Supaku Handoru vs Takezo Kaguya

Kohaku era seduto su una panchina di marmo bianco, intento a riflettere sui fatti che lo avevano portato fino a quel punto. Non aveva realmente capito bene perché aveva detto di sì alla Mano Blu quando gli aveva fatto quella proposta. Fatto stava che adesso era lì, seduto in quello spogliatoio, circondato da sportelletti di metallo freddo che sembravano fissarlo con sguardo accusatorio.
Avrei dovuto tenere un profilo basso, ma in ogni caso siamo qui...
Buttò di lato l'asciugamano che aveva usato per detergersi la fronte durante il riscaldamento che aveva fatto in quella stanza.
Adesso ci toccherà entrare in azione...
Si alzò mentre si fasciava il volto come era solito, strinse bene il corpinaso in bende, sistemò quelle sulla testa e poi la solita fascia nera sulla fronte. Era una follia quella a cui stava prendendo parte, una vera follia. Del resto era nelle Terre di Nessuno, non poteva aspettarsi molto altro. Stavolta aveva optato per una divisa di Iwa con entrambe le maniche, giusto per tenere un poco più nascosto il braccio destro, non si poteva mai sapere. Aveva sempre il braccio completamente fasciato, ma anche la mano sinistra giusto per manetene una certa simmetria. Su entrambi gli avambracci aveva i parabraccia, il resto dell'equipaggiamento era il solito. Era pronto a combattere, a grandi linee.
Sollevò il rotolo con il quale aveva ricevuto le informazioni riguardo il luogo e l'ora dell'incontro. Con un gesto atletico lanciò il rotolo nel grosso cestino metallico dall'altra parte della stanza, un centro perfetto.
Quando la Mano Blu gli aveva detto che un mercante del mercato nero avrebbe pagato parecchi soldi per un semplice scontro amichevole tra due ninja e lo aveva proposto a lui, Kohaku aveva risposto subito di si ma poi si era pentito. Come poteva mantere un profilo basso per poi mostrarsi in uno scontro uno contro uno davanti ad un folle che pagava per vedere la gente scannarsi? E sopratutto contro un ninja che non sapeva neanche chi fosse ma ai soldi non stava mai rifiutando ultimamente. Sapeva che per conquistarsi un posto doveva fare di tutto quello che il mercato nero gli proponeva, così da potersi fare almeno un nome come ninja affidabile al suo servizio. Poco importava, era comunque bendato sarebbe riuscito a passare anche a quello e la paga era buona.
Si avviò verso l'uscita dello spogliatoio. Si trovava all'interno di quella che un tempo doveva essere stata una vecchia arena di Iwakagure, sembrava che il mercante si fosse posizionato nella vecchia postazione dove di solito i Kage risidevano per osservare lo spettacolo. Una persona modesta eh...
Si portò nel centro dell'arena osservando l'entrata dall'altra parte dell'arena, aspettando di vedere chi quel mercante gli avesse messo contro.

