Missione Kisuke Momochi

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    Missione Kisuke Momochi
    Missione a Servizio di:Kirigakure No Sato
    Livello:A
    Esecutore della Missione:Kisuke Momochi
    Luogo d'Interesse:Suimon
    Basta stare con le mani in mano: è ora d'agire, Shinobi! Quest'oggi ti è stata assegnata un'importante missione che dovrai svolgere senza attirare molta attenzione su di te, perciò consigliamo di tenere un basso profilo. Siamo stati informati che da qualche tempo a questa parte, nelle vicinanze di Suimon, ci siano stati dei casi di persone sparite nel nulla. Nessuno sa cosa sia successo e la gente del posto ha subito pensato a qualche leggenda... ma ovviamente non dovrai andare a caccia di fantasmi o demoni. Da alcune prove che sono state trovate e analizzate, abbiamo capito che nell'isola si trova una qualche struttura di proprietà del Mercato Nero, di cui ti alleghiamo le coordinate. L'unica opzione che riteniamo possibile è che utilizzino le persone scomparse come cavie per qualche tipo di esperimento. La tua missione sarà una sola: Cerca, Verifica e Distruggi.
     
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    Narrato, «Parlato», "Pensato", "Telepatia", «Parlato Copie», «Parlato Evocazioni», «Parlato Hattori», «Parlato Shinzo», «Parlato Hisao», «Parlato Eiji», «Parlato Altri»


    A Kirigakure no Sato, il Villaggio Nascosto della Nebbia, tutto sembrava scorrere tranquillamente. Oramai era passato diverso tempo dall'ultimo scossone che aveva coperto l'intero mondo ninja. Tutto, in buona sintesi, consisteva prevalentemente nella monotonia delle missioni: parti, svolgi e torna a casa. Questo, infatti, era proprio quello che accadeva di nuovo per ogni missione ed era proprio quello che sarebbe accaduto anche con questa... o quanto meno, quello che Kisuke avrebbe fatto in modo che accadesse, perché era stato convocato per un'altra missione a servizio delle Forze Speciali.
    Allacciò il coprifronte sulla testa, stringendo con decisione il nodo, la placca metallica che baluginava sotto i raggi di sole che passavano attraverso le imposte. Indossò la divisa allacciando le bretelle sul petto, un click metallico per ogni linguetta di chiusura e ancoraggio. In vita agganciò il cinturone in pelle con annesse borse portaoggetti e custodia in direzione del fianco destro. Infine, sistemò sulla spalla la fascia in pelle con annessa la Taglia Teste. Era pronto a partire.
    Il luogo cui era diretto, ovviamente, era sempre il solito da ormai diverso tempo: la Tana del Ragno. Quel luogo così singolare, salvo casi particolari, fungeva sempre da sede operativa per l'Unità Hattori e per la neo nata Squadra Nera.
    Una volta giunto sul luogo gli bastò rispondere correttamente alla parola d'ordine richiesta dalle guardie affinché queste aprissero un varco nella barriera e lo facessero passare, accogliendolo con il rispetto che meritava.
    All'interno del vecchio tempio trovò ad attenderlo Hattori, Yuki, Shinzo e Tetsuya. L'atmosfera che aleggiava nell'aria era sempre la solita di sempre. Sulle figure sedute al tavolo delle riunioni vegliava lo sguardo vigile delle antiche divinità.
    «Che succede?» chiese poi all'indirizzo dell'unico uomo che in quella stanza gli era superiore in grado: Hattori.
    «È una situazione delicata, capitata in un periodo particolare. Ma non possiamo permetterci il lusso di tralasciare nulla, nemmeno nei tempi più duri. Per questo motivo mandiamo te. Ci serve un lavoro rapido ed efficace, senza l'impiego di molti uomini. Anzi, nessuno: sarai solo.»
    «Maggiori dettagli...?»
    «Questa è la missiva: tieni» disse Hattori, allungando a Kisuke una busta dall'aspetto anonimo.
    Il kiriano afferrò la busta e la aprì con facilità, quindi ne estrasse il foglio contenuto all'interno e ne lesse il contenuto, rimanendone meravigliato e stupito. "Un laboratorio di proprietà del Mercato Nero? Non sarà certamente un compito semplice..." pensò Kisuke, trattenendosi dall'imprecare, seppur mentalmente. Sì, certo, un po' d'adrenalina non gli avrebbe certo fatto male, e quella missione gliel'avrebbe potuta concedere facilmente, ma dentro di lui viveva pur sempre un poco l'animo del ragazzo che era stato in passato e che ora non avrebbe certo schifato una di quelle missioni di livello C dallo svolgimento semplice . Ma non poteva, era un Capo Squadra ANBU delle Forze Speciali Assassine della Nebbia, uno dei famigerati Sette Spadaccini Leggendari della Nebbia, e a lui non potevano che assegnare ormai missioni della massima importanza e difficoltà che non sarebbero potute essere completate tirando quattro cazzotti in pancia e in bocca a dei briganti. "Di certo mi farei un bel po' di nemici distruggendo questa struttura... se solo sapessero chi fosse ad aver fatto loro lo sgarbo" rifletté il kiriano. quindi sospirò.
    «Immagino di dover partire subito, o sbaglio?»
    «Sbagli. Prima di subito.»
    «Ah-ah-ah! Molto divertente. Mi preparo nelle ultime cose e parto. C'è qualcos'altro che devo sapere?»
    «No, tutto quello che avresti dovuto sapere sta scritto nero su bianco e l'hai appena letto.»
    «Nemmeno qualche consiglio generale o qualche massima delle tue?» lo stuzzicò Kisuke.
    «Non sei in ritardo, Nishimura Hanzo?»
    «Vado, vado... con permesso»
    Kisuke fece per alzarsi dalla sedia, per poi porsi al cospetto delle statue di antiche divinità. Si limitò a chiedere una semplice benedizione, poi si avviò per uscire e fu richiamato da Hattori.
    «Una sola cosa, Nishimura... sei un soldato di grande valore. Hai le qualità giuste, una in particolare chiamata oscurità, che potrebbe fruttarti la permanenza e l'avanzamento nelle nostre fogne.»
    «E con questo?»
    «Con questo voglio dirti che esigo tabula rasa in quel laboratorio. Qualunque cosa troverai, chiunque troverai, non esitare.»
    «Come sempre. D'altronde gli ordini sono questi» rispose Kisuke, scrollando le spalle.
    Risolta la piccola questione, di cui Kisuke doveva ancora analizzare il vero sapore, finalmente poté avviarsi in direzione dell'uscita, per abbandonare la Tana del Ragno e partire ufficialmente in missione. Poi, a pochi passi dalla soglia, la sua attenzione fu richiamata da Shinzo, divenuto ormai un suo sottoposto.
    «Ti serve un passaggio anche stavolta?»
    «No, non ti preoccupare. Devo andare a Suimon, quindi mi sposto a piedi senza problemi.»
    Questa volta non avrebbe adottato né la tattica di affittare un passaggio da dei marinai, né si sarebbe spostato in volo sfruttando qualche creatura d'inchiostro. Sarebbe andato completamente a piedi, sfruttando il controllo del Chakra per farsi una bella passeggiata in mezzo al mare, in quelle due strisce di mare che separavano la maggiore isola del Pese dell'Acqua, la regione principale, dalla costa della regione di Suimon, intermediata da un'isoletta anonima dalla forma oblunga. Il tutto era sufficiente per potersi spostare autonomamente e in incognito, facendo pure delle dovute pause di sosta.
    Abbandonò la Tana del Ragno, lasciando lì compagni e sottoposti ai loro compiti, quindi rapido nelle tenebre si mosse in direzione est, oltrepassando i confini del Villaggio della Nebbia, con la prospettiva di attraversare quasi per intero la regione principale del Paese dell'Acqua.
    A lunge falcate attraversò le foreste di querce secolari e di gigantesche sequoie che si potevano incontrare poco fuori il Villaggio della Nebbia. Ormai per Kisuke, in veste di Hanzo, partire la notte era diventata un'abitudine. Nel complesso, non solo era diventata un'abitudine partire e muoversi durante la notte, bensì erano addirittura rare le missioni che doveva svolgere alla luce del giorno, privo di maschera e con la sua vera identità. Era abituato ormai a stare nelle retrovie, nascosto nelle ombre, per spiare, scortare, programmare e mettere in atto un assassinio senza che la sua presenza fosse rilevata. Era proprio tipico degli ANBU. Mentre gli altri se ne stavano alla luce del sole a mangiarsi i panini con gli spaghetti e salsa piccante o gli onigiri ai gusti vari, lui, gli ANBU in generale, se ne stavano nascosti nell'ombra, mangiando per lo più del cibo in pillole, oppure in casi più agevoli e fortunati, delle seppie essiccate, che costituivano una buona alternativa alle solite strisce di carne secca. Così aveva fatto anche in quella missione, sostando ogni qualvolta sapeva di doverlo fare, ogni volta che ne aveva la possibilità, piuttosto che quando ne sentiva il bisogno.
    Più avanti nel suo viaggio, quando ormai la notte stava giungendo al termine e il sorgere del sole era imminente, Kisuke iniziò a tenere da conto di quale punto nel territorio fosse l'ideale per fermarsi in una pausa duratura. La trovò dopo circa un quarto d'ora. In breve realizzò il rifugio e il suo giaciglio, poi preparò la creazione di un clone.

    Mizu Bunshin no Jutsu - Tecnica del Clone Acquatico
    MizuBunshinnoJutsu-TecnicadelCloneAcquatico_zpsd8cfa6fa
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Una delle tecniche più importanti fra il reparto dell'elemento acqua. Questa tecnica permette all'utilizzatore di creare dei cloni che avranno le stesse ed identiche caratteristiche dell'evocatore. Sono capaci d'utilizzare i Jutsu ma solo d'elemento Suiton e massimo di livello C. A differenza di ogni altro clone la limitazione s'estende anche ad eventuali abilità innate ed altro, purchè Suiton. Non possiedono capacità ed eventuali specializzazioni dell'originale.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 4 (A Clone)


    In un attimo, Kisuke condensò un suo clone accanto a sé, lasciandogli l'ordine di vegliare su di lui mentre riposava mente e corpo. Cercò di sfruttare al meglio una sorta di un rifugio che la natura aveva deciso di fargli trovare già pronto e allestito per lui. Si sedette a terra, spalle contro il legno di un albero, gambe incrociate, quindi chiuse gli occhi. "Bene, è ora di dormire" si disse. Poi tutto sfumò come sempre. Era come rimanere sospesi nel vuoto, in uno stato di non-esistenza a gravità zero, dove luce e oscurità erano presenti in eguale misura. Non c'era aria, anche se riusciva a respirare. Non c'erano sono suoni, non vedeva e non sentiva niente. E non sognava quasi mai. Quella volta non si trasformò in un'eccezione. Questo era quello che succedeva quando il Momochi dormiva. Poteva decidere di addormentarsi dove e quando voleva, con un po' d'impegno. Non si era mai allenato per riuscirci, era sempre rientrato tra le sue possibilità, sempre stato così, fin da tempi ormai lontani. Bastava che si concentrasse un po' e che ordinasse a se stesso di dormire. Funzionava sempre, salvo casi estremamente particolari in cui rientrava la sua psiche. Quella peculiarità non erano in molti a conoscerla, ma sicuramente era invidiata dalla maggior parte di coloro che la conoscevano o l'avevano addirittura vista in opera. Il kiriano non era certo una caratteristica che considerava scontata anzi, si considerava abbastanza fortunato, vista la natura della sua professione che lo obbligava ad addormentarsi nei luoghi più insoliti e negli orari più inconsueti, sopratutto in veste di ANBU della Nebbia.
    Dopo diverse ore di sonno, quando ormai il sole aveva abbandonato il cielo per lasciar spazio a un'abbondante falce di luna, Kisuke fu svegliato dal suo clone, il quale fu poi rilasciato dallo stesso Kisuke che prese il suo posto nel mondo degli svegli e si rimise in marcia verso la sua meta. In un primo momento, decise di non spingere eccessivamente il proprio corpo alla massima velocità e quindi allo sforzo e alla fatica che ne derivavano. Forse perché era appena sveglio, forse perché nessuno glielo faceva fare. Poi, però, cambiò idea. Si era riscaldato, quindi iniziò a correre con una certa energia, ma senza esagerare.
    Kisuke sospirò, guardando il profilo delle isole e degli isolotti che emergevano dalla foschia mattutina.
    Proseguì ancora diverse ore nel suo viaggio, tenendosi a distanza dalle navi di passaggio, che fossero piccole, medie o grosse imbarcazioni. Non voleva essere visto, e questo gli richiese tempo, ma lui ne aveva in abbondanza, anche per fare qualche altra pausa - che avrebbe fatto -. dato che si era prefissatodi giungere a destinazione al calar del sole.
    Quando arrivò alla costa dell'isola di Suimon, Kisuke si ricordò dell'ultima missione in cui aveva dovuto adottare un metodo d'infiltrazione assai particolare per poter mantenere l'anonimato. "In questo caso, invece, posso fottermene in alta quota... mi basta non lasciare testimoni" pensò, con indifferenza. "Devo attuare un assalto e distruggere tutto, ma devo prima assicurarmi di quello che fanno all'interno e che nei paraggi e all'interno non ci sia più alcuna minaccia, poi passare alla demolizione..." pensò. Per fare ciò avrebbe dovuto seguire una ben precisa tabella di marcia composta principalmente da punti fissi indiscutibili e quelli intermediari ad essi da stabilire progressivamente mano a mano che racimolava informazioni sul suo obiettivo principale e tutto quanto era affine.
    Era arrivato che ancora il sole stava lentamente calando, ma probabilmente ci sarebbe voluta almeno un'oretta ancora prima che tramontasse del tutto. Calde tonalità arancio-rossastre si spandevano in tutta la loro magnificenza per la zona circostante, portate da ormai flebili raggi solari. Voltando lo sguardo verso ovest ed affacciandosi giù dalla scogliera, il Momochi poté assistere ad uno dei più suggestivi ed ammirevoli panorami mai visti in vita sua: le onde, che con tutte la loro potenza si schiantavano contro l'alta e frastagliata scogliera, esplodendo in una miriade di gocce e in un mare di schiuma, il tutto suggellato dall'onnipresente massa infuocata all'orizzonte, che con i suoi caldi colori raffreddava l'infinita potenza del mare.
    Rimase ancora un attimo a contemplare la gloriosa magnificenza di quel paradiso, la potenza del mare, del suo elemento naturale, per poi proseguire nel suo lavoro di ricerca. Basandosi sulle coordinate e sulla sua buona conoscenza della zona, Kisuke continuò a muoversi svelto sulla scogliera, e dopo un gruppo di rocce sporgenti, il laboratorio apparve nella sua interezza.
    La temperatura della notte era intorno ai dieci gradi centigradi, il cielo limpido e senza nuvole. Una brezza leggera soffiava sull’erba che lo avvolgeva fino alle ginocchia. Kisuke controllò la sua attrezzatura per scrupolo maniacale e iniziò a correre.
    Dopo un chilometro e mezzo si fermò in cima a una collina. Si sdraiò ventre a terra ed estrasse il telescopio.
    Persino da quella distanza era impossibile non vedere il laboratorio. La struttura si dispiegava ai piedi di una ripida parete di roccia pressoché ai margini della costa, ed era notevole da un punto di vista architettonico, seppur non molto grande: un prisma bianco lungo sessanta metri e alto diciotto con finestre a specchio a forma di fessura, situate su ogni piano a intervalli regolari di tre metri e mezzo circa l'una dall'altra. L'illuminazione artificiale del laboratorio era appena sufficiente per vederci lì, perciò non attirava particolarmente l'attenzione di un ignaro osservatore lontano. "Sei piani visibili" valutò il kiriano, approssimativamente. "E un numero imprecisato di eventuali piani sotterranei."
    Un'imponente rete di tubature scendeva da un lato della struttura prima di sparire dietro l'angolo della parete rocciosa. Tubature simili presupponevano enormi quantità di acqua, e tanta acqua voleva dire macchinari. Quanto alle entrate esterne, Kisuke ne contò due, entrambe sul lato orientale dell'edificio: una pedonale e una con tanto di rampa inclinata per il carico e lo scarico.
    Avvicinandosi non aveva individuato tracce di controllo o sorveglianza né di polizia. Quel particolare gli rivelò che chiunque gestisse il laboratorio aveva fatto un piccolo miracolo, oltre quelli creati in laboratorio: era riuscito a tenere a distanza sguardi indiscreti e le eventuali Squadre di Sicurezza della regione.
    Alcune delle finestre ai piani bassi erano illuminate. Kisuke le inquadrò una dopo l'altra, ma non rilevò nessun tipo di attività.
    Si mosse, sfruttando gli avvallamenti delle alture, per avvicinarsi a meno di trecento metri dalla proprietà. Strisciò nell'erba sopra una collinetta. Da quella distanza, sempre sfruttando il suo fidato telescopio, riusciva a distinguere una guardia solitaria sulla sinistra del vialetto d'accesso porticato. Superato l'ingresso con lo sguardo, Kisuke vide un cortile cintato da siepi e, al centro, una fontanella in stile tradizionale. La guardia era appoggiata al muro. Kisuke non era nemmeno sicuro che fosse sveglio.
    Venti minuti più tardi, dopo avere attraversato la strada sterrata e raggiunto la macchia muovendosi di pochi centimetri alla volta, Kisuke si riparò dietro un tronco ed emise un sospiro di sollievo. Sbirciò per controllare che le guardie non si fossero mosse, quindi si diresse a sinistra, strisciando nell'erba fino ad arrivare a meno di venti metri dalle arcate. Estrasse due shuriken dai sigilli sui polsi, mise a fuoco l'attenzione sulla guardia e controllò che non ce ne fossero altre, quindi prese la mira e scagliò in fretta le due stellette metalliche. Colpì il bersaglio alla gola e alla base del collo, sentendolo gorgogliare mentre si portava le mani alla gola. La guardia ebbe uno spasmo, poi si afflosciò contro il muro scivolando a terra lentamente. Kisuke si preparò a fare nuovamente fuoco in caso sbucasse un'altra guardia. Dopo cinque minuti di attesa non era arrivato nessuno.
    Solo allora strisciò in avanti finché l'arco dell'ingresso coprì la visuale delle finestre, infine si alzò e percorse il più velocemente possibile la distanza che lo separava dall'entrata. Afferrò l'arma del soldato a terra e la gettò nell'erba alta, poi prese l'uomo per il bavero della divisa e lo trascinò attraverso l'arco. Svoltò dietro l'angolo a sinistra e si fermò dietro a un cespuglio. La scia di sangue sarebbe stato un segnale inequivocabile per chiunque altro ci fosse stato, impegnato eventualmente in una seria ronda del perimetro. Tuttavia, Kisuke aveva trovato una probabile soluzione.
    Studiando il territorio, Kisuke aveva individuato un punto debole nella difesa del laboratorio. Questa falla aveva a che fare con il paesaggio circostante, molto probabilmente derivava dalla necessità di rendere meno visibile la struttura. L'edificio era circondato su tre lati da pini, alberi dal tronco spesso e nodoso, con grossi rami robusti. Gran parte dei pini superavano in altezza la linea del solaio dell'ultimo piano. "Saranno la mia parola magica."
    Senz'alcun bisogno di formulare alcun Sigillo Magico, il kiriano tracciò con il pollice un segno rosso cremisi sul palmo della mano, quindi incanalò una sostanziosa quantità di Chakra e la lasciò esplodere al contatto del palmo con il suolo.

