Toragakure - tra Reihou e Maguma

Kaori Mitarashi

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    Cronache delle Yukitora



    ~ Campo errante nelle Terre di Nessuno
    In seguito alla fuga da Kirigakure, Kaori non è ancora stata in grado di identificare quella che sarà la sua nuova stabile dimora. In attesa di ricongiungersi con il suo amato si è quindi ritrovata a vagare senza meta precisa all'interno delle terre di nessuno assieme ai suoi due compagni di viaggio. Quando la fortuna arride trovano una vecchia catapecchia da occupare, in caso contrario allestiscono bivacchi o campi di fortuna sotto alle stelle di Iwa.

    ~ Quartier Generale Yukitora
    Dopo aver eliminato l'Oyabun Kusari, Kaori si è autoproclamata nuova Oyabun di Maguma reclamando il diritto su tutti i possedimenti dell'uomo appena ucciso. Il palazzo principale in cui ha fondato il quartier generale delle Yukitora si trova nella zona nord est della città. Si tratta di un edificio a quattro piani piuttosto anonimo, circondato da un ampio giardino e delimitato da un muraglione con un'alta inferiata. I sotterranei si sviluppano in un dedalo di stanze e cunicoli, dove sono presenti anche diversi laboratori.

    ~ Toragakure
    In seguito alla morte di Agony ed alla fuga dalla prigione, Kaori e i suoi seguaci si sono insediati in un piccolo villaggio tra Reihou e Maguma, sono ancora una piccola realtà, ma con ottimi margini di crescita.

    Membri delle Yukitora



    ~ Atasuke
    iTxhN8v

    ~ Tarō Takeda
    V8r8IXo

    ~ Sasuke Nabare
    bwFS2mc

    ~ Yōjirō
    1SDcnHk

    ~ Hikari
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    Edited by Leeroy Gorshmit - 27/9/2022, 12:28
     
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    La camera d'ospedale in cui era stata ricoverata la Mitarashi cominciava a starle stretta. Era ormai più di una settimana che si trovava nella base del Covo e non vedeva l'ora di potersene andare da lì dentro, il test con il Bruno aveva sortito un buon risultato e in qualche maniera il suo corpo sembrava risponderle meglio di quanto non avesse mai fatto. Ancora non aveva ben compreso cosa avessero combinato su di lei quegli scienziati da strapazzo, ma di certo qualunque cosa fosse le aveva donato delle abilità sconvolgenti. I suoi tessuti sembravano essere diventati in grado di ripararsi in seguito a qualsiasi tipo di trauma e se già questo bastava per renderla più pericolosa di prima, i medici del covo erano pefino riusciti a donarle di nuovo la vista dall'occhio destro o per meglio dire a donarle un nuovo occhio destro.
    Ancora non aveva approfondito a dovere tutte le capacità acquisite grazie a quella sua nuova peculiarità genica, ma era certa che ci fossero ancora tante altre sorprese da scoprire. Lo zaino ai piedi del letto era ormai pronto da giorni e soltanto il debito che aveva con l'Handoru le aveva impedito di partire in anticipo, era però arrivato per lei il momento di levare le tende ed anche se il destino che le si riservava difronte non era certo dei più rosei, non poteva che affrontarlo a testa alta, così come aveva sempre fatto.
    Dalle informazioni che la ragazza aveva ricevuto dall'albino era chiaro che quella in cui si stava cacciando era una situazione potenzialmente mortale. Agony era infatti prigioniero in un piccolo distretto carcerario ai confini con il Paese del Fuoco, una struttura 'grigia' che si muoveva sul margine della legalità e catturava mukenin e civili in giro per le terre di nessuno rivendendoli al migliore offerente. I cinque grandi villaggi tolleravano questa pratica di favoreggiamento della schiavitù dato che spesso ritrovavano tra quelle mura ninja che si erano dati alla macchia e riuscivano quindi a mettere le mani sui loro traditori senza nemmeno dover mandare qualcuno alla loro ricerca. Il Twin risultava morto per gli archivi di Otogakure e questo di certo rappresentava un bel punto a suo favore, ma ciò nonostante non aveva molto tempo da perdere perché se qualcuno lo avesse dovuto riconoscere non ci sarebbe voluto molto prima che Oto reclamasse il suo traditore e a quel punto per lei sarebbe stato impensabile riuscire a recuperarlo all'interno del paese del riso.
    "Dovrebbe essere tutto a posto...credo di dover salutare Ishui prima di andare..."
    Per quanto non nutrisse certo un grande amore nei confronti di quel gruppo di mukenin, doveva ammettere che il bruno era stato gentile con lei, non solo aveva collaborato all'operazione che le aveva donato nuova vita, ma allo stesso tempo si era prodigato a farla rimettere in piedi e a recuperare funzionalità, senza di lui di certo la sua riabilitazione non sarebbe stata così rapida. Ovviamente non poteva certo fidarsi di lui, così come non poteva fidarsi di nessuno in quelle terre, ma non era certo una sprovveduta e sapeva bene di non avere altre possibilità se non quella di fare affidamento ai soli che le si erano mostrati in maniera amichevole. Hikari purtroppo non aveva avuto la sua fortuna e nonostante gli interventi del Covo non era riuscita a recuperare la propria coscienza, gli scienziati le avevano assicurato che avrebbero fatto il possibile per lei, ma allo stesso tempo le avevano consigliato di non farsi troppe illusioni, se loro non fossero riusciti con i loro mezzi a farla guarire, probabilmente per lei non ci sarebbe stata più speranza.
    Una parte di lei odiava quegli uomini per essere riusciti a fare i miracoli con lei e non essere invece riusciti a far nulla per la sua amica, ma d'altro canto non era nemmeno colpa loro, la colpa era tutta sua che non era riuscita a proteggerla.
    "Chissà dove si è cacciato..."
    Le era stato rilasciato un lasciapassare temporaneo per la sua permanenza al covo ed anche se aveva delle autorizzazioni d'accesso estremamente limitate questo le aveva concesso di sentirsi un po'meno in prigione, girovagando per i corridoi alla ricerca del Baitei si diresse al laboratorio in cui le era sembrato solito affaccendarsi, con la speranza di trovarlo. Se da una parte aveva chiesto a Supaku di vegliare su Hikari fino al suo ritorno, dall'altra aveva tutta l'intenzione di fare lo stesso con il bruno, quattro occhi erano decisamente meglio di due e nel momento in cui erano occhi indipendenti che non sapevano della presenza l'uno dell'altro poteva almeno sperare che uno dei due mantenesse fede alla parola data, il problema ora era solamente trovare l'infantile gigante.
    "Ishui? sei qui?"

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    Ishui era concentrato nell'analizzare la cuccagna di organi che gli aveva consegnato Bengoshi. Un cesto pieno di magie e misteri tra cui il Bruno doveva riconoscere quelli ancora utili e quelli che potevano esser dati in pasto alle bestie. Avere sempre a disposizione un buon ammontare di pezzi di ricambio era una cosa fondamentale per gli scienziati del Covo che in questo modo potevano assicurare i propri servizi ai pazienti più facoltosi. Il manipolatore del Doton aveva cominciato il suo tirocinio per apprendere al massimo le skill necessarie a far parte della troupe medica d'eccellenza delCovo. Il principale compito del Mukenin di Oto, e quello in cui al momento eccelleva, al momento era quello di imprimere il Segno Maledetto a coloro che avrebbero potuto permettersi il suo prezzo.
    Il Bruno al momento si stava addentrando sempre di più nella conoscenza di questa sua capacità e stava ampliando la sua conoscenza sull'argomento Juin Jutsu andando a studiare gli antichi esperimenti dell'Otogakure del passato. Esperimenti portati avanti in un periodo in cui il Villaggio del Suono si muoveva in territori oscuri e talvolta privi di morale. Le mani, avvolte in un paio di guanti in lattice, avevano cominciare a tastare un fegato bello ciccioso che aveva visto tempi migliori. Prima di gettare quell'organo nella pila degli scarti il Ninja aveva apposto le sue mani in modo da utilizzare la Shōsen Jutsu e provare a rivitalizzarlo e provare a curarlo.
    Mentre stava per andare ad eseguire i sigilli utili per l'utilizzo della Tecnica del Palmo Mistico il Baitei era stato interrotto da una voce femminile che oramai aveva imparato a conoscere: quella della Kunoichi di Kiri Kaori Mitarashi. «Hei, Kaori... Che ci fai qui?» Gli aveva risposto il Manipolatore del Doton interrompendo i movimenti delle mani e cominciando ad interessarsi alla nuova arrivata. "Questi compiti tediosi possono aspettare..." Si era detto mentre si alzava e si toglieva i guanti di lattice andando ad appoggiarli sull'alto tavolo su cui stava studiando.
    Ishui indossava un lungo camice bianco, tipico dell'equipe medica del Covo, che lasciava scoperto la sua solita maglia marrone dall colletto squadrato. Questo era un comportamento che Bengoshi gli avrebbe sicuramente sanzionato ma il Bruno non amava la sensazione di costrizione che gli dava quell'indumento. Le gambe, invece, erano fasciate in un pantalone nero che gli arrivava all'altezza di metà polpaccio. Gettandosi uno sguardo alle spalle il Portatore dello Zerocode si era ricordato dello schifo che stava analizzando e del fatto che questo avrebbe potuto metter a disagio la nuova arrivata. Così, con nonchalance il giovane aveva proposto alla Kunoichi di spostarsi. «Per me è giunto il momento di una pausa, vorresti seguirmi per un té?» Così si era avviato verso la porta della stanza con l'intenzione di dirigersi verso la mensa comune.

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    "Hei, Kaori... Che ci fai qui?"
    Sentendo la voce del bruno la giovane si fece più avanti e per qualche strana ragione la scena che le si presentò non la stupì per niente. In quel breve tempo passato nel Covo aveva imparato ad accettarne le stranezze, per quanto potessero essere disgustose. Certo non poteva dire di comprenderle, ma l'immagine del medico alle prese con una cesta di organi non la stupì quanto avrebbe potuto fare soltanto una settimana prima. La fuga le aveva insegnato quanto fosse disposta ad alzare l'asticella pur di ottenere quello che voleva ed una volta iniziato non era poi così difficile continuare a sollevarla. In parte temeva che nel giro di qualche anno in quelle terre non sarebbe più stata nemmeno in grado di ricordare di averla avuta un'asticella.
    "Per me è giunto il momento di una pausa, vorresti seguirmi per un té?"
    La ragazza non poté evitare di rispondere con un sorriso, quel dualismo all'interno dell'altro l'aveva colpita fin da subito, sé talvolta i suoi modi potevano essere infantili e bambineschi, altrettanto spesso risultava freddo e sadico. Nel complesso non sapeva se lo avrebbe potuto ritenere una brava persona, forse il suo semplice appartenere al covo lo rendeva l'esatto opposto, ma grazie a lui il suo corpo era tornato integro e aveva recuperato tutte le sue funzioni e questa è una cosa che non avrebbe mai potuto dimenticare. La ragazza che si trovava in quel momento davanti al Baitei era forse in parte diversa da quella che era entrata al covo in barella. Di certo era cambiata fisicamente, il corpo per la metà destra color latte ed i capelli screziati di verde nella parte terminale non erano l'unica differenza, anche l'occhio dorato che spuntava laddove una volta stava un'orbita vuota era una novità che doveva al bruno e al team medico, la cicatrice che lo circondava perdurava però a monito di ciò che era stato.
    "Un tè lo prendo volentieri... Sono qui perché sto partire... C'è una persona che devo salvare a tutti i costi, ma la sfida che mi aspetta potrebbe essere più grande di me, se così fosse ho un favore da chiederti... So che tu non mi devi niente, ma Hikari è finita in quelle condizioni per colpa mia... Questi sono per te, veglia su di lei fino al mio ritorno e tutto ciò che vi è sigillato dentro sarà tuo, non è una fortuna, ma sono certa che vada ben oltre le tue ricompense per servizi ben più gravosi e pericolosi... Se non dovessi ritornare sono certa che troverai qualcuno esperto di sigilli che sia in grado di forzarlo..."
    La ragazza iniziò il discorso mentre i due si dirigevano verso la mensa e quando erano ormai nell'enorme salone prese tre pezzi di carta e li pose su uno dei tavoli, all'apparenza erano normali pezzi di carta, ma il sigilli che recavano era stato impresso da Agony ed era servito a sigillare all'interno della semplice carta ricchezze ben più cospicue, Kaori aveva un plico di quei fogli, alcuni nascondevano contanti, altri oggetti preziosi, tutto quello che i due erano riusciti a racimolare per la loro vita nelle terre di nessuno. I tre pezzi in questione portavano con sé una mezza dozzina di migliaia di Ryo ciascuno, una somma che mai il bruno avrebbe potuto accumulare così facilmente.
    Dando all'altro il tempo di assimilare la sua richiesta e riflettere sulla risposta, la ragazza si portò verso una teiera e cominciò a far scaldare l'acqua. A casa sua aveva una buona quantità di tè pregiati, ma temeva che la mensa comune del covo non disponesse di una tale varietà.
    "Dove lo tenete il tè qui dentro?"


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    Mentre Ishui conduceva Kaori verso la mensa comune la giovane donna aveva cominciato a parlare. La neo-Mukenin aveva deciso di partire per andare a salvare una persona. Una persona, stando alle sue parole, molto importante. La Kunoichi di Kirigakure aveva lasciato nel Covo qualcosa a cui non avrebbe rinunciato facilmente, la sua compagna Hikari. Per questo la donna aveva deciso di offrire al Baitei tre pezzi di carta, su cui vi erano impressi dei sigilli di contenimento, per tenere d'occhio la sua compagna. "Interessante..." Aveva pensato il giovane di Oto pregustando le ricchezze che avrebbe potuto ottenere nel prossimo futuro.
    Arrivati all'interno della mensa comune la Mukenin si era portata verso la teiera cominciando a scaldare l'acqua. I sigilli erano stati adagiati sul tavolo lasciando al Bruno la possibilità di sognare sulle sue future ricchezze. «E' in quel mobile...» Aveva detto indicando un armadio accanto al fornello su cui era stato posto il bollitore. All'interno di quel mobile erano stipate delle semplici tazze da te e una selezione di tè. «... Serviti pure. A me va benissimo quello che prendi anche tu.»
    Quando la giovane donna si era accomodata portando il tè il Manipolatore del Doton aveva cominciato a parlarle in maniera più seria. «Il compenso per questo lavoro mi sembra più che adeguato... Puoi star pur certa che la tua amica è in buone mani.» Lo sguardo dell'ex-Special Jounin era caduto inevitabilmente sui sigilli cominciando a riflettere ad alta voce. «Ad ogni modo... Sarebbe un bel problema se non riuscissi a tornare...» Mentre parlava aveva riflettuto: "Se dovvessi far forzare questi sigilli dovrei condividere i miei intoriti e mi perderei la possibilità di una nuova entrata." A questo pensiero il Mukenin aveva sorriso per un istante mentre avvicinava la tazza alla bocca prima di lanciare la sua proposta indecente. «Potrei aiuare anche la tua ricerca andando a potenziare il tuo corpo ulteriormente. Hai mai sentito parlare del Juin Jutsu?» Dopo una pausa, utile per notare la reazione della sua interlocutrice, Ishui era tornato a parlare in modo da spiegare ciò che aveva in mente. «Si tratta di una tecnica unica proveniente da Otogakure no Sato che potenzia il corpo e la stamina dell'utilizzatore. In questo modo avresti maggiori probabilità di riuscita all'interno della tua missione per salvare la persona a cui tieni così tanto.» Detto questo aveva continuato a bere dando la possibilità alla donna di dimostrarsi o meno interessata alla sua proposta.

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    "E' in quel mobile... Serviti pure. A me va benissimo quello che prendi anche tu."
    Il bruno le aveva risposto indicando il luogo in cui veniva tenuto il necessario per il tè e mentre il bollitore si scaldava, la giovane provvide a recuperare un paio di tazze, scegliendo con attenzione il tè da gustare. Così come aveva pensato la scelta, seppur abbastanza varia, era solo su prodotti di qualità mediocre, d'altronde si trovava nelle terre di nessuno e probabilmente avrebbe dovuto abituarsi ad abbandonare per sempre i fasti che poteva concedersi quando ancora era una kunoichi regolare di buona famiglia. Bella grazia che avesse del vero tè da gustare in vere tazze.
    In silenzio la giovane aspettò che il bollitore fischiasse, per poi toglierlo dal fornello e inserirvi il colino a maglia fine ben riempito di foglie secche. L'aroma e il colore cominciarono a distribuirsi nell'acqua bollente e a passo fermo la giovane si avvicinò al mukenin che ancora sembrava riflettere sulla sua offerta. Il silenzio faceva alzare la tensione nell'aria, ma c'era un qualcosa nel mukenin medico che le rendeva difficile tenere alta la guardia, faticava a vederlo come una vera minaccia.
    Appena ebbe finito di versare il liquido bollente nelle due tazze e si fu seduta, l'altro entrò subito nel vivo. Accettava la missione che lei gli stava commissionando e anzi parve preoccuparsi della sua incolumità. Per un attimo la giovane rimase sorpresa di una simile attenzione, ma ben presto capì che quelle del bruno non erano altro che parole di convenienza.
    "Potrei aiuare anche la tua ricerca andando a potenziare il tuo corpo ulteriormente. Hai mai sentito parlare del Juin Jutsu?"
    Per un istante Kaori non seppe cosa dire, portò la tazza alle labbra per giustificare il silenzio, mentre il mukenin continuava nel suo discorso. Quasi ignorò quello che le stava raccontando dato che aveva già avuto a che fare più volte con il segno maledetto e lo stesso Agony lo possedeva. Non sapeva nel dettaglio in cosa consistesse, ma le storie che aveva sentito a riguardo erano tutte piuttosto raccapriccianti, quel segno di morte accompagnava Otogakure da tempi immemori ed era strettamente legato alla morte. Ishui aveva raccontato il bello del segno ignorandone volutamente i lati oscuri, ma lei aveva paura di ciò che quell'offerta rappresentava. Quel segno di sudditanza era stato apposto ad Agony dal Kokage stesso, vista la facilità con cui il suo amante aveva tradito il villaggio non c'era il rischio che potesse in qualche maniera sopprimere la volontà di chi portava, ma era più l'aspetto di debito verso Ishui, verso il Covo, a preoccuparla. Supaku era stato chiaro su come funzionassero le cose in quel posto, loro ti davano qualcosa e tu ripagavi con i tuoi servigi, le avrebbero offerto sempre più potere e sarebbe stato semplice infilarsi in una spirale viziosa da cui non avrebbe più saputo uscire. Sarebbe stata per sempre una pedina di quei criminali.
    Mentalmente la giovane maledì sé stessa, avrebbe dovuto declinare l'offerta e andarsene il prima possibile, avrebbe voluto farlo. Ishui aveva però fatto perno sulla leva giusta e una parte di lei non riusciva a lasciarle dire di no. La prospettiva di poter usare quel potere per salvare Agony la tormentava e quando ebbe finito la tazza di tè, con essa finì pure il tempo per tergiversare. Il suo cervello macinava idee una dietro l'altra e alla fine si arrese.
    "Il Juin Jutsu... Wow, mi stai offrendo uno dei più grandi segreti della tua terra natia... E di certo sai su quali sentimenti far leva per mercanteggiare, te lo riconosco... Non nego di aver bisogno di quel potere, ma di certo non sarà gratis... Qual è il prezzo? Non ho intenzione di diventare per sempre una pedina del Covo, non voglio avere nulla a che fare con i vostri traffici, se ti sta bene questa resterà una trattativa privata, tra me e te... Cosa vuoi?"
    Il viso della ragazza si era fatto scuro e serio mentre giocava tutte le sue carte rendendo chiara la sua mano. Non poteva far altro che sperare nell'avidità del bruno e soprattutto di possedere qualcosa che lo interessasse a sufficienza.

