Missione Supaku Handoru

Livello B

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    Cagliari, Sardegna

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    Missione Supaku Handoru
    Missione a Servizio di:Iwagakure No Sato
    Livello:B
    Esecutore della Missione:Kohaku Kyofu
    La Gemma Rossa recuperata a Satetsu è solo il primo pezzo di un puzzle che i nostri ricercatori stanno cercando di ricomporre. A quanto pare il prossimo pezzo è recuperare un Antico Rotolo detenuto da una nobile famiglia di Shimayama, il tuo compito è recarti sul posto per recuperare quel rotolo. Fai attenzione, non abbiamo intenzione di far sapere a Kiri che siamo interessati alla pergamena e non vogliamo allertare nessuno, ti forniremo quindi una copia che dovrai sostituire al posto della pergamena originale, ovviamente non devi farti scoprire in nessun modo. La villa è ben controllata, e abbiamo timore di credere che, a seguito della notizia del furto della Gemma arrivata alle orecchie della famiglia, questi abbiano richiesto l'assistenza di uno shinobi di Kiri per custodire il rotolo. Non sappiamo se Kiri è intenzionata ad aiutarli o meno, ma in quel caso sarebbe opportuno non farsi scoprire dallo Shinobi stesso, nel caso in cui non ti riuscisse e quello dovesse scoprire il tuo furto, liberati di lui permanentemente. In ogni caso nessuno deve sapere a cosa puntavamo, richiediamo discrezione ma se qualcosa andasse storto, ci aspettiamo che tu non ti trattenga dallo sporcarti le mani.
    Buon Lavoro.
     
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    narrato, parlati, pensati e cloni saranno nel colore corrispettivo del personaggio.
    Supaku/Kohaku, Telepatia Volatili, Altro 1, Altro 2, Altro 3, Hinode, Altro 5


    Hiraishin No Jutsu - Tecnica del Teletrasporto
    HiraishinNoJutsu-TecnicadelTeletrasporto_zps3b178ad5
    Villaggio: Tutti
    Livello: S
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica inizia permettendo all'utilizzatore di creare dei Sigilli magici ed applicarli su qualsiasi cosa. Una volta applicati sul soggetto scelto sarà possibile usare il Jutsu teletrasportandosi in un punto a scelta nel metro quadro dov'è posto il Sigillo. Se applicato su un Ninja il sigillo rimarrà al massimo impresso per due turni incluso quello d'utilizzo. Se impresso su un oggetto invece, il Sigillo vi rimarrà fino alla fine della Quest. Ovviamente una volta usato il teletrasporto, il Sigillo svanirà automaticamente. E' possibile usare il Justu per trasportare altri soggetti insieme all'utilizzatore, semplicemente toccandoli.
    Consumo: 15 (Impressione Sigillo)


    La sua cella nel Covo era umida, gli ricordava terribilmente il sottoscala dove aveva abitato nei suoi primi giorni a Sunagakure no Sato, quando ancora era un novellino apprendista in attesa del suo esame genin. Sorrise leggermente, le bende del coprinaso sciolte intorno al collo, lo sguardo perso, l'occhio sinistro chiuso ma libero da impedimenti. Era seduto sul letto, ormai quasi del tutto vestito. Il rotolo riposava sulla coperta ripiegata ai piedi della branda. Teneva strette tre le mani le ultime bende, quelle che gli avrebbero dovuto fasciare il volto. Si concesse un attimo, un respiro, una pausa dopo quei minuti passati a preprarsi per il viaggio. Si passò la mano sinistra sulla palpebra chiusa. Sentiva l'occhio fremere sotto di essa, muoversi, in concomitanza con il destro mentre la sua attenzione saettava dal pavimento alla sedia appoggiata alla parete davanti a lui. Era perfettamente riposato, ma un peso gli gravava sul petto. La libertà tanto agognata delle Terre di nessuno gli era ormai stata sottratta, vincolato dal Mercato in quel loculo umido ad eseguire una serie di missioni per loro conto. Il Covo era più una prigione che una casa vera e propria, molto probabilmente avrebbe dovuto scappare da lì, cercare una via di fuga non sarebbe stato neanche tanto difficile viste le sue capacità. Sarebbe bastato un sigillo al posto giusto per permettergli di sparire nella notte. Sapevano che era così, loro sapevano. Makui e gli altri del "Consiglio" così li chiamava, avevano una stretta su di lui, una stretta più ferrea di qualsiasi catena. Non c'era mai stato bisogno di dirlo apertamente e Hinode stessa lo sapeva, ma se lui avesse provato a fare il fubro, avrebbero ucciso la bella kunoichi in un battito di ciglia. Era quella la loro leva, una leva così potente eppure così indissolubile che lasciava lo shinobi irritato e disgustato al tempo stesso. Impotente, davanti alla realtà dei fatti, non gli restava che giocare al loro gioco, "fai il bravo soldatino...e non morire" gli aveva detto Hinode l'ultima volta che si erano visti dopo averlo baciato prima di sparire con l'Hiraishin. Odiava tutto quello, ma alla fine dei giochi sembrava che qualcosa ci avrebbe comunque gudagnato da tutto ciò: Makui gli aveva promesso informazioni, informazioni sui cinque shinobi che andava cercando. Il ninja dai capelli neri passò la mano libera dalle bende sulla nuca, scivolando tra i capelli neri e setosi. Una sensazione innaturale per un movimento del passato.
    Sospirò, si alzò in piedi, davanti allo specchio. Fissò nel riflesso quel volto ormai familiare, rabbrividendo. Ormai non riusciva più neanche a ricordarsi come era fatto il suo viso, il suo vero viso. Questo tempo è passato? Uno? Due anni? Dannazione... Dubitava che avrebbe riconosciuto il volto di Supaku Handoru anche se vi avesse ripreso le sembianze in quel momento, lo Sharingan e il braccio del Mokuton avevano inevitabilmente modificato il suo corpo, lasciando un segno indelebile di ciò che c'era davvero sotto tutte quelle maschere: una sete di potere che non riusciva ad appagare.
    Cominciò a fasciarsi il viso, ogni giro di benda intorno alla fronte un pensiero vangate viaggiava nella sua testa. La Mano Blu aveva sogghignato nella sua ultima visita. Le analisi promettevano bene, i primi prototipi sarebbero entrati sul mercato da lì a poco tempo, se fosse stato possibile avrebbe giurato di aver visto il riflesso di due grosse monete d'oro al posto del paio di occhiali che portava. Quell'uomo aveva una passione e una genialità che persino Kohaku riconosceva, in un campo in cui era completamente ignorante, sospettava però che tali ambizioni si sarebbero fermate davanti a qualcosa. Lo stesso volto stranito era apparso sul viso di Makui quando gli aveva consegnato la Gemma Rossa, lo sguardo di chi anela a qualcosa di più grande di lui, di chi brama il potere. La missione assegnatagli quasi subito dopo essersi ripreso dalle fatiche del viaggio era il continuo della precedente. A quanto sembrava le cose erano più complicate di quanto non potesse pensare, la Gemma era parte di qualcosa di più grande e Makui sembrava volere tutti i pezzi subito.
    Finì di fasciarsi il viso, gli ultimi giri di benda che coprivano l'occhio sinistro con cura. Si osservò di nuovo allo specchio, non sapeva mai cosa provare al pensiero di essere diventato uno shinobi monocolo. Ne aveva visti alcuni a Suna, ma tutti erano reduci da qualche combattimento mortale che li aveva resi tali, nessuno celava un segreto dietro il copriocchio. Nessuno tranne il Kaguya che aveva incontrato tempo prima. Lui aveva il Rinnegan, un Doujutsu che sembrava provenire dalle leggende. Un potere incredibile quello, ma a cui lui ormai avrebbe dovuto rinunciare. Non sapeva come potesse funzionare, ma di sicuro gli bastava un solo occhio capace di risucchiare Chakra. Finirei per fare il Mukenin cieco con il bastone...ridicolo...già così mi faccio fin troppo fottere dal punto cieco, figuriamoci senza la vista... Sbuffò dalla derisione mentre afferrava il sacco delle provviste, il rotolo con le informazioni della missiva e si avviava verso l'uscita. Anche se, il gigante nerboruto aveva usato il potere di assorbire i ninjutsu senza bisogno di liberare l'occhio...cose strane. Scrollò la testa, forse era meglio concentrarsi sulla missione.
    Finì di prepararsi in fretta e furia, del resto gli rimanevano poche cose da fare. Come ultimo tocco finale decise di marchiare i kunai shunsui. Ormai era una abitudine che aveva preso, nonostante la difficoltà del loro utilizzo, aveva deciso di non farsi mai sfuggire l'occasione di marchiarli per poterli poi utilizzare, per un verso o per l'altro era comodo avere quell'asso nella manica. Uscì dalla stanza per dirigersi verso "la porta" del Covo da lì si sarebbe incamminato verso il confine, avrebbe attraversato le terre dei regolari proprio per infilarsi nel loro cuore, Konoha, o per meglio dire, l'Impero del Fuoco. Non sarebbe stata una passeggiata, non poteva farsi notare, avrebbe dovuto attendere con calma passaggi, traghetti, carovane, che lo avrebbero portato un passo sempre più vicino al suo obiettivo e da lì si sarebbe potuto imbarcare per le terre dell'Acqua. Una volta arrivato cosa avrebbe fatto non lo sapeva, molto probabilmente avrebbe studiato il post. L'idea che Makui lo avesse mandato in quel posto in cerca di un manufatto che avrebbe servito per la gemma era intrigante e interessante al tempo stesso, ma non erano del resto fatti suoi, doveva cercare di portare a termine la missione e basta se voleva libersi di loro.
    Hinode era stata chiara "falli contenti e te li toglierai dai piedi il prima possibile, dagli un dispiacere e ti staranno alle calcagna peggio di un segugio", lui avrebbe seguito il suo consiglio. La vide apparire da una delle stanze che davano sul corridoio principale delle celle, quasi come se le avesse letto nel pensiero. I capelli biondi che brillavano di luce propria ondeggiando sulle spalle, le labbra morbide e rosse, gli occhi blu come due oceani che lo fissavano sotto le lunghe ciglia nere.
    Già esci in missione, biondo? disse venendogli incontro ancheggiando e mettendo fuori il labbro inferiore come una bambina dispiaciuta. Kohaku serrò la mandibola, sentendo la salivazione aumentare improvvisamente. Avrebbe voluto afferrarla e baciarla con tutte le sue forze, farla sua in quel momento in quel corridoio, ma non poteva. Controllati, ti stanno guardando, non mostrare segni di debolezza... Sapevano che si era affezionato a lei, ma non voleva fargli sapere quanto. Il dovere mi chiama disse sollevando il rotolo nella mano bendata davanti a lei con un piccolo accenno di sorriso. Non ti preoccupare, mi conosci, tornerò in un baleno. disse porgendole il proprio Shunsui kunai con un gesto fluido della mano. La ragazza lo prese al volo e lo fece roteare tra le dita con l'abilità che solo pochi veterani potevano vantare. Allora questo me lo tengo come pegno, così sono sicura che tornerai disse sorridendogli e ammiccando gentilmente con un occhio. Kohaku sorrise e riprese a camminare, passandole accanto. In quell'attimo in cui i loro volti si sfioravano, dalle sue labbra coperte uscì un fievole Mi mancherai prima di allontanarsi da lei con passo deciso verso l'uscita dal covo. Non si girò per guardarla mentre appoggiava la mano sulla roccia della parete. Sapeva che lei non si sarebbe fermata a guardarlo partire.
    Souzou no Douka - Assimilazione del Creato
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    Villaggi: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Senza il bisogno d'eseguire i Sigilli, attraverso questo Ninjutsu è possibile fondersi con ogni oggetto inanimato, comprese rocce, piante, il suolo stesso e simili, e rimanere al suo interno purché sia abbastanza grande da contenere il proprio volume. L'assimilazione e la fuoriuscita avvengono molto rapidamente. Una volta fusi ci si potrà muovere alla propria velocità originale attraverso l'oggetto e tutto ciò che è direttamente a contatto con esso.
    Non è utilizzabile per azioni offensive/difensive/evasive in combattimento. Utilizzabile solo a livello narrativo.
    Consumo: 2


