Missione Yusuke Uchiha & Tae Nobunaga

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    Missione Yusuke Uchiha & Tae Nobunaga
    Missione a Servizio di:Famiglia Reale di Tsuki
    Livello:A
    Esecutori della Missione:Yusuke Uchiha & Tae Nobunaga
    Luogo d'Incontro:Reggia di Tsuki
    Appuntamento Ore:10.00
    Shinobi, è con grande onore che la Dinastia Reale del Pase della Luna accoglie la vostra venuta. A seguito alla Liberazione del Mouryou, numerosi incidenti sono accaduti nella nostra isola e, non avendo il Paese una reale organizzazione ninja capace di fronteggiare simili incidenti, è stato richiesto il vostro aiuto. Nello specifico abbiamo saputo che nei pressi di Zoka i villaggi vicini hanno denunciato la follia di uno dei contadini che, afferrata una katana, si è dato al massacro di qualsiasi persona gli si pari davanti. Nonostante i nostri ripetuti tentativi di tendere una trappola a questo pazzo, le nostre truppe sono sempre uscite massacrate dallo stesso e temiamo che non si tratti di un semplice uomo uscito di senno.
    Vi preghiamo di andare alla ricerca di quest'uomo ed assicurarlo alla giustizia.

    Pergamena in dotazione dalla Squadra Congiunta di Kiri & Kumo
    CITAZIONE
    Rotolo del Contenimento Demoniaco
    Zn72
    Questo normale rotolo è di colore verde è stato redatto dalla squadra di Sigillo condivisa di Kiri e Kumo dopo lo studio dell'unico oggetto demoniaco in possesso dei cinque grandi villaggi. Il suo utilizzo è dei più semplici: dopo aver sconfitto il demone e questo sarà tornato alla propria forma oggetto, sarà possibile contenerlo all'interno di questo rotolo appositamente studiato con i più potenti sigilli di contenimento.
    Il rotolo può essere utilizzato una sola volta.

    Informazioni sull'inizio della Missione
    CITAZIONE
    La missione inizia con il gruppo degli Shinobi (nello specifico soltanto quelli iscritti all'evento) che si trovano in una sala da lettura della reggia di Tsuki e con la consegna delle varie "missioni" che rappresentano i principali problemi che il Paese sta al momento affrontando. Dopo un breve briefing con il Segretario Reale, e dopo che il vostro pg ha potuto visionare tutte le tracce, il vostro caposquadra ha deciso di assegnare così le varie missive a ciascuna coppia di Shinobi ad eccezione per Yuzin Asuka, che ha coraggiosamente deciso di prendersi in carico la propria da solo. E' possibile per voi citare quello che avviene nel primo post degli altri giocatori, ad eccezione del caposquadra che inizierà per primo questo post e a cui dovranno seguire tutti gli altri, nel caso in cui faccia discorsi all'intera squadra prima di separarvi.
    Narrate di come, dopo aver preso la missiva, vi separate e cominciate il viaggio verso la vostra destinazione, in questo caso, fermatevi a quando arriverete ad uno dei villaggi che sono stati attaccati (non più di due post a testa).
    Ogni coppia è dotata di un Singolo Rotolo di Contenimento.

    Inizia Glustrod
    (questa missione inizia con qualche ora di anticipo rispetto alle altre per dare il tempo al caposquadra di prepararsi il post)


    Edited by Supaku - 1/7/2019, 13:45
     
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    Le macchie di ruggine si estendevano come vene rossastre lungo le inferriate della finestra. Le strette sbarre di ferro affondavano all’interno dei mattoni di pietra grigia, cupe e inamovibili come sentinelle silenziose. Quei pali erano vecchi di trecento anni ed erano antichi quanto la Cittadella stessa. Se fossero ancora così solidi come la famiglia reale amava raccontare, quella era tutta un’altra faccenda. Yusuke Uchiha si sentiva come un animale in trappola. Avrebbe volentieri divelto quelle sbarre a mani nude, anche solo per creare l’illusione che potesse entrare un filo d’aria fresca. Sollevò le maniche dell’abito rosso fino ai gomiti, sospirando sommessamente.
    Si trovavano in una sala di lettura privata, una delle molte che circondavano la Biblioteca Reale come tante celle di un alveare. La stanza aveva una pianta pentagonale e quattro delle cinque pareti erano coperte da scaffalature in legno massiccio. Un tempo dovevano essere state fitte di libri, ma ora anche un occhio distratto avrebbe notato i molti buchi che segnalavano i volumi mancanti. Il legno, una volta lucido e solido, era disseminato da tanti minuscoli forellini. Tutto in quel luogo gli faceva respirare un’aria di decadenza e di appartenenza ad un passato che si rifiutava di lasciarsi andare.
    La squadra di Shinobi della Foglia e della Nebbia formava una fila rispettosa ed ordinata, immobile in attesa di ricevere le proprie assegnazioni. Yusuke se ne stava di lato, separato dal resto dei suoi uomini, rimpiangendo di non aver indossato abiti più leggeri. Gli avevano detto che nel Paese della Luna faceva caldo, ma non pensava così tanto. Scostò una ciocca di capelli ribelle dal viso, asciugandosi una goccia di sudore dalla fronte. In vista della partenza li aveva fatti tagliare di qualche centimetro. Se avesse saputo quali temperature c’erano davvero sull’isola, se li sarebbe fatti tagliare a zero.
    Davanti a loro, in piedi dietro un tavolo di legno finemente intagliato, c’erano quattro di quei monaci di Mouryou che si trovavano al centro di tutta questa storia dei “demoni”. Erano loro, a quanto dicevano, ad aver vegliato sullo spirito sigillato del Signore dei Demoni generazione dopo generazione. Loro ad aver dato l’allarme, quando mesi prima il Paese dei Demoni era entrato in tumulto. La loro presenza lì simboleggiava il collegamento tra quei fatti e i disordini ai quali la Luna era costretta a far fronte. In mezzo a loro si agitava il Segretario Reale, i cui abiti sfarzosi spiccavano per contrasto con le tuniche semplici dei monaci. Si grattava il collo in continuazione, artigliandosi con le unghie la pelle piagata da una brutta dermatite. Era un uomo dalle gambe sottili e il ventre gonfio, il quale premeva per liberarsi dalla costrizione della cintura.
    Si schiarì la gola, richiamando l’attenzione dei presenti. «Shinobi, è con grande onore che la Dinastia Reale del Pase della Luna accoglie la vostra venuta.»
    Fece un inchino affettato, rivolgendosi prima alla squadra e poi a Yusuke. Quando si rialzò, un ciuffo di capelli sudati gli rimase appiccicato alla fronte.
    «Come sapete, a seguito della liberazione del Mouryou, il nostro bel Paese è piagato da diversi incidenti. Nuovi rapporti e segnalazioni ci arrivano in continuazione da ogni parte dell’isola. Il Paese della Luna», piegò la bocca in una smorfia mentre si grattava il collo, «non possiede una propria forza Ninja capace di fronteggiare simili incidenti, perciò abbiamo richiesto il vostro aiuto. La Dinastia Reale ringrazia voi e i vostri Kage con profonda umiltà.»
    Il Segretario Reale fece un passo indietro per indicare che aveva terminato il suo intervento ufficiale. Si diede un’altra grattata al collo, ricoprendo il colletto blu di scaglie di pelle squamosa. Yusuke raddrizzò la schiena e si avvicinò ad un lato della scrivania di legno. Non era bravo a parlare con le autorità, così si limitò a rivolgere un piccolo cenno al Segretario e ai quattro monaci di Mouryou. Il tavolo era ricoperto da diverse pergamene aperte e da una lunga custodia scura in legno di ciliegio. Fece scorrere lo sguardo sui suoi sottoposti. Hiroyuki si stava sventolando il viso con entrambe le mani, insofferente al caldo. Amina, il cane di Tamashi, respirava a bocca aperta con la lingua a penzoloni. Anche Tae, che aveva visto tenere il cappuccio sollevato anche di giorno, quella mattina lo teneva abbassato lungo le spalle.
    «Molto bene. Su questi rotoli sono presenti le diverse richieste d’aiuto delle quali dobbiamo occuparci. Indicativamente ci muoveremo a coppie, tranne uno di voi che dovrà agire da solo per coprire un’area di indagine più estesa. C’è qualche volontario?»
    Tra i Chuunin si sollevò un braccio con decisione. Apparteneva a Yuzin, l’unico della squadra con cui non avesse mai avuto personalmente a che fare tra i Ninja della Foglia.
    «Asuka, benissimo. Allora dovrai occuparti di una serie di sparizioni di bambini nei villaggi a nord di qui, tra le montagne. Quando vengono ritrovati sono marchiati con uno strano simbolo e paiono caduti in uno stato semi-vegetativo.» Yusuke deglutì. Avrebbe ucciso per un bicchier d’acqua. «Sulla stessa missione, ma in un’area limitrofa, indagheranno anche Muten Hozuki», inarcò un sopracciglio osservando il canuto Shinobi, «E Ameki. Spero che la tua Arte Medica ci aiuti a capire cosa sta succedendo laggiù.»
    Nella sua scacchiera mentale, Yusuke posizionò due Pedoni ed un Generale d’Argento. L’Arte Medica di Mishu Ameki era troppo preziosa perché potesse mandare lui in giro da solo. Visto l’alto numero di vittime che si accumulavano in tutta l’isola, le sue capacità di guarigione andavano salvaguardate. Sperava che il vecchio sarebbe stato all’altezza.
    «Il prossimo incarico è compito tuo, Tamashi». Yusuke lanciò un’occhiata ai due Ninja dai capelli rossi. Si somigliavano davvero molto. «Dovrai rintracciare una bestia feroce che attacca il bestiame – e gli uomini. Pare che divori soltanto il cuore delle sue vittime. Con te verrà Sutego, la nostra ultima aggiunta dal Paese della Nuvola.»
    Posizionò sulla scacchiera un altro Pedone ed il secondo Generale d’Argento. Anche le abilità di seguire le tracce di Tamashi e Amina erano fondamentali per la loro squadra. Dietro di sé vide il Segretario Generale agitarsi sul posto senza preoccuparsi più di tanto di mascherare la sua insofferenza, con quel ridicolo ciuffetto appiccicato alla fronte in maniera innaturale. "Mi dispiace, amico, ma non sei l’unico che vorrebbe trovarsi altrove in questo momento."
    Sentì una goccia di sudore bagnargli un sopracciglio e si tamponò con il dorso di una mano. «Mancano soltanto due incarichi. Il primo è per Hiroyuki e Nagasaki. Dovrete intercettare un esercito ribelle che sta marciando da ovest verso la capitale. Non sappiamo chi li stia guidando o perché abbiano cambiato bandiera. Per questa missione in particolare si raccomanda un approccio… diplomatico», aggiunse, lanciando un’occhiata penetrante al giovane Senju.
    Sulla scacchiera presero posto la Lancia, a rappresentare Hiro, e la Torre per il ragazzone della Nebbia. Sembrava un Ninja solido e con la testa sulle spalle, esattamente quello di cui Hiroyuki aveva bisogno. Sospettava che non avesse ancora smaltito le scorie della loro ultima missione e temeva qualche suo colpo di testa.
    «Ed infine», sospirò Yusuke, «restiamo io e Tae. Noi dovremo inseguire un pazzo che ha preso una spada ed ha cominciato ad uccidere chiunque gli si sia parato davanti. Andremo su a nord dell'isola.» "Un vero spasso." «E questo è quanto. Vi ricordo quelle sono le nostre priorità, Shinobi: prima di tutto, proteggere i civili. Ciascuna di queste missioni mette a rischio la vita degli abitanti dell’isola, e le forze militari della Luna si sono già rivelate insufficienti. Senza offesa», aggiunse, rivolto al Segretario.
    «Nessuna offesa» rispose lui, tamponandosi la fronte con un fazzoletto. La pelle del collo era più rossa che mai.
    «Perciò la nostra priorità deve essere la messa in sicurezza di ciascuna delle zone coinvolte da questi disordini. Questo include una certa riservatezza riguardo all’utilizzo della parola “demone”. Cerchiamo di non creare il panico. Secondo: la raccolta delle informazioni.»
    Con la coda dell’occhio lanciò un’occhiata ai monaci intorno al tavolo. Restavano immobili come statue, avvolti nelle loro tuniche di stoffa leggera. La fede ti proteggeva anche dal caldo…?
    «Come ci hanno spiegato nella riunione generale, sappiamo ancora molto poco sui demoni. A dirla tutta, non abbiamo neanche la certezza che dietro a questi incidenti ci sia qualcuno legato al Mouryou.» Per la prima volta notò un certo movimento tra le fila dei monaci. Sembravano inquieti. Li aveva turbati, con il suo scetticismo? «Quello che voglio che scopriate è: chi si nasconde dietro questi disordini? Qual è il loro scopo? Agiscono da soli o fanno parte di un unico gruppo…?» Scandì ogni domanda sollevando un dito della mano. «Solo allora potrete intervenire, se la situazione lo permette.»
    Yusuke si sentiva prosciugato da tutte quelle parole. Aveva la gola secca, e dalla finestra non passava nemmeno un filo d’aria. Per fortuna aveva quasi finito.
    «Se doveste arrivare ad uno scontro, ricordatevi di utilizzare queste.»
    Aprì la lunga custodia di legno, che rivelò al suo interno cinque pergamene appoggiate su un morbido rivestimento intero.
    «Questi rotoli contengono una potente Tecnica di Sigillo, con la quale imprigionare il demone – se di questo si tratta – una volta che sarà tornato all’interno dell’oggetto a cui è legato. Non fate cazzate e torneremo a casa tutti interi. Vi auguro buona fortuna, Shinobi.»

