Missione Kisuke Momochi

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    Missione Kisuke Momochi
    Missione a Servizio di:Kirigakure No Sato
    Livello:S
    Esecutore della Missione:Kisuke Momochi
    Shinobi, l'incarico che ti aspetta oggi è uno dei più pericolosi e delicati! Dovrai infiltrarti nel carcere di massima sicurezza situato nel territorio delle Terre di Nessuno, tra Reihou e l'ex Iwagakure no Sato, per aiutare a far evadere uno dei nostri. Dovrai riuscire ad entrare nel carcere e portarlo fuori senza che lui venga ucciso. Non importa se vi fate scoprire o meno, né ci importa in alcun modo come hai intenzione di ottenere il risultato: l'unica cosa che ci interessa è che lui riesca ad evadere sano e salvo. Fai molta attenzione perché il carcere non solo è a prova di fuga per gli shinobi e la maggior parte delle guardie che vi lavorano sono almeno Mukenin di livello B se non anche di livello A, ma il direttore della struttura è un esperto Mukenin di livello A, e un eventuale scontro con lui potrebbe essere molto difficile da affrontare. In allegato troverai tutte le informazioni sia su questo shinobi sia tutte le nostre informazioni in possesso sulla struttura, ottenute tramite il furto di carte rubate, dalla sua ubicazione alla disposizione interna.
     
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    Akira Watanabe, l'uomo con la più alta carica nel Villaggio della Nebbia, attendeva con impazienza seduto alla sua enorme scrivania.
    Erano appena le otto del mattino e come sempre a Kirigakure no Sato il gelo e l'umidità divoravano le ossa, ma comunque Kisuke era già nel pieno delle attività: pronto e operativo. Convocato di buon mattino da un uomo delle Forze Speciali con rito d'urgenza, il Jounin della Nebbia si preparò in fretta e furia e raggiunse di corsa il palazzo del Mizukage. Lì, non appena arrivò, all'ufficio del Mizukage gli fu data priorità rispetto ai presenti e fu fatto entrare immediatamente quando l'ufficio si liberò.
    «Buongiorno» saluto Kisuke, entrando e richiudendosi la porta alle spalle.
    «Ti stavo aspettando. Ho saputo che Galatea è di nuovo in dolce attesa, e aspettate un altro figlio» esordì il Mizukage, accogliendo l'ingresso del Jounin. «I miei migliori auguri» concluse, con un sorriso stiracchiato, stanco. Indubbiamente la vita da Kage si faceva sentire, rilevò Kisuke.
    «Vi ringrazio, ma dubito fortemente che mi abbiate fatto convocare qui per questo, e quest'esordio mi preoccupa non poco» confessò Kisuke, senza remore. Dopo aver mosso qualche passo, ormai si trovava proprio davanti al Mizukage, all'altra parte della scrivania, le mani congiunte dietro la schiena.
    «Non sto cercando d'indorare la pillola, se è questo ciò che pensi: io non ne ho bisogno, sono il Mizukage, e so benissimo che con te non servirebbe a nulla.»
    «Allora grazie per gli auguri» replicò Kisuke, decisamente poco convinto.
    «Passiamo a questioni di lavoro» disse, allungando sulla superficie della scrivania un plico dall'evidente importanza. La busta era più grossa del solito, più gonfia, il che sul momento fece impensierire Kisuke. "Che cosa diavolo c'è lì dentro, per essere così?" si chiese, ma il Jounin aveva fiutato le rogne prima ancora di rompere il sigillo in ceralacca con il classico marchio di Kirigakure no Sato.
    «È una missione della massima rilevanza, Momochi Kisuke-san» anticipò il Mizukage, invitando poi Kisuke ad aprire la busta mediante un cenno della mano. Al che il Jounin eseguì, e tra le varie carte che trovò all'interno, con le dita scremò in cerca della missiva.
    Il Kage rimase in silenzio fino a che Kisuke non trovò il foglio in questione (dopo qualche secondo). Dopodiché iniziò a leggere, l'occhio sinistro che scorreva sempre più velocemente, finché il silenziò fu interrotto da un: «Oh... merda...»
    «Linguaggio, prego» lo ammonì il Kage.
    «Sì, ma...»
    «Hai lavorato e gestito il nostro carcere per diverso tempo, e poi hai...» il Mizukage si soffermò per un attimo, si trattenne, quindi proseguì. «Be'... ci siamo capiti. Non vedo perché di un caso come questo non ti debba occupare proprio tu. Il tuo timore, Kisuke, è del tutto irrazionale.»
    «Il timore non è mai irrazionale, Mizukage-sama» replicò Kisuke, non frenandosi dallo smentire l'uomo. "Per non parlare dei turbamenti psichici. È una delle cose si insegnano e si dovrebbe sempre insegnare ai piccoli ninja. È un bene provare paura: se provi paura significa che c'è qualcosa da temere, dunque sii vigile. Non bisogna sconfiggere la paura, basta non farsene travolgere: vale la pena trarne insegnamento" pensò Kisuke, in un lungo elucubrare tra sé e sé, ricordandosi di come negli anni della sua giovinezza volesse sempre e costantemente mostrarsi impavido, mettendo a a repentaglio la propria incolumità. «Cercherò, in ogni caso, di fare del mio meglio. Nella speranza di non diventare anche io un ulteriore accollo come questo...»
    «Shiki Kaguya» lo aiuto il Mizukage, rivelandogli di proposito il nome del prigioniero. «Lo conosci?»
    Kisuke impallidì, quindi annuì: un movimento della testa che sembrò quasi meccanico. In quel momento capì il motivo per cui il nome non era menzionato nella missiva, bensì inserito in un allegato secondario, e il motivo per cui il Mizukage gliel'aveva rivelato di persona.
    «Allora direi che viene abbastanza difficile biasimarlo, no? Men che meno considerarlo una seccatura. Sei d'accordo?» chiese il Mizukage, ma era una domanda che si aspettava solo una risposta e Kisuke non poté far altro che annuire in silenzio.
    «Bene, allora direi che quel che c'è da sapere lo sai. Nel fascicolo c'è tutto il materiale in nostro possesso che potrà aiutarti per la missione. Ci sono carte, documenti, foto, mappe. Se sappiamo la posizione di uno spillo all'interno di quel carcere, in quei fogli è riportato.»
    «Ottimo, cercherò di farne buon uso» rispose Kisuke, nella maniera più neutra possibile. Dopodiché, senza mezzi termini e troppe manfrine, fu congedato dal Mizukage e inviato direttamente sul campo. "Certo che i Kaguya ultimamente mi perseguitano eh. Devo sempre andare a recuperarli, vivi o morti che siano. Anche se tutto ciò denota un particolare interesse del Mercato Nero per i membri di questo famigerato Clan" pensò Kisuke Momochi abbandonando l'ufficio del Mizukage, per poi lasciare il palazzo e muoversi a Kiri. Doveva partire immediatamente, ma per fortuna non aveva nessuna questione in sospeso e quindi poteva avviarsi privo di grattacapi, se non quella di lasciare a casa Galatea in attesa del loro prossimo figlio. "Non mi piace, ma purtroppo sapevamo sarebbe successo. Sapevamo che la nostra vita sarebbe stata questa sin dall'inizio, ma abbiamo iniziato ad assaggiarne il vero sapore quando era in arrivo Kaito..." pensò il Jounin mentre si recava rapido alla propria casa. Lì, nel silenzio più assoluto dell'ora mattutina, Kisuke si equipaggio con armi e quant'altro che già non aveva con sé e che sapeva gli sarebbe servito per la missione e poi prese il giusto di scorte tra acqua e cibo per il suo viaggio (si sarebbe senz'ombra di dubbio dovuto rifornire di viveri generici strada facendo), quindi infine scrisse un biglietto a Galatea in cui spiegava la situazione. "Anche se non ne sarà particolarmente contenta, so che lei capirà. Fortunatamente il giorno del parto è ancora molto lontano, spero solo che non serva sul serio la mia presenza qui da lei quando invece sarò a salvare il culo a Shiki nelle Terre di Nessuno. Devo cercare, a questo punto, di rendere questa missione il più breve possibile" pensò Kisuke, e annuì convinto delle proprie parole, lasciando il messaggio per Galatea nel solito posto. Dopodiché si avviò fuori dalla propria dimora, dirigendosi a velocità sostenuta verso la porta ovest del Villaggio della Nebbia. Infatti, il kiriano doveva arrivare al porto principale del Paese, cioè quello più vicino al Villaggio, per imbarcarsi su una nave ed arrivare nel continente. Così, impuntato a voler rendere quella missione quanto più breve possibile sotto ogni aspetto possibile, il kiriano superò senza impicci i cancelli ovest della Nebbia e tempo zero con un balzo si portò a ridosso degli alberi, balzando di ramo in ramo con lo scopo d'arrivare al porto. Kisuke giunse in mezzo alla confusione portuale, tra mercanti, viandanti, shinobi e via discorrendo, che mancava un quarto d'ora alle nove del mattino, e per quell'ora le prossime coincidenze tra navi e traghetti erano discretamente limitate. Eppure Kisuke trovò comunque una soluzione efficace per sé: una nave che sarebbe partita entro le nove, diretta nel Paese del Gelo. Essendo il viaggio discretamente lungo e diretto nell'ultima tratta verso le terre anguste del Paese del Gelo, Kisuke si assicurò di acquistare un posto in cabina singola, dove poi una volta salpati si rintanò per studiare tutte le carte in proprio possesso, piuttosto che stare a poltrire e riposare in vista del viaggio subito dopo lo sbarco. D'altra parte non era stanco, anzi non lo era per nulla, quindi procedette. Più per formalità che altro, passò per prima tramite la traccia principale della missiva, ma non vi erano particolari dettagli degni di nota. "In ogni caso, però, se questa prigione è a prova di ninja, allora per riuscire nell'evasione il più delle cose deve essere fatto alla cosiddetta antica. Vediamo un po' questi allegati" pensò Kisuke, procedendo con le seguenti scartoffie. Diede una rapida letta al dossier su Shiki Kaguya, ma essendo un soggetto estremamente particolare tra i fedeli servitori della Nebbia (agente delle Forze Speciali, infiltrato speciale e via dicendo), il contenuto del dossier era stato curato in modo che fosse presente soltanto una ridotta serie di informazioni essenziali più una foto identificativa, quindi Kisuke deviò rapidamente sulle carte riguardanti il carcere. Era chiamato la Prigione del Caos ed era situato a circa quindici chilometri a sud-est di Reihou, e fortunatamente le coordinate sulla mappa ne identificavano l'esatta posizione per raggiungerlo. L'elemento positivo era la sua posizione isolata, lontano sia da Reihou ma soprattutto molto ben più lontano dall'ex Iwagakure no Sato. Documenti, foto e planimetrie mostravano come fosse una struttura dalle importanti dimensioni, distribuita su più livelli, nel perfetto stile costruttivo e architettonico della vecchia Iwa, sorvegliata non solo dal personale che ci lavorava ma anche dalla natura, poiché si ergeva tra le rocce. Le foto mostravano come fosse una struttura di costruzione datata, eppure in perfetto stato. Si vedeva chiaramente come non fosse la classica palazzina diroccata per la quale sarebbe bastata una banale ondata per mandarla in macerie. Almeno questa era la sua impressione a vedere dalle foto, ma pensava che la realtà non differisse più di tanto dalle sue rappresentazioni, considerando a quale scopo fosse adibita la struttura. Ne avrebbe in ogni caso appurato personalmente ogni cosa non appena vi sarebbe arrivato. "Quando ci arriverò, però... per adesso siamo ancora molto lontani. E arrivarci non sarà una passeggiata, come al solito. Tra l'altro, ultimamente le mie incursioni nelle Terre di Nessuno sono sempre più frequenti, e non posso sfruttare troppo a mio piacimento quel passaggio sicuro. Sarà meglio tenerselo per quando mi viene ordinato, o per quando non potrò proprio farne a meno, ma stavolta devo raggiungere il Paese della Terra in qualche altro modo. Considerata la posizione del carcere, se ci riuscissi potrei anche cercare di arrivare via mare. Trovassi qualcuno disposto a navigare intorno alle coste nordiche, oppure riuscissi a prendere una barca o qualcosa, potrei infiltrarmi nelle Terre di Nessuno dalle coste e andare direttamente verso l'entroterra, verso la prigione" si disse Kisuke mentalmente, ragionando con convinzione, sebbene prendendo coscienza che tutto sommato anche volendo far le cose bene e veloci, quella missione avrebbe richiesto giorni solo considerando i viaggi d'andata e ritorno. Escludendo dalla sua mente questo genere di pensieri, Kisuke tornò ad immergersi sulle carte, studiando le foto e le planimetrie del carcere, mentre la nave cavalcando le onde viaggiava inesorabilmente verso la destinazione: il porto a sud di Shimo.

    Il cielo era tinto di un blu scuro, mentre una spolverata di stelle svettava sulla terra e una falce di luna cercava di evadere alla cattura di quelle poche nubi vaganti. Erano da poco passate le cinque del mattino, e Kisuke aveva raggiunto una zona peschiera situata nell'insenatura a nord del Paese del Riso, nella costa curva che lungo la sua linea andava oltre superando il confine con il Paese della Cascata.
    Dopo essere sbarcato nel Paese del Gelo nel giro di trentasei ore circa di viaggio, infatti, Kisuke si mosse immediatamente per andare verso ovest, verso il Paese delle Sorgenti Termali e poi verso il Paese del Riso. Avendo fatto il viaggio in nave, il kiriano aveva avuto tempo a sufficienza per non stancarsi, quindi non aveva affatto bisogno di cercare un alloggio subito e voleva evitare di trascorrere poi la sera in una zona gelida (in tutti i sensi) come quella.
    Incredibile come macinando chilometri e superando confini, il clima e l'aria che si respirava potesse cambiare drasticamente. Certo, non d'improvviso appena messo piede oltre il confine, ma comunque si riusciva a sentire in breve una sensibile differenza e per fortuna Kisuke si ritrovava a vagare nel clima umido e le temperature miti del Paese, attraverso le sterminate piantagioni di riso.
    In quell'agglomerato di capanne e casupole che costituivano un villaggio di pescatori, con l'aria di mare che frizzava nelle narici ed il verso stridulo dei gabbiani, Kisuke adocchiò un uomo seduto su una panca in legno intento a lavorare sull'attrezzatura da pesca.
    «Ehi, tu! Buon uomo!» chiamò Kisuke, avvicinandosi. «Permetti una parola!»
    «Non ho niente, non ho soldi e non ho oggetti di valore...» mormorò l'uomo, sollevando l'attenzione dalle proprie reti.
    «Calmo, non sono qui per derubarti. Hai un'imbarcazione, per caso? O sai indicarmi qualcuno che ce l'abbia?»
    «Ho il mio peschereccio...»
    «Quindi saprai anche guidarlo, presumo» disse Kisuke.
    L'uomo annuì, con malcelata preoccupazione.
    «Bene, per tua fortuna mi interessa solo che tu mi presti il tuo peschereccio. Ne ho bisogno» disse Kisuke, picchiettando con l'indice sul coprifronte. «Tranquillo, ti pagherò bene, rinunciare alla tua imbarcazione e alla tua pesca per un po' non sarà un problema.»
    «Hmmm» l'uomo, nell'indecisione, soppesò per un attimo le sue prossime parole. «Ho più di un'imbarcazione, non rimarrei a piedi. Potrei darti la vongoliera, ma quanto saresti disposto a pagare?»
    «Tutto quello che ho al momento con me, meno qualche spicciolo» replicò subito Kisuke, il quale poi infilò la mano nella borsa e ne tirò fuori una sacchetta in pelle. Slegò il filo, infilò la mano per pescarne qualche moneta d'argento e diede tutto il resto al pescatore. «Tutto tuo, conta pure quant'è e vedi se ti sta bene.»
    L'uomo però non contò, diede solo un'occhiata e soppesò la sacchetta, quindi annuì. Probabilmente sapeva che era meglio non tirare la corda, e accontentarsi sarebbe stato più saggio, quindi conservò il denaro e fece cenno a Kisuke di seguirlo. Lo guidò fino ad un molo sulla costa, e lì gli indicò quale fosse la sua vongoliera. Non era nulla di speciale, dimensioni nella norma, status mediocre, ma per affrontare un viaggio in completa solitudine era più che sufficiente, anche per l'anonimato. Inoltre, vide che aveva una scritta Stella Verde in kanji lungo la fiancata, probabilmente era il nome della nave. Kisuke si fece precedere dal proprietario, quindi saltò a bordo. Si fece dare tutte le informazioni e le istruzioni del caso, quindi in fretta se ne liberò e fu libero di mettere in moto per staccarsi dall'ormeggio e allontanarsi per navigare in mare aperto.

    Furono quasi due giorni di navigazione ininterrotta, paradossalmente tranquilla e snervante al tempo stesso. Kisuke aveva circumnavigato le coste del continente, rimanendo sempre ad una distanza non troppo eccessiva dalla terra ferma. In questo modo evitò di incrociare navi ben più grandi della sua, magari ricolme di pirati o peggio ancora Mukenin, con cui poi avrebbe dovuto fare i conti, finendo per perdere del tempo nella migliore delle ipotesi. Ad ogni buon modo, il kiriano a bordo della Stella Verde non ebbe il problema di dover aver a che fare con inconvenienti di sorta o avversità atmosferiche, quindi giunse a destinazione nel nord delle Terre di Nessuno. Lì si riavvicinò alle coste, o meglio alle alte scogliere, e ormeggiò la Stella Verde all'interno di una grotta marina. Non poteva sapere con certezza se fosse un luogo sicuro o meno, più che altro lo sperava, per poter ritrovare la barca al proprio rientro e assicurarsi un mezzo di fuga. Dopodiché sfruttando il controllo del Chakra si arrampicò lungo la volta della grotta, la percorse fino all'uscita e poi proseguì verso l'alto, scalando la costiera fino a raggiungere la sommità. Da lì poi non avrebbe dovuto far altro che proseguire verso l'entroterra, e immergersi nelle Terre di Nessuno fino a raggiungere la Prigione del Caos.

    Il sole sembrava picchiare più del solito, quella mattina, mentre la lente del telescopio di Kisuke scrutava lungo un solo ed unico obiettivo: la Prigione del Caos. Era esattamente come l'aveva vista nelle foto, per cui dovette ricredersi nel merito della loro qualità, ma dal vivo gli era ben più possibile analizzare al meglio il suo attuale territorio operativo.
    Si era appostato a oltre un chilometro di distanza dal perimetro della prigione, stendendosi di pancia sulla sommità di una ristretta altura rocciosa, ad un'abbondante trentina di metri d'altezza, e da lì gli era perfettamente possibile vedere nella sua interezza tutta la parte frontale e semi-parietale della prigione. Kisuke non voleva sfruttare sin da subito il potere del Byakugan, per cui considerando che le spalle della struttura erano chiuse naturalmente si era deciso ad analizzare il più possibile con il telescopio e solo poi completare la sua analisi con il proprio Doujutsu. "La copertura naturale impedisce la fuga in quella direzione. O quanto meno ne rende molto difficoltosa la fuga, dovrò verificare poi meglio con il Byakugan. Però, considerando proprio la costruzione per come è stata eseguita nella roccia, dubito proprio che qualcuno possa provare. Invece, la parte di struttura che non è costruita con la parete sulla roccia di montagna, ha praticamente uno spiazzo che si allunga per circa trecento metri dalla struttura, fino ai confini chiusi del terreno" valutò Kisuke, aiutandosi con quanto aveva studiato sulle carte in proprio possesso. In qualunque modo, o il passaggio era impossibile, oppure si finiva per essere bersagli facili un enorme spiazzo completamente libero. I confini erano chiusi con delle alte muraglie di circa quindici metri, ricoperte in sommità con dei rotoli di filo spinato. L'unica possibile entrata era un enorme cancello a due battenti, presidiato da una guardiola all'interno e due torrette di guardia situate all'interno dello spiazzo, poste in due punti strategici, equidistanti, in modo da poter proteggere sia l'ingresso e sia l'eventuale uscita.
    «Lì dentro non c'è verso di entrare in alcun modo propriamente sicuro...» mormorò Kisuke, riponendo un attimo il suo telescopio. Sperava di poter riuscire nell'eseguire la missione con un approccio fantasma, ma la sicurezza della prigione gli impediva qualcosa del genere a priori. Per cui, dopo aver ripreso ad utilizzare il telescopio e dopo averci passato diverso tempo a spiare la struttura e tutto ciò che era possibile vedere e dedurre, Kisuke cambiò il suo strumento di lungavisione. Richiuse su se stesso il telescopio e lo riporse al suo posto nell'apposito scomparto all'interno della borsa, quindi incanalò una notevole quantità di Chakra in prossimità del suo occhio destro e rilasciò i vincoli del copriocchio sul Byakugan, attivando il Doujutsu. "Byakugan!"

