Supaku Handoru

Esame ANBU

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    ANBU

    Nome Utente: Supaku
    Candidato: Kohaku Kyofu
    Villaggio: Iwagakure no Sato
    Esaminatore: Manuba
    Orario: 07.00
    Luogo: Reihou

    Questo Esame è strutturato in due parti, di cui la prima sarà svolta come una missione in singolo e la seconda come un duello contro l'esaminatore. A livello IN-GAME, ti è stato affidato il compito di scovare ed uccidere Ito Kazuaki, un pericoloso Mukenin di livello ANBU la cui base operativa si trova ad Reihou. L'obiettivo ti è stato affidato dal Mercato Nero in modo da poter allacciare un po' i rapporti con quel mondo. A tua insaputa sarai seguito da un agente del Mercato Nero, questo avrà il compito di sfruttare il tuo assassinio per procedere con la sua missione, obiettivo della quale non ti è dato sapere. In caso di necessità, potrà intervenire in tuo soccorso ma questo renderebbe più difficile il suo compito con l'ovvia conseguenza che l'esame verrà considerato insufficiente e, a livello IN-GAME, la missione non clonclusa.
    In questo modo sarà possibile valutare in maniera esaustiva sia le tue capacità di narrazione che quelle di combattimento. Non hai limite di tempo per completare la prima parte, assicurati soltanto di avvisare uno Staffer quando è pronta. Tutto il resto è a tua completa discrezione! Buona fortuna.


    L'unica cosa su cui non hai diritto di decisione è l'abilità del tuo avversario e le tecniche da lui possedute: in questo caso sarà un utilizzatore del Bakuton.
     
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    narrato, parlati, pensati e cloni saranno nel colore corrispettivo del personaggio.
    Supaku/Kohaku, Telepatia Volatili, Altro 1, Altro 2, Altro 3 Altro 4, Altro 5


    Era seduto sul letto della sua stanza. Più che stanza l'avrebbe definita una cella, la stazione onda non era famosa per alloggi sontuosi, era una vecchio laboratorio, molto probabilmente creato a scopi militari e le stanze erano semplici. I dottori non avevano tempo da passare lì dentro visto che lavoravano tutto il giorno. La sua stanza era vuota, pareti grige di cemento disadorne con solo un letto e un mobile di legno scuro, con qualche macchia di muffa nelle parti più umide. La stazione era uno dei rifugi migliori che avesse visto, isolato, lontano da occhi indiscreti. Ti permetteva di provare molte cose senza paura di esser visto da persone indesiderate. L'unico problema che aveva era appunto l'umidità, cosa scontata visto che erano su un'isola. La stanza era lunga sei passi e larga quattro, non il massimo, ma sufficiente per dormirci e starci comodi quando si voleva stare da soli e lui metteva al primo posto il tempo passato con sé stesso. Incassati nella parete sopra il letto c'erano quattro mensole, una piccola libreria personale si poteva chiamare. Non ci aveva messo molto a riempire ogni centimetro di esse con libri e manuali raccolti da selezionati mercanti delle Terre di Nessuno. Ogni testo era ovviamente riguardante il suo ambito preferito: i Ninjutsu, con qualche eccezione qua e là sui Genjutsu.
    Si era svegliato fresco e riposato, era da un paio di giorni che riposava senza sforzare il proprio corpo. L'ultimo combattimento fatto con Hayato lo aveva messo a dura prova, ma alla fine si era ripreso e si sentiva più carico di prima. Sentiva come una nuova forza dentro di lui, forse merito di quegli scontri sempre al limite o degli ultimi allentamenti estenuanti che aveva fatto nella pausa presa dalle missioni. Il braccio gli prudeva meno del solito, ed era in ottima forma, ma non era mai stato quello a preoccuparlo. Appoggiò il palmo della mano sinistra sull'occhio chiuso, odiava toccarsi con la mano destra, la sensazione gli sembrava ancora fin troppo innaturale quando il braccio era privo di bende. Dormendo era completamente privo delle bende e questo lo costringeva a tenere la palpebra chiusa se non voleva ritrovarsi senza Chakra in pochissimo tempo. Aveva testato più volte il potere di quell'occhio durante i suoi allenamenti, ora poteva dire di saperne a sufficienza. C'era ancora il problema che quel maledetto Sharingan gli succhiava molto più Chakra di quanto avesse pensato ma per quello non poteva farci nulla, poteva solo allenarsi e sperare di aumentare le sue risorse. Era anche per questo che aveva portato avanti allenamenti così estenuanti, per provare ad aumentare la sua riserva di Chakra e a quanto pare, sembrava esserci riuscito, almeno in qualche modo. Oggi è proprio una bella giornata. Si sentiva rilassato, contento, soddisfatto di quello che aveva raggiunto e imparato in quel periodo di riposo. Una sensazione che non provava da molto tempo, anzi per essere più precisi, che non provava da quando era stato un regolare, quando ancora le cose erano serene, prima che tutto degenerasse. Scosse la testa, facendo ciondolare i capelli neri ormai cresciuti. Non aveva voglia di ripensare al passato. Si alzò con un grugnito e cominciò a vestirsi. La vestizione era la solita, bende sul braccio destro, partendo dalla spalla fino a finire alla punta delle dita. Bende sul volto, avvolgendo la fronte e poi l'occhio sinistro. Bende intorno al viso, con il coprinaso serrato stretto per evitare di compromettere la protezione delle vie respiratorie.
    Bende dappertutto L'unica cosa che rimanevano liberi erano i suoi capelli neri che uscivano in ciuffi disordinati sulla testa e l'occhio destro. A quel punto si infilò una divisa nera della ex Iwagakure con l'unica differenza che questa aveva entrambe le maniche e scivolò fuori dalla porta della sua cella. Si incamminò nel corridoio freddo, passando davanti alla cella di Arima. Non lo vedeva da parecchio tempo e si era chiesto che fine avesse fatto, anzi da un po' di tempo a quella parte non vedeva molti del Sole Rosso. L'ultima volta che aveva controllato erano rimasti solo lui, Kusanagi e Masayoshi. Gli irriducibili...sebbene non abbiamo molto in comune... Preferiva tenersi in disparte e concentrarsi sui suoi addestramenti, piuttosto che passare le giornate a chiacchierare con Kusanagi o con Shin. Il primo sembrava piuttosto concentrato sui movimenti dell'Impero, il secondo era tutto preso da "sacrifici" e cose simili che lasciavano il Kyofu leggermente...restio dal voler iniziare una conversazione con lui. Così, visto che non aveva nulla da fare, si incamminò verso la "Voliera". Si trovava nella stanza più alta della stazione ed era lì che arrivavano colombe, corvi, falchi e altri volatili mandati da tutte le parti per assegnare ai membri del Sole Rosso missioni, informazioni o quanto altro. In genere di informazioni ne arrivavano poche e di missioni neanche una, spesso lui mandava una colomba ad una postazione del mercato più vicina per informarli della propria disponibilità e quelli lo convocavano più in là per affidargli la missione, non si fidavano a mandare la missione direttamente. Lui aveva dato la propria disponibilità giorni fa e ancora non aveva sentito nulla, si stava cominciando a chiedere se il Mercato Nero si fosse dimenticato di lui. Salì i gradini di pietra grigia con passo fermo, la mano destra fasciata che scivolava sul muro di cemento, le bende che grattavano leggermente. Quando il braccio era fasciato lo faceva sentire più sicuro, più protetto, quando era libero si sentiva sempre vulnerabile come se il suo braccio fosse una tartaruga senza guscio, immaginava fosse l'abitudine di portarlo bendato. Arrivò in cima, non sapeva se sperare in un messaggio o meno, del resto quel giorno non aveva molto da fare e una missione gli avrebbe scosso la giornata oltre che rimpinguato il borsellino ormai vuoto dopo l'ultima visita alla Mano Blu. Quel bastardo mi ha prosciugato ogni singolo centesimo senza neanche mostrare un attimo di rimpianto...brutto strozzino maledetto... Ormai era arrivato a conoscere le Mano un poco di più dalla prima volta che si erano incontrati. Se lo ricordava ancora, lui era uno scienziato promettente del Mercato Nero, in cerca di cavie per un esperimento che molti ritenevano fallimentare. Kohaku era soltanto uno dei molti che si erano presentati per l'operazione ma uno dei pochi a sopravvivervi. Da allora la Mano aveva visto del potenziale in lui e lo aveva chiamato più di una volta per test su di lui e la sua condizione o per altre offerte vantaggiose, al giusto prezzo ovviamente.
    Vide un nuovo piccione viaggiatore. A quanto pare non si erano dimenticati di lui, afferrò l'animale e staccò dalla sua zampa il rotolino con il messaggio. Era il Mercato Nero. La convocazione era immediata, i suoi servigi erano richiesti il prima possibile, il kanji "urgente" era vergato chiaramente. Nel foglio non c'era scritto altro se non il luogo in cui avevano bisogno si recasse. Kohaku non perse tempo, scese rapidamente i gradini di cemento un passo dopo l'altro dirigendosi a grandi falcate verso la sua stanza. Spalancò la porta e si infilò dentro, le ante dell'armadio vennero spalancate e lui estrasse tutto l'occorrente per la missione. Tirò fuori borse e doppia tasca da coscia per legarle al loro posto, mise poi il fodero della wakizashi sulla schiena, si infilò la divisa alternativa con un rapido movimento allacciandola sul fianco. Parabraccia e guanti rinforzati chiusero il tutto. Il resto dell'equipaggiamento venne da sé, preferiva prepararsi sempre perfettamente prima ancora di incontrare il datore della missione, questo perché voleva evitare di dover tornare alla Stazione a prendere ciò di cui aveva bisogno. Il cappotto nero coprì il tutto ed era già fuori dalla sua stanza, camminando rapido verso l'uscita dalla stazione Onda, le falde che svolazzavano dietro di lui, il cappuccio già calato sul volto. Non trovò nessuno a cui comunicare la sua dipartita, forse erano tutti in missione o forse erano spersi in una delle mille stanze inesplorate della stazione. Ogni tanto qualcuno si avventurava nelle profondità dell'edificio, scoprendo nuovi locali che prima non pensavano neanche esistessero. Si limitò a scrivere su un foglietto "sono in missione, Kohaku" per lasciarlo su un tavolo nell'ingresso. Non il migliore dei modi per avvisarli, ma del resto c'erano state volte in cui se ne era semplicemente uscito senza dire nulla a nessuno, questa era una semplice cortesia, non era necessario. Senza guardarsi indietro, il bendato uscì dalla stazione, dirigendosi verso il punto di incontro.

    La barchetta attraccò al molo con un lieve movimento orizzontale, cozzando contro le assi di legno in un tocco ritmato. Kohaku saltò giù con un balzo e si incamminò rapido. Il Mercato Nero aveva occhi ed orecchie dappertutto, non sempre però copriva ogni villaggio abbastanza piccolo da non essere degno di comparire su una mappa ufficiale. Uno di questi era proprio il villaggetto nel quale Kohaku era attraccato. Non sapeva se il Mercato avesse un suo uomo lì per coincidenza o semplicemente perché sapeva più di quanto voleva dare a vedere, ma fatto stava che era il più vicino alla Stazione Onda e su quello lui attraccava sempre. Il suo uomo era un certo Rioto Tsurughi, che possedeva una piccola locanda in quel buco dimenticato dagli dei. L'uomo gli aveva dato qualche altra volta missive dal Mercato Nero e ormai lo conosceva se non di nome, almeno di vista. Kohaku camminò sui sentieri in terra battuta dirigendosi rapido verso la locanda. Nella sua testa già frullavano le ipotesi su che razza di missione potessero avergli assegnato stavolta. Sono stato assassino, contrabbandiere, ladro, spia, cacciatore di taglie...ne ho fatte abbastanza...di sicuro sarà qualcosa su quel genere... Quando arrivò alla locanda, Rioto lo salutò con un lieve cenno del capo. Era un uomo grosso con il naso rotto in più punti che quasi sembrava gli avessero infilato un cucchiaio dentro una narice e avessero agitato violentemente per dargli quella forma. Il bendato conosceva abbastanza bene la routine. Si diresse nel retro della locanda, senza battere ciglio. I pochi avventori che erano seduti a bere o mangiare non gli diedero molta importanza. Kohaku attese fuori, in un cortiletto adiacente alla cucina, da dove venivano forti odori di fritto e bollito in zaffate potenti. Si appoggiò spalle alla parete di legno della struttura, in attesa che Rioto si facesse vivo. Qualche minuto dopo quello comparve. Si stava pulendo le mani al suo grembiule e senza dare troppo nell'occhio sfilò da esso il rotolo. Kohaku non sapeva il perché di questa scenetta, ma sembrava che Rioto ci tenesse al proprio anonimato e quindi faceva di tutto per evitare di essere visto mentre consegnava missive per conto del Mercato Nero. Il bendato afferrò il rotolo e lo fece sparire in una delle tasche del cappotto. Fece per andarsene ma Rioto lo trattenne per il braccio destro. Kohaku lo guardò con l'unico occhio leggermente irritato, un poco allarmato visto questo cambio di routine. Per un attimo pensò che il locandiere volesse pugnalarlo mentre gli si faceva vicino e la mano sinistra si stava leggermente spostando, per attivare il meccanismo del kunai nascosto che aveva sull'avambraccio. Poi vide uscire un altro pacco marrone dalle mani callose dell'uomo. Sorpreso, Kohaku afferrò anche stavolta il pacco e lo infilò in un'altra tasca.
    Un attimo dopo era già fuori dalla locanda e si dirigeva ad ampi passi verso un luogo sicuro. Il luogo sicuro era un edificio a due piani, abbandonato nel cui piano terra vivevano sbandati e barboni, lui essendo un ninja aveva fatto suo l'ultimo piano. Aveva barricato la porta che conduceva ai piani inferiori tempo addietro e l'unico modo per accedervi era proprio risalendo una parete fino ad una delle poche finestre aperte. Kohaku si infilò nell'edificio dopo aver controllato che nessuna delle finestre che aveva lasciato chiuse fosse stata forzata, né l'unica aperta sembrava smossa dalla sua posizione abituale. Non certo una grande sicurezza, ma meglio di niente. Non teneva lì dentro nulla di valore, aveva solo bisogno di un posto tranquillo e pacifico dove riposare qualche volta, non gli importava se lo avesse usato qualcun altro, l'importante era non trovare ospiti sgraditi. Si infilò nella stanza avvolta da una lieve penombra, il piano era completamente vuoto, privo di mobili e quant'altro, lo aveva voluto così, in modo che a prima vista si potesse subito notare un intruso. Gli unici mobili che c'erano erano un tavolino di legno con sopra una lampada ad olio spenta, due sedie, un materasso a terra e un caminetto chiuso da una grata di ferro. Il ninja fece un giro di esplorazione, assicurandosi che tutto fosse a posto, una volta al sicuro si sedette al tavolino, accese la lampada ad olio con dei fiammiferi nascosti dentro al caminetto e cominciò ad esaminare la missiva e il pacco. La missiva venne srotolata per prima, non c'era scritto molto, solo semplici informazioni sul trovare il bersaglio e ucciderlo, l'unica informazione rilevante era che la sua base operativa si trovasse a Reihou. Non c'era molto altro se non che avrebbe trovato informazioni più dettagliate sul suo bersaglio, un certo Ito Kazuaki, nell'altro involucro. Incuriosito da quali informazioni si potesse trattare, afferrò l'altro involucro e ruppe il sigillo. All'interno del pacco c'era una scheda identificativa, era in ottime condizioni, notò Kohaku, era stato sigillato perfettamente e l'involucro era impermeabile. Il Mercato ci teneva molto a fargli arrivare quella scheda. La tirò fuori esaminandola attentamente.
    Ito Kazuaki
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    Mukenin di Sunagakure no Sato, Livello A.
    Taglia pari a 950 Ryo.
    Dettagli Mukenin
    - Utilizzatore del Bakuton.
    - In possesso dell'elemento Doton e Raiton.
    - Nessuna conoscenza riguardante una sua predisposizione nella Kuchiyose.

    Il bendato rimase impietrito. Livello A?? Sono forse impazziti? Era senza dubbio un nemico fuori dalla sua portata. Che diamine gli dice il cervello? Non posso certo affrontare questo Ito senza rischiarci le penne...maledizione! Si girò intorno, come se ci fosse qualcuno in quella stanza. Il suo cervello era in pieno movimento. Non aveva senso, non aveva alcun senso, perché affidargli una missione così rischiosa? Per quale dannato motivo? Era forse...Una trappola? Pensano di liberarsi di me? Forse quel ninja davvero è scomodo e hanno deciso di mandare me per liberarsi di due ninja in un colpo solo...sperano quindi che muoia e che uccida quel bastardo...o almeno lo indebolisca a sufficienza per farlo uccidere poi con calma da qualcuno di fidato...prendono due piccioni con una fava... Poteva essere davvero così? Il bendato si ritrovò a riflettere, indeciso sul da farsi. Se non fosse andato, si sarebbe inimicato decisamente il Mercato Nero e molto probabilmente si sarebbe trovato in terra nemica, visto che il Mercato aveva occhi ed orecchie dappertutto, se fosse andato era molto probabile che non sarebbe riuscito a sopravvivere, o almeno le sue possibilità di sopravvivenza erano molto poche. Non c'era però molta altra scelta. Tra una morte certa e una morte possibile era meglio la seconda. Avrebbe dovuto rischiare, prendere la missione e cercare di sopravvivere con tutte le sue forze. Almeno avrebbe provato a dimostrare al Mercato che valeva molto di più da vivo che da morto. Se quello non fosse bastato gli avrebbe semplicemente dimostrato che era un osso molto più duro da uccidere di quanto pensassero. Devo farmi coraggio e prendere la missione per le corna...devo uccidere questo bastardo a tutti i costi o sarà lui ad uccidere me... Sarebbe stata la missione più difficile che avesse potuto affrontare fino a quel momento. Sì, senza ombra di dubbio la più difficile. Per qualche secondo rifletté su ciò che realmente lo scontro comportava. Eventuali sprechi di Chakra non potevano essere contemplati, l'avversario che lo aspettava era decisamente più forte di lui. Sia in termini di capacità, come semplice riserva di Chakra, che in termini di conoscenze, in termini di Jutsu e quant'altro. Non avrebbe potuto sprecare neanche un'oncia del suo Chakra se voleva arrivare allo scontro con qualche possibilità. Sfortunatamente, sospettava che avrebbe dovuto usarne almeno un poco per riuscire a trovarlo. Non sarebbe stato facile ma ci avrebbe provato con tutte le sue forze.
    Arrotolò la missiva, dette un'ultima occhiata ai dati del ninja a cui avrebbe dovuto dare la caccia, memorizzò il tutto e poi tolse il coperchio di vetro alla lampada ad olio. Bruciò i dati e li lanciò dentro al caminetto, non voleva correre nessun rischio futile. Ora che sapeva tutto quello che c'era bisogno di sapere, non c'era la necessità di portarselo dietro. Un attimo dopo fu fuori dalla stanza. Passò per la drogheria del villaggio, che in realtà vendeva di tutto e di più e poi cominciò a muoversi rapido verso la sua destinazione: Reihou.
    Correva sulle rocce brulle di quella terra dimenticata mentre rifletteva con tutte le sue forse su come fare.
    Porca puttana se sarà una missione difficile... Avrebbe dovuto sì centellinare il suo Chakra per evitare di arrivare allo scontro sfornito, ma oltretutto avrebbe anche dovuto muoversi nella città senza dare nell'occhio. Cercare il suo bersaglio non sarebbe stata una passeggiata, la ricerca sarebbe dovuta essere molto basilare. Si sarebbe trattato di trovare indizi sui suoi movimenti e di capire dove fosse il suo covo, il tutto prima che lui si accorgesse di essere ricercato. Avrebbe dovuto interrogare qualcuno? Non lo sapeva. Era certo che se ci avesse provato avrebbe poi anche dovuto o uccidere l'uomo per evitare che si spargesse in giro quello che gli aveva chiesto, trovare un modo per fargli dimenticare quello che era successo oppure semplicemente accorciare enormemente la finestra temporale tra le informazioni ottenute e la scoperta del covo del suo bersaglio. Se si fosse mosso velocemente a sufficienza, sarebbe viaggiato più velocemente delle informazioni stesse, sempre che chi aveva interrogato era interessato a far passare l'informazione. Infine, cosa lo avrebbe aspettato una volta arrivato allo scontro? Ripassò mentalmente quello che sapeva sul suo bersaglio.
    Bakuton....Raiton e Doton....nessun'altra informazione particolare, né sulla Kuchiyose né sul suo stile di combattimento prediletto...peccato davvero... Erano poche ma avrebbe potuto lavorarci sopra. Almeno doveva ringraziare che il suo avversario non avesse il Katon. La cosa che però lo turbava era un'altra. Aveva combattuto contro il Bakuton prima, Hayato era un maestro in quell'arte e lui conosceva ormai una buona quantità di Jutsu appartenenti all'argilla esplosiva. Non era tanto l'esplosione letale delle tecniche a preoccuparlo, quanto la difficoltà che avrebbe avuto nel raggiungerlo. Il Bakuton infatti disponeva dell'abilità di trasformare pupazzi d'argilla in vere e propri animali controllati dall'evocatore alcuni capaci persino di volare con in groppa il ninja. Avrebbe dovuto ricorrere ai volatili e questo sarebbe stato un male, perché significava impegnare ancora più Chakra. Hayato non gliene aveva parlato ma sospettava che quelle benedette creature di argilla richiedessero un impiego di Chakra minore rispetto a quello di una evocazione. Oltretutto, Hayato grazie ad esse riusciva a volare come un fottuto sparviero in aria ad una velocità anche invidiabile. Lo aveva visto evocarne più di tre o quattro in un solo combattimento, senza battere ciglio, quando a lui per richiamare Akahire, doveva richiedere non un modesto quantitativo di Chakra. L'altra volta che ho combattuto con lui Akahire riusciva a tenere testa al loro movimento in aria...almeno questo è confortante....però altre creature da lui evocate come quel piccolo drago di argilla erano molto più veloci...devo tenerne conto assolutamente... Tirò su con il naso, era leggermente irritato dalla situazione che gli si poneva davanti. Ancora non lo aveva neanche visto in prima persona, né affrontato per capirne lo stile di combattimento, ma già odiava il suo avversario.
    Maledizione...lo scontro sarà molto probabilmente aereo...questo un po' mi avvantaggia visto che non potrà usare tecniche Doton...ma non penso faccia molta differenza...utilizzerà il Raiton e appena vedrà che ho il Fuuton userà solo le tecniche della sua abilità... Questo significava ripercorrere per filo e per segno ogni singola tecnica che aveva visto usare da Hayato e non erano poche, considerato che una tecnica gli permetteva di creare qualsiasi animale praticamente. Mentre rifletteva su queste materie, il suo viaggio continuava imperterrito verso Reihou. Aveva deciso di fare tappa ad Iwa, per fare qualche rifornimento e poi da lì risalire verso Nord. Era quasi ironico che una missione così complicata e rischiosa si sarebbe svolta proprio nella sua città natale. Non era mai stato un entusiasta delle coincidenze e questa, tra tutte, era forse la più triste.
    Almeno se morirò, morirò nella stessa città dove la mia famiglia è stata sterminata... Dopo quel pensiero procedette per il resto del viaggio rimuginando sui suoi pensieri, fino al calare della notte. Si creò un rifugio tra gli alberi, dove si legò ad un ramo per evitare di cadere durante il sonno. Non accese il fuoco, non era sicuro in quelle terre accendere fuochi, sopratutto se eri da solo e le bande di briganti e banditi pattugliavano quelle terre come segugi in cerca del coniglio da stanare. Dormì scomodo e con la testa affollata di cupi pensieri, mangiò poco, gallette e acqua, lo stomaco gli brontolò quando non mise altro in bocca. Avrebbe mangiato meglio una volta arrivato a Iwa e a Reihou stessa. Non pensava si sarebbe stancato eccessivamente, anche perché ci avrebbe messo qualche giorno a dipanare una rete di informazioni in quella città dimenticata dagli Dei e a trovare il suo bersaglio. Il giorno dopo si rialzò ancora più di cattivo umore. Si stropicciò l'unico occhio libero e sistemò meglio le bende dell'altro che si erano leggermente spostate nel sonno.
    Questo benedetto occhio....non so neanche se mi servirà a qualcosa contro un Mukenin di livello A...tanti soldi spesi per nulla... Il suo umore era proprio nero. Passò il secondo giorno di viaggio rimuginando senza sosta. Se era giusto o meno mettere la sua vita così in pericolo per una misera paga da parte del Mercato, se era il caso di ritirarsi, ma sapeva benissimo che il Mercato non glielo avrebbe permesso. Era tra l'incudine e il martello e l'unica cosa che avrebbe potuto fare era sperare che il martello si spezzasse più facilmente di quanto non avrebbe fatto l'incudine. Il Mercato Nero era certamente molto più pericoloso e intimidatorio di quanto non potesse essere un mukenin solitario, seppur più capace di lui. Magari è un ninja che non si merita quel titolo...magari ha solo avuto fortuna... Si era detto, sapendo benissimo di mentire a sé stesso, non esisteva la fortuna in quel mondo, o eri bravo o morivi perché non lo eri abbastanza. Il mondo ninja non perdonava errori. Saltò da un ramo all'altro, silenzioso, mortale, una parte di lui si era ormai rassegnata al suo destino. Lo avrebbe fatto e basta, non si sarebbe messo a piagnucolare come un ragazzino, avrebbe fatto quello che andava fatto e non avrebbe fiatato. La missione, concentrati sulla missione....partiamo da una cosa per volta...prima cosa: trovarlo... Non sarebbe stato per nulla facile, avrebbe dovuto cercare di raccogliere informazioni senza esser notato, parlando con più persone e cercando di rimanere nell'anonimato il più possibile. Non voleva allertare il suo avversario né aveva intenzione di ricorrere al Chakra per aiutarsi, era fuori discussione, avrebbe dovuto lavorare con quello che aveva, ovvero le sue forze. Sapeva che non avrebbe potuto azzerare completamente le spese di Chakra, ci sarebbero state situazioni in cui non avrebbe potuto fare altro che ricorrere a qualche tecnica per aiutarsi. Si fermò. Atterrò sul manto erboso di una piccola radura. Era strano vedere ogni tanto sprazzi di foresta nelle terre di nessuno, in mezzo a tutta quella terra brulla, ogni tanto uscivano fuori piccole oasi di verde e lui era proprio dentro una di esse. La radura erbosa era molto piccola, sufficiente per farlo riposare tranquillamente, lì vicino vi scorreva un fiumiciattolo tra le rocce. Si sedette sulla riva del fiume. Immerse la borraccia e riempì il contenitore, ci gettò dentro un paio di pillole potabilizzanti, aspetto qualche minuto e poi bevve un po' d'acqua. Le pillole erano eccessiva attenzione ai dettagli era improbabile che sarebbe stata contaminata l'acqua di un fiume boschivo, sopratutto in quelle terre ormai dimenticate e dove spesso nessuno viveva. Aveva notato come anche i banditi si agglomerassero nelle città, come se avessero paura di dormire fuori dalle mura, in realtà non avevano tutti i torti. Riprese il suo cammino.
    Iwa si profilò qualche giorno dopo all'orizzonte. I suoi edifici diroccati che spiccavano sull'orizzonte, le sue mura semi crollate e i grattacieli spezzati che spuntavano come dita scheletriche come dita di una mano verso il cielo. La città era sempre attiva, fumi di fuochi che uscivano da molti comignoli o non. Entrò nella città insieme ad un piccolo gruppo di carri e viaggiatori, si immise nel flusso con il cappuccio nero ben calato sul volto e cominciò a camminare per le strade tenendosi rasente alle pareti degli edifici. Evitava il contatto visivo con chiunque, senza però perdere di vista le persone intorno a lui, ogni cosa poteva esser potenzialmente letale in quella città. Dai mendicanti privi di arti agli angoli delle strade, ai ladruncoli che correvano nella folla con piccole lame tra le mani per tagliare qualche borsello dei più incauti, alle più letali ombre che spuntavano dai vicoli. Ognuno doveva fare attenzione a quello che faceva, a come si muoveva. Non era facile, ma una volta capito come funzionava, la gente si adattava e prendeva quello che era un episodio strano nelle terre dei regolari, come assolutamente nell'ordinario. Scivolò tra i vicoli, sapeva già cosa cercare. Si sarebbe riposato quella notte ad Iwa, avrebbe fatto rifornimento e da lì sarebbe partito alla volta di Rehiou. Prima però avrebbe dovuto cercare una cosa che aveva maturato nel suo viaggio fino a lì. Aveva riflettuto che per cercare informazioni, sarebbe stato più opportuno mimetizzarsi nell'ambiente circostante, cercando di passare inosservato e per quello aveva due alternative: o utilizzare la Henge no Jutsu, grazie alla quale sarebbe stato in grado di assumere correttamente le sembianze giuste e perfette, ma che gli avrebbero potuto prendere troppo Chakra, sopratutto se avesse passato le giornate travestito, oppure poteva ricorrere a qualcosa di diverso. Aveva visto quel posto tempo addietro, quando aveva abitato ad Iwa prima che Arima comparisse in quelle terre e Daiki gli porgesse la mano del Sole Rosso. Era un piccolo negozietto, abbastanza nascosto tra i vicoli, non aveva bisogno di guardie all'ingresso, Kohaku sospettava avesse la protezione del capobanda di quel quartiere, oppure semplicemente il rispetto dei banditi locali, non lo sapeva con certezza, fatto stava che nessuno aveva osato introdursi al suo interno per cercare di rapinarlo e derubarlo. Il negozietto recava la scritta "Drogheria" sopra la porta, forse un residuo di quando era un negozio per bene ai vecchi tempi di Iwa. In realtà era un assiduo rifornitore di mezzi da scasso di prima qualità e molte altre cose che potevano servire a qualsiasi ottimo ladro per introdursi in una casa o anche in luoghi più sicuri. Entrò facendo suonare un piccolo campanellino arrugginito sopra la porta, il proprietario apparve tra i grossi scaffali, era un uomo di mezza età con i capelli grigi tagliati corti e un pizzetto curato.
    Buongiorno, cosa posso fare per lei? Kohaku annuì con la testa, mentre passava l'occhio libero tra i grossi scaffali di legno che occupavano tutto il negozio, lasciando solo piccoli corridoi dentro ai quali orientarsi. Buongiorno, cercavo qualcosa di adatto per...passare inosservato, ho bisogno di trucchi, coloranti, protesi e quant'altro per poter cambiare il mio aspetto anche se momentaneamente... Non c'era bisogno di girarci troppo attorno, erano comunque nelle Terre di Nessuno. L'uomo annuì in silenzio e gli fece cenno di seguirlo. Lo condusse davanti ad un grosso bancone, più in profondità nel negozio. Un attimo dopo sparì in un corridoio per tornare con una valigia di legno. La appoggiò con cura sul bancone e la aprì con movimenti sicuri, un attimo dopo rivolse la valigia aperta verso di lui. All'interno c'era tutto l'occorrente per potersi camuffare tranquillamente. Trucchi, cerone, coloranti, assortimento di nasi finti, anche qualche abbigliamento particolare per impersonare le persone più anonime, come vecchi o mendicanti...c'è anche qualche parrucca, ma deve stare molto attento con quelle, sono delicate. Kohaku osservò il contenuto, non sarebbe stata una Henge no Jutsu, certo che no, ma sarebbe servito allo scopo. Avrebbe solo dovuto esser cauto a camuffare la voce e a non muoversi troppo o le persone avrebbero capito il suo trucco. Annuì al venditore e questo gli disse la somma, una somma piuttosto cara secondo il bendato, ma non batté ciglio. Richiese anche un grosso sacco di tela dove trasportare la valigia e qualche altro vestito. Una volta uscito di lì, con due sacchi sulla schiena, si diresse verso una vera drogheria per fare rifornimento. Una volta fattosi impacchettare del cibo da viaggio, si diresse verso una locanda per prendere un alloggio e addentare un pasto caldo. Mangiò avidamente, il viaggio lo aveva tenuto a digiuno e chiese una doppia porzione di stufato. A quel punto con la pancia piena, si coricò nella sua stanza. Le porte e le finestre erano state chiuse attentamente, aveva fastidio a pensare che qualcuno avesse potuto introdursi nella sua stanza. Di solito in quelle terre le locande godevano di un poco di protezione, ma non sempre era così e lui non voleva essere il primo ninja a morire nel sonno per mano di un brigantello alle prime armi che non conosceva i limiti della città. In ogni caso andò a dormire con il meccanismo del Kunai da polso addosso e il resto dell'equipaggiamento a portata di mano. Se le cose fossero degenerate, il suo sonno leggero avrebbe fatto il resto.
    Dormì in un sonno agitato, sognando la casa della sua famiglia in fiamme, Hayato su sul maledetto volatile d'argilla che rideva mentre faceva piovere su di lui centinaia di sparvieri d'argilla. Nonostante tutto alla fine gli incubi finirono e lui si rilassò sognando una bella ragazza bionda che aveva conosciuto poco tempo prima: la kunoichi del Mercato Nero avvolta di sensualità e mistero.

