesso di fare una sola domanda, a uno solo dei guardiani. Come può l'uomo individuare la porta che conduce alla salvezza?» chiese infine l'uomo, gongolante e saccente. "Questa la conosco già" pensò Kisuke, beffardo, il quale si mostrò tuttavia pensieroso nei confronti dell'uomo misterioso. Sollevò gli occhi, si portò due dita al mento, poi dopo circa un minuto rispose: «Ci sono! Chiede a uno qualsiasi dei guardiani cosa risponderebbe l'altro alla domanda "quale porta conduce alla salvezza?" per poi scegliere la porta opposta a quella suggerita.» Stavano dando un bello spettacolo insolito per i presenti, i soliti clienti abituali, i quali si ritrovavano divertiti e premiarono il kiriano con un applauso alimentato anche dal battito di mani dell'enigmista. «Oh, ma sei proprio bravo allora, permettimi di fartene un altro! È troppo divertente!»
    «Ancora?!»
    «L'ultimo, l'ultimo. Prometto che è l'ultimo. Poi, se rispondi correttamente non te ne pentirai.»
    Kisuke sospirò e annuì. «Forza!»
    «Davanti a te hai tre interruttori posizionati su off e una porta chiusa che da ad una stanza completamente vuota, se non per una lampadina. Solo uno dei tre interruttori accende la lampadina nella stanza oltre la porta. Puoi aprire la porta una volta sola ma non puoi premere gli interruttori mentre la porta è aperta.» Fece una pausa teatrale. «Come fai a capire quale interruttore accende la lampadina?» Bella domanda, quello dovette ammettere Kisuke era un vero indovinello, che lui tra l'altro non aveva nemmeno già sentito per poter sparare la soluzione sapendola già. "Come faresti?! Sfondo la porta e poi provo tutti gli interruttori! Niente me lo vieta in questo indovinello." Era tuttavia consapevole che non fosse di certo quella la soluzione adatta per vincere sulla stessa categoria e disciplina. Il cervello di Kisuke prese a lavorare all'impazzata, non si sarebbe di certo lasciato fregare da uno stupido indovinello con alla base uno stratagemma così infimo. L'enigmista rideva assai divertito, prendendo in giro il kiriano in difficoltà con quell'indovinello e mettendolo ancora più in difficoltà impedendogli di ragionare accuratamente. "Non te la do vinta, maledetto bastardo. Ti potrei strappare le informazioni come e quando voglio, ma ringrazia che stiamo in un posto affollato e ho deciso di voler stare al tuo gioco..." Sicuramente in volto un'espressione, una smorfia di nervosismo l'aveva tradito mentre pensava quelle parole per poi incentrarsi sulla soluzione da trovare. "Dannazione, Kisuke, pensa, pensa! Come faresti?" La domanda da fare era semplice, e se la soluzione lo fosse stato altrettanto, la mente messa sotto una condizione di stress avrebbe avuto ben più difficoltà a trovarla. Sarebbe dovuto andare a cercare la soluzione in mezzo agli elementi a propria disposizione. Era sempre così che si ritrovava la soluzione giusta. Escluso il primo indovinello, che non meritava nemmeno di essere chiamato tale, Kisuke aveva constatato che entrambi i successivi risultavano prettamente legati alla logica, senza tranelli, giochi di parole e quant'altro di simile. "Ho una lampadina, una porta, tre interruttori e delle condizioni." Per forza quegli elementi erano cardine e andavano sfruttati per poter giungere alla soluzione. "Gli interruttori sono elementi isolati e di per sé incompatibili con la porta. Quest'ultima presumo non abbia fessure da cui poter vedere se dall'altra parte la lampadina è accesa, altrimenti sarebbe troppo semplice, ergo ci dev'essere un altro modo per scoprire se la lampadina si è accesa senza però poterla vedere." Avrebbe potuto forse ricorrere alla Muon Satsujin, per sentire se riusciva a percepire un qualche ronzio, segnale che la lampadine si fosse accesa, ma quella era una soluzione pari a quella a quella di sfondare la porta, a meno che... «Accendo il primo interruttore e aspetto un po'.» L'uomo annuì compiaciuto, segnalando al kiriano che fosse quella la strada giusta da seguire. «Poi accendo il secondo interruttore e apro la porta. Se la lampadina è accesa l'interruttore giusto è il secondo, mentre se invece è spenta tocco la lampadina: se è calda l'interruttore giusto è il primo, in caso contrario è giusto il terzo.» Sul volto del Momochi, convinto di aver raggiunto la soluzione corretta, si allungò un sorriso di soddisfazione, ben visibile anche attraverso il coprinaso.
    «Oh, che bravo! Hai vinto!» si complimentò l'uomo che applaudì compiaciuto e divertito. «Seguimi un attimo, voglio parlarti in privato» disse, poggiando una mano sulla spalla di Kisuke, come se fosse un amico di vecchia data. Il kiriano in tutta risposta lo guardò con aria di stizza e si levò quella mano dalla spalla, facendo un cenno con il capo indicando all'uomo di fargli strada. Quando si portarono all'esterno, il fragore delle onde spumeggianti che riempiva l'aria intorno a loro, i due si portarono in prossimità di uno dei pochi moli lì presenti, più precisamente all'ombra di un piccolo stabile di quadrata lì vicino, simile ad un gabbiotto.
    «Il mio nome è Keiichi Asahina, e sono un emissario, un sacerdote di Roku Yamazaki e della Rivoluzionari del Sud L'introduzione che faceva da presentazione fu, per quanto abbastanza classica e semplice, sufficientemente esaustiva. «Momochi Kisuke, sappiamo che sei uno Sp.Jounin, ed uno del tuo calibro ci farebbe decisamente comodo, a noi e alla nostra causa.» "Peccato che quello che sapete sia sbagliato, sono entrato a far parte delle fila degli ANBU da un bel po' di tempo." pensò tra sé e sé il kiriano. In fondo quelle erano informazioni che non trapelavano oltre una ristretta schiera di elementi, e il rigido sistema costruito tutt'intorno alle Forze Speciali rendeva ancor più arduo fare la spia.
    «Certa gente si crede di essere l'ombelico del mondo ignorando in realtà di essere il buco del culo. Non so nemmeno quale sia il nome della vostra organizzazione o setta che dir si voglia, meno ancora ho motivi validi per appoggiare la vostra causa.»
    «Non hai mai sentito parlare dei Rivoluzionari del Sud
    «No, e non mi è mai interessato.»
    «E nemmeno il denaro, t'interessa? Una prossima posizione di rilievo nella Nebbia?»
    Kisuke scosse il capo. «Nemmeno.»
    «Devo dedurre quindi che questo sia un no?» chiese l'uomo con un evidente punta di amarezza e dispiacere. Il kiriano fece spallucce. «Per inciso, però, se t'hanno mandato qui da noi significa che un po' ombelico del mondo lo siamo.» disse come a voler far innervosire il kiriano, come una provocazione bella e buona dopo che il Momochi gli aveva corrisposto un secco rifiuto.
    «In realtà state per diventare decisamente il buco del culo, solo che voi ancora non ve ne siete resi conto. Per inciso, non c'è bisogno che ti dica io cosa può accadere ad un buco di culo, vero?»
    «Che intendi dire?»
    «Nulla di particolare ma noto con piacere che la tua spavalderia è andata a farsi benedire. Ora però un indovinello lo faccio io, vediamo se sei così bravo ed accorto. Sei pronto?»
    «Sì, ci sto!»
    «Perfetto, allora senti qui: chi la crea la vede. Chi la compra non la usa. Chi la sta usando non la vede. Che cos'è?»
    «Mi hai preso proprio per un pivello... ma è semplice: la bara!»
    «Appunto.» Lo disse con lo stesso tono con cui chiunque altro, lui compreso, pronuncerebbe il nome dell'amata. Il giovane spalancò gli occhi ma la mano di Kisuke si era già fiondata a mordere il volto, tappandogli al tempo stesso la bocca, quindi lo spinse contro la parete dello stabile e con l'altro braccio, con l'esterno, pressò sulla gola del malcapitato. «Ascoltami bene. Non provare ad urlare, o ti ammazzo. Non provare a ribellarti, o ti ammazzo. Non provare a usare il Chakra, o ti ammazzo. Non fare niente, perché qualsiasi cosa farai che non sia autorizzata da me mi costringerà ad ammazzarti. Sbatti le palpebre se hai capito.» L'uomo eseguì. «Io adesso allento leggermente la presa, sia dalla gola che dalla bocca, e tu mi dirai ciò che voglio sapere. Sbatti le palpebre se hai capito.» Ancora una volta eseguì. Fu a quel punto che Kisuke sottopose l'enigmista ad un Genjutsu che seppur di bassi livello avrebbe sconvolto il suo flusso del Chakra portandolo quasi ad uno pseudo stato di ebbrezza.