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    Ishui aveva portato la tazza offertagli da Kaori alle labbra mentre attendeva la risposta della donna. Sapeva, in cuor suo, di aver fatto centro. Aveva compreso l'importanza del rapporto che la donna aveva con la persona che voleva salvare ed era riuscito a far leva sul suo senso di protezione. Il potere di tramandare il Juuin Jutsu, per anni bramato delle nazioni Ninja, era uno dei segreti più gelosamente covati all'interno del Villaggio di Otogakure. E la sola esistenza e conoscenza del Baitei rappresentava un crimine che il villaggio ninja del Paese del Riso non avrebbe mai perdonato. Ad ogni modo la Kunoichi aveva riflettuto ampiamente su quella proposta, forse frettolosa, estremamente allettante. Kaori aveva riconosciuto lo slancio da venditore abusivo sviluppato in anni di mercatini in quel di Butai ed aveva rilanciato con fermezza.
    La Mitarashi non aveva bisogno della protezione del Covo, a differenza del Bruno, e non aveva intenzione di legarsi strettamente con quell'organizzazione in cui venivano esauditi i sogni più folli ma a carissimo prezzo. Alla richiesta della donna di aprire una sorta di trattativa il Manipolatore del Doton non si era fatto trovare impreparato. Così, dopo un ennesimo sorso di té il giovane aveva cominciato a parlare guardando il volto della sua paziente.
    «Al momento non sono i soldi che mi interessano.» Aveva detto riorganizzando le idee. «Ho avuto più volte a che fare con Shinobi provenienti dal ridente...» Mentre parlava aveva posto l'enfasi su quell'ultima parola. «villaggio di Kirigakure. Avversari che si sono sempre rivelati estremamente ostici per la loro fastidiosissima tendenza di celarsi all'interno di una fitta nebbia.» Una pausa utile per bere un sorso di té prima di affondare l'ultimo colpo e fare la sua velata richiesta. «Suppongo che all'interno del tuo villaggio venga tramandata una qualche abilità utile a non risentire di quel fastidioso impedimento...» Sulle labbra gli era apparso un sorriso leggermente infantile come se fosse in attesa di leggere il nuovo capitolo del suo fumetto preferito. «Potremmo fare uno scambio di segreti.»
    Così dicendo aveva guardato Kaori intensamente mentre pensava. "Spero di non esser stato troppo sfacciato. Alcuni Mukenin, soprattutto se 'freschi' fanno molta fatica a condividere i segreti della propria terra natia."

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    C'era stato un tempo in cui Kaori ambiva ai pieni poteri, durante l'adolescenza e nella prima parte della sua vita da kunoichi era stato quello il suo scopo, diventare sempre più forte. L'oscurità che la divorava voleva che lei avesse il potere di incanalarla per distruggere i suoi nemici, ma nel tempo qualcosa era cambiato. Lei era cambiata. Purtroppo però, come in una sorta di eterno ritorno, la vita la stava mettendo nuovamente difronte al potere ed alle sue lusinghe. Questa volta però era la necessità a guidarla, a giudicare dalle informazioni ricevute da Supaku, Agony era rinchiuso in una prigione vicino a Reihou ed aveva bisogno di tutte le risorse possibili per poter sperare di riuscire a liberarlo.
    In quell'istante la risorsa che le si prospettava davanti era un potere antico e pericoloso, un potere che aveva corroso fino alla morte generazioni di Ninja provenienti da Otogakure. D'altro canto era anche un potere cui il suo stesso amante aveva saputo resistere e dominare, lei non sarebbe stata da meno e di certo non si sarebbe tirata indietro considerando che avrebbe potuto aumentare le sue possibilità di riuscire a salvarlo.
    "Al momento non sono i soldi che mi interessano."
    Per un attimo un brivido freddo le percorse la schiena dato che aveva paura di dove potesse andare a parare il bruno, le parole di Supaku riguardo ai metodi del Covo le ronzavano limpide nella testa ed aveva paura che Ishui potesse in qualche maniera cercare di farla sprofondare più a fondo in quella melmosa associazione. Per fortuna però non sembrò essere quello il caso, l'egoismo del Baitei aveva preso il sopravvento e man mano che parlava lei aveva sempre più chiaro dove volesse andare a parare e senza volerlo si ritrovò a sorridere amaramente.
    Quello che il mukenin le stava proponendo era uno scambio, di per sé non troppo dissimile da quello che aveva fatto con l'Handoru, ma in questo caso due traditori si sarebbero scambiati il più grande segreto dei rispettivi villaggi. Ancora una volta la giovane si ritrovò a riflettere su quanto fosse cambiata la sua vita in così poco tempo, se un anno prima qualcuno fuori da Kirigakure le avesse proposto di insegnargli la Muon gli avrebbe tagliato la testa o in alternativa avrebbe forse preferito morire piuttosto che tradire il suo villaggio. Ora invece avrebbe ripetuto lo stesso tradimento per la seconda volta nell'arco di poco più di ventiquattr'ore e nemmeno un filo di pentimento attraversava la sua anima.
    "Suppongo che all'interno del tuo villaggio venga tramandata una qualche abilità utile a non risentire di quel fastidioso impedimento...Potremmo fare uno scambio di segreti."
    La ragazza rimase in silenzio, mentre il Baitei confermava le sue congetture e per qualche secondo fece ruotare la tazza di tè sul piattino di ceramica, per poi fare un lungo sorso e terminare tutto il liquido contenuto al suo interno. La mano destra batté sul tavolo mentre lei si sollevava in piedi e gli occhi bicromi si fissarono in quelli scuri del mukenin. Il sorriso sul suo volto si allargò.
    "Siete proprio tutti degli egoisti avari e voraci qui dentro eh? Quello che tu mi proponi è di donarmi il potere più oscuro e segreto di Otogakure, in cambio ti consegnerò quello di Kirigakure... Probabilmente una volta morti marciremo entrambi all'inferno Ishui Baitei, ma sono certa che non sarà per questo... Facciamolo, imprimimi il segno e ti insegnerò i segreti della Muon Satsujin... Però facciamolo subito!"
    Con quelle ultime parole la giovane si alzò dal tavolo e si diresse verso l'uscita della sala da pranzo, aveva notato un paio di laboratori con poltrone per esperimenti poco prima dell'ingresso ed era certa che sarebbe stato un buon punto in cui fare qualsiasi cosa fosse stata richiesta al Baitei per imprimerle il Segno Maledetto.

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    Edited by Leeroy Gorshmit - 24/6/2021, 14:27
     
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    POST D'APPRENDIMENTO CS.ANBU -> Hyouton: Makyō Hyōshō - Tecnica degli Specchi Diabolici
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    L'ultima settimana era stata estenuante. L'uccisione di Kusari non era stato che l'inizio e il lavoro da fare per consolidare la sua posizione ed il potere delle Yukitora. Atasuke e Nobaro si erano impegnati al massimo per darle supporto, ma alla fine tutte le decisioni ricadevano su di lei e tutto il lavoro fatto fino a quel momento si faceva sentire più di quanto non avrebbe potuto immaginare. Aveva dovuto vedere Sasuke Nabare quasi ogni giorno per mettere in essere tutti i preparativi, ma finalmente tutti i pezzi del puzzle stavano andando a incastrarsi al loro posto e ben presto il suo obiettivo finale sarebbe stato raggiunto.
    "Sto diventando vecchia per queste cose!"
    Nel suo appartamento all'interno del palazzo, Kaori si stava concedendo un bicchiere di Whyskey. L'ex-Oyabun aveva una riserva niente male nelle sue cantine, probabilmente prima di impazzire e diventare quell'essere inquietante che aveva conosciuto doveva avere dei buoni gusti almeno per quanto riguardava gli alcolici di qualità.
    Un'altra cosa che Kusari sicuramente apprezzava erano le comodità, l'enorme baldacchino aveva infatti il materasso più comodo che lei si fosse mai trovata a sperimentare. A passi lenti lo raggiunse e con un'ultima golata svuotò il bicchiere, poggiandolo sul comodino andò a sdraiarsi sistemando i guanciali perché fossero comodi e per la prima volta da diversi giorni a quella parte riuscì a lasciarsi andare ad un sonno profondo senza troppi pensieri per la testa.
    Il respiro si fece regolare e rumoroso, mentre la sua coscienza si abbandonava al riposo e il subconscio andò a prendere il sopravvento. Morfeo l'abbracciò teneramente e la giovane cominciò a sognare un sogno lucido. Un sogno che era in realtà un ricordo del passato, di tempi in cui il suo animo era oscuro, ma non ancora segnato da tutte le tragedie che la vita le avrebbe destinato.
    La Kaori appena diplomata all'accademia bramava il potere per mero riscatto sociale, le angherie e la cattiveria cui era stata sottoposta negli anni della sua giovinezza avevano riempito la sua anima e ancora ben lungi dallo scoprire la verità sulla sua discendenza e sull'onore di Kaito Kazushima, odiava lo zio con tutto il cuore per ciò che aveva causato alla sua vita.
    L'esame genin le aveva mostrato quanta ancora fosse la strada che aveva davanti per diventare una kunoichi degna di quel nome. Il sensei Akira Kaguya aveva gestito con maestria ed eleganza sia la Mitarashi, che il suo compagno di esame e nessuno dei due era nemmeno riuscito ad avvicinarsi a quei dannati campanelli. La gioia per la promozione era intimamente collegata alla frustrazione per l'essersi sentita impotente, sapeva perfettamente che già il riuscire a diplomarsi in tempo era da considerarsi straordinario per una come lei. L'aver iniziato così tardi gli studi era un handicap non indifferente e tolto l'imbarazzo dell'essere stata in classe con ragazzi di dieci anni più giovani di lei, aveva sempre avuto addosso la pressione di dover avanzare sempre più in fretta per recuperare il tempo perduto, consapevole del fatto che le sarebbe stato richiesto il doppio della fatica per raggiungere gli stessi risultati dei suoi compagni. Per anni tutti le avevano ripetuto che non sarebbe mai potuta diventare una grande kunoichi a causa della sua età, ma lei aveva sempre ignorato quelle dure parole, schiacciando in fondo al cuore il dolore che procuravano e sfruttandolo per diventare più forte.
    "Kaori... Com'è andata?"
    "Madre... E' andata bene direi, sono tornata a casa con questo!"
    Nel dire quelle parole la ragazza aveva sollevato il coprifronte ricevuto neanche un'ora prima dal Kaguya e si era involontariamente ritrovata ad esprimersi in un ampio sorriso. La madre non poté evitare un sospiro di sollievo e ricambiando il suo sorriso andò ad abbracciarla, la donna non aveva il minimo dubbio del fatto che lei fosse pronta per sostenere quella prova e diventare uno dei ninja del villaggio, ma un esame era pur sempre un esame e la riuscita non poteva mai essere data per scontata.
    "Oh ragazza mia, sono così fiera di te!"
    "Era il minimo che potessi fare, non avrei sopportato il disonore di fallire la prova... Anche se ad essere sincera speravo di riuscire a fare qualcosa di più..."
    "Non essere troppo dura con te stessa... Akira Kaguya è uno dei chuunin più promettenti del villaggio, è abituato alle missioni rischiose e al combattimento. Non c'era possibilità che potessi rivaleggiare con lui, anzi sarebbe stato strano il contrario, ma l'esame genin non è che l'inizio mia cara, vorrà dire che d'ora in avanti dovrai allenarti per diventare più forte e colmare il divario che oggi hai percepito."
    "Ogni tanto penso che forse i ragazzi hanno ragione... Forse non riuscirò mai a diventare veramente forte, forse non ne ho mai avuto possibilità!"
    "Kaori, queste parole non sono da te! sai che hai un'enorme potenziale, le tue riserve di chakra sono straordinarie... Se c'è qualcuno che può diventare un grande ninja, quel qualcuno sei tu!"
    "Hmpf... Belle parole, ma a cosa mi serve tutto quel chakra senza la capacità di utilizzarlo? Sono quasi un'adulta e ancora non so nemmeno controllare la mia abilità innata, dove posso sperare di andare?"
    "Su questo hai ragione, ma mia la colpa... Avrei dovuto insistere con tuo padre, ma l'idea di che tu potessi vivere una vita lontana dalla guerra era troppo bella per non offrirti quell'opportunita... Immagino che nessuno possa però sfuggire dalla sua natura, quindi direi che è arrivato il momento di risolvere questo problema... Il mio sangue scorre nelle tue vene e con lui il potere della nostra famiglia!"
    "Stai dicendo che..."
    "Esatto Kaori, oggi imparerai a dominare il ghiaccio... Oggi capirai cosa vuol dire essere un utilizzatrice dello Hyouton!"
    L'emozione riempì il cuore della ragazza, che non aspettava altro ormai da anni. Durante tutto il periodo dell'accademia sperava che sua madre le parlasse della Kekkai Genkai tramandata nella sua famiglia, ma per qualche strano motivo sembrava che la donna non ne avesse la benché minima intenzione e mentre il padre la sottoponeva ad estenuanti allenamenti instradandola sulla via del Taijutsu insegnandole il peculiare stile di combattimento tramandato all'interno della famiglia Mitarashi, Yurey continuò ad osservare la figlia crescere. In futuro Kaori avrebbe capito che il motivo alla base di quella scelta era il dolore, dolore nel vedere Kaito nei tratti della figlia e nell'insegnarle l'unica cosa che poteva metterlo in congiunzione con lui. Ora che Kaori era diventata una kunoichi però non avrebbe più potuto tirarsi indietro, prima o poi la giovane sarebbe comunque stata in grado di imparare da sola a controllare lo Hyouton, ma se nel frattempo si fosse trovata ad affrontare una sfida per cui le fosse risultato essenziale e fosse morta per questo, lei non se lo sarebbe mai potuta perdonare.
    "Forza seguimi... Ti insegnerò la tecnica degli specchi diabolici, è la tecnica che ha reso celebri i manipolatori del ghiaccio e diventerà la tua arma segreta in battaglia, ma per prima cosa dovrai imparare a gestire le doppia natura del chakra Hyouton!"
    Parlando la madre l'aveva portata verso il Dojo della tenuta e una volta all'interno aveva posizionato un treppiede al centro dello stesso. Recuperando una bacinella, la riempì d'acqua e la sistemò sul treppiede, per poi fare segno alla figlia di osservare attentamente. Posizionando le mani sovrapposte sopra la bacinella cominciò ad impastare i due diversi tipi di chakra nelle rispettive mani e facendoli fuoriuscire insieme e nella giusta proporzione andò a congelare completamente l'acqua presente nel bacile.
    "Il tuo corpo ha un'affinità naturale sia con il chakra fuuton, che con quello suiton ed infatti hai già imparato tecniche di entrambe gli elementi. Come ti hanno insegnato in accademia riuscire a dominare più di un elemento è una cosa che solo ninja particolarmente portati sono in grado di fare, anche se tutti i ninja di un certo livello di solito arrivano a padroneggiarne almeno uno oltre a quello con cui hanno un'affinità naturale. I ninja della nostra famiglia nascono con questa doppia affinità e con la naturale capacità di unire i due elementi andando a creare lo Hyouton. Devi fare molta attenzione a concentrare gli elementi in parti uguali od otterrai risultati diversi da questo, per iniziare è meglio concentrare il Fuuton in una mano e il Suiton nell'altra, rende più lento il processo, ma risulta decisamente più semplice... Forza prova tu, tornerò più tardi a controllare come procede."
    "Hai! Non ti deluderò!"
    Prendendo una nuova bacinella dal magazzino, Kaori imitò la madre andandola a riempire fino a tre quarti, per poi sistemarla sul treppiede al posto di quella già congelata. A vedere la donna quell'operazione sembrava facile come respirare, ma Kaori aveva imparato che nulla era semplice come appariva nel mondo ninja, camminare sull'acqua sfruttando il controllo del chakra era una cosa che il sensei Murasame faceva senza la benché minima difficoltà, ma lei aveva fatto il bagno diverse volte prima di farcela con parecchia difficoltà. Solo allenandosi duramente era riuscita anche lei a interiorizzare quel processo e questo valeva per tutte le arti ninja, solo il duro lavoro, il sudore e il sangue versato permettevano di raggiungere i propri obiettivi.
    Posizionando le mani nella stessa posizione in cui le teneva la madre, la kunoichi cominciò a incanalare il proprio chakra, cercando di convogliare i diversi tipi di chakra lungo i due lati del corpo. L'operazione era più difficile di quanto non si sarebbe aspettata e i due flussi andarono dopo pochi secondi a mischiarsi in maniera incostante creando una turbolenza nell'acqua, che le esplose in faccia in uno schizzo freddo.
    "Merda, non ci sono andata neanche vicino..."
    Ripensando all'addestramento per il controllo del chakra decise di focalizzarsi su un'immagine mentale per arrivare a gestire il flusso nella maniera corretta e così chiuse gli occhi andando a svuotare la mente. Immaginò il suo corpo ed a quel punto immaginò i due flussi di chakra di elemento diverso riversarsi rispettivamente nella mano destra e in quella sinistra, sovrapponendole andò ad avvicinarle all'acqua per poi immaginare di far fuoriuscire la stessa quantità di chakra da entrambe le mani. L'acqua cominciò a perturbarsi e alcuni piccoli cristalli si formarono al suo interno prima che la ragazza perdesse completamente il controllo.
    "Perfetto, questa è la strada giusta..."
    Per più di un'ora la giovane continuò a ripetere senza sosta l'esperimento, aumentando o diminuendo la quantità dei rispettivi chakra ed abituandosi così a gestirne al meglio il flusso. La consapevolezza che tutto quello non si trattasse di altro che della base per poter padroneggiare lo Hyouton la faceva innervosire vista tutta la fatica e l'impegno che lei ci stava impiegando. Quando all'ennesimo tentativo riuscì in fine ad ottenere il risultato che cercava non riuscì a sentirsi paga e per essere sicura di aver compreso appieno il procedimento volette ripeterlo per un'altra dozzina di volte.
    "Oh, bene. Vedo che hai fatto notevoli progressi. Forse dovresti riposarti un poco adesso, oggi è stata una giornata impegnativa e l'esame genin deve averti stancata molto...
    "No madre, sto bene... Continuerò a fare quello che sarà necessario fino a che non avrò padroneggiato gli specchi diabolici! che kunoichi sarei se non riuscissi a fare dei sacrifici per diventare più forte?"
    "Queste parole ti fanno onore, molto bene allora procediamo... Hai imparato a combinare fuuton e suiton all'esterno, adesso dovrai concentrarti per farlo dentro di te. Userai una mano soltanto e dovrai proiettare all'esterno direttamente il chakra Hyouton per ghiacciare l'acqua..."
    La voce della donna era calma e accomodante come al solito, ma una vena di tristezza l'attraversava. Quando la figlia aveva parlato di sacrifici, il suo pensiero era inevitabilmente andato all'amato fratello e a tutto quello che aveva sacrificato per Kirigakure, la sua devozione al villaggio l'aveva portata addirittura a sacrificare lei e la sua bambina, anche se questo nessuno avrebbe mai dovuto saperlo. Certo Yumey non poteva immaginare che pochi anni dopo, anche grazia a quello che stava insegnando a Kaori, lei si sarebbe ritrovata alle porte di Suna a lottare contro lo stesso Kaito, né che avrebbe appreso solo in quella situazione chi lui fosse e che la sua vita sarebbe stata cambiata per sempre dal suo estremo sacrificio.
    Quella sera all'interno del dojo tutti quegli elementi futuri sfuggivano alle due kunoichi, che ignare di ciò che le avrebbe aspettate e del dolore che si sarebbero involontariamente inflitte procedevano con l'allenamento.
    Kaori sfruttò la medesima strategia utilizzata in precedenza per riuscire ad andare a incanalare le due nature di chakra fondendole l'una con l'altra, questa volta dopo aver immaginato il proprio corpo la ragazza andò a immaginare i due flussi di chakra paralleli per poi farli confluire sulla sua mano destra. Mantenere la concentrazione necessaria era difficilissimo e se anche subito sembrava che la superficie dell'acqua si stesse ghiacciando, in un istante tutto esplose in un turbinio di vento che sparse acqua dappertutto.
    "Dannazione!"
    "Tranquilla Kaori, concentrari! Non lasciare che la frustrazione ti offuschi la mente, sei letteralmente nata per questo. Non è nulla di diverso da quello che hai fatto fino ad ora, semplicemente devi unire i chakra all'interno invece che farlo all'esterno!"
    Un cenno della testa e la ragazza tornò a fare un nuovo tentativo, riuscire ad unire i chakra prima di farli uscire dal corpo era decisamente più difficile di quanto si sarebbe aspettata e di certo più di quanto volesse farle credere sua madre. Dopo una mezza dozzina di tentativi, la ragazza riuscì finalmente a concentrare un'adeguata quantità di chakra bielementale nella mano destra, ma proprio in quel momento un dolore lancinante le trafisse il braccio e lei si trovò a gridare con tutto il fiato che aveva in gola.
    "Ferma! Lo hai accumulato all'interno del corpo, non devi mai accumularlo. Produci il chakra Hyouton ed esternalo immediatamente! Il dolore che hai provato è dovuto alla concentraizone di chakra, hai prodotto un congelamento interno. Se continui così rischi di perdere la mano, o peggio. Direi che per oggi può bastare."
    "No!"
    "Come?"
    "Te l'ho detto, non ho intenzione di fermarmi finché non avrò ottenuto quello che voglio! Ora che lo so farò più attenzione, ha già smesso di fare male."
    Nuovamente la giovane tornò a portare la mano destra sopra al bacile e a concentrare il suo chakra, man mano che i suoi due elementi si fondevano andava immediatamente ad esternarlo senza lasciare che potesse in qualche modo intaccare i suoi tessuti e nel giro di qualche tentativo arrivò finalmente ad ottenere il risultato desiderato. La bacinella era completamente congelata ed un sorriso a trentadue denti si dipinse sul volto della neo genin che alzò indice e medio della mano destra in direzione della madre come segno di vittoria.
    "Ben fatto ragazza mia, ma quello non era che l'inizio... Ora che hai idea di cosa voglia dire impastare il chakra Hyouton possiamo iniziare con le cose serie... Questo sarà il tuo obiettivo, osserva bene la sequenza dei sigilli."
    Lentamente la donna cominciò ad eseguire una serie di sigilli che Kaori memorizzò senza troppi problemi, improvvisamente l'aria si fece più fredda e tutto attorno a loro andò a formarsi una cupola composta da specchi di ghiaccio, camminando lentamente all'indietro la madre arrivò con le spalle a contatto con uno specchio e come se fosse fatto di burro vi penetrò all'interno, fondendosi perfettamente al suo interno. L'immagine della donna andò a riprodursi all'interno dell'intera cupola e la donna cominciò spostarsi da uno specchio all'altro ad una velocità strabiliante. Pur impegnandosi Kaori non era in grado di stare dietro ai suoi spostamenti e una goccia di sudore cominciò a scorrergli lungo la fronte.
    Hyouton: Makyō Hyōshō - Tecnica degli Specchi Diabolici
    GNVC
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu è il più rappresentativo del Clan Yuki e con il quale l'utilizzatore, al termine di una serie di Sigilli, dopo qualche secondo di attesa, creerà una vera e propria cupola di specchi entro un raggio di dieci metri da sé. Subito dopo aver formato la Tecnica, lo Yuki potrà fondersi in uno degli specchi, impiegando due secondi di tempo. Una volta fuso si potrà muovere da uno specchio all'altro. La cupola ha un diametro massimo di dieci metri e rimarrà nel punto in cui viene creata. Gli specchi sono distanti venti centimetri l'uno dall'altro, sono distruttibili da Tecniche di livello C o superiori, e nel caso ci si ritrovi nello specchio si subiranno in pieno i danni di tale Jutsu. Lo specchio distrutto si rigenererà all'inizio del Turno successivo, purché l'utilizzatore continui a pagarne il consumo. Finché la Tecnica degli Specchi Diabolici è attiva, lo Yuki riceve un bonus motorio di un grado per ogni spostamento che avvenga all'interno della cupola o tra i suoi specchi. Chi subisce questo Jutsu sarà fortemente confuso nel capire in quale specchio si nasconda realmente il nemico o da quale parte potrà partire un eventuale attacco, poiché l'immagine dell'utilizzatore sarà distinguibile in tutti gli specchi. Per via della perfetta compatibilità di Chakra tra gli specchi e quello dell'utilizzatore, una volta fuso con essi, lo Yuki non potrà essere percepito da tecniche Sensoriali, percettive o Doujutsu di livello D o inferiori.
    Consumo: 2 (A Turno)