    Byakugan [Occhio destro]
    Byakugan_zps42537c08
    Livello: B
    Tipo: Doujutsu
    Il Byakugan quando attivo concede al suo utilizzatore una vista a 359° gradi per un raggio di cinquanta metri e permette di vedere perfettamente non solo oltre ogni cosa, bensì anche il Chakra e i suoi flussi, nonché il sistema circolatorio del Chakra e i suoi 361 punti di fuga. Riesce a vedere anche lievi concentrazioni di Chakra nel corpo delle persone, potendo quindi arrivare a prevedere l'utilizzo di una Tecnica ma non l'elemento o cosa la Tecnica farà, anche se dovrà essere concentrato sul sistema del Chakra del bersaglio. Osservando il flusso del Chakra è anche possibile accorgersi se una persona è sotto l'influsso di un Genjutsu dal moto disturbato del Chakra, ma non è ovviamente possibile utilizzare questa abilità su se stessi.
    Il Byakugan permette, inoltre, all'utilizzatore di concentrarsi e vedere esclusivamente in linea retta aumentando così il raggio visibile all'utilizzatore frontalmente, ma annullerà di conseguenza la possibilità di vedere a 359°.
    [Lunghezza massima per livello: Genin 1 Km; Chuunin 4 Km; Sp 10 Km; ANBU 12 Km; Jounin: 15 Km]

    Consumo: 10 (A Turno)


    Il Chakra prese a pompare frenetico, le vene intorno all'occhio destro gli si gonfiarono in un reticolo nervoso, mentre il suo sguardo volava via a centinaia e centinaia di metri di distanza, dipingendo la sua visuale a tinte chiaroscure. Con quell'occhio, adesso, non gli sarebbe più sfuggito nulla. Senza che niente e nessuno potesse impedirglielo, il kiriano osservò l'interno della prigione in ogni sua sfaccettatura. Quasi senza accorgersene, finì per passare diverso tempo ad osservare la monotonia della struttura, dai prigionieri ai loro carcerieri. Quella dei prigionieri era sul serio una monotonia assurda, all'interno delle loro piccole celle avevano ben poche possibilità di fare qualcosa di diverso che stare a fare un po' di movimento, stare seduti a giocherellare con le loro catene, disegnare qualcosa sul pavimento a suon di incisioni e via dicendo. La routine lavorativa, invece, non era poi così semplice da analizzare nel loro schema. Kisuke vide come non tutti fossero Mukenin, alcuni erano semplici addetti alle cucine, alle pulizie (per quel che in realtà veniva davvero pulito in quel reame per i topi, oppure medici per le infermerie. Una cosa che aveva accertato quasi subito era il numero di guardie presenti in ogni piano. Erano quattro: due in ronda continua e due nel gabbiotto. Continuavano a girovagare lungo il loro corridoio quadrangolare. Dal primo piano in poi, la struttura si sollevava con un grosso baratro centrale, e un corridoio quadrangolare tutt'intorno da cui si aprivano le celle. Fu nel terzo piano dei cinque che tra tutti i prigionieri il kiriano individuò il suo uomo, l'uomo da salvare. "Ecco Shiki. Poveraccio..." pensò Kisuke, una volta che ebbe individuato il suo compaesano. Si vedeva chiaramente che se la passava proprio male. "Mi metterò in contatto con lui" si disse Kisuke, portando il Byakugan ad uno stato di quiete e procedendo a stabilire un collegamento mentale tra se ed il Kaguya tramite la Tecnica della Trasmissione Spirituale.

    Shindenshin No Jutsu - Tecnica della Trasmissione Spirituale
    ShindenshinNoJutsu-TecnicadellaTrasmissioneSpirituale_zps14fe6de3
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica lo Specializzato in Interrogatorio è capace di comunicare telepaticamente con altri individui. Il Jutsu ha un raggio massimo di sette chilometri e non è una tecnica di percezione, pertanto non è possibile percepire con esattezza la posizione dei soggetti con i quali si entra in contatto. L'utilizzatore può comunicare con una singola persona o con più individui alla volta a sua discrezione, anche se il consumo aumenterà di conseguenza. Per comunicare con uno o più individui conosciuti dall'utilizzatore basterà concentrarsi su quegli specifici soggetti per stabilire il contatto, ma è anche possibile lanciare il Jutsu in modo tale che coinvolga qualsiasi persona nel raggio della tecnica, o escludendo di proposito specifici soggetti di cui l'utilizzatore sia già a conoscenza. Durante una conversazione telepatica multipla, tutti i soggetti coinvolti possono sentire le rispettive voci e comunicare tra di loro grazie al Chakra dell'utilizzatore. Per il Ninja è anche possibile fare da tramite per singoli individui, poggiando una mano sulla testa di un compagno e trasferendo così le capacità telepatiche ad esso finché la tecnica rimane attiva. Il consumo resta invariato per una comunicazione che coinvolga massimo dieci elementi, dopodiché aumenterà di 8 punti Chakra allo sforamento di ciascuna delle successive decine. Comunicando con più di dieci persone alla volta diventa impossibile utilizzare qualsiasi altro Jutsu mentre la tecnica è attiva.
    Consumo: 8 (A Turno) (+8 ogni dieci individui a partire dall'undicesimo)


    Non appena il Chakra di Kisuke gli consentì di inviare i propri pensieri attraverso il canale me tale all'uomo che aveva visto pocanzi con il proprio Byakugan e viceversa. "Mi senti? Abbiamo salutato insieme Cuore Nero per l'ultima volta" comunicò Kisuke. Dubitava di sbagliarsi, ma in assenza di un preciso messaggio in codice di riconoscimento, sempre meglio utilizzare un messaggio che per qualunque altra persona sarebbe stato soltanto una frase senza senso.
    "Co... cosa?" rispose il Kaguya dopo un po'.
    "La Brigata Nera, ricordi?"
    "Shisui?"
    "In carne ed ossa. Sono qui per tirarti fuori da quella merda" gli spiegò subito Kisuke, per quanto probabilmente nel pensieri del Kaguya fosse già la concretizzazione di una speranza tanto ricercata.
    "Da solo?"
    "Sì..."
    "Sei pazzo, è un azzardo assurdo. Io non ti posso nemmeno dare man forte. Ho già provato la fuga una volta, quando ancora credevo di farcela, e sentivo di averne le forze, ma ora hanno fatto qualcosa per inibirmi le capacità e mi hanno tolto tutto. Sono alla loro mercé e l'unica cosa che posso permettermi di fare, è sperare che non arrivi il giorno in cui decidano di farmi fare una fine diversa da questa."
    "Il Mizukage ti vuole fuori da lì, ha mandato me e ti avrà fuori da lì cascasse il mondo. Sai meglio di me come un solo uomo nell'ombra, può essere ben più efficace di un intero esercito."
    "A volte anche un solo uomo, come dici, può fallire..."
    "Com'è successo?" chiese il Jounin, avendo capito subito quale fosse l'allusione del Kaguya.
    "Sono caduto vittima di una trappola orchestrata da Saburo, uno dei tre fratelli al servizio di Cuore Nero. Rimase in vita, quel giorno, e giurò vendetta sul sangue dei fratelli..."
    "E quindi eccoti lì" completò brevemente Kisuke, evitando al Kaguya di proseguire coi dettagli in quella triste storia. In quel momento, per un attimo, la mente di Kisuke volò indietro di anni, a rivedere le immagini nell'album dei ricordi che ritraevano i Gemelli della Morte. Erano tre uomini perfettamente identici: stessa corporatura, stessa altezza, stessa stazza, stesso abbigliamento. Indossavano maglie avana a maniche lunghe strette ai polsi da bende nere che avvolgevano anche i palmi delle mani, pantaloni ampi dello stesso colore infilati in scaldamuscoli all'altezza delle caviglie, e un kimono nero stretto in vita. Avevano inoltre la testa completamente avvolta in un bendaggio nero, fissato sul lato sinistro della faccia con un piccolo nodo da cui pendevano due brevi nastri; volto e nuca erano completamente coperti e solo gli occhi rimanevano liberi e visibili. Occhi in quel momento impassibili e privi di ogni emozione. Un solo particolare li distingueva tra loro: un piccolo tatuaggio sotto l'occhio destro, con il quale, a numeri romani, i tre rappresentavano graficamente il significato del proprio nome. Una singola stanghetta verticale per Ichiro, due ravvicinate per Jiro, un terzetto per Saburo, rispettivamente il primo, il secondo e il terzo figlio.
    "Poche parole per quelli lì, ma coi fatti Saburo ci ha dato dentro eh..."
    "Già, se non fosse che a Saburo è stato severamente vietato, adesso si divertirebbe a farmi d'aguzzino ogni santo giorno. Passa in continuazione davanti alla mia cella, e mi guarda con quei suoi occhi maledetti..."
    "Ma come...?"
    "Saburo lavora qui alla prigione" rivelò il Kaguya.
    "Ah, bene... allora sei fortunato che sia un eunuco, perché se non gli fosse stato imposto di non toccarti, chissà cosa si divertirebbe a fare" non riuscì a trattenersi dal dire Kisuke, sebbene quanto meno evitò di dirlo con un tono tendente all'ilare. "Stronzate a parte, mi metto subito all'opera: cercherò di tirarti fuori da lì il prima possibile. Hai qualcos'altro da dirmi, per caso?"
    "No, nulla..."
    "Allora mi farò risentire io. Passo e chiudo" concluse Kisuke, e con tali parole chiuse la conversazione ed annullò il Jutsu per la comunicazione telepatica e si rigettò nuovamente sulla prigione con il suo Byakugan, in cerca di un solo ed unico bersaglio.

    Byakugan [Occhio destro]
    Byakugan_zps42537c08
    Livello: B
    Tipo: Doujutsu
    Il Byakugan quando attivo concede al suo utilizzatore una vista a 359° gradi per un raggio di cinquanta metri e permette di vedere perfettamente non solo oltre ogni cosa, bensì anche il Chakra e i suoi flussi, nonché il sistema circolatorio del Chakra e i suoi 361 punti di fuga. Riesce a vedere anche lievi concentrazioni di Chakra nel corpo delle persone, potendo quindi arrivare a prevedere l'utilizzo di una Tecnica ma non l'elemento o cosa la Tecnica farà, anche se dovrà essere concentrato sul sistema del Chakra del bersaglio. Osservando il flusso del Chakra è anche possibile accorgersi se una persona è sotto l'influsso di un Genjutsu dal moto disturbato del Chakra, ma non è ovviamente possibile utilizzare questa abilità su se stessi.
    Il Byakugan permette, inoltre, all'utilizzatore di concentrarsi e vedere esclusivamente in linea retta aumentando così il raggio visibile all'utilizzatore frontalmente, ma annullerà di conseguenza la possibilità di vedere a 359°.
    [Lunghezza massima per livello: Genin 1 Km; Chuunin 4 Km; Sp 10 Km; ANBU 12 Km; Jounin: 15 Km]

    Consumo: 10 (A Turno)


    Ora che il kiriano sapeva che Saburo lavorava alla prigione, tra tutte le guardie cercò di individuare proprio lui. Considerando che provare un qualsiasi altro tipo di approccio che non fosse un diventare parte della prigione (e non voleva rischiare di venire a farne parte come prigioniero) aveva buone probabilità di essere fallimentare più che altro, doveva riuscire a diventare un carceriere. Perché, dunque, non proprio Saburo? Un tizio anche fin troppo anonimo, solitario, taciturno e con un profondo odio per Shiki tanto che proprio Saburo aveva fatto in modo di farlo imprigionare. Se Kisuke fosse riuscito ad identificare Saburo ed isolarlo, l'avrebbe usato come chiave fondamentale d'accesso e fuga.
    Dovette cercare a lungo in largo, in ogni angolo della struttura, ma finalmente riuscì a trovare il più piccolo dei tre Gemelli della Morte. "Eccoti lì, caro Saburo. Ho sbagliato a lasciarti in vita in passato, sono errori di magnanimità che ormai non commetto più, ma presto rimedierò anche al mio errore di una volta" pensò Kisuke tra sé e sé, glaciale, pedinando il Mukenin mediante il Doujutsu del Clan Hyuuga. Stava nello stesso piano in cui era incarcerato Shiki, era di ronda, e assai di rado se ne andava. Solo quando doveva andare in bagno, mangiare o veniva richiamato nella zona degli, se possibile, uffici (una serie di stanze piuttosto spartane in cui vi erano una sedie di scrivanie, sedie, scaffali e mobili palesemente adibito alla burocrazia).
    Kisuke attese fino a quando, verso le diciotto, non vide l'ex Mukenin della Sabbia rinunciare alla propria routine, prendere le proprie cose ed, infine, abbandonare la struttura ricevendo il cambio da un'altra guardia. "Bene, vediamo un po'..." si disse Kisuke spiandolo. Notò come l'uscita presa da Saburo altro non fu che l'unica visibile. Non c'era dunque altri passaggi segreti o più sicuri per l'uscita di lavoratori e carcerieri. Dopodiché Kisuke lo seguì con lo sguardo, voleva vedere dove andava (nella prigione non c'era nessun posto in cui i lavoratori potessero effettivamente passare la notte) e valutare quando e dove fosse preferibile assaltare il Mukenin. Fu proprio con questo pedinamento visivo che il Jounin della Nebbia arrivò a scoprire come la destinazione di Saburo fosse un piccolo covo tra le montagne. Non era nulla di eccezionale, era un rifugio costruito chissà quanti anni prima tra le montagne e nascosto lì. Vi era solo la possibilità di dormire, mangiare e andare al bagno. Ciò che notò fu come, però, Saburo non fosse solo: aveva dei coinquilini, tutti Mukenin, molto probabilmente anche loro guardie della prigione. Kisuke non ne poteva avere la certezza, ma considerando che Saburo era andato proprio lì, in quel rifugio nascosto, e situato a pochi chilometri dalla prigione, molto probabilmente quello doveva essere proprio un posto di proprietà legato alla Prigione del Caos. Tuttavia, era ininfluente per Kisuke, poiché non vi si sarebbe mai avvicinato, bensì avrebbe colpito Saburo durante il tragitto, esattamente la prossima volta. "Il suo prossimo rientro a casa gli sarà definitivo."

    Dopo aver trascorso la notte in un piccolo accampamento di fortuna, completamente solo, in mezzo alle montagne del Paese, Kisuke si riportò in cima al proprio punto d'osservazione. Lì si armò di binocolo e stette a spiare la prigione. Nel frattempo, con il passare del tempo, Kisuke decise di interrompere per un po' la sua intensa fase d'osservazione e approfittare del tempo in eccesso per portarsi avanti riguardo al proseguo della missione. A tal proposito, il fatto che fosse salito lì in alto, andava a suo favore: essere per conto proprio e in un certo senso isolato, lontano da occhi indiscreti. "Devo prepararmi e tenermi pronta ogni cosa possibile e immaginabile che mi possa aiutare, finché sono lontano dal covo di serpi e non ancora in ballo" disse Kisuke a sé stesso, appoggiando a terra il telescopio, e doveva farlo prima di essere nel cosiddetto vivo della missione. Per prima cosa, consapevole del fatto che quella stessa missione lo avrebbe posto in una condizione critica, obbligandolo molto probabilmente a spremere con cattiveria le proprie riserve di Chakra come neanche fossero limoni, Kisuke decise di ricorrere alla sua personale Kuchiyose legata ai batteri, quindi passò a comporre la classica serie di Sigilli legata alla Kuchiyose no Jutsu e congiunse i palmi l'uno con l'altro, invece che picchiare il palmo normalmente segnato dal sangue a terra.

    Kuchiyose No Jutsu - Tecnica del Richiamo
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    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi dal rango Chuunin in poi. Non per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un Contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano di una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versar anche una minuscola goccia del proprio sangue per poi formare la serie di Sigilli necessari per l'esecuzione del Jutsu, che sono i seguenti: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
    Per riuscire ad evocare taglie grandi è necessario essere almeno Sp.Jounin; per le Leggendarie bisogna essere di grado ANBU
    Consumo: 20/2= 10

    Kuchiyose • Seibutsu Kougeki - Evocazione • Attacco Batteriologico [Taglia Media]
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    Per evocare queste creature non è necessario alcun Contratto di sangue, ma può essere controllata solo da un possessore della Manipolazione Acquatica. Questi microorganismi acquatici si presentano in massa e possono rimanere in vita soltanto all'interno dell'utilizzatore o di acqua, naturale o creata tramite Jutsu. E' possibile evocarli sia all'interno del proprio corpo che in fonti d'acqua esterne: per evocarli dentro di sé è sufficiente compiere i Sigilli per la Kuchiyose e battere le mani tra loro, oppure toccare con il palmo la superficie d'acqua che si vuole sfruttare. L'evocatore, rendendo queste creature parte di sé, può beneficiarne nel caso un nemico entri in contatto con il proprio corpo liquefatto, con qualsiasi Jutsu Suiton o dell'Innata. Se le creature vivono all'interno dell'utilizzatore, ciò non comporta alcun cambiamento esterno ma occorre pagare due punti Chakra in più nel caso si voglia eventualmente combinare un Jutsu Suiton con i batteri. Questi, nell'acqua, si manifestano come una schiuma bianca, ricoprendo un raggio massimo di dieci metri. Sono innocui solo per l'evocatore, poiché come un virus nocivo trasmettono a qualunque altro soggetto che vi entri in contatto un'infezione che lo priverà di quattro punti Chakra. Nel caso di fonti d'acqua presenti per più Turni, l'effetto dura ad ogni Turno fintanto che la vittima rimane immersa totalmente o parzialmente all'interno dell'acqua contaminata dagli organismi, i quali sfrutteranno parte di esso per alimentarsi, mentre l'utilizzatore se immerso nella stessa fonte riceve due punti del Chakra assorbito. Se si utilizza un Jutsu Suiton che parte dal corpo dell'utilizzatore e colpisce il nemico in forma liquida (non hanno effetto Jutsu come la Kirigakure no Jutsu o la Tecnica del Forte Braccio Acquatico) o si viene colpiti a corpo ormai liquefatto, i batteri restituiranno fino a quattro punti Chakra. Per distruggere la maggior parte dei parassiti e portare così l'evocazione ad essere inutilizzabile per il resto della Quest occorrono due Jutsu di livello B o uno di livello A. L'attacco va indirizzato verso la fonte d'acqua in cui sono evocati gli originali o eventualmente colpire l'utilizzatore nella sua forma liquida.


    Non appena i palmi delle mani si toccarono l'uno con l'altro, e il Chakra faceva da collante in tutto ciò, la Tecnica poteva considerarsi ultimata. Per certi versi, adesso, dentro di sé il kiriano poteva sentire quel brulicare della vita che erano i batteri. "Anche se questo genere di batteri, anche quando circolano per il mio corpo, sinceramente non riesco mai a capire se si possono considerare vita" disse il Jounin a se stesso. Poi, dopo aver riempito il proprio corpo di quel miasma biancastro, era il momento di procedere con la seconda cosa che egli aveva messo in programma: avere a portata di mano una difesa immediata e forte. Al che, come il Momochi normalmente era solito fare, eseguì i Sigilli Magici relativi alla Suijinheki alla quale senza mai fermarsi concatenò a seguire quella relativa al suo personale Hijutsu: il Barile Fantasma, inserendoci nel mezzo una iniezione di Chakra extra mediante la Forza Acquatica.

    Suiton: Suijinheki - Muro d'Acqua
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica Suiton è possibile proteggersi sia da Ninjutsu che da Taijutsu di livello B. La tecnica consente di creare un muro d'acqua lungo 12 metri e alto 5. Il muro potrà essere creato orizzontalmente davanti all'utilizzatore oppure attorno a lui potendolo coprire a 360°. Al tempo stesso sarà possibile far assumere al muro una forma semicircolare ma, in ogni caso, le dimensioni del muro rimarranno sempre uguali. Quindi se si crea a 360° il muro avrà una circonferenza di 12metri (quindi potrà essere creato, al massimo, a due metri scarsi di distanza dal ninja).
    Consumo: 8

    Chikara no Mizu - Forza Acquatica
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    Sviluppatore: Kisuke Momochi
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu simboleggia lo stadio ultimo dell'affinità sviluppata dal Ninja nell'elemento del Suiton e nei suoi Jutsu. Infatti, il Ninja in seguito a rigorosi e costanti allenamenti, è riuscito a sviluppare un metodo che gli permettesse d'affinare maggiormente la sua abilità nell'uso di qualsiasi Jutsu dell'elemento precedentemente citato. Tant'è che ad ogni utilizzo combinato semplicemente ad un maggior ed accurato esercizio di Chakra, e senza il bisogno d'eseguire Sigilli, tutti i Jutsu fino al livello B risulteranno potenziati di un grado rispetto al normale.
    Consumo: 4

    Taru Yuurei no Jutsu - Tecnica del Barile Fantasma
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    Sviluppatore: Kisuke Momochi
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu rende possibile alterare la naturale esecuzione dei Ninjutsu, in modo da renderli più imprevedibili. Infatti, dopo aver proceduto ad utilizzare normalmente un qualsiasi Ninjutsu, permette invece di fermarne la partenza e di tenerlo in sospeso all'interno del proprio corpo, come in un una sorta di limbo immaginario, per poterlo espellere successivamente in qualsiasi momento durante la Quest in corso, senza alcuna necessità d'eseguire Sigilli o rispettare altre condizioni. Attraverso questo procedimento è possibile utilizzare anche altri Jutsu mentre un Ninjutsu rimane in attesa di essere rilasciato, ma si potrà tenere in sospeso un solo Ninjutsu per volta e al massimo di livello A.
    Non è possibile sfruttare questo Jutsu per spararne due contemporaneamente.
    Consumo: 6


    Per completare l'operazione, a maggior ragione perché aveva rinforzato il muro attraverso il proprio potenziamento della Forza Acquatica, Kisuke dovette investire un'ingente quantità di Chakra, ma ciò gli consentì di non dover sputare al momento quello che altrimenti si sarebbe sin da subito mostrato come una vera e propria fortezza d'acqua. Dopodiché, quando ebbe terminato il tutto, Kisuke riprese in mano il proprio telescopio e si buttò nuovamente sulla prigione. Passò diverse ore così, dalla mattina in cui aveva cominciato. Nel mentre bevette sorsate d'acqua dalla sua borraccia, masticò pezzetti di cibo per combattere la fame, ma poi raggiunta la sera poté vedere nuovamente Saburo abbandonare i cancelli della Prigione del Caos. Al che Kisuke conservò immediatamente il proprio telescopio e abbandonò rapido la posizione, sfrecciando verso la strada che presumeva Saburo avesse seguito. Sempre nella speranza che non decidesse oggi di fare una strada alternativa, diversa da quella del giorno precedente. Nel dubbio, Kisuke ricorse ugualmente al proprio Byakugan e lo puntò in cerca di Saburo. In caso quest'ultimo decidesse malauguratamente di cambiare strada, avrebbe potuto anticiparlo e porsi sul suo cammino.