    Kuchiyose No Jutsu - Arte del Richiamo
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    Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi di rango Chuunin in poi. Non in particolare per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza, in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano d'una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versare, anche una minuscola, goccia del proprio sangue per poi formare la serie di sigilli necessari per l'esecuzione della tecnica, che sono i seguenti:
    Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
    Per riuscire ad evocare taglie grandi è necessario essere almeno Sp.Jounin; per le Leggendarie bisogna essere di grado ANBU
    Consumo: 30

    Cane delle Nevi
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    Questa creatura, pur facendo parte dei contratto dei cani, è più simile a un lupo che ai comuni animali domestici. Nonostante le dimensioni si tratta di una creatura di Taglia Grande e questo è dovuto alle sue invidiabili capacità. Amante dei climi rigidi possiede un fiuto invidiabile da qualsiasi cane Ninja riuscendo a rintracciare tracce ancor più flebili rispetto ai suoi simili. Il vero punto di forza di quest'Evocazione, però, sono le sue capacità fisiche che lo rendono un combattente nato. Grazie alla sua dentatura potrà infliggere gravi ferite se riesce a portare i suoi denti sull'avversario favorito dalla sua velocità alta. La sua resistenza non è seconda alla sua forza. Infatti per mettere fuorigioco questa creatura serviranno tre tecniche di livello B o due di livello A. Dal carattere generalmente scontroso non sa comunicare verbalmente come i Ninken ma nonostante ciò riuscirà ad intendersi col proprio evocatore.


    Al di sotto del suo palmo esplose una nuvoletta di fumo, il cui punto d'innesco fu l'origine delle rune propagatesi a raggiera. In quel momento Kisuke aveva già allontanato la mano, perché lì ormai si trovava la sua creatura, una di quelle con cui negli ultimi tempi si era riscoperto trovarsi parecchio in sintonia, seppur non fosse esattamente uguale agli altri cani ninja, e dunque non disponesse del dono della parola.
    «Ehi, bello. Ho bisogno di te. Però, per adesso, aspettami qui: ti chiamerò io non appena il terreno sarà pronto» disse al suo cane lupo. La bestia si accucciò, rimanendo nascosta dietro ai cespugli, rimanendo in attesa dei segnali del suo padrone. Lasciare un clone si sarebbe potuto rivelare sicuramente meno dispendioso in termini di energie e ben più efficiente in termini d'offesa, ma al tempo stesso sarebbe bastato un solo graffietto per farlo scomparire nel nulla e di certo avrebbe attirato ben più attenzione e allarmismo. Il cane lupo, invece, vantava una forza invidiabile, non inferiore alla sua capacità in combattimento, ma soprattutto un graffietto non lo avrebbe fatto scomparire e la sua presenza lì non avrebbe allarmato subito un'eventuale guardia di ronda, facendole pensare ad un intruso pericoloso, come invece poteva essere un ANBU di Kiri. Perciò, poteva avvicinarsi e lasciare che qualcuno gli si avvicinasse, per poi attaccare all'improvviso e atterrare l'avversario mentre le fauci si serravano intorno alla sua gola.
    L'esponente del Clan Momochi si mosse con circospezione, in direzione del primo lato del laboratorio circondato dagli alberi. Poi, una volta lì, sbirciò per controllare che non ci fosse alcuna sorta di movimento sospetto e pericoloso, quindi spiccò un salto, afferrò un ramo sopra di lui di alcuni metri e si arrampicò sul tronco, verso l'alto.
    Il ramo su cui si fermo e che aveva scelto si allungava inclinato dal tronco, terminando a pochi metri dal laboratorio. Ancora una volta, la chiave di tutto era la pazienza. La fretta e il panico significavano la fine: l'avrebbero bombardato sull'albero, se l'avessero scoperto in qualche modo.
    Cominciò a muoversi. Il ramo si assottigliava fino alle dimensioni del diametro di un palo della luce. A ogni minimo movimento s'inclinava leggermente, costringendo Kisuke a immobilizzarsi e rimanere in ascolto. Si era alzata una leggera brezza, gli altri alberi frusciavano delicatamente, ma non per questo voleva spingere il pedale della fortuna.
    Un passo... fermo. Un passo... fermo. Un passo... fermo.
    Impiegò cinque minuti per percorrere gli ultimi tre metri. Dopo aver saltato dal ramo, appoggiò un piede sulla stretta superficie del cornicione, concentrò il Chakra per garantirsi l'aderenza, quindi si diede un leggero slancio e spostò anche l'altro piede. Aggrappandosi come se avesse delle ventose al posto di mani e piedi, il comandante ANBU percorse la facciata, muovendosi similmente a come avrebbe fatto un ragno. Era scoperto, in parte, ma il tratto da percorrere era nettamente inferiore e più sicuro rispetto a partire da terra, alla diretta vista di tutti, oppure in confronto ad un'irruzione al pian terreno del laboratorio.
    Kisuke puntava a raggiungere quella che era la grata dei condotti di aerazione, da cui aveva intenzione di infiltrarsi all'interno. Prima di avvicinarsi ulteriormente verificò che non vi uscirono gas o vapori evidenti. In genere, strutture di quel tipo erano dotate di condotti collegati a dispositivi di depurazione, i quali rilasciavano nell'aria del semplice vapore acqueo e dunque non solo non nocivo ma anche una fonte in meno di sospetto, a dispetto di eventuali fumi, gas nocivi, vapori malsani e simili.
    Sfruttando la punta di un kunai, armeggiando un po', il kiriano riuscì ad aprire la grata del condotto con annessa inferriata di protezione. Per questioni di sicurezza, stavolta non stette ad osservare se i rumori che aveva prodotto avevano attirato qualcuno, e s'insinuò nel condotto di forma quadrata con lato di circa novanta centimetri, poi si richiuse la grata alle spalle.
    Ora si trovava nella più completa oscurità, salvo per quelle lame di flebile luce che prepotente filtrava attraverso le giunture del condotto. Prima di proseguire, con torcia accesa alla mano, il kiriano affinò oltremodo l'udito mediante la Muon Satsujin.

    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso
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    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La tecnica consiste nell'individuare l'avversario utilizzando sensi alternativi alla vista, come l'udito o l'olfatto, e quindi muoversi silenziosamente attaccandolo, facendo leva sull'effetto sorpresa.
    Il fiuto dello Shinobi è paragonabile ad un neo Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso si segua una traccia di sangue si potrà però individuare sempre grazie al fiuto, con massima precisione l'avversario. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato, e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi in un rumore è elevata ed una carta-bomba potrebbe distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, ma solamente per pochi istanti. Nel caso vi siano presenti numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente sbagliare bersaglio visto che sono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potra essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Consumo: 8 (A Turno)


    L'obbiettivo principale era capire se nelle sue vicinanze vi erano eventuali ventole che agivano in quel preciso momento, prima di muovere anche solo un ulteriore passo. Avesse preso, poi, la strada sbagliata, si sarebbe ritrovato ad essere spappolato da un'elica o schiacciato contro la rete di un filtro, fino a quando la potenza non sarebbe stato diminuita... o aumentata.
    "Pare che le ventole siano lontane, più in basso, e in questo momento non sono in funzione alla loro massima velocità... stanno andando molto piano, il che potrebbe significare che a quest'ora di notte non stanno facendo nessun lavoro, quanto meno collegato ad esse" rilevò, prendendo la torcia dalla borsa con movimenti lenti e cauti. Una volta aver afferrato la torcia, la accese e proseguì. Ora si trovava in una zona piana, quasi perfettamente orizzontale. Kisuke avanzò strisciando, per diversi metri, fin quando sul suo percorso non trovò un vuoto. Il condotto si piegava con un angolo di circa sessanta gradi sotto di lui, e poi un'altra parte di esso s'innestava e proseguiva diritto. Quello che andava verso il basso, sicuramente era il canale di collegamento per tutti i piani dell'edificio, dove avrebbe trovato le ventole e i vari ostacoli, quindi Kisuke mise in bocca la torcia e superò il vuoto di novanta centimetri sfruttando il controllo del Chakra ed aderendo alle pareti laterali del condotto. Fu questione di appena un minuto, dovuto prevalentemente ai movimenti brevi e lenti, per non causare alcun rumore. Poi, si rimise sulla base del condotto facendo attenzione, prese la torcia e continuò a strisciare sulla parte orizzontale. Poco più tardi, si avvicinò alla fine del condotto, chiuso da una classica rete con filtro più grata metallica. Kisuke vi accostò l'orecchio. Non sentì nulla. Dopodiché, appoggiò i piedi alla grata, aumentando gradatamente la pressione fino ad aprirla, quindi fece sporgere il proprio specchietto per primo, verificò che non vi fosse alcun pericolo, fece sporgere la testa e poi si portò completamente al di fuori da lì, disattivando la Muon Satsujin solo una volta appurato che nei paraggi non vi fosse presenza umana in avvicinamento.
    La stanza era vuota. A giudicare dallo strato di polvere che ricopriva il pavimento, probabilmente nessuno vi entrava regolarmente. Kisuke si avvicinò alla porta senza fare rumore.

    Bikou Ninjutsu - Tecnica dell'Inseguimento Silenzioso
    BikouNinjutsu-TecnicadellInseguimentoSilenzioso_zps76ae88c9
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Supplementaria
    Grazie a questa tecnica è possibile concentrarsi maggiormente sul celare la propria presenza ed in particolare ridurre notevolmente la probabilità d'essere individuati durante un inseguimento. Grazie a questa tecnica è possibile usufruire al meglio degli oggetti circostanti per nascondere la propria presenza al nemico.
    Consumo: N/A


    L'ANBU di Kiri appoggiò l'orecchio alla porta. Non udì alcun suono. Estrasse dalla borsa lo specchietto e lo infilò nella fessura sotto la porta. Il kiriano inquadrò un corridoio deserto. Smosso dal passaggio del vetrino, un animaletto sfrecciò davanti allo specchietto come un cespuglio rotolante.
    Kisuke aprì la porta. Anche nel corridoio il pavimento era ricoperto da uno strato di polvere. Non c'erano orme da seguire, la superficie era intonsa. Sembrava neve appena posata. Le pareti erano spoglie, ma riusciva a distinguere nel riverbero della luna le sagome dei quadri che un tempo vi erano appesi.
    Cosa bolliva in pentola qui? Oltre alla chiara mancanza di arredamento e allo stato dimesso, in quel posto si respirava un'atmosfera irreale di abbandono, di privazione.
    Dando un'occhiata in giro trovò tre stanze identiche alla prima, tutte vuote. Il corridoio era disposto come il simbolo più dell'addizione, con una stanza all'estremità di tutti i bracci. In fondo alla parete nord del corridoio c'era una scala a chiocciola. Kisuke salì al piano superiore.
    La planimetria era identica a quella del piano di sotto. Controllò ogni stanza con lo stesso risultato: vuote. Salì al quarto piano, di nuovo stanze vuote e di nuovo la stessa identica disposizione. Continuò a salire finché, in cima alla scala, si trovò davanti una porta chiusa.
    Con il kit da scasso impiegò pochi secondi per far scattare la serratura. La porta girò sui cardini rilasciando uno sbuffo di polvere. La polvere era l'unico elemento che collegava questa stanza con le altre. Larga circa tre metri, era infatti occupata da dozzine di scatoloni impilati. Le finestre erano sigillate da pannelli di compensato dipinti di nero.
    Kisuke aprì il primo scatolone. All'interno trovò cornici vuote, indumenti imbottiti, una spazzola per capelli... oggetti personali, insomma. Ne aprì un altro: stessa cosa. Stava voltandosi per andarsene quando qualcosa catturò la sua attenzione. Dietro uno di questi scatoloni vide spuntare l'angolo di una cassapanca di legno.
    Incuriosito, Kisuke spostò con delicatezza le casse finché non raggiunse il mobiletto. Sollevò i ganci e l'asse. Dentro c'era una busta di plastica, spessa e trasparente, accartocciata come se tutta l'aria che conteneva fosse stata aspirata. Attraverso il materiale vide qualcosa... un oggetto nodoso e marrone. Si sporse per osservare meglio.
    Dopo qualche secondo distinse la cosa che si trovava davanti ai suoi occhi.
    Un volto umano.
    Kisuke indietreggiò di scatto per la sorpresa. Poi si avvicinò di nuovo. Sigillata nella borsa di plastica priva d'aria, la faccia e il corpo si erano disseccati e sembravano cuoio, con la pelle che aderiva alle ossa spigolose. "Che cazzo...?"
    L'ANBU mantenne abbastanza autocontrollo per evitare che imprecasse ad alta voce su quella specie di cadavere imbalsamato e conservato sottovuoto. Ma che cavolo era? Chi cavolo era? E, soprattutto, perché stava lì? Domande a cui, al momento, non aveva risposta, ma che gli interessava particolarmente avere. Per questo motivo, dalla borsa prese l'occhio cibernetico, e scattò una bella fotografia, per il famoso album dei ricordi.
    Lasciatosi alle spalle il cadavere imbalsamato, Kisuke scese fino al primo piano percorrendo a ritroso la strada che aveva fatto per arrivare in cima. Era speculare agli altri piani. Si diresse quindi verso la scala e cominciò a scendere al pianterreno, con cautela ed attenzione.
    Il pianterreno differiva da quelli superiori per due particolari. Primo: invece di avere quattro stanze era prevalentemente un gigantesco open space. Secondo: non c'era polvere, anche se mancavano completamente gli arredi interni. Su ciascuna delle quattro pareti si trovavano doppie porte in legno massiccio che conducevano all'esterno o a delle stanzine di supporto.
    Kisuke rimase immobile nella sua posizione, cercando di dare un senso a quello che si trovava davanti.
    A un tratto udì l'eco di un click.
    Impugnò la propria arma e si voltò di scatto.
    Alle sue spalle una cornice luminosa si disegnò sulla parete e lui pensò subito a una porta che si apriva. Raggiunse di corsa la scala a chiocciola, poi si nascose lì vicino, dove rimase in ginocchio. Si sporse leggermente in avanti finché non ebbe una buona visuale dell'ingresso.
    La porta si aprì. Nella stanza entrò una guardia in quella che poteva essere considerata una sorta di uniforme, richiuse la porta e camminò verso l'uscita più vicina. Kisuke prese subito una decisione, non poteva permettersi di tergiversare. Proprio per questo motivo, attese che il bersaglio fosse nella posizione per lui migliore, poi si mosse. Il kiriano puntò tanto sulla velocità di movimento, ma ancor di più lo fece sulla impercettibilità dello stesso, sia a livello visivo che uditivo. Nel tempo di un paio di battiti di ciglia e fu addosso alla sua preda. Con una mano gli tappò la bocca, stringendogli il mento, e con l'altra gli strinse con forza un braccio intorno al collo, senza esercitare pressione, chiudendo la gola nell'incavo del braccio. Per un po' dovette opporre la propria forza a quella della vittima, che tentava di liberarsi, dimenarsi, ma tutto ciò andava a suo vantaggio. Il panico e il movimento, accelerarono i tempi e in breve la mancanza di ossigeno al cervello lo portò a svenire.
    "È ora di ottenere qualche prima risposta" pensò Kisuke. Per assicurarsi che nessuno li disturbasse, trasportò il corpo della guardia all'interno di una delle stanzette attigue al grande stanzone.
    Anche se gran parte della visuale era oscurata da macchinari, tubi, pannelli di controllo illuminati e pilastri, era ovvio che il locale aveva le stesse dimensioni delle altre stanze ai piani superiori. Le file di armadietti di metallo grigio lungo le pareti indicavano che veniva usato anche come una sorta di magazzino. A parte le luci intermittenti, che ogni tanto brillavano sui pannelli di controllo, regnava l'oscurità. Kisuke lo posò sul pavimento, di fianco ad un armadietto. Legò mani e piedi della guardia, poi gli posò una mano sulla testa.

