Addestramento Speciale Supaku Handoru

Era in ritardo. Ovviamente. Beh cosa ci poteva fare? Nulla, solo accettare la persona di Ishui Baitei così come era. Almeno non è come Arima che sparisce e basta...Almeno lui alla fine compare, se arriva in ritardo lo fa solo per essere sicuro che tutti stiano aspettando lui...AH! Pensò mentre estraeva uno Shunsui Kunai e cominciava a giocherellarci facendoselo passare tra le dita con abile mosse da giocoliere. Dannati Kunai...siete la mia maggior debolezza ed il mio maggior punto di forza...Ahhh quanto vi amo... Pensò facendoselo saltare in aria, roteare e poi riafferrare mentre la voce di Ishui si faceva strada nella grotta precedendo la venuta del proprietario.
Finalmente! urlò scattando in piedi dalla posizione seduta e facendo sparire il kunai nella tasca del gilet. Sono qui da minuti...luuuuuunghi minuti! Comunque tutto bene grazie, grazie...Sono appena tornato dopo aver fatto a pezzi uno shinobi di...Oto penso? Si penso fosse...Ah, no! Era la Cascata, si era di Taki...E beh....aver rapito una bambina per i loschi scopi di Hagoromo, la solita roba insomma...Non ti preoccupare, la bambina non se la cavava bene già prima penso sia malata terminale o qualcosa del genere....Uhmmm Rispose al ninja della Terra fissandolo con aria più che cordiale, le parole narravano di morte e rapimento ma il modo con cui lo diceva e ne conversava era fin troppo tranquillo e pacifico. Come se parlasse dell'acquisto del pane.
Ebbene vuoi imparare il Pugno di Roccia? Avuto qualche problemino nell'ultima missione che necessitava di un po' di muscoli? Rise alla frecciatina di Ishui.
Diciamo qualcosa del genere...diciamo...E' una questione più complicata... disse mentre si allontavana di un paio di passi avvicinandosi ad un grosso stalagmite che arrivava quasi all'altezza della sua testa ed appoggiandosi la mano bendata sopra.
E' passato molto tempo da quando non uso Taijutsu e quello...beh non puoi negarmi che non sia maledettamente utile...neanche con lo Sharingan riesco a copiarlo! disse tornando a sorridere al ninja della Terra, voltandosi verso di lui.
Ho pensato che poteva tornarmi più che utile visto che da un po' di tempo sto pensando di orientare il mio combattimento un poco più sul corpo a corpo...non troppo però, giusto quello ahaha! disse menando il pugno contro lo stalagmite senza ottenere nessun risultato se non un rumore sordo di carne contro roccia. L'umidità della pietra penetrò nelle sue bende ma non gli importava. Era quasi liberatorio poter pensare di lanciare un bel pugno contro qualcosa e vederla sfasciarsi sotto la sua mano come se fosse stata cartapesta. Forse sarebbe stato molto utile anche per i suoi scoppi di rabbia. Forse.
Quindi...beh, ormai io e te abbiamo un rapporto speciale da Sensei-Allievo, non è vero? Sorrise con aria semifinta.
E poi, sai bene che se hai bisogno di una mano, possiamo fare un classico scambio, visto che non ho soldi da darti, ti insegnerò qualcosa in cambio...Molto probabilmente Doton, vero? A meno che tu non voglia un Genjutsu che ho appreso di recente, si chiama Kage no Koogeki, è un genjutsu interessante... concluse facendo una linguaccia al ninja della Terra prima di rimettersi a sedere a gambe incrociate con aria soddisfatta per lo scherzo lanciato e battere con soddisfazione le mani sulle ginocchia.
Bene, che dici, iniziamo?

Sì, anche io la posseggo...non ne vedo l'utili... Il ninja della Terra lo interruppe, invitandolo ad utilizzarla insieme a lui, così da confrontarsi in uno scontro di soli pugni in quella grotta che avrebbe preso piede sia in cielo che in terra.
