Missione Supaku Handoru

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    Jonin Supremo

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    Missione Supaku Handoru
    Missione a Servizio di:Mercato Nero
    Livello:A
    Esecutori della Missione:Kohaku Kyofu
    Il compito che ti viene assegnato quest'oggi è un comune assassinio, ma fai bene attenzione. Dovrai eliminare un Mukenin di livello A che tiene la sua base operativa nella zona di Reihou. Si tratta di un solitario, nonché nostro ex affiliato. Non è mai entrato ufficialmente a far parte di nessuna Organizzazione, però collabora e si mette a disposizione del miglior offerente nel campo della criminalità. Questo lo ha portato a fare il doppiogiochista, e adesso deve essere eliminato. Trovalo e uccidilo come meglio credi. In allegato troverai foto e dati.
     
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    narrato, parlati, pensati e cloni saranno nel colore corrispettivo del personaggio.
    Supaku/Kohaku, Telepatia Volatili, Altro 1, Altro 2, Altro 3, Hinode, Altro 5, Altro 6


    Hiraishin No Jutsu - Tecnica del Teletrasporto
    hiraishin_2_zpsqoacfj2l
    Villaggio: Tutti
    Livello: S
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica inizia permettendo all'utilizzatore di creare dei Sigilli magici ed applicarli su qualsiasi cosa. Una volta applicati sul soggetto scelto sarà possibile usare il Jutsu teletrasportandosi in un punto a scelta nel metro quadro dov'è posto il Sigillo. Se applicato su un Ninja il sigillo rimarrà al massimo impresso per due turni incluso quello d'utilizzo. Se impresso su un oggetto invece, il Sigillo vi rimarrà fino alla fine della Quest. Ovviamente una volta usato il teletrasporto, il Sigillo svanirà automaticamente. E' possibile usare il Justu per trasportare altri soggetti insieme all'utilizzatore, semplicemente toccandoli.
    Il Jutsu non necessita di Sigilli.
    Consumo: 15 per l'impressione del Sigillo


    Il suono dei suoi passi echeggiava nel corridoio. Il buio lo avvolgeva come una coltre nera, circondando i suoi abiti da ninja della ex iwagakure no sato mentre si muvoveva solitario tra le stanze del Covo. Nella mano sinistra, quella libera dalle bende bianche e infilata in un guanto senza dita nero, stringeva un piccolo rotolo. Nella destra una busta marrone chiara. Aveva già letto tutto, ogni cosa utile gli era stata consegnata ora non rimaneva che mettersi in azione.
    "Un'altra tacca sulla cintura" aveva pensato non appena si era visto recapitare la missione da Kamai. Aveva svogliatamente aperto il plico, fatto cadere sul tavolo i dati del ninja che doveva cercare mentre con i denti rompeva il filo rosso che teneva chiuso il rotolo. Non aveva però fatto in tempo a srotolare il secondo che i suoi occhi erano caduti sull'immagine allegata al fascicolo identificativo. Era rimasto pietrificato.
    Quel tatuaggio Solo due parole per congelare ogni altro processo mentale e fisico. Quel tatuaggio...io l'ho già visto...e so anche dove... Falshback si affastellavano nella mente, l'immagine di una bambina, una ragazzina allora, coperta con quel tatuaggio su spalla e mezzo viso, mentre muoveva la punta di un pennello scuro sulle pareti della sua casa. L'immagine dei suoi fratelli legati da viticci neri e indissolubili. L'inchiostro che diventava rosso mescolandosi al sangue.
    Non perse neanche un secondo a capire perché Hagoromo la voleva morta, non gli importava il motivo, ciò che voleva vedere a tutti i costi era la sua scheda identificativa. Ormai quanti anni doveva avere? Trenta? Forse di più...trentatrè...poteva essere.
    La scheda parlava dell'abilità nell'inchiostro, della capacità di manipolare Raiton, Fuuton e Katon, poteva essere davvero lei? Il nome era sbagliato, Akimiro l'aveva chiamata Nioko, ma la scheda parlava di una certa Akamane Sakura. Oltretutto tra i segni particolari c'era una cicatrice che la donna portava su quasi tutta la schiena insieme a quel tatuaggio. Una ferita mortale? Come era sopravvissuta? Non lo sapeva, c'erano troppe domande e nessuna risposta.
    Nioko, dei cinque, era stata l'unica irrintracciabile. Otojiro gli aveva detto che la ragazza viveva tra i monti a nord di Reihou, ma non era mai riuscito a trovarne traccia, coindicenze che questa donna fosse stata avvistata proprio nella stess città? Doveva saperne di più e per farlo aveva bisogno di recarsi sul posto.
    In poco meno di qualche secondo era già pronto, la sacca sulla sua schiena piena delle provviste per il viaggio, l'equipaggiamento pulito e al suo posto. Un bacio frettoloso sul capo biondo di Inode che ancora riposava nel letto dopo gli sforzi dell'ultima operazione della Mano ed era già fuori. Tornerò da te....tornerò... Pensava, ma la sua bocca era tesa in una linea di rabbia, l'unico occhio libero leggermente stretto, le bende sul viso a fasciarlo quasi fino a strizzare. Una parte di lui gli diceva che doveva essere freddo, logico, calmo. Doveva pianificare il tutto, come aveva fatto con Otojiro, doveva prepararsi allo scontro ma non aveva tempo per questo. Doveva trovarla e subito, doveva sapere se era davvero lei o no.
    CITAZIONE
    Akamane Sakura
    nioko_zpsvlmkfo8b
    Mukenin di livello A.
    Dettagli
    - Manipolatore dell'Inchiostro.
    - In possesso dell'elemento Fuuton, Raiton e Katon.
    - Contratto sconosciuto.
    Segni particolari: tatuaggio su spalla e metà del volto lato destro, cicatrice trasversale sulla schiena da spalla sinistra a fianco destro.

    Le strade di Iwa erano fango e sporcizia. Aveva piovuto da poco e nell'aria c'era quella umidità pungente che sembra entrarti nelle ossa per scuoterti tutto il corpo in brividi che ti lasciavano un senso di sporcizia interiore. A lui non importava, non era rilevante se ad ogni passo finiva per infilare i sandali in qualche pozza dall'acqua torbida, non gli importava se il vento leggero lo costringeva a sollevare il bavero cappotto fin sopra il naso fasciato mentre stringeva l'unico occhio libero sotto il cappuccio. In quel momento se qualcuno si fosse messo sulla sua strada sarebbe molto probabilmente finito steso per terra in preda a gorgoglii soffocati mentre un kunai gli spuntava dalla trachea. La mano sinistra era tesa, il meccanismo ad un passo dallo scattare. Era furioso.
    Non aveva più trovato informazioni su di lei e ora...ora questo. Non era possibile che un colpo del genere fosse puro caso, pura fortuna. No, non poteva esserlo. L'unica alterantiva era che la Mano sapesse, che sapesse del collegamento ma avesse voluto tenerlo per sé fino gli fosse piaciuto. Un caso? Se questa kunoichi non avesse fatto il doppiogioco Hagoromo lo avrebbe mai informato del seppur labile collegamento? Dubitava che lo avrebbe fatto.
    Odiava quell'uomo, quello scienziato dai denti neri e gli occhi gialli, con quel camice sempre sporco di sangue e prodotti chimici. Lo sguardo folle perso non più nell'ambizione del denaro, ma nella pura follia di giocare a fare il dio. Perché ormai sapeva che con tutti i suoi esperimenti esso era divetato più che ricco, ma non sembrava essere cambiato di una virgola, ogni risorsa che aveva sembrava spenderla in altre ricerche, altri macchinari, altri studi, mentre mandava le braccia del Covo a procurargli il materiale genetico che gli serviva senza il minimo sforzo. Sono il suo esperimento preferito... Gli aveva sempre detto questo lo scienziato. "Tu sei il mio numero uno", non aveva mai capito a cosa si riferisse, forse al fatto che il trapianto cellulare aveva avuto successo su di lui per la prima volta dopo mesi di tentativi a vuoto e questo aveva lanciato la carriera dell'uomo tra le fila dei più famosi scienziati del Mercato. Forse era qualcos'altro. Non lo sapeva.
    Ad ogni modo entrambi sapevano che, come in qualsiasi storia, un giorno la creatura si sarebbe rivoltata contro il creatore e allora a nulla sarebbe servito il sorriso sgangerato e la promessa di altro potere. Questo era solo un altro cenno di capo che lo scienziato gli stava facendo figurativamente, lui sapeva come lo sapeva anche Kohaku. Alla fine della loro relazione uno dei due non sarebbe uscito dal Covo vivo per raccontarlo e, per ora, Hagoromo aveva il coltello dalla parte del manico. "Fai quello che ti dico, quando te lo dico e ogni tanto ti darò qualche briciola per soddisfare la tua vendetta personale" sembrava quello il vero messaggio scritto tra le righe.
    Sospirò, rilassò un po' il pugno destro, chiuso a tal punto da sentire quasi le unghie dentro al palmo attraverso due strati di bende.
    Adesso non importava cosa pensava Hagoromo di lui, doveva soltanto muoversi a incontrare questa donna, per sapere se era davvero lei quella che cercava.

    Reihou era cambiata da come la ricordava. Non stava parlando di quando ci aveva vissuto da bambino, ovviamente, non ricordava quasi nulla di quei momenti, solo vicoli oscuri, fame e sangue. No, era cambiata da quando aveva fatto i suoi passi più di un anno fa, o due? Quando aveva dato la caccia a quel ninja bombarolo. Là dove il Covo gli aveva teso la sua prima prova che aveva affrontato inconsapevolemente.
    Sospirò, si mosse per i vicoli lievemente illuminati dalle finestre delle catapecchie. Sapeva già dove andare, gli erano rimasti pochi contatti in quella città abbandonata, sperava che sapessero qualcosa. Passò davanti al "Gallo Canterino", una locanda che aveva la propria vetrata coperta da assi di legno di seconda qualità. Sorrise lievemente sotto le bende, ricordava ancora il volo che aveva fatto attraverso quei vetri.
    Un'altra storia però, un altro racconto. Entrò nella locanda, si fermò sull'uscio ispirando l'aria di fumo e frittura tipica di quei posti. Il pavimento era coperto di segatura, uomini coperti e incappucciati stavano ai propri tavoli bevendo e giocando a carte. Era sempre l'ora giusta per bere nelle terre di nessuno, a nessuno importava cosa facessi, l'importante era non disturbare qualcuno di più grosso di te o finivi steso nel vicolo più vicino alleggerito di qualche parte del corpo o, meglio, morto. Individuò subito il suo contatto, un uomo secco, quasi scheletrico, appoggiato su uno dei tavoli più lontani, il corpo semicoperto di bende, le ossa che spuntavano dagli angoli delle spalle che facevano sembrare come se sotto al suo collo ci fosse più una gruccia a reggere quella maglia di cotone che dei muscoli.
    L'uomo era calvo, all'angolo della bocca teneva una sigaretta e aveva un lungo pizzetto grigio, doveva vere a malapena trentanni ma le rughe intorno agli occhi, il movimento tremante degli arti urlavano tossicodipendenza da un miglio di distanza.
    Il Covo lo teneva come risorsa, rifornendolo della sua amata eroina mentre lui faceva il suo lavoro, spiare agli angoli delle strade, senza farsi troppo notare. Un uomo senza più una vita davanti ma solo il prossimo incarico per la dose successiva, un uomo consumato, ma in quelle terre tutti lo erano.
    La mia droga è solo più costosa della tua ma anche io ne ho bisogno per andare avanti... pensava Kohaku mentre si sedeva al tavolo di Neiru, chiodo, un nome quasi appropriato quel un tipo del genere.
    Ho bisogno di informazioni, da qualche parte intorno a questa città, ho saputo che c'è il nascondiglio di un disertore del Covo....sai nulla? bisbigliò allungando sul tavolo un pacchetto marrone. Neiru sollevò gli occhi cerchiati dalle occhiaie profonde, ci mise qualche secondo a realizzare prima di allungare il braccio, aprire il pacco e trovare la foto con i dati della donna. Più una siringa piena, era meglio fargli vedere il pagamento subito, lo animava sempre. Il bendato allungò una mano premendola sopra il pacco e fissandolo dritto negli occhi, il patto era chiaro, aveva visto il premio, era tempo di parlare.
    Il tossico si raddrizzò lievemente prima di tornare di nuovo a piegarsi su sé stesso, come se non avesse la forza per stare sempre dritto. Si avvicinò continuando a rimanere appoggiato con entrambi i gomiti sul tavolo, lo fissò con i suoi occhi azzurri pieni di vene rosse in rilievo. Kohaku pensò che molto probabilmente sarebbe anche stato un bel ragazzo se la droga non lo avesse rovinato fino a quel punto. Un'altra vita forse, in un'altra vita sì, probabilmente sarebbe stato un uomo capace di spezzare molti cuori.
    Neiru si umettò le labbra, prese un profondo respiro e poi parlò in poche parole misurate. Passo dei Leoni, dieci miglia a nord-ovest, dicono che nessuno riesca ad attraversarlo vivo...forse può aiutare? Disse mentre stringeva con le mani venose il pacco sotto la presa ferrea del ninja. Il moro annuì aprendo leggermente la mano e permettendo al tossico di tirare fuori la siringa prima di infilarsela sotto le vesti, molto probabilmente l'avrebbe usata nella tranquillità della sua stanza.
    Senza dire una parola Kohaku infilò di nuovo il pacco in una delle tasche del cappotto e se ne uscì dalla locanda dirigendosi verso la porta Nord di quello che ormai era soltanto uno spettro del suo villaggio natale.