    Il suo viaggio fu lungo e ponderato. Kohaku non aveva voglia di affrettarsi troppo, sia perché non voleva correre il rischio di essere scoperto, sia perché non voleva sprecare troppe energie. La missiva lo aveva mandato a Shimayama, una città nel territorio del Paese dell'Acqua e questo per lui significava attraversare non solo i paesi minori, ma anche tutto il territorio del Paese del Fuoco. Una volta attraversato l'Impero, aveva deciso di fare scalo a Mori, una cittadina fuori dal territorio del Paese del Fuoco di per sé, ma comunque tenuta sotto sorveglianza sia dalle forze di Kiri che di Konoha. Una volta lì prese il traghetto per Shimayama e attraccò dopo quasi una settimana di viaggio nelle terre del paese dell'Acqua. Ad eccezione di quella volta, aveva posato i suoi piedi in quelle terre soltanto un'altra, molto tempo prima, anni prima. Quando ancora era un chuunin aveva svolto una delle sue prime missioni con il compagno ed ex sfidante dell'esame Takumi Ehime. Il ragazzo biondo era un ninja di Kiri e il Jinchuriki del Tre Code, dopo quella missione si erano rivisti un altro paio di volte, ma poi nulla più. Si domandava che fine avesse fatto, era un ottimo ninja, dubitava sarebbe morto in missione.
    Oddio, ho conosciuto molti ottimi ninja che sono periti sotto le lame di altrettanti capaci shinobi... Si passò una mano sui capelli neri, riflettendo sul da fari mentre camminava sulle assi umide del molo.
    Questa umidità è terribile, non so come facciano i ninja che abitano queste terre a conviverci...Ah giusto mi ero dimenticato...sono venuto a Kiri anche per un'altra questione... Ricordava che era tornato anche per restituire un kunai ad un ninja dell'Acqua, un certo Kisuke Momochi, un ninja abbastanza anonimo, tra l'altro non lo aveva neanche trovato.
    Basta pensare a queste cose insignificanti, concentrati sulla missione...
    Si incamminò per le strade della città, il cappotto nero stretto sulle spalle, il cappuccio fu sollevato a coprire il volto e cominciò a camminare verso la locanda più vicina e più popolata. Gli servivano informazioni e il modo migliore per trovarle era proprio parlando e ascoltando la gente più chiacchierona del villaggio. Chiese un tavolo e una stanza, poi si mise a sedere aspettando una veloce colazione. Era arrivato la mattina presto quindi non c'era molta gente intenzionata a perdere il proprio tempo in una locanda, almeno non di mattina. Quindi dopo aver mangiato e decise di farsi un giro per la città. Aveva notato pochi shinobi di kiri a giro, forse la città, essendo nel pieno del territorio Kiriano e di modeste dimensioni, non rappresentava un elemento fondamentale per la Nebbia. I pochi che c'erano sembravano impegnati con le loro faccende, controllando chi usciva ed entrava. Lui si era munito di un coprifronte di Konoha nel caso in cui ci fossero stati problemi avrebbe esibito quello e si sarebbe tolto da ogni impiccio. La missiva però parlava di una influente famiglia, nel rapporto non era menzionato il nome della famiglia, ma un paio di domande mirate al locandiere gli avevano mostrato come le famiglie più importanti in città e le uniche in possesso di una biblioteca privata, erano solo due. L'elemento della biblioteca privata era fondamentale, perché molto probabilmente erano quelle con più alta probabilità in possesso della pergamena che gli serviva. Ora non gli restava che fare un sopralluogo sul posto per capire quale fosse la famiglia giusta.
    La prima era la famiglia Takamashi, risidevano in una villa situata nel centro della città. Circondata da un muro di cinta molto alto, e da un ampio giardino, svettava sopra le altre case come un fiore nel deserto. Kohaku girò intorno alla villa per un paio di volte, cercando informazioni dai mercanti lì vicino sulla possibilità che la villa avesse un manufatto indecifrabile. Sembrava che nessuno sapesse nulla. Decise di appostarsi sopra uno degli edifici più alti lì vicino per dare una maggiore occhiata alla casa in modo da trovare qualche indizio. Se la missione diceva il giusto, era probabile che la casata avesse richiesto i servigi di un ninja per proteggere il loro "tesoro" questo significava che se avesse visto il ninja nei pressi della casa, molto probabilmente si trovava nel posto giusto. Passò mezza giornata osservando la casa, i movimenti della servitù, le persone che uscivano ed entravano nel giardino utilizzando il suo fedele occhio cibernetico. Non sembravano esserci ninja nei paraggi. Cercò a fondo tra le persone che vedeva, magari un taschino da coscia, una placca di metallo che ricordasse un coprifronte e tradisse la persona, ma non trovò nulla. Meh, speravo fosse davvero questa la casa, vorrà dire che farò un sopralluogo anche sull'altra...maledizione...
    Il vero motivo per cui sperava di aver fatto centro al primo colpo era perché la casata Yuzukawa risiedeva fuori dal villaggio, parecchi kilometri spersi nella foresta, in una magione da cui sarebbe stato difficile scorgere alcunché. In ogni caso non era il momento di scoraggiarsi. Fatto un buon pranzo a base di dango e un poco di tempura, caricò la sua sacca sulle spalle e si incamminò verso l'uscita dal villaggio. A quel punto cominciò la sua corsa nella foresta.
    Saltare da un ramo all'altro, sentire il frusciare del vento sulla sua pelle, lo sbattere delle falde del mantello dentro di lui. Erano tutte emozioni a cui ormai era assuefatto. Si ricordava il tempo in cui, ancora un novizio Chuunin, quelle emozioni, il brivido della battaglia, del semplice uscire in missione, lo inebriavano. Adesso l'esperienza e la vecchiaia avevano portato una visione più disillusa della vita da ninja. O forse è perchè vivo in una terra dove la speranza e la gioia di tutti i giorni è morta da tempo?...Probabile... In effetti le Terre di nessuno non erano un picnic né qualcosa di cui si potesse gioire. Anche se aveva ottenuto molto più potere lì che nelle terre dei regolari, aveva dovuto pagarne il prezzo salatamente. Sollevò di nuovo la mano bendata davanti all'unico occhio. Sono ridotto ad un mostro...un vero e proprio mostro...Cosa direbbero i miei genitori se mi vedessero adesso? Non ho ancora compiuto il mio dovere e l'unica cosa che ho fatto è bighellonare con gli esperimenti dei ninja di quelle terre dimenticate dagli spiriti... Si morse il labbro con disappunto. Era vero, era terribilmente vero. Aveva perso troppo tempo, ormai si sentiva sufficientemente pronto, allora perché perdeva tempo? Perché esitava e prendeva le missioni del Covo a testa bassa senza rispondere? C'era forse qualcosa che lo frenava?
    "Toglierò dal mondo uno stupido ragazzino" La voce di Isao echeggiò nella sua testa e il suo unico occhio libero si sgranò per il ricordo. Sembrava ricordare ogni cosa di quel giorno, dannazione se era passato tanto tempo. Atterrò su un ramo, le foglie del cedro vibrarono leggermente per il suo peso. Una folata di vento soffiò nella foresta, agitando il mantello sulle sue spalle. Si serrò la mano destra sul petto. Respira...respira... Si sentiva l'aria mancare, il ricordo delle fiamme, dalla morte, del kunai che gli trapassava la gola, del vorticare di un kimono verde e di un ventaglio. Dannazione allora è per questo...
    Aveva sfiorato la morte più volte nella sua vita, non si era lasciato perturbare da nulla, ma questo...questo sembrava oltre le sue capacità. Il respiro tornò regolare, scosse la testa, si rialzò dritto e ricominciò a correre. Devo venire a patti con questo demone o mi divorerà dall'interno...la paura... Strinse le labbra mentre atterrava di nuovo su un albero Non può vincere Era finalmente arrivato. Le mura della magione si profilavano bianche, il sentiero era battuto e curato ad una cinquantina di metri da sé. Il luogo era calmo. Sollevò l'occhio cibernetico rimettendolo sull'unico bulbo libero e cominciò a zoomare.
    La casa sembrava tranquilla, l'attività era più o meno la stessa che aveva visto nella magione di città, solo che qui sembravano esserci più servi e più attività per via di una serie di campi di riso fuori dalle mura verso nord. Passò l'intero pomeriggio osservando i movimenti della servitù, si segnò a memoria gli orari in cui rientravano alla sera e, con suo dispiacere, scorse lo shinobi di Kiri.
    Era proprio in bella vista, nel giardino ad Ovest, seduto nella posizione del loto, meditava con la katana posata sulle ginocchia. Kohaku trattenne il respiro osservandolo. Se non ricordava male Takumi un giorno gli aveva detto che gli shinobi di Kiri erano capaci di percepire le persone intorno a loro grazie ai sensi amplificati, questo poteva essere un problema. Se era uno shinobi di Kiri intelligente di sicuro, se aveva quella tecnica, l'avrebbe usata per controllare la possibilità di intrusi. Non pensava che riuscisse a percepirlo da quella distanza, del resto distavano approssimativamente più di cento metri l'uno dall'altro, ma se richiedeva tanto chakra quanto la Kyshin, dubitava che quel ninja avrebbe potuto tenere attiva quella tecnica sempre e comunque. Molto probabilmente alleterà i sensi di notte...quando sospetterà che io entrerò in azione...Dannazione la missiva diceva di eliminarlo se vengo scoperto, ma come faccio? Non posso aggirarlo la notte verrò sicuramente individuato...devo trovare un altro modo...
    Guardò i contadini che coltivavano i campi di riso fuori dal castello, una idea poteva balzargli in testa. Attese la notte per poi ritirarsi alla sua locanda. Una volta rientrato nel caldo tepore della sua stanza decise di riassumere quello che aveva analizzato durante il giorno. In un intero giorno di posta, la prima mattinata era stata sprecata dietro al bersaglio sbagliato, poco male, doveva solo ringraziare che non aveva tentato un approccio direttamente alla casa con il rischio di essere scoperto e quant'altro non poteva proprio permetterselo. Almeno il pomeriggio aveva scoperto il vero luogo dove era situato il suo obbiettivo e aveva potuto raccogliere dati necessari per l'infiltrazione. Aveva studiato il ninja di guardia, innanzitutto aveva controllato che ce ne fosse solo uno, evidentemente Kiri aveva dato credito alle richieste della famiglia, ma non era stata disposta ad impiegare più di un ninja per quel compito, la cosa era interessante e fortunata per lui. Si passò un dito sopra la tempia libera dalle bende, grattandosela leggermente. Seduto a gambe incrociate sul letto, parte del suo equipaggiamento appoggiato sulla sedia davanti al letto, studiava su un pezzo di carta la planimetria che si era fatto a memoria del posto. Non era il migliore dei disegnatori perciò aveva dovuto arrangiarsi con quello che aveva. A pochi metri da lui riposava la copia esatta del rotolo che doveva sostituire, aveva dato una scorsa all'interno, dubitava che i simboli scritti all'interno fossero identici, forse una scribacchiatura senza senso di parole e kanji a caso, non importava. Sospirò, prendendo un profondo respiro, il foglio ai suoi piedi si sollevò leggermente, spostandosi avanti sulle coperte del letto. Afferrò il foglio prima che si posasse. Se voleva entrare nella magione doveva trovare un modo per infilarsi prima del calare della sera, sostituirsi ad uno dei lavoranti, e poi introdursi nella magione a notte fonda, cercando la biblioteca. Il problema era il ninja di kiri, sospettava che lo avrebbe individuato mentre si spostava di notte per raggiungere la biblioteca, la cui locazione al momento non conosceva neanche. Forse dovrò usare il Genjutsu di interrogatorio come l'altra volta...anche se non ne sono sicuro.... Aveva pensato di rapire un lavorante o un servo, interrogarlo per ottenere il resto delle vitali informazioni che gli rimanevano. Il punto era che, la missiva gli imponeva di muoversi senza che nessuno sentisse la sua presenza o avvertisse il suo passaggio, se non ci fosse riuscito avrebbe dovuto sbarazzarsi del ninja possibile testimone. Vorrei davvero evitare di sporcarmi le mani...vediamo cosa posso fare... Dopo lo scontro con Ito e la sua degenza nel Covo, aveva perso la voglia di uccidere persone a caso. Prima di allora la morte non lo tangeva più di tanto, se qualcuno si metteva sulla sua strada lo eliminava, non importava perché o per come, dopo aver affrontato la morte in quello scontro, aver perso il braccio e aver sofferto le pene dell'inferno. La sua decisione di infliggere morte e sofferenza era quasi del tutto scomparsa, non che prima fosse uno psicotico assetato di sangue, anzi, semplicemente stava cercando di evitare di uccidere quando non era necessario. Questo suo atteggiamento incoerente con quelle terre gli ricordava molto Daiki Nakamura, un ninja del Sole Rosso, un giovane idealista di Konoha il cui obiettivo era vivere una propria filosofia fuori dalle leggi di Villaggi o Terre di Nessuno che non amava sporcarsi le mani quando non era necessario. Sbuffò. Non era certo in quel modo che si sopravviveva nelle terre di nessuno, la legge imperativa del uccidere o essere ucciso rimaneva sempre e quella missione era la sublimazione di tale imperativo. Molto probabilmente se lo shinobi era capace lo avrebbe scoperto e lui sarebbe stato costretto a farlo fuori, niente ripensamenti, niente lacrime versate, uccidere o essere ucciso. Non sono in possesso di tecniche così potenti da permettermi di passare inosservato...sono un combattente del resto...o forse... Estrasse dal gilet uno Shunsui Kunai. Lo tenne sollevato alla luce della candela davanti al suo occhio. Forse poteva trovare un modo di infilarsi nella stanza e lasciare un marchio? Forse potrei trovare un modo...forse...