Nel fare ciò Ishui aveva cominciato a librarsi da terra di una decina di centimetri con aria impaziente. Lui aggrottò le sopracciglia bianche. Non aveva tempo da perdere in simili giochetti, era fin troppo esperto nell'arte magica ed aveva da sempre ritenuto l'arte dei Taijutsu un'arte inferiore, il cui impiego di Chakra grezzo nei propri arti non era null'altro che un pallido eco del vero impiego del Chakra che veniva operato nelle Arti Magiche. Persino i Genjutsu, che richiedevano una sottile manipolazione del Chakra con una precisione a dir poco chirurgica, non erano alla pari secondo lui dei Ninjutsu. Le Arti Magiche erano fin troppo varie e vaste, versatili e completamente poliedriche rispetto ai Genjutsu dove il principio era sempre lo stesso: far passare un filo di chakra nella cruna di un ago. Lui invece aveva dovuto apprendere a domare ben cinque elementi ognuno differente dall'altro, capaci di incredibili prodezze oltre alla gestione del Chakra base.
Nonostante tutto non contraddisse il proprio sensei, era Ishui che aveva il comando della situazione, del resto, quindi era giusto lasciarlo fare.

Attinse alla grande quantità di Chakra Doton, il proprio corpo che si sollevava leggermente da terra già per l'annullamento della gravità. Senza un appartente sforzo, si librò a mezz'aria con ancora le gambe incrociate nella posizione del loto. Si sollevò giusto all'altezza necessaria per scioglierle e non toccare ancora terra con le punte dei piedi. Fronteggiò il suo avversario a mezz'aria con aria seria.
Sei sicuro? Io non sono mai stato molto bravo nei pugni...Ti farò vedere comunque quello che so fare! Oltretutto in questo stato la nostra forza non dovrebbe essere indebolita? D'improvviso si ammutolì. Era forse questo che voleva il genio del doton? Che combattessero a forza indebolita per scopi e fini ulteriori durante l'allenamento? Il suo cervello non la smetteva di pensare e questo stava cominciando a diventare fastidioso. Ci penserà lui...per ora prendiamolo solo a pugni...su!
Ghignò mentre spingeva sé stesso in avavanti volando dritto verso Ishui con il pugno sollevato.
Menò il primo diretto verso il viso del ninja, poi ritrasse il pugno giusto in tempo per ruotare il suo corpo a mezz'aria in un calcio che sarebbe dovuto arrivare dall'alto verso il basso e da destra verso sinistra tra il capo e il collo dell'avversario.

Il suo calcio venne fermato dal braccio del ninja della Terra. Supaku aggrottò lievemente le sopracciglia ancora confuso su tutto quello che stavano facendo. Ishui cercò di colpirlo con un diretto allo stomaco, lui fece guizzare il vente con un colpo di reni, roteando a mezz'aria per lasciare il pugno fischiare al suo fianco.
Sei scorretto, avevo detto solo pugni...Concentrati! lo redarguì il suo ormai sensei. Supaku scosse la chioma bianca ancora confuso da tutto ciò che stava succedendo. Non vedo...non capisco il modo....AHHHHH L'urlò gli uscì dalle labbra senza una idea precisa di cosa volesse esprimere. Era soltanto frustrato. Pensava che sarebbe stata una banalità di cinque minuti, un "si mette più chakra qui..ecco fai una prova...bravissimo! del resto cosa ci si poteva aspettare da te? Ottimo lavoro, a domani" e invece le cose stavano prendendo una piega inaspettata. "Il tuo problema è che non hai più la pazienza che avevi un tempo" la voce ermafrodita di uno dei Custodi echeggiò nella sua testa. Avevano ragione. La sua "Ascesa" l'aveva reso tronfio della propria posizione, orgoglioso del potere ottenuto. Sentiva come se nessuno potesse insegnargli ciò che già non sapesse.
Si sbagliava, ovviamente.
