Missione Kisuke Momochi

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    Missione Kisuke Momochi
    Missione a Servizio di:Kirigakure No Sato
    Livello:A
    Esecutoei della Missione:Kisuke Momochi
    Un piccolo gruppo di criminali ha attaccato la città di Shimayama e rapito alcuni ostaggi, rifugiandosi in una vecchia fortezza abbandonata poco fuori la città. Forti degli ostaggi, richiedono il versamento di ingenti riscatti ogni settimana alla cittadina, più un grosso riscatto alla scadenza del mese se vogliono risolvere la faccenda. I rapporti ci riferiscono che questa storia va avanti ormai da quasi dieci giorni e che la banda è molto numerosa, disciplinata e organizzata. Vi sono sospetti fondati che tra di loro vi siano dei ninja e proprio un ninja esperto sia a capo del gruppo. Oltretutto, come se non bastasse, la fortezza in cui si sono rifugiati sembra essere in buone condizioni e apparentemente quasi inespugnabile tramite metodi convenzionali. Recati sul posto, libera gli ostaggi e fanne quello che vuoi dei criminali.
     
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    «Non saprei a chi altri affidarmi per questa missione» confidò l'Hachidaime Mizukage.
    «Perdonatemi, ma le lusinghe non hanno particolare effetto su di me...»
    «Non è una lusinga, Momochi. Apri la busta e leggi» gli disse il Kage, categorico.
    Kisuke fece come gli era stato detto e prese a leggere le parole una dopo l'altra.
    «Vedi?» intervenne il Kage, notando l'espressione sul viso bendato del Momochi. «Niente lusinghe. Ho bisogno che sia tu ad occupartene.»
    «Non è sempre il caso che io operi dall'interno di Kirigakure no Sato, con quello che è successo?» chiese Kisuke, la lamentela silenziosa tutt'altro che malcelata. il tono per giunta non mentiva.
    «Ormai abbiamo messo le cose in chiaro con Kumogakure, e questo è proprio il caso che può darci lo slancio ad andare avanti. D'altronde è una situazione delicatissima. Non posso dare un compito del genere a qualcuno di cui non mi fidi ciecamente.»
    «Quindi, fatemi capire: mandate uno shinobi da solo a sbrogliare questo casino immane?» chiese Kisuke, a metà tra lo scettico ed il preoccupato.
    «È per questo che nascono i ninja. Una lama solitaria nel buio può ferire più di cento eserciti.»
    Kisuke non poteva far altro che dargli ragione con tacito assenso.
    «È una questione di stato. Dobbiamo agire in fretta per il Paese dell'Acqua. Oppure, oltre ad avere problemi e danni ancora più gravi a cui far fronte, faremo pure la figura degli scemi di fronte al Paese ed alle altre Nazioni.»
    «Be', direi che l'abbiamo già fatta abbastanza in passato e ancora ne stiamo pagando le conseguenze» commentò aspro il Sennin.
    «Quello è un altro paio di maniche, lo sappiamo bene entrambi. Ormai è andata ed inutile crucciarsi per quanto compiuto da altri in passato» gli disse il Kage, richiamandolo alla fredda ragione.
    «Chiedo venia» si limitò a dire Kisuke, con una malcelata nota di mortificazione.
    «Andiamo avanti.»
    «Certo.» Kisuke annuì. «Quanti ostaggi hanno?»
    «Ventidue.»
    «Ci sono ninja o combattenti tra loro?»
    «Ninja no. Combattenti non lo sappiamo.»
    «Donne e bambini?»
    «Qui sorge il vero problema...» anticipò il Kage, scuro e greve. «Due sole donne, ma... parecchi bambini.»
    «Parecchi bambini?!?» partì subito Kisuke, colto alla sprovvista.
    «Esatto...»
    «Animali infami! Questa è feccia della peggior specie!» ringhiò il kiriano, i denti stretti.
    «Esatto! Hanno due donne, tre uomini e diciassette bambini. Confermato al cento per cento» assicurò il Mizukage. «Lì all'interno non abbiamo certezza di quanti sequestratori ci possano essere. Probabilmente, almeno una decina.»
    «Be', è inutile girarci attorno, devo mettermi subito in azione. Mi recherò subito a Shimayama per raccogliere le informazioni che mi occorrono per chiudere il quadro. Poi, porterò a casa l'obiettivo» concluse il kiriano con convinzione. Non c'era assoluto tremito nella voce del Momochi ed era per questo motivo che il Mizukage l'aveva scelto per un compito così delicato.
    «Tu preoccupati esclusivamente di portare fuori gli ostaggi sani e salvi, una volta che lì all'interno non ci saranno più innocenti ci penseranno altri a fare piazza pulita» gli spiegò il Kage, cercando di essere rassicurante. «Ora vai pure» lo congedò il Kage e Kisuke abbandonò rapidamente la sala, sparendo all'interno del pavimento.

    Souzou no Douka - Assimilazione del Creato
    4VNfdKh
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Senza il bisogno d'eseguire i Sigilli, attraverso questo Ninjutsu è possibile fondersi con ogni oggetto inanimato, comprese rocce, piante, il suolo stesso e simili, e rimanere al suo interno purché sia abbastanza grande da contenere il proprio volume. L'assimilazione e la fuoriuscita avvengono molto rapidamente. Una volta fusi ci si potrà muovere alla propria velocità originale attraverso l'oggetto e tutto ciò che è direttamente a contatto con esso.
    Non è utilizzabile per azioni offensive/difensive/evasive in combattimento. Utilizzabile solo a livello narrativo.
    Consumo: 2


    Come un'unica entità fusa con la materia inanimata, il Sennin si mosse per lasciarsi alle spalle il Palazzo del Mizukage e dirigersi alla propria dimora. Quando vi giunse, non passò nemmeno dalla porta e riemerse direttamente nel piano inferiore. Lì prese tutte le sue cose al volo, le quali erano sempre tenute in ordine e preparate in maniera che potessero essere prelevate al volo qualora non le avesse già con sé. Quello era proprio il caso, sebbene non fosse completamente sprovvisto del suo intero equipaggiamento. Gli mancava da prendere le cose più ingombranti, quelle che avrebbero dato più nell’occhio in una strada piena di gente. E così, veloce e preciso come l’esperienza gli aveva insegnato, si legò al busto la fascia che trasportava la Tagliateste, modulandola in modo che non fosse troppo stretta. Recuperò al volo il taschino per fissarselo sul braccio sinistro, mentre l'altra mano aveva già raggiunto il piccolo fodero che un attimo dopo assicurò alla spalla. Per scrupolo, un gesto che quasi rasentava il tic nervoso, Kisuke si controllò la benda dell’occhio, così che non vi fossero residui di polvere.
    Una volta preparato di tutto punto, il ninja prese carta ed inchiostro e scrisse un biglietto per la sua famiglia, ovvero Galatea ed i suoi figli. Lasciò il foglietto con il messaggio in camera da letto, come faceva sempre, sarebbe stata poi la madre dei pargoli a leggere il messaggio per sé e poi ai bambini.
    Il sole non era ancora sorto sopra lo sporco mare di Kirigakure no Sato, e l’aria era così fredda da congelare anche le ossa. Kisuke Momochi, Sennin del Villaggio della Nebbia, si avventurò al buio con la sicurezza di chi, ormai, era abituato a scivolare in mezzo alle ombre. L’atmosfera ferma, immobile, quasi fosse una calma prima della tempesta gli portarono alla mente vecchie memorie. "Guardando al passato mi sembra quasi di tornare al giorno in cui con Kaori Mitarashi abbiamo liberato la Bastiglia di Kiri. Ma sono passati non so più quanti anni e lì c'erano solo un manipolo di idioti senza nemmeno degli ostaggi" rammentò Kisuke, stringendo a fatica quei fumosi ricordi dal passato. Scosse il capo vorticosamente e si mise in cammino.

    *****



    Dalla cima degli alberi, in lontananza, piccola come una casetta, si poteva intravedere la vecchia fortezza di Shimayama. Era un po' fuori dalle mura cittadine, ma apparteneva pur sempre al suo territorio politico. "In un posto come quello" iniziò a pensare Kisuke, osservandola. "Normalmente dovrei semplicemente scegliere tra un approccio furtivo ed uno diretto per fare piazza pulita di tutta la merda che vi si nasconde" concluse il kiriano. Sembrava - anzi era - così semplice. A grandi linee non c'era nemmeno troppo da girarci intorno. Peccato che quella non era una situazione normale: un singolo passo falso poteva costare la vita di quei bambini. Certo, tra tutto, a prescindere uno come lui avrebbe sempre preferito un approccio furtivo e strategico, sebbene dentro di sé provasse l'irrefrenabile voglia di travolgere quei vili soggetti con tutta la sua forza, come una tempesta. "Tempo al tempo... arriverà il momento anche per la loro pena" si disse Kisuke, scrollando quei pensieri dalla propria mente. Non poteva assolutamente farsi accecare da simili istinti. Non riusciva proprio a sopportare che stessero sfruttando dei bambini, ma doveva rimanere lucido ed agire sempre a sangue freddo. Ogni cosa al suo tempo e per ora era il momento di abbandonare la cima dell'albero per scendere un po' più in basso, quindi iniziare a raccogliere informazioni.
    L'esponente del Clan Momochi calò di quota per una mezza dozzina di metri, scelse un ramo sufficientemente resistente e senza indugi ricorse al Doujutsu celato nel suo occhio destro.

    Byakugan [Occhio destro]
    3CITKwQ
    Livello: B
    Tipo: Doujutsu
    Il Byakugan quando attivo concede al suo utilizzatore una vista a 359° gradi per un raggio di cinquanta metri e permette di vedere perfettamente non solo oltre ogni cosa, bensì anche il Chakra e i suoi flussi, nonché il sistema circolatorio del Chakra e i suoi 361 punti di fuga. Riesce a vedere anche lievi concentrazioni di Chakra nel corpo delle persone, potendo quindi arrivare a prevedere l'utilizzo di una Tecnica ma non l'elemento o cosa la Tecnica farà, anche se dovrà essere concentrato sul sistema del Chakra del bersaglio. Osservando il flusso del Chakra è anche possibile accorgersi se una persona è sotto l'influsso di un Genjutsu dal moto disturbato del Chakra, ma non è ovviamente possibile utilizzare questa abilità su se stessi.
    Il Byakugan permette, inoltre, all'utilizzatore di concentrarsi e vedere esclusivamente in linea retta aumentando così il raggio visibile all'utilizzatore frontalmente, ma annullerà di conseguenza la possibilità di vedere a 359°.
    [Lunghezza massima per livello: Genin 1 Km; Chuunin 4 Km; Sp 10 Km; ANBU 12 Km; Jounin: 15 Km]

    Consumo: 10 (A Turno)


    Non appena fece irrorare il Chakra nella zona in prossimità dell'orbita destra, le vene si gonfiarono ed il suo sguardo prese letteralmente un balzo in avanti per chilometri e chilometri, schizzando lontano dai suoi occhi. Iniziò così ad ispezionare la fortezza tenendosi a debita distanza, appollaiato a ridosso di un poderoso ramo di sequoia.
    La fortezza era sviluppata su sei piani, a pianta triangolare, tozza, e si ampliava prevalentemente verso l’alto. Agli angoli si ergevano tre torrette con lo spiazzo fortificato all'apice. Tutto attorno alla fortezza era presente un fossato profondo circa dieci metri, con un antifosso. L'unica porta d’ingresso era un grande portone fortificato, apribile solamente facendo scendere anche il grande ponte levatoio per superare il fossato, mentre non vi erano vie di fuga. L'unica, in passato, doveva essere un lungo tunnel sotterraneo che ormai Kisuke vedeva chiuso in ingresso ed in uscita. Ogni piano era alto oltre misura e le prime finestre a disposizione si trovavano a non meno di circa sei metri di altezza. Lo stabile misurava in totale quasi quaranta metri d'altezza, e si estendeva su una superficie calpestabile di circa un ettaro. Il piano interrato era quello nascosto alla luce del sole e poteva considerarsi più sicuro e più angusto, a seconda di quale fosse il lato della barricata in cui si militava. Proprio in quel piano erano rinchiusi i prigionieri, sorvegliati da tre guardie.
    Qualla dannata fortezza poteva essere considerata un vero gioiellino della difesa, soprattutto se presidiata com'era da tutti quegli uomini. Ma c'era un modo per riuscire a penetrare il perimetro di quelle mura e completare l'operazione? Doveva esserci, per forza, e se non ci fosse stato l'avrebbe creato lui stesso.
    Dopo aver analizzato la fortezza, Kisuke passò alla verifica degli ostaggi che aveva individuato poc'anzi, il Byakugan in cerca delle loro figure. Una volta accertatosi dello status degli ostaggi, quasi per esclusione, si fece l'elenco di tutti i sequestratori. Uno dopo l'altro, a partire dai sorveglianti degli ostaggi, Kisuke osservò come il gruppo dei sequestratori fosse composto esattamente da venti persone: sedici uomini e quattro donne. Quattro di loro erano shinobi, si intuiva dai loro coprifronte rigati, dalle loro vesti, dai loro atteggiamenti e dalle loro armi.
    «Aspetta un attimo...! Non può essere... quello lì è...?» sussurrò Kisuke, parlando tra sé e sé. Non appena vide quel volto, lo riconobbe dopo qualche secondo. Sapeva chi era: Tsurushi Hoshigaki. Lo conosceva sommariamente, dal momento che non ci aveva mai avuto nulla a che fare per conto proprio, ma aveva visto parecchi documenti sul suo conto e ricevuto più volte notizie delle sue scorribande. Tsurushi era un Mukenin di livello A, ormai ricercato in tutte le Terre Ninja per la miriade di crimini commessi. Aveva abbandonato il Villaggio della Nebbia anni orsono quando ancora militava nei ranghi degli Sp.Jounin ed ora si era ridotto a militare in un gruppo che sequestrava bambini? "Per gli dèi, che fine indegna... come deve ridursi una persona per cadere così in basso..." si ritrovò a pensare Kisuke in merito, pervaso da una sconsolata tristezza. Però, non era ciò su cui doveva concentrarsi. Tsurushi - a tempo debito - avrebbe avuto ciò che si meritava, esattamente come tutti i suoi compagni. Per riuscirci, però, prima Kisuke avrebbe dovuto concentrarsi ed analizzare accuratamente tutto il territorio della fortezza.
    Si erano sistemati bene, notò Kisuke. Avevano osservatori appostati in ogni direzione, in modo ché potessero tenere sott'occhio tutt'intorno al perimetro della fortezza. Normalmente, sarebbe stato quasi impossibile avvicinarsi senza essere avvistati da uno di loro, ma Kisuke sapeva come farlo fuori dalla normalità. "Oltretutto non ci sono barriere di Chakra, né sensori. Il che vuol dire che posso avvicinarmi più facilmente finché riesco a nascondermi alla loro vista, che sembra l'elemento principale con cui contano di difendersi da eventuali incursori. Tuttavia, hanno allestito delle trappole, nemmeno troppo artigianali" rilevò il Sennin della Nebbia, vedendo tutti i meccanismi piazzati, fuori e sottoterra. Kisuke si chiese come avessero fatto ad interrare perfettamente tutto il sistema, senza lasciare tracce di sorta, su una costruzione preesistente come quella lì. Ammesso e non concesso che fosse opera loro, ovviamente, ma tra tutte era l'opzione più plausibile. Kisuke, allora, ne dedusse avessero all'interno del loro gruppo un vero e proprio artista nell'architettare trappole e marchingegni.
    "Le forze armate del Paese dell'Acqua, probabilmente non sono riuscite o pensano di non riuscire a penetrare nella fortezza. Non senza il rischio che gli ostaggi vengano uccisi, almeno. Ecco perché nella missiva si parla di metodi convenzionali ed ecco perché è stato commissionato a Kiri il lavoro" risolse mentalmente il Sennin di Kiri. Loro, in quanto forze shinobi, potevano evadere senza problemi il limite dei metodi convenzionali.
    «Pensa, Kisuke. Pensa...» si disse il Sennin di Kiri, oscurando il Byakugan e chiudendo anche l'occhio sinistro. "Lì dentro non hanno modo di approvvigionarsi. Sfruttano gli ostaggi come espediente per avere ciò di cui necessitano per tirare avanti. Se gli neghiamo i riscatti, possiamo prenderli per sfinimento ma ammazzeranno gli ostaggi. È anche vero che gli ostaggi sono l'unica carta in loro possesso per evitare che una squadra di ninja faccia piovere su di loro una marea di bombe. Sembra l'indovinello del lupo, capra e cavoli" si ritrovò a pensare il Sennin con triste ironia. "Devo trovare la soluzione all'enigma. Oppure, meglio ancora, individuare l'anello debole della catena. Così posso riuscire ad ottenere la mia chiave d'accesso per liberare gli ostaggi" risolse Kisuke mentalmente. "Per riuscirci devo innanzitutto andare a raccogliere in città tutte le informazioni possibili ed immaginabili, ma nel frattempo qui è meglio se ci lascio qualcuno al posto mio" si disse, infine, il Momochi. Fu così che quest'ultimo sfiorò con il pollice destro i rasoi nascosti nel suo coprifronte, facendo sanguinare il polpastrello. Normalmente, a quel gesto, avrebbe seguito una delle più classiche sequele di Sigilli, ma non per Kisuke. Stavolta il kiriano scelse di tingere il proprio palmo sinistro con il sangue per poi poggiarlo a ridosso della superficie lignea.

    Kuchiyose No Jutsu - Tecnica del Richiamo
    8ieQziA
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi dal rango Chuunin in poi. Non per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un Contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano di una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versar anche una minuscola goccia del proprio sangue per poi formare la serie di Sigilli necessari per l'esecuzione del Jutsu, che sono i seguenti: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
    Per riuscire ad evocare taglie grandi è necessario essere almeno Sp.Jounin; per le Leggendarie bisogna essere di grado ANBU
    Consumo: 10/2= 5

    Uccello Viaggiatore
    2cv4bvz
    Questo uccello rapace, alto circa quaranta centimetri si dimostra inutile in combattimento, ma la sua vera peculiarità è quella di poter comunicare telepaticamente con il proprio evocatore, il che la rende un' evocazione molto utile da mandare in avanscoperta. Questo rapace è in più dotato di un eccellente vista. La sua velocità è alta e potrà tenere testa ad un Jutsu di livello C, ma un colpo di arma ben assestato o un qualsiasi attacco dopo aver subito il Jutsu C lo metteranno fuori gioco.


    I simboli runici si propagarono a ridosso del legno e dalla nuvoletta di fumo esplosa nacque Hisashi, il piccolo rapace che ormai si trasformava ogni volta negli occhi volanti di Kisuke.
    «Ehi, Hisashi, amico mio» lo salutò il ninja della Nebbia. «Siamo in una situazione abbastanza particolare. Là in fondo c'è una fortezza dove un gruppo di sequestratori tiene in ostaggio diverse persone. La fortezza sembrerebbe essere inespugnabile. Per lo meno con metodi convenzionali, ma nulla di verificato da me in persona. Aggiungiamoci il fatto che la maggior parte degli ostaggi sono bambini e, anche escludendo la possibilità che la fortezza sia inespugnabile, sono loro la vera chiave in tutto. Un bel quadretto, non trovi?»
    "Non puoi rischiare che giochino sulle loro vite, nel caso tu riesca a penetrare nella fortezza" osservò giustamente il volatile.
    «Esatto! Per cui, prima devo andare a raccogliere informazioni nella città in cui hanno preso gli ostaggi. Nel frattempo, voglio che mi tieni costantemente monitorata la situazione qui, dall'alto. I tuoi occhi possono tutto. Qualunque movimento che non ti quadra, devi riferirmelo» disse Kisuke alla sua creatura, con la quale si sarebbe potuto tenere sempre in contatto tramite la telepatia. Intanto, lui si incamminò in direzione di Shimayama. La cittadina non era troppo distante dalla fortezza, poco più di cinque chilometri in linea d'aria, e prima ancora di vederne le porte Kisuke sapeva già a cosa puntare.

