Casa Goh Asuka

Periferia Est di Konoha

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    Il respiro rarefatto riecheggiava affannoso dietro la maschera di legno. Le suole dei sandali pestavano rapide sulle tegole di terracotta, seguendo il ritmo di quella corsa forsennata nella notte, sui tetti silenziosi del villaggio addormentato di Tsubaki. La figura incappucciata davanti a lui balzò via dall’edificio e Yusuke lo seguì, atterrando leggero sul tetto della casa accanto. L’uomo in fuga si voltò e scagliò contro di lui una falce di vento ricurva e traslucida, accompagnandone la creazione con un movimento circolare del braccio. L’Uchiha sguainò la spada ed intercettò il colpo con un fendente infuocato della lama, che divorò la Tecnica di vento con un ruggito vorace. La fiammata improvvisa illuminò la maschera da ANBU, decorata con un motivo fiammeggiante che rispecchiava la natura predominante del suo Chakra, e gli ondeggianti orecchini di carta che gli pendevano dai lobi delle orecchie. Continuando a correre avvolto nel mantello scuro, la Luna di Sangue emise un grugnito sommesso.
    Qualcuno aveva parlato. Avrebbe dovuto essere una missione semplice: l’assassinio di un informatore che si era divertito troppo a fare il doppio gioco, aveva detto Tora. Occorreva metterlo a tacere prima che lo trovassero quelli del Suono e carpissero da lui informazioni sensibili sui loro interessi nella zona, scongiurando così situazioni ben più spiacevoli. Quando avevano assaltato la sua abitazione, però, avevano trovato soltanto alcuni civili spaventati, ignari di quanto stava accadendo nelle loro case. Qualcuno doveva aver avvertito l’informatore del loro arrivo ma, se dietro quella soffiata ci fosse stata Oto, a quell’ora si sarebbero già dovuti accorgere della loro presenza, in un modo o nell’altro. Che fosse per un ostruzionismo più serrato, o per un kunai piantato nelle viscere nell’istante in cui avevano fatto irruzione nella bettola in cui si nascondeva la spia. Ora riusciva a vederla, quella guerra segreta di cui parlava Emon Saburo: un conflitto sotterraneo, spietato, combattuto da Shinobi senza nome a colpi di segreti e lame nell’ombra. Un gioco di specchi in cui era finito a combattere in prima linea.
    Al rumore dei suoi passi se ne affiancò un altro, più pesante, appartenente ad una corpulenta figura mascherata. Lo guardò attraverso i fori tondi e bui, indicandogli il braccio con un cenno del mento.
    «Vediamo se sei degno di portare quella spada, ragazzino».
    Yusuke contrasse la mandibola. "Goro". Aveva la netta sensazione di non andargli a genio. Da quando era entrato nella Radice non faceva altro che sminuirlo, mettere in dubbio il suo diritto a far parte del gruppo, o dubitare delle sue abilità come Shinobi. Chidori diceva di non farsi influenzare dalle sue parole; che Goro stava facendo fatica a processare la morte del precedente possessore della Spada Kusanagi, e lui ci era solo capitato in mezzo. Secondo lei, nel profondo, l’omone si sentiva addirittura responsabile per com’erano andate le cose ma, quando Yusuke le aveva chiesto cosa fosse accaduto al Ninja che lo aveva preceduto, non aveva voluto aggiungere altri dettagli.
    «Ehi. Mi stai ascoltando?» lo incalzò l’uomo, aggirando con un guizzo un comignolo che sporgeva tra le tegole. L’Uchiha fece di sì con la testa e Goro grugnì. «Quando sta per fare un salto, tu stendilo. Poi ci penso io ad infiocchettartelo. Vedi di non mandare tutto a puttane».
    Yusuke balzò verso un altro edificio, ben più alto di quello sul quale stava correndo, ed intercettò con la spada una manciata di shuriken che gli piovvero addosso, cortesia del loro elusivo fuggiasco. Atterrò contro la parete di mattoni, vi aderì con la pianta dei piedi e corse lungo il muro ignorando la forza di gravità che lo spingeva verso il basso. Nel frattempo, Goro si era lasciato cadere giù in strada e stava proseguendo l’inseguimento a terra. Yusuke raggiunse il tetto con una capriola, proprio quando l’informatore stava giungendo al limite opposto, qualche metro più avanti. Grazie alla preveggenza datagli dallo Sharingan, calcolò il momento esatto in cui l’uomo stava per spiccare in salto.
    "Adesso!"
    Concentrò il Chakra nei bulbi oculari e generò nella sua mente un’ondata di dolore, che colpì la spia al cervello come una stilettata alle tempie. Incespicò e cadde di sotto, incapace di saltare come avrebbe dovuto. Yusuke scattò lungo il tetto correndo più veloce che poteva, lasciandosi dietro una sottile scia di vapore, e si lanciò nel vuoto. Sollevò la spada alta sopra la testa, impugnandola con entrambe le mani e tenendo la lama rivolta verso il basso. In quel momento, un pilastro roccioso proruppe dal suolo schizzando dritto contro di lui, trasportando con sé il Mukenin ancora stordito sulla sua cima. Era Goro, che interveniva con la sua Arte della Terra. Nella caduta il cappuccio del tizio gli si era sfilato dal capo, rivelando una zazzera di capelli castani ed un viso ordinario, pulito, anche se distorto dal dolore e dallo stupore, che corrispondeva all’immagine che gli avevano fornito prima di partire per la missione. L’Uchiha strinse la presa sull’impugnatura foderata e si preparò a piombargli addosso.
    Un attimo prima dell’impatto, l’uomo sollevò un braccio verso di lui e la punta della lama cozzò contro una barriera invisibile. Yusuke venne sbalzato all’indietro da un’onda d’urto improvvisa che lo colpì come uno scoppio di vento furioso. Andò a sbattere con la schiena contro una parete di roccia ricurva, generata in quel momento come un’onda alle sue spalle. Imprecando, ebbe la prontezza di riflessi di attaccarsi ad essa con i polpastrelli e le piante dei piedi, in maniera simile a come avrebbe fatto un ragno.
    «Che diavolo stai facendo, idiota!?» imprecò Goro, sfrecciandogli accanto. «Ti avevo detto di non combinare casini…!»
    Yusuke lanciò un’occhiata al bersaglio. Dopo aver respinto il suo affondo dall’alto, era riuscito a saltare sul tetto lì accanto, ma il Genjutsu lo aveva fiaccato; arrancava visibilmente, trascinando le gambe stanche nella notte e lanciando occhiate preoccupate alle sue spalle. Stava per raggiungere il limitare del villaggio, in prossimità delle cascate che avevano dato vita al centro termale che era il cuore di quel centro abitato. Oltre i gradoni naturali di roccia, un piccolo bosco dove far perdere le sue tracce.
    «Merda».
    Sollevò la Spada Kusanagi all’altezza del petto e passò due dita lungo il piatto della lama, innervandola di uno strato di Chakra azzurrino, visibile ad occhio nudo. Fatto questo, allungò la lama stessa facendola crescere fino ad un’estensione di tre metri, per aumentare il raggio d’azione di ogni fendente. Si diede una spinta e si lanciò in avanti, atterrando in ginocchio sulla cima del pilastro di terra. Goro sbatté il palmo aperto contro la parete del centro termale che dava sulla strada, i muscoli dell’avambraccio taurino gonfi per lo sforzo. Un momento dopo, l’intero edificio cominciò a tremare ed andò in frantumi, demolito dall’Arte della Terra del massiccio Shinobi. Il fuggitivo cadde verso la voragine che si stava aprendo ai suoi piedi, circondato dalle macerie del caseggiato. L’Uchiha si tuffò in avanti, la spada levata lungo il fianco, ed i loro sguardi i incrociarono per un lunghissimo istante. Il Mukenin sollevò una mano e lo Sharingan mostrò a Yusuke la barriera di Chakra che si espandeva davanti a lui, frapponendosi fra la lama ed il suo bersaglio. Fece scattare il braccio in un movimento fulmineo. La Spada Kusanagi penetrò lo scudo di Chakra come se si trattasse di burro, e tranciò a metà il braccio teso dell’uomo con tutto il busto, separandolo dalle gambe senza incontrare resistenza alcuna.
    Atterrò ripiegato in avanti, sulla strada, oltre le macerie, la maschera ed il mantello schizzati di sangue. Alle sue spalle udì il tonfo sordo delle parti del corpo che piombavano a terra, una dopo l’altra. Fece tornare la spada alla sua lunghezza abituale e la rinfoderò, dopo aver dissipato lo strato di Chakra che la ricopriva. Goro si era fatto strada fra i detriti e, dopo aver afferrato per la collottola la parte superiore del corpo dell’informatore, la stava trascinando oltre le macerie e la polvere, lasciandosi dietro una lunga scia rossastra che partiva dalle viscere esposte. Era ricoperto di calcinacci, i capelli biondicci solitamente pettinati all’indietro che gli ricadevano sul volto, davanti alla maschera dalle tinte verdastre. Eppure non sembrava minimamente scosso da niente di ciò che lo circondava. Lasciò andare la presa sull’abito del Mukenin, scaraventandone il cadavere ai piedi di Yusuke in malo modo.
    «Questo è un lavoro di merda».
    «Si è difeso. Non credevi davve—»
    «Non mi interessa» lo zittì l’omaccione, con la sua voce bassa e gutturale. «Abbiamo rischiato di perderlo, e quelli del Suono saranno qui a momenti».
    Yusuke si accigliò. «Forse se impiegassi meno tempo a darmi addosso, allora…»
    «Forse se tirassi fuori la testa dal tuo dannato culo, lo farei. Credimi». Goro gli piantò nel petto un dito tozzo e calloso, premendoglielo contro lo sterno. «Non sei più un ANBU qualunque, vedi di mettertelo in testa. Nella Radice non c’è spazio per queste stronzate. Ricordalo, la prossima volta che estrai quella lama dal fodero».
    I due si guardarono con ostilità per un lungo momento, che terminò soltanto quando Goro estrasse la spada corta e si piegò sul cadavere, brandendola come una mannaia. Afferrò la testa del morto per i capelli e sferrò due colpi rabbiosi, recidendola dal resto del corpo.
    Gliela spinse contro lo stomaco con malagrazia, superandolo a grandi passi.
    «Per Tora» grugnì.
    Yusuke rimase lì, le guance in fiamme per la rabbia nascoste dalla maschera di legno. Abbassò lo sguardo, rigirandosi tra le mani la testa gocciolante. Sul viso di quel giovane era ancora dipinta un’espressione di puro sgomento. Non aveva fatto nemmeno in tempo a rendersi conto che stava per morire.
    «Datti una mossa, ragazzino», abbaiò Goro, alle sue spalle. «Non vorrai far aspettare l’Hokage».
    La Luna di Sangue di riscosse. L’Hokage, certo. Tora li aveva avvisati che, non appena completata quella missione, avrebbero dovuto fare immediato rapporto all'Ottavo, il quale avrebbe affidato loro un compito speciale. Erano anni che non aveva a che fare direttamente con il capo della Foglia… che cosa mai avrebbe potuto volere, da uno come lui?