Nell'urlo di rabbia caricò di nuovo il ninja della terra menando una serie di rapidi diretti verso il viso del ninja, una sfuriata di sei colpi, tra con la destra e tre con la sinistra mentre chiudeva la scarica con una finta del pugno destro di un colpo a martello dall'alto verso il basso in diagonale a destra mentre con il sinistro preparava un ascendente verso il mento del ragazzo dai capelli castani. Ad ogni colpo sentiva i muscoli contrarsi e poi rilasciarsi, il sangue che fluiva leggermente dentro gli arti, i muscoli che si tendevano su spalle e schiena mentre caricava, anche se un po' male, il peso dei colpi con tutto il corpo per via della posizione a mezz'aria. Nonostante fosse più debole e quindi meno forte era ancora in possesso della invidibabile velocità che quella tecnica gli conferiva oltretutto i geni del Serpente Bianco avevano fatto meraviglie su di lui, permettendogli di avere una spinta in più nel campo fisico. Si sentiva sempre un poco più reattivo e sveglio, con il suo corpo che gli diceva di esser capace di raggiungere nuove vette e orizzonti di prestanza fisica. Solo che non ci aveva mai provato. Alla fine lui non era un tipo da cazzotti, che senso aveva sporcarsi le mani quando potevi sventrare l'avversario con una lama di vento?

Mnetre i suoi colpi sfrecciavano nell'aria il maestro si era infine deciso a parlare, per cominciare ad impartire delle lezioni all'alunno. Supaku si tese mentre combatteva, ascoltando ogni parola di Ishui con attenzione, aspettandosi di sentire qualche perla di saggezza, qualche piccolo indizio su come apprendere e padroneggiare al massimo quell'arte a lui ancora quasi completamente sconosciuta.
Questa tecnica è molto particolare per la sua imprevedibilità... Il ninja dai capelli bianchi annuì in segno di riconoscimento delle parole del ninja del Suono.
Infatti era proprio per questo che volevo apprenderla... disse mentre attendeva ulteriori spiegazioni. Se aveva capito bene o male in cosa quel Taijutsu consistesse, ancora non era chiara per lui la vera comprensione né di come funzionasse, né su cosa avrebbe potuto realmente fare con esso una volta ottenutolo. Sapeva solo che spesso i pugni di molteplici shinobi che aveva appreso erano diventati più forti e potenti, ma non sapeva se quella era una condizione indotta, e quindi che permanesse durante tutto l'arco del combattimento, tipo come la sua Chakra no Kyshin, una tecnica che consumava i suoi effetti durante il combattimento e che necessitava di un flusso continuo di Chakra per essere mantenuta attiva, molto costosa sì, ma anche molto comoda perché non interferiva con il suo flusso del chakra e quindi gli permetteva di eseguire altre tecniche nel mentre.
L'alternativa a cui aveva pensato era che invece funzionasse come Jutsu istantanei, come una palla di fuoco per intenderci, dove una volta accumulata una grande quantità di Chakra nel pugno e poi rilasciata, avrebbe dovuto richiamarne le forze di nuovo se ne avesse voluto sferrare un altro.
Proprio questa è la sua particolarità... Ricominciò Ishui, che nel frattempo si era fermato ad illustrare le potenzialità del Jutsu. Supaku si rilassò abbassando le braccia e mettendosi ad ascoltare con attenzione la lezione che stava per essergli impartita, pronto a raccogliere le informazioni necessarie per diventare un maestro nell'arte dei Taijutsu. Ad esempio potrei starlo ad utilizzare proprio ora!
Il pugno mirato al suo petto lo prese alla sprovvista e li constrinse a sollevare una mano per proteggersi dal cazzotto. Il pugno era in tutto e per tutto un pugno normale, non era stato potenziato dalla velocità, non aveva aure peculiari intorno ad esso, né manifestazioni di Chakra visibile era un corpo esattamente come gli altri. Però sapeva bene che non sarebbe stato così una volta impattato.
Nonostante tutto non poteva fare altro che attendere rassegnato il suo destino, ben consapevole di essere stato fregato.