    Il giorno dopo si svegliò, si dette una sciacquata nella bacinella che c'era in bagno, gli impianti idraulici lì non erano una sicurezza, anzi per nulla. Si rivestì di tutto punto, si mise i suoi sacchi sulle spalle e, ben equipaggiato e rifornito, uscì dalla locanda e marciò verso la porta Nord della città. Più si saliva e più la vegetazione si diradava, lasciando solo enormi massi a puntellare l'orizzonte, con canyon e crepacci che fendevano la terra in profondi tagli nel suolo. Saltava da un crepaccio all'altro, là dove erano abbastanza vicini da permettergli di colmare la distanza, altre volte usava i sentieri che erano stati percorsi per anni dagli ormai ex abitanti del Paese della Terra, quando non poteva perché un ponte era crollato o una parete era crollata, aggirava volentieri l'ostacolo anche percorrendo la strada più lunga. Fu un viaggio lungo ma cercò di non affrettare le cose, non aveva la necessità di correre e di sprecare tutte le sue energie in quell'itinerario.
    Arrivò a Reihou due giorni dopo e si concesse del tempo per entrare in città tranquillamente e metà del giorno. La città era un mero e pallido fantasma rispetto a come la ricordava. In realtà era stato fin troppo piccolo per ricordare nitidamente ogni singola parte di essa, aveva immagini sfocate e confuse e a volte ingigantite dal fatto che era pur sempre stato un bambino, ma qualcosa ricordava. Il bendato entrò in città con il cappuccio del cappotto nero calato sul volto. Reihou era viva a suo modo come tutti i grandi centri nevralgici delle Terre di Nessuno, strade di fango percorse da bambini vestiti di stracci con la paura negli occhi e le mani agili di chi ha imparato a borseggiare fin dalla culla; uomini che camminavano sui "marciapiedi" per far passare carretti trainati da muli macilenti e bande di mercenari coperti di cicatrici e di lame. Di donne non se ne vedevano se non le occasionali prostitute agli angoli delle strade, mentre di uomini ce ne erano fin troppi. L'odore era il solito tipico di quelle terre: sangue, sudore e feci. Un amalgama potente che connotava la scarsa igiene. Grazie al cielo c'era il coprinaso in bende per non farlo morire di mal di testa per quei fumi quasi venefici.
    Si tenne rasente gli edifici, muovendosi lentamente, senza mostrare la sua fretta e rimanendo coperto dal suo cappuccio scuro. Camminava eppure teneva sotto controllo tutto con il suo unico occhio libero. Aveva deliberatamente scelto di tenersi i muri sulla sinistra, in modo da avere l'occhio destro verso l'esterno e poter controllare tutto ciò che era intorno a lui. La prima cosa da fare era trovarsi un posto da erigere a "quartier generale" da dove coordinare tutte le sue future e possibili mosse. Una locanda sarebbe stata al caso suo, non avrebbe avuto bisogno di pensare a procurarsi del cibo e a rifare la sua stanza. Decise che prima di trovare una postazione, avrebbe girato per la città per farsi una idea ben chiara della sua pianta e di tutti i suoi possibili alloggi. La cosa più importante era infatti avere prima chiaramente presente il luogo dove avrebbe passato i prossimi giorni a cercare informazioni sul suo bersaglio così da muoversi con dimestichezza dentro di essa. Sopratutto voleva trovare una locanda adatta, non troppo lontana da tutto, ma neanche al centro della città, in modo da poter raggiungere ogni parte di essa velocemente.
    Passò il resto della giornata a camminare per le strade di terra battuta. Verso la fine aveva più o meno capito come si sviluppava la città, avrebbe tanto voluto salire su un tetto per avere una maggiore visione di insieme, ma aveva deciso che non voleva mostrare le proprie doti da ninja e quindi, dopo aver preso una stanza al "L'Arpa d'Argento", una locanda fin troppo in buone condizioni per come si trovava la città, era salito usando le scale esterne sul tetto di un palazzo vicino. Da lì era riuscito ad orientarsi abbastanza. La città attiva era poco più della metà degli edifici presenti, molti dei quali ancora diroccati e distrutti, fantasmi di una precedente vita. Il ninja non ricordava nulla della sua infanzia e questo non lo meravigliava affatto. Una volta acquisite le conoscenze necessarie sulla città e sui suoi punti nevralgici, si era ritirato nella sua stanza per riflettere sul da farsi. Non era ovviamente abbastanza, sarebbe uscito il giorno dopo per fare un ulteriore giro, per parlare con le persone e capire quali erano davvero le posizioni migliori per raccogliere informazioni in città. Andò a dormire, abbastanza soddisfatto da quella giornata. I successivi due giorni li passò camminando per la città, raccogliendo lavoretti e parlando con persone del più e del meno, riuscendo a capire più a fondo come funzionava la città. Non fece nessuna domanda sul suo bersaglio o quant'altro, per il momento era soltanto interessato a capire come funzionava la città e dove poter andare per cercare ulteriori informazioni.
    Innanzitutto i punti più importanti della città erano senza dubbio le locande, il mercato, i bordelli, le sale da gioco e per finire anche un edificio dove si disputavano incontri di tutti i tipi, dai duelli tra animali a veri e propri combattimenti tra uomini. Il locale recava una insegna tirata sua alla buona che portava scritto "La Gabbia" forse perché tutti i duelli tra i gladiatori si svolgevano in questa grossa gabbia di ferro posta al centro dell'arena. In questi posti avrebbe potuto cominciare a cercare informazioni sul suo bersaglio. Li aveva visitati tutti, uno alla volta, per essere sicuro su come muoversi e non presentarsi nel posto per la prima volta. Alla fine arrivò la sera del terzo giorno nella sua stanza della locanda, riflettendo su come mettere in moto il suo piano. Si ripassò a mente le informazioni che gli aveva mandato il Mercato Nero, ripetendosele ancora una volta per imprimerle bene nella sua testa così come il volto dell'uomo.
    L'indomani avrebbe dovuto cominciare a fare domande in giro, capire con chi aveva a che fare e sentire se quell'uomo aveva qualche debolezza o quant'altro. Di sicuro, scoprire dove fosse il suo covo non sarebbe stato facile, anche se non era detto, non tutti i ninja davano importanza alla loro riservatezza e ancora non aveva capito con chi aveva a che fare. Le più grandi debolezze di un ninja sono le donne, il denaro e l'alcol... Era sempre quello che gli aveva ripetuto una sua antica maestra, una sensei che adesso era morta. Ciò che aveva imparato era che spesso i Mukenin indulgevano in quei vizi senza problemi, ottimi elementi per iniziare a cercare.

    Il giorno dopo si svegliò abbastanza presto, cominciò subito l'opera di travestimento. Cambiò i propri abiti in qualcosa di più anonimo, vestiti usurati e vecchi da mendicante, si tolse le bende dall'occhio sinistro e si infilò una bandana nera, si passò del colorante bianco tra i capelli neri che subito acquistarono un colore grigiastro, poi qualche tocco di trucco e per finire una cicatrice finta sotto lo zigomo sinistro completavano il tutto. Si guardò allo specchio ammirando il lavoro, sembrava un uomo di mezza età, le rughe non troppo pronunciate, il volto leggermente abbronzato, una profonda cicatrice che scavava l'occhio sinistro nascosta in parte da una benda. Quello era stato abbastanza facile, i vestiti erano tra il nero e il marrone, vestiti logori da mendicante ma abbastanza resistenti. Gli stivali erano spiegazzati, i vestiti pure e Kohaku sospettava che per la fine delle sue giornate avrebbe di sicuro assunto un aspetto più vissuto tutto quel travestimento. Lasciò gran parte del suo equipaggiamento ninja nella stanza, nascosto in un involto dietro un cassettone tenuto sollevato da terra contro la parete. Si munì soltanto del suo kunai da polso e del suo anello da cui non se ne separava quasi mai, e che coprì con un guanto, di radiolina e cimici che tenne in una tasca interna degli abiti. A quel punto era pronto per uscire. Passò defilato fuori dalla locanda senza farsi vedere e da lì si mescolò nella strada in mezzo a tanta altra gente. Girò per parecchi minuti, passeggiando per la città di nuovo in cerca di informazioni e ripassandosi a mente i percorsi che aveva fatto il giorno prima. Voleva essere sicuro di avere una buona mappa mentale della città in testa così da muoversi rapido tra i vicoletti. Alla fine si infilò in una locanda piuttosto grande, non una defilata come la sua, l'aspetto era quasi peggiore ma il numeroso afflusso di gente lo confortava, lì avrebbe trovato di sicuro informazioni interessanti. Entrò, il passo lievemente più lento, un poco claudicante ad imitare quello di una persona più anziana di molti anni di lui. Si sedette faticosamente al bancone e ordinò al barista una pinta di birra. L'uomo non alzò neanche un sopracciglio a quella richiesta nel bel mezzo del mattino. La birra gli venne lanciata sul bancone e Kohaku la afferrò saldamente, sorseggiandola con cautela. Attese parecchi minuti, seduto lì in silenzio, il vociare intorno a lui, il chiacchiericcio sommesso di mercenari, prostitute in pausa, marinai, mercanti di schiavi, bruti e quant'altro mentre sorseggiavano qualcosa da bere in compagnia. Nelle terre di nessuno era molto più facile trovare gente a riposo la mattina piuttosto che la sera o il pomeriggio dove la maggior parte delle attività veniva svolta. A quel punto avvicinò il barista con un cenno del dito, nella mano libera aveva infilato una buona somma di denaro, sufficiente per far parlare le persone giuste.
    Devo farti i complimenti per la birra, davvero ottima...chi ti rifornisce? Disse tendendogli la mano per stringergliela. Dentro il palmo aveva un buon centinaio di Ryo accartocciati. L'uomo sollevò un sopracciglio sorpreso, afferrò la mano e subito la sorpresa passò dagli occhi alla bocca, trasformandosi in un sorrisetto complice. La prendo da Kamutazo, un produttore a Nord di qui. Kohaku annuì rigirandosi il boccale vuoto tra le mani.
    Ah, sai anche io ero un produttore di birra tempo addietro. Avevo racimolato un poco di soldi facendo il mercenario, poi ho dovuto smettere quando mi buscai una freccia nel ginocchio e con i soldi raccolti ci avevo tirato su un bel birrificio, sì, proprio così...Ad ogni modo...ho perso tutto tempo fa quando un incendio ha devastato la mia proprietà, non si è mai al sicuro da nessuno in queste terre...
    L'uomo annuì, le braccia incrociate sul petto, il bendato non mancò di osservare come l'occhio del barista si fosse chinato un attimo per vedere la somma che aveva in mano, per poi tornare subito su, lo sguardo molto più attento di prima. Ormai sono troppo vecchio per fare il soldato, e sono venuto qui per cercare un lavoro facile...Nonostante tutto non ho perso la mano con le armi e so difendermi bene, ho sentito che ci sono alcuni signori in città che pagherebbero bene per uomini con esperienza da usare...Parlo di fare cose che uomini normali non sono capaci di eseguire, non so se mi capisci...hai qualcuno a cui posso rivolgermi?
    Il barista si passò una mano sui folti baffi, lisciandosi pensando lentamente. Sta pensando a quello che mi dirà... pensò leggermente contrariato. Significava che stava scegliendo cosa dirgli e cosa no. Peccato che il denaro non poteva sciogliere completamente la lingua di un uomo.
    Ci sarebbe qualcuno che sa molto di tutto ciò che avviene in città...è il vecchio Hanzo, se ne sta sempre nella piazza della città, nel centro del mercato, non farti ingannare dal suo aspetto gracile, è forse la persona più informata del posto, ai suoi occhi non sfugge nulla. Spesso trova lavoro agli uomini che se ne sanno dimostrare capaci...Se hai bisogno di un lavoro lui saprà trovartelo...al giusto prezzo ovviamente...
    Kohaku abbassò la testa, ringraziò l'uomo e uscì dalla locanda. Non voleva gettarsi così a pesce sul primo indizio, quindi rimase il resto della mattinata a bazzicare da una locanda all'altra, facendo le stesse domande, raccontando la stessa storia. Molti confermarono che questo vecchio Hanzo era le orecchie e gli occhi della città. Altri fornirono nominativi differenti, ma il più appetibile rimaneva comunque Hanzo. Uscì all'ora di pranzo, dopo aver mangiato in un locale chiamato "La Cavallina Zoppa", lo stomaco era pieno di prosciutto salato, patate e formaggio. La decisione nella sua testa era chiara.
    Era tempo di fare una visita a questo vecchio Hanzo.

    Arrivato al mercato, cominciò a girare, non voleva mostrarsi come un vecchio guardone in cerca di qualcosa. Si mosse tra le bancarelle avvolto dai fumi del cibo fritto in banchini vicini, dall'odore del pesce non più così fresco dopo una mattinata passata al sole e dalle urla dei mercanti. Assaggiò cibi, provò sete, comprò qualche bazzecola per calarsi nella parte. Il suo unico occhio libero era sempre vigile, vagliava ogni persona presente in quel posto, anche molto grande, in cerca del suo obiettivo. Molti locandieri avevano descritto il vecchio come un uomo sulla ottantina, piccolo di statura con un lungo pizzetto bianco e la testa rasata, gli era stato detto che portava anche due grossi occhiali sul naso, la descrizione sarebbe dovuta essere sufficiente. Si sedette su una panchina e osservò il mercato con attenzione anche se cercava di fingersi un vecchio stanco a riposo. Parlò con un pescivendolo dalla voce possente che urlava per tutta la strada le sue mercanzie mentre con gli occhi osservava ogni cosa e poi rivelava le sue informazioni alle signore che passavano da lui a parlare. L'uomo lo osservò sorridendo con quel suo faccione grasso, e quando gli chiese del vecchio Hanzo i suoi occhietti porcini si fecero stretti prima di indicare verso un grosso edificio al centro del mercato.
    Il ninja si girò osservando l'edificio che svettava al centro del mercato. Le bancarelle circondavano quella piccola costruzione ad un piano non troppo serratamente. Rimaneva un anello circolare fatto di alberi e panchine distrutte. L'architetto di quella costruzione doveva risalire al periodo di pace di Iwa, adesso delle sue costruzioni e composizioni floreali non rimaneva nulla se non qualche albero spoglio, qualche panchina dipinta e scarabocchiata e tanta sporcizia accumulata in quell'anello. Le bancarelle si sviluppavano intorno, serrate, edifici costruiti da legno e lamiera, raffazzonati alla buona ma stabili. Fu sufficiente per il ragazzo guardare il basso edificio, chiaramente non una costruzione antica, visto che era interamente fatto di legno, qualcuno doveva averlo costruito dopo, in quella che chiaramente avrebbe dovuto essere una piazza. Sul tetto stava una figura, piccola, camminava in cerchio, osservando di sotto. Si avvicinò alla costruzione ma degli uomini vestiti con pezzi di armatura e vecchie spade e lance lo fermarono. Kohaku alzò le mani in segno di pace.
    Cosa vuoi? Qui non si può entrare vecchio.
    Devo parlare con Hanzo..
    Ah! Se avessi un centesimo per ogni persona che ho sentito dirlo, adesso sarei re della città...togliti dai piedi, nessuno può parlare con lui. Accentuò il discorso spintonandolo indietro con l'asta della lancia. Kohaku indietreggiò e lasciò perdere. Avrebbe dovuto trovare un altro modo per parlare con Hanzo.
    Attese. Camminava per il mercato, ronzava attorno all'edificio senza farsi troppo notare, cercando di capire come funzionasse. Aveva visto persone entrare, dopo aver mostrato qualcosa alle guardie, non avrebbe saputo dire cosa. Ma quello sarebbe potuto essere un buon indizio. Aspettò che uno degli uomini che era entrato a parlare con Hanzo uscisse e poi lo pedinò. Seguì i suoi movimenti, mentre l'uomo di mezza età camminava tra i vicoli, un grosso mantello nero a coprirlo. Non poteva sapere chi fosse, non sembra un ninja, forse sia per l'età che per i movimenti con cui si spostava. Non era avvezzo a muoversi senza fare rumore e una sagoma particolarmente familiare spuntava dal suo fianco sotto il mantello. Una balestra, quest'uomo ha paura di essere rapinato e gira con una balestra carica sul fianco...non stupido... Attese che quello si infilasse in un vicolo, poi si calò il cappuccio sulla fronte e senza farsi notare, utilizzò il controllo del chakra per scalare una parete e trovarsi sul tetto che dava sopra la testa dell'uomo.
    Bikou Ninjutsu - Tecnica dell'Inseguimento Silenzioso
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    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Supplementaria
    Grazie a questa tecnica è possibile concentrarsi maggiormente sul celare la propria presenza ed in particolare ridurre notevolmente la probabilità d'essere individuati durante un inseguimento. Grazie a questa tecnica è possibile usufruire al meglio degli oggetti circostanti per nascondere la propria presenza al nemico.
    Consumo: N/A