    Byakugan [Occhio destro]
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    Livello: B
    Tipo: Doujutsu
    Il Byakugan quando attivo concede al suo utilizzatore una vista a 359° gradi per un raggio di cinquanta metri e permette di vedere perfettamente non solo oltre ogni cosa, bensì anche il Chakra e i suoi flussi, nonché il sistema circolatorio del Chakra e i suoi 361 punti di fuga. Riesce a vedere anche lievi concentrazioni di Chakra nel corpo delle persone, potendo quindi arrivare a prevedere l'utilizzo di una Tecnica ma non l'elemento o cosa la Tecnica farà, anche se dovrà essere concentrato sul sistema del Chakra del bersaglio. Osservando il flusso del Chakra è anche possibile accorgersi se una persona è sotto l'influsso di un Genjutsu dal moto disturbato del Chakra, ma non è ovviamente possibile utilizzare questa abilità su se stessi.
    Il Byakugan permette, inoltre, all'utilizzatore di concentrarsi e vedere esclusivamente in linea retta aumentando così il raggio visibile all'utilizzatore frontalmente, ma annullerà di conseguenza la possibilità di vedere a 359°.
    [Lunghezza massima per livello: Genin 1 Km; Chuunin 4 Km; Sp 10 Km; ANBU 12 Km; Jounin: 15 Km]

    Consumo: 10 (A Turno)


    Con sommo sollievo del Jounin, il Mukenin della Sabbia seguì lo stesso percorso. A vederlo era tranquillo, sicuro, impassibile, ma con uno dei Gemelli della Morte era effettivamente difficile riuscire a decifrare qualcosa. Però, quella sera, all'imbrunire Saburo avrebbe avuto qualcosa di cui sicuramente impensierirsi: il suo rientro a casa non sarebbe stato come quello di tutti i giorni.
    Piuttosto che andare ad infrattarsi o nascondersi dietro qualche roccia, sebbene con particolare accortezza, Kisuke preferì rendersi ancor più impercettibile e posizionarsi direttamente sul cammino di Saburo, in modo da coglierlo ancor più di sorpresa. Di conseguenza, cominciò ad accumulare e concentrare del Chakra di natura Suiton per poi manipolarlo per controllare le particelle di vapore acqueo e sfruttarle per divenire invisibile e difficilmente percettibile.

    Bikou Ninjutsu - Tecnica dell'Inseguimento Silenzioso
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    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Supplementaria
    Grazie a questa tecnica è possibile concentrarsi maggiormente sul celare la propria presenza ed in particolare ridurre notevolmente la probabilità d'essere individuati durante un inseguimento. Grazie a questa tecnica è possibile usufruire al meglio degli oggetti circostanti per nascondere la propria presenza al nemico.
    Consumo: N/A

    Mujin Meisai - Manto senza Polvere
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questa tecnica Suiton, che non necessita di Sigilli, l'utilizzatore infonderà di Chakra le particelle di vapore acqueo intorno al proprio corpo in modo da deflettere la luce solare e rendersi invisibile all'occhio nudo. Questa Tecnica permetterà all'utilizzatore non solo di diventare perfettamente invisibile e di non produrre alcuna ombra, bensì di rendersi impercettibile a Jutsu percettivi e di natura sensoriale. Oltre a questo, le particelle di vapore intrise di Chakra schermeranno l'odore dell'utilizzatore. Tutto ciò ha effetto solo contro Jutsu di livello B o inferiore, ma sarà comunque possibile essere individuati per mezzo di Doujutsu capaci di vedere il Chakra. In più, se si possiede la capacità di Schermatizzazione, sarà possibile utilizzarla in combinazione con questa Tecnica per schermare completamente il proprio Chakra, ed essere così invisibili anche ai Doujutsu. Durante la Tecnica non è possibile utilizzare alcun Jutsu ad eccezione di quelli A Turno attivati in precedenza, né sferrare alcun attacco in corpo a corpo poiché un eventuale scontro violento comporterà la dissoluzione delle particelle di vapore acqueo e la conseguente cessazione del Jutsu. Sarà possibile eseguire attacchi a distanza tramite shuriken o quant'altro, ma questi diventeranno visibili non appena lasceranno il corpo dell'utilizzatore.
    Consumo: 8 (A Turno)


    Una volta completato il Manto senza Polvere, Kisuke era divenuto completamente invisibile. Di conseguenza poté permettersi di piazzarsi sul cammino di Saburo e attendere silente che il Mukenin gli passasse vicino. Poi, quando il kiriano se lo trovò a tiro, attese che lo superasse e lo acciuffò alle spalle, puntandogli l'Ottava alla schiena e chiudendogli un braccio intorno al collo. Il Manto senza Polvere aveva smesso di essere attivo, e Kisuke era tornato visibile, ma per Saburo l'identità del suo aggressore rimaneva un mistero.
    «E tu chi cazz...?»
    «Un amico, che non esiterebbe a piantarti questa lama nella spina dorsale al minimo passo falso» replicò semplicemente, e Kisuke non gli diede altro tempo per sprecare fiato. Quello scontro doveva essere rapido e veloce: Saburo doveva essere annientato in fretta e senza creare troppo scalpore, quindi con il braccio intorno al corpo di Saburo strinse sempre più la presa, chiudendo la gola dell'uomo nell'incavo del suo braccio fino a fargli perdere i sensi per la mancanza d'ossigeno al cervello. Solo poi, quando ormai Saburo era divenuto inoffensivo, Kisuke lo legò e lo privò di tutte le armi, slacciando le borse, tasche e fodero. Dopodiché Kisuke spogliò Saburo a pezzi, pian piano, facendo attenzione che fosse sempre parzialmente legato nel qual caso riprendesse i sensi. Poi, quando ebbe terminato ed il Mukenin era rimasto solo con la biancheria addosso, Kisuke lo legò come un salame al tronco di un albero mediante il filo metallico. Non avrebbe potuto muovere nulla, e le mani erano ben distanti l'una dall'altra. "Si meriterebbe di vedersele frantumate, o amputate quelle dita del cazzo, ma non lo voglio svegliare, sembra essere partito proprio" si disse il Jounin, il quale poi legò un bavaglio alla bocca di Saburo, in modo che fosse impossibilitato a parlare, gridare o qualsiasi altra cosa, e le eventuali urla disumane che sarebbero inevitabilmente arrivate più tardi, sarebbero state attutite dal bavaglio stesso. Il Jounin della Nebbia proseguì la sua operazione sul Mukenin poggiando la propria mano destra sulla sua fronte, e mediante quel contatto fisico sfruttare le proprie conoscenze per strisciare infidamente nei meandri della mente altrui.

    Yomitori Kokoro - Lettura Mentale
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Supplementare
    Immobilizzando la vittima sarà possibile appoggiarvi sulla testa la propria mano, e con il Chakra iniziare ad estrarre informazioni dalla mente dell'avversario. È un processo complesso, che risulta essere relativamente semplice su Shinobi con un'esperienza inferiore alla propria, di media difficoltà su un pari grado ed estremamente complicato su uno Shinobi di livello superiore al proprio. È possibile effettuarla anche su un cadavere e vedere i suoi ultimi sette giorni di vita.
    Gli Specializzati in Interrogatorio sono considerabili di un grado superiore nell'uso di questo Jutsu, se lo subiscono.
    Consumo: N/A


    Kisuke si prese giusto il tempo per leggere attentamente nei ricordi di Saburo tutto ciò che riguardava il suo nascondiglio, qualora vi fosse qualche segreto, parola d'ordine, rapporti con gli altri coinquilini e via discorrendo, in modo che potesse in tutta sicurezza ricoprire al meglio la parte del Mukenin per quelle poche ore, che oltretutto avrebbe passato a dormire. "Ma la sicurezza non è mai troppa" pensò poi più tardi Kisuke, staccando la mano dalla fronte di Saburo e interrompendo la Lettura Mentale. Aveva tutto quel che gli serviva per il momento, quindi poteva tranquillamente inviare il proprio clone. Il Jounin della Nebbia impostò un segno con la mano destra, e rilasciò in una piccola esplosione il proprio Chakra concentrato.

    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)


    Di fianco a Kisuke scoppiò una piccola nuvoletta di fumo bianco, e da essa si rivelò il clone identico in tutto e per tutto all'originale, e dunque in possesso anche di tutte le sue conoscenze.
    «Vai» gli disse semplicemente Kisuke.
    Il clone annuì, dunque si allontanò rapidamente per intraprendere il proprio, seppur breve, viaggio, lasciando il suo originale ed il Mukenin nuovamente soli soletti.

    Il clone prese a correre, muovendosi rapidamente in direzione del rifugio verso cui era inizialmente diretto Saburo. Il suo originale aveva già pensato quale potesse essere la soluzione migliore per giustificare il leggero ritardo nel rientro, rispetto al solito in cui rientrava Saburo. Il Mukenin era fin troppo abituale e metodico. In tal senso, però, Kisuke poteva unire l'utile al dilettevole, poiché doveva giustificare il fatto che l'indomani alla prigione un suo occhio sarebbe stato bendato, quindi il ritardo di Saburo al rientro poteva essere tranquillamente dovuto ad un'imboscata, un combattimento, in cui era finito per risultare ferito all'occhio, che portava bendato. Fortunatamente, Saburo di solito veniva lasciato solo, in pace, nel suo mondo ed il nascondiglio era diviso in stanze singole, non in camerate comuni, per cui il clone di Kisuke aveva dalla sua anche la sicurezza di potersi andare a chiudere nella sua stanza e stare lì per conto suo, lasciando che eventualmente gli altri coinquilini vedessero l'occhio bendato ma niente di più, cosicché eventualmente ci fosse poco da sospettare e i conti tornassero tra nascondiglio e Prigione del Caos.
    Quando giunse in prossimità del nascondiglio, in una dozzina di minuti percorsi ad una buona velocità sostenuta, il clone del kiriano ricorse al Byakugan, rilasciando i vincoli che lo mantenevano sopito.

    Byakugan [Occhio destro]
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    Livello: B
    Tipo: Doujutsu
    Il Byakugan quando attivo concede al suo utilizzatore una vista a 359° gradi per un raggio di cinquanta metri e permette di vedere perfettamente non solo oltre ogni cosa, bensì anche il Chakra e i suoi flussi, nonché il sistema circolatorio del Chakra e i suoi 361 punti di fuga. Riesce a vedere anche lievi concentrazioni di Chakra nel corpo delle persone, potendo quindi arrivare a prevedere l'utilizzo di una Tecnica ma non l'elemento o cosa la Tecnica farà, anche se dovrà essere concentrato sul sistema del Chakra del bersaglio. Osservando il flusso del Chakra è anche possibile accorgersi se una persona è sotto l'influsso di un Genjutsu dal moto disturbato del Chakra, ma non è ovviamente possibile utilizzare questa abilità su se stessi.
    Il Byakugan permette, inoltre, all'utilizzatore di concentrarsi e vedere esclusivamente in linea retta aumentando così il raggio visibile all'utilizzatore frontalmente, ma annullerà di conseguenza la possibilità di vedere a 359°.
    [Lunghezza massima per livello: Genin 1 Km; Chuunin 4 Km; Sp 10 Km; ANBU 12 Km; Jounin: 15 Km]

    Consumo: 10 (A Turno)


    Il Chakra prese a scorrere con frenesia, gonfiando in un reticolo nervoso le vene intorno all'occhio destro del kiriano. Il potere della vista senza limiti del famoso Doujutsu del Clan Hyuuga, al clone di Kisuke serviva per verificare come fosse la situazione all'interno. Se fosse come al solito, quanti individui ci fossero all'interno e chi. Poi, una volta verificato il tutto ed ottenute le informazioni necessarie, il clone si avvicinò ancora di più al nascondiglio - molto di più - e allora rilasciò il Byakugan, quindi congiunse le mani per eseguire una breve serie di Sigilli.

    Magen: Kokoni Arazu no Jutsu - Tecnica della Falsa Postazione
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    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Genjutsu
    Questo Jutsu è un classico fra le Arti Illusorie: permette difatti all'utilizzatore di cambiare agli occhi dell'avversario l'aspetto d'una persona o d'un oggetto. L'oggetto che si andrà a trasformare manterrà la stessa dimensione e forma agli occhi dell'avversario e ne cambierà solo l'aspetto. Ad esempio, se la tecnica viene utilizzata su una persona la si potrà far apparire con un aspetto differente ma non potrà essere trasformata in un animale. Per far sì che la tecnica si attivi è necessario comporre una breve serie di Sigilli, senza l'obbligo che l'avversario ne veda qualcuno, ma quest'ultimo dovrà trovarsi ad un massimo di cinquanta metri dall'utilizzatore. E' possibile inoltre cambiare l'aspetto di una persona o un oggetto agli occhi di più persone senza che queste vedano i sigilli, attivando la tecnica e restando immobili per un turno senza poter utilizzare nel frattempo altri Jutsu. La tecnica dura finché non viene dissolta con il Kai o mediante una ferita d'entità media. E' possibile usare più volte la tecnica per alterare l'aspetto di più oggetti, ma non sarà possibile utilizzarla per modificare l'aspetto di Jutsu di natura elementale.
    Consumo: 4


    Quando le dita di entrambe le mani smisero di impostare posizioni, il Chakra del kiriano fu concentrato e diretto ad un solo scopo. Gli era necessaria molta concentrazione, per riuscire a modificare leggermente la mente di tutti e cinque gli individui all'interno del nascondiglio. Mediante il Genjutsu, avrebbe modificato nelle loro menti la visione che avrebbero avuto di Kisuke, tanto che avrebbero visto niente meno che il loro compagno Saburo in tutto e per tutto, ma con l'occhio destro bendato dalle fasciature bianche, al di sotto della classica fasciatura nera su tutta la testa. Ciò richiese al clone del Momochi un po' di tempo, assoluta concentrazione ed immobilità, ma quando poi ebbe completato l'operazione poté tranquillamente avviarsi per entrare nel covo ed andare a riposare nella sua stanza, indiscreto e indisturbato.

    Nel frattempo, una volta inviato il clone a prendere il post di Saburo nel nascondiglio, Kisuke riversò di nuovo la sua attenzione verso Saburo. Aveva sì estirpato con la forza tutta una serie di ricordi importanti, ma quella era solo la prima parte, quella che gli serviva subito per poter mandare il proprio clone a fare da fantoccio. Rimaneva, però, tutta la stragrande maggioranza di informazioni per poter poi elaborare il proprio piano sulla prigione. Per poter essere un perfetto infiltrato, doveva vedere com'era la vita di Saburo lì dentro, per cui riattaccò nuovamente la mano sulla testa di Saburo e riprese la Lettura Mentale.

    Yomitori Kokoro - Lettura Mentale
    YomitoriKokoro-LetturaMentale_zps7f1a245e
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Supplementare
    Immobilizzando la vittima sarà possibile appoggiarvi sulla testa la propria mano, e con il Chakra iniziare ad estrarre informazioni dalla mente dell'avversario. È un processo complesso, che risulta essere relativamente semplice su Shinobi con un'esperienza inferiore alla propria, di media difficoltà su un pari grado ed estremamente complicato su uno Shinobi di livello superiore al proprio. È possibile effettuarla anche su un cadavere e vedere i suoi ultimi sette giorni di vita.
    Gli Specializzati in Interrogatorio sono considerabili di un grado superiore nell'uso di questo Jutsu, se lo subiscono.
    Consumo: N/A


    Kisuke aveva bisogno di scoprire tutto. Ogni cosa possibile. D'altra parte di tempo ne aveva a propria disposizione, da qui all'indomani mattina, quindi cercò di assimilare dalla mente di Saburo ogni minimo dettaglio: i segreti della prigione, come mai fosse a prova di ninja e come facevano ad impedire le evasioni; lo schema delle guardie, le ronde, i loro turni; come identificarsi ed accedere; la mansione di Saburo; il comportamento di Saburo durante il lavoro, con gli altri come lui e con i prigionieri, e soprattutto con Shiki; com'era la routine nella Prigione del Caos, quale gerarchia c'era, quali soggetti erano da tenere in considerazione piuttosto che altri, e come comportarsi con ognuno di loro; come si comportavano gli altri nei confronti di Saburo. Kisuke indagò a fondo, molto a fondo, nell'animo di Saburo, per diverse ore, e ne estrapolò ogni informazione possibile ed immaginabile. Controllando sul proprio orologio, Kisuke si accorse di come si fossero fatte quasi le quattro del mattino a furia di indagare. "Il tempo vola quando ci si diverte eh" pensò tra sé, togliendo la mano dalla testa di Saburo ed interrompendo la Lettura Mentale, per poi mettersi in collegamento con Shiki alla prigione mediante la Shindenshin No Jutsu.

    Shindenshin No Jutsu - Tecnica della Trasmissione Spirituale
    ShindenshinNoJutsu-TecnicadellaTrasmissioneSpirituale_zps14fe6de3
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica lo Specializzato in Interrogatorio è capace di comunicare telepaticamente con altri individui. Il Jutsu ha un raggio massimo di sette chilometri e non è una tecnica di percezione, pertanto non è possibile percepire con esattezza la posizione dei soggetti con i quali si entra in contatto. L'utilizzatore può comunicare con una singola persona o con più individui alla volta a sua discrezione, anche se il consumo aumenterà di conseguenza. Per comunicare con uno o più individui conosciuti dall'utilizzatore basterà concentrarsi su quegli specifici soggetti per stabilire il contatto, ma è anche possibile lanciare il Jutsu in modo tale che coinvolga qualsiasi persona nel raggio della tecnica, o escludendo di proposito specifici soggetti di cui l'utilizzatore sia già a conoscenza. Durante una conversazione telepatica multipla, tutti i soggetti coinvolti possono sentire le rispettive voci e comunicare tra di loro grazie al Chakra dell'utilizzatore. Per il Ninja è anche possibile fare da tramite per singoli individui, poggiando una mano sulla testa di un compagno e trasferendo così le capacità telepatiche ad esso finché la tecnica rimane attiva. Il consumo resta invariato per una comunicazione che coinvolga massimo dieci elementi, dopodiché aumenterà di 8 punti Chakra allo sforamento di ciascuna delle successive decine. Comunicando con più di dieci persone alla volta diventa impossibile utilizzare qualsiasi altro Jutsu mentre la tecnica è attiva.
    Consumo: 8 (A Turno) (+8 ogni dieci individui a partire dall'undicesimo)


    "Pronto, pronto, pronto. Svegliati, Kaguya dormiglione. SVEGLIATI! Shiki, sono Shisui" lo chiamò subito Kisuke. Preferiva chiamarsi così, con il Kaguya, sfruttando il proprio nome in codice, piuttosto che con il suo vero nome. "Quando vi daranno da mangiare, non devi mangiare. Hai capito?"
    "Che...?"
    "Vi hanno dato da mangiare o no?"
    "No... ma che ore sono?"
    "Sono le quattro del mattino. Comunque bene, tu non devi mangiare!" gli ordinò Kisuke, il quale passò poi subito dopo alle spiegazioni. "Ho appena catturato Saburo e ho scoperto come fanno per impedirvi di fuggire. Quello che vi hanno impiantato addosso, è un particolare dispositivo che vi preclude il completo utilizzo del Chakra. Può essere strappato dal corpo brutalmente, ma questo comporta delle ferite, oppure può essere disattivato con una forte e decisa esplosione con la concentrazione del Chakra. Ed è qui che viene il bello: nei pasti che vi consegnano ogni giorno viene versata una strana sostanza che non conosco assolutamente, diciamo del particolare veleno che non è letale per l'organismo, ma impedisce il corretto mescolamento delle energie per impastare a dovere il Chakra. Di conseguenza, vi hanno imposto una doppia sicurezza complementare l'una con l'altra, che vi rende praticamente un suicidio la fuga" spiegò Kisuke.
    "Quindi...?"
    "Quindi devi smettere di mangiare la loro roba, ma in compenso puoi bere. Non mettono quella sostanza nell'acqua, non so se perché magari viene annullata. Cerca di far sparire il cibo che ti consegnano, resta a digiuno per un po', e poi ti darò io qualcosa con cui sfamarti. Domani mattina mi infiltrerò nella prigione: quel Saburo che arriverà a fare il suo solito lavoro, sarò io. Ho del cibo in pillole con me, quindi mangi di quelle per qualche giorno e dovresti essere in grado di recuperare le forze, mentre svanisce l'effetto di quella sostanza nel tuo corpo."
    "Pensi possa essere sufficiente?"
    "Sì, da quello che ho scoperto sì: qualche giorno è sufficiente per farti riprendere. Esattamente il tempo che mi servirà per allestire la tua fuga, così in quel momento tu potrai, se non darmi manforte, almeno non essermi di peso."
    "Tagliente come al solito, eh..." disse il Kaguya, e stavolta Kisuke ebbe l'impressione di intuire una vena ironica.
    "Non è mai stato il mio forte andare per il sottile" replicò Kisuke. "Ad ogni modo, ti lascio tornare a dormire, io qui ho ancora un lavoro da finire e poi potrò riposare anche io. Passo e chiudo" concluse, e chiuse la comunicazione. Effettivamente, considerato che ora aveva solo da sistemare Saburo, visto che il suo turno come carceriere cominciava alle otto di mattina, avrebbe avuto tre ore buone per potersi riposare, quindi con quest'idea nella testa procedette immediatamente a liberarsi di ogni impegno.
    Il Jounin della Nebbia brandì l'Ottava, nuova di zecca nella sua nuova forma riforgiata, e con essa avrebbe iniziato a riprendere un bel po' di Chakra di tutto quello che aveva utilizzato. Come? Tagliuzzando pian piano il corpo del Mukenin. La lama iniziò ad entrare in azione, tagliando la carne in più punti, rapidamente, e sin dai primi due tagli Saburo riprese subito conoscenza. Kisuke lo vide subito tentare di dimenarsi, gli occhi spalancati dal dolore e dalla paura, le urla trattenute da un bavaglio quasi soffocante, mentre la lama dell'Ottava si illuminava di un bagliore pallido.