    Kakkou's Genjutsu - Il Genjutsu di Kakkou
    KakkousGenjutsu-IlGenjutsudiKakkou
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Genjutsu
    Un tecnica di basso livello che ha lo scopo d'estorcere informazioni alle proprie vittime. Quando il soggetto viene catturato in questo Genjutsu normalmente è legato poiché in caso contrario sarebbe facile uscirne con il Kai; Il Genjutsu necessita che l'utilizzatore rimanga immobile per ben due minuti ed una volta catturato nel Genjutsu l'utilizzatore non potrà distogliere eccessivamente l'attenzione dalla vittima poiché la tecnica andrebbe dissolta.
    Consumo: 2


    «Voglio sapere come posso ottenere un appuntamento per un incontro privato con Yamazaki, senza che lui lo sappia.» Il giovane, dall'espressione, sembrò non capire, Kisuke dunque si spiegò meglio. «Voglio sapere dove si trova questo castello con precisione. Sì, dai, il vostro quartier generale. Poi voglio sapere come posso fare ad infiltrarmi nel vostro castello. Voglio sapere quanti siete. Come siete organizzati. Ronde, orari, percorsi delle guardie. Se c'è un rigido sistema di persone che si può avvicinare a lui, nel caso chi e come. Abitudini... forza, sono tutto orecchi.» Il kiriano scoprì dunque che dal sacerdote esserci sempre almeno una quindicina di elementi all’interno del castello, essere la struttura distribuita su tre livelli, a pagoda, con ampio giardino tutt’intorno e racchiuso da muretti perimetrali. La struttura presidiata con sentinelle nel giardino, le quali svolgevano il loro compito sempre e solo all’interno del perimetro della struttura, gli unici elementi dei Rivoluzionari del Sud che potevano stare fuori ed eventualmente allontanarsi erano coloro incaricati di reclutare elementi oppure coloro che venivano mandati a svolgere qualsivoglia incarico. Roku Yamazaki non era invece quello che si sporcava le mani, nessuno in effetti lo faceva, anche i lavori di cui l’organizzazione si faceva carico era qualcosa di perfettamente legale e pulito, mirato solo a racimolare fondi, dunque il Chuunin si limitava a scendere abbastanza poco in campo, bensì a coordinare il lavoro e far quadrare i conti, ricevendo i propri accoliti nella sua sala personale e riservata puntualmente per eventuali comunicazioni. "Mi spiace per te, ma se è così tu mi potresti servire" pensò il Momochi, studiando e ricalcando i particolari del volto e del fisico della sua attuale vittima, fondendoli ai ricordi di quando ancora stavano all'interno della taverna. Mentre lo ascoltava parlare, raccontare dell'ingresso, di come entrare, come identificarsi, eventualmente cosa dire, raccontare di come era pressappoco strutturato il castello dentro e fuori, Kisuke memorizzava anche la sua voce, così da poterla sfruttare in futuro. A raccolta informazioni conclusa avrebbe piantato un kunai di Kiri esattamente sotto l'orecchio sinistro del malcapitato, spingendolo in profondità nella carne, lacerando, poi Kisuke avrebbe estratto il pugnale ninja, lasciato la presa sul corpo e con un calcio gettato il cadavere in mare, lasciando che le onde lo inghiottissero e le tanto acclamate sirene lo accogliessero nei loro fondali. Ovviamente non poteva fidarsi alla cieca, nonostante il Genjutsu dentro cui aveva intrappolato l'uomo, avrebbe dovuto approfondire e verificare per conto proprio se tutto quanto aveva strappato dalla bocca dell'enigmista corrispondesse a realtà.

    ...

    Fuori, la notte stava calando sul castello. La luna piena saliva dalle mura orientali del castello. La sua luce pallida gettava sul terreno le ombre dritte delle mura del castello e curve, sinuose del suo tetto. L'aria era fredda, umida e piena di odori. Kisuke osservava il castello mentre stava appollaiato su un ramo, telescopio alla mano. "Solita routine, pare..." pensò mentre con il telescopio osservava la situazione e constatava svolgersi la stessa attività del giorno precedente. Forte delle prove raccolte nei giorno precedente, quella sera Kisuke Momochi, anzi, Hanzo Nishimura, decise d'entrare in azione. Aveva passato tutto il giorno e la notte del giorno precedente più la mattina di quest'oggi ad osservare lo svolgersi delle attività all'interno del castello, per quel che il suo telescopio e le varie posizioni rialzate che selezionava gli potevano concedere. "Devo innanzitutto studiare la struttura, verificare le abitudini e gli spostamenti e dopodiché in base a ciò escogitare il modo per attirarli fuori all'esterno, mentre io mi preoccupo di eliminare il loro capo che è al contempo trattenuto all'interno da me" si disse. Fu tutto più che sufficiente per poter osservare quanto succedeva, le guardie all'ingresso del castello nel lato interno, le guardie appostate dietro le feritoie dietro una di quelle che potevano essere considerate delle torri (le aveva notate sapendo già dal sacerdote della loro presenza), i vari spostamenti, le ronde meticolosamente tenute in tutto il cortile del castello. Aveva contato solo dieci elementi all'esterno: quattro al cancello d'ingresso, due che apparentemente passeggiavano per il cortile del castello che insieme ad un'altra coppia si andavano ad incrociare in due punti del cortile, due gruppi di tre che parevano uno prendersi cura della zona dedicata ad una sorta di giardino zen con tanto di giardino karesansui, mentre l'altro passava da un compitino all'altro senza mai fare qualcosa di preciso. Poi vi erano i due dietro le feritoie. Un totale dunque di dodici elementi certi, più un media di circa cinque elementi all'interno più ancora Roku Yamazaki. "È ora." Dalla divisa prese la radiolina, allacciò il cinturino al collo, nascondendolo sotto al colletto alto della maglia che indossava e facendo passare poi il filo in modo che risultasse il più nascosto possibile dietro le basette nere come il carbone, quindi sistemò accuratamente l'auricolare. Chiaramente la frequenza era sempre la solita, la frequenza ventuno. Poi dalla borsa prese la maschera e la indossò allacciando le fascette elastiche dietro la testa e si preparò ad entrare in azione. Se il suo stratagemma funzionava, Kisuke non aveva assolutamente bisogno di dover sfruttare le falle che le guardie all'esterno di lasciavano dietro nelle loro ronde, i punti bui per evitare di essere avvistato dagli uomini dietro le feritoie, e muoversi silenziosamente per non attirare l'attenzione di qualcuno fino a scalare la parete ed intrufolarsi all'interno. Telescopio alla mano aveva notato che quello che gli si parava di fronte era un vero e proprio mini esercito organizzato, meticolosamente, forse pure troppo: il classico eccesso che storpia. "Forse il loro numero li rende sicuri di non poter essere offesi da nessuno che si ritroverebbe a dover affrontare tutti loro? Per gli dèi della Nebbia..." Ne dubitava, dovevano essere proprio stupidi per crederlo, ma la loro tranquillità lo lasciava leggermente spiazzato. Sapevano di star smuovendo troppo le acque, eppure non si curavano particolarmente di eventuali ritorsioni, forse perché secondo loro forti della posizione legale che ricoprivano. Sarebbe bastato un piccolo gruppo di mercenari in numero pari se non superiore a loro e avrebbero assaggiato il sapore del sangue e della morte. Oppure sarebbe bastato un solo uomo, uno come lui. Non che non ne fosse stato in grado, molto probabilmente ce l'avrebbe fatta con un po' d'impegno ed attenzione, sfruttando le dovute tecniche e strategie, ma non ne aveva la minima voglia né era quello ciò a cui puntava. "Come è solito dire il Ragno, esistono lavori per mille uomini o per uno solo..." Il vantaggio che Kisuke voleva sfruttare era proprio quello, cioè che molto probabilmente loro erano organizzati e pronti ad aspettarsi un assalto, e proprio su ciò si basava l'ANBU. "Loro se ne aspettano mille, e invece ne avranno uno solo." Kisuke avrebbe comunque dato loro i mille, avrebbe accontentato le loro aspettative. Proprio a tal proposito, Kisuke si spostò in un punto di foresta dove la vegetazione si faceva ben più fitta e intricata, dove le fronde addirittura schermavano le lame di luce lunare, fu proprio in quel momento, coperto dalla fronde, che si tagliuzzò il pollice sinistro e tracciò di rosso cremisi il palmo destro anche se guantato, quindi concentrò il Chakra nel palmo e lo picchiò a terra.

