Addestramento Ishui Baitei

▪ Ishui aveva terminato il suo noiosissimo turno notturno in ambulatorio a controllare i parametri vitali dei pazienti di Hagoromo. "Neanche un infermierina sexy o una donna morta fresca fresca da resuscitare stasera!" Aveva pensato con disprezzo il Bruno mentre si sfilava il camice dalla testa. Com'era sua buona abitudine, per non rimanere indietro rispetto ai suoi compagni, il Baitei aveva ricominciato a dedicare buona parte delle sue ore libere all'allenamento delle sue capacità da Shinobi. Amava le sue nuove abilità in campo medico, soprattutto perché in futuro avrebbero potuto fruttargli moltissimi soldi, ma allo stesso tempo non voleva precludersi il piacere di poter spendere il compenso di qualche missioncina ben remunerativa.
Dopo un rapido bagno caldo Ishui aveva cominciato ad indossare il suo equipaggiamento mentre si chiedeva su cosa avrebbe fatto pratica stavolta. Oramai continuare ad esercitarsi nell'utilizzo dei suoi nuovi poteri, derivanti dal possesso del Reibi, non aveva più troppo senso. Infatti, il Mukenin, si sentiva oramai estremamente confidente riguardo quella nuovissima abilità di cui neanche Hagoromo sembrava essere troppo esperto. Lo scopo della Mano Blu, infatti, era soprattutto quello di poter sperimentare quella fonte di potere che così bene si sposava con le capacità mediche di cui lo stesso Baitei ora era entrato in possesso.
Finalmente pronto per cominciare il suo allenamento il Ninja di Oto era uscito dalla sua camera. "Forse oggi potrei finalmente riscuotere un piccolo favore..." Si era detto grattandosi il mento con fare pensieroso. "Supaku dovrebbe non esser ancora ripartito." Aveva pensato mentre si aggirava per i corridoi del Covo diretto verso la caverna in cui l'Handoru era solito allenarsi.
Entrato nella caverna l'ex Special Jounin si era guardato intorno per un secondo prima di scorgere l'Albino. «Hey Supaku! Come va?» Aveva detto sondando la zona con lo sguardo in cerca di qualche altro occupatore della sala. L'ex-Ninja di Suna, infatti, era molto popolare all'interno della camera lastricata di pietre. «Sei libero?» Aveva detto continuando ad avanzare deciso. «Sono venuto qui per riscuotere quel piccolo favore che mi avevi promesso...» Aveva continuato prima di aggiungere con un sorriso sfacciato dipinto in volto: «E' giunto per te il momento di mostrarmi se sei a conoscenza di qualche nuova tecnica interessante?» Il Bruno aveva quindi portando entrambe le braccia dietro al capo in attesa mentre osservava con attenzione il suo compare.

▪ Ishui aveva introdotto se stesso e lo scopo che l'aveva portato ad interrompere l'allenamento del suo compare quando da dietro una colonna era spuntato un secondo Supaku. L'Albino era evidentemente in abiti "da civile" pronto evidentemente per un allenamento abbastanza leggero. Subito dopo il Mukenin di Suna aveva cominciato a fare le sue considerazioni riguardo a cosa poter tramandare al Baitei. Come aveva dedotto il Genio del Doton conosceva fin troppo bene l'Alleggerimento e l'Aggravamento ed anche il tanto amato Drago di Terra.
Dubbioso aveva quindi deciso di mostrargli una tecnica che al momento stava utilizzando. Questa era stata preceduta da una serie di sigilli seguiti dalle mani del Serpente che venivano schiaffate sul terreno. Una porzione di tre metri per tre di terra posta sotto i piedi del clone si era andata ad innalzare ad una velocità impressionante andando a schiantare il Bunshin al soffitto. La nuvoletta di fumo che ne era susseguita poteva significare solamente la dissoluzione della copia dovuta al forte impatto.
La mascella del giovane Ishui per poco non si slogava dallo stupore mentre nella sua mente si affollavano possibili utilizzi di quel Jutsu. "Lanciare in aria un avversario, o se stessi, a quella velocità è qualcosa di eccezionale!" Si era detto mentre Supaku continuava a parlare facendo ingolosire ancor di più il suo compare. "Si può usare in entrambi i modi..." Aveva pensato ancor più certo di voler apprendere quella tecnica anche prima di subito. Quando il Ninja con un occhio solo aveva terminato di parlare il Baitei aveva cercato di limitare la sua eccitazione cominciando a parlare. «Se a te piace fare la fighetta che usa il Raiton non è mica colpa mia...» Aveva detto il Bruno stringendosi nelle spalle con espressione dispiaciuta sul volto.
Con un sorriso aveva poi continuato a parlare cercando di ragionare mentre nella sua mente si affollavano i mille e più usi che avrebbe potuto fare di quella tecnica. «Comunque questo Jutsu sembra veramente interessante, affare fatto!» Aveva continuato prima di pensarci un po' su e decidere di mostrare al suo compare quello di cui era veramente capace. «Per le tecniche di altri elementi direi no, grazie. Sempre.» Un attimo di silenzio in modo da far penetrare al meglio il messaggio prima di continuare. «Hai per caso della carta tornasole del Chakra?» Un sorriso sarcastico si era mostrato sul suo volto prima di continuare. «Voglio mostrarti le alterazioni del Chakra che potrei apprendere... Infatti, anche se potrei ho deciso sin dal mio esordio nella carriera da Ninja di concentrarmi sul solo Doton... Infatti non ho bisogno degli altri elementi perché il solo Doton è capace di esprimere il vero potere.»

