Mishu Ameki vs Ishui Baitei

▪ Il Mercante dai corti capelli neri aveva continuato a camminare per la piccola radura alberata al di fuori del piccolo villaggio. Alle sue spalle l'uomo trainava un piccolo carretto carico di cianfrusaglie di terracotta. Tuttavia quella era solo una copertura. Sotto al lungo mantello verde, che copriva il corpo dell'uomo, vi era stipato tutto l'armamentario Ninja dell'Imperatore della Terra.
Giunto al limitare della copertura boschiva il Baitei aveva toccato il suo carretto andando ad immettere un'abbondante quantità di chakra Doton. In questo modo il Mukenin era andato ad attivare la Chōkeijūgan no Jutsu sul suo convoglio per azzerare il peso del suo bagaglio. Immediatamente dopo Ishui si era concentrato per qualche attimo per andare a far fluire il Chakra nel suo corpo.

Prendendo con entrambe le braccia il suo bagaglio il Ninja aveva cominciato a levitare fino ad uscire all'esterno della coltre di foglie ed arbusti. Il genio della Terra aveva cominciato ad innalzarsi andando a guardarsi intorno. "Merda..." Aveva pensato il Mercante mentre i suoi occhi si incrociavano con quelli di un individuo dai capelli rossi seduto su una delle varie rocce poste tra le onde. "Sicuro mi ha notato..." Si era detto il Portatore del Reibi mentre decideva il da farsi cominciando a perdere quota.
«Hei!» Aveva detto poggiando il carretto su una delle rocce più distanti. «Sei un Ninja di Kiri?» Aveva chiesto dubbioso mentre osservava il coprifronte del villaggio che svettava sul corpo del Ninja di capelli rossi. "Forse mi conviene convincerlo a combattere così da metterlo fuori gioco e potermi muovere poi tranquillamente." Aveva valutato prima di annunciare: «Il mio nome è Yoshida, sono un Ninja in incognito di Suimon.» Il tono gioviale del Ninja con i capelli corvini doveva mettere a suo agio il suo interlocutore facendogli abbassare la guardia. «Ora ho terminato la mia missione e sono in procinto di tornare al mio villaggio...» Aveva continuato prima di lanciare la sua proposta "indecente": «Che ne dici di allenarci un po' in modo da mostrarmi cosa possono fare i Ninja di questo paese?»

▪ Ishui aveva terminato di parlare toccando terra mentre notava l'espressione a dir poco scazzata del suo interlocutore. "Che idiota, avrei potuto cavarmela a buon mercato se non l'avessi disturbato..." Aveva pensato il Bruno mentre con la coda dell'occhio guardava il carretto alle sue spalle in bilico ma comunque abbastanza stabile. "Vedi di non cadere in mare che se perdo la refurtiva il cliente con il cazzo che mi paga e mi rimborsa le spese..." Si era detto mentre continuava a sorridere al suo interlocutore. «Qui sarebbe perfetto! Mi piacciono le sfide!» Aveva detto con un grosso sorriso mentre sentiva che l'effetto della Chōkeijūgan no Jutsu gli sfuggiva dalle mani andando ad annullarsi. "Non posso permettermi di avvicinarmi troppo al villaggio potrei attirare l'attenzione dei cittadini..." Si era detto motivandosi la scelta di quel campo decisamente sfavorevole.
"Ad ogni modo meglio non attirare troppo l'attenzione con le mie capacità... Tornerò a volare solo se strettamente necessario." Si era detto convincendosi a non mostrare troppo le sue carte e convincendosi a non utilizzare le sue migliori armi stealth: l'Iwa no Gōremu o l'Otoshibuta; per citare solamente alcune delle sue tecniche meno vistose.
Con la coda dell'occhio il Mukenin di Oto aveva guardato i suoi pugni coperti dai Ganseki. Quei particolari guanti chiodati erano, probabilmente, la sua più grande caratteristica. Non sapeva se li avrebbe usati. Il tutto dipendeva dalle abilità del suo avversario e dall'eventualità di doversi sbottonare più o meno per poter passare indisturbato. Così, con un salto all'indietro, l'ex-Special Jounin aveva allungato le distanze tra lui e l'avversario fino a dodici metri posizionandosi a sua volta su una delle rocce sporgenti dalle acque.
«A te la prima mossa...» Aveva detto con voce sicura mentre si metteva in posizione d'attesa. La guardia alta mentre dava il fianco destro ed abbassava il baricentro del corpo. «Sbaglio o non mi hai detto il tuo nome?» Aveva chiesto con cortesia continuando a guardare il rosso in attesa di un qualche movimento.