    "Cominci a capire, Kaori? Questo è il vero potere che si nasconde nel tuo sangue... Se vuoi farlo tuo devi cominciare con l'esternare lo Hyouton senza l'aiuto di un catalizzatore come l'acqua che abbiamo utilizzato prima, quindi aiutati attraverso i sigilli ed inizia a formare un singolo specchio!"
    Kaori era sbalordita da ciò che la madre le stava mostrando, pur sapendo che era stata una kunoichi del villaggio non aveva mai avuto modo di vederla in azione e di certo non si aspettava che fosse in grado di fare qualcosa di simile. All'interno dello specchio risultava praticamente impossibile riuscire a distinguere quale fosse l'originale e quali semplici copie riflesse. Kaori provava la profonda necessità di imparare a padroneggiare quella tecnica, muoversi così velocemente e avere tutto quel vantaggio tattico era esattamente la carta vincente che avrebbe potuto giocare nei momenti di difficoltà.
    "E'... Fenomenale, dentro a quegli specchi si impossibile da individuare e non ti avevo mai vista raggiungere una velocità simile!"
    "Stai molto attenta ragazza mia, non tutto è oro quello che luccica! Come ogni tecnica anche gli specchi hanno i loro punti deboli, il limite principale con cui dovrai scontrarti è legato al fatto che impastare ed esternare così tanto chakra Hyouton tutto assieme è un'esperienza complessa che coinvolge praticamente ogni punto di fuga del tuo corpo, di conseguenza ricorrere a tecniche che non sfruttino il ghiaccio diventa praticamente impossibile, ma d'altra parte potrai continuare a far fluire il chakra all'interno del tuo corpo. Di certo unendo la versatilità degli specchi alla potenza delle arti marziali che ti ha insegnato tuo padre non potrai che ottenere una combinazione micidiale!"
    "Non mi arrenderò finché non riuscirò a farlo anch'io!"
    Un sorriso si dipinse sul volto della neo genin mentre la madre lasciava che la sua cupola di specchi si sciogliesse in una pozzanghera che allagò l'intero dojo.
    Con lo sguardo determinato, Kaori si posizionò al centro della stanza e posizionando le mani davanti a sé cominciò a concentrare il chakra Hyouton. L'idea di base era la stessa utilizzata in precedenza per andare a congelare l'acqua, ma questa volta avrebbe dovuto provare ad effettuare quel processo con l'umidità presente nell'aria. Per sua fortuna Kirigakure era un villaggio rinomato per l'onnipresente fitta nebbia e di certo l'altissimo tasso di umidità l'avrebbe favorita parecchio nell'andare ad ottenere il risultato sperato.
    "Forza, posso farcela!"
    Provando a replicare lo stesso processo utilizzato in precedenza, andò a esternare il proprio chakra Hyouton abbassando la temperatura nell'area di fronte a lei. Piccoli cristalli di ghiaccio andarono a formarsi per poi diventare sempre più grandi ed allargarsi in maniera informe andando a formare una sorta di grosso disco di ghiaccio dai margini frastagliati, come fosse stato un impasto steso male al mattarello. La concentrazione della giovan vacillò e il tutto crollò a terra in una miriade di frammenti di ghiaccio.
    "Merda!"
    "Le parole signorina! In ogni caso non è stato un brutto risultato per essere il primo tentativo... Ti ricordi quando facevamo i biscotti? Voevi sempre fare le farfalle, ma per riuscire a farli tutti uguali c'era bisogno di una formina... Qui il concetto non è tanto diverso."
    La kunoichi rimase per un attimo a bocca aperta. Ricordava perfettamente i giorni felici passati con la madre in cucina, in quei giorni non aveva ancora conosciuto l'oscurità. All'epoca il padre non era ancora stato arrestato e la sua era la vita di una qualsiasi bambina felice e spensierata, quella bambina non avrebbe mai pensato di diventare un giorno una kunoichi. Con la madre preparavo effettivamente molto spesso i suoi biscotti preferiti a forma di farfalla, lei adorava fare l'impasto, ma tutte le volte che provava a dargli una forma veniva fuori un disastro. Un giorno la madre le aveva regalato uno stampino a forma di farfalla e da quel giorno i biscotti erano sempre venuti perfetti.
    Un sorriso si era dipinto sul volto della kunoichi, mentre la sua mente elaborava le parole pronunciate dalla madre.
    "Ma certo, uno stampino... Devo fare la stessa cosa, creare uno stampo mentale e riempirlo di ghiaccio!"
    Con quel nuovo obiettivo in testa la giovane tornò a sollevare le braccia e questa volta andò a delimitare mentalmente un perimetro, nella sua mente era ben chiara la forma che avrebbe dovuto assumere lo specchio e immaginò di riempirla a partire dal centro. Nuovamente il suo chakra andò a formare un grumo di ghiaccio che iniziò ad allargarsi, questa volta però i limiti mentali imposti dalla kunoichi sembravano fungere da freno alla sua crescita incontrollata ed effettivamente il ghiaccio si dispose lungo gli stessi assumendo la forma desiderata. La gioia della ragazza durò però per poco perché la madre si avvicinò allo specchio e con una piroetta andò a sferrare un calcio allo specchio che esplose come se fosse stato di vetro, senza opporre la benché minima resistenza.
    "Molto meglio di prima, ma questi specchi devono essere la tua fortezza! Devi incrementare la densità del ghiaccio, è inammissibile che possano essere distrutti da un attacco così semplice!"
    "Hai!"
    Senza perdersi d'animo la ragazza tornò a esercitarsi richiamando davanti a sé un nuovo specchio di ghiaccio, nuovamente la madre lo mandò facilmente in frantumi e le due andarono avanti così per un'innumerevole serie di tentativi, fino a che finalmente il piede della madre andò ad impattare contro al suo specchio producendo un sonoro tonfo e venendo sbalzato indietro. La gioia pervase il cuore della giovane, che finalmente riuscì ad avere una vera soddisfazione in quella sua scalata alla conquista della sua tecnica di famiglia. Il volto di Kaori era una maschera di sudore e la fatica accumulata durante tutta la giornata cominciava a farsi sentire, ma non poteva assolutamente permettersi di cedere davanti alla sua debolezza.
    "Mhh, accettabile... Più gestisci il tuo chakra a distanza, più è difficile riuscire a controllarlo e mantenerlo stabile. Il prossimo passo è creare uno specchio lontano da te... Per adesso il tuo limite dovrebbe aggirarsi attorno ai dieci metri, forza fammi vedere di cosa sei capace!"
    La kunoichi non se lo fece ripetere due volte e così come aveva fatto in precedenza si mise in posizione, per poi portare le mani davanti a sé ed esternare il proprio chakra. Impostato lo stampino mentale andò a procedere nel tentativo di riempirlo e subito si accorse della grandissima differenza rispetto a quanto fatto in precedenza, andare a manipolare con precisione il chakra ad una distanza così grande era difficilissimo e le sue mani cominciarono a tremare, mentre l'umidità dell'aria cominciava a consolidarsi in cristalli e lo specchio si andava a formare. Lo stampino mentale era identico a quello di prima, ma quando lo specchio venne alla luce le sue dimensioni erano decisamente troppo grandi rispetto a quelle che avrebbero dovuto essere.
    "Ma che diamine..."
    "La prospettiva, Kaori! Non puoi creare l'immagine mentale di uno specchio a dieci metri da te come sarebbe quella di uno specchio a portata di mano o com'è successo adesso ti troverai con un costrutto fuori scala. Per aiutarti concentrati sulla quantità di ghiaccio da produrre, quella rimane sempre la stessa."
    Seguendo i consigli della madre, Kaori tornò ad effettuare un nuovo tentativo e questa volta il risultato fu decisamente più contenuto e simile a quello ottenuto in precedenza. Prima che la giovane potesse gridare al successo però la sua vista si annebbiò e la giovane cadde sul ginocchio destro venendo presa al volo da Yumey.
    "Figliola, basta così! Il tuo corpo è allo stremo, continueremo con il tuo addestramento quando ti sarai riposata."
    "No!"
    "E' inutile continuare adesso, finiresti solamente per sfinirti senza ottenere nulla."
    "No, mamma. Non capisci? E' una questione di sacrificio, se non sono in grado sacrificare nemmeno un po'di stanchezza in cambio del potere che devo dominare, come potrò avere il coraggio di definirmi una kunoichi?"
    "Dannazione, ma non esagerare!"
    "Tranquilla, guarda... Sono riuscita a mantenerlo integro nonostante tutto, forza prova ad attaccarlo!"
    Aiutandola a rialzarsi, la donna la lasciò poi lentamente andare e muovendosi verso lo specchio andò a sferrare un colpo di tallone che mandò il tutto in frantumi. Un ringhio sordo uscì dalle labbra della giovane, i suoi sforzi continuavano a non sembrare mai essere abbastanza, ma era certa che continuando a impegnarsi sarebbe riuscita a raggiungere il suo obiettivo. Le ci vollero altri cinque tentativi prima di riuscire a produrre a distanza uno specchio che potesse resistere ad un colpo della donna dai capelli corvini. L'emozione nell'osservare la sua creazione fece andare la ragazzina al settimo cielo e fregando le mani tra di loro si trovò nuovamente a sorridere.
    "Ci siamo vero? Il prossimo passo è provare ad erigere la cupola!"
    "Hmpf, sì è quello..."
    "Ce la posso fare, madre."
    "Lo so, la tua forza di volontà è il tuo vero potere. Tu puoi fare tutto!"
    Prendendo un profondo respiro la kunoichi si preparò a ciò che l'attendeva. Aveva male dappertutto a causa delle botte subite e si sentiva completamente esausta a causa del dispendio di energie, non sapeva cosa sarebbe successo con il prossimo tentativo dato che già il mantenimento di un singolo specchio risultava essere estremamente energivoro, ma di certo non si sarebbe tirata indietro per nulla al mondo. Era arrivata fin lì e sarebbe stata in grado di compiere quell'ultimo passettino che la separava dal suo obiettivo.
    "Forza!"
    Svuotando la propria mente andò a creare un'immagine mentale dell'intera cupola che di lì a poco avrebbe provato a creare. Numerosi stampini corrispondenti ai rispettivi specchi che avrebbero composto la cupola andarono a formarsi e andando a intrecciare lentamente le dita compose i sigilli visti in precedenza dalla madre. In seguito alla composizione degli stessi il suo chakra cominciò a fuoriuscire da tutti suoi punti di fuga diramandosi tutto attorno a lei a trecentosessanta gradi. Lentamente lo hyouton andò a riempire tutti gli stampini che lei aveva creato e in men che non si dica si trovò a dover stringere i denti per quanto quell'operazione fosse faticosa. Gli specchi si erano formati anche se la maggior parte di loro aveva forma e dimensioni diverse l'uno dall'altro, ma la ragazza percepiva un flusso continuo di energie in fuga dal suo corpo. Mantenere attiva la cupola comportava un costante tributo di chakra e solo in quel momento Kaori capì quanto potesse essere veramente dispendioso.
    "Non male, ma tutti gli specchi devono avere la stessa dimensione. Questa è ancora una cupola grezza, non vale nemmeno la pena di provarne la consistenza. Riprova!"
    Lasciando crollare la cupola di ghiaccio la giovane tornò a comporre i sigilli e le ci vollero numerosi tentativi prima di riuscire ad ottenere degli specchi tutti uguali, solo allora Yurey sembrò essere abbastanza soddisfatta da provare a sferrare un calcio allo specchio che aveva più vicino. Il costrutto sembrò resistere, ma subito dopo la donna cominciò a balzare a destra e sinistra sferrando calci a tutti gli specchi che incontrava ed alla fine uno di loro cedette incrinandosi e crollando a terra.
    "Molto bene figliola, ci stai prendendo la mano... Gli specchi però devono essere più forti di così!"
    Ancora una volta gli sforzi di Kaori non avevano dato un risultato sufficiente per rispondere alle sue aspettative. La composizione dei sigilli divenne mano a mano sempre più fluida e di tentativo in tentativo l'operazione cominciava a diventare sempre più semplice e spontanea.
    Quando finalmente le sue costruzioni furono in grado di resistere all'assalto della madre, la ragazza si ritrovò involontariamente ad esprimersi in un grido di gioia.
    "Ce l'ho fatta, hai visto?"
    "Non canterei vittoria per il fatto che sono in grado di resistere a dei semplici calci sferrati senza nemmeno potenziarli con il chakra... Anche perché basta questo a distruggerli. Riprova!"
    Nel finire il suo discorso la madre aveva incanalato il proprio chakra fuuton nella mano destra per poi lanciare una lama di vento verso uno dei suoi specchi. Il semplice attacco, che anche Kaori padroneggiava, era stato sufficiente a tranciare lo specchio a metà e subito il sorriso sparì dal volto della ragazzina.
    Fuuton: Juha Shou - Colpo dell'Onda d'Artiglio
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    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Una tecnica d'elemento Vento che dopo tre secondi di preparazione permette all'utilizzatore, senza il bisogno di eseguire i Sigilli, di scagliare un vero e proprio fendente composto da Chakra d'elemento Vento che proseguirà in linea retta per dodici metri. Il colpo se va a segno corrisponde ad una ferita da taglio medio-lieve.
    Consumo: 2