▪ Supaku non aveva voluto permettere al Baitei di brillare come la stella che era. Una stella brillante come la luna. Il paragone con l'astro celeste che ruotava intorno alla terra non era campato in aria dato che proprio come quel corpo volante roccioso Ishui era in grado di emettere una luce abbagliante. Il Mukenin di Oto, ignorantello in materia di astronomia, aveva annuito leggermente deluso prima di ritrovare il sorriso quando Supaku gli aveva rivelato di aver fatto più e più volte il pensiero di affidarsi solamente al potere del Fuuton.
Nonostante tutto il due compagni del Covo dovevano cominciare il loro addestramento dato che l'Albino aveva ben poco tempo da dedicargli. «Penso che sarà abbastanza!» Aveva detto l'ex-Special Jounin sorridendo beffardo al suo compare che aveva deciso di partire dalle basi. Tutto questo dopo l'avergli chiesto di poter rinunciare alla sua utilissima capacità di sfruttare l'alterazione del Chakra Doton senza la composizione dei Sigilli magici. «Li ho visti ma sinceramente al momento non li ricordo...» Aveva detto prima di continuare tra se: "Ho visto qualcosa di strano... Sbaglio o ha composto due volte la stessa serie di sigilli?" Proprio per questo dubbio il Bruno aveva deciso di non fermare l'Handoru dallo spiegargli la serie di sigilli richiesta.
Questa era composta da sei sigilli e venne eseguita immediatamente dal Mukenin di Suna portando le braccia al petto. In questo modo aveva reso ben più visibili i movimenti delle sue mani mentre componeva i Sigilli. Questi erano quelli della lepre, del montone e del serpente ripetuti per una seconda volta. . "Questo significa che non mi ero sbagliato..." Si era detto il Baitei mentre Supaku lo invitava a prendere dimestichezza con tale serie di sigilli.
Rimboccandosi le maniche a sua volta il Genio del Doton aveva cominciato la composizione della serie di Sigilli. Questi erano due tipologie di sigillo "neutre" cioè quelli della lepre e del montone seguiti dal sigillo del serpente, che poteva essere considerato il Sigillo indissolubilmente legato all'arte del Doton. Un'altro dei sigilli più comuni all'interno dei Jutsu legati all'elemento Terra era quello della tigre che, però, era ben più legato all'alterazione elementale Katon.
Con un iniziale imbarazzo il Bruno aveva cominciato ad eseguire i sigilli cercando di star ben attento al dover ripetere la stessa serie nella composizione per ben due volte. Dopo un paio di prove imbarazzanti in cui aveva in qualche modo dimenticato di comporre la serie per due volte il Ninja aveva trovato il giusto ritmo per la composizione di quelle sei posizioni delle mani. «C'è differenza all'interno della serie di sigilli da compiere se si vuole alzare o abbassare il terreno?» Aveva chiesto un interessato Ishui durante una pausa che aveva preso dopo la terza volta che aveva composto la serie nella giusta maniera senza, però, provare ad incanalare tramite i suoi gesti il Chakra necessario ad una qualsiasi tecnica.