    *****



    Nel cuore della notte, Shimayama si presentava più spenta che mai. Le luci cittadine nulla potevano contro il grigiore scuro che la città portava appresso con sé, come un alone mistico di negatività. Da quando era stata assaltata, Shimayama non era più la stessa di prima. Nell'aria si respirava un lutto cittadino non ancora espletato, con le strade sporche e rovinate, le pareti degli edifici lasciati andare. Sembrava il ritratto inquietante di una città rimasta congelata in un singolo momento storico, con i cittadini che facevano le parti di ombre sfocate, o fantasmi che non erano ancora pronti a lasciarsi alle spalle la loro vita. Fuori, per le strade, non c’era praticamente nessuno, e quei pochi rimasti altro non erano che miserabili, ubriachi o senzatetto, gente che avrebbe voluto trovarsi ovunque tranne che lì.
    Il Momochi sospettava che il gruppo potesse avere degli informatori all'interno della città, di conseguenza era fondamentale che la sua presenza lì fosse un mistero per chiunque. Tranne per una persona: Junichi Nishimiya, il primo cittadino della città, uomo stimato dal Daimyo in persona. A maggior ragione per ciò che aveva in mente di fare, servendosi proprio della città e della sua popolazione, nessuno doveva sapere che lui fosse lì e che qualcosa si stesse iniziando a muovere.

    Souzou no Douka - Assimilazione del Creato
    4VNfdKh
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Senza il bisogno d'eseguire i Sigilli, attraverso questo Ninjutsu è possibile fondersi con ogni oggetto inanimato, comprese rocce, piante, il suolo stesso e simili, e rimanere al suo interno purché sia abbastanza grande da contenere il proprio volume. L'assimilazione e la fuoriuscita avvengono molto rapidamente. Una volta fusi ci si potrà muovere alla propria velocità originale attraverso l'oggetto e tutto ciò che è direttamente a contatto con esso.
    Non è utilizzabile per azioni offensive/difensive/evasive in combattimento. Utilizzabile solo a livello narrativo.
    Consumo: 2

    Bikou Ninjutsu - Tecnica dell'Inseguimento Silenzioso
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    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Supplementaria
    Grazie a questa tecnica è possibile concentrarsi maggiormente sul celare la propria presenza ed in particolare ridurre notevolmente la probabilità d'essere individuati durante un inseguimento. Grazie a questa tecnica è possibile usufruire al meglio degli oggetti circostanti per nascondere la propria presenza al nemico.
    Consumo: N/A


    Fu un gioco da ragazzi per Kisuke infiltrarsi nella dimora privata del primo cittadino di Shimayama. Era una dimora modesta, di dimensioni molto più contenute rispetto ad altre viste da Kisuke, ma estremamente ben tenuta. A pianta rettangolare, si ergeva in stile tradizionale in mezzo ad un giardino recintato, con le pareti in legno massiccio e il tetto spiovente. I colori, appena visibili al chiarore della luna, erano chiari; unica nota scura era il legno nerissimo dell’engawa.
    L'uomo dormiva da solo, stranamente, in una casa che aveva deciso di non far presidiare dalle forze armate perché ci fossero più uomini per la città. Doveva avere una moglie, o una compagna, a giudicare dai tre figli nelle altre camere da letto. "Magari sua moglie compie un lavoro che comprende turni notturni, come l'infermiera" si ritrovò a pensare, ma non tergiversò troppo su quel pensiero. Il fatto che l'uomo fosse da solo nel suo letto gli consentiva di agire con maggiore comodità.
    Il kiriano raggiunse la camera da letto e si sedette a ridosso della massiccia testata del letto, quindi sguainò l'Ottava e la calò dritta tra gli occhi del dormiente.
    «Nishimiya-sama, si svegli» lo chiamò Kisuke, piano.
    Questi aprì gli occhi e si ritrovò ad osservare il grigio acciaio lucente dell'Ottava.
    «Chi siete?»
    «La vostra unica ancora di salvezza nel mare di merda in cui navigate» gli rispose Kisuke, e lasciò penzolare sopra i suoi occhi il metallo nero.
    «Ma quello...?»
    Ciò che l'uomo stava vedendo altro non era che lo speciale salvacondotto di Kirigakure no Sato affidato a Kisuke. Era realizzato con un metallo nero unico del Villaggio, di forma rettangolare, forato ai quattro angoli e con tutta una serie di kanji incisi per il lungo su tutta la superficie della tavoletta. Kisuke solitamente lo teneva nascosto in una tasca segreta o - più raramente - appeso al collo tramite una funicella di canapa.
    «Esatto, avete visto bene. Deduco possiate immaginare il motivo per cui mi trovo qui, ma vi spiegherò quello per cui vi ho svegliato nel cuore della notte con una spada puntata tra gli occhi.»
    Junichi Nishimiya deglutì rumorosamente, la gola asciutta per la tensione.
    «Ho bisogno della vostra collaborazione. Per cosa, vi starete chiedendo? Due motivi. Il primo sono tutte le informazioni che potete darmi riguardo la disgrazia che ha colpito la città, il luogo in cui si nascondono ora i criminali e tutte le informazioni riguardo trattative avvenute con loro. Il secondo è per muovere tutte le pedine della città secondo i miei ordini» gli spiegò Kisuke, il più rapido e conciso possibile. «Sia chiaro: sono venuto da voi in questa vece perché affinché tutto possa funzionare io qui devo rimanere un fantasma. Non esisto, non sono mai passato di qua e nessuno deve anche solo immaginare che io abbia pensato di passare di qua. Voi non dovete parlarne con nessuno, questa cosa rimane tra noi e con noi deve morire finché la faccenda non sarà risolta. Posso contare sulla vostra stretta e fidata collaborazione? Sbattete le palpebre due volte per un sì.»
    L'uomo eseguì senza esitazione.
    «Bene, spero siate sincero e convinto, oppure a pagarne le spese sarà qualcun altro.» Kisuke ritirò l'arma e la mise nel suo fodero. «Sapete... bambino più, bambino meno...»
    «Non sono necessarie queste minacce becere con me» reagì l'uomo, evidentemente colpito nel vivo.
    «Tanto meglio» lo rimbeccò Kisuke. «Allora?»
    «Allora cosa?»
    «Iniziate a parlare, per la miseria! Cos'è successo qui a Shimayama?»
    Il primo cittadino quasi saltò sul posto, dunque prese a parlare un attimo dopo. Inizialmente con delle vibrazioni di esitazioni timorose nella voce, ma poi mano a mano acquistò come delle rassicurazioni autonome. Iniziò a spiegare a Kisuke quando avvenne l'assalto a Shimayama, una notte di ferro, fuoco e sangue.
    «Volavano saette e palle di fuoco... erano shinobi... i nostri soldati non hanno potuto fare granché contro di loro...»
    L'estenuante resistenza delle forze armate della città, nonché della sua popolazione, aveva quel fascino eroico ad ogni parola che il primo cittadino pronunciava per raccontarne gli echi. Anche Kisuke si convinse che tutte quelle persone, anche e soprattutto coloro che avevano dato la loro vita quella notte, dovevano avere un coraggio da leoni per non piegarsi ciecamente agli invasori.
    «Quanti erano?»
    «Non so... non lo sappiamo bene... erano parecchi: dieci... venti, forse. Non abbiamo testimonianze complete. Ciò che sappiamo deriva dalle ricostruzioni dei superstiti.»
    «E quale vi è sembrato il loro scopo, quella notte?»
    «Hanno rubato qua e là, ma poche cose. Alcune di grande valore economico, ma parliamo di piccolezze in un bottino di per sé già piccolo.»
    «Di conseguenza, rubare quella notte non era il loro scopo. Dico bene? A questo punto stiamo parlando di un piano a lungo termine, no? E qui arriviamo ai rapimenti» disse Kisuke, il tono che sapeva quasi di un fare retorico.
    Allora il primo cittadino cominciò a spiegare come quella notte sparirono dalla città delle persone, tra cui ben diciassette bambini. Tutti di età compresa tra i cinque ed i dieci anni e che la vita degli ostaggi da quel giorno fu appesa ad un filo, la cui altra estremità era legata al riscatto richiesto dai criminali. Richieste impensabili, assurde. A giudicare dalle parole dell'uomo, richiedevano ogni settimana un valore che la città riusciva ad avere come introito ogni due mesi ed alla scadenza del mese un valore circa pari agli introiti di un anno. Eppure avevano già pagato una volta.
    «Perché?» gli chiese Kisuke con malcelato disappunto.
    «Lì all'interno ci sono diciassette bambini! Cosa avremo dovuto fare? Dopo un consulto militare, ci siamo resi conto di non avere alcuna possibilità di espugnare la fortezza in cui si sono rifugiati e liberare gli ostaggi. Il tempo scorre!»
    «Avreste dovuto chiedere subito aiuto» lo ammonì Kisuke
    «Lo abbiamo fatto...» replicò l'uomo, ma non vi era un briciolo di convinzione nella sua voce. Kisuke, come già immaginava, capì che avevano perso tempo a prendere una decisione sul da farsi. «Tra i bambini ci sono anche dei figli di alcuni nobili della città, siamo vincolati anche al loro peso decisionale.»
    «Hanno aiutato a finanziare il primo riscatto?»
    L'uomo annuì e Kisuke ebbe ancora più chiaro il quadro generale.
    «Quando è stato pagato il riscatto?»
    «Quattro giorni fa.»
    «Abbiamo ancora circa tre giorni di tempo, dunque...» rifletté Kisuke, ammutolendosi poi per qualche secondo, quindi riprese. «Domani mattina alle nove sarò nel suo ufficio. Me ne fotto dei nobili. Si tenga libero e mi faccia trovare tutte le documentazioni che riesce a far saltar fuori riguardo la fortezza. A più tardi!» concluse, accennando un saluto.

    Shunshin no Jutsu - Tecnica del Movimento Fulmineo
    skCBFhv
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu è un movimento ad altissima velocità, che consente all'utilizzatore di muoversi a brevi e lunghe distanze, per un massimo di cento metri. Per un osservatore sembrerà che l'utilizzatore si sia teletrasportato ma in realtà non è così. Una caratteristica visiva dell'utilizzo di questo Jutsu è uno sbuffo di fumo, o una copertura di un altro elemento, che apparirà attorno all'utilizzatore mascherandolo al contempo. Infatti, i vari Villaggi Ninja e i loro shinobi posseggono diverse varianti della Shunshin no Jutsu, che sfruttano uno o più elementi a parte il movimento stesso per distrarre l'avversario, come ad esempio foglie, sabbia, terriccio o acqua.
    Non utilizzabile per azioni offensive/difensive/evasive. Utilizzabile solo a livello narrativo.
    Consumo: 2


    Dopodiché, la sua immagine si dissipò nel nulla ed il primo cittadino rimase solo nella sua camera da letto, mentre Kisuke come una saetta aveva già abbandonato l'abitazione per riportarsi nelle strade, il viso celato sotto il riparo del cappuccio in cerca anche solo di un bivacco o una catapecchia disabitata in cui passare quelle poche ore che lo separavano dall'incontro dell'indomani mattina.

    *****



    L'alba giunse più in fretta di quanto non ci si potesse aspettare, e Kisuke si svegliò con i flebili raggi di luce che passavano tra le assi di legno sgangherate. Era proprio una catapecchia, quella lì. Rimasta in piedi - probabilmente per miracolo - dopo l'assalto dei sequestratori. I segni di un conflitto li riportava tutti come grosse cicatrici e per quella notte aveva ospitato anche Kisuke oltre ai soliti ratti.
    Il Sennin consultò il proprio orologio e vide che mancavano ancora due ore all'incontro. Ne approfittò, dunque, per farsi una colazione al volo con quanto di più essenziale aveva appresso con sé, e poi passò il resto del tempo libero a rifarsi nella mente una mappa sommaria della fortezza e ragionare su un piano, in suo ausilio le informazioni in tempo reale che la sua piccola creatura volante gli aveva fornito. Grazie al Byakugan, aveva anzitempo notato quanto fosse progettata con arguzia, in modo che anche i nemici più persistenti non avrebbero mai trovato un varco per far breccia all’interno. Ma Kisuke non era un nemico qualsiasi, non era un esercito alla carica, e l’idea di quei bambini intrappolati lo avrebbe reso ancora più letale.
    Il lento elucubrare sul prssimo futuro della sua missione, non gli fece nemmeno rendere conto dello scorrere del tempo, ed alla terza volta che controllò il suo orologio il Momochi vide che ormai era giunta l'ora di muoversi: il primo cittadino lo attendeva. Al che, con tranquilla noncuranza, Kisuke si fece assorbire dal terreno e lo sfruttò come vettore per giungere alla sua destinazione.

    Souzou no Douka - Assimilazione del Creato
    4VNfdKh
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Senza il bisogno d'eseguire i Sigilli, attraverso questo Ninjutsu è possibile fondersi con ogni oggetto inanimato, comprese rocce, piante, il suolo stesso e simili, e rimanere al suo interno purché sia abbastanza grande da contenere il proprio volume. L'assimilazione e la fuoriuscita avvengono molto rapidamente. Una volta fusi ci si potrà muovere alla propria velocità originale attraverso l'oggetto e tutto ciò che è direttamente a contatto con esso.
    Non è utilizzabile per azioni offensive/difensive/evasive in combattimento. Utilizzabile solo a livello narrativo.
    Consumo: 2


    Alle nove spaccate, come un tetro fantasma Kisuke emerse dal pavimento nell'ufficio, esattamente alle spalle della poltrona in cui sedeva il primo cittadino.
    «Eccomi, come promesso» si presentò Kisuke, all'improvviso e con un tono che - se possibile - sarebbe sembrato squillante nel suo basso controllo.
    L'uomo si voltò di scattò, agitato.
    «Al diavolo queste improvvisate!»
    «Non c'è bisogno che vi agitiate. Un uomo come voi dovrebbe avere polso fermo» lo rimbeccò Kisuke, sebbene non fosse esattamente il caso. «Allora, avete tutto ciò che vi ho richiesto?»
    «Qui sopra c'è tutto ciò che ho trovato...» gli mostrò il primo cittadino con un ampio gesto stanco.
    «Bene! Era proprio questo che volevo!» Allora Kisuke si fiondò alla scrivania, quindi prese a sfogliare ed analizzare uno dopo l'altro tutte le scartoffie. Vi erano plichi di documentazioni, rapporti di vecchia data, progetti usurati, cartine e mappe ricostruite. tanta roba, ma più andava avanti e più si rendeva conto di quanto si stesse impantanando.
    «Basta... basta... è come immaginavo...» mormorò Kisuke, quasi affranto. Le carte non avevano fatto altro che confermare ciò che già sapeva dalla missiva. Di conseguenza, doveva aggirare la difesa inespugnabile della fortezza.
    «Ho deciso» annunciò il Sennin con decisione. «Organizzeremo un incontro il giorno prima della scadenza settimanale per il pagamento del riscatto. Voglio che ci sia tanta gente, almeno una trentina di persone. Radunate un piccolo gruppo di popolazione, volontari, e uomini armati delle vostre forze cittadine. Dovrete esserci anche voi. Basterà che vi presentiate alla fortezza, tutti insieme, portando il riscatto e richiedendo poi che vengano rilasciati almeno cinque bambini in cambio di ciò che state dando loro.»
    «Ma questo a che serve? Non abbiamo fondi per poter pagare ciò che ci chiedono ogni settimana e liberare piano piano gli ostaggi!»
    «Non vi preoccupate. Se farete come vi dico, quel giorno finirà tutto e gli ostaggi saranno liberi» gli assicurò Kisuke, fermezza nella voce. «Sia chiaro, come già ci siamo detti: raccoglierà fondi e consensi, ed allestirà la consegna di riscatto come se tutto ciò sia un'idea sua. Io non c'entro niente. Ci siamo capiti?»
    Il cenno d'intesa che i due si scambiarono fu sufficiente per far separare nuovamente le loro strade, ognuno in vista dei propri compiti per la salvezza dei bambini di Shimayama.

    *****



    A distanza di nemmeno sei ore dall'incontro con Junichi Nishimiya in quello che poteva essere considerato il palazzo del centro cittadino, la fortezza era nuovamente all'interno del campo visivo del Momochi. Si era posizionato sugli stessi alberi dai quali aveva avvistato la fortezza per la prima volta. Adesso, però, riusciva ad osservarla con un occhio diverso grazie anche solo a tutte le informazioni che aveva racimolato grazie all'aiuto del primo cittadino. Poteva sembrare una fesseria, ma anche solo sapere che ai tempi del passato quella fortezza si usava come magazzino di armi ed approvvigionamenti, permetteva di leggerne la storia in ogni pietra che la reggeva in piedi, in coesione con tutte le altre. Permetteva di immaginare come mai gli antichi avessero pensato di costruire gli elementi architettonici in quella maniera.
    "Sarà il caso che inizi a prepararmi" si disse il Sennin, il quale sapeva benissimo come procedere per ciò che lui intendeva come preparazione. Ormai era un procedimento fisso, abituale, che prevedeva diverse varianti. A volte singole, isolate, mentre altre prevedevano combinazioni di esse. In questo caso, Kisuke afferrò con la mano destra il manico del suo spadone e attinse al Chakra nascosto nell'arma.

    Same no Miyaguni - Simulacro dello Squalo
    BG22NAK
    Sviluppatore: Kisuke Momochi
    Livello: B
    Tipo: Fuuinjutsu
    Questo Fuuinjutsu prende piede dall'incontro tra le armi e l'inserimento del Chakra in esse. Infatti, permette all'utilizzatore di convogliare del Chakra in un'arma, a patto che sia all'incirca almeno di dimensioni pari a quelle di una katana, e poi attraverso questo Jutsu conservarla lì, sigillando il Chakra con un marchio nero che rappresenta uno squalo chiuso all'interno di un rombo. In questo modo, all'occorrenza, l'utilizzatore può in qualsiasi momento impugnare l'arma in questione e pagando un modesto tributo in Chakra reclamare istantaneamente il Chakra precedentemente conservato in essa, ottenendo di conseguenza un surplus di Chakra pari a 28 punti il quale non potrà superare il proprio massimale e con il quale non è ovviamente possibile pagare il costo del Jutsu stesso.
    Non è possibile utilizzare questo Jutsu più di una volta a Quest.
    Consumo: 8


    Il suo corpo, in particolare le sue riserve di Chakra, si sentirono rinvigorite, quasi saziate, grazie a quel flusso di Chakra da cui furono pervase. "Ora ho fatto. Ora sì che sono pronto" si disse il kiriano, dunque si mosse alla volta della fortezza, sicuro che qualunque cosa fosse successa, sarebbe stato pronto con ogni mezzo a sua disposizione. Ovviamente, sarebbe stato semplicemente meglio se tutto fosse filato liscio, senza intoppi, ed era proprio ciò a cui Kisuke puntava. Tant’è che una volta giunto a debita distanza dalla fortezza, il Sennin richiamò il potere nascosto nella sua orbita destra per poi tuffarsi nel sottosuolo.