    Voleva impressionare Yuey, ma fino a quel momento era soltanto riuscita a rendersi ridicola davanti ai suoi occhi.
    Con le mani quasi tremanti a causa della frustrazione andò nuovamente a comporre i sigilli e a richiamare la cupola di specchi, ma la madre questa volta non andò ad attaccarla direttamente, bensì le fece un cenno con la mano in direzione di uno degli specchi.
    "Forza, entra lì dentro... Domina la tua furia, controlla le tue emozioni e rendile il tuo potere! Dovrebbe venirti naturale fonderti con lo specchio."
    Ascoltando le parole della donna, Kaori annuì e si spostò verso lo specchio che aveva più vicino. Avvicinandosi verso il costrutto di ghiaccio vi poggiò sopra le mani e subito sentì il gelo attanagliarla. La superficie ghiacciata bruciava a contatto con il palmo delle mani e per un attimo la ragazza vacillò, ma non poteva arrendersi proprio adesso e con un sospiro andò a concentrarsi sul chakra hyouton che stava anche in quel momento venendo esternato dalle sue mani. Yurey aveva ragione, quegli specchi erano parte di lei e sarebbe stata in grado di controllarli. Avvicinando nuovamente le mani le appoggiò allo specchio concentrandosi affinché il chakra le avvolgesse come un guanto e le guidasse a modificare la struttura stessa del ghiaccio ricavando lo spazio necessario ad infiltrarvici. Le mani sprofondarono fino all'avambraccio all'interno dello specchio e lei si trovò involontariamente a gridare quando le sembrò di perdere il controllo.
    "Kaori! Resta concentrata, usa il tuo potere, domina quello specchio!"
    Il gelo le stava invadendo le membra, ma le parole della madre la rincuorarono e con uno sguardo deciso negli occhi la giovane si lasciò andare in avanti sprofondando interamente nello specchio.
    "Che strana sensazione, è come se fosse...caldo."
    Adesso che si trovava all'interno dello specchio era come se facesse parte di esso e contrariamente a quanto si sarebbe aspettata stava provando uno strano tepore. Dubbi ed insicurezza avevano lasciato spazio ad una nuova determinazione e a un senso di protezione.
    "Molto bene, adesso concentrati sulla solidità degli specchi o verrai colpita!"
    Nuovamente la donna accumulò il chakra sul braccio destro e lanciò un fendente di vento in direzione dello specchio in cui si trovava la figlia, Kaori non chiuse nemmeno gli occhi, ma mantenne la concentrazione e solo quando la lama eterea si frantumo contro il suo ghiaccio si permise di tornare a respirare, scivolando a terra dallo specchio e vedendo l'intera cupola sgretolarsi in uno scroscio d'acqua.
    Fuuton: Juha Shou - Colpo dell'Onda d'Artiglio
    FuutonJuhaShou-ColpodellOndadArtiglio_zps33d9a65c
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Una tecnica d'elemento Vento che dopo tre secondi di preparazione permette all'utilizzatore, senza il bisogno di eseguire i Sigilli, di scagliare un vero e proprio fendente composto da Chakra d'elemento Vento che proseguirà in linea retta per dodici metri. Il colpo se va a segno corrisponde ad una ferita da taglio medio-lieve.
    Consumo: 2

    "Madre... Ce l'ho fatta..."
    "Sì bambina mia... Ce l'hai fatta, quegli specchi erano costruiti in maniera magistrale... Ora rialzati un'ultima volta e usa ancora gli specchi diabolici, c'è un'ultima cosa che devi imparare a loro riguardo..."
    Senza farselo ripetere la ragazza andò a intrecciare le dita componendo i sigilli necessari, per poi esternare il chakra e ricreare la cupola di specchi. Adesso che aveva imparato il meccanismo riuscire ad entrare nello specchio le risultò decisamente più semplice e seguendo l'incoraggiamento della madre che le faceva cenno con la mano, cominciò a spostarsi di specchio in specchio. La sensazione era stranissima e le sembrava di muoversi molto più veloce di quanto non facesse normalmente.
    Hyouton: Makyō Hyōshō - Tecnica degli Specchi Diabolici
    GNVC
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu è il più rappresentativo del Clan Yuki e con il quale l'utilizzatore, al termine di una serie di Sigilli, dopo qualche secondo di attesa, creerà una vera e propria cupola di specchi entro un raggio di dieci metri da sé. Subito dopo aver formato la Tecnica, lo Yuki potrà fondersi in uno degli specchi, impiegando due secondi di tempo. Una volta fuso si potrà muovere da uno specchio all'altro. La cupola ha un diametro massimo di dieci metri e rimarrà nel punto in cui viene creata. Gli specchi sono distanti venti centimetri l'uno dall'altro, sono distruttibili da Tecniche di livello C o superiori, e nel caso ci si ritrovi nello specchio si subiranno in pieno i danni di tale Jutsu. Lo specchio distrutto si rigenererà all'inizio del Turno successivo, purché l'utilizzatore continui a pagarne il consumo. Finché la Tecnica degli Specchi Diabolici è attiva, lo Yuki riceve un bonus motorio di un grado per ogni spostamento che avvenga all'interno della cupola o tra i suoi specchi. Chi subisce questo Jutsu sarà fortemente confuso nel capire in quale specchio si nasconda realmente il nemico o da quale parte potrà partire un eventuale attacco, poiché l'immagine dell'utilizzatore sarà distinguibile in tutti gli specchi. Per via della perfetta compatibilità di Chakra tra gli specchi e quello dell'utilizzatore, una volta fuso con essi, lo Yuki non potrà essere percepito da tecniche Sensoriali, percettive o Doujutsu di livello D o inferiori.
    Consumo: 2 (A Turno)

    "Eccellente, c'è solo più una cosa che devo insegnarti riguardo alla cupola, fermati in uno specchio! La tecnica che sto utilizzando si chiama pentagramma percettivo... E' un fuuinjutsu percettivo di basso livello piuttosto versatile, se vuoi un giorno te la insegnerò. Per adesso ti basti sapere che quei puntini che vedi sono tutte le persone presenti nel raggio di un kilometro, osserva la mappa da lì e dimmi se noti qualcosa di strano..."
    Senshingu rokubōsei shīru - Sigillo del Pentagramma Percettivo
    sensing_pentagram_zpsgbt6jk2d
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Fuuinjutsu
    Al termine di questo Fuuinjutsu si appoggeranno entrambe le mani a terra, rilasciando un sigillo che prenderà la forma di una stella a sei punte inscritta in un cerchio. Una volta apposto il sigillo sarà necessario attendere un paio di secondi, al termine dei quali comincerà a brillare, informando l'utilizzatore della sua attivazione. Il sigillo rilascerà Chakra sul terreno per un raggio di un chilometro dal suo epicentro che risulterà il punto al centro della stella. Il resto del sigillo simbolizzerà la mappa della zona tenuta sotto controllo dallo stesso e su di esso appariranno dei puntini rossi che rappresenteranno qualsiasi persona entro la sua portata. L'utilizzatore sarà costretto a tenere le mani a terra per tutta la durata della Tecnica e i puntini rossi si muoveranno seguendo la direzione delle persone che rappresenteranno. Chi mantiene la Tecnica potrà distinguere quali dei puntini siano ninja e quali no. Tramite questa Tecnica si potrà sapere con buona certezza dove si troveranno possibili intrusi o persone in avvicinamento. La Tecnica per la sua lunga esecuzione e la necessità di rimanere concentrati perché funzioni, viene principalmente utilizzata a scopo strategico o come supporto nelle missioni, in quanto è molto difficile metterla in pratica in combattimento.
    Non può essere usata in Combattimento.
    Consumo: 2 (A Turno)

    Da quella distanza non riusciva a vedere alla perfezione quello che la madre aveva fatto sul terreno, ma c'era un numero incredibili di luci luminose a rappresentare tutti gli abitanti circostanti, ma a un certo punto capì improvvisamente cosa voleva dire la madre.
    "Non ne sono certa, ma... Io non ci sono... Se tu sei il centro dovrebbe esserci il mio pallino poco vicino a te..."
    "Esattamente. Ora vieni qui..."
    "Ma che diamine..."
    La ragazza uscì dallo specchio e si avvicinò alla posizione della donna, improvvisamente capì il punto cui voleva arrivare la madre. Un puntino era comparso sulla mappa vicino alla madre. Le sinapsi della giovane cominciarono a vorticare analizzando la situazione e un sorriso a trentadue denti si dipinse sul suo volto, mentre raggiungeva la piena consapevolezza di cosa rappresentasse quella situazione. Indietreggiando tornò a fondersi con uno specchio e nuovamente il puntino sparì dalla mappa. Sospirando e ridendo uscì dallo specchio lasciando che la cupola si sgretolasse e quasi simultaneamente la madre interruppe il fuuinjutsu.
    "E' incredibile... Non posso essere percepita all'interno degli specchi, questo è fantastico!"
    "Raffresca gli animi, Kaori! Le capacità degli specchi, così come il loro numero, è direttamente proporzionale al chakra che sarai in grado di utilizzare per creare la cupola. Più diventerai forte, più sarai in grado di creare specchi resistenti. Tuo zio... Ecco, forse non dovrei parlare di lui, ma Kaito... Lui era uno degli utilizzatori di Hyouton più abili di tutta la famiglia, creava degli specchi che erano in grado di resistere praticamente ad ogni cosa, una volta ha litigato con tuo nonno Shingen e uno dei suoi specchi è stato in grado di bloccare il suo Kaminari Katto, kenjutsu che ha reso famoso tuo nonno nel villaggio. La capacità di schermare il chakra funziona similarmente, al livello in cui sei adesso una semplice Muon basterebbe a trovarti all'interno degli specchi, ma se ti impegnerai un giorno potresti anche arrivare a ingannare dei ninja sensoriali."
    La ragazza aveva ascoltato con interesse le parole della donna e le si avvicinò abbracciandola. In quel momento le forze l'abbandonarono e quasi senza accorgersene era svenuta tra le sue braccia.
    "Cazzo, che sogno assurdo... Chissà perché il mio cervello è tornato a pensare a quel momento..."
    Come spesso accade nei sogni, appena la Kaori eterea aveva perso conoscenza, quella reale si era svegliata di soprassalto. Il sogno era stato vivido ed aveva rivissuto quella scena del passato esattamente così come la ricordava. Si accorse di provare nel cuore una certa sensazione di affetto, ormai erano passati anni da quel momento, ma era la prima volta che sua madre le aveva insegnato qualcosa relativo alle arti ninja e il suo primo contatto con la sua abilità innata, con il lascito di suo padre alla nascita. Negli anni aveva fatto esattamente quello che le aveva detto sua madre e aveva continuato ad allenarsi nell'utilizzo del ghiaccio, adesso pensava di poter dire di essere una maestra dello Hyouton avendo affinato allo stremo l'utilizzo delle tecniche tramandatale attraverso l'utilizzo della sua lama di ghiaccio. Quei tempi spensierati non erano però altro che un lontano ricordo e probabilmente non avrebbe mai più avuto l'opportunità di vedere il sorriso della madre, ma aveva dovuto scegliere ed aveva scelto il suo amore. Anche grazie a tutto quello che lei le aveva insegnato però era riuscita a giungere fin lì e ben presto avrebbe potuto coronare il suo sogno.
    "Sveglia Nobaro, non abbiamo tempo da perdere! Spero che Sasuke Nabare abbia qualche buona notizia, oggi potrebbe essere un giorno importante!"

    ChakraFisicoMentale
    ~ 345 - 2 = 343~ Ottimo~ Ottimo
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    ~ Kunai (x3)~ Pergamena Minore (x2)
    ~ Cartabomba (x 1)~ Cimice (x3)
    ~ Bomba carta (x2)~ Radiolina
    ~ Cerbottana~ Occhio cibernetico
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    ~ Fodero~ Quarta~ Fianco Sinistro
    ~ Fodero~ Scimitarra~ Bacino - orizzontale con impugnatura a sinistra
    ~ Fascia~ Spada Larga~ Schiena - lieve inclinazione verso la spalla destra
    ~ Custodia~ Tirapugni~ Fianco destro e sinistro
    ~ Rotolo~ Dako~ Bacino
    Gilet di Kiri
    Armi da LancioAccessori
    ~ Palla Bomba (x3)~ Torcia Elettrica
    ~ Accendino
    Abbigliamento
    OggettoCondizioniDescrizione
    ~ Lame Retrattili da Polso~ Retratte~ Polsi
    ~ Coprinaso~ Intatto~ Indossato
    ~ Fermacapelli Appuntito~ Intatto~ Crocchia
    ~ Avambracci Affilati~ Intatti~ Avambracci
    ~ Guanti Chiodati~ Intatti~ Indossati
    ~ Anello Haku~ Intatto~ Dito Medio Destro
    ~ Scarpe con Lama~ Lama Inserita~ Piedi
    Tasche
    Taschino da BraccioTasca Supplementare
    ~ Cartabomba (x5)~ Bombe Fumogene (x3)
    Zaino
    Armi Minori
    ~ Kusari-Fundo
    Note~ Coprifronte di Kirigakure a coprire l'occhio destro


    Edited by Leeroy Gorshmit - 22/10/2021, 13:52
     
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    Il clima caldo di Maguma era decisamente diverso rispetto a quello cui era abituata a Kiri e l'idea di avere nuovamente un posto da poter chiamare casa ancora non era stata elaborata completamente dalla kunoichi, però man mano che i giorni passavano quella che all'inizio sembrava una mera illusione si stava lentamente trasformando in un qualcosa di reale.
    Quando aveva decapitato Kusari rivendicando tutto quello che era stato suo non aveva la benché minima idea di che cosa quell'affermazione volesse realmente dire. Ripulire il suo palazzo non era stato che la punta dell'iceberg dato che l'Oyabun aveva diverse zone detentive sparse per la città in cui teneva rinchiusi shinobi sottoposti a vari esperimenti o in attesa di esserlo. I primi giorni come leader degli Yukitora li aveva passati a riordinare tutte le informazioni presenti dentro al palazzo, quello che era stato l'ufficio di Kusari si trovava in uno stato pietoso con fogli sparsi ogni dove e solo con l'aiuto dei suoi nuovi uomini la ragazza era riuscita a mettere assieme tutti i pezzi. Con l'aiuto di Nobaro aveva setacciato scantinato per scantinato trovando e curando tutti gli uomini rinchiusi e a ognuno di loro aveva offerto la medesima offerta fatta in principio agli altri, non tutti avevano accettato la sua proposta, un uomo in particolare era pressoché impazzito ed era stata costretta ad ucciderlo quando aveva attentato alla sua vita. In ogni caso adesso aveva ottenuto un discreto numero di adesioni rimpolpando le sue schiere e garantendosi una certa sicurezza almeno all'interno della città. Gli altri Oyabun non erano affatto felici della sua autoproclamazione e per quanto fossero vincolati a ricompensarla per i suoi servigi, non aveva la benché minima idea di cosa avrebbe potuto aspettarsi da loro, non l'avrebbe certo stupita scoprire che stavano complottando per farla fuori, ma d'altro canto non aveva nemmeno troppe alternative. Per il momento il numero di ninja che la supportavano era sufficiente a darle quantomeno la presunzione che il palazzo fosse un luogo sicuro.
    "Io mi avvio, spero che Sasuke abbia qualche buona notizia..."
    "Kaori-sama, non sarebbe più prudente avere una scorta con te?"
    "Nobaro, ogni tanto mi chiedo se tu sia dolce o ingenuo...se si dovesse arrivare allo scontro saranno loro ad avere bisogno di una scorta... Pensa ai preparativi, quando torno voglio che sia tutto pronto!"
    Infilandosi il soprabito la ragazza uscì dal palazzo e si incamminò lungo la strada che la separava dalla bettola in cui era solito incontrarsi con il Nabare. Il soprabito che aveva indossato fino all'arrivo a Maguma era in uno stato pietoso e Nobaro gliene aveva fatto fare uno su misura con del tessuto di alta qualità come regalo per la sua nomina. Sul retro dell'indumento aveva fatto ricamare con del velluto rosso due grossi Kanji che andavano a rappresentare il nome che lei aveva dato al gruppo. A primo acchito aveva trovato fin troppo esuberante questa scelta, ma col tempo aveva imparato ad apprezzarla, tutto sommato era importante marcare il territorio, presto tutti i suoi uomini avrebbero avuto indumenti che recassero quei Kanji per rendersi riconoscibili.
    "Oh, Kaori-san... O forse adesso devo chiamarti Oyabun?"
    "Non mi pareva di averti mai detto il mio nome..."
    "Infatti non lo hai fatto, ma non vivi a lungo nel mio campo se non sei bravo a fare i compiti a casa e per quanto io sembri quasi un adolescente ti assicuro che non sono più uno sbarbatello."
    "Non nego che queste nostre conversazioni siano interessanti, ma sai perfettamente perché sono qui e spero che tutti questi giri di parole non siano un modo per prendere tempo e non dirmi qualcosa che non vorrei sentirmi dire..."
    "Hey, hey, hey... Tranquilla amica... Ti avevo promesso risultati entro stamattina e ti ho portato risultati, ho parlato con tutti e tutti sono pronti a fare la loro parte... Ecco, quasi tutti... L'Oyabun dei Kurosain non ha intenzione di mettere a rischio i suoi uomini per favorire la tua impresa..."
    "Cosa cavolo... Non erano questi gli accordi, io ho portato a termine il mio compito, ognuno di loro adesso dovrà contribuire come ricompensa!"
    "Sei sempre così melodrammatica? Non è così semplice, ho dovuto fare un grosso lavoro di mediazione... Ma nessuno qui vuole rimangiarsi la propria parola, solamente non tutti hanno la stessa idea su cosa voglia dire contribuire..."
    "Senti... Mi stai simpatico, ma non fare questi giochetti del cazzo con me, perché giuro che ti strappo la testa e la infilo nel culo del capo dei Kurocosi o come si chiamano. Vai dritto al punto!"
    "Hey, hey ambasciator non porta pena... non si chiamano Kurocosi, ma Kurosain e se fossi in te non scimiotterei quel nome quando sarai davanti a Jaburo, fa schifo ed è ridicolo, ma lui ne è molto geloso... Sai, Jaburo Kaguya è stato uno degli uomini di fiducia del Kokage in passato, pare che sia stato uno dei suoi studenti in accademia e che addirittura fossero soliti giocare a Go insieme... Ok ok, vado al punto... Jaburo dice che quel segno che hai sulla spalla è un segno maledetto... Lui il suo lo ha ricevuto da Marou Kaguya in persona e per anni gli ha dato una mano a gestire una particolare operazione che necessita di una tecnica cui solo pochi ninja all'interno del villaggio hanno avuto accesso... Lui si offre di usare quella tecnica su di te Kaori Mitarashi, sbloccherà il vero potere del segno maledetto e dopo di che sarete pari..."
    "Stai scherzando vero?"
    "Ti prego sii ragionevole..."
    Quando Kaori uscì dalla locanda sbatté la porta così forte da far tremare i cardini, era incazzata nera. Non provava una rabbia pura come quella da fin troppo tempo, ma la discussione con il Nabare l'aveva mandata su tutte le furie. La discussione con l'uomo era andata avanti per un'ora abbondante e quel disgraziato aveva osato addirittura offrirle di fare quella specie di strana pratica direttamente nel covo di Jaburo. Con l'estrema delusione di Kaori non era riuscita a guadagnare nemmeno un uomo per il suo assalto, ma per lo meno aveva ottenuto che quella cerimonia si svolgesse dentro al palazzo, di modo che i suoi uomini potessero vegliare su di lei ed assicurarsi che non potesse accadere nulla di strano.
    Shindenshin No Jutsu - Tecnica della Trasmissione Spirituale
    VzEQWGT
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica lo Specializzato in Interrogatorio è capace di comunicare telepaticamente con altri individui. Il Jutsu ha un raggio massimo di sette chilometri e non è una tecnica di percezione, pertanto non è possibile percepire con esattezza la posizione dei soggetti con i quali si entra in contatto. L'utilizzatore può comunicare con una singola persona o con più individui alla volta a sua discrezione, anche se il consumo aumenterà di conseguenza. Per comunicare con uno o più individui conosciuti dall'utilizzatore basterà concentrarsi su quegli specifici soggetti per stabilire il contatto, ma è anche possibile lanciare il Jutsu in modo tale che coinvolga qualsiasi persona nel raggio della tecnica, o escludendo di proposito specifici soggetti di cui l'utilizzatore sia già a conoscenza. Durante una conversazione telepatica multipla, tutti i soggetti coinvolti possono sentire le rispettive voci e comunicare tra di loro grazie al Chakra dell'utilizzatore. Per il Ninja è anche possibile fare da tramite per singoli individui, poggiando una mano sulla testa di un compagno e trasferendo così le capacità telepatiche ad esso finché la tecnica rimane attiva. Il consumo resta invariato per una comunicazione che coinvolga massimo dieci elementi, dopodiché aumenterà di 8 punti Chakra allo sforamento di ciascuna delle successive decine. Comunicando con più di dieci persone alla volta diventa impossibile utilizzare qualsiasi altro Jutsu mentre la tecnica è attiva.
    Consumo: 8 (A Turno)

