Addestramento Ishui Baitei

Impressione Segno Maledetto

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    Apprendista: Ishui Baitei
    Sensei: Marou Kaguya, Shodaime Kokage
    Attività: Impressione del Sigillo Maledetto
    Luogo: Otogakure No Sato, Luogo Sconosciuto
    Ora: 23.59


    OT:
    Quest'addestramento sarà simile ad una missione in singolo, poiché dovrete svolgere tutto in un unico post senza l'intervento di un esaminatore. Non sarà tuttavia necessario richiedere una correzione del post una volta terminato il post, che verrà svolta in automatico dallo Staff una volta che avrete postato. Non dimenticate dunque di segnalare quando il vostro post è ancora in fase di completamento per evitare eventuali incomprensioni. Una volta impresso il Sigillo dovrete raccontare la vostra lunga agonia in preda ad esso, i vostri sogni e sensazioni.
     
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    BALONEY!

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    IshuiAltro 1Altro 2Altro 3
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    L'esame Chuunin era terminato da pochi mesi quando il giovane Shisui era stato richiamato dal Kokage, come al solito. Ultimamente la sua carriera Ninja aveva preso un impennata pazzesca e non aveva avuto quasi giorni per riposarsi completando missioni a raffica. Oramai i suoi momenti liberi si potevano contare sulle dita di una mano arrivando a svolgere missioni ben al di sopra di quelle svolte dai suoi altri parigrado. L'arrivo del piccolo falco, penetrato dalla piccola finestra posta sul lato lungo dell'abitazione, quindi, non aveva sortito nessuna sorpresa sul giovane Chuunin. Anche la presenza di un piccolo rotolo, legato alla zampa rasposa del volatile, non era quindi stata una novità. Quasi sbuffando il manipolatore della terra si era avvicinato all'animale, che si guardava intorno con aria altera, per recuperare la missiva.
    Eh be? Aveva detto all'animale mentre slegava il sottile laccetto che teneva ben saldo il rotolo. So che la tua gabbia è decisamente più grande di questa... Aveva detto guardandosi anche lui intorno sconsolato prima di continuare.
    Topaia... Per lo meno la mia dieta non è solo a base di ratti! Aveva concluso quasi a voler arrecare un offesa all'animale con cui stava parlando.
    Sorridendo aveva poi osservato il falco girarsi con un saltello ed uscire volando verso nuovi e più rosei orizzonti. Se non fossi stato proprietà del Kokage ora avresti già una freccia conficcata nella tua testolina vuota da piccione! Aveva pensato lo Shinobi mentre sconsolato osservava la sua cena: del cibo precotto da riscaldare di infima categoria. Convinto a non prender sottogamba i suoi impegni, che gli stavan comunque fruttando un bel gruzzoletto di Ryo, il giovane si era buttato addosso i primi vestiti puliti che aveva trovato, un pantalone scuro ed attillato ed un kimono bianco legato in vita da una cintura in contrasto in nero.
    Senza raccattare il suo equipaggiamento, posto tutto in un angolo del piccolo appartamento, Ishui era uscito di casa chiudendosi la porta dietro di se. Sapeva che molti suoi compagni ninja non avevano l'abitudine di chiudere a chiave il loro appartamento ma lui non si sentiva per nulla sicuro a fare ciò. Scendendo le rampe di scale il giovane manipolatore della terra si era ritrovato per le strette vie del villaggio di Otogakure no Sato ormai così familiari. Erano circa le cinque del pomeriggio, l'orario in cui una selva di bambini si riversavano per strada per giocare tra di loro. Senza fermarsi a prestare attenzione a nessuno il Baitei aveva superato un gruppo di bambini, il cui maggiore doveva avere non più di dieci anni. Questi stavano parlando, da quanto il Chuunin aveva ascoltato, delle loro lezioni all'accademia e dei loro sogni futuri. Questo l'aveva fatto sentire estremamente vecchio ed in ritardo. Alla sua età, infatti, vi erano stati addirittura dei Kage e lui si trovava ancora all'inizio della sua carriera. O forse quei Kage erano stati scelti mentre erano ancor più giovani di lui.