    Byakugan [Occhio destro]
    3CITKwQ
    Livello: B
    Tipo: Doujutsu
    Il Byakugan quando attivo concede al suo utilizzatore una vista a 359° gradi per un raggio di cinquanta metri e permette di vedere perfettamente non solo oltre ogni cosa, bensì anche il Chakra e i suoi flussi, nonché il sistema circolatorio del Chakra e i suoi 361 punti di fuga. Riesce a vedere anche lievi concentrazioni di Chakra nel corpo delle persone, potendo quindi arrivare a prevedere l'utilizzo di una Tecnica ma non l'elemento o cosa la Tecnica farà, anche se dovrà essere concentrato sul sistema del Chakra del bersaglio. Osservando il flusso del Chakra è anche possibile accorgersi se una persona è sotto l'influsso di un Genjutsu dal moto disturbato del Chakra, ma non è ovviamente possibile utilizzare questa abilità su se stessi.
    Il Byakugan permette, inoltre, all'utilizzatore di concentrarsi e vedere esclusivamente in linea retta aumentando così il raggio visibile all'utilizzatore frontalmente, ma annullerà di conseguenza la possibilità di vedere a 359°.
    [Lunghezza massima per livello: Genin 1 Km; Chuunin 4 Km; Sp 10 Km; ANBU 12 Km; Jounin: 15 Km]

    Consumo: 10 (A Turno)

    Doton: Moguragakure no Jutsu - Tecnica della Talpa Sotterranea
    4VJRFxP
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Mediante questa Tecnica è possibile, grazie ad una forte affinità al Doton, aprire un cratere nel terreno causato dall'immissione del proprio Chakra elementale. Tale mossa, che non necessita di Sigilli ed è di rapida attuazione, permette all'utilizzatore di infiltrarsi nel cratere e muoversi liberamente sotto terra ad una velocità pari ad un grado inferiore alla propria. Sottoterra è possibile sfruttare i campi magnetici per individuare la posizione di eventuali soggetti a contatto col terreno, purché entro un raggio di cinque metri. Il punto debole della Tecnica è che, sebbene il movimento sia silenzioso, il buco lasciato nel terreno è ben visibile. Ciò a meno che non venga richiuso con una spesa di due punti Chakra. Inoltre, non è possibile immergersi nel sottosuolo mediante altre Tecniche per poi utilizzare questa: bisogna forzatamente usufruire di questo Ninjutsu da subito fino a quando si esce dal terreno.
    Come nel combattimento subacqueo, nel caso in cui si chiuda il cratere, è possibile restare nel sottosuolo senza respirare per un massimo di tre Turni, dopodiché se non si prende aria giungerà la morte.
    Consumo: 4 (A Turno)


    Grazie alla vista senza limiti del Byakugan, essendosi infiltrato a distanza di sicurezza, lontano da occhi indiscreti, Kisuke poteva eludere la sorveglianza dei sequestratori. Essi si affidavano agli osservatori, alle vedette, per tutto ciò che poteva avvicinarsi alla fortezza da qualunque direzione, purché fuori terra. Kisuke aveva stimato una loro probabile portata di acquisizione pari a circa un chilometro. D’altra parte erano muniti di apposita attrezzatura. Invece, avevano escluso il problema alla radice riguardo qualcuno che potesse infiltrarsi di soppiatto dal sottosuolo, piazzando una quantità importante di trappole. Per loro sfortuna, Kisuke era in grado di vedere ciascuna di loro e di conseguenza era anche in grado di evitarle senza farle scattare. Ciò gli costava allungare il proprio percorso, dover investire più tempo, muoversi piano e con cautela, ma era un prezzo equo da pagare per evitare che il kiriano finisse vittima di quell'intricato groviglio di fili e cartebomba ma soprattutto assolvere nel silenzio al proprio scopo. Quale scopo? Creare un valido diversivo per attirare l'attenzione e guadagnare tempo durante l’operazione finale. Kisuke allora mise mano ad una delle proprie borse e ne prese un mazzo di cartebomba. Cinque foglietti di carta che avrebbe dovuto piazzare in punti ben precisi della struttura basale. A giudicare da quanto aveva visto dalle carte e con il proprio Byakugan, Kisuke aveva individuato quali fossero alcuni di questi punti. Non voleva chiaramente demolire la struttura, anche perché qualcosa di quell’imponenza sarebbe stato difficile da buttare giù con delle semplici cartebomba, ma voleva fare in modo di aprire almeno una o due brecce nel perimetro murale e di far tremare a sufficienza blocchi e rocce di quel colosso, così che le esplosioni improvvise ed il pavimento vibrante sotto ai piedi dei sequestratori fosse elemento sufficiente da fornire loro una scomoda pressione psicologica, costringerli a guardare dall’altra parte per poi confonderli. L’unico modo, appunto, era piazzare le cariche per colpire con le esplosioni dei punti ben precisi, punti nevralgici, in modo che i danni causati dalle esplosioni agissero poi in maniera strutturale andando a minare e spezzare forze, momenti, tensioni, carichi strutturali. Tutti elementi che insieme l’uno con l’altro permettevano che ciascuno di quei blocchi rocciosi coesistesse con gli altri in quell’imponente fortezza. Erano cinque punti, dunque, uno per ogni cartabomba e due di essi (uno a nord della fortezza e l’altro a nord-ovest) erano posizionati a ridosso del perimetro, dalla parte opposta alle segrete in cui vi erano i prigionieri, ma avrebbero contemporaneamente assolto al compito di aprire una breccia e far tremare la fortezza.
    Kisuke si prese il suo tempo, procedette con calma per evitare le insidie nascoste lì sotto, passando da un punto all’altro di quelli prestabiliti e appiccicando nel sottosuolo i piccoli foglietti di carta esplosivi uno dopo l’altro. Solo quando ebbe concluso con l’ultimo pezzo, lisciando la superficie della carta contro la terra, Kisuke realizzò di potersene andare dalla tana di serpenti e tirò un sospiro di sollievo. Quasi come se fosse colpito da un riflesso condizionato, Kisuke si guardò alle spalle, voltando letteralmente il capo nonostante disponesse del Byakugan e se ne andò da lì così come ci era arrivato, ma lasciandosi alle spalle una bella sorpresina per i nemici ignari.

    *****



    Una volta che - tutte le carte e gli elementi alla mano - Kisuke aveva allestito tutto... be', non gli rimaneva altro che dare il via al suo piano in combutta con la popolazione di Shimayama. Il grande giorno ormai era giunto, ed alle dieci di mattina il corteo era già in movimento fuori dalle mura cittadine per dirigersi alla fortezza. Tra loro c'era una persona in più, ma loro non potevano saperlo, ovvero niente meno che un clone di Kisuke trasformato in guardia armata di Shimayama.

    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
    Ohmde8J
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)

    Henge No Jutsu - Tecnica della Trasformazione
    VeXMdAP
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo d'un cucciolo di cane ne tantomeno nulla di più grande d'un orso.
    Siccome la tecnica non cambia anche il peso dell'utilizzatore, bisogna fare attenzione. Ad esempio sarà si possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma di certo lanciarne più di uno nello stesso turno sarà impossibile per via dell'immenso sforzo richiesto per lanciare un soggetto che pesa dai 50 kg in su. Eventuali armi possedute dal soggetto saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa tecnica. Questa è considerata la tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve.
    Consumo: 1 (A Turno)


    Il corteo comprendeva un totale di ben trentasei persone, tra cui venti soldati - di cui uno era il clone di Kisuke, il primo cittadino in persona ed i restanti erano semplicemente civili volontari che aiutavano al trasporto dei beni. Portavano con sé proprio dei beni di prima necessità, principalmente viveri freschi e dei piccoli forzieri in cui erano contenuti gli oggetti di valore. Gioielli, oro, antichi manufatti e rari metalli preziosi costituivano il prezioso bottino in pronta consegna.
    Intanto, mentre il corteo avanzava lungo il territorio grigio e umido di Shimayama, Kisuke era nascosto tra i boschi ad nord-est della fortezza. Aspettava solo il momento proprizio per entrare in azione, ma quando lo avrebbe fatto non sarebbe stato da solo. Il suo piano era semplice, ma ben articolato ed efficace, se tutto si fosse mosso come lui aveva pianificato in tutti i possibili scenari strategici.
    Kisuke non sarebbe stato solo in quell'impresa, aveva bisogno di tutto l'aiuto possibile. Chiaramente non solo dal corteo proveniente da Shimayama, bensì dalle sue Creature e soprattutto da sé stesso. Ebbene sì, aveva in programma di ricorrere alla Tecnica della Scissione per sdoppiarsi. "Quando si dice che devi farti in due..." si ritrovò a pensare il kiriano, abbozzando un sorriso spento. D'altra parte, se la fortezza normalmente era inespugnabile, aveva occhi ovunque e teneva prigionieri delle persone il cui destino era appeso ad un filo... il kiriano doveva semplicemente fare in modo che tutti guardassero dall'altra parte. Ecco perché aveva voluto che tutte quelle persone accompagnassero la seconda rata del riscatto. Dovevano mettere pressione sui sequestratori, costringerli a tenerli d'occhio, mentre uno dei due Kisuke avrebbe volutamente mosso qualche passo falso per attirare l'attenzione su di sé e far credere che il pagamento del riscatto era solo uno specchietto per le allodole per permettergli di infiltrarsi. Invece, come in un complicato sistema di scatole cinesi, anche quel Kisuke non sarebbe stato altro che uno specchietto per le allodole che avrebbe permesso all'altro di liberare gli ostaggi in sicurezza.
    «Manca poco... manca poco...» continuava a sussurrare, le labbra strette, mentre continuava ad osservare lo scenario con il suo telescopio. Da lontano, con quella lente d'ingrandimento, sembrava sempre che fossero prossimi all'arrivo, ma era così da parecchi minuti a quella parte.
    Che gli prendeva?
    Kisuke inspirò ed espirò profondamente, ricercando la piatta freddezza mentale di cui necessitava, in quel momento sopratutto, e con cui era solito operare. Con tutta probabilità era l'elemento "ostaggi" più "bambini" a tenerlo sulle spine e renderlo impaziente. La fretta di togliersi quel peso dalle spalle non era indifferente, ma Kisuke combatteva ogni istante per non esserne vittima. "Devo rimanere lucido, per gli dèi!" si ordinò con fermezza.
    Intanto il corteo era finalmente giunto a destinazione. Stavolta per davvero, senza nessuna illusione.
    «Ok, è ora» si disse Kisuke. Forse l'idea di entrare in azione definitivamente gli era d'aiuto per contrastare quelle preoccupazioni in subbuglio. Tant'è che fu proprio allora che dal proprio corpo rilasciò quello che poteva definirsi ben più che un semplice derivato del proprio Chakra.

    Bunretsu no Jutsu - Tecnica della Scissione
    GSbj
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa può essere definita come la tecnica di clonazione definitiva. Tramite questo Jutsu, che non necessita di alcun Sigillo, l'utilizzatore non creerà un clone di sé stesso ma dividerà il proprio corpo in due individui distinti. La copia uscirà dal corpo dell'originale in qualsiasi modo egli desideri e sarà in tutto e per tutto uguale all'originale, potendo utilizzare qualsiasi Jutsu, Capacità e Abilità in possesso dell'originale, tale da poterlo definire più un secondo originale che una copia, proprio perché non si dissolverà a seguito di un danno ma riceverà e riporterà ferite come l'originale. Il punto debole di questa Tecnica è che, dividendosi a metà, i due Shinobi devono dividere anche il Chakra rimasto al momento della clonazione in due quantità uguali, non condividendone più una riserva comune. Gli individui saranno inoltre leggermente indeboliti, non potendo più utilizzare tecniche di livello S o superiore per il resto della Quest finché divisi. Il punto forte della tecnica è che a seguito della clonazione entrambi i Ninja risultano essere gli originali, permettendo quindi di clonarsi per salvarsi in extremis da una situazione pericolosa o mortale lasciando uno dei due a morire. Il Jutsu si può annullare in due modi: riassorbendo i due corpi e ritornando uno solo oppure con la morte di uno dei due. Ricongiungendosi si riacquista la totalità del Chakra perduto insieme alle eventuali ferite subite dalla copia; in caso di morte del proprio doppio si riacquista la metà del Chakra in suo possesso ma non sarà più possibile riutilizzare questa tecnica per il resto del combattimento o missione. In entrambi i casi, si riottiene la capacità di poter usare Jutsu di livello S e si guadagnano tutti i ricordi e le esperienze vissute dal proprio doppio.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Non utilizzabile se si posseggono meno di sessanta punti Chakra.

    Consumo: N/A


    Dal corpo del Sennin cominciò ad emergere una seconda figura uguale ed identica a lui. Non era un clone, bensì una sua seconda entità che rendeva indistinguibile quale fosse la principale. Infatti, adesso erano entrambi i veri Kisuke.
    I due si scambiarono un reciproco cenno d'intesa. Al che, uno dei due Kisuke si fiondò verso terra, correndo lungo il poderoso fusto dell'albero grazie all'ausilio della patina di Chakra sulle suole. Una volta arrivato a pochi metri da terra, Kisuke spiccò un balzo e con una capriola a mezz'aria raggiunse la quota zero al termine della rotazione. Lì, senza perdere altro tempo, si aprì aprì la strada nel terreno e ci si tuffò all'interno, progredendo nel sottosuolo.

    Byakugan [Occhio destro]
    3CITKwQ
    Livello: B
    Tipo: Doujutsu
    Il Byakugan quando attivo concede al suo utilizzatore una vista a 359° gradi per un raggio di cinquanta metri e permette di vedere perfettamente non solo oltre ogni cosa, bensì anche il Chakra e i suoi flussi, nonché il sistema circolatorio del Chakra e i suoi 361 punti di fuga. Riesce a vedere anche lievi concentrazioni di Chakra nel corpo delle persone, potendo quindi arrivare a prevedere l'utilizzo di una Tecnica ma non l'elemento o cosa la Tecnica farà, anche se dovrà essere concentrato sul sistema del Chakra del bersaglio. Osservando il flusso del Chakra è anche possibile accorgersi se una persona è sotto l'influsso di un Genjutsu dal moto disturbato del Chakra, ma non è ovviamente possibile utilizzare questa abilità su se stessi.
    Il Byakugan permette, inoltre, all'utilizzatore di concentrarsi e vedere esclusivamente in linea retta aumentando così il raggio visibile all'utilizzatore frontalmente, ma annullerà di conseguenza la possibilità di vedere a 359°.
    [Lunghezza massima per livello: Genin 1 Km; Chuunin 4 Km; Sp 10 Km; ANBU 12 Km; Jounin: 15 Km]

    Consumo: 10 (A Turno)

    Doton: Moguragakure no Jutsu - Tecnica della Talpa Sotterranea
    4VJRFxP
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Mediante questa Tecnica è possibile, grazie ad una forte affinità al Doton, aprire un cratere nel terreno causato dall'immissione del proprio Chakra elementale. Tale mossa, che non necessita di Sigilli ed è di rapida attuazione, permette all'utilizzatore di infiltrarsi nel cratere e muoversi liberamente sotto terra ad una velocità pari ad un grado inferiore alla propria. Sottoterra è possibile sfruttare i campi magnetici per individuare la posizione di eventuali soggetti a contatto col terreno, purché entro un raggio di cinque metri. Il punto debole della Tecnica è che, sebbene il movimento sia silenzioso, il buco lasciato nel terreno è ben visibile. Ciò a meno che non venga richiuso con una spesa di due punti Chakra. Inoltre, non è possibile immergersi nel sottosuolo mediante altre Tecniche per poi utilizzare questa: bisogna forzatamente usufruire di questo Ninjutsu da subito fino a quando si esce dal terreno.
    Come nel combattimento subacqueo, nel caso in cui si chiuda il cratere, è possibile restare nel sottosuolo senza respirare per un massimo di tre Turni, dopodiché se non si prende aria giungerà la morte.
    Consumo: 4 (A Turno)


    Quel Kisuke appena andato sottoterra, non si curò di chiudere il cratere alle proprie spalle. D'altra parte, era lontano e nascosto ad occhi indiscreti. Per di più, gli avrebbe consentito di respirare. Certo, non agevolmente come essere all'aria aperta, ma non sarebbe rimasto in apnea. L'altro Kisuke, invece (quello rimasto sugli alberi, che altri non era se non il Kisuke principale in origine) sollevò la mano destra fin sopra il bordo superiore del coprifronte. La carne del polpastrello incontrò il filo acuminato della lamette e ciò fu sufficiente perché sgorgasse qualche rigolo di sangue. Dopodiché congiunse le mani e cominciò a tracciare rapidamente la sequela di Sigilli Magici più comunemente legata a quel gesto. "Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora" recitò mentalmente per poi al termine portare il palmo a sfiorare la stessa superficie su cui poggiavano i suoi piedi.

    Kuchiyose No Jutsu - Tecnica del Richiamo
    I4GRwK8
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi dal rango Chuunin in poi. Non per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un Contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano di una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versar anche una minuscola goccia del proprio sangue per poi formare la serie di Sigilli necessari per l'esecuzione del Jutsu, che sono i seguenti: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
    Per riuscire ad evocare taglie grandi è necessario essere almeno Sp.Jounin; per le Leggendarie bisogna essere di grado ANBU
    Consumo: 30/2= 15

    Grande Aquila
    kFn3LTT
    Con una lunghezza di sei metri ed un'apertura alare di circa sedici metri, quest'Evocazione può comunicare verbalmente con qualsiasi essere umano, ma a differenza delle precedenti evocazioni non avrà la facoltà di comunicare telepaticamente con il proprio evocatore. È dotato di un possente fisico che lo rende molto utile in fase offensiva, fase in cui grazie ai suoi affilatissimi artigli può creare tagli molto profondi di grave entità. Inoltre, avvalendosi del becco acuminato, è in grado di abbattere facilmente difese di livello A. La Grande Aquila possiede un carattere fiero e non ama essere sottomesso a nessuno che non sia il suo evocatore; proprio a causa di ciò, tende a farsi cavalcare unicamente da chi lo ha evocato, impedendo a qualunque altra persona di salirgli in groppa. Una grande forza non sempre si accompagna ad un'egual resistenza, difatti questo volatile è capace di resistere soltanto a due Jutsu di livello B oppure uno di livello A prima di essere abbattuto. La sua velocità è alta, e tale rimane con una persona in groppa.


    Al contatto del palmo con la materia solida, il Chakra del Momochi permise a quest'ultimo di richiamare al proprio servizio una delle sue creature alate. Ragnatele di simboli runici si propagarono, quindi al loro centro scoppiò una grossa nuvola di fumo bianco. Ci volle qualche secondo perché si diradasse e lasciare completamente visibile la figura dell'aquila, inizialmente nascosta al suo interno.
    «Takehiko, ho bisogno di te perché mi accompagni in battaglia. Dovremo solcare i cieli per raggiungere quella fortezza dall'alto» spiegò rapidamente il kiriano.
    «Le mie ali e la mia forza sono qui per questo» si limitò a rispondere l'enorme creatura, la voce straripante di fierezza.
    Kisuke gli saltò in groppa, si aggrappò saldamente alle piume, quindi con un possente battito d'ali la creatura si sollevò nel cielo, abbandonando lo stallo di quota.
    Creatura ed evocatore si erano portati in alto, molto in alto, tanto che l'aria fredda e rarefatta si faceva sentire con grande insistenza, ma era necessario sopportare per tenersi al di fuori della portata visiva dei nemici. Solo nel momento in cui si fossero trovati al di sopra della fortezza, avrebbe eseguito una manovra di discesa in picchiata.
    Non gli ci volle molto all'enorme rapace per giungere a sorvolare la sommità della fortezza. Una volta lì, la creatura rimase in stallo eseguendo manovre circolari in alto nel cielo.
    «Andiamo, Takehiko! Assaltiamo quella fortezza!»
    Al che l'aquila eseguì un'ultima manovra nel cielo, si mise in posizione ed inclinò il proprio corpo. Sembrava quasi che l'aquila si fosse affilata, prima di puntare verso il basso. Una sola spinta con le ali e poi sfrecciò verso il basso, direttamente verso il tetto della fortezza.
    A quel punto Kisuke fece detonare le cariche piazzate in precedenza, ricreando una sequenza sinfonica di boati. Fiamme, fumo e cenere si sollevarono, smuovendo quantità considerevoli di detriti. La struttura non ne era stata minimamente destabilizzata, ma la posizione accurata delle esplosioni permise di aprire delle brecce lungo il perimetro della fortezza, direttamente all'interno del fossato. Molto probabilmente non avrebbero nemmeno mai fatto ricorso a quelle aperture per la fuga, ma erano un elemento in più che in primis doveva attirare l'attenzione del gruppo dei sequestratori, in modo da facilitare l'infiltrazione aerea di Kisuke, ed in secundis doveva far credere loro che potessero essere utilizzate per la fuga ed ottenere maggior pressione psicologica su di loro.
    La velocità raggiunta dal volatile in picchiata era impressionante, tanto che si ritrovarono a pochi metri dal tetto in breve tempo. Lì Kisuke saltò dal dorso della creatura, le mani già infilate all'interno delle borse dietro la schiena ad impugnare shuriken. Seppur in movimento discendente la mira fu precisissima ed i cinque shuriken si conficcarono in successione nei corpi dei criminali sul tetto. I primi tre si ritrovarono la stelletta da lancio conficcata nella schiena, tra le spalle, oppure nel collo, mentre gli ultimi due accusarono l'arma a quattro punte direttamente nel centro della fronte.
    I mercenari furono fuori combattimento prima che i piedi di Kisuke poggiassero sul pavimento, ma ce n'erano degli altri che stavano salendo sul tetto, richiamati dalle grida d'allarme di quelli appena colpiti dal kiriano. Una volta a terra, il Momochi brandì la grossa elsa che sbucava oltre le sue spalle e rapidamente lanciò la Kubikiribōchō con tutta la forza che aveva contro i nemici che cercavano di assaltarlo in massa.