Mentre aspettava il suo futuro avversario sentì distintamente del chiacchericcio provenire dagli spalti d'onore in cima alle mura. Poco dopo quel basso brusio qualcuno si affacciò sul parapetto e lanciò di sotto qualcosa di piccolo e bianco verso di lui e che fece appena in tempo ad afferrarlo con una mano. Era una maschera. La rigirò nelle mani, poi una voce dall'alto urlò un Indossatela. Niente di più, niente di meno. Se la rigirò un altro paio di volte nelle mani, era di buona fattura, una delle tipiche maschere da ANBU a vedere bene raffigurava il volto di un uccello, con un becco lungo e due segni azzurri non sapeva da quale parte del mondo provenisse ma era quasi certo di conoscere che le maschere con raffigurazioni animalesche venissero principalmente da konoha. CHissà a quale ANBU l'hanno strappata dal corpo inerme e freddo...meglio non saperle queste cosa.
A quanto pareva però il suo mecenate sembrava avere a cuore che entrambi fossero mascherati, non sapeva per quale motivo però, visti i segni insistenti del servo dal parapetto, indossò la maschera sul volto, era comoda e leggera e scoprì che non gli ostrueva neanche la vista. Poco dopo aver calato quell'oggetto sul viso, apparve nell'arena il suo avversario. La prima cosa che lo colpì fu la stazza, il corpo massiccio, le spalle ampie, muscoli che spiccavano dappertutto sotto l'abito bianco, il volto di questo altrettanto coperto da una maschera. Quindi a lui era stata data prima mentre a Kohaku no, era forse stato un errore di percorso? Era per questo quindi che aveva sentito quei brusii e aveva visto lanciatasi la maschera dagli spalti. Poco male.
Benvenuto in questa arena, a te come ha convinto a partecipare a questo pazzo giro di giostra? Esordì il suo avversario la voce leggermente ovattata dalla maschera che aveva sul viso. Aprì la bocca per rispondere ma fu interrotto da un *gong* sordo che provenne dagli spalti. Che lo scontro inizi! Urlò una voce dall'alto. A quanto pare il loro spettatore aveva voglia di vederli combattere.
Kohaku fece spallucce. Sono stato pagato bene Fu l'unica risposta che dette al suo avversario prima di mettersi in posizione di combattimento. Il piede destro leggermente spostato all'indietro rispetto al sinistro, il corpo ruotato di venti gradi a destra, la mano sinistra sollevata e la destra all'altezza della vita. È parecchio tempo che non partecipo ad uno scontro...sarà il caso di non inziare subito male e di togliere un pò di ruggine da questo corpo..
La distanza tra loro era di sei metri. Non sapeva nulla del loro avversario, il che era la situazione peggiore che potesse prospettarsi, avere a che fare con un completo sconosciuto. Portarsi in corpo a corpo o mantenere le distanze? Non poteva sapere quale sarebbe stata l'opzione migliore tra le due. Una cosa positiva in tutto quello c'era, avrebbe potuto usare tutte le sue tecniche vista la protezione che quella maschera gli conferiva, il che gli dava massima libertà di azione. Avrebbe potuto iniziare subito forte o aspettare qualche mossa prima di lanciarsi. Osservò la foresta ai lati della radura in cui stavano combattendo. Proviamo con qualche di facile. Aveva deciso di mantenersi dalla distanza, lassciando lo scontro corpo a corpo per dopo, anche perché ormai lui non aveva niente che potesse servirgli per sostenere uno scontro diretto. Alle sue spalle la foresta distava di circa cinque metri mentre al lato, a circa tre metri, c'era un grosso cespuglio che sarebbe potuto andare bene.
Diamo inizio a questo spettacolino. Mosse rapidamente le mani iniziando i primi sigilli.

Ovviamente come inizio non era il massimo ma sarebbe servito lo stesso al suo scopo. Indipendentemente se l'avversario avesse o no mangiato la foglia, subito dopo il Genjutsu era balzato dietro al grosso cespuglio a tre metri da sé appoggiando subito dopo le mani a terra, non perdendo di vista il suo nemico dai rametti dell'arbusto.

Il terreno tremò e subito dopo tre lance spuntarono da tre direzioni diametralmente opposte puntando al petto del nemico. Due povenivano dai fianchi la terza era proprio alle spalle dell'avversario e quindi avrebbe avuto serie difficoltà a scorgerla, tutto questo sempre se l'avversario fosse stato facile vittima del genjutsu.