    Nue era scocciato da tutto questo, decisamente e fermamente scocciato. Sputò al lato della strada, colpendo sul volto uno dei mendicanti lì accasciati sul marciapiede. L'uomo non disse nulla, non appena, sollevato lo sguardo, incontrò il volto sfregiato del Ronin. Amava definirsi così, Ronin, non era propriamente il termine esatto gli aveva sempre detto Kazuto, lui non era mai stato un samurai, quindi non poteva tecnicamente definirsi ronin adesso. "Al diavolo stronzo, io mi chiamo come mi pare e piace..." Gli aveva sempre risposto Nue fino a quando l'uomo non lo aveva scocciato così tanto con i suoi piagnistei che aveva pensato bene di farli assaggiare Artiglio trapassandolo da parte a parte. Così chiama la sua katana, Artiglio, quale nome migliore per la lama di un personaggio così imponente e temibile come Nue il Ronin? Non c'era di meglio.
    Chi lo incontrava la prima volta spesso rideva del suo comportamento. L'appellarsi da solo, il gridare "Adesso assaggerai la lama del mio Artiglio!", molti tendevano a sorridere e questo faceva sempre comodo a Nue. Non era uno sprovveduto, non era diventato un mukenin a caso e sapeva bene che quando la gente tendeva a sottovalutarti, tendeva anche a fare errori. Errori che purtroppo contro di lui, tendevano ad essere gli ultimi della loro vita. Sorrise al pensiero di quel piscialletto sventrato a metà dalla sua lama. Cazzo sì, il giorno in cui si era liberato di quel piantagrane era stato uno dei migliori della sua vita. Era stato anche l'ultimo legame con la sua vecchia terra natia, Kumo. Un legame che aveva con molto piacere reciso una volta per tutte.
    Fuggire da quel dannato villaggio e intraprendere la vita dello spadaccino solitario si addiceva a lui. Era il suo biglietto per la gloria eterna, e venire riconosciuto come Nue il Ronin mentre entrava nei villaggetti dei paesani e sentire la gente bisbigliare degli orrendi massacri che si era portato dietro ad ogni sua apparizione era il suo sogno. Solo che ultimamente il Mercato non sembrava avere molta attenzione per lui.
    Lo avevano relegato a qualche banale e misera missione di assalto alle carovane nelle terre dei regolari. Nessun assassinio, nessun buon vecchio caro massacro. Niente di niente. Questo lo aveva fatto infuriare non poco. Come osavano definirlo "inadatto a missioni delicate di assassinio?" perché non amava muoversi nell'ombra come le fighette chiamate ninja? Come osavano davvero? Lui era un ronin, non un eunuco! Jibuto gli aveva negato più e più volte missioni più complicate, affermando che non sarebbe riuscito. "E questa?" gli aveva detto quando aveva sollevato un rotolo di una donna ricercata dal mercato.
    "Oh, lascialo stare, il contratto è già stato preso e poi quella kunoichi ha già ucciso molti uomini migliori di te, non è il caso di buttare così la tua vita" gli aveva risposto quell'infame, quel viscido bastardo nato da una cagna senza nome.
    Nue non aveva risposto, aveva lasciato che fosse stato Artiglio a farlo al posto suo. In due lampi d'acciaio quel miserabile sottoposto del mercato nero aveva perso braccio destro e gamba sinistra per poi finire trafitto dalla sua lama all'altezza della trachea. Lo aveva lasciato morire soffocato nel suo stesso sangue.
    Dei, uomini migliori di me, periti per mano di una donniciola? Ma scherziamo?? Ancora il pensiero lo aveva fatto bruciare. Beh, ovvio, era logico che quella donna molto probabilmente era forte, molto forte. Questo però non faceva altro che elevare la missione, il suo compito e conseguentemente la sua vittoria. Un altro era sulle sue tracce? Chi se ne fotteva, avrebbe sventrato anche lui senza nessun problema e raccolto la sua taglia con gioia insieme a quella della donna. Così si era mosso per le strade di Reihou, aveva raccolto le informazioni che quella fighetta bagnata si nascondesse sulle montagne verso Nord della città, e che molti uomini erano morti al Passo dei Leoni. Un buon nome per un campo di battaglia, sì decisamente un buon nome.
    Nue aveva fatto il suo sacco di provviste, aveva oliato per bene Artiglio e legato con fermezza il suo coprifronte rigato in testa avviandosi a prendere quello che gli spettava di diritto.
    La gloria in quelle terre andava presa come una donna in una fattoria sperduta nei boschi: da dietro, con le mani legate e senza chiedere il permesso a nessuno.

    Il Passo dei Leoni non spiegava molto del perché avesse preso quel nome. In quelle terre non erano soliti vivere grossi felini, il passo stesso era una grossa fenditura tra due montagne, forse una delle due ricordava la testa di un leone, ma bisognava essere fatti pesantemente di qualche acido per vedervi davvero qualcosa che non fosse stata roccia e neve. Ad ogni modo non aveva tempo da perdere, armato di tutto punto, con il sacco delle provviste di nuovo pieno, si era incamminato rapidamente verso la direzione idicatagli e finalmente aveva avvistato il passo tra le montagne. Si fermò nel tardo pomeriggio ai piedi delle montagne riflettendo sul da farsi. Molto probabilmente sarebbe stato meglio avvicinarsi con l'oscurità in modo da non essere notato, che ci potessero essere delle trappole sparse su quei monti? Probabile. Si fermò quindi a riposare prima di muoversi di nuovo verso il passo con il calare dell'oscurità.
    Era passata da poco la mezzanotte, la luna brillava alta nel cielo nella forma di falce e lui si muoveva circospetto tra i pochi alberi rimasti prima di atterrare sul terreno brullo. Il passo era sempre più vicino, riusciva a sentire il tipico odore della montagna, la freschezza del vento, freddo e pungente, non un filo di umidità nell'aria, l'odore degli aghi di pino. Era caduta anche una lieve nevicata giorni prima e i suoi sandali scricchiolavano ad ogni passo sulla poca neve rimasta.
    Il passo era un sentiero che sembrava quasi essere stato scavato all'incontro di due picchi montani, pochi e temerari mercanti passavano di lì, era chiaro che a Nord di Rehiou non ci fosse altro che qualche villaggio dimenticato dagli dei e in pochi pensavano che valesse la pena tentare, ma chi lo faceva si ritrovava davanti prospettive di guadagno non indifferenti considerando che quei villaggi non vedevano un mercante da mesi, forse anni. Una prospettiva allettante per dettare il proprio prezzo.
    Arrivato al passo si mosse con discrezione, osservò le pareti di roccia che passavano sia a destra che a sinistra, piccoli fiocchi di neve cadevano dalla cima delle montagne spazzate dal vento. Il passo era composto da sassi brulli, ghiaia e qualche serpaglia. Su alcune delle pareti di roccia c'erano dei graffi, come se un grosso orso si fosse rifatto gli artigli. Passò la mano guantata su uno di essi, i polpastrelli liberi della sinsitra che sentivano la roccia ruvida sotto di essi. I tagli erano lisci, perfetti, troppo per il colpo di un animale oltretutto gli artigli erano larghi quanto il palmo della sua mano. Si chinò sulla ghiaia osservando come in alcuni punti essa fosse macchiata da piccole gocce nere, inchiostro? Aveva già affrontato quella abilità peculiare in una missione con Arima, aveva visto poco però se non che erano in grado di evocare animali bianchi e neri che esplodevano in nuvole di inchiostro una volta feriti. Potevano essere stati feriti durante un assalto? Ma perché prendersela con dei mercanti che attraversavano il vallo? No non aveva senso. A meno che non fossero stati mercanti?
    Si mosse più avanti, si fermò poco dopo. C'era qualcosa di strano in quella parete di roccia, quella a sinistra sì. Non era riuscito a notarlo subito ma adesso era chiaro, era come se qualcuno avesse passato un grosso cucchiaio contro di essa e ci avesse scavato con perfezione via una porizione della parete. Un altro jutsu? Cosa era capace di fare un lavoro così perfetto? No, non era perfetto. Poteva vedere a terra, in mezzo alla roccia come parti dei sassi presentassero dei piccoli buchi, come se qualcosa ci avesse scavato dentro. Acido? Lava? Doveva essere qualcosa del genere, di sicuro non uno dei cinque elementi base. Sembrava aver liquefatto con perfezione la roccia. Un'altra innata quindi, ma se il suo bersaglio aveva l'inchiostro chi era che possedeva tale Jutsu? Poteva possedere anche lo Youton? Non pensava, no, non poteva essere. Hagoromo era una autorità nei trapianti cellulari, gli avrebbe potuto dire se il bersaglio ne possedeva uno o meno, no? Fece schioccare la lingua sul palato, non si poteva fidare di quel bastardo. Doveva prendere in considerazione tutte le ipotesi. Se era tutto opera della ragazza, voleva dire che aveva deciso di far piovere l'inferno contro quei poveri mercanti, lo dubitava. Questo voleva dire che, più probabilmente c'era stato uno scontro tra due shinobi e quello era stato il campo di battaglia? Il Covo aveva forse mandato altri ninja prima di lui? Probabile. Si tese leggermente, attendendo in qualsiasi movimento o suono che potesse avvisarlo di un attacco. Nulla sembrava echeggiare nell'aria se non quel freddo vento del nord.
    Continuò a cercare tra il passo, alla fine trovò chiazze rosse scure sulle rocce, molto probabilmente sangue rappreso. Ce ne era parecchio, spruzzato in molti punti, come se qualcuno avesse provato ad aprire il ventre di un uomo e ci avesse dipinto le rocce e la parete. Attraversò il passo sbucando dall'altra parte, cominciò a scendere cercando altre tracce. Altre gocce di sangue punteggiavano alcune rocce, alcune erano ormai sbiadite del tutto e non era stato facile trovarle. Lo scontro era continuato oltre il passo? Non sembrava, però un ferito doveva essersi trascriato fuori da esso. Continuò a seguire le tracce, sassi smossi, arbusti rotti e erba calpestata lo guidavano. Lo scontro non doveva essere stato più recente di una settimana. Alla fine arrivò in una piccola radura dove dell'acqua piovana sembrava essersi raccolta in una polla d'acqua. Lì trovò un cadavere.
    Era un uomo, non il suo bersaglio quindi, ed era riverso contro una roccia, seduto di schiena. Una mano teneva stretta una borraccia, l'altra era adagiata sul fianco, le dita senza unghie e sanguinanti. Era stato torturato? Forse, forse la donna lo aveva vinto e lo aveva torturato per le informazioni, poi lo aveva lasciato lì ma l'uomo non era davvero morto e si era trascriato fino a lì? Probabile.
    Si chinò per esaminarlo. Il petto sembrava scavato da altri tre artigli enormi, poteva quasi vedere i muscoli tranciati e il bianco delle scapole. L'uomo doveva aver sofferto parecchio per camminare fino a quel punto. Impressionante. Gli mancava l'occhio sinistro, sembravano averglielo cavato? Aveva forse avuto un Doujutsu? No forse no, forse era stato semplicemente parte della tortura. Senza farsi troppi problemi si fece strada tra i suoi averi personali, cercando una qualche informazione utile.
    La trovò sotto forma di un rotolo, era una missiva come la sua, ma non veniva dal covo, i Kanji e il simbolo recante in basso erano di qualche altra organizzione. Sembravano chiedere all'uomo le stesse cose che erano state chieste a lui: trovala, uccidila.
    Niente di strano, senonché in fondo al rotolo il mukenin aveva deciso di appuntare qualche pensiero personale.
    "Ho saputo da Hinaro che la donna si nasconde nei pressi del Passo dei Leoni, sembra aver preso il controllo di uno dei piccoli villaggi oltre il passo e non vuole che nessuno la disturbi. Loro le danno da mangiare, lei li protegge se c'è bisogno, anche se alcuni dei paesani sembrano essere stati costretti con la forza ad accettare l'accordo...Devo investigare, forse piazzerò una trappola con l'aiuto di alcuni di questi uomini."
    Quindi quel sangue sulle rocce non era solo dell'uomo ma anche di altre persone, ma che fine avevano fatto i loro corpi? Forse la donna li aveva rimossi? E allora perché non venire a prendere anche questo qua? Solo allora si rese conto che sul petto nudo dell'uomo era stato piantato un cartello di legno su cui erano vergati pochi kanji: "Territorio della Leonessa" recitavano. Sorrise lievemente. Ora capiva. Aveva voluto lasciare un messaggio a chiunque fosse passato di là. Interessante.
    Rimise ogni cosa a posto, non voleva toccare nulla nel caso in cui la donna fosse passata di là. Si girò per andarsene quando si accorse che l'unica cosa che non poteva cancellare erano le sue impronte sulla neve. Dannazione non ci aveva pensato. Beh poco male, in un modo o nell'altro doveva attirare la sua attenzione. Era abbastanza inutile quindi fare finta di non esserci. Senza pensarci due volte prese il cadavere, lo stese a terra, chiuse con una mano l'unico occhio rimastogli aperto e vi impilò sopra delle rocce per farvi un piccolo tumulo, almeno avrebbe riposato in pace.
    A quel punto cominciò a scendere il sentiero, forse avrebbe trovato qualche informazione al villaggio di cui vedeva piccoli puntini rossi nella valle lì sotto.

    Un lieve movimento tra le frasche. Una figura sinuosa si mosse tra le rocce. Aveva avvertito una presenza ma non sapeva esattamente cosa. Qualcuno però era entrato nel suo territorio, poteva sentirlo. Perché non la volevano lasciare in pace? Atterrò con eleganza nel mezzo del valico di roccia e sassi, osservò gli spruzzi di sangue sulle pareti con la gioia tipica che ogni artista riserva per una propria creazione su tela. L'unica differenza qui era che la tela erano pietre e il colorante era il sangue ma poteva lo stesso apprezzarne l'eleganza e la bellezza.
    Perché avevano voluto venire a cercarla? Era stato un suo errore, lo sapeva, se ne era pentita subito. Non avrebbe dovuto rubare quelle fiale dalla stazione di ricerca ma una parte di lei sapeva che aveva dovuto farlo. Doveva sapere, doveva sapere se il Mercato era finalmente riuscito a fare qualcosa, qualcosa per quelli come lei. Si mosse leggiadra sulle rocce, sembrava un fantasma, non una pietra si mosse, non un sassolino fu fuori posto. Arrivò dove aveva lasciato il corpo del ninja a mo' di monito. Le sue labbra carnose si tesero in una linea dritta di disappunto. Non era lì dove lo aveva lasciato. Ad essere sinceri non aveva prestato molta attenzine a come aveva sistemato le cose, era ferita e aveva solo bisogno di togliere i corpi di lì, e andare a fasciarsi le ferite, non aveva pensato a cose come inchiodare il dannato corpo di quel bastardo alla parete anche se, con il senno di poi, sarebbe stato l'ideale. Chi mai avrebbe pensato che quel ninja fosse sopravvissuto? Si mosse sulle rocce seguendo le scie di sangue e tracce di qualcun altro tra di esse.
    Arrivò alla radura, il corpo non era più lì, qualcuno lo aveva tumulato. Si chinò osservando impronte fresche sul terreno, passò una mano sopra di esse. Poteva essere che le avessero mandato qualcun altro a prenderla? Un altro cadavere pronto per morire sotto i suoi artigli? Sospirò mentre si avvicinava alla tomba dell'uomo. Strinse i denti mentre appoggiava una mano sulle pietre, chiuse gli occhi e attinse all'oscurità dentro di lei.
    Da qualche parte, là in fondo, nelle profondità del suo animo qualcosa si contorse ruggendo rabbiosa. Nioko, o come si faceva chiamare di questi tempi, Sakura, strattonò con violenza il guinzaglio immaginario con cui a volte riusciva controllare la creatura. Obbediscimi, empia creatura!
    Il silenzio rispose alla sua chiamata. Emise un piccolo urletto di insoddisfazione e rabbia, scalciò parte del tumulo prima di tornare a nascondersi nella foresta. Avrebbe fatto le cose alla vecchia maniera.