    Hisenken - Volo della Spada Rotante
    GPyb
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Kenjutsu
    Grazie a questa tecnica, l'utilizzatore sarà in grado di lanciare la Tagliateste, come se fosse uno shuriken, ad una distanza massima di venti metri. L'arma procederà in linea retta, ovviamente con moto rotatorio, a velocità medio-alta e sarà in grado di rivaleggiare con Jutsu nemici e abbattere difese di pari-livello. L'attacco risulta estremamente pericoloso se va a segno, poiché in grado di infliggere gravi danni se colpisce in pieno.
    Consumo: 8


    La Tagliateste avanzò nell'aria, mulinando, il suono di un sibilo contorto la seguiva. L'iniziativa di Kisuke colse alla sprovvista i nemici, ma ebbero poco tempo per concretizzare il loro stupore poché l'arma tranciò di netto alcuni dei loro corpi, mentre un'altra manciata si ritrovò solo ferita gravemente. Menomazioni e grossi squarci aperti a ridosso del corpo, era ciò che quel gruppo di criminali poteva vantare di aver ricevuto, grazie alla protezione involontaria offerta dai loro compagni. L'accaduto lasciò talmente allibite le persone, probabilmente appena resesi conto che quanto stava accadendo non era affatto una scaramuccia, diede un'apertura temporale a Kisuke affinché scattasse in avanti, in mezzo a nemici dilaniati per recuperare lo spadone. Al che, a suon di brutali fendenti contro chi ancora era rimasto in pedi e si accingeva ad ostacolarlo, si fece largo in direzione delle scale. Erano combattenti della domenica, in confronto ad un ninja come lui, ed anche se in gran numero cadevano ciascuno come foglie in autunno: tante, ma cadevano rapidamente. Tuttavia, prima che potesse davvero imboccare le scale, il kiriano si trovò uno di quelli che sapeva essere uno dei Mukenin a bloccargli la strada. Non che la cosa lo preoccupasse, tant'è che sollevò lo spadone anche contro di lui, ma il colpo fu bloccato da due spadine incrociate.
    «Bene, bene! Chi abbiamo qui a fare l'eroe di turno?» gli chiese Seito, le parole che suonavano di pesante sfottò, il tono di chi pensava di averla vinta.
    Kisuke non gli rispose nemmeno ed il calcio in pieno ventre nemico arrivò prima di subito, costringendo il Mukenin a discostarsi all'indietro, mentre uno schizzo di saliva misto a succhi gastrici proruppe dalla sua bocca. Gli aveva mozzato il fiato, si vedeva, e il Sennin colse l'occasione per colpire in quella debole apertura. Lo spadone calò nuovamente, ma stavolta quella coppia di spadine non gli sarebbe servita a niente. Soprattutto se, come Kisuke aveva notato, incassare il calcio l'aveva portato ad allentare la presa sui manici. Non avrebbe risposto prontamente a quel fendente verticale di un'arma così grossa, e lo sapeva anche lo stesso Seito, ma fu abbastanza abile da reagire in tempo e con le due kodachi ravvicinate deviare il corso dell'arma mentre egli si spostava all'indietro, fuori dalla portata dello spadone che non era riuscito ad assaggiare il suo sangue.
    «Giochi sporco, bastardello, ma non pensare che funzionerà un'altra volta!»
    "Ah, adesso sono io quello che gioca sporco?" si ritrovò a pensare Kisuke, in un certo senso quasi offeso da quell'uscita. Non avrebbe nemmeno saputo dire per quale particolare in più: se per il fatto che loro stessero tenendo in ostaggio quasi una ventina di bambini o se perché forse avevano frainteso che lui fosse un ninja. Per di più lì era da solo, contro tutti, come poteva anche solo pensare che avrebbe giocato pulito? Come se non bastasse, il nemico era appena stato raggiunto da un altro dei suoi, appena sbucato dalla tromba delle scale.
    «Andate di sotto, all'interno delle torri e trucidate tutti quelli là fuori!» ordinò l'altro Mukenin appena arrivato, inferocito come non mai.
    I mercenari non se lo fecero ripetere due volte ed eseguirono al volo, pur di ritirarsi. Subito rientrarono nella tromba delle scale, lasciando Kisuke con i due Mukenin da soli sul tetto. "Non si mette bene..." rilevò il kiriano, ma dentro di sé aveva la rassicurazione che all'interno del corteo vi fosse il suo clone. Ci avrebbe pensato lui a proteggere gli innocenti, mentre lui aveva da far fronte a qualcosa di ben più immediato che i nemici gli paravano davanti.

    Doryū Taiga - Fiume di Fango
    GVTc
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu permette di creare davanti ai propri piedi la nascita di un fiume di fango. La sua creazione è rapidissima, ma procede esclusivamente in linea retta anche se al momento della creazione si può decidere come orientare il flusso, basta che parta dai piedi dell'utilizzatore. Il fiume raggiunge una distanza di cinquanta metri in lunghezza e di dieci in larghezza, e viaggia a velocità molto alta. Questo Jutsu ha una durata totale di circa quattro secondi, ed è dunque rapidissimo, ma in compenso ha buone probabilità di cogliere di sorpresa eventuali nemici coinvolti. Provoca danni complessivamente d'entità media da impatto e può servire per bloccare nel fango l'avversario e spingerlo lontano con la corrente del fiume; le vittime travolte dal fiume saranno impossibilitate ad utilizzare Jutsu che richiedono Sigilli o a muoversi durante i quattro secondi in cui sono travolti.
    Consumo: 8

    Karyuudan - Bomba del Drago di Fuoco
    GSQC
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica di elemento Katon si presenta come una brevissima serie di sigilli, al termine dei quali si esalerà un cono di fiamme Katon ampio quattro metri, con gittata di venti metri e velocità alta, capace di arrecare danni da ustione pari ad una ferita di medio-grave entità. La tecnica grazie alla sua straordinaria velocità di esecuzione e rapidità del getto di fiamme è perfetta per essere utilizzata in combinazione con Jutsu Doton offensivi al fine di incendiarli e quindi sommare il danno del Katon a quello del Doton.
    Consumo: 8


    Doton: Ninpou Doryuu Heki - Muro di Terra
    BKdYmj1
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Ninjutsu è simile alla classica Doryuu Heki. Si esegue una breve serie di sigilli e poi si poggeranno ambedue i palmi delle mani sul terreno. Ciò però non formerà un semplice muro orizzontale, ma in sostanza ben tre capaci di proteggere l'utilizzatore da tre angolazioni su quattro anziché una singola. Ogni lato sarà alto dieci metri, largo cinque e spesso uno sul quale saranno raffigurati quattro Cani Ninja. Ogni muro potrà bloccare qualunque Jutsu di livello B ed inferiore.
    Richiede la padronanza dell'elemento Doton
    Consumo: 8

    Iwa no Kobushi - Pugno di Roccia
    G0K7
    Villaggio: tutti
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questo colpo all'apparenza sarà un semplice pugno e proprio per questo potrà prendere di sorpresa. La resistenza del pugno sarà molto superiore evitando di ferirsi quando viene sferrato anche contro superfici molto dure. Questo colpo potrà addirittura fratturare le ossa se colpisce in pieno causando danni medio-gravi. Inoltre non sarà nemmeno semplice da deviare e l'avversario si troverà spiazzato quando capirà che non è un semplice pugno. La sua forza è tale da distruggere anche una roccia.
    Consumo: 8


    Hakkeshou Kaiten - Rotazione Suprema
    GpdQ
    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica consiste nel rilascio di una grande quantità di Chakra dai propri punti di fuga durante una rotazione ad alta velocità. Il risultato è un vero e proprio scudo di Chakra di tre metri di raggio, visibile ad occhio nudo, capace di fermare qualsiasi attacco fisico. L'avversario o l'oggetto colpito verrà scaraventato a lato senza riportare danni rilevanti. È in grado di bloccare anche Armi Piccole e Taijutsu fino al livello B. Tale difesa è stata creata come contromisura per gli attacchi diretti al loro unico punto cieco.
    Consumo: 4


    Seito lo aveva spinto via per poi saltare all'indietro, quindi rinfoderando le due spadine per congiungere le mani tra loro siglò pochi segni che richiamavano il Doton e Kisuke decise di rispondere con la stessa moneta prima ancora che il Mukenin gli lanciasse addosso qualcosa. D'altra parte, Kisuke era più veloce nell'eseguire i Sigilli e poté giocare sui tempi, riuscendo così a riporre l'arma, concludere la serie e poggiare le mani per terra. Fece appena in tempo ad erigere intorno a lui le tre mura che si opposero a quel fiume di fango, prima che potesse travolgere qualsiasi cosa sul proprio cammino. L'altro Mukenin, nel mentre, si era spostato come un fulmine per aggirare la difesa del Momochi e prenderlo alla sprovvista. Si era tolto i pesi dalle caviglie appena prima di uscire sul tetto, quindi si prese tutto il tempo che il fiume poteva concedergli, quindi prima che potesse travolgerlo saltò in lungo, per poi giungere sulla parete del muro Doton e da lì salire sulla sua sommità. Kisuke lo adocchiò subito, la figura che svettava, il destro caricato a molla. Nessuno dei due attese la mossa dell'altro, nessuno dei due perse tempo, entrambi agirono immediatamente per cercare di far prima dell'altro. Se il Mukenin pensava di sfondare il cranio di Kisuke con un destro ben assestato, Kisuke era tutt'altro che intenzionato a correre il rischio, tant'è che nello stesso momento in cui il Mukenin si buttò giù in picchiata, Kisuke prese a ruotare con tutta la forza che aveva, creando una vera e propria barriera intorno a sé. In questo modo respinse l'attacco nemico, e scaravento via il Mukenin contro una delle pareti di terra. Intanto si era sentito un boato sommesso ed un incredibile calore divampare improvvisamente: Seito aveva appena incendiato il fiume con uno dei suoi Jutsu Katon, immaginando che Keizo portasse Kisuke fuori da quella difesa e lo buttasse esattamente in mezzo alla mischia, direttamente nel baratro infernale. Si sbagliava, qualcosa era andato storto, del tutto fuori dai suoi piani. Come se non bastasse, non appena Kisuke terminò la rotazione con coordinazione cominciò ad eseguire dei Sigilli e si fermò esattamente affinché fosse rivolto in direzione del nemico, le mani che siglavano la sequela di Sigilli. Allora e solo allora il Sennin ricercò lo sguardo del nemico di fronte a lui.

    <b>Magen: Shinzō no Senkō - Illusione Demoniaca: Trapasso del Cuore
    8SsfIQS
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Genjutsu
    Tale tecnica necessita necessita che l'avversario guardi negli occhi l'utilizzatore, non sarà però necessario che siano visti i sigilli della stessa per fare effetto. La tecnica ha effetto immediatamente, poiché subito dopo aver visto negli occhi l'avversario apparirà davanti alla vittima uno spettro dello stesso composto di Chakra violaceo che perforerà con una mano il petto del ninja afferrandogli il cuore e stritolandoglielo. La tecnica dura tre secondi dal momento in cui appare lo spettro, durante i quali l'utilizzatore non potrà muoversi, né fare alcunché. Il bersaglio se subisce in pieno il Jutsu avvertirà un dolore al petto pari ad una ferita di entità mortale, che però svanirà allo scadere dei tre secondi. Al termine del Jutsu la sensazione di dolore sarà così potente da causare un malus fisico-motorio pari a tre gradi per un Turno che scenderanno a due gradi nel Turno successivo e infine un grado nel terzo, per poi sparire al termine dello stesso. Se utilizzata sui civili, questa tecnica porterà facilmente alla morte per shock dello stesso. L'Illusione può essere dissolta con il Kai prima dello scadere dei tre secondi, oppure con una ferita di medio-grave entità.
    Consumo: 15


    Fu una questione di pochi secondi, ed il Momochi fece vivere al malcapitato avversario una realtà unica nel suo genere e che ogni persona (shinobi o meno che fosse) si augurava di non arrivare mai a conoscere veramente. Il tetro e oscuro fantasma aureo del Momochi, che Kisuke si preoccupò di far apparire con una parvenza demoniaca che ricordava un Oni e di colore nero invece che viola, trapassò il suo cuore e dentro di sé Keizo sentì ogni cosa spegnersi ed abbandonarlo. Rimase paralizzato, in preda al dolore di un cuore stretto in quella morsa, e quando poi tornò alla realtà lo shock fu talmente importante che unito alle sensazioni che aveva provato (ancora vivide sul suo corpo) da lasciarlo inebetito per qualche secondo. Keizo aveva visto così tanti salti di realtà in così poco tempo da perdere il senso di vero, perché ciò che i suoi occhi vedevano ora si contrapponeva a ciò che sentiva. Fu proprio in quel momento, quando non era più necessario che rimanesse immobile per mantenere alterato il flusso di Chakra del nemico. Dopodiché Kisuke colse al volo l'occasione per andare all'offensiva contro di lui, approfittando della debilitazione fisica e mentale del Mukenin. Conscio di avere le spalle coperte ancora dal proprio muro, Kisuke scattò in avanti richiamando nella propria mano destra ben tre shuriken a tre punte, per avvolgerli con saette color porpora.

    Shiden no Henkou - Alterazione del Fulmine Purpureo
    4lzxDk7
    Sviluppatore: Kisuke Momochi
    Livello: E
    Tipo: Supplementaria
    Una volta assunta padronanza della variazione portata al Raiton con il Fulmine Purpureo, l'utilizzatore è divenuto in grado di utilizzare qualsiasi altro Jutsu Raiton applicandovi il processo di alterazione di fulmini e saette affinché assumano il colore in origine appartenente al Jutsu. Il processo viene applicato a discrezione dell'utilizzatore, ma non conferisce nessun tipo di vantaggio se non il cambio di colore.
    Necessario il Fulmine Purpureo in Scheda.
    Consumo: N/A

    Ikazuchi: Sanren - Folgore: Tripletta
    MfS4
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica offensiva non necessita di alcun Sigillo, soltanto di tenere in una singola mano, per massimo un secondo, tre Shuriken per avvolgerli con un visibile strato Raiton e scagliarli subito dopo contro il proprio avversario. Gli shuriken così lanciati verranno potenziati dal Chakra Raiton che ne aumenterà le capacità da taglio, riuscendo ad abbattere difese di livello C e causare ciascuno una ferita di medio-grave entità da Scossa ed un malus motorio di un grado per un Turno, oltre che l'eventuale danno causato dagli stessi Shuriken.
    Consumo: 8

    Katon: Hōsenka Tsumabeni - Tecnica della Fenice Cremisi Infuocata
    GGN0
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è l'evoluzione della Housenka, ma necessita obbligatoriamente dell'utilizzo degli Shuriken. Infatti la tecnica consiste in un rapidissimo lancio di Shuriken sui quali viene poi soffiato durante il lancio un getto di fuoco incandescente. A quel punto gli Shuriken circondati da un aura infuocata si riveleranno pericolossimi poiché capaci di creare singolarmente ferite d'entità medio-grave da ustione e da taglio anche se colpiscono soltanto di striscio. Gli Shuriken così lanciati continueranno a bruciare fino alla fine del Turno successivo, indipendentemente dalla superficie su cui impattino, causando ulteriori ferite medie da ustione.
    [Massimo Shuriken: Chuunin: 10; Sp Jounin: 15; Jounin: 20]
    Richiede la Katon: Housenka No Jutsu - Tecnica della Fenice Infuocata in Scheda.
    Consumo: 8


    Il Sennin scagliò i tre shuriken elettrificati contro Keizo in un singolo lancio, con un gesto energico e slanciato del braccio che accompagnava la mano. Furono rapidi e letali, ma solo uno di essi giunse a destinazione, conficcandosi nel quadricipite sinistro di Keizo mentre gli altri due furono intercettati dall'altro Mukenin, Seito, giunto in soccorso del compagno, grazie ai suoi molteplici (una dozzina, circa) infuocati, che però essendo giunti in leggero ritardo ed essendo stati lanciati lateralmente non riuscirono a difendere efficacemente.
    Terminato quello scambio di colpi, a loro si aggiunse una donna, una Mukenin. Era Hana, l'amante di Tsurushi, l'unica delle tre donne nel gruppo dei sequestratori a padroneggiare le Arti Ninja. Adesso Kisuke si trovava da solo contro tre di loro. Eppure mancava ancora uno dei Mukenin, il tizio del Clan Hoshigaki, quello che tra tutti aveva catturato subito l'attenzione di Kisuke mentre studiava il luogo dell'operazione. "Dove diavolo è? Perché non è qui a difendere dall'attacco?" si chiese il kiriano. "Ormai sono arrivati tutti..." continuava a ripetersi, ma c'era un motivo ben preciso per cui l'Hoshigaki ancora non aveva raggiunto il terrazzo della fortezza per combattere il nemico e, non poteva saperlo, ma era proprio ciò che Kisuke sospettava e lo portava ad impensierirlo così tanto. "Al diavolo! Spero che l'altro stia almeno svolgendo il suo, perché io qui avrò bisogno di un alleato fuori dal comune per dare loro qualcosa di davvero impegnativo di cui occuparsi" si disse Kisuke prelevando una piccola quantità di sangue dal polpastrello con cui tracciò un tratto cremisi sul palmo destro, dunque terminò poggiando il palmo a terra. "Kuchiyose no Jutsu!"

    Kuchiyose No Jutsu - Tecnica del Richiamo
    8ieQziA
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi dal rango Chuunin in poi. Non per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un Contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano di una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versar anche una minuscola goccia del proprio sangue per poi formare la serie di Sigilli necessari per l'esecuzione del Jutsu, che sono i seguenti: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
    Per riuscire ad evocare taglie grandi è necessario essere almeno Sp.Jounin; per le Leggendarie bisogna essere di grado ANBU
    Consumo: 35

    Cane Enorme [Re]
    smKQl29
    Un enorme cane alto quattro metri e lungo dieci, coda compresa. Pesa numerose tonnellate ed è capace d'abbattere qualsiasi difesa assoluta gli si presenti davanti anche se ciò gli richiederà un intero turno, mentre potrà abbattere difese di livello A se in carica o B normalmente. Ha dunque una forza fisica superiore a qualsiasi Shinobi e risulta essere piuttosto resistente. Ha una velocità media in combattimento, che arriva a medio-alta se lanciato in corsa, ed è dotato di un olfatto molto sviluppato. Serviranno tre Jutsu di livello A o due di livello S per costringerlo alla ritirata.


    Dal punto in cui il Sennin aveva poggiato la mano, si propagò un reticolo di rune nere e sprintò in avanti per un paio di metri una nube di fumo rassomigliante ad un fendente polveroso piuttosto grosso. Ciò aveva semplicemente spalancato le porte in campo alla creatura verso cui lo stesso Kisuke provava timore. Il terrazzo della fortezza sussultò sotto il peso imponente della bestia, il pavimento sembrò percepire la furia sanguinolenta della gigantesca creatura. Kisuke lo chiamava semplicemente "Re", poiché la creatura sin da quando Kisuke era riuscito ad evocarla le prime volte non aveva voluto rivelare il suo nome né tanto meno permise a Kisuke d'affibbiargliene uno. Non lo riteneva sufficientemente degno per un simile privilegio e la situazione non era mutata con il corso degli anni, nemmeno con le dimostrazioni di valore che Kisuke aveva portato al suo regno. Af ogni modo, ora davanti ai nemici si ergeva un cane gigantesco, la cui forza straordinaria al punto che anche con un semplice colpo di coda avrebbe potuto abbattere un albero. Il Re, zanne snudate e artigli affilati si mise a ringhiare ferocemente, le vibrazioni - se possibile - avrebbero fatto fremere l'atmosfera. Gli occhi color ambra della bestia erano puntati su uno dei nemici.
    «Avrai di che divertirti, Re» disse Kisuke all'enorme bestia. «Uccidi i miei nemici!»
    Non c'era in realtà alcun bisogno di spiegargli quale fosse la situazione o cosa Kisuke volesse che facesse, ma voleva giocare sulla paura dei nemici. Se non fosse bastato lo scenario che il Re si trovò intorno all'improvviso, tra lui e Kisuke c'era sufficiente intesa da sapere che non lo avrebbe mai richiamato per nessun altro motivo che non fosse lo scontro, tant'è che la creatura sembrò quasi non attendere nemmeno il segnale da parte del suo evocatore per sferrare una zampata verso Keizo. Il movimento fu tanto rapido quanto letale, le condizioni attuali del Mukenin non gli lasciarono scampo e finì dilaniato dai possenti artigli del Re, il quale poi di ritorno buttò giù lo stesso muro eretto da Kisuke per travolgere gli altri due Mukenin con i detriti dello stesso e costringerli a terra. Insieme, il Re e Takehiko avrebbero fornito un supporto in battaglia non indifferente, tenendo impegnati i due Mukenin e, perché no?, cercando di ucciderli. Specialmente il Re, il quale davanti ai suoi occhi vedeva ancora due prede in vita, mentre la creatura volante forniva più fonte di disturbo ai nemici che danni mediante i suoi artigli, il suo becco o i suoi colpi d'ala. Continuava a sfrecciare rapida ed agile, puntando contro l'uomo e la donna, senza lasciar loro respiro. Era proprio ciò che Kisuke voleva, in modo da guadagnare quanto più tempo possibile e limitando al massimo la possibilità di reazione da parte dei nemici, resi quasi incapaci di scegliere a cosa reagire.
    Durante la stessa finestra temporale, la stenua resistenza dei Mukenin concesse la copertura necessaria affinché i restanti mercenari potessero eseguire quanto gli era stato ordinato poco prima. Scesero ai piani inferiori, si approcciarono alle feritoie ed osservarono la situazione di sotto, quindi armarono tutto ciò che era a loro disposizione. Oltre alle loro armi personali per attaccare dalla distanza, come archi, balestre e mitraglie varie, i mercenari armarono grossi balestroni e balliste in postazioni fisse. Il loro attacco fu semplice ma brutale: scoccarono di sotto in un'estesa successione una salva di munizioni non indifferente. Mirarono senza pietà e senza nessuna esitazione sulla folla, con il chiaro intento di trucidare ogni singolo bersaglio così come gli era stato ordinato. Fu lì che, nel bel mezzo del corteo, intervenne il clone del kiriano non appena vide la situazione volgere al peggio.
    «Fermi! NON DISPERDETEVI urlò a squarciagola mentre, grazie ad un salto con giusto tempismo, si elevava al di sopra del corteo perdendo le sembianze camuffate dalla Tecnica della Trasformazione. Senza nemmeno perdere tempo con la seppur breve serie di Sigilli, richiamò a sé tutta la forza difensiva del Suiton e la mostrò in barba ai nemici.