    Indicativamente per portare a compimento quella missione ci avrebbe potuto mettere anche solo una notte. Trovato l'obbiettivo avrebbe potuto infiltrarsi nella casa a forza, uccidere lo shinobi nel suo giardino con un Jutsu sufficientemente potente e poi rubare il rotolo. Ora però la missiva portava come imperativo il non farsi scoprire, questo significava che doveva giocare di intelletto per provare a realizzare l'obbiettivo, ovvero non farsi cogliere. Se avesse avuto un modo per entrare nella stanza, rubare il rotolo e sostituirlo, senza farsi scoprire sarebbe stato perfetto, ma questo avrebbe richiesto ben più di un giorno di tempo, avrebbe richiesto ore di appostamento, raccolta di informazioni sulla planimetria del posto e un lavoro non da poco nel raccogliere le informazioni che gli servivano nei locali dove la servitù della famiglia andava a bere. Fu così che cominciò ad appostarsi. Passarono i giorni, le mattinate a perlustrare ogni centimetro della foresta intorno alla famiglia, ad osservare da più punti, il più lontano possibile dal giardino dove si sedeva a meditare il ninja di Kiri. Aveva visto la magione da ogni angolazione, aveva studiato ogni finestra punto di accesso, compreso più o meno quale stanza dava dove dalle finestre stesse, ma gli mancavano le informazioni migliori, quelle concrete. Aveva registrato le ore in cui la servitù usciva, quelle in cui tornavano, quelle dove c'era la pausa pranzo, il cambio della guardia e quant'altro. Le sere le passava alle locande dove guardie e servi della famiglia andavano a bere, sentiva le loro chiacchiere da lontano, si fermava a giocare d'azzardo o bere con loro, cercando di non fare domande, ascoltandoli e basta cercando di rimanere il più anonimo possibile. Si era presentato come un mercenario fuori servizio, venuto in quelle terre per godere dell'aria di mare a causa della sua recente ferita all'occhio sinistro. Non aveva avuto voglia di camuffasi con la Henge e quindi aveva dovuto spiegare l'occhio bendato. Un colpo di pugnale aveva detto, un viscido guerriero di Oto durante la guerra lo aveva accecato e lui gli aveva reso il resto e anche di più, mandandolo a far compagnia ai pesci. Dopo quello però la sua mira non era più stata la stessa ed era stato congedato. Questa era la storia che si era raccontato e aveva poi rivogato ai servi e alle guardie con cui era venuto a discutere. Così passavano i giorni mentre raccoglieva informazioni e i fogli di carta nella sua stanza aumentavano, le informazioni, seppur piccole e insignificanti venivano raccolte una dopo l'altra. Presto avrebbe fatto la sua mossa, ma prima erano necessari gli ultimi ritocchi.