▪ Il rosso aveva osservato Ishui con sguardo sorpreso prima di ricordarsi di non aver ancora rivelato il suo nome. Senza grande entusiasmo il giovane, all'apparenza coetaneo del Bruno, aveva rivelato di chiamarsi Mishu. Annuendo il Manipolatore del Doton aveva continuato a guardare il suo avversario mentre pensava a come aveva ottenuto quell'aspetto qualche giorno prima.

La grande abilità del Mukenin di Oto nell'impersonare mercanti capaci di vendere i più disparati oggetti fino ad ora era stata supportata da tecniche quanto più improvvisate. Agli esordi della sua carriera da criminale le sue incursioni nei villaggi minori erano stati effettuati indossando un vistoso paio di baffoni. Via via la sofisticazione dei suoi costumi e delle sue abilità con le tecniche di trasformazione era aumentata dando prova di essersi trasformato in un vero e proprio maestro nell'utilizzo della Henge no Jutsu. In questo modo era stato in grado di ricorrere alla Kao Utsushi no Jutsu, la Tecnica dell'Imitazione Assoluta, mediante la quale poteva ricopiare alla perfezione l'aspetto di un qualsiasi individuo grazie al semplice contatto visivo.

Grazie a questo Jutsu l'ex-Special Jounin era riuscito a imitare alla perfezione l'aspetto di un cittadino di Sen, nel Paese del Fuoco, potendo viaggiare quanto più possibile indisturbato.

Ad ogni modo questo non era il momento di indugiare sui ricordi felici del passato in cui indugiava nell'utilizzo dell'Oiroke no Jutsu nei suoi giorni più soli. Il Ninja di Kiri aveva annunciato di star arrivando mentre portava entrambe le mani dietro le spalle fino alla sua borsa. Con un passo seguito subito da un altro il Regolare si era avvicinato fino a correre per avvicinarsi. I cinque Shuriken stretti nelle mani dell'avversario erano stati lanciati con perizia seguendo una linea retta. "Non può fermarsi qui..." Aveva pensato mentre componeva il sigillo necessario all'utilizzo della Saganken su entrambe le braccia.

Due scudi erano stati posizionati dinanzi al corpo del Baitei che si era accucciato tra le sue difese poste con un angolo di quaranta cinque gradi. Con essi era riuscito a parare le cinque Stelle Ninja mentre continuava a tenere d'occhio Mishu che aveva cominciato a comporre una nuova serie di sigilli. Osservandoli Ishui aveva compreso immediatamente l'intento del suo avversario di lanciarlo all'interno di uno dei Genjutsu più basilare ma al contempo insidiosi. La Narakumi no Jutsu era un must have per tutti coloro che desideravano dilettarsi nell'utilizzo delle arti illusorie.
Immediatamente, non appena dinanzi ai suoi occhi aveva cominciato a prendere forma il suo incubo peggiore il Mukenin di Oto aveva dissolto il Saganken. Con le mani nuovamente libere l'ex-Special Jounin aveva composto un singolo sigillo mentre pronunciava con voce quanto più possibile chiara: «Kai!» Con un sorriso il Portatore del Reibi aveva osservato il suo avversario, a poco più di cinque metri dalla sua posizione, prima di partire all'attacco.
Al massimo della sua velocità il Ninja Medico aveva cominciato a correre verso l'avversario, con una traiettoria curvilinea, preparandosi a dar battagli in corpo a corpo sicuro di potersi permettere una leggerezza del genere. La mano sinistra, intanto, avevano raggiunto il taschino del gilet per andare ad estrarre tre Shuriken da lanciare contro l'avverario ad ogni metro di distanza percorso. Le armi avevano il mero scopo di coprire qualsiasi fuga laterale dell'avversario concentrandosi specificamente sul proprio lato sinistro. Alla fine dalla sua parabola di avvicinamento, quando ormai aveva raggiunto i tre metri, il Bruno si era accovacciato scattando mentre estendeva la gamba arretrata, la sinistra. In questo modo avrebbe scagliato uno dei suoi Taijutsu preferiti utile soprattutto a destabilizzare gli avversari, il Reppuu.