    Il palazzo del Kokage si trovava quasi al centro della città e constava in un alto palazzo con un primo piano seminterrato. Entrato all'interno dell'edificio il giovane Baitei si era avvicinato alla solita scrivani, che gli forniva le sue missioni, che però non aveva potuto aiutarlo, stavolta. La donna con la lunga treccia, infatti, gli aveva intimato di andare a parlare direttamente con il Kokage dato che non vi era alcuna missione assegnata a lui.
    Alzandosi dal suo posto la donna aveva detto a Ishui di seguirlo fino all'ufficio del Kage. Sbuffando il manipolatore della terra aveva quindi cominciato a seguire la donna dai fianchi prosperosi aspettandosi una qualche ramanzina da parte del suo superiore. Solo poche volte era salito fino ai piani più alti di quell'edificio, dove si trovava l'ufficio del capo villaggio, ma stavolta il suo cammino lo stava portando a scendere di un altro paio di piani al di sotto del piano di calpestio. Gli ambienti si facevano sempre più angusti e illuminati da flebili luci al neon. Il Chuunin dubbioso del luogo in cui si trovava, all'apparenza un laboratorio segreto ripieno di provette e fiale, si era schiarito la voce per parlare quando la donna si era fermata dinanzi ad una nuova stanza all'apparenza identica alla prima.
    Lord Kokake... Si era annunciata la Kunoichi prima di continuare dopo un secondo di esitazione. Ishui Baitei è qui. Come da lei richiesto. Dopo un profondo inchino la dona si era voltata verso il suo accompagnatore facendogli cenno con la mano di entrare.
    Con un cenno della testa il giovane di Oto aveva cominciato a camminare verso la nuova camera dove il Kokage, in camice bianco, stava armeggiando con delle provette. Buona sera Lord Kokage... Aveva cominciato il Baitei mentre il Kaguya si alzava dalla sua postazione. Volevo ringraziarla per la sua fiducia e per tutti i compiti che mi sta affidando ultimamente. Spero di non deluderla nelle mie prossime missioni.
    Senza alcun preavviso il Kage aveva compiuto un rapido scatto mentre, con le mani componeva un singolo e rapido sigillo. Il capo villaggio si era quindi avventato contro di lui ad una velocità estremamente elevata andando ad inchiodarlo al suolo. Quasi istantaneamente, senza dar la possibilità al giovane Chuunin di divincolarsi, il Kokage era andando a mordere lo Shinobi mentre con il solo peso del corpo gli teneva immobilizzate entrambe le braccia. Il punto prescelto in cui era stato morso il manipolatore della terra era stato l'esatto centro del petto del Baitei, lì dove i pettorali si incontravano. Il Dolore derivante da quell'azione era stato istantaneo e lancinante. Non sembrava il morso di un normale essere umano ma più che altro quello della più velenosa delle vipere pronta ad uccidere chiunque con una sola iniezione del suo veleno mortale.
    Prima la luce, accecante ed asettica, aveva invaso le sue pupille spalancate. Questa venne seguita da un silenzio, assordante ed opprimente, che aveva isolato completamente il giovane. Ed infine tutto intorno a lui si tinse di buio. Di un'oscurità plumbea e misteriosa che non lasciava la possibilità di vedere nulla.
    Il buio dopo poco si era illuminato mentre un suono metallico e squillante, quasi assordante, aveva risvegliato la sua coscienza. Poi una voce femminile che esordiva con un Allora. Seguito da una serie di scroscianti applausi. Finalmente Ishui aveva potuto aprire i suoi occhi. Uno studio bianco, sui toni pastello, gremito di individui di sesso per la maggior parte femminile, circondavano il giovane manipolatore della terra seduto sugli spalti. All'interno della platea una serie di tre file di sedie da ambo i lati era popolato da cariatidi. Uomini anziani e donne anziane guardavano verso il centro della platea dove, su di un grande trono vi era una figura divina. Bionda, giunonica ed attraente. La dea guardava in cagnesco un'individuo orribile e scheletrico posto al centro della platea seduta su di una sedia rossa. Alzandosi di scatto la prima aveva cominciato a gridare evidentemente e, a quanto sentiva il Baitei, motivatamente contro la donna posta al centro.