     
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    Goro e Yusuke si dislocarono all’unisono, ricomparendo in ginocchio sul terrazzo del palazzo dell’Hokage, in un fruscio di mantelli che si posavano sulle loro spalle. A soli due passi dal loro punto di arrivo, trovarono ad attenderli una belva enorme, dal pelo scuro come una notte senza luna, ed un paio di occhi dorati simili a quelli di Yusuke puntati su di loro. Si trattava del Cane Ninja dell’Hokage, da cui non si separava quasi mai, com’era uso tra molti dei membri del Clan Inuzuka, a cui apparteneva. Da dietro la maschera di legno, l’Uchiha sostenne lo sguardo dell’animale. Sapeva che i cani addestrati dagli Inuzuka erano intelligenti, ma non poté fare a meno di stupirsi nello scorgere, specchiandosi in quegli occhi, il riflesso di qualcosa che gli sembrava umano; un moto indagatore che li attraversò entrambi, chini al cospetto di quella creatura. Il cane arricciò le narici e li odorò con pesanti sospiri. Quando il suo naso si volse verso Yusuke, snudò le zanne e gli ringhiò contro. L’ANBU si irrigidì e fece scattare la mano verso la cintura, là dove al fianco penzolava il fodero della Spada Kusanagi.
    «Calma, amico mio» disse una voce, poco distante.
    Yusuke fece correre lo sguardo oltre la belva e lo posò su una figura che dava loro le spalle. Aveva il capo rivolto verso l’alto, dove i volti dei Kage del passato torreggiavano su di loro, osservandoli con i loro occhi scavati nella roccia. Indossava un bianco mantello sul quale era cucita, in delicati caratteri rossi, la parola “Hokage”. Satoshi Inuzuka, l’Ottavo.
    «La Radice non è nostra nemica».
    Yusuke staccò le dita dall’impugnatura della spada, ma mantenne lo sguardo fisso sul Cane Ninja. Il basso ringhio gli morì in gola, ma i canini restavano scoperti come se fosse pronto ad azzannarlo.
    «Questo qui odora di morte» ringhiò, con voce raschiante.
    L’Hokage si avvicinò e passò una mano sulla pelliccia del suo compagno. «Lo so, ma non è colpa sua».
    Dopo un momento di teso silenzio, il cane li superò e si sedette a terra alle loro spalle, senza emettere alcun suono, non lontano dai pilastri ricurvi che costellavano il tetto del palazzo. Yusuke la interpretò come una muta minaccia, ed un segno di aperta sfiducia nei suoi confronti.
    "Stupida bestia", borbottò Baku nella sua mente. "Credo si sia accorto di me, in qualche modo".
    L’Uchiha si scrollò metaforicamente le spalle. "Non importa. Se anche fosse, siamo sotto la protezione di Emon Saburo. Non abbiamo nulla da temere dall’Hokage. Sentiamo cosa vuole da noi e poi leviamoci dai piedi".
    L’Inuzuka intrecciò le mani dietro la schiena e prese un lungo respiro, gonfiando le guance marchiate dai simboli del suo Clan. «Vi ho chiamati qui perché ho un compito… delicato da affidarvi».
    «Sì, Lord Ottavo» rispose prontamente Goro.
    Yusuke era perplesso. Di solito, la Radice godeva di un’autonomia pressoché totale nella gestione delle proprie operazioni, ed ogni missione era assegnata da Tora o da Saburo stesso, senza alcuna ingerenza da parte dell’Hokage ed i suoi funzionari. Se si fosse trattato di qualcosa di veramente grosso, immaginava che tutta la squadra sarebbe stata chiamata all’azione; invece aveva richiesto la presenza di due soli elementi. Inquieto, abbassò il capo in segno di rispetto e rimase in ascolto.
    «La Forza Portante dell’Enneacoda sta crescendo, e con essa il potere del Cercoterio che è in grado di incanalare».
    La Luna di Sangue strinse entrambe le mani a pugno. Aveva appena nominato la Volpe, uno dei leggendari Bijuu…? Inspirò a fondo e deglutì di scatto, la gola fattasi improvvisamente secca. Ne aveva sentito parlare soltanto nei vecchi racconti degli anziani, che parlavano del giorno in cui la Volpe a Nove Code aveva attaccato il Villaggio, togliendo la vita a centinaia di persone prima che riuscissero a fermarla, in qualche modo. Pensare che ora un nuovo Jinchuuriki camminasse per le vie della Foglia… lo turbava.
    «E per questo dobbiamo assicurarci che sia in grado di controllarlo a dovere», riprese l’Hokage, indurendo appena il tono della voce. «Voglio quindi che tu, giovane Uchiha, lo metta alla prova».
    Yusuke sgranò gli occhi e li piantò in quelli dell’uomo. «Che cosa?»
    «Chiudi il becco, idiota!» sibilò Goro, invitandolo con un eloquente cenno del capo a riabbassare la testa.
    «Ehm… voglio dire», balbettò Yusuke, distogliendo lo sguardo, «intendete dire che devo… ehm, addestrare la Forza Portante, Lord Hokage?».
    «No. Intendo dire che voglio tu combatta con lui alla morte. Portarlo al limite del suo controllo sul Bijuu».
    «Ma così non rischia di diventare…», Yusuke si schiarì la voce, «…pericoloso, per il Villaggio?»
    Per quanto non l’avesse mai vissuto in prima persona, l’idea della Volpe libera di portare distruzione nella Foglia era un pensiero che lo turbava. Forse era un rischio troppo grande per poter essere corso.
    L’Hokage raddrizzò la schiena, e a Yusuke parve che l’aria si facesse per un momento più fredda. «Non pensavo che nella vostra squadra vi insegnassero a mettere in discussione gli ordini».
    Accanto a lui, era quasi certo di poter udire il digrignare dei denti di Goro, ed il rumore della pelle dei guanti che veniva soffocata nel pugno chiuso. Alle sue spalle, avvertì la presenza imponente del Cane Ninja farsi più vicina. Abbassò di nuovo lo sguardo, le orecchie in fiamme.
    «Perdonatemi, Lord Ottavo. Sarà fatto come chiedete».
    «Bene. Sei stato scelto perché, in passato, la tua Arte Oculare si è dimostrata efficace per tenere sotto controllo i Bijuu. E, da quello che mi dicono, sei un Ninja piuttosto versato nell'Arte delle Illusioni. Questo ti darà un vantaggio in caso la Volpe prendesse il sopravvento. Goro verrà con te come ulteriore assicurazione, in caso qualcosa dovesse andare per il verso sbagliato».
    Yusuke e Goro annuirono. «Come comandate».
    «Ci aspettano giorni bui all’orizzonte». L’Ottavo si avvicinò e gli posò una mano sulla spalla. «È quindi di fondamentale importanza che i nostri Jinchuuriki siano pronti per le sfide che li attendono. Per la loro sicurezza e quella di tutto il Villaggio».
    Baku emise un verso simile al raspare di unghie contro il metallo. "Per la sua sicurezza, sì, certo. Come no. Quest’uomo è un bugiardo, Yusuke, come tutti gli altri. Mentono e catturano e imprigionano, come avete sempre fatto. Credimi, perché io l’ho visto".
    Yusuke si scrollò quel pensiero dalle spalle, passandosi la lingua sopra i canini appuntiti. Se anche l’Hokage era un bugiardo, se c’era altro oltre a quello che gli aveva detto, ciò non lo riguardava. Lui era un membro della Radice, ed i suoi ordini erano chiari.
    «Sì, mio signore».
    Avrebbe fatto il suo dovere.