    Mizu no Yuurei - Spettro dell'Acqua
    PN0zC7C
    Sviluppatore: Kisuke Momochi
    Livello: S
    Tipo: Supplementaria
    Dopo aver affinato le proprie capacità nell'Arte dell'Acqua ed averle portate a livelli estremi, l'utilizzatore è divenuto in grado di sviluppare un metodo che gli consenta di far divenire i Jutsu Suiton direttamente una parte di se stesso. A differenza di qualunque altro, infatti, l'utilizzatore non avrà più il bisogno dei Sigilli per trasformare adeguatamente il proprio Chakra Suiton e sarà in grado di utilizzare tutti i Ninjutsu Suiton fino al livello S senza l'ausilio di Sigilli Magici. Infatti, in luogo della serie di Sigilli, i Jutsu offensivi richiederanno un secondo di preparazione mentre quelli difensivi saranno istantanei. Ciò, però, comporterà per tutti coloro nel raggio di cinquanta metri la percezione sulla propria pelle di una particolare umidità durante la preparazione e/o immediatamente prima del lancio del Jutsu.
    Necessaria la Specializzazione in Ninjutsu.
    Consumo: N/A

    Suiton: Suijinchū - Pilastro Acquatico
    GNgJ
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu è diretto parente ed evoluzione del Muro d'Acqua, e pertanto di natura esclusivamente difensiva. Dopo aver eseguito un singolo Sigillo, quello della Tigre, permette di sputare dalla bocca un vero e proprio torrente largo ben venticinque metri e alto venti, che nonostante la sua violenza non è in grado di procurare alcuna ferita al nemico. La Tecnica riuscirà a difendere da Ninjutsu e Taijutsu di livello A o inferiore, potendo anche scagliare l'avversario ad oltre venti metri di distanza. Tuttavia, al contrario del classico Muro d'Acqua, mancherà di manovrabilità, tanto che potrà essere indirizzata in una sola direzione e non sarà possibile modificarne la forma. Inoltre, si rivela ottima anche in ambito strategico, in quanto la grande massa d'acqua prodotta dalla Tecnica stessa resterà sul terreno per tre Turni e potrà essere riutilizzata per attuare Jutsu di tipo Suiton che necessitano d'una notevole quantità d'acqua.
    Necessaria la Suiton: Suijinheki - Muro d'Acqua in Scheda.
    Consumo: 15


    Senza nessun apparente preavviso, il getto d'acqua abbandonò le labbra del kiriano per proseguire con una traiettoria obliqua proprio contro la pioggia d'armi, costituendo una vera e propria muraglia che si oppose in fronte ai nemici. Tutto ciò che fu sparato dalla fortezza verso il corteo, si scontrò inesorabilmente contro la parete acquatica. Dietro di essa, sotto la sua protezione, si udirono molteplici schianti il cui rumore ricordava il rumore di una pioggia intensa percepito al di sotto di una tettoia in plastica. Nulla, però, riuscì a ferire un singolo membro del corteo. Il clone di Kisuke avrebbe scommesso oro zecchino sulla delusione appena dipintasi a ridosso dei loro volti esterrefatti, su quelle facce di merda che avevano appena provato a scagliare morte sulla folla indifesa, mentre intorno a lui - ora che aveva rimesso i piedi per terra - poteva vedere le facce incredule di chi non avrebbe mai pensato di sopravvivere a tutto quel metallo inoffensivo che potevano vedere intorno a loro. Magari alcuni di loro erano un tantino fradici, ma sempre meglio che inzupparsi col proprio sangue.
    «Via, andiamocene da qui! ORA urlò il clone, ordinando la ritirata del corteo per allontanarsi dalla fortezza. Avevano ormai assolto al loro compito e lì erano nient'altro che un intralcio, o peggio ancora un peso per chi doveva assicurarsi la vita e la libertà di tutte quelle persone.

    Qualche minuto prima...



    Mentre ai piani alti iniziavano ad avere luogo i tafferugli, l'altro Kisuke aveva già raggiunto le segrete della fortezza. La sua testa era esattamente meno di un metro al di sotto della pavimentazione, quel misto tra lastricato e marmettone. Nonostante il trambusto e l'agitazione, grazie al Byakugan Kisuke vide come le quattro guardie dedicate alla sorveglianza degli ostaggi non si fossero mosse di un millimetro. Probabilmente dovevano aver ricevuto - al momento o anzi tempo, questo Kisuke non poteva saperlo - delle istruzioni ben precise. "Però se sono preoccupate ma non si muovono, con quello che sta succedendo, un motivo ci deve essere per forza" si disse il Sennin di Kiri, ma non per questo indugiò. Infatti, nemmeno un minuto dopo stava emergendo dal sottosuolo, proprio sotto ai piedi di una delle guardie, le mani protese verso l'alto che lo avrebbero anticipato.

    Doton: Shinjuu Zanshu no Jutsu - Tecnica della Decapitazione Terrestre
    pzwnHKr
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica permette ai possessori dell'elemento Doton, dopo essersi infiltrati nel sottosuolo, di dirigersi verso una posizione nel raggio di dieci metri per tentare d'afferrare la caviglia dell'avversario e trascinarlo nel sottosuolo, lasciandolo momentaneamente immobilizzato dal collo in giù. Se la Tecnica va a segno, la vittima potrà liberarsi solamente all'inizio del suo secondo turno, salvo non possieda egli stesso Tecniche d'infiltrazione sotterranea. Tuttavia, questo Jutsu deve necessariamente essere usato in combinazione con altre Tecniche d'infiltrazione sotterranea e permette, entro i dieci metri di raggio, di muoversi ad una velocità di un grado superiore rispetto alla Tecnica d'infiltrazione utilizzata per andare sottoterra.
    Consumo: 2

    Mizu no Yuurei - Spettro dell'Acqua
    PN0zC7C
    Sviluppatore: Kisuke Momochi
    Livello: S
    Tipo: Supplementaria
    Dopo aver affinato le proprie capacità nell'Arte dell'Acqua ed averle portate a livelli estremi, l'utilizzatore è divenuto in grado di sviluppare un metodo che gli consenta di far divenire i Jutsu Suiton direttamente una parte di se stesso. A differenza di qualunque altro, infatti, l'utilizzatore non avrà più il bisogno dei Sigilli per trasformare adeguatamente il proprio Chakra Suiton e sarà in grado di utilizzare tutti i Ninjutsu Suiton fino al livello S senza l'ausilio di Sigilli Magici. Infatti, in luogo della serie di Sigilli, i Jutsu offensivi richiederanno un secondo di preparazione mentre quelli difensivi saranno istantanei. Ciò, però, comporterà per tutti coloro nel raggio di cinquanta metri la percezione sulla propria pelle di una particolare umidità durante la preparazione e/o immediatamente prima del lancio del Jutsu.
    Necessaria la Specializzazione in Ninjutsu.
    Consumo: N/A

    Mizunichō no Jutsu - Tecnica Delle Doppie Pistole
    XxpA6c7
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu può considerarsi un’evoluzione della Pistola Acquatica di livello B. Dopo aver posto le dita di entrambe le mani a mo' di pistola, l'Hozuki dovrà accumulare il proprio Chakra sulla punta delle dita per due secondi, formando una goccia d'acqua compressa delle dimensioni di una comune biglia, che resterà sospesa davanti alle dita. Solo allora potrà sparare i proiettili d'acqua che partiranno dalla punta del dito indice, proseguendo fino a venti metri di distanza. Un punto di forza di questo Jutsu risiede nel fatto che è possibile puntare a due bersagli differenti, oppure concentrare tutta la potenza di fuoco su un singolo avversario. Se si punta a due bersagli differenti, entro i primi dieci metri i proiettili viaggiano a velocità alta, possono abbattere difese di livello B e se vanno a segno infliggeranno ciascuno danni gravi da Perforazione. Se percorrono distanze maggiori i colpi perdono parte della loro efficacia: i proiettili viaggeranno a velocità medio-alta, potranno abbattere difese di livello C e se vanno a segno infliggeranno ciascuno danni medio-gravi da Perforazione. Se invece si concentra tutta la potenza di fuoco su un singolo bersaglio, entro i primi dieci metri i proiettili possono abbattere difese di livello A e se vanno a segno infliggeranno una ferita da Perforazione complessivamente di gravissima entità. Se percorrono distanze maggiori, potranno abbattere difese di livello B e se vanno a segno infliggeranno una ferita da Perforazione complessivamente di grave entità. Anche in questo caso la variazione di velocità oltre i dieci metri rimane inalterata.
    Consumo: 15


    Una volta fuori, Kisuke allungò le braccia e detonò i colpi in simultanea, le braccia divise in direzioni diverse, perforando il cranio di ciascuna delle due guardie bersagliate. Ne sarebbe rimasta solo una ancora viva, quella seppellita mediante la Tecnica della Decapitazione Terrestre, ma il Sennin nello stesso tempo in cui sparava, la tramortì subito con un violento calcio alla testa. Fece appena in tempo ad emettere l'accenno di uno schiamazzo che gli morì in gola, perdendo i sensi.
    «Calmatevi! Sono qui per liberarvi» disse loro Kisuke a bassa voce, richiamando a quiete il Byakugan, l'indice davanti alle labbra per indicare silenzio. I pochi adulti cercarono di infondere conforto e protezione ai bambini, rassicurando loro su quanto fosse appena successo.
     
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    Le immagini cruente a cui avevano appena assistito sarebbero rimaste per diverso tempo nelle loro menti, le avrebbero riviste nei loro incubi peggiori e avrebbero rubato anni ella loro vita mentre combattevano con uno psicologo. Eppure, nonostante il panico del momento, sembrarono fidarsi degli adulti con cui avevano condiviso la prigionia fino a quel momento e fecero come Kisuke aveva appena detto, lasciando il kiriano libero di agire. Kisuke, infatti, brandì il proprio spadone e scaricò su di essa un'alta concentrazione di Chakra Raiton.
    «State indietro» avvertì loro, e gli adulti ritirarono indietro alcuni dei piccoli che ancora non si erano fatti vicini alla parete posteriore della cella. Con tutta probabilità alcuni di loro erano ancora traumatizzati per poter concretizzare davvero qualcosa in autonomia, e far rispondere il loro corpo.

    Ryū - Immissione
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa Tecnica non necessita di alcun Sigillo e viene impiegata per immettere il Chakra elementale nelle armi, che siano esse armi normalmente usate a distanza ravvicinata oppure Armi da Lancio. Con il proprio Chakra si andrà ad aggiungere una caratteristica all'arma in base all'elemento utilizzato. L'effetto del Jutsu sull'arma in questione si protrae fino a quando si paga il tributo in Chakra, ma l'utilizzatore è obbligato a tenere impugnata l'arma. Oppure, nel caso delle Armi da Lancio, l'effetto permane sulle armi per i primi trenta metri percorsi. Per fermare un'arma sotto l'effetto di questo Jutsu sarà necessaria una Tecnica che può contrastare Ninjutsu di livello B.
    - Utilizzando il Katon la lama assume il colore rosso fuoco ed è in grado di ustionare il bersaglio semplicemente sfiorandolo. Infatti, anche se colpito di striscio l'ustione sarà di medio-grave entità.
    - Utilizzando il Fuuton l'arma verrà avvolta da due correnti che si sfregheranno tra di loro acquistando un'affilatezza fuori dal comune, permettendo all'utilizzatore di perforare qualsiasi materiale non derivante da Jutsu senza nessuna difficoltà e di sferrare colpi con una velocità superiore ad un grado e mezzo. Nel caso di Armi da Lancio, le armi viaggiano a velocità alta.
    - Utilizzando il Doton si potrà modificare la consistenza dell'arma, la quale diverrà indistruttibile e capace di arrecare al tempo stesso danni contundenti e da taglio di media entità.
    - Utilizzando il Suiton sarà possibile ricoprire la lama di uno strato acquatico pressurizzato che ne aumenterà le dimensioni fino ad un massimo del doppio dell'arma, il tutto ad una velocità alta. Le armi così influenzate saranno capaci di arrecare danni da taglio di medio-grave entità. È possibile scegliere liberamente in che modo aumentare le dimensioni, ma non si potrà eludere in alcun modo la forma originale dell'arma. Ad esempio una katana non potrà avere uno strato a forma di martello.
    - Utilizzando il Raiton si conferisce all'arma un'aura azzurra che vibra ad una frequenza talmente rapida che il flusso risulta essere immobile ad occhio nudo. Le capacità di perforazione sono elevate al punto di poter tagliare anche il metallo, se il contatto fra l'arma e l'altra materia non viene interrotto entro due secondi. Nel caso di Armi da Lancio, esse potranno perforare qualsiasi materia non derivante da Jutsu senza mai arrestare la propria corsa. Essere feriti da un'arma del genere induce un malus fisico-motorio di un grado per un Turno.
    Durante il mantenimento del Jutsu potranno essere utilizzati solamente Kenjutsu, Shurikenjutsu e Jutsu A Turno precedentemente attivati. Inoltre, è possibile attivare questa Tecnica anche su più armi alla volta, impiegando diversi Chakra elementali, ma si dovrà pagare il costo per ogni elemento.
    Consumo: 8 (A Turno)


    La Tagliateste, ricoperta di vibrante Chakra Raiton, con la sua possenza tagliò senza esitazione per il lungo le sbarre d'acciaio che tenevano imprigionati adulti e bambini. In alto e poi in basso, aprendo una breccia che permettesse loro di uscire. La libertà dei prigionieri fu sancita dal pesante rumore metallico delle sbarre che a catena piombavano sul pavimento.
    «C'è un vecchio tunnel sotterraneo che porta fuori dalla fortezza, che vi porterà in un bosco sufficientemente lontano da qui. Seguitemi, fate ciò che vi dico, e andrà tutto bene» disse loro Kisuke, omettendo volontariamente come il tunnel fosse ancora chiuso, ma lo avrebbero scoperto dopo, quando Kisuke avrebbe provato ad aprirlo. Prima che si mettessero in cammino, però, Kisuke chiamò a sé un clone fisico.

    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
    Ohmde8J
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)


    Uno sbuffo di fumo accompagnò la comparsa del clone, lasciando molti dei presenti sbigottiti, quindi si misero in movimento, Kisuke in testa mentre il suo clone avrebbe chiuso la fila.
    «Qualunque cosa succeda, non vi fermate per nessun motivo. Solo se ve lo dico io» sussurrò loro Kisuke, ma principalmente si stava riferendo ai pochi adulti del gruppo, i quali si sarebbero dovuti preoccupare principalmente di agire come cani da pastore per tenere unito il gruppo. Anche Kisuke ed il suo clone si sarebbero preoccupati di ciò, ma loro dovevano anche pensare a guidarli verso la giusta stra affinché trovassero la via di fuga ma soprattutto rimanere guardinghi per proteggerli da qualunque cosa potesse arrivare improvvisamente in qualsiasi momento. Era per questo che i due kiriani soppesavano ogni singolo passo che muovevano. Normalmente la distanza che separava il Kisuke in testa dall'entrata del tunnel, sarebbe stata bruciata in poche manciate di secondi, a malapena sarebbe trascorso un minuto. E, in realtà, non è che fosse così diverso in quella particolare situazione, ma la tensione per ciò che stavano facendo unita insieme al loro movimento circospetto rendeva tutto incredibilmente lento. Sembrava quasi passasse un minuto ad ogni passo, ma non era così. "Calma, calma. Andrà tutto bene, per la miseria... dove cazzo è questo tunnel, ma quanto ci vuole!" si ritrovò a pensare, quasi con furia, con rabbia. Se avesse potuto, probabilmente Kisuke le avrebbe urlate quelle parole, per dare sfogo al suo avvilimento rabbioso.
    Dopo tanto, lento peregrinare, tutti giunsero sani e salvi al termine di quello che un lunghissimo corridoio largo dai tre ai cinque metri che serpentava lungo tutto il piano sotterraneo. Apparentemente sembravano giunti davanti ad un vicolo cieco, ad un nulla di fatto, alla vista di quell'enorme caminetto a parete, spento ed in disuso da chissà quanti anni. A Kisuke non sembrava vero, forse poteva andare davvero tutto bene, perché sapeva che se lì davanti ai suoi occhi c'era quel caminetto che rappresentava una strada senza uscita, sapeva anche che sotto ai loro c'era un'enorme botola nel pavimento. Erano finalmente giunti alla loro ancora di salvezza. Kisuke chiese al gruppo di farsi un po' indietro, quindi afferrò quel vecchio, spesso tappetto segato dal trascorrere degli anni e lo tirò via lasciando alla vista di tutti ciò che lui aveva visto anzi tempo dai documenti e con il Byakugan. Afferrò il maniglione in ferro ossidato con la mano sinistra, quindi aiutandosi con l'altra sollevò tutto lo sportellone fino alla massima apertura consentia dai cardini, lasciandolo verticale. Come già sapeva, non vi era libero accesso al tunnel, poiché era stato murato ricostruendo al di sotto della botola la pavimentazione. "Nessuna problema" pensò Kisuke, ingigantendo il proprio braccio destro.

    Gousuiwan no Jutsu - Tecnica del Forte Braccio Acquatico
    oGFOxMl
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Sfruttando l'acqua all'interno del proprio corpo, l'utilizzatore può raccogliere e comprimere l'umidità interna per aumentare la massa di una o entrambe le braccia, fino a farle diventare tre volte più grandi e possenti del normale. Grazie a questa Tecnica la Forza delle braccia aumenterà di ben tre gradi. I Taijutsu sferrati con questi arti ingranditi aumenteranno i danni inferti e sarà possibile anche demolire alberi e sfondare pareti con un singolo pugno. Ciascun braccio è inoltre capace di bloccare Taijutsu di livello B e inferiore, se riesce ad intercettarlo. È possibile utilizzare il Jutsu anche per le gambe, ma se queste vengono potenziate insieme alle braccia il consumo raddoppierà di conseguenza.
    Consumo: 8 (A Turno)


    Con noncuranza sferrò un pugno verso il basso, sfondando letteralmente la chiusura muraria. Ridusse il tutto ad un cumulo di macerie che rotolarono verso il basso, lungo la vecchia scalinata, mentre il coperchio della botola si richiuse, crollando nuovamente a terra a causa delle vibrazioni dovute al colpo. Così l'entrata fu chiusa di nuovo, ma meglio così: avrebbe evitato il sollevarsi del polverone al di fuori del tunnel. Tutto fu filtrato e solo poca roba passò attraverso le antiche assi in legno, mentre il braccio di Kisuke tornava di normali dimensioni. Kisuke attese giusto il tempo di vedere come il polverone si fosse calmato e riaprì il coperchio della botola, iniziando a far entrare gli ostaggi.
    «Dove credete di andare, voi fortunelli?» udirono poco dopo alle loro spalle, quando solo una piccola porzione di ostaggi aveva fatto ingresso nel tunnel. Il sangue si gelo nelle vene di tutti loro. Esattamente come da timore del Sennin, non sarebbe potuto andare tutto liscio come l'olio, nonostante la quantità di elementi che aveva potuto prevedere, architettare e manipolare. "Merda..." pensò il Momochi.
    Kisuke ed il suo clone si voltarono all'unisono, sebbene non ne avessero davvero realmente bisogno per sapere di chi fosse quella voce, lo immaginarono immediatamente ricevendo conferma dei loro primordiali sospetti, ma furono richiamati da un sibilo sinistro e fu proprio ciò ad attirare la loro attenzione in senso negativo.