Il pugno di Ishui sbatté contro il palmo aperto della sua mano destra. Il suono ovattato dei due arti che si scontravano echeggiò nella caverna. Supaku aggrottò il sopracciglio. Non era successo niente. Che diamine....
Scherzettino! disse Ishui guardandolo con aria divertita.
Supaku arrivò qualche secondo in ritardo, la sua faccia si piegò da confusa a divertita non appena realizzò cosa era successo. Ah...ahhhh ahahah ridacchiò lasciando andare il pugno del ninja della terra.
Simpatico, però ora è tempo di smettere di cazzeggiare, insegnami su...cosa devo fare per padroneggiare una simile tecnica?

Come potrei spiegarmi... Supaku lo osservò in silenzio mentre parlava, la testa che si reclinava lentamente verso destra con aria perplessa. Finalmente Ishui si sarebbe deciso a spiegargli come funzionava? Sospirò cercando di prestare attenzione, la sua pazienza si stava assottigliando e la rabbia ribolliva leggera a pochi centimetri sotto la calma apparente della sua faccia. un tempo era stato più bravo a gestire i sentimenti, oggi non era più così, il suo sensei avrebbe fatto meglio a muoversi a spiegargli qualcosa, dargli qualcosa su cui lavorare o sarebbero stati grossi guai, per entrambi.
Devi vederla un po' come il controllo di un'esplosione d'energia. disse il ninja della Terra mentre la testa di Supaku già si attivava, cercando di trovare paragoni utili a questa descrizione.
Intende una esplosione di Chakra concentrato dentro al pugno? Interessante....dovrei arrivare ad immettere una discreta quantità di chakra dentro il sistema circolatorio del Chakra, fare in modo che questo penetri nella pelle e nei muscoli ma in che quantità e sopratutto come andrà modulato questo chakra? Quali son le proprietà che si richiedono al pugno per sortire l'effetto sperato? devo irrobustire pelle e muscoli? Renderli semplicemente un recipiente di chakra da far detonare all'impatto? Irrobustire solo i muscoli per massimizzare l'effetto "forza"? troppe domande...Fermaaaatiiiii.....mi scoppia la testa....
A differenza dei Ninjutsu dove bisogna richiamare il Chakra, mediante i sigilli o la concentrazione, per l'utilizzo di questo Taijutsu devi riuscire ad imbrigliare tutte le tue energie facendole esplodere nel momento dell'impatto... Prova un po' tu a richiamare il chakra nell'arto lanciando un pugno.
Supaku si grattò lievemente parte della guancia sovrappensiero. Aprì la bocca per dare adito alle sue riflessioni ma lasciò perdere, la prima cosa era provare. Atterrò al suolo e si avvicinò ad una superficie rocciosa, una delle tante colonne naturali per poi appoggiarci contro il proprio pugno chiuso cone le nocche a contatto con la pietra.
Guardò Ishui poi guardò la superficie rocciosa. Andrò avanti così per un paio di secondi. Poi sospirò e prese un profondo respiro. Attinse al Chakra che risiedeva dentro di lui, ne poteva percepire la riserva centrale al centro del petto, poco sopra lo stomaco. Spinse una moderata quantità di Chakra verso il pugno sinistro, quello che aveva a contatto con la roccia. Come tutte le cose in quel mondo la prefigurazione era una parte importante dell'addestramento, prima dovevi immaginarti come una cosa avveniva e poi cercare di farla accadere. Si immmaginò quindi il Chakra scorrere verso l'arto concentrandolo verso il pugno appoggiato alla superficie. Ne concentrò una discreta quantità ammassandola una goccia alla volta nell'arto per poi provare a comprimerla, simile ad una piccola sferetta, un po' alla volta fino a renderla una concentrazione compatta e precisa. Subito dopo caricò il pugno all'indietro e provò a sbatterlo verso la superficie rocciosa rilasciando al tempo stesso il Chakra dalla mano, come una molla che scattava fuori da una scatola.
Non accadde nulla, anzi si fece soltanto un po' male alle nocche.
Ahia!.... disse tirando indietro la mano ed agitandola con veemenza e fissando Ishui con aria tradita.