    Quello si fermò ad una porta, cominciando a trafficare con qualcosa, forse delle chiavi. Kohaku camminò sulla parete, scendendo verso il basso, per poi lasciarsi cadere silenziosamente alle spalle dell'uomo. Un passo leggero, lo scatto del kunai che usciva dal meccanismo, fu sufficiente a far girare l'uomo di scatto. Kohaku se lo aspettava, la balestra uscì da sotto il mantello per incontrare la lama del kunai che ne deviò il percorso. Il clang sonoro del dardo che veniva sparato dall'arma, il rumore secco quando si conficcò nel muro alle sue spalle. La balestra cadde a terra, rimbalzando sul fango. L'uomo venne sbattuto sulla porta alle sue spalle, il pugno del ninja lo teneva per il collo, il kunai pungolava la carotide.
    Cos...aiut.. La mano fasciata del ninja si serrò sulla sua bocca, soffocando le parole.
    Ascoltami bene disse sussurrando a un palmo dal suo naso. Se fiati ti uccido, se ti muovi ti uccido, se fai qualche movimento che non mi piace, ti uccido. Ora drizza bene le orecchie...Non sono qui per ucciderti o derubarti, voglio solo delle informazioni...tu me le darai, senza muovere un muscolo, io me ne andrò per la mia strada e domani ti sarai già dimenticato di questa brutta storia, intesi?
    L'uomo aveva gli occhi spalancati per il terrore. Forse non aveva capito. Kohaku guardò a destra e a sinistra nel vicolo, le persone passavano e se anche qualcuno lo aveva visto, nessuno si prodigò per venire ad aiutare il vecchio. L'unica cosa buona nelle terre di nessuno era che nessuno aiutava gente in pericolo. Ripeté la frase una seconda volta, per essere sicuro che il vecchio la comprendesse.
    Alla fine il vecchio capì quello che stava dicendo e annuì. A quel punto Kohaku lasciò andare la mano e cominciò a fare domande.
    Non parlare se non te lo dico io...Ora, chi è Hanzo? Cosa fa in quell'edificio e come posso riuscire a parlarci? Puoi parlare.
    L'uomo sembrò rilassarsi visibilmente quando capì che Kohaku non lo stava prendendo in giro, ma voleva davvero delle informazioni.
    Hanzo è il capo del mercato...il protettore che si assicura che nessuno rubi o che si prenda ciò che non gli spetta...ogni mercante deve pagargli una quota mensile e lui si assicura che i suoi uomini controllino che tutto vada per il verso giusto...Ovviamente il mercato è anche una ottima fonte di informazioni e pettegolezzi e alcuni mercanti pagano anche con informazioni...Per parlare con lui hai bisogno di questo.. tirò fuori dalla tasca un medaglione di ferro su cui era incisa la faccia di una bilancia spezzata. Kohaku lo osservò, poteva sembrare una grossa moneta e si nascondeva bene nel palmo di una mano, ecco perché non era riuscito a vedere cosa fosse. Ce lo hanno tutti i suoi sottoposti fidati, raccogliamo informazioni per lui da ogni parte della città e poi veniamo a riferire... Kohaku abbassò la testa, aveva capito. Grazie, sei stato d'aiuto...Ti lascerò in posto sicuro stai tranquillo...
    Cosa..?
    Il kunai si girò nella sua mano, l'anello colpì la tempia dell'uomo con violenza, sbattendolo contro la parete. L'uomo cadde a terra privo di sensi. Non lo aveva ucciso, non voleva uccidere se non era necessario ed era stato collaborativo, voleva premiarlo per quello. Rinfoderò il kunai e si caricò l'uomo sulla spalla, si guardò intorno e poi con un balzo fu sulla parete. I piedi fecero subito presa mentre camminava rapido verso il tetto. Una volta lì lasciò cadere l'uomo e prelevò la moneta. A quel punto scivolò di nuovo nel vicolo e tornò al mercato il più rapidamente possibile. Le entrate nell'edificio erano due, stavolta sarebbe entrato dalla parte in cui non aveva provato la prima volta, non voleva essere riconosciuto. Si presentò, le guardie lo fermarono squadrandolo con occhio arcigno, vista la moneta lo fecero passare senza batter ciglio. Il ninja si infilò soddisfatto nella struttura, altre guardie all'interno lo fissarono tranquille mentre saliva la scala di legno per l'ultimo piano. Arrivò sul tetto, c'erano quattro guardie armate di balestra ad ogni angolo dell'edificio e al centro dello stesso c'era un tavolo di legno, una tenda di tela e due panche. Il vecchio uomo seduto al tavolo ricordava molto bene la descrizione datagli dai locandieri, era lui Hanzo.
    Si avvicinò e l'ometto gli fece cenno di sedersi davanti a lui. Si guardò intorno, la tenda era chiusa su tutti i lati e la fortuna era che non c'era nessuno nella tenda stessa, il problema era che però bastava un grido per richiamare i balestrieri. Oltre a quello c'era il fatto che Hanzo sembrava più che tranquillo seduto al suo tavolo, Kohaku sospettava ci fosse un qualche meccanismo difensivo a proteggerlo e la cosa non gli piaceva affatto. Si sedette al tavolo adavanti all'ometto, mostrò il medaglione e il vecchio annuì mentre scriveva qualcosa su un grosso libro che aveva davanti. Kohaku rimase in silenzio, i secondi passavano lenti mentre rifletteva sul da farsi. Doveva agire il prima possibile senza fare troppo rumore e senza allarmare nessuno.
    Puoi metterlo via... disse il vecchio.
    Kohaku fece per riporre la moneta nella tasca ma accortamente la lasciò cadere a terra. Il rumore del metallo sul legno mentre si chinava per raccogliere la moneta. Mi scusi... Disse con fare impacciato, chinandosi per terra diede una occhiata sotto al tavolo e i suoi parziali sospetti vennero confermati. C'era una balestra carica legata al pianale, un rapido movimento, il kunai venne fuori dal meccanismo, tagliò la corda della balestra e rinfoderò l'arma rapidamente, il tutto mentre si rialzava.
    Allora...cosa hai per me? disse il vecchio pazientemente.
    Delle domande..
    Il vecchino alzò la testa osservandolo attraverso i suoi spessi occhiali, un'ombra di un sorriso comparve sulle labbra. Oh, mi sa che non hai capito come funziona, sei nuovo vero? Non ti ho mai visto... La mano raggrinzita che scivolava sotto al tavolo.
    Si, sono nuovo, ho bisogno comunque delle informazioni...e tu me le darai Balzò in avanti. Il vecchio mosse il braccio sotto al tavolo con uno scatto, ma il grilletto della balestra non produsse nulla se non stupore nei suoi occhi. I sigilli vennero fatti, la mano del ninja subito poggiata rapida sulla fronte dell'uomo. Le bende che toccavano la testa rasata, il vecchio fece per sollevare una mano ma Kohaku la immobilizzò sul pianale con un gesto fermo. Pochi secondi dopo cadde il silenzio e gli occhi dell'uomo si fecero leggermente sempre più vitrei. Era caduto nel suo genjutsu.
    Kakkou no Genjutsu - Il Genjutsu di Kakkou
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    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Genjutsu
    Una tecnica di basso livello che ha lo scopo d'estorcere informazioni alle proprie vittime. Quando il soggetto viene catturato in questo Genjutsu normalmente è legato poiché in caso contrario sarebbe facile uscirne con il Kai. Il Genjutsu necessita che l'utilizzatore rimanga immobile mantenendo un contatto fisico con il bersaglio per tutto il tempo in cui il Jutsu viene adoperato. L'utilizzatore dovrà fare una semplice domanda per volta, in modo chiaro e comprensibile al bersaglio e quest'ultimo dovrà rispondere. Ninja di grado pari o superiore all'utilizzatore potranno rifiutarsi di rispondere rinchiudendosi in uno stato catatonico da cui potranno uscire solo se il Jutsu viene dissolto, oppure dopo due turni. Se il bersaglio risulta di un grado o più inferiore, sarà tenuto a rispondere con precisione a qualsiasi domanda.
    Gli specializzati in Genjutsu sono considerabili di un grado superiore nell'uso di questo Jutsu, se lo subiscono.
    Consumo: 2

    Bene...ora diamoci da fare...Voglio sapere tutto quello che sai su un certo Ito Kazuaki, Mukenin di livello A residente qui...parla rapidamente.
    Il vecchio sapeva abbastanza, non molto ma a sufficienza. Aveva sentito il nome dell'uomo ma non lo aveva mai visto. Sapeva però che in città era solito dedicarsi alla prostituzione, frequentando un bordello chiamato "L'Arco", alle scommesse sui cani dove aveva perso una fortuna scommettendo su un mastino di nome "Quattro Dita" tre giorni prima, la notizia aveva fatto scalpore nel sottobosco e si diceva che dovesse una grossa somma, ma non sapeva molto altro. Non era riuscito però a scoprire dove risiedesse e cosa facesse. Era più che sufficiente, aveva posti dove cercare. Un attimo dopo lasciava la mano del vecchio e lo stendeva di nuovo con il kunai, lasciandolo svenuto sul tavolo, la testa appoggiata al grosso libro. Uscì da lì rapidamente, ma senza dare nell'occhio.
    A quel punto era scivolato via nei vicoli, si era spostato con il favore delle ombre e aveva rivoltato i suoi abiti che erano a doppia faccia, cambiando colore degli stessi. Si bagnò i capelli con dell'acqua piovana raccolta in un secchio e dall'odore discutibile ma fu più che sufficiente per far perdere parte del colorante e far tornare il nero a risplendere. A quel punto aveva preso un telo appeso fuori da una finestra e lo aveva fatto a pezzi fino a quando non era riuscito a ricavarci una bandana che aveva posto sul capo e su parte del viso a coprire l'occhio sinistro. Era abbastanza cambiato, sufficientemente per poter passare dal bordello più vicino a spendere qualche spicciolo. La prima visita sarebbe stata a "L'Arco", poi sarebbe passato dalla "Gabbia" per vedere i cani sbranarsi tra di loro.

    "L'Arco" era un bordello di alto livello. L'edificio era imponente, alto ben cinque piani, con finestre dai vetri sfumati e coperti da tendine rosse e bianche, ogni piano aveva un suo principale compito "attrattivo" e ognuno possedeva stanze laterali provviste di ampi e soffici letti e della privacy necessaria per fare felice un uomo in piena libertà. Quando Kohaku entrò nel locale uno sciame di belle donne gli balzò addosso. Erano numerose, vestite di lino sottile senza nulla sotto che rivelava i capezzoli scuri sotto quel tessuto bianco trasparente e mutandine di pizzo di differenti colori. Lo ghermirono avvolgendolo con il loro profumo di vaniglia e lillà mentre scivolavano intorno a lui passandogli le mani sulle braccia e sulle spalle. Il bendato si era camuffato in una versione un poco più anziana di sé stesso, forse sarebbe potuto passare per un mercenario quarantenne e avrebbe dovuto mantenere il tono di voce giusto. Quindi si fece forza e fece una voce grossa mentre cercava di uscire da quell'abbraccio ammaliatore. Non sapeva per quale motivo, ma da quando aveva conosciuto Hinode non era più interessato alle prostitute, né ai loro doni invitanti. Sembrava che il pensiero di quella donna avesse spazzato via la voglia per tutte le altre. Sospirò a fondo, gli dei solo sapevano cosa gli aveva fatto.
    Scusatemi belle signore..
    Una di loro, una bionda con guance rubizze, leggermente in carne e dai seni molto prosperosi gli strinse il braccio con forza alitandogli all'orecchio. Kohaku avvertì il proprio braccio destro affondare in quel petto soffice e caldo.
    Non la scuso, signore, il mio letto è rimasto troppo freddo troppo a lungo e ho bisogno di un forte uomo che lo scaldi di nuovo...vieni con me, vieni e ci concederemo una notte che entrambi non dimenticheremo... Disse mentre leggermente lo strattonava verso un'alcova coperta solo da una piccola tenda rossa. Il ninja oppose leggermente resistenza, fino a quando quella non lo tirò con troppa forza allora si fermò sul posto, irrigidendosi subito. Doveva stare molto attento con quelle donne, non lo avrebbero fatto uscire da quel posto fino a quando ogni centesimo nelle sue tasche non fosse sparito.
    Un'altra ragazza, più giovane, con i capelli mori legati in una treccia, gli si era attaccata all'altro braccio. Non aveva seni così prosperosi come l'altra ma erano pur sempre consistenti e cercava di tirarlo dall'altra parte, lambendolo con altrettante moine. Una terza gli si era appesa al collo, sussurrandogli ciò che gli avrebbe fatto tra le lenzuola se l'avesse portata nella sua stanza. Una quarta arrivò davanti a lui e sollevò in un attimo la gonna della terza donna, mostrando le mutandine di pizzo nero e dandole una pacca su una natica pallida.
    Io lo so cosa vuoi tu, tu sei un grande uomo che una sola donna non può saziare, tu vuoi me e Ivette per una notte focosa, prendici e non vorrai più uscire dalla nostra stanza. La terza donna rise mentre si ritraeva leggermente per fare lo stesso alla quarta. Scivolandole alle spalle e sollevandole il vestito, mostrando le mutandine rosse della quarta e passandole le mani sui fianchi nudi con sensualità. Le due donne risero mentre tornavano a strusciarsi su di lui.
    Kohaku non seppe come non riuscì ad arrossire davanti a tutto ciò. In qualche modo riuscì a divincolarsi e ad uscire da quel groviglio di bei corpi nudi. Forse in parte aveva contribuito il viso arrossato delle quattro, i capelli leggermente scarmigliati, gli occhi dalle pupille dilatate e il loro modo di muoversi un poco goffo ma pur sempre sensuale. Il ninja sapeva che al piano terra venivano tenute le prostitute più "sacrificabili" quelle a basso prezzo che operai e contadini potevano permettersi con pochi spiccioli, e che molte di esse, se non tutte, venivano periodicamente drogate per reggere il ritmo di sesso che erano costrette a subire. A lui non interessavano queste prostitute, no, lui voleva quelle dei piani superiori, quelle più belle e sensuali, quelle per cui si pagavano le grandi somme e che erano esperte e dedite a molti più giochi sessuali, di una semplice scopata in un'alcova.
    Scivolò rapido tra i corpi, rifiutando cortesemente quelle che gli venivano incontro, nessuna sembrava particolarmente offesa considerato che si buttavano subito sull'uomo successivo con un gridolino di gioia quando qualcuno accettava la loro offerta. Arrivò alle scale e cominciò a salirle. Dal primo piano le cose cambiavano radicalmente. Da pavimenti di legno e alcove ricavate nella parete con solo una tenda a chiuderle, si passava ad un pavimento rivestito da un soffice tappeto e a un ingresso composto da cuscini e narghilè sparsi per la stanza che poi si diramava in una serie di corridoi che davano a vere e proprie camere da letto. Passò il primo e il secondo piano che erano fondamentalmente molto simili con qualche aggiunta diversa man mano che si saliva sulla qualità dei tessuti, delle sete e delle donne stesse. Le donne al primo piano sembravano un poco più vigili del pian terreno ma i loro movimenti e il loro atteggiamento a voler ricercare obbligatoriamente il sesso, anch'esse facevano uso di qualche narcotico per offuscare i sensi, solo che stavolta sembrava che la droga fosse somministrata anche agli uomini visti i loro sguardi vitrei. Gli incensieri a muro...devono infilarci qualcosa per disinibire i sensi o simile, molto probabilmente gli uomini sono consapevoli di questo...o forse no... Al secondo piano le cose miglioravano un poco, adesso ogni tanto le donne intrattenevano qualche conversazione con i propri clienti prima di portarli nelle loro stanze da letto ma a seconda del cliente alcune continuavano ad essere drogate, altre ancora bevevano vino insieme a lui, magiando su lettini reclinati, dilettandosi in balletti personali per lui, oppure facendogli bere il vino dal proprio ombelico e cose del genere, ovviamente tutto a spese del cliente.
    Il vecchio aveva detto che il suo ninja frequentava le prostitute di alto livello, quelle del quarto e del quinto piano, Kohaku era quindi diretto lì, sarebbe passato dal quarto per cercare informazioni e poi si sarebbe diretto al quinto. Non voleva lasciare nulla al caso però, arrivato al terzo piano, si gettò su un cuscino tra le braccia di una bella rossa e cominciò a chiacchierare animatamente. Iniziò parlando del più e del meno, le donne a quei piani accettavano molto volentieri anche qualche chiacchierata tranquilla, non avendo i sensi offuscati come quelle ai piani inferiori, sapevano che intrattenere un cliente era un'ottima cosa. Nell'aria c'era la musica di un'arpa suonata da una delle donne e accompagnata da un flauto dolce, cesti di frutta pendevano dal soffitto.
    Iniziò lamentandosi del lavoro di mercenario, di come la vita fosse difficile da quando aveva perso un occhio nella battaglia di Kusa e da allora era sempre stato difficile centrare il proprio bersaglio con un coltello da lancio. La donna sembrò essere molto compassionevole, accarezzandogli la testa mentre si appoggiava a lui e offrendosi di consolarlo con il suo corpo. Kohaku accettò, sapendo che avrebbe dovuto finger fino in fondo e cercò di non rivelare il suo travestimento, dicendo alla donna che amava fare sesso vestito. Una volta finito l'amplesso il ninja lanciò l'esca.
    Ah ci voleva proprio, è stata una giornata terribile oggi...Mentre venivo qui un tizio mi ha spinto per terra, sembrava un ninja per questo non mi sono girato per dirgli il fatto suo...sai come è...sono tizi pericolosi...ma ogni uomo è debole se non sa che sta per essere attaccato, quindi l'ho seguito per ripagarlo con un pugnale tra le costole poi...l'ho seguito qui dentro ma poi ho deciso che la mia vita non valeva la pena per sprecarla dietro a quel figlio di puttana...
    La donna sollevò la testa ascoltando con attenzione. Sembrava che qualcosa avesse funzionato. Almeno sperava. So di chi stai parlando...L'ho visto salire poco fa, non ti consiglio di andarlo a cercare, frequenta sempre il quinto piano, paga le donne più costose ed è a volte molto...irascibile...ma paga sempre bene...non è un tipo che potresti provare a prendere di soppiatto vecchio, faresti meglio ad accontentarti di stasera e andartene per la tua strada. La dolce donna che lo accarezzava compassionevole e interessata ai suoi problemi era scomparsa nel momento in cui i soldi erano stati poggiati sul piatto, ora aveva a che fare con la vera prostituta che si celava dietro quella facciata di risatine e finta comprensione.
    Il bendato annuì, adesso sapeva qualcosa, non era molto ma era pur sempre qualcosa. Frequentava il quinto piano, ottimo, si sarebbe risparmiato una girata al quarto. Ora non restava che cercarlo. Ti ringrazio, me ne andrò per la mia strada allora... disse mentre si rimetteva i pantaloni. Vide una bottiglia di vino piena per metà sul tavolo, forse di un precedente cliente Lo finisci? È buon vino è un peccato buttarlo le disse indicando la bottiglia. La donna fece un cenno con la mano, come a volerlo lasciar fare, senza tanti complimenti afferrò la bottiglia e uscì dalla stanza dirigendosi alle scale. Finse di scendere le scale ma dopo qualche minuto si accodò ad un gruppo di ragazzotti che salivano verso i piani alti. Mentre saliva, mandò giù un sorso di vino, si punse le guance più volte in modo da stimolare il rossore e si sfergò il naso arrossando anche quello, gli sarebbe servito. Il piano è semplice: ci fingiamo ubriachi, controlliamo se è davvero lui da qualche parte, ci facciamo buttare fuori dal locale e poi aspettiamo che lui esca per pedinarlo...speriamo che vada tutto bene...
    Arrivò al quinto piano e le cose erano radicalmente diverse dai piani inferiori. Tappeti eleganti erano disseminati per terra. Cuscini ricamati in oro soffici come nuvole, narghilé placcati in oro ed argento, vino tra i migliori versato in brocche di vetro, nell'aria c'era odore di fumo, alcol, profumi costosi, musica, cibo cucinato e tanto altro. Uomini sedavano su triclini o semplicemente sdraiati a terra in quell'enorme ingresso, altri corridoi portavano verso poche stanze molto più grandi di quelle ai piani inferiori. Le donne erano attente e tutte ben vestite e curate, con abiti che risaltavano i loro corpi stupendi. Non ce ne era una che non gli facesse girare la testa due volte, vestite di seta e pizzo erano uno spettacolo per gli occhi. Scivolò a sedere e alcuni uomini lì seduti, vestiti con abiti costosi ed eleganti gli lanciarono qualche occhiata di disprezzo come se fosse fuori posto. In effetti i suoi abiti erano pessimi, era già tanto se nessuno lo avesse notato al terzo piano, ma qui stonava come un tulipano in un prato di margherite. Era anche per questo che si era "preparato" alla buona su per le scale, non aveva tempo per un cambio di abiti ideale, avrebbe giocato la carta dell'ubriaco. Che meraviglia, quindi questo è quello che voi riccastri vi godete all'ultimo piano eh? Ahahah! Bastardi fortunati!
    Bastò un gesto secco di una delle donne per far apparire uomini nerboruti nella stanza. Kohaku balzò in piedi. Ehi ehi! Cosa fate?!? toccate? Non si tocca! Lasciatemi! Spintonò via uno degli uomini e cominciò a correre per la sala, ormai era in ballo e avrebbe ballato. Avrebbe recitato la parte dello zotico fino alla fine e avrebbe provato a raccogliere più informazioni possibili prima di esser buttato fuori. Corse per la sala, slittando sul tappeto morbido e rovesciando i narghilé sui materassi. Al suo passaggio spalancava le porte delle stanze, rivelando persone intente in amplessi amorosi. Uno dopo l'altro, cercò di scappare il più a lungo possibile, investigando in ogni stanza. No...no...no...maledizione dove diamine è? Guarda che posto! Ci credo che gli piace venire qua sopra! Il pericolo di far saltare la sua copertura era sempre più alto, scaraventò via un uomo che era riuscito ad abbrancarlo, facendolo ruzzolare a terra con un calcio sul viso. Non doveva dimostrarsi troppo bravo o avrebbe attirato sospetti. Fece finta di farsi colpire dal pugno dell'uomo successivo, cadde disteso, arrancando trascinò con sé il suo assalitore e lo fece rotolare sui cuscini dietro di lui dopo avergli piantato un piede sulla pancia e averlo scaraventato alle sue spalle. Si rialzò ondeggiando, il dolore era quasi nullo visto che aveva spostato il corpo insieme al pugno e aveva attutito la forza del colpo con la mano bendata. Afferrò le maniglie della porta successiva e le spalancò con un gesto plateale. Ricchi bastardi, venite fuori! Il letto matrimoniale era intatto, due figure nude stavano in piedi contro la parete. Una donna dalle forme stupende era legata con le mani ad un appendiabiti mentre l'uomo con in mano un kunai le tracciava linee rosse sulle natiche, aprendole tagli non troppo profondi ma sottili, era piena di linee dai polpacci fino a metà natiche. La donna piangeva sommessamente ma non emetteva un gemito. L'uomo era completamente nudo e si girò di scatto all'entrata del bendato. Il kunai lasciò le sue mani in un lampo mirando a Kohaku che ebbe appena la prestanza di riflessi di muoversi di lato, il buttafuori dietro di lui non fu altrettanto veloce e cadde a terra con un kunai che gli spuntava dall'occhio destro. Merda, non è lui!
    Oh cazzo!!
    Scattò di lato indietreggiando le mani alzate, l'uomo nudo veniva verso di lui a grandi falcate, l'aria minacciosa smorzata soltanto dai gioielli di famiglia che dondolavano a ritmo. Kohaku si guardò intorno, era tempo di togliersi di lì il prima possibile. Scattò tra i cuscini, evitando agilmente le persone mentre altri uomini nudi uscivano dalle stanze che aveva aperto, alcuni armati di pugnali e spade, forse temevano un assalto alla loro vita. In un gesto più rapido che istintivo, roteò tra due uomini e afferrò la spada in mano ad uno spingendola verso il ventre dell'altro. Un secondo dopo il primo uomo si ritrovò ad aver pugnalato il secondo senza volerlo. Le guardie del primo si girarono verso l'uomo armato di spada che ancora osservava la sua mano serrata intorno all'elsa dell'arma infilata nel ventre di un altro uomo. Subito dopo scoppiò il caos. Kohaku fece in tempo ad arrivare alle scale e a gettarsi nella tromba delle stesse, senza tanti complimenti. Dietro di lui, grida impaurite di donne si levarono seguite da grugniti e urla di rabbia degli uomini mentre iniziavano una rissa in piena regola, ognuno con le proprie armi. Il mukenin che aveva visto fu ostacolato dalla battaglia appena scoppiata e sembrava non essere troppo impegnato a seguirlo. Mentre cadeva dalla tromba delle scale estrasse il kunai dal meccanismo da polso e lo lanciò con un gesto agile contro la ringhiera di legno, lì si conficcò nel legno e ciò gli permise di rallentare la caduta quel tanto che bastava per non farsi male. Atterrò rotolando in avanti, in modo da attutire il peso. Si rialzò e con un rapido movimento del braccio, e il kunai si staccò dalla ringhiera e tornò nel suo polso.
    Ayatsuito no Jutsu - Tecnica dei Fili Metallici
    shurik_man_zps5e30654b
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Supplementaria
    Con questa tecnica sarà possibile utilizzare dei fili metallici in numerose situazioni. La prima, in fase offensiva sta nel cercare d'immobilizzare il nemico legandolo rapidamente con i fili, ma questo delimiterà solo parzialmente i suoi movimenti almeno che non si riesce ad avvolgere i fili anche intorno ad un qualcosa tipo un albero in modo da bloccarlo a ridosso di esso.
    E' possibile utilizzare la tecnica anche a scopo difensivo usando i cavi per portarsi lontano dalla propria postazione; ad esempio legando i cavi ad un Kunai lanciandolo altrove per poi darsi una strattonata.
    Necessari i Fili metallici acquistabili in Armeria.
    Consumo: N/A

    Da lì camminò tranquillamente mescolandosi alla folla numerosa che affollava il pian terreno. Poco dopo essersi infilato tra due belle donne, un uomo nudo atterrò sul pianerottolo. Il corpo trapassato da un pugnale dal manico d'argento. Lo schianto fu poco fragoroso ma le grida delle donne furono molto più alte. Attese qualche secondo poi si mescolò alla folla che usciva, si liberò della bandana bianca, in modo che tra la folla la gente non lo riconoscesse per quello, del resto era fin troppo appariscente rispetto a dei semplici capelli neri. Si pulì la faccia dal trucco con la bandana ritornando più giovane di quanto non potesse essere e lanciò lo strofinaccio per terra. Un attimo dopo era tra i vicoli della città che camminava nella penombra degli edifici.
    Si accorse solo in quel momento che era già arrivata la sera. Aveva perso molto tempo al mercato e ancora di più in quel bordello ma la ricerca era stata mediamente fruttuosa. Adesso aveva depennato un luogo dalla lista. Non gli rimaneva che la Gabbia, prima però sarebbe andato a riposare e avrebbe condotto le indagini la sera successiva.