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    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Il rilascio dell'Ottava avviene non appena entra in contatto diretto con il nemico, anche provocandogli solamente un lievissimo graffio, mostrandosi con un leggero bagliore pallido sulla lama. Infatti, la capacità dell'Ottava sta nel rubare quattro punti Chakra per poi donarli al suo possessore. La capacità non funziona solamente sulla vittima, ma anche contro qualsiasi clone d'entità fisica capace d'eseguire una qualsiasi forma di Jutsu, rubando così il Chakra anche all'originale nonostante venga eventualmente colpito un semplice clone.
    Consumo: N/A


    La lama si sarebbe illuminata ancora, quella notte, poiché Kisuke continuò a rubare il Chakra da Saburo a suon di tagli fino a sentirsi sazio, il filo dell'Ottava che apriva linee decise sulla carne. Furono necessari una moltitudine di tagli, perché Kisuke ripristinasse al meglio le proprie riserve di Chakra, prosciugando quelle di Saburo, mentre il corpo del Mukenin sanguinava in più parti. Per sua fortuna non era nulla di mortale, né le perdite di sangue così copiose, poiché Kisuke aveva evitato appositamente d'infierire con ferite gravi, sia per non farlo morire subito e sia per evitare che il sangue gli schizzasse addosso, non poteva permetterselo. Tuttavia, quando ormai aveva concluso, colpì con l'estremità del manico dell'Ottava la tempia di Saburo. Forse per la tensione o chissà cos'altro, ed in barba alla perdita di così tanto Chakra costui non perse subito i sensi e Kisuke si vide costretto ad assestarne un altro ben più calibrato. Saburo perse i sensi, stavolta. Al che Kisuke lo slegò dall'albero e lo adagiò a terra, a pancia in sotto. "È arrivato il momento di andare all'inferno, bastardo, ormai non sei più utile a nessuno su questa terra" pensò Kisuke, il quale avrebbe poi proceduto sempre con l'Ottava ad assassinare il Mukenin. L'avrebbe, però, fatto in un modo particolare, con cura e perizia. Sarebbe stato sufficiente tagliargli la gola quando ancora era legato all'albero, ma non tutti sapevano che tagliando la gola a qualcuno si poteva fare un gran baccano. Se si recideva la trachea, ne potevano uscire dei suoni spaventosi, e in caso contrario, la vittima poteva urlare finché non moriva. E poi c'era la perdita di sangue, talmente tanto sangue, che sgorgava come l'acqua da un tubo rotto, sporcando mani, vestiti e non solo. Se invece si voleva uccidere qualcuno in fretta, come si spegne la luce con un interruttore, e se si era dotati di una certa forza fisica e l'avversario era già immobilizzato, la base del cranio, dove la spina dorsale si collega al cervelletto, era senz'altro il punto perfetto dove colpire, per ottenere un risultato rapido, silenzioso e relativamente pulito. E così fece Kisuke, visto e considerato che non voleva fare rumore né lasciare tracce di sangue come se fosse stato sgozzato un maiale. Ottava alla mano, impugnò la piccola arma con entrambe le mani e affondò la lama alla base del cranio di Saburo, nel punto in cui appunto il midollo spinale incontra il cervelletto. Il suo lavoro fu a dir poco impeccabile, la lama dell'Ottava si illuminò un'ultima volta, quindi il corpo si afflosciò immediatamente, ammorbidendosi solo come un corpo senza vita poteva fare.
    Una volta sistemato per sempre Saburo, Kisuke si spogliò e si vestì con le sue cose, in modo da impersonarlo. "Che schifo" pensò il Jounin, nel mentre. Poi, una volta vestitosi, prese la sua scimitarra, la sua doppia borsa e la tasca da coscia. Tra vedere e non vedere, decise di buttare via le armi di Saburo e sostituirle con le proprie, considerato che ne conosceva provenienza, qualità ed efficienza. Certo, aveva meno posto per portarsele tutte, ma poco male: avrebbe selezionato quelle più utili e le altre le avrebbe lasciate al buon vecchio Saburo. Inoltre, per completare la sua trasformazione, guardandosi al suo specchietto si disegnò sotto l'occhio destro il numero caratteristico di Saburo. "Un ulteriore dettaglio, in caso serva, è sempre meglio di nulla" pensò Kisuke, andando poi a bendare con delle fasciature bianche l'occhio destro, coprendo così copriocchio e tatuaggio. Fortunatamente Saburo, così come i suoi ormai due defunti fratelli, era uno che si ricopriva di nero da capo a piedi e rimanevano visibili solo gli occhi, per cui nascondersi dietro la sua identità sarebbe stato più facile rispetto a quella di qualcun altro. "Che mi avrebbe costretto ad utilizzare un qualche Jutsu per cambiare aspetto. Anche se dovrò fasciarmi l'occhio destro con delle bende, e dovrò giustificarlo, ma poco male. Con Saburo può andare, tanto la gente non pretende mai troppe parole da lui e così posso giustificare eventualmente il leggero ritardo avuto dal clone nel rientro a casa. Anche se spero che nessuno gli abbia chiesto qualcosa..." pensò l'esponente del Clan Momochi. Ad ogni buon modo, ora che aveva preso il ruolo di Saburo, le sue cose in eccesso che fine avrebbero fatto? "Ne sarà custode Saburo" pensò Kisuke. Infatti, Saburo avrebbe indossato le sue cose, prima di finire all'interno del rotolo per cadaveri (così Kisuke avrebbe potuto trasportare in sicurezza tutto l'equipaggiamento e i propri vestiti) mentre lui avrebbe fatto proprio tutto ciò che in apparenza lo avrebbe reso il classico Saburo. Kisuke sigillò la Taglia Teste nel rotolo multiplo, subito dopo l'Ottava, quindi lo consegnò al cadavere, così come la tripla borsa, la tasca doppia, le varie protezioni, le armi da lancio ed accessori in eccesso e via dicendo. Poi, prelevò il suo rotolo per cadaveri, e in un attimo vi sigillò all'interno il corpo ancora caldo di Saburo. A quel punto conservò nuovamente il rotolo al suo posto, in borsa, quindi era libero di poter riposare per qualche ora, in vista di iniziare il suo turno da carceriere nei panni di quella mummia nera di Saburo.


    Giorno I nella Prigione del Caos

    Trascorse qualche ora in una forma di dormiveglia, gli occhi chiusi, la mente a riposo, nascosto nella natura come uno dei peggiori animali, ma ciò gli fu comunque utile a riprendere un po' di forma fisica per affrontare nel migliore dei modi l'avanzare della missione, che stava per entrare nel vivo. Non che si fosse stancato eccessivamente, ma comunque l'aveva fatto, ed era rimasto sveglio per tante ore, quindi era sempre meglio avere qualcosa in più che in meno.
    Ormai l'orologio segnava le circa le sette e un quarto, e Kisuke aveva già ricevuto i ricordi del proprio clone, il quale aveva abbandonato il rifugio e si era dissolto nel nulla dopo essersi allontanato un po'. "Ora tocca a me, e sarò completamente solo in un covo di serpi" pensò Kisuke, concedendosi un leggero sbadiglio. Dopodiché, prese il plico di informazioni che la Nebbia gli aveva concesso per svolgere al meglio la sua missione, compresa la missiva, e con l'accendino incendiò un paio dei fogli in proprio possesso, quindi non appena vide le fiamme attecchire per bene, prese a bruciare tutti i restanti fogli. Fece tutto piano, in modo che non si creasse una fiamma troppo grande e una colonna di fumo vistosa, che avrebbe potuto attirare eventualmente attenzioni indesiderate. "E una cosa è fatta, ma ne manca ancora un'altra" si disse, e infatti prima di avviarsi verso la Prigione del Caos, Kisuke scostò le bende, prese il manico della Raijin a forma di vajra e lo portò verso l'alto, sollevando il capo nella sua direzione, facendo in modo che manico, bocca ed esofago fossero perfettamente allineati in una linea verticale, quindi con il Chakra modificò temporaneamente la funzione del proprio organismo per poter letteralmente ingoiare la Raijin.

    I Kakurega no Jutsu - Nascondiglio dello Stomaco
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    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa Tecnica che non necessita di Sigilli, sarà possibile controllare i muscoli intorno al proprio stomaco, dilatandolo, per inserirvi o estrarvi un'oggetto delle dimensioni massime di un rotolo o un'arma di dimensioni e forma simili ad un kunai, allo scopo di conservarlo o nasconderlo. Essa è molto utile per le missioni di spionaggio, in modo da conservare all'interno del proprio corpo, rotoli contenenti informazioni segrete che non devono cadere nelle mani sbagliate. L'oggetto può essere conservato nello stomaco per un massimo di ventiquattro ore, poi sarà necessario sputarlo. Si potrà estrarre l'oggetto in qualunque momento pagando di nuovo il costo della Tecnica. Si potrà conservare massimo un oggetto per volta all'interno dello stomaco.
    Consumo: 1


    Controllando i muscoli del proprio apparato digerente, Kisuke mandò giù fino alla stomaco il manico dell'arma. Era una sensazione poco piacevole, e non gli piaceva mai avere oggetti non commestibili all'interno del proprio corpo, ma stavolta era quasi costretto: era necessario poter avere un'arma come quella nascosta agli occhi di tutti, ma allo stesso tempo quasi pronta all'uso, qualora servisse. "Ora che è tutto pronto posso andare" disse il Jounin a se stesso, sistemando nuovamente le bende e mettendosi in cammino. Era in perfetto orario e sarebbe arrivato solo con qualche minuto d'anticipo ai cancelli del carcere esattamente come faceva Saburo ogni mattina, prendendosi il tempo ormai ridotto all'osso per i controlli ed essere in postazione esattamente alle otto.
    Il kiriano durante tutto il cammino in direzione della Prigione del Caos dovette combattere con se stesso e vincere una battaglia mentale per indursi ad uno stato di calma e freddezza. Il picco maggiore di brividi e te siine lungo la schiena lo ebbe quando davanti agli occhi si trovò gli enormi cancelli della prigione, ma ebbe comunque sufficiente autocontrollo per mantenere la giusta freddezza di procedere correttamente alle procedure di accesso e identificazione. Kisuke si era accorto che gli uomini di vedetta sulle torrette l'avevano già avvistato quando era in avvicinamento, e avevano trasferito l'informazione agli uomini di guardia a terra, i quali si fecero trovare pronti in attesa di Kisuke. Aprirono la finestrella interna di un battente, e da dietro la grata in metallo fece capolino il volto di un uomo. Kisuke senza dire nulla, con totale noncuranza, allungò la mano e disse: «Cane di Pecora». Kisuke parlò con la classica voce vuota di Saburo, poiché prima di avvicinarsi alla prigione aveva attivato la Utsusemi no Jutsu in gran segreto e totale sicurezza.

    Utsusemi no Jutsu - Tecnica della Manipolazione della Voce
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    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite l'ausilio del Chakra, convogliato nelle corde vocali, sarà possibile per qualunque Ninja modificare la propria voce, facendola assomigliare ad un'altra già udita o semplicemente rendendola irriconoscibile. La Tecnica ha inoltre il vantaggio di poter essere usata come un vero e proprio ventriloquismo, facendo sembrare che la propria voce provenga da un punto qualsiasi a scelta dell'utilizzatore in un raggio di venti metri.
    Consumo: 1 (A Turno)


    Quella altro non era che la parola d'ordine per l'accesso alla prigione del secondo mercoledì del mese, solo di quel mese. Cambiavano di giorno in giorno, di settimana in settimana, di mese in mese, da persona a persona e dall'entrata all'uscita. Poi, l'uomo dall'altra parte del cancello prese la mano di Kisuke e ne punse l'indice con la punta di uno spiedo, verificando che non vi fossero in gioco camuffamenti di alcun genere. Era ormai la solita routine, quindi fecero passare il buon vecchio, freddo e taciturno Saburo. Kisuke si vide aprire la porta più piccola interna al battente del cancello, quindi fu fatto entrare e procedette lungo il vialetto centrale, diretto verso l'ingresso della struttura. Lungo il suo cammino fu chiamato dall'uomo seduto all'interno della guardiola, poco oltre la metà del vialetto verso l'ingresso.
    «Saburo...?» chiese l'uomo seduto dentro alla guardiola all'ingresso.
    Kisuke tacque, come avrebbe probabilmente fatto il vero Saburo, e continuò a camminare. Giunto alla guardiola si fermò, e parlò unicamente con gli occhi, anzi con l'occhio, facendogli assumere un'espressione interrogativa.
    «Sei tu? Che ti è successo?»
    «Ho avuto una discussione.»
    «Tu?» chiese l'altro incredulo, e quasi rise. «E quello?»
    Kisuke lo guardò storto. «Una roba da nulla. Va tutto bene, l'occhio è già in via di guarigione.»
    «Ma puoi lavorare?»
    «Posso fare tutto tranquillamente» rispose Kisuke seccò, e liquidò completamente il discorso per poi passare oltre la guardiola, e dirigersi all'interno della struttura per iniziare il proprio lavoro. Quando fu dentro, Kisuke si rese conto di come vedere le cose dal di fuori con il Byakugan non potesse mai essere equivalente al vederle con i propri occhi, dal vivo, sentendo rumori, odori e addirittura sapori sgradevoli sulla lingua, e come se non bastasse percependo sulla propria pelle quale fosse il clima all'interno del carcere. "Vero che noi non siamo le Terre di Nessuno, ma i nostri prigionieri dovrebbero soltanto essere grati per come vengono tenuti e trattati. Dignitosamente, come umani, e non quasi come delle bestie da macello" pensò tra sé e sé, mentre si muoveva, saliva le scale, verso la propria postazione. Il suo posto era il terzo piano, nello stesso braccio in cui era imprigionato Shiki, a fare la ronda e tenere d'occhio i prigionieri. "Ora devo solo fare il mio lavoro e trovare il momento adatto per dare il cibo in pillole a Shiki" pensò il kiriano. Impersonando Saburo, aveva la fortuna di dover solo lavorare, non doveva parlare o fare altro, tanto che Kisuke aveva già pure disattivato la Tecnica della Manipolazione della Voce. D'altra parte, qualora gli servisse poteva sempre ficcare una mano in tasca, eseguire il singolo Sigillo necessario e usufruirne nuovamente. Kisuke aveva la fortuna che Saburo, durante i suoi giri di ronda, mentre faceva suonare la sua spada lungo le sbarre, si fermava spesso e volentieri davanti a Shiki, a schiumare di rabbia, con la voglia evidente di far patire le pene dell'inferno a quel verme. Kisuke pensava di approfittare proprio di quel momento per passare il cibo in pillole, ma era necessario eludere le telecamere di sorveglianza. Tra le carte studiate, ciò che aveva visto con il Byakugan ed i ricordi di Saburo, sapeva dov'erano. Nel suo caso specifico, sarebbe bastato dare le spalle alle telecamere, stando semplicemente rivolto alla cella, ma avrebbe dovuto occuparsi prima di far arrivare le pillole nella sua mano. Non poteva di certo farsi beccare a farlo mentre dava le spalle alle telecamere e stava rivolto alla cella. Per cui Kisuke se la prese con calma, continuò nel suo lavoro, nella sua ronda, nel suo assaggiare il terrore dei prigionieri al rintocco del metallo e fece in modo di far arrivare la pillola di cibo dalle tasche alla mano in molteplici passaggi, ma inosservato. Allora e solo allora, quando aveva ormai il controllo totale sulla pillola, Kisuke andò a riversare il proprio odio davanti alla cella di Shiki, in silenzio, la spada impugnata nella mano destra ed appoggiata alle sbarre. Kisuke si era sforzato di fremere leggermente, di tendere il corpo in un fascio di nervi, di lasciar esplodere una certa rabbia (seppur indotta) esattamente come faceva Saburo. Nel mentre, però, in gran segreto, mentre impugnava l'arma, con il pollice della stessa mano, Kisuke scagliò la piccola sfera marrone su Shiki. "Fanne buon uso, Kaguya. Saranno giorni duri, ma questi sono gli ultimi che passerai qui dentro in questa merda di prigione. Te lo assicuro" brontolò Kisuke mentalmente.


    Giorno II nella Prigione del Caos

    I Kakurega no Jutsu - Nascondiglio dello Stomaco
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    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa Tecnica che non necessita di Sigilli, sarà possibile controllare i muscoli intorno al proprio stomaco, dilatandolo, per inserirvi o estrarvi un'oggetto delle dimensioni massime di un rotolo o un'arma di dimensioni e forma simili ad un kunai, allo scopo di conservarlo o nasconderlo. Essa è molto utile per le missioni di spionaggio, in modo da conservare all'interno del proprio corpo, rotoli contenenti informazioni segrete che non devono cadere nelle mani sbagliate. L'oggetto può essere conservato nello stomaco per un massimo di ventiquattro ore, poi sarà necessario sputarlo. Si potrà estrarre l'oggetto in qualunque momento pagando di nuovo il costo della Tecnica. Si potrà conservare massimo un oggetto per volta all'interno dello stomaco.
    Consumo: 1


    Il secondo giorno nella Prigione del Caos per Kisuke Momochi fu un turno piuttosto tranquillo e monotono, più o meno come la giornata prima. Si presentò al mattino, dopo aver già ingurgitato il manico della Raijin mediante il Nascondiglio dello Stomaco, e procedette con la classica routine di identificazione ed accesso per poi giungere nel suo braccio. Come il giorno prima non si espose eccessivamente, rimase il solito Saburo anonimo e passivo, la cui sola attenzione più rilevante era riservata a Shiki Kaguya, quindi così approfittò per continuare a passargli del cibo in pillole durante l'arco della giornata. Quelle piccole sfere marroni materiale commestibile erano concentrate di sostanze nutrienti, calorie e integratori al punto di poter sostituire egregiamente un buon pasto. Non erano propriamente salutari al cento per cento, Kisuke lo sapeva, ma in casi estremi ci si doveva adattare, tanto che ne aveva fatto largo uso durante la sua militanza all'interno delle Forze Speciali della Nebbia. Da allora si era abituato a portarsi dietro una sacchetta con una decina di quelle, caso mai gli fossero servite, e stavolta sarebbe dovuto essere Shiki ad adattarsi. Già dal giorno prima, Kisuke vedeva un leggero cambiamento nell'aspetto del Kaguya. "Molto probabilmente il cambio di alimentazione gli starà già facendo un effetto positivo" si disse il kiriano, felice di vedere le cose procedere nel verso giusto. Se Shiki avesse perso la spossatezza dovuta alla sostanza nel cibo, anche se non fosse riuscito a liberarlo da quel dispositivo sull'addome per fargli riutilizzare il Chakra, quanto meno non sarebbe stato un peso eccessivo durante la fuga. Proprio a tal proposito, con il solo obiettivo finale di un'evasione decente, Tra una ronda e l'altra Kisuke approfittò per studiare dall'interno tutto il possibile (vederle dal vivo non era mai la stessa cosa rispetto a vederle da lontano con il Byakugan). Ogni cosa poteva essere utile. Per allontanarsi dal proprio braccio e vedere qualche cosa altrove con i propri occhi, sfruttava la scusa di dover pisciare. Essendo Saburo un eunuco, il rito della pisciata gli prendeva sempre un discreto tempo, tra la pulizia della cannuccia e tutto quanto, e sotto questo aspetto gli altri della prigione erano sempre stati incredibilmente comprensivi. Però, lo sarebbero stati meno quando sarebbe scattata un'evasione. Nella Prigione del Caos (nome quasi paradossale) non si registrava un'evasione con successo da anni ed anni. Alcuni ci provavano, inutilmente. Per via del loro status fisico finivano per essere riacciuffati immediatamente, oppure se le cose per loro andavano peggio, finivano per saltare in aria sul campo minato dello spazio aperto o sbranati dai cani da inseguimento. Erano in ogni caso rare le evasioni, l'ultima era appunto stata quella di Shiki, ma il clima dei carcerieri era piuttosto sereno sotto quel punto di vista. Kisuke sapeva tutte queste cose tramite la mente di Saburo, ed ora che osserva il tutto da sé, poteva perfettamente rendersene conto. "Sfrutterò questa loro debolezza a mio vantaggio" pensò Kisuke, ma prima avrebbe dovuto azzoppare la prigione, affinché potesse sfruttare efficacemente quella debolezza. Secondo il piano di Kisuke, la scelta più semplice e saggia era andarsene ed evadere dalla prigione semplicemente uscendo dalla porta principale. Talmente assurdo da poter essere efficace, ma essendo il carcere dotato di sistemi di sicurezza come telecamere, allarmi, fari capaci di illuminare a giorno, chiusure automatizzate e rinforzate, prima di poterci riuscire, avrebbe dovuto prendersi una buona copertura di sicurezza. Chi controllerà i controllori? Loro non venivano controllati da nessuno, erano gli occhi universali della prigione. Anzi, il loro centro operativo era la mente ed il cuore della prigione. Tutto veniva da lì, ma erano loro stessi a proteggersi e controllarsi. Se Kisuke fosse riuscito a mettere fuori gioco loro, e disattivare con la forza tutto ciò che partiva dal loro cuore o prendere il controllo, avrebbe potuto sfruttare il caos e la confusione per uscire con la forza dalla porta principale. "Pazienza, devo portare pazienza" si disse Kisuke, per il momento doveva pensare solo ed unicamente a ristabilire il suo protetto.