    Ma guardatemi un po'!!! Aveva detto verso il pubblico strizzandosi le prosperose tette con le mani. Ma secondo voi vorrei assomigliare a lei!? Il suo tono alterato ed altezzoso aveva fatto capire a tutti la sua indignazione. Ma io non lo so!
    Ishui aveva applaudito, accompagnato in quel gesto da altre innumerevoli persone, preso dalla foga del momento. Quella donna dai tratti prosperosi e materni sarebbe potuta diventare una grandissima condottiera ninja pronta a richiamare, solo con la sua furia, un'esercito di Kunoichi o anche celestiali valchirie pronte a radere al suolo un intero villaggio ninja. La sua esuberanza e la sua mimica spingevano tutti a credere alle sue parole. Nessuno poteva contraddirla senza scatenare la sua furia. E di certo nessuno sano di mente desiderava la sua furia.
    Da una delle file degli uomini uno degli individui li seduti aveva preso la parola in tono pacato. Consiglierei di non uscire dal seminato e di non fare questo tipo di discorsi. Il tono delle parole di quell'uomo parevano estremamente fuori luogo nel complesso della trasmissione.
    Il Baitei era rapito dalla trasmissione mentre la donna con il microfono annunciava l'arrivo di un altro uomo che doveva andarsi a sedere al centro, difronte alla cariatide dal volto segnato dalle lacrime. L'uomo biondo aveva una folta chioma leonina più cotonata di quella delle altre donne e portava un pantalone color kaki con risvoltini. Il Chuunin seguendo la scena aveva quasi perso la cognizione del tempo mentre i due individui e la dea continuavano a dialogare chi urlando animatamente chi piangendo chi scuotendo la folta chioma bionda.
    Una nuova frase pronunciata dal nuovo arrivato aveva attirato la sua attenzione dopo un lungo filmati di inutili scene da telenovelas di infima categoria. Io voglio vivere questo rapporto alla giornata. Aveva detto l'uomo dai capelli biondi che stava seduto difronte a lei a gambe incrociate mostrando le sue caviglie secche. Tuttavia non sono pronto a questo rapporto così univoco. Aveva continuato per poi dire: Però se vuoi posso lasciare un po' delle mie varie fidanzate...
    Le frasi pronunciate dalla coppia al centro non parevano avere alcun senso logico in quanto erano l'una slegata dall'altra. Se si prestava abbastanza attenzione si poteva addirittura sentire il rumore graffiante delle loro unghie mentre cercavano di restare aggrappati ad una parete di verto bagnata d'acqua e sapone. Il tutto pareva volutamente senza senso e contraddittorio.
    Ma io sono innamorato di lui!!! Aveva detto la cariatide al centro mentre si scioglieva in lacrime. Io lo AMO e lo voglio solo per me! Aveva poi gridato mentre le lacrime scendevano ancor più copiose. Quindi accetto che lui cominci a lasciare le sue altre fidanzate ed intanto... La frase tuttavia non era stata conclusa perché essa venne interrotta dalla donna giunonica.
    Allora basta con i piagnistei! Aveva quindi tuonato la dea mentre si rialzava. Accontentati e va ad accendere un cero in ogni tempio del mondo per quello che hai!
    Quest'affermazione aveva scatenato un boato di applausi da parte di tutto il pubblico presente. Ishui aveva seguito il trend completamente d'accordo con quella affermazione. Il giovane non voleva altro che restare li, in quel mondo distorto popolato dal Trash. Era assuefatto da quell'atmosfera così senza senso e completamente rapito non riusciva a comprendere ciò che gli stava passando dinanzi agli occhi. Le scena passavano dinanzi al suo volto come se fossero distanti e sfocate. Come se mandate avanti a velocità raddoppiata se non triplicata. Ogni tanto una frase, un comportamento o un gesto attiravano la sua attenzione come a voler mettere in pausa il mondo prima di ricominciare la sua corsa verso il nulla più assoluto. Un nulla che però il Chuunin non riusciva a non desiderare.