    Yomitori Kokoro - Lettura Mentale
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Supplementare
    Immobilizzando la vittima sarà possibile appoggiarvi sulla testa la propria mano, e con il Chakra iniziare ad estrarre informazioni dalla mente dell'avversario. È un processo complesso, che risulta essere relativamente semplice su Shinobi con un'esperienza inferiore alla propria, di media difficoltà su un pari grado ed estremamente complicato su uno Shinobi di livello superiore al proprio. È possibile effettuarla anche su un cadavere e vedere i suoi ultimi sette giorni di vita.
    Gli Specializzati in Interrogatorio sono considerabili di un grado superiore nell'uso di questo Jutsu, se lo subiscono.
    Consumo: N/A


    Con impegno, cura ed attenzione, cominciò a navigare nella mente del soggetto svenuto. Non ritrovò particolari difficoltà, nessuna sorta di blocco e poté aggirarsi nelle camere della sua memoria con estrema semplicità. Per contro, sfortuna volle che quell'uomo non era a conoscenza di dettagli interessanti o rilevanti per Kisuke. Lui era lì, lavorava, ma non sapeva e non gli interessava sapere per chi e che cosa. Kisuke si stupì della cosa, perciò scavò ancora più a fondo, portandosi anche ad osservare altri ricordi della guardia, ma nulla. Le uniche cose che riuscì a ricavare furono sulle caratteristiche della struttura: l'insonorizzazione da piano a piano e per l'esterno; la grande resistenza delle strutture portanti; la sua particolare disposizione; le stanze in completo disuso. Ovviamente indagò fin dove gli era accessibile, sulle persone per lui sconosciute che lavoravano nel seminterrato, sui compiti che doveva svolgere, sui turni di guardia con i suoi colleghi, sulle ronde. Anche alcuni dettagli personali, recenti e lontani, talmente aveva scavato nei ricordi. Aveva fatto il possibile, ma aveva ricavato veramente poco per la missione. Si rassegnò, poi si sedette e attese che l'uomo riprendesse i sensi.
    Dopo venti minuti, l'uomo cominciò a rinvenire. Kisuke accese la luce della torcia e gliela puntò negli occhi. La guardia socchiuse le palpebre e provò a voltarsi dall'altra parte. Bofonchiò qualcosa.
    «Se fai rumore o mi racconti balle ti spedisco all'inferno. Capito?»
    La guardia si riprese immediatamente: «Cosa succede? Chi sei?»
    Kisuke ignorò la domanda: «Come ti chiami?».
    «Daichi.»
    «Per chi lavori?»
    «Non lo so.»
    Diceva la verità. «Come sei finito qui?»
    «Mi sono congedato l'anno scorso da una compagnia. Un mio amico è stato assunto da una società di sicurezza privata. La paga è buona, così l'ho seguito e mi hanno inviato qui.»
    Vero. «Quanto tempo fa?»
    «Sei mesi.»
    Vero. «A parte le guardie, chi vive qui?»
    «Nessuno.»
    Falso. Kisuke spostò la propria spada corta davanti alla luce perché Daichi la vedesse. «Va bene, hai esaurito la quantità permessa di bugie, cioè una. Te lo chiedo ancora: chi c'è qui?»
    Daichi deglutì a fatica. «Cinque persone. Sono qui sotto, nel seminterrato. Non so chi siano. Lavorano in una stanza... a cui noi non abbiamo accesso.»
    Purtroppo era vero. Da lì subentrava il piano di Kisuke.
    «Puoi farne salire su qualcuno?»
    «Non saprei...»
    «Provaci e avrai la risposta.»
    «V-va bene...»
    «Perfetto.» Kisuke allungò una mano dietro la schiena e da una delle borse prelevò una cartabomba e la piazzò sulla schiena del suo ostaggio. «Hai una cartabomba sulla schiena, una qualsiasi mossa falsa e sei morto. Ora chiamali.»
    Daichi si avvicinò all'interfono e attivò la comunicazione.
    «Ehi, ragazzi, qui ho un problema, non è che potreste salire a darmi una mano?»
    «Che tipo di problema?»
    «Ho un problema con i comandi generali, alcuni non rispondono, sembrano impazziti.»
    «Non riesci proprio a cavartela da solo?»
    «No, anzi, ho addirittura paura di aver fatto fin troppi danni. Voi non riscontrate nessun problema lì sotto?»
    «No, ma stai fermo adesso. Ti mando Asuma.»
    «Ok, grazie» concluse, chiudendo la conversazione, poi guardò Kisuke.
    "Bene, le cose vanno per il verso giusto" si disse. «Mettiti là, alla tua solita postazione, e aspetta che arrivi. Fai il bravo e tutto andrà bene.»
    Daichi eseguì l'ordine.
    Kisuke attese in postazione, appeso alla parete proprio sopra la porta dell'elevatore mediante il controllo del Chakra. Mentre attendeva, si potevano udire i meccanismi dell'elevatore in funzione che trasportava il suo prossimo bersaglio fino al piano terra.
    "Uno... due... tre..." contò mentalmente, poi una volta giunto il momento, cioè quando vide la figura spuntare dalle porte sotto di lui, Kisuke gli diede a malapena il tempo di rivolgere la parola all'altro presente che rilasciò il controllo del Chakra staccandosi dal muro e piombando con tutto il proprio peso e quello della sua Taglia Teste a ridosso dell'uomo. Il corpo fu sbattuto con violenza a terra, ma i dolori per la vittima sparirono pressoché istantaneamente, poiché Kisuke lo aveva decapitato come se fosse una ghigliottina umana in un tutt'uno con la propria arma.
    «È utile questa insonorizzazione» sibilò il kiriano, sollevandosi dal corpo morto. "E fuori uno" pensò poi, tra sé. Tuttavia, ne rimaneva ancora un altro, quello che l'aveva aiutato, quello che sostanzialmente di suo era pulito ma sporcato dalla merda degli altri con cui e per cui lavorava, quello che di lì a breve si sarebbe visto menare un fendente con la grossa mannaia che gli avrebbe spiccato la testa, segnando i suoi ultimi secondi di vita.
    "Eri nel posto sbagliato, amico" fu l'unica cosa che Kisuke riuscì a pensare di lui, per poi passare a pulire la sua arma con il tessuto dei vestiti del morto.
    Sebbene Daichi, interrogato poco prima, non fosse a conoscenza dei dettagli di quanto accadeva di sotto, Kisuke aveva ora a disposizione una probabile miniera d'informazioni. Certo, da morto, purtroppo, non aveva la possibilità di navigare fin nei più remoti recessi della sua mente, ma il corpo ancora caldo gli dava la possibilità di rivedere i suoi ultimi giorni di vita e da lì desumere quanto di più importante c'era da sapere sul piano sottostante. Il kiriano si avvicinò al cadavere decapitato, o meglio alla testa che era rotolata più in là, e gli poggiò una mano sulla testa.

    Yomitori Kokoro - Lettura Mentale
    YomitoriKokoro-LetturaMentale_zps7f1a245e
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Supplementare
    Immobilizzando la vittima sarà possibile appoggiarvi sulla testa la propria mano, e con il Chakra iniziare ad estrarre informazioni dalla mente dell'avversario. È un processo complesso, che risulta essere relativamente semplice su Shinobi con un'esperienza inferiore alla propria, di media difficoltà su un pari grado ed estremamente complicato su uno Shinobi di livello superiore al proprio. È possibile effettuarla anche su un cadavere e vedere i suoi ultimi sette giorni di vita.
    Gli Specializzati in Interrogatorio sono considerabili di un grado superiore nell'uso di questo Jutsu, se lo subiscono.
    Consumo: N/A


    Navigare nelle menti altrui, scoprendone i segreti più remoti, soddisfaceva quella vena di sadismo che c'era in lui. Tuttavia, rovistare nelle menti dei cadaveri, non gli era mai piaciuto, sin dalle prime volte in cui aveva messo in opera i suoi nuovi strumenti d'interrogatorio. Ad eccezione di questo piccolo particolare, il kiriano riuscì ad agevolarsi nelle sue mosse successive. Rovistando nei ricordi degli ultimi sette giorni di vita dell'uomo, il kiriano finalmente venne a conoscenza di alcuni dettagli importanti sul piano sottostante. Rimase attaccato con la mano a quel corpo, raschiando fino all'ultimo ricordo del malcapitato, così da farsi un'idea precisa e puntuale di cosa e chi si sarebbe trovato di sotto. Poi, annullò il Jutsu.
    L'esponente del Clan Momochi, con circospezione fece un altro rapido giro delle stanze dello stesso piano, per assicurarsi che non gli fosse sfuggito nulla d'interessante e di cruciale, nel mentre elaborò un piano per procedere con la missione e lo ripassò mentalmente un paio di volte, poi recuperò la cartabomba dal cadavere di Daichi e infine arrivò il momento di scendere, ma non si sarebbe esposto direttamente in prima persona: avrebbe inviato avanti un clone. Così facendo, il clone non solo lo proteggeva contro una delle paradossali leggi pseudo-scientifiche: "Se qualcosa può andare storto, lo farà", ma anche da una delle massime che conosceva: "Le vie dell'eccessiva sicurezza di sé sono lastricate di bare". Per questo motivo chiamò a raccolta il Chakra e incrociò indici e medi di entrambe le mani davanti al petto.

    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)


    Apparve di fianco a lui un singolo clone d'entità fisica, il quale era già bello che pronto ed informato sul da farsi prossimamente, essendo frutto della sua mente e del suo Chakra. Il clone si sarebbe mosso da quel momento in avanti al posto dell'originale, per portare a compimento un'ispezione preventiva senza correre alcun rischio in prima persona. In fondo, essendo in quella situazione ed avendo un cervello funzionante, preferiva sfruttare a suo favore l'elemento sorpresa e muoversi con una posizione di vantaggio.
    Con un fischio richiamò il suo cane lupo, al quale poi aprì una delle porte che collegavano all'esterno. Poi, gli spiegò la situazione e come stavano le cose, nonché il suo piano d'azione.
    Dopo una decina scarsa di minuti, il briefing fu concluso e i tre si avviarono verso l'elevatore. Lo attivò con la chiave rubata al cadavere e ci si ficcarono dentro. Poi, sempre con la chiave, diedero il comando per calare al piano inferiore.
    Lì non ci sarebbe dovuto essere nessuno al momento. Tuttavia, tra vedere e non vedere, Kisuke mandò avanti il suo clone per effettuare un giro di controllo in prima persona.
    Si mosse lentamente, i sensi in allerta, gli occhi spianati e pronto all'azione. "Che cazzo di roba è questa?" s'interrogò il clone del kiriano, sbigottito, poco dopo essersi avviato per una breve esplorazione del laboratorio. La prima parte era quasi completamente spoglia, mentre più in avanti si potevano vedere ancora dei tavoli con delle sedie attorno e, più in avanti, anche una specie di vasca attaccata al muro e completamente isolata dall'esterno da una parete di un qualche materiale trasparente: sembrava quasi una di quelle vasche dei libri di fantascienza, usate per esperimenti e creazioni di mostri e robe simili. Sembrava però essere stata già asciugata completamente dal liquido che il clone di Kisuke pensava contenesse e non c'era traccia di qualunque cosa potesse esserci all'interno da nessuna parte. Lo colpì parecchio un camerone al cui interno le pareti erano tappezzate di corpi umani, legati saldamente con manette e catene, altri invece erano disposti su dei banchi in pietra, ricoperti per lo più con dei teli candidi e per tutta la loro superficie erano disegnate strane formule runiche di cui Kisuke ignorava il significato.
    "Qui fanno roba grossa" sentenziò il clone del Momochi, assumendo quell'affermazione da ciò che i suoi occhi vedevano. C'erano, oltre a quanto già visto, provette e ampolle di vario genere in grandi quantità, banchi frigoriferi con sacche di sangue catalogate, scaffalature con barattoli pieni di liquido verde e all'interno parti del corpo umano: occhi, braccia, dita e anche organi interni; oppure in alternativa barattoli più grandi contenevano degli animali, oppure delle ossa o delle strane corna. "Evidentemente fanno esperimenti per cercare di innestare i geni di qualche Abilità Innata su persone comuni per vedere che esito c'è, oppure tentano di trapiantare abilità specifiche di alcuni animali su delle persone" pensò l'ANBU di Kiri. Naturalmente non poteva saperlo, ma trovare una risposta ad ogni suo interrogativo gli aumentava inavvertitamente l'autostima.
    "Sfrutterei la Lucertola Messaggera per inviare immediatamente le informazioni, ma se venisse intercettata in qualche modo, c'è il rischio che qualcuno scopra chi è venuto qui..." si disse, mettendo da parte l'idea. Le informazioni le avrebbe riportare direttamente lui, una volta a Kiri. "Inoltre, mi basterebbe un bel coperchio in caduta e poi magari un altro ancora, e addio al bel laboratorio... ma qui ci sono anche quei tizi dentro, e dovrò eliminare prima loro con le mie mani, se voglio essere sicuro che nessuno esca fuori dall'edificio vivo."
    Quando ebbe terminato, il clone tornò all'elevatore, dal suo creatore e dal cane lupo, raccontò quel che aveva visto - che confermava i ricordi all'intero della mente di Asuma - e poi non mancava altro che scendere al secondo livello sottoterra lì dove si riunivano gli uomini, metà Mukenin e metà scienziati, topi da laboratorio.
    Kisuke sapeva già come agire, doveva solo fare in modo di non sbagliare nulla. Aveva ripassato il piano mentalmente, si sentiva pronto, ma fin quando non avrebbe avuto il risultato tra le mani non si sarebbe sentito al sicuro. Sapeva che al secondo livello, all'uscita dell'elevatore, ai lati sostavano sempre due guardie, probabilmente Mukenin, dai ricordi indossavano addirittura dei gilet della vecchia Iwagakure no Sato. Secondo i calcoli e le previsioni di Kisuke, le disposizioni date loro e la loro perizia sarebbero state la loro rovina definitiva.
    Kisuke si aggiustò la maschera sul viso, controllando che fosse ben salda e sopratutto ben posizionata. Poi, prese un bel respiro e attivò l'elevatore. «Mi raccomando» disse semplicemente ai suoi due compari del momento, mentre i rumori dell'elevatore coprivano quasi del tutto le sue parole.
    Durante la discesa, il kiriano preparò la sua Tecnica, calcolando i tempi, l'apertura delle porte e i passi da muovere. Poi, dopo che l'ascensore fu arrivato al piano, arrestandosi con dei leggeri rumore meccanici e uno scossone, le porte si aprirono. Il clone e il cane lupo rimasero all'interno dell'elevatore, mentre il Kisuke originale invece si mosse oltre le porte aperte.
    «Che è successo?» sentì dire da uno dei due, quello a sinistra, ma ormai era già troppo tardi.

    Mizunichō no Jutsu - Tecnica Delle Doppie Pistole
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    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica può considerarsi una evoluzione della parente di livello inferiore. Essa si presenta con le stesse tempistiche e modalità della precedente, solo che stavolta si useranno entrambe le mani e i proiettili sparati saranno due, uno per dito. Entrambi hanno una gittata di venti metri e potranno essere indirizzati in due direzioni differenti, seguendo le stesse modalità del Jutsu B. La loro vera forza sta però nel caso in cui vengano utilizzati assieme per colpire un unico bersaglio. In questo caso la forza di perforazione degli stessi aumenterà, permettendo ad entrambi i proiettili di perforare qualsiasi difesa di livello B entro i primi dieci metri, difese di livello B che non siano Doton o Raiton per i successivi.
    Consumo: 15


    Dopo aver fulmineamente disteso le braccia lateralmente, tenendole abbastanza alte, così da poter istantaneamente aggiustare la mira e posizionarle in linea con le teste dei bersagli, il Momochi detonò i due colpi. Le teste dei due scattarono di lato, ritrovandosi con un foro grande quanto una monetina sul lato del cranio. Poi, prima che cascassero a terra come marionette a cui hanno appena tagliato i fili, Kisuke si mosse rapido da un lato e poi dall'altro, quindi afferrò i due corpi ormai morti per i vestiti e fece in modo che non si abbattessero al pavimento procurando un rumore allarmante.
    Ora gli rimanevano solo due avversari da sconfiggere, quindi due soli avversari e quattro mura da distruggere lo separavano da Kiri e dalla sua paga tanto attesa e per cui prevalentemente si sporcava le mani di sangue. "Abbraccio con tutto il cuore il patriottismo e la fedeltà alla Nebbia, ma non si campa solo di quello" si disse, proprio a tal proposito, mentre metteva a giacere i due uomini morti sul pavimento.
    Non si preoccupò più, ormai, di nascondere i due corpi cadaveri, bensì se stesso. Cercò il miglior rifugio in cui nascondere la propria figura e attendere un po', immobile come una statua, per verificare se davvero nessuno si era accorto dell'accaduto. "Mancano ancora due soggetti, da quel che ne so, ma non posso dirlo con certezza. In fondo quello tipo di sopra poteva pure aver visto e saputo qualcosa di errato, oppure possono anche avergli nascosto qualcosa. Non devo però commettere l'errore di dare tutto per scontato" si disse, ricorrendo immediatamente al suo Jutsu percettivo.

