Murasame Uchiha vs Ishui Baitei

▪ Il Baitei era svenuto alla fine del suo scontro precedente. Lo Yotsuki si era dimostrato un'avversario formidabile veramente difficile da tenere a bada. Ishui era stato proclamato vincitore prima di abbandonarsi alla sofferenza. I Ninja medici quindi erano subito accorsi per prendere in cura i due sfidanti portando il Manipolatore del Doton all'interno di una tenda al sentor di disinfettante. In questa tenda si trovava la stessa Kunoichi che aveva curato lo Special Jounin dopo lo scontro del primo turno contro l'omaccione a sei braccia. La donna dai capelli biondi, sempre carente di tette, aveva prestato quindi le sue cure andando a curare per prima cosa la grave ferita subita nelle primissime fasi del combattimento. Questa ferita preoccupava molto la dottoressa dato che poteva esser peggiorata con il passare del tempo nello scontro. «Siete stati dei veri incoscienti a non smettere di combattere quando vi trovavate in questo stato.» Aveva detto la donna furente mentre il Baitei riprendeva conoscenza ancora dolorante, per le altre ferite, e decisamente debilitato dalla perdita di tutto quel Chakra. «Eheh...» Aveva ridacchiato Ishui mentre si accorgeva di esser stato quasi spogliato completamente per essere curato e visitato al meglio dall'equipe medica che lo stava visitando. Il Ninja di Oto era troppo stanco anche per muovere un qualsiasi altro muscolo così si abbandonò alle gentili cure della dottoressa e del suo staff, oramai di fiducia, per riposare in vista del prossimo scontro.
Dopo una giornata fatta di totale riposo atta a recuperare completamente le sue forze il Baitei si era finalmente ripreso del tutto. Durante le ultime visite di controllo il Bruno non riusciva quasi a stare fermo pronto a mettersi di nuovo alla prova. Non avrebbe mai pensato di poter arrivare fino a quel punto soprattutto considerando la sua "carriera lampo". «Cerca di non tornare più così conciato, abbi un po' cura di te!» Aveva detto la donna mentre srotolava le dal torso del Ninja del Suono. Queste erano ancora un po' unte della pomata utilizzata per curare le bruciature da scossa subite dallo Special Jounin. «Sissignora...» Aveva detto il giovane mentre la Kunoichi minacciava di tirargli uno schiaffo tra capo e collo. «Farò il bravo... Lo giuro!» Aveva aggiunto subito alzando le mani in senso di resa sotto la furia della donna probabilmente stanca di occuparsi delle sue ferite. "Beh anche se non posso sapere se il mio avversario sarà d'accordo con questo mio proposito..." Aveva aggiunto poi tra se e se cercando di non mostrare il suo sguardo divertito a quel pensiero alla donna. Questa intanto si stava sincerando delle condizioni della schiena e del busto del Baitei.
Nuovamente all'interno del suo cubicolo il Ninja del Suono aveva cominciato a prepararsi per la battaglia quando qualcuno aveva bussato alla porta. «Avanti...» Aveva detto Ishui sgranchendosi le ossa del collo. Dalla porta era quindi entrato un uomo apparentemente della stessa età dello Shinobi che teneva tra le mani un portabiti dall'aspetto estremamente ingombrante. «Signor Baitei ecco a lei la sua divisa da battaglia per questo scontro.» Aveva detto il giovane dai capelli biondo cenere. Per tutta risposta lo Special Jounin aveva lanciato uno sguardo enigmatico al nuovo venuto prendendo tra le mani quel fagotto fin troppo gonfio. «Come sarebbe a dire "la MIA divisa"?» Aveva detto il Bruno enfatizzando il più possibile il "mia". «Ehm...» Aveva detto il giovane leggermente imbarazzato. «Gli organizzatori sono stati estremamente contenti delle sue stravaganti gesta ed hanno deciso, stavolta, di scegliere personalmente il vostro abbigliamento.» Decisamente scettico il Manipolatore del Doton aveva deciso di dare un'opportunità a quell'abito sentendo, però, dentro di se il disastro preannunciato.