    Nue arrivò al passo. Un lieve fischio di approvazione uscì dalle sue labbra mentre vedeva il massacro ultimato. Sangue e ceneri se era un bello spettacolo. Prese nota mentalmente, un giorno avrebbe voluto riprodurre una scena del genere dopo il suo passaggio. Sorrise muovendosi tra le rocce, i suoi occhi allenati individuarono subito tracce del passaggio, sangue incrostato e fresco, movimenti. Era stato fin troppo abile a seguire le tracce, suo padre si era sempre vantato con gli altri del villaggio della sua abilità, fino a quando non si era pentito che gli dei lo avessero benedetto con quel dono il giorno in cui il suo stesso figlio lo aveva braccato nel bosco come un cinghiale ferito. Ah, quel giorno era stato un bel giorno per davvero, lo aveva classificato nella sua lista delle dieci uccisioni preferite, sotto lo stupro di quelle quattordicenne e della sua madre alla fattoria poco fuori Enrai e sopra lo sventramento di quel viscido di Kazuto. Bei tempi aveva passato, eh sì. Sperava di fare un'altra tacca sul dorso di Artiglio quel giorno, macché una sola, due! Due belle grosse tacche, segno che erano stati avversari degni del suo acciaio.
    Trovò subito la radura e, con disgusto, il corpo tumulato dell'uomo. Chi mai tumulava qualcuno? Si guardò intorno disgustato. Dove era finito? In un posto...civilizzato? Sputò a terra quasi come se il solo pensiero di quella parola lo avesse contaminato. Diede due calci al tumulo, facendo crollare pietre e sassi, scoprire il cadavere fu un gioco da ragazzi. Era ancora quasi fresco, non completamente decomposto. Estrasse il cadavere con violenza e lo lanciò nel laghetto poco lontano. Così doveva morire un uomo, a pancia sotto mentre lasciava che il proprio corpo decomposto contaminasse il più possibile la bellezza di un simile disgustoso paesaggio. Sorrise compiaciuto dell'operato. Si mosse trovando due paia di impronte sul terreno. Era il suo giorno fortunato, aveva trovato entrambe le sue prede. Il suo sorriso si allargò con una piega feroce nel volto mentre si muoveva rapido verso di esse.

    Kohaku entrò nel villaggio con il favore delle ombre. La luna era ancora alta nel cielo e le strade erano deserte. Solo due finestre ancora brillavano di una luce interiore. Qualcuno, pochi, erano rimasti svegli. Si mosse rapido tra i vicoli di terra battuta, avvicinandosi alla casa più grande, quella che abitualmente in questi conglomerati di piccole case di legna e paglia, era la casa del capovillaggio. Non aveva contato ogni singolo edificio ma non dovevano essere più di una trentina, considerando pure la presenza di qualche fienile o magazzino che non era certamente abitato. La casa più grande stava pressoché al centro del villaggio, era l'unica ad avere un piano sopraelevato e dava su una piazza circolare abbastanza grande al cui centro stava un pozzo di pietre intagliate.
    Le finestre della magione erano tutte al buio, stavano dormendo tutti molto probabilmente. In queste zone era difficile avere delle guardie che facessero le ronde la sera, quindi per un ninja del suo calibro era quasi tutto troppo semplice. Si mosse ad ogni modo con attenzione, silente come il vento che frusciava tra le foglie degli alberi lì intorno. Attento a dove metteva i piedi, muovendosi di ombra in ombra come un fantasma.
    Bikou Ninjutsu - Tecnica dell'Inseguimento Silenzioso
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    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Supplementaria
    Grazie a questa tecnica è possibile concentrarsi maggiormente sul celare la propria presenza ed in particolare ridurre notevolmente la probabilità d'essere individuati durante un inseguimento. Grazie a questa tecnica è possibile usufruire al meglio degli oggetti circostanti per nascondere la propria presenza al nemico.
    Consumo: N/A

    Arrivò nella parte posteriore dell'edificio, da lì sollevò lo sguardo verso le finestre al primo piano, osservando quale potesse essere la migliore da cui entrare. Grazie al controllo del Chakra nelle piante dei piedi, scalò con facilità la parete di legno arrivando alla apertura prescelta. Con un rapido movimento di polso, fece uscire il kunai dal meccanismo, lo afferrò e li infilò leggermente tra le due persiane di legno, erano abbastanza larghe da far passare la punta dell'arma e permettergli di sollevare il lucchetto di metallo che le teneva chiuse. Aveva scelto le finestre al piano superiore proprio per questo. Di solito comuni ladri non erano capaci di arrampicarsi fin a quel livello, sopratutto senza alberi intorno ad aiutarli, questo permetteva a chi costruiva le finestre di riservare delle difese e manifattura migliore per quelle al piano terra mentre quelle ai piani superiori spesso erano fatte con poca cura e attenzione. Una distrazione che aveva permesso dei vantaggi non indifferenti ad un ninja come lui. Certo, in un villaggio come quello, non c'era molto da rubare e un ninja poco aveva a che vedere, ma per raccogliere informazioni questo ed altro.
    Aprì con precisione le finestre, si infiltrò nella stanza e si mosse attento a non caricare troppo il peso sulle assi di legno. Era in un corridoio, da lì cercò la camera da letto, la trovò al secondo tentativo.
    Aprì leggermente la porta trovando due figure stese nel letto, una abbracciata all'altra. Avvicinandosi notò come entrambi erano piuttosto giovani per ricoprire la carica di capi del villaggio. L'uomo doveva avere non più di quaranta anni, la donna di sicuro qualche anno di meno, forse una decina. Con rapide mosse si assicurò che il suo volto fosse coperto dalle bende sul viso e si calcò bene il cappuccio del cappotto sul volto. A quel punto si chinò sull'uomo, kunai alla mano e, appoggiatolo con gentilezza sulla carotide, diede due scossoni permettendogli di svegliarsi. La mano bendata era già sulla bocca del povero malcapitato quando questo si accorse chi aveva davanti. L'uomo provò a muoversi ma il kunai di Kohaku era ben piantato con il dorso delle mano che appoggiava saldo sul suo petto, impedendogli di alzarsi dalla posizione sdraiata.
    Non sono qui per ucciderti, non costringermi a farlo però...Ho bisogno solo di poche risposte e poi me ne andrò, non rendermi le cose più difficili di quanto non sia necessario... Bisbigliò il ninja con lentezza, in modo che le parole arrivassero con precisione al suo bersaglio.
    L'uomo dopo qualche minuto di silenzio si rilassò visibilmente, provò con gli occhi a guardare la donna al suo fianco ma Kohaku lo tenne fermo. Sta dormendo, non le ho fatto del male, e non gliene farò...Rispondi rapidamente alla mie domande e potrai tornare a dormire...Ci siamo capiti?
    L'uomo lo guardò, gli occhi castani indecisi, cercavano di capire chi si celasse sotto il cappuccio. Dopo qualche secondo annuì.
    Bene rispondimi con un sì o un no... La voce appena udibile nel silenzio della stanza.
    Che un ninja che protegge questo villaggio? Un mukenin? Sì e sì. Ottimo aveva fatto centro almeno su quello.
    È qui contro la vostra volontà vero? Lei pretende nutrimento in cambio vi "protegge" ma è una protezione anche da sè stessa... doveva aver fatto centro anche stavolta. Interessante come per una volta le cose che aveva intuito erano andate al loro posto molto rapidamente.
    Sai dove si rifugia? Dove sta il suo covo? L'uomo sosse la testa ma Kohaku sentì le labbra muoversi sotto la mano. Forse aveva capito che davvero non era intenzionato ad ucciderlo ma ad eliminare la donna e quindi non aveva più molta paura ed era disposto a parlare.
    Lentamente Kohaku tolse la mano dalla bocca dell'uomo lasciandolo parlare. Non sappiamo dove si rifugi ma le provviste devono essere sempre portate nei pressi di una radura a Nord di qui, circa sette miglia... Sembrò sul punto di aggiungere altro ma si trattenne. Kohaku gli fece cenno di parlare con la mano. Altri hanno provato...È una kunoichi temibile...temo che fallirai anche tu...
    Il ninja bendato si erse in tutta la sua figura ammantata prima di bisbigliare un Non sono gli altri e sparire dalla stanza in un frusciare di vesti.
    Non sei il primo a dirlo Bisbigliò di rimando l'uomo prima di tapparsi la bocca per la paura di essere stato sentito.

    Si mosse nelle foresta. Ancora la luna accompagnava i suoi movimenti e si sentiva più che fiducioso delle proprie capacità di mimetizzarsi nella vegetazione per non essere avvistato. Come gli aveva detto l'uomo, la radura era a pochi minuti dal villaggio, pochi minuti per un ninja come lui, allenato a muoversi rapidamente e silenziosamente tra un albero e l'altro. Un uomo comune molto probabilmente ci avrebbe impiegato forse una ventina di minuti, per lui bastarono cinque, o poco più. Non era così capace di misurare il tempo dalla posizione della luna e delle stelle nel cielo ma gli sembrò comunque di averci messo molto poco. Atterrò sull'erba lievemente bagnata. Si mosse silente in quella piccola radura accorgendosi che al suo centro c'era un piccolo tempio di pietra. Era la tipica costruzione che si erigeva per rendere grazie agli spiriti del luogo. Una casetta scolpita nella pietra poco più alta di un metro, dalle fattezze cubiche con persino un piccolo recinto di legno intorno a proteggerlo. Si vedeva benissimo come fosse stata ben curata, lucheni e muschi di solito solevano apparire su queste costruzioni, assaltando il piccolo altarino ma invece questo era perfettamente pulito. Ai piedi dell'altare stava un grosso vassoio di pietra, là dove di solito venivano poggiati i sacrifici, di solito cibo e denaro, non era insolito vedere qualche moneta e ciotole di riso. Il vassoio era vuoto.
    Riflettè mentre si portava nell'ombra di un cespuglio. Le strategie erano due: o attendere il giorno del successivo "sacrificio" impersonando l'uomo che avrebbe portato l'offerta e poi attendere che la donna comparisse, ma gli sembrava stupido. Una persona del genere si sarebbe senza dubbio accorta di un simile strategemma, senza contare che sarebbe passato troppo tempo e questo avrebbe aumentato le sue probabilità di essere scoperto dalla donna. L'alternativa era cercare nei dintorni subito delle tracce che potessero indicare il passaggio della stessa per raggiungere l'altare e per recarsi da lì verso il suo rifugio. Decise per optare subito per la seconda scelta, si mosse nei dintorni, cercando al chiarore dei pochi raggi lunari un qualsiasi segnale del passaggio della donna. Sfortunatamente per lui la kunoichi era brava e non aveva lasciato quasi nessuna traccia. Quasi. Non era un esperto ma sospettava che qualcuno fosse passato su uno dei rami là sopra, si poteva vedere da del muschio mosso sul ramo. Un passaggio leggero, poco più di un dito, ma ben visibile a chi stava cercando.
    Proseguì nella direzione in cui gli era sembrato la donna avesse lasciato altre tracce ma poco dopo le perse di nuovo. Non era il migliore in queste cose, sì, qualche traccia sapeva trovarla ma non di uno shinobi esperto che non voleva essere trovato. Si accucciò sul ramo di un albero cercando di capire quale potesse essere la soluzione migliore, evidentemente il piano B era naufragato ora non rimaneva che l'A ma quello poteva essere facilmente compromesso. Dannazione, non aveva pensato le cose per bene e ora si trovava in una posizione impossibile. Non sarebbe mai riuscito a catturare la kunoichi.

    Una figura silente atterrò non lontano dal bendato. La donna si spostò una ciocca di capelli neri dal lato del viso dietro l'orecchio. E così ecco chi le aveva dato la caccia fino a quel momento. Non sembrava nulla di speciale. Un ninja qualunque, cappotto nero, uno squarcio di bianco sul viso per delle bende. Di sicuro il Covo ci teneva affinché i suoi membri facessero apparizioni teatrali. Osservò bene il ninja, quel poco che era riuscita a vedere dai suoi movimenti e dalla descrizione fisica poteva intuire chi fosse. Di che organizzazione doveva essere? Numerosi erano venuti, molti erano morti. Il cappotto nero sembrava il marchio del Covo ma non poteva esserne sicura. Di certo le bende sul viso e sulla mano sembravano gridare "laboratorio". Sospettava che Hagoromo fosse morto da tempo però, quando lei faceva parte di tutto era ancora una ragazzina e il vecchio scienziato era chiamato "Il produttore di fallimenti" per via delle innumerevoli cavie uccise sotto i suoi ferri. Per dieci anni l'uomo non era riuscito a produrre un successo e ancora si domandava come mai nessuno lo avesse ucciso. "Ci sono vicino" diceva ogni volta "così vicino che ne sento il sapore sulla punta della lingua". Scosse la testa. Akimiro aveva fatto il suo lavoro, molto meglio di quello scienziato. Un prurito le passò sulla schiena, là dove risiedeva la cicatrice che l'uomo con gli occhi rossi le aveva lasciato.
    Un rumore tra le frasche la mise in allerta. Si sollevò osservando nella radura, qualcun altro era arrivato? Il compagno del bendato? No non sembrava affatto, l'uomo era immobile anch'egli, osservava guardingo il nuovo arrivato.
    Questo era molto più appariscente dell'incappucciato. Calvo, il volto coperto da innumerevoli cicatrici di lama che sembrava qualcuno gli avesse spinto la faccia dentro ad un sacco pieno di gatti arrabbiati. L'uomo esibiva uno sguardo feroce mentre schiatava sull'erba la figura tremante di ragazzo.
    Allora? È questo il posto? è qui che la tua donna richiede i sacrifici per la sua protezione? Ad ogni parola le labbra dell'uomo si piegavano in un sorriso sempre più ampio. Spregiudicato, rabbioso, la katana che portava al fianco era con un manico nero e il fodero altrettanto, anche se la lacca e il tessuto sull'arma erano logori, usati fino all'inverosimile. Un esperto nell'arte? Portava un coprifronte rigato sulla fronte come se fosse un segno d'orgoglio.
    Si...si lo giuro è qui che portiamo il sacrificio...
    L'uomo rise, una risata cattiva, secca e piena di malvagità. Come è che l'hai chiamata? La puttana....ah sì, la Yomikata, il demone nudo avvolto degli stracci dei defunti...VIENI FUORI TROIETTA, SONO PRONTO A SPORCARE I TUOI STRACCI CON IL SANGUE DELLA TUA PRIMA SCOPATA Rise di nuovo senza tregua, il ragazzo che si era portato dietro tremava, incerto su cosa fare. L'uomo avanzò osservando l'altare che era stato eretto dagli abitanti in suo onore.
    Nonostante quello che dicesse la gente, Nioko non era venuta lì di sua spontanea volontà, gli abitandi stessi avevano chiesto a lei di farle da protettrice quando si era fermata al villaggio in cerca di cibo. Dopo la morte di Panku non si sentiva più la stessa e pensava che la reclusione fosse la sua unica speranza. Si era ritirata così su quei monti in isolamento, scendendo soltanto per comprare del cibo al villaggio. Gli abitanti avevano visto le sue capacità e le avevano chiesto aiuto in cambio di cibo e riparo. Non si era potuta rifiutare. Come diceva sempre Panku "Una mano tesa in queste terre è un fiore nel deserto..."
    Scosse la testa mentre un altro ciuffo di capelli neri le oscurava il viso. Appoggiò il pennello che aveva tra le dita sulle labbra rosse, respirò affannosamente, quasi stesse piangendo. Il pensiero di Panku la faceva sempre soffrire tanto.
    L'uomo continuava ad urlare ma lei si era ormai estraniata, osservò, sapendo bene come sarebbe andata a finire. Non vuoi uscire?? Ma come? Ho portato persino il sacrificio! Urlò l'uomo afferrando il ragazzo, sbattendolo contro l'altare e trafiggendolo con un fulmineo movimento di lama sull'altare stesso. La lama trapasso la pietra come fosse burro. Il ragazzino boccheggiò esterrefatto mentre i polmoni gli si riempivano di sangue, provò ad afferrare la lama ma quella venne estratta con altrettanta forza dal petto, tranciandoli tre dita nel tragitto e lasciandolo riverso sull'erba mentre una pozza di sangue si allargava sotto di lui. Avanti Demone! Pensavo che volessi proteggere questa gente!
    Vapori del suo sangue caldo si sollevarono nell'aria fredda mentre il giovane emetteva gli ultimi versi disperati prima che la sua anima lasciasse per sempre il corpo. Nioko chiuse per un attimo gli occhi pregando per l'anima del giovane. Sapeva fin troppo bene cosa significasse perdere la propria vita per mano di un uomo più forte di lei. L'ingiustizia più grande di sempre ma ora non era il tempo per discorsi filosofici. Riaprì gli occhi tornando al presente.
    Un avversario temibile, molto più di quell'ammasso di bende che sembrava essersi paralizzato sul ramo. Stava forse giocando a fare l'opossum? Pensava che se fosse rimasto immobile abbastanza a lungo forse se la sarebbe cavata senza essere notato? La donna ridacchiò tra sé e sé. Forse aveva un piano per togliersi di mezzo entrambe le scocciature in un colpo solo.
    Compose i sigilli per l'illusione concentrandosi sul suo bersaglio. L'uomo pelato e alterando ai suoi occhi l'aspetto dello shinobi incappucciato nel suo, quello della kunoichi dai capelli neri che si era prefissa di proteggere quel villaggio.
    Nessuno si accorse di nulla, solo dopo aver finito l'illusione lanciò un kunai con precisione contro il ninja incappucciato. Questo si riscosse subito dal torpore non appena sentì l'arma fischiare tra le foglie e saltò via. Un attimo dopo l'uomo atterrava al suolo, producendo un forte rumore di sterpi che attirò inevitamente l'attenzione del pelato. Perfetto!
    Magen: Kokoni Arazu no Jutsu - Tecnica della Falsa Postazione
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    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Genjutsu
    Questo Jutsu è un classico fra le Arti Illusorie: permette difatti all'utilizzatore di cambiare agli occhi dell'avversario l'aspetto d'una persona o d'un oggetto. L'oggetto che si andrà a trasformare manterrà la stessa dimensione e forma agli occhi dell'avversario e ne cambierà solo l'aspetto. Ad esempio, se la tecnica viene utilizzata su una persona la si potrà far apparire con un aspetto differente ma non potrà essere trasformata in un animale. Per far sì che la tecnica si attivi è necessario comporre una breve serie di Sigilli, senza l'obbligo che l'avversario ne veda qualcuno, ma quest'ultimo dovrà trovarsi ad un massimo di cinquanta metri dall'utilizzatore. E' possibile inoltre cambiare l'aspetto di una persona o un oggetto agli occhi di più persone senza che queste vedano i sigilli, attivando la tecnica e restando immobili per un turno senza poter utilizzare nel frattempo altri Jutsu. La tecnica dura finché non viene dissolta con il Kai o mediante una ferita d'entità media. E' possibile usare più volte la tecnica per alterare l'aspetto di più oggetti, ma non sarà possibile utilizzarla per modificare l'aspetto di Jutsu di natura elementale.
    Consumo: 4