    Edited by Supaku - 6/11/2015, 17:13
     
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    La "Gabbia" non era tanto un singolo edificio ma più un agglomerato di tanti. L'edificio principale era uno solo, enorme e quasi al centro della città. Kohaku sospettava che un tempo doveva essere stata la residenza del Capovillaggio ma non poteva dirlo con certezza. Intorno a quella grossa magione a cinque piani, c'erano una serie di baracche e piccoli edifici sparsi. Il tetto dell'edificio era crollato e con esso il centro di tutti i piani superiori, lasciando un enorme buco nel soffitto e spazio nei piani solo ai lati delle pareti. Era stato fatto di proposito o per coincidenza non poteva saperlo, ma questo dava all'edificio uno spazio sufficiente per poter utilizzare quello al centro come arena e i piani superiori rimasti come semplici spalti per gli spettatori. Al centro era stata posta una enorme gabbia di ferro battuto, lì dentro combattevano principalmente lottatori, mercenari, schiavi e quant'altro per il godimento degli scommettitori. Kohaku si era presentato la sera del giorno dopo. Aveva cambiato abiti e indossava un nuovo travestimento. Baffi lunghi attaccati al labbro superiore, cappello da mercante, abiti buoni ma non pregiati, fazzoletto rosso legato intorno all'occhio a mo' di benda, naso finto, bastone da passeggio e kimono verde scuro. Sotto di esso aveva le sue borse e la tasca supplementare. Stavolta non voleva rischiare di esser impreparato e aveva portato con sé gran parte dell'equipaggiamento; il resto era al sicuro fuori in un nascondiglio. Se si fosse scontrato con Ito in quel posto avrebbe potuto combatterlo con gran parte dell'equipaggiamento, se avesse trovato una pista, l'avrebbe seguita passando prima a recuperare il resto in modo da trovarsi sprovvisto. Aveva deciso di equipaggiarsi al meglio perché era già passato un giorno da quando aveva iniziato a fare domande e non voleva che le voci avessero cominciato a correre fin troppo rapidamente in quella città. Se il giorno prima poteva ancora contare su una possibile protezione dovuta al fatto che ancora nessuno aveva cominciato a parlare, dopo la sua visita ad Hanzo non poteva più correre il rischio di trovarsi impreparato.
    Il vociare nella gabbia era altissimo. A quanto pare stava combattendo un favorito. Il ninja si mosse tranquillamente tra la folla, l'unico occhio che scrutava, cercando informazioni senza dare nell'occhio. A quanto aveva capito, nella "Gabbia" non combattevano i cani e al suo bersaglio invece interessavano quei tipi di combattimenti, avrebbe quindi dovuto trovare l'area adibita a quel tipo di scommesse. Il vecchio Hanzo gli aveva detto qualcosa di molto importante, la notizia che aveva fatto scalpore, Ito aveva perso una grossa somma giorni prima scommettendo sul mastino sbagliato. Questo sarebbe stato molto utile, non sapeva se il mukenin si sarebbe presentato di nuovo a scommettere quella sera oppure no, in ogni caso quello che gli premeva non era affrontarlo lì, ma trovare il suo covo e cercare di prenderlo in un momento di debolezza, quando aveva la guardia abbassata. Il problema era che però non sarebbe stato facile, visto che uno tendenzialmente abbassava la guardia in un posto sicuro, quindi magari munito si sistemi di allarme o di trappole, proprio per proteggersi da possibili intrusi, ma a quello avrebbe pensato successivamente.
    Le chiacchiere, il forte odore di fumo, il sudore, la calca, era tutto così insopportabilmente terribile per lui che amava la solitudine e gli spazi aperti, ma si fece forza e continuò a muoversi nella folla. Un boato arrivò dalla Gabbia, urla, fischi, grida e qualcuno lanciò qualche oggetto che rimbalzò contro le pareti di ferro. Si sentì lo sbattere di mani sugli spalti, un coro inneggiare al "Boia-Boia-Boia" a quanto aveva capito era il nome del favorito e a giudicare dalle grida di gioia, aveva appena vinto lo scontro.
    Si spostò tra le persone che urlava di gioia, il bastone da passeggio che si muoveva avanti a lui a spostare le persone. Si era già informato sulle scommesse sui cani, sapeva che si tenevano in un edificio adiacente alla Gabbia, più piccolo. Lo chiamavano "La Fossa" ed era collegata alla gabbia attraverso un foro nella parete, molto probabilmente dovevano aver buttato giù le pareti per metterle in comunicazione. L'edificio era ad un piano solo, forse un tempo era stato un magazzino, non poteva dirlo con certezza. Quello che sapeva era che era stato cambiato. Il pavimento era stato scavato con precisione, ricavandone altri due piani in profondità. Al piano terra c'erano tavoli da gioco e banchi di scommesse, ad un lato della stanza c'erano delle scale che scendevano verso la Fossa vera e propria. Il piano sotterraneo era principalmente composto da una grossa caverna divisa in due orizzontalmente. Il primo piano sotterraneo era composto da impalcature di legno sospese che scendevano in una specie di cono verso il basso, anche se persino la parte centrale rimaneva molto al di sopra del piano inferiore. Al centro della stanza c'era un grosso buco che dava sul piano inferiore. Il piano inferiore era di terra battuta. Al centro c'era un recinto, situato sotto il grosso buco del piano superiore, il ring dove i mastini si affrontavano. La parte coperta era invece composta da gabbie e corridoi e stanze, forse per preparare i "combattenti".
    Kohaku scese le impalcature, andando a sedersi sul bordo che dava sul secondo piano sotterraneo. Si fingeva interessato allo scontro che il presentatore al centro del recinto stava urlando. I contendendi erano due grossi cani che si potevano vedere dimenarsi nelle loro gabbie schiumanti rabbia e con gli occhi iniettati di sangue. Quei poveri animali molto probabilmente venivano addestrati a uccidere, costretti e picchiati a sviluppare una indiole aggressiva e, come sospettava, alcuni erano di sicuro drogati.
    Un urlo selvaggio del presentatore, un gong suonato da chissà dove e i due cani vennero liberati. Si lanciarono uno sopra l'altro, in una lotta selvaggia di zanne e guaiti. La folla urlava ma Kohaku rimaneva immobile. L'unico occhio libero fisso sui cani che si azzannavano con violenza. Fu come un dejavu. Aveva avuto un cane, molto, molto tempo addietro, quando era molto piccolo. Si chiamava...come si chiamava? Non riusciva a ricordarselo più. Però ricordava la sensazione di avere un animale da compagnia, la gioia dell'animale. Un guaito di dolore lo riscosse. Lo scontro era finito rapidamente il grosso mastino nero era sopra l'altro e scuoteva la gola dello stesso con violenza, non era stato abbastanza. La folla esultò, il padrone del mastino si avvicinò per prenderlo e Kohaku notò come, nonostante la possanza dell'animale, quello si muovesse sciancato, era stato ferito alla spalla destra. Il cane tirò fuori la lingua felice quando il padrone gli dette da mangiare. Cosa non avrebbe fatto per quel figlio di puttana che lo usava in quel modo. La fedeltà di quegli animali era incredibile eppure mal riposta in quel caso. Serrò le dita intorno al manico del bastone, facendo diventare le nocche bianche. Avrebbe voluto balzare di sotto dallo spalto e uccidere a colpi di bastone quell'uomo. La mano destra, guantata si alzò afferrando il bordo del parapetto in legno. I muscoli si tesero per alzarsi ma, una volta in piedi, tutto il suo corpo si immobilizzò.
    Che mi sta succedendo? Realizzò in quel momento cosa aveva pensato. Era forse impazzito? Da quando la vita di una cane era più importante della sua? Si risedette. Non era finita, non era venuto lì per vedere dei cani uccidersi. Era venuto lì per il suo uomo. Continuò a fingere di osservare lo scontro, mentre le urla nell'aria diventavano leggermente più facili da decifrare una volta abituatesi ad esse. Cercava di captare i nomi giusti. Alla fine capì chi era l'uomo che prendeva le scommesse, era dietro che urlava a squarciagola gli altri tutti intorno che sciamavano, non riusciva a veder Ito, ma era sicuro che qualcuno qui lo conoscesse. Si chinò di lato, parlando all'uomo al suo fianco. Aveva scelto quel posto anche per gli uomini che erano seduti lì. Vecchi, ben vestiti, leggermente simili a lui, persone che non si scomodavano per alzarsi a scommettere quando avevano altri che lo facevano per loro. Di sicuro non un posto per novellini, ma per veterani di quello sport. Accanto a lui la gente chiacchierava, Kohaku cominciò a prendere parte alla conversazione tra un paio di persone, in particolare modo con un vecchio che era accanto a lui. Dopo un po' iniziò il suo lancio dell'amo.
    Questo scontro non mi ha lasciato nulla.. disse, la voce chiusa, leggermente più greve e un poco boriosa, era quello il suo personaggio del resto, un mercante borioso e annoiato. Spero che almeno il prossimo sia meglio...
    Il vecchio accanto a lui sbuffò. Kohaku si girò a guardarlo. L'uomo che lo aveva fissato dall'alto in basso per tutta la serata era un vecchio con lunghi capelli grigi scarmigliati. Aveva uno sguardo quasi contento negli occhi, anzi malizioso. Aveva scelto di sedersi vicino a lui proprio perché aveva visto come si muoveva e parlava. Era il più chiacchierone, inoltre le sue guance, arrossate con capillari spezzati e venuzze viola in superficie attestavano una storia da bevitore accanito, i più facili con cui parlare.
    Non sembrava ti avesse annoiato quando sei sbiancato e ti sei alzato di scatto...dì la verità non hai scommesso su Nerone eh? Il suo alito era fetido come la cloaca più nera. Kohaku rimpianse il coprinaso in bende.
    Ah, si è notato vero? In realtà i motivi per cui era stato male erano altri, ma meglio che loro pensassero in quel modo. Si, sono nuovo, non ho ancora capito chi sono i migliori su cui puntare...
    Oh, non ti preoccupare....imparerai...Tutti imparano in fretta oppure finisci per perdere tutti i soldi che hai e ad essere venduto come uno schiavo...Oppure finisci senza Quattro Dita...ahahahah
    Ohoh, non è questa certo la mia intenzione. Ho sentito delle voci a giro su questa storia...
    Oh, credimi, la cosa più bella che mi sia capitata, io c'ero quando è successa...adesso già tutti ne parlano, passerà alla storia vedrai. Quel coglione di Ito, pensava di averla vista giusta, e Kazumoto lo ha sfidato "Il mio cavallo migliore, la mia schiava più bella e mille denari che non dura tre round" ha detto. Sputò a terra mentre ancora sghignazzava.
    E quel figlio di puttana ha abboccato, è stata la più grande presa per il culo di sempre...Io ho un amico sai...un amico che fa il medico giù nella Fossa, mi ha detto che quando Black Cat è tornato aveva gli occhi così dilatati che si vedeva solo il nero delle pupille...Porca di una Vacca se Kazumoto lo sapeva, gli avranno dato del Rubino...Sarà morto di sicuro quella povera bestia, tutto pur di vincere e quel bastardo ha abboccato persino con le dita dei piedi. AHAHAH
    Kohaku lo lasciò ridere, non aveva capito molto ma quello che aveva capito bastava.
    È più tornato? A scommettere dico..dopo quella figura...
    Il vecchio sputò di nuovo, masticava tabacco ecco perché quell'odore insopportabile quando parlava, sembrava avessero aperto una fogna. Quel ninja dici? No, la vergogna è stata troppa, però mi dicono che non sa resistere, vedi lo ha nel sangue...Io scommettitori nati li riconosco...e quello è uno che ce lo ha nel sangue, credimi...Ma non gli sarà neanche piaciuto essere preso per il culo, cosa pensi che uno come lui si fa truccare da Kazumoto? Io non ci credo, i creditori lo stanno ancora cercando, quindi non si farà vedere in giro ma penso proprio che...Ah! Eccolo là. disse indicando un ragazzotto dalle guance rubizze nella folla. Era leggermente sovrappeso, aveva capelli neri appiattiti sulla testa da qualcosa di unto, ma era abbastanza grosso da farsi subito notare. Sarà stato almeno un metro e ottanta per quasi cento chili di ragazzo.
    Il suo schiavetto personale...Povero Bondo, non ci capisce proprio quel ragazzotto, però da quando Ito ha perso scommette sempre a volte ci prende anche, ci scommetterei la mia figlia più grande che è qui per scommetter al posto di Ito..ahah! Quel vecchio bastardo continua a scommettere come ti dicevo...ce l'ha nel sangue io dico...
    Kohaku conversò ancora parecchi minuti con l'uomo, quando si alzò il suo naso aveva quasi perso il senso dell'odore ma la sua testa aveva molte più informazioni di quante ne avesse avuto bisogno. Scusatemi è tempo di fare qualche altra scommessa... disse congedandosi dal gruppo.
    Per tutta la conversazione non aveva perso di vista Bondo. Durante tutte le scommesse più importanti, il ragazzotto non si era allontanato dal suo posto, strusciando nervosamente i piedi mentre si torceva il cappello di tela tra le mani. Alla fine delle scommesse di maggior calibro si alzò e con lui il bendato. Sembrava un bravo ragazzo, chiedeva persino scusa quando passava tra le persone.
    Chissà come hai fatto a sopravvivere in questo posto... Ma il resto delle persone lo trattava anche con gentilezza, forse perché era un po' tocco come aveva detto Alito Fetido. Sembrava che in molti bazzicassero assiduamente quei posti, forse tutti erano giocatori oltre che semplici scommettitori. Sentiva alcuni vantarsi del proprio cane, della potenza e possanza della propria bestia, affermando che uno dei loro avrebbe finalmente buttato giù quel grosso Nerone. Forse era per questo che alcuni riconoscevano quel ragazzone. Kohaku si tenne dietro di lui lentamente camminando un passo dopo l'altro, il bastone che lo aiutava a muoversi, spostando la gente prima che quella potesse mettersi tra lui e il suo bersaglio. Alla fine Bondo passò dal banco delle scommesse. Kohaku si spostò rapido tra le persone, scivolando in mezzo alla folla e mantenendosi basso, fece attenzione a non entrare mai nel campo visivo del ragazzone, i passi che cercavano di essere il più silenziosi possibili, cosa facile in mezzo alla folla vociante di persone.
    Bikou Ninjutsu - Tecnica dell'Inseguimento Silenzioso
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    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Supplementaria
    Grazie a questa tecnica è possibile concentrarsi maggiormente sul celare la propria presenza ed in particolare ridurre notevolmente la probabilità d'essere individuati durante un inseguimento. Grazie a questa tecnica è possibile usufruire al meglio degli oggetti circostanti per nascondere la propria presenza al nemico.
    Consumo: N/A

    Subito dopo aver prelevato la sua vincita e aver contato scrupolosamente i soldi, per ben due volte e muovendo addirittura le labbra, il ragazzo se ne uscì dalla Gabbia, immettendosi in una strada secondaria. Il bendato attese qualche minuto per poi seguirlo. Grazie al cielo aveva lasciato in un cassonetto vicino alla gabbia una sacca con il resto del suo equipaggiamento da ninja. Non era stata la scelta migliore non venire completamente equipaggiato alla gabbia ma sarebbe stato troppo difficile celare il gilet e gli avambracci. Camminò rapido, muovendosi in un vicolo parallelo a quello che aveva visto imboccare Bondo, lanciò il bastone di lato e cominciò a togliersi ogni parte del suo travestimento. Mentre ancora si muoveva si chinò a raccogliere la sacca con il resto dell'equipaggiamento per poi saltare agilmente sopra un cassonetto chiuso e da lì cominciare la scalata verso l'alto. Non si mise l'equipaggiamento che aveva nella borsa, non aveva tempo per quello adesso, si infilò però a tracolla la borsa. Sotto il kimono aveva soltanto una maglia nera e dei pantaloni comodi ampi, sempre neri. Sarebbe stato facile seguire il biondo nella notte senza farsi notare. Una volta raggiunto il tetto lo ritrovò subito, muovendosi furtivo sui tetti di lamiera come un ratto che non vuole farsi scoprire.
    Bikou Ninjutsu - Tecnica dell'Inseguimento Silenzioso
    silence_zpse2bd086c
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Supplementaria
    Grazie a questa tecnica è possibile concentrarsi maggiormente sul celare la propria presenza ed in particolare ridurre notevolmente la probabilità d'essere individuati durante un inseguimento. Grazie a questa tecnica è possibile usufruire al meglio degli oggetti circostanti per nascondere la propria presenza al nemico.
    Consumo: N/A

    Il ragazzone si muoveva abbastanza rapidamente per la sua stazza, anche se spesso inciampava nei rifiuti sparsi per le strade della città. Camminarono abbastanza, spostandosi dalla parte più frequentata di Reihou, verso gli edifici più abbandonati, forse perché troppo distrutti perché qualcuno potesse farci davvero qualcosa, oppure perché semplicemente la città non era più grande come un tempo. Alla fine Bondo si fermò davanti ad un grosso edificio di pietra. Ricordava molto una stazione di polizia, squadrato, militareggiante, con i resti di quello che doveva essere un muro di cinta a circondare il giardino. L'edificio si sviluppava su tre piani ma, come quasi ogni edificio della città, l'ultimo aveva il tetto sfondato e parti dei muri erano crollati. Kohaku giurò di poter scorgere la sagoma di qualche colpo circolare su quelle mura distrutte, forse i vecchi residui di esplosioni o attacchi di molti anni prima durante la guerra, non poteva saperlo. Bondo bussò ritmicamente alla porta dell'edificio, Kohaku drizzò l'orecchio con attenzione. Era una sequenza studiata. Il ragazzone si guardò per un'ultima volta intorno e il bendato fece bene ad accucciarsi dietro un caminetto coperto di muschio. Poco dopo la porta si aprì e Bondo ci sparì dentro in un lampo.
    Prese un profondo respiro. Forse ci era davvero vicino stavolta. Afferrò la sacca che aveva sulla schiena, tirò fuori il suo equipaggiamento e il resto del vestiario. Si rimise la sua vecchia divisa di Iwa, nera con maniche nere e ampie su entrambe le braccia, indossò il suo gilet alternativo, si legò saldamente la fascia nera sulla fronte. Infilò gli avambracci rinforzati e indossò il resto dell'equipaggiamento mentre già la sua mente era in moto su altri pensieri.
    Molto probabilmente era riuscito a scovare qualcosa, non poteva sapere se era o no la tana del suo bersaglio, ma da lì in poi avrebbe dovuto muoversi con accortezza. Resistette all'impulso di usare la Chakra no Kyshin, aveva bisogno di conservare ogni oncia del suo Chakra se voleva avere qualche speranza contro un avversario di quel calibro. Gli avrebbe fatto comodo sapere chi era dentro quell'edificio in anticipo, sapere se c'era qualcun altro insieme a Bondo o se erano soltanto lui e Ito. Si sentiva così terribilmente vulnerabile quando non poteva ricorrere alla Kyshin, era ormai diventata una abitudine fin troppo consolidata la sua, utilizzare quella tecnica gli dava un enorme vantaggio e lo aveva reso quasi dipendente da essa. Sollevò le mani davanti sé, tentato di comporre i sigilli, scosse la testa. No, dovrò fare come facevo prima senza di essa, quando ero ancora un giovane Chuunin, userò quello che ho a disposizione, ovvero i miei sensi e un poco di intuito. Innanzitutto doveva studiare il posto, quindi cominciò a muoversi sui tetti, eseguendo un giro intorno ad esso per capire dove e che posto fosse, oltre che possibili vie di fuga o altri ingressi laterali. L'edificio era parecchio grande, non riusciva a capire se era stata una caserma o una palestra, forse una vecchia accademia ninja? In ogni caso l'ultimo piano era ben visibile dall'esterno, alcuni muri erano crollati quasi completamente, il resto del piano era stato ripulito o muffito, ricoperto di polvere e detriti da ormai fin troppo tempo. Su un muro era anche cresciuta dell'edera rigogliosa.
    Il piano terra invece presentava una porta di servizio ma era stata sprangata saldamente dall'esterno e molto probabilmente anche dall'interno. Assi di legno erano inchiodate alla porta, e la base della stessa era stata persino murata ma il lavoro era rimasto incompiuto. Le finestre erano sparangate saldamente anch'esse, alcune murate allo stesso modo della porta, sembra che qualcuno ci avesse messo dell'impegno a rendere il piano terra inespugnabile. In effetti aveva senso, se volevi trasformare una casa in un posto sicuro dovevi assicurarti che nessuno potesse entrare e le case civili erano fin troppo facili da espugnare. Kohaku notò come anche le finestre sprangate e murate, lasciassero però qualche spiraglio tra le assi o i mattoni, molto probabilmente si voleva impedire che la gente entrasse ma non al sole e all'aria di rimanere fuori. Saggia scelta. Il primo piano invece era rimasto abbastanza "normale", le finestre erano state riparate ed alcune avevano persino delle tende. Sembrava quindi che la muratura al primo piano fosse per impedire a volgari ladri o briganti di entrare, ma non c'era preoccupazione per chi potesse arrivare al primo piano facilmente, come un ninja, questo era un bene, significava che Ito non si aspettava un attacco di quel tipo, oppure si riteneva sufficientemente potente dal credere che nessuno sano di mente avrebbe pensato di attaccarlo. Già...nessuno sano di mente con una scelta... Pensò amaramente Kohaku. Il primo piano, nonostante le tende tirate sopra le finestre, non mostrava segni di luce. Ormai il tramonto era quasi passato e se qualcuno che stava in quel locale voleva vederci, aveva bisogno di una lanterna o almeno di una lampada ad olio per non andare a sbattere tra i mobili. Molto improbabile che quindi ci fosse qualcuno su quel piano, era una buona cosa. Girò ancora attorno all'edificio, per assicurarsi di coglierne ogni particolarità e cercare di capire se c'era un qualche dettaglio che gli potesse essere sfuggito. Una flebile luce proveniva tra le assi del pian terreno, questo poteva solo rassicurarlo sul fatto che chiunque ci abitasse, fosse lì in quel momento.
    Ottimo, quindi posso provare ad infiltrarmi dal primo piano... pensato questo, il bendato balzò sul tetto più vicino a quello dell'edificio e da lì si dette lo slancio per atterrare mani e piedi su uno dei muri non crollati del secondo piano. Attese qualche secondo, prendendo respiri profondi, si sentiva terribilmente agitato perché qualcosa dentro di lui gli diceva che poteva essere terribilmente vicino al suo bersaglio e la cosa lo agitava come non mai. Non c'è spazio per errori, stai attento o qui ci lasci davvero la pelle... Scivolò di lato, aiutandosi con il controllo del Chakra che aveva utilizzato fin dal momento in cui era atterrato sulla parete. Aveva scelto di atterrare su di essa perché non si fidava del pavimento e aveva paura che fosse di legno, un eventuale atterraggio su un pavimento di legno si sarebbe sentito se qualcuno fosse stato al piano di sotto, in questo modo, atterrando sui mattoni, sarebbe stato più facile non farsi sentire. A quel punto scivolò sulla parete, scendendo da essa verso una delle finestre del primo piano. Aveva osservato la finestra da lontano, era una di quelle con le tende, quindi sarebbe stato più facile non farsi notare nel caso in cui avesse provato a forzarla e qualcuno si fosse trovato nella stanza. Osservò la finestra, era stata rifatta di rencente, un altro motivo per cui l'aveva scelta. La lavorazione dell'artigianato in quelle terre era pessima, forse complice il fatto che i banditi tendevano a distruggere ogni cosa, o che semplicemente la vita di una persona per bene come un artigiano non si confaceva a quel posto. Quindi a riparare le cose ci dovevano pensare i proprietari, ciascuno con le sue limitate capacità. Questa finestra teneva del vetro nel legno, ma non era ben fissato e nella parte superiore di un'anta mancava un bel pezzo di vetro, sufficiente per infilarci un dito per lungo. Kohaku passò il dito lungo la parte del vetro rotta, le bende bianche che scivolavano silenziose. Vide che la finestra era chiusa con un cancelletto di legno. Estrasse dalla borsa sulla schiena del filo metallico, era legato ad un kunai per una estremità ma l'altra era libera. Fece un piccolo cappio sulla estremità libera e lasciò che il filo scivolasse dalla fenditura per attaccarsi all'asta di legno che teneva chiusa la finestra. Un rapido movimento verso l'alto e il cancelletto si alzò, aprendo la finestra. Ritirò rapido il filo metallico, sciolse il cappio e rinfoderò il tutto nella borsa. A quel punto, lentamente, aprì un'anta e poi subito dopo anche l'altra. Un lieve refolo di vento scivolò tra le tende sporche e Kohaku si immobilizzò. Era passato tantissimo tempo da quando ci aveva fatto caso. Ultimamente non guardava più al vento, chi lo faceva era un'altra persona, un altro ragazzo, quello che lui non era più. Un'altra brezza passò sui suoi capelli neri agitandoli. Sollevò il viso bendato verso l'aria, annusando l'odore che il vento gli aveva portato. Sapeva di...lillà. Era il profumo di Hinode. Perché mi è venuta in mente lei adesso? Che diamine, concentrati...non è il momento di scherzare... Scosse la testa. Aveva forse pensato a lei perché non voleva che quella di due settimane prima fosse stata l'ultima volta in cui l'avrebbe vista? Era un ultimo pensiero all'unica donna che aveva scosso la sua esistenza prima di avviarsi verso uno scontro mortale? Beh, non poteva farci nulla e quel pensiero era futile. Forse una parte di lui desiderava ancora vivere, ma il suo destino era segnato già da troppo tempo per poter cambiare rotta, ormai aveva preso una deicisone e l'avrebbe portata a compimento.
    Scostò le tende con una mano. La stanza era buia, ottimo voleva dire che non c'era nessuno. Scivolò sul pavimento, saggiandolo bene prima di caricare tutto il teso sul piede, per fortuna quel piano aveva il pavimento di mattoni e quindi non c'era il pericolo di fare rumore su una asse di legno come invece si presentava il piano superiore. Una volta dentro, chiuse le ante della finestra il più silenziosamente possibile e rimise a posto il cancelletto. Da lì si voltò verso la stanza, sbattendo la palpebra il più possibile per abituare l'unico occhio che aveva libero al buio. Fortuna gli spiragli di luce che filtravano dalle finestre lo aiutarono non poco. La stanza era quasi tutta su un piano, i pochi muri presenti erano aperti e senza porte. Scivolò rapido sul pavimento, cercando di fare il meno rumore possibile, un passo dopo l'altro, i piedi che scivolavano sui tappeti, le mani avanti per evitare di sbattere contro qualcosa.
    Bikou Ninjutsu - Tecnica dell'Inseguimento Silenzioso
    silence_zpse2bd086c
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Supplementaria
    Grazie a questa tecnica è possibile concentrarsi maggiormente sul celare la propria presenza ed in particolare ridurre notevolmente la probabilità d'essere individuati durante un inseguimento. Grazie a questa tecnica è possibile usufruire al meglio degli oggetti circostanti per nascondere la propria presenza al nemico.
    Consumo: N/A