Immediatamente dopo, sfruttando la rotazione del suo corpo si era dato la spinta con la gamba destra in modo da riguadagnare una posizione eretta mentre scagliava un potente pugno verso il basso. Con questa mossa voleva sfruttare la spinta del colpo per mandare sott'acqua il suo avversario che preso alla sprovvista non sarebbe riuscito a mantenere attivo il Controllo del Chakra sulla superfice acquatica.

▪ L'offensiva del Bruno era riuscita a spiazzare l'avversario che si era visto destabilizzato dal sapiente utilizzo del Reppuu. Lo sgambetto, puerile ma sempre efficace, era riuscito a far andare gambe all'aria Mishu che non aveva potuto far altro che frapporre le sue braccia tra il pugno del Mukenin ed il suo corpo. L'impatto fu tale che il rosso venne scaraventato in acqua. "Non male..." Si era detto pensando che quella combo poteva funzionare anche senza il concatenamento del suo adorato Doton Doozen Ryu.
In attesa della riemersione del suo avversario il Manipolatore del Doton aveva continuato ad osservare la superfice limpida potento vedere l'arrivo del rosso solo quando oramai era a pochi centimetri dal pelo dello specchio d'acqua. Stavolta il Ninja di Kiri era riemerso stringendo nella mano destra un lungo bastone di ferro portandolo davanti al suo corpo. «Scusa, forse mi sono fatto prendere troppo la mano!» Aveva detto Ishui in risposta al complimento del Ninja Regolare fingendo un tono eccessivamente preoccupato prima di sorridere soddisfatto quando questo aveva cominciato a roteare la sua arma.
D'istinto il Baitei aveva composto il sigillo della pecora prima di allungare la mano destra nella sua borsa. Il contatto con uno dei suoi Kunai era stato sufficiente per riuscire a trasmettere il suo Bakuhatsu Mippū sul manico dell'arma. Con questo pugnale ninja il Bandito di Oto avrebbe provato a contrastare il bastone dell'avversario sfruttando la sua abilità nello sfruttare la Sutanto Kumite.

Con un paio di passi in avanti Ishui aveva deciso di non sottrarsi allo scontro fisico mentre univa le mani in un nuovo sigillo, quello della tigre, stringendo il Kunai tra i due palmi congiunti. In questo modo lo spesso strato di Chakra Doton relativo all'utilizzo della Kengan no Jutsu aveva ricoperto interamente, fino all'avambraccio, il braccio dell'Imperatore della Terra. Con questo nuovo arto potenziato aveva intenzione di andare a parare gli attacchi di quell'arma e provare successivamente a contrattaccare.
Finalmente arrivati in corpo a corpo il Bruno aveva provato a parare la bastonata ascendente con una parata alta proveniente direttamente dalle sue sessioni d'allenamento nel Dojo di Karate ad Otogakure. Grazie all'Age Uke il Bruno aveva provato subito dopo a spostare l'arma deviandola all'esterno della sua posizione. L'impatto, tuttavia, inaspettatamente fu molto più duro riuscendo ad applicare i suoi ingenti danni riuscendo quasi a fratturargli il braccio che si era salvato solamente grazie alla roccia di cui era ricoperto.

