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aaaaaa
Edited by Werner von Wallenrod - 16/2/2024, 00:25. -
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Narrato
*Pensato*
Parlato
”Eventuale Tecnica”
"Parlato Altri"
"Parlato Altri2"
"Parlato Goh""Wanted: Supaku"
”Shoushagan no JutsuSPOILER (clicca per visualizzare)Shoushagan no Jutsu - Tecnica del Viso Tramutato
Villaggio: Iwagakure no Sato
Livello: B
Tipo: Ninjutsu
Questa è una Tecnica proibita nei villaggi ninja per la sua crudeltà. Si potrà infatti strappare la pelle dal viso di un morto, per poi crea una specie di maschera da indossare per potersi infiltrare senza il minimo problema. Non essendo una trasformazione i Jutsu non riusciranno a capire l'inganno e anche combattendo non si perde la forma della vittima. Se si incontra un conoscente della vittima il Jutsu perde di efficacia in quanto i movimenti e le conoscenze non saranno gli stessi. La "maschera" si deteriora solamente se l'utilizzatore viene ferito al viso.
Consumo: N/A
Le ricerche dell'albino traditore erano dunque cominciate. Lo scontro era stato perso appositamente per quello, nonostante una prima contrarietà da parte del capelli rossi, ancora sotto mentite spoglie dato che si trovava nella terra neutrale dei Samurai. Poi la ragione aveva soppesato l'importanza nel ritrovarlo dopo tanto tempo a causa della sua impossibilità di muoversi liberamente nel Covo, e quindi aveva seguito un copione tutto suo che lo aveva portato a dichiarare la resa. Dopo essere passato in infermeria per la cura del suo corpo, aveva ignorato la fine che aveva fatto il demoniaco fratello o cugino che fosse di Goh, si trovava ora nel corridoio, per capire come muoversi. Trovandosi in un territorio con ANBU di ogni villaggio, Kage e chi più ne ha più ne metta, doveva stare attento ad ogni passo, e soprattutto doveva evitare che la sua preziosa seconda pelle venisse danneggiate onde evitare un facile riconoscimento. *Dovrei iniziare dallo spogliatoio, magari qualcuno lo conosce. Poi posso passare alle abitazioni assegnate a quel villaggio, dove sicuramente ci saranno delle guardie.* ma c'era un grosso problema *Ma la sua identità mi è sconosciuta, quindi quale spogliatoio?* sospirò, ma c'era un barile di speranza *Posso seguire i prossimi incontri, anche con l'utilizzo dei cloni. Il suo stile di combattimento mi è familiare, potrei aver modo di conoscerlo. E chissà, magari con la Muon potrei avvertire il suo odore* Egli quindi avanzò, fermandosi davanti al tabellone per scoprire quando si sarebbero tenuti i prossimi incontri. Non aveva dubitato nemmeno per un istante che Supaku fosse passato alle fasi successive.
Osservando il tabellone, l'occhio libero scorse un dettaglio che gli fece prima saltare un battito, e poi accelerarne la frequenza. Mosse il dito e lo poggiò sul nome del candidato *Non può essere una coincidenza* annotò mentalmente *Kinji Namikaze di kumogakure* egli aveva vinto lo scontro, ma non era passato al turno successivo. L'esito era infatti stato cambiato con il passaggio dell'altro shinobi, a causa del suo ritiro, apparentemente improvviso. Esattamente come lui. Beh lui aveva perso ed aveva dichiarato la resa, ma visto che aveva combattuto limitatamente per raggiungere quel risultato era come se avesse vinto e si era poi ritirato, no? In ogni caso la sua mente si convinse di questa cosa, entrando nel al bias di conferma convinta che il fato aveva unito i puntini dei suoi movimenti proprio per raggiungere tale conclusione *Devo andare nello spogliatoio di quel villaggio, subito* pensò muovendosi. Sapeva bene dove si trovava, e in cuor suo sperava di non trovare facce familiari. Bussò ed entrò, all'interno trovò due shinobi con facce