    Takamo Rin era calmo. Placida pace regnava dentro di lui mentre i raggi del primo mattino baciavano la sua pelle abbronzata. La katana riposava sulle sue ginocchia. Odiava quel pezzo di ferro, una parte di lui gli diceva che poteva essere benissimo letale senza di essa, dover dipendere dall'arma, dal suo filo, dalle pulizie incessanti e dagli allenamenti quotidiani lo frustravano. Un'altra però amava quell'oggetto, quel tipico amore che si prova per un oggetto, che ti spinge a pulirlo con devozione, a rimirarne la fattura tra le mani mente si pensa a quante cose si potrebbero fare con esso. Il suo sogno era di diventare uno spadaccino della Nebbia, una di quelle grandi leggende che popolavano l'immaginario collettivo di Kirigakure no sato ma non uno spadaccino come i rammolliti che vivevano in quel tempo, no. Uno spadaccino come le storie raccontavano, uno spadaccino dei tempi di Kiri la Rossa, uno spietato assassino mandato nelle missioni più pericolose, la cui lama aveva assaggiato il sangue di mille nemici. Uno spadaccino al cui nome la gente avrebbe rabbrividito e i più deboli di vescica avrebbero bagnato le proprie braghe. Eh si, uno spadaccino vero insomma. Ultimamente però non ne aveva visti nel suo villaggio. Tutti santarellini che non si volevano sporcare le mani neanche di polvere e correvano a pulirsele al primo ruscello. Aggrottò le sopracciglia, si sentiva...fuori asse, poco in sintonia con la natura intorno a lui. Questo era un male, odiava essere poco in sintonia con il mondo, non lo faceva dormire la notte. Aprì gli occhi di scatto, due perle castane i cui capelli erano stati tenuti su dal coprifronte legato con una fascia nera. Si guardò intorno, la notte stava per calare, e una luce rossa del tramonto era sopra di lui. Scrocchiò il collo, spostandolo prima a destra e poi a sinistra. Appoggiò il palmo della mano sotto il fodero della spada e con un gesto secco, lanciò in alto la spada che roteò per qualche metri sopra la sua testa. Il tempo di alzarsi con uno scatto atletico e di afferrare la spada per il fodero prima di finire di stiracchiarsi. Si guardò intorno, i servi stavano cominciando a ritornare nelle loro stanze, infilò la spada nella fascia che aveva sulla schiena e cominciò ad incamminarsi.
    Il villaggio gli aveva dato un compito piuttosto insulso, fare la guardia ad una famiglia e alla loro preziosa libreria. Non sapeva per quale motivo gli avevano affidato quel compito ingrato, sapeva solo che erano passate più di due settimane e ancora nessun ladro si era mostrato. Aveva dato un avviso dalla famiglia, se non fosse successo nulla dopo un mese di permanenza, avrebbe fatto armi e bagagli e si sarebbe tolto dai tre passi. Di certo quella famiglia non poteva avere la presunzione di possedere uno Shinobi di Kiri come maggiordomo. Si grattò la base del mento dove cresceva un piccolo pizzetto tagliato corto. Scivolò tra le stanza con i movimenti fluidi di una persona abituata a quel posto e cominciò a fare il solito giro di routine. Controllò finestre, porte, chi entra e usciva, e così via. Poi salì al primo piano, là dove era celata la biblioteca privata della famiglia, entrò nella stanza. Una piccola stanza le cui pareti erano piene di libri e di scaffali, si sedette al tavolino centrale, osservò fuori dalla finestra il giardino sotto di lui, per tutti i kunai di Kiri se quel lavoro era noioso. Sbadigliò sonoramente per poi uscire dalla stanza sbattendosi la porta alle spalle. Ma chi vogliono prendere in giro, nessuno verrà mai qua a derubarli...sono solo degli allarmisti... Si chiuse le ante alle spalle e cominciò a scendere un gradino dopo l'altro, gli era venuta fame, sarebbe passato dalle cucine per cercare qualcosa da metter sotto i denti e poi sarebbe uscito in giardino per allenarsi con la spada. Resisti ancora un poco e poi ti leverai dalle palle...ancora un paio di settimane...

    Kohaku atterrò sul manto erboso senza produrre quasi alcun suono. Rotolò in avanti, nascondendosi dietro la protezione naturale di un cespuglio. Dette uno sguardo attraverso le foglie. I contadini stavano lasciando i campi di riso uno dopo l'altro, solo i più anziani, forse ligi alla perfezione del lavoro, rimanevano indietro. Kohaku attendeva proprio quello, il momento per colpire uno dei vecchi contadini che rimanevano indietro e uno di quelli era proprio a cinque metri da lui. Chino tra le spighe della risaia, era intento a fare l'ultimo fascio di spighe. Gettò uno sguardo fuori dal cespuglio, osservando gli altri contadini, nessuno era intento a guardarsi intorno, la maggior parte era troppo lontana o piegata a terra a lavorare. Bene.
    Il sigillo venne composto in un attimo, non aveva intenzione di rischiare di esser scoperto.
    Shinkū no Arashi - Vuoto Temporale
    vuoto_temporale_zpsenstsiml
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questa tecnica, che necessita di un singolo sigillo, l'utilizzatore impiegherà una enorme quantità di Chakra per piegare il tempo in uno spazio ristretto intorno a sé stesso. La tecnica creerà un campo sferico dal diametro variabile a seconda del volere dell'utilizzatore, da un minimo di due metri ad un massimo di sei, attorno all'utilizzatore che però potrà anche non essere nel centro di esso; il tempo nel Vuoto si accellererà vertiginosamente, così tanto che un minuto passato al suo interno sarà pari ad un secondo passato fuori da esso. Il campo non potrà essere spostato una volta creato, coinvolgerà qualsiasi soggetto ed oggetto presente al suo interno, dall'interno tutto ciò che è all'esterno sarà visto al rallentatore, mentre dall'esterno tutto ciò che avviene all'interno del campo apparirà sfocato ed incredibilmente veloce. Armi e Jutsu utilizzati all'esterno del campo non subiranno nessuna deviazione una volta a contatto con esso, mentre invece Armi e Jutsu utilizzati all'interno di esso devieranno in maniera imprevedibile una volta usciti dal campo stesso, impedendo quindi di poter utilizzare la tecnica per sferrare una qualsiasi offensiva al di fuori del campo. La tecnica potrà essere interrotta in qualsiasi momento e mantenuta fino ad un massimo di cinque secondi (equivalenti a cinque minuti all'interno del Vuoto), in ogni caso non potrà durare più di un intero Turno.
    Non essendo un Jutsu A Turno, durante tutta la sua durata l'utilizzatore non potrà utilizzare altri Jutsu in successione.
    Consumo: 15

    La bolla di vuoto avvolse sia lui che il contadino in un attimo. L'ambiente fuori da esso si congelò e il contadino non si accorse di nulla, troppo impegnato a lavorare. Si alzò di scatto e balzò in avanti, kunai alla mano estratto dal meccanismo nella manica. L'uomo ebbe solo il tempo di sentire il rumore e sollevare la testa prima di cadere a terra lungo disteso. Nessun suono uscì dalle sue labbra, l'anello del kunai lo aveva colpito dietro alla nuca, facendogli perdere i sensi. Kohaku trascinò l'uomo nel cespuglio, estrasse dalla borsa del saké che aveva portato con sé per l'occorrenza e cosparse il corpo dell'uomo con il liquido, per poi lasciare la bottiglia vuota nell'erba. A quel punto si chinò tra i cespugli, annullò la tecnica e ogni cosa ricominciò a scorrere. Osservò con attenzione l'uomo steso a terra accanto a lui e ne studiò i tratti il più a lungo possibile prima di comporre l'unico sigillo della henge e prendere le sue sembianze.
    Henge No Jutsu; Tecnica della Trasformazione
    hengeD_zps86cc694a
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo d'un cucciolo di cane ne tantomeno nulla di più grande d'un orso.
    Siccome la tecnica non cambia anche il peso dell'utilizzatore, bisogna fare attenzione. Ad esempio sarà si possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma di certo lanciarne più di uno nello stesso turno sarà impossibile per via dell'immenso sforzo richiesto per lanciare un soggetto che pesa dai 50 kg in su. Eventuali armi possedute dal soggetto saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa tecnica. Questa è considerata la tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve.
    Consumo: 1 (A Turno)