    "Nobaro... Cambio di programma! Sto tornando, libera il salone al piano terra ci servirà spazio. Ti occuperai tu di andare a parlare con gli informatori oggi pomeriggio al posto mio..."
    "Hai! E' successo qualcosa di grave?"
    "Niente di cui tu debba preoccuparti, abbiamo degli ospiti per cena! Atasuke, rinforza il perimetro. Scegli i tuoi dieci uomini migliori, vi voglio a rapporto in salone quando arrivo!"
    "Hai, Oyabun-sama!"
    Interrompendo il contatto spirituale la ragazza si trovò a tornare a concentrarsi sulla propria rabbia. Il suo rimuginare era tanto intenso che si ritrovò a varcare la soglia di casa prima ancora di accorgersene. Atasuke aveva assolto al suo compito in maniera egregia e si trovava con altre dieci persone ad attenderla nel salone, d'altronde non aveva certo motivo di dubitarne. L'uomo sulla trentina si era da subito mostrato un soldato affidabile e quando riceveva un ordine lo eseguiva nel più breve tempo possibile.
    "Come vi dicevo... Oggi abbiamo ospiti, sarà il primo incontro tra noi e le altre associazioni, quindi vediamo di fare le cose per bene... Devono capire che non possono sottovalutarci!"
    Per un'oretta la ragazza si prodigò a spiegare agli altri la situazione ed insieme idearono il piano d'azione per gestire quello che sarebbe successo. Era difficile che i Kurosein potessero voler fare qualcosa di stupido dentro al loro quartier generale, ma una cosa che Kaori aveva imparato era che in situazioni come quelle la guardia non era mai troppo alta. Quando finalmente ebbero finito la riunione Atasuke attese che tutti se ne fossero andati prima di prendere parola.
    "Con tutto il rispetto... Siete proprio sicura che sia una buona idea fidarci di loro tanto da permettergli di fare qualcosa direttamente a te?"
    "Non mi prendere per una sciocca, ovviamente non ci fidiamo di loro... Non ci fidiamo di nessuno, ma io ho bisogno di quel potere... Senza contare che rifiutarmi mi mostrerebbe debole, mi vogliono alla loro mercé? Ottimo, che facciano pure, non ho paura di loro e devono saperlo, devono capire che sono loro a dover avere paura di noi!"
    "E ce l'avranno, ti guarderemo le spalle Oyabun-sama!"
    Il volto dell'uomo era determinato, la zazzera bionda incorniciava perfettamente il sorriso deciso e quando si inginocchiò la giovane le poggiò una mano sulla spalla. Sarebbe stata una lunga giornata per tutti, ma l'avrebbero affrontata insieme.
    Quando le guardie al cancello annunciarono l'arrivo di Jaburo, Kaori non si sarebbe mai aspettata di trovarsi davanti a quello che l'attendeva in cortile. Una portantina dorata trasportata da quattro persone fece il suo ingresso accompagnata da Sasuke Nabare e seguita da una mezza dozzina di uomini. Kaori scese la breve scalinata assieme ai suoi uomini e si fermò davanti alla portantina. Atasuke era fermo al suo fianco, poco più indietro, le mani conserte dietro la schiena, gli altri uomini si disposero a semi cerchio attorno alla portantina con le mani alle armi.
    "Hey, hey, hey... Calmiamo i bollenti spiriti, siamo tutti amici qui... Ok, forse non amici, ma io sono qui apposta per assicurarmi che tutto fili liscio..."
    "Tutto filerà liscio se nessuno di loro ha cattive intenzioni... Ora per cortesia, consegnate le armi prima di entrare!"
    Una profonda risata scaturì dall'interno della portantina e Kaori fu costretta a reprimere una risata. Jaburo Kaguya era senz'altro un uomo eccentrico e questo la giovane lo aveva già immaginato dalla carrozza, ma la sua figura lo era fin di più. Un lungo mantello dorato con inserti neri che arrivava fino a terra cingeva le sue spalle ed i vestiti estrosi dell'uomo erano interamente di quei due colori.
    "Io sono Jaburo Kaguya, non ho bisogno di armi... Dunque è questa la puttanella che ha staccato la testa a Kusari, avrei dovuto occuparmi di quel pezzo di merda io stesso e non ci troveremmo in questa situazione!"
    "Come osi?"
    All'esternazione dell'uomo Atasuke fece per scattare in avanti, il volto rabbioso, ma Kaori pose una mano di traverso e a malincuore tornò a mettere le mani dietro la schiena. Il Kaguya stava chiaramente giocando a chi ce l'aveva più lungo, ma Kaori non si sarebbe certo fatta fregare da quegli stupidi giochetti e non avrebbe mandato tutto all'aria per un paio di insulti.
    "Brava, tieni a bada il tuo cagnolino..."
    "Calma, rispetto reciproco! Ne abbiamo già parlato Jabura-sama, nessuno mette in dubbio la tua autorità, ma questa è casa sua e dobbiamo rispettarla!"
    "Suvvia, non è il caso di prendersela tanto... Date loro le armi... Vediamo di muoverci, non voglio stare qui tutto il giorno, questa topaia puzza già da fuori!"
    La sicurezza che traspariva dalle parole dell'uomo era certo ben corroborata dal suo fisico. Alto quasi due metri, Jaburo aveva due braccia grosse come toraci, non la stupiva che tutti avessero paura di lui. Il suo potere era prevalentemente basato su timore e paura e quindi era chiaro che dovesse mantenere quella maschera spaccona in una situazione come quella, ma Kaori era certa che in tutto quel contesto sarebbe stata lei a fare la figura migliore.
    "Forza, entrate... Come funziona questa roba? Sarà una merda come quando mi hanno morso il collo?"
    "Ahahah, oh no ragazzina... E' molto peggio... Decisamente molto peggio! Forza, facciamolo."
    Il Kaguya ed i sei uomini della scorta fecero il loro ingresso nell'ampio salone, l'uomo si posizionò in un angolo ed incrociando le dita andò a richiamare accanto a sé tre copie esatte, che subito raggiunsero gli altri angoli della stanza. I sei uomini si strinsero accanto all'originale formando un perimetro di sicurezza.
    "Forza, non aver paura...mettiti lì al centro e dì ai tuoi di stare buoni, probabilmente ti sentiranno gridare... Non vorrei doverli uccidere perché danno di matto."
    "Nessuno dei miei farà nulla di stupido tranquillo, ma minaccia ancora di ucciderli e ti stacco la testa come ho fatto con Kusari!"
    "Beh, se mi parli così non mi dispiaccio per quello che sto per farti!"
    Le mani di tutti e quattro i Jaburo andarono a comporre i sigilli necessari ad attivare la formazione delle quattro nebbie nere
    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra x 3
    KageBunshinnoJutsu-TecnicadeiClonidOmbra_zps3e5ab90d
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu, infatti consiste nella creazione di copie dotate di consistenza fisica e in grado di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più Chakra. Il vero punto di forza però è che i cloni, non appena vengono annullati, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze riscontrate durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)

    Shikokumujin - Formazione delle Quattro Nebbie Nere
    nMSz
    Villaggio: Otogakure no Sato & Iwagakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Fuuinjutsu
    Questa tecnica richiede la collaborazione di almeno quattro utilizzatori. Questi dovranno posizionarsi intorno a un possibile bersaglio, a non più di tre metri da esso, costituendo ognuno i vertici di una figura quadrangolare. Poi, componendo simultaneamente i Segni e toccando il suolo a non più di tre metri da un bersaglio, intorno ad esso apparirà un barile che lo imprigionerà. Una volta dentro il barile, il bersaglio sarà indotto in uno stato di stasi simile alla morte che spingerà il suo Segno Maledetto ad evolversi al Secondo Stadio. Una volta imprigionato nel barile il bersaglio verrà rilasciato da esso soltanto quando il Segno si sarà evoluto completamente al Secondo Stadio.
    È possibile anche utilizzarla da soli tramite tre o più Kage Bunshin, pagando però da soli il costo elevato della Tecnica.
    Consumo: 4 x 4

    Kaori era al centro della stanza e quando le mani dei quattro corpi identici toccarono il suolo, comparve un barile che andò ad imprigionarla. Un dolore lancinante permeò il corpo della giovane esplodendo dall'interno e grida di dolore proruppero dalle sue labbra.
    Atasuke non riuscì ad evitare di fare un passo in avanti, scatenando una reazione da parte della scorta di Jaburo e il Nabare si frappose per sedare gli animi.
    "Hey, hey... Tranquillo ragazzo, gliel'ho già visto fare altre volte... Kaori sapeva a cosa andava incontro e lo ha accettato spontaneamente, mi sembra che ti abbia anche dato degli ordini..."
    "Hmpf... Quanto ci vorrà?"
    "Oh, ma quello dipende tutto da lei... Ci potrebbero volere giorni, personalmente spero proprio di no perché vorrei tornare a casa per cena... Senza offesa eh, ma ho il palato abbastanza fine e sinceramente questo posto non mi ispira troppa fiducia, mangiate anche cibo vero o andate avanti a scatolette?"
    Il clima di tensione si protrasse per lunghe ore e via via le grida provenienti dall'interno della cassa si fecero sempre meno atroci, fino a che il silenzio calò nella sala con estrema gioia di tutti i presenti. Tutti i presenti avevano i nervi tesi e sarebbe bastato un nonnulla per far scoppiare il disastro, ma quando ormai sembrava che quel rituale sarebbe durato per sempre, ecco che il coperchio andò ad aprirsi e coperta da una nube di fumo violaceo la figura di Kaori fece la sua apparizione.
    "Jaburo Kaguya... Questo potere... Considero estinto il tuo debito!"
    Facendo due passi avanti la ragazza spuntò dal fumo, mostrando delle fattezze mostruose. La pelle rossastra e indurita aveva trasformato il suo bel viso in quello di un mostro e un enorme corno spuntava sul lato destro della sua faccia.
    "Oh, il segno dell'acqua... Decisamente indicato per te signorina..."
    "Forse non mi sono spiegata, hai assolto il tuo debito... Non c'è più nessun motivo perché tu stia qui, al contrario decisamente non sei il benvenuto, quindi tornatene immediatamente da dove sei venuto o lo considereremo un atto di guerra!"
    "Dai, Kaori non fare così..."
    "Sasuke... Te l'ho detto, mi piaci... Ma non tirare troppo la corda perché ti ho già detto quale sarebbe il risultato!"
    "Sì,sì, la mia testa strappata nel suo culo e quelle cose lì, ma sii ragionevole non puoi trattarlo così..."
    "Quest'uomo... E' venuto in casa mia, insultando me e la mia gente... Minacciando di morte i miei uomini... Apprezzo quello che ha fatto per me e per questo motivo gli consento di uscire da qui vivo."
    "Stronza... Forza ragazzi, torniamo a casa!"
    Quando la delegazione dei Kurosein se ne fu andata, Kaori salì nella sua stanza ed appena chiusa la porta alle sue spalle crollò a terra. Le mani le tremavano e sentiva la fronte bollente, nonostante la sua linea cellulare si sentiva di merda come non le capitava da tantissimo tempo. Quella specie di rituale l'aveva provata più di quanto non volesse ammettere e di certo più di quanto non avesse fatto trasparire davanti a tutti. Era fiera di sé, era uscita da quella cassa a passo fermo e con convinzione, malgrado le gambe tentassero di tremare, per fortuna non si era arrivati allo scontro o non sapeva cosa sarebbe stata in grado di fare.
    "Anche questa è fatta... mannaggia adesso vorrei solo dormire fino a domattina!"
    Purtroppo per lei sapeva che quella prospettiva sarebbe stata ben lungi dal realizzarsi in tempi brevi e infatti ebbe a malapena il tempo di sedersi sulla poltrona e versarsi un bicchiere di Whiskey, che già un bussare deciso andò a provenire dalla sua porta.
    "Oh Kami, non sapete fare proprio niente da soli eh? Avanti!"
    "Mi scuso per il disturbo, ma credo di portare informazioni piuttosto interessanti..."
    Facendo il suo ingresso Nobaro fece ben attenzione a richiudersi la porta alle spalle. D'altronde il ragazzo per forza di cose era il suo uomo più fedele e sapeva perfettamente che non era il caso che nessuno la potesse vedere in un momento di debolezza, così come appariva chiaramente su quella poltrona.
    "Con tutto il rispetto Kaori-sama, hai un aspetto di merda... Posso darti un'occhiata?"
    "Iniziavo a pensare che avrei dovuto chiedertelo... Quindi l'incontro è andato bene?"
    "Meglio del previsto... Abbiamo la conferma della presenza di Agony, ma anche dettagli su altri prigionieri, sui turni di guardia e sulle ronde esterne... Pochi giorni e saremo pronti."
    "Tu sì che sai come fare per rendermi felice Nobaro! Adesso vai a riposare, domani analizzeremo le informazioni che hai raccolto... Poi informeremo Sasuke che è arrivato il momento di muoversi... Poi ci riprenderemo Agony!"


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    ~ 345 - 8(Shindenshin)~ Ottimo~ Ottimo
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    ~ Kunai (x3)~ Pergamena Minore (x2)
    ~ Cartabomba (x 1)~ Cimice (x3)
    ~ Bomba carta (x2)~ Radiolina
    ~ Cerbottana~ Occhio cibernetico
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    ~ Fodero~ Quarta~ Fianco Sinistro
    ~ Fodero~ Scimitarra~ Bacino - orizzontale con impugnatura a sinistra
    ~ Fascia~ Spada Larga~ Schiena - lieve inclinazione verso la spalla destra
    ~ Custodia~ Tirapugni~ Fianco destro e sinistro
    ~ Rotolo~ Dako~ Bacino
    Gilet di Kiri
    Armi da LancioAccessori
    ~ Palla Bomba (x3)~ Torcia Elettrica
    ~ Accendino
    Abbigliamento
    OggettoCondizioniDescrizione
    ~ Lame Retrattili da Polso~ Retratte~ Polsi
    ~ Coprinaso~ Intatto~ Indossato
    ~ Fermacapelli Appuntito~ Intatto~ Crocchia
    ~ Avambracci Affilati~ Intatti~ Avambracci
    ~ Guanti Chiodati~ Intatti~ Indossati
    ~ Anello Haku~ Intatto~ Dito Medio Destro
    ~ Scarpe con Lama~ Lama Inserita~ Piedi
    Tasche
    Taschino da BraccioTasca Supplementare
    ~ Cartabomba (x5)~ Bombe Fumogene (x3)
    Zaino
    Armi Minori
    ~ Kusari-Fundo
    Note~ Coprifronte di Kirigakure a coprire l'occhio destro