     
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    *Pensato*
    Parlato
    ”Eventuale Tecnica”
    "Parlato Altri"
    "Parlato Altri2"
    "Parlato Goh"

    "Wanted: Supaku"


    ”Shoushagan no Jutsu
    Shoushagan no Jutsu - Tecnica del Viso Tramutato
    GVmI
    Villaggio: Iwagakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa è una Tecnica proibita nei villaggi ninja per la sua crudeltà. Si potrà infatti strappare la pelle dal viso di un morto, per poi crea una specie di maschera da indossare per potersi infiltrare senza il minimo problema. Non essendo una trasformazione i Jutsu non riusciranno a capire l'inganno e anche combattendo non si perde la forma della vittima. Se si incontra un conoscente della vittima il Jutsu perde di efficacia in quanto i movimenti e le conoscenze non saranno gli stessi. La "maschera" si deteriora solamente se l'utilizzatore viene ferito al viso.
    Consumo: N/A

    Le ricerche dell'albino traditore erano dunque cominciate. Lo scontro era stato perso appositamente per quello, nonostante una prima contrarietà da parte del capelli rossi, ancora sotto mentite spoglie dato che si trovava nella terra neutrale dei Samurai. Poi la ragione aveva soppesato l'importanza nel ritrovarlo dopo tanto tempo a causa della sua impossibilità di muoversi liberamente nel Covo, e quindi aveva seguito un copione tutto suo che lo aveva portato a dichiarare la resa. Dopo essere passato in infermeria per la cura del suo corpo, aveva ignorato la fine che aveva fatto il demoniaco fratello o cugino che fosse di Goh, si trovava ora nel corridoio, per capire come muoversi. Trovandosi in un territorio con ANBU di ogni villaggio, Kage e chi più ne ha più ne metta, doveva stare attento ad ogni passo, e soprattutto doveva evitare che la sua preziosa seconda pelle venisse danneggiate onde evitare un facile riconoscimento. *Dovrei iniziare dallo spogliatoio, magari qualcuno lo conosce. Poi posso passare alle abitazioni assegnate a quel villaggio, dove sicuramente ci saranno delle guardie.* ma c'era un grosso problema *Ma la sua identità mi è sconosciuta, quindi quale spogliatoio?* sospirò, ma c'era un barile di speranza *Posso seguire i prossimi incontri, anche con l'utilizzo dei cloni. Il suo stile di combattimento mi è familiare, potrei aver modo di conoscerlo. E chissà, magari con la Muon potrei avvertire il suo odore* Egli quindi avanzò, fermandosi davanti al tabellone per scoprire quando si sarebbero tenuti i prossimi incontri. Non aveva dubitato nemmeno per un istante che Supaku fosse passato alle fasi successive.
    Osservando il tabellone, l'occhio libero scorse un dettaglio che gli fece prima saltare un battito, e poi accelerarne la frequenza. Mosse il dito e lo poggiò sul nome del candidato *Non può essere una coincidenza* annotò mentalmente *Kinji Namikaze di kumogakure* egli aveva vinto lo scontro, ma non era passato al turno successivo. L'esito era infatti stato cambiato con il passaggio dell'altro shinobi, a causa del suo ritiro, apparentemente improvviso. Esattamente come lui. Beh lui aveva perso ed aveva dichiarato la resa, ma visto che aveva combattuto limitatamente per raggiungere quel risultato era come se avesse vinto e si era poi ritirato, no? In ogni caso la sua mente si convinse di questa cosa, entrando nel al bias di conferma convinta che il fato aveva unito i puntini dei suoi movimenti proprio per raggiungere tale conclusione *Devo andare nello spogliatoio di quel villaggio, subito* pensò muovendosi. Sapeva bene dove si trovava, e in cuor suo sperava di non trovare facce familiari. Bussò ed entrò, all'interno trovò due shinobi con facce sconosciute: uno era appoggiato al muro con braccia incrociate, l'altro era seduto con le mani davanti a se come in una sorta di forma di preghiera. Sembrava scontento. "Scusate il disturbo" ma venne interrotto dal ninja in piedi "Ahhh Toripu Ruakka! ho visto il tuo scontro, mi hai un pò deluso. Ma forse incontrare due demoni in un solo torneo è troppo per te ahahah" la sottile ironia era evidente, ma decise di andare oltre "Già, diciamo che i sorteggi mi sono stati avversi. Sarò breve: sto cercando il mio amico Kinji Namikaze, lo avete visto?" a rispondere fu quello seduto "Fanculo Kinji. Quello stronzo silenzioso è sparito senza nemmeno dare spiegazioni" *Mmm.. sospettoso* "Sparito? In che senso??" domandò curioso "Fanculo anche te, non mi devi scocciare" l'occhio vigile del Raimu vide la gamba destra dello shinobi iniziare a muoversi velocemente, mentre il tallone sbatteva ritmicamente sul pavimento, in un evidente segno di nervosismo. Una mano circondò il suo corpo all'altezza delle spalle, l'altro si era mosso a fianco a lui. Indicò lo shinobi seduto: "Devi scusarlo, ma ha appena perso cento ryo scommessi sulla vittoria del tipo" Yogan inarcò il sopracciglio al tatto di quel contatto fisico, ma decise di lasciar correre "Ma lui ha vinto, si è ritirato in seguito, no?" domandò, con lo shinobi seduto che spalancò gli occhi e annuì "Visto? Che ti ho detto? E come fosse una vittoria!" si rivolse all'altro, che tuttavia confermò la sua posizione da guadagnatore di scommesse "Ne abbiamo già parlato, non ha passato comunque il turno ed è una sconfitta, Ora." fece una pausa, spostando lo sguardo verso il capelli rossi, mentre la prese sulla spalla si fece più solida "Dobbiamo prepararci ad uno scontro, direi che è meglio che tu vada prima che.. qualcuno potrebbe notare la tua posizione in uno spogliatoio di un altro villaggio" *Tsè* pensò, credente che l'altro lo stesse mandando via solo per tenersi i soldi. "Certamente, buona fortuna" disse senza troppi sentimentalismi: era scocciato per aver fatto un buco nell'acqua e, non avendo altro motivo abbandonò lo spogliatoio e iniziò a pensare sul da farsi *Il fatto che sia sparito è sospettoso, ma non una prova sufficiente. Dovrei provare a vedere nelle abitazioni, ma dubito abbia lasciato tracce.* eppure la sua mente iniziò ad unire alcuni puntini *Ha vinto ma ha lasciato, è una decisione strana* schioccò le dita della mano desta, come ad aver fatto una rivelazione *Probabilmente era conscio che qualcuno lo stesse braccando. Beh, se così fosse posso dire addio alla missione* avanzò, stringendo i pugni. Aveva dovuto perdere per nulla. *Se solo fossi in grado di percepire il chakra come gli Asuka sarebbe tutto più semplice* auto annuì per quanto non lo faceva stare meglio *Mi chiedo se abbia scoperto che fossi io l'inseguitore* continuava a muoversi senza vedere dove andava, pienamente concentrato nei suoi pensieri *Magari mi ha lasciato una traccia, forse sa che non ho intenzioni ostili contro di lui. Ma se fosse così dove?* non era un ragionamento sensato, ma voleva dargli il beneficio del dubbio *Forse davanti al fiume dove ci siamo incontrati? Spero sia così, o dovrò comunicare un altro fallimento.* avvertì solo ora una voce familiare che lo stava chiamando, anche se non sapeva da quanto tempo "Yogan? Yogan!!" come appena risvegliatosi da un sogno scosse la testa e spalancò l'occhio sinistro, girandosi alla sua destra: Goh Asuka era lì davanti. Si fermò e lo fissò, indeciso sul da farsi.

    NwKakzq

    Chakra

    325

    Chakra Bonus

    Stato Fisico

    Perfetto

    Mentale

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    Alcuni parlati in legenda possono passare da grassetto a corsivo per indicare eventuali pensati o voci interiori.