    Prese le fattezze dell'uomo e si sollevò da terra, afferrando il fascio di spighe di riso e sollevandoselo sulla schiena. Si incamminò così verso l'entrata della magione dove gli altri lavoratori stavano depositando il lavoro del pomeriggio. L'aria che si respirava era...rilassata. I lavoratori chiacchieravano tranquilli, stanchi ma soddisfatti della giornata e si avviavano verso la mensa comune per il lauto pasto. Kohaku aveva studiato molto attentamente la piantina del palazzo. Era riuscito a farsene una buona idea grazie ai racconti dei servitori, alle esplorazioni esterne spiando con l'occhio cibernetico e quant'altro. Sapeva quindi a grandi linee come muoversi. Si incamminò verso un corridoio laterale senza che nessuno ci facesse caso. Era quel momento della sera dove cominciava a calare il buio ma ancora i servitori non avevano acceso le lampade ad olio in tutto il palazzo e quindi riusciva a sfruttare la penombra per potersi muovere rapidamente. Sentì un rumore di passi dal corridoio più avanti e si appiattì sulla parete, infilandosi dentro uno stanzino e cercando di rimanere il più possibile in ombra. I due servitori passarono davanti a lui chiacchierando tranquillamente. Kohaku studiò il più possibile uno dei due, prima di comporre di nuovo i sigilli e cambiare di nuovo le fattezze, prendendo l'aspetto proprio di quel servo.
    Henge No Jutsu; Tecnica della Trasformazione
    hengeD_zps86cc694a
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo d'un cucciolo di cane ne tantomeno nulla di più grande d'un orso.
    Siccome la tecnica non cambia anche il peso dell'utilizzatore, bisogna fare attenzione. Ad esempio sarà si possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma di certo lanciarne più di uno nello stesso turno sarà impossibile per via dell'immenso sforzo richiesto per lanciare un soggetto che pesa dai 50 kg in su. Eventuali armi possedute dal soggetto saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa tecnica. Questa è considerata la tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve.
    Consumo: 1 (A Turno)

    Questo proprio perché il vecchio lavoratore che aveva impersonato fino a quel momento non era ovviamente ammesso nelle stanze dove si sarebbe recato e per non destare sospetti preferiva muoversi il più rapido possibile cambiando aspetto. Aveva un'ultima carta per quella serata. Era infatti riuscito a conoscere la serva che si occupava dei piani superiori, una certa Kara Mazukaki, una signora sulla cinquantina che serviva la famiglia da parecchio tempo e che era molto legata alla biblioteca, l'aveva vista un paio di volte uscire per recarsi in città e grazie a quegli spostamenti, l'aveva studiata abbastanza da prenderne le fattezze. Lei era infatti una delle poche serve a cui era concesso entrare nella biblioteca e ne avrebbe preso le fattezze nel momento giusto. In alternativa era sempre pronto ad utilizzare l'Hiraishin no Jutsu nel caso in cui qualcosa andasse storto. Aveva infatti lasciato uno Shunsui Kunai sulla corteccia di un albero a circa un centinaio di metri dalla magione, se avesse sospettato che la propria copertura fosse saltata, avrebbe ricorso rapidamente al suo Jutsu per togliersi dagli impicci e poter quindi ripetere l'operazione senza la paura che tutta l'operazione venisse scoperta. La missiva infatti raccomandava di tenere le cose segrete, non volendo far sapere a Kiri l'interesse del Mercato Nero per la pergamena. Era quindi abbastanza al sicuro della sua missione, le settimane passate a controllare il palazzo erano state molto utili.
    Si mosse tra i corridoi nelle fattezze di un servo pelato con una piccola pancia sporgente. Camminò con le ciabatte il più silenziosamente possibile, cercando di rimanere in ombra e muovendosi con naturalezza per non destare sospetti.
    Bikou Ninjutsu - Tecnica dell'Inseguimento Silenzioso
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    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Supplementaria
    Grazie a questa tecnica è possibile concentrarsi maggiormente sul celare la propria presenza ed in particolare ridurre notevolmente la probabilità d'essere individuati durante un inseguimento. Grazie a questa tecnica è possibile usufruire al meglio degli oggetti circostanti per nascondere la propria presenza al nemico.
    Consumo: N/A

    Arrivò finalmente alle scale per il primo piano e cominciò a salire senza perdere di vista tutto quello che lo circondava. I sensi in allerta, era tentatissimo di ricorrere alla Kyshin, ma ormai era nelle fattezze del servo, e fermarsi a comporre sigilli avrebbe destato non pochi sospetti a chiunque si fosse trovato per caso a passare di là. Salì le scale con naturalezza. Due servi scesero le scale salutandolo con un gesto della mano. Sii naturale, non iniziare a conversare, comportati come se fosse tuo diritto stare là...non ti distrarre... Tirò dritto senza fermarsi, salendo le scale e arrivando finalmente al primo piano. A quel punto avrebbe dovuto trovare un luogo dove eseguire di nuovo la Henge per prendere le fattezze di Kara. Guardandosi intorno con attenzione, scivolò dentro una stanza, dopo aver controllato che non ci fosse nessuno, compose di nuovo i sigilli della Henge, prendendo le sembianze della matrona.
    Henge No Jutsu; Tecnica della Trasformazione
    hengeD_zps86cc694a
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo d'un cucciolo di cane ne tantomeno nulla di più grande d'un orso.
    Siccome la tecnica non cambia anche il peso dell'utilizzatore, bisogna fare attenzione. Ad esempio sarà si possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma di certo lanciarne più di uno nello stesso turno sarà impossibile per via dell'immenso sforzo richiesto per lanciare un soggetto che pesa dai 50 kg in su. Eventuali armi possedute dal soggetto saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa tecnica. Questa è considerata la tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve.
    Consumo: 1 (A Turno)

    Si spostò quindi rapido verso la direzione dove aveva visto essere situata la biblioteca. In un rapido movimento si schiacciò contro la parete. La vera Kara era a meno di venti metri da lui, proprio dietro l'angolo, intenta a parlare con qualcuno. Kohaku trattenne il respiro, la porta della biblioteca era proprio là davanti, ad altrettanti metri dalla matrona. Ahhh....vattene vecchia, vattene! Sembrò che le sue preghiere fossero state esaudite e la vecchia, dopo un paio di parole, si allontanò scendendo al piano terra e incamminandosi verso la direzione che Kohaku riconobbe essere le cucine. Fiuuu Pensò Kohaku scivolando fuori dall'ombra e incamminandosi dritto verso la stanza della biblioteca. In un attimo fu dentro. È fatta! Si disse. Al centro della stanza c'era il tavolo coperto da una bacheca di vetro su cui riposava il rotolo chiuso che era oggetto della sua missione. Con un rapido movimento sollevò la bacheca di vetro ed estrasse il suo falso sostituendolo e nascondendo l'originale tra le pieghe delle sue vesti da serva. Un attimo dopo appoggiava di nuovo il vetro con precisione al suo posto. Bene, abbiamo finito...final
    La porta alle sue spalle si aprì di scatto e Kohaku ebbe un singulto, drizzandosi di scatto senza però fare movimenti bruschi.
    Ah, è lei Kara-san, ero venuto per dare un'ultima controllata alla stanza...Stava pulendo?
    Kohaku strinse gli occhi, era di spalle alla porta e questo gli dava il vantaggio. Portò le mani in grembo mentre componeva i sigilli della tecnica per manipolare la voce. Aveva sentito più volte la voce stridula della vecchia, fu abbastanza facile replicarla.
    Utsusemi no Jutsu - Tecnica della Manipolazione della Voce
    UtsuseminoJutsu-TecnicadellamanipolazionedellaVoce
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite l'ausilio del Chakra, convogliato nelle corde vocali, sarà possibile per qualunque Ninja modificare la propria voce, facendola assomigliare ad un'altra già udita o semplicemente rendendola irriconoscibile. La Tecnica ha inoltre il vantaggio di poter essere usata come un vero e proprio ventriloquismo, facendo sembrare che la propria voce provenga da un punto qualsiasi a scelta dell'utilizzatore in un raggio di venti metri.
    Consumo: 1 (A Turno)