    ~Yusuke Uchiha
    ChakraFisicoMentale
    190Ottimale.Concentrato.
    ~Equip
    SlotOggettoNote
    IndossataLame RetrattiliPolsi
    Rotolo MinoreScudoBraccio dx
    T. SupplFumogeni[5/5]Coscia dx
    ~Borsa
    Armi
    Kunai [8/10]Shuriken [16/20]
    Palla Luce [0/2]Palla Luce [2/2]
    Accessori
    Occhio CiberneticoMaschera Respiratoria
    Radiolina
    ~Gilet
    ArmiAccessori
    ~Note
    Note
    Sharingan ≈ Disattivato
    Due Palle Luce ≈ Legate a tre Kunai [2/2]
    Guanti ≈ Indossati
    Coprinaso in Bende ≈ Riposto
    Occhialoni ≈ Riposti

     
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    D'accordo...ci siamo. Oggi inizia la caccia ai demoni...
    Era mattino presto ma Tae era sveglia già da diverse ore, non riusciva mai a dormire prima di una nuova missione, qualcosa la teneva inesorabilmente sveglia: stava ore nel letto, fissando un punto del soffitto, a pensare a tutte le possibili variabili del suo lavoro, quale strada avrebbe richiesto meno tempo per arrivare a destinazione, che tipo di terreno ci fosse, le condizioni climatiche, il suo bersaglio...eh già, il suo bersaglio...qual'era il suo bersaglio? o meglio cos'era? quella era stata una notte particolare, la sua missione e il motivo per il quale si trovava lì d'altronde erano particolari, non era riuscita a pensare a niente ma aveva elucubrato tutto il tempo, il punto è che non sapeva nulla di certo se non qualche sparuta informazione, sulla quale però era possibile costruire ipotesi, pianificare e studiare l'approccio era un'altra cosa. Aveva quindi controllato e ricontrollato la borsa più e più volte, aveva ispezionato ogni tasca del suo gilet più e più volte, contato ogni singolo rasoio e shuriken e addirittura affilato per tre volte Kisame, qualsiasi cosa pur di dimostrare a se stessa che, anche senza nessuna certezza sulla sua preda, lei aveva il controllo.
    Quella mattina stette a contare i singoli secondi, aveva il bisogno fisico di iniziare la missione, di partire a caccia, di avere un punto sul quale fiondarsi. L'attesa la uccideva, Yusuke, sfortunatamente, aveva una marea di variabili vere da valutare, e fu solo alle dieci del mattino che gli shinobi furono convocati in un salone; ad attenderli c'erano quattro monaci Mouryou , Tae aveva vagamente sentito parlare di loro, sapeva che non erano di quelle terra ma venivano direttamente dal Paese dei Demoni, erano una sorta di guardiani e avevano a che fare con il motivo per quale la ragazza squalo si trovava lì. Vicino a loro vi era il segretario reale, era vestito di tutto punto, il Paese delle Luna evidentemente ci teneva a mostrare sfarzo e potenza, comprensibile visto la situazione e la probabile sensazione di impotenza: l'uomo fece il suo discorso, nel quale sostanzialmente ringraziava tutti per essere lì, poi finalmente avvenne il momento che Tae aspettava da tutta la notte, le fu data una "pista".
    Yusuke sembrava sempre meno a suo agio tra le figure di comando, ma Tae si fidava di lui come leader, la loro conversazione era stata di breve durata, solo qualche battuta, tuttavia l'impressione che la kunoichi ne ricavò fu quella di trovarsi davanti ad un ragazzo intelligente e conscio, consapevole di quello che è e che lo circonda, questa qualità sola per il momento le bastava per fidarsi e obbedire ai suoi ordini. Tae era in estasi, Yusuke parlava di bestie che divoravano solo i cuori delle vittime, di bambini sui quali erano stati impressi strani sigilli, di eserciti traditori, non vedeva davvero l'ora di trovarsi sul campo di battaglia, di vedere con i suoi occhi questi mostri, di sentire quello che avevano da dire, come pensavano e come sarebbero morti.
    Ed infine...restiamo io e Tae.. sospirò Yusuke;
    Tae invece rispose con un occhiolino, sperando di essere vista e di farlo nuovamente arrossire; era contenta di essere in coppia con il ragazzo della Foglia, era partito come assolutamente anonimo al suo sguardo, ma si dimostrava sempre più interessante, in qualche modo poi, aveva la sensazione che i due avrebbero formato una buona coppia. Il loro compito sarebbe stato quello di rintracciare e fermare un uomo, che un bel giorno aveva deciso di iniziare a trucidare tutte le persone che vedeva...possibile, una giornata storta può capitare a tutti, ma improbabile.
    Tae era tutta un fuoco: adesso aveva una destinazione, le mancava solo un volto e un nome.


    Tae Nobunaga [Kiri]

    Chunnin
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    155OttimaleOttimale, attenta, eccitata, sicura di sè
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x4Occhio Cibernetico
    Shuriken a Tre Punte x17Radiolina [indosso]
    //Cimice x3
    Rasoi x25Taccuino e Matita
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    FasciaSpada Larga [Kisame]Schiena
    Arma Leggera////
    Rotolo Minore////
    //////
    AbbigliamentoFasce di CuoioIndosso [Stinchi]
    AbbigliamentoGomitiereIndosso
    Gilet Kiri
    Armi da LancioAccessori
    Cartebomba x2Specchio
    //Pergamene Minori
    NoteCartabomba attaccata ad un kunai; Coprifronte legato alla coscia sinistra


    narrato - parlato - pensato
    codice role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT







    So here you lie, in the belly of the shark...so fucking cold so fucking dark!
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    Il simbolo del Clan Uchiha si stirava e si contraeva ad ogni falcata. Ricamato sulla schiena dell’abito rosso, ondeggiava seguendo i movimenti delle spalle di Yusuke. Le lunghe falde del vestito sventolavano dietro di lui, sospinte dal vento e dalla brezza marina. A ponente si estendeva il bianco profilo della costa, in candide spiagge dalla sabbia sottile che lo avevano accompagnato per tutto il viaggio. Al di là, la vastità piatta ed infinita dell’oceano era dipinta delle tinte di fuoco del sole al tramonto. Yusuke avvertiva il fardello della Pergamena di Contenimento, molto più gravoso di quanto non fosse il suo peso effettivo. Ad ogni passo di quella corsa marziale ne sentiva il riverbero risalire lungo la coscia e rimbombare dentro di lui.
    Stava cercando di rimanere scettico di fronte a tutto il teatrino demoniaco dei monaci, ma era innegabile che l’intera isola sembrasse finita sotto un’influenza funesta. Una belva feroce che divora soltanto i cuori delle sue vittime; bambini rapiti e coinvolti in strani rituali; un truce assassino che nemmeno le truppe reali riescono a fermare. Ciascuno di questi eventi poteva essere spiegato senza il bisogno di scomodare presenze demoniache: di creature pericolose legate ai Contratti animali era pieno il mondo, ed una di queste poteva essere diventata violenta per qualche motivo. Dietro ai bambini scomparsi poteva esserci un gruppo di folli e invasati, ma non in grado di utilizzare autentica magia. E l’uomo che stavano inseguendo poteva benissimo essere stato uno Shinobi a cui era saltata qualche rotella. Niente di più semplice. "Eppure…" Eppure erano tutti troppo preoccupati, intorno a quella storia. A partire dai monaci e dai Kage. Ciò che lo turbava di più erano le espressioni negli occhi di quei Ninja che si erano recati nella Terra dei Demoni, qualche mese prima. Ciascuno di loro pareva fermamente convinto che non si trattasse di stupidaggini, e che i demoni fossero reali. E lui, Yusuke, a che cosa voleva credere?
    Il terreno incolto vicino alla costa lasciò il posto a sterminati campi di riso che si estendevano a perdita d’occhio. Sulla linea dell’orizzonte si profilava la sagoma tozza di un villaggio contadino, costruito di semplici casupole di legno. Yusuke si fermò di colpo, facendo cenno a Tae di fare lo stesso. Ai margini del sentiero che tagliava a metà le risaie si trovava una figura indistinta, abbandonata in una posa scomposta. Era ricoperta di corvi che banchettavano delle sue carni. Scacciò i volatili, che andarono a posarsi lì vicino in mezzo alla risaia. Si avvicinò al corpo, coprendosi il naso con una mano. Emanava una puzza tremenda. Era un uomo ed aveva il cranio spaccato in due fin quasi all’altezza del mento. I resti del suo cervello brulicavano di mosche e insetti. Un bulbo oculare gli penzolava su una guancia, ancora attaccato per un brandello di tessuto, mentre l’altra orbita era completamente vuota. "Già divorata dai corvi". Dagli abiti semplici che indossava doveva essere stato un contadino, forse un abitante di quel villaggio poco lontano. Per terra, accanto al corpo, giacevano i resti di un cappello di paglia intrecciato. Era ricoperto di sangue e quasi strappato in due. Facile pensare che il pover’uomo lo stesse indossando quando lo avevano macellato come un animale.
    «Tae, vieni qui.»
    Fece segno alla ragazza di avvicinarsi al cadavere ed un corvo gracchiò in mezzo alle risaie. Indicò il cranio spappolato dell’uomo, trattenendo un lieve conato di vomito. Il fetore di morte nell’aria era davvero opprimente. Possibile che un solo uomo potesse emanare un tale marciume?
    «Te ne intendi di ferite da taglio?», chiese, guardando di sottecchi la spada che la Kunoichi teneva legata alla schiena. «Per procurare una ferita del genere credo serva un’arma molto grande, come un’ascia o una spada come la tua.»
    "O una forza sovrumana". Anche questo lo tenne per sé. Era questo che significava, essere in una posizione di comando? Preoccuparsi per tutto e non condividere mai niente con nessuno…?
    Qualcosa, da qualche parte nelle risaie, spaventò i corvi che si sollevarono in volo tutti insieme. Yusuke si allontanò dai resti dell’uomo e osservò le ali nere coprire lo spicchio di sole incandescente. C’erano molti più corvi di quanti ne avesse notati all’inizio. Come se lo spiccare in volo degli uccelli avesse sollevato un velo dai suoi occhi, si rese conto che quello accanto a loro non era l’unico corpo umano, ma soltanto il primo. I campi di riso erano disseminati di cadaveri di uomini e donne, falcidiati ed abbandonati tra le piante e lungo i canali di irrigazione. "Per gli dèi… tutto questo è opera di un solo uomo?" Non avrebbe dovuto meravigliarsi, perché la missiva era stata chiara su quel che stava accadendo in quella parte dell’isola. Eppure il suo stomaco sembrava attorcigliarsi su sé stesso.
    «Tae», mormorò, e il tono della sua stessa voce gli fece raggelare il sangue nelle vene. «Penso sia il momento di dirti che la mia specialità sono le Arti Illusorie. Da qui in avanti ci conviene fare attenzione.»

    ~Yusuke Uchiha
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    Edited by Glustrod - 2/7/2019, 13:36
     
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    Tae, vieni qui.. disse il Yusuke con tono greve
    Il ragazzo aveva trovato un corpo, un uomo apparentemente, anche se a giudicare da quel che rimaneva, la giovane non ci avrebbe scommesso: il cadavere era infatti in condizioni terribili, il cranio era quasi totalmente aperto, parte del viso era stata mangiata dai corvi ed era infestato da parassiti e mosche, il caldo ossessivo dell'isola poi peggiorava la situazione, l'odore nauseabondo che proveniva dal cadavere era qualcosa mai sentito da Tae, un misto di spazzatura calda e latrina. L'uomo era rimasto in una posizione terrorizzata, si poteva vagamente intuire una smorfia di paura e le dita delle mani erano rimasta bloccate in una posizione artigliata, ma cosa poteva averlo ridotto così? la kunoichi rimase alcuni istanti a fissarlo, quasi rapita da come l'aspetto di un individuo possa cambiare, in quel momento pensava a quanto tempo un membro stretto della sua famiglia, o un suo amico, ci avrebbe messo per riconoscerlo.
    Te ne intendi di ferite da taglio? Per procurare una ferita del genere credo serva un’arma molto grande, come un’ascia o una spada come la tua.
    Mmm...non saprei Yusuke san...non credo di saperne più di te ma...andando a logica...l'arma che ha fatto questo deve avere una lama molto pesante, grossa, spessa. Anche fosse stata impugnata da qualcuno in grado di manipolare il chakra, per fare queste ferire hai bisogno...si, di un'arma come la mia...e allora perché nella pergamena informativa che ci hanno dato si parla di una katana?
    Tae si avvicinò ancora di più al cadavere e si piegò per osservarlo più da vicino, sembrava cercare qualcosa, guardò infatti attentamente il viso dell'uomo, o quel che ne rimaneva, facendo particolare attenzione alle ferite e all'interno del cranio.
    Io personalmente escluderei sia stata fatta con una katana. Vedi, per riuscire a procurare ad un corpo adulto ferite così profonde...anzi...così violente, utilizzando quell'arma, questa si sarebbe spezzata; la katana è un arma che richiede...non voglio dire precisione, ma una certa tecnica per essere usata bene, questo perché la lama è abbastanza sottile e lunga, quindi colpi troppi forti tendono a romperla...e a giudicare da queste ferire sembra che sia stata maneggiata come un martello...no, no, secondo me avrebbe lasciato almeno delle schegge di lama nel cranio. Per fare una cosa del genere con quel tipo di spada, dovrebbe avere una lama particolarmente resistente
    Eppure se io avessi colpito con una spada come Kisame, la ferita sarebbe diversa...credo...una lama pesante come la mia avrebbe sfondato il cranio, qui c'è un taglio...un taglio da macellaio, ma è chiaramente una ferita da taglio...a meno che...
    Yusuke san...al briefing, quegli shinobi hanno parlato di oggetti legati a questi demoni, oggetti particolati. Da quanto scritto, sembrano abbastanza sicuri che questo tizio utilizzi una katana...se fossero la stessa cosa? mh?!
    Improvvisamente uno stormo di corvi, sceso a terra alcuni metri più avanti, fu spaventato da qualcosa alzandosi immediatamente in volo e mostrando ai due ninja la carneficina che li circondava: tutt'intorno a loro c'erano cadaveri in condizioni identiche a quello appena scoperto; le ferite erano simili, profonde e violente, quasi dissacranti, quello che muoveva questo tizio non poteva essere che odio. Lo sguardo della ragazza si fece immediatamente freddo e distaccato, non sapeva cosa avesse spaventato i corvi, ma forse l'incontro che tanto desiderava era più vicino del previsto e non voleva finire come gli abitanti del villaggio, estrasse quindi Kisame e si preparò ad un eventuale attacco.
    Tae, disse nuovamente Yusuke, questa volta con un tono spaventato, la voce infatti sembrava uscire fievole e titubante;
    penso sia il momento di dirti che la mia specialità sono le Arti Illusorie. Da qui in avanti ci conviene fare attenzione
    Perfetto capitano...io non ci so mettere proprio mano...immagino avrai già letto il mio fascicolo, sai già quindi che do il mio meglio nel corpo a corpo...aspetta, fammi vedere se riesco a stanare il nostro amico...
    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso

    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La tecnica consiste nell'individuare l'avversario utilizzando sensi alternativi alla vista, come l'udito o l'olfatto, e quindi muoversi silenziosamente attaccandolo, facendo leva sull'effetto sorpresa.
    Il fiuto dello Shinobi è paragonabile ad un neo Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso si segua una traccia di sangue si potrà però individuare sempre grazie al fiuto, con massima precisione l'avversario. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato, e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi in un rumore è elevata ed una carta-bomba potrebbe distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, ma solamente per pochi istanti. Nel caso vi siano presenti numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente sbagliare bersaglio visto che sono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potra essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Consumo: 8 (A Turno)

    La giovane kunoichi della Nebbia chiuse gli occhi e iniziò a concentrare il chakra negli organi di senso, il naso divenne immediatamente più recettivo, l'udito più affinato, improvvisamente l'area intorno a lei non aveva più segreti: la puzza dei cadaveri era diventata infinitamente più difficile da sopportare, e di conseguenza, il suo fiuto divenne inutilizzabile, investito com'era dal fetore delle carni marcescenti, il suo udito però era perfetto.
    Nella zona dalla quale erano appena scappati quei corvi, percepì un leggero battito cardiaco, troppo piccolo per essere di un essere umano, anche un bambino avrebbe prodotto un rumore più profondo, in più, il battito era molto veloce,
    un animale...senza dubbio.
    Falso allarme, disse tranquilla rimettendo a posto la spada
    è un animale, non il nostro uomo...tuttavia questi corpi sono relativamente freschi...guarda le mani di quel tizio...sono tutta artigliate, questo è il rigor mortis, sono morti da meno di quattro ore, il nostro amico dev'essere vicino...aspetta ancora, ho un altra idea...
    Tae si inginocchio nuovamente a terra e iniziò a comporre una tecnica più utili che aveva per localizzare bersagli
    Senshingu rokubōsei shīru - Sigillo del Pentagramma Percettivo
    sensing_pentagram_zpsgbt6jk2d
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Fuuinjutsu
    Al termine di questo Fuuinjutsu si appoggeranno entrambe le mani a terra, rilasciando un sigillo che prenderà la forma di una stella a sei punte inscritta in un cerchio. Una volta apposto il sigillo sarà necessario attendere un paio di secondi, al termine dei quali il sigillo comincerà a brillare, informando l'utilizzatore della sua attivazione. Il sigillo rilascerà Chakra sul terreno per un raggio di un chilometro dal suo epicentro che risulterà il punto al centro della stella. Il resto del sigillo simbolizzerà la mappa della zona tenuta sotto controllo dallo stesso e su di esso appariranno dei puntini rossi che rappresenteranno qualsiasi persona entro la sua portata. L'utilizzatore sarà costretto a tenere le mani a terra per tutta la durata della tecnica e i puntini rossi si muoveranno seguendo la direzione delle persone che rappresenteranno. Chi mantiene la tecnica potrà distinguere quali dei puntini siano ninja e quali no. Tramite questa tecnica si potrà sapere con buona certezza dove si troveranno possibili intrusi o persone in avvicinamento. La tecnica per la sua lunga esecuzione e la necessità di rimanere concentrati perchè funzioni viene principalmente utilizzata a scopo strategico o come supporto nelle missioni, in quanto è molto difficile metterla in pratica in combattimento.
    Non può essere usata in Combattimento.
    Consumo: 2 (A Turno)

    Appoggiate entrambe le mani a terra, la ragazza squalo rilasciò il sigillo del Pentagramma Percettivo, il quale una volta presa la sua canonica forma a stella a sei punte inscritta in un cerchio, prese a brillare, informando dell'eventuale presenza, nel raggio di un chilometro, di soggetti; tuttavia non segnalava nulla, normalmente un individuo con un alto quantitativo di chakra sarebbe apparso sulla mappa come un puntino più luminoso, ma li, non si vedeva nulla.
    Mmm...sembra che anche questa sia andata male...no, no aspetta... a nord-est dalla loro posizione, era apparso un puntino luminoso, che di corsa si dirigeva verso sud, anche se non era per certo uno shinobi.
    Che dici Yusuke san...andiamo a dare un'occhiata?





    Tae Nobunaga [Kiri]

    Chunnin
    Mai sanguinare davanti agli squali...
    I

    ChakraFisicoMentale
    155 - 10= 145OttimaleOttimale, attenta, sicura di sè
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x4Occhio Cibernetico
    Shuriken a Tre Punte x17Radiolina [indosso]
    //Cimice x3
    Rasoi x25Taccuino e Matita
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    FasciaSpada Larga [Kisame]Schiena
    Arma Leggera////
    Rotolo Minore////
    //////
    AbbigliamentoFasce di CuoioIndosso [Stinchi]
    AbbigliamentoGomitiereIndosso
    Gilet Kiri
    Armi da LancioAccessori
    Cartebomba x2Specchio
    //Pergamene Minori
    NoteCartabomba attaccata ad un kunai; Coprifronte legato alla coscia sinistra


    narrato - parlato - pensato
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    Edited by filippomustdie - 3/7/2019, 07:10
     
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    CITAZIONE
    Dopo qualche minuto sentite altri fruscii provenire da una ventina di metri davanti a voi, vi accoglie un ragazzino dell'età di dieci anni. Notate che non riesce a camminare molto bene per via della mancanza di una gamba e del braccio destro. Si trascina così verso di voi, accogliendovi e salutando la vostra venuta. Vi porta al villaggio. Avete subito modo di notare che è deserto con le case case abbandonate ed ancora grosse macchie di sangue incrostato su muri, porte e finestre.
    Il bambino vi porta in quello che dovrebbe essere l'edificio del capo villaggio, un grande casolare di circa trecento metri quadri; all'interno scorgete il resto del villaggio, ciò che è sopravvissuto sono circa quindici persone. Quasi tutti presentano fasciature e mutilazioni sul corpo. Il capo villaggio è un uomo vecchio che manca di una mano ed ha una grossa fasciatura su tutto il petto, vi racconta terrorizzato del "demone bianco" apparso nella notte, in cerca di sangue, continua la storia affermando che egli ha massacrato qualsiasi uomo gli si opponesse e non si fosse fermato a controllare se quelli già passati a fil di spada morissero dissanguati o per il suo acciaio - per questo alcuni di loro sono sopravvissuti - l'uomo è passato di lì circa una settimana fa e si è diretto a Nord, camminando per la strada principale.
    descrizione del demone bianco a richiesta di maggiori informazioni: è un uomo all'incirca sulla trentina, non è un ninja, alcuni si ricordano di lui come un fattore che viveva a circa tre settimane di viaggio da loro. Ha lunghi capelli bianchi ed occhi "non umani" non si riusciva a ragionarci e ripeteva solo "sangue per sangue" all'infinito senza tregua.

    Glustrod: noti che qualsiasi uomo adulto è stato ucciso sempre, in tutti i villaggi, solo i bambini, le donne ed i vecchi non subivano una "esecuzione" ma venivano lasciati a sanguinare. La guardia reale è passata una settimana prima ed erano un plotone di venti uomini in armatura.

    Fil: entrare nel casolare inonda le narici di tae di un fortissimo ma a lei ben noto odore: sangue. Stranamente riesce a percepirlo anche se non si trova in acqua. Il sentore di sangue è pregno anche sulla strada principale e nei vari villaggi che incontrerete sulla strada e si fa sempre più forte man mano che salite verso nord (ruola come questa cosa influisce sulla sua psiche).

    proseguendo la strada troverete altri tre villaggi nelle medesime condizioni, nel secondo troverete i corpi della guardia reale ammassati in una pila di carne maciullata, nell'ultimo un sopravvissuto vi dirà che l'uomo ha attaccato la sera prima e si è dato alla macchia nella foresta.

    avete anche qui due post a testa, fermatevi quando vi inoltrate nella foresta, sarà notte a quell'ora e delle nubi dense e nere si saranno raccolte sopra di voi.
     
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    gLTBnnR
    Yusuke si avvicinò alla stella luminosa comparsa sul terreno. Non conosceva quella Tecnica, ma da come ne parlava Tae doveva trattarsi di un Jutsu di percezione diverso da quello che aveva usato per identificare l’animale in mezzo alle piante di riso. All’interno del simbolo comparve un punto luminoso, che irradiava una flebile luce pulsante. Si muoveva piano, spostandosi dal confine del cerchio magico verso Tae stessa. Assumendo che loro si trovassero al centro della figura, l’ospite misterioso proveniva da nord-est e stava viaggiando verso sud.
    «Che dici, Yusuke san...andiamo a dare un'occhiata?»
    Yusuke fece scorrere lo sguardo in mezzo alle risaie. «Sì, diamo un’occhiata.»
    Abbandonò la strada principale e si inoltrò nel campo di riso. L’acqua gli arrivava quasi alle caviglie e, per qualche motivo, la sensazione gli risultava sgradevole in mezzo a quel campo di morte. Udì un fruscio qualche metro davanti a loro. Indicò il punto a Tae e si accovacciò con circospezione.
    Bikou Ninjutsu - Tecnica dell'Inseguimento Silenzioso
    GMON
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Supplementaria
    Grazie a questa tecnica è possibile concentrarsi maggiormente sul celare la propria presenza ed in particolare ridurre notevolmente la probabilità d'essere individuati durante un inseguimento. Grazie a questa tecnica è possibile usufruire al meglio degli oggetti circostanti per nascondere la propria presenza al nemico.
    Consumo: N/A

    Un altro fruscio, questa volta più vicino. Afferrò un kunai dalla borsa e si fece piccolo piccolo, mimetizzandosi tra i fusti delle piante. Scambiò un’occhiata con la ragazza e tese la mano libera in avanti. Con impeto scostò le spighe davanti a lui, rivelando una figura rannicchiata in mezzo all’acqua. Era un bambino, chino a rovistare il cadavere di un uomo abbandonato lì, come gli altri. Quando lo vide, il ragazzino emise un gridolino di paura e cadde all’indietro nell’acqua stagnante. C’era qualcosa di sbagliato nella sua esile figura, contorta nel disperato tentativo di arrancare all’indietro. Quel giovane era stato orrendamente mutilato, e gli restavano un solo braccio ed una sola gamba. I moncherini degli arti menomati erano avvolti da bende sporche legate alla bell'e meglio. A Yusuke dava l’impressione di una piccola formica, a cui un bambino crudele aveva strappato tutte le zampe di un lato del corpo per divertirsi a guardarla contorcersi ed arrancare su sé stessa. Fece sparire il kunai nella borsa e sollevò entrambe le mani in segno di resa.
    «Tranquillo, tranquillo! Non vogliamo farti del male.»
    L’unica mano del bambino annaspava nell’acqua alla ricerca di qualcosa. Yusuke seguì un guizzo del suo sguardo e spostò gli occhi sul cadavere lì accanto. L’uomo giaceva a bocca aperta, il viso contratto in una muta domanda a cui non avrebbe mai ricevuto risposta. Sembrava quasi sorpreso che la morte l’avesse raggiunto così in fretta, così prima del tempo. Il suo corpo era diviso a metà all’altezza dell’ombelico, e le sue viscere si riversavano nell’acqua sporcandola di sangue e liquami scuri. Della parte inferiore dell’uomo non c’era traccia. In alto, i corvi volteggiavano in cerchio sopra di loro. Appoggiata su di lui, contro la sua spalla, c’era una specie di gruccia costruita con oggetti di fortuna. Yusuke riconobbe il manico di un attrezzo agricolo, legato insieme ad altri pezzi di legno con un brandello di corda. Lo afferrò con delicatezza, facendo sì che il bambino vedesse ogni suo movimento.
    «È questo che cerchi?», gli chiese con dolcezza, «Tieni. Non siamo qui per farti del male, vedi?»
    Il bambino raccolse la stampella e la usò per puntellarsi al terreno e rimettersi in piedi con fatica. Il suo sguardo correva da Yusuke a Tae e poi di nuovo all’Uchiha. Aveva gli occhi verdi ed una zazzera di lentiggini che si intravedevano sotto lo sporco incrostato sulle guance. Yusuke si avvicinò appena, restando in ginocchio perché i loro occhi fossero più o meno alla stessa altezza e il bambino non si sentisse sovrastato dalla sua figura. Lui si irrigidì ed artigliò la gruccia con la mano facendo sbiancare le nocche sporche di sangue, ma non si mosse. Forse non ne era semplicemente in grado.
    «Siamo amici», Yusuke picchiettò con il dito sul coprifronte legato al suo braccio, «Shinobi. Conosci questo simbolo? Vengo dal Villaggio della Foglia.»
    Il bambino annuì. Stava cominciando a rispondere agli stimoli. Bene.
    «Io sono Yusuke, e la mia amica qui è Tae. Vogliamo aiutare», fece un altro passo in avanti, «Tu come ti chiami?»
    Questa volta il bambino rimase immobile e non disse niente. "Forse è troppo spaventato per aprire bocca, ma al momento è il nostro unico testimone." Doveva continuare a spingere per cavargli qualche informazione, anche solo a gesti. Si soffermò con lo sguardo sulla stampella arrangiata con cui il bambino si reggeva in piedi. Era impossibile che fosse riuscito a metterla insieme con un braccio solo, non con quei nodi così stretti e precisi. Qualcuno doveva averlo aiutato.
    «Non preoccuparti per il nome», lo rassicurò, «Senti, sei da solo o è rimasto qualcuno qui con te?»
    Scelse di non fare riferimenti ai suoi genitori, per paura di metterlo in agitazione e rovinare ogni briciolo di fiducia che poteva aver instaurato fino a quel momento. Dubitava che fossero scampati in molti alla furia omicida che si era abbattuta su quel luogo.
    Il bambino annuì. «C’è qualcuno, sì?», e lui annuì di nuovo, con più decisione. «Dove possiamo trovarlo?»
    Il bambino si mise di sbieco ed indicò con il mento il villaggio poco distante. Yusuke scambiò con Tae un’occhiata carica di significato. Aveva l’amaro in bocca, pensando a quello che avrebbero trovato laggiù.
    Si voltò e diete le spalle al ragazzino, facendo segno di montargli in spalla. «Allora ci andremo insieme. Vieni, ti porto io.»