    Kuchiyose No Jutsu - Arte del Richiamo
    KuchiyosenoJutsu
    Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi di rango Chuunin in poi. Non in particolare per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza, in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano d'una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versare, anche una minuscola, goccia del proprio sangue per poi formare la serie di sigilli necessari per l'esecuzione della tecnica, che sono i seguenti:
    Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
    Per riuscire ad evocare taglie grandi è necessario essere almeno Sp.Jounin; per le Leggendarie bisogna essere di grado ANBU
    Consumo: 30

    Ninken: Otto Cani Ninja
    NinkenOttoCaniNinja_zps734e5073
    A differenza delle evocazioni precedenti il Ninja non evocherà solamente un singolo Cane Ninja, ma ben otto. In questo modo con un notevolissimo risparmio di Chakra l'evocatore potrà disporre sia delle due taglie piccole che di tutte le medie. I cani avranno le stesse caratteristiche che se evocati singolarmente ma appariranno in formazione. Bull sarà al centro, con Pakkun sulla testa e gli altri sei saranno disposti a raggiera intorno a loro.


    Kisuke vide sotto al proprio palmo propagarsi un ampia raggiera di rune nere, con tanto di nuvola di fumo esplosa al loro centro. Ben otto cani ninja in formazione erano belli che pronti al suo servizio, fedeli, leali, affidabili, forti e sopratutto dotati di un fiuto decine di migliaia di volte superiore a quello umano. l'ANBU senza emettere alcun suono fece un solo cenno, fece rompere la formazione e chiamò i propri cani ninja a raccolta intorno a sé. «Nessun inseguimento, nessuna raccomandata da recapitare, nessun compito da svolgere per conto mio... oggi avrete da combattere.» L'ANBU passò un braccio attorno al collo di Shura, il suo cane dal pelo color castano e dal corpo bendato. «La situazione è questa, io dovrò portarmi all'interno del castello sotto mentite spoglie, e tentare un assassinio senza complicazioni per poi darmela a gambe. Ci possono però essere due intoppi. Il primo potrebbe accadere proprio mentre mi azzardo ad entrare, le guardie in qualche modo mi scoprono e salta fuori il resto dell'esercito, e dovrete intervenire voi. La seconda è che il tentativo d'assassinio una volta all'interno fallisca perché il bersaglio tiene chissà quali contromisure. Anche in questa ipotesi dovete tenervi pronti e intervenire per intrattenere tutti gli uomini mentre io mi occupo del bersaglio e di qualche altro che eventualmente non ha lasciato il castello per portarsi a combattere contro di voi.» La voce dell'ANBU risultava essere bassa, ovattata e attutita dalla maschera, perciò leggermente distorta, ma resa comunque il meno possibile d'impatto in confronto all'atmosfera e al sottofondo naturale che lo circondava. «Dovrebbe andare tutto liscio, quindi attendete cinque minuti, ed entrate in azione, ma in caso contrario cercate di concedermi almeno cinque minuti mentre andrò a cercare il bersaglio» spiegò loro, in conclusione. «Ovviamente non vi lascerò da soli...» L'ANBU impostò prima la mano destra per i cloni acquatici e poi entrambe le mani davanti al petto nel classico Sigillo a croce.

    Mizu Bunshin no Jutsu - Tecnica del Clone Acquatico x3
    MizuBunshinnoJutsu-TecnicadelCloneAcquatico
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Una delle tecniche più importanti fra il reparto dell'elemento acqua. Questa tecnica permette all'utilizzatore di creare dei cloni che avranno le stesse ed identiche caratteristiche dell'evocatore. Sono capaci d'utilizzare i Jutsu ma solo d'elemento Suiton e massimo di livello C. A differenza di ogni altro clone la limitazione s'estende anche ad eventuali abilità innate ed altro, purchè Suiton. Non possiedono capacità ed eventuali specializzazioni dell'originale.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 4 (A Clone)

    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
    KageBunshinnoJutsu-TecnicadeiClonidOmbra_zpsd2f5c7be
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)


    Ben quattro cloni presero vita intorno a lui, tre dalla condensazione dell'umidità nell'aria e uno con uno sbuffo di fumo bianco ciascuno. «Vi guideranno in quattro, ma fate attenzione, dovete solo impegnarvi al massimo per guadagnare tempo ma non dovete uccidere nessuno, limitatevi a combattere per guadagnare tempo. Adottate un approccio incrociato tra pantera ed assalto» ordinò loro, serio e professionale. «Come ben sapete nessuno di voi deve agire di testa propria. Entrate in azione diversamente da come stabilito solo ed unicamente se vi darò diretto ordine io oppure se... be', se noterete che qualcosa non va» concluse, poggiando le mani sulle ginocchia e sollevandosi. «Tenetevi pronti. Allo scadere dei cinque minuti dovrete assaltare il castello.»

    ...