    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso
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    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La tecnica consiste nell'individuare l'avversario utilizzando sensi alternativi alla vista, come l'udito o l'olfatto, e quindi muoversi silenziosamente attaccandolo, facendo leva sull'effetto sorpresa.
    Il fiuto dello Shinobi è paragonabile ad un neo Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso si segua una traccia di sangue si potrà però individuare sempre grazie al fiuto, con massima precisione l'avversario. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato, e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi in un rumore è elevata ed una carta-bomba potrebbe distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, ma solamente per pochi istanti. Nel caso vi siano presenti numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente sbagliare bersaglio visto che sono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potra essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Consumo: 8 (A Turno)


    Dovette resistere all'impulso dei conati, per quel che le sue narici dovevano sopportare. Le capacità olfattive, potenziate mediante la Muon Satsujin, misero Kisuke a conoscenza del fatto che quel posto puzzava di un odore strano, di un odore di vecchio, avrebbe detto, e d'ospedale d'infima categoria. In compenso, il suo udito gli conferiva una conoscenza pressoché completa delle presenze e dei loro movimenti lì dentro. Non per questo, però, doveva procedere con tranquillità. Sì, aveva eliminato le due guardie all'interno, quindi gli rimanevano solo due avversari ancora, ma sapeva che volendo esisteva il modo per rendersi impercettibili, perché lui stesso ne aveva sviluppato uno. Non poteva certamente permetterselo. Riusciva a percepire le loro presenze, erano in due, ma erano... confuse. Kisuke percepiva come tutta una serie di piccoli battiti cardiaci, davvero tanti, e tra essi due ben più decisi. Come se all'interno di un barattolo in agitazione ci fossero tante pietrine di ghiaino e due massi belli grossi.
    Fece un cenno ai suoi due alleati, poi procedette, sfruttando i ricordi come se costituissero una sua esperienza. Le due presenze provenivano proprio dal punto in cui Kisuke sapeva che i due si sarebbero trovati. Con passo felpato avanzava attraverso gli stretti corridoi del laboratorio, che collegavano tra loro tutta una serie di sale e stanze.
    Questo piano, a differenza del primo livello, ricordava meno un laboratorio vero e proprio. Era il piano che fungeva piuttosto da alloggio e postazione di studio. Kisuke sfruttava l'impostazione dell'ambiente a proprio vantaggio, per muoversi senza essere né visto né percepito, nascondendosi dietro ad un mezzo muretto o ad un bancone, appiattendosi ad una parete, ad un armadio o a uno scaffale, avanzando accovacciato in alcuni tratti, avvicinandosi ai due che percepiva.
    Pian piano, il Momochi giunse in prossimità di una grande sala, dalla disposizione lineare, ordinata, confinata nell'arredamento più precisamente alle pareti, lasciando uno spazio libero al centro, occupato da qualche tavolo con sedie, banconi e postazioni da laboratorio. L'unico accesso era un arco abbastanza grande quanto una porta a doppia anta. Kisuke si era nascosto a un lato dello stipite, la schiena piatta contro la parete. I battiti cardiaci principali erano lì, e ormai erano diventati totalmente irrilevanti. Kisuke li sentiva parlare tra loro, discutere, uno focoso e l'altro più pacato, riflessivo. Dalla borsa prese il suo specchietto e lo fece sporgere poco oltre lo stipite della porta, per osservare con i propri occhi anzi che basarsi solamente sui ricordi altrui. In breve ripose lo specchietto.
    Kisuke iniziò a ripassare la sua idea, poi contò. "Uno... due... tre... quattro... e..." Prese un bel respiro e si spostò dalla propria postazione, portandosi al centro dell'arco, facendosi investire dalle fonti di luce presenti all'interno della sala.
    «Che diavolo...?»
    «Dannazione!»
    I due avevano già abbandonato le loro postazioni e avevano messo mano alle armi, una spada larga e una zanbatou, senza nascondere lo spirito agguerrito.
    «Stiamo tutti calmi e qui nessuno si farà male, una sola mossa azzardata e moriamo tutti qui sotto come dei topi in trappola» avvertì loro il Momochi.
    «Sta bluffando, Hisao» disse uno all'altro.
    «Può darsi,» concesse Kisuke, beffardo, «ma potete esserne certi?»
    «Bastardo!»
    «Hisao, non lasciarti ingannare e andiamogli addosso.»
    «Aspetta, Eiji...»
    «Oh, sì, certo. Due contro uno. Lo so cosa state pensando. Potreste fare in tempo a colpirmi e mettermi al tappeto prima ancora che io possa fare una qualunque mossa. Vi do una bella notizia, però: sono un semplice clone, il mio originale ci ascolta da qua sopra, in sicurezza, in contatto radio. Appena è, farà saltare tutto in aria.»
    «Non ascoltarlo, sta mentendo. Non può aver potuto programmare nulla, e delle semplici bombe non ridurranno in macerie questo luogo.»
    «La struttura no, ma...»
    «Ripeto: potrebbe, ma voi potete esserne certi? Non vi rimane altro che stare al mio gioco, per forza di cose, se non volete rischiare» parlò Kisuke, con un ghigno dietro la maschera impassibile.
    «Quale gioco?» chiese Hisao.
    «Ho messo a dormire tutti i vostri amici, per muovermi in tranquillità e arrivare sino a voi, perché mi serve qualcosa di quel che fate qui» improvvisò il Momochi, ponendo un'assicurazione sul suo effetto sorpresa. Se anche solo uno dei due fosse in grado di utilizzare un Jutsu come la Muon Satsujin o qualcosa di simile, avrebbe creduto alle sue parole, sentendo ancora due battiti cardiaci o due presenze vive e quindi immaginando che fosse sincero, quando in realtà i battiti altro non erano che quelli del clone e del cane, che in questo modo non sarebbero stati scoperti.
    «So che qui sapete come giocare con il corpo umano. Non dite di no, lo so, altrimenti non sarei qui. Mi secca dirlo, ma ho bisogno che mi diate quel che mi serve. Potete farlo con le buone o con le cattive, decidete voi. Tenete da conto, però, che non vi sono ostile, oppure a quest'ora sareste morti entrambi, e come voi anche i vostri amichetti.»
    I due si guardarono l'un l'altro.
    «Sapete che i Villaggi sono piuttosto opprimenti con chi ha un grosso potere. Con me hanno fatto lo stesso, e mi hanno impedito di sfruttare gran parte del mio potere, che io ora vorrei riavere mio e fruibile. Guardate...» disse, sollevando entrambe le mani, come per mostrare loro quale fosse il fulcro del problema. "Si comincia!" esclamò, puntando su Eiji ed eseguendo con estrema rapidità una serie di Sigilli, sfruttando a proprio vantaggio che le mani fossero già alzate e in movimento, puntando i propri occhi su quello più grosso tra i due.

    Shikumi no Jutsu - Tecnica Della Morte Vissuta
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    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Genjutsu
    Questa straordinaria illusione, permetterà all'utilizzatore di far visionare nella mente della vittima, la scena della sua morte. Lo shock che proverà quest'ultima sarà notevole e vedrà ogni cosa dagl'occhi di se stessa ma portata ad uno stato critico. Questo jutsu per essere effettuato richiede una condizione, ovvero quello di incrociare il proprio sguardo con quello della vittima. La visione è chiaramente dettata dall'utilizzatore e la strategia più utile, è quella di non far cambiare l'ambiente circostante ed ottenere una morte realistica dell'avversario, così che egli non capisca sia un illusione. E' possibile muoversi, ma solo leggermente, durante il Genjutsu. Per uscire dal Jutsu bisogna infliggersi una ferita di medio-grave entità. Se la tecnica va a segno l’avversario sarà più lento di due gradi per tre turni oltre a essere visibilmente scosso e, nel peggiore dei casi, quasi paralizzato.
    Consumo: 15


    Utilizzò su quello di nome Eiji uno dei suoi Genjutu più potenti e distruttivi, proiettando nella sua mente l'immagine della sua morte dovuta ad un improvviso, lesto, letale lancio di kunai da parte del Momochi che perforò la sua fronte, attraversando carne, osso e materia cerebrale. Ovviamente lo sfondo e l'ambiente circostante rimase totalmente immutato, così da rendere ancor più veritiero il Genjutsu.
    Eiji annaspò e sbiancò in volto, con il corpo che si approssimava a cedere sulle gambe mentre era scosso da tremori, in preda alla massima disperazione nell'osservare, nel provare la sua morte.
    "Ora!" esclamò mentalmente, proprio nel momento in cui la mano si stringeva intorno all'elsa della Taglia Teste e brandiva la grossa arma. Sfruttando al massimo le proprie capacità fisiche, il Momochi si catapultò addosso all'individuo non vittima di Genjutsu, mostrando l'intenzione di voler ingaggiare con lui lo scontro aperto, e questi s'armo della sua spada larga. Tuttavia, all'ultimo, Kisuke fece una finta e con maestria vibrò un fendente con l'intento di spiccare la testa all'avversario, ma non quello su cui aveva puntato l'attenzione inizialmente, bensì quello che ancora combatteva con i postumi della Tecnica Della Morte Vissuta. Con somma sorpresa di Kisuke, il soggetto armato di spada larga si dimostrò abbastanza in gamba da prevedere l'intento del Momochi e frapporre la propria arma alla sua, deviando il fendente.
    "Pazienza, ci ho provato..." pensò tra sé, assestando un secondo colpo, anch'esso incassato senza danni, per poi sfruttare l'impatto per darsi lo slancio e riprendere le dovute distanze di sicurezza.
    «Aveste avuto anche voi i vostri coprifronte, non sarebbe successo» punzecchiò il Momochi, riferendosi ovviamente allo scenario che aveva proiettato nella mente di Eiji, così che in due si facessero due opinioni diverse del significato di quella beffa.
    "Posso farcela" si disse. "Posso farcela tranquillamente. Mi basta fare attenzioni e non prenderli sottogamba e posso farcela, ora che uno dei due l'ho sfiancato con il Genjutsu." Certo, ora veniva il difficile. Maggior parte dei suoi Ninjutsu più potenti si rivelavano inutilizzabili o eccessivamente scomodi in un luogo chiuso come quello. Ciò non tanto per l'impossibilità di distruggere quel laboratorio, in fondo il suo compito era proprio quello, ma Kisuke non voleva sperimentare l'esperienza con lui ancora dentro, non essendo a conoscenza della resistenza statica e fisica della struttura, nonché delle possibili reazioni di tutti i macchinari presenti.
    "Non conviene a nessuno combattere qui dentro e le possibilità d'attacco sono assai limitate" rifletté, ma quelle parole avevano valore, purtroppo, anche per lui. "La mia serie d'attacchi e combinazioni è piuttosto smembrata e limitata. Tutto quello che posso fare al massimo delle mie potenzialità comporta un rischio non indifferente, tenendo presente il materiale incognito che c'è sepolto qui sotto... potrei ricorrere a cloni e Genjutsu, poi colpire forte tutto in una volta. È un piano rischioso ma non ho altra scelta..." Dopo quella lunga riflessione, il kiriano prese un bel respiro e passò all'attacco, ben conscio però di dover mantenere per il momento un profilo medio-alto ed eventualmente lasciar esporre i suoi due avversari, così da intuire anche nel caso in cui fosse possibile azzardare un po' con qualche Jutsu all'interno di quel sotterraneo.
    Mentre Eiji combatteva contro i conati di vomito e il tremito del corpo indotti dal Genjutsu, Hisao partì all'attacco contro il Momochi. Non voleva dargli nessuno sbocco per lasciare al proprio compagno il tempo di riprendersi ed evitare che l'intruso - cioè Kisuke - lo mettesse fuori gioco con facilità quando scoperto. Hisao sollevò la spada larga, poi con un calcio lanciò in direzione di Kisuke una sedia di legno e infine attaccò.
    Kisuke fu costretto ad una schivata laterale, al limite di un bancone da laboratorio, lasciando che la sedia si schiantasse e distruggesse poco oltre la sua precedente posizione. L'avversario sfruttò l'espediente per stargli addosso, ma Kisuke frappose con maestria la propria Taglia Teste alla spada larga nemica, arrestando un fendente che gli avrebbe altrimenti mozzato un braccio se non anche parzialmente spalla e pettorale. Certo, una ferita del genere sarebbe stata potenzialmente ben più che grave per molti ma non per lui, che ad ogni modo era sempre restio a ricorrere alla propria Abilità Innata. Menò poi un fendente orizzontale costringendo l'avversario ad indietreggiare per non vedersi penzolare le budella dall'addome e tenersele all'interno del corpo con una mano. Prevedendo qualcosa di simile, Kisuke ricorse rapidamente ad un passo allungato per accorciare improvvisamente le distanze, mentre in contemporanea invertì la presa sull'elsa della Taglia Teste, quindi sfruttando un abile movimento sull'asta con entrambe le mani - una che spingeva nella direzione opposta dell'altra - assestò un contro fendente. Hisao si gettò immediatamente a terra. Il fendente della gigantesca mannaia lo sfiorò comunque, tagliandogli tre dita della coda dei capelli. Fece per rialzarsi, svelto, ma Kisuke fu ancora più veloce di lui. Conficcò la lama nel terreno e la utilizzò come perno per vibrare un calcio contro il suo avversario, scagliandolo lontano. Liberatosi dell'avversario, Kisuke si diresse verso l'altro brandendo lo spadone.
    Hisao, resosi conto dell'ennesimo sotterfugio del kiriano che mirava a mettere fuori combattimento il suo compagno praticamente indifeso, afferrò dalla borsa degli shuriken e tentò di rimediare al proprio errore di valutazione in combattimento.
    «Non ti credere tanto furbo!»

    Katon: Hōsenka Tsumabeni - Tecnica della Fenice Cremisi Infuocata
    Katon_Hsenka_Tsumabeni_zpsa6c919be
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è l'evoluzione della Housenka, ma necessita obbligatoriamente dell'utilizzo degli Shuriken. Infatti la tecnica consiste in un rapidissimo lancio di Shuriken sui quali viene poi soffiato durante il lancio un getto di fuoco incandescente. A quel punto gli Shuriken circondati da un aura infuocata si riveleranno pericolossimi poiché capaci di creare singolarmente ferite d'entità medio grave nel punto dove lo Shuriken penetra la carne del nemico; la ferità risulterà pressoché identica anche se lo Shuriken colpisce il nemico di striscio.
    Chuunin: 10; Sp Jounin: 15; Jounin: 20
    - Richiede la Katon: Housenka No Jutsu - Tecnica della Fenice Infuocata
    Consumo: 8


    L'uomo sventagliò una dozzina di shuriken e ci spruzzò sopra del fuoco d'origine Katon, bersagliando il Momochi con quella tempesta di metallo e fiamme. Per Kisuke era la prima volta che vedeva qualcosa del genere, ma il fuoco non era una cosa che lo spevantava. Una volta gli aveva addirittura lambito la carne delle gambe, attecchendo, bruciando e sfrigolando, ma a tutt'oggi non ne aveva mai paura, perciò mosse abilmente la propria Taglia Teste e scagliò lontano da sé gli shuriken che minacciavano la sua incolumità e così anche il fuoco loro allegato.
    «Non è finita!» esclamò Hisao, attivando il Genjutsu che teneva in serbo e attirando l'attenzione di Kisuke, il quale lo vide compere una lesta serie di Sigilli.

    Kamira no Genjutsu - Genjutsu del Kamira
    KamiranoGenjutsu-GenjutsudelKamira_zpscd0af6b0
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Genjutsu
    L'utilizzatore dovrà compiere una veloce serie di sigilli e il bersaglio dovrà guardare chi utilizza la tecnica, almeno un istante, nei cinque secondi successivi ai sigilli per far si che il genjustu si attivi. Il bersaglio si ritroverà immerso nel buio e terrificanti apparizioni gli piomberanno addosso. Infatti potrebbe immaginare di venir strangolato o morso da dei serpenti ma in realtà non subisce danni. Dopo ben venti secondi di agonia un'immagine dell'utilizzatore cercherà di strangolare il bersaglio approfittando del suo smarrimento. Se la tecnica colpisce in pieno causerà nausea, disorientamento e diminuzione delle capacità motorie di un grado il tutto per tre turni. La tecnica è dissolvibile col kai ma solamente se viene usato prima di essere strangolati oppure da una ferita media.
    Consumo: 4


    Kai - Disperdi
    Kai-Disperdi_zps7377ea32
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Una tecnica elementare, insegnata agli Studenti fin dai tempi dell'accademia. Il Jutsu è di facile applicazione poiché basta mettere in posizione le mani e pronunciare la parola "Kai" per dissolvere un illusione.
    La tecnica ha effetto solo con alcuni Genjutsu.
    Consumo: Pari al Genjutsu da dissolvere.


    «Kai!» esclamò forte Kisuke, formando l'equivalente del Sigillo necessario con una mano sola.
    Non fece in tempo nemmeno a prendere forma, ad assumere una sua autorità, che quel mondo illusorio a tinte scure si dissipò come fumo sotto forti folate di vento. La realtà che si celava dietro, però, quella che voleva appunto essere tenuta nascosta grazie all'illusione, era quella di cui ci si doveva preoccupare maggiormente, e su cui sopratutto si dovevano prendere provvedimenti immediati.