    Edited by Leeroy Gorshmit - 15/10/2021, 00:00
     
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    Il battere sordo dei sandali sulla roccia rimbombava dentro alla grotta e Kaori si avvicinò al piccolo fuocherello che gli altri avevano allestito. Il clima si era fatto più rigido negli ultimi giorni e non era certa di essersi portata dietro gli indumenti più, ma d'altronde questo non avrebbe fatto che avvalorare l'immagine di fuggiasca mutilata che era ben intenzionata a far trasparire.
    "Vuoi un pezzo di serpente? Di certo non è quello che uno desidererebbe come ultimo pasto, ma è tutto quello che passa il convento."
    "Questo non sarà l'ultimo pasto di nessuno..."
    "Sei davvero sicura che questo piano non ci porterà tutti incontro a una morte orribile?"
    "E tu sei certo del fatto che domattina il sole sorgerà? No? Neanch'io, ma ciò nonostante è estremamente probabile che succeda... E smettila, questo atteggiamento non fa bene al morale degli uomini... Comunque nessuno ti ha obbligato a venire, Sasuke dice che sei stato tu a chiedere a Chikafusa di guidare gli uomini!"
    "Hmpf, Sasuke dovrebbe imparare a farsi i fatti suoi qualche volta... In ogni caso mi hai salvato la vita in quella fabbrica, anche se ero in quella situazione a causa tua, ma quel tipo avrebbe comunque cercato di uccidermi e qui dentro c'è ancora un po'di onore, non potevo tirarmi indietro."
    Kaori accettò l'offerta di cibo e si mise a mordicchiare quella carne secca e stopposa. Di per sé non avrebbe avuto nessun motivo per farlo dato che ormai non le serviva altro che un bel bagno di sole per soddisfare il suo intero fabbisogno energetico, ma la condivisione del cibo era un comportamento atavico di fratellanza ed in quel momento non poteva permettersi nessun attrito con i membri delle altre organizzazioni. Attorno al fuoco in quella grotta erano in sette oltre a lei ed ognuno di loro guidava il contingente della rispettiva organizzazione. Gli Oyabun avevano mantenuto la loro parola e tutti a parte i Kurosein avevano mandato i loro uomini. L'apporto dato da Jaburo Kaguya era qualcosa di meno rischioso, ma forse perfino più utile per lei a lungo termine dato che le aveva permesso di accedere al vero potere nascosto nel segno maledetto.
    Certo nei suoi piani tutto quel potere dopo quel giorno non le sarebbe più servito, ma come aveva tristemente imparato nella vita non si può mai sapere. La sua carriera da boss del crimine era appena iniziata, ma era già giunta l'ora di ritirarsi dagli affari e il suo piano pensionistico era semplice, una volta liberato Agony lo avrebbe portato a Maguma dove sarebbero stati per tutto il tempo che gli sarebbe stato necessario a riprendersi dai postumi che sicuramente la lunga permanenza in carcere gli avrebbe lasciato. A quel punto Kaori si sarebbe defilata sempre di più dalla gestione delle Yukitora, lasciando l'onere in mano a Nobaro e lei avrebbe trovato un posticino tranquillo dove vivere in pace la sua vita insieme al suo amore. Nobaro l'aveva servita bene e un po'le dispiaceva di avergli fondamentalmente distrutto la vita, almeno sarebbe stato ricompensato con un futuro di agi e benessere. Il ragazzo se la cavava piuttosto bene in mezzo alla burocrazia e stava già mandando avanti praticamente da solo tutto l'aspetto amministrativo dell'organizzazione. Lo aveva lasciato a Maguma per avere sempre in casa qualcuno di fiducia e per proteggerlo, non voleva che potesse rimanere vittima dello scontro, anche perché il ruolo che aveva in mente per lui oltre che un premio era anche un'assicurazione sulla vita della ragazza che avrebbe sempre avuto le spalle coperte.
    "Gli uomini fuori hanno freddo..."
    "Gli uomini fuori avevano solo da portarsi dei vestiti più pesanti... Sul serio cazzo, cosa si aspettavano? Nessuno aveva idea di qual è il clima in quel buco di culo del mondo soprannominato Reihou? Non vorrai dirmi che vorrebbero accendere un fuoco all'aperto... Già che ci siamo spariamo un paio di jutsu di segnalazione in aria, giusto per essere sicuri che qualcuno si accorga della nostra presenza..."
    "Abbiamo preparato dei thermos di tè caldo da distribuire agli uomini, purtroppo non ce n'è in abbondanza, dovrete farne un uso misurato..."
    Atasuke aveva il volto inespressivo come al solito e quelle parole erano state dette come se stesse dettando qualcosa di imparato a memoria. I capelli biondi erano coperti dal cappuccio felpato della sua tunica di modo che i suoi occhi inespressivi sembrassero ancora più inquietanti in assenza di quel tocco di colore. Quando una delle sue mani metalliche porse uno dei thermos all'uomo per portarlo all'esterno, fu impossibile per Kaori non notare lo sguardo timoroso di quest'ultimo. Per la maggior parte di loro Atasuke e i suoi uomini non erano altro che mostri.
    "Un messaggio dagli esploratori!"
    Una grossa civetta aveva fatto il suo ingresso nella grotta poggiandosi sulla spalla di uno dei luogotenenti, che subito andò a leggere con interesse quanto scritto al suo interno.
    "I gruppi di ronda si muovono esattamente come ci è stato segnalato e c'è un gruppo di ritorno da sud... Domani passeranno il canyon e dovrebbero raggiungere la prigione... I nostri contatti sono affidabili!"
    "Molto bene...venite qui, ricapitoliamo il piano..."
    "Oddio, di nuovo? Lo abbiamo ripetuto cinquanta volte quel cazzo di piano..."
    "Ascoltami bene, dalla riuscita di 'quel cazzo di piano' dipendono tutte le nostre vite, quindi sono contenta che ti sia stufato di ascoltarlo, ma devi saperlo talmente a memoria che deve farti venire la nausea, devi arrivare ad odiarlo, vomitare da quanto ti è penetrato a fondo, ci siamo capiti? Ora, basta cazzate! Tutti concentrati... Le squadre di Kanade e Atasuke si muoveranno con me e formeranno il gruppo alpha. Gaho e Harumi gruppo beta..."
    Srotolata a terra una mappa colma di segni e appunti, la ragazza si era messa a descrivere accuratamente tutti i passaggi che ognuno di loro avrebbe dovuto seguire il giorno seguente. I sette contingenti erano stati divisi in quattro gruppi ed avrebbero avuto ognuno un compito ben preciso. Il gruppo alpha avrebbe neutralizzato la squadra di ritorno alla prigione, mentre i gruppi beta e gamma si sarebbero occupati di mettere fuori gioco le ronde che controllavano il perimetro esterno della prigione. La squadra Delta infine si sarebbe premurata di rendere sicura la via di fuga per quando sarebbe stato il momento di andarsene dalla struttura. Il piano di base era semplice ed avrebbe dovuto svolgersi in maniera rapida e indolore, non si sarebbe potuto certo parlare di un lavoro pulito, ma il caos li avrebbe favoriti nella fuga. Il peso di tutto quel piano sarebbe stata lei, quella che si sarebbe fatta carico della più grande responsabilità ed al contempo del rischio maggiore, così com'era giusto che fosse dato che tutto quello si stava facendo unicamente per lei.
    Il suo ruolo sarebbe stato al contempo quello di esca e di infiltrata, ma in tutte le Terre di Nessuno non c'era probabilmente qualcuno di migliore di lei per compiere quella missione.
    "Non fate sciocchezze oggi, se ci muoveremo bene torneremo tutti a casa sani e salvi... Radioline sul canale trentadue, silenzio radio. Finché non dò il segnale parlate soltanto se strettamente necessario. Buona fortuna!"
    Appena le prime luci dell'alba erano sorte, l'intero campo si era preparato a mobilitarsi e le squadre si erano messe in marcia verso le rispettive mete. Kaori e il gruppo alpha raggiunsero il canyon in cui avrebbero teso la loro imboscata, l'avvallamento roccioso era costeggiato da alberi perfetti per un appostamento ed il gruppetto si dispose in attesa dei loro bersagli. Passarono poche ore prima che in lontananza si vedesse arrivare un gruppo composto da una mezza dozzina di shinobi che si trascinava appresso quelli che avevano tutta l'aria di essere quattro prigionieri, con le mani legate e pesanti catene a unire i loro piedi. Senza dire una parola Kaori andò ad indicarsi gli occhi per poi puntare l'indice verso il gruppetto in avvicinamento, subito dopo andò alla bocca. Era stata maniacale nel dare istruzioni a quegli uomini, ma non aveva mai avuto a che fare con la maggior parte di loro e non poteva sapere come si sarebbero comportati o quale fosse il loro livello di addestramento.
    "Ci siamo quasi..."
    Quattro degli shinobi aprivano il gruppo, mentre gli ultimi due facevano de retroguardia, controllando probabilmente che nessuno facesse qualche sciocchezza tentando la fuga. I due alla testa del gruppo discutevano animatamente tra di loro e dall'atteggiamento uno pareva chiaramente essere il capo della spedizione, al contrario i due tizi al fondo del gruppo sembravano molto più attenti al loro incarico e lanciavano continue occhiate ai prigionieri ed all'ambiente circostante. Trattenendo il respiro, la ragazza sollevò lentamente il braccio sinistro e non appena il gruppo fu al centro del canyon lo abbassò di scatto, scatenando l'inferno per quelle ignare vittime. Armi e Jutsu cominciarono a piovere sul gruppo da ogni direzione, mentre gli uomini più abili nel corto raggio si facevano strada lungo le pareti rocciose. Kaori balzò giù dal ramo su cui si trovava e cominciò a scendere a passo lento lo scosceso pendio, il loro numero era soverchiante ed anche senza effetto sorpresa gli avversari non avrebbero avuto la benché minima possibilità di batterli, ma la situazione che la kunoichi era andata a creare aveva fatto sì che il tutto avvenisse senza nemmeno una perdita, certo un paio di uomini erano rimasti feriti, ma nulla che il medico che viaggiava con la squadra non avrebbe potuto risolvere in quattro e quattr'otto.
    "In riga qui davanti!"
    Quando la ragazza raggiunse il campo di battaglia, lo scontro era già ormai terminato e mentre i prigionieri venivano passati a fil di spada, i sei carcerieri erano a terra, ognuno con un adeguato numero di uomini ad infierire con calci, pugni e armi contundenti. Kaori sollevò nuovamente il braccio sinistro e chiuse la mano a pugno, così che la mattanza avesse fine. I sei corpi vennero sollevati malamente da terra e portati di peso al cospetto della mukenin, tutti in fila e tutti in ginocchio.
    "Ci vorrà un momento!"
    Partendo dal membro più a sinistra nella fila, la ragazza andò a poggiargli in testa la mano destra e senza il minimo scrupolo o tatto andò ad infrangergli la mente penetrandovi con forza. La mente semplice che si trovava davanti non aveva la benché minima possibilità di resistere alla sua lettura mentale e nel giro di pochissimo tempo la ragazza ebbe tutte le informazioni di cui necessitava. Passando con la mano di fronte in fronte scoprì che soltanto le menti dei due uomini della retroguardia e quello che effettivamente era il capo della spedizione erano in grado di contrastare un minimo la sua abilità, ma durarono ben poco ed anche con loro ebbe vita facile a fare incetta di informazioni. Quando ebbe finito si lasciò andare ad un sospiro di sollievo, gli uomini cui aveva letto la mente erano ridotti in uno stato ben peggiore del suo.
    Yomitori Kokoro - Lettura Mentale x 6
    XGfnbq5
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Supplementare
    Immobilizzando la vittima sarà possibile appoggiarvi sulla testa la propria mano, e con il Chakra iniziare ad estrarre informazioni dalla mente dell'avversario. È un processo complesso, che risulta essere relativamente semplice su Shinobi con un'esperienza inferiore alla propria, di media difficoltà su un pari grado ed estremamente complicato su uno Shinobi di livello superiore al proprio. È possibile effettuarla anche su un cadavere e vedere i suoi ultimi sette giorni di vita.
    Gli Specializzati in Interrogatorio sono considerabili di un grado superiore nell'uso di questo Jutsu, se lo subiscono.
    Consumo: N/A

    "Userò loro tre!"
    Kaori indicò gli uomini la cui mente si era rivelata più ostica da leggere e quasi simultaneamente tre wakizashi passarono da parte a parte i toraci degli uomini restanti.
    "Tu non hai idea..."
    "Oh, io ho perfettamente idea... Grazie alle vostre conoscenze ho ben più che un'idea di cosa mi aspetta... Siete voi a non avere ide... Sono loro a non avere idea!"
    Con quelle ultime parole la ragazza indicò la direzione in cui si trovava il complesso carcerario ed un ghigno le si dipinse sul volto quando in quattro punti del suo corpo la carne cominciò a protrudere generando altrettante copie identiche. Senza bisogno di ricevere ordini tre degli Yasai Bunshin si mossero verso gli uomini in ginocchio ed avvicinando le bocche ai rispettivi colli cominciarono ad aspirare il loro chakra, non gliene sarebbe servita una grande quantità per i suoi scopi ed appena l'operazione fu terminata tutte e tre le copie estrassero le proprie lame retrattili facendole penetrare a fondo nel tronco encefalico avversario. Pochi istanti ed andarono tutte e tre ad assumere le fattezze esatte degli uomini cui avevano appena rubato la vita.
    Yasai Bunshin - Tecnica del Clone Vegetale
    YasaiBunshin1 bloccozetsu
    Villaggio: Iwagakure no Sato
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette di creare una copie di sé, facendola emergere dal proprio corpo, senza dunque alcun bisogno di sigilli. La copia potrà ricorrere a tutte le tecniche Mokuton (se lo si possiede) e a quelle derivanti dalla Mutazione, massimo di livello B, e sarà in tutto e per tutto identico all'originale, ad eccezione del fatto che sarà completamente bianca. Se il clone subisce una ferita di entità media o superiore diventerà solo un involucro inanimato ma il corpo non svanirà. Difficilmente tuttavia potrà essere utilizzato come scudo perché perdendo comunque gran parte della sua consistenza con la morte, potrà essere distrutto anche da tecniche di livello D. Il clone può infine modificare il proprio corpo per intrappolare un avversario. Per liberarsi occorrerà una Forza di due gradi superiori oppure una tecnica di livello C. Lo svantaggio di tale tecnica è che neanche il Clone potrà muoversi mentre tiene imprigionato un nemico.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 4 (A Clone)

    Tajuu Yasai Bunshin - Tecnica Superiore del Clone Vegetale
    vegetale_superioreclone_zpsgpwbfc5v
    Villaggio: Iwagakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è l'evoluzione della Yasai Bushin no Jutsu e permette di creare ben tre copie di sé, facendole emergere dal proprio corpo. Non è possibile "evadere" dal limite di tre cloni, quindi non si può utilizzare il Jutsu per crearne soli due, quattro e via dicendo. Il Jutsu va utilizzato obbligatoriamente per multipli di tre.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (Per tre Cloni)

    Shaburu no Chakra - Vampirismo di Chakra x 3
    gnamgnam
    Villaggio: Iwagakure no Sato
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica permette allo Shinobi di assorbire il Chakra di un avversario semplicemente aspirandolo dalla bocca. Per poter fare ciò è necessario che il nemico si trovi entro un metro di distanza ed un secondo per assorbire 2 punti Chakra oppure tre secondi ininterrotti per assorbirne ben 4. Durante il processo d'assorbimento, l'utilizzatore non potrà muoversi e non potrà utilizzare altri Jutsu. Questa tecnica quando utilizzata da sola od in combinazione con altre tecniche che permettono di assorbire Chakra permette di conservarlo all'interno dello Shinobi come una entità a parte e replicarlo per utilizzarlo in combinazione con la Narikawari no Jutsu - Trasformazione Perfetta.
    Consumo: N/A

    Narikawari no Jutsu - Trasformazione Perfetta x 3
    perfecthenge
    Villaggio: Iwagakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è il secondo marchio di fabbrica di questa Mutazione e permette di copiare aspetto, voce, le movenze, odore e perfino il tipo di Chakra di un bersaglio. Ciò lo rende del tutto identico al soggetto scelto e perfettamente indistinguibile, sia se ci si basa sui sensi che anche su Tecniche sensoriali molto avanzate, rendendo l'Uomo-Pianta l'infiltrato perfetto. L'unica pecca di questa tecnica è che non trasmette all'utilizzatore le esperienze della vittima che si vuole impersonare e quindi sarebbe possibile tradirsi dicendo cose che la vittima non poteva sapere etc... La tecnica si dissolve alla morte dell'utilizzatore, o per sua volontà. Per replicare perfettamente il Chakra del bersaglio è necessario averlo prima assorbito da esso tramite la Shaburu no Chakra - Vampirismo di Chakra o qualsiasi altra tecnica in grado di assorbire Chakra usata in combinazione con il Vampirismo.
    La Trasformazione dura fino a quando l'utilizzatore non decide di annullarla.
    Consumo: 8

    Mentre le tre copie erano occupate a diventare i carcerieri, la quarta aveva provveduto a svestire uno dei prigionieri. Tutti avevano una casacca sgualcita che una volta doveva essere stata bianca e dei luridi pantaloni, mentre nessuno di loro indossava delle scarpe. Quella era la politica del carcere riguardo al trattamento dei carcerati, quello e il fatto che venisse impiantato loro un dispositivo per isolare il chakra.
    "Sei proprio una bella pazza...se vuoi posso farlo io..."
    "Il giorno che verserai il mio sangue sarà l'ultima cosa che farai da vivo! Atasuke, sai cosa fare!"
    "Oyabun-sama... Sei proprio sicura di volerlo fare?"
    Kaori si era già spogliata di quasi tutto l'equipaggiamento, riponendo quanto possibile nello zaino ed accatastando il resto. Alle parole del biondo rispose con un solo sguardo e l'altro abbassò la testa estraendo una lama di chakra. La ragazza indossò il sudicio abito bianco fornitole dal clone e chiuse gli occhi esprimendosi in un profondo respiro e sollevando il braccio sinistro aspettò che il suo sottoposto facesse il suo dovere. Tutto accadde in un attimo, un'intensa fitta di dolore accompagnò il fendente di Atasuke, che rapidamente portò in basso la lama tranciando di netto la gamba della ragazza che sarebbe caduta a terra se non ci fossero stati due uomini a sorreggerla. Il gemito di dolore che uscì dalla sua gola fu sommesso, d'altronde non poteva dimostrare debolezza davanti agli uomini di Kanabe e poi tutto sommato perdere gli arti stava ormai diventando un'abitudine.
    "Tranquilla adesso ci penso io..."
    "Mi raccomando, un lavoro approssimativo... Devono abbassare la guardia e pensare che sia indifesa!"
    Il medico aveva ricevuto istruzioni precise riguardo a come intervenire sulle sue ferite e come da programma si mosse per cauterizzare alla bell'e meglio i moncherini sprizzanti sangue e fasciarli senza troppa cura. Nello stato in cui si trovava non avrebbe certo incusso timore a nessuno.
    "Forza, fate sparire i corpi. Non devono rimanere tracce dello scontro, poi portatevi in posizione... Inizia la fase due!"
    "In carrozza bellezza, spero che mi diano un bonus per averti portato a spalle fino a casa... Il coglione avrebbe sicuramente detto qualcosa del genere"
    Un sorriso divertito sul volto del clone con le fattezze del caposquadra aveva accompagnato quelle parole, mentre raccogliendo il suo corpo da terra se lo caricava in spalla. Uno degli altri due neo carcerieri aveva recuperato un dispositivo per l'inibizione del chakra e glielo aveva sistemato sulla schiena, i tentacoli dipartiti dal dispositivo si erano ancorati nella carne della kunoichi e un tremito la percorse quandl si rese conto di non essere più in grado di convogliare il suo flusso di chakra. Si abituò in fretta a quella terribile sensazione e si accorse che grazie al dispositivo non aveva bisogno di concentrarsi sul mantenere in stato di quiete le sue cellule, che fin da quando Atasuke l'aveva mutilata spingevano per andare a rigenerare le parti mancanti. Mentre il grosso degli uomini faceva ritorno alla copertura della foresta, il quartetto di Kaori si mise in marcia verso il carcere. Atasuke fissava con una certa a preoccupazione il corpo mutilato del suo capo, ma il restante clone di Kaori che si era fatto carico dell'equipaggiamento e dei vestiti gli poggiò una mano sulla spalla.
    "Abbi fiducia in me, sono abbastanza forte per farcela!"