Tutto era andato secondo i piani. L'avversario era rimasto con la direzione dello sguardo fissa in un punto dove poco prima si trovava Kohaku, chiaro segno che era caduto vittima dell'attacco illusorio, quando poi poco dopo si era riscosso visibilmente sconvolto. Esordì subito con un grido belluino di rabbia, esordandolo ad uscire ma lui era ancora impegnato nell'altro Jutsu. Le lance di terra spuntarono dal suolo poco dopo andando a segno. La strategia ha funzionato, ma ancora non ho visto nulla di speciale in questo ninja, non mi ha mostrato ancora nessuna carta....L'ho preso si, ma non penso che questo lo rallenterà in alcun modo. Decise di rimanere un altro poco dentro il cespuglio, osservando, valutando sempre con i sensi in allerta. Se non so dove sei... Urlò il ninja mascherato suo avversario mentre iniziava una serie di sigilli. Kuchyiose no Jutsu Osservò subito l'occhio allenato di Kohaku, complice anche il semplice sfregiamento del pollice, essendo una tra le pochissime tecniche ad aver bisogno di un tributo di sangue per essere attivata. Questo scontro sarà alquanto complicato... Pensò aspettandosi di vedere apparire un cane ninja che, grazie al suo fiuto, avrebbe potuto rintracciarlo. Quella che gli si parò davanti fu però un'apparizione di tutt'altro livello. La nuvola che avvolse il ninja mascherato fu infatti di dimensioni sufficientemente enormi da non promettere nulla di buono e, una volta diradatasi, ciò che gli apparve davanti fu anche peggio.
Davanti a lui apparve un enorme serpentone blu ripiegato su sé stesso. Porc... La situazione era leggermente sfuggita di mano. Sapeva che in quel momento c'era una sola cosa da fare: darsi alla fuga. Si mosse fulmineo dal cespuglio dietro al quale si era appostato saltando sui rami di un albero lì vicino.
In quest'arena c'è un topo.. Non riuscì a sentire altro perchè era troppo impegnato a pensare a come cavarsela da quella situazione. Fuggire? Impensato, il movimento di quella bestia lo avrebbe fatto fuori in pochissimo tempo, l'unica era riuscire a cavarsela rintanandosi nel suo elemento secondario, il Doton. Iniziò i sigilli mentre l'avversario stava finendo di parlare, un attimo dopo si lasciò cadere a terra appoggiando il palmo destro al suolo.

Il terreno intorno a lui si smosse in un quadrato di cinque metri per cinque e sprofondò al suolo per quattro metri, salvandolo dal rapido movimento di coda dela bestia dell'avversario che sembrò spazzare via ogni cosa sopra di lui. Il boato dell'animale fu impressionante e Kohaku su costretto ad abbassare la testa mentre veniva coinvolto da polvere e piccoli sassolini quando il grosso corpo del rettile passò sopra il buco nel terreno. Ci è mancato poco, per gli spiriti...
L'avversario sembrava parecchio arrabbiato del suo genjutsu di infimo livello, forse aveva risvegliato con l'illusione un incubo sopito nelle profondità dell'animo del ninja? Era probabile. In ogni caso ora si trovava contro un serpente di dimensioni colossali che non sarebbe stato facile da gestire, men che meno il tizio sopra di esso. Avrebbe dovuto ricorrere ad un altro trucchetto per tenerlo a bada, almeno temporaneamente e con un'altra tecnica avrebbe iniziato un secondo attacco. Compose fulmineamente una serie di sigilli e poi afferrò dalla barsa cinque shuriken, infondendoli al tatto con il chakra fuuton, li lasciò cadere al suolo per poi prepararsi alla seconda fase del piano.

Saltò fuori dal buco con un paio di balzi sulle pareti di terra appena scavate con il Chakra. Atterrò al suolo osservando uno spettacolo ormai distrutto e irriconoscibile. Beh, mi volevi? Sono qua, lombricone! Urlò ad alta voce agitando un braccio. Considerato che il serpente aveva l'ordine di cercarlo, si sarebbe dovuto girare verso di lui, a quel punto Kohaku si spostò nel suo campo visivo il prima possibile iniziando la serie di sigilli per un secondo genjutsu, stavolta la vittima sarebbe stata l'evocazione del suo bersaglio e non il ninja vero e proprio però.

Questo dovrebbe impedire all'evocazione di crearmi troppi problemi, almeno per ora Un attimo dopo eseguiti i sigilli, scartò di lato, confidando nel fatto che la sua tecnica fosse andata a buon fine, successivamente mosse con la forza del vento gli shuriken rimasti dentro la buca che schizzando fuori, scolcarono l'aria fischiando e separandosi in viaggio. Ruotarono selvaggiamente, girando intondo alla forma del bestione e puntando tutti e cinque a colpire il suo avversario. Due arrivarono da destra, puntando sia al fianco che al petto, altri due da sinistra stessa direzione. L'ultimo arrivò poco più tardi degli altri, di qualche secondo, puntando in mezzo alle scapole del ninja.