Con un solo gesto il Baitei aveva cominciato a far scorrere la zip che incerta scendeva incontrando un po' di fatica a causa dell'enorme spessore dietro di se. Quando finalmente il vestito venne svelato questo si presentava come un batuffolo di morbida stoffa bianca con un enorme cuore di vetro/cristallo sul petto. «Ma che è sto... robo?» Aveva chiesto Ishui tra lo sconvolto ed il divertito mentre notava il cappuccio con tanto di lunghe orecchie bianche a penzoloni. «Eh un coniglio, signore.» Aveva risposto l'attendente ingenuamente prima di vedere lo sguardo omicida del suo interlocutore. «E per quale motivo gli organizzatori si aspettano che io possa indossare un abbigliamento così scomodo per combattere?» Aveva detto valutando i contro di avere un cavallo così basso ed imbottito durante movimenti agili e veloci. «Non potete darmi di nuovo lo scatolone misterioso con tutti i costumi di scena?» Aveva chiesto il Bruno quasi implorando. «Gli organizzatori a quanto pare non sono stati così entusiasti dell'ultimo abito che ha indossato...» Aveva cominciato il suo coetaneo. «Quindi vogliono riportare i suoi combattimenti su un livello più, come dire...» Un'attimo di pausa prima di continuare. «Goliardico... Bene il suo scontro comincerà tra venti minuti, si sbrighi ad indossare la sua nuova divisa.»
A quel punto l'attendente si era ritirato con un inchino lasciando al Manipolatore del Doton quel sacco a forma di coniglio cuoricioso. «Devo sbrigarmi...» Aveva detto a se stesso lanciando uno sguardo all'orologio appeso al muro prima di cominciare a vestirsi pronto per l'azione. «Ma guarda un po' quello che mi tocca fare...» Aveva detto all'aria dopo essersi vestito di tutto punto con tanto di cappuccio sul capo che copriva i suoi capelli bruni. Camminando goffamente il Baitei aveva seguito il ragazzo di poco prima che era arrivato per condurlo nella sua nuova arena. «Ah un ultima cosa.» Aveva detto il giovane prima di lasciar passare Ishui sulle scale che l'avrebbero condotto verso l'arena. «Quest'arena è particolare ed è stata scelta "casualmente" apposta per esaltare le tue caratteristiche. Qui, infatti, il Raiton sarà pesantemente influenzato andando a perdere completamente il suo vantaggio sul Doton...» Con un occhiolino aveva aggiunto, infine: «Consideralo un "grazie" per aver accontentato gli organizzatori.» Con un sorriso a trentadue denti lo Special Jounin aveva annuito compiaciuto. Prima di allontanarsi saltellando per gli scalini nel suo nuovissimo costumino fiammante.
Una volta aver percorso quel piccolo corridoio in salita il Baitei aveva continuato la messinscena tra il boato del pubblico. Dopo un paio di metri, poco prima di salire sulla grande piattaforma fatta di lastre candide, il Ninja di Oto si era fermato guardandosi intorno. Senza esitare, con un sorriso beffardo sul volto, Ishui aveva stracciato il suo abito sfilandoselo praticamente a forza mentre pensava: "Ma vaffanculo!" Finalmente libero da quell'abito mostrava il dito medio all'attendente posto in penombra nel corridoio appena attraversato dal Manipolatore del Doton. Questo gesto era stato premeditato dal Bruno che ora appariva completamente vestito da "vero" Ninja. Dei pantaloni neri gli coprivano fino allo stinco mostrando i calzari a loro volta neri e tutte le varie tasche necessarie a contenere il suo equipaggiamento. La sua Katana, l'Omoikarui, era posta alle sue spalle pronta per essere sguainata e la faretra, con tanto di arco e frecce, era posta al suo fianco. Dietro di se portava anche la doppia borsa e stavolta, eccezionalmente, anche il gilet di Oto. Secondo Ishui quel color viola non era il massimo ma per ora non aveva trovato ancora nessuna valida alternativa che potesse soddisfare il suo gusto estetico.
Con passo fiero, quasi marziale, il Ninja del Suono aveva varcato la soglia di quell'arena calpestando quel pavimento lucido avvicinandosi all'arbitro ed a quello che doveva essere il suo sfidante, posti al centro della zona. L'uomo doveva essere il Murasame Uchiha contro cui doveva andare a scontrarsi. Il ragazzo era più basso di lui ed aveva una folta chioma di capelli bianchi seppur pareva essere un suo coetaneo. «Ciao...» Aveva detto lo Special Jounin leggermente svogliato mentre sorrideva a cinque metri dall'avversario. «Ishui Baitei.» Così dicendo aveva fatto un cenno con la mano in segno di saluto portando l'indice ed il medio della mano sinistra vicino alla fronte. Dopo quella rapida presentazione la donna, una delle personalità più in vista di Oto - Koh Brah - , si era dileguata mentre annunciava con voce calma: «Cominciamo!» La scomparsa della Kunoichi era stata accompagnata da un turbinio di foglie che l'avevano portata via con loro nel vento.