    Ancora... Ancora... Ancora... Era questo l'unico pensiero che la mente del Baitei riusciva ad articolare mentre fissava la platea con sguardo assente.
    La donna al microfono aveva poi interpellato un'altro degli uomini seduti tra le file degli uomini, stavolta in prima fila, che a quanto pareva aveva avuto dei trascorsi con quella donna. Il mio commento è un bel no comment... Il suo disgusto era pari a quello di tutto il pubblico presente che dava contro la cariatide. Io non capisco proprio che vogliano fare questi due. Aveva detto scuotendo la testa con aria sconsolata dando voce al pensiero di tutti i presenti. Mentre la donna stava per zittirlo per parlare delle sue emozioni e dei suoi sentimenti aveva detto, disgustato: Beh comunque a sta farsa ci credi solo te.
    Un boato di applausi aveva scosso la platea mentre Ishui era stato colpito da una rivelazione. Qualcosa non andava. Perché si trovava li in quello studio? Il Kokage l'aveva convocato per partecipare ad una missione. Come poteva essersi ritrovato in quel posto? I suoi ultimi ricordi riguardavano la donna collaboratrice del Kage che lo conduceva verso il suo superiore. Ora com'era possibile che si trovava da tutt'altra parte ed in tutt'altro contesto? Le scene intanto continuavano a scorrergli dinanzi agli occhi come del sushi su un nastro trasportatore all'All u can eat. Nella sua mente, tuttavia, non riusciva a pensare ad altro che a dei semplici e disarticolati: Ancora... Ancora...
    Un'altra scena si era stampata sulle sue pupille. L'uomo dall'aspetto pacato aveva ripreso la parola. Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Aveva risposto alla donna al centro della platea mentre si colpiva la pronte con il palmo in maniera rassegnata.
    Ishui tuttavia sapeva che quello non era il suo posto. Non doveva trovarsi li. C'era qualcosa di sbagliato in tutto quello seppur non riusciva a distogliere lo sguardo dalle scene dinanzi a lui. Era ammaliato, assuefatto. Avrebbe avuto bisogno di tutta la sua forza di volontà per riuscire a staccarsi da quella situazione e tornare al suo lavoro. Doveva arrivare dal Kokage. Doveva andare a parlare con il suo superiore per la sua prossima missione. Doveva guadagnare qualche Ryo con cui doveva andar a pagare l'affitto al suo padrone di casa.
    No io non ci sto!!! Aveva annunciato in un'altra scena la dea guerriera dal corpo giunonico. No io esco!!! Per poi continuare, mentre usciva dalla scena a parlare con tono sconvolto e teatrale. Non ci sto. No no no.
    Il corpo era pesante. Le gambe non parevano rispondere ad alcun suo input di movimento. Spingendosi con le braccia sui braccioli il giovane stava cercando di far leva per sollevarsi dalla sua scomoda seduta. Improvvidamente, quando gli sembrava di aver staccato di qualche centimetro le chiappe dalla sedia si era dovuto accasciare nuovamente sulla stavolta, però, avendo cambiato posizione. Stavolta si trovava proprio lui stesso seduto al centro della platea con tutti che lo circondavano e gli lanciavano sguardi furenti.
    Tutti, anche coloro che fino ad ora erano rimasti zitti, avevano cominciato ad aggredire verbalmente il povero Chuunin che ad occhi sgranati guardava la sala senza realmente comprendere ciò che stava accadendo. Lentamente chiunque aveva cominciato ad alzarsi in piedi e tutti i presenti, quasi come se fossero una massa di zombie, si erano diretti verso il giovane uomo ancora incollato alla sedia. Allontanatevi! Andate via! Aveva intimato il ragazzo mentre con tutte le sue forze provava a rialzarsi spingendo con le braccia sui braccioli. I muscoli tesi all'inverosimile cercavano di sollevare il suo corpo pesante come un macigno. Quando oramai la massa l'aveva raggiunto il giovane stava quasi per abbandonare qualsiasi speranza di salvezza da quella gogna mediatica. Era pronto a soccombere per mano del potere della folla. In un imparissimo uno versus mille. L'aria si faceva sempre più rarefatta a causa della calca di individui che si stavano riversando in quel piccolo spazio e la luce sempre più soffusa. Uno scatto, quasi naturale, e tutti si erano avventati su di lui graffiandolo e colpendolo in ogni modo possibile ed immaginabile. Chiudendo gli occhi il giovane manipolatore della terra aveva provato a coprirsi il volto con le braccia ma inutilmente.