Gli shuriken schizzarono nell'aria andando a segno quasi tutti. Il risultato della tecnica fu però deludente, Kohaku non mancò di notare una piccola riflessione bianca circolare che avvolse il suo avversario mentre improvvisamente si rendeva conto di non poter più controllare le proprie armi da lancio con il suo Chakra Fuuton e queste andavano a segno come dei semplici shuriken. Che cosa è successo? Si chiese non sapendo, sul momento, cosa davvero fosse accaduto in ogni caso il suo genjutsu sembrava aver fatto effetto sul serpentone che all'inizio era parso leggermente spaesato prima di muoversi secondo le indicazioni dell'evocatore. Purtroppo però, l'animale poteva basarsi solo su indicazioni sommarie e gettarsi di rimando nella direzione indicatagli quasi a peso morto, cercando di travolgere con la propria stazza qualcosa che non riusciva a vedere propriamente e non sapeva neanche dove fosse. Kohaku vide il grosso serpente schizzare verso di lui o almeno nella direzione in cui si trovava, perché si era già mosso laterlamente, non avendo bisogno di rimanere immobile per controllare le sue armi da lancio. Così quando il muso corazzato dell'animale si schiantò al suolo seguito dal resto del corpo, lui era saltato su degli alberi dieci metri più in là. L'avversario aveva continuato a dare indicazioni alla bestia, dirigendola di nuovo nella sua direzione e lui sapeva bene che avrebbe dovuto continuare a muoversi se non voleva essere travolto dall'animale. Mi sto cominciando a stancare Un'altra schivata e un'altra ancora mentre il serpente travolgeva ogni cosa sulla sua strada, o almeno quello che era rimasto dal precedente assalto. Con una bestia così grossa dovrò di sicuro usare una tecnica molto potente...non penso gli faccia qualcosa la Shinku Taigoku...Forse una tecncia più avanzata....vorrei avere la certezza però di levermela di torno...mi toccherà utilizzarlo... Un sospiro mentre atterrava al suolo ormai ridotto a polvere e tronchi spezzati. L'animale stava tornando alla carica. Scartò di lato scivolandogli accanto e lasciandolo passare in tutta la sua lunghezza, compose i sigilli in un attimo complice la sua velocità sviluppata da anni di pratica e i brevi sigilli della tecnica. Inspirò.

Decise di concentrare ed espellere tutta l'aria accumulata in una unica sfera, sia perché non aveva il tempo di sparare una serie di proiettili, sia perché non era realmente utile eseguire la tecnica in quella forma. Soffiò con violenza il proiettile d'aria che ad una velocità impressionante percorse i sei metri che lo separavano dal fianco corazzato della bestia blu, puntando a colpirlo il più duramente possibile così da liberarsene.