    Sì, ero venuta per dare una spolverata... Disse muovendosi in avanti. Su davanzale della finestra che era chiusa era appoggiato uno spolverino. A quanto pare un servo l'aveva dimenticato. Kohaku si mosse in avanti per afferrare l'oggetto e poi girarsi verso l'interlocutore. Ebbe quasi un singulto quando si accorse che quello che aveva davanti era proprio lo shinobi di Kiri che era stato mandato di guardia alla biblioteca. Speriamo se ne vada...a me basta un attimo di esitazione, un momento in cui non c'è nessuno per usare l'Hiraishin...accidenti ai miei riflessi lenti avrei dovuto sparire appena avessi sentito il rumore della porta scorrere....dannazione! Si girò cominciando a fingere di spolverare gli scaffali. Lui e lo shinobi girarono uno intorno al tavolo, quasi ad inseguirsi. Kohaku si fermò concentrandosi sullo spolverare.
    Sa, nonostante i nostri diverbi...ho imparato ad apprezzarla... Disse lo Shinobi guardando i vai manoscritti sugli scaffali davanti a lui. Kohaku si mosse con lentezza, spostandosi alle spalle dello shinobi che blaterava qualcosa e continuando a spolverare, i suoi occhi non lasciavano la porta della stanza. Luci cominciavano ad esser accese nel corridoio, dannazione altri servi sarebbero cominciati ad arrivare.
    Sa, sono molto protettiva nei confronti di questi libri...sono l'eredità della famiglia... disse, cercando di continuare a far parlare lo shinobi che in quel momento sembrava in vena di chiacchiere.
    Sì, sì lo so benissimo, ma se gli spiriti lo vorranno molto probabilmente dovremmo sopportarci ancora per poco... Disse l'uomo appoggiando un dito sulla costola di un libro. Del resto non penso che nessuno verrà mai a prendere questo pezzo di carta...la vostra famiglia ha preso un abbaglio...
    Proprio mentre parlava, un'ombra si era avvicinata alla porta. La luce delle lanterne nei corridoio proiettò sulla parete di carta della porta l'ombra della figura, Kohaku riconobbe subito la sagoma della persona. Tozza, ampia, una crocchia sulla nuca e ampie maniche. Era la vera Kara che, molto probabilmente tornava per accendere le lanterne anche in quella stanza, quasi completamente avvolta dall'oscurità. Dannazione! Senza pensare appoggiò lo scopetto sui libri e con uno scatto fulmineo, afferrò l'uomo per una spalla. Un attimo dopo non erano più lì.
    Hiraishin No Jutsu - Tecnica del Teletrasporto
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    Villaggio: Tutti
    Livello: S
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica inizia permettendo all'utilizzatore di creare dei Sigilli magici ed applicarli su qualsiasi cosa. Una volta applicati sul soggetto scelto sarà possibile usare il Jutsu teletrasportandosi in un punto a scelta nel metro quadro dov'è posto il Sigillo. Se applicato su un Ninja il sigillo rimarrà al massimo impresso per due turni incluso quello d'utilizzo. Se impresso su un oggetto invece, il Sigillo vi rimarrà fino alla fine della Quest. Ovviamente una volta usato il teletrasporto, il Sigillo svanirà automaticamente. E' possibile usare il Justu per trasportare altri soggetti insieme all'utilizzatore, semplicemente toccandoli.
    Consumo: 30

    Caddero in aria dall'altezza in cui il Kunai Shunsui era stato conficcato. Rotolarono nell'erba uno lontano dall'altro. Lo shinobi atterrò di schiena sul manto erboso, gli occhi ancora sgranati da quello che era successo. Kohaku era stato più pronto e questo gli aveva permesso di atterrare senza farsi male, sapendo cosa lo aspettasse dall'altro lato. Dissolse la Utsusemi e la Henge in uno sbuffo di fumo. L'uomo ancora si guardava intorno, forse stranito da tutto quello che stava accadendo. Il mukenin si alzò di scatto, estrasse il kunai dalla manica e cercò di pugnalare al collo l'uomo. Lo avrebbe colpito proprio nel momento di massima confusione, niente combattimento stupidi, voleva evitarlo il più possibile. Lo Shinobi però si era ripreso in fretta e, appena visto Kohaku avanzare verso di lui con il kunai alla mano, era rotolato di lato scansando per un soffio l'arma che però tracciò una linea rossa sottile all'altezza del collo.
    Che... Non riuscì a dire altro mentre si sollevava in piedi e si guardava intorno.
    Ti sei sbagliato di grosso...ma ormai è troppo tardi, siamo lontani da qualsiasi centro abitato, inutile che cerchi soccorso qui non ti troverà nessuno...da questa foresta uscirà soltanto uno di noi vivo Disse il mukenin sferrando un altro affondo di kunai. Il kiriano estrasse la katana con un gesto fluido deviando la sua arma con un clangore metallico mentre le scintille si sollevavano all'ultimo bagliore della sera. L'uomo si guardò ancora un'altra volta intorno, indeciso su cosa fare, saltò su un ramo ma Kohaku non aveva intenzione di lasciarli il tempo per pensare. Non voleva usare Ninjutsu dall'ampia gittata per paura che il rumore delle tecniche venisse sentito, quindi decise di ricorrere a qualcosa di più subdolo. Con la mano destra sollevò le bende che coprivano l'occhio, proprio mentre saltava di nuovo in avanti e liberò lo Sharingan.
    Sharingan Tre Tomoe (Sp.Jounin)
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Doujutsu
    Sviluppata la terza Tomoe l'Uchiha può, nel caso si accorga di essere preda d'un Illusione, dissolverla istantaneamente, anche se a base uditiva nel caso in cui le suddette Illusioni coinvolgano il senso della vista. Può inoltre utilizzare qualsiasi Genjutsu semplicemente con lo Sharingan senza usare alcuna impostazione delle mani, se la vittima ne incrocia lo sguardo. Lo Sharingan dona capacità di preveggenza permettendo all'Uchiha di prevedere qualunque Ninjutsu e capire se è una tecnica a base elementale o meno, e di conseguenza l'elemento utilizzato per la tecnica. L'Uchiha è in grado di prevedere qualunque attacco fisico o movimento oltre che Taijutsu e Kenjutsu di livello B o inferiore e di copiarli per utilizzarli in combattimento fino al termine dello stesso. Tuttavia, ogni schivata o contromossa è vincolata ai limiti fisici dell'utilizzatore. E' possibile inoltre copiare qualsiasi Ninjutsu e Genjutsu visto se in possesso dei requisiti per eseguirli ed utilizzarli in combattimento fino al termine dello stesso.
    Consumo: 10 (A Turno)

    Shikumi no Jutsu - Tecnica Della Morte Vissuta
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    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Genjutsu
    Questa straordinaria illusione, permetterà all'utilizzatore di far visionare nella mente della vittima, la scena della sua morte. Lo shock che proverà quest'ultima sarà notevole e vedrà ogni cosa dagl'occhi di se stessa ma portata ad uno stato critico. Questo jutsu per essere effettuato richiede una condizione, ovvero quello di incrociare il proprio sguardo con quello della vittima. La visione è chiaramente dettata dall'utilizzatore e la strategia più utile, è quella di non far cambiare l'ambiente circostante ed ottenere una morte realistica dell'avversario, così che egli non capisca sia un illusione. E' possibile muoversi, ma solo leggermente, durante il Genjutsu. Per uscire dal Jutsu bisogna infliggersi una ferita di medio-grave entità. Se la tecnica va a segno l’avversario sarà più lento di due gradi per tre turni oltre a essere visibilmente scosso e, nel peggiore dei casi, quasi paralizzato.
    Consumo: 15

    In un attimo l'uomo, ancora estremamente confuso da quell'attacco serrato, cadde nella presa del suo genjutsu, venendo inevitabilmente attirato dal bagliore rosso del suo occhio. Il bendato aveva disposto che l'illusione gli facesse credere che la sua lama si spezzasse davanti all'affondo del suo kunai, venendo quindi pugnalato alla gola. Kohaku atterrò sullo stesso ramo dello shinobi, mentre il suo Jutsu faceva effetto entrambi rimasero per qualche secondo fermi nella penombra della foresta. Il kiriano cadde in ginocchio stravolto dall'illusione, quando finalmente ne uscì Kohaku lo osservò dall'alto in basso, l'uomo era stato completamente sconvolto. Mi dispiace che sia andata così... Disse prima di affondare l'arma nel suo collo.
    Suika no Jutsu - Tecnica dell'Idratazione
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    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Questa è la tecnica principale legata all'Innata, permette all'utilizzatore di smaterializzare determinate parti del corpo diventando acqua. A questo grado si sarà capaci di smaterializzare tutto il corpo o una qualsiasi parte di esso, permettendo di non risentire di danni causati da qualsiasi Arma o Jutsu fino al livello D. La parte del corpo scelta dal possessore dell'innata si dissolverà diventando acqua dolce e lo Shinobi potrà rigenerare la parte dissolta in qualsiasi momento e senza necessariamente usare la stessa "sorgente" d'acqua. E' possibile anche rigenerare un arto in precedenza amputato. La sorgente d'acqua dalla quale si riemergerà dev'essere entro tre metri dal punto in cui si è smaterializzati.
    Consumo: 2