    Le stanze erano vuote come aveva intuito. Si avvicinò quindi alle scale che si trovavano laterlamente, vicino al muro Sud. Da lì sotto provenivano delle luci e delle voci. Kohaku deglutì in silenzio, prese qualche profondo respiro e poi controllò di avere tutto a portata di mano. L'equipaggiamento era pronto, il suo animo pure. Rimase in silenzio qualche secondo, concentrandosi, calmando l'animo e ricadendo in un vecchio stato meditativo da battaglia che da troppo tempo non utilizzava. Gli sarebbero serviti tutti i suoi trucchi, vecchi e nuovi, per quello che lo attendeva. Un pensiero gli passò per la testa e per poco non scoppiò a ridere. Figurati se ora, dopo tutti questi preparativi e tutte queste scene...scendo e non lo trovo lì...sarebbe davvero una bella battuta, uno scherzo amaro del destino...ahah Scivolò lentamente un gradino dopo l'altro, cercando come al solito di non fare nemmeno il più minimo dei rumori. Le scale erano di legno, leggermente vecchiotte ma camminando al lato di esse, vicino alla parete, i cigolii non sembrano venire fuori.
    Arrivò a metà scale, uno spazio sufficiente per sporgersi in avanti e vedere la stanza di sotto senza essere notato. Dette uno sguardo. La stanza era come aveva intuito, uno spazio enorme. Se c'erano stati dei muri, erano stati abbattuti molto tempo addietro. Lo spazio era quasi del tutto aperto tranne per un muro a destra, che separava lo spazio aperto da due stanze più piccole. Forse era stata davvero una palestra quella. Al centro dello spazio c'era un grosso tavolo di legno, apparecchiato alla buona, con due grossi ceri piazzati verso il centro ad illuminare il tutto. Lampade ad olio erano appese alle pareti, non erano tante ma illuminavano la stanza a dovere. Al tavolo c'erano cinque uomini e sei donne. Bondo era seduto in fondo, rideva e mangiava una pagnotta in silenzio con aria tranquilla. Gli altri quattro uomini sembravano vestiti in armatura, avevano foderi di cuoio che tenevano coltellacci lunghi e affilati. Le donne erano chiaramente tutte puttane, svestite, alcune avevano il seno scoperto, ridevano, sedute sulle cosce degli uomini alcune venivano palpeggiate platealmente.
    Non è qui...maledizione lo sapevo che ho fatto tanta fatica per nulla...merda! Pensò Kohaku, non si ritirò però, voleva vedere cosa stavano facendo. Un grosso uomo con dei baffi a spazzola rise sguaiatamente quando la sua puttana gli sussurrò qualcosa all'orecchio.
    AHAHA! disse l'uomo battendo la manona sulla coscia della donna che sorrise soddisfatta. Avevi ragione Ito, questa troia è molto spiritosa...non vedo l'ora di provarla a letto...AHAH A quelle parole Kohaku si irrigidì subito. Seguite da esse da una delle piccole stanze laterali apparve una figura. Non ci aveva affatto pensato, non aveva neanche notato la disposizione dei posti a tavola, le donne erano sei gli uomini cinque, mancava per forza qualcuno. Il posto a capotavola, dove era seduta una bella mora dal seno prosperoso. Era lui. Ito Kazuaki, la descrizione corrispondeva in pieno al suo identikit e il nome era lo stesso. L'omone disse qualcosa ma Kohaku non sentì più, di colpo sentì il sangue pulsargli nelle orecchie. Era arrivato il momento. Quei giorni di pedinamento lo avevano portato fino a lì, non ci aveva messo tanto e alla fine lo aveva trovato. Come agire adesso? Kohaku rimase fermo sui gradini, indeciso su come e cosa fare. Non voleva coinvolgere quelle persone ma se fosse stato costretto lo avrebbe fatto. Ma mostrarsi gli avrebbe fatto perdere l'elemento sopresa, era anche vero che non voleva nessuno in quella stanza, solo lui e Ito per affrontarlo ad armi pari, attaccarlo ora avrebbe solo significato che si sarebbe ritrovato uno contro sei.
    Decise di prendere la strada più semplice, o forse la più stupida, non sapeva di preciso quale ma meglio che nulla. Scese gli ultimi gradini in silenzio, portandosi nella luce della stanza. Non tutti lo notarono subito, ma le sue parole attirarono anche i più distratti.
    Ito Kazuaki! Sono qui per te. Il silenzio gelido che seguì fece suonare le sue parole ancora più ridicole di come se le era immaginate nella sua testa. Meglio mettere le cose in chiaro prima di tutto. Sono stato mandato del Mercato Nero per reclamare una morte. Altro silenzio. I cinque mercenari si erano liberati delle prostitute e stavano afferrando le armi ma a sentire parlare del Mercato si immobilizzarono subito. Non sono qui per gli altri, potete andare e penso vi convenga...Il mio conto è solo con Ito Un altro attimo di silenzio. Qualche secondo passò, poi gli uomini e le donne uscirono in silenzio e anche molto rapidamente. Alla fine non rimase nessuno se non lui ed Ito.
    Era arrivata finalmente la resa dei conti.


    ChakraFisicoMentale
    180-2= 178OttimaleSerio, concentrato
    Doppia Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x7Olio Infiammabile
    Shuriken x20Recipiente
    Shuriken x20Filo metallico 30m
    Palla di Luce x1Torcia Luminosa
    Palla di Luce x2Occhio Cibernetico
    Cartebomba x5Pillola del Soldato x3
    Equipaggiamento
    SlotOggettoLocazione
    Mecc. KunaiKunaiAvambraccio sx
    Fodero Min.WakizashiSchiena alla vita
    Rotolo Min.OmoikaruiCoscia sx
    Abbigliamento
    OggettoCondizioniLocazione
    ParabracciaIntattiAvambracci
    Coprinaso BendeIntattoIndossato
    BendeIntattemano, braccio e pettorale dx
    BendeIntattefronte, occhio sx
    Guanti RinforzatiIntattiMani
    Anello KitaIntattoDito Medio Sinistro
    Sigilli di ProtezioneIntattiIndossati
    Divisa Alternativa
    Armi da LancioAccessori
    -Radiolina
    Bomba Carta x2Cimice x3
    Doppia Tasca da Coscia
    Armi da LancioCoscia dx
    Kunai x7Palla Gelo x5
    Note Fascia nera legata sulla fronte.
    - 1 Kunai legato a 10m di Filo Metallico.
    - 3 Kunai legati a 3 Palle di luce.
    - 3 Kunai legati a 3 Cartebomba.
    - 3 Kunai legati a 3 Palle Gelo
    - 3 Shuriken legati a 10m di filo metallico.


    Edited by Supaku - 6/11/2015, 17:26
     
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    «Parlato», "Pensato", «Parlato Altri».


    Ito Kazuaki fu suo malgrado distolto dai piaceri della carne. Tutta colpa di un balordo apparso lì d'improvviso, che oltretutto sembrava parlare e comportarsi manco fosse il giustiziere della notte. "Proprio adesso il guastafeste, eh?"
    «Sei molto sicuro di te. Non hai mai pensato che, invece, tu sia stato mandato perché fosse la tua morte ad essere reclamata?» pronunciò il Mukenin, con grande calma e sicurezza. "Ora pensaci, concediti il beneficio del dubbio, calcola le possibilità che questa possa essere la tua tomba, e concedimi secondi preziosi" pensò Ito, portando le proprie mani in gran segreto a raccogliere dell'argilla da impastare. Ne raccolse un bel po', perché gli fosse sufficiente per mettere in atto la propria idea.

    Kibaku Nendo • Inago No Taigun - Argilla Esplosiva • Sciame di Locuste
    KibakuNendobullInagoNoTaigun-ArgillaEsplosivabullSciamediLocuste_zps88206e6c
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Nata come variante del normale C1, questa tecnica permette all'utilizzatore di creare delle piccole creature (non volatili) grandi all'incirca la metà d'una pallina da tennis che agiranno autonomamente dopo aver ricevuto un preciso ordine al momento della creazione. Queste creature causeranno un'esplosione dal raggio d'un metro. Per mettere fuori combattimento queste creature basterà una tecnica di livello D. Questo jutsu viene normalmente usato per distrarre un nemico o per colpirlo cogliendolo impreparato, dato che queste creature fanno del numero e dell'elevata velocità il loro punto di forza. I danni causati da queste creature sono medi per ciascuna di esse. In base al numero di esplosioni andate a segno, si potranno riportare ferite fino ad un massimo di grave entità complessivamente.
    Se vengono colpiti da oggetti (non ninjutsu e il danno deve essere almeno medio-lievi) potranno ancora esplodere ma solo entro i primi cinque secondi.
    [Numero Creature: Chuunin: 10; Sp Jounin: 20; ANBU: 30; Jounin: 40]
    Consumo: 4 (1 Porzione D'Argilla ogni due Creature)


    Quando ebbe terminato di preparare le proprie creature (ci aveva messo poco o nulla), d'improvviso, in un rapido movimento, il Mukenin distese le braccia in avanti e aprì i palmi, rilasciando mezza dozzina di piccole creature, già indirizzate verso il nemico. Una volta trovata una superficie d'appoggio, le creature balzarono in avanti come un solo essere, come se fossero indemoniate, e partirono all'attacco. Avrebbero attaccato il loro bersaglio giungendo da ogni direzione, esplodendo in rapida sequenza, a poca distanza l'una dall'altra, quando sarebbero state abbastanza vicino da fargli molto male. Tuttavia, il Mukenin non rimase immobile ad osservare il risultato della sua opera, poiché voleva essere solo un diversivo. Ne approfittò, dunque, per muoversi quanto più rapido possibile. Raggiunse in un attimo una finestra della stanza, quindi fletté le gambe e saltò lanciandosi fuori, infrangendo il vetro in mille pezzi. Ignorò tagli e taglietti provocati dai frammenti, preparando ancora un'altra creatura d'argilla con i residui di quella impastata in precedenza.

    Kibaku Nendo - Argilla Esplosiva
    KibakuNendo-ArgillaEsplosivaSpJounin_zpsef8b2219
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale arte permette all'utilizzatore di modellare a piacere una creatura con la propria argilla. Questa creatura potrà avere qualsiasi forma dettata dall'utilizzatore, e potrà anche essere capace di volare se dotata di ali adeguate per riuscirvi. Sarà possibile creare una creatura di grandezza paragonabile a quella di un enorme uccello di cinque metri per tre, sul quale potrà liberamente volare. Il volatile avrà velocità alta e non potrà trasportare più di una persona; se cavalcato, la sua velocità cala di mezzo grado. Nel caso si crei un pesce, questo si muoverà in acqua a velocità alta anche se cavalcato da una singola persona. In entrambi i casi, se fatte esplodere, le creature creano un'esplosione dal raggio di sette metri che causerà danni gravissimi o mortali se ci si trova a contatto diretto con la creatura. Sarà inoltre possibile usufruire della propria creatura come se fosse un vero e proprio terreno, e dunque usare tecniche Doton solitamente utilizzate per portarsi sottoterra e dunque in questo caso all'interno della creatura.
    Consumo: 8 (5 Porzioni d'Argilla)

    Doton: Burēku - Rottura
    a69b0dca-0637-4443-bd5f-aa974fa607b1_zps7a5e618d
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Una volta completata l'apposita serie di sigilli, l'utilizzatore potrà convogliare una grande quantità di Chakra Doton nel terreno. Così facendo il terreno comincerà a creparsi e tremare innanzi all'utilizzatore per una lunghezza di venti metri e una larghezza di trentacinque. Dopo tre secondi dall'inizio del Jutsu la zona interessata collasserà su se stessa generando una larga fessura di venticinque metri di profondità. Ritrovarsi a precipitare all'interno della spaccatura, su rocce frantumate, subendo gli eventuali danni da caduta, sempre che non si trovi un modo di arrestarsi. Tuttavia le potenzialità della tecnica sono molteplici: dal poter fermare una carica nemica, a ristabilire le distanze, a far perdere l'equilibrio ad una Kuchiyose di enorme grandezza. La fessura creata col Jutsu causerà anche diverse crepe che si espanderanno in profondità, queste non creeranno particolari difficoltà agli shinobi che ci cadono dentro ma insieme al cratere creato potranno assorbire immense quantità d'acqua, paragonabili ad una Baku Suishouha, in modo da riequilibrare uno scontro a favore di un utilizzatore del Suiton.
    Consumo: 8


    Lanciò dal palmo della mano una piccola creatura d'argilla, che con uno sbuffo di fumo rivelò le sue vere sembianze, ovvero quelle di un enorme volatile. Una capriola per ristabilirsi e il Mukenin saltò su quella che poteva considerarsi un'estensione del suo stesso corpo. Non contento, voleva mettere davvero un finale tronco a quella vicenda, tant'è che per farlo sfruttò uno dei suoi Ninjutsu Doton più forti a livello strategico. Noncurante di chiunque fosse all'interno di quell'edificio, per lui era tutto indifferente, compose i Sigilli Magici Necessari e con il proprio Chakra aprì un enorme ferita al di sotto dell'edificio. Quest'ultimo era l'epicentro del Jutsu, e così facendo ottenne come risultato quello di far crollare su se stesso l'edificio, che a sua volta in macerie sarebbe crollato all'interno della spaccatura, nel tentativo di mettere in seria difficoltà l'uomo che voleva la sua pelle.
    «Sciao, bello! Alla prossima!» disse tra sé e sé, puntando silenzioso verso il nulla più assoluto. Tentò subito di lasciarsi quel macello di terra e rocce alle spalle procedendo in volo, sempre più ad alta quota, a gran velocità. Meta: il nord. Il nord, ma nella libertà senza guastafeste. "Se mai riuscirai a raggiungermi, e poi a fermarmi, potremo anche discutere su chi deve prendere possesso della mia vita."

    Condizioni: Ottimali
    Chakra: 195-4-8-8= 175
    Argilla: 40-3-5= 32

    Borsa:
    - Kunai (10)
    - Shuriken (20)
    - Cartabomba (5)
    - Cartabomba (5)
    - Pillole del Soldato (3)
    - Acqua dell'Eroe
    - Radiolina
    - Tonico del Sangue (3)
    Fodero:
    - Scimitarra
    Protezione di Cuoio
    Bende
    Parabraccia
    Parastinchi
    Gilet di Iwa:
    - Kunai (10)
    - Filo Metallico (30m)
    - Olio Infiammabile (2)
     
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    narrato, parlati, pensati e cloni saranno nel colore corrispettivo del personaggio.
    Supaku/Kohaku, Telepatia Volatili, Ito, Altro 2, Altro 3 Altro 4, Altro 5


    Sei molto sicuro di te. Non hai mai pensato che, invece, tu sia stato mandato perché fosse la tua morte ad essere reclamata? Furono le prime parole che sentì dire dal mukenin che era stato mandato ad uccidere. Parole pronunciate per colpire nel segno, purtroppo per lui Kohaku ci aveva riflettuto sopra fin troppo e si era fatto una ragione della sua triste situazione. Ormai però era lì per ballare e avrebbe ballato, di certo Ito non si sarebbe fermato dall'ucciderlo e neanche lui, doveva solo fare attenzione.
    È una alternativa Rispose subito, il suo occhio teneva sotto controllo ogni movimento dell'avversario.
    Perchè sta così rilassato? Vuole prendermi alla sprovvista? Le creature d'argilla...quelle viscide bestie infide..non devo perderne d'occhio neanche una. Aveva già visto cosa poteva fare Hayato e tempo addietro ricordava anche un altro ninja di Suna capace di farlo, Keizo Anayashi, riusciva a creare piccoli ragni d'argilla capaci di infilarsi ovunque. Non si stupì quando vide Ito sollevare le mani all'improvisso, sputando sei piccoli pupazzetti bianchi sul tavolo da pranzo e sul terreno intorno a lui. Le sue mani si erano già mosse rapide non appena aveva visto quelle piccole sagome bianche. Non avrebbe dato il tempo a quelle creature di avvicinarsi. Le creature balzarono in avanti come piccoli fulmini bianchi e letali mentre i sigilli verreno compiuti in un lampo, complice il duro allentamento di Kohaku nelle Arti Magiche. Aveva notato come le creature si fossero disposte allargate, cercando di ghermirlo su più lati. Indietreggiò rapidamente, finendo nel pianerottolo delle scale, non si era allontanato neanche di un paio di passi da esse quando aveva iniziato a parlare. Gli tornò utile visto che sarebbe servito a costringere le creature a corrergli incontro da un'unica direzione.
    Ci siamo... pensò mentre le creature gli saltavano incontro con velocità impressionante. Poco importava quando fossero veloci, lui aveva appena finito il suo Jutsu. Soffiò con quanta aria aveva in corpo.
    Kyoryokuna kaze no nami - Potente onda di Vento
    OndaGrande_zps26e0fa82
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Dopo una breve serie di sigilli che termina con quello del gallo l'utilizzatore potrà emettere un'onda di vento che prenderà una forma semi circolare con la parte concava rivolta verso l'utilizzatore. Quest'onda è larga circa due metri e potrà procedere fino a dodici metri di disanza. Se colpisce l'avversario causerà ferite di media entità da taglio.
    Consumo: 4

    La detonazione delle creature arrivò, forse data su ordine del mukenin oppure innescata automaticamente, ma la sua tecnica aveva già spinto via ogni cosa da sé. Le conflagrazioni lasciarono un lieve fumo nero nell'aria e Kohaku si spostò subito guardingo sopra le scale, temendo un altro attacco. Quando udì però il suono di una finestra che si infrangeva, capì che Ito non aveva nessuna intenzione di attaccarlo. Sta scappando! Salì a due a due i gradini rapido come una lepre. Spalancò le ante delle finestre alla luce della notte e alla seconda finestra lo vide per bene. Era sotto di lui, chino su un grosso uccello d'argilla. Kohaku sollevò le mani per iniziare l'esecuzione di un Jutsu dalla distanza e così attaccarlo dall'alto ma si fermò quando vide che aveva iniziato un'altra serie di sigilli. Doton...sta usando l'elemento Doton per fare un'altra tecnica. Ma non lo aveva visto, quindi...Non ebbe il tempo di riflettere che sentì un lieve tremolio nel terreno. Fanculo! I suoi pensieri virarono dal cuorioso al lievemente spaventato quando il tremolio aumentò e grosse crepe si crearono lungo le pareti. Fece appena in tempo a salire sopra la finestra e a lanciarsi verso l'edificio successivo che la parete da cui era saltato crollò inesorabilmente verso il basso. Atterrò mani e piedi sopra una persiana dell'edificio di fronte, sbattendo lievemente di fianco contro il muro. Quella cedette dopo poco e lui fece appena in tempo ad aggrapparsi alla parete con un balzo felino. Il terreno sotto di lui ancora tremava e lunghe crepe si aprivano sulla parete a cui era aggrappato. Si arrampicò su di essa per arrivare sul tetto pochi secondi dopo, in tempo per vedere Ito prendere il volo verso il cielo. Continuò a correre, allontanandosi il più velocemente possibile dalla voragine che si apriva dietro di lui.
    Merda...sapevo che non potevo farci altro se non seguirlo...maledizione mi tocca... Estrasse il kunai dal meccanismo, si punse il pollice e lo rimise al suo posto. Saltò sul tetto dell'edificio successivo, scartò di lato, seguendo la direzione di Ito, la crepa sembrava essersi arrestata e finalmente poteva occuparsi solo del suo bersaglio. Compose i sigilli per la Kuchiyose no Jutsu e sbatté la mano a terra.
    Kuchiyose No Jutsu - Tecnica del Richiamo
    kuchyios_sennin_zpsc20f44cb
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi dal rango Chuunin in poi. Non per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un Contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano di una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versar anche una minuscola goccia del proprio sangue per poi formare la serie di Sigilli necessari per l'esecuzione del Jutsu, che sono i seguenti: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
    Per riuscire ad evocare taglie grandi è necessario essere almeno Sp Jounin; per le Leggendarie bisogna essere di grado ANBU
    Consumo: 20

    Falco Maggiore: Akahire
    blue_birdo_zps1d054707
    Questo rapace è di dimensioni molto superiori rispetto ad unUccello Viaggiatore. Dimensioni tanto grandi, da potergli permettere di portare in volo con sé una persona, raggiunge infatti i tre metri di lunghezza, per un'apertura alare di circa otto metri. Se affrontata in battaglia, grazie al suo possente becco, questa creatura sarà capace, tramite gli artigli affilati, di infliggere fino a danni di media entità. Per metterla fuori combattimento saranno necessari tre Jutsu di livello C o due di livello B. Come la maggior parte dei suoi simili, è capace di comunicare telepaticamente con il proprio evocatore. La sua velocità è alta, medio-alta se porta una persona.

    Uno sbuffo di fumo e subito si ritrovò sollevato da terra mentre le possenti ali della sua evocazione si spalancavano ai lati. Saltò immediatamente le presentanzioni, raggiunse la mente del suo compagno e gli indicò quella figura bianca nel cielo ordinandogli di seguirla, avvisandolo che erano nel bel mezzo di un combattimento, forse il più difficile che avesse dovuto affrontare in vita sua. Akahire rimase muto e obbedì immediatamente. Si sollevarono nel cielo, il vento della sera che leggermente soffiava tra i suoi capelli neri. Era chino sul dorso del suo compagno animale mentre volavano in direzione del loro avversario. Volarono per un po', fino a quando non arrivarono a circa quindici metri dal bersaglio aprì la bocca per parlare, anche se alla fine era più un urlare da quella distanza.
    Non pensavo fossi un codardo! Urlò, l'unico occhio sempre vigile ed attento a vedere cosa facevano le mani del suo avversario. Mi dispiace per te ma non potrai scappare, posso raggiungerti e ritrovarti ovunque tu vada. Una menzogna utile allo scopo, se voleva finire quella cosa, doveva costringere il mukenin ad affrontarlo. Quindi ti conviene farmi a pezzi ora piuttosto che cominciare una lunga ed estenuante caccia al topo...


    ChakraFisicoMentale
    178-4-20=154Lievi contusioni fianco destro per arrampicata.Serio, concentrato
    Doppia Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x7Olio Infiammabile
    Shuriken x20Recipiente
    Shuriken x20Filo metallico 30m
    Palla di Luce x1Torcia Luminosa
    Palla di Luce x2Occhio Cibernetico
    Cartebomba x5Pillola del Soldato x3
    Equipaggiamento
    SlotOggettoLocazione
    Mecc. KunaiKunaiAvambraccio sx
    Fodero Min.WakizashiSchiena alla vita
    Rotolo Min.OmoikaruiCoscia sx
    Abbigliamento
    OggettoCondizioniLocazione
    ParabracciaIntattiAvambracci
    Coprinaso BendeIntattoIndossato
    BendeIntattemano, braccio e pettorale dx
    BendeIntattefronte, occhio sx
    Guanti RinforzatiIntattiMani
    Anello KitaIntattoDito Medio Sinistro
    Sigilli di ProtezioneIntattiIndossati
    Divisa Alternativa
    Armi da LancioAccessori
    -Radiolina
    Bomba Carta x2Cimice x3
    Doppia Tasca da Coscia
    Armi da LancioCoscia dx
    Kunai x7Palla Gelo x5
    Note Fascia nera legata sulla fronte.
    - 1 Kunai legato a 10m di Filo Metallico.
    - 3 Kunai legati a 3 Palle di luce.
    - 3 Kunai legati a 3 Cartebomba.
    - 3 Kunai legati a 3 Palle Gelo
    - 3 Shuriken legati a 10m di filo metallico.