    ChakraFisicoMentale
    ~ 345 - 4(Yasai Bunshin) - 8(Taju Yasai Bunshin) + 4 x 3(Shaburu no Chakra) - 8 x 3(Narikawari) = 321~ Amputazione braccio sinistro (gravissima) - Emorragia fermata / Amputazione gamba destra (gravissima) - Emorragia fermata / Tentacoli piantati nella carne (medio-lieve)~ Ottimo
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    ~ Kunai (x3)~ Pergamena Minore (x2)
    ~ Cartabomba (x 1)~ Cimice (x3)
    ~ Bomba carta (x2)~ Radiolina
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    ~ Fodero~ Quarta~ Fianco Sinistro
    ~ Fodero~ Scimitarra~ Bacino - orizzontale con impugnatura a sinistra
    ~ Fascia~ Spada Larga~ Schiena - lieve inclinazione verso la spalla destra
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    ~ Rotolo~ Dako~ Bacino
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    ~ Avambracci Affilati~ Intatti~ Avambracci
    ~ Guanti Chiodati~ Intatti~ Indossati
    ~ Anello Haku~ Intatto~ Dito Medio Destro
    ~ Scarpe con Lama~ Lama Inserita~ Piedi
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    Taschino da BraccioTasca Supplementare
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    ~ Kusari-Fundo
    Note~ Coprifronte di Kirigakure a coprire l'occhio destro


    Edited by Leeroy Gorshmit - 15/10/2021, 00:01
     
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    Il quartetto si muoveva lungo le strade polverose che attraversavano le montagne e la prigioniera tremava per il freddo. I vestiti sudici che le avevano dato sarebbero stati a malapena sufficienti nelle ore più calde del periodo estivo a quella quota, mentre quel giorno le temperature erano particolarmente rigide anche per gli autunni più freddi e ben presto avrebbero cominciato a cadere le prime nevi. Il carcere in cui la stavano portando era una struttura di massima sicurezza gestita da una grossa organizzazione che faceva riferimento al mercato nero, situata a nord-est di Reihou. Nella struttura si trovavano shinobi regolari e traditori che di norma venivano sfruttati per ottenere tutte le informazioni utili a loro disposizione e poi utilizzati come merce di scambio con i regolari. Alcuni personaggi scomodi che sapevano troppo erano tenuti in prigionia dal direttore del carcere ormai da anni e l'uomo amava considerarli come la sua assicurazione sulla vita. Finché avesse avuto quelle armi ad olorogeria politiche sotto mano, che riguardavano sia elementi di spicco dei paesi regolari, che mukenin delle più importanti associazioni, non avrebbe temuto ritorsioni. Purtroppo per lui quel suo meccanismo di potere era anche lo stesso che aveva permesso a Kaori di raggiungere così facilmente le informazioni di cui necessitava, in cambio della promessa di eliminare alcuni elementi scomodi durante la sua 'visita' al carcere.
    Man mano che il gruppetto si avvicinava all'obiettivo, le tensione si faceva più palpabile nell'aria. La catena montuosa su cui si stavano inerpicando contava alcune tra le più alte cime di tutto l'ex Paese della Roccia. Sui cucuzzoli si scorgevano diversi ghiacciai perenni e molte delle punte erano già imbiancate di neve. Sicuramente chi aveva ideato quella prigione aveva trovato un posto perfetto per il suo scopo e da quanto aveva appreso dai ricordi dei carcerieri la conformazione geografica oltre a rendere difficili eventuali interventi esterni era anche utile a mantenere l'ordine interno dato che i prigionieri sottoposti costantemente a quelle temperature siderali con indosso solamente pochi panni sporchi, non mostravano la benché minima voglia di ribellarsi e fuggire, senza contare che la quasi totalità di loro aveva sviluppato polmoniti o altri acciacchi respiratori legati al freddo, se non addirittura subito la perdita di dita o porzioni di arti a causa dell'ipotermia.
    "Spero soltanto di trovare Agony tutto intero... Ma ha la pelle dura, sono certa che avrà saputo cavarsela!"
    L'intero complesso carcerario era sviluppato in tre bracci principali in cui erano rinchiusi criminali di bassa lega che venivano utilizzati come manovalanza per mandare avanti la vita del carcere. L'accesso alla struttura era vincolato al passaggio in uno dei tre bracci che penetravano a fondo nei meandri del monte Hotaka. Proprio dal passaggio centrale i tre avrebbero fatto il loro ingresso e quando finalmente il loro viaggio giunse al termine, si trovarono al cospetto di due uomini armati che presidiavano l'esterno di due enormi portoni metallici. Kaori sapeva perfettamente come quattro altri strati identici si trovassero dietro a quella iniziale barriera, solo dalla sala di controllo del braccio era possibile aprire i portoni e in caso di assalto ci sarebbe voluto abbastanza tempo per abbatterli tutti, che le guardie avrebbero avuto tempo di organizzare un'efficiente controffensiva.
    "Questa volta abbiamo pescato un bocconcino succulento, anche se ci è costato tre teste..."
    "Quel volto e quell'occhio... Ha un'aria familiare..."
    "Non ti lasciar fregare dal bel faccino, nonostante fosse già in questo stato lei e la sua amica ci stavano facendo il culo, per fortuna Kojaro qui sa muoversi nell'ombra e ha aperto un bel sorriso dritto nella gola della sua amica, purtroppo Aikumi e Chadou erano già morti e prima che riuscissimo a domare sta furia è riuscita a strappare la gola a Fukuyomi, ma ne è valsa la pena, sembra che a Kiri siano più che interessati a poterle mettere le mani addosso..."
    "Per gli dei, Kaori Mitarashi... Bel colpo ragazzi, mi sa che questa volta riceverete una bella ricompensa! Forza datemi un dito, sapete come funziona..."
    L'uomo di guardia stava sfogliando il suo Bingo Book e quando aveva raggiunto la pagina relativa a Kaori il suo viso si era aperto in un sorriso raggiante riconoscendo il suo volto in quello della donna che svenuta in spalla al compare. Con uno sbuffo i tre carcerieri si avvicinarono porgendo ognuno l'indice della mano destra. In un attimo l'uomo di guardia estrasse un senbon e con quello andò a punzecchiare i tre indici da cui fuoriuscì una piccola goccia di sangue.
    "Che schifo, certo che potresti anche cambiare senbon quando fai questa cosa, chissà che malattie possono avere le persone che hai punto prima... Poi non ti basterebbe la sua conferma?"
    Una voce diede via radio il via libera al loro passaggio e la guardia si espressa in una candida risata.
    "Ahah, certo basterebbe... Ma sai sono attaccato alle vecchie abitudini...forza entrate!"
    Quello cui Kaori so riferiva era il reale controllo che era stato effettuato loro senza che nemmeno se ne accorgessero, se in passato la prova del senbon era stata l'unica arma con cui venivano controllati gli accessi al carcere perché nessuno provasse ad infiltrarsi sfruttando la Henge, da qualche anno era diventato capo della sicurezza un sensoriale che aveva registrato le tracce di chakra di ogni membro del personale e di ogni prigioniero e si occupava di controllare personalmente ogni accesso. Purtroppo per lui la kunoichi era a conoscenza di questa misura di sicurezza e sapeva bene come nessun sensoriale potesse bucare la sua trasformazione perfetta, un altro regalo che aveva scoperto di aver ricevuto dagli esperimenti subiti al Covo.
    I due enormi battenti alti almeno dieci metri si aprirono e dietro di loro le lastre di metallo andarono a scorrere una dopo l'altra liberando l'accesso alla prigione. Il gruppetto si mosse e scambiandosi allegramente battute su cosa avrebbero fatto loro con il corpo della tizia che si portavano appresso, i tre energumeni si fecero largo nella larga galleria. Subito oltre le porte le dimensioni del buco praticamente raddoppiavano ed entrambe le pareti laterali erano costellate di celle scavate nella montagna. Prigionieri dai volti pallidi ed emaciati erano raggruppati a mezze dozzine per ogni cella e fissavano il loro passaggio con occhi vuoti. Ogni cella piena ve n'era una vuota e quella era la dimora di chi stava in quel momento svolgendo il suo turno di lavori forzati. L'organizzazione della prigione faceva sì che la struttura fosse completamente autosufficiente e la disposizione dei turni permetteva che ad ogni ora ci fosse qualcuno al lavoro e che al contempo prigionieri di celle limitrofe non avessero mai modo di conversare troppo gli uni con gli altri. Ogni settimana il prigioniero di ogni cella che aveva consegnato più informazioni interessanti riguardo i suoi compagni riceveva dei bonus alimentari o a livello di trattamento e questo modello creava una sorta di autoregolazione interna.
    Il timore reciproco che caratterizzava i prigionieri più infimi e faceva sì che si controllassero a vicenda permetteva al personale della prigione di focalizzarsi su quelli veramente pericolosi. Non che la storia per loro cambiasse poi tanto dato che le possibilità di fuga da quel luogo erano pressoché inesistenti e dentro alle celle singole gli elementi a rischio avevano gambe e braccia assicurate alla roccia con pesanti catene che lasciavano loro a malapena la libertà di arrivare a portarsi alla bocca il poco cibo con cui venivano tenuti in vita. Tutti i prigionieri al loro arrivo venivano portati al cospetto del direttore della prigione, che in base alla valutazione della loro pericolosità disponeva quale sarebbe stata la loro cella e a tutti venivano infilati guanti e calzini di un particolare tessuto in grado di isolare ed assorbire il chakra, questo impediva ai prigionieri di sfruttare il controllo del chakra sulle pareti e di comporre sigilli dato che in caso di contatto dei due tessuti intrisi di chakra, questo li avrebbe mandati in risonanza causando un'esplosione di chakra. Praticamente tutti lo imparavano a loro spese al primo tentativo di fare i furbi, quello che veniva spiegato dopo loro era che più chakra veniva accumulato, più forte sarebbe stata l'esplosione e così la maggior parte di quegli uomini viveva con il terrore di poter saltare in aria da un momento all'altro.
    "Finalmente ci siamo..."
    La luce lontana al fondo del braccio si fece sempre più vicina, fino a che finalmente il gruppo spuntò nell'enorme spiazzo al centro della montagna, che era poi il cuore della prigione. Ampi terrazzamenti si susseguivano lungo la scarpata e ad ognuno corrispondevano innumerevoli celle. Le centinaia di metri scavate all'interno della montagna permettevano di avere spazio pressoché infinito per i nuovi prigionieri. La peculiare conformazione di quella prigione sembrava lasciare spazio a qualsiasi tipo di irruzione, ma in realtà se qualcuno anche avesse provato ad entrare dall'alto avrebbe in realtà semplicemente attivato un Fuuinjutsu che avrebbe portato all'isolamento di tutte le celle e dell'intera struttura.
    Lo spiazzo alla base del buco nella montagna era costellato da baracche in cui vivevano le guardie e dove i prigionieri svolgevano i vari lavori, l'unico edificio degno di nome era però il palazzo in cui risiedeva il direttore della prigione, che fungeva da centro operativo dell'intera struttura. Nell'enorme salone principale venivano raccolti e smistati i nuovi prigionieri e il direttore provvedeva personalmente a rendicontare quotidianamente le persone in ingresso ed in uscita dalla prigione.
    "Abbiamo portato un pezzo raro!"
    "Kenko, ci aspettavamo che tornaste con quattro prigionieri..."
    "Beh, scusami cazzo se mentre tornavamo ci siamo imbattuti in questa stronza e nella sua amichetta che per poco non ci hanno ammazzato tutti... Non so se lo hai notato, ma non siamo in sei."
    "Cazzo, in sei vi siete fatti mettere sotto da due ragazzine ahahah potevate almeno portarle indietro tutte e due..."
    "Fottiti!"
    "Andate a farvi una doccia, puzzate da far schifo! Forza stronza, vedi di stare in piedi, non ho intenzione di portarti a spalle sudicia come sei!"
    Il clone con le fattezze del caposquadra aveva consegnato Kaori alla guardia fuori dal palazzo e dopo il rapido scambio di battute l'uomo l'afferrò sotto al braccio strattonandola verso l'interno. Kaori con rassegnazione fece quello che le veniva ordinato e zoppicando venne portata all'interno del palazzo, imprecando l'uomo continuò a tirarla fino ad una cella in cui venne buttata come un animale insieme ad un'altra decina di persone dall'aria rassegnata ed impaurita.
    "Sembra che siamo fottuti eh ragazzi?"

    I cloni di Kaori dopo aver lasciato l'originale al suo destino si erano diretti verso le docce a suon di battute e scherzi verbali, rispondevano ai saluti quando li ricevevano e in men che non si dica si ritrovarono da soli all'interno degli spogliatoi, i tre cloni trasformati ebbero modo di tirare un sospiro di sollievo. Per quanto le loro coperture fossero incrollabili, era comunque parecchio stressante dover vivere quelle situazioni, ma la parte più difficile era finita, da lì in avanti non avrebbero dovuto far nient'altro di ciò in cui erano più bravi, muoversi nell'ombra ed uccidere tutto quello che avrebbero potuto uccidere.
    Un sorriso venne scambiato tra i tre cloni, mentre lentamente i loro piedi cominciavano a sprofondare nel pavimento. Le loro intere figure andarono a fondersi con l'ambiente circostante e nel giro di un istante si mossero in tre direzioni diverse, avrebbero raggiunto in un baleno le tre sale di controllo e sarebbero rimaste in attesa del segnale per entrare in azione.

    La gabbia si aprì con uno scatto e tutti i prigionieri vennero fatti alzare ed uscire, un uomo afferrò Kaori per permetterle di seguire il gruppo e tutti vennero fatti procedere verso l'ampio salone in cui si sarebbe tenuto il processo di smistamento nelle celle. Alcuni degli uomini davanti a lei stavano piagnucolando, altri sputavano per terra e venivano colpiti al volto con il retro di una lancia. Tutti avevano abiti luridi come quello di Kaori e i segni della presenza del limitatore di chakra, vennero fatti passare in fila davanti a un bancone a cui a ognuno venne affidato un paio di guanti e un paio di calze con l'ordine di indossarli immediatamente, ovviamente il direttore del carcere non voleva che potessero succedere dei casini durante le sue udienze. Come di routine alle domande veniva detto semplicemente che erano isolanti di chakra, non passò neanche qualche minuto prima che il primo uomo tentasse di sfilarsi un guanto generando una sonora esplosione, dolorosa, ma non certo pericolosa. Fu allora che venne spiegato loro il discorso dell'accumulo e l'uomo che aveva provato a sfilarsi il guanto venne massacrato di botte.
    Kaori ricevette il suo guanto ed il suo calzino, ovviamente non aveva un doppione di arto in cui infilare i rimanenti e gli uomini al bancone si guardarono come a chiedersi se fosse veramente necessario fornire una ragazzina così minuta e in quelle condizioni di una simile precauzione, ma d'altronde le regole erano regole e di certo non si sarebbero messi a discutere. Al termine della vestizione tutto il gruppo venne fatto avanzare verso una porticina e da lì ebbero modo di entrare nell'enorme salone principale, al centro della parete più ampia vi era un'enorme scrivania coperte di scartoffie e dietro ad essa un omone col volto affusolato, dal naso a patata e dalla calvizie incipiente. Quando ordinò di farli entrare al suo cospetto, la sua voce baritonale fece raggelare il sangue nelle vene dei presenti e la stessa Kaori si ritrovò a deglutire, doveva ammettere che faceva un'ottima scena. Uno dopo l'altro i prigionieri vennero fatti inginocchiare al fondo della sala in riga e nonostante la situazione in cui si trovava, l'unica emozione che attraversò la kunoichi era l'eccitazione. Era nata per quel genere di cose e poteva sentire nell'aria la presenza di Agony vicino a lei.
    "Si va in scena!"
    Kagerō - Assimilazione x 3
    f4QZ5jZ
    Villaggio: Iwagakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tecnica simbolo di questa Mutazione, essa permette di fondersi con qualsiasi superficie: pianta, terreno, roccia, edificio, con l'unica specifica che deve trattarsi di cose immobili e non mobili (non è quindi possibile fondersi con un carretto o con una sedia). L'assimilazione e la fuoriuscita si eseguono ad una velocità medio-bassa, o più bassa se l'utilizzatore lo desidera, mentre il movimento una volta fusi avviene ad una velocità impressionante, potendo muoversi su qualsiasi superficie l'oggetto in cui ci si è fusi sia in contatto e così via coprendo rapidamente centinaia di metri al secondo se ci si trova fuori dal combattimento. Fintanto che si è fusi, sia parzialmente che totalmente sarà impossibile essere individuati da qualsiasi Jutsu percettivo o sensoriale di livello A o inferiore, nemmeno i possessori del Byakugan potranno scorgere la presenza dell'utilizzatore, permettendo quindi di muoversi non visti senza problemi. Durante l'utilizzo della Tecnica però non sarà possibile utilizzare alcun tipo di tecnica che non sia la Yasai no Gengo - Comunicazione Vegetale.
    Se utilizzata a scopo di viaggio durante una Quest, un solo utilizzo avrà durata di ventiquattro ore.
    Consumo: 8 (A Turno)


    ChakraFisicoMentale
    ~ 321 - 8 x 3(Kagerō) = 297~ Amputazione braccio sinistro (gravissima) - Emorragia fermata / Amputazione gamba destra (gravissima) - Emorragia fermata / Tentacoli piantati nella carne (medio-lieve)~ Ottimo
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    ~ Kunai (x3)~ Pergamena Minore (x2)
    ~ Cartabomba (x 1)~ Cimice (x3)
    ~ Bomba carta (x2)~ Radiolina
    ~ Cerbottana~ Occhio cibernetico
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    ~ Fodero~ Quarta~ Fianco Sinistro
    ~ Fodero~ Scimitarra~ Bacino - orizzontale con impugnatura a sinistra
    ~ Fascia~ Spada Larga~ Schiena - lieve inclinazione verso la spalla destra
    ~ Custodia~ Tirapugni~ Fianco destro e sinistro
    ~ Rotolo~ Dako~ Bacino
    Gilet di Kiri
    Armi da LancioAccessori
    ~ Palla Bomba (x3)~ Torcia Elettrica
    ~ Accendino
    Abbigliamento
    OggettoCondizioniDescrizione
    ~ Lame Retrattili da Polso~ Retratte~ Polsi
    ~ Coprinaso~ Intatto~ Indossato
    ~ Fermacapelli Appuntito~ Intatto~ Crocchia
    ~ Avambracci Affilati~ Intatti~ Avambracci
    ~ Guanti Chiodati~ Intatti~ Indossati
    ~ Anello Haku~ Intatto~ Dito Medio Destro
    ~ Scarpe con Lama~ Lama Inserita~ Piedi
    Tasche
    Taschino da BraccioTasca Supplementare
    ~ Cartabomba (x5)~ Bombe Fumogene (x3)
    Zaino
    Armi Minori
    ~ Kusari-Fundo
    Note~ Coprifronte di Kirigakure a coprire l'occhio destro