    Tenrou Kaken - Spada del Fuoco Purificatore
    Heavenly_Prison_Fire_Sword
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette all'utilizzatore di concentrare nel braccio il proprio Chakra di tipo Katon per creare una lancia di fiamme lunga fino a otto metri e larga dieci centimetri. Potrà passare attraverso qualunque corpo solido e a contatto causerà ustioni di media entità. E' possibile muoverla solamente spostando il braccio.
    Consumo: 15


    Hisao, infatti, aveva intenzione di sfruttare il tempo offerto dal Genjutsu per cogliere scoperto il Momochi, quindi colpirlo a tradimento con uno dei suoi Jutsu più forti, che se portato a segno gli avrebbe garantito la vittoria, nonché la morte del Momochi. Aveva, infatti, ricreato nel braccio destro quella che all'apparenza poteva essere considerata una sorta di lancia da giostra acuminata e completamente composta di fiamme d'origine Katon. Con quella, mirò in pieno petto del Momochi. Quest'ultimo, tuttavia, scampò al Genjutsu prima di quanto Hisao avesse immaginato. Non aveva pensato che quello che si trovava di fronte a lui era tutt'altro che un soggetto inesperto in materia, né poteva immaginare che il kiriano aveva già avuto modo di fronteggiare quell'infima illusione e perciò capire l'inganno in tempo zero. Si rese conto di ciò, formulando qualcosa di molto vicino alla realtà, quando vide il Momochi sputare davanti a sé una parete d'acqua, senza però aver notato i Sigilli Magici tracciati con una sola mano.

    Suiton: Suijinheki - Muro d'Acqua
    SuitonSuijinheki-MurodAcqua_zpsa75b4602
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica Suiton è possibile proteggersi sia da Ninjutsu che da Taijutsu di livello B. La tecnica consente di creare un muro d'acqua lungo 12 metri e alto 5. Il muro potrà essere creato orizzontalmente davanti all'utilizzatore oppure attorno a lui potendolo coprire a 360°. Al tempo stesso sarà possibile far assumere al muro una forma semicircolare ma, in ogni caso, le dimensioni del muro rimarranno sempre uguali. Quindi se si crea a 360° il muro avrà una circonferenza di 12metri (quindi potrà essere creato, al massimo, a due metri scarsi di distanza dal ninja).
    Consumo: 8


    La barriera frutto dell'Arte dell'Acqua si oppose con tutte le proprie forze, sfrigolando e lamentandosi, al calore ed alla forza della lancia, impedendole di proseguire oltre e difendendo così il proprio evocatore. Nessuno dei due Jutsu riuscì a prevaricare e ad avere la meglio sull'altro.

    Kaze No Yaiba - Lama di Vento
    KazeNoYaiba_zps675a0ec1
    Villaggio: Tutti
    Tipo: Ninjutsu
    Livello: A
    Questa tecnica non richiede sigilli ma necessita di una preparazione discretamente lunga. Infatti sarà necessario portare indice e medio distesi verso l'alto mentre le altre dita devono rimanere chiuse a pugno. Successivamente concentrandosi per cinque secondi, e cominciando a dare forma al chakra, si potrà creare una lama di vento che partirà dalle stesse dita dell'utilizzatore. La lama è lunga ottanta centimetri e apparirà immateriale. Il vero vantaggio della tecnica è che le armi comuni non potranno fermarla in quanto potrà tranciarle con un solo colpo. Armi leggendarie non subiranno lo stesso destino anche se non potranno fermare il jutsu. La lama riesce a sfondare tecniche difensive di livello A e questo lo rende un jutsu assai pericoloso. L'unico inconveniente della tecnica è che durante il suo utilizzo non si potranno usare altri jutsu indipendetemente dalla tipologia.
    Consumo: 15 (A Turno)


    Deluso, Hisao si fece invadere la mente da un cocktail di rabbia e avventatezza. Si fece annebbiare da esso, al punto che lo portò a sfruttare uno dei sui Jutsu più pericolosi, prendendo di mira il Momochi. Infatti, ben presto, sembrò impostare le mani in singoli Sigilli ad una mano, poi intornò alle dita iniziarono a vorticare delle lame di Chakra Fuuton. Erano difficilmente visibili, ma la loro semi-trasparenza donava l'idea che fossero degli shuriken che roteavano a gran velocità intorno alle dita di Hisao. Kisuke passò quella manciata di secondi dovuta alla loro completa creazione per analizzare e pensare ad una soluzione di conseguenza. "Corto o lungo raggio?" si chiese, ma ebbe ben presto la risposta, quando Hisao gli lanciò una sequenza di lame Fuuton. Ovviamente non doveva farsi colpire. Facile a dirsi, ma difficile a farsi, soprattutto anche per la scarsa visibilità delle lame. L'unica cosa che fece fu non rimanere fermo. Si spostava continuamente da un posto all'altro, balzando quasi fosse una cavalletta indemoniata, ma poi una lama lo colpì di striscio al braccio sinistro e due successive lame lo colpirono più pesantemente, tagliando vestiti, carne e fibre muscolari, facendo schizzare sangue.
    «Intervieni!» esclamò d'istinto, senza stare a pensarci troppo. Il suo clone, ben conscio del suo ruolo, lasciò il suo nascondiglio e si scagliò a tutta velocità contro ad Hisao, lasciando a Kisuke il tempo di verificare l'entità delle ferite, riporre lo spadone dietro la schiena e di pensare poi ad una contromossa.
    L'uomo fu preso alla sprovvista dall'improvvisa entrata del nuovo giocatore in campo. Per un attimo spostò la propria attenzione dall'originale, fermandosi dal bersagliarlo, per prepararsi a fronteggiare il clone, ma era già troppo tardi, il clone gli era già addosso. Con un calcio ascendente aveva spedito per aria Hisao, ma questi, prima che il clone potesse combinare o concatenare qualsiasi altra cosa, riuscì a colpirlo lanciando una delle sue lame, facendolo scomparire in una nuvola di fumo. Dopodiché, Hisao si ritrovò poi a schiantarsi contro il soffitto, per poi precipitare verso terra, dove cercò di atterrare alla bell'e meglio, limitando i danni.
    Kisuke, invece, nel frattempo, aveva sfruttato quei secondi preziosi per riprendere in mano la situazione e farne il punto precisamente. "Con me non basta, pivello!" pensò tra sé Kisuke, ma stavolta dovette accusare il colpo. Per sua fortuna, aveva ancora il jolly del cane lupo. "E sarà meglio che me lo tenga stretto, in caso d'emergenza."
    Anche Hisao aveva accusato il colpo, ma come Kisuke prima di lui fu subito pronto a riprendere il combattimento. Certo, Kisuke aveva addosso dei tagli sanguinanti, Hisao varie contusioni, ma avevano entrambi subito l'offensiva dell'altro. Ora, però, nonostante fosse stato l'ultimo dei due a cadere, era Hisao a riprendere il ritmo per primo, posizionandosi sul piede di guerra. Kisuke l'aveva capito: non voleva lasciargli un attimo di tregua per difendere l'altro, quello semi-indifeso.

    Rasengan - Rasengan
    Rasengan-Rasengan_zps6530d07b
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica non richiede alcun Sigillo oltre che essere di rapida attuazione. L'utilizzatore farà ruotare un'elevata quantità di chakra nel palmo della propria mano dandogli la forma d'una sfera dal diametro di circa dieci centimetri. Se preda di questa sfera la vittima sarà soggetta a molteplici danni nella zona colpita, quantificabili come d'entità grave per quanto riguarda la forza d'impatto e medie da bruciatura. Inoltre il soggetto verrà scagliato a circa dieci metri di distanza; nel turno in cui si subisce il Rasengan non sarà possibile eseguire alcuna serie di Jutsu poiché i propri organi vitali saranno sotto un forte stress a seguito del colpo subito. Nel turno successivo rimarrà solo un senso d'affaticamento, che non condizionerà tuttavia le abilità del soggetto.
    Consumo: 15


    Una sfera di Chakra puro, azzurrognolo, cominciò a roteare vorticosamente all'interno del palmo della mano nemica. Kisuke strabuzzò gli occhi, lasciandosi scorrere addosso quella sensazione di déjà vu per concentrarsi sulla battaglia. L'istinto e l'addestramento gli imponevano, se possibile - e doveva renderlo possibile - di evitare che qualunque cosa lo toccasse. Era il primo a sapere che, a volte, quello che poteva mostrarsi come innocuo serbava invece il più temibile dei pericoli. La soluzione, era combattere e muoversi, immaginando sempre la peggiore delle ipotesi e puntando a non farsi colpire mai. Per Kisuke questo non fu possibile, non nel vero senso di una schivata. I tempi erano stretti e non ne aveva la possibilità. Nel pericolo, il kiriano azzardò, scostandosi di poco ed afferrando il polso dell'avversario in una morsa d'acciaio, impedendogli di fare qualsiasi altro movimento con quella sfera di Chakra fin quando questa non si fosse esaurita, stanca di roteare su se stessa. Nel frattempo, però il Momochi non era rimasto con le mani in mano, e sferrò una gomitata sotto al mento dell'avversario. Solo in quel momento lasciò la presa dal polso dell'altro, sollevò la gamba, roteò su se stesso e sferrò un calcio in allungo all'avversario, colpendo all'addome. Probabilmente gli aveva fatto meno danni della gomitata, ma almeno lo aveva allontanato da sé, mandandolo a finire in mezzo a una catasta di frammenti di legno, vetro, ceramica per poi essere ricoperto da una pioggia di fogli che cadevano come piume. Hisao accusò il colpo ma non si diede per vinto, quindi rotolò di lato, verso un bancone del laboratorio. Lì, apparentemente martellò un pugno furioso sul piano. In realtà stava premendo un pulsante. D'improvvisò fu possibile udire degli strani rumori metallici, come per delle grate metalliche, ferro su ferro. Infine, un fischio sommesso, leggerissimo, strano e quasi impercettibile. Aveva liberato tutta una serie di diabolici pipistrelli. Kisuke aveva riconosciuto il loro stridio.

    Enmakugire No Jutsu - Tecnica della Prigione di Fumo
    PrigionediFumo
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica consente all'utilizzatore, dopo l'apposita serie di sigilli, d'impastare una certa quantità di Chakra in bocca e rilasciarla sotto forma di Fumo. Esso ricoprirà un area dal raggio di trenta metri ed oltre che rendere inutile la vista a più di due metri, annullerà anche qualsiasi capacità olfattiva. La tecnica è assai utile per chi sa muoversi mediante l'udito oppure per cercare di fuggire.
    - La tecnica non condiziona eventuali possessori del Byakugan a livello visivo, e per quanto riguarda gli odori non potrà neutralizzare quello della Dainamikku Maakingu.
    Consumo: 4 (A Turno)

    Kōmori Seichū - Controllo dei Pipistrelli
    BatControlling
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica consente al Ninja di raggruppare i Pipistrelli presenti nel territorio, anche di pieno giorno, rendendoli di conseguenza dei propri alleati. Il Ninja potrà così dare ordini precisi e mandarli in perlustrazione. Le creature si riveleranno estremamente intelligenti, capaci d'individuare qualsiasi presenza umanoide ed identificarla nei dettagli, oltre che poter intravedere anche le trappole più complesse. Tuttavia la base fondamentale di quest'abilità è la possibilità di comunicare a distanza anche di chilometri con l'evocazione mediante gli ultrasuoni, impercettibili ad un qualsiasi altro Shinobi che non stia utilizzando contemporaneamente la tecnica. Il Ninja può di conseguenza essere aggiornato su ogni tipo di spostamento o quant'altro d'un eventuale nemico e comunicare in tempo reale con l'evocazione.
    Consumo: 8 (A Turno)


    Dopodiché, dalla bocca, il combattente dalla coda di cavallo emise una sostanza giallognola tendente al color sabbia, molto simile al fumo delle granate fumogene. Poi, nell'attimo successivo, mentre il fumo s'infittiva e la velocità veniva ridotta, nell'aria si udì il rumore di battito d'ali e uno stridio riconducibile al verso dei pipistrelli. "Ha usato una sorta di Kuchiyose? Non ho mai sentito parlare di un contratto con i pipistrelli" si disse, pur non passando autonomamente e subito al comprendere il perché della loro presenza in campo, ma soprattutto lì, all'interno di quel laboratorio sotterraneo. "I pipistrelli sono praticamente topi con le ali, si muovono di notte e basano i loro movimenti sull'udito e sugli ultrasuoni. Magari eseguivano esperimenti sul loro corpo, cercando di innestare questa capacità negli esseri umani, e questo spiega la loro presenza qui. Ma perché liberarli ora? Per impedire con il loro stridio di orientarmi con la Muon Satsujin o...?" Non aveva una spiegazione specifica all'accaduto, ma il solo fatto che il suo avversario avesse deciso di rinunciare al beneficio della vista in un combattimento contro un kiriano, qualcosa per forza doveva significare. "Perché questo fumo e i pipistrelli? Quelle bestie non mi attaccano, si limitano a far casino e basta..." ragionò, non riuscendo a trovare il senso logico della combinazione.

    Utsusemi no Jutsu - Tecnica della manipolazione della Voce
    UtsuseminoJutsu-TecnicadellamanipolazionedellaVoce_zps0a7b3d02
    Villaggio: Tutti
    Livello E
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite l'ausilio del chakra, convogliato nelle corde vocali, sarà possibile per qualunque ninja modificare la propria voce, facendola assomigliare ad un'altra già udita o semplicemente rendendola irriconoscibile. La tecnica ha inoltre il vantaggio di poter essere usata come un vero e proprio ventriloquismo, facendo sembrare che la propria voce provenga da un punto qualsiasi a scelta dell'utilizzatore in un'area di 20 metri.
    Consumo: 1


    «I tuoi pipistrelli sono pur sempre delle fottute bestie» disse, facendo risuonare altrove la sua voce, nel tentativo di confondere il suo avversario con un mirato depistaggio, o quanto meno un conflitto di informazioni ricevute. Poi, ricorse immediatamente alla Tecnica dell'Omicidio Silenzioso tipica di Kirigakure no Sato e che aveva reso una delle sue lame più affilate.

    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso
    MuonSatsujin-TecnicadellOmicidioSilenzioso_zps8e586583
    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La tecnica consiste nell'individuare l'avversario utilizzando sensi alternativi alla vista, come l'udito o l'olfatto, e quindi muoversi silenziosamente attaccandolo, facendo leva sull'effetto sorpresa.
    Il fiuto dello Shinobi è paragonabile ad un neo Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso si segua una traccia di sangue si potrà però individuare sempre grazie al fiuto, con massima precisione l'avversario. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato, e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi in un rumore è elevata ed una carta-bomba potrebbe distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, ma solamente per pochi istanti. Nel caso vi siano presenti numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente sbagliare bersaglio visto che sono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potra essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Consumo: 8 (A Turno)


    Dovette impegnarsi a fondo per affinare l'udito e riuscire ad isolare i singoli rumori, ma lo stridio di quei maledetti pipistrelli era fottutamente deconcentrante. "Che vantaggio avrebbe nel rinchiudersi in una nube di fumo se non fosse in grado di orientarsi e conoscere la mia posizione? Oppure vuol semplicemente provare a impedirmi di usare la Muon Satsujin con il verso di quelle bestiacce? Al diavolo! Sappi che non basterà!"
    Da quel momento sarebbe partito uno scontro serrato, che Kisuke puntava a far durare il minor tempo possibile. Ormai con Hisao si erano già scambiati un bel po' di colpi e non sarebbe trascorso ancora molto tempo prima che Eiji si riprendesse in pieno e iniziasse a far parte anche lui della mischia.
    Con i tempi stretti e le dubbie ipotesi sulla situazione, Kisuke decise di sfruttare qualche piccolo stratagemma per poter trarre in inganno il suo avversario, nel qual caso fosse in grado di percepire la sua presenza in mezzo a quella fumera.
    "Devo mandargli in confusione il cervello, e anche alla svelta direi" si ordinò. Essendo kiriano fino al midollo, quindi utilizzatore di Jutsu come la Kirigakure no Jutsu e la Muon Satsujin, Kisuke aveva nel corso degli anni studiato e sviluppato più di un metodo per poter battere al loro stesso gioco chi riponeva la propria fiducia in combinazioni come quella o simili. Il suo Hijutsu di livello A, la Tecnica della Dissoluzione, era uno di quelli. Ciò che invece andava a mettere in pratica ai danni di Hisao era un'altro ancora.
    Era soltanto una questione di abilità, furbizia e tempistica. Per questo motivo doveva far colpo subito, al primo tentativo, e quindi non poteva tergiversare a lungo o rifarsi una seconda volta. Sì, poteva magari sperare ancora di avere effetto, ma le probabilità calavano di gran lunga.
    Kisuke richiamò degli shuriken dai sigilli sui polsi, ma non li lanciò accuratamente, sfruttando un lancio classico, bensì li lanciò a peso morto, producendo del rumore ad un fianco di Hisao, alla sua sinistra, poi scattò in avanti e lanciò due kunai in direzione di Hisao - che si conficcarono su una superficie di legno producendo un rumore sordo - e altri due alla sua destra. Infine, nel frattempo che si spostava per raggiungere il suo obiettivo, sfruttò la Tecnica del Forte Braccio Acquatico per richiamare acqua e Chakra e quindi pompare in volume e forza le sue braccia.