    Shiru Sen'nin - Sigillo Eremitico
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    Sviluppatore: Goh Asuka
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    Tipo: Fuuinjutsu
    Tramite questa Tecnica sarà possibile, dopo aver narrato all'inizio di una quest come viene incanalato il Chakra Naturale necessario ad utilizzare la Modalità Eremitica, sigillare il Chakra raccolto all'interno di un Sigillo, che comparirà sulla pelle dell'utilizzatore, così da contenere l'energia naturale accumulata, per poi poterla utilizzare successivamente. Quando sarà necessario, l'utilizzatore potrà impiegare una moderata quantità di Chakra per liberare l'energia naturale contenuta nel Sigillo e attingere così ad essa, permettendogli di entrare direttamente in Modalità Eremitica, nel momento stesso in cui pagherà il costo in Chakra per sciogliere il Fuuinjutsu, che sparirà dalla sua pelle una volta utilizzato.
    La tecnica può essere usata una sola volta per quest.
    Consumo: N/A

    Kaifū no Jutsu - Tecnica di Sigillo (Armatura Leggendaria)
    GM4P
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Fuuinjutsu
    Questa Tecnica è un Fuuinjutsu particolare, che necessita di una conoscenza e perizia superiori per essere appreso. Tramite questa Tecnica, che necessita dell'utilizzo di una Pergamena Minore o di una Carta Sigillante, sarà possibile sigillare all'interno di esse un qualsiasi oggetto si desideri, oltre che utilizzare le relative Tecniche. La Tecnica dovrà esser pagata per Sigillare Armi od Oggetti e solo l'utilizzatore potrà sigillare gli oggetti. Invece chiunque potrà, senza nessun costo di Chakra, dissigillare gli oggetti, basterà semplicemente tenere in mano la Pergamena o la Carta e immettere una irrisoria quantità di Chakra per liberarli.
    Richiede la Specializzazione in Fuuinjutsu in Scheda.
    Necessaria una Pergamena Minore o una Carta Sigillante

    Consumo: 2

    Hiraishin No Jutsu - Tecnica del Teletrasporto
    GVzZ
    Villaggio: Tutti
    Livello: S
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica, che non necessita di Sigilli, inizia permettendo all'utilizzatore di creare dei Sigilli magici ed applicarli su qualsiasi cosa. Una volta applicati sul soggetto scelto sarà possibile usare il Jutsu teletrasportandosi in un punto a scelta nel metro quadro dov'è posto il Sigillo. Se applicato su un Ninja il sigillo rimarrà al massimo impresso per due turni incluso quello d'utilizzo. Se impresso su un oggetto invece, il Sigillo vi rimarrà fino alla fine della Quest. Ovviamente una volta usato il teletrasporto, il Sigillo svanirà automaticamente. E' possibile usare il Justu per trasportare altri soggetti insieme all'utilizzatore, semplicemente toccandoli.
    Necessaria la Specializzazione in Ninjutsu.
    Consumo: 15 per l'impressione del Sigillo

    Hoonojoka - Fiamma Purificatrice
    FKWmQdU
    Le tecniche della Fiamma Purificatrice erano note un tempo per la loro estrema potenza e capacità curative. Ad oggi questa capacità si attiva ogniqualvolta l'utilizzatore impasti un Jutsu di tipo Katon. In quel momento sulle estremità della sciarpa il Kanji "Fiamma Pura" brillerà e il Jutsu Katon espulso o manipolato apparirà mutato nel colore e nelle proprietà. Tutti i Jutsu Katon, massimo di livello A, impastati grazie al potere della Sciarpa infatti appariranno di una luce dorata intensa, quasi come se fossero composti di oro volatile, più che di vere fiamme anche se non cambieranno affatto le proprietà tipiche del Katon, in aggiunta esse causeranno a chiunque ne venga Ferito da esso, una Dissipazione del Chakra del bersaglio in base al livello del Jutsu. In aggiunta il Fuoco Purificatore è in grado di riconoscere i nemici dagli amici e le sue Fiamme non causeranno danni ad eventuali alleati dell'utilizzatore anzi, se l'utilizzatore lo desidera, è possibile curare qualsiasi Ferita che l'Alleato abbia subito, investendolo con il Fuoco Purificatore e curandolo di un ammontare che varia in base al livello del Jutsu utilizzato (questa ultima capacità non è utilizzabile su sé stessi neanche tramite Cloni).
    [Ferita Curata: C Medio-Lieve; B Media; A Medio-Grave]
    [Chakra Dissipato: D 1; C 2; B 4; A 8]


    vnN51Nl
    Yuzin aveva perso di nuovo la testa cedendo a quel potere oscuro che cresceva dentro di lui. Per tale motivo non avevo potuto fare a meno di intervenire per interrompere lo scontro. Il mio amico in questo caso non era stato particolarmente ferito ma la mancanza di energie aveva portato il demone dentro di lui a prendere il sopravvento, manifestando tutta la sua sete di chakra. Forse in parte anche l'avversario col suo modo di fare aveva in qualche modo "intaccato" l'orgoglio del demone tant'è che ora il mezzo-demone della Foglia era steso su un lettino dell'infermeria e dormiva come un angioletto. Difatti per curare le sue ferite non c'era voluto molto, quello che avrebbe richiesto più tempo sarebbe stato sicuramente recuperare il chakra che era stato consumato per intero. Quello che però era risultato più strano in tutta la vicenda era il fatto che il mio intervento era servito sì per bloccare la furia di Yuzin ma non tanto per "interrompere" l'incontro. Quello difatti si era concluso già di suo con il Raimu che, sorprendentemente, aveva dichiarato la resa. Questa era una cosa che mi aveva fatto riflettere e mi aveva incuriosito a parte per la "decisione" in se per se tanto quanto per il fatto che Yogan sembrava a tutti gli effetti non aver combattuto sul serio. Sicuramente l'arena gli aveva imposto delle restrizioni data la differenza di abilità tra lui e il mio amico ma palesemente non aveva giocato tutte le sue carte. Non aveva mai estratto quella katana dalla particolare lama così come non era ricorso allo sharingan. In generale sembrava si fosse fatto colpire più di una volta di proposito, quasi con l'intento di perdere. Tutto questo rimuginare perciò mi fece prendere una decisione: cercarlo per provare a parlarci. Mi rivolgetti così ad uno dei ninja medici presenti per comunicargli che avevo intenzione di allontanarmi. La mia preoccupazione era quella di lasciare Yuzin "solo" ma venni rincuorato dallo shinobi che mi assicurò che non ci potevano essere problemi dato che il mezzo-demone della Foglia avrebbe sicuramente dormito almeno sei ore per recuperare le energie e che quindi potevo andare senza farmi troppi patemi. Ringraziai l'uomo per uscire infine dall'infermeria. Ma dove lo cerco? Pensai io guardandomi attorno appena messo piede al di fuori della stanza. Mi trovavo in un corridoio dove c'era un viavai di gente. Purtroppo nell'infermeria il rosso non l'avevo trovato, del resto se fosse stato nella nostra stessa stanza me ne sarei accorto. Era vero però che esistevano diverse infermerie e poteva essere in una di quelle, anche se più o meno erano tutte in quella zona dove mi trovavo al momento. Sì, potrebbe star ancora ricevendo cure... Oppure potrebbe essersi ormai ristabilito ed a quel punto essere tornato negli spogliatoi di Kirigakure, del resto era segnato come uno shinobi proveniente da quel villaggio. Mentre facevo questi pensieri mi stavo recando verso l'altra infermeria più vicina quando appunto cambiai idea. Sì, provare a chiedere a qualcuno dei suoi "compaesani" potrebbe essere di certo una buona idea. Magari se sta ancora ricevendo cure possono indicarmi con più certezza dove posso trovarlo. Conclusi mentalmente per cambiare di colpo la direzione del mio movimento verso la mia nuova meta. Dopo pochi minuti mi trovai di fronte la porta dello spogliatoio che ospitava gli shinobi provenienti da Paese dell'Acqua. Questa era spalancata quindi senza crearmi troppi problemi entrai guardandomi attorno alla ricerca del "volto" del rosso, o per lo meno di quello che al momento stava indossando. Difatti immaginai che i connotati del Raimu fossero stati cambiati da una qualche sorta di maschera come quella indossata da Arima il giorno in cui feci la conoscenza dell'altro eremita dei rospi. Yo Goh-san! gran bel match con Toripu-sensei. Sei tosto ma alla fine lui ti ha messo in fuga. Sentii pronunciare alla mia destra. Girai la testa in quella direzione per vedere un ragazzo che avrà avuto sì e no sedici anni vestito da una maglietta semplice con una 'x' che mi apostrofava in quella maniera incrociando le mani a pugni chiusi poco al di sopra della testa. Una sorta di saluto? Pensai tra me e me osservando quelle movenze. Beh sì mi sono divertito a combattere con lui ma alla fine ho dovuto ammettere la sua superiorità. Dissi io con falsa modestia. Difatti non era quello il motivo per cui avevo interrotto lo scontro. Nonostante la volpe a nove code avesse deciso di abbandonarmi dato che avevo attinto parecchio al suo potere, sarei stato comunque in grado di sconfiggere Yogan che sembrava ormai stremato. Quello che mi fermò dal proseguire lo scontro fu in realtà una comunicazione telepatica che mi arrivò in quel momento. Un membro dell'intelligence del villaggio si era messo in contatto con me dicendomi di mollare lo scontro in quanto Yuzin aveva vinto nel mentre il suo match. Per tale motivo mi chiedevano di seguire il suo prossimo scontro dagli spalti per evitare ci fossero problemi. Del resto se avessi combattuto contro il mio amico sarei stato limitato nelle abilità dai sigilli dell'arena ed avevano timore che, senza i miei pieni poteri, potesse essere un problema fermare l'altro Asuka. Comunque perdonami, non mi sono presentato. Il mio nome è Ryota. Sei qui per cercare il maestro Toripu? Riprese la parola il ragazzo fatalità prendendo in pieno il motivo per cui mi trovavo là. Annuii con la testa per rispondere poco dopo dicendo: Effettivamente sì, volevo far due chiacchiere con lui e magari chiedergli una rivincita. E' da queste parti o sai dove posso trovarlo? Purtroppo il chuunin fece di no con la testa. Cavolo, non ci voleva! Pensai. No, purtroppo Toripu-san da dopo lo scontro con quel demone, o quello che era, non è ancora tornato da queste parti. Appena lasciata l'arena è andato in infermeria ma ancora non si è visto qui. Mi disse lui quasi "mortificato" per avermi dato questa notizia negativa. D'accordo, capisco. Va bene dai lo cercherò qui in giro allora. Ciao Ryota! Esclamai io salutando il ragazzo col cenno della mano per poi uscire subito da quella stanza per riversarmi nuovamente nei corridoi di quella struttura. Iniziai di fatto a muovermi un po' a zonzo ragionando intanto sul da farsi. La cosa più logica era probabilmente cercarlo nelle varie infermerie, era plausibile che stesse ancora ricevendo qualche cura ma per farlo intanto dovevo "tornare indietro" rispetto a dove mi trovavo al momento. Però mi sembra strano stia ancora ricevendo cure. Pensai tra me e me fermandomi di colpo. Ad un tratto un rumore attirò la mia attenzione, era uno schiocco di dita che, nonostante i rumori delle persone che giravano, avvertii distintamente. Mi voltai in direzione del suono e, poco dopo, "riconobbi" delle spalle ed una testa rossa "familiare". Era "Toripu", ne ero sicuro. Stava girando anche lui per i corridoi a velocità piuttosto elevata e si trovava a circa una decina di metri da me. Ehi, Toripu! Volevo fare due chiacchiere con te... E magari chiederti una rivincita! Dissi io cercando di attirare la sua attenzione. Questo però, anziché voltarsi, proseguì per la sua strada, immerso nei suoi pensieri probabilmente. Aumentai il passo cercando di raggiungerlo mentre schivavo diverse persone. Toripu?!? Toripu Ruakka! Dissi ancora io ma nulla, sembrava proprio non ascoltarmi. Alla fine finalmente riuscii a raggiungerlo, sembrava come imbambolato. Yogan? Yogan!! Esclamai io cercando di toccargli la spalla destra per risvegliarlo da quel "torpore". Oh... Che cazzo ho fatto? Pensai rendendomi conto che nella concitazione del momento mi ero rivolto al rosso con la sua vera identità. Mi guardai per un attimo attorno senza girare la testa, fortunatamente nessuno sembrava badare a noi. Oh mi scusi Toripu-san, l'avevo scambiata per un mio vecchio amico d'infanzia. Vi stavo proprio cercando... Mi deve una rivincita lo sa vero? Magari andiamo a parlarne più con calma, che ne dice? Dissi io con una certa enfasi per far capire che "le scuse" erano vere anche se non erano di certo per averlo scambiato per qualcun altro. Feci cenno poi a lui di levarci da lì come per andare a parlare possibilmente in un luogo più appartato pronto a seguirlo.