Stringendo i denti per il dolore il Bruno aveva cominciato a sfruttare le capacità rigenerative offertegli dal Reibi che dimorava nel suo corpo utilizzando la Shōsen Jutsu per cominciare a ristabilire le sue condizioni fisiche e riportandole al meglio. "Merda non mi aspettavo una tale botta!" Si era detto il Manipolatore del Chakra Oscuro mentre si preparava al contrattacco. La sua bocca si era mossa per un secondo cominciando a masticare quella che sembrava a tutti gli effetti una chewing gum. In questo modo aveva cominciato a preparare nella sua bocca uno dei sui Ninjutsu più semplici ma interessanti: la Baburugamu.

Quando l'impasto di Chakra gommoso era pronto per essere scagliato e della giusta vischiosità il Baitei aveva sputato la sua poltiglia appiccicosa contro il bastone e la mano che lo stringeva. In questo modo Mishu avrebbe avuto maggiore difficoltà a maneggiare quell'arma tanto pericolosa. Infine, sfruttando il Kunai, aveva provato a menare un fendente orizzontale diretto al petto del Ninja Regolare mentre avanzava di un ulteriore passo andando a diminuire le distanze. In questo modo Ishui puntava a rendere più difficoltoso il combattere con il bastone per l'avversario che doveva essere legato all'arma da una gomma pastosa color verde acido.

▪ L'offensiva del Baitei era riuscita a bloccare l'arto del suo avversario legandolo alla sua asta metallica. Il giovane di Oto aveva fatto seguire a quell'azione un semplice affondo che, però, era stato evitato con un movimento acrobatico sfruttando il bastone come perno. Il suono metallico derivante dallo scontro delle due armi, più che la vista, era bastato per far comprendere al Bruno ciò che era accaduto.
Per riorganizzarsi il rosso si era allontanato di circa cinque metri per poter prendere un Kunai dalla sua borsa e rimuovere la sostanza con quello. Una volta libero il Ninja di Kiri aveva cominciato a far roteare l'asta dinanzi a lui mentre nell'aria cominciava a scendere una fittissima nebbia. "Merda..." Aveva pensato Ishui mentre sfruttando la sua Rapidità di Mano per lanciare in aria il Kunai che aveva tra le mani per cominciare una rapida serie di sigilli utili per l'utilizzo della Chakra No Kyshin, una delle tecniche tramandategli dall'Handoru. Una serie di impercettibili onde concentriche di Chakra aveva cominciato ad uscire da ogni poro del Portatore del Reibi aiutandolo a districarsi in quella semi-oscurità. L'unica fonte di Chakra presente all'interno del raggio di percezione, evidentemente l'Ameki, si era lanciata all'attacco avvicinandosi con una traiettoria semicircolare.

Decidendo di non rischiare, dato il forte impatto dei danni avversari con il suo bastone, l'Imperatore del Doton aveva deciso di andare a sfruttare le capacità del suo parassita sfruttando la Nikutai Kassei no Jutsu. Concentrando il Chakra nei muscoli il Manipolatore del Doton aveva quasi raddoppiato la sua massa muscolare mentre il rosso si era avvicinato pericolosamente al fianco destro dell'ex-Special Jounin.
Con il bastone, una volta esser arrivato a destinazione, il Rosso aveva utilizzato una spazzata dall'alto verso il basso. Grazie alle sue capacità percettive ed alle sue migliorate capacità fisiche il Bruno era stavo in grado di vedere immediatamente il suo avversario. Tuttavia, nonostante la nuova prestanza fisica derivante dall'utilizzo degli steroidi di Chakra Oscuro, Ishui era stato sorpreso dall'attacco che mirava a privarlo del suo punto d'appoggio. Il colpo era stato seguito immeditamente da una combinazione che anche il Baitei poco prima aveva utilizzato. "Sta mimando la mia combinazione di Reppuu più Ōkashō..." Si era detto il Ninja di Otogakure mentre vedeva il bastone dello Shinobi di Kiri scendere in affondo sul suo corpo.
"Non sarò il tuo tonno!" Aveva pensato Ishui mentre nella sua mente ricordava la pubblicità di un noto tonno in scatola, nota razione per ninja, che prometteva di essere tanto morbido da poter esser tagliato con un grissino.
Mentre cadeva all'indietro il Baitei, con un movimento del torso, aveva evivato l'affondo facendolo passare a pochissimi centimetri dal suo corpo. L'impatto con la superfice marina era stato mitigato dall'utilizzo del controllo del Chakra. Immediatamente il Mukenin si era rialzato mentre concentrava il Chakra all'interno dei palmi delle mani per poi espellerlo con forza verso l'Ameki mediante il Kasseiken.