    Henge No Jutsu - Tecnica della Trasformazione
    HengeNoJuts-TecnicadellaTrasformazione_zps7cd857d1
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo d'un cucciolo di cane ne tantomeno nulla di più grande d'un orso.
    Siccome la tecnica non cambia anche il peso dell'utilizzatore, bisogna fare attenzione. Ad esempio sarà si possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma di certo lanciarne più di uno nello stesso turno sarà impossibile per via dell'immenso sforzo richiesto per lanciare un soggetto che pesa dai 50 kg in su. Eventuali armi possedute dal soggetto saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa tecnica. Questa è considerata la tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve.
    Consumo: 1 (A Turno)

    Utsusemi no Jutsu - Tecnica della manipolazione della Voce
    UtsuseminoJutsu-TecnicadellamanipolazionedellaVoce
    Villaggio: Tutti
    Livello E
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite l'ausilio del chakra, convogliato nelle corde vocali, sarà possibile per qualunque ninja modificare la propria voce, facendola assomigliare ad un'altra già udita o semplicemente rendendola irriconoscibile. La tecnica ha inoltre il vantaggio di poter essere usata come un vero e proprio ventriloquismo, facendo sembrare che la propria voce provenga da un punto qualsiasi a scelta dell'utilizzatore in un'area di 20 metri.
    Consumo: 1


    Dopo aver lasciato all'esterno, nascoste, le proprie milizie, il kiriano aveva modificato le proprie sembianze e la propria voce, assumendo quelle precedentemente appartenenti all'uomo degli indovinelli. Aveva cercato di riprodurre il più fedelmente il maggior numero di dettagli che aveva notato e memorizzato, anche la voce era affinata e modificata a dovere riformulando il timbro e il tono dell'uomo a cui Kisuke aveva rubato temporaneamente l'identità. "Io adesso sono l'Enigmista" si disse, mentre si apprestava a raggiungere il cancello d'ingresso del castello. Il prospetto di elegante quanto antica pietra che costituiva le mura perimetrali della fortezza era spezzata in due da un grosso, robusto, massiccio cancello a due battenti in legno, apparentemente senza nessuno che lo presidiasse. Kisuke gli si avvicinò e come gli aveva rivelato il sacerdote ipnotizzato, richiamò l'attenzione degli uomini dall'altra parte con tre colpi sul duro legno, dalla cadenza particolare, quindi recitò il codice di riconoscimento. Il breve le due ante del cancello furono spalancate e Kisuke poté entrare all'interno, senza ricevere alcuna sorta di controllo, quindi procedette verso l'ingresso del castello vero e proprio, spostando e focalizzando la propria attenzione da una parte alla'altra, rapidamente, così' da scorgere e memorizzare quanti più dettagli utili, nel qual caso gli sarebbero serviti, per il semplice fatto che qualcosa andava storto.

    ...

    Uno dei quattro cloni, il clone d'ombra, quando ancora in mezzo alle frasche, teneva sotto controllo il passare del tempo, preciso. L'intero gruppo rimase perfettamente in posizione nel sottobosco, lasciando che il secondi scattassero inesorabili uno dopo l'altro, finché poi il clone che prese il comando del gruppo non fece un solo cenno che segnò l'inizio dell'operazione, il movimento delle truppe. Il gruppo, in formazione, si mosse, avanzando in direzione delle mura, silenziosi. Il punto era avvinarsi il più possibile alle mura, senza attirare l'attenzione, per poi una volta a breve distanza, anzi che scavalcare, passare dritti, attirando così anche l'attenzione di tutte le milizie su di sé. Proprio a questo ci pensò il caposquadra, uno dei cloni d'ombra, che impostò le mani e sputò una violenta ondata d'acqua sulle mura, aprendo un varco.

    Suiton: Mizurappa - Colpo dell'Onda
    SuitonMizurappa-ColpodellOnda
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica permette all'utilizzatore di "sparare" un forte getto d'acqua dalla bocca una volta eseguiti i sigilli opportuni. La tecnica ha un raggio di otto metri per tre ed arriva a causare ferite medie.
    Consumo: 4

    Bunshin No Jutsu - Arte della Clonazione
    BunshinNoJutsuArtedellaClonazione
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    La Bunshin No Jutsu è uno dei primi Jutsu insegnati agli studenti di ogni accademia. La tecnica permette all'utilizzatore di creare diverse copie di se stessi, ma saranno semplici ologrammi poiché non di consistenza fisica. Quando si muoveranno dunque non lascieranno impronte, non potranno sferrare attacchi d'alcun genere e non possono parlare ne esprimersi in alcun modo. Se vengono sfiorati da qualunque soggetto si dissolvono in una nuvoletta bianca.
    Numeri di cloni ricreabili: Studente: 2; Genin: 4; Chuunin: 8; Sp Jounin: 12; Jounin: 16; Kage: 20
    Consumo: 1


    A quel punto, mentre veniva dato l'allarme generale e si portavano all'interno, due cloni d'acqua e i cani ninja costituivano la prima linea d'attacco, sei di quelli illusori la seconda, mentre i restanti insieme agli altri due cloni (uno d'ombra e l'altro d'acqua) la terza ed ultima linea. Gli avversari non avrebbero avuto problemi a notare che, nonostante i soggetti fossero molteplici, la fisionomia, la corporatura e le maschere fossero per tutti uguali, ergo avrebbero dovuto dedurre un Jutsu di clonazione. Tuttavia, non potevano forse sul momento badare a simili dettagli e per di più non potevano sapere che quel manipolo di soggetti mascherati fosse per la maggior parte delle semplici costruzioni olografiche. Nel giro di nemmeno mezzo minuto tutte le milizie presenti nel cortile avevano preso posizione da battaglia, preparandosi allo scontro imminente, poi dopo un minuto circa giunsero e presero parte altri elementi provenienti dall'interno del castello. "Le feritoie!" pensò il clone posto a caposquadra, facendo un cenno ben chiaro con la mano, mentre gli occhi saettavano da una parte all'altra, scrutando con attenzione ogni minimo possibile dettaglio della battaglia, in maniera da non lasciare ai propri avversari il minimo spiraglio, la più minima apertura per infliggere una ferita lieve o mortale che lo avrebbe fatto svanire in una nuvoletta di fumo.

    Ninken Ninpo • Sajin no Mai - Arte Canina • Danza della Polvere
    ArteCaninaDanzadellaPolvere-NinkenNinpoSajinnoMai
    Villaggi: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninken
    Tecnica legata ai Ninken, durante la quale gli otto cani Ninja s'impegneranno nello scavare repentinamente buche di dimensioni ridotte. Tuttavia il vero vantaggio di questa tecnica è che gli otto segugi alzeranno una nube di polvere che ricoprirà un raggio di trenta metri, dove non si potrà vedere a più di due metri. La polvere rimane in aria anche per il turno seguente a quello d'utilizzo, a meno che non venga spazzata via da forti venti.
    L'utilizzo di questa tecnica è strettamente limitato dal tipo di terreno sul quale i Ninken agiscono. Se si tratta di un terreno sabbioso e di terra battuta ad esempio, la tecnica potrà essere tranquillamente attuata. Su terreni rocciosi o fangosi invece, ciò risulterà ovviamente impossibile.
    Consumo: 4


    Ricevuto il segnale, più cani tutti insieme iniziarono a mettere in moto le loro zampe, scavando con gli artigli nel terreno, al fine di produrre così una vasta nube color sabbia che avrebbe ostacolato la vista degli avversari, portandosi a più di un punto di vantaggio. Non contento, tra loro Raido si esibì in un'abilità di sua prerogativa, sua e di Bisuke.

    Ninken Ninpo • Ryōken Bunshin - Arte Canina • Clone di Pelo
    NinkenNinpoRykenBunshin-ArteCaninaClonediPelo
    Villaggi: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninken
    Jutsu d'esclusiva utilità delle taglie piccole del contratto che permette loro mediante l'ausilio del Chakra del loro evocatore, dopo essersi scossi per poco più di due secondi facendo quindi svolazzare nell'aria parte del loro pelo, di creare dei veri e propri ologrammi. Non potranno attaccare ma si limiteranno a invadere il campo di battaglia. Visto il pelo sparso per aria possono mettere in confusione un possessore dell'olfatto per un turno prima che costui capisca con certezza qual'è l'originale.
    La tecnica può essere utilizzata massimo due volte per quest/incontro.
    Consumo: 4


    Fece svolazzare un po' del suo pelo, ricreando così all'interno della nube tutta una serie di numerosi cloni di se stesso, che niente meno erano anch'essi dei semplici ologrammi atti a mettere ancor più in difficoltà tutti coloro che si erano catapultati sul campo di battaglia per affrontare gli aggressori inaspettati. In questo modo, quel tripudio di kunai, zanne, shuriken, artigli e muscoli avrebbe avuto ancor più spazio temporalmente, lasciando al Momochi originale il tempo necessario per portare a termine il suo compito.