    GohGoh Asuka - Rango: Special Jounin Esperto
    Stato fisico: Ottimale.
    Stato Psicologico: Tranquillo, pronto
    CHAKRA
    BaseSennin MoodoKyūbi Chakura Mōdo
    365-2-15=34800
    Note:
    2 kunai con legata 2 cartebomba
    2 kunai con legata 2 palla di luce
    2 kunai con legate 2 palle gelo
    2 kunai con legati 10 m di filo metallico ciascuno

    Shiru Sen'nin - Sigillo Eremitico carico e pronto all'uso
    10 Shunsui Kunai marchiati con Hiraishin

    Bonus/Malus:


    Equipaggiamento:
    Tripla Borsa
    ArmiAccessori
    Kunai x10Radiolina
    Shuriken ad astro x20Specchietto
    Carta bomba x5Pillole del Soldato x3
    Palla Gelo x5Kit Grimaldelli
    Shunsui Kunai x10Cimice x3
    Veleno Debole x3Fili Metallici x30m
    Senbon x20Pergamene Minori
    CerbottanaPietra Focaia (tra i denti)
    Gilet
    ArmiAccessori
    -Libero-Torcia elettrica
    //Binocolo
    Tasche Aggiuntive
    AccessoriAccessori
    Olio Infiammabile x2Mappa del Chakra
    -Libero--Libero-
    Tasca Supplementare
    Armi
    Palla di Luce x2
    Tasca Doppia
    Accessori
    Occhio Cibernetico
    Tonico del Sangue x3
    Sigilli di Evocazione
    Armi da Lancio (0/3) / Armi (1/3)
    -Libero-
    Mazza della Conchiglia
    Taschino da Braccio
    Armi
    Fumogeni x5
    Taschino Supplementare
    Accessori
    Carta Sigillante x5


    Abbigliamento ninja e armi indossabili:
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    VoltoOcchialoniSulla fronte
    Collo/voltoAkaishēdo - Seta RossaIndossato
    Busto/Braccia/GambeArmatura LeggendariaSigillata
    Braccio sxCoprifronteIndossato
    Caviglie/PolsiBendeIndossate
    Dietro la vitaFodero - NinjatoInfoderato
    Dietro la schienaFodero minore - WakizashiInfoderato
     
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    Legenda:
    Narrato
    *Pensato*
    Parlato
    ”Eventuale Tecnica”
    "Parlato Altri"
    "Parlato Altri2"
    "Parlato Goh"

    "Rematch?"



    E poi il suo corpo si mosse, mentre ancora la mente si chiedeva cosa fare. Di puro istinto piegò le ginocchia e si abbassò di una ventina di centimetri "Shhhhhhh" disse lui mettendo indice e medio davanti al naso, iniziando a guardarsi in giro, con l'occhio sinistro che si sventagliava a destra e a sinistra alla ricerca della minima traccia di presenza umana o non, oltre all'altro. La schiena piegata si girava dai fianchi, per accompagnare tale ispezione. Egli poi si fermò e aprì la mano, indurendo le dita nervosamente "Shh" ripetè con un cenno della testa per manifestare il dissenso. Prese poi a parlare a bassa voce "Vuoi farmi riconoscere da tutti? domandò retoricamente "Sai quanti Anbu e Jounin ci sono ai tornei?" gli domandò ancora, senza volere una risposta, dimenticandosi per un momento che lo stesso Goh poteva benissimo attaccarlo proprio per il fatto di essere un traditore. Ma durante il loro scontro non gli aveva dato questa sensazione, anche se sembrasse volerlo uccidere in almeno un paio di occasioni. Sospirò: paradossalmente sembrava davvero amichevole con lui, segno che forse in quei territori era rimasto qualche ninja dotato di un buon grado di intelletto. Mise la mano chiusa nel pugno davanti alla bocca e ritornò in posizione eretta, schiarendosi la gola come se non fosse successo nulla "Giovane Asuka, ma come fa a scambiare un quindici volte vincitore di scontri con qualcun altro" mosse l'occhio a destra e a sinistra, "Immagino tu sia timido e lo abbia fatto apposta per attirare l'attenzione eheheh" la risata lo aiutò a buttare fuori un pò di nervosismo; sia avvicinò a lui, con un sorriso finto "Certo certo, una rivincita e anche un autografo per il mio fan di konoha!" concluse per poi affiancarsi allo shinobi. Divenne improvvisamente serio, riacquisendo la sua tonalità di voce normale "Iniziamo a camminare" disse, seguendo il suggerimento dell'Asuka, ma rendendolo come fosse una sua idea. Ormai gli scontri del giorno erano terminati e sicuramente le arene erano deserte, o almeno quelle che non erano state completamente obliterate dagli scontri; questo lo avrebbe aiutato ad allontanarsi da lì nel caso in cui qualcun altro li avesse sentiti, e avrebbe per il momento accontentato la richiesta dell'altro. "La rivincita quindi?" la domanda era dubbiosa: i passi leggeri sul terreno e lo sguardo fisso in avanti permise alla mente di concentrarsi e ripescare i ricordi: in effetti dopo che era riuscito ad annullare quella sfera demoniaca, credeva di essere spacciato. Ma probabilmente nel corpo dell'Asuka qualcosa era andato storto, come se non fosse ancora in grado di unire i vari poteri tra di loro. O forse aveva avuto pietà di lui: in ogni caso ne aveva approfittato per poi riuscire a vincere lo scontro per un soffio, visto che ormai il chakra iniziava a malapena a riempire un contagocce. "Mi piacerebbe combattere ancora contro di te, ma purtroppo ora non posso." ed era vero: aveva una missione in corso, aveva perso apposta per un motivo. E nel suo egoismo era sicuramente più importante ritrovare l'albino che rifare un combattimento nostalgico contro l'Asuka. *Purtroppo lui ha il coltello dalla parte del manico.* difatti gli bastava un urlo, o un messaggio per far piombare qui una squadra di ricerca traditori *E anche se fuggissi c'è di mezzo quella dannata abilità* Sospirò ancora, per poi voltare l'angolo. Si ritrovò in un corridoio con in fondo una luce intensa, segno di un ingresso di una arena. Dietro di lui invece c'erano gli spogliatoi e probabilmente un uscita: cosa fare? "Però un pò di tempo per parlare lo posso avere" gli sembrava un giusto compromesso, ma sarebbe valso anche per l'altro? non ne era sicuro "Immagino tu abbia un pò di domande per un vecchio.. allievo" concluse, iniziandosi a muoversi verso.. l'arena.