    Il pelato ruggì di gioia scattando verso il suono, i suoi movimenti, katana sguainata e sollevata nell'aria erano quasi indistinguibili tanto era veloce. Scattò in avanti come un segugio appena udito il suono della volpe che esce dalla tana. L'incappucciato fece appena in tempo a saltare di nuovo che l'acciaio della lama baluginò nell'aria tranciando di netto il tranco di un piccolo albero alle sue spalle.
    Ti ho trovata puttanella!

    Kohaku atterrò sul ramo di un albero inorridito. Cosa diamine era stato quell'attacco dal nulla. Un kunai, era stato un kunai ma a lanciarlo non era stato quel pazzo di un pelato, no, c'era qualcun altro lì intorno. Ciò che lo lasciava interdetto era lo sguardo folle che l'uomo aveva avuto non appena era riuscito a posare gli occhi su di lui, gioia, rabbia e una ferocia di un tipo diverso da quella che vedeva in altri uomini quando volevano ucciderlo. Sembrava lascivo.
    Saltò di nuovo mentre il mukenin della nuvola lo seguiva, tranciando di netto anche il ramo su cui stava. Non puoi sfuggirmi all'infinito troietta! Vieni qui che ti faccio assaggiare la mia spada!
    Kohaku lo guardò interdetto, come lo aveva chiamato? Non aveva tempo di pensare a cosa stava succedendo, quell'uomo non sembrava intenzionato a lasciarlo, nonostante non fosse lui il suo bersaglio e non gli importava sapere perché o per come. Atterrò sul un altro ramo e con un gesto fluido staccò il cappuccio dalle spalle, scagliandolo contro il suo avversario in modo da esser libero finalmente per il combattimento. L'uomo stranamente non tranciò il vestito ma semplicemente si limitò a deviare di lato apparendo così vicino a lui con la lama sollevata nell'aria che Kohaku per poco non perse il controllo del chakra sul ramo. La lama dell'uomo brillò per un secondo ma il ninja del vento aveva già visto questo trucchetto degli shinobi katana tempo prima e la sua lama vibrante era già uscita dal fodero ad intercettare il vero fendente dell'avversario.
    Kumo-Ryū: Damashigiri - Taglio dell'Inganno
    Kumo-RyDamashigiri-TagliodellInganno
    Villaggio: Kumo
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questa Tecnica il Ninja eseguirà un rapido taglio dal basso verso l'alto. La caratteristica di questo colpo risiede nel fatto che il Ninja immetterà il proprio Chakra all'interno della lama, facendole assumere un colorito dorato che all'ultimo momento, esploderà in un bagliore accecante conferendo al colpo una imprevedibilità inaspettata. L'avversario sarà infatti improvvisamente accecato, seppur per poco più di un istante, e non potrà vedere la lama dello Shinobi che cambierà repentinamente posizione, trasformandosi in un taglio orizzontale. Il colpo ha alte probabilità di successo nel caso in cui l'avversario decida di pararlo o di rimane entro la portata della lama. Infliggerà danni medi da taglio.
    Consumo: 4

    Kenjutsu • Niten Ichi - Arte della Spada • Due Cieli in Uno
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    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Kenjutsu
    Questo stile di combattimento permette di sfruttare appieno le potenzialità di qualsiasi spada sia paragonabile ad una wakizashi o ad una katana, consentendo all'utilizzatore d'eseguire fendenti rapidi e generalmente abbastanza imprevedibili, almeno per i parigrado non in grado di combattere secondo questo stile. Mentre tale Tecnica è attiva, la velocità dei colpi sferrati con la spada aumenterà di ben due gradi.
    Consumo: 4 (A Turno)

    Parò il colpo e provò subito a menare un fendente con l'altra lama vibrante verso il viso del suo avversario. Con suo stupore quello aveva giò scansato l'attacco e si era portato al suo fianco. Kohaku strabuzzò l'unico occhio libero alla vista dell'avversario che invece di mentare un colpo mortale si limitò a passare il fendente di spada all'altezza del suo petto per lasciargli un taglio trasversale. Lo shinobi grugnì di dolore mentre del sangue spillava sulle vesti nere e lui stesso roteava in cerchio allontanando l'avversario da quel vortice di lame.
    Atterrò lontano ma il pelato lo attaccò di nuovo. Ogni colpo gli mostrava quanto poco fosse capace ed efficace nel corpo a corpo, ogni volta che si apriva un'apertura, lo shinobi invece di menare un colpo più che grave, si limitava a riempirlo di tagli. Kohaku si rese conto con freddezza che l'avversario stava giocando con lui e questa cosa non gli stava piacendo affatto. Aveva iniziato lo scontro pensando di risparmire le energie perché sapeva che lì intorno doveva esserci il suo bersaglio che era riuscito sapientemente a metterli uno contro l'altro, ma ormai non era più tempo per giocare.
    Doton: Chōkeijūgan no Jutsu - Tecnica dell'Ultra Alleggerimento della Materia
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    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica di elemento Doton permetterà di diminuire il peso di qualsiasi soggetto od oggetto semplicemente toccandolo. Se utilizzato sugli oggetti, sarà possibile annullarne il peso per spostare cose altrimenti impossibili da muovere. Può essere utilizzato su Pacchi di Armi Piccole o Minori o singole Armi Medie o superiori, permettendo di lanciare o di combattere più facilmente con qualsiasi Arma. Le Armi se lanciate risulteranno essere lanciate con una forza di due gradi superiore. Se utilizzato su Evocazioni sarà possibile diminuire il peso di Evocazioni fino alla Taglia Grande. La tecnica può essere utilizza anche su oggetti fisici impiegati per tecniche, come la Sabbia, l'Argilla o l'Inchiostro, in questo caso va utilizzata prima che gli oggetti vengano impiegati per creare una tecnica oppure successivamente sulle creature evocate con il materiale, la velocità della tecnica/evocazione aumenterà di un grado. Stesso dicasi su Evocazioni di un qualsiasi Contratto. Se utilizzata su soggetti, il loro peso verrà annullato permettendo a chi viene toccato, utilizzatore compreso, di volare, sfruttando le correnti e annullando il peso corporeo per poter andare dovunque si desideri. La velocità in volo sarà media ed eventuali potenziamenti e depotenziamenti fisico-motori non la influenzeranno. Se il soggetto già è capace di volare, la sua velocità in volo aumenterà di due gradi. La velocità del soggetto a terra sarà superiore di ben due gradi. Tuttavia il radicale cambio di peso condizionerà pesantemente la forza del soggetto influenzato che calerà di ben tre gradi. La tecnica ha una durata di tre turni e può essere annullata dalla Tecnica dell'Ultra Aggravamento Roccioso.
    La tecnica non può essere utilizzata più volte sullo stesso soggetto e non può essere utilizzata in combinazione con la Doton: Keijūgan no Jutsu - Tecnica dell'Alleggerimento della Materia. Se utilizzata per volare a scopo di viaggio durante una Quest, la sua durata potrà essere protratta fino ad un massimo ventiquattro ore, con un solo utilizzo.
    Richiede la Doton: Keijūgan no Jutsu - Tecnica dell'Alleggerimento della Materia in Scheda.
    Il Jutsu non necessita di Sigilli.

    Consumo: 15

    Avanti troietta, pensavo fossi molto più combattiva di così! Perchè ti stai trattenen...
    Kohaku scattò in avanti in un vortice di lame mentre menava due affondi con una velocità quasi inverosimile tanto da far zittire subito il suo avversario mentre la lama vibrante mancava il bersaglio, l'altra si era conficcata saldamente nella spalla dello shinobi. L'uomo grugnì di dolore indietreggiando di un paio di passi prima che le sue palpebre sbattessero e la sua bocca si aprisse boccheggiando.
    Ma che...razza di trucco è questo??? Tu non sei la puttana!
    Kohaku si fermò sollevandosi un poco dalla posizione di guardia ma non abbassandola. Con rapidità lanciò entrambel e lame vibranti contro il suo avversario, una dopo l'altra guadagnando terreno e cominciando a comporre i sigilli per la Chakra no Kyshin. Entrambe le sue lame vennero deviate con abilità dallo shinobi katana ad ogni colpo una parola del bendato veniva accompagnata.
    No....idiota...
    I sigilli vennero ultimati e improvvisamente Kohaku riprese coscienza di ciò che lo circondava e della presenza di un'altra persona tra di loro. Una presenza che era....Là! Si girò appena in tempo per vedere la donna, nascosta tra i cespugli e intenta a comporre una serie di sigilli. Raiton! pensò il ninja sollevandosi in aria grazie all'alleggerimento un attimo prima di vedere la donna schiantare al suolo la mano per cospargere di fulmini il prato sotto di loro.
    Chakra No Kyshin - Risonanza del Chakra
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    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questo Jutsu l'utilizzatore farà fluire il Chakra dal proprio corpo emettendo, costantemente, delle lievi onde di Chakra, impercettibili se non per chi è capace di vedere i flussi o di percepirle altrimenti. Queste onde si propagheranno nell'aria, risuonando con qualsiasi altro soggetto o evocazione che sia in possesso o sia composta di Chakra, permettendo al Ninja di percepirne dimensioni e posizione esatta. Le onde di Chakra copriranno un'area dal raggio di cinquanta metri e saranno molto precise, permettendo di distinguere chiaramente un'entità di Chakra dall'altra senza alcuna difficoltà anche se non si potrà capire a chi esso appartiene. Sarà solo possibile distinguere il numero delle fonti di Chakra, quindi non si potrà distinguere un clone fisico dall'originale.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Denpō Sekka - Sovraccarico Energetico
    Lighting_surge
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette all'utilizzatore, dopo aver accumulato una grande quantità di Chakra di tipo Raiton nel palmo di una mano, di scaricarlo repentinamente a terra provocando una scarica elettrica che si propagherà rasente al terreno per un'area lunga venti metri e larga otto. Venire colpiti comporta il ricevere una scarica elettrica di entità media. Inoltre le parti colpite rimarranno semi-paralizzate causando un calo motorio di un grado per due turni.
    Consumo: 8