    Gousuiwan no Jutsu - Tecnica del Forte Braccio Acquatico
    GousuiwannoJutsu-TecnicadelForteBraccioAcquatico_zps058cda43
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Sfruttando l'acqua che si è fusa con il proprio corpo, l'utilizzatore aumenta la massa di una o entrambe le braccia fino a farle diventare tre volte più grandi e possenti delle sue. Con questa tecnica la velocità delle braccia diminuirà leggermente di mezzo grado ma la loro forza aumenterà di ben due gradi. I Taijutsu sferrati con questi arti ingranditi aumenteranno i danni inferti e sarà possibile anche demolire alberi e piccole abitazioni con questo Jutsu. Incrociando le braccia davanti a se si ottiene anche una buona difesa capace di bloccare Taijutsu di livello B, mentre con un braccio solo si sarà capaci di difendersi da Taijutsu di livello C. E' possibile utilizzare il Jutsu anche per le gambe.
    Consumo: 8 (A Turno)


    Hisao aveva dovuto, nell'immediato, dar conto a due istinti contrastanti: le sue informazioni e quelle derivanti dai pipistrelli. Tuttavia, si ritrovò con un kunai conficcato sul braccio; nulla di grave. Sul primo momento, aveva sentito il rumore di metallo derivante dagli shuriken e il sibilo dei kunai, per cui aveva deciso di spostarsi dalla parte opposta ma si ritrovò comunque ferito. Fu quello l'istante decisivo, quello in cui si spostava e subito dopo si controllava la ferita, che per un attimo Hisao ignorò le sue bestiacce e Kisuke gli era addosso. Il kiriano colpì Hisao con una gragnola di pugni, gonfiandolo di botte, per poi concludere con un unico pugno ben assestato sul volto, così da spedirlo a schiantarsi con estrema violenza a ridosso di una scaffalatura che poi gli crollò addosso, inondandolo di tutta una serie di cocci e cianfrusaglie rotte.

    Edited by Mr.Uchiha - 5/10/2014, 21:40
     
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    "Vediamo se ora ti passa la voglia di combattere in questa merda di fumo e di far starnazzare quelle maledette bestiacce!" pensò Kisuke, sempre controllando con la Muon Satsujin la posizione dei suoi due bersagli. Era l'occasione giusta per poter infierire sull'altro, probabilmente ancora indebolito, e doveva fare in fretta, visto che il suo battito cardiaco sembrava stare vicino alla normalità ormai. Tuttavia...
    «Togli di mezzo questa merda, Hisao...» parlò una voce.
    Hisao sputò un denso grumo di sangue, forse misto a qualche dente, quindi bofonchiò qualcosa d'incomprensibile. Probabilmente era riuscito a riprendere il controllo di se stesso e procurarsi una qualche ferita.
    «Brutto figlio di puttana...» disse, ancora, mentre il fumo nell'aria salutava i presenti e lo stridio dei pipistrelli s'affievoliva per poi scomparire del tutto.
    Era Eiji, quello colpito dal Genjutsu. Ora, però, sembrava essersi ripreso per bene, seppur non avesse una bella cera.
    «Anche tu mi sei simpatico, carissimo» lo schernì Kisuke. "Ora nasce un bel problema... dannazione!"
    L'uomo non rispose, si limitò a fare un brutto sorriso.

    1° Stadio
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    Il 1° Stadio del Sigillo della Tigre dona all'utilizzatore un incremento fisico motorio pari ad un grado, esteticamente si noterà subito la differenza poiché la muscolatura risulterà visibilmente aumentata e su fronte, guance e braccia saranno visibili delle strisce nere.
    - Questo stato dura tre turni consecutivi (Non è possibile fermarsi una volta attivato almeno che non si venga sconfitti o finisca il proprio Chakra), poi s'attiverà inevitabilmente il 2° Stadio.
    Consumo: 4 (A Turno)


    Sul braccio dell'uomo iniziò ad illuminarsi uno strano simbolo, dapprima nero poi a tinte magmatiche, che andava poi nella forma a ricordare una sorta di teschio. "Non promette niente di buono" fu il primo pensiero allarmato del Momochi, il quale ebbe poi una piccola conferma sui suoi sospetti quando vide il corpo dell'uomo gonfiarsi in termini di muscolatura e tingersi di strane strisce nere.
    «Non vorrai...?» esordì Hisao all'indirizzo del collega.
    «L'ho già fatto! Perché tu non l'hai fatto ancora, invece?»
    «Ero da solo contro questo maledetto, non potevo permettermi il rischio, e dovevo anche badare a te!»
    «Tsk! Ora non più.»
    «D'accordo...» lo assecondò Hisao.

    Sigillo Maledetto Alternativo
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    Il Sigillo Maledetto Alternativo s'ispira a quello di Otogakure No Sato, tuttavia un gruppo di ricercatori non è riuscito a ricopiarne la medesima efficacia; pur dando dei ottimi benefici, ha un grande malus. Infatti l'utilizzatore, una volta attivato, é obbligato a mantenerlo tale fino al termine dell'incontro. Infatti per colpa dell'adrenalina derivante da un incontro in corso sarà impossibile arrestarne l'utilizzo. Si fermerà solamente quando il possessore avrà meno di dieci punti Chakra e lascerà l'utilizzatore con capacità fisico motorie di due gradi inferiori fino al termine dell'incontro. E' ben visibile una volta attivato visto che il corpo si ricopre di un motivo stilizzato infuocato, similmente a quanto accade con il normale Sigillo Maledetto, e la sclera degli occhi diventa nera.
    I Bonus derivanti dal Sigillo Alternativo sono l'aumento d'un grado delle proprie abilità fisico-motorie e tutte le proprie tecniche elementali raddoppieranno la loro gitata oltre che causare danni di un grado in più del normale.
    Consumo: 6 (A Turno)


    Anche in Hisao vi fu un visibile mutamento a livello estetico. Il suo corpo iniziò a decorarsi di un motivo dapprima magmatico, con una forma geometrica stilizzata, poi sembrò stabilizzarsi e assumere una colorazione nera. Kisuke non era la prima volta che si trovava di fronte a un evento simile, ma era la prima volta che vedeva il tutto sotto quella forma. In questo modo apprese che al mondo ne esistevano più varianti, forse solo a livello estetico.
    «Hisao, sei una delusione... guarda come hai fatto ridurre il laboratorio, come hai ridotto il laboratorio!»
    «Ma parla per te...» replicò Hisao, mandando giù due pillole di grandezza e colore differente.
    «Dammi quello che mi serve e a questo qui ci penso io!» esclamò Eiji, ingoiando poi anch'egli una pillola.
    "Siamo punto e accapo, ma quell'Hisao è abbastanza fiacco, mentre quell'altro invece è come se fosse tornato in ottima forma... credo che ora dovrò invertire i miei target" si disse, impostando in sequenza i Sigilli per due diverse tecniche di clonazione.

    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)

    Bunshin Bakuha - Clone Esplosivo
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    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questo clone è apparentemente identico ad un Kage Bunshin, anche se non dispone della capacità di trasferire i propri ricordi all'originale. Differentemente da ogni forma di clone esso può essere detonato a comando creando un esplosione dal raggio di cinque metri che arriva facilmente ad infliggere ferite di medio-grave entità all'avversario se entro tre metri; altrimenti medie. Ciò avviene quando il clone, per propria volontà o quella dell'originale, concentra tutto il proprio Chakra rilasciandolo di colpo. Il creatore può a sua discrezione anche decidere di lasciarlo dissolvere senza che esploda. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità, Capacità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 15 (A Clone)


    Uno sbuffo a sinistra e uno a destra e Kisuke fu affiancato dai cloni su entrambi i lati; il clone d'ombra a sinistra, quello esplosivo a destra. All'occhio dei due nemici poteva aver semplicemente puntato a voler stabilire una superiorità numerica, ma la presenza di quei due cloni era ben precisa e studiata fin nei minimi dettagli dal kiriano. Infatti, il clone d'ombra attese giusto il tempo che si diradasse rapidamente la sua nuvoletta di fumo e poi compose i Sigilli necessari per attivare un Genjutsu singolare, indirizzando il proprio Chakra verso Hisao, per alterarne il flusso.

    Raigen Raikouchuu - Illusione Fulminea Accecante
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    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Genjutsu
    Dopo una breve serie di sigilli l'utilizzatore comincerà il Genjutsu che si presenterà, inizialmente, come un'ondata di luce abbagliante che ha come fulcro l'utilizzatore della tecnica. Il forte flash dura solo qualche istante ma subito dopo l'utilizzatore potrà far comparire qualsiasi cosa voglia nella testa dell'avversario anche se, normalmente, la tecnica viene usata per far credere di essere attaccato da un lato mentre un alleato attacca dall'altro prendendolo di sorpresa. L'utilizzatore della tecnica dovrà rimanere immobile durante il genjutsu e per far cadere nel genjutsu l'avversario, quest'ultimo, dovrà vedere il flash iniziale. Sarà possibile uscire da questo Genjutsu tramite il Kai oppure subendo una ferita di medio-grave entità.
    Consumo: 15


    Il clone d'ombra attivò l'illusione su Hisao, proiettando nella sua mente un forte flash luminoso che poi lasciò spazio all'immagine di un clone dell'ANBU che lo attaccava con un kunai alle spalle. Nel frattempo, Kisuke e il clone esplosivo si lanciarono all'attacco. L'originale puntò verso Eiji brandendo la Taglia Teste, mentre il clone esplosivo faceva lo stesso su un Hisao ben più stanco e momentaneamente indifeso. L'illusione lanciata dal clone d'ombra fu sufficiente per distrarlo quanto bastava, giusto il tempo perché il clone riuscisse ad avvicinarglisi senza problemi.
    «Che fai, Hisao!?» urlò Eiji, mentre doveva occuparsi di Kisuke che incalzava su di lui.
    Sentendo le parole di Eiji, Hisao si riscosse all'ultimo, ma fu troppo tardi. L'acciaio dello spadone disegnò una mezzaluna argentea nell'aria poi colpì il bersaglio in diagonale sulla spalla sinistra, con l'obiettivo di tagliare in obliquo il torace. Tuttavia, la Taglia Teste del clone era soltanto una mera replica formata con Chakra, per cui non disponeva dello stesso identico potenziale di taglio dell'originale, e l'arma non tagliò oltre lo sterno, nemmeno sfruttando la forza del clone e il peso proprio. Fu in quel momento che, come da idea iniziale lasciata in eredità dall'originale, il clone concluse il lavoro lasciandosi detonare in una fragorosa esplosione, travolgendo il corpo dilaniato di Hisao. Seguirono piccole esplosioni crepitanti, pezzi di vetro che esplodevano fogli che bruciavano, pezzi di mobilia che fumavano.
    Kisuke e Eiji, seppur travolti dall'onda d'aria derivante dall'esplosione e dai frammenti di detriti e polvericcio che l'onda stessa trasportava, si scambiarono un'ultima serie di fendenti. Le loro lame sprizzarono scintille. Poi, i due si separarono, riacquistando le distante. Kisuke tornò di fianco al proprio clone. Eiji osservò quel che rimaneva del cadavere di Hisao.
    «È stato molto più bravo di te, lo sai? Ti ha salvato la pellaccia un sacco di volte, mentre perdevi tempo a vomitare e tremare» gli disse Kisuke.
    Eiji schiumava di rabbia, per essersi fatto manipolare e sottomettere in quel modo, e quella stessa rabbia si mescolava alla rabbia ed al dolore per aver perso il suo amico e collega Hisao. Per Eiji, Hisao rappresentava ormai da tempo un amico di fiducia, la perfetta controparte che bilanciava il suo carattere irruento, sul lavoro una persona davvero competente e zelante, con il cervello da scienziato, un perfetto uomo da laboratorio. Ora però era morto, e lui non era riuscito a difenderlo, a coprirgli le spalle, così come Hisao aveva fatto con Eiji. Quest'ultimo, tuttavia, non rispose nemmeno a Kisuke, e non si fece corrompere dai sentimenti in un momento come quello, bensì ingaggio nuovamente il combattimento con Kisuke, stavolta tracciando una serie di Sigilli Magici e andando a colpire Kisuke con un qualcosa che non si sarebbe minimamente aspettato da un omaccione tutto muscoli come Eiji: un Genjutsu. Era la sua strategia preferita per colpire forte e sicuro, poiché riusciva a confondere e immobilizzare l'avversario semplicemente creando una menzogna all'interno della sua mente.

    Kankyo no Henka - Mutamento Circostante
    GenjutsuMizuki
    Villaggi: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Genjutsu
    Mediante questo Genjutsu, la cui esecuzione deve avvenire dinanzi alla vittima, quest'ultima vedrà inizialmente tutto sfocato oltre i tre metri. Poi improvvisamente si sentirà sprofondare nel terreno e fintanto che non dissolve il Genjutsu non riuscirà a muoversi affatto. All'inizio saranno bloccati solo i piedi ma man mano che sprofonda nel terreno la sua mobilità diminuirà, fino a rimanere bloccato. Se la vittima riesce ad uscire dal Genjutsu prima di sprofondare fino alle ginocchia riuscirà a rimanere illeso dalla tecnica, anche se difficilmente ciò accadrà a meno che egli non la conosca già. Altrimenti si vedrà affaticato, con le abilità fisico motorie ridotte d'un grado per tre turni e i riflessi rallentati, sempre che non sprofondi completamente, nel qual caso rimarrà immobilizzato finché non subisce almeno danni di media entità. La vittima e l'utilizzatore potranno interagire liberamente e lanciare attacchi reali anche durante il Genjutsu, seppure la mobilità della prima sia limitata da questo Jutsu. Dissolvibile con il Kai o mediante una ferita di entità medio-grave.
    Consumo: 15


    Improvvisamente Kisuke iniziò ad avere la vista sfocata, poi sentì il terreno sotto ai suoi piedi mutare di consistenza e si vide sprofondare in esso, come se fosse improvvisamente stato inghiottito dalle sabbie mobili. Ma da dove erano uscite queste maledette sabbie mobili? Kisuke non lo sapeva, eppure continuava a sprofondare, e muoversi gli risultava impossibile. Eiji, invece, sogghignando preparava la sua offensiva piegandosi sulle gambe.

    Kongouriki - Forza Del Fulmine Dorato
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa particolare tecnica, è utilizzata in prevalenza da coloro che hanno una notevole prestanza fisica o comunque se sono di una stazza maggiore, rispetto a quella del proprio avversario. Inizialmente, l'utilizzatore si porterà in una posizione accovacciata, nella quale utilizzerà sia gli arti superiori che inferiori, per darsi una spinta molto superiore al normale, che raggiunge la velocità di un grado superiore al proprio. Una volta giunto nelle immediate vicinanze del proprio avversario, si dovrà estendere il proprio braccio per afferrare letteralmente la testa della vittima e dunque portarlo in una posizione ad uncino, per tentare di strangolare la vittima.
    Consumo: 8


    Kisuke non lo aveva neppure visto partire, complice la sua permanenza all'interno del Genjutsu in combutta con il fatto che il Taijutsu desse una notevole spinta anche a livello fisico motorio al punto da poter emulare il grado successivo. Il suo avversario ora aveva parecchi chili di muscoli a suo vantaggio e, dopo esser partito quasi come un razzo, distese il braccio e con esso colpì Kisuke in pieno petto, per poi afferrarlo nell'incavo del braccio, trascinandolo e facendo pressione sulla gola. Ciò provocò un istintivo sputo incontrollato di saliva da parte del kiriano che in quel momento non riusciva a respirare tanto facilmente, nel frattempo che si sentiva trascinare in volo dal suo avversario. "Dannazione!"
    Prima ancora che riuscisse a ristabilirsi, non ci fu niente da fare e il kiriano si sentì catapultato dal suo avversario verso un muro del laboratorio, in mezzo a vassoi, provette e alambicchi e pezzi di legno appartenenti in precedenza forse a qualche mobile o a qualche sedia.
    «Cough!» sputò. L'urto era stato alquanto violento e inaspettato, un po' come tutto quanto successo. L'ANBU tentò di rialzarsi, ma in seguito ad un equilibrio precario, vacillò sulle gambe e si ritrovò in ginocchio a tossire.
    Per Eiji rimaneva, adesso, ancora una minaccia da sistemare: il clone di Kisuke. Lo aveva visto prontamente attivarsi, una volta colpito il suo originale, ma l'omone disponeva di un'arma segreta da utilizzare proprio quando non s'aveva tempo da perdere.

    Velocità Sonica
    VelocitagraveSonica_zps3f21f341
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Taijutsu
    Una volta rimossi i pesi alle caviglie, tramite questa tecnica di Taijutsu, lo shinobi potrà spostarsi di dieci metri in meno di un secondo, svanendo letteralmente dalla vista dell'avversario. Consiste nel calciare velocemente e con forza il terreno (o persino l'aria) per spostarsi. Viene usata per schivare attacchi o portarsi alle spalle dell'avversario. E' possibile usarla persino durante un salto.
    La tecnica può essere usata solo una volta ogni tre turni. Se le proprie capacità motorie vengono diminuite temporaneamente o permanentemente in qualsiasi modo, la tecnica sarà inutilizzabile.
    - Necessario levare i pesi
    - I Taijutsu sono utilizzabili solamente quando lo spostamento è già stato effettuato.