sconosciute: uno era appoggiato al muro con braccia incrociate, l'altro era seduto con le mani davanti a se come in una sorta di forma di preghiera. Sembrava scontento. "Scusate il disturbo" ma venne interrotto dal ninja in piedi "Ahhh Toripu Ruakka! ho visto il tuo scontro, mi hai un pò deluso. Ma forse incontrare due demoni in un solo torneo è troppo per te ahahah" la sottile ironia era evidente, ma decise di andare oltre "Già, diciamo che i sorteggi mi sono stati avversi. Sarò breve: sto cercando il mio amico Kinji Namikaze, lo avete visto?" a rispondere fu quello seduto "Fanculo Kinji. Quello stronzo silenzioso è sparito senza nemmeno dare spiegazioni" *Mmm.. sospettoso* "Sparito? In che senso??" domandò curioso "Fanculo anche te, non mi devi scocciare" l'occhio vigile del Raimu vide la gamba destra dello shinobi iniziare a muoversi velocemente, mentre il tallone sbatteva ritmicamente sul pavimento, in un evidente segno di nervosismo. Una mano circondò il suo corpo all'altezza delle spalle, l'altro si era mosso a fianco a lui. Indicò lo shinobi seduto: "Devi scusarlo, ma ha appena perso cento ryo scommessi sulla vittoria del tipo" Yogan inarcò il sopracciglio al tatto di quel contatto fisico, ma decise di lasciar correre "Ma lui ha vinto, si è ritirato in seguito, no?" domandò, con lo shinobi seduto che spalancò gli occhi e annuì "Visto? Che ti ho detto? E come fosse una vittoria!" si rivolse all'altro, che tuttavia confermò la sua posizione da guadagnatore di scommesse "Ne abbiamo già parlato, non ha passato comunque il turno ed è una sconfitta, Ora." fece una pausa, spostando lo sguardo verso il capelli rossi, mentre la prese sulla spalla si fece più solida "Dobbiamo prepararci ad uno scontro, direi che è meglio che tu vada prima che.. qualcuno potrebbe notare la tua posizione in uno spogliatoio di un altro villaggio" *Tsè* pensò, credente che l'altro lo stesse mandando via solo per tenersi i soldi. "Certamente, buona fortuna" disse senza troppi sentimentalismi: era scocciato per aver fatto un buco nell'acqua e, non avendo altro motivo abbandonò lo spogliatoio e iniziò a pensare sul da farsi *Il fatto che sia sparito è sospettoso, ma non una prova sufficiente. Dovrei provare a vedere nelle abitazioni, ma dubito abbia lasciato tracce.* eppure la sua mente iniziò ad unire alcuni puntini *Ha vinto ma ha lasciato, è una decisione strana* schioccò le dita della mano desta, come ad aver fatto una rivelazione *Probabilmente era conscio che qualcuno lo stesse braccando. Beh, se così fosse posso dire addio alla missione* avanzò, stringendo i pugni. Aveva dovuto perdere per nulla. *Se solo fossi in grado di percepire il chakra come gli Asuka sarebbe tutto più semplice* auto annuì per quanto non lo faceva stare meglio *Mi chiedo se abbia scoperto che fossi io l'inseguitore* continuava a muoversi senza vedere dove andava, pienamente concentrato nei suoi pensieri *Magari mi ha lasciato una traccia, forse sa che non ho intenzioni ostili contro di lui. Ma se fosse così dove?* non era un ragionamento sensato, ma voleva dargli il beneficio del dubbio *Forse davanti al fiume dove ci siamo incontrati? Spero sia così, o dovrò comunicare un altro fallimento.* avvertì solo ora una voce familiare che lo stava chiamando, anche se non sapeva da quanto tempo "Yogan? Yogan!!" come appena risvegliatosi da un sogno scosse la testa e spalancò l'occhio sinistro, girandosi alla sua destra: Goh Asuka era lì davanti. Si fermò e lo fissò, indeciso sul da farsi.SPOILER (clicca per visualizzare). -
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*Pensato*
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”Eventuale Tecnica”
"Parlato Altri"
"Parlato Altri2"
"Parlato Goh""Rematch?"