    NwKakzq

    Chakra

    325

    Chakra Bonus

    Stato Fisico

    Perfetto

    Mentale

    Bonus



    TOTALI

    Malus





    Edited by T@DO - 10/2/2024, 00:15
     
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    Alcuni parlati in legenda possono passare da grassetto a corsivo per indicare eventuali pensati o voci interiori.

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    Le tecniche della Fiamma Purificatrice erano note un tempo per la loro estrema potenza e capacità curative. Ad oggi questa capacità si attiva ogniqualvolta l'utilizzatore impasti un Jutsu di tipo Katon. In quel momento sulle estremità della sciarpa il Kanji "Fiamma Pura" brillerà e il Jutsu Katon espulso o manipolato apparirà mutato nel colore e nelle proprietà. Tutti i Jutsu Katon, massimo di livello A, impastati grazie al potere della Sciarpa infatti appariranno di una luce dorata intensa, quasi come se fossero composti di oro volatile, più che di vere fiamme anche se non cambieranno affatto le proprietà tipiche del Katon, in aggiunta esse causeranno a chiunque ne venga Ferito da esso, una Dissipazione del Chakra del bersaglio in base al livello del Jutsu. In aggiunta il Fuoco Purificatore è in grado di riconoscere i nemici dagli amici e le sue Fiamme non causeranno danni ad eventuali alleati dell'utilizzatore anzi, se l'utilizzatore lo desidera, è possibile curare qualsiasi Ferita che l'Alleato abbia subito, investendolo con il Fuoco Purificatore e curandolo di un ammontare che varia in base al livello del Jutsu utilizzato (questa ultima capacità non è utilizzabile su sé stessi neanche tramite Cloni).
    [Ferita Curata: C Medio-Lieve; B Media; A Medio-Grave]
    [Chakra Dissipato: D 1; C 2; B 4; A 8]


    vnN51Nl
    La scena, per le sue dinamiche, poteva quasi rivelarsi comica. La mia leggerezza in quel momento di distrazione aveva provocato una reazione piuttosto forte nel Raimu. Shhhhhhh Mi disse visibilmente allarmato per poi piegare un po' le ginocchia e fare segno di silenzio con le dita davanti al naso mentre cercava di guardarsi attorno girandosi sui fianchi con circospezione. Shh... Vuoi farmi riconoscere da tutti? Sai quanti Anbu e Jounin ci sono ai tornei? Domandò a bassa voce anche se la frase non richiedeva effettivamente una risposta. Nel mentre la mano era stata aperta e posta di fronte a me in segno di "alt". Dopo che gli parlai, facendo finta di aver confuso "lui" con qualcun altro, egli sopirò per poi portare la mano a pugno di fronte la bocca e schiarirsi la voce dicendo: Giovane Asuka, ma come fa a scambiare un quindici volte vincitore di scontri con qualcun altro... Immagino tu sia timido e lo abbia fatto apposta per attirare l'attenzione eheheh. Ridette in maniera un po' finta ma che si sposava piuttosto bene col "carattere" del personaggio. Certo certo, una rivincita e anche un autografo per il mio fan di Konoha! Disse ancora. Poi mi si affiancò e tornò subito dopo ad un tono di voce normale, quello che ero più abituato a sentir provenire dalla sua bocca. Iniziamo a camminare. Furono le poche parole che proferì seguendo quanto gli avevo suggerito poc'anzi. Yogan iniziò a muoversi all'interno della struttura secondo un percorso che riconobbi portare alle arene. Molto probabilmente aveva pensato, dato l'orario, di trovarle ormai vuote dato che gli scontri dovevano essere ormai terminati per la giornata. Lo continuai a seguire passo dopo passo mentre lo vedevo piuttosto "concentrato" con lo sguardo fisso in avanti. La rivincita quindi? Mi chiese. Io riflettei un attimo e risposi: Beh sì non mi dispiacerebbe misurarci ancora, prima lo scontro non si è "concluso"... Avrei voluto dire altro, come anche che volevo parlare con lui, del resto c'era più di una cosa che avrei voluto chiedergli ma non ne ebbi il tempo che il ragazzo dai capelli rossi mi interruppe dicendo: Mi piacerebbe combattere ancora contro di te, ma purtroppo ora non posso. Subito dopo sospirò, non sapevo il motivo per il quale non poteva accettare il mio invito ma sicuramente doveva esserci sotto qualcosa. Voltammo infine l'angolo per trovarci in un corridoio con una luce intensa in fondo, con molta probabilità l'ingresso di un'arena. Però un pò di tempo per parlare lo posso avere... Immagino tu abbia un pò di domande per un vecchio.. allievo. Mi disse mentre eravamo quasi in procinto di superare quella soglia. Beh sì, assolutamente. Non mi spiacerebbe comprendere meglio quello che stai passando. Dissi io mentre varcata quella soglia di "luce" i miei occhi si abituavano al nuovo ambiente nel quale eravamo appena entrati. Non mi guardai particolarmente attorno se non per sincerarmi che effettivamente non ci fosse nessuno. Presi così un kunai marchiato dalla borsa e lo lanciai ai piedi di un albero vicino che presentava parecchia vegetazione alla base. Dopodiché approfittai della vicinanza per toccare la spalla destra dell'ex shinobi e concentrai un'ingente quantità di chakra.
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    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica, che non necessita di Sigilli, inizia permettendo all'utilizzatore di creare dei Sigilli magici ed applicarli su qualsiasi cosa. Una volta applicati sul soggetto scelto sarà possibile usare il Jutsu teletrasportandosi in un punto a scelta nel metro quadro dov'è posto il Sigillo. Se applicato su un Ninja il sigillo rimarrà al massimo impresso per due turni incluso quello d'utilizzo. Se impresso su un oggetto invece, il Sigillo vi rimarrà fino alla fine della Quest. Ovviamente una volta usato il teletrasporto, il Sigillo svanirà automaticamente. E' possibile usare il Justu per trasportare altri soggetti insieme all'utilizzatore, semplicemente toccandoli.
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    Consumo: 30

    In un battito di ciglia tutto l'ambiente circostante era cambiato, eravamo ora sul Monte Myoboku. Per l'esattezza ci trovavamo in un grosso spiazzale di roccia di circa venti metri di raggio ai piedi di una montagna, spiazzo dove avevo impresso un marchio per l'hiraishin quindi un po' come "mio personale ingresso" al monte oltre che mio luogo di addestramento. Perdonami per non averti consultato ma ho pensato che spostarci qui sarebbe stata la scelta migliore per poter parlare indisturbati, e soprattutto far stare al sicuro tu. Dissi io al rosso per poi proseguire subito dopo. Immagino ti starai chiedendo dove siamo. Questo è il posto al quale appartengono le creature del mio contratto. Qui difficilmente squadre di ricerca possono raggiungerti... Bene da dove cominciamo... Per dire, come mai dicevi di non poterti concedere il "lusso" di una rivincita? Hai paura "di farti male" o cosa? Chiesi io attendendo una risposta da Yogan.