    Giorno III nella Prigione del Caos

    I Kakurega no Jutsu - Nascondiglio dello Stomaco
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    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa Tecnica che non necessita di Sigilli, sarà possibile controllare i muscoli intorno al proprio stomaco, dilatandolo, per inserirvi o estrarvi un'oggetto delle dimensioni massime di un rotolo o un'arma di dimensioni e forma simili ad un kunai, allo scopo di conservarlo o nasconderlo. Essa è molto utile per le missioni di spionaggio, in modo da conservare all'interno del proprio corpo, rotoli contenenti informazioni segrete che non devono cadere nelle mani sbagliate. L'oggetto può essere conservato nello stomaco per un massimo di ventiquattro ore, poi sarà necessario sputarlo. Si potrà estrarre l'oggetto in qualunque momento pagando di nuovo il costo della Tecnica. Si potrà conservare massimo un oggetto per volta all'interno dello stomaco.
    Consumo: 1


    Era giunto il giorno della verità. Ormai il cibo in pillole di Kisuke era terminato, così come qualsiasi altro suo compito come infiltrato alla Prigione del Caos. Aveva tastato a sufficienza il terreno. Affrontato l'unico preparativo al mattino, ingerendo il manico della Raijin dopo averlo risputato una volta trascorse le ventiquattro ore, Kisuke si avviò per accedere al carcere. Lo attesero le solite, noiose procedure, e Kisuke si ritrovò sul posto di lavoro. Nuovo giro, nuova corsa. Apparentemente si prospettava l'ennesima giornata scandita dalla routine monotona di sempre, ma tra tutti i presenti solo Kisuke sapeva che così non sarebbe stato. Nemmeno Shiki. Nell'apparente visione della classica giornata lavorativa tipica nella prigione del caos, gli ingranaggi iniziarono a muoversi, solo che nessuno ne se ti il rumore. Non immaginarono che all'ennesima visita di Saburo di fronte alla cella di Shiki, il Mukenin potesse eccedere in uno scatto d'ira, pestando con violenza il piatto della propria spada a ridosso delle sbarre. Attirò parecchie attenzioni, ma a Kisuke non gli interessava di cosa si stessero chiedendo gli altri prigionieri, voleva che Shiki notasse il segnale e che le altre guardie avessero una motivazione per giustificare l'immediato spostamento di Saburo dalla sua posizione.
     
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    Avendo letto la mente di Saburo, il kiriano sapeva che l'animo del Mukenin era diviso a metà. Da un lato era soddisfatto e godeva dell'idea che Shiki marcisse in una cella, ma dall'altro non sopportava l'idea che fosse ancora vivo, in un certo senso al sicuro dietro le sbarre. Sperava che in molti sospettassero di questa sua sofferenza, tanto che andandosene prese le scale e scese ai piani inferiori, andando verso la zona della direzione. Vedendolo abbandonare le zone principali, avrebbero pensato che stesse raggiungendo la direzione per lamentarsi di Shiki, chiedendone magari l'esecuzione. Tuttavia, sebbene la zona fosse quella, Kisuke non andò a lamentarsi con nessuno. Il suo obiettivo era la sala operativa. Attese il momento giusto per avvicinarsi alla porta, così che nessuno lo vedesse e poi bussò come da prassi.
    La risposta giunse attraverso il piccolo citofono di fianco alla porta. «Che succede?»
    «Sono Saburo. Numero 4735. Necessito di visionare un nastro per un sospetto urgente.»
    Kisuke udì il classico ronzio nel piccolo altoparlante, segno che la possibilità di comunicare era terminata, e la serratura della porta si aprì producendo un leggero clangore.
    Il Jounin della Nebbia entrò e si richiuse la porta alle spalle. Ciò che gli si prospettò davanti fu un enorme stanza piena di schermi, macchinari, pulsanti, cablature grosse e fini, leve e chi più ne ha più ne metta. Un vero e proprio nucleo operativo, gestito da tre persone sedute sulle loro poltroncine su ruote. Una di loro smise di monitorare sugli schermi e si girò su Kisuke appena entrato, ruotando tutta la sedia.
    «Saburo? Che succede?»
    Kisuke tacque, quindi sollevò rapidamente le braccia e detono i due colpi Suiton caricato fino a quel momento.

    Mizunichō no Jutsu - Tecnica Delle Doppie Pistole
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    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica può considerarsi una evoluzione della parente di livello inferiore. Essa si presenta con le stesse tempistiche e modalità della precedente, solo che stavolta si useranno entrambe le mani e i proiettili sparati saranno due, uno per dito. Entrambi hanno una gittata di venti metri e potranno essere indirizzati in due direzioni differenti, seguendo le stesse modalità del Jutsu B. La loro vera forza sta però nel caso in cui vengano utilizzati assieme per colpire un unico bersaglio. In questo caso la forza di perforazione degli stessi aumenterà, permettendo ad entrambi i proiettili di perforare qualsiasi difesa di livello B entro i primi dieci metri, difese di livello B che non siano Doton o Raiton per i successivi.
    Consumo: 15


    Gli indici di entrambe le mani puntarono in una direzione ben precisa: il suo interlocutore e un altro degli operatori che gli dava le spalle. I colpi partirono, perforando le teste dei due bersagli che finirono per accasciarsi al suolo. Immediatamente Kisuke scattò verso il terzo, tappandogli la bocca con una mano e chiudendogli al tempo stesso la testa in una morsa con entrambe le braccia.
    «Prova soltanto a fiatare e sei morto» intimò Kisuke, e non scherzava, poiché mano a mano aumentava sempre più la pressione e privò d'ossigeno la vittima, fino a fargli i perdere i sensi. Al che poi, senza nemmeno mollarlo, gli piazzò una mano sulla testa e si infilò direttamente nella memoria del povero incosciente.

    Yomitori Kokoro - Lettura Mentale
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Supplementare
    Immobilizzando la vittima sarà possibile appoggiarvi sulla testa la propria mano, e con il Chakra iniziare ad estrarre informazioni dalla mente dell'avversario. È un processo complesso, che risulta essere relativamente semplice su Shinobi con un'esperienza inferiore alla propria, di media difficoltà su un pari grado ed estremamente complicato su uno Shinobi di livello superiore al proprio. È possibile effettuarla anche su un cadavere e vedere i suoi ultimi sette giorni di vita.
    Gli Specializzati in Interrogatorio sono considerabili di un grado superiore nell'uso di questo Jutsu, se lo subiscono.
    Consumo: N/A


    Tra le tante cose presenti, durante la lettura della memoria, ciò che Kisuke andò a cercare furono informazioni riguardo al funzionamento di quel centro operativo. Non che non sapesse effettivamente come procedere, avendo egli stesso lavorato in una prigione più o meno se la cavava, ma le macchine non sembravano esattamente identiche e per le leve, i pulsanti ed i cavi non poteva automaticamente conoscere a cosa corrispondessero. Poi, quando poco più tardi fu a conoscenza di quanto gli occorresse, Kisuke interruppe la lettura mentale e spezzò il collo al malcapitato, per poi rinchiuderlo all'interno del proprio rotolo per cadaveri e farlo sparire. Dopodiché si mise rapidamente al lavoro: puntò tutti i fari verso l'alto, quindi ne scollegò tutti i cavi di controllò; silenziò gli altoparlanti per allarmi e comunicazioni, quindi ne scollegò tutti i cavi di controllo; oscurò le videocamere e le puntò in angoli ciechi, quindi ne scollegò tutti i cavi di controllo. Quando ebbe ormai portato a termine la stragrande maggioranza del lavoro, mancava solta to una cosa da fare: liberare i prigionieri. "Rimangono solo le celle da aprire" pensò Kisuke, ma quel compito sarebbe spettato ad un suo clone. Kisuke incrociò indici e medi davanti al petto, richiamando un proprio derivato mediante la Kage Bunshin no Jutsu.

    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)


    Il clone apparve al suo fianco, consapevole di oneri ed onori, e non da meno di tutti i pensieri del suo originale: sarebbe stato il clone ad aprire le celle. Entrambi si equipaggiarono la radiolina, cosa che costrinse tutti e due a doversi sbendare e ribendare per poterla nascondere, quindi al suo segnale il clone avrebbe fatto in modo di aprire elettronicamente tutte le celle, compresa quella di Shiki, per poi utilizzare la Henge e mettersi a far confusione anche lui fino a quando non sarebbe stato ucciso.
    Kisuke uscì dalla sala, ritornò al proprio normale lavoro, e lasciò il clone al proprio posto.
    Nel frattempo, mentre Kisuke riprendeva la sua mansione nel braccio di Shiki, il clone di Kisuke impostò un singolo Sigillo e modificò il proprio aspetto mediante la Henge no Jutsu.

    Henge No Jutsu - Tecnica della Trasformazione
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    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo d'un cucciolo di cane ne tantomeno nulla di più grande d'un orso.
    Siccome la tecnica non cambia anche il peso dell'utilizzatore, bisogna fare attenzione. Ad esempio sarà si possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma di certo lanciarne più di uno nello stesso turno sarà impossibile per via dell'immenso sforzo richiesto per lanciare un soggetto che pesa dai 50 kg in su. Eventuali armi possedute dal soggetto saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa tecnica. Questa è considerata la tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve.
    Consumo: 1 (A Turno)


    Avvolgendosi in uno sbuffo di fumo, il clone prese le sembianze dell'ultima guardia uccisa dal suo originale, quindi attese l'ordine via radio per procedere.
    Il Jounin della Nebbia riprese la sua tetra camminata lungo il corridoio quadrangolare, passando davanti alle celle, una ad una. Tra quelle l'unica cella che gli interessava era una sola, però, quello di Shiki, e Kisuke quando vi si trovò in prossimità diede il segnale.
    «Ora» disse semplicemente Kisuke alla radiolina, quindi il suo clone si limitò a premere un tasto.
    La serratura della cella davanti agli occhi di Kisuke si aprì, e la sezione di sbarre si mise a scorrere verso destra, rendendo di fatto aperta la cella. Come quella di Shiki, anche tutte le altre dello stesso piano si aprirono contemporaneamente nello stesso modo. A seguire, il clone fece la stessa cosa anche con le celle degli altri piani, aprendole tutte. Dopodiché uscì di botto dalla sala.
    «FUGGITE, SCIOCCHI gridò a squarciagola il clone, dando il via al caos più totale, quindi subito dopo attivò la Kirigakure no Jutsu e in men che non si dica riempì l'aria con la nebbia.

    Kirigakure no Jutsu - Tecnica del Velo di Nebbia
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    Villaggio: Kirigakure No Sato
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    E' una tecnica segreta del Villaggio della Nebbia, ed anche se di basso livello è una delle più rappresentative dell'intero paese. La tecnica genera una nebbia fittissima che si espande per un raggio di cento metri che delimita il campo visivo di coloro che sono al suo interno; i soggetti non vedranno nulla oltre i due metri; l'unico modo per vedere attraverso tale nebbia è essere in possesso del Byakugan.
    Pur trattandosi di un ninjutsu non basterà colpire la nebbia per annullare la tecnica. Infatti qualsiasi ninjutsu riuscirebbe a far disperdere la nebbia lungo il suo percorso ma subito questo spazio libero verrà nuovamente ricoperto da nuova nebbia continuamente generata dall'utilizzatore.
    A differenza di quasi tutti i ninjutsu questo non potrà espandersi/essere usato sott'acqua in quanto le particelle d'acqua sospese normalmente nelll'aria si mescolerebbero semplicemente con la massa del liquido diventando parte di essa.
    Consumo: 2 (A Turno)


    La nebbia divenne ogni secondo sempre più fitta, impedendo per chiunque la scarsa visibilità. In un primo momento tutti si chiesero cosa stesse accadendo. Poi, trascorso quel momento di incredulità totale, per chiunque fu il panico più totale. I carcerieri impazziti, ritrovatisi nello spazzamento più totale a dover affrontare un'evasione di massa nel caos più totale, in una prigione organizzata programmata in un certo modo, che però non dava loro manforte, non rispondeva ai loro ordini. I prigionieri, invece, seppur timorosi, fiduciosi nel loro elevato numero, sembravano una mandria di buoi in carica, intraprendendo la corsa per la libertà.
    In tutto ciò, nel frattempo Kisuke con la copertura della nebbia si era già portato dentro alla cella di Shiki. «Muoviamoci» gli disse a bassa voce, quindi semplicemente si sdoppiò.

    Bunretsu no Jutsu - Tecnica della Scissione
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    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa può essere definita come la tecnica di clonazione definitiva. Tramite questo Jutsu, che non necessita di alcun Sigillo, l'utilizzatore non creerà un clone di sé stesso ma dividerà il proprio corpo in due individui distinti. La copia uscirà dal corpo dell'originale in qualsiasi modo egli desideri e sarà in tutto e per tutto uguale all'originale, potendo utilizzare qualsiasi Jutsu, Capacità e Abilità in possesso dell'originale, tale da poterlo definire più un secondo originale che una copia, proprio perché non si dissolverà a seguito di un danno ma riceverà e riporterà ferite come l'originale. Il punto debole di questa Tecnica è che, dividendosi a metà, i due Shinobi devono dividere anche il Chakra rimasto al momento della clonazione in due quantità uguali, non condividendone più una riserva comune. Gli individui saranno inoltre leggermente indeboliti, non potendo più utilizzare tecniche di livello S o superiore per il resto della Quest finché divisi. Il punto forte della tecnica è che a seguito della clonazione entrambi i Ninja risultano essere gli originali, permettendo quindi di clonarsi per salvarsi in extremis da una situazione pericolosa o mortale lasciando uno dei due a morire. Il Jutsu si può annullare in due modi: riassorbendo i due corpi e ritornando uno solo oppure con la morte di uno dei due. Ricongiungendosi si riacquista la totalità del Chakra perduto insieme alle eventuali ferite subite dalla copia; in caso di morte del proprio doppio si riacquista la metà del Chakra in suo possesso ma non sarà più possibile riutilizzare questa tecnica per il resto del combattimento o missione. In entrambi i casi, si riottiene la capacità di poter usare Jutsu di livello S e si guadagnano tutti i ricordi e le esperienze vissute dal proprio doppio.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: N/A


    Dal proprio corpo, il Momochi lasciò distaccarsi un altro se stesso, con somma sorpresa di Shiki.
    «Il mio doppio ti affiancherà nella fuga, caso mai servisse, fingendosi un detenuto» gli spiegò Kisuke, ma Shiki avrebbe dovuto adattarsi strada facendo. In un certo senso, avrebbe dovuto farlo anche Kisuke. D'altra parte, aveva sì organizzato un piano, ma non era detto che tutto filasse liscio. Tuttavia, ora la maggior parte del lavoro era affidato all'altro Kisuke, il quale prima di procedere ricorse alla Henge no Jutsu.

    Henge No Jutsu - Tecnica della Trasformazione
    HengeNoJutsu-TecnicadellaTrasformazione_zpsed28b4be
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo d'un cucciolo di cane ne tantomeno nulla di più grande d'un orso.
    Siccome la tecnica non cambia anche il peso dell'utilizzatore, bisogna fare attenzione. Ad esempio sarà si possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma di certo lanciarne più di uno nello stesso turno sarà impossibile per via dell'immenso sforzo richiesto per lanciare un soggetto che pesa dai 50 kg in su. Eventuali armi possedute dal soggetto saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa tecnica. Questa è considerata la tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve.
    Consumo: 1 (A Turno)


    L'altro Kisuke prese le sembianze di un detenuto qualsiasi, vestito come gli altri, ma senza essere né incatenato e né inibito in alcun modo. Inoltre, tenne a disposizione un equipaggiamento base mediante tasche e borse.
    «Andate!»
    Il secondo Kisuke prese la custodia di Shiki e si mosse immediatamente verso lo spazio aperto centrale, per calarsi verso il basso. Onde evitare spiacevoli inconvenienti, fece subito ricorso al proprio Byakugan.

    Byakugan [Occhio destro]
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    Livello: B
    Tipo: Doujutsu
    Il Byakugan quando attivo concede al suo utilizzatore una vista a 359° gradi per un raggio di cinquanta metri e permette di vedere perfettamente non solo oltre ogni cosa, bensì anche il Chakra e i suoi flussi, nonché il sistema circolatorio del Chakra e i suoi 361 punti di fuga. Riesce a vedere anche lievi concentrazioni di Chakra nel corpo delle persone, potendo quindi arrivare a prevedere l'utilizzo di una Tecnica ma non l'elemento o cosa la Tecnica farà, anche se dovrà essere concentrato sul sistema del Chakra del bersaglio. Osservando il flusso del Chakra è anche possibile accorgersi se una persona è sotto l'influsso di un Genjutsu dal moto disturbato del Chakra, ma non è ovviamente possibile utilizzare questa abilità su se stessi.
    Il Byakugan permette, inoltre, all'utilizzatore di concentrarsi e vedere esclusivamente in linea retta aumentando così il raggio visibile all'utilizzatore frontalmente, ma annullerà di conseguenza la possibilità di vedere a 359°.
    [Lunghezza massima per livello: Genin 1 Km; Chuunin 4 Km; Sp 10 Km; ANBU 12 Km; Jounin: 15 Km]

    Consumo: 10 (A Turno)


    Grazie al famoso Doujutsu, il doppio di Kisuke ottenne una vista praticamente globale, all'interno della quale non gli sarebbe sfuggito nulla, ed in merito a ciò avrebbe potuto organizzarsi al meglio. Ad ogni buon buono, procedette con l'evasione. Fece fare diversi giri al filo metallico intorno alla ringhiera, quindi infilzò con forza il kunai nel terreno, e mantenendosi saldamente al filo con una mano si calò verso il basso, all'interno del grosso spazio di forma quadrata, lasciando scorrere progressivamente la presa della mano. Shiki fece lo stesso, anche se per lui fu un'operazione un po' meno naturale, ma tutto sommato fattibile.
    Più in basso vi si sentiva la confusione creata dal suo clone. Imprecavano in mezzo alla nebbia. In alto si lasciavano le imprecazioni dei carcerieri, mentre in basso andavano incontro a quelle degli altri che cercavano di fare fuori la minaccia. Il clone di Kisuke, non appena uscito allo scoperta e ricreata la nebbia, colse subito ovviamente l'occasione di creare più danni possibile e non solo attirare a se l'attenzione che altri è ti sarebbe servita altrove, lasciando muovere indisturbati gli altri due.
    Inseguito da tre uomini della prigione, il clone di Kisuke scappò in direzione delle scale. La nebbia metteva in difficoltà anche se stesso, ma cercò in tutti i modi di far risparmiare chakra al suo originale evitando di attivare il Byakugan o la Muon Satsujin, quindi vi si diresse a memoria, basandosi sul ridotto campo visivo a propria disposizione, e sfruttò al massimo i propri sensi per fronteggiare gli avversari. Una volta all'interno della tromba delle scale, Kisuke raggiunse il primo pianerottolo e li si fermò un secondo, voltandosi, per emettere il Jutsu Katon che aveva preparato eseguendo i sigilli poco prima.

    Haisekishou - Ceneri Brucianti
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tecnica che consiste nel generare una cortina fumogena rovente che potrà essere soffiata dalla bocca fino ad una distanza massima di sei metri. Quando le ceneri saranno arrivate alla loro distanza massima dall'utilizzatore inizieranno ad espandersi, fino a formare una cortina che avrà un'area con raggio pari a quattro metri e sarà in grado di limitare la visibilità di chi si trova all'interno. Quando lo desidera, l'utilizzatore della tecnica può creare una qualunque scintilla o una esplosione, in modo che le ceneri esplodano. In questo modo chiunque si trovi nel raggio d'azione subirà ustioni gravi su tutto il corpo, chi si troverà a sfiorarlo medie solo sulla parte colpita. Chi si trova entro un metro di distanza subirà solo lievi bruciature.
    Consumo: 8


    Facendo attenzione a non respirarne, Kisuke rilasciò dalle labbra una vera e propria nuvola di ceneri incandescenti, quindi riprese a correre verso l'alto e fece detonare le ceneri con gli uomini all'interno mediante il proprio accendino.
    L'esplosione risuonò in tutta la prigione, e la sentirono anche il secondo Kisuke e Shiki, ma non se ne preoccuparono. Loro due, una volta arrivati all'altezza del piano terra, procedettero con la loro parte. Kisuke, mollando la presa si diede la spinta e si lasciò andare per rimanere attaccato al soffitto vicino a lui, mediante il controllo del Chakra sulle piante dei piedi. Non si curò nemmeno di recuperare il filo, bensì agì direttamente. Shiki era rimasto appeso, da solo, fu superfluo dirgli di rimanere lì: non poteva far altro per il momento.
    Kisuke congiunse le mani, ed intrecciò le dita nella corretta sequela di Sigilli Magici relativa ad uno dei suoi Jutsu più devastanti.