    I fulmini imperversarono nell'erba, lasciando sprazzi di nero e bruciato ma non sembrarono colpire nessuno. Lo shinobi Katana sembrava essersi salvato con il controllo del Chakra sul tronco di un albero. Kohaku si mosse per aria le mani già impegnate in altri sigilli, il corpo che fluttuava per permettergli di posizionarsi così da avere sott'occhio entrambi i suoi avversari. Intanto il suo corpo continuava a sollevarsi in aria e ormai aveva raggiunto quasi i dieci metri di altezza, inspirò quanta aria aveva in corpo e soffiò su un diametro di venti metri sotto di lui una pioggia di senbon d'aria compressa.
    Per parecchi secondi la foresta echeggiò sorda mentre veniva crivellata dal suo fuuton, schegge di legno esplosero ovunque mentre aberi venivano trapassati come se fossero stati fatti di carta, lo shinobi katana si mosse agilmente nella foresta, cercando di evitare il più possibile i colpi senza però riuscire ad evitare di essere ferito da un paio. La kunoichi aveva risposto sollevando davanti a sé una parete di vento compatta che aveva come risultato spazzato ancora di più la poca vegetazione rimasta. Con sopresa del bendato però, il finto samurai non si era allontanato dal campo di battaglia, nè aveva approfittato della sua pioggia di senbon incorporei per ripararsi sotto qualche copertura, no, aveva mirato dritto alla kunoichi avvolta dai flutti di vento e mentre ancora il bendato stava facendo piovere fuuton sopra di loro, il finto samurai sferrò il suo attacco, fulmineo e letale. Kohaku riuscì sol oa vedere un baluginio di acciaio nell'aria, un lieve lampo e poi il muro d'aria trapassato come se fosse stato burro e la donna cadere a terra con uno spruzzo di sangue che si sollevava dalla sua spalla.
    Quando tutto finì si ritrovarono in tre su un campo di battaglia spazzato dal vento, alberi e cespugli erano stati ridotti in frantumi. Kohaku atterrò al suolo immediatamente, era tempo per lui di agire o gli effetti dell'allggerimento sarebbero stati vani in tutto ciò. Allo stesso tempo però, individuato l'avversario non aveva più tempo per giocare, nè poteva permettersi il lusso di sottovalutare ben due avversari così capaci. Un rapido gesto di mano scoprì l'occhio sinistro mentre il baluginare rosso dello sharingan tingeva di blu la sua vista.
    Fuuton Shinkūgyoku - Missili d'Aria
    MissilidAriainSuccessione shinkudama_zps2ed7e867
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Per effettuare questa tecnica, dopo una breve serie di sigilli, bisognerà aspirare dell'aria a pieni polmoni per poi espellere quest'ultima in due forme differenti, scelta al momento della espulsione. Nella prima variante si espellerà progressivamente l'aria impastata con il Chakra Fuuton in cinquanta senbon semitrasparenti, lunghi cinquanta centimetri, che viaggeranno ad alta velocità, verso la direzione prestabilita mediante il semplice movimento della testa, arrivando ad un massimo di trenta metri di distanza dal loro utilizzatore. I senbon sono capaci di perforare qualsiasi oggetto, ognuno di essi singolarmente causerà una ferita medio-grave da taglio ma, in base al numero di colpi andati a segno, si potranno riportare ferite fino ad un massimo di grave entità complessivamente. Nella seconda variante l'utilizzatore dovrà ruotare leggermente il busto su se stesso mentre espelle tutta l'aria impastata con il Chakra Fuuton nella forma di una sfera d'aria, semitrasparente, dal diametro di tre metri che procederà a velocità alta fino ad un massimo di venti metri. La Sfera causerà numerose ferite da taglio pari ad una ferita di grave entità.
    Necessaria in scheda la Fuuton Shinkuu Taigyoku - Sfera d'Aria Superiore
    Consumo: 15

    Kaze no Shōheki - Barriera del Vento
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    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica prettamente difensiva di alto livello permetterà, al termine di una brevissima serie di sigilli, di evocare intorno all'utilizzatore un turbine vorticante di vento che lo avvolgerà a trecentosessanta gradi proteggendolo da una qualsiasi tecnica di livello A o inferiore. Il turbine si presenterà come un ovale largo sei metri e alto dieci. La tecnica può essere mantenuta fino alla fine del Turno ma in quel caso non si potranno eseguire altre tecniche che non siano A Turno e che siano state attivate prima della tecnica.
    Consumo: 15

    Iai Giri - Taglio della Spada Nascente
    TagliodellaSpadaNascente
    Villaggio: Kumo
    Livello: B
    Tipo: Kenjutsu
    Si tratta d'un semplice ma micidiale colpo di spada. Consiste nello sfoderare la spada, eseguire un fendente a due mani verticale, e rinfoderare l'arma. Questo colpo può superare difese di livello A e l'avversario non vedrà praticamente nulla del colpo. Infatti vedrà l'utilizzatore portare la mano verso il manico e subito dopo il fendente sarà già stato eseguito. Solo Shinobi dal rango ANBU, o di pari velocità all'utilizzatore, potranno accorgersi di cosa è successo. L'unica pecca di questa tecnica è che, prima del colpo, serve un secondo di preparazione e questo basta all'avversario per uscire dalla portata nemica. Ovviamente se la tecnica viene usata frequentemente, il nemico riuscirà a prendere con maggiore facilità delle contromisure. I danni derivanti da questa tecnica sono d'entità grave.
    Consumo: 8

    Sharingan Tre Tomoe (Sp.Jounin)
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    Livello: B
    Tipo: Doujutsu
    Sviluppata la terza Tomoe l'Uchiha può, nel caso si accorga di essere preda d'un Illusione, dissolverla istantaneamente, anche se a base uditiva nel caso in cui le suddette Illusioni coinvolgano il senso della vista. Può inoltre utilizzare qualsiasi Genjutsu semplicemente con lo Sharingan senza usare alcuna impostazione delle mani, se la vittima ne incrocia lo sguardo. Lo Sharingan dona capacità di preveggenza permettendo all'Uchiha di prevedere qualunque attacco fisico, movimento, Taijutsu e Ninjutsu e capire se è una tecnica a base elementale o meno, e di conseguenza l'elemento utilizzato per la tecnica. Tuttavia, ogni schivata o contromossa è vincolata ai limiti fisici dell'utilizzatore. E' possibile inoltre copiare qualsiasi Taijutsu, Ninjutsu e Genjutsu visto ed utilizzarli in combattimento fino al termine dello stesso.
    Consumo: 10 (A Turno)

    Scattò in avanti l'alleggerimento superiore era ancora con lui. In un lampo fu tra l'uomo e la donna ancora riversa per terra, che aveva sollevato la mano insanguinata davanti al viso.
    Il pelato interruppe l'affondo a metà contro la donna per usare l'inerzia del colpo e dirigerla verso Kohaku con un sorriso. Si era aspettato quella mossa da lui a quanto pareva ma la mescolanza di previsione e velocità aumentata gli permisero di scansare il colpo come se fosse stato menato da un ragazzino inesperto. La lama dello shinobi vibrò nell'aria a pochi centrimetri dal suo volto, passando accanto alla guancia destra e lasciando soltanto un lieve filo rosso su di essa. L'uomo strabuzzò gli occhi ma poco tempo ebbe per realizzare cosa stava succedendo che il bendato aveva già estratto il kunai dal meccanismo per piantarglielo nella coscia destra con un rapido affondo. Non fece in tempo però a godere del momento di gloria che improvvisamente accanto a loro qualcosa di bianco e nero eruttò dal suolo. Lo aveva visto all'inizio con la coda dell'occhio sinistro, un enorme concentrato di Chakra che era avvampato, quello lo aveva avvisato in tempo.
    Ninpou: Chojuu Giga - Arte Ninja: Ultra Illustrazione Animale
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    Villaggi: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    La capacità di controllare l'inchiostro è ai massimi livelli, consentendo all'utilizzatore di disegnare creature di taglia fantastica, mettendo così a frutto in modo assoluto la fantasia dello Shinobi. Questa taglia non ha limiti di dimensioni, si possono creare topi grandi quanto elefanti o giraffe grandi quanto un ragno. Le creature disegnate di taglia fantastica potranno godere di tutte le facoltà disegnabili contemporaneamente, potendo così avere sia ali, pinne che corna con cui combattere. Le creature disegnate sono di dimensioni pari a quelle della taglia enorme possono abbattere difese di livello B e godono di capacità fisico/motorie pari a quella dell'utilizzatore; se dimensioni inferiori alla taglia enorme altrimenti a livello di capacità fisiche saranno d'un grado inferiore ma in compenso avranno capacità motorie superiori di un grado. Nel caso in cui siano di dimensioni superiori a quelle di taglia grande potranno essere cavalcate da ben due soggetti senza causare alcun impedimento alla creatura. Potranno essere distrutte da un Jutsu di Livello A o superiore.
    [Taglia Fantastica: 1 Creatura]
    Consumo: 15

    Si mosse in tempo che una enorme zampata di un leone bianco e nero si abbattè al suolo sollevando numerose rocce e detriti. Atterrò lontano mentre scivolava all'indietro sull'erba. L'animale che gli si parava davanti era enorme, molto più grande di un elefante per dimensioni e stazza. L'animale abbatté altre zampate sul terreno cercando di schiacciare sotto gli artigli la figura dello shinobi di kumo che però riuscì a scampare all'assalto. La bestia si mosse abbattendo alberi e ruggendo selvaggiamente mentre uccelli e animali della foresta scappavano a quel rumore assordante. Kohaku si mosse a disagio spostando il peso da un piede all'altro, incerto sul da farsi, notò come il samurai fosse impegnato a combattere contro la bestia agitando la spada e scagliandole contro kunai e shuriken e decise di spostare l'offensiva contro il suo bersaglio principale che sembrava molto più temibile.
    Si mosse, grazie alla percezione del Chakra poteva avvertire dove fosse solo che...si stava allontanando dal campo di battaglia? Il bendato corrucciò le sopracciglia mentre chiudeva l'occhio sinistro per risparmiare Chakra iniziando l'inseguimento prima di sentire un forte botto alle sue spalle unito al ruggito di dolore dell'animale. Un attimo dopo schizzi di inchiostro bagnarono il campo di battaglia e la risata folle dello shinobi katana echeggiò nell'aria. Merda!
    Rapido disattivò la Kyshin ed evocò un Kage Bunshin con una semplice impostazione delle mani, mandandolo dietro alla kunoichi. Grazie alla ferita del samurai poteva vedere tracce di sangue che avevano macchiato il sottobosco, non sarebbe stato difficile seguire le sue tracce ora. L'originale si voltò, pronto ad eliminare una volta per tutte quella scocciatura che era diventata l'uomo pelato.
    Hiraishingiri - Fendente del Dio del Fulmine Volante
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    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Kenjutsu
    Kenjutsu di livello estremo, l'Hiraishingiri consiste nel sfoderare la lama e lanciarsi con sorprendente velocità contro un avversario per colpirlo in modo diretto. La tecnica inizia in fase di spostamento con un movimento rotatorio della spada, sicché l'attacco che viene prima scambiato per un comune fendente orizzontale si rivela molto più complicato da evitare in quanto il nemico si ritrova spiazzato dall'elevatissima velocità a cui viene vibrato il colpo, capace di arrecare un danno grave alla vittima che colta di sorpresa avrà difficoltà a difendersi in fretta.
    Consumo: 15

    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)


    Nue rideva mentre schizzi di inchiostro bagnavano il suo corpo. Ah, era quasi dolce quanto il sangue quel liquido che gli scorreva sul corpo, solo che non era caldo e non sapeva di ferro. Sputò un grumo nero prima di far roteare la spada nell'aria. Nessuno era alla sua altezza, non di certo quel banale animaletto da quattro soldi. Con rapidi movimenti si era portato verso i suoi avversari solo per vedere la ragazza fuggire e l'uomo pieno di bende voltarsi verso di lui prima di mandarle dietro un clone. Cloni, phua, l'arma degli uomini senza palle ma apprezzava la strategia della mossa, non voleva perderla. Lui non avrebbe avuto bisogno di un clone per seguire le tracce della donna, sapeva più che egregiamente seguire le sue tracce e ora che l'aveva ferita il sangue avrebbe fatto il suo lavoro. Il suo corpo buttava sangue da molteplici punti ma la sua resistenza temprata da anni in quelle terre e dalla molteplici ferite lo facevano sentire come se nulla fosse successo, beh quasi come se nulla fosse successo. Poteva ignorare il dolore fino ad un certo punto. Era per questo che molto probabilmente non sarebbe riuscito a prendere entrambi se avesse speso troppo tempo dietro al ninja bendato. Quel ridicolo ometto lo lasciava più irritato che mai come fosse riuscito a scansare la sua lama ancora se lo chiedeva ma non era un problema, aveva sbagliato, la prossima volta non avrebbe fatto lo stesso errore.
    L'uomo lo fissava con sguardo fermo le bende dell'occhio sinistro sollevate sulla fronte adesso. Quell'occhio, l'aveva visto soltanto per un attimo, un baluginio cremisi prima di essere assalito da quella bestia di inchiostro. Era davvero interessante.
    Allora.. disse roteando la spada e cominciando a camminare di lato, l'avversario si mosse di conseguenza, ora giravano in cerchio uno squadrando l'altro. Non ho molto tempo da perdere storpio, vedi di farti da parte e lasciare i grandi alle loro faccende...
    L'uomo sbuffò sonoramente. Quella era la mia battuta
    Nue sorrise malvagiamente, tanto meglio, aveva intenzione comunque di attaccarlo alle spalle se avesse provato a fuggire. Scattò in avanti sollevando la lama al chiaro della luna ma subito si immobilizzò quando l'occhio rosso del suo nemico baluginò nell'oscurità.
    Improvvisamente si sentì come se una lama invisibile l'avesse aperto da parte a parte, vide il mondo girare intorno a lui, la testa atterrare al suolo nell'erba mentre gli occhi fissavano la parte inferiore del corpo recisa dal resto lì accanto. Boccheggiò mentre cercava di riprender fiato, il dolore era sordo e imponente, che diamine era successo? Un attimo dopo l'oscurità lo avvolse e improvvisamente ripiombò nella realtà, il corpo intero, la katana tra le sue mani, il fruscio del vento tra gli alberi. Il suo corpo era scosso da brividi, spasmi muscolari e il tramua ancora si riverberavano ad ondate in ogni arto.
    Sharingan Tre Tomoe (Sp.Jounin)
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    Livello: B
    Tipo: Doujutsu
    Sviluppata la terza Tomoe l'Uchiha può, nel caso si accorga di essere preda d'un Illusione, dissolverla istantaneamente, anche se a base uditiva nel caso in cui le suddette Illusioni coinvolgano il senso della vista. Può inoltre utilizzare qualsiasi Genjutsu semplicemente con lo Sharingan senza usare alcuna impostazione delle mani, se la vittima ne incrocia lo sguardo. Lo Sharingan dona capacità di preveggenza permettendo all'Uchiha di prevedere qualunque attacco fisico, movimento, Taijutsu e Ninjutsu e capire se è una tecnica a base elementale o meno, e di conseguenza l'elemento utilizzato per la tecnica. Tuttavia, ogni schivata o contromossa è vincolata ai limiti fisici dell'utilizzatore. E' possibile inoltre copiare qualsiasi Taijutsu, Ninjutsu e Genjutsu visto ed utilizzarli in combattimento fino al termine dello stesso.
    Consumo: 10 (A Turno)

    Shikumi no Jutsu - Tecnica Della Morte Vissuta
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    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Genjutsu
    Questa straordinaria illusione, permetterà all'utilizzatore di far visionare nella mente della vittima, la scena della sua morte. Lo shock che proverà quest'ultima sarà notevole e vedrà ogni cosa dagl'occhi di se stessa ma portata ad uno stato critico. Questo jutsu per essere effettuato richiede una condizione, ovvero quello di incrociare il proprio sguardo con quello della vittima. La visione è chiaramente dettata dall'utilizzatore e la strategia più utile, è quella di non far cambiare l'ambiente circostante ed ottenere una morte realistica dell'avversario, così che egli non capisca sia un illusione. E' possibile muoversi, ma solo leggermente, durante il Genjutsu. Per uscire dal Jutsu bisogna infliggersi una ferita di medio-grave entità. Se la tecnica va a segno l’avversario sarà più lento di due gradi per tre turni oltre a essere visibilmente scosso e, nel peggiore dei casi, quasi paralizzato.
    Consumo: 15