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    348-30=31800
    Note:
    2 kunai con legata 2 cartebomba
    2 kunai con legata 2 palla di luce
    2 kunai con legate 2 palle gelo
    2 kunai con legati 10 m di filo metallico ciascuno

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    Bonus/Malus:


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    Carta bomba x5Pillole del Soldato x3
    Palla Gelo x5Kit Grimaldelli
    Shunsui Kunai x10Cimice x3
    Veleno Debole x3Fili Metallici x30m
    Senbon x20Pergamene Minori
    CerbottanaPietra Focaia (tra i denti)
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    -Libero-Torcia elettrica
    //Binocolo
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    Olio Infiammabile x2Mappa del Chakra
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    Armi
    Palla di Luce x2
    Tasca Doppia
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    "Parlato Goh"

    "A New Area"



    L'idea di eludere l'Asuka gli continuava a manifestarsi in testa mentre i suoi passi raggiungevano il cambiamento di luce proveniente dalla fine del corridoio *Ma la mia velocità è nulla contro di lui* anche una illusione poteva fare a caso suo, come quella del buio assoluto. "Risolse" i suoi dubbi continuando a muoversi, decidendo di ignorare i piani di fuga che l'ispirata mente gli stava progettando. Era evidente come non avesse troppa voglia di combattere soprattutto dopo le parole dell’Asuka, che considerava il loro scontro ancora aperto e la ricerca di una arena una naturale continuazione. Parte della sua contrarietà era anche dovuta a non volersi rimettere contro la manifestazione demoniaca dentro di lui *se effettivamente ci scontreremo, dovrei mettere dei paletti* pensó, pur non sapendo il suo margine di manovra per contrattare. Fortunatamente Goh diede esito positivo alla sua affermazione: era interessato alla storia che lo aveva portato li. Appena entrato nella nuova zona il ventunenne si guardò attorno con l’occhio libero *Una foresta* pensó assicurandosi che non ci fosse nel mentre nessuno *Mentre nella zona cen.* interruppe il pensiero, attratto dal sibilio dell’arma metallica fendere l’aria fino a piantarsi vicino a un albero. Poi sentì il tatto reagire sulla spalla ed infine il suo occhio non riuscì più a ricevere la luce dell’arena. Il traditore ondeggiò lievemente la schiena, quindi chiuse e riapri la palpebra *Teletrasporto.. anche lui quindi* quello che aveva visto nell’arena era stato confermato. Avrebbe tanto voluto apprendere quella tecnica. In ogni caso, una nuova realtà si mostrava ora al suo occhio "Perdonami per non averti consultato ma ho pensato che spostarci qui sarebbe stata la scelta migliore per poter parlare indisturbati, e soprattutto far stare al sicuro tu." e non aveva torto: un grosso spazio privo di vegetazione circondava i due shinobi, mentre davanti a loro si erigeva una grossa montagna. Non fece tempo ad aprire la bocca che il konohaiano parló per lui, spiegandogli dove si trovassero e confermando che nessuno li avrebbe interrotti. L'aria si era fatta più fredda a contatto con la pelle, e la respirava volentieri rispetto a quella chiusa della zona spogliatoi. Questo capovolgimento di fronte gli fece capire due cose: da un lato poteva sciogliere la tensione, nessuno li avrebbe disturbati, anche se la prudenza non era mai troppa. Dall’altro non sapeva dove si trovassero, e di conseguenza l’Asuka sarebbe stato l’unico a poterlo portare indietro: ciò rendeva il capelli rossi più succube alle sue future scelte. Quest'ultimo, non cambiando espressione in contrasto con la moltitudine di sentieri sentì la domanda, e fece un sorriso, non rivolto alla pungente affermazione di volersi farsi male. Anche se effettivamente era un contro, dato che sarebbe dovuto tornare nel reparto infermeria, perdendo ulteriore tempo ”Capisco che quello curioso sia sempre stato io” introdusse, seppur strinse i pugni: le sue speranze di ritrovare Supaku erano probabilmente prossime allo zero ”Ma mi sarei aspettato una prima domanda diversa” fece spallucce, sciogliendo i pensieri continuando a guardarsi intorno *sapevo comunque che non sarei riuscito nella missione, ancora prima di prenderla* ammise mentalmente con sincerità. Sciolse quindi i pugni ”A dispetto di come vengo bollato dai Paesi Ninja.. sono sempre un ninja, o come ci chiamate, mukenin" sospirò e quindi riprese ad osservare il suo interlocutore ”Ho quindi “impegni” anche io" ovviamente non poteva rivelare i motivi ”non preoccuparti, nulla di illecito" sembrava strano, ma lo disse con serietà.. effettivamente cercare un traditore era legale, no? ”piuttosto che evocazioni puoi avere su una montagna.. uccelli? effettivamente falchi e aquile potevano benissimo abitarvi. Poi fece una pausa. Era una domanda introduttiva, ed avrebbe mostrato all'Asuka come avrebbe dovuto porle ”quell’immensa forza arancione dentro di te" era chiaro dove volesse andare a parare "e che ho avuto l’onore e la sfortuna di vedere.. perché, e quando è successo?

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    Jonin Supremo

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    Alcuni parlati in legenda possono passare da grassetto a corsivo per indicare eventuali pensati o voci interiori.

    Hoonojoka - Fiamma Purificatrice
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    Le tecniche della Fiamma Purificatrice erano note un tempo per la loro estrema potenza e capacità curative. Ad oggi questa capacità si attiva ogniqualvolta l'utilizzatore impasti un Jutsu di tipo Katon. In quel momento sulle estremità della sciarpa il Kanji "Fiamma Pura" brillerà e il Jutsu Katon espulso o manipolato apparirà mutato nel colore e nelle proprietà. Tutti i Jutsu Katon, massimo di livello A, impastati grazie al potere della Sciarpa infatti appariranno di una luce dorata intensa, quasi come se fossero composti di oro volatile, più che di vere fiamme anche se non cambieranno affatto le proprietà tipiche del Katon, in aggiunta esse causeranno a chiunque ne venga Ferito da esso, una Dissipazione del Chakra del bersaglio in base al livello del Jutsu. In aggiunta il Fuoco Purificatore è in grado di riconoscere i nemici dagli amici e le sue Fiamme non causeranno danni ad eventuali alleati dell'utilizzatore anzi, se l'utilizzatore lo desidera, è possibile curare qualsiasi Ferita che l'Alleato abbia subito, investendolo con il Fuoco Purificatore e curandolo di un ammontare che varia in base al livello del Jutsu utilizzato (questa ultima capacità non è utilizzabile su sé stessi neanche tramite Cloni).
    [Ferita Curata: C Medio-Lieve; B Media; A Medio-Grave]
    [Chakra Dissipato: D 1; C 2; B 4; A 8]


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    Sulle pendici del Monte Myoboku il clima era sereno, anche se magari non ancora del tutto disteso tra me e il traditore di Kumo. Appena "giunti" in quel luogo mi ero prodigato nel rassicurarlo circa il posto dove ci trovavamo spiegando che lì era al sicuro, del resto non era veramente mio interesse che venisse catturato dalle forze speciali. Mi interessava effettivamente più parlarci e magari scambiare ancora qualche colpo con lui. Ero curioso di capire veramente come se la passava e cosa l'aveva portato a "volgere le spalle" al suo villaggio anche se, teoricamente, era quasi più il suo villaggio ad averlo fatto nei suoi confronti per come erano andate le cose. Di vero c'era più che altro il fatto che una tecnica "segreta" di base si chiama così perché tale dovrebbe rimanere quindi perché avrebbe dovuto insegnarla ad uno come Kisuke? Come prima cosa, per rompere il ghiaccio, decisi di capire meglio come mai il Raimu avesse tutta "questa fretta". Capisco che quello curioso sia sempre stato io. Ma mi sarei aspettato una prima domanda diversa. Rispose inizialmente lui alla mia domanda facendo spallucce. Effettivamente non potevo dargli torto ma era vero pure che c'erano forse un centinaio di domande che avrei voluto porgli e quella era venuta fuori per prima. A dispetto di come vengo bollato dai Paesi Ninja.. sono sempre un ninja, o come ci chiamate, mukenin. Prese a spiegare per poi terminare dicendo: Ho quindi “impegni” anche io... Non preoccuparti, nulla di illecito Una "missione" quindi... Pensai io ragionando come magari il mondo dei regolari e dei "traditori" non fosse poi così del tutto differente. Piuttosto che evocazioni puoi avere su una montagna.. uccelli? Fu la domanda posta poco dopo da Yogan. Ed Ecco che ora inizia. Pensai io abbozzando un sorriso sotto alla sciarpa. Mi sembrava strano di come l'innata curiosità del rosso non fosse ancora emersa ed infatti ecco che ora si faceva strada. Rospi... In realtà. Risposi io sorridendo, del resto l'ipotesi sui volatili non era così improbabile per quanto però errata. Quell’immensa forza arancione dentro di te... e che ho avuto l’onore e la sfortuna di vedere.. perché, e quando è successo? La domanda "bomba" era giunta, come mi aspettavo. Il Raimu difatti era sempre stato molto curioso circa le mie abilità ninja anche se, a dirla tutta, non mi era mai in realtà sembrato così "sincero". Quando per esempio anni prima avevamo avuto uno scontro di allenamento aveva "tanto" (si fa per dire) parlato di una famigerata "Arte della Tempesta" e tutto quello che alla fine mi aveva mostrato era la possibilità di creare una "semplice" nuvola temporalesca attorno a lui mentre, nel frattempo, aveva voluto spiegato in lungo ed in largo le caratteristiche e potenzialità della modalità eremitica. Chiaramente non avevo svelato tutte le mie carte e, pure in quest'occasione, avrei risposto ma senza entrare troppo nello specifico. Del resto, per quanto non sembrava assolutamente "ostile", era comunque pur sempre uno shinobi che ora si trovava "dall'altro lato della barricata". Beh quello che "è" lo hai visto nella nostra ultima parte di scontro. Ovvio non è ancora al massimo delle sue potenzialità ma di fatto è un "demone" anche se non assolutamente della stessa "razza" di quelli con cui abbiamo avuto a che fare nel Paese dei Demoni. Dissi io per iniziare il discorso mentre il kyuubi all'interno del mio corpo, sentendo queste mie parole, emise un grugnito di disprezzo sentendosi messo "al confronto" con i mostri del Paese dei Demoni. Sul "dove" effettivamente è successo proprio nel Paese dei Demoni, è lì che sono entrato in possesso di questa nuova "abilità" se così vogliamo definirla, in maniera riduttiva naturalmente. Spiegai andando così, almeno per il momento, ad esaurire l'argomento. Per il resto parlami di te dai. Ricordo l'utilizzo di Suiton e Raiton ed ora vedo che ti sciogli in acqua e che sei entrato in possesso dello Sharingan, il famigerato Doujutsu del clan Uchiha. Comoda quell'abilità per schivare attacchi a corto raggio non è vero? Non avevo mai visto nulla di simile prima. Che cosa sarebbe? Domandai io in un primo momento salvo poi attendere pazientemente una risposta da parte del rosso. Comunque dai raccontami un po'... Com'è andata quella storia dell'addestramento che tanto ha fatto discutere? Non c'avevi pensato che potesse essere un problema? Chiesi io con fare interrogativo continuando ad osservare l'unico occhio aperto del mio interlocutore.