    Kohaku strabuzzò gli occhi mentre, al posto di un fiotto di sangue, dal collo dell'avversario uscì un getto d'acqua e l'intero corpo del ninja si scioglieva in acqua, cadendo a terra. Un clone suiton? Non è possibile, quando ha avuto il tempo di farlo?? I suoi dubbi vennero fugati quando l'acqua che era scivolata sul prato riprese la forma del ninja di Kiri. Cazzo...ha la stessa abilità di Rankastrai....maledizione sarà difficile farlo a pezzi...Devo sbrig.. Ricordava benissimo lo scontro che aveva avuto contro il vincitore dell'esame chuunin della edizione precedente alla sua. Un ninja insidioso che aveva il potere di liquefare il proprio corpo in acqua, anche il suo esaminatore dello Sp.Jounin aveva avuto una abilità molto simile. Non doveva sottovalutare questo avversario. I suoi pensieri vennero interrotti quando vide comporre i sigilli al proprio avversario. La sua esperienza nei sigilli, unita alla preveggenza dello Sharingan, gli disse che quella che stava arrivando era una tecnica Suiton e non di piccolo calibro. Cominciò ad inspirare non appena lo Sharingan lo aveva avvisato della tecnica imminente.
    Suiton Misairu - Missili Acquatici
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    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questa tecnica l'utilizzatore potrà sfruttare una moderata fonte d'acqua preesistente, manipolandola fino a creare due spuntoni acquatici dal diametro di dieci centimetri ciascuno, che potranno essere lanciati in linea retta, nella direzione dettata dall'utilizzatore, fino ad una distanza massima di trenta metri ad alta velocità. I due spuntoni avranno un'incredibile capacità di perforazione, arrivando a trafiggere facilmente un corpo umano da parte a parte e potranno penetrare persino difese di livello A.
    Consumo: 15

    Shinku no Inazuma - Istante del Vuoto
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    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questa tecnica Fuuton il ninja riuscirà a manipolare l'aria intorno e all'interno del proprio corpo per spostarsi rapidamente da un punto all'altro. La tecnica non necessita sigilli ma solo di ispirare aria nei polmoni, al termine del respiro essa avrà effetto. La trasformazine avviene in due secondi durante i quali l'intero corpo del ninja si dissolverà progressivamente per sparire alla vista. Il corpo trasformato viaggerà istantaneamente fino ad una distanza massima di sei metri, scelta dal ninja prima di dissolversi, per poi riprendere progressivamente le proprie sembianze impiegando altri due secondi. Durante la tecnica l'utilizzatore potrà comunque essere vittima di Jutsu che lo possono colpire in una delle parti del corpo non ancora dissolte durante i due secondi che impiega per sparire e riapparire. Durante i secondi in cui scompare o riappare, non sarà possibile eseguire alcun Jutsu né compiere alcuna azione.
    Consumo: 8

    Il suo corpo cominciò a sparire mentre un missile acquatico appena formatosi alle spalle del suo avversario, sfrecciava nel punto in cui avrebbe dovuto trovarsi il suo bacino. Un attimo dopo scomparve del tutto per riapparire sei metri tra i cespugli a terra. I missili acquatici lanciati dal suo avversario perforarono come burro il legno, sollevando una nuvola di foglie mentre solcavano l'aria della sera, prima di esaurirsi. Kohaku era apparso nella sicurezza di un cespuglio, pronto ad eseguire i sigilli della stessa tecnica lanciata dal suo avversario, solo per scoprire che non riusciva a manipolarla correttamente. Dannazione, non sono capace di usarla... Non perse altro tempo, cambiò subito tecnica estraendo di nuovo il suo fedele kunai e soffiandoci sopra Chakra Fuuton.
    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso
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    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La tecnica consiste nell'individuare l'avversario utilizzando sensi alternativi alla vista, come l'udito o l'olfatto, e quindi muoversi silenziosamente attaccandolo, facendo leva sull'effetto sorpresa.
    Il fiuto dello Shinobi è paragonabile ad un neo Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso si segua una traccia di sangue si potrà però individuare sempre grazie al fiuto, con massima precisione l'avversario. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato, e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi in un rumore è elevata ed una carta-bomba potrebbe distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, ma solamente per pochi istanti. Nel caso vi siano presenti numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente sbagliare bersaglio visto che sono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potra essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Suiton: Suidan no Jutsu - Proiettile d'Acqua
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    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questo Jutsu, dopo gli opportuni Sigilli, sarà possibile emettere dalla bocca un getto d'acqua che arriva fino a una distanza massima di trenta metri e avrà un'ampiezza di tre. Il getto avanzerà in base a una linea immaginaria creata dall'utilizzatore al momento dell'esecuzione ma non si potrà cambiare la direzione una volta emesso il getto d'acqua. Questo vuol dire che il colpo potrà procedere in linea retta così come muoversi in modo apparentemente casuale andando da una parte all'altra. La velocità del colpo è medio-alta e arriverà a causare danni medio-gravi da impatto nel caso in cui si riesca a colpire l'avversario.
    Consumo: 8

    Fuuton: Kaze No Buredo - Lama del Vento
    WindBlade 830px-Wind_Release_Wind_Enhanced_Tools
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è utilizzabile in due modi, rispettivamente con soluzioni per il breve e lungo raggio. Su armi da combattimento ravvicinato sarà infatti possibile, senza l'utilizzo d'alcun Sigillo, soffiarvi sopra e generare uno strato, ben visibile ad occhio nudo, d'elemento Fuuton che impiegherà circa due secondi per prendere forma sull'arma. Una volta creato tale strato esso rimarrà sull'arma per un turno prima di svanire; ma è necessario tenere l'arma sempre impugnata. Lo strato Fuuton sarà lungo circa ottanta centimetri, allungando dunque notevolmente un arma se si sta impugnando una Wakizashi. Nel caso si usi una Katana o superiore, l'arma sarà semplicemente circondata dallo strato Fuuton e non allungata. Medesima soluzione è applicabile su Shuriken di qualsiasi taglia. Infatti verrà generata un aura circolare intorno all'arma da lancio dal raggio d'un metro, che svanirà solamente dopo due turni. Ciò richiede ovviamente che lo Shuriken venga ben impugnato e tenuto in verticale, altrimenti l'utilizzatore si ferirebbe da solo. Utilizzarla su Senbon e simile è impossibile, se usata su un Kunai esso avrebbe le stesse caratteristiche come se usato su una Wakizashi.
    L'arma così potenziata potrà tagliare difese di livello B e qualsiasi materiale, senza che questo opponga resistenza.
    Consumo: 15

    Doton: Keijūgan no Jutsu - Tecnica dell'Alleggerimento della Materia
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica di elemento Doton permetterà di diminuire il peso di qualsiasi soggetto od oggetto semplicemente toccandolo. Se utilizzato sugli oggetti, sarà possibile annullarne il peso per spostare cose altrimenti impossibili da muovere. Può essere utilizzato su Pacchi di Armi Piccole o Minori o singole Armi Medie o superiori, permettendo di lanciare o di combattere più facilmente con qualsiasi Arma. Le Armi se lanciate risulteranno essere lanciate con una forza di un grado superiore. Se utilizzato su Evocazioni sarà possibile diminuire il peso di Evocazioni fino alla Taglia Media. La tecnica può essere utilizzata anche su oggetti fisici impiegati per tecniche, come la Sabbia, l'Argilla o l'Inchiostro, in questo caso va utilizzata prima che gli oggetti vengano impiegati per creare una tecnica, oppure successivamente sulle creature evocate con il materiale, la velocità della tecnica/evocazione aumenterà di mezzo grado. Stesso dicasi nel caso si utilizzi su Evocazioni di un qualsiasi Contratto. Se utilizzata su soggetti, il peso diminuito permetterà ai toccati, utilizzatore compreso, di aumentare di un grado le proprie capacità motorie. A causa della leggerezza di peso, la forza di questo calerà di un grado. La tecnica ha una durata di due turni e può essere annullata dalla Tecnica dell'Aggravamento Roccioso.
    La tecnica non può essere utilizzata più volte sullo stesso soggetto.
    Il Jutsu non necessita di Sigilli.