Con un balzo che lasciò interdetto il mukenin di Suna, il suo avversario apparì davanti a lui protenendo le mani e assorbendo il Missile d'Aria attivendo una strana bolla lattea intorno a sé. In men che non si dica il Jutsu era sparito e non sembrava aver fatto nessun danno né al mascherato nè all'evocazione ma questo Kohaku se lo era aspettato nel momento stesso in cui lo aveva visto protendere le mani davanti al ninjutsu senza utilizzare alcun sigillo. Diamine... La reazione instantanea di Kohaku fu quella di balzare all'indietro un paio di volte, portandosi a sei metri dal proprio avversario e dall'evocazione che si era acciambellata su sé stessa fissandolo malignamente. Il genjutsu sembra aver smesso di funzionare....ottimo...adesso i problemi sono tornati ad essere due....quella abilità però...dannazione sembra quasi un dejavù Aveva già incontrato un ninja di Kiri capace di simili diavolerie: Travis Fuuma. Il kiriano aveva assorbito e nullificato qualsiasi ninjutsu avesse usato nei suoi confronti. Sia elementali che non. Una bella bega trovarsi davanti un ninja con capacità simili a quella. Non è Travis perché la stazza e il fisico è completamente diverso, questo è un cazzo di gigante, Travis era molto più "minuto"....quindi è un altro ninja in possesso della stessa tecnica peculiare del Kiriano... Il fatto che il tizio mascherato facesse lo sbruffone non aiutava l'ex ninja di Suna.
Davvero notevole! Ma come avrai capito non puoi danneggiamrmi in questo modo, che ne dici di tentare qualcos'altro? disse agitando un dito come a chiedergli di venire corpo a corpo. Eh certo...peccato che potresti farmi fuori anche senza essere un esperto in taijutsu.... A quel gesto e quel pesiero seguirono subito il possente balzo del serpentone blu nella sua direzione. Tu morirai oggi brutto rettile troppo cresciuto.
Se era come pensava e come aveva studiato da Travis, il jutsu di annullamento funzionava solo su di lui e non su serprente e doveva trovarsi a contatto con il jutsu per usarlo. Questo significava che non poteva proteggere il serpente se era troppo vicino. Kohaku aspettò, fermo e impassibile per i secondi necessari per lasciar avvicinare Aoda quel tanto che bastava da rendere impossibile per il ninja mascherato suo avversario di intervenire per salvarlo. Era sceso a terra quindi il serpente era sguarnito. Poi partì di nuovo con gli stessi sigilli, le mani che si muovevano come schegge mentre componeva i sigilli. Inspirò con violenza e poi soffiò di nuovo, stesso Jutsu, stessa modalità, tempismo più stringente per evitare all'avversario di assorbire anche quello.

A completare il tutto il grosso serpente si era gettato a bocca aperta verso di lui e Kohaku vi scagliò la sfera d'aria proprio nelle fauci aperte. Mangia questo.

Avvenne tutto molto velocemente. Nel mentre che Kohaku soffiava fuori il proiettile d'aria dalla maschera, aveva potuto vedere il suo avversario avvolgersi di un'aura giallognola e subito dopo mettersi a quattro zampe. La cosa non gli piacque affatto e sospettava che il suo avversario si apprestasse a saltare, un pò come la mossa che aveva visto fare a Arima contro di lui molto tempo addietro. Aspettandosi quindi un assalto si preparò a saltare di lato, ma il suo avversario fu molto più veloce di quanto si aspettasse. Non appena le gambe e le braccia si flessero, sembrò quasi scoparire alla vista, riducendosi in una figura bianca sfocata che colmava rapidamente i metri tra di loro. Kohaku flettè le gambe per saltare di lato ma si accorse subito che non ce l'avrebbe fatta a scansarlo. Le sue mani si mossero più rapide dei piedi, formando l'unico sigillo e sperando che l'avversario volesse attaccarlo con un Taijutsu.

L'armatura di terra avvolse la pelle del ninja facendola diventare nera come l'ebano mentre il braccio dell'avversario si serrò intorno al collo del ninja di Suna sollevandolo da terra. Se non ci fosse stata l'armatura molto probabilmente il collo si sarebbe ritrovato un grosso livido per via dell'impatto, fortunatamente c'era la tecnica a proteggerlo. Spostato indietro dall'impeto della corsa dell'avversario, Kohaku non perse tempo, sollevato dall'attacco fisico ma non intenzionato a subire un ulteriore assalto dal nemico che avrebbe potuto usare un ninjutsu dal corto raggio come il rasengan. La mano sinistra, non appena aveva finito di compire il sigillo per la Domu si era portata nella borsa dietro la schiena afferrando una cartabomba per poi subito dopo cercare di attaccarla al fianco del ninja avversario e detonarla immediatamente. Il contatto fra di loro fu breve, perché la detonazione della cartabomba lo scaraventò lontano dal ninja avversario per parecchi mentri oltre a bruciargli parte della divisa alternativa e dei vestiti, annerendoli e bruciacchiandoli.
Rotolò per parecchi metri, urtando con il corpo su rocce e sassi. La Domu stava facendo il proprio dovere egregiamente, attutendolo da qualsiasi impatto, con un movimento di reni si sollevò, sfruttando l'impeto dell'esplosione, piroettò in aria, atterrò con entrambi i piedi e la mano sinistra e terra e si sollevò quel tanto che bastava da cominciare subito a comporre sigilli. L'esplosione aveva causato un enorme nuvola di fumo nero tra di loro, e lui ricorse subito ad una tecnica di percezione che aveva sviluppato per poi non interrompere i sigilli e continuare con la seconda tecnica di assalto, così da puntare al nemico che in quel momento stava percependo.