    Edited by Supaku - 12/11/2015, 11:16
     
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    «Sicuro?» gli chiese il Mukenin, sbeffeggiandolo chiaramente. Ito amava le sfide. "Facciamogli perdere le staffe, a questo pallone gonfiato." Non si era mai fermato, da quando aveva preso il volo. Non aveva mai rallentato, da quando aveva preso il volo, mantenendo sempre quella distanza fisa di una quindicina di metri. Però, stavolta rallentò, fece una svolta e affrontò il viso duro del suo inseguitore, fermandosi. Avevano pressappoco una ventina di metri di distanza. Lo avrebbe accontentato, con questo beneamato combattimento… o almeno gli avrebbe dato quest'illusione.
    Dalla borsa il Mukenin prese una bottiglietta, e dopo averla stappata con i denti mandò giù la sua acqua magica. In un attimo un senso di onnipotenza lo pervase, mentre le sue riserve di Chakra sembravano quasi esplodere. «Vuoi il duello all’ultimo sangue? Ebbene, divertiamoci allora!» esclamò buttando via la bottiglietta e componendo i Sigilli per uno dei suoi Genjutsu più forti. «BUIO urlò a gran voce, al termine della sequenza, attivando il Genjutsu e mandando in subbuglio il sistema circolatorio del Chakra avversario, sia il suo sia quello del suo uccellaccio variopinto.

    Kokuangyu no Jutsu - Tecnica dell'Oscurità
    KokuangyunoJutsu-TecnicadellOscuritagrave_zps123123d9
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Genjutsu
    Questo Jutsu immerge l'avversario nell'oscurità più assoluta, rendendo praticamente inutile la vista. Ciò rende possibile attaccare facilmente chi cade vittima di questa tecnica. Tale tecnica dura un singolo turno escluso quello d'utilizzo. Terminata la tecnica la vittima si ritroverà con la vista sfocata per un ulteriore turno. Altri sensi come olfatto e udito non subiscono nessun malus.
    Consumo: 15

    Mōbaku Sajin – Barriera Anti-Percezione
    Sensing_Barrier_zps2aoxy3qx
    Villaggio: Suna
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Lo Shinobi compone rapidamente i sigilli necessari per la tecnica per poi concentrarsi per qualche secondo sul terreno intorno a sé. Grazie ad essi sarà in grado di innalzare in una zona di duecento metri di raggio una leggera nube, composta da piccole particelle di sabbia, terra o roccia, capace di impedire a chiunque si trovi al suo interno di utilizzare qualsiasi tecnica percettiva. Il Jutsu dura due turni, al termine dei quali è possibile rinnovare la tecnica pagandone nuovamente il costo in chakra.
    Consumo: 15

    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
    KageBunshinnoJutsu-TecnicadeiClonidOmbra_zps3e5ab90d
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più Chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)

    Kibaku Nendo - Argilla Esplosiva
    KibakuNendo-ArgillaEsplosivaSpJounin_zpsef8b2219
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale arte permette all'utilizzatore di modellare a piacere una creatura con la propria argilla. Questa creatura potrà avere qualsiasi forma dettata dall'utilizzatore, e potrà anche essere capace di volare se dotata di ali adeguate per riuscirvi. Sarà possibile creare una creatura di grandezza paragonabile a quella di un enorme uccello di cinque metri per tre, sul quale potrà liberamente volare. Il volatile avrà velocità alta e non potrà trasportare più di una persona; se cavalcato, la sua velocità cala di mezzo grado. Nel caso si crei un pesce, questo si muoverà in acqua a velocità alta anche se cavalcato da una singola persona. In entrambi i casi, se fatte esplodere, le creature creano un'esplosione dal raggio di sette metri che causerà danni gravissimi o mortali se ci si trova a contatto diretto con la creatura. Sarà inoltre possibile usufruire della propria creatura come se fosse un vero e proprio terreno, e dunque usare tecniche Doton solitamente utilizzate per portarsi sottoterra e dunque in questo caso all'interno della creatura.
    Consumo: 8 (5 Porzioni d'Argilla)


    Ito preparò una bella sorpresa al suo avversario, oscurando la visuale al suo avversario, ma di certo non aveva finito lì. Aveva detto di poterlo trovare? Bene, che lo dimostrasse! Ito amava le sfide, ma amava anche porne di altrettanto valide ai suoi sfidanti, in questo caso al suo avversario. Concentrandosi con l'ambiente che lo circondava, innalzò un particolare pulviscolo che sarebbe andato a formare un vero e proprio blocco percettivo. Non soddisfatto, in sequenza Ito creò un clone d'ombra e una creatura d'argilla simile alla propria su cui il clone potesse saltare. Quando ebbe terminato, il vero Ito in gran silenzio riprendeva il volo verso la direzione iniziale, allontanandosi a gran velocità dalla zona, lasciando al suo clone l'arduo compito d'intrattenere il rompiscatole. "Sei solo un guastafeste. Vattene fuori dai piedi e lasciami in pace: non ho tempo per badare a te" si ritrovò a pensare un Ito ormai in rotta.
    "Allora, sei in grado di trovarmi?" pensò spavaldo il clone, il quale lanciò una salva di shuriken addosso al suo inseguitore. Puntò a colpire con quei quindici shuriken in rapidissima successione ogni punto possibile e immaginabile, affinché fosse pressoché impossibile schivare l'uno senza farsi colpire dall'altro. Mirò a testa, collo, petto, braccia e gambe, nonché vie di fuga in qualsivoglia direzione. Anche ammettendo che avesse potuto percepire l'arrivo degli shuriken, c'erano sei possibili direzioni in cui poteva andare (l'alto e il basso, avanti e indietro, sinistra e destra), ma dove realmente sarebbe andato? Be’, ovunque avrebbe trovato degli shuriken.

    Condizioni: Ottimali
    Chakra: 175+20-15-15-8-8= 149
    Argilla: 32-5= 27

    Borsa:
    - Kunai (10)
    - Shuriken (5)
    - Cartabomba (5)
    - Cartabomba (5)
    - Pillole del Soldato (3)
    - Acqua dell'Eroe
    - Radiolina
    - Tonico del Sangue (3)
    Fodero:
    - Scimitarra
    Protezione di Cuoio
    Bende
    Parabraccia
    Parastinchi
    Gilet di Iwa:
    - Kunai (10)
    - Filo Metallico (30m)
    - Olio Infiammabile (2)
     
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    narrato, parlati, pensati e cloni saranno nel colore corrispettivo del personaggio.
    Supaku/Kohaku, Telepatia Volatili, Ito, Altro 2, Altro 3 Altro 4, Altro 5


    Sicuro? Aveva urlato Ito, molto probabilmente sbeffeggiandolo. Kohaku strinse l'occhio mentre vedeva l'avversario rallentare per voltarsi. Si sarebbe finalmente girato ad affrontarlo o sarebbe scappato di nuovo? Ascoltò con un orecchio solo il blaterare insensato del suo avversario, non si sarebbe fatto distrarre. Cosa aveva bevuto? Un liquido che lo aiutasse in qualche modo come le pillole del soldato? Era possibile. Lo aveva preso così sul serio? In effetti non poteva sapere che aveva a che fare con un ninja sotto di lui in termini di potenza e capacità, ma allo stesso tempo non lo aveva neanche minimamente testato. Il sospetto di aver a che fare con un cordardo vero e proprio aveva cominciato a fare capolino da quando lo aveva visto darsi alla fuga, perdendo l'occasione di attaccarlo nell'edificio. Il suo avversario aveva preferito scappare piuttosto che provare a capire con chi aveva a che fare. Si tese nel momento in cui Ito iniziò i sigilli, non riusciva a capire l'elemento della tecnica e la cosa non gli piaceva. Non era argilla, da che si ricordasse, non aveva mai visto Hayato fare i sigilli per usare le sue creazioni, gli serviva solo masticarla nei palmi delle mani. BUIO! Urlò l'avversario mandandolo letterlamente nell'oscurità più totale. Merda Mentre Akahire lo informava che era diventato cieco anche lui, Kohaku iniziava i sigilli della sua unica risorsa in quelle situazioni.
    Prendi quota subito! Suggerì intanto al suo compagno animale, spostarsi dalla posizione in cui si trovava era la prima cosa da fare. Non poteva sapere se il suo avversario sarebbe stato capace di vedere anch'esso in quella oscurità o no, ma lui si sarebbe aiutato in qualche modo.
    Chakra No Kyshin - Risonanza del Chakra
    chakra_emiss_zpsc0a1f7fa
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questo Jutsu l'utilizzatore farà fluire il Chakra dal proprio corpo emettendo, costantemente, delle lievi onde di Chakra, impercettibili se non per chi è capace di vedere i flussi o di percepirle altrimenti. Queste onde si propagheranno nell'aria, risuonando con qualsiasi altro soggetto o evocazione che sia in possesso o sia composta di Chakra, permettendo al Ninja di percepirne dimensioni e posizione esatta. Le onde di Chakra copriranno un'area dal raggio di cinquanta metri e saranno molto precise, permettendo di distinguere chiaramente un'entità di Chakra dall'altra senza alcuna difficoltà anche se non si potrà capire a chi esso appartiene. Sarà solo possibile distinguere il numero delle fonti di Chakra, quindi non si potrà distinguere un clone fisico dall'originale.
    Consumo: 8 (A Turno)

    La tecnica si attivò e per un breve istante fu in grado di percepire Ito nell'ultima posizione in cui lo aveva visto. Poi anche la sua capacità di percepirlo scomparve. Che diamine sta succedendo??? Trattenne la morsa di gelo che si serrava intorno al suo stomaco. Non poteva fare altro, bene, non lo poteva percepire, gli rimaneva un'unica cosa da fare: scappare da lì.
    Andiamo via, muoviti indietro, in movimenti irregolari. Akahire obbedì, raccolse le ali intorno al busto e si lasciò cadere nel vuoto all'indeitro, eseguendo una virata ad U rovescita nel cielo, la più veloce da eseguire in quel momento. Kohaku si tenne sul dorso dell'animale con il Controllo del Chakra e disattivò la Kyshin, non ne aveva più bisogno visto che era inutile. Sentì il classico rumore che fa un Kage Bunshin quando viene creato, due volte, la cosa lo preoccupò ancora di più. Ito poteva aver creato dei cloni, ma poteva essere anche molti altri jutsu, come evocare uno Shuriken gigante da un sigillo di evocazione o quant'altro, in ogni caso non prometteva per nulla bene e lui doveva togliersi di lì al più presto.
    Il falco maggiore viaggiava il più velocemente possibile, abbassandosi e alzandosi, virando a destra e a sinistra, mentre si allontanavano dal loro avversario, aumentando rapidamente quei venti metri iniziali in trenta. Era una fortuna che si trovassero sopra una foresta e ad almeno più di quaranta metri dal suolo, questo permetteva al falco di muoversi in aria con relativa sicurezza, nonostante la cecità.
    Kohaku lo fece allontanare ma sempre girando verso destra, così da non allontanarsi troppo dall'avversario, non voleva fuggisse di nuovo. Sentì il ronzare di armi metalliche nell'aria, un dolore secco lo informò che qualcuno gli aveva aperto un taglio sulla spalla destra. Ordinò subito ad Akahire di scendere di quota in picchiata mentre altre armi fischiarono intorno a lui. Nello stesso momento si era già girato, sollevando i pugni davanti al viso e gli avambracci davanti al busto in posizione accucciata. Altri Shuriken rimbalzarono sui parabracci e sulla placca di metallo posta sui guanti. Altri due colpi però lo colpirono di striscio alla coscia e su un lato della mano destra.
    Akahire lo informò che anche lui era stato colpito. Tese l'orecchio, attendendo, sembrava che il suo avversario non avesse intenzione di fare altro. La cecità lo offuscava ma la sua mente era sempre lucida, a cosa avevano dato vita quei due puff che aveva sentito? Purtroppo aveva bisogno della vista per capire cosa stava succedendo. Ordinò all'uccello di virare a destra ancora, in modo da girare intorno all'avversario mantenendo la stessa distanza. Ora avrebbe dovuto trovarsi sul fianco destro del suo bersaglio o quasi. Sollevò la mano e staccò lo shuriken che si era conficcato nella coscia di qualche centimetro. Sbatté le palpebre più e più volte, cercando di riprendere lentamente la vista. Ordinò a Akahire di riguadagnare quota mentre ancora si muovevano, non si doveva fermare per alcun motivo al mondo.
    In quel momento, a sua insaputa, si trovava ad almeno trenta mentri dal clone e a circa sessanta dall'originale che si stava dando alla fuga.


    ChakraFisicoMentale
    154-8= 146Lievi contusioni fianco destro per arrampicata, ferita da taglio media sulla spalla destra e sulla coscia; ferita medio-lieve sul lato della mano destra;Serio, concentrato
    Doppia Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x7Olio Infiammabile
    Shuriken x20Recipiente
    Shuriken x20Filo metallico 30m
    Palla di Luce x1Torcia Luminosa
    Palla di Luce x2Occhio Cibernetico
    Cartebomba x5Pillola del Soldato x3
    Equipaggiamento
    SlotOggettoLocazione
    Mecc. KunaiKunaiAvambraccio sx
    Fodero Min.WakizashiSchiena alla vita
    Rotolo Min.OmoikaruiCoscia sx
    Abbigliamento
    OggettoCondizioniLocazione
    ParabracciaEntrambi scheggiati dagli ShurikenAvambracci
    Coprinaso BendeIntattoIndossato
    BendeIntattemano, braccio e pettorale dx
    BendeIntattefronte, occhio sx
    Guanti RinforzatiIntattiMani
    Anello KitaIntattoDito Medio Sinistro
    Sigilli di ProtezioneIntattiIndossati
    Divisa Alternativa
    Armi da LancioAccessori
    -Radiolina
    Bomba Carta x2Cimice x3
    Doppia Tasca da Coscia
    Armi da LancioCoscia dx
    Kunai x7Palla Gelo x5
    Note Fascia nera legata sulla fronte.
    - 1 Kunai legato a 10m di Filo Metallico.
    - 3 Kunai legati a 3 Palle di luce.
    - 3 Kunai legati a 3 Cartebomba.
    - 3 Kunai legati a 3 Palle Gelo
    - 3 Shuriken legati a 10m di filo metallico.
    - Il Falco maggiore ha due ferite medie sul ventre.


    Edited by Supaku - 15/11/2015, 22:19
     
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    Per il clone, vedere gli shuriken andare a segno e ferire quell'avversario totalmente spaesato, fu come sentire un arbitro decretare il vincitore di un match. "E direi che questa sfida me la sono aggiudicata io, se non ti dispiace" pensò il clone fiero di se stesso. Stesso pensiero avrebbe avuto il vero Ito, che ora si allontanava sempre più cavalcando le correnti del cielo a gran velocità, aumentando notevolmente la distanza da Supaku, non appena i ricordi del clone fossero tornati a lui.
    Le ferite di quegli shuriken erano poca roba, il clone lo sapeva bene, ma il significato intrinseco di ciascuna ferita era molto importante, e lo sarebbe stato anche per Supaku, se solo ne avesse assimilato anche solo in minima parte l'essenza. Una sfida era una sfida; era una prova, non importava su quale campo specifico, e come tale aveva il suo prezioso valore, vinta o persa che fosse. "Però è in quelle vinte che si dimostra il peso della propria volontà" si ritrovò a pensare il clone. Ma Ito, o meglio il suo clone, non sarebbe rimasto solo fermo a contemplare con fierezza il proprio obiettivo raggiunto. No. Sebbene il proprio originale fosse ormai sempre più lontano e libero di trovare un nascondiglio per ritrovare l'anonimato, il clone aveva pur sempre il compito di rallentare se non sbarazzarsi di quel guastafeste. Di conseguenza, lanciò la propria creatura d'argilla all'assalto, in un silenzioso attacco esplosivo ai danni dell'avversario. Lo sparviero avanzava rapido, ma poteva essere ancora più rapido e il suo avversario ancora più lento. Bastava volerlo. In avanzata, dunque, il clone estrasse dalla borsa un kunai legato a del filo metallico e lo lanciò contro quel maledetto uccellaccio.

    Ayatsuito no Jutsu - Tecnica dei Fili Metallici
    AyatsuitonoJutsu-TecnicadeiFiliMetallici_zpsae381497
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Supplementaria
    Con questa tecnica sarà possibile utilizzare dei fili metallici in numerose situazioni. La prima, in fase offensiva sta nel cercare d'immobilizzare il nemico legandolo rapidamente con i fili, ma questo delimiterà solo parzialmente i suoi movimenti almeno che non si riesce ad avvolgere i fili anche intorno ad un qualcosa tipo un albero in modo da bloccarlo a ridosso di esso.
    E' possibile utilizzare la tecnica anche a scopo difensivo usando i cavi per portarsi lontano dalla propria postazione; ad esempio legando i cavi ad un Kunai lanciandolo altrove per poi darsi una strattonata.
    Necessari i Fili metallici acquistabili in Armeria.
    Consumo: N/A


    Il lancio fu il più accurato possibile, per quel che un cavaliere dei cieli come lui riusciva a fare sfruttando l'esperienza dalla sua. Nei limiti del possibili aveva calcolato eventuali spostamenti di traiettoria e spostamenti del bersaglio, con il fine ultimo di infilzare la creatura e legarla un minimo con il filo, affinché reggesse. Soprattutto per quest'ultima necessità, si sarebbe aiutato eseguendo semplici manovre a mezz'aria. Poi, dopo pochi secondi, il clone saltò e lasciò la groppa della creatura d'argilla, concedendole ancora maggiore velocità. Se il clone con il kunai fosse riuscito a colpire la Kuchiyose nemica, avrebbe potuto utilizzare come isola a mezz'aria il corpo del volatile, evitando a se stesso una sconveniente caduta nel vuoto e minando al contempo la mobilità della creatura, nonché quella del suo padrone, aumentando ancora di più le probabilità che lo sparviero d'argilla andasse ad esplodere in faccia a tutti e due.

    Condizioni: Ottimali
    Chakra: 149
    Argilla: 27

    Borsa:
    - Kunai (10)
    - Shuriken (5)
    - Cartabomba (5)
    - Cartabomba (5)
    - Pillole del Soldato (3)
    - Acqua dell'Eroe
    - Radiolina
    - Tonico del Sangue (3)
    Fodero:
    - Scimitarra
    Protezione di Cuoio
    Bende
    Parabraccia
    Parastinchi
    Gilet di Iwa:
    - Kunai (10)
    - Filo Metallico (30m)
    - Olio Infiammabile (2)
     
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    Supaku/Kohaku, Telepatia Volatili, Ito, Altro 2, Altro 3 Altro 4, Altro 5


    Sbatté le palpebre. La vista gli era tornata. Beh, almeno parte di essa. Ora vedeva ma vedeva tutto sfocato. Era già un inizio, ma non poteva più permettersi di stare con le mani in mano e quella situazione certo era un miglioramento ma non sufficiente. Akahire pure lo aveva informato che la sua vista stava soffrendo della medesima condizione. Non perse un secondo, aveva bisogno di vederci chiaro prima di tutto, anche perché nutriva il forte sospetto che quel cordardo del suo avversario se la stesse svignando e in quelle condizioni non poteva seguirlo senza rischiare di prendersi un kunai in fronte. Del resto gli aveva lanciato solo degli Shuriken e questo lo aveva fatto insospettire subito, perché non aveva provato a utilizzare un uccello d'argilla per ucciderlo? Sarebbe stato più sensato e quel lancio un po' debole gli aveva suggerito che avesse soltanto cercato di distrarlo.
    Passò le dita sulla ferita alla coscia e compose i sigilli in un attimo.
    Kuchiyose No Jutsu - Tecnica del Richiamo
    kuchyios_sennin_zpsc20f44cb
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi dal rango Chuunin in poi. Non per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un Contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano di una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versar anche una minuscola goccia del proprio sangue per poi formare la serie di Sigilli necessari per l'esecuzione del Jutsu, che sono i seguenti: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
    Per riuscire ad evocare taglie grandi è necessario essere almeno Sp Jounin; per le Leggendarie bisogna essere di grado ANBU
    Consumo: 10

    Uccello Viaggiatore: Fezā
    UccelloViaggiatore
    Questo uccello rapace, alto circa quaranta centimetri si dimostra inutile in combattimento, ma la sua vera peculiarità è quella di poter comunicare telepaticamente con il proprio evocatore, il che la rende un' evocazione molto utile da mandare in avanscoperta. Questo rapace è in più dotato di un eccellente vista. La sua velocità è alta e potrà tenere testa ad un Jutsu di livello C, ma un colpo di arma ben assestato o un qualsiasi attacco dopo aver subito il Jutsu C lo metteranno fuori gioco.

    Il falco cacciatore apparve con uno sbuffo sul dorso di Akahire, e i suoi occhi, non oscurati dal quel velo, permisero di vedere e di informare il suo padrone di tutto. La telepatia lo informò in un lampo che il suo avversario si era...sdoppiato. Uno era davanti a lui, l'altro una figura che stava svanendo all'orizzonte.
    Quel figlio di puttana... Non riuscì a elaborare un piano perché subito Feza lo informò che l'Ito più vicino stava puntando diritto verso di loro. Un Kunai legato ad un filo metallico era stato lanciato con l'obbiettivo di intrappolarli. Fortunatamente a separarli c'erano più di quindici metri. A Kohaku non bastò molto per realizzare cosa sarebbe successo. La sua vista sfocata gli permise di vedere i due avvicinarsi a velocità non indifferente, senza rallentare minimamente. Strinse gli occhi, come se quello aiutasse a vedere meglio, un riflesso incondizionato che non portò a nulla. Beh almeno vedeva le sagome. Doveva agire subito: non gli sarebbe capitata occasione migliore. Iniziò i sigilli in un lampo mentre Akahire, guidato da Feza, scansava agilmente il filo metallico che aveva cercato di intrappolarlo, in una precisa virata che lasciò l'arma a fendere l'aria. I metri tra lui e l'avversario si accorciarono enormente, da venti diventarono dieci in pochi secondi. I secondi sufficienti per permettergli di finire il Jutsu. Vide la figura di Ito saltare in aria, lasciando libera la cavalcatura e concedendo ad essa ancora più velocità. Inspirò. L'uccello arrivò a sette metri da lui e a quel punto soffiò la sua sfera d'aria direttamente in faccia ad essa. Entrambi procedevano ad una velocità eccezionale e l'impatto arrivò in poco meno di un secondo.
    Fuuton Shinkuu Taigyoku - Sfera d'Aria Superiore
    ShinkuTaigokuFast_zpsd3c1219c
    Villaggio: Tutti
    Livello B
    Tipo: Ninjutsu
    Dopo aver effettuato una rapida serie di sigilli si aspira dell'aria dalla bocca e poi la si emette tutta di colpo. L'aria, impastata col chakra, andrà a formare una sfera di vento dal diametro di cinquanta centimetri che si dirigerà verso l'avversario ad alta velocità. La tecnica raggiunge un massimo di venti metri e se colpisce causerà ferite medio-gravi da taglio. Il vero punto di forza, però, è la sua capacità di espandersi e aumentare il suo diametro. Infatti per ogni metro percorso la sfera si ingrandirà di cinquanta centimetri arrivando a un massimo di cinque metri di diametro.
    Consumo: 8

    L'uccello esplose e la sfera d'aria si schiantò contro l'esplosione, negandone la potenza distruttiva mentre si dissipavano a vicenda in una nuvola di fumo. Nello stesso momento, Ito cercava di atterrare sul dorso di Akahire che con una rapida virata laterale, lo lasciò cadere nel vuoto di quaranta metri d'altezza che li separavano da terra. Kohaku afferrò un kunai minuto di cartabomba e lo lanciò dietro al suo avversario non appena ebbe lanciato la sfera d'aria e facendolo detonare non appena si trovò abbastanza vicino da prenderlo con l'esplosione.
    Feza, sapendo che non poteva lasciare il bersaglio scappare impunito, prese il volo all'inseguimento di esso. I suoi occhi da rapace non lo avevano perso di vista e la sua velocità in aria era superiore a quella del bersaglio. Questo gli permise di seguirlo in relativa tranquillità da una giusta sicurezza, senza perderlo mai di vista.