    Daikoudan no Jutsu - Tecnica del Grande Squalo Missile
    Daikdan_no_Jutsu
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questo Jutsu, l'utilizzatore dopo aver impastato una grande quantità di chakra nel palmo potrà rilasciare un gigantesco squalo. Questo squalo d'acqua avrà un diametro di dieci metri e proseguirà per trenta metri in linea retta. Lo squalo ha una velocità medio-alta e, se impatta contro l'avversario causerà danni gravi e assorbirà quindici punti Chakra, dissolvendosi. Tuttavia, è in grado di assorbire il Chakra dell'avversario, o di assorbire direttamente ogni Ninjutsu che non sia almeno di livello A, che userà per accrescere le proprie dimensioni. Ogni quattro punti Chakra assorbiti, lo squalo s'ingrandirà di altri due metri di diametro e proseguirà per ulteriori cinque metri in linea retta. Colpendo dei cloni assorbirà il quantitativo di chakra necessario per la loro creazione, senza però dissolversi.
    Il Chakra assorbito verrà convogliato nello squalo, e non andrà quindi a rinvigorire l'utilizzatore.
    Necessaria la Suikoudan no Jutsu - Tecnica del Proiettile di Squalo in Scheda.

    Consumo: 15

    Ikari no Suisei - Furia Acquatica
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    Sviluppatore: Kisuke Momochi
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu simboleggia lo stadio avanzato dell'affinità sviluppata dal Ninja nell'elemento del Suiton e nei suoi Jutsu. Infatti, il Ninja in seguito a rigorosi e costanti allenamenti, è riuscito a sviluppare un metodo che gli permettesse d'affinare sempre maggiormente la sua abilità nell'uso di qualsiasi Jutsu dell'elemento precedentemente citato. Tant'è che ad ogni utilizzo combinato semplicemente ad un maggior ed accurato esercizio di Chakra, e senza il bisogno d'eseguire Sigilli, tutti i Jutsu fino al livello A risulteranno potenziati di un grado rispetto al normale.
    Consumo: 8


    Dalle mani Kisuke rilasciò un enorme concentrato di Chakra, acqua, violenza e brutalità pervaso da una miriade di batteri. L'enorme squalo d'acqua era una vera e propria potenza distruttiva, di dimensioni spropositate anche per via dell'influenza dell'anello Rei, e si abbatté direttamente verso il basso, in avanti verso l'uscita. Chiunque vi si trovasse in mezzo, tra la nebbia, ne fu brutalmente investito. Kisuke non si curò se ad essere investiti fossero carcerieri o prigionieri in fuga, a lui interessava solo avere campo libero per un po'. Lo squalo aveva investito un numero non indifferente di persone, Kisuke l'aveva visto tramite il Byakugan, e ciò aiuto ad unire l'utile al dilettevole, visto e considerato che gli restituì una buona dose di chakra.
    «Andiamo, andiamo!» chiamò Kisuke subito dopo, staccandosi dal soffitto e atterrando in basso. Stessa cosa fece Shiki, il quale lo seguì a ruota.
    L'entrata principale era ormai stata sfondata dallo squalo, ma prima di uscire il secondo Kisuke si caricò Shiki in spalla. Poi, impostando i sigilli con una sola mano, concentrò il Chakra Suiton e ricreò dentro di sé il principio per un'infinità di acqua, facendosi aiutare dal suo anello magico.

    Baku Suishouha - Onda Esplosiva
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica crea una grande massa d'acqua che viene emessa dalla bocca per riprodurre un vero e proprio lago. La tecnica non viene scagliata contro l'avversario ma viene usata come riserva d'acqua per altre tecniche.
    Consumo: 8


    Non appena misero piede al di fuori, Kisuke vomitò tutta quell'acqua, ricreando un vero e proprio mare all'interno del territorio della prigione. L'acqua andò pure verso l'interno della struttura, fornendo ulteriore intralcio ad eventuali inseguitori. Nel frattempo il suo clone era stato sistemato dai carcerieri, i quali lo attaccarono tutti e quattro contemporaneamente non appena sbucò al primo piano, facendolo dissolvere in una nuvoletta di fumo e riportando i propri ricordi ai due Kisuke ancora in gioco.
    "Ora ci sono quelli fuori da sistemare" pensò Kisuke, mentre l'acqua lo portava verso l'alto, e con lui Shiki. Kisuke aveva cavalcato le onde mediante il controllo del chakra, ma dovette prendersi subito la sicurezza di una copertura, tant'è che ricorse in successione ad altri due Jutsu. Le sue dita della mano destra non smisero d'eseguire sigilli, e Kisuke modificò la natura del Chakra concentrato.

    Kirigakure no Jutsu - Tecnica del Velo di Nebbia
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    Villaggio: Kirigakure No Sato
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    E' una tecnica segreta del Villaggio della Nebbia, ed anche se di basso livello è una delle più rappresentative dell'intero paese. La tecnica genera una nebbia fittissima che si espande per un raggio di cento metri che delimita il campo visivo di coloro che sono al suo interno; i soggetti non vedranno nulla oltre i due metri; l'unico modo per vedere attraverso tale nebbia è essere in possesso del Byakugan.
    Pur trattandosi di un ninjutsu non basterà colpire la nebbia per annullare la tecnica. Infatti qualsiasi ninjutsu riuscirebbe a far disperdere la nebbia lungo il suo percorso ma subito questo spazio libero verrà nuovamente ricoperto da nuova nebbia continuamente generata dall'utilizzatore.
    A differenza di quasi tutti i ninjutsu questo non potrà espandersi/essere usato sott'acqua in quanto le particelle d'acqua sospese normalmente nelll'aria si mescolerebbero semplicemente con la massa del liquido diventando parte di essa.
    Consumo: 2 (A Turno)

    Purazuma Booru - Sfera di Plasma
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    L'utilizzatore creerà intorno a se una sfera d'energia formata anche da Chakra Raiton e dunque elettrificata. Tale tecnica può essere usata in fase difensiva, ovvero per respingere ogni Ninjutsu fino al livello B. E' utilizzabile anche a scopo offensivo, infatti in uno scontro ravvicinato l'avversario subirà ustioni di medio-lieve entità se entra a contatto con la sfera. Ovviamente non protegge l'utilizzatore da armi da lancio o simile.
    Consumo: 8 (A Turno)


    Prima, con il Suiton, ricreò un fitto banco di nebbia per coprire la visuale agli uomini sulle torri, quindi circondo se stesso e il Kaguya che teneva in spalla con la sfera elettrificata, così da avere protezione anche contro qualcosa eventualmente sparata a caso.
    Il doppio di Kisuke si mise a correre sull'acqua.
    «Ma tutto questo...?» sussurrò Shiki
    «Il terreno qui intorno è tutto minato, le mura troppo lontane e alte, i cancelli con tutta probabilità impossibili da sfondare: noi ci camminiamo sopra» spiegò Kisuke.
    L'acqua era riuscita addirittura a traboccare oltre le mura, e Kisuke dopo aver corso proprio sopra lo spiazzo in cui vi era il campo minato, non dovette fare altro che saltare oltre le mura di confine, quindi per evitare un brusco atterraggio da quell'altezza (con Shiki a spalla), Kisuke ridiscese sfruttando il controllo del Chakra a ridosso della parete. Lì si armò con la spada presa da Saburo e vi fece scorrere il proprio Chakra di natura Raiton.

    Ryū - Immissione
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica viene utilizzata sia per armi normalmente usate a distanza ravvicinata, come ad esempio una Katana oppure per armi da lancio come un Kunai. Con il proprio Chakra s'amplifica le caratteristiche dell'arma in base all'elemento Chakra posseduto dallo Shinobi in questione. L'effetto si protrae finché l'arma è impugnata dall'utilizzatore e finché si paga il tributo in Chakra se non specificato altrimenti.
    Katon:
    La lama prende il colore rosso ed è in grado di provocare ustioni all'avversario. Colpendo l'avversario di striscio i danni saranno di media entità, se colpito in pieno le bruciature recheranno danni medio-gravi. Le armi da lancio conserveranno l'effetto per i primi trenta metri dopo il lancio.
    Raiton:
    Il Raiton conferisce alla lama in questione un'aura azzurra che vibra ad una frequenza talmente rapida che il flusso risulta essere immobile ad occhio nudo. Le capacità di perforazione risulteranno talmente elevate al punto di poter tagliare anche il metallo se il contatto fra l'arma e l'altra materia è ripetitivo. Nel caso sia un Kunai in volo, esso potrà perforare qualsiasi materia non derivante da Jutsu senza mai arrestare la propria corsa, fino ad una distanza massima di cinquanta metri.
    Doton:
    La consistenza dell'arma aumenta proporzionalmente diventando indistruttibile causando anche danni contundenti di media entità oltre che da taglio. Sulle armi da lancio l'effetto svanirà dopo aver percorso trenta metri.
    Suiton:
    Tramite il Suiton sarà possibile far evaporare la lama e farla ricomparire in un istante potendo così contare su un devastante effetto sorpresa. Vale solamente per gli oggetti in metallo; dunque il manico d'una eventuale Katana rimarrà comunque in mano all'utilizzatore. Se utilizzato su armi da lancio, l'effetto sarà controllabile solo entro trenta metri dall'utilizzatore.
    Fuuton:
    L'arma influenzata da questo elemento acquisirà una notevole velocità annullando definitivamente l'attrito del aria permettendo così all'utilizzatore di sferrare fendenti ad una velocità assai più elevata del normale. In caso di armi da lancio, la velocità della lama è talmente elevata che potrebbe trapassare anche più ostacoli contemporaneamente causando poi un onda d'urto di cinquanta centimetri di raggio su ogni oggetto/soggetto incrociato. L'effetto sulle armi da lancio persisterà per quaranta metri.
    Non necessita di Sigilli.
    Durante il mantenimento della tecnica potranno essere utilizzati solo Jutsu A Turno.

    Consumo: 8 (A Turno)


    Frenetiche Saette correvano in lungo e in largo su tutta la lama. «Tagliamo queste catene.» Shiki non dovette nemmeno farselo dire due volte: prima distese in avanti le braccia, e Kisuke tagliò le catene che imprigionavano i polsi di Shiki, quindi fece la stessa cosa con quelle alle caviglie.
    «Ora corriamo, a quell'affare ci pensiamo con calma più tardi» disse, disattivando il Jutsu e rinfoderando l'arma.
    «Ci penso io: vedi come me lo strappo ora.»
    «No! Potrebbe essere peggio se lo fai. Qui gli ordini li do io, hai capito? È la mia missione. Mantieni la tua solita calma e non farti prendere dall'ira per fare sciocchezze» lo ammonì Kisuke. «Ora corri, e seguimi» gli ordinò infine Kisuke, puntando verso nord.
    Attese di allontanarsi a sufficienza, prima di rinunciare al Byakugan, alla Kirigakure no Jutsu ed alla Purazuma Booru. "Tutta questa roba in atto costa una fatica enorme."

    Nella Prigione del Caos sembrava essere giunta una vera e propria alluvione, come se tutto quello che era successo non fosse già sufficiente di per sé. Nell'emergenza, ai diretti ordini di Tee (il capo della prigione) tutti cercarono al meglio di riprendere il controllo della situazione. Furono costretti ad aprire i cancelli per smaltire l'accumulo d'acqua e sedare la rivolta con la forza. Lo stesso Kisuke collaborò per riportare ogni singolo prigioniero nella sua cella. Non ci misero molto: dopo il momento di caos iniziale, tra una delle loro guardie apparentemente impazzite e poi eliminata rivelandosi un falso, poiché scomparve in una nube di fumo, due fuggiaschi senza limiti e un'intera mandria di prigionieri in fuga, tutti i carcerieri riuscirono a ristabilire l'ordine con la forza. Volarono calci e pugni in ogni dove, lame tolsero anche delle vite, ma infine le celle tornarono ad essere tutte occupate. Tutte meno una.
    «Shiki...» ringhiò Kisuke davanti a tutti gli altri (di cui molti fradici ed alcuni feriti), dopo il resoconto, sfruttando la voce di Saburo.

    Utsusemi no Jutsu - Tecnica della Manipolazione della Voce
    Utsusemi%20no%20Jutsu%20-%20Tecnica%20della%20Manipolazione%20della%20Voce_zpszdescfy6
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite l'ausilio del Chakra, convogliato nelle corde vocali, sarà possibile per qualunque Ninja modificare la propria voce, facendola assomigliare ad un'altra già udita o semplicemente rendendola irriconoscibile. La Tecnica ha inoltre il vantaggio di poter essere usata come un vero e proprio ventriloquismo, facendo sembrare che la propria voce provenga da un punto qualsiasi a scelta dell'utilizzatore in un raggio di venti metri.
    Consumo: 1 (A Turno)


    Com'era intenzionato a fare, nascose l'attivazione del Jutsu componendo il singolo Sigillo con una sola mano all'interno di una tasca dei pantaloni.
    «I fuggiaschi erano due, ma manca un solo prigioniero. Avevamo un infiltrato.»
    «Dei cervelloni ne manca uno, gli altri sono stati uccisi.»
    «Dannazione! Ma com'è stato possibile?»
    «Parlate troppo, vado a riprendere il Kaguya» intervenne Kisuke, risoluto.
    «Non ce la puoi fare, loro sono due e tu sei da solo.»
    «Ma del Kaguya me ne voglio occupare io.»
    «E sia, ma verrò con te. Questa storia dell'evasione è appena passata sul lato personale anche per me: nessuno evade dalla mia prigione e la fa franca. Mori, i tuoi cani!» ordinò ad una delle guardie, che prontamente eseguì. Corse lontano da loro e andò a liberare la muta di cani dalle loro gabbie situate fortunatamente per loro al primo ed al secondo piano: una dozzina di dobermann inferociti, che furono guidati fuori dalla prigione e poi sguinzagliati. Al che sia Tee e sia Kisuke gli si misero al seguito, di corsa. "Merda, questo potrebbe essere un problema. Non avevo considerato nei miei piani che il capo della prigione decidesse di inseguire il fuggitivo. Pensavo di cavarmela e svignarmela con questa scusa, escludere gli inseguitori, ed in contemporanea guadagnare tempo per essere fuori pericolo. Quando si sarebbero accorti che Saburo non rientrava, io e Shiki saremo stati già lontani ed in viaggio da un bel po' di tempo" pensò Kisuke con rammarico. "In compenso, se anche li dovessimo raggiungere, avrei dalla mia il vantaggio della sorpresa, perché lui si ritroverebbe d'improvviso ad avere un alleato per nemico e ritrovarsi con una superiorità numerica smarrita. Certo, ci sarebbero quei cani, ma..." rilevò Kisuke tra sé e sé, vedendo la muta di cani fare il loro lavoro. Correvano, abbaiavano, fiutavano, strisciavano i loro nasi sul terreno mentre avanzavo lentamente per poi riprendere a correre da una parte all'altra.

    Avevano corso a perdifiato, e nonostante tutto pure Shiki stava dando il massimo per non risultare un peso durante la fuga. Dal canto proprio, Kisuke (ritornato ormai al suo aspetto senza la Henge) avrebbe pure potuto correre ancora più veloce, ma non poteva staccarsi troppo dal Kaguya. "E poi stiamo mantenendo una buona velocità sostenuta" si disse, continuando a correre nel territorio brullo delle Terre di Nessuno, in mezzo agli ammassi rocciosi. Il kiriano voleva andarsene da quella landa maledetta esattamente così com'era arrivato, fuggendo indisturbato via mare, sperando di ritrovare lo stesso mezzo lì dove l'aveva lasciato. In caso contrario avrebbero dovuto arrangiarsi diversamente, ma c'era di positivo che se tutto fosse andato come previsto non avrebbero avuto il problema di eventuali inseguitori.
    «Abbiamo preso sufficiente distanza: fermiamoci un attimo qui e fammi vedere questo coso» disse Kisuke riferendosi al marchingegno che Shiki aveva sull'addome. Il Kaguya sbuffò seccato. Kisuke sapeva perfettamente quanto stesse odiando la sua attuale posizione. «Proverò a distruggerlo con un mio Jutsu, tu stai immobile» gli disse il Momochi per poi eseguire una breve serie di Sigilli e concentrare nel palmo destra una grande quantità di Chakra Raiton.

    Chidori - Mille Falchi
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    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Il Mille Falchi è la Tecnica più rappresentativa dell'elemento Fulmine. Tale nome gli è stato attribuito per via del rumore che produce una volta attiva, per l'appunto simile al verso di ben mille falchi tutti insieme. Dopo una breve serie di Sigilli nel proprio palmo s'accumulerà tutto questo Chakra che assumerà l'aspetto del fulmine. La Tecnica è studiata a scopo d'assassinio e causa ferite gravi se non mortali. È un colpo che generalmente viene eseguito al massimo delle proprie potenzialità motorie, e in un caso del genere porta difficoltà all'utilizzatore di seguire i movimenti del nemico se a meno di tre metri di distanza, fatta ovviamente eccezione per gli utilizzatori dello Sharingan.
    Consumo: 15


    Fu visibile subito come l'entità del Jutsu fosse estremamente concentrata, rinchiusa all'interno del palmo. Calzava a pennello, erano le esatte dimensioni del marchingegno. Kisuke avvicinò piano il Chidori all'addome del Kaguya, e non appena il Raiton entrò in contatto con quell'oggetto, iniziò a disintegrarlo. Sembrava proprio lo stesse mangiando pian piano, e Kisuke proseguì in questo modo fino ad averlo eliminato del tutto, sfiorando appena l'addome del Kaguya con il Chidori. Ad operazione conclusa, sapeva di averlo ferito leggermente, ma era una sorta di bruciatura che Shiki avrebbe potuto perfettamente sopportare.
    «Abbi pazienza» gli disse Kisuke face do spallucce, e vedendo come i tentacoli dell'aggeggio avessero perso la loro vita e privi del corpo principale abbandonarono la presa dalla carne.
    «Riesco a sentire il mio Chakra adesso» disse Shiki, incredulo ed entusiasta al tempo stesso.
    «Bene» replicò Kisuke, quasi noncurante della cosa. In realtà era solo concentrato, in cerca del rotolo per cadaveri. Dopodiché riportò alla luce il cadavere di Saburo per riprendersi le proprie cose e restituire al Mukenin ormai morto quanto gli aveva preso in prestito. Shiki lo osservò con una leggera impressione.
    «Cosa credi? Salvarti il culo mi comporta anche queste cose» gli disse Kisuke, sigillando nuovamente dentro al rotolo il cadavere del Mukenin. Aveva evitato di cambiarsi, ma almeno le sue armi le rivoleva il prima possibile, per ogni evenienza. Poi, si slego dalla testa tutte le fasce nere che la richiudevano, quelle bianche che coprivano l'occhio e rimase solo con il proprio coprinaso. "Finalmente un po' di libertà" pensò, bruciando tutte le fasciature che si era appena tolto con l'accendino.
    «Rimettiamoci in movimento.»

    Tee e Kisuke non si erano mai fermati, invece. Avevano continuato ad inseguire i cani in cerca di tracce dei fuggiaschi, e le stavano trovando. Anche se Kisuke non sapeva esattamente la strada che Shiki e l'altro se stesso avevano preso di preciso, ma sapeva che sarebbero andati verso nord. "Ed i cani ci stanno portando proprio verso nord" pensò Kisuke con rammarico. Ipotizzò che i due in fuga avessero un vantaggio di circa un quarto d'ora, anche meno, su di loro. Sulla lunga, però, c'era l'alto rischio che quel vantaggio finisse per ridursi via via che proseguivano. Lo Yotsuki sembrava non essere in sé da tanto che correva ed aizzava i cani, persino Kisuke si stupì di come riuscisse a correre così veloce, sebbene si fosse tolto dei pesi alle caviglie. Dovette fingere di non riuscire a stargli dietro, ma se avesse dato il massimo di sé non sarebbe riuscito a fare di meglio. "Questa volta nella missiva avevamo proprio ragione. Questo qui è uno che ci sa fare" ammise Kisuke tra sé. Si riavvicinava allo Yotsuki guadagnando terreno solo nei momenti in cui i cani avevano qualche attimo di esitazione per poi ripartire. Il kiriano approfittò di uno di quei momenti per mettersi in contatto via radio con l'altro se stesso.
    «Questi cani del cazzo... Non li troveremo...» Parlava a voce estremamente bassa, e non si esponeva eccessivamente con le parole, nel dubbio che lo Yotsuki potesse sentirlo in qualche modo. Apparentemente potevano sembrare lamentele per la situazione, ma attraverso l'auricolare dell'altro Kisuke avrebbero avuto ben altro significato.
    «Cosa? Ehi, pronto?»
    «Chissà dove saranno adesso quei due, avranno migliaia di nascondigli per sparire...»
    «Pronto? Ci state inseguendo?»
    «Solo io e Tee non riusciremo a riprenderli. Maledetto Shiki...»
    «Ho capito, abbiamo problemi, non è filato tutto secondo i piani.»