    Fuuton: Zankyokukuuha - Onda Tagliente Superiore
    FuutonZankyokukuuha
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    E' l'evoluzione della Zankuuha. Una tecnica che non richiede alcun Sigillo, ma è necessario aver acquistato i Fori D'Aria e una concentrazione di 5 secondi in cui i movimenti saranno limitati. La tecnica consiste in una violentissima onda di Chakra sotto forma di vento che si scaglierà in modo violentissimo verso l'avversario; simile ad un'onda d'urto proveniente da un ammasso di cartebomba. La tecnica arriva a una distanza di venti metri e a un’ampiezza di sei causando anche tagli di media entità.
    Necessari i Fori d'Aria acquistabili in Armeria.
    Consumo: 4


    Uno degli shinobi al servizio di Roku Yamazaki e facente parte dei Rivoluzionari del Sud, sceso in campo per difendere il proprio quartier generale e il proprio leader, pressurizzò una notevole quantità di Chakra Fuuton incanalandola nei tubi che aveva impiantati nelle braccia, rilasciandolo poi dai fori sui palmi sotto forma di immensa ondata di vento, che spazzò via la nube di terra che ogni sorta d'ologramma. "Poco importa ormai, tanto per quel che mi serviva ha fatto il suo effetto" pensò uno dei quattro cloni, mentre insieme agli otto cani s'improntava al combattimento prolungato.

    ...

    Bikou Ninjutsu - Tecnica dell'Inseguimento Silenzioso
    BikouNinjutsu-TecnicadellInseguimentoSilenzioso_zpsc1fe7f42
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Supplementaria
    Grazie a questa tecnica è possibile concentrarsi maggiormente sul celare la propria presenza ed in particolare ridurre notevolmente la probabilità d'essere individuati durante un inseguimento. Grazie a questa tecnica è possibile usufruire al meglio degli oggetti circostanti per nascondere la propria presenza al nemico.
    Consumo: N/A

    Henge No Jutsu - Tecnica della Trasformazione
    HengeNoJuts-TecnicadellaTrasformazione_zps7cd857d1
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo d'un cucciolo di cane ne tantomeno nulla di più grande d'un orso.
    Siccome la tecnica non cambia anche il peso dell'utilizzatore, bisogna fare attenzione. Ad esempio sarà si possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma di certo lanciarne più di uno nello stesso turno sarà impossibile per via dell'immenso sforzo richiesto per lanciare un soggetto che pesa dai 50 kg in su. Eventuali armi possedute dal soggetto saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa tecnica. Questa è considerata la tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve.
    Consumo: 1 (A Turno)

    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso
    MuonSatsujin-TecnicadellOmicidioSilenzioso
    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La tecnica consiste nell'individuare l'avversario utilizzando sensi alternativi alla vista, come l'udito o l'olfatto, e quindi muoversi silenziosamente attaccandolo, facendo leva sull'effetto sorpresa.
    Il fiuto dello Shinobi è paragonabile ad un neo Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso si segua una traccia di sangue si potrà però individuare sempre grazie al fiuto, con massima precisione l'avversario. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato, e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi in un rumore è elevata ed una carta-bomba potrebbe distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, ma solamente per pochi istanti. Nel caso vi siano presenti numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente sbagliare bersaglio visto che sono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potra essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Consumo: 8 (A Turno)


    L'aria era appesantita dall'odore di vino, birra e carne arrosto al punto che tutti insieme gli fecero venire l'acquolina in bocca, a maggior ragione a causa dell'olfatto potenziato per mezzo della Muon Satsujin. Il kiriano aveva fatto ricordo al Jutsu caratteristico della Nebbia per potersi rendere conto anche quando qualcuno gli si avvicinava alla sua posizione alla fidata, nel caso in cui fossero preparati in qualche modo al suo arrivo. "Mai abbassare la guardia o dare qualcosa per scontato" era solito dirsi e se lo ripeté anche quando impegnato a salire le scale per giungere in cima, all'ultimo piano del castello, nella sala personale di Roku Yamazaki, lì dove il leader dei Rivoluzionari del Sud era solito abitare ed accogliere i propri sottoposti, lì dove attendeva il suo sacerdote, il suo emissario, il quale gli riservava una bella sorpresa. Quando Kisuke arrivò da un lato della porta scorrevole, vetrizzata in carta di riso decorata, vide attraverso di essa le sagome che la luce proiettava. Una volta dichiarata la propria presenza, chiese di poter entrare e gli fu concesso. Aprì la porta, ed entro. Ad attenderlo trovò una sala illuminata da alti e grossi candelabri, un tavolo basso di forma quadrata bellamente imbandito, anche se alcune pietanze già consumate, un cuscino per ogni lato della tavola, poi più in là delle sedute che con tutta probabilità venivano sfruttate per il patio sospeso, quando il tempo fuori permetteva di aprire le porte, sedersi e godersi lo spettacolo da quell'altitudine. Fu proprio in prossimità di quelle sedute che subito scorse un ragazzo: il suo obiettivo, appoggiato con la mano sulla sommità di uno schienale. Il suo obiettivo era nientemeno che uno shinobi regolare ma privo di qualsiasi sorta di divisa ninja, a differenza dei sottoposti che gironzolavano per il castello, anche se il coprifonte accomunava tutti. Soggetto dal fisico longilinea, media statura, capelli bruni e la carnagione, proprio come da descrizione. Ai lobi delle orecchie luccicavano zaffiri a forma esagonale. Il ragazzo aveva occhi a mandorla di un colore però strano, non generalmente associato a quel taglio d'occhi. Erano di un livido azzurro che s'intonava con le preziose pietre che portava alle orecchie. «Oh Keiichi, accomodati» lo invitò ad avvicinarsi, quindi fece cenno alla seduta non molto lontano da lui. «Oppure hai fame?» Kisuke fece cenno di no e si sedette. «È andata bene? Hai trovato qualcuno che si unisce a noi?»
    «No, Yamazaki-sama.»
    «Immaginavo, a lungo andare ne abbiamo convinto sempre meno.»
    «Ho avuto la fortuna d'incontrare un certo Momochi Kisuke, che risultava nella lista dei nostro obiettivi, ma non ne ha voluto sentire.»
    «Non ti preoccupare, per ora certi elementi non ci cagano nemmeno di striscio. Ma hai fatto bene a tentare. Tuttavia, dobbiamo prima ingrandirci ancora un poco e crescere, poi potremo puntare più in alto.»
    «Concordo...» Non ci fu un seguito della frase lasciata in sospeso, non vi fu una conclusione del discorso e un ampliamento degli obiettivi di Roku Yamazaki quando Kisuke percepì il fracasso madornale provenire dall'esterno, quando udì le milizie mettersi in azione. L'ANBU sciolse la Henge, la sua figura si ricoprì di fumo, il suo corpo si era già sollevato e scattato in avanti, la mano destra stringeva l'elsa della spada corta. Un sibilo, la spada fu estratta. Un rumore sordo, la spada fu piantata nel petto del suo obiettivo, il quale fece a malapena in tempo a sollevarsi dallo scranno. Il kiriano vide gli occhi della vittima spalancarsi, la bocca distorcersi in una smorfia di dolore, il corpo perdere flessibilità, la pelle abbandonare la sua natura caratteristica, diventando di un pallore sempre maggior e di una consistenza alla vista... strana.
    «Roku Yamazaki?» chiese, guardandosi intorno.
    «I miei uomini mi chiamano Uomo Ghiaccio» rispose una voce alle sue spalle, sbucando all'improvviso, mentre la figura che aveva appena trafitto si trasformava in un cumulo di pezzi di ghiaccio, i quali sciogliendosi poi avrebbero man mano infradiciato il tessuto della sedia.
    «Uno Yuki?»
    «Più o meno...» "Era dunque un clone d'elemento Hyouton, capace con tutta probabilità d'eseguire Jutsu di quel solo elemento" fu l'istantanea deduzione del kiriano sulla base di un semplice paragone con i propri cloni d'acqua. L'ANBU in ogni caso non riuscì a non inclinare il capo, perplesso. «Più precisamente sono un bastardo non legittimato ma che ha comunque assorbito nelle sue vene ogni essenza degli Yuki. Con chi ho l'onore?» chiese. "Chiedere il nome ad un ANBU... proprio una cosa intelligente" pensò tra sé. «Akira Mifune» rispose Kisuke, così su due piedi, «per servirti.» Non gli aveva nemmeno rivelato il suo nome da ANBU, siparietto che andò a costituire forse il culmine delle sue manie di segretezza.
    «Non sono un Mukenin, la tua presenza qui è ingiustificata, ti pregherei dunque con cortesia di andartene e ritirare i tuoi amici, prima che ve ne pentiate... oppure ti manda qualche stronzo del Clan Yuki?» chiese con un più che evidente tono d'astio, forse proprio in riferimento al Clan Yuki. Doveva riconoscergli del fegato, ma anche tanta ignoranza e stupidità. "Lui è come Oni, solo che quest'ultimo è stato legittimato da suo padre..." pensò tra sé e sé e il pensiero poi corse inevitabile al fatto che sia Oni sia Roku potessero avere in comune non solo la l'esseri bastardi di nascita ma anche il desiderio, per questo, di volersi riscattare nella vita facendo qualcosa di grande. "E non è detto che in aggiunta Roku non voglia lusingare il Daimyo al punto da fargli promulgare uno scritto con cui egli stesso lo legittima come Yuki a tutti gli effetti." Non che Kisuke fosse realmente interessato ad immergersi in simili indagini, giacché la missione non lo richiedeva, né pareva Roku essere anche solo minimamente intenzionato a rispondere ad una simile domanda, in quanto proprio quando Kisuke si strinse nelle spalle in risposta alla sua domanda, il rivoluzionario voltandosi di scatto scagliò un Ninjutsu d'elemento Vento in direzione di Kisuke. Il Jutsu, dapprima un semplice fendente, in progressione si diramava in più fendenti quasi a formare un intricata rete di lame Fuuton.