    ~Yusuke Uchiha
    ChakraFisicoMentale
    190Ottimale.Preoccupato.
    ~Equip
    SlotOggettoNote
    IndossataLame RetrattiliPolsi
    Rotolo MinoreScudoBraccio dx
    T. SupplFumogeni[5/5]Coscia dx
    ~Borsa
    Armi
    Kunai [8/10]Shuriken [16/20]
    Palla Luce [0/2]Palla Luce [2/2]
    Accessori
    Occhio CiberneticoMaschera Respiratoria
    Radiolina
    ~Gilet
    ArmiAccessori
    ~Note
    Note
    Sharingan ≈ Disattivato
    Due Palle Luce ≈ Legate a tre Kunai [2/2]
    Guanti ≈ Indossati
    Coprinaso in Bende ≈ Riposto
    Occhialoni ≈ Riposti



    Edited by Glustrod - 4/7/2019, 15:05
     
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    Il ragazzino condusse gli shinobi al villaggio che i due avevano già intravisto in lontananza, o per lo meno a quel che ne restava: era quasi totalmente deserto ma non distrutto, come invece Tae si sarebbe aspettata, il demone, o qualunque cosa fosse, si era abbattuto su quella gente non come una calamità, radendo tutto al suolo, ma più come una epidemia, lasciando tutto intatto ma vuoto. Per le strade polverose e sulle mura delle abitazioni vi erano ovunque schizzi di sangue secco, il caldo poi aveva reso l'intera area più che maleodorante attirando delle mosche, quei pochi abitanti sopravvissuti restavano rintanati nelle loro abitazioni, guardando con sospetto e terrore i due ninja, Tae però non ci faceva caso, era concentrata sul bambino e sul suo zoppichio; lo guardava e lo riguarda, scoprendosi piena di pietà per il piccolo ma priva di tristezza
    non ci posso credere...povero ragazzino...fossi in lui vorrei morire, si credo che mi ucciderei...e forse sarebbe la cosa migliore anche per lui...La piccola guida si fermò nel centro del villaggio, davanti ad un grande casolare: era costruita su un'intelaiatura di pali e travi di legno su cui si inserivano le pareti esterne, costituite da pannelli scorrevoli in legno e carta di riso che un tempo permettevano di areare e ventilare i locali, mentre ora erano state violentemente squarciate; dal genkan, ovvero l’ingresso, si potevano udire urla di dolore, pianti soffocati e lamenti
    immagino non ci sia bisogno di togliersi le scarpe...
    Lo spazio interno era un enorme salone, nel quale vi erano stipati futon e lettini improvvisati per soccorrere i feriti, si potevano infatti contare sulla punta delle dita di una mano le persone con ancora tutti gli arti, per quanto riguarda gli altri, i più fortunati erano ridotti come il ragazzino.
    Appena entrata Tae sentì improvvisamente un forte senso di vertigine, una vertigine positiva però, un po' come l'effetto di una sbronza leggera: per un istante la vista le si appannò e sentì il suo cuore iniziare a battere sempre più forte.
    TUMTUM...TUMTUM...TUMTUM...
    Mh?? ma che diavolo succede?...cos'è...cos'è questa sensazione
    TUMTUM...TUMTUM...TUMTUM...
    mi...mi sento strana...cos'è? aspetta...
    TUMTUM...TUMTUM...TUMTUM...
    è...è sangue...l'aria è piena di sangue...ma...ma....non dovrei essere in grado di fiutarlo...merda...mi sento la testa che gira...
    TUMTUM...TUMTUM...TUMTUM...
    ...sangue per sangue...
    TUMTUM...TUMTUM...TUMTUM...
    ...sangue per sangue...
    cosa? sangue per sangue...
    TUMTUM...TUMTUM...TUMTUM...
    ...sangue per sangue...
    che diavolo è??
    TUMTUM...TUMTUM...TUMTUM...
    ...sangue per sangue...
    che diavolo vuol dire??!! che diavolo è??!! disse voltandosi di scatto verso la sua sinistra.
    Improvvisamente Tae si rese contò che quella litania non proveniva dalla sua testa, ma che nell'angolo della sala, vi era una donna, anziana con i capelli lunghi e bianchi che le coprivano tutta la schiena, aveva un viso pulito e gli occhi azzurri e, seduta per terra, si dondolava; alla donna mancavano entrambi i piedi, e nel continuo dondolio, accompagnato da quella folle cantilena, aveva scucito le suture e riaperto i punti, tutt'intorno a lei si era inondato di sangue, denso, vermiglio, caldo e bellissimo. Tae si sentì disgustata da se stessa e da quello che provava, sentiva improvvisamente quella sua strana fame farsi strada nella sua gola cercando di raggiungere la bocca, per poter esprimere a parole quello che ogni cellula del suo corpo sapeva di desiderare, tuttavia doveva assolutamente resistere, non avrebbe dovuto mostrare alcun segno di questo suo "morbo", troppo disgustoso, troppo rivoltante persino per lei.
    "Voi chi siete?" disse una voce profonda
    Tae si voltò nuovamente di scatto, era sudata e confusa, non parlò però, sapeva che avrebbe risposto Yusuke, lei era troppo sconvolta e sapeva che avrebbe potuto mascherare il suo disagio rimanendo in silenzio e lasciando parlare il suo capitano.
    Il capo villaggio era un uomo vecchio, bassetto, calvo e con la barba lunga, aveva un piccolo neo proprio sopra l'occhio destro, portava degli occhiali spessi e aveva uno sguardo confuso e spaventato eppure risoluto, quasi paterno davanti ai due stranieri, gli occhi tuttavia erano vuoti, quasi come avesse visto troppo dolore per averne ancora paura; il vecchio mancava della mano sinistra ed aveva una grossa fasciatura su tutto il petto, evidentemente si era trovato faccia a faccia con questo demone, era fondamentale ottenere informazioni.
    Tae si diede due schiaffi mentali per cercare di riprendere la concentrazione, accennò un bel respiro, ricordandosi all'ultimo momento che non era proprio il caso e chiese all'uomo:
    alcuni di voi hanno tagli e ferite...insolite...mi pare di capire che questo demone attacchi violentemente e quasi alla cieca, ma le vostre sono ferite particolari...a quella donna mancano i piedi, questo vuol dire che questo demone si è fermato ed ha scelto di colpirla in punto non mortale...per farla soffrire...guardandomi in po' in torno posso dire che più volte ha scelto di non uccidere ma di ferire e basta...potrebbe confermarmi che questo mostro è in qualche modo senziente e non un invasato?




    Tae Nobunaga [Kiri]

    Chunnin
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    I

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    145OttimaleOttimale, attenta, eccitata, a disagio
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    Kunai x4Occhio Cibernetico
    Shuriken a Tre Punte x17Radiolina [indosso]
    //Cimice x3
    Rasoi x25Taccuino e Matita
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    FasciaSpada Larga [Kisame]Schiena
    Arma Leggera////
    Rotolo Minore////
    //////
    AbbigliamentoFasce di CuoioIndosso [Stinchi]
    AbbigliamentoGomitiereIndosso
    Gilet Kiri
    Armi da LancioAccessori
    Cartebomba x2Specchio
    //Pergamene Minori
    NoteCartabomba attaccata ad un kunai; Coprifronte legato alla coscia sinistra


    narrato - parlato - pensato
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    Edited by filippomustdie - 5/7/2019, 07:07
     