▪ Supaku aveva risposto alla domanda del suo compare rispetto alla sua curiosità. Infatti, stando alle sue parole non vi era alcuna differenza nella serie di Sigilli da comporre per alzare o abbassare il terreno ma l'unica differenza stava nell'immissione del Chakra all'interno del terreno. "Interessante, ancora più interessante..." Aveva pensato il Bruno mentre vedeva l'Albino sedersi a gambe incrociate sul terreno. "Vediamo dove si va a parare..." Si era detto vedendo un Kunai con tre punte apparire nella mano del Ninja con un solo occhio. L'Handoru voleva partire dalle basi spiegando in maniera più semplice possibile il metodo in cui il Baitei doveva andare a porre il Chakra nel terreno. Infatti, per riuscire nell'utilizzo di questo Jutsu vi erano dei piccoli accorgimenti che la rendevano in qualche modo del tutto particolare.
Seguendo l'esempio del suo maestro Ishui aveva deciso di sedersi a sua volta per poter osservare più da vicino quello che stava tracciando all'interno della nuda superficie terrestre.
L'energia, quindi, doveva esser modulata in maniera differente durante tutta l'esecuzione delle posizioni delle mani. Parlando il Mukenin di Suna aveva disegnato un angolo molto stretto che voleva star a significare che stava a rappresentare l'equilibrio di energie da andare ad utilizzare. Infatti, stando alle parole di Supaku durante la composizione dei primi due Sigilli si doveva andare a porre poco Chakra che poi doveva andar ad aumentare nei successivi due Sigilli, durante i quali doveva andarsi a concentrare la maggior parte dell'energia. Infine, negli gli ultimi due Sigilli si doveva tornare ad immettere una ridotta quantità di Chakra.
Alla fine di questa spiegazione l'Albino aveva conficcato nuovamente il Kunai sul terreno prima di dare le ultime indicazioni al Genio del Doton. Stando alle sue parole il Bruno doveva andare ad immaginare il terreno che si sollevava. Un'altra informazione molto interessante riguardava la portata massima, di cento metri cubi, di quella tecnica che doveva esser paragonata in dispendio ad un Dragone della Terra. "Non è per niente poco... Anche se non ho mai calcolato quanti metri cubi vado a smuovere con l'Uitenpen." Si era detto ripensando al suo Jutsu più simile a ciò che stava andando ad imparare. La Ruota della Fortuna era un Jutsu che permetteva di ottenere un risultato simile dando, però, solamente un La al territorio che si desiderava spostare. Ad ogni modo ora il Portatore del Reibi doveva dar prova della sua dimestichezza con il Doton riuscendo a sollevare l'Handoru di due metri verso l'alto. «Preparati a volare!» Aveva detto il Baitei mentre cominciava la serie di sigilli necessaria cercando di fare estrema attenzione sulle quantità di Chakra utilizzato nel mentre.

▪ Un pilastro di roccia era spuntato sotto il culo dell'Albino che aveva imprecato a mezza voce mentre il terreno schizzava verso l'alto. A cinque metri d'altezza il blocco di roccia aveva cominciato a sgretolarsi in una serie di rocce che avevano perso la forma cubica diventando solamente un mucchio. L'Handoru, comunque, non era stato li a giocare con i My Little Pony ma si era lasciato cadere rotolando fino ad atterrare incolume sul terreno. «Così impari ad offendere il mio senso estetico da affermato arredatore d'interni!» Aveva detto il Bruno con una linguaccia mentre il suo compare cominciava a parlargli complimentandosi con lui.
Stando a quando Supaku aveva detto Ishui stava finalmente prendendo dimestichezza con la tecnica fin troppo in fretta rispetto a quanto lui stesso non si aspettasse. Tuttavia ancora una volta l'esecuzione della tecnica era stata viziata da un piccolo vizietto di forma. Infatti il Chakra immesso nella seconda fase della composizione si era rivelato fin troppo esiguo per permettere alla creazione di potersi reggere in piedi da sola. "Ok, quindi non devo scendere così drasticamente..." Si era detto l'ex-Special Jounin annuendo partecipe. «Ok, riproviamoci...» Aveva detto con un sorriso mentre si rimetteva in posizione per partire all'attacco.
Le mani si erano unite nel sigillo della lepre prima di venir sostituito da quello del montone. "Lepre... Montone..." Nel mentre nella sua mente si susseguivano i nomi delle posizioni mentre il Chakra da minimo raggiungeva il massimo con la composizione del sigillo del serpente e nuovamente della lepre. "Serpente... Lepre..." Una volta raggiunto il top del Chakra le mani avevano continuato la composizione dei sigilli del montone e del serpente. "Montone... Serpente..." Stavolta lo Shinobi aveva provato a mantenere una quantità di chakra ben superiore del tentativo precedente cercando, al tempo stesso, di usare una quantità simile se non identica ai primi due sigilli composti. Infine aveva schiaffato entrambe le sue mani al suolo con forza imprimendo nel gesto tutta la sua volontà di far schizzare verso le stelle il suo compare. "Tu sai che te lo meriti."