    Consumo: 8

    Dove sei, figlio di.. Disse l'uomo prima di interrompersi e girarsi verso il punto in cui era nascosto, cominciando a comporre sigilli. Kohaku aveva appena fatto in tempo a finire la sua lama di vento che già si lanciava fuori dal cespuglio, scattando come un missile. Forte della propria velocità aumentata e del fisico indebolito dell'avversario, in un attimo gli fu addosso. Il jutsu dell'avversario partì, il ninja dai capelli neri ne predisse la traiettoria grazie all'occhio cremisi e intercettò il colpo con la sua spada di Chakra Fuuton, tranciandone a metà il flusso. Nulla poteva quel Jutsu contro il suo, l'acqua schizzò da tutte le parti mentre la lama fendeva il getto come un nave nel bel mezzo di una tempesta, dritta inarrestabile e ferma. In un attimo il Jutsu avversario si esaurì e lui finì il fendente incontrando il corpo dell'avversario. Stavolta il sangue sgorgò al posto della semplice acqua dolce. Il colpo troncò di netto in due il busto del ninja, in una diagonale perfetta che andava dal bacino alla spalla. L'uomo cadde a terra in un gemito disperato prima di esalare l'ultimo, sofferto, respiro. Kohaku osservò la vita abbandonare i suoi occhi, la lama di vento ancora si agitava sul suo kunai, gocce di sangue fluttuavano nel Fuuton compresso della stessa, altre chiazze di sangue macchiavano i suoi abiti. Appena la tecnica si esaurì, rinfoderò il kunai nel meccanismo, recuperò il Shunsui kunai, coprì lo Sharingan e si mise al lavoro. Portava sempre con sé dei sacchi o delle coperte di riserva nella sacca da viaggio che aveva sulla schiena. Con una coperta e un sacco, coprì le due parti del corpo dello Shinobi di Kiri, chiudendole saldamente dentro con un buon numero di sassi che aveva trovato nella foresta. A quel punto si incamminò verso il mare che non distava se non pochi chilometri dalla magione. Arrivato alle rive con i due sacchi sulla schiena, camminò sull'acqua per un centinaio di metri prima di lasciar andare i carichi nelle profondità marine. Osservò i sacchi scivolare nel buio dell'acqua mentre rivoli rossi di sangue bagnavano i sui flutti.
    Sei stato un combattente valoroso... disse con aria cupa osservando l'orizzonte bagnato dai raggi lunari. Sparì in un battito di ciglia. Si diresse al marchio che aveva lasciato sul kunai shunsui di Hinode, era tempo di tornarsene a "casa", mettersi comodi e gustarsi un poco di riposo.
    Hiraishin No Jutsu - Tecnica del Teletrasporto
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    Villaggio: Tutti
    Livello: S
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica inizia permettendo all'utilizzatore di creare dei Sigilli magici ed applicarli su qualsiasi cosa. Una volta applicati sul soggetto scelto sarà possibile usare il Jutsu teletrasportandosi in un punto a scelta nel metro quadro dov'è posto il Sigillo. Se applicato su un Ninja il sigillo rimarrà al massimo impresso per due turni incluso quello d'utilizzo. Se impresso su un oggetto invece, il Sigillo vi rimarrà fino alla fine della Quest. Ovviamente una volta usato il teletrasporto, il Sigillo svanirà automaticamente. E' possibile usare il Justu per trasportare altri soggetti insieme all'utilizzatore, semplicemente toccandoli.
    Consumo: 30

    Katon: Endan - Palla di Fuoco
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    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    L'utilizzatore con questa tecnica, al termine di una breve serie di Sigilli, potrà creare una Palla di Fuoco dal diametro di due metri che si dirigerà verso il bersaglio, ad una velocità medio-alta, procedendo fino ad un massimo di quindici metri. Se colpisce causerà un'ustione di media entità.
    Consumo: 4

    In un battito di ciglia il paesaggio intorno a lui cambiò all'improvviso, e l'acqua sotto i suoi piedi si trasformò in solida pietra. Era comparso in una stanza in penonbra, molto probabilmente la cella di Hinode, forse la ragazza stava dormendo.
    Ah, che bello tornare a casa. Pensò Kohaku prima di vedere che l'oscurità in cui si trovava era stata illuminata da una luce rossastra che si profilava dal suo fianco sinistro. Un singulto gli sfuggì dalle labbra quando si accorse di essere nella traiettoria di una palla di fuoco di non modeste dimensioni.
    Doro Gaeshi - Tecnica del Muro di Fango
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    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Una tecnica puramente a scopo difensivo. L'utilizzatore colpirà direttamente il terreno senza usare alcun Sigillo con entrambe le mani aperte ed un muro s'alzerà davanti all'utilizzatore. La barriera può resistere a qualsiasi tecnica di livello C ed inferiore, ma anche ad esplosioni derivanti da una carta-bomba.
    Consumo: 4

    Che cazz.. Pensò mentre scaraventava le mani a terra e sollevava davanti a sé un muro di fango. La palla di fuoco impattò contro il muro con un boato mentre pezzi di roccia volavano alle sue spalle. Tempismo perfetto, biondo! disse una voce alle sue spalle. Kohaku si girò giusto per vedere Hinode impegnata kunai alla mano contro una grossa katana di uno shinobi pelato. Ma che diamine! Non dovevi rimanere al Covo? Io pensavo non fossi in missione. Hinode gli sorrise, in quel momento sembrava quasi una bambina beccata con le mani nella marmellata. Mi conosci, non so stare ferma troppo a lungo in un posto..
    Eh ma che diamine, mi aspettavo di riposare non di piombare subito un combattimento...ero appena scampato ad un insidiosissimo shinobi di kiri per finire contro...Quanti diamine sono??? Sola ora che il occhio si era abituato alla penonbra della stanza, gli apparvero non pochi shinobi intorno a lui, tutti muniti di armi luccicanti al bagliore lunare che proveniva da una finenstra alta della stanza. E la miseria, saranno almeno una quindicina! Disse con una punta di panico nella voce. Hinode colpì allo stomaco il suo avversario con un calcio, mandadolo lungo disteso sul pavimento a poco meno di due metri da lei. Il tempo sufficiente per balzare all'indietro, schiena contro schiena con Kohaku, porgendogli l'ultimo Shunsui kunai che ora aveva perso il marchio. Kohaku lo afferrò quasi con rabbia e Hinode sorrise con aria birichina.
    Beh cosa vuoi fare? Andartene e lasciarmi qui sola? Non oseresti lasciare una damigella in difficoltà!
    Potrei pensarci! Potrei davvero pensarci! Dannazione donna, se me lo avessi detto avrei risparmiato un poco di chakra.
    Smettila di lamentarti, chi è la donna qui, io o te? Liberiamoci di questo contrattempo e torniamo a casa, anche io avevo quasi finito la mia missione.
    Quasi??? Non mi dire che ti sei fatta scoprire!
    Oh smettila di blaterare e diamoci una mossa!
    In quel momento gli shinobi caricarono in avanti tutti insieme e Kohaku sospirò mentre sollevava una mano verso l'occhio bendato e con l'altra faceva roteare il Shunsui kunai nell'indice, per poi afferrarlo saldamente.
    Dannazione!




    ChakraFisicoMentale
    230-15-2-15-1(*2)-1(*2)-1(*3)-1-30-10(*2)-15-8-15-8-30-4= 60Ottimo, affaticatoSerio, sorpreso, stanco
    Doppia Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x10Perg. Min. x2
    Shuriken x20Recipiente
    Shuriken x20Filo metallico 30m
    Palla di Luce x2Torcia Elettrica
    Palla di Luce x2Occhio Cibernetico
    Cartebomba x4Pillola del Soldato x3
    Equipaggiamento
    SlotOggettoLocazione
    Mecc. KunaiKunaiAvambraccio sx
    Fodero Min.WakizashiSchiena alla vita
    Rotolo Min.OmoikaruiCoscia sx
    TaschinoS.3P. x30Braccio sx
    Abbigliamento
    OggettoCondizioniLocazione
    ParabracciaIntattiAvambracci
    Coprinaso BendeIntattoIndossato
    BendeIntatteBraccio e Spalla dx
    BendeIntattea fasciare coscia e vita.
    Guanti RinforzatiIntattiMani
    Anello KitaIntattoDito Medio Sinistro
    Sigilli di ProtezioneIntattiIndossati
    Divisa Alternativa
    Armi da LancioAccessori
    Shunsui Kunai x10Radiolina
    Bomba Carta x2Cimice x3
    Doppia Tasca da Coscia
    Armi da LancioCoscia dx
    Kunai x10Palla Gelo x5
    Note Fascia nera legata sulla fronte.
    - 1 Kunai legato a 10m di Filo Metallico
    - 4 Kunai legati a 4 Palle di luce.
    - 2 Kunai legati a 2 Cartebomba.
    - 3 Kunai legati a 3 Palle Gelo
    - 3 Shuriken legati a 10m di filo metallico.
    - 10 Shunsui Kunai Impressi.


    Takamo Rin
    Chakra: 150-2-15-8-8= 117
    Fisico: morto.
    Equipaggiamento:
    fodero - katana


    Edited by Supaku - 12/3/2016, 12:36
     
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  3. Darth Eragon
        +2   +1   -1
     
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    User deleted


    Correzione:
    - Diversi errori di battitura. Dovresti lavorare un po' di più sulla punteggiatura e sulla sintassi, a volte sono fuorvianti o senza senso.
    - Le tue raccolte di informazioni, se così le vogliamo chiamare, sono a dir poco abbandonate a se stesse. Dici di perderci diversi giorni, di fare ricerche e di parlare con membri della servitù, ma non c'è mai nulla di realmente concreto, non c'è un solo dialogo e non si capisce bene per quale motivo una famiglia nobile, che assolda addirittura un Ninja di Kiri di livello Special Jounin, e che tra gli altri ninnoli che sicuramente avrà in casa deve difendere un rotolo di grande valore, non pensi a far tenere la bocca chiusa ai suoi servitori, soprattutto se parlano con un sedicente mercenario.

    Missione non male, solo che la raccolta di informazioni così a grandi linee mi ha lasciato un po' spiazzato. Per il resto gestita bene e conclusa altrettanto bene, mettiti pure il +1 e 533 Ryo di ricompensa. Sì, hai letto bene.
     
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2 replies since 19/2/2016, 10:56   128 views
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