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    In quel casolare l’aria sapeva di sudore, sangue e disperazione. Al suo interno si erano rifugiati i pochi sopravvissuti al massacro nel villaggio e nei campi. A Yusuke bastò una breve occhiata per accorgersi che molti di loro, se non tutti, avevano subito un qualche tipo di ferita o mutilazione da parte del loro assalitore. Una donna anziana si dondolava avanti e indietro in un angolo, mormorando una litania senza senso che riempiva tutta la sala come un sordo lamento. Teneva le ginocchia rannicchiate al petto, le mani ossute artigliate contro la veste sporca, e aveva lo sguardo vitreo fisso contro il muro. Le erano stati amputati entrambi i piedi, e ad ogni dondolio raschiava i moncherini contro la fredda pietra del pavimento. Le bende che la fasciavano erano ormai a brandelli e davanti a lei si erano formate due tracce di sangue scuro, rinvigorite da ogni nuovo movimento della donna. Per qualche motivo, sembrava che nessuno dei presenti si prendesse la briga di farla smettere.
    Il bambino che avevano trovato nella risaia gli zoppicò accanto, accompagnato dal sordo toc della sua stampella. Zampettò tra le braccia di una donna – sua madre? – il cui braccio destro si interrompeva poco al di sotto della spalla. Yusuke deglutì e sentì il sapore della cenere strisciargli lungo la gola. "Per tutte le Fiamme… questo è un destino peggiore della morte." Essere lasciati indietro, costretti a ricordare ogni giorno e privati di una parte di sé che non sarebbe più tornata. "Ha risparmiato soltanto i vecchi, le donne e i bambini. Tra queste persone non c’è nessun uomo adulto." Quelli li avevano già incontrati, abbandonati tra le piante di riso o riversi agli angoli delle strade. Se glielo avessero chiesto, non avrebbe saputo dire chi dei due gruppi avesse ricevuto una sorte migliore.
    «Voi chi siete?» chiese una voce stanca.
    Yusuke si voltò verso destra in direzione della voce. Apparteneva ad un uomo calvo con una folta barba grigia striata di bianco. Indossava un paio di spessi occhiali rotondi ed aveva il petto ricoperto da garze e bende. Al collo portava un fazzolettone a cui stava appeso il braccio sinistro, privo di una mano. Nel girarsi notò che Tae sembrava parecchio scossa. Anche lei doveva essere rimasta turbata dal triste spettacolo che avevano davanti. Si appuntò mentalmente di dirle qualcosa, una volta usciti di lì.
    Abbassò lo sguardo sull’uomo. Da come lo guardavano gli altri, sembrava l’unica forma di autorità rimasta in quel luogo abbandonato dagli dèi.
    «Siamo Shinobi, venuti per indagare su quello che è successo qui. Io mi chiamo Yusuke», indicò prima sé stesso e poi la sua compagna, «mentre lei è Tae.»
    Il vecchio socchiuse gli occhi dietro alle lenti. «Ah… altri giovani mandati a morire.»
    Yusuke si avvicinò all’uomo. «In che senso altri
    «Voi non siete», l’uomo inspirò gonfiando il petto, come se respirare gli costasse molta fatica, «i primi che arrivano qui dalla capitale.
    «Chi altri è venuto prima di noi?»
    «Soldati della Corona, con l’armatura e tutto il resto. Almeno una ventina.»
    «Ha idea di dove siano andati, questi uomini?» lo incalzò Yusuke.
    Gli occhi dell’uomo si velarono di lacrime. «Sono andati a nord, a cercare… lui.
    Lo sospettava. La priorità di quei soldati non era prestare soccorso a quella povera gente, ma impedire che quel pazzo riducesse altri villaggi nelle stesse condizioni. E il loro compito era lo stesso, per quanto gli facesse venire la nausea l’idea di lasciare quei disperati chiusi tra quelle quattro mura. Non era sicuro di quanto ancora potevano sopravvivere, da soli.
    «Alcuni di voi hanno tagli e ferite...insolite...», intervenne Tae, «mi pare di capire che questo demone attacchi violentemente e quasi alla cieca, ma le vostre sono ferite particolari...»
    Yusuke trasalì. Per caso aveva appena pronunciato la parola demone…? Le scoccò un’occhiata ma lei non se ne accorse, troppo presa ad interrogare i sopravvissuti. Pronunciò quella parola una seconda volta e nella sala si diffuse un mormorio spaventato. La donna che abbracciava il bambino-guida lo strinse più forte, come se questo bastasse a tenerlo al sicuro dagli orrori che avevano visto.
    «Perché parlate di demoni, signora?», chiese la donna, la voce rotta dal pianto, «È questo che si è abbattuto sul nostro povero villaggio? Siamo stati maledetti…?»
    Il mormorio nella sala si trasformò in strepiti, pianti e singhiozzi. "Dannazione, Tae! Era una delle poche cose di cui mi ero raccomandato! Non creare il panico. Merda." Yusuke si morse la lingua, trattenendo a stento un’imprecazione. Allargò le braccia davanti a sé e si schiarì la voce.
    «Calmi, state calmi! Non c’è nessun demone di cui preoccuparsi, né qui né sul resto dell’isola.» Le grida e le lamentele si quietarono un poco, tornando ad flebile brusio. «Quello che la mia compagna stava cercando di dire», fulminò Tae con lo sguardo, «era che chi vi ha attaccati ha compiuto crimini talmente gravi da essere considerato come un demone. Ma chi vi ha ferito, chi vi ha strappato i vostri cari è umano. Questo posso assicurarvelo.»
    Yusuke sentì rizzarsi i peli alla base del collo. Mentire era così semplice… anche mentire a sé stessi, il più delle volte.
    «E noi siamo qui per fermarlo, prima che la scia di morte che si porta dietro diventi ancora più lunga. Perciò vi sarei grato se poteste fornici qualche informazione riguardo a quello che è successo qui. Ci sarebbe molto d’aiuto.»
    Abbassò le braccia e le appoggiò sui fianchi e fece correre lo sguardo su tutti i presenti. Molti di loro abbassarono lo sguardo. Nessuno rispose al suo appello e sulla sala calò il silenzio, interrotto soltanto dalla cupa litania della donna rimasta priva dei piedi. Il lento raschiare dei moncherini sulla pietra gli faceva accapponare la pelle. Yusuke fece ricadere le mani sui fianchi.
    «Come volete. Troveremo quell’uomo con o senza il vostro aiuto», si voltò e si avviò verso l’uscita, «Andiamo, Tae.»
    «Vi farete soltanto uccidere» riecheggiò la voce del capo-villaggio, alle sue spalle. «Come i nostri ragazzi, e come quei soldati.»
    Una mano appoggiata contro il legno del portone, Yusuke si girò di nuovo. «Con tutto il rispetto, signore, noi non siamo dei semplici soldati.»
    L’uomo rimase per qualche secondo con lo sguardo fisso sulla gruccia del bambino, appoggiata a terra accanto a lui. Sospirò, il volto greve.
    «D’accordo. Vi racconterò quello che posso.»
    «Grazie.» Yusuke annuì e si allontanò dal portone d’ingresso del casolare.
    Il vecchio chiuse gli occhi. «È arrivato di notte, circa una settimana fa. Io lo conoscevo: è un fattore che vive ad un paio di settimane di viaggio da qui. Quella notte però era diverso» Si interruppe ed una lacrima gli rigò il viso emaciato, scavando un solco sulla guancia sporca di polvere e sudore. «Aveva i capelli bianchi, troppo bianchi per un uomo della sua età, e i suoi occhi… quando mi ha guardato, non ho visto niente di umano in lui.»
    Si udì un singhiozzo provenire da qualche parte nella stanza. Yusuke alzò lo sguardo e vide una ragazza cercare di soffocarlo coprendosi la bocca con entrambe le mani. Si scostò la ciocca di capelli dal viso e si coprì la bocca a sua volta con la mano guantata, nascondendo un sospiro.
    «E poi c’era la spada», riprese il capo-villaggio, «ci ha abbattuti uno dopo l’altro, senza fermarsi a controllare se fossimo morti sotto i colpi del suo acciaio. Quando più nessuno poteva reggersi in piedi se n’è andato, così com’era venuto.»
    Yusuke decise di limitare i commenti allo stretto necessario per proseguire la missione. Era un po’ più facile, così.
    «È andato verso nord, giusto?»
    «Sì, esatto.»
    «E l’attacco è avvenuto circa una settimana fa, poco prima che lo squadrone di soldati passasse di qui a sua volta.»
    Più che una domanda era un’affermazione rivolta a sé stesso, ma l’uomo annuì comunque. Yusuke fece un piccolo inchino, rivolto a tutti loro.
    «Vi ringrazio per parlato con noi. Immagino lo sforzo che possa aver richiesto. Vi assicuro che quest’uomo pagherà per quello che ha fatto. Andiamo», aggiunse rivolto a Tae, ma senza incrociare il suo sguardo di proposito.
    «Aspettate! Un’ultima cosa.»
    Il vecchio si sollevò in piedi a fatica, anche se aveva la fortuna di possedere ancora entrambe le gambe. Gli era rimasto un solo sandalo, mentre l’altro piede era scalzo e ricoperto di piccoli tagli. Gli si avvicinò dondolando per una leggera zoppia e si fermò ad un palmo dal suo naso. Il suo fiato aveva quasi lo stesso puzzo acido dei corpi nei campi, ma si sforzò per non ritrarsi all’indietro.
    «Prima che tu vada ho un favore da chiederti, Shinobi.» L’uomo parlò a voce così basse che lui stesso dovette piegarsi per sentire meglio. «Puoi… ucciderci, per favore?»
    «Che cosa?» rispose Yusuke, a voce un po’ troppo alta.
    Solo allora si accorse che il viso dell’uomo era contratto in una maschera di sofferenza.
    «Ti prego… quella che ci rimane non è più vita. Saremmo dovuti morire anche noi, insieme agli altri.»
    Yusuke fece un passo indietro, ma gli occhi dell’uomo lo tenevano incollato a lui. Sembravano due pozzi scuri e senza fondo, una finestra sul buio che era rimasto dentro di lui. Gli afferrò un braccio con l’unica mano che gli restava. Per quanto fosse vecchio e spezzato, la presa era incredibilmente salda.
    «Lo farei io, ma non ne ho il coraggio», mormorò tra i singhiozzi, «Ti supplico. Liberaci da questa agonia.»
    «Io…» Yusuke si liberò della stretta, ed il suo sguardo si indurì. «Non posso farlo, mi dispiace. Perdonatemi.»
    Voltò le spalle a quelle persone per l’ultima volta ed uscì dal casolare, uscendo all’aria aperta dopo quelle che gli erano sembrate ore. Inspirò a pieni polmoni. Il fetore di morte che pervadeva il villaggio gli sembrava preferibile a passare un solo minuto di più tra quei disgraziati. Si passò entrambe le mani sul volto, sospirando. Alle sue spalle udì il passo leggero di Tae e si ricompose.
    «Che diavolo ti è preso, là dentro?», le sibilò senza voltarsi, «Pensavo di essere stato chiaro quando ho chiesto di non creare il panico tra queste persone. Hanno già sopportato abbastanza, anche senza di noi che blateriamo di demoni a sproposito.»

    ~Yusuke Uchiha
    ChakraFisicoMentale
    190Ottimale.Scosso.
    ~Equip
    SlotOggettoNote
    IndossataLame RetrattiliPolsi
    Rotolo MinoreScudoBraccio dx
    T. SupplFumogeni[5/5]Coscia dx
    ~Borsa
    Armi
    Kunai [8/10]Shuriken [16/20]
    Palla Luce [0/2]Palla Luce [2/2]
    Accessori
    Occhio CiberneticoMaschera Respiratoria
    Radiolina
    ~Gilet
    ArmiAccessori
    ~Note
    Note
    Sharingan ≈ Disattivato
    Due Palle Luce ≈ Legate a tre Kunai [2/2]
    Guanti ≈ Indossati
    Coprinaso in Bende ≈ Riposto
    Occhialoni ≈ Riposti

     
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    Poter tornare fuori era una benedizione: l'aria all'esterno non era certo più pulita rispetto al salone con i superstiti nel casolare, ma l'odore del sangue era molto più flebile, praticamente impercettibile, certo l'odore delle carcasse al sole e quello ferroso del sangue secco erano presenti ma almeno poteva sentirsi in controllo di se stessa; tuttavia la kunoichi aveva ancora dei giramenti di testa ed una leggera febbricità, si sentiva inoltre in balia di una sorta di tempesta emotiva, i suoi sentimenti erano contrastanti e contraddittori, era sollevata ma nello stesso tempo nervosa, imbarazzata e eccitata, non era mai stata in un luogo con un odore così forte e pregno di sangue, non le era capitato neanche di vederlo tanto spesso; cercava di giustificarsi dicendosi che, tutto sommato era stato un imprevisto, come poteva aspettarsi una scena del genere, come poter essere pronta per quella situazione, la prossima volta sarebbe andata meglio, eppure, era molto delusa da se stessa.
    Che diavolo ti è preso, là dentro? disse Yusuke con tono stizzito
    maledizione...
    Pensavo di essere stato chiaro quando ho chiesto di non creare il panico tra queste persone. Hanno già sopportato abbastanza, anche senza di noi che blateriamo di demoni a sproposito.
    ah diavolo, hai ragione capitano...ora che ho detto "demone", sono sicura che quel ragazzino a cui hanno tagliato via almeno tre chili di braccia e gambe non riuscirà a dormire questa notte...
    Tae si voltò immediatamente dal lato apposto, il suo viso divenne per un instante una maschera orrenda, digrignava i denti, le pupille si erano ristrette e non riusciva a smettere di sorridere; si coprì il viso con entrambe le mani e poi chiuse gli occhi. Stette in silenzio per quattro secondi, poi si voltò nuovamente verso Yusuke.
    Ti...ti chiedo scusa. Tu hai dato un ordine e io non l'ho rispettato, mi dispiace...mi sono spaventata.
    Si...mi sono spaventata da morire, ma non per quello che pensi tu,
    Ti assicuro che non capiterà più, il tono della kunoichi era sommesso e chiaramente dispiaciuto, si coprì il capo con il cappuccio, nonostante il caldo asfissiante del primo pomeriggio, e disse a voce bassa ma decisa,sappiamo dove è andato...non perdiamo tempo, qui non abbiamo più nulla da fare dopotutto...
    Il duo si lasciò alla spalle il villaggio e la sua disperazione, il loro compito era altrove.
    Il presunto demone sembrava avere una qualche sorta di piano, o più probabilmente, un "rituale", uno specifico modo di operare, difatti circa venti chilometri dopo i due shinobi si imbatterono in un nuovo villaggio, anche questo reso sostanzialmente fantasma: la situazione era pressoché identica, c'erano i segni del massacro lasciato dal demone dai capelli bianchi, sangue, morte e mutilazioni, pochi superstiti, tutti vecchi, donne e bambini e ancora quella frase "sangue per sangue". Cosa voleva dire? un ragazzo scriveva costantemente questa frase su una parete di un muretto lungo la strada principale del villaggio, aveva gli occhi spenti e l'animo assopito, di lui era rimasto solo un guscio vuoto e questa frase.
    Nel villaggio successivo invece la situazione cambio: dopo circa quaranta minuti, Tae e Yusuke trovarono un nuovo villaggio, intatto anche questo ma senza sopravvissuti.
    Donne e bambini devono essere stati evacuati prima che...
    Esattamente al centro del villaggio vi era la guardia reale, morti e ammassati a mo di collinetta: le ferite erano sempre le stesse, violente, ferali, scagliate con desiderio di offendere e rovinare; Tae fece lentamente il giro del cumulo di cadaveri, si guardò bene in torno, cercando qualcosa che potesse aiutarli nel capire di più il loro bersaglio, qualsiasi cosa.
    Questo tizio non è un invasato...ne sono sicura, ha qualcosa in mente..quantomeno ha un modo specifico di agire. Non uccide donne, vecchi e bambini ma sceglie di mutilarli, questo mi fa pensare che sia arrabbiato; potrebbe essere solo per sadismo, certo...ma, non so...mi pare si impegni parecchio, fa stragi da diverso tempo e non ha mai ucciso qualcuno che non fosse uomo...io ci vedo una ferrea dedizione nel voler ferire anche nello spirito, ci vedo odio. Inoltre le spade della guardia reale...sono quasi tutte spezzate...anche di questo sono convinta, ha un arma particolare, non è una katana qualsiasi...e come ti ho detto prima, credo sia l'oggetto di cui parlavano quegli shinobi al briefing...sono legati secondo me. Che ne pensi Yusuke san?
    i corpi stanno macerando...questi sono morti da parecchi giorni...meglio proseguire.
    Ormai stava diventando sera e il buio stava piano piano arrivando, i due si trovavano davanti un nuovo villaggio, ed anche questo presentava le stesse identiche condizioni, per Tae era ormai una certezza, questo demone voleva dimostrare qualcosa, tramite questi eccidi stava cercando di comunicare un messaggio, di parlare a chi seguiva le sue tracce o a chiunque passasse dov'era passato lui;
    certo che fossi stata confinata per chissà quanto tempo dentro un oggetto, anch'io sarei furiosa,
    Un uomo anziano, senza un braccio, naso e orecchie sedeva al centro della strada, beveva da una fiaschetta a forma di zucca legata al polso, era palesemente ubriaco, probabilmente sotto forte shock e a pieni polmoni cantava con voce spezzata una vecchia ballata:
    "La Morte schifosa, la Morte lasciva!
    La Morte! La Morte! La Morte che arriva!
    La Morte, la Morte, dolcissima e amara,
    la Morte che avanza nella notte chiara.
    La Morte di pietra, la Morte di neve
    la Morte che viene con passo lieve..."
    Buonasera signore... disse Tae inginocchiandosi di fronte all'anziano
    sto cercando la Morte, mi saprebbe dire dove posso trovarla?
    "la morte non ti troverà ragazzina, solo la spada...solo le gambe...le braccia...la morte...la morte non...
    ...Morte che dona, la Morte che prende,
    la Morte che ruba, la Morte che rende,
    la Morte che passa, la Morte che sta,
    la Morte che viene, la Morte che va.
    La Morte che arriva con il suo dolore,
    e avvolge ogni cosa con il suo fulgore"
    Tae allungò la mano e accarezzò dolcemente il viso sporco e rugoso dell'uomo, i suoi grossi occhi gialli fissavano con aria materna quelli di lui; sentiva nuovamente l'odore del sangue, le ferite dell'vecchio erano state sì medicate ma erano probabilmente fresche, ovviamente la situazione era diversa rispetto al primo villaggio, l' c'erano infatti circa una quindicina di feriti, ora uno solo, Tae riuscì quindi a mantenere un certo controllo, nonostante le pupille si assottigliarono ugualmente.
    Io sono venuta ad uccidere la morte signore...mi dica dov'è andata. Immediatamente gli occhi della ragazza squalo divennero freddi e risoluti, il tocco della sua mano era ancora gentile sulla guancia del vecchio ma il suo sguardo urlava tutt'altro.
    Si fidi di me signore...glielo prometto...quando avrò trovato la morte le riporterò la testa in regalo...mi faccia uccidere la morte signore, si fidi di me.
    "io...io...aaaah..." si lamentò lasciando scendere una lacrima
    "mi ha tagliato il braccio...poi mi ha fatto mettere in ginocchio...e mi tagliato il naso...poi mi ha tagliato le orecchie..."
    farò a lui tutto quello che lui ha fatto a voi...adesso...dov'è?
    Nord, indicò l'uomo, nella foresta, aveva attaccato il giorno prima. Gli shinobi si mossero immediatamente, non era opportuno perdere tempo per continuare il giorno dopo e dare al mostro la possibilità di allontanarsi o distruggere un altro villaggio, l'attacco sarebbe avvenuto quella notte stessa.
    Posso quasi sentire il tuo odore demone bianco...sono vicina...