    Fuuton Shinkuuha - Onda d'Aria
    GVTg
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    In questo ninjutsu si respira a pieni polmoni dopo aver effettuato i sigilli e, ruotando il busto si espellerà l'aria impastata col Chakra formando un fendente di vento. Questo fendente per i primi tre metri sarà singolo, ampio cinque metri e spesso venti centimetri; subito dopo esso si smaterializza tramutandosi in molteplici al punto che qualsiasi cosa si trovi nel raggio di otto metri per cinque e fino a trenta di distanza sia vittima di varie ferite da taglio sparse sul corpo che complessivamente risulteranno come aver subito una ferita di medio grave entità.
    Consumo: 8


    Mizu no Yuurei - Spettro dell'Acqua
    PN0zC7C
    Sviluppatore: Kisuke Momochi
    Livello: S
    Tipo: Supplementaria
    Dopo aver affinato le proprie capacità nell'Arte dell'Acqua ed averle portate a livelli estremi, l'utilizzatore è divenuto in grado di sviluppare un metodo che gli consenta di far divenire i Jutsu Suiton direttamente una parte di se stesso. A differenza di qualunque altro, infatti, l'utilizzatore non avrà più il bisogno dei Sigilli per trasformare adeguatamente il proprio Chakra Suiton e sarà in grado di utilizzare tutti i Ninjutsu Suiton fino al livello S senza l'ausilio di Sigilli Magici. Infatti, in luogo della serie di Sigilli, i Jutsu offensivi richiederanno un secondo di preparazione mentre quelli difensivi saranno istantanei. Ciò, però, comporterà per tutti coloro nel raggio di cinquanta metri la percezione sulla propria pelle di una particolare umidità durante la preparazione e/o immediatamente prima del lancio del Jutsu.
    Necessaria la Specializzazione in Ninjutsu.
    Consumo: N/A

    Suiton: Suijinheki - Muro d'Acqua
    srUi6NC
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica Suiton è possibile proteggersi sia da Ninjutsu che da Taijutsu di livello B. La tecnica consente di creare un muro d'acqua lungo 12 metri e alto 5. Il muro potrà essere creato orizzontalmente davanti all'utilizzatore oppure attorno a lui potendolo coprire a 360°. Al tempo stesso sarà possibile far assumere al muro una forma semicircolare ma, in ogni caso, le dimensioni del muro rimarranno sempre uguali. Quindi se si crea a 360° il muro avrà una circonferenza di 12metri (quindi potrà essere creato, al massimo, a due metri scarsi di distanza dal ninja).
    Consumo: 8


    Senza pensarci due volte, il clone di Kisuke fu il primo a prendere iniziativa ed agire nei confronti dell'imminente minaccia nemica. Questioni di pochi secondi, rispetto a quell'originale, ma diede appena un istante alle correnti d'aria perché potessero anche solo smuovere qualche ciocca di capelli. Dunque agì immediatamente, sputando dalla bocca davanti a sé il muro d'acqua, e creando una parete improvvisata che chiuse il corridoio al passaggio di quel Jutsu Fuuton. "Un Jutsu del genere, al chiuso, in uno spazio ristretto come questo... se avesse potuto avrebbe fatto a pezzi questi bambini senza nessuna pietà. Feccia della peggior specie" pensò Kisuke mentre il suo clone stava ancora esercitando la difesa. Kisuke approfittò di quegli istanti per far passare davanti a sé tutto il gruppo dei prigionieri, facendoli entrare nel tunnel. Invitò il loro ingresso con la mano, quasi volesse spingerli dentro, un gesto ripetuto più e più volte consecutivamente al passaggio di ogni individuo per velocizzare il processo, mentre si faceva il più piccolo possibile con le spalle contro la parete laterale di imbocco, i piedi sui primi gradini che portavano verso il basso.
    «NO fu l'unica cosa che disse il Mukenin alla vista degli ostaggi in fuga, non appena il clone termino di sostenere la difesa acquatica, ma prima ancora che potesse fare una sola altra mossa contro di loro Kisuke gli si scagliò addosso come un fulmine. Scambiò solo un'occhiata d'intesa con il suo clone nell'istante in cui lo sorpassò per andare a bloccare il Mukenin originario di Kiri, e tra di loro ogni cosa fu sancita. Senza perder tempo il clone abbandonò la postazione e si precipitò ad aiutare quel che rimaneva del gruppo di ostaggi, cercando di ultimare la loro fuga all'interno del tunnel per poi chiudersi la botola alle spalle.
    «Andiamo! Andiamo! Correte!» ordinò loro il clone, rimanendo indietro rispetto al gregge.
    Nel frattempo Kisuke aveva già buttato a terra il suo nemico, le mani strette in una morsa intorno al collo, il Byakugan nuovamente vigile a vegliare su di lui ed il suo corpo che faceva da peso su quello nemico per ancorarlo a terra mentre subiva la presa. Tsurushi strabuzzò quegli strani occhi da pesce lesso, e Kisuke non poteva sapere né riuscì a decifrare se fosse per una reazione di sorpresa per quanto appena accaduto, nel ritrovarsi in quella situazione, oppure se fosse una sorta di panico indotto dalla costrizione alle vie respiratorie. Quegli occhi erano talmente strani da risultare inespressivi, ma una cosa era sicuramente certa: non ci sarebbe rimasto nelle grinfie del suo avversario, questo era sicuro, e si prese giusto il tempo di riuscire a far strisciare faticosamente la mano sinistra sotto al corpo di Kisuke, quindi lasciò letteralmente esplodere il proprio Chakra in un movimento secco.

    Byakugan [Occhio destro]
    3CITKwQ
    Livello: B
    Tipo: Doujutsu
    Il Byakugan quando attivo concede al suo utilizzatore una vista a 359° gradi per un raggio di cinquanta metri e permette di vedere perfettamente non solo oltre ogni cosa, bensì anche il Chakra e i suoi flussi, nonché il sistema circolatorio del Chakra e i suoi 361 punti di fuga. Riesce a vedere anche lievi concentrazioni di Chakra nel corpo delle persone, potendo quindi arrivare a prevedere l'utilizzo di una Tecnica ma non l'elemento o cosa la Tecnica farà, anche se dovrà essere concentrato sul sistema del Chakra del bersaglio. Osservando il flusso del Chakra è anche possibile accorgersi se una persona è sotto l'influsso di un Genjutsu dal moto disturbato del Chakra, ma non è ovviamente possibile utilizzare questa abilità su se stessi.
    Il Byakugan permette, inoltre, all'utilizzatore di concentrarsi e vedere esclusivamente in linea retta aumentando così il raggio visibile all'utilizzatore frontalmente, ma annullerà di conseguenza la possibilità di vedere a 359°.
    [Lunghezza massima per livello: Genin 1 Km; Chuunin 4 Km; Sp 10 Km; ANBU 12 Km; Jounin: 15 Km]

    Consumo: 10 (A Turno)


    Yashi no Posuto - Palmo Montante
    G0K8
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica è una evoluzione del Palmo Demolitore che consiste nel rivolgere il colpo di Palmo verso l'alto. Si concentra un'elevata quantità di Chakra nella mano per poi dirigerla verso l'alto con una forza inaudita, si potrà scagliare un avversario a diversi metri d'altezza causandogli ferite gravi da Impatto. Lo scopo della tecnica, nonostante l'ovvia limitazione, è quello di liberare l'utilizzatore da eventuali ostacoli sopra di lui, essendo in grado questo montante di frantumare qualsiasi materiale, oltre a quello di riuscire a spostare con violenza persino Creature di Taglia Grande o Inferiore fino a venti metri di distanza contando, nei loro confronti, come se avessero subito un Jutsu di livello A.
    Necessaria la Yashi no Burēka - Palmo Demolitore in Scheda.
    Consumo: 8


    Suika no Jutsu - Tecnica dell'Idratazione
    cL1WaRB
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa è la Tecnica principale legata all'Innata, la quale permette all'utilizzatore di smaterializzare determinate parti del corpo diventando acqua. A questo livello si sarà capaci di liquefare tutto il corpo o una qualsiasi parte di esso, permettendo di non risentire di danni causati da qualsiasi Arma o Jutsu fino al livello B. Liquefatto il proprio busto, esso sarà immune da qualsiasi danno ma gli attacchi del nemico andranno comunque a segno passandovi attraverso. In questo caso, sarà possibile trattenere l'arto nemico all'interno del proprio busto, afferrandolo con l'acqua del proprio corpo. La parte del corpo scelta dal possessore dell'Innata si dissolverà diventando acqua dolce e lo Shinobi potrà rigenerare la parte dissolta in qualsiasi momento e senza necessariamente usare la stessa "sorgente" d'acqua. La sorgente d'acqua dalla quale si riemergerà dev'essere entro nove metri dal punto in cui ci si è smaterializzati.
    Consumo: 8


    Il palmo scoppiò verso l'altro, come un braccio a propulsione, ma non appena il Sennin percepì l'impatto sul proprio corpo (agevolato dall'aver preventivamente osservato il tentativo di divincolarsi e muoversi da parte del Mukenin, con il Chakra che si concentrava ed irrorava l'arto) smaterializzò la parte interessata, senza però compromettere la ferrea morsa intorno al collo. Poi, trattenne con quella stessa acqua la presa sulla mano e sull'avambraccio del Mukenin. Questi, sebbene sorpreso dall'accaduto, improvvisò immediatamente un'altra immediata contromossa per liberarsi dalla presa, inspirando a fatica per quanto possibile e sputando poco dopo un getto di polvere nera.

    Kuro Hokori - Polvere Nera
    KuroHokori-PolvereNera_zps544c60bf
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Tecnica con cui si crea un getto di polvere nera incanalando il Chakra e soffiandolo in particelle molto sottili contro il proprio avversario allo scopo di accecarlo. La tecnica non necessita di sigilli ma solo di due secondi di preparazione e si presenta come un piccolo cono con una gittata di un metro per una larghezza di venti centimetri che si spanderà verso gli occhi dell'avversario. Nel caso in cui il Jutsu riesca a colpire, l'avversario si ritroverà a lacrimare copiosamente e rimarrà accecato per il resto del turno.
    Consumo: 2


    Non appena lo vide, Kisuke reagì d'istinto e si ritrasse, rilasciando la presa. Fu il prezzo da pagare per non incorrere in qualunque conseguenza quelle polveri nere avrebbero potuto comportare, ma non fu comunque sufficiente: il suo occhio sinistro fu ugualmente contagiato, poiché Kisuke non si era spostato sufficientemente in tempo perché risultasse del tutto fuori gittata. Per fortuna poteva ancora vedere tramite il Byakugan, ma l'irritazione all'occhio era un fastidio non indifferente che lo catturò ben più di quanto Kisuke si sarebbe mai immaginato. Come se non bastasse, non appena il Mukenin ottenne nuovamente la libertà del proprio corpo senza avere sopra Kisuke che sfruttava tutta la propria forza ed il proprio peso per inchiodarlo a terra e strangolarlo, caricò il destro concentrando in esso Chakra e forza inaudita per sferrare un pugno violentissimo al costato di Kisuke.

    Iwa no Kobushi - Pugno di Roccia
    G0K7
    Villaggio: tutti
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questo colpo all'apparenza sarà un semplice pugno e proprio per questo potrà prendere di sorpresa. La resistenza del pugno sarà molto superiore evitando di ferirsi quando viene sferrato anche contro superfici molto dure. Questo colpo potrà addirittura fratturare le ossa se colpisce in pieno causando danni medio-gravi. Inoltre non sarà nemmeno semplice da deviare e l'avversario si troverà spiazzato quando capirà che non è un semplice pugno. La sua forza è tale da distruggere anche una roccia.
    Consumo: 8


    Fu un attimo, una frazione di un secondo, e sebbene Kisuke lo avesse effettivamente visto grazie al Byakugan, la situazione in cui era stato messo - per quanto stupida - lo rese vittima del Taijutsu che Tsurushi gli sferrò per scrollarselo definitivamente di dosso. E ci riuscì in pieno, sfruttando l'istante di apertura in cui - nello stesso momento - aveva libertà e Kisuke era stato preso alla sprovvista da quelle polveri, scaraventando via il Momochi a schiantarsi di schiena contro la parete laterale. Il Mukenin, dunque, si rialzò repentinamente e corse in direzione della botola per inseguire i fuggitivi. "Cazzo se è veloce!" pensò Kisuke istintivamente, vedendolo. Cercò di reagire il più in fretta possibile, nonostante la botta ricevuta. Mise mano alla borsa, ne prese due shuriken già preventivamente legati con del filo metallico e li lanciò in direzione del nemico.

    Soushuriken no Jutsu - Tecnica della Manipolazione degli Shuriken
    yG5trBI
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Supplementaria
    Una Tecnica in sé e per sé elementare, ma che se utilizzata in contesti opportuni può rivelarsi devastante. Il Jutsu permette di legare un filo metallico al foro centrale di uno Shuriken e di utilizzarlo per correggere o alterare completamente la traiettoria dell’arma, una volta lanciata. Un utilizzatore esperto di questa Tecnica potrà manovrare liberamente gli Shuriken in qualsiasi direzione con un semplice movimento delle dita. Diventa possibile, ad esempio, simulare un attacco frontale per poi, alcuni secondi dopo, richiamare l’arma per colpire l’avversario alle spalle. A seconda dell’acume e della fantasia dello Shinobi, i possibili utilizzi di questa Tecnica possono diventare quasi infiniti.
    Necessari i Fili metallici acquistabili in Armeria.
    Consumo: N/A


    Dovette stringere i denti e sopportare il dolore che lanciare quegli shuriken, calibrarli e manipolarli poteva comportare nel così immediato seguito a quella botta. Aveva specificatamente mirato alle gambe del bersaglio, in modo da raggiungerle e avvolgerle poi con il filo. Quando ci riusci, una volta che gli shuriken fecero un paio di giri intorno alle caviglie, Kisuke strattonò il filo metallico all'indietro, verso di sé.
    «Dove cazzo credi di andare?» lo richiamò Kisuke, dopo aver già lanciato gli shuriken. «Tu da qui non esci!»
    Tsurushi fu costretto ad anteporre le mani al pavimento, se non ci avesse voluto sbattere il muso. Così Kisuke l'aveva fermato, ma sul suo corpo percepiva ancora il dolore lancinante delle fitte che quel lancio e quello strattone gli erano costati. C'era di buono che in questo modo, Kisuke era riuscito nel suo intento: far fuggire il gruppo di ostaggi con il suo clone all'interno del tunnel, mentre lui rimase lì a coprire la loro ritirata.
    Repentinamente, il Mukenin si rigirò su se stesso, quindi si mise in piedi e con due strattoni consecutivi mediante le gambe disarmò Kisuke dalla presa sui fili. Le sue caviglie sanguinavano, ma ora poteva liberarsi del filo.
    «Chi diavolo sei?» chiese il Mukenin a Kisuke, il tono vibrante dalla rabbia.
    Il Momochi gli riservò una risposta composta solamente da uno sguardo stizzito, sebbene con l'unico occhio sinistro visibile, ma non rispose con nemmeno una parola.
    «Lo so che non sei una mummia qualunque, Kisuke Momochi» lo ammonì il Mukenin di Kiri. «Voglio sempre sapere chi sono i miei avversari, con chi devo combattere, anche se sospetto la loro identità.»
    «Non sono qui per combattere. Ho già assolto al mio compito. Per tua fortuna, tu non mi interessi...»
    «Ah no?»
    «No. Te lo dimostra il fatto che, per ora, mi sono preoccupato solo di liberare gli ostaggi. Ho fatto fuori solo qualcuno dei tuoi uomini, ma perché necessario. Non rientrava esplicitamente tra i miei ordini, semplicemente mi intralciavano il cammino» spiegò Kisuke al Mukenin, il tono sicuro di chi non aveva nulla da temere.
    «Ridicolo!» lo schernì il Mukenin. «Credi, forse, di poter venire qui dentro... nella mia fortezza... a poter fare il bello ed il cattivo tempo?»
    «Renditene conto, Tsurushi. Non poteva assolutamente funzionare, questo tuo piano utopico e malsano. Hai osato sognare troppo, hai osato spingerti troppo oltre: ora prenditene le conseguenze!»
    «Se credi che rimanga qui, scoperto, mentre verranno a prenderci... ti sbagli di grosso!»
    «Non farmi pentire della mia scelta...» lo ravvisò Kisuke.
    «Quando sarai tu l'ostaggio, te ne pentirai eccome!»
    Kisuke contrasse i muscoli facciali e si lasciò andare ad un'espressione a metà tra l'odio ed il disgusto. Avrebbe volentieri evitato quella situazione, quello scontro. Aveva cercato di programmare quanto più possibile perché non dovesse farlo, il più dei fattori in proprio potere, ma ciò non aveva ugualmente distorto il percorso del destino, il quale lo aveva portato a combattere contro quel Mukenin, contra la sua follia e la sua ostinazione. Carattere forse ereditato dalle arcane trasmissioni genetiche insieme alle sue peculiari sembianze da metà uomo e metà pesce, ma questo non poteva considerasi un dato certo e sarebbe per sempre stato un mistero per Kisuke. L'unico dato certo era la rabbia, la sete di combattimento e sangue che si poteva scorgere nel Mukenin, il quale non lasciò adito a dubbi od incomprensioni riguardo le sue intenzione poiché mostrò subito come non intendesse lasciare respiro al Momochi. Quest'ultimo si ritrovò ben presto il Mukenin a poca distanza dal viso, complice la breve distanza, l'angusto spazio ristretto in confronto ad un'ampia arena ma soprattutto lo scatto energico eseguito dall'avversario.

    Kongouriki - Forza Del Fulmine Dorato
    GVXE
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa particolare tecnica, è utilizzata in prevalenza da coloro che hanno una notevole prestanza fisica o comunque se sono di una stazza maggiore, rispetto a quella del proprio avversario. Inizialmente, l'utilizzatore si porterà in una posizione accovacciata, nella quale utilizzerà sia gli arti superiori che inferiori, per darsi una spinta molto superiore al normale, che raggiunge la velocità di un grado superiore al proprio. Una volta giunto nelle immediate vicinanze del proprio avversario, si dovrà estendere il proprio braccio per afferrare letteralmente la testa della vittima e dunque portarlo in una posizione ad uncino, per tentare di strangolare la vittima. Se il Taijutsu va a buon fine, la vittima si ritroverà con una ferita medio-grave.
    Consumo: 8


    Suika no Jutsu - Tecnica dell'Idratazione
    cL1WaRB
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa è la Tecnica principale legata all'Innata, la quale permette all'utilizzatore di smaterializzare determinate parti del corpo diventando acqua. A questo livello si sarà capaci di liquefare tutto il corpo o una qualsiasi parte di esso, permettendo di non risentire di danni causati da qualsiasi Arma o Jutsu fino al livello B. Liquefatto il proprio busto, esso sarà immune da qualsiasi danno ma gli attacchi del nemico andranno comunque a segno passandovi attraverso. In questo caso, sarà possibile trattenere l'arto nemico all'interno del proprio busto, afferrandolo con l'acqua del proprio corpo. La parte del corpo scelta dal possessore dell'Innata si dissolverà diventando acqua dolce e lo Shinobi potrà rigenerare la parte dissolta in qualsiasi momento e senza necessariamente usare la stessa "sorgente" d'acqua. La sorgente d'acqua dalla quale si riemergerà dev'essere entro nove metri dal punto in cui ci si è smaterializzati.
    Consumo: 8


    Il braccio teso di Tsurushi, apparve come sprangata agli occhi del Sennin, trovatoselo di fronte più rapidamente di quanto potesse immaginare. Al che, ancora una volta quel giorno, Kisuke ricorse alla difesa più rapida in suo possesso, sciogliendo in acqua dal mento a metà petto, lasciando che il braccio di Tsurushi andasse a vuoto, infrangendo nient'altro che una pozzanghera per aria. Allora e solo allora, una volta che il nemico oltrepassò la sua figura, Kisuke sospettò che potesse essere proprio quello il suo intento quando con la vista periferica del Byakugan vide il pugnale nell'altra mano del nemico, pronto a conficcarglielo nella schiena. Al che Kisuke brandì il proprio spadone, mentre ricomponeva la parte del corpo poc'anzi liquefatta, e roteò su se stesso vibrando un colpo semplice ma al tempo stesso temibile in quella specifica situazione.