    «Che succede?» chiese Shiki.
    «Abbiamo inseguitori alle calcagna. Non è andato tutto come avevo previsto. Hanno dei cani e sono solo in due, ma uno sono sempre io.»
    «Quindi ci troveranno...»
    «Con dei cani è molto probabile. Non ci rimane che ritardare il momento, ma prima o dopo per avere maggior tranquillità dovrò eliminare l'unico inseguitore. Merda!» imprecò infine Kisuke. «E pensare che mi sono pure fermato!» Era stanco, era provato, ed era stufo. Obiettivamente, a conti fatti, era un bene che si fosse fermato, poiché comunque si sarebbe ritrovato a dover affrontare lo Yotsuki; almeno avrebbe avuto le sue armi. Tuttavia, con l'attuale situazione in gioco, dopo tutti quei giorni in missione, il limite della sopportazione per Kisuke si stava riducendo drasticamente. "Devo stare calmo, ancora un po'. Non posso perdere freddezza proprio ora, sul dunque."
    Non passò nemmeno una decina di minuti dal quel momento, che alle loro spalle, in lontananza, era possibile udire i latrati dei cani in avvicinamento. "Ci siamo..." si disse. La schiera di cani avanzò rapidamente, portandosi appresso lo Yotsuki e Kisuke.
    «La gita è finita, luridi!» disse in lontananza il Mukenin, richiamando i cani all'immobilità con un apposito segnale. Erano perfettamente addestrati. Kisuke, incurante di ciò, nonostante il suo stretto legame con i cani, dovette costringersi a non avere pietà. Volendo quindi togliere di mezzo il problema dei cani, il kiriano mosse di nascosto le dita della mano destra per formulare la sequenza necessaria per la Suiryuudan no Jutsu.

    Suiton: Suiryuudan no Jutsu - Tecnica del Drago Acquatico
    SuitonSuiryuudannoJutsu-TecnicadelDragoAcquatico_zpsa14cecea
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Con questo Ninjutsu si genera, dalla propria bocca o da un'ingente fonte d'acqua nelle vicinanze, un grande ciclone d'acqua che prende la forma di un drago che insegue l'avversario fino a travolgerlo. Il drago sarà lungo al massimo venticinque metri e avrà un diametro di sei. Se la tecnica prende in pieno riuscirà a causare danni da impatto di medio-grave entità.
    Consumo: 8

    Chikara no Mizu - Forza Acquatica
    ChikaranoMizu-ForzaAcquatica_zps3bb863a3
    Sviluppatore: Kisuke Momochi
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu simboleggia lo stadio ultimo dell'affinità sviluppata dal Ninja nell'elemento del Suiton e nei suoi Jutsu. Infatti, il Ninja in seguito a rigorosi e costanti allenamenti, è riuscito a sviluppare un metodo che gli permettesse d'affinare maggiormente la sua abilità nell'uso di qualsiasi Jutsu dell'elemento precedentemente citato. Tant'è che ad ogni utilizzo combinato semplicemente ad un maggior ed accurato esercizio di Chakra, e senza il bisogno d'eseguire Sigilli, tutti i Jutsu fino al livello B risulteranno potenziati di un grado rispetto al normale.
    Consumo: 4


    Subito dopo il Jounin sputò dalle labbra l'enorme drago, e lo inviò con una traiettoria serpentina a travolgere ognuno di quei cani, mettendoli nella condizione di non essere più una seccatura o un ingombro. Non sarebbero morti, questo no.
    Nella stessa frazione di tempo, Kisuke approfittò della situazione per riportare le cose in chiaro. A sinistra dello Yotsuki, congiungendo le mani, eseguì una breve serie di sigilli per un Jutsu che il Mukenin non avrebbe mai pensato sarebbe stato rivolto proprio contro di lui.

    Chidori - Mille Falchi
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    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Il Mille Falchi è la Tecnica più rappresentativa dell'elemento Fulmine. Tale nome gli è stato attribuito per via del rumore che produce una volta attiva, per l'appunto simile al verso di ben mille falchi tutti insieme. Dopo una breve serie di Sigilli nel proprio palmo s'accumulerà tutto questo Chakra che assumerà l'aspetto del fulmine. La Tecnica è studiata a scopo d'assassinio e causa ferite gravi se non mortali. È un colpo che generalmente viene eseguito al massimo delle proprie potenzialità motorie, e in un caso del genere porta difficoltà all'utilizzatore di seguire i movimenti del nemico se a meno di tre metri di distanza, fatta ovviamente eccezione per gli utilizzatori dello Sharingan.
    Consumo: 15


    Kisuke irrigidì e tese la mano, creando una lama. Quella mano cosparsa del Raiton del Chidori sarebbe stata davvero una lama, che Kisuke cercò di piantare nel petto del Mukenin, ma questi mostrò un'incredibile rapidità nella schivata d'emergenza ed il kiriano riuscì solamente ad aprire uno squarcio nel petto che poi si allungò sul deltoide, quindi fu costretto a correggere il tiro e rimediare con un'acrobazia. Per allontanarsi, Kisuke spiccò un balzo e colpì con i piedi sul petto del Mukenin, spingendolo indietro e spingendosi indietro, nella direzione dei suoi alleati. Una capriola a mezz'aria e, non appena rimise i piedi a terra, con dei saltelli raggiunse l'altro Kisuke e con esso si ricongiunse. Tornarono ad essere nuovamente un tutt'uno, e Kisuke ebbe nuovamente la totalità dei propri poteri.
    «Quindi è così che stanno le cose» disse il Mukenin, vedendo Kisuke mostrare la sua reale identità.
    «Eh già» replicò Kisuke, finendo di sfasciarsi l'occhio ed il volto. «Non sono Saburo, ma se ti può interessare ha sofferto parecchio prima di morire.»
    «Non penserete di riuscire a sfuggirmi tanto facilmente, vero?»
    «Siamo due contro uno, e prima che tu possa essere raggiunto da rinforzi ne deve passare di acqua sotto ai ponti» lo punse Kisuke.
    Il Mukenin sputò. «Quella feccia di un osso bucato adesso è utile quanto uno stuzzicadenti per combattere una katana. Quanto a te, invece, devi ancora mostrare quanto vali!» esclamò l'uomo, unendo le mani in una serie di Sigilli e chiudendo i due pugni in un unico grosso ammasso di carne.

    Ranton: Reizā Sākasu - Laser Circolare
    ReizaaSaakasu-LaserCircolare_zps8652f905
    Villaggio: Kumogakure No Sato
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie alla fusione del Suiton ed il Raiton l'elemento Ranton si mostrerà mediante questa tecnica come molteplici, fino a venti, raggi laser. L'utilizzatore potrà dirigere con estrema facilità ogni singolo raggio in un punto a piacimento, cambiando anche totalmente la traiettoria dell'attacco se lo reputa necessario. Solamente una volta che il laser ha superato il nemico non sarà più possibile colpirlo con esso, non potendo infatti tornare indietro. Ogni raggio provoca danni di media entità d'impatto e ogni singolo raggio una volta colpito il bersaglio da vita ad una lieve esplosione che conferisce ulteriori danni di entità medio-lieve. Essere colpiti da tutti e venti i laser contemporaneamente comporterebbe l'aver subito una ferita grave.
    Consumo: 8


    Dalle mani intrecciate, il Mukenin rilasciò un fascio di laser pulsanti. Kisuke aveva già visto prima d'ora quel genere di Jutsu, e sapeva quanto ciascuno di quei raggi laser fosse temibile e doloroso (ne portava ancora le cicatrici sulla schiena), per cui scelse per se una sola strada: la difesa. Le dita della mano destra si mossero, quindi gli fu sufficiente tracciare la breve serie di segni ed il Chakra concentrato nel mentre era pronto ad essere espulso sotto forma di Muro d'Acqua.

    Suiton: Suijinheki - Muro d'Acqua
    SuitonSuijinheki-MurodAcqua_zpsa75b4602
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica Suiton è possibile proteggersi sia da Ninjutsu che da Taijutsu di livello B. La tecnica consente di creare un muro d'acqua lungo 12 metri e alto 5. Il muro potrà essere creato orizzontalmente davanti all'utilizzatore oppure attorno a lui potendolo coprire a 360°. Al tempo stesso sarà possibile far assumere al muro una forma semicircolare ma, in ogni caso, le dimensioni del muro rimarranno sempre uguali. Quindi se si crea a 360° il muro avrà una circonferenza di 12metri (quindi potrà essere creato, al massimo, a due metri scarsi di distanza dal ninja).
    Consumo: 8


    In un solo e prolungato soffio, Kisuke rilasciò dalle labbra quella massa d'acqua a puro scopo difensivo, la quale ben presto si chiuse intorno al suo padrone come un turbine irrequieto. Quando nel giro di quegli istanti i raggi laser si chiusero contro il bersaglio, trovarono l'acqua turbinante a far da resistenza e opporsi al loro passaggio. Tuttavia, nel mentre, il Mukenin ricoprì la propria intera figura con un'aura elettrizzata e non appena la Suijinheki abbandonò il suo ruolo di protezione per ricadere a terra come semplice acqua innocua, Kisuke si ritrovò il proprio avversario ad un palmo dal proprio naso, il pugno caricato a molla. Fu tutto talmente troppo veloce e repentino, che Kisuke non poté far altro che incassare in pieno quel diretto mirato al centro del petto per poi finire scagliato via. Non ebbe il tempo né per provare a scansare, né per attivare la Domu e forse nemmeno per pensare ad alcuna di queste o qualsiasi altra soluzione. L'unica soluzione possibile, gli fu negata dal contatto con le scariche elettriche.

    Raiton no Yoroi - Armatura Raiton
    RaitonnoYoroi-SpANBUJounin
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Il ninja farà fuoriuscire dal proprio corpo una moderata quantità di Chakra elementale Raiton, manipolandolo e facendogli acquisire una forma che ricoprirà tutto il proprio corpo, quasi fosse un involucro. Tale energia influirà molto sul Ninja, che giungerà al grado successivo ma avrà una velocità di due gradi superiore. Il Chakra inoltre agirà come una vera e propria armatura, deviando qualsiasi Arma Piccola. A contatto prolungato inoltre, l'elemento Raiton inizierà a causare lievi bruciature sul corpo del nemico. Il ninja non potrà usare alcuna sorta di Ninjutsu, quando l'armatura è attiva, in compenso qualsiasi Taijutsu di livello A o inferiore, utilizzato durante la sua durata verrà potenziato da essa divenendo un Nintaijutsu.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Raitoningu Sutorēto - Scatto Fulmineo
    lightning_straight_zpsi8i8ifsz
    Livello: B
    Tipo: Nintaijutsu
    La tecnica consiste in uno scatto molto rapido in linea retta portato con uno dei due pugni caricati nella corsa. Lo scatto procederà per massimo quindici metri e avrà una velocità di un grado superiore al normale. Una volta giunti a contatto con il proprio bersaglio, si rilascerà il pugno che sarà dotato di una maggiore spinta dovuta allo scatto stesso e da una velocità impressionante. Se il Taijutsu va a buon fine, la vittima si ritroverà con una ferita medio-grave e si lancerà il bersaglio fino a cinque metri di distanza.
    Necessaria l'Armatura Raiton di livello Sp.Jounin Attiva
    Consumo: 8


    Il Jounin della Nebbia ruzzolò via, saggiando per diversi metti il duro bacio del terreno, finché non riuscì a riacquistare il controllo del proprio corpo e ristabilirsi.
    "Merda..." imprecò il kiriano, dopo aver subito il colpo gli sembrò d'aver perso la possibilità di respirare per qualche secondo, ma ora saggiando i danni riportati si rese conto che la situazione era ben peggiore. Esclusa l'irrilevante scottatura da saette dove il pugno aveva colpito, sentì di avere almeno due costole fratturate in direzione della loro attaccatura allo sterno. "Andiamo bene... questo qui non sembra un tizio semplice da sistemare. Dovrò darci sotto parecchio se voglio che la testa a cadere sia la sua" si disse, utilizza do poi il Jutsu principale della sua Abilità Innata per sistemare le ossa fratturate.

    Suika no Jutsu - Tecnica dell'Idratazione
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    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa è la tecnica principale legata all'Innata, permette all'utilizzatore di smaterializzare determinate parti del corpo diventando acqua. A questo livello si sarà capaci di smaterializzare tutto il corpo o una qualsiasi parte di esso, permettendo di non risentire di danni causati da qualsiasi Arma o Jutsu fino al livello B. Liquefatto il proprio busto, esso sarà immune da qualsiasi danno ma gli attacchi del nemico andranno comunque a segno passando attraverso di esso; sarà possibile in questo caso, da parte dell'Hozuki, trattenere l'arto nemico all'interno del proprio busto, afferrandolo con l'acqua del proprio corpo L'intero corpo del possessore dell'innata si dissolverà diventando acqua dolce e lo Shinobi potrà rigenerarsi in qualsiasi momento e senza necessariamente usare la stessa "sorgente" d'acqua. La sorgente d'acqua dalla quale si riemergerà dev'essere entro dodici metri dal punto in cui si è smaterializzati.
    Consumo: 8


    L'acqua agì e lavoro, il petto di Kisuke si sciolse e si ricompose nuovamente, portando una nuova struttura ossea. Non che il dolore sarebbe scomparso, il kiriano ci avrebbe comunque dovuto combattere insieme, ma almeno non avrebbe rischiato complicazioni di quelle ossa rotte, come lacerazioni agli organi interni et similia.
    «Gli Yotsuki sono della brutta gente per te» si sentì dire Kisuke da parte del Kaguya, lontano.
    "Brutta gente o no, qui c'è da riportare a casa la pelle" pensò Kisuke, pronto stavolta a ricevere come si deve il suo nemico. Quest'ultimo, infatti, lasciò ben poco tempo a Kisuke, giusto il tempo di gustarsi la scena del proprio successo e poi ripartire alla carica, sempre avvolto da quella fiamma azzurra ed elettrificata. "È una scheggia impazzita, devo cercare di debilitarlo in qualche modo per farlo stare il più fermo possibile, oppure questo scontro sarà dieci volte più complicato" si ritrovò a pensare Kisuke.
    «Posso combattere, Shisui!» disse Shiki.
    «Stanne fuori» lo ammonì Kisuke. «E stattene lontano.»
    Per costringere la carica del Mukenin ad un seria frenata, Kisuke pensò di provare con la Mizuame Nabara. Una sostanza come quella prodotta dal Jutsu, avrebbe senz'altro impedito al Mukenin di scattare come stava facendo. Per cui, Kisuke impostò la serie di sigilli con una sola mano e ricreò nel suo stomaco il principio di quella sostanza collosa.

    Suiton: Mizuame Nabara - Tecnica del Campo di Sciroppo
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    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questo Jutsu un possessore del Suiton potrà creare un "manto" di liquido che ricoprirà un area di venti metri in lunghezza ed otto in larghezza. L'utilizzatore di tale tecnica saprà muoversi alla perfezione sull'acqua, a differenza di chi non è in possesso di questo jutsu. Coloro che non sono in possesso di tale Jutsu e subiranno la Tecnica, nel primo Turno saranno ancorati allo strato di Sciroppo, mentre nei Turni successivi ci si potrà muovere ma si sarà solo più lenti di un grado. Nonostante sia un Jutsu Suiton per via della sua densità diversa dal normale fluido, essa non permette di propagare teniche di elemento Raiton, né per tecniche Suiton che necessitino di fonti d'acqua. La tecnica si dissolve dopo tre turni.
    Consumo: 4


    Kisuke sputò a terra il liquido appiccicoso, ricoprendo una superficie ben maggiore a quanto avrebbe fatto normalmente, ma il Mukenin non se ne curò particolarmente. Dimostrò non solo un'estrema capacità motoria, ma anche una buona prontezza di riflessi proporzionale a quella velocità, il che non era affatto un bene. Al limitare della zona a rischio, il Mukenin spiccò un salto in avanti. Era notevole vederlo quasi volare al di sopra del manto caramelloso, ma Kisuke dovette abbandonare immediatamente la propria posizione e scattare in avanti, passando al di sotto dello Yotsuki e lasciando che costui atterrasse dove ormai Kisuke non c'era più.

    Raigyaku Suihei Choppu - Colpo Brutale Lucente Discendente
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    Livello: C
    Tipo: Nintaijutsu
    Similmente al Raigyaku Suihei, si tratterà di un violentissimo colpo portato con la mano, con la differenza che sarà necessario attuarlo in fase discendente rispetto ad un salto con l'utilizzatore che dovrà portare il suo corpo in verticale rispetto al terreno per spostare tutto il peso del proprio corpo verso il basso, per favorire l'impatto col suolo che avverrà tramite il palmo della mano e non più con il taglio, riuscendo persino a sgretolare il terreno nelle immediate vicinanze. Subire in pieno tale offensiva equivale a subire una ferita di entità media.
    Necessaria l'Armatura Raiton Chuunin o Superiore attiva.
    Consumo: 4


    Il terreno si sfaldò sotto la mano del Mukenin, ma fortunatamente Kisuke si era portato lontano dalla minaccia. "Sarà anche più veloce di me, ma la mia velocità mi è sufficiente per riuscire a scansare offensive risicate di questa risma. Ora, qui, a meno che non sappia come camminarci sopra, non ci può venire o finirebbe per non riuscire a muoversi come vorrebbe. Di sicuro servirà dell'altro per menomarlo" risolse il Jounin, vedendo come lo Yotsuki si risollevò in fretta e furia.
    «Giuro che farò giustiziare ogni kiriano nella struttura, e sarà per merito vostro!»
    «Per farlo devi riuscire a tornare indietro.»
    «Anche voi tornerete con me.»
    «Intendevo vivo» precisò Kisuke, e stavolta subito dopo fu lui a prendere l'iniziativa. Con un movimento lesto portò le mani dietro la schiena, come per voler prendere qualcosa, ma in realtà nascose i Sigilli eseguiti con una sola mano in contemporanea alla concentrazione del Chakra.

    Katon: Endan - Palla di Fuoco
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    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    L'utilizzatore con questa tecnica, al termine di una breve serie di Sigilli, potrà creare una Palla di Fuoco dal diametro di due metri che si dirigerà verso il bersaglio, ad una velocità medio-alta, procedendo fino ad un massimo di quindici metri. Se colpisce causerà un'ustione di media entità.
    Consumo: 4

    Suiton: Suigadan - Trivella Acquatica
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tecnica esclusivamente attuabile nei pressi di bacini d'acqua permette di modificare con il Chakra la natura dell'acqua, dandogli la forma di una specie di trivella rotante. Dopo la serie di Sigilli necessaria entro quindici metri dall'utilizzatore compariranno dei piccoli vortici circolari dal diametro di venti centimetri da cui, dopo due secondi usciranno le trivelle. Una al contatto, creerà danni medi da perforazione, due causeranno danni medio-gravi, tre o più causeranno danni gravi. Le trivelle dovranno puntare tutte lo stesso bersaglio e saranno disposte nel modo in cui vuole l'utilizzatore. Non potranno essere create a meno di tre metri dal bersaglio e potranno allungarsi fuori dall'acqua per un massimo di otto metri. La loro velocità è alta.
    [Massimo numero Trivelle: Chuunin 1, Sp Jounin 2, Anbu 3, Jounin 4]
    Consumo: 8

    Yashi no Burēka - Palmo Demolitore
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    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    Questo è un semplice ma potente colpo di palmo. L'utilizzatore concentrerà il chakra in una mano per poi colpire l'avversario. La tecnica causerà danni medi e potrà scaraventare in aria il nemico a diversi metri di distanza che poi proseguirà rotolando a terra. Nella fase di caduta quindi si riporteranno diverse ferite da impatto anche a seconda del tipo di suolo. Inoltre se non si finirà a terra ma direttamente contro un muro o un albero i danni saranno ancora maggiori.
    Consumo: 4


    Quando poi riportò le mani allo scoperto, simulò inizialmente un lancio, ma fu solo un lanciò fantasma, poiché il movimento del braccio destro si concluse portando la mano vicino alla bocca da cui Kisuke sparò la Endan. Poi, subito dopo l'emissione delle fiamme, Kisuke con la mano sinistra compose un'altra serie di Sigilli, sperando che la Endan avesse attirato abbastanza attenzioni, unito al fatto che in situazioni come quelle i Sigilli ad una mano erano ben più difficili da notare. E fu così che le quattro trivelle presero forma alle spalle del Mukenin, disposte ad arco e tutte affamate. Il Mukenin, senza arretrare di un millimetro, reagì contro la Endan portando avanti il braccio destro e colpendola con un colpo diritto di palmo, facendola svampare nel nulla, ma non aveva badato alle quattro trivelle che si erano formate nel frattempo alle sue spalle e che finirono per colpirlo alla schiena ed ai fianchi, sviscerandolo e lacerando la carne. E se prima il Mukenin aveva fatto il coraggioso baluardo dinnanzi alla Endan, all'assaggio delle trivelle dovette quanto meno accusare il colpo, finendo per dover piegare leggermente le gambe sotto il peso del dolore. Cionondimeno, lascio ugualmente Kisuke sorpreso dei suoi occhi. "Cosa? Ha respinto con un pugno la mia palla di fuoco? Non è possibile che possa prendere a schiaffi i Ninjutsu!" pensò Kisuke incredulo. Certo, era comunque riuscito a colpirlo tramite le trivelle, ma non era senz'alcun dubbio finita lì, anche se Kisuke non si immaginò quale sarebbe effettivamente stato. Forse per rabbia, forse per astuzia, sfruttando il fatto che le loro posizioni iniziali erano finite per invertirsi, il Mukenin si mise in azione, e muovendosi si mosse verso una direzione inaspettata: verso il Kaguya. Probabilmente per minare il proprio principale avversario, voleva distruggere quello che per lui era il tesoro. Un tesoro molto facile da distruggere, almeno per quanto ne poteva sapere.
    «Figlio di puttana!» imprecò Kisuke, scattando per metterglisi al seguito. Si rese conto fosse cosa vana, poiché nonostante tutto aveva non solo il vantaggio della velocità, ma anche della distanza.
    «Non credere di aver trovato un agnellino!» disse il Kaguya agguerrito, rilasciando dal proprio corpo tutto un insieme di spuntoni ossei.