    Tae Nobunaga [Kiri]

    Chunnin
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    ChakraFisicoMentale
    145OttimaleOttimale, attenta, determinata
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x4Occhio Cibernetico
    Shuriken a Tre Punte x17Radiolina [indosso]
    //Cimice x3
    Rasoi x25Taccuino e Matita
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    FasciaSpada Larga [Kisame]Schiena
    Arma Leggera////
    Rotolo Minore////
    //////
    AbbigliamentoFasce di CuoioIndosso [Stinchi]
    AbbigliamentoGomitiereIndosso
    Gilet Kiri
    Armi da LancioAccessori
    Cartebomba x2Specchio
    //Pergamene Minori
    NoteCartabomba attaccata ad un kunai; Coprifronte legato alla coscia sinistra


    narrato - parlato - pensato
    codice role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT







    So here you lie, in the belly of the shark...so fucking cold so fucking dark!
    !
    Code © El Gringo 89


    Edited by filippomustdie - 8/7/2019, 07:07
     
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    Improvvisamente un tuono scuote il cielo sopra di voi, pochi secondi dopo un lampo illumina le nuvole nere. Inizia a piovere, una piogga forte ma non così violenta da impedirvi di continuare il vostro inseguimento.
    Proseguite nella foresta, in cerca di tracce ma la pioggia vi ostacola nel ritrovare il percorso fatto dall'uomo. Solo grazie al fiuto di Tae, che continua a sentire il sentore di sangue nell'aria, riuscite a proseguire nella giusta direzione. Comincia ad avvicinarsi la sera.

    Ad un certo punto vi fermate. Avvertite che è vicino, siete appostati sui rami degli alberi e finalmente riuscite a vedere una figura di spalle nel bel mezzo della foresta: un uomo in kimono un tempo bianco e con ricami gialli ma ora scuro per la pioggia e le numerose macchie di sangue e terra. I capelli lunghi e sfibrati, bianchi e macchiati come il kimono stesso, prosegue imperterrito nella foresta, un passo dopo l'altro.
    Un altro lampo e riuscite a scorgere il bagliore dell'acciaio nella sua mano destra: la katana è sguainata e ondeggia al suo fianco. L'uomo non sembra essersi accorto di voi, sta proseguendo in avanti, deciso, un passo dopo l'altro. Vedete l'acqua che cola sull'arma è rosata, forse per via di una ferita aperta che fa colare il sangue dal braccio sulla lama, non riuscite a capire.
    Il lampo sparisce e tornate nella semioscurità del temporale, adesso però riuscite a scorgere qualcos'altro: un bagliore violaceo alla base della lama, sono glifi luminosi che risplendono nella pioggia ma non sono un linguaggio umano.

    Glustrod: riesci comunque ad orientarti nella foresta grazie a rametti spezzati e fili d'erba calpestati, oltre a numerose macchie di sangue sugli alberi, sembra che l'uomo non faccia nulla per nascondere il suo passaggio; la vista di esso però ti provoca un brivido lungo la schiena (usare lo sharingan ti permetterà di vedere che la sua riserva di chakra è insignificante, non quella di un ninja ma di un semplice civile ciò che ti turba di più però è che tutta è concentrata nella mano destra, quella che impugna la spada e non nel petto come una normale persona dovrebbe avere);
    Tae: più ti avvicini a lui e più il sentore del sangue aumenterà al punto da essere così forte che puoi sentirne il sapore del ferro in bocca ed la dolce consistenza salata sulla lingua.


    Decidete cosa fare e/o come approcciarlo (potete persino attaccare se volete) Un post a testa.
     
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    gLTBnnR
    Yusuke si sentiva come un giocatore che manda i suoi pezzi in territorio nemico senza sapere com’è disposta la scacchiera avversaria. La luna al primo quarto gettava una luce pallida ed evanescente sulle chiome degli alberi, che dondolavano mossi da un vento cattivo. Quel povero vecchio aveva detto che il suo assalitore si era inoltrato nella boscaglia soltanto la sera prima. Ormai erano vicini. Lo sentiva lui, e lo sentiva Tae. Dopo il loro piccolo battibecco non avevano parlato molto, e la ragazza gli sembrava più scura che mai. Nelle parole che aveva scambiato con il sopravvissuto aveva ritrovato la stessa brama di affrontare il demone che aveva scorto al Villaggio della Foglia, il giorno prima. Ora però aveva assunto toni più cupi, accentuati dal suo strano ed affilato aspetto e dal cappuccio calato in testa, nonostante l’afa opprimente. Tae desiderava uccidere il loro bersaglio, e non era sicuro che si trattasse soltanto di vendicare le vittime che aveva abbandonato lungo la strada.
    Una nuvola scura coprì lo spicchio di luna nel cielo, raggiungendo le nubi cariche di pioggia che si stavano addensando sopra le loro teste. Un fulmine squarciò il cielo e per un istante illuminò la vallata come fosse giorno. Seguì un boato assordante che fece tremare la terra sotto i suoi piedi. Cadde la pioggia e per la prima volta Yusuke invidiò Tae per quel suo cappuccio abbassato sulla fronte. Imprecò ad alta voce, il vento che sollevava i lembi del suo abito.
    «Meglio sbrigarsi, prima che la pioggia lavi ogni traccia!»
    Sollevò un braccio per ripararsi dalla pioggia e si addentrò nella foresta, camminando lungo il sentiero che si inoltrava tra gli alberi. Indicò a Tae una grossa macchia di sangue incrostato sulla corteccia di uno dei primi tronchi dopo l’ingresso. Si poteva distinguere quasi l’intero palmo di una mano ed un paio di dita, come se l’uomo vi si fosse appoggiato per scavalcare le radici sporgenti sul terreno. Non esattamente il tipo di traccia che si sarebbe aspettato da qualcuno che non vuole farsi trovare. Ma, dopotutto, la segretezza sembrava l’ultimo dei problemi di quell’individuo. "Bastardo. Sembra un dannato invito a seguirlo." Poco più avanti c’era un ramo contorto spezzato in due, reciso da un colpo troppo netto perché si fosse rotto per cause naturali. Yusuke avanzò e seguì quella che poteva essere un’altra macchia di sangue. Non era sicuro. Passò la mano lungo il tronco e scoprì che era soltanto terra. Rivolse il palmo all’insù e lasciò che la pioggia la lavasse via, mentre si guardava intorno alla ricerca di indizi. Niente. "Maledetta pioggia."
    «Ehi, Tae!» la chiamò, gridando al di sopra degli scrosci incessanti.
    Le fece cenno di salire sugli alberi e in un paio di balzi si nascose al di sotto di una chioma particolarmente ricca di foglie, appollaiandosi su un ramo abbastanza grosso perché potesse sorreggerli entrambi. Si passò le mani sulla faccia e tra i capelli, scrollandosi di dosso un po’ dell’acqua accumulata. Trattenne uno starnuto che emise come un sibilo soffocato.
    «Io non sono capace di rintracciare qualcuno a lunghe distanze», le spiegò, «ma tu prima l’hai fatto con quell’animale, giù nei campi. Puoi farlo di nuovo? Con questa pioggia non riesco ad orientarmi, qui in mezzo.»
    Le fece segno di fare strada e riprese l’esplorazione della foresta, saltando di ramo in ramo com’erano soliti fare gli Shinobi. Nonostante la pioggia che rendeva i rami più scivolosi, restava comunque un modo di viaggiare più rapido. Nella sua scacchiera mentale, afferrò l'Alfiere e il Generale d'Oro e li posizionò oltre la linea di promozione, in pieno territorio nemico. Qualche casella più in là, nel folto della foresta, li attendeva la Torre avversaria.

    * * *


    Yusuke si arrestò di colpo, aggrappandosi al ramo sia con le mani che con i piedi. Seguì lo sguardo di Tae giù lungo il sentiero. In principio non vide nulla, nella semioscurità della foresta. La pioggia continuava a cadere come tanti piccoli spilli ed il vento gli fischiava nelle orecchie, lì tra le fronde più alte in maniera maggiore rispetto a quando procedevano a terra. "Trovato!", esultò tra sé e sé. In mezzo agli alberi si faceva strada un uomo, aprendosi un varco tra la vegetazione quando la via si faceva più accidentata. Dava loro le spalle ma non c’era dubbio che si trattasse del loro demone. Indossava un kimono di cui non riusciva ad indovinare il colore, tanto era macchiato di sangue e sporcizia. Una volta doveva essere stato chiaro, prima che avesse luogo quella follia. Aveva i capelli lunghi, bianchi e mal tenuti. Come tutto il resto di lui, erano laceri e sporchi di sangue. L’uomo procedeva con calma, inamovibile nel suo percorso ma senza alcuna fretta apparente nell’attraversare la foresta. Aveva una destinazione, o il suo scopo era camminare finché i suoi piedi avessero trovato terra da calpestare e la sua lama carne da falciare?
    Un’altra folgore illuminò la foresta e l’acciaio della sua spada baluginò nella notte. Teneva l’arma sguainata e la utilizzava come una mannaia per farsi strada tra le piante. L’acqua che sgocciola dalla lama sembra tinta di rosa, eppure la katana era pulitissima e priva di sangue sul filo. Forse l’uomo era stato ferito, in uno degli attacchi ai villaggi? Di nuovo ripiombati nel buio della notte, Yusuke ci mise qualche istante per riabituarsi alla semioscurità della boscaglia. Fece un cenno a Tae e saltellò sul ramo successivo, stando attento a non fare rumore.
    Bikou Ninjutsu - Tecnica dell'Inseguimento Silenzioso
    GMON
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Supplementaria
    Grazie a questa tecnica è possibile concentrarsi maggiormente sul celare la propria presenza ed in particolare ridurre notevolmente la probabilità d'essere individuati durante un inseguimento. Grazie a questa tecnica è possibile usufruire al meglio degli oggetti circostanti per nascondere la propria presenza al nemico.
    Consumo: N/A

    Per il momento l’uomo non sembrava essersi accorto della loro presenza. Ora che era più vicino, riusciva a notare il bagliore pulsante alla base della lama. Lo immaginò come un cuore purpureo che batteva all’interno dell’arma, scandendo le funzioni vitale del suo ospite demoniaco. Un brivido gelido gli corse lungo la schiena. Yusuke scosse la testa, gocce d’acqua che schizzavano dalle punte dei capelli. "Non farti abbindolare. I demoni sono creature dei racconti." Concentrò lo sguardo sull’uomo misterioso ed attivò la sua Arte Oculare. Le sue iridi si tinsero del rosso dello Sharingan mentre scrutava l’individuo sotto di lui, ormai ad una manciata di metri di distanza.
    Sharingan Tre Tomoe
    nnXZZrc
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Doujutsu
    Sviluppata la terza Tomoe l'Uchiha può, nel caso si accorga di essere preda d'un Illusione, dissolverla istantaneamente, anche se a base uditiva nel caso in cui le suddette Illusioni coinvolgano il senso della vista; per illusioni di livello A o superiore, quando disperse, l'utilizzatore dovrà pagare un surplus di Chakra pari al costo del Genjutsu disperso a cui andrà sottratto il costo dello Sharingan. Può inoltre utilizzare qualsiasi Genjutsu semplicemente con lo Sharingan senza usare alcuna impostazione delle mani, se la vittima ne incrocia lo sguardo. Lo Sharingan dona capacità di preveggenza permettendo all'Uchiha di prevedere qualunque attacco fisico, movimento, Taijutsu e Ninjutsu e capire se è una tecnica a base elementale o meno, e di conseguenza l'elemento utilizzato per la tecnica. Tuttavia, ogni schivata o contromossa è vincolata ai limiti fisici dell'utilizzatore. E' possibile inoltre copiare qualsiasi Taijutsu, Ninjutsu e Genjutsu visto ed utilizzarli in combattimento fino al termine dello stesso.
    Consumo: 8 (A Turno)

    La sua riserva di Chakra era insignificante. Non avrebbe saputo come altro descriverla. Il capo-villaggio dei campi di riso aveva detto di conosce quell’uomo, un contadino da un villaggio non lontano. Quella storia aveva una minima conferma, dunque. Nessuno Shinobi avrebbe avuto una riserva così magra, persino più ridotta di quella di un Apprendista dell’Accademia. Ma allora, come mai neanche i soldati della Corona erano riusciti a fermarlo? Yusuke deglutì, il battito cardiaco che aumentava di pari passo con la sua inquietudine. E come mai tutto il suo Chakra era concentrato nella mano destra, quella che impugnava la spada?