    Hoīru Suīpu - Spazzata Rotante
    tAOb
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Kenjutsu
    Questo Kenjutsu elementare può essere eseguito con una qualsiasi Arma che sia paragonabile ad una Katana o superiore. La tecnica consiste nel divaricare le gambe e poi eseguire una rapida rotazione delle anche, portando l'arma impugnata con una o due mani in una rapida spazzata orizzontale che avrà una ampiezza di 180 gradi, eseguita con tutto il corpo che causerà danni almeno di medio-lieve entità da Taglio e sbalzerà all'indietro un eventuale avversario di un paio di metri o, nel caso in cui questo si difenda con una lama, lo lascerà con le braccia leggermente indolenzite per via dell'inerzia del colpo e quindi incapace di reagire prontamente ad un assalto successivo a meno di non utilizzare un altro Kenjutsu.
    Necessaria una Katana o simile Arma in scheda.
    Consumo: 2


    L'enorme spadone vibrò rapidamente verso le sue spalle, in uno fulmineo movimento rotatorio. Quell'attacco costrinse il Mukenin ad impiegare il pugnale come difesa in extremis, per contrastare il colpo e salvaguardare la propria incolumità altrimenti a rischio. Un pezzo di metallo volò via, il tintinnio ripetuto a terra. Poi, il Mukenin prese neanche due metri di distanza saltando all'indietro. Il disertore del Clan Hoshigaki sacrificò l'arma - ormai spezzata per aver incassato il colpo - e la possibilità di infliggere la ferita che avrebbe potuto minare l'esito di quello scontro, ma evitò il rischio della decapitazione.
    Tsurushi buttò l'arma a terra, o meglio quel che ne rimaneva, senza distogliere lo sguardo furente da Kisuke e brandì la propria katana. La sua figura emanava una rabbia incontrollabile, ribollente di una furia assassina incapace di essere colmata. I suoi occhi stavano perdendo quel poco che poteva esserci di naturale in loro, iniziava a leggervisi quella che poteva essere... follia? Avevano abbandonato la loro naturale inespressività per abbracciare un vuoto colmato dall'assurdo. Kisuke non si preoccupò di biasimarlo, in quel momento non ne ebbe il tempo, ne il minimo pensiero di premura per farlo, ma normalmente come avrebbe potuto? Sebbene nel male, solo Tsurushi poteva sapere la marea di pensieri che lo stavano inondando in quel momento, alla vista ed alla consapevolezza che tutto il suo piano stava andando a rotoli.
    Il Mukenin sorrise, contraendo nervosamente i muscoli facciali, gli occhi che si spalancavano, la fronte se possibile si allungava. Allargò la bocca verso il suo limite, come in preda ad una fame esistenziale, e mostrando i denti aguzzi in un sorriso macabro.
    «Quei denti sono riservati agli Spadaccini, o aspiranti tali se hanno le carte per poterlo diventare. Mi chiedo come tu possa averli» gli disse Kisuke, il quale non pronunciò quelle parole come un semplice sfottò, sebbene con il senno di poi si sarebbe reso conto che risuonarono come tali. In ogni caso, non sembrarono sortire alcun effetto sul Mukenin, il suo stato di collera era talmente intenso da apparire immutabile. "A prescindere da questi giochetti, lui è un avversario che non posso assolutamente permettermi di prendere sotto gamba" si ordinò Kisuke, riconfermando ai propri occhi le capacità atletiche del nemico ed escludendo mentalmente l'idea di volare basso durante il duello. "Men che meno posso permettermelo in questa situazione delicata e nelle mie condizioni attuali. Per arrivare fin qui ho dovuto dare fondo a molte delle mie risorse, ed ora sono ancora diviso in due" fu la sua considerazione che saettò come un fulmine nella marea di pensieri che gli frullavano in mente. "Per giunta, sembra che stia scegliendo di combattere a suon di Taijutsu, ma non posso sapere ancora di cosa tutto possa essere capace. Resta il fatto che sarà un dito nel culo, qui dentro" concluse mentalmente il kiriano. Un combattimento al chiuso poteva essere estremamente pericoloso, soprattutto in un corridoio - per quanto ampio, essendo di un'antica fortezza - come quello. Poco spazio di manovra e d'evasione. Anche una semplice esplosione diveniva quasi inevitabile e, a seconda della sua natura, poteva benissimo essere fatale. Per non parlare di chi poteva saltarti addosso con furia, per provare a menarti dal giorno alla notte, se non avevi possibilità di scansare o difenderti con largo tempismo. Però, tutto sommato, Kisuke era un combattente sufficientemente versatile. Sebbene le Arti Marziali non fossero il campo in cui eccelleva in particolar modo, non era affatto un inetto nel combattimento in corpo a corpo. Soprattutto se combatteva con una spada in mano, sapeva dare il meglio di sé. D'altra parte, non poteva fare altrimenti né poteva concedere al suo avversario di farlo. Sebbene lì sotto nessuno dei due potesse concedersi il lusso di ricorrere ad Arti Magiche devastanti, altrimenti sarebbe stata la fine per tutti, Kisuke non poteva cadere in tranello dietro una eventuale pazzia del Mukenin. Nella sua mente iniziarono, dunque, a presentarsi una marea di scenari in pochi istanti. Immagini che rappresentavano sue eventuali mosse, strategie e considerazioni sulle possibili reazioni dell'avversario in merito. Cercò anche di prevedere cosa avrebbe potuto fare il suo avversario di propria iniziativa, ma aveva troppo pochi elementi a disposizione, e pensarci per bene gli avrebbe richiesto un tempo ed una concentrazione tale che al momento non possedeva. "Devo cercare di chiudere lo scontro senza lasciargli respiro" si disse Kisuke, inquadrato in una decisione ormai chiusa. Rimaneva solo da metterla in atto, ma doveva ritagliarsi un piccolo spazietto tra il costante incalzare di Tsurushi, sempre più insistente e sempre più massiccio. Come, per l'appunto, l'ennesimo tentativo in cui diede fondo all'estremo delle proprie capacità atletiche per travolgere il Momochi. Kisuke - che non poteva sapere Tsurushi si fosse già preventivamente tolto i pesi alle caviglie - lo vide appena flettere leggermente le gambe, quindi scomparve nel nulla.

    Velocità Sonica
    GVU4
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Taijutsu
    Una volta rimossi i pesi alle caviglie, tramite questa tecnica di Taijutsu, lo shinobi potrà spostarsi di dieci metri in un istante, svanendo letteralmente dalla vista dell'avversario. Consiste nel calciare velocemente e con forza il terreno (o persino l'aria) per spostarsi. Viene usata per schivare attacchi o portarsi alle spalle dell'avversario. E' possibile usarla persino durante un salto. Durante lo spostamento non si potranno compiere azioni di nessun tipo. Se le proprie capacità motorie vengono diminuite temporaneamente o permanentemente in qualsiasi modo, almeno di un grado o più, la tecnica sarà inutilizzabile, questo anche nel caso in cui si usufruisca di bonus fisico-motori per "ritornare in pari" con le penalità subite. Finché si rimarrà nei turni in cui si è soggetti al malus, anche se pareggiato, non si potrà utilizzare la tecnica.
    La tecnica può essere usata solo una volta ogni tre Turni.
    Necessario aver tolto i pesi.

    Consumo: 15

    Suiton: Suiren no Jutsu - Forgia d'Acqua
    YLk6
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    La tecnica di rapida esecuzione che non necessita di Sigilli e consiste nell'accumulare una discreta quantità di Chakra Suiton intorno ad un'Arma di dimensioni simili ad una Katana che si sta impugnando, la cui lama verrà avvolta da un turbine vorticante d'acqua e poi eseguire un rapido fendente con la stessa. La tecnica si differenzia a seconda che si colpisca direttamente il bersaglio con la lama avvolta dal Suiton o che si scagli il turbine acquatico dalla lama in avanti. Nel primo caso il bersaglio subirà danni da impatto e da taglio pari ad una ferita medio-grave complessivamente, scagliando l'avversario parecchi metri di distanza. Nel secondo caso si genererà un turbine d'acqua dal diametro di sei metri che procederà a velocità medio-alta davanti all'utilizzatore per quindici metri, provocando molteplici ferite da impatto e da taglio di entità medio-grave oltre che scagliare indietro di qualche metro i bersagli colpiti.
    Consumo: 8


    Suika no Jutsu - Tecnica dell'Idratazione
    cL1WaRB
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa è la Tecnica principale legata all'Innata, la quale permette all'utilizzatore di smaterializzare determinate parti del corpo diventando acqua. A questo livello si sarà capaci di liquefare tutto il corpo o una qualsiasi parte di esso, permettendo di non risentire di danni causati da qualsiasi Arma o Jutsu fino al livello B. Liquefatto il proprio busto, esso sarà immune da qualsiasi danno ma gli attacchi del nemico andranno comunque a segno passandovi attraverso. In questo caso, sarà possibile trattenere l'arto nemico all'interno del proprio busto, afferrandolo con l'acqua del proprio corpo. La parte del corpo scelta dal possessore dell'Innata si dissolverà diventando acqua dolce e lo Shinobi potrà rigenerare la parte dissolta in qualsiasi momento e senza necessariamente usare la stessa "sorgente" d'acqua. La sorgente d'acqua dalla quale si riemergerà dev'essere entro nove metri dal punto in cui ci si è smaterializzati.
    Consumo: 8

    Saimin no Jutsu - Tecnica dell'Ipnosi
    GVm6
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Genjutsu
    Per essere eseguito, il Genjutsu in questione non necessita di Sigilli ma ha un particolare requisito, ovvero che la vittima debba utilizzare una qualsiasi forma di attacco ad almeno dieci metri di distanza dall'utilizzatore del Genjutsu. A questo punto, dopo aver incrociato il propro sguardo con quello della vittima, l’Illusione consente di ingannare istantaneamente l'avversario facendogli vedere il proprio attacco andare completamente a segno, mentre in realtà l'utilizzatore potrebbe aver schivato o parato mediante un altro Jutsu, che a sua volta non sarà percettibile né direttamente e né per i suoi eventuali effetti sull'ambiente. Ciò, dunque, consentirà all'utilizzatore di cogliere impreparato l'avversario, il quale non potrà vederlo a meno che l'utilizzatore stesso non usi un Jutsu che non sia A Turno oppure si porti a meno di dieci metri dalla vittima. Eventuali armi, una volta lanciate, saranno perfettamente visibili. L'Illusione può essere dissolta subendo una ferita di media entità oppure tramite il Kai. Nel caso in cui non venga dissolta, termina solo all'inizio del successivo Turno dell'utilizzatore, durante il quale il corpo illusorio scompare e l'utilizzatore torna visibile.
    Il Genjutsu non avrà successo nel caso in cui non si riesca a parare o evitare l'attacco nemico.
    Consumo: 8


    Il Mukenin lasciò appena un'immagine residua alle proprie spalle, e per Kisuke nemmeno il tempo di ragionare con sé stesso sulle avvisaglie che quella visione gli aveva promosso, nemmeno il tempo di guardarsi intorno spaesato, che si ritrovò il nemico alle spalle. Sapeva, o per lo meno immaginava cosa sarebbe successo, l'aveva visto fare ormai una moltitudine di volte dai suoi avversari, ma era una mossa talmente repentina che pur la consapevolezza di cosa potesse rappresentare, lasciava a malapena il tempo di razionalizzare il tutto. Kisuke cerò di essere più veloce che poteva, ma quella mossa batteva ogni tempo, e Kisuke fece a malapena in tempo a pensare di ruotare e tirarsi indietro non appena il Byakugan lo avvisò sulla posizione del nemico. Sgranò l'occhio sinistro, l'allarme che lo portò ad ignorare anche il rumore acquatico che sentiva ma non ascoltava, pur vedendo l'acqua ed il Chakra raccogliersi intorno alla spada del Mukenin. Il suo unico pensiero era rivolto al salvarsi le chiappe da qualunque cosa potesse essere in arrivo in quel momento, ma non poteva limitarsi a ciò se avesse voluto trarre di più da quella situazione e portarsi un passo avanti al proprio avversario. Ricorse dunque all'estremo delle proprie possibilità per tentare di garantirsi l'incolumità, ma al tempo stesso ritorcere la situazione contro il nemico, catturando il suo sguardo con l'occhio sinistro nel momento stesso in cui menava il fendente acquatico. Nell'istante seguente Kisuke si sciolse, ancora, ed il Mukenin vide Kisuke venire colpito da quel fendente acquatico turbinante, venendo scagliato brutalmente contro la parete, di schiena. Al che Tsurushi gli si fiondò addosso per finirlo con un affondo di spada in pieno petto, trapassando il torace e conficcando la punta dell'arma nella parete alle spalle di Kisuke, il falso Kisuke. Il Mukenin fu così convinto di essere riuscito ad eliminare il kiriano. Non immaginava assolutamente di essere preda di un'Illusione da parte dello stesso, attualmente rifugiatosi a debita distanza dietro le false convinzioni che aveva costruito nella mente dell'avversario grazie a quel flusso di Chakra alterato.
    «Ninja Leggendario... puah!» Il Mukenin sputò verso terra un grumo di sangue. «Leggenda dei miei coglioni. Se questo era una leggenda, io sono il Primo Mizukage in carne ed ossa!»
    «Ne sei sicuro?» ribatté Kisuke, il quale pronunciò quelle parole quando aveva già colto alle spalle il proprio avversario, solo per richiamare la sua attenzione all'improvviso. Per farlo ruppe la barriera della distanza imposta dal Genjutsu, sciogliendo l'illusione, ma fuori dal campo visivo nemico. Sapeva come essere silenzioso, come non attirare l'attenzione e quando il finto cadavere di Kisuke scomparve, lo stesso Kisuke richiamò la sua attenzione con quella frase, con il solo obiettivo di sconvolgere pesantemente l'avversario in un brevissimo lasso di tempo. Lì, una volta attirata l'attenzione del Mukenin, costui lo vide già con le mani congiunte. Kisuke simulò di eseguire dei Sigilli legati al Doton, senza concentrare la minima dose di Chakra in contemporanea alla loro composizione, quindi proseguì eseguendo i Sigilli per un vero Jutsu. Infine, poggiò entrambe le mani a terra. «Tecnica della Morsa Infernale!»

    Magen: Kokoni Arazu no Jutsu - Tecnica della Falsa Postazione
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    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Genjutsu
    Questo Jutsu è un classico fra le Arti Illusorie: permette difatti all'utilizzatore di cambiare agli occhi dell'avversario l'aspetto d'una persona o d'un oggetto. L'oggetto che si andrà a trasformare manterrà la stessa dimensione e forma agli occhi dell'avversario e ne cambierà solo l'aspetto. Ad esempio, se la tecnica viene utilizzata su una persona la si potrà far apparire con un aspetto differente ma non potrà essere trasformata in un animale. Per far sì che la tecnica si attivi è necessario comporre una breve serie di Sigilli, senza l'obbligo che l'avversario ne veda qualcuno, ma quest'ultimo dovrà trovarsi ad un massimo di cinquanta metri dall'utilizzatore. E' possibile inoltre cambiare l'aspetto di una persona o un oggetto agli occhi di più persone senza che queste vedano i sigilli, attivando la tecnica e restando immobili per un turno senza poter utilizzare nel frattempo altri Jutsu. La tecnica dura finché non viene dissolta con il Kai o mediante una ferita d'entità media. E' possibile usare più volte la tecnica per alterare l'aspetto di più oggetti, ma non sarà possibile utilizzarla per modificare l'aspetto di Jutsu di natura elementale.
    Consumo: 4

    Doton: Ressenga - Zanna Lacerante
    ZNu0
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa Tecnica è una variante e diretta evoluzione della Tecnica della Talpa Sotterranea. Gode di straordinaria versatilità ed effetto sorpresa, non necessita di Sigilli e può essere utilizzata in due varianti. La prima consiste nel ricorrere alla Ressenga per trasferirsi sotto al terreno, e da lì portarsi a velocità alta entro dieci metri dal buco nel terreno, quindi emergere altrettanto velocemente per sferrare un diretto ascendente che causerà un danno da impatto di grave entità ed in grado di sfondare difese di livello C. La seconda, invece, richiede di appoggiare una o due mani a terra per creare direttamente all'interno del terreno un proprio clone (il quale potrà essere di qualsiasi tipo) per farlo subito emergere con lo scopo di proteggere l'utilizzatore o sferrare un attacco a sorpresa. Il clone viene creato entro otto metri sul terreno rispetto all'utilizzatore ed emergerà a velocità alta da esso. Nel caso di utilizzo difensivo, sarà possibile usare il Clone per proteggersi da un colpo derivante da un attacco fisico, Arma, Taijutsu, Kenjutsu, Ninjutsu portato con il corpo o che crea una lama di Chakra di livello A o inferiore (es. Lancia dei Mille Falchi). Nel caso di utilizzo offensivo, il terreno si creperà nel punto di fuoriuscita un secondo prima di far emergere il Clone che potrà sferrare un qualsiasi attacco fisico, Taijutsu, Kenjutsu o Ninjutsu ma la cui esecuzione inizierà solo al termine della fuoriuscita completa.
    Richiede la Tecnica della Talpa Sotterranea in Scheda.
    Consumo: 8

    Raiton Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica della Moltiplicazione Superiore del Fulmine
    GVVi
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è una variazione e al tempo stesso evoluzione della Kage Bunshin no Jutsu. Permette, infatti, la loro creazione tramite l'aggiunta del Chakra d'elemento Fulmine. I cloni sono esattamente come dei Kage Bunshin, e perciò hanno le loro stesse caratteristiche, ma avranno una particolarità in più. Quando il clone si dissolve, per propria volontà o quella dell'originale, rilascia una violenta scossa elettrica capace di infliggere danni medio-gravi da Scossa ed un malus motorio di un grado per due Turni a chiunque si trovi a meno di cinque metri di distanza. Basta una ferita lieve per dissolverli, ma anche in questo caso torneranno al loro stato naturale, rilasciando la scarica elettrica. L'originale, a sua discrezione, può anche decidere di lasciarlo dissolvere senza che rilasci l'elettricità.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dallo Shinobi.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Necessaria la Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra in Scheda.

    Consumo: 15 (A Clone)


    Attraverso il suo Genjutsu, il Sennin mostrò all'avversario un pavimento crepato in più punti intorno a lui, ma fu solo una silenziosa modifica estetica. Solo e soltanto nel momento in cui Kisuke toccò il pavimento e pronunciò il nome minaccioso del Jutsu, quest'aspetto catturò l'attenzione di Tsurushi mettendolo in allarme. In realtà, concentrando la dose opportuna di Chakra, Kisuke ricreò un proprio derivato elettrico direttamente nel sottosuolo, ma ottenne dall'avversario la reazione desiderata. Avergli fatto credere di star utilizzando un Jutsu Doton, lo spinse ad escludere una difesa legata al Suiton e ricorrere all'unico altro elemento per andare sul sicuro contro un'offensiva Doton. Una difesa opportuna in quel campo di combattimento anomalo. In realtà Tsurushi era in grado di manipolare anche il Katon, ma Kisuke questo non poteva saperlo. Fu fortunato che il suo ragionamento ebbe ugualmente corretto compimento, e ne fu la dimostrazione il Mukenin che si rinchiuse in una cupola di correnti d'aria.