    Apri gli occhi ed alzati... Si era detto mentre gli individui intorno a lui lo sommergevano cercando di accaparrarsi un loro personale brandello di Ishui. SMETTETELA... Aveva gridato con rabbia mentre con uno scatto era riuscito ad alzarsi ed a liberarsi dalla sua posizione.
    Tutti si erano allontanati dal suo corpo martoriato posto ancora al centro mentre la calca di quelli che sembravano zombie ripartiva all'attacco. Il giovane shinobi aveva quindi cominciato a correre facendosi spazio all'interno della folla brulicante per cercare una via d'uscita dal quell'incubo. Com'era possibile che si era ritrovato in quell'incubo? Voleva andare via, voleva tornare alla realtà ma qualcosa glielo impediva. Ogni svolta, ogni nuova direzione da prendere gli era preclusa da un'orda di persone il cui volto non presentava connotati. Volti perfettamente ovali senza alcun segno caratteristico, come occhi, naso o bocca, lo inseguivano emettendo un brusio indistinto.
    Non puoi permetterti si soccombere qui... Si era detto mentre continuava ad avanzare spinto dalla calca in quell'immenso labirinto. Fino ad arrivare al capolinea rappresentato da un'ampia camera su cui, però, non si aprivano altre porte. Era caduto nella trappola della massa finendo in un vicolo cieco in cui non poteva far altro che aspettare impotente. Sono uno Shinobi! Si era detto quesi stupito dall'improvvisa epifania. Aveva una qualche possibilità doveva solamente richiamare alla sua mente qualche Jutsu utile.
    Nella sua mente, però, vi era il vuoto più totale. Tutte le tecniche conosciute dal Ninja ora non erano più tali. Infatti qualsiasi formula, qualsiasi serie di sigilli era stata dimenticata dal giovane insieme agli effetti delle tecniche in generale. Anche i banali movimenti utilizzati nei Taijutsu sembravano un testo scritto in un'antica lingua sconosciuta.
    Spinto dalla disperazione il giovane aveva deciso di scagliarsi contro tutti i suoi avversari per provare a riconquistare la sua libertà armato solamente dei suoi pugni. Chiudendo gli occhi, per una frazione di secondo, il giovane aveva sentito il suo corpo distendersi non più martoriato dalle ferite subite precedentemente. Aprendoli si era ritrovato a fissare un soffitto grigio, spoglio ed illuminato solamente da luci al neon.
    La luce fredda ed asettica l'aveva colpito direttamente negli occhi accecandolo mentre la sensazione del freddo pavimento della stanza gli dava dei brividi alla schiena. Provando ad alzarsi il giovane si era sentito estremamente spossato e senza energie quando una voce familiare aveva richiamato la sua attenzione Resta steso ragazzo... Aveva detto la donna con la treccia. Quando aveva visto che il Baitei stava per guardarsi intorno aveva aggiunto. Il Lord Kokake è andato via. Mangia questo e prenditi il tuo tempo per riprenderti. Nel mentre gli porgeva un pezzo di cioccolato e si sedeva accanto a lui.

    ~Ishui Baitei
    ~Status
    FisicoChakra
    Illeso130
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    - pochi errori di battitura.

    Non ci sono errori rilevanti da segnare. Ho apprezzato il cambio di tono, sia nella scelta del Kogake di imprimerti il segno (che rispecchia secondo me il lato più oscuro di Oto che di solito molti si dimenticano esistere), sia nel delirio sognante a seguito dell'impressione del segno stessa che, nonostante fosse davvero delirante, era comunque un cambio di tono rispetto alle solite cose.
    Per me puoi richiedere il Segno Maledetto in scheda.
     
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2 replies since 9/6/2017, 09:27   105 views
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