    ~Yusuke Uchiha
    ChakraFisicoMentale
    190-8= 182Ottimale.Inquieto.
    ~Equip
    SlotOggettoNote
    IndossataLame RetrattiliPolsi
    Rotolo MinoreScudoBraccio dx
    T. SupplFumogeni[5/5]Coscia dx
    ~Borsa
    Armi
    Kunai [8/10]Shuriken [16/20]
    Palla Luce [0/2]Palla Luce [2/2]
    Accessori
    Occhio CiberneticoMaschera Respiratoria
    Radiolina
    ~Gilet
    ArmiAccessori
    ~Note
    Note
    Sharingan ≈ Disattivato
    Due Palle Luce ≈ Legate a tre Kunai [2/2]
    Guanti ≈ Indossati
    Coprinaso in Bende ≈ Riposto
    Occhialoni ≈ Riposti



    Edited by Glustrod - 8/7/2019, 17:16
     
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    Sembra che a questo tizio non interessi proprio passare inosservato...vuole essere trovato? per uccidere ancora? o forse qualcosa di più?...stai cercando di fare tutto questo "baccano" per attirare l'attenzione su di te maledetto? c'è qualcosa che sta accadendo su quest'isola e tu vuoi che tutto gli occhi siano puntati sull'invasato che fa stragi nelle campagne? oppure sto solo costruendo castelli in aria come al solito e tu...tu sei davvero solo un folle con una spada in mano? che delusione che mi daresti demone bianco...
    Ehi, Tae! disse Yusuke a gran voce, facendole segno di avvicinarsi
    Io non sono capace di rintracciare qualcuno a lunghe distanze ma tu prima l’hai fatto con quell'animale, giù nei campi. Puoi farlo di nuovo? Con questa pioggia non riesco ad orientarmi, qui in mezzo.
    Ce..certo Yusuke san...dammi un secondo...
    merda! c'avevo pensato anch'io ma...anche con tutta questa pioggia riesco a sentire quel maledetto profumo...sento il sangue dappertutto! ho una paura fottuta...amplificando il fiuto io...dai Tae! dimostra di essere una dura--- Muon Satsujin!
    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso

    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La tecnica consiste nell'individuare l'avversario utilizzando sensi alternativi alla vista, come l'udito o l'olfatto, e quindi muoversi silenziosamente attaccandolo, facendo leva sull'effetto sorpresa.
    Il fiuto dello Shinobi è paragonabile ad un neo Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso si segua una traccia di sangue si potrà però individuare sempre grazie al fiuto, con massima precisione l'avversario. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato, e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi in un rumore è elevata ed una carta-bomba potrebbe distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, ma solamente per pochi istanti. Nel caso vi siano presenti numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente sbagliare bersaglio visto che sono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potra essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Improvvisamente l'intera foresta iniziò a parlarle: animali al riparo nelle loro tane, i loro piccoli cuori spaventati dalla pioggia, lo gocce sulle foglie degli alberi e il sangue...una fortissima ondata di sangue, di gran lunga più intensa di quella fiutata nel primo villaggio. Poteva sentire ogni poro delle sua pelle dilatarsi, fremiti di piacere su ogni centimetro del suo corpo, gli occhi diventare strettissime fessure, la salivazione aumentava e un ghigno grottesco le si stampò sul viso e fu allora che si rese conto di una cosa, era pieno di sangue ovunque: lì su quel tronco, una grossa macchia di sangue, su quei cespugli, dalle foglie gocciolava del sangue misto alla pioggia, poi ancora lì su quella roccia, era circondata dal suo peggior nemico e amante.
    Kiga - Fame

    Sviluppatore: Tae Nobunaga
    Livello: E
    Tipo: Supplementaria
    Nonostante una prevenzione al limite dell’ossessione Tae prova un forte timore anche solo alla presenza del sangue, questo non perché ne sia effettivamente spaventata ma perché ne è sensibile alla vista: difatti quando le capiterà di vederlo, proveniente almeno da una ferita medio-grave, le si smuoverà una fame ossessiva e una forte libidine che si tradurrà in un sorriso nervoso oltre che un vistoso restringimento delle pupille.
    Consumo: N/A

    L'immediata sensazione euforica lasciò però velocemente spazio a dei dolorosi spasmi all'addome e allo stomaco, il quale si contorceva sfrenatamente, come infettato da un qualche virus...o da una fame profonda; si, la kunoichi si rese improvvisamente conto di avere fame, una gran fame, una di quelle che ti avrebbero fatto dimenticare di essere un essere umano, che male avrebbe fatto poi? cedere una sola volta in sedici anni, sentiva il sapore salato eppure dolce nella bocca, tanto ne era pregno l'aria, e come un martello nella sua testa pensieri tinti prendevano possesso della sua coscienza...e se per davvero per una volta avesse ceduto? chi avrebbe potuto biasimarla per un solo, piccolo, innocuo assaggio del suo capitan..NO! che diavolo sto pensando...io non sono questo, io non sono così. Vuoi fare la kunoichi stronza? vuoi diventare Mizukage? allora tira fuori gli attributi e comportati da professionista! concentrazione cazzo!
    Ok Yusuke san, ci sono...sento un forte odore provenire da quella direzione; disse Tae senza voltarsi
    ...è vicino, la nostra prenda è vicina...da qui in poi ci conviene procedere con attenzione.
    Bikou Ninjutsu - Tecnica dell'Inseguimento Silenzioso
    GVqe
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Supplementaria
    Grazie a questa tecnica è possibile concentrarsi maggiormente sul celare la propria presenza ed in particolare ridurre notevolmente la probabilità d'essere individuati durante un inseguimento. Grazie a questa tecnica è possibile usufruire al meglio degli oggetti circostanti per nascondere la propria presenza al nemico.
    Consumo: N/A

    Non ci volle molto, il loro bersaglio non era lontano e lì, vicino al cuore della foresta, i due potevano finalmente posare i loro occhi sul demone. Un uomo in kimono un tempo bianco, così come i suoi capelli lunghi e rovinati, camminava con noncuranza ma con passo deciso, come se fosse diretto da qualche parte; in mano aveva la famosa katana, la quale emanava una strana aura rosata, successivamente grazie all'aiuto della tempesta fu possibile notare dei segni su di essa, i quali erano proprio l'origine di tale energia. Finalmente ci incontriamo amico mio...finalmente ti ho trovato...
    Yusuke san... disse Tae sussurrando
    ho un'idea...lo attirerò in una trappola, se non dovesse bastare tu rimani nascosto più che puoi è osservalo. Se ti ho capito bene il tuo cervello è affilato almeno quanto la mia spada, studialo...
    Ti chiedo scusa Yusuke san, tu sei il mio capitano e ti rispetto...ma sono uno squalo che ha seguito per troppo tempo la sua prenda, non posso rischiare che tu mi ordini tu seguirla...
    Henge No Jutsu - Tecnica della Trasformazione
    GVoe
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo d'un cucciolo di cane ne tantomeno nulla di più grande d'un orso.
    Siccome la tecnica non cambia anche il peso dell'utilizzatore, bisogna fare attenzione. Ad esempio sarà si possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma di certo lanciarne più di uno nello stesso turno sarà impossibile per via dell'immenso sforzo richiesto per lanciare un soggetto che pesa dai 50 kg in su. Eventuali armi possedute dal soggetto saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa tecnica. Questa è considerata la tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve.
    Consumo: 1 (A Turno)

    Composti i sigilli Tae abbandono i suoi tratti tipici, zanne, occhi e branchie, modificò i suoi vestiti con dei semplici vestiti da contadina, un misto di quelli visti nei vari villaggio nei quali era stata lungo il percorso e scese giù dall'albero: si spostò verso la destra del demone, circa quindici metri e poi iniziò a correre goffamente nella sua direzione; arrivata a circa sei si lasciò cadere fingendo di inciampare.
    Kyai!! urlo con voce acuta
    oh...oh per gli dei... continuò guardando il demone bianco e fingendo di essere paralizzata dal terrore,
    chi..chi sei? oh no per gli dei, no, non uccidermi! ti prego io non voglio morire...sob sob;
    Tae si inginocchiò e iniziò, fingendo un forte pianto, a pregare "l'uomo" di risparmiarla.
    Mi sto giocando tutto...se tutto quello che ho dedotto fin'ora era sbagliato io sono morta...ma...mi sento convinta, lui non uccide i civili, li mutila, li fa soffrire...sono certa, non si lancerà contro di me, sono sicura, si avvicinerà e tenterà di mutilarmi...quando si avvicinerà abbastanza però...sarò io a colpire lui!
    La kunoichi era pronta, quando e se, il demone si fosse avvicinato lei sarebbe scattata e avrebbe tentato di abbatterlo velocemente con una letale combinazione puntando sulla velocità: lo stordirà con un pugno veloce, poi spazzata e terra e via di spada..liscio liscio.
    Reppuu - Onda d'Urto Inferiore
    Reppuu-OndadUrtoInferiore_zps1d371a54
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Taijutsu
    Grazie alla propria rapidità e velocità sarà possibile sferrare un calcio rotante basso che andrà a colpire la gamba d'appoggio del nemico facendolo cadere rovinosamente a terra oltre ad infliggergli un danno lieve.
    Consumo: 2

    Jinsokuna Senko wa - Pugno Rapido

    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Taijutsu
    Quest'attacco consiste in un pugno molto più rapido del normale. L'utilizzatore distende il braccio in un istante, per colpire in fretta e tornare in guardia. Poiché l'attacco sfrutta più la velocità che la potenza causa solo danni medio-lievi.
    Consumo: 2

    Furontosurasshu - Fendente Frontale
    GVV6
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Kenjutsu
    Questo Kenjutsu può essere eseguito mediante una wakizashi o una katana, o qualunque altra arma ne rispecchi le caratteristiche. Dopo una brevissima preparazione, che consiste nell'impugnare l'arma per circa due secondi, è poi possibile effettuare un fendente davanti a sé più veloce di due gradi rispetto all'utilizzatore. Se il colpo va a segno è capace di provocare una ferita almeno di media entità, anche se prende di striscio.
    Consumo: 4



    Tae Nobunaga [Kiri]

    Chunnin
    Mai sanguinare davanti agli squali...
    I

    ChakraFisicoMentale
    145 - 8 - 1 - 2 - 2 - 4 = 128OttimaleOttimale, attenta, determinata
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x4Occhio Cibernetico
    Shuriken a Tre Punte x17Radiolina [indosso]
    //Cimice x3
    Rasoi x25Taccuino e Matita
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    FasciaSpada Larga [Kisame]Schiena
    Arma Leggera////
    Rotolo Minore////
    //////
    AbbigliamentoFasce di CuoioIndosso [Stinchi]
    AbbigliamentoGomitiereIndosso
    Gilet Kiri
    Armi da LancioAccessori
    Cartebomba x2Specchio
    //Pergamene Minori
    NoteCartabomba attaccata ad un kunai; Coprifronte legato alla coscia sinistra


    narrato - parlato - pensato
    codice role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT







    So here you lie, in the belly of the shark...so fucking cold so fucking dark!
    !
    Code © El Gringo 89