    Hone Chushutsu - Estrazione Ossea
    estrazione_sp._zps64kttqwy
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Usando l'Abilità Innata di manipolare la propria struttura ossea, l'utilizzatore potrà far fuoriuscire dal corpo un gran numero di ossa lunghe massimo sessanta centimetri. L'estrazione comprende le ossa dei livelli precedenti, e in più aumenta il numero di ossa estratte sulla schiena e sul torace. Essendo le ossa temprate ad altissima resistenza riusciranno a fronteggiare anche armi infuse di Chakra, e funzioneranno come forte meccanismo di difesa e ottimo mezzo di attacco. Le ossa così create saranno in grado di penetrare difese di livello B, resistendo ad un Taijutsu di livello B e a qualsiasi di livello C.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Hone Parusu - Impulso Osseo
    HoneParusu-ImpulsoOsseo_zps734b672a
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Tramite questa tecnica, utilizzando la manipolazione ossea di livello Special Jounin, si immetterà una grande quantità di Chakra nelle proprie ossa, stimolandone la crescita istantanea per estenderle a velocità medio-alta fino a due metri, ben oltre la loro massima lunghezza, oltre a questo verranno sparati attorno all'utilizzatore una raggiera di spuntoni ossei, lunghi massimo cinquanta centimetri e dal diametro di venti, che possono raggiungere fino a cinque metri. Questo si qualifica come un attacco portato con due modalità differenti ma che riesce a coprire sia con gli spuntoni che con le ossa allungate, un raggio di trecentosessanta gradi intorno all'utilizzatore. Ognuno degli spuntoni, potrà singolarmente riuscire a causare una ferita da perforazione di medio-grave entità. La capacità di penetrazione sarà riferita all'estrazione utilizzata e al suo stadio di decadenza, ed è inoltre possibile attivare l'Estrazione Ossea tramite questo metodo, pagando entrambi i tributi in Chakra. Al termine dell'attacco le ossa allungate si spezzeranno per tornare alla loro normale lunghezza.
    Necessaria la Manipolazione Ossea di livello Sp.Jounin attivata.
    Consumo: 8


    Inizialmente il rilascio delle ossa poteva sembrare solamente un segno di minaccia, un segno di guerra, che tra l'altro avrebbe dovuto far comprendere al Mukenin che il Kaguya non era più inibito come si aspettava. Eppure Shiki, si trovò comunque a dover affrontare la carica del Mukenin, e approfittando della sua estrema velocità decise di ritorcergliela contro quando ormai era entrato nel suo raggio d'attacco. Lo Yotsuki piantò violentemente i piedi a terra, arrestando la sua folle corsa, quando si vide recapitare tutta una serie di spuntoni ossei acuminati dei quali finì per esserne vittima. In parte. Non tutti lo colpirono, poiché il Mukenin cercò in qualche modo, sebbene all'ultimo, di sfruttare le sue capacità atletiche per evitarne il più possibile, ma tre di essi finirono per colpirlo: uno gli si conficcò sul quadricipite sinistro, uno nell'addome e uno in prossimità della clavicola sinistra. Questo non solo ferì il bersaglio, ma lo bloccò quanto bastava per permettere a Kisuke di raggiungerlo. Infatti, il kiriano, mentre il Mukenin si estraeva con brutalità i corpi estranei dalla carne, Kisuke gli preparò un Jutsu perfetto per fargli calmare i bollenti spiriti.

    Raigeki - Attacco del Fulmine
    Raigeki%20-%20Attacco%20del%20Fulmine_zpsvbxvyxfi
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Dopo una rapida serie di Sigilli, l'utilizzatore tenderà la mano verso il bersaglio e un fascio di fulmini compatto partirà dal suo polso percorrendo rapidamente fino a quindici metri di distanza andando a colpire l'avversario. Il fascio è unico e di larghezza di venticinque centimetri ma si amplierà nella corsa, raddoppiando ogni tre metri percorsi, e causerà danni da scossa medi e il calo delle capacità motorie del bersaglio di un grado per un turno.
    Consumo: 4


    Una breve di Sigilli fatta con la mano destra durante la corsa, ed il kiriano poté affiancare il Mukenin per scagliarli addosso il Raigeki, che pervase il corpo già ferito del Mukenin, quasi mimetizzandosi con la fiamma azzurra, quindi Kisuke brandì il proprio spadone e menando un fendente obliquo costrinse lo Yotsuki ad impiegare tutte le proprie forze per spostarsi, altrimenti sarebbe finito diviso in due parti. Dopodiché, Kisuke sembrava in qualche modo averlo costretto a rinunciare a quella sua fiamma azzurra. "Il punto è perché" temette Kisuke, non sapendo cosa sarebbe cambiato in quel momento. Era un segnale positivo o negativo? Certo era che, se riusciva nel suo intento di continuare a ferire pesantemente il Mukenin come aveva fatto finora, avrebbe avuto ben grosse difficoltà a fare la scintilla a destra e a manca. Volendo cogliere l'occasione della breve distanza, per coprire le proprie prossime mosse Kisuke si armò di un singolo shuriken, che lanciò subito dopo ai danni del Mukenin.

    Gen'ei Tajū Shuriken - Shuriken Fantasma
    ShurikenFantasma
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Genjutsu
    Un genjutsu che, per essere efficace, necessita di uno Shuriken. Dopo aver composto i sigilli necessari, che devono essere visti dal nemico, l'utilizzatore potrà lanciare lo Shuriken e il bersaglio lo vedrà moltiplicarsi fino a quindici copie. Gli shuriken sono delle illusioni e non saranno quindi tangibili, né potranno causare veri danni, ma il nemico perderà la cognizione di dove si trovi quello vero e avrà grandi difficoltà a schivarlo. Gli Shuriken illusori avranno traiettorie simili a quella dell'originale ma in un raggio di cinque metri attorno ad esso. E' facile dissolverlo con il Kai se l'utilizzatore si trova sufficientemente lontano.
    Consumo: 2

    Ranton: Raiunkuuha - Nube della Tempesta
    RantonRaiunk14D0ha-ScudodellaTempesta_zps9282abae
    Villaggio: Kumogakure No Sato
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Dopo aver eseguito una breve serie di Sigilli, l'utilizzatore può creare intorno a sé una nube di nuvole nere cariche di scosse elettriche, la quale ha funzione difensiva e offensiva al tempo stesso. La nube lo circonderà per un raggio massimo di un metro e mezzo, circondando l'utilizzatore, e non ha alcuno scopo difensivo se non quello di impedire la vista fino a un metro a chiunque si trovi dentro di essa. Tuttavia, le scosse elettriche di cui la nube è carica, in realtà godono di proprietà offensive, causando danni da scossa d'entità media e un malus fisico-motorio di un grado per due Turni, a chiunque si trovi entro cinque metri dall'utilizzatore. La scossa, oltre al danno in sé, sbalzerà l'avversario a tre metri di distanza, a meno che costui non sia impegnato nell'utilizzo di un Taijutsu almeno di livello C, che avrà quindi la possibilità d'andare a segno pur riportando le ferite da scossa.
    Consumo: 4


    Tramite il Genjutsu, agli occhi del Mukenin quel singolo shuriken divenne un'intera e propria salva. Non in numero tale da oscurare la visuale, ma abbastanza per impensierire abbastanza il Mukenin da fargli utilizzare un particolare Ninjutsu non nuovo agli occhi del kiriano, circondandosi di una scura nube temporalesca. Quelle nuvole nere deviarono il singolo shuriken, e nella mente del Mukenin l'intera salva. Poi, all'interno di quella stessa nube, il Mukenin formulò una serie di sigilli per poi emettere dalla bocca un getto altamente tagliente.

    Ranton: Kouga - Zanna della Tempesta
    Storm_Release_Light_Fang_zps3nuvplam
    Villaggio: Kumogakure No Sato
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Dopo aver accumulato una notevole quantità di Chakra Ranton nella bocca, la si emetterà sotto forma di getto largo trenta centimetri che si propaga ad alta velocità fino a venti metri di distanza. La vera forza di questa tecnica non è tanto quella di poter colpire dritto davanti a sé, ma di poter muovere testa e busto per indirizzare il getto ed utilizzarlo anche come lama per via dell'elevatissima pressione dell'acqua. Il getto, di punta o di taglio, gode di un'incredibile capacità di perforazione, arrivando a trafiggere facilmente un corpo umano da parte a parte tranciando qualsiasi cosa incontri sulla sua strada. Il Jutsu dura tanto quanto una normale tecnica di emissione ed è possibile effettuare un solo movimento di testa e/o busto per indirizzarlo ove desiderato, prima che questo si esaurisca. Non sarà comunque possibile spostarlo per un'ampiezza che superi indicativamente i 100° di apertura.
    Consumo: 15


    Il Jounin della Nebbia vide direttamente la nube venire tagliata di netto da un raggio di luce color violaceo. Sembrava essere una versione molto simile alla Onda Tagliente di Kisuke, anche per la sua incredibile velocità, ma era senza dubbio di differente natura. Quel raggio si estese rapidamente in lunghezza, e tagliava secondo il movimento del capo del Mukenin. Al che, a causa della repentinità della cosa, Kisuke fu costretto a ripiegare sulla difesa che teneva celata e pronta all'uso mediante la Tecnica del Barile Fantasma. L'emissione della difesa fu praticamente immediata, e il Jutsu nemico si ritrovò a cozzare inutilmente contro un frenetico vorticare d'acqua che circondava il kiriano. Quando poi il muro perse la sua forza e si abbassò verso il suolo, Kisuke vide nuovamente il Mukenin in movimento ricoperto dalla sua aura azzurra.

    Raiton no Yoroi - Armatura Raiton
    RaitonnoYoroi-SpANBUJounin
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Il Ninja farà fuoriuscire dal proprio corpo una moderata quantità di chakra elementale Raiton, manipolandolo e facendogli acquisire una forma che ricoprirà tutto il proprio corpo, quasi fosse un involucro. Tale energia influirà molto sul Ninja, che aumenterà le proprie caratteristiche fisiche di ben due gradi. Il Chakra inoltre agirà come una vera e propria armatura, deviando qualsiasi Arma Piccola. L'elemento Raiton dell'armatura causerà inoltre ustioni medie se a contatto prolungato, lievi se brevemente a contatto. Il ninja non potrà usare alcuna sorta di Ninjutsu, quando l'armatura è attiva, in compenso qualsiasi Taijutsu di livello S o inferiore, utilizzato durante la sua durata verrà potenziato da essa divenendo un Nintaijutsu.
    Consumo: 15 (A Turno)


    Doveva essersi mosso subito non appena smesso di emettere quel raggio viola, considerato quanto raggio aveva già bruciato. "Sta facendo la stessa cosa di prima" pensò Kisuke, e si chiese se fosse più stupido lui ad essersi difeso nello stesso modo o altamente testardo il Mukenin nel ritentare la stessa offensiva. Ora, in ogni caso, era notevolmente più lento rispetto alla prima volta, e anche se avesse provato a colpire con durezza come prima, avrebbe trovato un Kisuke pronto a reagire diversamente. Anche questa volta lo Yotsuki saltò, sebbene non ne fosse costretto come la volta precedente, e allungò una gamba in avanti.

    Girochin Doroppu - Ghigliottina
    GirochinDoroppu-Ghigliottina
    Livello: C
    Tipo: Nintaijutsu
    L'utilizzatore compirà un veloce balzo verso il proprio avversario e distenderà una gamba in volo, tentando di colpire il nemico con questa mentre ricade. In essa sarà concentrata una grande quantità di Chakra ed anche se la vittima tenterà di ripararsi con le braccia per fermare l'arto inferiore, egli non ci riuscirà e verrà colpito in pieno nonostante tutto. Le ferite saranno di entità media.
    Necessaria l'Armatura Raiton Chuunin o Superiore attiva.
    Consumo: 4


    Ryū - Immissione
    Ry%20-%20Immissione_zpsxdbvtynj
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica viene utilizzata sia per armi normalmente usate a distanza ravvicinata, come ad esempio una Katana oppure per armi da lancio come un Kunai. Con il proprio Chakra s'amplifica le caratteristiche dell'arma in base all'elemento Chakra posseduto dallo Shinobi in questione. L'effetto si protrae finché l'arma è impugnata dall'utilizzatore e finché si paga il tributo in Chakra se non specificato altrimenti.
    Katon:
    La lama prende il colore rosso ed è in grado di provocare ustioni all'avversario. Colpendo l'avversario di striscio i danni saranno di media entità, se colpito in pieno le bruciature recheranno danni medio-gravi. Le armi da lancio conserveranno l'effetto per i primi trenta metri dopo il lancio.
    Raiton:
    Il Raiton conferisce alla lama in questione un'aura azzurra che vibra ad una frequenza talmente rapida che il flusso risulta essere immobile ad occhio nudo. Le capacità di perforazione risulteranno talmente elevate al punto di poter tagliare anche il metallo se il contatto fra l'arma e l'altra materia è ripetitivo. Nel caso sia un Kunai in volo, esso potrà perforare qualsiasi materia non derivante da Jutsu senza mai arrestare la propria corsa, fino ad una distanza massima di cinquanta metri.
    Doton:
    La consistenza dell'arma aumenta proporzionalmente diventando indistruttibile causando anche danni contundenti di media entità oltre che da taglio. Sulle armi da lancio l'effetto svanirà dopo aver percorso trenta metri.
    Suiton:
    Tramite il Suiton sarà possibile far evaporare la lama e farla ricomparire in un istante potendo così contare su un devastante effetto sorpresa. Vale solamente per gli oggetti in metallo; dunque il manico d'una eventuale Katana rimarrà comunque in mano all'utilizzatore. Se utilizzato su armi da lancio, l'effetto sarà controllabile solo entro trenta metri dall'utilizzatore.
    Fuuton:
    L'arma influenzata da questo elemento acquisirà una notevole velocità annullando definitivamente l'attrito del aria permettendo così all'utilizzatore di sferrare fendenti ad una velocità assai più elevata del normale. In caso di armi da lancio, la velocità della lama è talmente elevata che potrebbe trapassare anche più ostacoli contemporaneamente causando poi un onda d'urto di cinquanta centimetri di raggio su ogni oggetto/soggetto incrociato. L'effetto sulle armi da lancio persisterà per quaranta metri.
    Non necessita di Sigilli.
    Durante il mantenimento della tecnica potranno essere utilizzati solo Jutsu A Turno.

    Consumo: 8 (A Turno)


    Stavolta aveva saltato quasi all'ultimo e l'intenzione era esattamente quella di precipitare addosso al kiriano. Con tutta probabilità era consuetudine di quel Mukenin sfruttare il proprio peso per incrementare i danni e gravare ancor di più i danni. In tutta risposta, però, Kisuke brandì la propria Taglia Teste e vi fece scorrere il Chakra Raiton in tutto il suo corpo metallico e ne rivolse il filo verso l'alto. Quando la gamba calò verso il basso eseguendo la ghigliottina, ironia della sorte fu la stessa gamba esecutrice a venir ghigliottinata. Il taglio fu netto, lo schizzo di sangue uniforme ed il pezzo di gamba reciso volò via, rotolando sul terreno, ed il Mukenin crollò di schiena violentemente.
    «Ora presumo che te ne starai un pochino più fermo» lo schernì Kisuke con totale freddezza, ma il Mukenin lo stupì non poco. Un qualunque ninja alla perdita di una gamba avrebbe molto probabilmente accettato il proprio destino in preda al dolore lancinante. Lo Yotsuki no: questi si rimise in piedi con tutte le proprie forze e rimase stabile con una gamba sola, saltellando a volte.
    «Cosa pensi di poter fare? Non puoi più correre da nessuna parte. Rassegnati» gli suggerì Kisuke, ma quello non sembrava un guerriero incline a rassegnarsi.
    «Fottiti!»
    Anche in fronte alla morte, avrebbe chiuso gli occhi con coraggio, come gli imponeva il suo sangue di Kumo e del suo Clan nativo. "Che possegga una qualche forma di rigenerazione fisica, e finisca per prendermi di sorpresa all'ultimo?" si chiese, invece, Kisuke. Era sospettoso, lo era di natura, e non si pentiva mai di esserlo finché gli consentiva di avere maggiori possibilità di riportare a casa la pelle. Tuttavia, non era propriamente questo il caso: nonostante rimanesse guardingo nei confronti del Mukenin, questi rimase semplicemente pervaso della sua aura elettrificata, quindi caricando tutto il proprio peso su una singola spiccò un salto notevole in direzione del Momochi, ruotando il corpo a mezz'aria e caricando un calcio con quella stessa gamba.

    Dai Senkou - Rotazione Superiore
    DaiSenkou-RotazioneSuperiore_zps59d5383b
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questo calcio permette Ninja in fase aerea di scagliare un violento calcio verso il nemico scagliandolo ad una decina di metri di distanza. Essendo un calcio aereo ed unicamente usufruibile in tale circostanza, la gravità favorirà il colpo del Ninja causando una ferita di grave entità poiché il nemico rimarrà stordito per il turno successivo.
    Consumo: 8


    Quasi incurante della menomazione all'altra gamba, il movimento dello Yotsuki fu curato e preciso, ma questo non impedì a Kisuke di frapporre ancora una volta la propria Taglia teste elettrificata. Tuttavia, il risultato non fu esattamente identico: lo spadone non prevalse sul nemico, ma non accadde nemmeno il contrario, ed il Mukenin completò l'esecuzione del proprio Taijutsu finendo accasciato a terra, dalla quale non si sarebbe più risollevato. Kisuke colse l'occasione per conficcargli la punta dello spadone nel bel mezzo della schiena.
    «La prossima volta stattene in quel di Kumo a raccogliere banane, bonobo che non sei altro» disse Kisuke al cadavere, quasi con disprezzo, osservandolo dall'alto.
    «Ti devo la vita» quasi si sforzò di dire Shiki, avvicinandosi.
    «La devi alla Nebbia, con me sei apposto» sentenziò Kisuke, liquidando la questione per poi lasciarsi il cadavere alle spalle e rimettersi in fuga.

    Saburo
    Saburo_zps4yatlfnt
    Fisico: Morto;
    Chakra: 160-4(-40)= 0





    Shiki Kaguya
    Fisico: - Bruciatura da scossa d'entità medio-lieve all'addome;
    Chakra: 215-8-8= 199





    Tee Yotsuki
    Tee%20Yotsuki_zpskfpf2fwl
    Fisico: Morto;
    Chakra: 230-4-8-8-8-4-4-4-15-15-4-8= 152


    KisukeSPOILER_zpsiwe2rsyb
    ChakraFisicoMentale
    290-10(*2)-8-10(*6)-10-8-4-6-10-8-8-10-4-8+4(*40)-1-1-1-1-15-8-1(*2)-2(*2)-1(*2)-10(*2)-8-15-8-2+4(*10)-8-2-8-8-1-15-8-4-15-8-8-4-4-8-4-2-8(*2)= 115- Piccoli tagli e contusioni sparsi sul corpo;
    - Ferita d'entità grave al petto;
    - Lievi bruciature da scossa su tutto il corpo;
    - Stanco;
    Tripla Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai (10)Fili Metallici (30m)
    Shuriken (20)Fili Metallici (10m)
    Shuriken (2)Telescopio
    Senbon (20)Accendino
    Cartabomba (5)Pillole del Soldato (3)
    Cartabomba (1)Kit Grimaldelli
    Cartabomba Fasulla (4)Specchio
    Makibishi (30)Rotolo Cadaveri
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    Tasca Sup.Spada RaijinRiposta
    Fodero MinoreOttavaSpalla
    FasciaTaglia TesteSchiena
    AbbigliamentoSigilli di ProtezioneIndossati
    AbbigliamentoCopriocchioIndossato
    AbbigliamentoCoprinaso BendeIndossato
    AbbigliamentoGuanti RinforzatiIndossati
    AbbigliamentoAnello ReiPollice destro
    AbbigliamentoAnello KūMignolo sinistro
    AbbigliamentoAnello SeiIndice destro
    AbbigliamentoParabracciaIndossati
    AbbigliamentoParabraccia AltiIndossati
    AbbigliamentoParastinchiIndossati
    AbbigliamentoBendeIndossate
    AbbigliamentoScarpe con LamaIndossate
    Divisa Alternativa
    Armi da LancioAccessori
    Fumogeni (4)Radiolina
    CerbottanaTorcia Elettrica
    Sigilli d'Evocazione
    Armi da LancioShuriken Pesanti
    S. Tre Punte (30)Shuriken Maggiore
    Shuriken (20)Shuriken Maggiore


    Note- Sedici metri di Filo Metallico sono legati agli Shuriken Maggiori: otto ciascuno;
    - Quattordici metri di Filo Metallico sono legati a due Shuriken: sette ciascuno;
    - Dieci metri fi Filo Metalico sono legati ad un Kunai;
    - Tre Cartebomba sono legate ad altrettanti Kunai;
    - Due Cartebomba Fasulle sono legate ad altrettanti Kunai;
    - Simulacro dello Squalo applicato sulla Taglia Teste;


    Edited by Mr.Uchiha - 27/1/2017, 20:34
     
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    - Piccoli errori di battitura e una frase mezza troncata a cui dovresti prestare più attenzione.
    - La nube temporalesca non può deviare gli shuriken, almeno da descrizione nonostante la stessa possa forse leggermente ambigua.

    Detto ciò la missione è stata molto ben programmata ed una lettura molto interessante e piacevole. La missione è stata completata in modo egregio e mi è piaciuto il modo in cui hai gestito tutta la questione. Hai anche creato un collegamento di trama che ha reso più interessante tutto. Credo di non dover dire molto altro ancora, solo che puoi aggiungerti la missione e ben 950 Ryo.
     
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3 replies since 8/1/2017, 11:02   241 views
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