Il Rifugio di Iwagakure

I sei piedi si muovevano a passo lento nel fango lasciando impronte nette con gli stivali ben imbottiti. La pioggia cadeva fitta e gelida, normalmente le sarebbe bastato volerlo perché il brutto tempo terminasse, ma quel giorno era perfettamente in linea con il suo umore e non avrebbe potuto controllare la burrasca neanche volendo.
"Laggiù!"
Con un cenno del capo indicò il cartello malconcio di una locanda dal nome ormai non più riconoscibile. Kaori e i due Shugo Rei che la accompagnavano avevano viaggiato fino a quel buco di culo tra Iwa e Reihou per incontrare un contatto del Nabare che sembrava avere informazioni che avrebbero potuto tornare loro utili nella guerra commerciale che avevano intenzione di attuare nei confronti delle associazioni di Maguma. Purtroppo quel pezzo di merda li aveva fregati, dando loro buca e facendo al contrario trovare al suo posto un gruppo di assassini fin troppo abili per i suoi gusti. I bastardi non erano certo mezze cartucce, ma ninja esperti abbastanza abili da metterla in difficoltà e da fare fuori tre degli uomini che l'accompagnavano prima che riuscissero a fuggire portandosi dietro uno di loro. Dalla sua mente aveva scoperto che c'era il Covo dietro all'ordine di morte nei suoi confronti, probabilmente l'organizzazione era stata ingaggiata dagli uomini di Maguma per potersi occupare di lei, ma avevano fatto male i calcoli.
Questo era un problema piuttosto pressante viste l'influenza e il potere che rappresentava l'organizzazione all'interno delle Terre di Nessuno, una guerra con Maguma sarebbe stata un conto, ma affrontare al contempo il Covo sarebbe stato qualcosa cui di certo non erano pronti.
"Questa proprio non ci voleva!"
Il suo cervello macinava le informazioni che aveva a propria disposizione per riuscire a trovare una soluzione che fosse efficace. Era necessario che riuscisse a contattare Takeda il prima possibile perché l'uomo potesse valutare quale fosse il modo migliore per potersi muovere. Con i cappucci alzati il trio fece il suo ingresso nella locanda attirando gli sguardi di tutti gli avventori, buona parte dei quali probabilmente avventori abituali provenienti dai dintorni.
"Tre birre e tre stufati!"
Mentre si dirigevano a un tavolo libero, uno dei suoi uomini si diresse al bancone ordinando per tutti e poggiando una manciata di Ryo scintillanti sul bancone. Avevano optato per quella tappa obbligata poiché i due uomini erano stati feriti durante lo scontro e avevano bisogno di riposare, lei non aveva di quei problemi dato che il suo fattore rigenerante le aveva permesso di uscire indenne dallo scontro, ma anche lei doveva ammettere di essere piuttosto affaticata e di non disdegnare di certo un po'di caldo e di riposo.
Un tuono all'esterno fece tremare le finestre e mentre l'oste portava le birre, lei con la sola mano sinistra, coperta sotto l'impermeabile, andava a impostare i sigilli per aprire il suo occhio psichico e avere un'idea di quale fosse la loro situazione. Da quando era entrata c'erano un paio di tavoli che non avevano smesso, pur facendo finta di niente, di toglierle gli occhi di dosso.
"Oh cazzo!"
Nella locanda vi erano una decina di ninja oltre a loro tre e questo poteva soltanto voler dire che ben presto si sarebbe scatenata una nuova battaglia. afferrò il boccale e brindò con i suoi uomini, con un sospiro trangugiò metà del boccale in un solo sorso per poi sistemarsi i capelli soltanto con indice e medio. Segnale per i suoi di stare pronti perché presto si sarebbe probabilmente scatenato l'inferno.