    Sollevò lo sguardo verso il suo avversario, immobile, fermo a pochi passi da lui. Un movimento del piede dell'uomo sollevò da terra una di quelle spade corte che prima aveva usato per attaccarlo. Giusto le aveva deviate prima e una era atterrata lì vicino. L'uomo si avvicinò con precisione un passo dopo l'altro. Lama e kunai iniziarono a piovere su di lui in una serie di fendenti e affondi che Nue mal riusciva a tenere testa, numerosi tagli si aprirono sulla sua pelle, era indebolito, poteva sentirlo, troppo debole per tenere testa alla velocità dello sconosciuto. Aveva già subito troppe ferite prima e ora con quella sensazione di oppressione che aveva sul corpo, aveva rischiato troppo, veramente troppo. È questa la mia fine? È davvero questa? No, no, no, no! Non può essere, io sono il protagonista della storia, io sono il centro di questo racconto! Urlò, un grido selvaggio nell'aria mentre rinfoderava la lama per scagliare il suo affondo più potente, il Chakra pompò in ogni suo muscolo che si tesero come cavi d'acciaio prima di sfoderare la spada in un lampo bianco d'acciaio e menare il colpo là, dove si trovava il suo avversario.
    Iai Giri - Taglio della Spada Nascente
    TagliodellaSpadaNascente
    Villaggio: Kumo
    Livello: B
    Tipo: Kenjutsu
    Si tratta d'un semplice ma micidiale colpo di spada. Consiste nello sfoderare la spada, eseguire un fendente a due mani verticale, e rinfoderare l'arma. Questo colpo può superare difese di livello A e l'avversario non vedrà praticamente nulla del colpo. Infatti vedrà l'utilizzatore portare la mano verso il manico e subito dopo il fendente sarà già stato eseguito. Solo Shinobi dal rango ANBU, o di pari velocità all'utilizzatore, potranno accorgersi di cosa è successo. L'unica pecca di questa tecnica è che, prima del colpo, serve un secondo di preparazione e questo basta all'avversario per uscire dalla portata nemica. Ovviamente se la tecnica viene usata frequentemente, il nemico riuscirà a prendere con maggiore facilità delle contromisure. I danni derivanti da questa tecnica sono d'entità grave.
    Consumo: 8

    Shinkū no Arashi - Vuoto Temporale
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    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questa tecnica, che necessita di un singolo sigillo, l'utilizzatore impiegherà una enorme quantità di Chakra per piegare il tempo in uno spazio ristretto intorno a sé stesso. La tecnica creerà un campo sferico dal diametro variabile a seconda del volere dell'utilizzatore, da un minimo di due metri ad un massimo di sei, attorno all'utilizzatore che però potrà anche non essere nel centro di esso; il tempo nel Vuoto si accellererà vertiginosamente, così tanto che un minuto passato al suo interno sarà pari ad un secondo passato fuori da esso. Il campo non potrà essere spostato una volta creato, coinvolgerà qualsiasi soggetto ed oggetto presente al suo interno, dall'interno tutto ciò che è all'esterno sarà visto al rallentatore, mentre dall'esterno tutto ciò che avviene all'interno del campo apparirà sfocato ed incredibilmente veloce. Armi e Jutsu utilizzati all'esterno del campo non subiranno nessuna deviazione una volta a contatto con esso, mentre invece Armi e Jutsu utilizzati all'interno di esso devieranno in maniera imprevedibile una volta usciti dal campo stesso, impedendo quindi di poter utilizzare la tecnica per sferrare una qualsiasi offensiva al di fuori del campo. La tecnica potrà essere interrotta in qualsiasi momento e mantenuta fino ad un massimo di cinque secondi (equivalenti a cinque minuti all'interno del Vuoto), in ogni caso non potrà durare più di un intero Turno.
    Non essendo un Jutsu A Turno, durante tutta la sua durata l'utilizzatore non potrà utilizzare altri Jutsu in successione.
    Consumo: 15

    La lama compì un arco verticale ma non incontrò nulla. Là dove aveva visto essere il suo avversario un secondo prima ora non c'era più, l'uomo era due metri sulla sua destra. Si era mosso così velocemente, come aveva fatto? Improvvisamente sentì un dolore acuto, abbassò lo sguardo per vedere lama e kunai conficcati nel suo costato.
    Aveva perso. Come era possibile? Come? Il suo cervello ancora non riusciva a realizzare a pieno la situazione, si dimenava in quel corpo che gridava di dolore e sofferenza mentre stavolta, per davvero, il mondo ruotava intorno a lui e cadeva a terra. Sangue caldo gorgogliò nella sua gola, sputò cercando di prendere di nuovo fiato. Dei quanto bruciava, quella sensazione terribile di non riuscire a respirare, il dolore lancinante ad ogni spasmo del diaframma nella speranza che quello successivo fosse diverso dal precedente, che riuscisse finalmente a tirare un respiro. Nulla avvenne e mentre una parte razionale di lui gli stava dicendo che i polmoni erano perforati e nulla era possibile, il suo corpo continuava a ribellarsi cercando di aggrapparsi a quel poco che aveva disposizione, cercando di provare alla realtà che aveva torto.
    Puntini luminosi apparirono nella sua vista poi la realtà cominciò a sfilacciarsi e le macchie luminose divennero chiazze nere. In un secondo ogni cosa si spense e il suo corpo giacque immobile sull'erba bagnata dal suo sangue.

    Kohaku rinfoderò la lama vibrande nel fodero, il kunai scivolò di nuovo nel meccanismo, si chinò per andare a raccogliere l'altra lama. L'occhio sinistro saldamente chiuso, la fronte imperlata di sudore per lo sforzo fisico e mentale che quel breve scontro gli aveva portato. Dei se era stanco, l'idea di affrontare la donna lo impensieriva non poco, abbassò lo sguardo sul braccio destro come se semplicemente guardarlo gli avrebbe rivelato quando Chakra gli rimaneva. Non era così, ma il fatto che non brulicasse come se delle termiti gli fossero scivolate sotto la pelle era un buon segno. Era ancora in forze, poteva farcela. Il clone stava facedo il suo lavoro, se riusciva a mandare a segno una buona mossa come quella che aveva fatto adesso non avrebbe neanche avuto bisogno di preoccuparsi del Chakra ma dubitava che la donna sarebbe stata altrettanto "facile". Doveva ringraziare lo Sharingan e il Vuoto Temporale se era riuscito a scansare quel pericolosissimo colpo di lama del mukenin. L'occhio lo aveva previsto, le mani impegnate con le armi erano comunque riuscite a comporre il singolo sigillo necessario in tempo per congelare ogni cosa e permettergli di spostarsi di un paio di metri di lato. Lo shinobi era stato così veloce che nel momento in cui il tempo si era fermato la lama era già uscita dal fodero per metà e si muoveva incredibilmente veloce persino fuori dalla sua bolla. Ripresi i pezzi dell'equipaggiamento sparsi sul campo di battaglia, prese un grosso respiro e si voltò nella direzione in cui sapeva aver preso il proprio clone. Era tempo di affrontare la prova più grande.
    Andiamo a prendere il numero due...

    Il Kage Bunshin si mosse nella foresta, le tracce di sangue ben visibili la donna che si muoveva poco oltre la sua portata visiva, sparendo ogni tanto alla vista per poi riapparire. Si reggeva la spalla destra che penzolava quasi inerte sul suo fianco. Si era forse ferita gravemente? Era probabile il colpo di katana del pelato era stato assestato con una velocità e potenza sovraumana si era quasi aspettato che recidesse il braccio all'altezza della spalla.
    Improvvisamente si fermò dall'elaborare pensieri senza senso che la donna era sparita all'interno di una grotta buia. Era quello il suo covo? Si era rifugiata ferita nella sua tana? Il clone atterrò all'ingresso, incerto sul da farsi, spostò a disagio il peso da un piede all'altro. L'originale avrebbe saputo in ogni caso la sua direzione, aveva lasciato ad ogni passaggio un chiaro segno sul tronco degli alberi con un Kunai e se anche fosse morto, i suoi ricordi sarebbero rimasti salvi. Allora perché tutta quella situazione gli puzzava di trappola? Anche se fosse una trappola non devi temere nulla... si ripeteva ma sapeva che non era così.
    Alla fine si decise, muovendosi lentamente un passo alla volta dentro l'ingresso della grotta. La luce era poca ma numerose erano le torce accese appese sulle pareti. Sembrava che alla donna non importasse se qualcuno la seguisse, sempre peggio. Mano a mano che procedeva in profondità nella grotta le torce si facevano sempre più rade, lasciando ombre lunghe profilarsi sul pavimento e negli angoli. Mise un piede avanti all'altro e improvvisamente sentì il terreno sotto di esso cedere, saltò di lato, evitando di precipitare in quella voragine che si era aperta sul pavimento rivelando punte aguzze di bambù rivolte verso l'alto. Ecco spiegato il movito, aveva davvero piazzato una trappola...ma era davvero solo una? Fece un balzo in avanti superando la trappola nel terreno ma si immobilizzò subito quando sentì una lieve pressione sulla caviglia.
    Chika no Yari Trappou - Trappola delle Lance Sotterranee
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    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Supplementaria
    Questo Jutsu consente di creare una buca dalle dimensioni di 5x5 metri di circa 5 metri di profondità, in qualsiasi terreno che non sia roccioso o troppo sabbioso, sul cui fondo si piazzeranno delle lance o anche dei semplici bastoni appuntiti. Le "lance" nella parte inferiore, inserite direttamente nel terreno, possono essere circa una dozzina e se si cade nella buca è praticamente impossibile evitarle tutte. Grazie al chakra del ninja la buca da lontano sembrerà ricoperta con del fogliame o legname o terra; solo entro un metro da essa si potrà scorgere la sua vera natura, ovviamente nel caso in cui si stia guardando a terra. Se si cade all'interno della trappola le lance possono provocare ferite pericolose, con danni da medi a mortali, ma basterà indirizzare verso di esse un Jutsu di livello C, e verranno spezzate. La trappola richiede una lunga preparazione; di almeno tre turni almeno che non si disponga di Jutsu Doton che possano in qualche modo favorirne la preparazione.
    Consumo: N/A

    Kunai no Torappu - Trappola dei Kunai
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    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Supplementaria
    Questa è una trappola di semplice preparazione e che richiede solo alcuni istanti per essere piazzata. Prima andrà occultato il flessibile che trattiene i Kunai, ad esempio dietro un masso, nella boscaglia o sotto la sabbia, poi, tramite un filo metallico questo verrà messo in tensione. Quando l'avversario calpesterà o urterà il filo metallico, sganciandolo da uno dei due supporti la trappola scatterà, attivando il lancio simultaneo dei 10 Kunai, che sarà molto difficile da schivare a meno che l'avversario non sia di almeno due gradi superiore al proprio. Per attivare la trappola è possibile anche recidere il cavo con un'arma da lancio o, se in possesso della Ayatsuito no Jutsu - Tecnica dei Fili Metallici, strattonarlo con un'altro cavo celato nella propria mano.
    Richiede la Tanjun no Torappu - Trappola Semplice in scheda.
    Richiede una confezione di Kunai e Filo Metallico acquistabili in Armeria

    Consumo: N/A

    Un rumore improvviso nell'aria, un ronzio familiare, si accucciò rapido mentre una sequela di kunai volavano verso di lui, fischiarono sopra la sua testa andando a sbattere contro le pareti di roccia in una nuvola di scintille.
    Si sollevò mentre un rivolo di sudore gli scendeva lungo la fronte. Dannazione se era difficile magari era meglio accendere un altro po' i luci, scorse per terra una torcia spenta e la sollevò per accenderla contro quelle a parete. In quel momento notò come la punta della fiamma muovesse verso destra, una direzione strana considerando che a sinistra c'era l'uscita. Non c'era neanche eccessivo fumo nell'aria, di solito oggetti del genere che bruciavano lasciavano parecchio puzzo se non areati per bene. Sollevò la torcia verso l'alto e improvvisamente li scorse. Là quasi a contatto con il soffitto c'erano piccole grate di ferro rugginoso da cui sembrava uscire una lieve brezza d'aria. Un sistema di areazione in una grotta? Questo posto doveva essere molto più di quanto non desse a vedere. Si mosse in avanti ancora e ancora, per qualche minuto girovagò per i corridoi poi trovò una porta d'acciaio chiusa. Era macchiata del sangue della ragazza, poteva vedere segni sulla maniglia. La donna era passata di là. Sollevò la mano per aprire la porta ma l'ultima immagine che attraversò la sua mente fu un violento lampo e la sensazione di bruciore terribile che attraversava ogni parte del suo corpo, unita ad una botta tremenda della porta di acciaio che si era schiantata sul suo viso.