Mediante questa tecnica Ishui sperava di spingere lontano il proprio avversario facendo seguire l'attacco con il lancio del Kunai che aveva ancora tra le mani. Questo era stato poco prima marchiato dal Bakuhatsu Mippū venendo trasformato in un vero e proprio ordigno. Una volta che l'arma doveva aver percorso circa dieci metri il Bruno aveva fatto detonare l'arma con la speranza di coinvolgere il suo avversario all'interno dell'esplosione.

▪ L'offensiva del Baitei era riuscita, almeno in parte, riuscendo a scagliare l'avversario ben lontano all'interno della sua stessa nebbia. Immediatamente la mano si era andata a portare su un'altro dei suoi Kunai stringendolo con forza. In questa situazione il Bruno non poteva permettersi di abbassare la guardia e grazie alle sue superiori capacità fisiche e percettive avrebbe provato a resistere all'interno di quella fitta nebbia. "Odio combattere in assenza di visuale..." Si era detto scocciato mentre riusciva a percepire due nuove entità affacciarsi nel duello nello stesso posto in cui si trovava l'Ameki. "Cloni?" Si era chiesto dubbioso mentre i tre si avvicinavano infrangendo le sue onde di chakra prodotte dalla Chakra No Kyshin.
Le onde concentriche di Chakra che venivano emesse dall'intero corpo dell'ex-Special Jounin erano in grado di dare una informazione alquanto precisa sulla distanza dall'avversario e dei suoi movimenti. "E' perfettamente sincronizzato con gli altri due individui..." Si era detto mentre scandagliava la sua percezione al meglio e si rendeva conti di essere un completo idiota. "Sono minuscoli..." Si era detto valutando che le due entità evocate dal suo avversario erano grandi al massimo un metro.
Con un ultimo controllo alla sua percezione il Bruno si era accorto inconfutabilmente che Mishu stava portando questi due individui addosso. "Cos'avrà in mente?" Si era detto proprio mentre l'avversario di Kiri si portava a poco meno di dieci metri di distanza. "Suiton..." Aveva pensato mentre il getto d'acqua procedeva raso terra verso le sue caviglie. "Maledetto! Proprio sul mio tallone da killer..." Aveva pensato mentre provava ad allontanarsi con un salto verso la sua destra. Il movimento, tuttavia, non era stato abbastanza rapido venendo investito sullo stinco sinistro. Grazie alla sua superiore resistenza, derivata dall'utilizzo del Nikutai Kassei no Jutsu, l'ex-Special Jounin era riuscito a subire il minor numero possibile di danni.
Tuttavia l'offensiva avversaria non sembrava aver intenzione di arrestarsi proseguendo con i suoi affondi di bastone. Grazie alla nebbia l'avversario si era potuto avvicinare con movimenti fluidi andando a colpire con il bastone il torace di Ishui correndo il terribile errore di tornare in piena visione. "Eccoti..." Aveva pensato mentre si riprendeva dal primo colpo subito che non era riuscito a penetrare significativamente all'interno dei possenti muscoli del Bruno.