    ChakraFisicoMentale
    146-10-8= 128Lievi contusioni fianco destro per arrampicata, ferita da taglio media sulla spalla destra e sulla coscia; ferita medio-lieve sul lato della mano destra;Serio, concentrato
    Doppia Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x6Olio Infiammabile
    Shuriken x20Recipiente
    Shuriken x20Filo metallico 30m
    Palla di Luce x1Torcia Luminosa
    Palla di Luce x2Occhio Cibernetico
    Cartebomba x4Pillola del Soldato x3
    Equipaggiamento
    SlotOggettoLocazione
    Mecc. KunaiKunaiAvambraccio sx
    Fodero Min.WakizashiSchiena alla vita
    Rotolo Min.OmoikaruiCoscia sx
    Abbigliamento
    OggettoCondizioniLocazione
    ParabracciaEntrambi scheggiati dagli ShurikenAvambracci
    Coprinaso BendeIntattoIndossato
    BendeIntattemano, braccio e pettorale dx
    BendeIntattefronte, occhio sx
    Guanti RinforzatiIntattiMani
    Anello KitaIntattoDito Medio Sinistro
    Sigilli di ProtezioneIntattiIndossati
    Divisa Alternativa
    Armi da LancioAccessori
    -Radiolina
    Bomba Carta x2Cimice x3
    Doppia Tasca da Coscia
    Armi da LancioCoscia dx
    Kunai x7Palla Gelo x5
    Note Fascia nera legata sulla fronte.
    - 1 Kunai legato a 10m di Filo Metallico.
    - 3 Kunai legati a 3 Palle di luce.
    - 2 Kunai legati a 2 Cartebomba.
    - 3 Kunai legati a 3 Palle Gelo
    - 3 Shuriken legati a 10m di filo metallico.
    - Il Falco maggiore ha due ferite medie sul ventre.


    Edited by Supaku - 25/11/2015, 13:18
     
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    Mentre si allontanava a gran velocità, al buon Ito arrivarono i ricordi del suo clone, segnale che qualcosa doveva evidentemente essere andato storto. Il tempo di assimilare quei ricordi, e seppe con certezza che cosa era accaduto al clone, venendo anche a conoscenza di un'altra informazione sul suo inseguitore: utilizzava il Fuuton. "Interessante, con il mio Katon sono in vantaggio" pensò il Mukenin. E proprio con i ricordi del clone seppe di avere un fottuto uccellaccio della malora alle calcagna, evocato dal guastafeste. Il Mukenin, pur senza fermarsi, si voltò e appurò fosse vero, notando in lontananza la figura sbattere le ali.
    Inizialmente decise di non fermarsi e di continuare la sua fuga in volo, ma si rese conto che a lungo andare quel falco lo avrebbe prima o poi raggiunto. Era più leggero e più veloce. Poi, con una vista acuta come la loro, non sarebbe mai riuscito a sfuggirgli e di conseguenza ad evitare quel rompiscatole. Almeno non ci sarebbe riuscito facilmente e non senza impiegare altre risorse.
    "Ma è mai possibile che non mi riesca a liberare mai di questo rompicoglioni?" si chiese, stufo. "Perché non mi lascia in pace? Non ha capito che con me non può far altro che stare al mio gioco? Porca miseria, sembra che ne vada della sensibilità del suo glande..." pensò ancora. Avrebbe potuto creare una bella nube con la Enmakugire no Jutsu, altri tre cloni d'ombra o d'argilla e tre creature su cui posizionarli, quindi farli sbucare dalla nube all'improvviso per farli andare in tre direzioni differenti. Ciliegina sulla torta, diventare invisibile e andarsene alla chetichella, lasciandolo a inseguire dei sogni. Tuttavia, la cosa triste era che se anche un piano del genere fosse andato in fallimento per chissà quale motivo, poi si sarebbe ritrovato in una posizione in cui non sarebbe potuto fuggire per sempre, in eterno. Prima o poi si sarebbe dovuto fermare, anzi incorreva nel rischio di incontrare qualche altro problema. "E sia..." si decise, ma avrebbe continuato a giocare qualche mano.

    Kemuri Bunshin no Jutsu - Tecnica del Clone di Fumo
    KemuriBunshinnoJutsu-TecnicadelclonediFumo_zps3d8f29d4
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questa variante della Bunshin No Jutsu è possibile creare un clone di fumo verdastro. Ovviamente il clone avrà il medesimo aspetto dell'originale, ma non si presenta come un ologramma ma come un clone di consistenza fisica. Tuttavia se entra in contatto con un qualsiasi soggetto si dissolve immediatamente, senza poter recare alcun danno. E' ovviamente incapace d'usare qualsiasi arma, accessorio o tecnica. L'utilità di questo clone si evidenzia una volta dissolto, divenendo fumo ed oscurando di conseguenza la visuale per un raggio di ben cinque metri. Il fumo resta in campo per due turni, salvo in presenza di forti raffiche di vento.
    Consumo: 2 (A Clone)


    Dopo aver impostato un singolo Sigillo, evocò un clone con il solo scopo di farlo dissolvere e nascondere la propria figura per un po' nella nube creatasi. Allora e solo allora il Mukenin rallentò e fece fare retrofront alla propria creatura, quindi si mosse addirittura incontro al suo inseguitore, aspettando che quel rompicoglioni sicuramente nato e concepito così lo raggiungesse, per poi decidere il da farsi, ma sempre pronto a mantenere una certa distanza - cioè il suo campo principale - di almeno una dozzina di metri.
    «Allora, uomo che può trovarmi ovunque, che cosa hai intenzione di fare adesso?» gli chiese. «Dopo questo, quanti altri passatempi ti devo lasciare prima che ti decida a non seccarmi più?» Sorrise come chi la sapeva lunga, e lasciò a lui tutti i possibili pensieri da fare in una situazione simile, mettendo insieme tutti i pezzi del puzzle che finora gli erano stati messi a disposizione. "Allora, cosa deciderai? Combatterai quello che ti si dice essere un fantoccio inutile o ti metterai ad inseguire la vera preda che chissà dov'è ma finora ti è sempre riuscita a scappare senza che tu al momento la riuscisse a vedere?" Era felice, tutto sommato, perché questo per Ito il vero sapore di una sfida, e non quello del sangue caldo.

    Condizioni: Ottimali
    Chakra: 149-2= 147
    Argilla: 27

    Borsa:
    - Kunai (10)
    - Shuriken (5)
    - Cartabomba (5)
    - Cartabomba (5)
    - Pillole del Soldato (3)
    - Acqua dell'Eroe
    - Radiolina
    - Tonico del Sangue (3)
    Fodero:
    - Scimitarra
    Protezione di Cuoio
    Bende
    Parabraccia
    Parastinchi
    Gilet di Iwa:
    - Kunai (10)
    - Filo Metallico (30m)
    - Olio Infiammabile (2)
     
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    narrato, parlati, pensati e cloni saranno nel colore corrispettivo del personaggio.
    Supaku/Kohaku, Telepatia Volatili, Ito, Altro 2, Altro 3 Altro 4, Altro 5


    La vista gli si era finalmente snebbiata. Sbatté ripetutamente la palpebra libera per assicurarsi che fosse tutto tornato alla normalità. Bene Almeno questa era una buona notizia. L'esplosione sotto di lui e il relativo diradarsi del fumo lo informò che, a quanto sembrava, il suo bersaglio era finalmente stato eliminato. Non vedo corpi...era davvero un clone...speranza vana che quello che avesse tentato un attacco così scapestrato fosse l'oroginale... Sospirò, ancora non erano arrivati a niente. Si rialzò dritto sul dorso del suo compagno animale, saggiando il peso su entrambi i piedi, i muscoli leggermente irrigiditi, sentiva le ferite pulsare leggermente ma per fortuna erano tutte ferite minori, avrebbe potuto tollerarle. Srotolò alcune bende dalla fronte senza intaccare la fasciatura, ancora non aveva intenzione di lasciare l'occhio libero. Staccò un pezzo di benda e lo utilizzò per fasciarsi la coscia ferita, non voleva farla sanguinare troppo, non aveva abbastanza metri di bende per fasciarsi la schiena, la avrebbe lasciata sanguinare un poco. Quella breve "pausa" però finì quasi subito quando Feza lo informò che il suo avversario si era mosso. A quanto pare aveva creato una nuvola di fumo intorno a sé stesso e da essa era uscito Ito a cavallo dell'uccello d'argilla, la cosa strana era che si era diretto verso di lui. A cosa era servito il fumo? Aveva creato un altro clone? Era passato dall'elaborata strategia dell'averlo accecato e dal creare due cloni con tanto di diversivo di Shuriken e quant'altro, all'utilizzo di un solo clone di fumo? Disse a Feza di rimanere in zona, cercando intorno se dalla nuvola di fumo fosse uscito un altro Ito che magari si fosse dato alla fuga come al suo solito, non poteva essere sicuro di nulla. Il compagno volatile lo avvisò che avrebbe girato intorno alla nuvola di fumo in cerca di possibili segnali che qualcuno era ancora là dentro. Poco dopo Ito arrivò da lui. Si fermò a circa dodici metri di disanza.
    Kohaku strinse l'occhio libero con sospetto mentre quello si avvicinava, aveva davvero cambiato idea? Voleva davvero combatterlo o era soltanto un altro ennesimo clone? Ah dannazione, non avrebbe potuto saperlo con precisione. Beh in ogni caso non poteva fare altro se non eliminare quell'Ito che aveva davanti. Di certo, anche se fosse stato un clone, non avrebbe corso il rischio di scavalcarlo per poi trovarsi con l'originale davanti e il clone alle spalle, sarebbe stata la sua fine. Quindi proprio come prima, avrebbe dovuto affidarsi a Feza mentre lui affrontava questo ennesimo ostacolo.
    Sai perché sono qui e sai che non posso smettere...al Mercato nessuno sfugge...Combatteremo fino a quando uno solo di noi rimarrà in vita... Osservò l'avversario. L'uccello d'argilla lo disturbava, con quello sguardo inespressivo che racchiudeva la mente del suo possessore e la potenza esplosiva di dieci cartebomba, davvero stava cominciando ad odiare quelle creature. Cercò di vagliare le sue opzioni, riflettendo su quanto avrebbe potuto fare e si accorse che in realtà era molto poco. Il Doton gli era quasi del tutto negato, non una buona cosa alla fine. Avrebbe dovuto ricorrere a qualche illusione. Beh doveva cominciare da qualcosa alla fine.
    Ma ora lasciamo parlare i fatti al nostro posto... Compose i sigilli.
    Magen: Narakumi no Jutsu - Illusione Demoniaca
    gend_zps8e041276
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Genjutsu
    Una tecnica di basso livello che permette all'utilizzatore, apparentemente, di svanire in una nuvola di foglie lasciando spazio ad un'illusione che raffigurerà l'incubo peggiore della vittima. Una volta attivata, l'utilizzatore verrà nascosto dall'illusione per quattro secondi, tre dei quali passati in concentrazione ed immobilità per completare il Jutsu, mentre il quarto secondo potrà essere usato da un abile shinobi per fare perdere le proprie tracce nell'ambiente. Se la vittima subirà in pieno il Genjutsu, per tutta la durata dei quattro secondi vivrà il suo incubo peggiore, ritrovandosi successivamente spaesato per l'esperienza vissuta e rallentato nell'esecuzione dei sigilli di un grado per il resto del Turno. La tecnica si dissolve se il bersaglio viene attaccato dall'utilizzatore durante i quattro secondi.
    Facilmente dissolvibile con il Kai.
    Consumo: 2

    La vera comodità della tecnica era che lui sarebbe dovuto rimanere fermo ma il suo volatile avrebbe potuto muoversi durante il Genjutsu. Per questo aveva ordinato ad Akahire di portarsi direttamente sotto al proprio avversario, di circa cinque metri. Una volta terminato il Genjutsu, che avrebbe semplicemente dovuto fare da diversivo e nascondere il suo movimento mentre si portava sotto al nemico, avrebbe passato al resto della sua offensiva. Mentre si muoveva aveva tenuto nell'altra mano ben cinque shuriken che, a Genjutsu terminato, aveva cominciato ad impregnare del proprio Chakra Fuuton, necessario sarebbe stato l'effetto sopresa per poter colpire.
    Kaiten Shuriken - Shuriken Rotante
    kaiten_shuriken_zps7beb0215
    Villaggio: Tutti
    Livello B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica consente di potenziare la velocità e la potenza delle proprie Armi da Lancio Piccole o Minori tramite il proprio Chakra Fuuton fino a un massimo di cinque Armi a volta. Qualsiasi Arma, potenziata con questa tecnica, risulterà coperta da una patina semitrasparente e potrà essere lanciata a velocità alta. La loro potenza sarà tale da penetrare difese di livello C senza il minimo sforzo. Tale Jutsu non richiede l'utilizzo di sigilli, ma solo di tre secondi di preparazione in cui lo Shinobi terrà in mano le Armi da Lancio e le infonderà di Chakra Fuuton prima di lanciarle. Fintanto che lo Shinobi continua pagarne il consumo, è possibile comandare mentalmente la traiettoria di ciascuna Arma finché esso non va a segno. Ogni singola Arma da Lancio causerà ferite pari ad una media entità, se tre o quattro colpiscono causeranno ferite complessivamente pari ad una medio-grave, se colpiscono tutte e cinque causeranno una ferita complessiva pari ad una di grave entità.
    Consumo: 8 (A Turno)

    A quel punto rilasciò gli shuriken che sfrecciarono verso l'alto a gran velocità, volando con lo scopo di spuntare all'avversario da sotto il volatile, prendendolo alla sprovvista, ogni shuriken sarebbe arrivato da una direzione differente, uno da destra, l'altro da sinistra, uno alle spalle il quarto davanti, si tenne il quinto shuriken come un attacco "ritardato" aspettando che prima andassero a segno i primi quattro e poi dopo cinque secondi, arrivasse il quinto, alle spalle. I primi quattro miravano a chiudersi sull'avversario all'altezza della vita, il quinto mirava a colpirlo direttamente tra le scapole.


    ChakraFisicoMentale
    128-2-8=118Lievi contusioni fianco destro per arrampicata, ferita da taglio media sulla spalla destra e sulla coscia; ferita medio-lieve sul lato della mano destra;Serio, concentrato
    Doppia Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x6Olio Infiammabile
    Shuriken x15Recipiente
    Shuriken x20Filo metallico 30m
    Palla di Luce x1Torcia Luminosa
    Palla di Luce x2Occhio Cibernetico
    Cartebomba x4Pillola del Soldato x3
    Equipaggiamento
    SlotOggettoLocazione
    Mecc. KunaiKunaiAvambraccio sx
    Fodero Min.WakizashiSchiena alla vita
    Rotolo Min.OmoikaruiCoscia sx
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    OggettoCondizioniLocazione
    ParabracciaEntrambi scheggiati dagli ShurikenAvambracci
    Coprinaso BendeIntattoIndossato
    BendeIntattemano, braccio e pettorale dx
    BendeIntattefronte, occhio sx
    Guanti RinforzatiIntattiMani
    Anello KitaIntattoDito Medio Sinistro
    Sigilli di ProtezioneIntattiIndossati
    Divisa Alternativa
    Armi da LancioAccessori
    -Radiolina
    Bomba Carta x2Cimice x3
    Doppia Tasca da Coscia
    Armi da LancioCoscia dx
    Kunai x7Palla Gelo x5
    Note Fascia nera legata sulla fronte.
    - 1 Kunai legato a 10m di Filo Metallico.
    - 3 Kunai legati a 3 Palle di luce.
    - 2 Kunai legati a 2 Cartebomba.
    - 3 Kunai legati a 3 Palle Gelo
    - 3 Shuriken legati a 10m di filo metallico.
    - Il Falco maggiore ha due ferite medie sul ventre.


    Edited by Supaku - 3/12/2015, 11:09
     
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    "Non capisco se questo qui ha più culo che anima, sia solo uno dei classici situazionisti del cazzo oppure più semplicemente nemmeno ragiona o lo fa a convenienza" fu costretto a pensare quando vide il suo avversario non porsi minimamente il minimo dubbio o preoccupazione di dove potesse essere il suo bersaglio, ormai. Era così interessato da inseguirlo fino in capo al mondo, e ora? Ora sembrava essersi rassegnato all’idea di avere un fantoccio davanti e che l'originale fosse sparito chissà dove. "Con gente del genere non c'è nemmeno gusto a fare una sfida d'intelligenza. Sarebbe come chiedere a una scimmia di costruire un palazzo" si ritrovò a pensare il Mukenin, profondamente deluso dall'atteggiamento del suo avversario. Perché essere così rudimentali...? Dov'era finito il vero profumo della vita, la sfida, il brivido? Peccato, poteva rivelarsi divertente e invece nulla. "Guastafeste fino al midollo."
    Comportandosi come se di fronte avesse il suo bersaglio in carne ed ossa il ragazzo sostenne di voler lasciar parlare i fatti, quindi si avvolse in una nube di foglie dopo aver composto dei Sigilli. "Foglie che appaiono così all'improvviso in mezzo al cielo? Alla prossima facciamo il trucchetto del dito tagliato?" pensò il Mukenin, ironico. Sapeva che mentre la sua vista era occupata a mostrargli un cielo in tempesta, rigettante numerose saette impazzite, il suo avversario stava architettando qualcosa. D'altronde, se lui era sparito in una nuvole di foglie, la sua creatura no, e Ito la vide perfettamente muoversi in una determinata posizione. "Troppo semplice" pensò Ito. "Il trucco dov'è?" Non credeva possibile che si tradisse da solo così facilmente, secondo la sua mente era più probabile si trattasse di un diversivo, quindi immediatamente ordinò alla sua creatura di eseguire una manovra aerea il più velocemente possibile: puntando verso l'alto avrebbe dovuto fare un giro della morte muovendosi all'indietro, così da evitare tutti i possibili attacchi dalle molteplici direzioni. Si mantenne attaccato al dorso della creatura per mezzo del controllo del Chakra, durante quella manovra spericolata, e fu così che quando il panorama riprese ad essere quello di prima e il suo avversario di nuovo visibile, si rese conto che non c'era trucco e non c'era inganno. Il suo avversario era sempre lì, su quel volatile, e Ito aveva appena fatto in tempo a vedere gli shuriken in volo, quindi ancora una volta ordinò alla propria creatura di sfrecciare a mezz'aria per evitare quelle piccole schegge. Erano davvero veloci. Le evitò, la sua creatura era sufficientemente veloce per eseguire manovre evasive contro armi dal così piccolo raggio d'interesse. Sebbene il tentativo, non poté evitare di venire colpito alla schiena da quella che immaginò essere l'ennesimo shuriken o qualcosa di simile, seppur dovesse riconoscere che il dolore e la ferita erano ben più intensi. Ad ogni buon modo, Ito non era certamente rimasto immobile a lasciare che fosse semplicemente il volatile a far qualcosa, bensì aveva eseguito quei Sigilli necessari affinché gli fosse possibile dare corpo e forma al Chakra Katon e ricreare la Tecnica del Nascondiglio Cinereo.

    Katon: Haijingakure no Jutsu - Tecnica del Nascondiglio Cinereo
    Katon%20Haijingakure%20no%20Jutsu%20-%20Tecnica%20del%20Nascondiglio%20Cinereo_zpsytpcxdfb
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    La tecnica risulta essere una evoluzione più potente e devastante delle Ceneri Brucianti. Grazie ad essa infatti si emetterà dalla bocca un getto di ceneri fino a undici metri che, una volta arrivato alla distanza massima, creerà una nuvola dal raggio di otto metri, ostruendo la visuale a chiunque sia all'interno o cerchi di guardare dentro di essa. La nube esploderà al momento in cui entrerà al contatto con una scintilla, basterà anche sfregare semplicemente i denti, provocando una esplosione di fiamme che causerà ferite gravi a chiunque si trovi all'interno. Oltre a questo il Jutsu causerà un'onda d'urto di tre metri che scaraventerà qualsiasi persona nelle vicinanze fino a cinque metri di distanza, con conseguenti possibili danni da caduta.
    Richiede: Haisekishou - Ceneri Brucianti in Scheda.
    Consumo: 15


    Mentre, dunque, la creatura si lanciava in una sorta di picchiata contro all'avversario, riducendo la distanza a poco più di mezza dozzina, Ito vomitò quella nuvola di ceneri in direzione del suo bersaglio e della sua creatura, e senza perdere alcun tempo, senza dargli il tempo necessario affinché si accorgesse della natura di quelle ceneri, che pensasse anche solo a come fosse più opportuno reagire, il Mukenin approfitto della copertura visiva per eseguire l'ennesima curva della morte all'indietro, prendere le distanze e contemporaneamente far esplodere quelle ceneri, trasformandole in calde fiamme ardenti.

    Condizioni: Ferita media da taglio alla schiena;
    Chakra: 147-15= 132
    Argilla: 27

    Borsa:
    - Kunai (10)
    - Shuriken (5)
    - Cartabomba (5)
    - Cartabomba (5)
    - Pillole del Soldato (3)
    - Acqua dell'Eroe
    - Radiolina
    - Tonico del Sangue (3)
    Fodero:
    - Scimitarra
    Protezione di Cuoio
    Bende
    Parabraccia
    Parastinchi
    Gilet di Iwa:
    - Kunai (10)
    - Filo Metallico (30m)
    - Olio Infiammabile (2)
     
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    Supaku/Kohaku, Telepatia Volatili, Ito, Altro 2, Altro 3 Altro 4, Altro 5


    Kaiten Shuriken - Shuriken Rotante
    kaiten_shuriken_zps7beb0215
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    Livello B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica consente di potenziare la velocità e la potenza delle proprie Armi da Lancio Piccole o Minori tramite il proprio Chakra Fuuton fino a un massimo di cinque Armi a volta. Qualsiasi Arma, potenziata con questa tecnica, risulterà coperta da una patina semitrasparente e potrà essere lanciata a velocità alta. La loro potenza sarà tale da penetrare difese di livello C senza il minimo sforzo. Tale Jutsu non richiede l'utilizzo di sigilli, ma solo di tre secondi di preparazione in cui lo Shinobi terrà in mano le Armi da Lancio e le infonderà di Chakra Fuuton prima di lanciarle. Fintanto che lo Shinobi continua pagarne il consumo, è possibile comandare mentalmente la traiettoria di ciascuna Arma finché esso non va a segno. Ogni singola Arma da Lancio causerà ferite pari ad una media entità, se tre o quattro colpiscono causeranno ferite complessivamente pari ad una medio-grave, se colpiscono tutte e cinque causeranno una ferita complessiva pari ad una di grave entità.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Kohaku aveva notato come il suo avversario si fosse mosso durante il suo Genjutsu, non perdendo di vista il suo volatile neanche per un secondo.
    Il Genjutsu non ha funzionato? Strano... Non gli sembrava che la tecnica fosse stata interrotta in alcun modo, l'avversario non si era ferito, né aveva utilizzato il Kai eppure non era stato distratto in alcun modo dalla illusione? Che diamine stava succedendo? Non importava più, ora si trovavano lì, con Ito che sembrava muoversi verso di luì. Nello stesso momento in cui il volatile di Ito si era mosso in quelle acrobatiche manovre evasive per scansare i suoi Shuriken, muovendosi verso di lui, Kohaku aveva ordinato ad Akahire di fare lo stessso. Si portarono ad una quota inferiore rispetto all'avversario, volteggiando in aria con il vento che fischiava intorno a loro mentre curvavano lateralmente rispetto ad Ito. Non perse il controllo sugli Shuriken che aveva lanciato, si limitò semplicemente a farli andare ancora avanti rispetto a dove erano schizzati, anche se procedendo ad una velocità molto più lenta. Vide i lenti sigilli eseguiti dal suo avversario, che lo informarono dell'elemento di cui era composta la tecnica, il Katon. Kohaku non perse tempo a piangere il fatto di avere contro un ninja con il suo peggiore nemico come elemento, si liimtò ad archiviare l'informazione e ad adeguare il suo combattimento mentre componeva rapidamente i sigilli necessari. Non avrebbe potuto utilizzare il Fuuton in quella situazione, sarebbe dovuto ricorrere al Doton e avrebbe cercato di elminare quella minaccia il prima possibile, impastò quanto più Chakra aveva per quel Jutsu.
    Iwa no Isan - Eredità della Roccia
    doton_upper3_zps7a61b889
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu nasce dalla profonda consapevolezza dell'elemento Doton, insieme ad una grande esperienza nella conoscenza dei Jutsu oltre che dell'elemento. L'Hijutsu non necessita di sigilli e consiste nell'immettere una maggiore quantità di Chakra elementale quando si compone una tecnica Doton, in qualunque modo sia richiesto dalla stessa, allo scopo di incrementarne la potenza, sortendo così l'effetto di aumentarne di un grado il livello. L'Hijutsu potrà essere usato massimo su tecniche di livello B.
    Può essere utilizzato su tecniche A Turno, ma in quel caso il consumo sarà anch'esso A Turno.
    Consumo: 4

    Doton Doozen Ryu - Dragone della Terra
    dotonryu_zps74854beb
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Con questo Ninjutsu si genera dal terreno o dalla bocca un grande ammasso di terra e roccia che prende la forma di un drago che insegue l'avversario fino a travolgerlo. Il drago sarà lungo al massimo venticinque metri e avrà un diametro di sei. Se la tecnica prende in pieno riuscirà a causare danni da impatto medio gravi.
    Consumo: 8

    Il drago lasciò le sue labbra, precipitandosi verso la nube di cenere lanciata dal suo avversario. Kohaku riconobbe subito la tecnica, l'aveva già vista in passato e ordinò ad Akahire di lasciarsi cadere in picchiata verso il basso, allontanandosi il più possibile dall'area del Jutsu. La cenere impattò contro la superficie rocciosa del suo drago e un attimo dopo l'esplosione avvolse il Jutsu Doton sgretolandolo in mille lapilli ardenti e sollevando una densa nuvola nera. Quella era la sua occasione. Una finestra aperta su una possibilità. Compose i sigilli rapidamente mentre ordinava al volatile di virare, sterzando la discesa in una capriola a mezz'aria che li fermò entrambi poco sotto l'esplosione. Kohaku si tenne saldo al dorso del volatile con il controllo del Chakra. Aveva già finito i sigilli per la Chakra no Kyshin. L'ultima volta che l'aveva usata non aveva funzionato, in quel momento però aveva bisogno di quella tecnica e decise di provare di nuovo, per vedere se qualsiasi cosa aveva fatto il suo avversario prima, gli impediva ancora di usarla oppure no. Del resto la sua strategia aveva un bisogno vitale di quella tecnica e non poteva attuarla senza. Se non avesse funzionato, avrebbe pensato ad altro. I problemi vennero però risolti quando la tecnica funzionò.
    Chakra No Kyshin - Risonanza del Chakra
    chakra_emiss_zpsc0a1f7fa
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questo Jutsu l'utilizzatore farà fluire il Chakra dal proprio corpo emettendo, costantemente, delle lievi onde di Chakra, impercettibili se non per chi è capace di vedere i flussi o di percepirle altrimenti. Queste onde si propagheranno nell'aria, risuonando con qualsiasi altro soggetto o evocazione che sia in possesso o sia composta di Chakra, permettendo al Ninja di percepirne dimensioni e posizione esatta. Le onde di Chakra copriranno un'area dal raggio di cinquanta metri e saranno molto precise, permettendo di distinguere chiaramente un'entità di Chakra dall'altra senza alcuna difficoltà anche se non si potrà capire a chi esso appartiene. Sarà solo possibile distinguere il numero delle fonti di Chakra, quindi non si potrà distinguere un clone fisico dall'originale.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Subito approfittò della rinnovata presenza del suo avversario nella sua mente per eseguire il resto della strategia che già aveva pensato. Afferrò il kunai munito di palla luce e lo lanciò dritto verso Ito. I metri a separarli ora erano circa una ventina e il kunai non avrebbe potuto proseguire molto visto che la situazione lo aveva portato a lanciarlo verso l'alto. Si accontentò che quello percorresse dodici metri, dentro la nuvola di fumo causata dal suo avversario, prima di farla esplodere. Già mentre il kunai era stato lanciato aveva ordinato ad Akahire di virare verso destra, proseguendo dritto davanti a sé. Avevano chiuso entrambi gli occhi quando la palla luce era esplosa. Nel momento stesso in cui la palla di luce esplodeva, ordinò ai suoi quattro shuriken rimasti di schizzare verso il suo avversario. La più grande minaccia sarebbe arrivata alle spalle del nemico, proprio da quegli shuriken che aveva così bellamente scansato pensando che fossero solo proiettili e non missili guidati. Guidò gli shuriken grazie alla percezione della Kyshin così che non mancassero il bersaglio.
    Uno arrivò dall'alto, mirando a colpire Ito sulla nuca, l'altro arrivò sul fianco destro, il terzo sul fianco sinistro, il quarto dritto in mezzo alle scapole.
    Le sue possibilità strategiche erano state enormemente castrate quando aveva visto l'elemento che il suo avversario aveva. Se già prima di allora era limitato nell'ambito dell'utilizzo del Doton dal fatto che erano in aria, adesso che era in possesso di quest'altra informazione, la situazione precipitava nel complicato. Aveva pensato di poter sfruttare l'elemento sopresa con i suoi Missili d'Aria, ma non si fidava affatto di quella strategia visto e considerato che sarebbe bastato un casuale Jutsu Katon indirizzato verso la sua ultima posizione per eliminare il suo jutsu senza problemi. Quindi aveva deciso di simulare un tentativo di attacco utilizzando la palla luce come diversivo mentre continuava a muoversi in modo da rendere difficile per l'avversario colpirlo alla cieca con una tecnica, nel mentre i suoi shuriken lo avrebbero attaccato alle spalle. Continuavano a muoversi in modo da girare intorno all'avversario, così da rimanere in movimento alla debita distanza di venti metri, ma senza allontanarsi troppo.