Ishui quindi non aveva perso un attimo di tempo andando ad attivare la Chōkeijūgan no Jutsu non appena la donna era scomparsa dal campo di battaglia. In questo modo il Baitei aveva spiccato un salto enorme portandosi ad un'altezza di cinque metri dal suolo. Questo, aiutato dalla sua agilità e dalla mancanza di peso, era cominciata come un salto mortale all'indietro per poi fermarsi a mezz'aria. Durante questo movimento ginnico il Baitei aveva concentrato il chakra all'interno del suo Segno Maledetto. Il sigillo, posto sul petto, si era quindi infiammato prima di cominciare a dipanarsi in una serie di sottili linee rette che dovevano andare a ricoprire tutto il corpo del suo utilizzatore.

Ulteriormente rinvigorito dal nuovo afflusso di energie lo Special Jounin aveva composto i due singoli sigilli necessari per l'utilizzo della Yomi Numa utilizzando il suo avversario come epicentro per il Jutsu. Stavolta, però, per dare più mordente alla tecnica Ishi aveva deciso di potenziare la Palude Infernale con il suo Hijutsu personale: l'Hijiriyama. In questo modo il Manipolatore del Doton sperava di riuscire a bloccare il più possibile l'avversario nel pantano appena creato senza curarsi del fatto che aveva perso la disponibilità di una buona parte del terreno per tutta la durata della sua tecnica.

Dalla sua posizione sopraelevata, comunque, il Bruno non doveva risentire minimamente del fango che ricopriva parte del terreno sotto di lui. Muovendosi in aria il Ninja di Oto aveva quindi cominciato una nuova serie di sigilli mentre si allontanava dal suo avversario portando la distanza tra di loro a circa dieci metri. "Continuerò a seguire il mio Nindo..." Aveva poi pensato mentre completava i sigilli necessari per la sua Daichi Denryū. "Essere uno spirito libero e lanciare S a tutto spiano!" Così dicendosi aveva espulso dalle labbra la colata di polvere e detriti che si era formata nel suo stomaco. Anche stavolta, come al solito, il suo Flusso di Roccia era stato potenziato con l'Hijiriyama andando a guadagnarne in quanto a mera forza bruta. In attesa di vedere la fine del suo attacco Ishui era rimasto in guardia ancora sospeso a mezz'aria tra il boato della folla stupita.

▪ L'offensiva del Baitei si era rivelata un vero fiasco. Infatti, il suo avversario aveva evitato la Yomi Numa con un gesto atletico impressionante - dovuto anche all'assunzione di quella che pareva essere una pillola del soldato - e creando poi un clone, Doton, per darsi un'ulteriore spinta lontano dal pantano. "Doton, finalmente!!!" Aveva gioito Ishui stanco di tutti quei Raitoner che lo circondavano ultimamente. La vista di quel sigillo tanto famigliare aveva fatto provare allo Special Jounin un moto d'orgoglio che era andato a morire quando l'avversario aveva cominciato a compiere i sigilli per la Kuchiyose no Jutsu. "Merda se uccido un'evocazione mi potrebbero denunciare all'Ente Protezione Animali!!!" Aveva pensato il Manipolatoe del Doton dopo che il flusso di rocce e detriti si era abbattuto su quella che pareva essere una cupola bianca e squamosa. La velocità con cui Murasame aveva evitato il primo Jutsu poteva voler dire solamente che l'avversario conosceva già la potenza della Yomi Numa e che quindi si era potuto scansare prima della sua effettiva formazione.