Con un salto, infine, aveva evitato la spazzata contro le sue caviglie mentre componeva un singolo sigillo andando a creare sul suo braccio la Kengan no Jutsu. Scendendo verso il basso contro il suo avversario il Baitei aveva provato a colpirlo al petto in modo da provare a spingere l'Ameki sotto la superfice dell'acqua. Subito dopo, disattivando la Kengan no Jutsu, aveva poggiato le mani sulla superficie acquatica per andare ad utilizzare la Kihō Omoide. Un Genjutsu estremamente utile che permetteva all'utilizzatore di gettare l'avversario all'interno di una dolcissima illusione potendo sfruttare l'acqua che circandava il proprio avversario. Un'altra particolarità di questa illusione era rappresentata dalla sua estrema particolarità dato che la Kihō Omoide andava a sfruttare ricordi felici per intrappolare con essi l'avversario.
Subito dopo, staccando le mani dalla superfice limpida il Manipolatore del Doton aveva lanciato la Kurayami no Nami, un onda di pura oscurità, verso l'avversario che doveva trovarsi ancora completamente immerso all'interno del lago in cui il Bruno aveva provato a spedirlo.

▪ Gli attacchi del Baitei erano andati a segno riuscendo a scagliare scagliare Mishu in acqua potendo continuare i suoi propositi. L'illusione successiva, che prevedeva l'utilizzo dell'acqua, era stato lanciato prima di essere interrotto per volontà dello stesso Ishui grazie alla Kurayami no Nami. La falce di Chakra oscuro aveva trapassato l'Ameki continuando la sua corsa. Grazie alla sua percezione il bruno aveva potuto scoprire che l'avversario stava risalendo velocemente. "E' un osso più duro del previsto..." Si era detto il Manipolatore del Doton guardando verso il basso per poter notare il colpo di coda del Ninja della nebbia.
Un Kunai munito di Palla Luce lanciato dal basso era andato a detonare quasi a distanza zero rispetto al Bruno che aveva provato a coprirsi gli occhi con un braccio leggermente in ritardo. La forte luce era riuscita ad accecare l'ex-Special Jounin che cieco e all'interno della nebbia non poteva far altro che affidarsi alle sue due forme di percezione: la Chakra No Kyshin e l'Udito del Suono. "Dannazione!" Aveva pensato mentre l'avversario colpiva la superfice acquatica facendola tremare ferocemente sotto la sua forza. Il controllo del Chakra per un momento era stato interrotto dall'agitarsi delle acque facendo perdere l'equilibrio al Portatore del Reibi andando a riuscire a riprendere il controllo del suo corpo giusto in tempo per sentirsi Mishu arrivare distanza zero.
Tra le mani il Baitei stringeva ancora il Kunai mentre i pugni del Ninja di Kiri si andavano a scontrare contro i muscoli pompati dal Chakra del Reibi che avevano permesso ad Ishui di resistere al meglio ai colpi andando a non risentirne minimamente se non in maniera del tutto lieve. Mantenendo la breve distanza tra il suo corpo e quello avversario il Bruno era andato a caricare all'interno del suo Ōkashō il chakra necessario per l'utilizzo della Kajūgan no Jutsu.

Il poderoso pungo, grazie all'aggiunta dell'Aggravamento Roccioso, era andato a potenziarsi estremamente andando ad aumentare incredibilmente la sua potenza. Nel frattempo la mano con il Kunai era posta a protezione del volto pronta a prevenire qualsiasi offensiva da parte del suo avversario. "Dannata nebbia..." Si era detto frustrato dalla continua mancanza di visibilità e del suo trovarsi costantemente in difficoltà per quella situazione. Il continuo utilizzo del Chakra stava estremamente sfiancado il Ninja di Oto per il continuo utilizzo della sua energia. Il Manipolatore del Doton avrebbe potuto ricorrere al Segno Maledetto per recuperare energie cercando, però, di evitare il più possibile di ricorrere a tale espediente per non attirare l'attenzione su se stesso.