    GohGoh Asuka - Rango: Special Jounin Esperto
    Stato fisico: Ottimale.
    Stato Psicologico: Tranquillo, pronto
    CHAKRA
    BaseSennin MoodoKyūbi Chakura Mōdo
    31800
    Note:
    2 kunai con legata 2 cartebomba
    2 kunai con legata 2 palla di luce
    2 kunai con legate 2 palle gelo
    2 kunai con legati 10 m di filo metallico ciascuno

    Shiru Sen'nin - Sigillo Eremitico carico e pronto all'uso
    10 Shunsui Kunai marchiati con Hiraishin

    Bonus/Malus:


    Equipaggiamento:
    Tripla Borsa
    ArmiAccessori
    Kunai x10Radiolina
    Shuriken ad astro x20Specchietto
    Carta bomba x5Pillole del Soldato x3
    Palla Gelo x5Kit Grimaldelli
    Shunsui Kunai x10Cimice x3
    Veleno Debole x3Fili Metallici x30m
    Senbon x20Pergamene Minori
    CerbottanaPietra Focaia (tra i denti)
    Gilet
    ArmiAccessori
    -Libero-Torcia elettrica
    //Binocolo
    Tasche Aggiuntive
    AccessoriAccessori
    Olio Infiammabile x2Mappa del Chakra
    -Libero--Libero-
    Tasca Supplementare
    Armi
    Palla di Luce x2
    Tasca Doppia
    Accessori
    Occhio Cibernetico
    Tonico del Sangue x3
    Sigilli di Evocazione
    Armi da Lancio (0/3) / Armi (1/3)
    -Libero-
    Mazza della Conchiglia
    Taschino da Braccio
    Armi
    Fumogeni x5
    Taschino Supplementare
    Accessori
    Carta Sigillante x5


    Abbigliamento ninja e armi indossabili:
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    VoltoOcchialoniSulla fronte
    Collo/voltoAkaishēdo - Seta RossaIndossato
    Busto/Braccia/GambeArmatura LeggendariaSigillata
    Braccio sxCoprifronteIndossato
    Caviglie/PolsiBendeIndossate
    Dietro la vitaFodero - NinjatoInfoderato
    Dietro la schienaFodero minore - WakizashiInfoderato
     
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    Il rosso fu sorpreso quando l'altro gli parlò di rospi *Di solito non vivono in paludi o stagni? Un pò strano vederli in alta montagna* ma non si azzardò a chiedere informazioni sulla loro biologia, d'altronde in un mondo dove si potevano sparare fuoco o fulmine dalle proprie mani, era meglio non farsi troppe domande e prendere le cose per come erano. Magari un giorno avrebbe incontrato falchi in grado di nuotare sott'acqua dotati di branchie. Oltretutto la sua curiosità era tutta orientata verso la domanda che aveva lanciato a bruciapelo all’altro, anche se l'Asuka fu in grado di mantenere la sua compostezza, come se si la sarebbe aspettata da un momento all’altro. *Probabilmente alcune cose non cambiano mai* pensò, ma d'altronde era la prima volta che gli capitava di parlare vis a vis con un portatore demoniaco così completo. E fu soddisfatto di riuscire a carpire qualcosa sul passato recente del suo ex-sensei, he rispose che era diverso da quelli che i due avevano affrontato anni orsono, seppur aveva ricevuto quel potere proprio durante quel periodo. *Una coincidenza molto particolare. Forse Konoha aveva a disposizione questo potere. forse avevano previsto che sarebbe andata male e glielo hanno affidato per evitare sconfitte che avrebbero causato la rovina del mondo* per quanto loro non avevano vinto, anzi.. però erano riusciti a rimandare l'inevitabile. Ma chissà per quanto tempo ancora. "Per il resto parlami di te dai. Ricordo l'utilizzo di Suiton e Raiton ed ora vedo che ti sciogli in acqua e che sei entrato in possesso dello Sharingan, il famigerato Doujutsu del clan Uchiha. Comoda quell'abilità per schivare attacchi a corto raggio non è vero? Non avevo mai visto nulla di simile prima. Che cosa sarebbe? " il traditore sorrise, gli sembrava di rivivere un dejavù dove entrambi cercavano di scoprire le carte dell'altro. E poi cercò di finirlo con una successiva domanda relativa a quando aveva tradito; a sua volta Yogan riuscì a mantenere il sangue freddo, non tradendosi con involontari tic facciali, ormai conscio che quello che aveva fatto era diventato di dominio pubblico, visto che aveva rischiato di creare una guerra tra due Paesi. La promozione a Mukenin di livello A aveva messo la parola fine alla privacy a cui teneva tanto, mettendolo a nudo in tutto il mondo. "Per quanto mi scocci la cosa non è un segreto il fatto che il corpo a corpo sia il mio punto debole, sono stato fortunato ad imparare questa tecnica Suiton che come hai visto è molto semplice nella sua esecuzione. Anzi mi sembra strano tu non l’abbia mai vista, non è molto diversa come idea da come, ad esempio, tuo cugino utilizzi il Katon per circondarsi di fiamme" disse chiaramente, non voleva che l'altro pensasse che fosse una abilità innata, voleva condurlo sul fatto che fosse una tecnica di alto livello imparabile da tutti. "D'altronde siamo fatti per più del 70% di acqua, aggiungici un po' di chakra e via" alzò le spalle, gli sembrava di tenere bene il filo logico della questione. "Lo Sharingan mi aiuta, ma devo ancora capire bene come funziona. Però devo tenerlo al sicuro, quindi dovessi fare rapporto, chiudi un occhio su questo" ironizzò per cercare di portare altrove il discorso,"Se devo essere onesto no, non pensavo di creare un casus belli tra Kiri e Kumo per una semplice tecnica insegnata, come sai non sono mai stato un amante della guerra" il ricordo a quando lo aveva colpito solo per il fatto di appartenere all'Impero del Fuoco venne richiamato da quella discussione, facendogli ricordare come fosse ingenuo all'epoca. Non che ora fosse migliorato eh. "Pensavo mi bollassero come traditore e via. Visto quello che avevo fatto per loro e per il fatto che dall'altra parte ci fosse un Sannin, immaginavo che avrebbero chiuso la faccenda molto in fretta. Evidentemente ai piani alti usano sostanze non disponibili per il libero commercio." allargò le braccia un pò sconsolato, e poi decise di riconcentrarsi su di lui. "Tu invece direi che a occhio e croce sei almeno un ANBU, sbaglio?" d'altronde il villaggio della Foglia sarebbe stato sciocco a trattenerlo su gradi più bassi. Ma se fosse stato vero beh.. avrebbe avuto davanti un ninja inseguitore in un luogo perfettamente a lui conosciuto.. *Mi sa che mi sono cacciato in un bel guaio* pensò: si, era decisamente ingenuo. "E non mi ha sorpreso che tu abbia detto che quel potere non sia ancora completo, anche se posso affermare che mi è andata bene" egli sentì una goccia di sudore scendere dalla fronte, ma si accorse ben presto che se l'era immaginata "Ho visto bene che il suo chakra: potente, spaventoso, ma sembra non riesca ancora a instillarsi bene nel tuo corpo, forse anche a causa del chakra eremitico, come se non fosse pienamente compatibile" o almeno questo era quello che aveva visto lo Sharingan quando aveva visto i diversi colori di chakra confluire nello stomaco dell'Asuka.


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