    Kohaku si scosse, improvvisamente i ricordi del Kage Bunshin erano tornati a lui. Dannazione la donna si era rifugiata in una grotta e l'aveva cosparsa di trappole. Non ci voleva affatto, arrivò sul posto molto in fretta e scansò le prime trappole per trovare la porta d'acciaio schiacciata contro una parete, annerita e bruciata insieme a massi di roccia scuri sparsi sul pavimento di pietra. L'opera di molteplici cartebomba? Probabile.
    Si mosse oltre la porta, sapendo che stava varcando una zona che non conosceva e subito si accorse di come le pareti di roccia nuda illuminate dalle torce erano state sostituite da pareti lisce e bianche e da luci al neon. Un laboratorio segreto a quanto sembrava. In disuso, sì, decisamente in disuso, poteva vedere il sudicio ammassato negli angoli del corridoio, le porte che si affacciavano arrugginite e con i vetri crepati ma pur sempre un laboratorio funzionante. Qui le grate dell'areazione si vedevano meglio, forse poteva essere il suo mezzo per raggiunger la donna senza incappare in altre trappole. Aveva già provato nel condotto di areazione del Covo e aveva funzionato, poteva funzionare anche qui, sopratutto se l'aria non era forte. Senza riflettere dissolse il proprio corpo in fumo infilandosi attraverso le fessure d'acciaio e cominciò a percorrere velocemente i condotti stretti cercando la stanza dove il suo bersaglio doveva essersi rifugiato.
    Iburi no Henkan - Trasformazione in Fumo
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    Livello B
    Tipo: Ninjutsu
    Attivando questa tecnica, che non necessita di Sigilli, l'utilizzatore trasformerà tutto o una parte del corpo in fumo bianco, perfettamente visibile. Una volta in questa forma si risulterà intangibili in quanto composti di puro fumo; non si potrà sferrare nessun attacco fisico, né utilizzare alcun Jutsu se non quelle derivate dal Segno, allo stesso tempo però risulterà immune a qualsiasi forma di attacco fisico, nonché Taijutsu fino al livello B. Questa forma potrà essere mantenuta solo per un massimo di otto secondi in uno spazio aperto, dopo i quali l'utilizzatore sarà costretto a riprendere la forma solida, questo perché il vento potrebbe rischiare di far perdere il controllo sulle molecole del fumo e disperdere l'utilizzatore nell'aria, con il rischio di ucciderlo. Subire un qualsiasi Ninjutsu annullerà immediatamente la trasformazione in fumo, costringendo l'utilizzatore a tornare alla forma solida. Se ci si trova in uno spazio chiuso invece, si potrà volare a velocità media e mantenere la forma finché se ne paga il consumo.
    Consumo: 8 (A Turno)


    Nioko si stava fasciando la spalla. Il braccio penzolava inerte al suo fianco, la lama di quel bastardo l'aveva ferita a fondo. Possibile che ci fosse un idiota tale da correre in mezzo ad una pioggia di Senbon d'Aria compressa per cercare di ucciderla? Aveva praticamente fatto un'azione suicida. Non era importante però. Cercò di raggiunger il kunai che aveva lasciato sul tavolo per recidere le bende ma barcollò cadendo in ginocchio sul pavimento. Le bende bianche si chiazzarono di nuovo di rosso. Il dolore era accecante e con esso veniva...quella...cosa...Il sapore di bruciato nella gola, l'odio ruggente che bruciava ogni parte di essa. Perché? Perché non si arrendeva al suo controllo? Perché ogni volta che subiva una ferita così grave doveva lottare per la sua sanità mentale?
    Allungò il braccio verso l'alto, doveva prendere altre bende. Aveva provato a suturare la ferita ma con scarsi risultati, non era mai stata brava in quelle cose. Uno spasmo la colse, uno scatto muscolare che aprì un paio dei punti appena messi. La mano libera raspò sul pavimento, un'unghia si sollevò rivelando la carne sotto di essa e macchiando di rosso le piastrelle bianche. È tutta colpa tua...tutta colpa tua....AKIMIROOO L'urlo selvaggio si sollevò dalla sua gola mentre un gorgoglio animalesco le saliva dallo stomaco. Sentiva che stava perdendo il controllo, cercò il pennello e la carta ma la sua mano destra la calciò via con rabbia, ancora più lontani da lei. No! NO! Raspò sul pavimento, cercando di muoversi avanti e avanti ancora per raggiungere la sua arte. Aveva già provato a creare animali che la tenessero ferma mentre gli "spasmi" arrivavano, a volte aveva funzionato, a volte si era risvegliata in una pozza di inchiostro e sangue con il corpo di innocente tra le braccia e il sapore del ferro tra i denti.
    Da troppi anni lottava contro quella maledizione, non era mai riuscita a domarla, non era mai riuscita tenerla sotto il suo controllo. Il controllo, non aveva abbastanza fermezza. Le avevano detto che alcuni erano capaci di toglierle quella maledizione dal corpo, ma ogni volta che ci aveva provato la belva si era svegliata per uccidere chi la minacciava. In due erano morti, i pochi rimasti in quell'arte si erano tirati indietro. Ci tenevano alla loro pelle. Ruggì, di rabbia e dolore. Era troppo vulnerabile quando il demone usciva da lei, troppo una facile preda per shinobi capaci. Quell'uomo con le bende, quell'occhio rosso, aveva risvegliato un odio profondo dentro di lei. Un odio atavico. I respiri si fecero meno affannosi, forse, forse stava passando. Sì forse poteva riprender il controllo della situazione. Sentiva che poteva mettersi seduta, spalle al muro, il corpo madido di sudore, la vista che piano piano tornava a farsi chiara. Inspirò a pieni polmoni, sì, aria aveva bisogno di ar...
    Qualcosa si dibattè dentro di lei, qualcosa di...estraneo. No, non era il demone, era altro era...Urlò dal dolore mentre un bruciore si spargeva nei suoi polmoni, un dolore pari a mille stiletti sottili d'acciaio arroventati. Urlò tornando a terra mentre spasmi di dolore e rabbia la scuotevano. Esci...ESCIIII Boccheggiò sputando e annaspando cercando di liberarsi di quella entità dentro di lei. Improvvisamente vomitò ruccioli di fumo grigio e una figura apparve in piedi a meno di un metro da lei. Era lo shinobi bendato. Le bende sul suo viso erano sollevate, ma l'occhio sinistro quello con lo Sharingan era chiuso. L'altro bastava e avanzava per farle capire quanto la odiasse. La fissava da parte a parte come fosse stato una lama, la voleva morta poteva vederglielo nello sguardo. Si chinò su di lei lentamente, l'occhio sempre a fissare i suoi.
    Prima di ucciderti, ho delle domande da farti...Sto cercando Akimiro...
    Una risata si sollevò dalle sue labbra, una risata malvagia e fredda che ad ogni secondo mutava sempre di più in qualcosa di selvaggio e mostruoso. Ormai Nioko non c'era più, era confinata in un angolo buio della sua mente e la bestia, la bestia era libera.
    Ibushimi no Jutsu - Tecnica dell'Ossidazione del Corpo
    oxidazion_zpssfgi1ayp
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Una volta trasformatosi in fumo, l'utilizzatore cercherà di entrare nelle narici o la bocca del bersaglio, che deve trovarsi ad almeno un metro dal ninja. La tecnica ha maggior successo su bersagli immobilizzati, ma non è necessario che lo siano. Se il Jutsu riesce il fumo prevarrà ogni cellula del corpo avversario. Se si utilizza su un civile, si potrà prendere possesso del suo corpo e muoverlo contro la volontà dello stesso, persino parlare al posto suo. Se si utilizza su un ninja non si potrà prendere il controllo del suo corpo, poiché la forza di volontà del ninja è troppo forte, a meno che il ninja stesso non lo permetta, ma si potranno agitare le molecole di fumo all'interno del suo corpo producendo un enorme dolore fisico, corrispondente a quello di una ferita grave. In realtà l'avversario non subirà alcun danno fisico ma sarà mentalmente stremato dal dolore e indebolito negli arti, risultando in un malus fisico motorio pari a due gradi per tre turni. Questa variante dolorosa può anche essere utilizzata sui civili dove il dolore può esser portato a soglie superiori, causando persino la morte del bersaglio per lo shock. Nel caso in cui si decida di causare dolore, la tecnica durerà qualche secondo, terminandosi subito con la fuoriuscita del ninja dal corpo della vittima.
    Necessaria la Trasformazione in Fumo attiva.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Jinchuuriki Sp.Jounin
    neko_sp.jouninform_zps3lxvlkov
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    A questo stadio il Jinchuuriki si ricoprirà interamente del Chakra del Bijuu, di colore rosso scuro, formando un vero e proprio manto, che prenderà le fattezze del Bijuu, ma in miniatura; in questo caso un gatto con due code. Questa forma è conosciuta come "Secondo Stadio" e porta notevoli vantaggi al Jinchuuriki le cui capacità fisico-motorie saranno addirittura superiori di due gradi alla norma, a parte l'agilità che sarà ben tre gradi superiore, e la forza che invece sarà superiore d'un "solo" grado. Lo strato di Chakra, inoltre, funge da protezione alla Forza Portante, che potrà risentire solo degli effetti di Jutsu di livello B o superiore, mentre le comuni armi da lancio e armi minori non riusciranno a far breccia attraverso il manto.
    Il Jinchuuriki potrà mantenere tale stato per un massimo di quattro turni, per evitare che la schiacciante volontà del Bijuu si fonda alla propria. Terminata la trasformazione, bisognerà attendere tre turni prima di poterlo riutilizzare, che sia stata disattivata prima di aver raggiunto il limite di turni o meno.
    Consumo: 8 (A Turno)





    Edited by Supaku - 8/5/2017, 17:35
     
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    Kohaku si trovava in una grande stanza, forse quello che la donna aveva trasformato nella sua casa. Tavoli erano stati spostati lungo le pareti, macchinari semidistrutti e accatastati negli angoli. Un materasso nella parte più pulita, era davvero viviere quello? Provava quasi pena per la donna. Tornò sullo sguardo su di lei che stava ridendo selvaggiamente, cosa c'era da ridere? Nulla, forse era solo impazzita per il dolore della Ossidazione, a volte capitava. Sperava che si ricordasse di Akimiro. Aprì la bocca per parlare di nuovo ma si fermò. Il corpo della donna era cambiato, non era più prona, improvvisamente la pelle della stessa si era staccata dal corpo in piccoli riccioli evaporando da esso e rivelando un corpo rosso sangue avvolto di Chakra. Cazzo!
    Nekozume - Artigli del Gatto
    NibiSpJounin_zps3913c7ce
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questo colpo, sferrato in modalità Jinchuriki Sp.Jounin, consiste in una carica fulminea verso l'avversario che culminerà in una artigliata laterale portata con una delle zampe anteriori del Jinchuriki. La carica è molto veloce, tale da portare la velocità del Jinchuriki a salire di un grado mentre la esegue e potrà protrarsi per un massimo di dieci metri. La zampata romperà facilmente qualsiasi Arma Piccola sul suo tragitto e causerà una ferita di medio-grave entità di taglio.
    Consumo: 8

    Balzò di lato mentre la bestia scattava verso di lui, con una velocità sovraumana. Era impossibile, la ossidazione di solito lasciava i bersagli indeboliti al punto da riuscire a malapena a muoversi, che quel mostro fosse capace di muoversi ancora più velocemente senza la sua tecnica ad indebolirlo? La bestia sembrava compromessa ma era ben lontana dall'essere innocua.
    Inorridì al solo pensiero mentre uno squarcio si apriva sulla sua spalla destra tranciando parte del viso stilizzato che compariva sul suo arto. Sentì il dolore ma rotolò di fianco, non aveva il tempo di fermarsi a fasciarsi le ferite, la bestia rotolò sul pavimento, il rumore di artigli che graffiavano il suolo le piastrelle incise come se fossero state burro mentre si girava per saltargli di nuovo addosso.
    In un rapido movimento, liberò di nuovo l'occhio sinistro, mentre la vista avvampava del blu del Chakra intorno a lui e la bestia si illuminava quasi come una lampadina. Attinse a parte del proprio Chakra Doton per alleggerirsi mentre vedeva in anticipo lo scatto dell'animale verso di lui, scansò di lato in tempo, tirando fuori dalla manica sinistra il suo kunai e soffiandoci sopra mentre la bestia lo assaltava di nuovo con un altro scatto diagonale, stavola di nuovo fendendo il vuoto ma frantumando al suo passaggio parecchi tavoli.
    Sharingan Tre Tomoe (Sp.Jounin)
    sahringan_33_zpsqk96beo0
    Livello: B
    Tipo: Doujutsu
    Sviluppata la terza Tomoe l'Uchiha può, nel caso si accorga di essere preda d'un Illusione, dissolverla istantaneamente, anche se a base uditiva nel caso in cui le suddette Illusioni coinvolgano il senso della vista. Può inoltre utilizzare qualsiasi Genjutsu semplicemente con lo Sharingan senza usare alcuna impostazione delle mani, se la vittima ne incrocia lo sguardo. Lo Sharingan dona capacità di preveggenza permettendo all'Uchiha di prevedere qualunque attacco fisico, movimento, Taijutsu e Ninjutsu e capire se è una tecnica a base elementale o meno, e di conseguenza l'elemento utilizzato per la tecnica. Tuttavia, ogni schivata o contromossa è vincolata ai limiti fisici dell'utilizzatore. E' possibile inoltre copiare qualsiasi Taijutsu, Ninjutsu e Genjutsu visto ed utilizzarli in combattimento fino al termine dello stesso.
    Consumo: 10 (A Turno)

    Doton: Keijūgan no Jutsu - Tecnica dell'Alleggerimento della Materia
    Doton_Keij16B0gan_no_Jutsu_zpse682e5bc
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica di elemento Doton permetterà di diminuire il peso di qualsiasi soggetto od oggetto semplicemente toccandolo. Se utilizzato sugli oggetti, sarà possibile annullarne il peso per spostare cose altrimenti impossibili da muovere. Può essere utilizzato su Pacchi di Armi Piccole o Minori o singole Armi Medie o superiori, permettendo di lanciare o di combattere più facilmente con qualsiasi Arma. Le Armi se lanciate risulteranno essere lanciate con una forza di un grado superiore. Se utilizzato su Evocazioni sarà possibile diminuire il peso di Evocazioni fino alla Taglia Media. La tecnica può essere utilizzata anche su oggetti fisici impiegati per tecniche, come la Sabbia, l'Argilla o l'Inchiostro, in questo caso va utilizzata prima che gli oggetti vengano impiegati per creare una tecnica, oppure successivamente sulle creature evocate con il materiale, la velocità della tecnica/evocazione aumenterà di mezzo grado. Stesso dicasi nel caso si utilizzi su Evocazioni di un qualsiasi Contratto. Se utilizzata su soggetti, il peso diminuito permetterà ai toccati, utilizzatore compreso, di aumentare di un grado le proprie capacità motorie. A causa della leggerezza di peso, la forza di questo calerà di un grado. La tecnica ha una durata di due turni e può essere annullata dalla Tecnica dell'Aggravamento Roccioso.
    La tecnica non può essere utilizzata più volte sullo stesso soggetto.
    Il Jutsu non necessita di Sigilli.