    ChakraFisicoMentale
    118-8-4-8-8= 90Lievi contusioni fianco destro per arrampicata; ferita da taglio media sulla spalla destra e sulla coscia; ferita medio-lieve sul lato della mano destra;Serio, concentrato
    Doppia Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x5Olio Infiammabile
    Shuriken x15Recipiente
    Shuriken x20Filo metallico 30m
    Palla di Luce x0Torcia Luminosa
    Palla di Luce x2Occhio Cibernetico
    Cartebomba x4Pillola del Soldato x3
    Equipaggiamento
    SlotOggettoLocazione
    Mecc. KunaiKunaiAvambraccio sx
    Fodero Min.WakizashiSchiena alla vita
    Rotolo Min.OmoikaruiCoscia sx
    Abbigliamento
    OggettoCondizioniLocazione
    ParabracciaEntrambi scheggiati dagli ShurikenAvambracci
    Coprinaso BendeIntattoIndossato
    BendeIntattemano, braccio e pettorale dx
    BendeIntattefronte, occhio sx
    Guanti RinforzatiIntattiMani
    Anello KitaIntattoDito Medio Sinistro
    Sigilli di ProtezioneIntattiIndossati
    Divisa Alternativa
    Armi da LancioAccessori
    -Radiolina
    Bomba Carta x2Cimice x3
    Doppia Tasca da Coscia
    Armi da LancioCoscia dx
    Kunai x7Palla Gelo x5
    Note Fascia nera legata sulla fronte.
    - 1 Kunai legato a 10m di Filo Metallico.
    - 2 Kunai legati a 2 Palle di luce.
    - 2 Kunai legati a 2 Cartebomba.
    - 3 Kunai legati a 3 Palle Gelo
    - 3 Shuriken legati a 10m di filo metallico.
    - Il Falco maggiore ha due ferite medie sul ventre.


    Edited by Supaku - 8/12/2015, 20:01
     
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    La nube esplosiva aveva lasciato l'amaro in bocca al Mukenin, ma se lo poteva aspettare. Era un attacco che o poteva risultare telefonato oppure ti prendeva da dietro. In questo caso era risultato un attacco telefonato, perché il suo avversario aveva reagito prontamente e non era rimasto ai tranelli della cenere. Anzi, proseguì immediatamente in una controffensiva illuminando intensamente l'area attraverso quella che Ito immaginò essere una palla luce. Perse di conseguenza l'uso degli occhi, ma non degli altri sensi e men che meno del cervello. Per cui ricorse immediatamente a un Jutsu segreto rubato a un vecchio compagno che aveva perso una scommessa con lui per poi attivare intorno a sé una delle migliori difese a propria disposizione.

    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso
    MuonSatsujin-TecnicadellOmicidioSilenzioso_zpsc7a0be73
    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La tecnica consiste nell'individuare l'avversario utilizzando sensi alternativi alla vista, come l'udito o l'olfatto, e quindi muoversi silenziosamente attaccandolo, facendo leva sull'effetto sorpresa.
    Il fiuto dello Shinobi è paragonabile ad un neo Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso si segua una traccia di sangue si potrà però individuare sempre grazie al fiuto, con massima precisione l'avversario. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato, e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi in un rumore è elevata ed una carta-bomba potrebbe distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, ma solamente per pochi istanti. Nel caso vi siano presenti numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente sbagliare bersaglio visto che sono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potra essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Purazuma Booru - Sfera di Plasma
    PurazumaBooru-SferadiPlasma_zps9206a841
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    L'utilizzatore creerà intorno a se una sfera d'energia formata anche da Chakra Raiton e dunque elettrificata. Tale tecnica può essere usata in fase difensiva, ovvero per respingere ogni Ninjutsu fino al livello B. E' utilizzabile anche a scopo offensivo, infatti in uno scontro ravvicinato l'avversario subirà ustioni di medio-lieve entità se entra a contatto con la sfera. Ovviamente non protegge l'utilizzatore da armi da lancio o simile.
    Consumo: 8 (A Turno)


    Nella sua mente, con i sensi di udito e olfatto affinati a mille, si visualizzò una mappatura precisa e particolare di quel che accadeva intorno a lui, mentre quasi in contemporanea la sua figura fu avvolta da una sfera elettrificata. Quest'ultima era solo una piccola assicurazione, per pararsi il culo da eventuali sorprese, ma essendo consapevole che l'avversario fosse padrone del Fuuton, il Mukenin fece muovere immediatamente la creatura, facendogli eseguire delle accurate manovre aeree, seppur diverse dall'ultima, visto e considerato che comunque ne era uscito ferito. Stavolta eseguì la stessa manovra precedente ma in diagonale. Eppure, ancora una volta, si ritrovò ferito da delle armi sul fianco destro e in prossimità della spalla destra, mentre un altro lo sentì sfrecciare a poca distanza da un orecchio. "Fanculo" imprecò tra sé, stringendo i denti, mentre si sfilava le armi dal corpo, facendo sanguinare ancora di più le ferite. Almeno queste le aveva potute raggiungere e levarle, mentre l'altra ancora stava lì a rompere le scatole e si faceva sentire ad ogni movimento. Incurante di tutto ciò, o almeno così si voleva dire, il Mukenin decise di utilizzare la Enmakugire no Jutsu per porre il suo avversario alle sue stesse condizioni riguardo alla vista e poi, senza soluzione di continuità, proseguì con l'esecuzione dei Sigilli, impastando Chakra Katon.

    Enmakugire No Jutsu - Tecnica della Prigione di Fumo
    PrigionediFumo
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica consente all'utilizzatore, dopo l'apposita serie di sigilli, d'impastare una certa quantità di Chakra in bocca e rilasciarla sotto forma di Fumo. Esso ricoprirà un area dal raggio di trenta metri ed oltre che rendere inutile la vista a più di due metri, annullerà anche qualsiasi capacità olfattiva. La tecnica è assai utile per chi sa muoversi mediante l'udito oppure per cercare di fuggire.
    - La tecnica non condiziona eventuali possessori del Byakugan a livello visivo, e per quanto riguarda gli odori non potrà neutralizzare quello della Dainamikku Maakingu.
    Consumo: 4 (A Turno)

    Katon: Gōka Messhitsu - Grande Fiamma Distruttiva
    greatfire_destruction_zpsozx88wml
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Derivato minore della Gouka Mekkyaku, questa tecnica presenta simili capacità e dimensioni anche se di potenza lievemente inferiore. Dopo gli opportuni Sigilli, sarà possibile emettere una fiammata dal diametro di otto metri capace di procedere fino a trenta e in grado di arrecare ferite da ustione complessivamente pari ad una di grave entità. Le particolarità della tecnica stanno nel fatto che il getto di fiamme può essere protratto fino alla fine del Turno, con il conseguente mantenimento del Jutsu e la possibilità di spostare il getto, muovendo la testa fino ad arrivare a cento gradi di apertura. In più il getto lascerà dietro di sé una scia di fiamme che continueranno a bruciare fino alla fine del Turno successivo, causando danni medio-gravi da ustione a chiunque ne venga a contatto.
    Necessaria al Gouka Mekkyaku in Scheda
    Consumo: 15


    Era ormai già avvolto dalla fitta nube verdastra quando aveva terminato la composizione dei Sigilli per quella che lui riteneva essere una miniatura del suo Jutsu più devastante, quindi sparò le fiamme in direzione del suo avversario, e nel mentre comandava la sua creatura e spostava il capo lateralmente, in maniera da aumentare notevolmente il raggio d'interesse del Jutsu Katon.

    Condizioni: - Ferita medio-grave da taglio sanguinante alla schiena;
    - Ferita media da taglio sanguinante al fianco destro;
    Chakra: 132-8-8-4-15= 97
    Argilla: 27

    Borsa:
    - Kunai (10)
    - Shuriken (5)
    - Cartabomba (5)
    - Cartabomba (5)
    - Pillole del Soldato (3)
    - Acqua dell'Eroe
    - Radiolina
    - Tonico del Sangue (3)
    Fodero:
    - Scimitarra
    Protezione di Cuoio
    Bende
    Parabraccia
    Parastinchi
    Gilet di Iwa:
    - Kunai (10)
    - Filo Metallico (30m)
    - Olio Infiammabile (2)
     
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    narrato, parlati, pensati e cloni saranno nel colore corrispettivo del personaggio.
    Supaku/Kohaku, Telepatia Volatili, Ito, Altro 2, Altro 3 Altro 4, Altro 5


    Chakra No Kyshin - Risonanza del Chakra
    chakra_emiss_zpsc0a1f7fa
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questo Jutsu l'utilizzatore farà fluire il Chakra dal proprio corpo emettendo, costantemente, delle lievi onde di Chakra, impercettibili se non per chi è capace di vedere i flussi o di percepirle altrimenti. Queste onde si propagheranno nell'aria, risuonando con qualsiasi altro soggetto o evocazione che sia in possesso o sia composta di Chakra, permettendo al Ninja di percepirne dimensioni e posizione esatta. Le onde di Chakra copriranno un'area dal raggio di cinquanta metri e saranno molto precise, permettendo di distinguere chiaramente un'entità di Chakra dall'altra senza alcuna difficoltà anche se non si potrà capire a chi esso appartiene. Sarà solo possibile distinguere il numero delle fonti di Chakra, quindi non si potrà distinguere un clone fisico dall'originale.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Il bagliore della palla luce si estinse rapidamente e Kohaku riaprì gli occhi solo per vedere come l'aria intorno a lui cominciasse ad essere avvolta da una nuvola di fumo verde. Eh, ti pareva...ha anche questo Jutsu Aveva visto un paio di Shinobi utilizzare quella tecnica in passato. Arima, il letale scagnozzo di Ellle. L'odore di uovo marcio invase l'aria e Kohaku arricciò il naso nonostante le bende. Lasciò intatta la Kyshin, non voleva "perdere di vista" il suo avversario, allo stesso tempo ordinò a Akahire di continuare a muoversi in cerchio intorno ad Ito, senza mai fermarsi, in modo da rimanere un bersaglio mobile. Ora che la vista era stata completamente oscurata, avrebbe dovuto affidarsi principalmente alla tecnica segreta e anche all'udito principalmente. Tese le orecchie cercando di cogliere un qualsiasi suono oltre a quello del battere d'ali del suo volatile. Lo sguardo era fisso verso il punto in cui sapeva trovarsi Ito. Quasi subito lo udì, fu quasi impercettibile all'inizio, ma subito dopo divenne più udibile. Akahire, dietro di me! Disse saltando in avanti, verso il rumore e quindi dritto verso quel bagliore rosso che appariva in mezzo al fumo. Le mani serrate nel sigillo del serpente, mentre impastava il chakra. Fece appena in tempo a sputare la roccia dalle sue labbra davanti a sé, che le fiamme lo investirono.
    La sua mossa era stata un azzardo, ma il ninja bendato non poteva rischiare. Sapeva che se il suo avversario avrebbe attaccato sarebbe stato con una tecnica Katon, del resto si trovavano in aria, erigere difese Doton era impossibile senza un terreno su cui poggiare i piedi. Non avrebbe neanche potuto rischiare che la sua difesa giungesse troppo lenta per proteggere il volatile suo compagno, per questo era saltato in avanti, a porre il proprio corpo davanti a quello della sua creatura, già indebolita. Fortuna voleva che lui sapesse come erigere difese anche in mezzo al cielo e che la sua difesa era stata molto veloce.
    Iwa no Hara - Stomaco di Roccia
    doton_chyku_zps1da14ddc
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu permetterà, tramite l'impasto di Chakra Doton nello stomaco, di ricreare un qualsiasi Jutsu Doton che abbia bisogno del terreno per essere utilizzato. In pratica, si impasterà nello stomaco il Chakra e lo si mescolerà con il Chakra del Jutsu che si vuole utilizzare, avendo come risultato che il Jutsu invece di originarsi dal terreno, verrà sputato dalla bocca. La tecnica deve essere utilizzata prima di un Jutsu Doton e solo per quelli che creano qualcosa dal terreno, non per quelli che ne alterano le caratteristiche, come la Yomi Numa - Palude Infernale. Per quei Jutsu offensivi che creano lance di roccia o proiettili dal terreno, ci si comporterà come se questi venissero espulsi direttamente dalla bocca ma, sia i proiettili che le lance, avranno dimensioni dimezzate rispetto al normale e viaggeranno fino ad una distanza massima consentita dalla portata del Jutsu. Questo Jutsu potrà essere usato con massimo tecniche di livello B.
    Necessaria Specializzazione in Ninjutsu.
    Consumo: 2

    Iwa no Isan - Eredità della Roccia
    doton_upper3_zps7a61b889
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu nasce dalla profonda consapevolezza dell'elemento Doton, insieme ad una grande esperienza nella conoscenza dei Jutsu oltre che dell'elemento. L'Hijutsu non necessita di sigilli e consiste nell'immettere una maggiore quantità di Chakra elementale quando si compone una tecnica Doton, in qualunque modo sia richiesto dalla stessa, allo scopo di incrementarne la potenza, sortendo così l'effetto di aumentarne di un grado il livello. L'Hijutsu potrà essere usato massimo su tecniche di livello B.
    Può essere utilizzato su tecniche A Turno, ma in quel caso il consumo sarà anch'esso A Turno.
    Consumo: 4

    Doton: Ken Gōremu No Jutsu - Pugno del Golem
    goremu_punch_zps021cc4c6
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica Doton di rapida esecuzione ha lo scopo di proteggere una singola persona da un qualsiasi attacco. La tecnica è una variante minore della Doton: Shīrudo Gōremu no Jutsu, tramite la quale, appoggiando brevemente la mano a terra dopo un solo sigillo, si immette il Chakra Doton facendo fuoriuscire una mano composta di roccia che avvolgerà una persona chiudendosi a pugno intorno ad essa. E' una difesa a 360°, capace di resistere a qualsiasi tecnica di livello B. La tecnica può essere lanciata anche su un'altra persona, sia per proteggerla che per imprigionarla, basta che essa sia entro ventri metri dall'utilizzatore. Gli unici malus della tecnica è che la persona all'interno non potrà vedere nulla di quello che succede all'esterno e anche se la fuoriuscita dal terreno della mano è molto veloce la chiusura delle dita, per avvenire completamente, durerà circa due secondi. La mano può anche essere dissolta su volere dell'utilizzatore.
    Se in possesso della Iwa no Gōremu - Golem della Roccia si potrà immergere il pugno sotto terra a velocità alta, con chiunque vi sia all'interno, per farlo riemergere dal terreno, entro la fine dello stesso turno, ovunque entro dieci metri.
    Consumo: 8

    Il pugno di roccia di aprì davanti a lui, dando il dorso alle fiamme che lo investirono mentre la mano si chiudeva intorno al bendato. Kohaku sentì la morsa delle fiamme sulle spalle, lingue di calore che vennero subito portate via dalla copertura della roccia, lasciandogli qualche bruciatura sulla spalla sinistra. Nel frattempo le fiamme furono fermate e il suo volatile venne protetto dal pugno di roccia mentre, già volava verso il basso, uscendo dal raggio d'azione del jutsu e tenendosi a portata, per raccogliere Kohaku al volo. Kohaku sentì un bruciore forte sulla spalla sinistra e si accorse che quella aveva preso fuoco. Si dette dei forti colpi con la mano bendata sulla spalla, estinguendo rapidamente le fiamme e grugnendo dal dolore per via della ustione. Non aveva tempo da perdere però, doveva mantenere la concentrazione perché se era scampato alla morte per ustione adesso lo attendeva una morte per sfracellamento al suolo. Ordinò al pugno di aprirsi quando sentì la pressione e il rumore delle fiamme svanire e, non appena l'apertura tra le dita fu sufficiente da permettergli di uscire, si spinse fuori con un balzo. Mentre saltava via, notò come la sua roccia bruciavano ancora delle fiamme. Come le fiamme che ardevano sulla mia spalla...questo Jutsu deve essere terribilmente letale se va a segno...me la sono vista brutta.... Akahire fu pronto a prenderlo in volo, atterrò incespicando leggermente, la ferita alla gamba gemette un poco ma alla fine non era così grave e la fasciatura aveva aiutato. Il Jutsu Katon è stato mirato con precisione Rifletteva mentre il volatile schizzava via. Molto probabilmente anche il suo avversario aveva un modo per sapere dove fosse, era un sospetto che gli era venuto non appena aveva visto il fumo, ma dopo aver visto la precisione del Jutsu lanciato, ogni dubbio era stato fugato. Aveva perso il controllo sui suoi Shuriken, forse era un buon segno, forse erano andati a segno. Aveva bisogno di altri Shuriken, ne trasse fuori altri cinque dalla borsa, li avvolse con il chakra necessario e poi li lasciò andare uno dopo l'altro dietro di sé.
    Kaiten Shuriken - Shuriken Rotante
    kaiten_shuriken_zps7beb0215
    Villaggio: Tutti
    Livello B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica consente di potenziare la velocità e la potenza delle proprie Armi da Lancio Piccole o Minori tramite il proprio Chakra Fuuton fino a un massimo di cinque Armi a volta. Qualsiasi Arma, potenziata con questa tecnica, risulterà coperta da una patina semitrasparente e potrà essere lanciata a velocità alta. La loro potenza sarà tale da penetrare difese di livello C senza il minimo sforzo. Tale Jutsu non richiede l'utilizzo di sigilli, ma solo di tre secondi di preparazione in cui lo Shinobi terrà in mano le Armi da Lancio e le infonderà di Chakra Fuuton prima di lanciarle. Fintanto che lo Shinobi continua pagarne il consumo, è possibile comandare mentalmente la traiettoria di ciascuna Arma finché esso non va a segno. Ogni singola Arma da Lancio causerà ferite pari ad una media entità, se tre o quattro colpiscono causeranno ferite complessivamente pari ad una medio-grave, se colpiscono tutte e cinque causeranno una ferita complessiva pari ad una di grave entità.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Non sapeva in che modo l'avversario posse rintracciarlo, se tramite un Jutsu percettivo, se era in grado di vedere nel fumo come faceva Arima o quant'altro, ma doveva pur rischiare qualcosa e quella era la strategia più utile visto che delle armi da lancio in volo erano molto difficili da individuare. Akahire volò per altri sei metri, sempre in cerchio rispetto al suo avversario. Gli shuriken si erano spostati di altri dieci metri in direzione opposta. Ito si trovava quasi in mezzo, Kohaku aveva già composto i siglli mentre si muovevano. Avrebbe confidato sulla diversità degli elementi.
    Doton Doozen Ryu - Dragone della Terra
    dotonryu_zps74854beb
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Con questo Ninjutsu si genera dal terreno o dalla bocca un grande ammasso di terra e roccia che prende la forma di un drago che insegue l'avversario fino a travolgerlo. Il drago sarà lungo al massimo venticinque metri e avrà un diametro di sei. Se la tecnica prende in pieno riuscirà a causare danni da impatto medio gravi.
    Consumo: 8

    Il dragone lasciò le sue labbra e non appena quello partì, partirono anche gli Shuirken. Il primo era mirato non perfettametne centrale rispetto al suo avversario, ma leggermente più in basso, in modo tale da travolgere anche la cavalcatura, aveva intenzione di mettere l'avversario in difficoltà così che, se si fosse difeso, l'attacco non sarebbe del tutto andato perso perché avrebbe in ogni caso colpito la sua cavalcatura. Gli shuriken arrivarono di nuovo da mille direzioni, sempre alle spalle. Uno alle spalle, l'altro sulla testa, fianco destro, sinistro e infine l'ultimo si tenne indietro, ritardato di circa cinque secondi rispetto a tutti gli altri e mirava al volto del suo avversario. Kohaku prese un profondo respiro dopo tutta questa azione, cadendo su un ginocchio sulla schiena del suo volatile. Il braccio destro cominciava leggeremente a formicolare. Sentì delle piccole goccioline di sudore imperlargli la fronte, aveva usato davvero tanto Chakra in questa ultima azione, e lentamente le sue energie si stavano prosciugando. Guardò per un attimo il suo braccio bendato. Devo finire in fretta questo scontro o per me le cose si metteranno molto male molto in fretta...



    ChakraFisicoMentale
    90-8-2-4-8-8-8= 52Lievi contusioni fianco destro per arrampicata; ferita da taglio media sulla spalla destra e sulla coscia; ferita medio-lieve sul lato della mano destra; affaticato per lo scontro; ferita medio-grave da ustione alla spallaSerio, concentrato
    Doppia Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x5Olio Infiammabile
    Shuriken x10Recipiente
    Shuriken x20Filo metallico 30m
    Palla di Luce x0Torcia Luminosa
    Palla di Luce x2Occhio Cibernetico
    Cartebomba x4Pillola del Soldato x3
    Equipaggiamento
    SlotOggettoLocazione
    Mecc. KunaiKunaiAvambraccio sx
    Fodero Min.WakizashiSchiena alla vita
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    ParabracciaEntrambi scheggiati dagli ShurikenAvambracci
    Coprinaso BendeIntattoIndossato
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    BendeIntattefronte, occhio sx
    Guanti RinforzatiIntattiMani
    Anello KitaIntattoDito Medio Sinistro
    Sigilli di ProtezioneIntattiIndossati
    Divisa Alternativa
    Armi da LancioAccessori
    -Radiolina
    Bomba Carta x2Cimice x3
    Doppia Tasca da Coscia
    Armi da LancioCoscia dx
    Kunai x7Palla Gelo x5
    Note Fascia nera legata sulla fronte.
    - 1 Kunai legato a 10m di Filo Metallico.
    - 2 Kunai legati a 2 Palle di luce.
    - 2 Kunai legati a 2 Cartebomba.
    - 3 Kunai legati a 3 Palle Gelo
    - 3 Shuriken legati a 10m di filo metallico.
    - Il Falco maggiore ha due ferite medie sul ventre.


    Edited by Supaku - 12/12/2015, 13:18
     
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