    Fuuton Shinkuuha - Onda d'Aria
    FuutonShinkuuha-OndadAria_zps0ea88402
    Villaggio: Tutti
    Livelllo: B
    Tipo: Ninjutsu
    In questo ninjutsu si respira a pieni polmoni dopo aver effettuato i sigilli e, ruotando il busto si espellerà l'aria impastata col chakra formando un fendente di vento. Questo fendente per i primi tre metri sarà singolo, ampio cinque metri e spesso venti centimetri; subito dopo esso si smaterializza tramutandosi in molteplici al punto che qualsiasi cosa si trovi nel raggio di otto metri per cinque e fino a trenta di distanza sia vittima di varie ferite da taglio sparse sul corpo che complessivamente risulteranno come aver subito una ferita di medio grave entità.
    Consumo: 8


    Suiton: Suijinheki - Muro d'Acqua
    SuitonSuijinheki-MurodAcqua
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica Suiton è possibile proteggersi sia da Ninjutsu che da Taijutsu di livello B. La tecnica consente di creare un muro d'acqua lungo 12 metri e alto 5. Il muro potrà essere creato orizzontalmente davanti all'utilizzatore oppure attorno a lui potendolo coprire a 360°. Al tempo stesso sarà possibile far assumere al muro una forma semicircolare ma, in ogni caso, le dimensioni del muro rimarranno sempre uguali. Quindi se si crea a 360° il muro avrà una circonferenza di 12metri (quindi potrà essere creato, al massimo, a due metri scarsi di distanza dal ninja).
    Consumo: 8


    In tutta risposta Kisuke sfruttò quello che era uno dei Ninjutsu difensivi del suo reparto Jutsu, una breve e rapida serie di Sigilli e sputò un ingente massa d'acqua che andò a cozzare contro il Jutsu nemico. Kisuke la udì quasi sferragliare contro quelle lame di vento che tuttavia non potevano nulla contro alla difesa del Momochi, il quale, oltretutto, ne poteva sfoggiare una ancor più resistente o altrimenti rinforzare quella stessa muraglia acquatica. "Ora non si torna più indietro, Roku..." pensò, come se in realtà ce ne fosse stata la possibilità. Il giovane rivoluzionario, gli si scagliò contro con un kunai di Kiri in mano, pronto allo scontro ravvicinato. All’ultimo però, Roku arrestò la propria avanzata, lanciò il kunai che Kisuke schivò con assoluta semplicità e pestò un piede a terrà, con vigore, facendo innalzare fin troppa acqua residua della difesa d'acqua rispetto a quella che Kisuke si aspettava. In un attimo quegli stessi schizzi a mezz'aria si consolidarono in forme ben precise, che Kisuke conosceva perfettamente.

    Hyouton: Sensatsu Suishou - Spiedi di Ghiaccio
    HyoutonSensatsuSuishou-SpiedidiGhiaccio
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Una tecnica utile che permette all'utilizzatore di creare un numero di spiedi in base al grado dell'utilizzatore d'elemento ghiaccio; a livello di caratteristiche sono identici a quelli normali e non diventano acqua se non quando vengono estratti dal corpo solido colpito. E' possibile materializzare gli spiedi e dirigerli contemporaneamente verso un punto prestabilito con un semplice Sigillo.
    Genin: 10; Chuunin: 20; Sp Jounin: 30; Jounin: 40
    Consumo: 2


    Batorushauto - Urlo da Battaglia
    Batorushauto-UrlodaBattaglia
    Sviluppatore: Kisuke Momochi
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Per eseguire questo Jutsu sarà sufficiente concentrare il chakra nelle "corde vocali" e di conseguenza l’utilizzatore sarà in grado di emettere un boato che creerà un’onda d'urto davanti a se. L’effetto dell’urlo è in grado di respingere e di deviare piccole armi da lancio che siano ormai a meno di tre metri dall'utilizzatore o contrastare due grosse armi da lancio alla medesima distanza.
    Consumo: 2


    "Mi dispiace per te, ma comuni armi o lame con me hanno ben poco effetto." Questo ovviamente grazie al suo Urlo da Battaglia e alla Manipolazione Acquatica trascritta nel suo DNA. Quella ventina di senbon tenuti a mezz'aria poi scagliati tutti d’un colpo sul kiriano si ritrovarono ben presto respinti ed a terra, inermi, prossimi a tornare semplice acqua. Roku non parve stupirsi affatto dell’accaduto, non aveva ancora sferrato un attacco con l’intento di uccidere ma solo calibrare il proprio avversario, puntando al massimo a debilitarlo. Tuttavia, riuscì con una sola mossa, secondo lui, a scoprire un campo da gioco su cui inoltrarsi seriamente, quindi procedette con l’offensiva.