La tecnica stavolta fu espulsa in una serie di missili d'aria compressa, sfruttando l'estrema velocità di essi e il loro numero. Kohaku non puntò ad altro che al punto in cui sapeva che stava il suo avversario, sputando i missili in successione e cercando di ferirli nel maggior numero di punti del corpo.

I proiettili d'aria volteggiarono nello spazio tra lui e il suo avversario, attraversarono il fumo dell'esplosione traforandola in molteplici punti. Kohaku non poteva vedere molto mentre il fumo cominciava a diradarsi, uniche avvisaglie i suoi proiettili avessero colpito erano lampi di luce azzurra che provenivano dal polverone.
Cosa sono? I miei proiettili hanno impattato contro una difesa Raiton? Impossibile i miei proiettili sono un Jutsu molto potente, per parare l'offensiva con una difesa Raiton avrebbe dovuto impiegare una tecnica di altissimo livello....quindi cosa erano? Forse ho colpito qualcosa composto di raiton ma che non ha potuto servire da ulteriore difesa....molto probabilmente dei bunshin raiton... Il fumo ormai era quasi diradato e poté vedere l'ultimo clone raiton dissolversi per confermare i propri sospetti. Il fatto che avesse colpito bersagli diversi dall'originale però non lo rallegrava affatto, il suo nemico sembrava in ottima forma, non scalfito dal suo attacco, del resto non poteva biasimarsi, non era sicuro al cento per cento dell'efficacia della sua offensiva. Altri problemi però attirarono la sua attenzione, impedendogli di riflettere troppo sulla sua mancata offensiva: il ninja mascherato era in volo verso di lui con ossa che spuntavano da gran parte del suo corpo rotenado come un proiettile umano pieno di spunzoni.
Maledetti Kaguya Non aveva tempo di fare molto, sperava che la sua difesa sortisse l'effetto sperato. Abbassò le mani a terra sollevando davanti a sé una difesa Doton che sperava fosse sufficiente a fermare il corpo dell'avversario.

Purtroppo la tecnica non lo difese affatto. Il proiettile di carne e ossa attraversò la difesa di terra come se fosse burro, frantumandola in un attimo e costringendolo a scattare di lato cercando di evitare il colpo. Alcune ossa lo colpirono sul braccio sinistro graffiandolo e strappandogli un lieve gemido ti dolore quando sentì delle lievi scosse propagarsi sulla sua pelle. Ha infuso il chakra Raiton all'interno delle ossa...notevole... Nonostante il dolore delle ferite e le scosse elettriche, riuscì a rotolare di fianco, girandosi nella capriola, pronto a fronteggiare l'avversario. Le sue mani si mossero fulminee mentre rotolava, già sapeva come ribattere alla carica del nemico. Dopo aver volteggiato per aria in quel modo, il suo avversario sarebbe dovuto cadere al suolo, la gravità lo imponeva, lui aveva già intuito dalla traiettoria dove sarebbe caduto, quindi non restava che accoglierlo una volta che fosse atterrato con una bella sorpresa. Un rapido sguardo verso il nemico fu più che sufficiente per aver conferma della posizione esatta del bersaglio prima di schiantare i palmi al suolo, incanalare il Chakra Doton e sferrare la successiva offensiva.