Tuttavia il Baitei non poteva aspettarsi nulla di meno da un'utilizzatore della finissima arte del Doton. La candida cupola si era quindi rivelata essere un enorme serpente che si era immediatamente spostato per dare nuovamente visibilità al suo evocatore. Ishui a quel punto aveva cominciato a scendere di quota per riguadagnare il terreno, stando attento a non poggiarsi sulla sua stessa creazione fangosa. La pozza separava i due contendenti più qualche altro metro accessorio. Durante questo movimento verso il basso l'avversario aveva composto un singolo sigillo andando a creare un clone accanto a lui. Senza attendere un secondo il Ninja del Suono aveva sfruttato la sua bravura nella composizione dei sigilli per dar vita a sua volta ad un Iwa Bunshin accanto a lui. Il clone, sprovvisto della Chōkeijūgan no Jutsu era andato a toccare il suolo con i piedi preparandosi all'azione. La posizione in cui L'Uchiha aveva composto il sigillo, tuttavia, era estremamente strana secondo il ragazzo di Oto. Infatti questo non aveva posto le mani alla solita, e più comoda, altezza del petto ma più in alto, cioè, sulla sua stessa faccia. "Bah forse sarà timido e voleva coprirsi il volto?" Aveva pensato Ishui con un sorrisino sul volto mentre il suo corpo si immobilizzava e veniva ricoperto da enormi paletti di metallo che gli avevano trafitto gran parte del corpo. "Merda e da dove escono questi?!" Si era chiesto il Bruno soffrendo come un cane mentre provava a muovere in qualche modo il suo corpo.

Il clone dal basso non aveva compreso ciò che stava succedendo al suo creatore che intanto stava immobile ancora fermo a mezz'aria ad un metro e mezzo dal suolo. Il Bunshin aveva guardato per un attimo il suo alleato prima di rivolgere nuovamente la sua attenzione alla combo di giovani anziani dai capelli candidi. «Ehi... Sveglia testa di cazzo!» Aveva gridato il clone alterato mentre il clone dell'Uchiha stava componendo una serie di sigilli sempre tenendo le mani vicino al volto del Murasame originale. "Entrambi sono immobili..." Aveva pensato il clone notando che anche l'avversario originale non si stava muovendo lasciando fare al suo clone. "Che siano intrappolati in un Genjutsu?" Si era chiesto il clone mentre cominciava ad espellere dalla sua bocca una delle difese più affidabili a disposizione del Baitei: la Iwa Gōremu no Jutsu.
Un enorme drago composto interamente di fiamme era uscito dalla bocca del clone dell'Uchiha, per l'occasione scattato alla sinistra del suo creatore, andando a dirigersi verso i due Ninja di Oto. Il Clone, a quel punto con il golem già per metà creato aveva spiccato un salto per frapporre la creazione di roccia ed il suo corpo a quella del suo alleato che si trovava sotto l'influsso di una qualche insidiosa illusione. Il corpo del construtto di roccia, che era stato creato fino a tutto il busto - in attesa di ricevere delle gambe -, si era quindi infranto contro la prima palla di fuoco mentre una seconda viaggiava verso il cielo. Quell'evidente errore di lancio aveva salvato il clone ed il suo evocatore dalla furia di un nuovo drago di fuoco. Il Bunshin, intanto, aveva cominciato a comporre nuovamente i sigilli necessari alla loro tecnica più potente. "Ora che è immobilizzato, e si spera che lo sarà ancora per molto, è il mio momento." Aveva pensato a quel punto il clone del Bruno mentre cominciava la composizione per la Daichi Denryū potenziata mediante l'utilizzo dell'Hijiriyama.
Dopo un secondo, o poco più, l'originale si era ripreso da quell'illusione venendo liberato da quei malefici paletti metallici. In quel momento aveva continuato la sua discesa toccando finalmente il terreno ancora sconvolto per la situazione appena provata. «Finalmente...» Aveva detto il clone mentre componeva l'ultimo sigillo cominciando ad espellere il flusso di detriti e polvere che gli albergava nello stomaco. Ishui, con un'espressione ancora leggermente sconvolta sul volto si era rialzato lanciando un grido verso il mondo. «Maledetti Genjutsu...» Aveva detto il Baitei quando il Jutsu era stato scagliato verso il suo avversario ed il suo gruppo.

Dopo un secondo dal lancio del Jutsu del clone anche il vero Manipolatore del Doton aveva cominciato a comporre i sigilli necessari per la stessa tecnica. Voleva andare a bombardare il suo avversario con quella che poteva essere definita come "pura e semplice forza bruta". Nuovamente il Jutsu di livello S era stato spedito contro i suoi avversari con il preciso intento di seguire il primo attacco scagliato. "Devo fare attenzione ai suoi Genjutsu..." Aveva pensato il Baitei chiedendosi come poteva esser caduto in quel tranello senza aver visto la composizione dei sigilli. Ad ogni modo anche la seconda combinazione della Daichi Denryū e dell'Hijiriyama era stata scagliata dopo una serie di sigilli composta in maniera ben più veloce rispetto a quella del clone che gli stava ancora accanto. "Beccati questo!" Aveva pensato il Bruno mentre il secondo ammasso di polvere e detriti viaggiava verso gli avversari.