E poi il suo corpo si mosse, mentre ancora la mente si chiedeva cosa fare. Di puro istinto piegò le ginocchia e si abbassò di una ventina di centimetri "Shhhhhhh" disse lui mettendo indice e medio davanti al naso, iniziando a guardarsi in giro, con l'occhio sinistro che si sventagliava a destra e a sinistra alla ricerca della minima traccia di presenza umana o non, oltre all'altro. La schiena piegata si girava dai fianchi, per accompagnare tale ispezione. Egli poi si fermò e aprì la mano, indurendo le dita nervosamente "Shh" ripetè con un cenno della testa per manifestare il dissenso. Prese poi a parlare a bassa voce "Vuoi farmi riconoscere da tutti? domandò retoricamente "Sai quanti Anbu e Jounin ci sono ai tornei?" gli domandò ancora, senza volere una risposta, dimenticandosi per un momento che lo stesso Goh poteva benissimo attaccarlo proprio per il fatto di essere un traditore. Ma durante il loro scontro non gli aveva dato questa sensazione, anche se sembrasse volerlo uccidere in almeno un paio di occasioni. Sospirò: paradossalmente sembrava davvero amichevole con lui, segno che forse in quei territori era rimasto qualche ninja dotato di un buon grado di intelletto. Mise la mano chiusa nel pugno davanti alla bocca e ritornò in posizione eretta, schiarendosi la gola come se non fosse successo nulla "Giovane Asuka, ma come fa a scambiare un quindici volte vincitore di scontri con qualcun altro" mosse l'occhio a destra e a sinistra, "Immagino tu sia timido e lo abbia fatto apposta per attirare l'attenzione eheheh" la risata lo aiutò a buttare fuori un pò di nervosismo; sia avvicinò a lui, con un sorriso finto "Certo certo, una rivincita e anche un autografo per il mio fan di konoha!" concluse per poi affiancarsi allo shinobi. Divenne improvvisamente serio, riacquisendo la sua tonalità di voce normale "Iniziamo a camminare" disse, seguendo il suggerimento dell'Asuka, ma rendendolo come fosse una sua idea. Ormai gli scontri del giorno erano terminati e sicuramente le arene erano deserte, o almeno quelle che non erano state completamente obliterate dagli scontri; questo lo avrebbe aiutato ad allontanarsi da lì nel caso in cui qualcun altro li avesse sentiti, e avrebbe per il momento accontentato la richiesta dell'altro. "La rivincita quindi?" la domanda era dubbiosa: i passi leggeri sul terreno e lo sguardo fisso in avanti permise alla mente di concentrarsi e ripescare i ricordi: in effetti dopo che era riuscito ad annullare quella sfera demoniaca, credeva di essere spacciato. Ma probabilmente nel corpo dell'Asuka qualcosa era andato storto, come se non fosse ancora in grado di unire i vari poteri tra di loro. O forse aveva avuto pietà di lui: in ogni caso ne aveva approfittato per poi riuscire a vincere lo scontro per un soffio, visto che ormai il chakra iniziava a malapena a riempire un contagocce. "Mi piacerebbe combattere ancora contro di te, ma purtroppo ora non posso." ed era vero: aveva una missione in corso, aveva perso apposta per un motivo. E nel suo egoismo era sicuramente più importante ritrovare l'albino che rifare un combattimento nostalgico contro l'Asuka. *Purtroppo lui ha il coltello dalla parte del manico.* difatti gli bastava un urlo, o un messaggio per far piombare qui una squadra di ricerca traditori *E anche se fuggissi c'è di mezzo quella dannata abilità* Sospirò ancora, per poi voltare l'angolo. Si ritrovò in un corridoio con in fondo una luce intensa, segno di un ingresso di una arena. Dietro di lui invece c'erano gli spogliatoi e probabilmente un uscita: cosa fare? "Però un pò di tempo per parlare lo posso avere" gli sembrava un giusto compromesso, ma sarebbe valso anche per l'altro? non ne era sicuro "Immagino tu abbia un pò di domande per un vecchio.. allievo" concluse, iniziandosi a muoversi verso.. l'arena.SPOILER (clicca per visualizzare)
Edited by T@DO - 10/2/2024, 00:15. -
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Narrato
*Pensato*
Parlato
”Eventuale Tecnica”
"Parlato Altri"
"Parlato Altri2"
"Parlato Goh""A New Area"