Il terreno intorno al Kaguya si mosse, sprofondando verso il suolo e facendolo precipitare verso il basso. Un quadrato di quattro metri per quattro metri discese nelle profondità della terra per poco più di sei metri, con quella mossa cercava di intrappolare il suo nemico in una ambiete ristretto, perfetto per sferrare il successivo attacco. Le mani non si staccarono dal suolo perché non aveva finito: incanalò altro Chakra Doton, facendo tremare il terreno mentre tre spuntoni di terra spuntavano dalla trappola in cui sperava di aver infilato il suo avversario, uno per ogni lato, cercando di trafiggerlo.

Un altro Kunai, munito di cartabomba, lanciato verso la bocca della fossa che aveva appena creato e fatto detonare qualche secondo dopo sarebbe bastato per finire l'opera.
Vediamo un pò come riuscirà a cavarsela Pensò mentre strappava delle bende dal polso sinistro per avvolgerle intorno alle ferite sullo stesso braccio, l'operazione non richieste meno di qualche secondo ma bastò per lenire il dolore dei tagli che il suo avversario gli aveva lasciato, oltrettuto avrebbe impedito che la ferita si sporcasse con la polvere dell'arena.

Il fumo dell'espolsione si solleva dalla buca che aveva appena creato con il Jutsu Doton. Neanche per un attimo sospettò che il suo avversario fosse stato eliminato da una mossa del genere, era fin troppo capace e competente per rimanere fregato da una simile tattica. Kohaku aveva avuto modo di analizzarlo durante il combattimento e ormai si era fatto grossomodo un'idea del soggetto che stava affrontando. Grande e grosso, un Kaguya votato al combattimento fisico, se riesce ad avvicinarsi abbastanza mi squarterà in due....non potrei misurarmi con lui neanche lontanamente nel corpo a corpo, dalla distanza è un altro conto ma io non sono un ninja votato completamente al combattimento dalla distanza...ma dov'è?
Ormai il fumo si era quasi del tutto diradato e lui si era aspettato da tempo una fuoriuscita dalla fossa del mascherato, magari ammaccato e fumante, ma di sicuro vivo e vegeto e pronto ad una nuova riscossa. Invece ancora nulla era accaduto. Si tese ancora di più, sospettando e vagliando ogni possibile alternativa. Fu tentato di utilizzare la Chakra no Kyshin nonostante le sue riserve di Chakra fossero ormai agli sgoccioli, ma qualcosa lo trattenne, fu quel qualcosa che molto probabilmente gli costò tre shuriken sulla schiena. Il dolore fu quasi fulmineo e lo costrinse a sollevarsi in piedi mentre un unico suono usciva dalle sue labbra Ah! Era stato preso alla sprovvista, il suo avversario era scivolato alle sue spalle per mandare a segno un attacco letale grazie al rumore quasi impercettibile che facevano gli shuriken una volta lanciati. Si girò velocemente verso la voce che proveniva alle sue spalle, nonostante alcuni punti della sua schiena dove erano infilzati gli shuriken dolessero terribilmente Mi hai davvero fregato con quella mossa, è un piacere combattere con te
Kohaku si girò appenai in tempo per vedere il Kaguya iniziare la carica verso di lui. Posso dire lo stesso... Un pensiero fugace, visto che non aveva tempo di esprimersi a parole, almeno non in quel momento. L'allarme nella sua testa era scattato, consapevole di chi fosse l'avversario e comprendendo a naso cosa fosse capace di fare, solo un pensiero ormai rimbombava dentro di lui Non farlo avvicinare Il Kaguya era ormai a meno di tre metri da lui.
Le mani si mossero fulminee, evocando con un singolo sigillo un clone davanti a lui, sufficiente per anteporsi al ninja avversario e permettergli di scartare di lato, mentre altri sigilli venivano compiuti subito dopo. Sperava che la carica del nemico si infrangesse sul clone mentre lui riusciva a colpirlo con una tecnica Fuuton di rapida esecuzione, sufficiente per ferirlo e sbalzarlo lontano grazie alla potenza del Fuuton.