    Consumo: 8

    Fuuton: Kaze No Buredo - Lama del Vento
    WindBlade 830px-Wind_Release_Wind_Enhanced_Tools
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è utilizzabile in due modi, rispettivamente con soluzioni per il breve e lungo raggio. Su armi da combattimento ravvicinato sarà infatti possibile, senza l'utilizzo d'alcun Sigillo, soffiarvi sopra e generare uno strato, ben visibile ad occhio nudo, d'elemento Fuuton che impiegherà circa due secondi per prendere forma sull'arma. Una volta creato tale strato esso rimarrà sull'arma per un turno prima di svanire; ma è necessario tenere l'arma sempre impugnata. Lo strato Fuuton sarà lungo circa ottanta centimetri, allungando dunque notevolmente un arma se si sta impugnando una Wakizashi. Nel caso si usi una Katana o superiore, l'arma sarà semplicemente circondata dallo strato Fuuton e non allungata. Medesima soluzione è applicabile su Shuriken di qualsiasi taglia. Infatti verrà generata un aura circolare intorno all'arma da lancio dal raggio d'un metro, che svanirà solamente dopo due turni. Ciò richiede ovviamente che lo Shuriken venga ben impugnato e tenuto in verticale, altrimenti l'utilizzatore si ferirebbe da solo. Utilizzarla su Senbon e simile è impossibile, se usata su un Kunai esso avrebbe le stesse caratteristiche come se usato su una Wakizashi.
    L'arma così potenziata potrà tagliare difese di livello B e qualsiasi materiale, senza che questo opponga resistenza.
    Consumo: 15

    La lama di Chakra era pronta, la fece volteggiare nell'aria davanti a lui mentre si scagliava diretto con un fendente verso l'animale ma quello scartò di lato con velocità, lasciandogli aprire un profondo squarcio nella parete davanti. La bestia atterrò al suolo, gli artigli che stridevano sul pavimento, lasciando lunghe scie al suo passaggio e apriva la bocca per raccogliere davanti al muso una sfera di fiamme che venne sputata con precisione dritta verso il bendato. Tagliò la sfera di netto con la sua lama ma questa dissolse insieme alle fiamme perdendo vigore, non fece in tempo a fare altro che un'altra sfera lo aveva raggiunto avvolgendolo di fiamme e scaraventandolo con la sua conflagrazione contro la parete.
    Byōen Hōka - Ruggito di Fuoco del Gatto
    BijuuNiEndan-PalladiFuocoDemoniaca_zpsedf7e1ac
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette al Jinchuuriki, a patto che tenga attiva la propria modalità Sp.Jounin, di scagliare dalla bocca ben due palle di fuoco. Queste avranno una grandezza di sei metri per sei e causeranno danni medio-gravi a chi viene colpito. Le due sfere procederanno a velocità medio-alta.
    Consumo: 8

    Si rotolò sul pavimento, il petto ustionato e parte del braccio destro che aveva anteposto al viso. Non l'aveva prevista, era stata nascosta dalla prima sfera, dannazione! Non fece in tempo ad alzarsi che l'animale era apparso alla sua destra, lunghi artigli protesi mentre menava un'altra zampata verso il suo viso. Reagì di istinto abbassandosi mentre gli artigli sfioravano i suoi capelli per un soffio.
    Nekozume - Artigli del Gatto
    NibiSpJounin_zps3913c7ce
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questo colpo, sferrato in modalità Jinchuriki Sp.Jounin, consiste in una carica fulminea verso l'avversario che culminerà in una artigliata laterale portata con una delle zampe anteriori del Jinchuriki. La carica è molto veloce, tale da portare la velocità del Jinchuriki a salire di un grado mentre la esegue e potrà protrarsi per un massimo di dieci metri. La zampata romperà facilmente qualsiasi Arma Piccola sul suo tragitto e causerà una ferita di medio-grave entità di taglio.
    Consumo: 8

    La creatura slittò sulle piastrelle, di nuovo cercando di riprendere il bilanciamento dopo lo scatto fulmineo, gli artigli che graffiavano il pavimento, lui la seguì nel movimento, portandosi alle sue spalle la lama di nuovo davanti al viso mentre vi soffiava sopra. La bestia menò un colpo con la doppia coda rossa ma lui si abbassò lasciandolo scorrere sopra di lui.
    Dei, sentiva il proprio Chakra agli scoccioli, doveva muoversi. Afferrò cinque shuriken dalla tasca menò un fendente con la lama che l'animale scansò lasciandolo mordere di nuovo l'aria e tranciando di netto un macchinario. Bulloni, viti e metallo squarciato brillarono nell'aria mentre Kohaku continuava l'attacco, fendente dopo l'altro, la bestia li scansava tutti, con immane velocità. Teneva ancora nella mano i cinque shuriken e vi stava impregnando il Chakra Fuuton, l'anello pizzicò mentre attingeva al suo potere per potenziare la letalità delle armi da lancio infuse. Avanti, avanti, avanti! Ancora un secondo, la bestia scansò di lato e vide l'apertura, scattò di nuovo fulminea verso il suo viso, gli artigli protesi.
    Aprì la mano.
    Fuuton: Kaze No Buredo - Lama del Vento
    WindBlade 830px-Wind_Release_Wind_Enhanced_Tools
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è utilizzabile in due modi, rispettivamente con soluzioni per il breve e lungo raggio. Su armi da combattimento ravvicinato sarà infatti possibile, senza l'utilizzo d'alcun Sigillo, soffiarvi sopra e generare uno strato, ben visibile ad occhio nudo, d'elemento Fuuton che impiegherà circa due secondi per prendere forma sull'arma. Una volta creato tale strato esso rimarrà sull'arma per un turno prima di svanire; ma è necessario tenere l'arma sempre impugnata. Lo strato Fuuton sarà lungo circa ottanta centimetri, allungando dunque notevolmente un arma se si sta impugnando una Wakizashi. Nel caso si usi una Katana o superiore, l'arma sarà semplicemente circondata dallo strato Fuuton e non allungata. Medesima soluzione è applicabile su Shuriken di qualsiasi taglia. Infatti verrà generata un aura circolare intorno all'arma da lancio dal raggio d'un metro, che svanirà solamente dopo due turni. Ciò richiede ovviamente che lo Shuriken venga ben impugnato e tenuto in verticale, altrimenti l'utilizzatore si ferirebbe da solo. Utilizzarla su Senbon e simile è impossibile, se usata su un Kunai esso avrebbe le stesse caratteristiche come se usato su una Wakizashi.
    L'arma così potenziata potrà tagliare difese di livello B e qualsiasi materiale, senza che questo opponga resistenza.
    Consumo: 15

    Nekozume - Artigli del Gatto
    NibiSpJounin_zps3913c7ce
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questo colpo, sferrato in modalità Jinchuriki Sp.Jounin, consiste in una carica fulminea verso l'avversario che culminerà in una artigliata laterale portata con una delle zampe anteriori del Jinchuriki. La carica è molto veloce, tale da portare la velocità del Jinchuriki a salire di un grado mentre la esegue e potrà protrarsi per un massimo di dieci metri. La zampata romperà facilmente qualsiasi Arma Piccola sul suo tragitto e causerà una ferita di medio-grave entità di taglio.
    Consumo: 8

    Kaiten Shuriken - Shuriken Rotante
    shuriken_B_zpsdreg0fye
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica consente di potenziare la velocità e la potenza delle proprie Armi da Lancio Piccole o Minori tramite il proprio Chakra Fuuton fino a un massimo di cinque Armi a volta. Qualsiasi Arma, potenziata con questa tecnica, risulterà coperta da una patina semitrasparente e potrà essere lanciata a velocità alta. La loro potenza sarà tale da penetrare difese di livello C senza il minimo sforzo. Tale Jutsu non richiede l'utilizzo di sigilli, ma solo di tre secondi di preparazione in cui lo Shinobi terrà in mano le Armi da Lancio e le infonderà di Chakra Fuuton prima di lanciarle. Fintanto che lo Shinobi continua pagarne il consumo, è possibile comandare mentalmente la traiettoria di ciascuna Arma finché esso non va a segno. Ogni singola Arma da Lancio causerà ferite pari ad una media entità, se tre o quattro colpiscono causeranno ferite complessivamente pari ad una medio-grave, se colpiscono tutte e cinque causeranno una ferita complessiva pari ad una di grave entità.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Cinque shuriken di puro vento ronzarono dritti verso il petto della creatura, deviandone l'assalto e mandandola a schiantarsi contro la parete. Un tavolo di legno esplose in una nuvola di schegge mentre la bestia riversa di schiena mostrava sul petto cinque lame saldamente conficcate dentro di essa. Un attimo dopo era su di lei, la ferita alla spalla era di nuovo aperta e ora sangue colava copioso dai suoi cinque shuriken.
    Lentamente il rosso che avvolgeva la bestia si ritirò e la donna sotto di essa riaffiorò. Gemente dolorante, gli occhi quasi si chiudevano per lo sforzo del combattimento. La afferrò per il bavero del kimono sollevandola davanti al viso. Non mi morire, non ora! Pensò con rabbia mentre scuoteva la donna.
    Parlami! Che dove sono Akimiro e gli altri? Parla! Urlò, ad ogni parola estraeva gli shuriken dal petto di essa, sperando che il dolore la facesse rinvenire, li ripose con automatismo da dove li aveva presi. La donna lo sguardò, il volto sfinito, si vedeva che il dolore aveva quasi preso il sopravvento su di essa, presto se ne sarebbe andata. Il ninja bendato ruggì di rabbia, lasciandola accasciarsi sulla parete. Compose i sigilli in un attimo appoggiando la mano sulla fronte di lei. Era il momento di estrarre delle risposte con la forza prima che quella morisse avrebbe raccolto tutto quello che poteva da lei.
    Kakkou no Genjutsu - Il Genjutsu di Kakkou
    kakkou_D_zps79ewegpi
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Genjutsu
    Una tecnica di basso livello che ha lo scopo d'estorcere informazioni alle proprie vittime. Quando il soggetto viene catturato in questo Genjutsu normalmente è legato poiché in caso contrario sarebbe facile uscirne con il Kai. Il Genjutsu necessita che l'utilizzatore rimanga immobile mantenendo un contatto fisico con il bersaglio per tutto il tempo in cui il Jutsu viene adoperato. L'utilizzatore dovrà fare una semplice domanda per volta, in modo chiaro e comprensibile al bersaglio e quest'ultimo dovrà rispondere. Ninja di grado pari o superiore all'utilizzatore potranno rifiutarsi di rispondere rinchiudendosi in uno stato catatonico da cui potranno uscire solo se il Jutsu viene dissolto, oppure dopo due turni. Se il bersaglio risulta di un grado o più inferiore, sarà tenuto a rispondere con precisione a qualsiasi domanda.
    Gli specializzati in Genjutsu sono considerabili di un grado superiore nell'uso di questo Jutsu, se lo subiscono.
    Consumo: 2


    La porta della sua stanza si spalancò di botto. Hagoromo sollevò gli spessi occhiali sul naso per veder bene chi diamine osasse disturbarlo in quel modo. La figura di Kohaku si stagliava sull'ingresso. I vestiti neri e le bende bianche macchiate di sangue, reggeva un sacco scuro nella mano destra. Doveva essere arrivato da poco, sebbene si vedesse come si fosse preso cura delle proprie ferite era comunque imbarazzante a confronto con le capacità dei suoi medici. Non sei passato dall'infermeria per farti vedere? Non rovinare il mio lavoro con la tua noncuranza! Strepitò la Mano agitando la sinistra e facendogli cenno di andarsene.
    Tu sapevi! Rispose quell'altro ignorandolo.
    Io so molte cose, devi essere più specifico.
    Sapevi che lei era quella che cercavo!!!...perché me l'hai tenuta nascosta?? Il tono della sua voce ora era salito, urlava. Il suo volto sempre calmo e freddo era scomposto e arrossato. Non gli si addiceva per niente.
    Ah, sì sapevo...Ma mi serviva Nioko ancora per un po'...non potevo dartela, non subito, te l'ho data quando ha cominciato a fare il doppio gioco...Spero tu abbia fatto il tuo lavoro...
    Silenzio, un silenzio gelido. Kohaku non disse nulla, solo il silenzio e un rapido movimento di mano fu la sua risposta. Il sacco nero atterrò sulla sua scrivania, imbrattando i fogli di sangue.
    Certo...dai uno sguardo a cosa ti aspetta...
    Hagoromo sbirciò dentro la sacca solo ritrarre la testa inorridito. Sollevò lo sguardo per dire qualcosa ma Kohaku se ne era già andato. Mentre sollevava il sacco insanguinato con due dita e lo scaraventava nel cestino lì accanto riflettè sul da farsi. Si alzò per aprire un fascicolo e schiacciare un bottone rosso sulla scrivania. Improvvisamente Kamai apparve alla porta, Hagoromo gli fece cenno di chiuderla mentre apriva il fascicolo sui fogli imbrattati di sangue. Sospirò.
    Forse il momento di chiudere la sua pratica era arrivato, dopo tutto.


    Nioko/Sakura
    Status: ferita grave alla spalla, cinque ferite gravi al petto, morta.
    Chakra: 215-4-8-15-15-8(*3)-8-8-8-8=117

    Nue
    Status: ferita medio-grave alla spalla, ferita medio-grave da ustione, ferita medio-grave da taglio alla coscia (prime due ignorate per capacità di iwa), ferita grave sparsa sul corpo, morto.
    Chakra: 160-4-4(*3)-8-15-8=113



    ChakraFisicoMentale
    250-15-15-8(*2)-15-10-8-10(*2)-15-8(*2)-8-10(*3)-8-15-15-8-2=34Numerose ferite da taglio sul corpo corrispondenti ad una media; ferita lieve guancia; ferita medio-grave da ustione su petto e avambraccio dx; ferita medio-grave da taglio spalla destra;Serio
    Doppia Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x10Perg. Min. x2
    Shuriken x20Recipiente
    Shuriken x20Filo metallico 30m
    Palla di Luce x2Torcia Elettrica
    Palla di Luce x2Occhio Cibernetico
    Cartebomba x5Pillola del Soldato x3
    Equipaggiamento
    SlotOggettoLocazione
    Mecc. KunaiKunaiAvambraccio sx
    Doppio FoderoLama Vibrante x2Schiena
    Taschino Supp.Antidoto x4Spalla sx
    Rotolo Min.OmoikaruiCoscia sx
    Abbigliamento
    OggettoCondizioniLocazione
    ParabracciaIntattiAvambracci
    Coprinaso BendeIntattoIndossato, sciolto
    BendeIntatteBraccio e Spalla dx
    BendeIntattecoscia & occhio sx.
    Guanti RinforzatiIntattiMani
    Anello KitaIntattoDito Medio Sinistro
    Sigilli di ProtezioneIntattiIndossati
    Divisa Alternativa
    Armi da LancioAccessori
    Shunsui Kunai x9Radiolina
    Bomba Fumogena x2Cimice x3
    Tasche
    TaschinoDoppia Tasca da Coscia
    Shuriken 3 P. x30Kunai x10 - Palla Gelo x5
    Note Fascia nera legata sulla fronte.
    - 1 Kunai legato a 10m di Filo Metallico
    - 4 Kunai legati a 4 Palle di luce.
    - 2 Kunai legati a 2 Cartebomba.
    - 3 Kunai legati a 3 Palle Gelo
    - 3 Shuriken legati a 10m di filo metallico.
    - 10 Shunsui Kunai Impressi - 1 al Covo


    Edited by Supaku - 8/5/2017, 17:50
     
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    - Alcuni errori di distrazione/ortografia

    Missione ben scritta, scorrevole ed interessante da leggere. La lunghezza è va ben oltre i limiti senza però sfociare mai in allungamenti di brodo. Ho apprezzato l'inserimento dell'elemento esterno che ha dato molto movimento alla trama. Se anche trovare il tuo bersaglio non sia stato molto difficile la struttura di base regge bene e lo giustifica. I combattimenti sono stati gestiti molto bene, anche se personalmente quando i due se le davano li avrei lasciati fare un po'di più invece di rientrare nella mischia. Ho apprezzato molto l'utilizzo fatto del background per la costruzione e viceversa l'apporto della stessa alla storia del tuo pg. Concludo esprimendo la mia meraviglia per il conteggio del chakra...avevo già segnato l'errore prima di leggere lo spoiler e devo dire di esser rimasto meravigliato nell'assistere ad un conteggio esatto.
    Detto ciò che dire, missione svolta egregiamente, così come ci si aspetta da un player con la tua esperienza, chiedi pure l'assegnazione del +1 e di 800 meritati e sudati ryo
     
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