    Consumo: 15

    Hakai-Teki Na Dageki - Colpo Distruttivo
    ColpoDistruttivo2
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questo potente taijutsu può essere usato solo dirigendo il palmo verso il suolo. Si concentra molto chakra in una mano irrobustendola e aumentando la forza d’impatto. Il colpo è molto forte e può causare danni gravi oltre a distruggere il terreno circostante. Quindi la tecnica può essere usata per distruggere edifici o per frantumare il terreno.
    Consumo: 8


    Eiji caricò le gambe muscolose e scattò, sparendo letteralmente alla vista di chiunque. Quando poi riapparve fu alle spalle del clone, il quale ebbe appena il tempo di voltarsi. Per Kisuke non era la prima volta che qualcuno gli mostrava un'abilità simile, e ogni volta ne pagava le spese, ammettendo che fosse qualcosa di strabiliante, ma ancora adesso non sapeva che cosa fare per poter essere all'altezza. Sparivano all'improvviso e poi te li ritrovavi immediatamente addosso. Così era stato anche con Eiji, che oltretutto non si era limitato a quota terreno, bensì si presentò al clone di Kisuke come nel bel mezzo di un salto, quindi a palmo aperto gli sferrò un colpo poderoso in direzione dello sterno. Il clone scomparve in una nuvola di fumo prima ancora che potesse essere steso al suolo, ovvero la naturale prosecuzione che quel colpo avrebbe provocato.
    Eiji, aveva così raggiunto una temporanea posizione di vantaggio, grazie alla quale infierire sul Momochi, avendo così anche la possibilità di vendicarsi del torto subito in precedenza con il Genjutsu. Però, fu proprio in quel momento che intervenne il suo cane lupo, pur senza essere richiamato all'azione dal suo padrone. D'altronde, era così che erano rimasti d'accordo prima di agire. Ora Kisuke si trovava in pericolo, e il suo cane lupo aveva il dovere di proteggere la sua vita, per merito del patto stipulato anni e anni prima. Rapida, la creatura piombò sul nemico, serrando le proprie fauci sul polso destro di Hisao, per poi sferrargli una zampata all'addome. Non fosse stato per la possente muscolatura di Hisao, costui si sarebbe probabilmente visto mutilare una mano, nonché rischiare d'avere all'addome una ferita ben più grave di quella che si ritrovava attualmente. Il dolore, comunque, non era affatto nullo, per di più era alimentato dalla rabbia.
    «Maledetta bestia!» imprecò Hisao, tenendosi il polso sanguinante.
    Il cane lupo oscillò il capo da una parte all'altra, con le narici dilatate, poi snudò le zanne in un bramito. I suoi occhi mandavano lampi. Poi, in un impeto furioso, il cane lupo si avventò di nuovo su Hisao, impedendogli di fare qualsivoglia mossa ai danni del Momochi. Non ci fu più molto tempo per pensare, per nessuno dei due. Il mondo si condensò in un tripudio, in un turbinio di zanne, artigli, ringhi, urla e pugni, mentre i due avversari rotolavano, vorticavano, attaccandosi l'un l'altro, mentre l'uno addentava l'altro e l'altro cercava di ricoprirlo di pugni. Rotolarono di nuovo, mordendo, scalciando.

    Domu - Armatura di Terra
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Mediante questa tecnica si rende il proprio corpo duro come una roccia. In questo modo ogni danno derivante da tecniche Taijutsu di grado B e inferiore vengono completamente annullati. Qualsiasi arma comune, che sia una Katana o un arma da lancio, non potrà scalfire il Ninja. Stessa cosa vale per esplosioni derivanti da carte-bomba e da altri oggetti acquistabili in armeria; non vale ovviamente per esplosioni derivanti da Ninjutsu.
    La tecnica può anche essere utilizzata per coprire parzialmente e non totalmente il corpo dell'utilizzatore. In questo caso il suo utilizzo sarà più veloce non necessitando di alcun sigillo ma semplicemente concentrando il chakra nella zona interessata.
    Consumo: 8 (A Turno)


    In breve tempo, sfruttando i preziosi secondi che il suo fidato compagno gli aveva concesso, il Momochi attinse al Jutsu che aveva appreso in tempi non lontani per l'appunto come difesa contro gli utilizzatori di Taijutsu. Sapeva che la Domu non costituiva una difesa assoluta, ma fortunatamente la divisa ANBU lasciava scoperte solo una porzione delle dita di mani e piedi. Per questo motivo, il cambiamento estetico della pelle del kiriano che s'inscuriva, sarebbe risultato per l'avversario assai difficile da percepire nella foga dello scontro. Quindi, non avrebbe provato immediatamente l'impulso di ricorrere a qualche Taijutsu dall'immenso potenziale, sempre che ne fosse in possesso e conoscesse i segreti della Domu.
    Anche se ferito, ora Kisuke poteva definirsi nuovamente libero. Il suo flusso di Chakra era tornato normale e il suo cervello aveva imparato che quello in cui era caduto poc'anzi era niente meno che un infimo Genjutsu. Eiji, quel bestione, gli aveva reso pan per focaccia con anche gli interessi. "Maledizione, mi sono fatto fregare..." pensò Kisuke, amaro, rimettendosi in posizione di combattimento.
    «Allontanati!» ordinò al suo cane lupo, mettendo finalmente fine al suo scontro con Eiji. Kisuke notò come fosse malridotto il cane delle nevi, dopo lo scontro serrato con Eiji. "Tutto per salvarmi la pelle..." pensò il kiriano, che decise poi di rilasciare la Kuchiyose no Jutsu per vedersela da solo con Eiji. D'altra parte non poteva rischiare di perdere una delle sue evocazioni.
    Adesso erano solo l'uno contro l'altro, non avevano aiuti nessuno dei due e diventava tutto soltanto una questione di tattica e resistenza, come durante un assedio. Lì, però, non si poteva dire chi fosse l'assediatore e l'assediato, né si poteva prevedere ancora chi avrebbe avuto la meglio sull'altro.
    «Avanti su, finiamo con questa storia, gigante buono» lo schernì Kisuke.
    «Come desideri, mezza cartuccia!» esclamò Eiji, scrocchiando le dita di entrambe le mani enormi che si ritrovava. Poi, assaltò Kisuke, divorando con le sue capacità fisiche la distanza che li separava, il pugno destro caricato a molla.

    Iwa no Kobushi - Pugno di Roccia
    PugnoDiRoccia
    Villaggio: tutti
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questo colpo all'apparenza sarà un semplice pugno e proprio per questo potrà prendere di sorpresa. Infatti questo pugno ha una forza di due gradi superiore a quella dell'utilizzatore e anche la resistenza del pugno sarà molto superiore evitando di ferirsi quando viene sferrato anche contro superfici molto dure. Questo colpo potrà addirittura fratturare le ossa se colpisce in pieno causando danni medio-gravi. Inoltre non sarà nemmeno semplice da deviare e l'avversario si troverà spiazzato quando capirà che non è un semplice pugno. La sua forza è tale da distruggere anche una roccia.
    Consumo: 8


    Il pugno colpì in pieno il kiriano, che fu preso di sorpresa, e data sia la breve distanza sia il suo status fisico e mentale non riuscì a schivare, finendo per essere scaraventato lontano, senza però causargli alcun danno, se non il leggero smarrimento dovuto al solito volo non desiderato. Questo Eiji non lo sapeva, non poteva saperlo, ma aveva iniziato a sospettare qualcosa quando vide Kisuke rialzarsi fin troppo facilmente secondo le sue aspettative. Infatti, Kisuke, tempo di riprendere il controllo del proprio corpo e riordinare i pensieri, si era rialzato, allontanandosi dal suo scranno composto da un'accozzaglia di cianfrusaglie spaccate e rotte. Eiji, però, non contento, gli aveva permesso di muovere soltanto qualche passo in avanti, mentre lui lo caricava con forze e velocità. Kisuke avrebbe voluto reagire, ce l'avrebbe anche fatta se non fosse stato leggermente intontito dal volo precedente e se avesse avuto qualche secondo in più, ma Eiji gli era già addosso.

    Gouriki Senpuu - Tifone Maggiore
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questo particolare calcio di stile Taijutsu è un'evoluzione della classica Senpuu e permette all'utilizzatore di sferrare un violento calcio laterale verso il nemico; che se colpito subirà un danno da impatto di medio-grave entità e verrà scagliato ad una decina di metri di distanza. Il Shinobi deve sostenersi con il piede d'appoggio non permettendo dunque all'utilizzatore di sferrare tale calcio in fase aerea.
    Consumo: 8


    Con tutta la sua rabbia, l'omaccione sferrò su Kisuke un violento calcio laterale, stampando il segno del suo piede sul petto di Kisuke e rispedendo il kiriano alla merda da cui si era appena rialzato. "Questo è proprio stupido..." pensò Kisuke. "O forse è stupido e anche parecchio incazzato."
    Eiji sembrava non volersi accontentare di eliminare il suo avversario, voleva gonfiarlo talmente tanto di botte e fargli tanto, ma veramente tanto male. Questo, unito all'apparente posizione di svantaggio di Kisuke, non gli aveva permesso di notare il fatto che in realtà il kiriano continuava ad essere sempre e comunque illeso a livello fisico, grazie alla propria difesa dell'Arte della Terra.

    2° Stadio
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    Come nel primo, non è possibile disattivare l'esecuzione del Sigillo. Questa volta il possessore cambierà totalmente a livello estetico prendendo le sembianze d'una tigre dalla vita in su. La propria forza risulterà ricevere un incremento di ben due livelli a discapito della velocità che rimarrà uguale al primo stadio.
    - Questo stato dura tre turni consecutivi (Non è possibile fermarsi una volta attivato a meno che non si venga sconfitti o finisca il proprio Chakra), terminati i tre turni si tornerà normali e bisognerà attendere altri tre turni prima di riattivare qualsiasi stadio.
    Consumo: 6 (A Turno)


    Improvvisamente, la trasformazione di Eiji risultò ancora più evidente, catturando le sembianze di una tigre umana, con una muscolatura ancor più possente di quanto non fosse prima. "I loro esperimenti..." ipotizzò prontamente il kiriano, che però non immaginava che anche loro in prima persona si fossero sottoposti come cavie.
    «Oh, di già?» esordì Eiji con una voce stranamente grossa, osservandosi le braccia. «Vediamo se hai ancora voglia di rialzarti adesso!» esclamò, imponente e torreggiante su un Kisuke riverso a terra.
    Quando poi Kisuke fece per rialzarsi, ancora, dopo tutte le volte che Eiji aveva colpito duro, gli occhi dell'omone s'iniettarono di sangue. A Kisuke lasciò a malapena il tempo di rialzarsi, ma non quello di assumere una posizione di combattimento, tanto che poi caricò e colpì il kiriano con tutta la forza e la rabbia che aveva in corpo, sfruttando l'arma di spicco tra le sue conoscenze nelle Arti Marziali.

    Dai Goriki Senpuu - Tifone Superiore
    GorikiSenpuu
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Taijutsu
    Questo particolare calcio di stile Taijutsu è un'evoluzione della Goriki Senpuu e permette all'utilizzatore di sferrare un violento calcio con il tallone. Per imprimere maggior forza al colpo, l'utilizzatore compirà un rapidissimo giro di 360° su sé stesso, permettendo dunque al ninja di sferrare tale calcio anche in fase aerea. Il nemico, se colpito , subirà un danno da impatto di grave entità e verrà scagliato ad una decina di metri di distanza.
    Consumo: 15


    L'Armatura di Terra s'incrinò sotto al potenziale distruttivo del Tifone Superiore, danneggiando il corpo del Momochi che finora vi si era sempre crogiolato all'interno, in sicurezza. Eiji, con un calcio portato di tallone, lo aveva colpito in prossimità dell'estremità esterna della clavicola destra. Molto probabilmente, forse, mirava a colpire in direzione dello sterno, ma tra salto, movimento e foga, aveva sbagliato leggermente, ottenendo comunque un risultato soddisfacente. Infatti, Kisuke, fece un bel volo a poca distanza da terra, con un bel regalino sul proprio corpo. La spalla era completamente andata, e con essa anche il braccio di conseguenza seppur non danneggiato era divenuto inutilizzabile. Il dolore, quel dolore, a Kisuke non era nuovo, ma era sempre e comunque straziante e lancinante, martellante. Nonostante il potenziale della propria Abilità Innata, aveva sempre odiato le fratture e le lacerazioni di carne e muscoli che comportavano. Poteva ripristinare tutto, ma il dolore che provocavano quel genere di ferite rimaneva.
    "Cos'è, il fratello più grande di Kaori questo qui?" ebbe a malapena il tempo di pensare, stupidamente. Eiji, però, non voleva nemmeno lasciargli quel minimo di tempo per delirare in modo buffo, tant'è che gli fu immediatamente addosso quando ancora l'esponente del Clan Momochi stava riverso su un cumulo di macerie e ormai immondizia, così come ci era finito prima diverse volte. Eiji, la tigre umana, si chinò su di lui, allungò il braccio destro e con l'enorme manona lo afferrò per il collo, sollevando il kiriano dal cumulo di inutilità su cui stava seduto.

    Kumo no Tsame - Artiglio d'Acciaio
    KumonoTsame-ArtigliodAcciaio
    Villaggi: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Taijutsu
    L'utilizzatore afferrerà a mani nude la gola dell'avversario, intensificando la pressione facendo anche uso del proprio chakra per aumentare la propria forza bruta. Una volta che la vittima è stata afferrata, ci sono ben poche speranze di uscire da questa presa, bensì ella potrà tentare di colpire il ninja per farsi lasciare. Se la vittima non riuscirà a liberarsi entro il turno successivo, la sua vita giungerà al termine.
    Consumo: 15 (A turno)


    Come una morsa di ferro, la mano del suo nemico gli si strinse intorno alla gola con una forza micidiale. La forza impressa da quel mostro era talmente notevole che Kisuke avrebbe giurato che in pochi secondi sarebbe stato in grado di sbriciolargli il collo. Non riusciva a parlare, un improvviso aumento di salivazione lo colse alla sprovvista, come invece non aveva fatto la mancanza d'ossigeno. S'impose di mantenere la calma, così com'era addestrato a fare, altrimenti sarebbe stato peggio. Quale soluzione avrebbe potuto adottare? Sul momento, qualunque sarebbe andata bene, purché fattibile e alla svelta. Mosse le dita della mano destra, pollice e indice, le altre chiuse a raccolta, quindi iniziò a concentrare nell'indice una notevole quantità di Chakra Suiton, fino a formare una goccia d'acqua che racchiudeva in sé tutta la forza di quel Chakra. A processo ultimato, il kiriano sollevò il braccio e si preparò a detonare il proiettile d'acqua.

    Mizudeppō no Jutsu - Tecnica della Pistola Acquatica
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    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Sfruttando l'acqua fusa con il proprio corpo, l'utilizzatore potrà attivare una tecnica utile sia a corto che a lungo raggio. Dopo aver posto le dita a mo di pistola, egli dovrà accumulare il proprio chakra sulla punta delle dita per cinque secondi, formando una goccia d'acqua delle dimensioni di una comune biglia, che resterà sospesa davanti alle dita. Solo allora egli potrà sparare il proiettile d'acqua che partirà dalla punta del dito indice, proseguendo fino a venti metri di distanza. Questi avrà una velocità alta e potrà perforare senza troppi problemi un corpo umano se sparato a bruciapelo, sempre che questo non possieda particolari armature o tecniche difensive attive. I proiettili potranno inoltre perforare difese al massimo di livello B, che non siano di origine Doton o Raiton, nei primi dieci metri, difese di livello C se il colpo deve compiere una distanza maggiore.
    Consumo: 8

    Suika no Jutsu - Tecnica dell'Idratazione
    suika_no_jutsu_A_zpsc6ee0521
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa è la tecnica principale legata all'Innata, permette all'utilizzatore di smaterializzare determinate parti del corpo diventando acqua. A questo livello si sarà capaci di smaterializzare tutto il corpo o una qualsiasi parte di esso, permettendo di non risentire di danni causati da qualsiasi Arma o Jutsu fino al livello A. Liquefatto il proprio busto, esso sarà immune da qualsiasi danno ma gli attacchi del nemico andranno comunque a segno passando attraverso di esso; sarà possibile in questo caso, da parte dell'Hozuki, trattenere l'arto nemico all'interno del proprio busto, afferrandolo con l'acqua del proprio corpo. L'intero corpo del possessore dell'innata si dissolverà diventando acqua dolce e lo Shinobi potrà rigenerarsi in qualsiasi momento e senza necessariamente usare la stessa "sorgente" d'acqua. La sorgente d'acqua dalla quale si riemergerà dev'essere entro quindici metri dal punto in cui si è smaterializzati.
    Consumo: 15


    Prima che fosse troppo tardi, il kiriano esplose un singolo colpo. Aveva posizionato la mano e il dito in maniera che una volta sparato, il proiettile d'acqua partisse e coinvolgesse al suo passaggio più organi interni possibile, e così fu. Non stette, tuttavia, ad ascoltare i lamenti, le imprecazioni o a vedere le espressioni di dolore sul volto, né attese che questi allentasse ancor di più la presa. Fu lui a fare in modo che quella presa non comportasse ulteriori danni alla sua persona, e infatti si liberò sciogliendo il proprio corpo in acqua dolce, innocua, poi riprese forma umana quando ancora stava andando a depositarsi al suolo, impugnò la propria spada corta e la piantò tra le costole dell'avversario.