    Hyouton Tsubame Fubuki - Rodini Innevate
    HyoutonTsubameFubuki-RodiniInnevate
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette all'utilizzatore di creare dieci armi da lancio che somigliano inizialmente a dei semplici shuriken. Questi verranno lanciati verso l'avversario ed assumeranno la forma di vere e proprie rondini che avranno tuttavia le medesime caratterische di comuni Shuriken. Quando colpiscono un bersaglio si dissolvono causando singolarmente lievi ustioni nei punti colpiti oltre che lasciare ferite da taglio. Dopo il lancio si può richiamare le rondini "avanzate" ed utilizzarle nuovamente.
    Consumo: 2 (A Turno)


    Batorushauto - Urlo da Battaglia
    Batorushauto-UrlodaBattaglia
    Sviluppatore: Kisuke Momochi
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Per eseguire questo Jutsu sarà sufficiente concentrare il chakra nelle "corde vocali" e di conseguenza l’utilizzatore sarà in grado di emettere un boato che creerà un’onda d'urto davanti a se. L’effetto dell’urlo è in grado di respingere e di deviare piccole armi da lancio che siano ormai a meno di tre metri dall'utilizzatore o contrastare due grosse armi da lancio alla medesima distanza.
    Consumo: 2

    Kaiten Shuriken - Shuriken Rotante
    KaitenShuriken-ShurikenRotante
    Villaggio: Tutti
    Livello B
    Tipo: Ninjutsu
    Attraverso il proprio chakra di tipo Fuuton, il ninja è in grado di lanciare fino a cinque armi minori o da lancio in direzione dell'avversario, comandandone sia la traiettoria che la velocità che grazie all'elemento vento raggiunge picchi altissimi rendendole assai impegnative da schivare. E' possibile comandarle liberamente finché si paga il consumo della tecnica.
    Consumo: 8 (A Turno)


    Roku Yamazaki sventagliò una decina di shuriken di ghiaccio dalla parvenza di rondini stilizzate contro al Momochi. "Ancora? Che testardo..." pensò l'ANBU, ricorrendo poi nuovamente al suo Urlo da Battaglia. Lo Yuki bastardo, tuttavia, aveva ben compreso già il funzionamento dell'onda d'urto dell'urlo, e perciò aveva ad alcuni shuriken di ghiaccio fatto cambiare traiettoria all'ultimo momento, attirando su di essi l'attenzione del Momochi, e fu proprio su quell'aspetto che aveva sistemato il tranello. Per l'appunto, fu proprio sulle rondini respinte dall'urlo che lo Yuki mezzosangue puntò la propria giocata, comandandole nuovamente e dirigendole contro all'ANBU, aggiungendo però stavolta una piccola ciliegina. Le ricoprì e circondò di Chakra Fuuton, facendole muovere ad altissima velocità, spingendole a piantarsi con violenza sul petto del giovane ANBU, il quale si trovò stavolta impreparato e dovette cedere un lamento di dolore all'avversario, oltre al proprio sangue che colava da diverse ferite sul petto. "Bastardo!" ringhiò l'ANBU, e un attimo dopo poté ammirare la creazione di lupi di ghiaccio, con Roku che pareva urlare al mondo il suo amore e la sua predisposizione al combattimento con lo Hyouton.

    Hyouton Rouga Nadare no Jutsu - Tecnica della Zanna dei Lupi
    HyoutonRougaNadarenoJutsu-TecnicadellaZannadeiLupi
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    La tecnica permette all'utilizzatore di creare ben cinque Lupi di dimensioni pari al triplo d'un lupo comune. Sono capaci di ferire i nemici grazie alle loro zanne di ghiaccio, ed arrivare facilmente a causare ferite di media entità all'avversario. Basta una ferita qualsiasi, anche lieve, per dissolvere uno dei lupi. La loro velocità è media e seguiranno solo ordini molto semplici impartiti dall'utilizzatore al momento della loro creazione.
    Consumo: 4


    L'offensiva del bastardo continuava ad incalzare senza fine. Ora, ben cinque lupi famelici s'avventarono, galoppando sull'enorme tavola, devastando tutto quel ben di dio che vi stava ancora quasi perfettamente apparecchiato, dirigendosi minacciosi conto al kiriano, ormai ferito alle spalle, seppur non in maniera grave, grazie sia alla natura stessa delle armi per quanto frutto di Chakra Hyouton sia alla protezione in cuoio che indossava sotto i vestiti. "Non esiste che mi si mandino contro dei lupi, a me…" L’ANBU scartò il primo lupo, saltandogli a ridosso della schiena, sferrandogli al contempo una pedata che aveva lo scopo sia di ferirlo che di darsi lo slancio per puntare ad un secondo lupo, cui con la spada corta aprì la gola da parte a parte prima che potesse stringere il braccio tra le sue fauci. Kisuke notò che i lupi tornavano ad essere semplice nevischio una volta feriti, quindi sgarrettò un altro lupo ancora, mentre cercava di avanzare in direzione dello Yuki di nascita bastarda, piantò poi la lama sul muso dell’ennesimo lupo che si apprestava ad attaccarlo, lasciandosene uno solo tra sé e Roku. Quando la bestia gli si buttò addosso, Kisuke si lasciò scivolare a terra, passandogli al di sotto, aprendogli la pancia con la sua spada, venendo imbrattato da quel nevischio ormai inerme, per poi darsi lo slancio e risollevarsi quando ormai prossimo ad avere a portata di mano Roku Yamazaki. Kisuke sferrò un cacio in allungo diretto all’addome dell’avversario, scaraventandolo più in là, per poi sfruttare i pochi istanti a propria disposizione per creare un singolo clone d’ombra, il quale aveva il compito di intrappolare il ragazzo in un Genjutsu d’alto livello.

    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
    KageBunshinnoJutsu-TecnicadeiClonidOmbra_zpsd2f5c7be
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)

    Raigen Raikouchuu - Illusione Fulminea Accecante
    LampoAccecante
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Genjutsu
    Dopo una breve serie di sigilli l'utilizzatore comincerà il Genjutsu che si presenterà, inizialmente, come un'ondata di luce abbagliante che ha come fulcro l'utilizzatore della tecnica. Il forte flash dura solo qualche istante ma subito dopo l'utilizzatore potrà far comparire qualsiasi cosa voglia nella testa dell'avversario anche se, normalmente, la tecnica viene usata per far credere di essere attaccato da un lato mentre un alleato attacca dall'altro prendendolo di sorpresa. L'utilizzatore della tecnica dovrà rimanere immobile durante il genjutsu e per far cadere nel genjutsu l'avversario, quest'ultimo, dovrà vedere il flash iniziale. Sarà possibile uscire da questo Genjutsu tramite il Kai oppure subendo una ferita di medio-grave entità.
    Consumo: 15


    Fuuton: Dai Juha Reppushou - Colpo Supremo dell'Onda d'Artiglio Feroce
    Wind_Release_Beast_Wave_Violent_Wind_Palm
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette di creare tramite la manipolazione di molteplici fendenti di elemento vento una grossa mano composta di puro chakra Fuuton, in grado di estendersi fino a cinque metri di distanza, collegata ad una mano dell'utilizzatore. Ogni movimento della mano dello shinobi corrisponderà ad un movimento della mano di chakra, ma essendo questa formata da puro chakra non sarà in grado di afferrare oggetti fisici. Tuttavia, se colpiti da questo jutsu si riporteranno ampie ferite da taglio di medio-grave entità.
    Richiede la conoscenza del Colpo dell'Onda d'Artiglio Feroce
    Consumo: 8 (a turno)


    Chikara no Mizu - Forza Acquatica
    ChikaranoMizu-ForzaAcquatica_zps3bb863a3
    Sviluppatore: Kisuke Momochi
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu simboleggia lo stadio ultimo dell'affinità sviluppata dal Ninja nell'elemento del Suiton e nei suoi Jutsu. Infatti, il Ninja in seguito a rigorosi e costanti allenamenti, è riuscito a sviluppare un metodo che gli permettesse d'affinare maggiormente la sua abilità nell'uso di qualsiasi Jutsu dell'elemento precedentemente citato. Tant'è che ad ogni utilizzo combinato semplicemente ad un maggior ed accurato esercizio di Chakra, e senza il bisogno d'eseguire Sigilli, tutti i Jutsu fino al livello B risulteranno potenziati di un grado rispetto al normale.
    Consumo: 4