    Kaze no Shōheki - Barriera del Vento
    G1UX
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica prettamente difensiva di alto livello permetterà, al termine di una brevissima serie di sigilli, di evocare intorno all'utilizzatore un turbine vorticante di vento che lo avvolgerà a trecentosessanta gradi proteggendolo da qualsiasi tecnica di livello A o inferiore. Il turbine si presenterà come un ovale largo sei metri e alto dieci. La tecnica può essere mantenuta fino alla fine del Turno ma in quel caso non si potranno eseguire altre tecniche che non siano A Turno e che siano state attivate prima della tecnica.
    Consumo: 15


    Quando terminò la difesa Fuuton, allora il clone uscì all'esterno, l'Ottava - seppur una mera imitazione - rivolta verso l'alto tanto che sembrò essere stata lei a spaccare il pavimento per far spazio alla fuoriuscita del clone. Grazie a quest'improvvisa comparsa il Mukenin fu colto alla sprovvista, ma cercò di schivare il colpo con agilità il fendente sferrato dal clone. Tuttavia, il suo tentativo ebbe parziale successo e l'Hoshigaki ne uscì con un taglio a ridosso dell'addome. Sebbene potesse sembrare un attacco a sorpresa, quell'attacco fu in realtà solo uno specchietto per le allodole, poiché nell'istante seguente il clone si autodistrusse trasformandosi in una esplosione di saette che coinvolse il Mukenin, elettrizzando ed intorpidendo le sue carni. Quello fu il momento per l'originale di passare direttamente all'attacco e concludere l'offensiva con cui sperava di poter fare scacco matto. Impugnando l'Ottava nella mano destra, Kisuke scattò in avanti, diretto verso l'avversario che aveva appena cotto, le vesti ancora fumanti,

    Kenjutsu • Niten Ichi - Arte della Spada • Due Cieli in Uno
    6Cdi2Ed
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Kenjutsu
    Questo stile di combattimento permette di sfruttare appieno le potenzialità di qualsiasi spada sia paragonabile ad una wakizashi o ad una katana, consentendo all'utilizzatore d'eseguire fendenti rapidi e generalmente abbastanza imprevedibili, almeno per i parigrado non in grado di combattere secondo questo stile. Mentre tale Tecnica è attiva, la velocità dei colpi sferrati con la spada aumenterà di ben due gradi.
    Consumo: 4 (A Turno)

    Nijuu Furontosurasshu - Doppio Fendente Frontale
    tTwL
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Kenjutsu
    Evoluzione diretta del Fendente Frontale, questo Kenjutsu può essere eseguito mediante una wakizashi o una katana, o qualunque altra arma ne rispecchi le caratteristiche. Dopo una brevissima preparazione, che consiste nell'impugnare l'arma per circa due secondi, è poi possibile effettuare in rapidissima successione due fendenti davanti a sé, la cui velocità sarà superiore di due gradi rispetto all'utilizzatore. Se il colpo va a segno è capace di provocare due ferite almeno di medio-grave entità, anche se l'arma prende di striscio.
    Necessario il Fendente Frontale in Scheda.
    Consumo: 8

    Surudoi Giman no Jutsu - Tecnica dell'Inganno Tagliente
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    Sviluppatore: Kisuke Momochi
    Livello: B
    Tipo: Genjutsu
    La necessità di rendere più subdoli i propri Genjutsu porta alla nascita di questo Jutsu, il quale consente all'utilizzatore di mandare a segno i Genjutsu e preservare la loro segretezza agli occhi del nemico. Infatti, è possibile ricorrere all'utilizzo di un Genjutsu al massimo di livello A oltrepassando la formulazione dei Sigilli, l'obbligo d'incrociare lo sguardo, l'immobilità dell'utilizzatore e via dicendo mediante un particolare utilizzo delle armi e dei Kenjutsu. Infatti, con una ulteriore spesa di Chakra che andrà a finire nell'arma, è possibile alterare il flusso del Chakra dell'avversario, ed attivare un Genjutsu su di esso, colpendolo o ferendolo con un'arma che sia però impugnata dall'utilizzatore. Oppure, nel caso si utilizzi un Kenjutsu, basterà vedere direttamente almeno il primo istante dell'esecuzione vera e propria dello stesso, perché al termine dell'esecuzione del Kenjutsu si cada vittima del Genjutsu in questione.
    Consumo: 8

    Shikumi no Jutsu - Tecnica Della Morte Vissuta
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    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Genjutsu
    Questa straordinaria illusione, permetterà all'utilizzatore di far visionare nella mente della vittima, la scena della sua morte. Lo shock che proverà quest'ultima sarà notevole e vedrà ogni cosa dagl'occhi di se stessa ma portata ad uno stato critico. Questo jutsu per essere effettuato richiede una condizione, ovvero quello di incrociare il proprio sguardo con quello della vittima. La visione è chiaramente dettata dall'utilizzatore e la strategia più utile, è quella di non far cambiare l'ambiente circostante ed ottenere una morte realistica dell'avversario, così che egli non capisca sia un illusione. E' possibile muoversi, ma solo leggermente, durante il Genjutsu. Per uscire dal Jutsu bisogna infliggersi una ferita di medio-grave entità. Se la tecnica va a segno l’avversario subirà un malus fisico-motorio pari a due gradi per tre turni oltre a essere visibilmente scosso e, nel peggiore dei casi, quasi paralizzato.
    Consumo: 15


    Rapido, Kisuke si precipitò addosso all'avversario, sfruttando il suo movimento fulmineo per bruciare la distanza tra sé ed il nemico. L'obiettivo era assestare quel colpo approfittando di quanto potesse cogliere impreparato il proprio nemico, proprio come aveva programmato di fare, senza dargli sosta, ed il culmine furono i due velocissimi colpi di spada addosso all'Hoshigaki. I due fendenti aprirono la carne del Mukenin secondo due squarci profondi, il sangue che sgorgava dalle carni. Due lunghe cavità cremisi si disegnarono rispettivamente a ridosso del petto e dell'addome. Non erano ferite mortali, seppur tutt'altro che trascurabili. Era per questo motivo che in essi Kisuke aveva nascosto una ulteriore insidia, ovvero la visione della morte per Tsurushi come conseguenza di quelle ferite, per assicurarsi di poter assestare il colpo finale al nemico. Chiaramente era qualcosa di ben più enfatizzato che la semplice morte per dissanguamento, lenta e dolorosa. Kisuke ricreò qualcosa di più rapido, qualcosa di magico, che agli occhi di Tsurushi non sarebbe sembrato anomalo se associato a qualche Jutsu. Vide, dunque, quegli squarci smettere di zampillare e aprirsi, spessi lembi di carne sollevarsi dai grossi tagli, arricciarsi e staccarsi dalle ossa lasciando in breve tempo le ossa del suo scheletro a vivo ed i suoi organi vitali, privi di ogni sostegno corporeo, penzolare verso il basso. "Ora!" si ordinò Kisuke, consapevole che la sua illusione aveva fatto effetto. Colmò l'ultima brevissima distanza tra sé ed il nemico e gli piantò la spada del petto, trafiggendo il cuore. Il Sennin dovette imprimere una notevole forza e perizia nell'affondo, ma il metallo dell'Ottava perforò il corpo giungendo con la punta a travolgere l'organo vitale, il corpo del Mukenin spinto all'indietro dalla forza esercitata. Rimase ancorato all'Ottava, rischiando con il proprio peso morto di trascinare con sé Kisuke, ma questi con uno strattone strappò via la spada dal cadavere e si tirò indietro.
    Silenzio. Solo apparente, alle orecchie di Kisuke, ma solo silenzio.
    «Cazzo... ce l'ho fatta...» disse a fatica, mentre riprendeva fiato. Tutto quel Chakra impiegato in un così breve lasso di tempo lo aveva provato. Anche se, a provarlo, non era certamente stato solo il Chakra, quella era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso che ha ottenuto poi come risultato lo scarico di tutte le tensioni accumulate.
    All'improvviso, un frastruono sopraggiunse alle sue orecchie, interrompendo quel mistico silenzio e riportando ogni cosa all'attenzione di Kisuke. Quel frastuono, in realtà, altro non era che il suo clone in fondo al tunnel che si apriva l'uscita.

    Gousuiwan no Jutsu - Tecnica del Forte Braccio Acquatico
    oGFOxMl
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Sfruttando l'acqua all'interno del proprio corpo, l'utilizzatore può raccogliere e comprimere l'umidità interna per aumentare la massa di una o entrambe le braccia, fino a farle diventare tre volte più grandi e possenti del normale. Grazie a questa Tecnica la Forza delle braccia aumenterà di ben tre gradi. I Taijutsu sferrati con questi arti ingranditi aumenteranno i danni inferti e sarà possibile anche demolire alberi e sfondare pareti con un singolo pugno. Ciascun braccio è inoltre capace di bloccare Taijutsu di livello B e inferiore, se riesce ad intercettarlo. È possibile utilizzare il Jutsu anche per le gambe, ma se queste vengono potenziate insieme alle braccia il consumo raddoppierà di conseguenza.
    Consumo: 8 (A Turno)


    Esattamente così come il suo originale aveva aperto l'entrata del tunnel, grazie al braccio rinforzato ed una forza mostruosa il clone di Kisuke sfondò l'aaltra chiusura e portò alla luce il gruppo di ostaggi.
    Intanto Kisuke si era preso qualche secondo per riprendere fiato e conto della situazione.
    «Devo ricongiungermi con l'altro» borbottò tra sé e sé, subito dopo, quindi aprì la comunicazione mediante la radiolina ed avvertì gli altri. «L'Hoshigaki è morto, me ne sono appena occupato io, voi in fuga potete uscire tranquilli. Possiamo andarcene una volta assicurata la salvezza degli ostaggi o c'è qualcos'altro che manca all'appello?»
    «Io qui sono ancora un po' indaffarato con questi Mukenin, non li ho ancora eliminati tutti» rispose l'altro Kisuke, ancora alle prese con alcuni dei Mukenin insieme alle evocazioni.
    «Fottiamocene, che restino in vita, non sono il nostro obiettivo. Ci penseranno gli incursori che arriveranno dopo di noi. Appena ti dò il via fuggi e rincontriamoci a Shimayama» ordinò mettendosi poi a recuperare ciò che poteva del proprio equipaggiamento e quindi avanzò in fuga attraverso lo stesso tunnel sfruttato dal suo clone con gli ostaggi. In pochi minuti a velocità sostenuta, si ritrovò fuori con tutti loro ed il suo clone. Vedeva negli occhi di ciascuno di loro, l'ombra della paura iniziare a venire contrastata anche solo dal semplice respirare aria aperta, aria di libertà. Ci sarebbe ancora stato tanto da lavorare su chi aveva subito un trauma del genere, ma quelli erano già i primissimi, piccoli progressi.
    «È finita. È finita, potete starne sicuri. Iniziamo ad avviarci verso la città, troveremo lungo il nostro camino, più in là, delle carovane che ci verranno a prendere per portarci a Shimayama» disse loro Kisuke, chiamando ciascuno al proprio seguito. Chiese un ultimo sforzo, ma era per il loro bene. Poi, avrebbero potuto proseguire il resto di viaggio seduti sul retro di alcuni carri richiesti alla città. Diverso sarebbe stato per il clone, ancora a brigare con i Mukenin sulla sommità della fortezza, spalleggiato dalle due creature insieme a lui a combattere i due Mukenin restanti, l'uomo e la donna.

    Shindenshin No Jutsu - Tecnica della Trasmissione Spirituale
    hNKARh3
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica lo Specializzato in Interrogatorio è capace di comunicare telepaticamente con altri individui. Il Jutsu ha un raggio massimo di sette chilometri e non è una tecnica di percezione, pertanto non è possibile percepire con esattezza la posizione dei soggetti con i quali si entra in contatto. L'utilizzatore può comunicare con una singola persona o con più individui alla volta a sua discrezione, anche se il consumo aumenterà di conseguenza. Per comunicare con uno o più individui conosciuti dall'utilizzatore basterà concentrarsi su quegli specifici soggetti per stabilire il contatto, ma è anche possibile lanciare il Jutsu in modo tale che coinvolga qualsiasi persona nel raggio della tecnica, o escludendo di proposito specifici soggetti di cui l'utilizzatore sia già a conoscenza. Durante una conversazione telepatica multipla, tutti i soggetti coinvolti possono sentire le rispettive voci e comunicare tra di loro grazie al Chakra dell'utilizzatore. Per il Ninja è anche possibile fare da tramite per singoli individui, poggiando una mano sulla testa di un compagno e trasferendo così le capacità telepatiche ad esso finché la tecnica rimane attiva. Il consumo resta invariato per una comunicazione che coinvolga massimo dieci elementi, dopodiché aumenterà di 8 punti Chakra allo sforamento di ciascuna delle successive decine. Comunicando con più di dieci persone alla volta diventa impossibile utilizzare qualsiasi altro Jutsu mentre la tecnica è attiva.
    Consumo: 8 (A Turno) (+8 ogni dieci individui a partire dall'undicesimo)


    "Takehiko, appena ti chiamò, dobbiamo scappare. Prendimi al volo e andiamo via da qui, coprirò la nostra ritirata con la Kirigakure no Jutsu e ce ne andremo a Shimayama" disse Kisuke alla propria creatura volante, sfruttando la Shindenshin no Jutsu per instaurare un legame telepatico tra loro. Agì, dunque, di conseguenza: temporeggiò contro i nemici, agevolato dalla furia distruttiva del Re fino alla ricezione del tanto atteso messaggio di ritirata da parte dell'altro Kisuke. Quest'ultimo mandò il segnale non appena intrapresero il viaggio di rientro insieme agli ostaggi, lasciando l'altro Kisuke libero di richiamare in proprio supporto Takehiko. Si fece coprire la ritirata dagli attacchi incalzanti del Re sui due Mukenin, salì al volo sulla creatura volante e, andandosene, nascose le loro figure all'interno del caratteristico Jutsu di Kirigakure no Sato.

    Kirigakure no Jutsu - Tecnica del Velo di Nebbia
    TDzzbxL
    Villaggio: Kirigakure No Sato
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    E' una tecnica segreta del Villaggio della Nebbia, ed anche se di basso livello è una delle più rappresentative dell'intero paese. La tecnica genera una nebbia fittissima che si espande per un raggio di cento metri che delimita il campo visivo di coloro che sono al suo interno; i soggetti non vedranno nulla oltre i due metri; l'unico modo per vedere attraverso tale nebbia è essere in possesso del Byakugan.
    Pur trattandosi di un ninjutsu non basterà colpire la nebbia per annullare la tecnica. Infatti qualsiasi ninjutsu riuscirebbe a far disperdere la nebbia lungo il suo percorso ma subito questo spazio libero verrà nuovamente ricoperto da nuova nebbia continuamente generata dall'utilizzatore.
    A differenza di quasi tutti i ninjutsu questo non potrà espandersi/essere usato sott'acqua in quanto le particelle d'acqua sospese normalmente nelll'aria si mescolerebbero semplicemente con la massa del liquido diventando parte di essa.
    Consumo: 2/2= 1 (A Turno)


    Il banco di nebbia avvolse Kisuke e la sua creatura, che volava verso Shimayama come Kisuke gli aveva indicato, sebbene seguendo una traiettoria incerta per le prime decine di metri per evitare di essere colpiti. Dal momento che, poco dopo aver intrapreso la fuga, Kisuke aveva fatto scomparire il Re non era improbabile ricevere qualche eventuale attacco alla cieca dai due Mukenin ormai liberi dalla presenza nemica.
    Solo una volta lontani almeno un chilometro e mezzo, Kisuke disattivò la Kirigakure no Jutsu e lasciò libero il volatile di orientarsi con la vista, e non solo secondo il senso dei punti cardinali, per poter raggiungere precisamente la città e ricongiungersi con il suo doppio, per poter vedere la salvezza degli ostaggi nella loro città.

    CITAZIONE
    Tsurushi Hoshigaki
    HwJXslI
    Fisico: Morto;
    Chakra: 315-8-8-2-8-8-15-8-15= 243;



    Seito Sakakibara
    Sk2vkjE
    Fisico:
    - Ferita da impatto media all'addome;
    - Varie ferite da impatto sparse sul corpo, complessivamente media;
    Chakra: 200-8-8-8= 176;



    Hana Nagasaki
    dKbqKN2
    Fisico:
    - Varie ferite da impatto sparse sul corpo, complessivamente media;
    Chakra: 200;



    Keizo Momotaro
    5fh2FdN
    Fisico: Morto;
    Chakra: 200-8= 192;


    ChakraMentaleMalus/Bonus
    » 480-2-10(*3)-5-2-2-2-8+28-10(*3)-4(*3)-8-1(*5)= 402

    » 201-10-4-2-15-8-8-10(*4)-8-8-2-8-8-4-8-15-4-8-8-15= 10

    » 201-15-8-8-4-15-8-35-15-8-8-8-1= 68
    » Stanco, ma sollevato;» Nessuno;
    Fisico» Ferita lieve da taglio al pollice destro;
    » Ferita medio-lieve da impatto all'addome;
    » Ferita medio-grave da impatto al fianco sinistro;
    ψ Tiripla Borsa ψ
    ArmiAccessori
    Kunai = 10Shuriken = 20-5= 15Fili Metallici = 30mFili Metallici = 30m
    Cartabomba = 5Cartabomba = 5-5= 0Pillole del Soldato = 3Tonico del Sangue = 3
    Palla di Luce = 2Cartabomba Fasulla = 4SpecchioTelescopio
    Makibishi = 30Gokan Sakusou = 5Kit GrimaldelliRotolo per Cadaveri
    ψ Divisa Alternativa ψ
    ArmiAccessori
    Fumogeni = 5CerbottanaRadiolinaTorcia Elettrica
    ψ Foderi ψ
    Foderi Minori
    OttavaTanto
    Fascia
    Taglia Teste
    ψ Tasche ψ
    Taschino da Braccio
    Rasoi = 25
    Doppia Tasca da Coscia
    Senbon = 20Spada Raijin
    ψ Rotoli ψ
    Rotolo Multiplo
    Omoikarui
    Kusarigama Maggiore
    Kunai Ricurvo
    N/A
    Sigilli d'Evocazione
    S. Tre Punte = 30-3= 27Shuriken Maggiore
    Shuriken = 20Shuriken Maggiore
    ψ Abbigliamento ψ
    Coprifronte Kiri
    Coprinaso in bende
    Copriocchio
    Parabraccia
    Parabraccia Alti
    Parastinchi
    Scarpe con Lama
    Bende
    ψ Mani ψ
    Guanti Rinforzati
    Anello ReiAnello KūAnello Sei
    ψ Note ψ
    » Sedici metri di Filo Metallico sono legati agli Shuriken Maggiori: otto ciascuno;
    » Quattordici metri di Filo Metallico sono legati a due Shuriken: sette ciascuno;
    » Trenta metri di Filo Metalico sono legati ad un Kunai;
    » Tre Cartebomba sono legate ad altrettanti Kunai;
    » Due Cartebomba Fasulle sono legate ad altrettanti Kunai;
    » Due Gokan Sakusou sono legate ad altrettanti Kunai;
    » Due Palle di Luce sono legate ad altrettanti Kunai;
    » Simulacro dello Squalo applicato sulla Tagliateste;
     
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    - Alcuni errori di battitura/distrazione sparsi qua e là.
    - Forse sarebbe stato meglio aspettare che gli avversari uscissero a prendere il riscatto prima di attaccare, per coglierli ancora più di sorpresa e disorganizzati. E' pur vero che in quel caso avresti forse faticato di più a difendere gli innocenti, ma avresti avuto manforte della guardia cittadina e con tutta probabilità a fare quel "lavoro sporco" i mukenin avrebbero mandato le scartine.
    - La velocità di Kisuke nel comporre i sigilli è sicuramente incomparabile con quella degli avversari. Tutto il discorso del dover giocare sporco visto il loro numero elevato e tutto il lavoro che fai per non essere da solo, dando in questo molta credibilità all'intera situazione ed al fatto che seppur non al tuo livello il numero di avversari è tale da non poterli completamente sottovalutare, mi ha fatto un po'specie nel momento in cui rinfoderi la spada per rispondere al Jutsu. In un momento del genere avrei visto molto meglio il piantarla semplicemente per terra tra le rocce (Una leggendaria come la tua non dovrebbe avere problemi a farsi breccia nella congiunzione tra due pietre della fortezza) o avresti potuto ad esempio rinfoderarla, mentre componevi i sigilli con l'altra mano.
    - Molto bene l'infiltrazione e la liberazione degli ostaggi, ma non ho capito perché hai disattivato il Byakugan. Avresti potuto accorgerti facilmente dell'arrivo dell'avversario in modo da intercettarlo ben prima che potesse rappresentare un pericolo per gli ostaggi stessi.
    - La scissione impedisce di utilizzare Jutsu di livello S, quindi pur essendo una supplementaria non dovresti poter fare ricorso al tuo Hijutsu S.
    - Sul finale ti salta un parlato di Tsurushi.
    - La tecnica dell'Ipnosi richiede che l'avversario sia ad almeno dieci metri di distanza, mentre tu la usi dopo che lui si è appena mosso alle tue spalle con la velocità sonica.

    Che dire, missione in termini quantitativi decisamente oltre la soglia richiesta. Nella seconda metà vi sono decisamente più errori di distrazione e frasi "appese", ma nel complesso è narrata molto bene. Il ritmo è incalzante e le scelte che hai fatto mi sono piaciute molto. L'unica cosa che mi ha fatto storcere un po'il naso è il finale. Avrei preferito che Kisuke riflessivo e calcolatore com'è avvisasse in precedenza il villaggio, organizzando un attacco alla fortezza a missione compiuta invece di lasciare tutto nel vago, con la possibilità che gli avversari superstiti tentassero una rappresaglia sulla città. Detto ciò comunque la missione è più che riuscita e puoi richiedere il +1 e 700 Ryo.


    Edited by Leeroy Gorshmit - 5/4/2020, 16:44
     
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3 replies since 22/11/2018, 11:01   198 views
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