    Edited by filippomustdie - 11/7/2019, 07:30
     
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    Dolore. Ogni cosa era dolore. Un dolore sordo, ritmico, battente come il pulsare di un enorme cuore che gli rimbombava in tutto il corpo. Mosse il piede in avanti, poi l'altro, ancora ed ancora. Ormai non riusciva più a identificare da quanto tempo stesse camminando. Sentiva ogni parte del corpo dolergli per il continuo sforzo, voleva sedersi, riposare, prendere fiato ma non poteva. No. Lei glielo impediva.
    Sangue per Sangue. Si ripeté sommessamente, in un sussurro così debole da sembrare quasi un sospiro. Ormai era tutto quello che ripeteva, tutto quello a cui pensava. Chiuse gli occhi. Lampi d'acciaio e fiamme, invasero la sua mente, le urla degli uomini che morivano ancora poteva sentirle nella sua testa. Quelle ed il sangue. Tutto quel sangue.
    Ormai i suoi abiti e la sua pelle era così pregni di esso che sentiva solo quell'odore, l'odore del sangue. Ogni cosa era macchiato da esso, ogni cosa tranne lei. Lei era immacolata. Abbassò lo sguardo, sulla sua mano così stretta intorno al manico da vedere il bianco sulle nocche ed avere le dita così irrigidite da non sentirle quasi più. Lei era immacolata, perfetta non un briciolo di sporcizia, né un graffio.
    Era bellissima.
    Mosse il piede, poi un altro ancora. Si fermò. Qualcosa urlò nella sua mente. Urla selvagge, l'odore del sangue nella sue narici si fece più forte, il suo battito cardiaco aumentò. Dilatò il petto ossuto su cui era possibile contare le costole ormai. Sapeva cosa significava tutto ciò.
    Battaglia.
    Qualcuno era vicino e Lei lo voleva. Voleva il loro sangue. Ruotò leggermente la testa, immobile i muscoli tesi come cavi d'acciaio, sottili eppure così forti e spessi. Ruotò l'intero corpo dilatando gli occhi cerchiati di nero dalla stanchezza e dal sudicio. Saettarono nell'aria, le narici si dilatarono di nuovo. Poteva sentirli, poteva sentire il loro sangue dalla loro pelle, poteva sentire il loro battito nelle sue orecchie.
    Gocce caddero sulla sua schiena, sui suoi capelli, facendo ruscellare l'acqua sul naso e sul mento.
    Erano suoi.
    Kyai! Urlò una voce alle sue spalle. Si girò di scatto, i capelli cadenti sul viso che schizzarono gocce d'acqua dappertutto, i suoi occhi segnati di nero cercarono quelli della persona che aveva parlato. Una donna, una ragazza in abiti semplici incespicò verso di lui. Qualcosa urlò nella sua testa, mentre socchiudeva gli occhi SANGUE!! La sua pelle candida che cede sotto il mio acciaio... Pensava mentre gli angoli della bocca si sollevavano rivelando due file di denti ed una lingua rossastra in un sorriso che nulla aveva di umano.
    oh...oh per gli dei... la donna cadde in ginocchio, terrorizzata. Aveva già visto tutto ciò, non gli importava più nulla ormai della loro suppliche. Sollevò la destra, la lama orizzontale al terreno, quella brillò sotto i lampi della tempesta.
    chi..chi sei? oh no per gli dei, no, non uccidermi! ti prego io non voglio morire...sob sob;
    Scattò in avanti, i piedi che macinavano i pochi metri tra loro. Si fermò ad un metro da lei, il sorriso ancora stampato in faccia.
    La donna scattò. La sua faccia si storse dalla rabbia. Bugie!!! Menzogne!!! Tradimento!!!! Urlava la voce nella sua testa. Sollevò l'Arma cercando di colpire la donna prima di venire raggiunto da un pugno rapido al petto che gli tolse il fiato. Subito quella spazzò le sue gambe, facendolo sbattere rovinosamente a terra.
    Schizzi di fango spruzzarono intorno a lui, la lama sbatté nell'erba ma la sua mano non mollò la presa. Non la mollava mai.
    Rotolò rapido come un felino mentre la lama della grossa spada si abbatteva nel fango, proprio dove pochi minuti prima stava la sua testa. In una contorsione che poco aveva di umano tornò in piedi mentre un paio di vertebre schiocchiavano e la sua faccia si contorceva dal dolore e dall'odio. Ci si sarebbe aspettato che si lanciasse su di lei in tutta la sua furia ma non lo fece. No.
    Il sangue gli diceva che c'era qualcun altro lì intorno, non aveva più voglia di giocare con loro. Avrebbe fatto in modo che anche lui si unisse alla festa. Scattò di lato, mirando proprio all'albero su cui sapeva stare il suo bersaglio e menò un fendente orizzontale sul tronco dello stesso.
    La lama si illuminò in un lampo di fulmine prima di farsi strada alla base dell'albero come se fosse stato burro. Uno scossone e poi la grossa quercia scivolò sul fianco, accasciandosi al suolo in un rombo di rami spezzati.
    I suoi occhi saettarono nell'aria.
    Dov'era???
    Eccolo! Trovò l'altro ninja in un battibaleno. Sorrise.
    Scattò in avanti. Saltando in un balzo di tre metri come se fosse la cosa più naturale del mondo. I suoi sandali sbatterono secchi sul legno del tronco caduto, poi saltò di nuovo. Roteò nell'aria in una piroetta letale con la lama all'esterno mentre calava sul ninja dai capelli neri in un affondo discendente perfetto mirava a tagliarlo in due parti uguali.
    Uno dopo l'altro, uno dopo l'altro tutti cadranno sotto di LEI!

    Status Fisico: emaciato; ferita medio-grave spalla dx; numerose ferite (dieci) lievi in tutto il corpo; cinque ferite medie sparse sul resto del corpo; ferita lieve petto, ferita lievissima gambe;
    Chakra: 10.
    Statistiche fisico-motorie di un ANBU

    LA LAMA può trapassare qualsiasi materiale solido (che non sia derivante da Jutsu ovviamente).

    Kimono Sudicio:
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    Sharingan Tre Tomoe
    nnXZZrc
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Doujutsu
    Sviluppata la terza Tomoe l'Uchiha può, nel caso si accorga di essere preda d'un Illusione, dissolverla istantaneamente, anche se a base uditiva nel caso in cui le suddette Illusioni coinvolgano il senso della vista; per illusioni di livello A o superiore, quando disperse, l'utilizzatore dovrà pagare un surplus di Chakra pari al costo del Genjutsu disperso a cui andrà sottratto il costo dello Sharingan. Può inoltre utilizzare qualsiasi Genjutsu semplicemente con lo Sharingan senza usare alcuna impostazione delle mani, se la vittima ne incrocia lo sguardo. Lo Sharingan dona capacità di preveggenza permettendo all'Uchiha di prevedere qualunque attacco fisico, movimento, Taijutsu e Ninjutsu e capire se è una tecnica a base elementale o meno, e di conseguenza l'elemento utilizzato per la tecnica. Tuttavia, ogni schivata o contromossa è vincolata ai limiti fisici dell'utilizzatore. E' possibile inoltre copiare qualsiasi Taijutsu, Ninjutsu e Genjutsu visto ed utilizzarli in combattimento fino al termine dello stesso.
    Consumo: 8 (A Turno)

    «Yusuke-san, ho un’idea…», bisbigliò Tae accanto a lui, «Lo attirerò in una trappola, se non dovesse bastare tu rimani nascosto più che puoi è osservalo.»
    Yusuke strisciò lungo il ramo per avvicinarsi a lei, la pioggia che gli gocciolava dal naso. «Un momento. C’è qualcosa nel suo Chakra che non—»
    «Se ti ho capito bene il tuo cervello è affilato almeno quanto la mia spada, studialo...»
    «Come?», sibilò Yusuke, allarmato dal tono della ragazza, «No, Tae: aspetta…!»
    Ma lei aveva già mutato il suo aspetto ed era corsa giù, lungo il tronco dell’albero. "Accidenti!", imprecò tra sé e sé. Sbatté un pugno contro il legno del ramo, protetto dai rumori della pioggia nella foresta. Era già la seconda occasione in cui Tae disobbediva ai suoi ordini, e questa volta poteva costarle molto più caro che con i sopravvissuti dei campi di riso. Dannazione. Si ingobbì, sporgendosi dal ramo nella penombra, attento a quanto accadeva di sotto. Espirò con studiata lentezza. Alla gerarchia avrebbero pensato più tardi. Il suo Alfiere mascherato da Pedone si avvicinò alla Torre nemica, le linee incrociate della scacchiera che si sovrapponevano al terreno della foresta. L’uomo si girò di scatto e la spada che emanò un sinistro bagliore violaceo. Yusuke artigliò il ramo con entrambe le mani, sbiancando le nocche per la tensione. Doveva intervenire, prima che accadesse a Tae quello che era successo ad Hiroyuki? Tutte e due le volte i suoi compagni erano stati troppo irruenti, e lui non aveva saputo proteggerli. Si morse il labbro inferiore e cambiò posizione, avanzando di un altro passo verso la fine del ramo. Se fosse saltato giù in quel momento non avrebbe fatto altro che rovinare il gioco di Tae, e da quella posizione non poteva lanciare nessuna Tecnica… non senza rischiare di colpire anche lei. Non era ancora il momento giusto. "Spero che tu sappia quello che fai, ragazza."
    La Torre sollevò la spada e scattò contro di lei. Era veloce, anche più di quanto avesse temuto. Tae guizzò in avanti e lo sorprese con un colpo in velocità, mandandolo gambe all’aria con una spazzata rasente il terreno. Yusuke si sorprese che stesse andando tutto così bene. La ragazza della Nebbia sguainò la sua grossa spada e la calò a terra per finire l’uomo, ma lui rotolò di lato evitando il colpo, che affondò nel fango reso molle dalla pioggia. La Torre si risollevò in piedi, contorcendo le membra in modo innaturale e doloroso. Yusuke piegò le labbra in una smorfia dolente. "Ora, Tae, è il momento della ritirata… portalo da me." Un tuono rimbombò in lontananza e lo spadaccino scattò di lato, non verso Tae ma… verso di lui. Yusuke sgranò gli occhi quando quello levò la spada e menò un fendente contro il tronco dell’albero sul quale si era appostato. La lama si illuminò del lampo del fulmine e si fece strada attraverso il legno senza incontrare alcuna resistenza. Come faceva ad essere così forte? La sua riserva di Chakra era inesistente! Il tronco si inclinò di lato, ormai privo della stabilità necessaria per restare in piedi. "Merda. Cosa mi ha tradito?" Forse si era sporto troppo dal suo nascondiglio, mentre cercava di tenere d'occhio Tae. Yusuke fece schioccare la lingua con disappunto. Aspettò che il ramo cominciasse a cadere e si lanciò in una capriola all’indietro. Atterrò lungo il tronco dell’albero accanto e lo usò per darsi la spinta per una seconda capriola, al termine della quale atterrò in mezzo all’erba e alla fanghiglia. L’albero crollò lungo disteso davanti a lui e la terra tremò sotto il rumore dei rami spezzati e del fogliame che si abbatteva al suolo. La caduta dell’albero liberò uno spicchio di cielo, e a Yusuke sembrò che avesse cominciato a piovere più forte.
    Si rialzò in piedi e gettò lo sguardo oltre l’albero caduto, che l’aveva separato dalle altre pedine in gioco. La Torre balzò sul grande tronco spezzato ed un lampo illuminò la foresta, gettando una luce spettrale sul suo volto ghignante. Si lanciò contro di lui, la presa salda sulla spada baluginante e il braccio levato all’esterno del corpo. Yusuke respinse il pensiero del tronco dell’albero tranciato di netto ed incrociò il suo sguardo, liberando il potere del suo Sharingan.
    Saimin Shitsubō - Delusione Ipnotica
    XLiGe4x
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Genjutsu
    Questo Genjutsu viene utilizzato in maniera difensiva per evitare un colpo derivante da un attacco fisico, Arma, Taijutsu, Kenjutsu o Ninjutsu portato con il corpo di livello B o inferiore (es. Pugno Raiton). L’utilizzatore potrà convincere il proprio avversario di trovarsi in un punto diverso da quello in cui è realmente, fino ad un massimo di tre metri dalla sua posizione reale, potendo quindi evitare un qualsiasi attacco successivo portato dallo stesso se sufficientemente fuori portata. L’Illusione risulta quindi come una versione illusoria e migliorata della Tecnica della Sostituzione, in cui la vittima crederà di mandare a segno il colpo prima di veder dissolvere il clone illusorio dello Shinobi. Perché il Jutsu abbia effetto, la vittima deve vederne almeno in parte la composizione dei Sigilli. Se ci si rende conto di essere sotto l'effetto di un'Illusione, è possibile interrompere il Genjutsu anzitempo subendo una ferita di media entità. Per tutta la durata della Tecnica l'utilizzatore risulta invisibile agli occhi della vittima e non può attaccarla in alcun modo in più, se non si sta utilizzando questa Tecnica tramite lo Sharingan, dovrà mantenere le mani impostate nel Sigillo del Montone.
    Consumo: 8

    L’uomo piroettò in aria in una danza di morte, le gocce d’acqua che roteavano intorno a lui. Calò il colpo sul nulla ad un paio di metri da lui, vittima della sua Arte Illusoria. Yusuke arretrò con un balzo e gridò al di sopra della pioggia e del vento.
    «Che c’è, la pioggia ti rende insicuro?», lo derise, con un ghigno che non gli apparteneva.
    Cercò di nuovo il suo sguardo e lanciò un secondo Genjutsu. Affidò al Chakra l’immagine spettrale di sé stesso che gli trapassava il cuore – se ancora ne aveva uno – con una mano, uccidendolo.
    "Andiamo, Tae! Dove sei finita!?"
    Magen: Shinzō no Senkō - Illusione Demoniaca: Trapasso del Cuore
    fctVLTW
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Genjutsu
    Tale tecnica necessita necessita che l'avversario guardi negli occhi l'utilizzatore, non sarà però necessario che siano visti i sigilli della stessa per fare effetto. La tecnica ha effetto immediatamente, poiché subito dopo aver visto negli occhi l'avversario apparirà davanti alla vittima uno spettro dello stesso composto di Chakra violaceo che perforerà con una mano il petto del ninja afferrandogli il cuore e stritolandoglielo. La tecnica dura tre secondi dal momento in cui appare lo spettro, durante i quali l'utilizzatore non potrà muoversi, né fare alcunché. Il bersaglio se subisce in pieno il Jutsu avvertirà un dolore al petto pari ad una ferita di entità mortale, che però svanirà allo scadere dei tre secondi. Al termine del Jutsu la sensazione di dolore sarà così potente da causare un malus fisico-motorio pari a tre gradi per un Turno che scenderanno a due gradi nel Turno successivo e infine un grado nel terzo, per poi sparire al termine dello stesso. Se utilizzata sui civili, questa tecnica porterà facilmente alla morte per shock dello stesso. L'Illusione può essere dissolta con il Kai prima dello scadere dei tre secondi, oppure con una ferita di medio-grave entità.
    Consumo: 15



    ~Yusuke Uchiha
    ChakraFisicoMentale
    182-8-8-15= 151Ottimale.Concentrato.
    ~Equip
    SlotOggettoNote
    IndossataLame RetrattiliPolsi
    Rotolo MinoreScudoBraccio dx
    T. SupplFumogeni[5/5]Coscia dx
    ~Borsa
    Armi
    Kunai [8/10]Shuriken [16/20]
    Palla Luce [0/2]Palla Luce [2/2]
    Accessori
    Occhio CiberneticoMaschera Respiratoria
    Radiolina
    ~Gilet
    ArmiAccessori
    ~Note
    Note
    Sharingan ≈Attivato
    Due Palle Luce ≈ Legate a due Kunai [2/2]
    Guanti ≈ Indossati
    Coprinaso in Bende ≈ Riposto
    Occhialoni ≈ Riposti



    Edited by Glustrod - 12/7/2019, 10:13
     
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45 replies since 30/6/2019, 21:39   1993 views
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