    Suiton: Suiryuudan no Jutsu - Tecnica del Drago Acquatico
    SuitonSuiryuudannoJutsu-TecnicadelDragoAcquatico_zps6ca1bfed
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Con questo Ninjutsu si genera, dalla propria bocca o da un'ingente fonte d'acqua nelle vicinanze, un grande ciclone d'acqua che prende la forma di un drago che insegue l'avversario fino a travolgerlo. Il drago sarà lungo al massimo venticinque metri e avrà un diametro di sei. Se la tecnica prende in pieno riuscirà a causare danni da impatto di medio-grave entità.
    Consumo: 8

    Il clone eseguì rapidamente dei Sigilli, mentre Roku s’accingeva a rialzarsi, catapultandolo all’interno dell’illusione. Il rivoluzionario vide nella propria mente proiettarsi un forte flash accecante, per poi poco dopo vedersi intrappolato in una prigione a quattro alti senza alcuna possibilità di veduta oltre le mura, con tanto di clone dell’ANBU che spuntava alle sue spalle nel tentativo di regalargli il bacio freddo del suo acciaio. E nell frattempo che il clone manteneva la posizione per tenere attivo il Genjutsu, l’originale impastò oltremodo del Chakra Suiton e con semplici Sigilli Magici ad una mano andò a generare nel suo stomaco un enorme drago d’acqua che avrebbe poi sputato dalla bocca. Roku, nell’illusione tentò di colpire il clone con una gomitata prima che lo infilzasse per poi attingere ad uno dei suoi Ninjutsu più forti per infrangere uno dei quattro muri che lo teneva intrappolato. Tuttavia, ruggendo la propria ira, il dragone d'acqua si scagliò a fauci spalancate contro il Chuunin, annientando quella mano artigliata composta di Chakra Fuuton, travolgendolo e serrandolo all'interno per poi scaraventarlo contro la parete, sfondarla e gettarlo di fuori, all'esterno, precipitando con violenza verso il suolo. Il Momochi li seguì a ruota, portandosi fuori dalla breccia appena creata, discendendo la parete per poi, non appena si sentì sicuro di poter atterrare senza farsi alcun danno, spiccare un balzo verso il suolo, così da poter calare quasi in picchiata verso il povero Yuki di sangue bastardo. In volo, a mezz'aria, attratto dalla forza di gravita il Momochi sfoderò la propria spada corta e la piantò al centro del petto del nemico al momento dell'impatto, dell'atterraggio, e quando il freddo metallo gli trapassò le carni giungendo a dilaniargli il cuore, il peso distruttivo del kiriano a carico delle sue già indolenzite ossa fu l'ultimo dei problemi. La scena dell'assassinio compiuto risultava essere su un lato del castello, ad un angolazione tale che qualcuno delle milizie al servizio del Chuunin lo potesse vedere. Di conseguenza, per quanto il mini-esercito fosse impegnato con i suoi cloni ed evocazioni, Kisuke sganciò una granata fumogena e si coprì così la ritirata.
    «Fine dei giochi, sparite tutti quanti!» ordinò secco, la voce incrinata, pronto a sparire egli stesso. In un lampo tutti i suoi cloni ed i suoi cani ninja scomparvero dal campo di battaglia, lasciando al proprio posto tante piccole nuvolette di fumo bianco. Per contro, gli avversari si sarebbero ritrovati senza più un nemico da combattere con fermezza e senza più un leader da poter seguire.

    Roku Yamazaki
    Fisico: Morto;
    Chakra: 115-8-2-2-4-8= 91


    KisukeMomochiSPOILER
    ChakraFisicoMentale
    195-2-30-4(*3)-8-1-1-4-1-4-4-1(*2)-8(*2)-8-2-2-8-15-4-8=63- Affaticato;
    - Più ferite da taglio d'entità media sul petto;
    - Stanco;
    - Soddisfatto;
    Doppia Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (10)Fili Metallici (30m)
    Senbon (19)Telescopio
    Cartabomba (5)Pillole del Soldato (3)
    Cartabomba Fasulla (4)Kit Grimaldelli
    Makibishi (24)Veleno Debole (2)
    Pupazzi Esplosivi (3)Occhio Cibernetico
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    Tasca SupplementareKunai di Kiri2
    Taschino SupplementareFlauto Demoniaco
    Fodero MinoreLama dal Chakra BiancoZona lombare
    CustodiaOttavaCintura
    AbbigliamentoCoprinaso in BendeIndossato
    AbbigliamentoProtezione di CuoioIndossata
    AbbigliamentoGuanti RinforzatiIndossati
    AbbigliamentoAnello ReiIndossato al pollice destro
    AbbigliamentoParabracciaIndossati
    AbbigliamentoParastinchiIndossati
    AbbigliamentoBendeCaviglie e Polsi
    AbbigliamentoGomitiereIndossate
    AbbigliamentoScarpe con LamaIndossate
    Divisa Alternativa
    Armi da LancioAccessori
    - Fumogeni (4)- Radiolina
    - xxxxxxxxxxxxx- xxxxxxxxxxxxx
    Sigilli d'Evocazione
    Armi da LancioShuriken Pesanti
    - Shuriken (20)- Shuriken Maggiore
    - Shuriken (20)- Shuriken Maggiore

    Note- Il Filo Metallico è legato ad un Kunai;
    - Tre Cartebomba sono legate ad altrettanti Kunai;
    - Tre Cartebomba Fasulle sono legate ad altrettanti Kunai;


    Edited by Mr.Uchiha - 23/2/2014, 22:28
     
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    - Pensavo che quando sei scomparso da Hattori in una nuvoletta di fumo, utilizzassi il movimento fulmineo, invece no.
    CITAZIONE
    Gli venne da sorridere all'idea di lui che combatteva contro gli dèi del mare ma visto il suo rapporto intimo con l'acqua poteva anche starci.

    - Ci stava una battuta simpatica, ma mi trattengo XD
    - Abbatti il muro di una fortezza con un Jutsu C? Almeno una B secondo me.
    - Le guardie vedono arrivarsi 4 ANBU (sanno che sono ANBU per via delle maschere) con tanto di 8 cani ninja e non fuggono ma invece rimangono a combattere?
    - Il Jutsu C fuuton è ad ampio raggio e dissolve la nube ed i cloni illusori, ma non colpisce i cloni fisici nè i cani? Mi sarei aspettato che prendesse tutti.

    Come missione ANBU mi aspettavo che Kisuke la svolgesse in segreto senza attaccare con tutto il plotone di cloni, facendo vedere che gli ANBU di Kiri erano coinvolti in quell'attacco. Non doveva essere una missione di omicidio che non si doveva capire che dietro c'era Kiri nell'assassinio di un regolare? Cioè in pratica il messaggio era: uccidiamo lui e così la corrente di fanatici si esaurisce. Però non era "facciamo vedere che un ANBU di Kiri ammazza un regolare che è diventato pericoloso" perché così il resto dei villaggi sa che i Kiriani ammazzano i regolari così alla luce del giorno. Perché alla fine l'ANBU non dovrebbe essere segreto? XD
    Tutto sommato è lunga 60k è andata bene, è precisa non ci sono errori rilevanti anche se la fine è un pò precipitosa, però va bene lo stesso alla fine.
    Tutto questo per dirti: prenditi questo +1 i tuoi 390 Ryo e togliti di qui.
     
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