Non ha funzionato, non è che puoi darmi qualche informazione in più per essere più precisi?

Non è solo questione di tempismo ma anche di controllo... Diciamo che se utilizzare i Genjutsu equivale al far passare un filo nella cruna di un ago questo Taijutsu è un po' come lanciare una palla da ubriaco in un cerchio... Supaku guardò stranito il ninja della Terra. C'erano due cose che lo avevano colpito in quel colorito paragone. Indietreggiò di un paio di passi ridacchiando tra sé mentre agitava ancora la mano sinistra per lenire un poco il dolore, quasi inesistente, che aveva subito la mano. Era meglio a volte fare un po' di scena.
Il primo pensiero che era affiorato sulla mente dell'albino era stato un OH! Che fai?? Mi leggi nella mente?? In merito al paragone dell'utilizzo del chakra per i Genjutsu. La paranoia era scoppiata a livelli altissimi, Supaku infatti non era consapevole né aveva nessuna certezza in merito alla possibilità degli shinobi di leggere la mente altrui a distanza e senza consenso; sapeva però benissimo che il contatto telepatico era possibile in un certo qual modo, tra shinobi. Ma solo se appunto era possibile chiacchierare gli uni con gli altri, mantenendo un certo livello di riservatezza dei propri pensieri. O almeno così credeva essere.
Il secondo pensiero era più calzante alla figura e all'idea che si era fatto con il tempo dei Taijutsu. Fare centro da ubriachi eh? In effetti ci sta... Sollevò il pogno guardandosi le nocche lievemente escoriate. Era come muoversi da ubriaco, rilasciando una potente energia che fino all'ultimo si era a malapena in grado di controllare per bene. Da quel tentativo aveva capito due cose: la prima era che la quantità di Chakra da lui utilizzata era troppo minimale, doveva basarsi su livelli superiori di Chakra o non sarebbe mai andato da nessun parte, la seconda era che il Chakra doveva filtrare in maniera uniforme su tutta la mano per poi venire rilasciato a contatto da essa.
Almeno c'era qualcosa su cui poteva lavorare.
Nonostante tutto però le sorprese non erano finite lì ed Ishui dopo quel paragone da barista avveduto se nera uscito con un rotolo.
Supaku lo osservò stupito nel vedere apparire al suolo il cadaver di uno shinobi di Kumo, subito il bruno aveva fatto qualcosa a lui incomprensibile ma qualcosa doveva aver fatto perché quel corpo si era rialzato subito in piedi come animato di vita propria.
Prova ad usarlo su questo bambolo qui prima di passare alla demolizione delle rocce.
Il ninja dai capelli bianchi indietreggiò di un passo ridendo. AHAHA...è questo quello che ti insegna la Mano? A riportare in vita i morti? Cazzo, è parecchio macabro!
Ad ogni modo non c'era tempo da perdere in quisquilie attinenti alle capacità da negromante di Ishui. Era tempo di riuscire a capire come funzionava quel Jutsu. Il cadaver si mosse incerto con un passo in avanti e lui non se lo fece ripetere due volte. Era un invito a nozze che non avrebbe esitato a cogliere. Nonostante la mano destra gli prudesse per evocare nel suo palmo una bella folgore e fare a pezzi alla vecchia maniera quel manichino, si trattenne. Non era il momento di fare una cosa del genere, era qui per imparare.
Chiuse gli occhi, concentrò il Chakra presente nello stomaco, attingendo ad una grande quantità di Chakra stavolta, convogliandola del proprio pugno sinistro chiuso. Non nel palmo ma spalmandolo per bene su tutta la superficie. Cercò di visualizzare una serie di strati concentrici ed un fluire continuo che andasse dalle nocche verso la punta delle dita e poi tornasse nelle nocche, una specie di spirale rotatoria che avrebbe senza dubbio aiutato la pressione del Chakra e potenziato il rilascio.
Con un urlo di rabbia si scagliò contro il cadavere del non morto menando il pugno con rabbia verso lo sterno del non morto.