    Chakra no Howaito - Reazione del Chakra Bianco
    ChakranoHowaito-ReazionedelChakraBianco_zpsad79ab4b
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Lo speciale materiale di cui è fatto la Wakizashi permette di reagire ad un'emissione di Chakra, dando così una notevole potenza da taglio all'arma. In questo modo ogni danno inferto dalla spada aumenterà d'un grado fino al termine del turno.
    Consumo: 1


    La lama assorbì il Chakra, assumendo una colorazione bianca, pallida, luminescente, quindi Kisuke diede un forte strattone, fendendo tutto ciò che trovava sul suo cammino. La ferita zampillò sangue, lo stesso sangue che rigurgitò Eiji dalla bocca.
    "Figlio di puttana!" imprecò, mentalmente, quando ancora tentava di riprendersi dalla sensazione di soffocamento procurata dagli effetti della morsa sul collo, mentre il suo avversario agonizzava al suolo, riverso in una pozza del suo stesso sangue.
    Noncurante della morte che avveniva ai suoi piedi, il kiriano passò il proprio tempo a massaggiarsi il collo indolenzito brutalmente per poi scendere fin nelle zone danneggiate dal Tifone Superiore: nonostante l'Idratazione, il dolore non lo abbandonava mai. "Quanto meno posso stringere i denti e non essere completamente fuori uso... e fortuna che ora mi manca solo da rientrare a Kiri, sostanzialmente."
    Il kiriano in seguito a pochi minuti si chinò sul cadavere di Eiji e gli poggiò la mano sulla testa.

    Yomitori Kokoro - Lettura Mentale
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Supplementare
    Immobilizzando la vittima sarà possibile appoggiarvi sulla testa la propria mano, e con il Chakra iniziare ad estrarre informazioni dalla mente dell'avversario. È un processo complesso, che risulta essere relativamente semplice su Shinobi con un'esperienza inferiore alla propria, di media difficoltà su un pari grado ed estremamente complicato su uno Shinobi di livello superiore al proprio. È possibile effettuarla anche su un cadavere e vedere i suoi ultimi sette giorni di vita.
    Gli Specializzati in Interrogatorio sono considerabili di un grado superiore nell'uso di questo Jutsu, se lo subiscono.
    Consumo: N/A


    Non che rientrasse nelle richieste del Villaggio della Nebbia, ma visto che c'era, tanto valeva raccogliere quante più informazioni possibili per offrire come sempre il più completo e miglior servizio possibile alle Alte Sfere.
    «Ora me ne posso anche andare da questo posto di merda...» sibilò, una volta terminato, staccando la mano dalla testa di Eiji e rimettendosi in piedi. Avrebbe pure potuto controllare la mente di Hisao, ma essendo un servizio superfluo e, concettualmente, gratuito, Kisuke decise che avrebbe anche volentieri evitato di toccare Hisao, visto com'era stato ridotto.
    Si prese alcuni minuti ancora per tirare il fiato e riacquistare un po' di forze ed energie, poi dovette rimettersi all'opera.
    "Distruggerò un po' tutto quanto, poi appiccherò un po' di fuoco e infine demolirò la struttura" pensò Kisuke, brandendo la propria Taglia Teste per poi iniziare a menare fendenti in lungo e in largo, distruggendo tutto quello che era presente. Era stanco, stanco e ferito, quindi sollevare quello spadone più e più volte non era certo il compito più semplice e piacevole del mondo, ma doveva farlo per terminare il lavoro e andarsene alla svelta. Kisuke strinse i denti per il dolore e continuò, riducendo in pezzi quanto ancora di quel piano era rimasto in piedi. Poi, facendo come il suo ex Capo Squadra Kakihara gli aveva insegnato, cercò in tutto il piano quale che fosse il miglior punto per fungere da innesco, e fu proprio in quel punto che lanciò una boccetta d'olio infiammabile.
    "Ci fosse stata Galatea, Shinzo o Kakihara, avrebbero pensato loro a incenerire tutto quello che c'è qui dentro. Io invece posso solo spargere olio manco fossi una friggitrice del cazzo" pensò amaramente, lasciando che l'olio inzuppasse le varie cose e si spargesse al suolo, quindi il kiriano applicò lì in prossimità una cartabomba.
    Terminato in quel piano, con l'elevatore salì a quello superiore, il laboratorio vero e proprio. Ripetendo quanto fatto al piano inferiore, iniziò a prendere calci le varie cose, sfondando le vasche, distruggendo le vetrine e le scaffalature con la propria Taglia Teste. In questo piano gli ci volle molto più tempo del previsto, e di quello impiegato nel secondo livello sottoterra, visto che in questo era ancora tutto integro e perfetto anzi che mezzo distrutto. Al termine della distruzione selvaggia, anche qui Kisuke cercò il punto adatto per far scattare l'incendio e gettò l'ultima boccetta d'olio per poi concludere applicando una cartabomba lì vicino.
    Il comandante della Squadra Nera, una volta completato il suo lavoro, si lasciò alle spalle i due piani sotterranei del laboratorio, per poi uscire dalla struttura stessa sfruttando una delle porte del piano terra, che invece non aveva potuto sfruttare al momento dell'infiltrazione. Dopodiché, seppur stanco, si allontanò il più velocemente possibile fino a raggiungere una distanza dal laboratorio di poco inferiore ai cinquanta metri.
    «Katsu!» esclamò Kisuke, detonando le due cartebomba.
    Dalla sua posizione non sentì alcun rumore, ma attese una decina di minuti perché il fuoco attecchisse per bene e svolgesse il suo dovere, attirando nel suo calore anche altri componenti infiammabili - come carta, legno, plastica, alcool o altri liquidi infiammabili - che avrebbero contribuito ad un risultato migliore.
    Dopo che nella sua mente aveva visto l'immagine dell'interno dei due piani interrati del laboratorio che prendevano fuoco, Kisuke iniziò una lunga serie Sigilli Magici, pur sempre senza perdere in velocità, tenendo alta la concentrazione ed impastando una mole imponente di Chakra Doton.

    Doton Otoshi Buta - Caduta del Coperchio
    DotonOtoshiButa-CadutadelCoperchio_zpsba93eedd
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica doton ha un potenziale devastante ma richiede tempo per essere preparata. Infatti necessita di una grande quantità di sigilli e profonda concentrazione. Per effettuare la tecnica servono ben cinque secondi quindi bisognerà mantenere l'avversario nella zona interessata dal jutsu. Se si guarda il cielo si vedrà una specie di miraggio segno che qualcosa stà succedendo. Passati i 5 secondi apparirà in cielo un'enorme blocco di marmo dalle sembianze di un cinghiale lungo quaranta metri, largo trenta e con la base piatta. Se la tecnica colpisce in pieno è letale. Inoltre questo blocco di marmo sarà difficilissimo da distruggere completamente quindi può fornire anche una buona difesa.
    Consumo: 15


    Una manciata di secondi, e dal cielo si presentò un enorme blocco di marmo scuro, color verde giada, dalle fattezze e dalla forma rassomigliabile a quella di un cinghiale, che poi crollò in caduta libera sulla struttura del laboratorio, devastandolo. Quello che fino ad un attimo prima poteva essere considerato un punto di studio, ricerca e sviluppo del Mercato Nero, adesso era divenuto soltanto un inutile cumulo di macerie. Terminato il lavoro, Kisuke prese un attimo fiato. Era stata una missione impegnativa su parecchi aspetti, questa. Aveva, inoltre, speso parecchie energie. Tuttavia, non poteva rimanere ancora lì. "È ora di filare. Via!" si disse, e si allontanò a gran velocità.

    ...

    L'ultima striscia di sole stava sparendo all'orizzonte quando il comandante ANBU rimetteva piede sulla terra ferma della regione principale del Paese dell'Acqua, perciò decise di sfruttare ancora un po' il tempo a propria disposizione per avanzare vero casa ma al tempo stesso senza esagerare e quindi riprendere le forze. Ormai la missione era completata, non aveva fretta e nei panni di Hanzo Nishimura evitava calorosamente di muoversi alla chiara luce del sole. Per questo motivo, una volta allontanatosi di parecchie centinaia di metri dal sito del laboratorio, prima di attraversare il mare, aveva cercato e trovato un luogo adatto in cui sistemare e ricreare una sorta di rifugio d'emergenza, nascosto e sicuro, difeso dalla natura, in cui passare le prossime ore di luce a riposare per poi riprendere a muoversi con più sicurezza, quasi indisturbato, con il calare delle tenebre fino a Kiri. Ne sentiva proprio il bisogno. Aveva accumulato anche la stanchezza dell'ultimo clone, e il fatto di aver quasi prosciugato le sue riserve di Chakra costituiva un bel problema. Sicuramente riposare per qualche ora, al sicuro, non poteva fargli altro che bene, visto che comunque con sé aveva ormai poco cibo fruibile, in parte era andato distrutto, disintegrato o imbrattato di polvere e sangue durante lo scontro, e quel poco rimastogli poteva bastargli solo ed unicamente per evitare di sentire languore allo stomaco, ma non di certo per accelerare il recupero di Chakra. Cacciare lì, ovviamente, non ne aveva la minima intenzione.
    Quando il suo orologio personale segnò l'ora della sera e i primi raggi di luce rossastra filtravano nel suo rifugio, Kisuke uscì fuori. I fili d'erba erano imperlati dalla condensa, l'umida rugiada era fredda a contatto con la pelle. Con la coda dell'occhio vide un calabrone posarsi sui fiori, raccogliere polline giallo come burro con le zampe e allontanarsi ronzando.
    Kisuke andò a darsi una sciacquata al viso in un ruscello che scorreva lì vicino, poi non perse altro tempo e si rimise in viaggio verso il Villaggio della Nebbia.
    Arrivò a Kiri diverse ore dopo, stanco e sporco, sia di terra che si sangue, impiastricciato di sudore. Senza stare a dar retta alle puttanate di chicchessia si trovasse sul suo cammino, Kisuke si avviò verso il palazzo della Mizukage. Era la vista di un ANBU alquanto insolita, ma nessuno provò a fermarlo, nemmeno le guardie del palazzo. Quando poi Kisuke arrivò all'ufficio della Mizukage, dopo essere passato sotto lo sguardo di alcuni presenti, la figura di Tetsuya si materializzò all'improvviso dalla parete, accanto alla porta. «Tutto risolto?» chiese.
    «Chi c'è dentro?» gli chiese Kisuke di rimando, ignorando la domanda.
    «Una coppia di Chuunin.»
    «Bene.»
    Il Momochi a quel punto bussò due volte alla porta, attese qualche secondo, poi girò lentamente la maniglia ed altrettanto lentamente aprì la porta. Poi, entrò.
    A Terumi Sajun ed i suoi, anzi le sue due Chuunin a rapporto, apparve un anonimo ANBU con vesti sbrindellate in alcuni punti e sporche di sangue. Tutto sommato, le tre ragazze evitarono dimostrazioni di stupore o simili stupidaggini. Al passaggio del kiriano, le due ragazze a rapporto si limitarono a scostarsi per lasciar libero il passaggio e anche per evitare che fosse lui a toccarle con quelle mani lorde di sangue per toglierle dal suo percorso. Il suo passo quasi malfermo faceva perfettamente intuire che non avrebbe certo deviato.
    La Mizukage accennò l'ombra di un sorriso. «Hai fatto, sistemato tutto?»
    «Come sempre» rispose, con tono sicuro. «Però, avete tralasciato alcuni dettagli in quella missiva!» le ringhiò contro, come raramente faceva e aveva fatto mai con la Mizukage Terumi. Con il vecchio Mizukage più di una volta s'era lasciato andare a qualche scatto d'ira e di nervosismo, mentre con sua figlia, forse complice il gentil sesso, forse il suo aumento di maturità come uomo e come Shinobi, momenti del genere capitavano praticamente quasi mai. In più, quella volta nello specifico, a scanso di equivoci e domande cui non aveva voglia di rispondere, schiaffò sulla scrivania della Mizukage il suo breve rapporto temporaneo. «Io vado a lavarmi via il sangue dalle ferite. Con permesso.»

    Hisao
    Hisao_zps117fded9
    Fisico: Morto;
    Chakra: 150-8-4-15-15-15-4-8-6= 75


    Eiji
    Eiji_zps5c5a3239
    Fisico: Morto;
    Chakra: 150-4(*3)-15-8-15-8-8-8-6-15-15= 40


    KisukeMomochiSPOILER
    ChakraFisicoMentale
    220-4-30-8-8-15-8-15-4-8-1-8-8-8-15-15-8(*2)-8-15-1-15= 10- Stanco e affaticato;
    - Ferita da taglio lieve al pollice;
    - Ferita da taglio medio-lieve al braccio sinistro;
    - Ferita da taglio medio-grave alla coscia destra;
    - Ferita da taglio media a fianco destro;
    - Ferita da impatto medio-grave al petto;
    - Frattura d'entità grave alla spalla destra;
    - Contusioni, tagli e lacerazioni alla muscolatura in prossimità della spalla destra;
    - Lussazioni ad ossa limitrofe;
    - Danno medio da strangolamento;
    - Varie ferite d'entità lieve e medio-lieve sia da taglio che d'impatto sparse su tutto il corpo;
    - Stanco;
    Tripla Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (10)Fili Metallici (30m)
    Senbon (19)Fili Metallici (30m)
    Cartabomba (3)Telescopio
    Cartabomba Fasulla (4)Pillole del Soldato (3)
    Makibishi (24)Kit Grimaldelli
    Pupazzi Esplosivi (2)Torcia Elettrica
    Cartabomba (4)Specchio
    CerbottanaOlio Infiammabile (2)
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    Tasca Sup.Kunai di Kiri(2)
    Taschino Sup.Flauto DemoniacoSpalla
    Fodero MinoreSpada CortaLombare
    Rotolo MinoreOmbrello Compl.Borsa
    FasciaTaglia TesteSchiena
    CustodiaOttavaCintura
    AbbigliamentoCoprinaso BendeIndossato
    AbbigliamentoProtezione CuoioIndossata
    AbbigliamentoGuanti RinforzatiIndossati
    AbbigliamentoAnello ReiPollice destro
    AbbigliamentoParabracciaIndossati
    AbbigliamentoParastinchiIndossati
    AbbigliamentoBendeIndossate
    AbbigliamentoGomitiereIndossate
    AbbigliamentoScarpe con LamaIndossate
    Divisa ANBU
    Armi da LancioAccessori
    Fumogeni (4)Radiolina
    Sigilli d'Evocazione
    Armi da LancioShuriken Pesanti
    Shuriken (18)Shuriken Maggiore
    Shuriken (20)Shuriken Maggiore

    Note- Sedici metri di Filo Metallico sono legati agli Shuriken Maggiori: otto ciascuno;
    - Quattordici metri di Filo Metallico sono legati a due Shuriken: sette ciascuno;
    - Trenta metri di Filo Metallico sono legati ad un Kunai;
    - Tre Cartebomba sono legate ad altrettanti Kunai;
    - Due Cartebomba Fasulle sono legate ad altrettanti Kunai;


    Edited by Mr.Uchiha - 5/10/2014, 21:59
     
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    CITAZIONE
    Senz'alcun bisogno di formulare alcun Sigillo Magico, il kiriano tracciò con il pollice un segno rosso cremisi sul palmo della mano, quindi incanalò una sostanziosa quantità di Chakra e la lasciò esplodere al contatto del palmo con il suolo.

    - Quando hai scritto che ti sei ferito per ottenere il sangue che ti serve per la Kuchyiose? Nello status segni la ferita ma non la scrivi in narrazione.
    - Citi la vecchia versione della Kuchyiose no Jutsu, però in scheda hai quella giusta. Non so come ci sia arrivata la versione vecchia qui però c'è ed è un errore, te lo segno arancione perché deve essere stato di distrazione.
    - Quando il fumo si dirada non dici di disattivare la Muon.
    - Fai comporre ad Eiji sigilli di un Genjutsu quando ha ancora in mano la zambatou, o almeno penso ce l'abbia in mano perchè dici che ribatte ai tuoi colpi della Tagliateste e che i colpi provocano scintille e all'inizio dici che ha quell'arma, quindi a meno che non abbia fermato la tua spada a suon di pugni, dovrebbe avere quell'arma in mano quando vi allontanate l'uno dall'altro. Però poi quando compone i sigilli non dici che la mette via. Per il futuro aiutami a correggere e specificami i passaggi un pò meno chiari.
    CITAZIONE
    Kisuke richiamò degli shuriken dai sigilli sui polsi, ma non li lanciò accuratamente, sfruttando un lancio classico, bensì li lanciò a peso morto, producendo del rumore ad un fianco di Hisao, alla sua sinistra, poi scattò in avanti e lanciò due kunai in direzione di Hisao - che si conficcarono su una superficie di legno producendo un rumore sordo - e altri due alla sua destra.

    - Usi due shuriken contro la prima guardia e li scali. Poi durante il combattimento nella nube di fumo di Hisao, lanci altri due shuriken e quattro kunai che non scali all'equipaggiamento, ho controllato e ricontrollato ma sono quasi sicuro di non essermi sbagliato.

    Missione lunga. A parte gli errori l'unico appunto che ti faccio è di essere più preciso su certe cose, come il fatto che non scrivi che ti sei ferito ma riporti comunque la ferita o anche poco dopo quando ti usano il Genjutsu del Kamira e non si capiva che tu almeno il primo secondo dell'illusione la prendi per capire che è, appunto, una illusione. Sembrava quasi tu avessi usato il Kai appena quello avesse finito i sigilli, che era un errore oppure quando usi la morte vissuta non dici che guardi negli occhi Eiji e quello ti riguarda a tua volta, condizione indispensabile perché il jutsu si realizzi; quando il fumo si dirada non dici di disattivare la Muon. Insomma tutte cose che, mi sembra, tu abbia dato forse fin troppo per sconato, ma che non penso possano passare inosservate in una missione di questo livello.
    Il resto te l'ho detto negli erorri.
    Considerando il tutto complessivamente, la missione è discreta ma non eccelsa sia per gli errori che per le imprecisioni.
    Ti assegno 515 ryo e il +1, per dubbi e chiarimenti sai dove trovarmi.
     
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3 replies since 24/9/2014, 11:44   231 views
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