L'idea di eludere l'Asuka gli continuava a manifestarsi in testa mentre i suoi passi raggiungevano il cambiamento di luce proveniente dalla fine del corridoio *Ma la mia velocità è nulla contro di lui* anche una illusione poteva fare a caso suo, come quella del buio assoluto. "Risolse" i suoi dubbi continuando a muoversi, decidendo di ignorare i piani di fuga che l'ispirata mente gli stava progettando. Era evidente come non avesse troppa voglia di combattere soprattutto dopo le parole dell’Asuka, che considerava il loro scontro ancora aperto e la ricerca di una arena una naturale continuazione. Parte della sua contrarietà era anche dovuta a non volersi rimettere contro la manifestazione demoniaca dentro di lui *se effettivamente ci scontreremo, dovrei mettere dei paletti* pensó, pur non sapendo il suo margine di manovra per contrattare. Fortunatamente Goh diede esito positivo alla sua affermazione: era interessato alla storia che lo aveva portato li. Appena entrato nella nuova zona il ventunenne si guardò attorno con l’occhio libero *Una foresta* pensó assicurandosi che non ci fosse nel mentre nessuno *Mentre nella zona cen.* interruppe il pensiero, attratto dal sibilio dell’arma metallica fendere l’aria fino a piantarsi vicino a un albero. Poi sentì il tatto reagire sulla spalla ed infine il suo occhio non riuscì più a ricevere la luce dell’arena. Il traditore ondeggiò lievemente la schiena, quindi chiuse e riapri la palpebra *Teletrasporto.. anche lui quindi* quello che aveva visto nell’arena era stato confermato. Avrebbe tanto voluto apprendere quella tecnica. In ogni caso, una nuova realtà si mostrava ora al suo occhio "Perdonami per non averti consultato ma ho pensato che spostarci qui sarebbe stata la scelta migliore per poter parlare indisturbati, e soprattutto far stare al sicuro tu." e non aveva torto: un grosso spazio privo di vegetazione circondava i due shinobi, mentre davanti a loro si erigeva una grossa montagna. Non fece tempo ad aprire la bocca che il konohaiano parló per lui, spiegandogli dove si trovassero e confermando che nessuno li avrebbe interrotti. L'aria si era fatta più fredda a contatto con la pelle, e la respirava volentieri rispetto a quella chiusa della zona spogliatoi. Questo capovolgimento di fronte gli fece capire due cose: da un lato poteva sciogliere la tensione, nessuno li avrebbe disturbati, anche se la prudenza non era mai troppa. Dall’altro non sapeva dove si trovassero, e di conseguenza l’Asuka sarebbe stato l’unico a poterlo portare indietro: ciò rendeva il capelli rossi più succube alle sue future scelte. Quest'ultimo, non cambiando espressione in contrasto con la moltitudine di sentieri sentì la domanda, e fece un sorriso, non rivolto alla pungente affermazione di volersi farsi male. Anche se effettivamente era un contro, dato che sarebbe dovuto tornare nel reparto infermeria, perdendo ulteriore tempo ”Capisco che quello curioso sia sempre stato io” introdusse, seppur strinse i pugni: le sue speranze di ritrovare Supaku erano probabilmente prossime allo zero ”Ma mi sarei aspettato una prima domanda diversa” fece spallucce, sciogliendo i pensieri continuando a guardarsi intorno *sapevo comunque che non sarei riuscito nella missione, ancora prima di prenderla* ammise mentalmente con sincerità. Sciolse quindi i pugni ”A dispetto di come vengo bollato dai Paesi Ninja.. sono sempre un ninja, o come ci chiamate, mukenin" sospirò e quindi riprese ad osservare il suo interlocutore ”Ho quindi “impegni” anche io" ovviamente non poteva rivelare i motivi ”non preoccuparti, nulla di illecito" sembrava strano, ma lo disse con serietà.. effettivamente cercare un traditore era legale, no? ”piuttosto che evocazioni puoi avere su una montagna.. uccelli? effettivamente falchi e aquile potevano benissimo abitarvi. Poi fece una pausa. Era una domanda introduttiva, ed avrebbe mostrato all'Asuka come avrebbe dovuto porle ”quell’immensa forza arancione dentro di te" era chiaro dove volesse andare a parare "e che ho avuto l’onore e la sfortuna di vedere.. perché, e quando è successo?SPOILER (clicca per visualizzare). -
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Legenda:
Narrato
*Pensato*
Parlato
”Eventuale Tecnica”
"Parlato Altri"
"Parlato Altri2"
"Parlato Goh""Then and Now"
Il rosso fu sorpreso quando l'altro gli parlò di rospi *Di solito non vivono in paludi o stagni? Un pò strano vederli in alta montagna* ma non si azzardò a chiedere informazioni sulla loro biologia, d'altronde in un mondo dove si potevano sparare fuoco o fulmine dalle proprie mani, era meglio non farsi troppe domande e prendere le cose per come erano. Magari un giorno avrebbe incontrato falchi in grado di nuotare sott'acqua dotati di branchie. Oltretutto la sua curiosità era tutta orientata verso la domanda che aveva lanciato a bruciapelo all’altro, anche se l'Asuka fu in grado di mantenere la sua compostezza, come se si la sarebbe aspettata da un momento all’altro. *Probabilmente alcune cose non cambiano mai* pensò, ma d'altronde era la prima volta che gli capitava di parlare vis a vis con un portatore demoniaco così completo. E fu soddisfatto di riuscire a carpire qualcosa sul passato recente del suo ex-sensei, he rispose che era diverso da quelli che i due avevano affrontato anni orsono, seppur aveva ricevuto quel potere proprio durante quel periodo. *Una coincidenza molto particolare. Forse Konoha aveva a disposizione questo potere. forse avevano previsto che sarebbe andata male e glielo hanno affidato per evitare sconfitte che avrebbero causato la rovina del mondo* per quanto loro non avevano vinto, anzi.. però erano riusciti a rimandare l'inevitabile. Ma chissà per quanto tempo ancora. "Per il resto parlami di te dai. Ricordo l'utilizzo di Suiton e Raiton ed ora vedo che ti sciogli in acqua e che sei entrato in possesso dello Sharingan, il famigerato Doujutsu del clan Uchiha. Comoda quell'abilità per schivare attacchi a corto raggio non è vero? Non avevo mai visto nulla di simile prima. Che cosa sarebbe? " il traditore sorrise, gli sembrava di rivivere un dejavù dove entrambi cercavano di scoprire le carte dell'altro. E poi cercò di finirlo con una successiva domanda relativa a quando aveva tradito; a sua volta Yogan riuscì a mantenere il sangue freddo, non tradendosi con involontari tic facciali, ormai conscio che quello che aveva fatto era diventato di dominio pubblico, visto che aveva rischiato di creare una guerra tra due Paesi. La promozione a Mukenin di livello A aveva messo la parola fine alla privacy a cui teneva tanto, mettendolo a nudo in tutto il mondo. "Per quanto mi scocci la cosa non è un segreto il fatto che il corpo a corpo sia il mio punto debole, sono stato fortunato ad imparare questa tecnica Suiton che come hai visto è molto semplice nella sua esecuzione. Anzi mi sembra strano tu non l’abbia mai vista, non è molto diversa come idea da come, ad esempio, tuo cugino utilizzi il Katon per circondarsi di fiamme" disse chiaramente, non voleva che l'altro pensasse che fosse una abilità innata, voleva condurlo sul fatto che fosse una tecnica di alto livello imparabile da tutti. "D'altronde siamo fatti per più del 70% di acqua, aggiungici un po' di chakra e via" alzò le spalle, gli sembrava di tenere bene il filo logico della questione. "Lo Sharingan mi aiuta, ma devo ancora capire bene come funziona. Però devo tenerlo al sicuro, quindi dovessi fare rapporto, chiudi un occhio su questo" ironizzò per cercare di portare altrove il discorso,"Se devo essere onesto no, non pensavo di creare un casus belli tra Kiri e Kumo per una semplice tecnica insegnata, come sai non sono mai stato un amante della guerra" il ricordo a quando lo aveva colpito solo per il fatto di appartenere all'Impero del Fuoco venne richiamato da quella discussione, facendogli ricordare come fosse ingenuo all'epoca. Non che ora fosse migliorato eh. "Pensavo mi bollassero come traditore e via. Visto quello che avevo fatto per loro e per il fatto che dall'altra parte ci fosse un Sannin, immaginavo che avrebbero chiuso la faccenda molto in fretta. Evidentemente ai piani alti usano sostanze non disponibili per il libero commercio." allargò le braccia un pò sconsolato, e poi decise di riconcentrarsi su di lui. "Tu invece direi che a occhio e croce sei almeno un ANBU, sbaglio?" d'altronde il villaggio della Foglia sarebbe stato sciocco a trattenerlo su gradi più bassi. Ma se fosse stato vero beh.. avrebbe avuto davanti un ninja inseguitore in un luogo perfettamente a lui conosciuto.. *Mi sa che mi sono cacciato in un bel guaio* pensò: si, era decisamente ingenuo. "E non mi ha sorpreso che tu abbia detto che quel potere non sia ancora completo, anche se posso affermare che mi è andata bene" egli sentì una goccia di sudore scendere dalla fronte, ma si accorse ben presto che se l'era immaginata "Ho visto bene che il suo chakra: potente, spaventoso, ma sembra non riesca ancora a instillarsi bene nel tuo corpo, forse anche a causa del chakra eremitico, come se non fosse pienamente compatibile" o almeno questo era quello che aveva visto lo Sharingan quando aveva visto i diversi colori di chakra confluire nello stomaco dell'Asuka.SPOILER (clicca per visualizzare).