    Edited by Leeroy Gorshmit - 14/10/2021, 22:03
     
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    L'enorme camino era sufficiente a tenere al caldo l'intero salone, ma se anche in quel posto il clima non era rigido come all'esterno, la maggior parte dei prigionieri costretti in ginocchio continuava a tremare, era sufficiente la sola paura per quello. Il direttore prese un profondo sospiro e li osservo uno ad uno negli occhi, per poi fare un cenno con la mano destra ai suoi uomini che andarono a prendere di peso il primo della fila.
    "Forza, abbiamo parecchio lavoro da fare oggi a quanto pare... Signori, non ci perderemo in convenevoli... Alcuni di voi hanno fatto cose terribili, altri si sono trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato, a me sinceramente non importa. Da questo momento quello che eravate prima non conta più un cazzo, da questo momento i vostri nomi non conteranno più un cazzo, da questo momento voi sarete il numero che vi affideremo e diventerete soltanto l'ennesimo prigioniero del monte Hotaka!"
    Mentre l'uomo parlava con quella sua voce cavernosa, il terrore si fece strada nel cuore di quegli sventurati in ginocchio e il primo della fila cercò di ribellarsi e di rimanere indietro, una risata cavernosa ancora più della voce proruppe allora dalla gola dell'omone.
    "Oh no, vi prego non rendetela più difficile di quanto già non sia... Dovreste essere contenti di presentarvi al mio cospetto, questa sarà l'ultima volta che avrete modo di provare cosa voglia dire il calore dopotutto... Certo qualcuno di voi potrebbe avere qualcuno là fuori che sia disposto a pagare abbastanza per rivederlo, ma non voglio illudervi... Di solito quando succede è perché avete fatto abbastanza casino da avere qualcuno disposto a pagare per riavervi e potervi uccidere con le sue mani... Ah, per quelli di voi che sono regolari, sappiate che di solito i villaggi non pagano per riavervi vivi, è più comodo fare finta di nulla, quindi... Beh sperate di rimanere qui o vorrà dire che c'è qualche mukenin che proprio vi desidera... Ora, passiamo alle cose serie..."
    L'uomo andò ad elencare tutte le regole presenti nella struttura e fondamentalmente era vietato fare qualsiasi cosa che non fosse respirare e lavorare come degli schiavi. Non c'era motivo per cui qualcuno dovesse preferire quella vita alla morte e Kaori non capiva come facesse a non esserci un suicidio dietro l'altro, ma d'altronde probabilmente l'istinto di sopravvivenza era in grado di obbligare le persone a vivere anche in quella che non era più una vera vita.
    "Che squallore!"
    Tre uomini erano stati valutati dal direttore e destinati alle celle comuni, semplici criminali di basso rango che avrebbero fornito splendida manovalanza senza il rischio che potessero arrivare a creare troppi problemi, il quarto uomo al contrario sembrava decisamente più interessante e la kunoichi era certa che per lui sarebbe stata scelta una diversa sistemazione, troppo pericoloso perché lo lasciassero andare in giro libero, anche con quei ridicoli aggeggi ad impedire che potesse mostrare la sua forza. Doveva ammettere che dentro di sé era curiosa di scoprire quale valutazione avrebbe potuto fare di lei quel tizio, da una parte era sicuramente una minaccia visto quello che avrebbe letto nel suo fascicolo, ma d'altro canto era pur sempre mutilata e in maniera piuttosto grave. La scelta non sarebbe stata facile, anche se effettivamente in quelle condizioni non avrebbe potuto fare tantissimi lavori e di certo era una di quelle persone che il villaggio avrebbe voluto indietro ad ogni costo pur di poter dare una dimostrazione di forza, forse la scelta più saggia sarebbe stata tenerla rinchiusa fino a che non fossero arrivati i soldi senza prendersi troppi rischi.
    Purtroppo per lei non avrebbe però mai scoperto quale fosse la verità dato che aveva già lasciato passare fin troppo tempo, i suoi cloni a quel punto dovevano già essere in posizione da un pezzo e sinceramente aveva atteso fin troppo tempo di riabbracciare il suo amato, non avrebbe lasciato che ne passasse dell'altro per un futile motivo come quello. A ripensare a quanto tempo stesse sprecando con le sue fantasie le venne da ridere e incurante della situazione che si trovava a vivere e senza un minimo di ritegno scoppiò in una profonda risata dai toni quasi isterici che interruppe a metà la sentenza del direttore. Un pugno la colpì al volto facendola finire a terra e lei cominciò nuovamente a ridere a squarciagola, strisciando a terra cominciò a muoversi verso il banco del direttore e lui si ritrovò a sbattere il pugno destro sul tavolo.
    "Cosa cazzo vuol dire questo? Possibile che non ti rendi conto della situazione in cui ti trovi? Possibile che tu riesca ad essere così irrispettosa? chi diavolo sei?"
    Kaori continuò a ridere, sprezzante di quelle parole e sfruttando i suoi moncherini continuò a strisciare verso il centro del salone fino a che l'uomo non riprese a parlare dopo aver scartabellato tra i suoi fascicoli.
    "Oh, tu più degli altri dovresti implorare pietà... Tu lo sai cosa ti succederà vero? E' forse pazzia quella che ti porta a comportarti così?"
    "Bla, bla, bla... Esce un sacco di rumore dalla tua bocca... Tu, non sai cosa ti succederà. Voi siete qui e fate i duri, ma non siete niente! Pazzia? Forse sì, forse sono pazza... Ma non è questo che mi fa ridere, mi fa ridere la situazione, mi fa ridere rendermi conto di quanto voi non abbiate capito cosa vi aspetta, mi fa ridere pensare a quello che passerete per ciò che avete fatto!"
    "Cosa diavolo stai dicendo?"
    Un sorriso malvagio si dipinse sul volto della ragazza, mentre all'interno del suo corpo il chakra cominciava a turbinare fino a mandare in frantumi il dispositivo del chakra, che staccandosi dalla sua schiena cadde sul pavimento con un tonfo. Il direttore si alzò di scatto dalla sua sedia e cominciò ad osservare i suoi uomini, che armi alla mano cercavano di capire cosa stesse succedendo. I prigionieri venivano sempre prosciugati delle loro riserve prima di venire portati lì e Kenko era uno dei più esperti in assorbimento del chakra tra i membri delle squadre di recupero, era impossibile che si fosse dimenticato di occuparsi della ragazza, soprattutto visto i guai in cui millantava di essere finito a causa sua. Non era mai successo nella storia della prigione che qualcuno fosse in grado di mandare in frantumi uno di quei dispositivi, la prima ipotesi cui tutti pensavano fu che fosse un modello difettoso.
    Appena il dispositivo venne distrutto, Kaori andò ad attivare la comunicazione vegetale e immediatamente la mente della giovane andò a connettersi con quelle delle altre copie, di modo che tutti potessero coordinarsi al meglio per quello che sarebbe avvenuto di lì a poco.
    Yasai no Gengo - Comunicazione Vegetale
    comunicazioneradici
    Villaggio: Iwagakure no Sato
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Entrando in contatto con almeno una pianta, anche solo con le radici nel sottosuolo, l'utilizzatore sarà in grado tramite il Chakra di trasmettere qualsiasi informazione o persino il proprio Chakra che potrà essere recepito da qualsiasi sua Copia o da altri soggetti in possesso della Mutazione, purché a contatto con il terreno. La tecnica sfutta infatti la straordinaria connessione della Mutazione dell'Uomo-Pianta con il terreno e le piante per trasmettere tali informazioni utilizzando le radici delle piante. È inoltre possibile registrare ciò che vede l'originale od un Clone per immagazzinarlo vividamente nella propria memoria oppure trasferirlo tramite la Comunicazione. In sostanza, finché questa tecnica è attiva tutti i Cloni e l'utilizzatore potranno muoversi come una sola entità, condividendo istantaneamente le informazioni gli uni con gli altri.
    [Distanza massima: Chuunin 500m; Sp. Jounin 1,5km; ANBU 3km]
    Consumo: 2 (A Turno)

    "Voi... Voi avete catturato l'amore della mia vita, lo avete incarcerato e tenuto rinchiuso qui, voi lo avete fatto soffrire, lo avete affamato e gli avete fatto patire il freddo... Voi vivete sulle spalle delle persone che torturate, non siete migliori degli uomini che custodite in questa prigione, anzi siete peggio di loro!"
    Il pugno destro della ragazza era chiuso e le dita erano strette ad eccezione dell'indice puntato verso il direttore. La sua linea cellulare libera dalle catene del dispositivo cominciò a lavorare senza tregua e la gamba andò a riformarsi sotto lo sguardo sbigottito di tutti i presenti. Mentre la ragazza si metteva in piedi facendo scrocchiare il collo la sua voce si fece più seria e profonda, lo sguardo duro si posò sul volto del direttore e non fu più lei quella ad avere paura.
    Vedi caro direttore, io sono qui perché è giusto, sono qui per liberare Agony Twin, sono qui per distruggervi... Non c'è niente che tu possa fare adesso perché questo non è l'inizio, ma la fine di tutto... Oggi si è scatenato su di te qualcosa che non potevi aspettarti, oggi si è scatenato su di te quello che nessuno di voi vorrebbe mai dover affrontare... Oggi per voi è il giorno del giudizio. Ogni Tempesta nasce da una singola goccia amico mio e beh... NOI... SIAMO... TEMPESTA!
    Passi lenti accompagnarono il discorso della ragazza, mentre il braccio tornava a crescerle come se l'amputazione non ci fosse mai stata. La nuova mano tolse il guanto isolante e lo gettò a terra, quando arrivò alla fine del discorso la giovane sollevò entrambe le braccia e la paura si impadronì di tutti i presenti, sull'ultima parola spalancò le braccia e una folata di vento partì a trecentosessanta gradi, dopo cinque metri di nulla la folata si scatenò in tutta la sua potenza investendo i presenti e radendo al suolo le pareti dell'edificio, che crollò maestosamente su sé stesso.
    La ragazza in quel momento stava però già affondando all'interno del pavimento, l'assalto aveva avuto inizio e lei aveva una missione da compiere.
    Yasai Saisei - Rigenerazione Vegetale x 3
    Regen
    Villaggio: Iwagakure no Sato
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette allo Shinobi in possesso della Mutazione e alle sue copie, sempre che queste resistano al danno subito, di rigenerare qualsiasi parte del proprio corpo, ad eccezione della testa, impiegando una grande quantità di Chakra. La tecnica richiede però del tempo per ultimarsi e la rigenerazione di arti o parti del corpo mancanti non è istantanea, essa impiega pochi secondi ad eccezione delle ferite gravi che impiegano mezzo Turno e delle ferite gravissime che impiegano un intero Turno per essere rigenerate; non si potranno utilizzare altri Jutsu che non siano A Turno durante la rigenerazione. È possibile rigenerare arti perduti od organi mancanti con questa tecnica. È possibile curare più di una ferita per Turno ma in quel caso il Consumo sarà aumentato della metà per ogni ferita addizionale oltre la prima. Non è possibile curare ferite mortali.
    Consumo: 6 / 45 /45

    Shōgekiha - Onda d'Urto
    OeGd
    Villaggio: Tutti
    Livello: S
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica di rapida esecuzione e che non necessita di Sigilli può essere usata principalmente con due scopi: uno prettamente difensivo ed uno più evasivo. In entrambe l'utilizzatore non dovrà fare altro che allargare entrambe le braccia ai lati del corpo per rilasciare da esso una enorme quantità di Chakra Fuuton ma a seconda della scelta dell'impiego che ne farà di esso gli effetti saranno differenti. Nella prima l'utilizzatore concentrerà il flusso d'aria intorno ad esso rilasciandolo in una sfera compatta d'aria dal diametro di sei metri che avrà esso come epicentro e lo proteggerà da qualsiasi Jutsu massimo di livello S, spingendo via al tempo stesso qualsiasi cosa si trovi dentro l'area del raggio. La seconda invece verrà rilasciata in un arco di vento all'altezza della vita che, dopo cinque metri da esso, prenderà la forma di una corrente d'aria che verrà rilasciata in tutte le direzioni e che viaggerà a velocità medio-alta fino ad un massimo di cinquanta metri, provocando danni da impatto e da taglio pari ad una ferita gravissima a chiunque ne rimanga coinvolto, per spingerlo con violenza fino a trenta metri di distanza, subendo ulteriori danni da caduta.
    Consumo: 30

    Souzou no Douka - Assimilazione del Creato
    assimilazionedelcreato
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Senza il bisogno d'eseguire i Sigilli, attraverso questo Ninjutsu è possibile fondersi con ogni oggetto inanimato, comprese rocce, piante, il suolo stesso e simili, e rimanere al suo interno purché sia abbastanza grande da contenere il proprio volume. L'assimilazione e la fuoriuscita avvengono molto rapidamente. Una volta fusi ci si potrà muovere alla propria velocità originale attraverso l'oggetto e tutto ciò che è direttamente a contatto con esso.
    Non è utilizzabile per azioni offensive/difensive/evasive in combattimento. Utilizzabile solo a livello narrativo.
    Consumo: 2

    Emergendo dietro ad una delle catapecchie la giovane si accorse di iniziare ad essere esausta. Aveva fatto la spaccona ed effettivamente si era sentita particolarmente figa per il modo in cui aveva posto fine alla vita di quegli inutili scarti, ma adesso il sudore scendeva copioso lungo la sua fronte a causa dell'immenso dispendio di chakra che quella bravata le era costato. Il trambusto creato aveva generato scompiglio e tutti correvano a destra e sinistra senza una meta, la mano destra della giovane si illuminò di blu ed afferrò per il collo uno dei prigionieri di passaggio e lo sbatté contro il muro della catapecchia, con la bocca cominciò al contempo ad aspirarne il chakra e rapidamente andò a rinfrancare le sue riserve. Avrebbe fatto crollare quel posto fino a che non avesse ottenuto quello che cercava.
    Chakra Kyuuin Jutsu - Assorbimento del Chakra
    ChakraKyuuinJutsu-AssorbimentodelChakra_zps59f0d79c
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    La tecnica permette di assorbire il Chakra del proprio avversario. Dopo tre secondi di preparazione, una volta afferrato o comunque immobilizzato il nemico, l'utilizzatore sarà capace di esercitare su quest'ultimo una pressione tale da risucchiare moderatamente il Chakra della vittima sino a prosciugarlo, debilitando cosi' fortemente le sue condizioni fisiche. Non appena immobilizzato il bersaglio vedrà il proprio Chakra calare di otto punti ad ogni Turno, e sarà soggetto ad un malus motorio di un grado durante il contatto. Per ogni Turno che passa il malus motorio aumenta di un grado ma una volta terminato il contatto svanisce. Ovviamente il Chakra assorbito si sommerà alle riserve dello Shinobi. Durante l'assorbimento l'utilizzatore non potrà ricorrere ad altri Jutsu, che non siano A Turno e questi ultimi devono essere stati attivati precedentemente all'utilizzo della tecnica. È possibile eseguire questa tecnica anche soltanto sfiorando il bersaglio, in questo caso però si assorbiranno soltanto quattro punti Chakra. Si potrà sottrarre Chakra una sola volta a Turno in entrambi i modi.
    Consumo: N/A

    Shaburu no Chakra - Vampirismo di Chakra
    gnamgnam
    Villaggio: Iwagakure no Sato
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica permette allo Shinobi di assorbire il Chakra di un avversario semplicemente aspirandolo dalla bocca. Per poter fare ciò è necessario che il nemico si trovi entro un metro di distanza ed un secondo per assorbire 2 punti Chakra oppure tre secondi ininterrotti per assorbirne ben 4. Durante il processo d'assorbimento, l'utilizzatore non potrà muoversi e non potrà utilizzare altri Jutsu. Questa tecnica quando utilizzata da sola od in combinazione con altre tecniche che permettono di assorbire Chakra permette di conservarlo all'interno dello Shinobi come una entità a parte e replicarlo per utilizzarlo in combinazione con la Narikawari no Jutsu - Trasformazione Perfetta.
    Consumo: N/A

    Il panico si era diffuso in tutta la prigione e nessuno capiva cosa stesse succedendo, quando gli uomini di Kaori sciamarono all'interno da tutti e tre i bracci mietendo vittime al loro passaggio, la situazione esplose e all'interno della struttura fu il caos. Kaori accolse quelle grida come simbolo del suo successo e quando alle sue spalle spuntò da terra lo Yasai Bunshin con il suo equipaggiamento, non poté che sorridere, interrompendo la comunicazione vegetale e finendo di estrarre il chakra dallo sventurato che aveva sotto mano, per poi sbattergli la testa contro al muro della baracca fino a che non ne rimase una poltiglia rossastra. I fumogeni avevano ormai occupato ampie aree e gli scontri erano iniziati dappertutto. Senza fretta andò a vestirsi e sistemò l'equipaggiamento, stringere di nuovo tra le mani la sua lama di ghiaccio le infondeva sempre una certa sicurezza e aveva odiato il doversene separare per così tanto tempo. Un sorriso si dipinse sul suo viso e tirando su con il naso la giovane sistemò l'auricolare.
    "A tutte le squadre, qui è Tora... Sapete tutti cosa fare, quindici minuti e torniamo a casa!"
    "Finalmente ti sto venendo a prendere bellezza!"

    Kagerō - Assimilazione
    f4QZ5jZ
    Villaggio: Iwagakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tecnica simbolo di questa Mutazione, essa permette di fondersi con qualsiasi superficie: pianta, terreno, roccia, edificio, con l'unica specifica che deve trattarsi di cose immobili e non mobili (non è quindi possibile fondersi con un carretto o con una sedia). L'assimilazione e la fuoriuscita si eseguono ad una velocità medio-bassa, o più bassa se l'utilizzatore lo desidera, mentre il movimento una volta fusi avviene ad una velocità impressionante, potendo muoversi su qualsiasi superficie l'oggetto in cui ci si è fusi sia in contatto e così via coprendo rapidamente centinaia di metri al secondo se ci si trova fuori dal combattimento. Fintanto che si è fusi, sia parzialmente che totalmente sarà impossibile essere individuati da qualsiasi Jutsu percettivo o sensoriale di livello A o inferiore, nemmeno i possessori del Byakugan potranno scorgere la presenza dell'utilizzatore, permettendo quindi di muoversi non visti senza problemi. Durante l'utilizzo della Tecnica però non sarà possibile utilizzare alcun tipo di tecnica che non sia la Yasai no Gengo - Comunicazione Vegetale.
    Se utilizzata a scopo di viaggio durante una Quest, un solo utilizzo avrà durata di ventiquattro ore.
    Consumo: 8 (A Turno)


    ChakraFisicoMentale
    ~ 297 - 20(Isolatore Chakra) - 2(Yasai no Gengo) - 45 x 2(Yasai Saisei) - 6(Yasai Saisei) - 30(Shōgekiha) - 2(Souzou no Douka) + 8 x 10(Chakra Kyuuin) +4 x 10(Shaburu no Chakra) - 8(Kager&#333) = 261~ Amputazione braccio sinistro (gravissima) - Emorragia fermata / Amputazione gamba destra (gravissima) - Emorragia fermata / Tentacoli piantati nella carne (medio-lieve)~ Ottimo
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    ~ Kunai (x3)~ Pergamena Minore (x2)
    ~ Cartabomba (x 1)~ Cimice (x3)
    ~ Bomba carta (x2)~ Radiolina
    ~ Cerbottana~ Occhio cibernetico
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    ~ Fodero~ Quarta~ Fianco Sinistro
    ~ Fodero~ Scimitarra~ Bacino - orizzontale con impugnatura a sinistra
    ~ Fascia~ Spada Larga~ Schiena - lieve inclinazione verso la spalla destra
    ~ Custodia~ Tirapugni~ Fianco destro e sinistro
    ~ Rotolo~ Dako~ Bacino
    Gilet di Kiri
    Armi da LancioAccessori
    ~ Palla Bomba (x3)~ Torcia Elettrica
    ~ Accendino
    Abbigliamento
    OggettoCondizioniDescrizione
    ~ Lame Retrattili da Polso~ Retratte~ Polsi
    ~ Coprinaso~ Intatto~ Indossato
    ~ Fermacapelli Appuntito~ Intatto~ Crocchia
    ~ Avambracci Affilati~ Intatti~ Avambracci
    ~ Guanti Chiodati~ Intatti~ Indossati
    ~ Anello Haku~ Intatto~ Dito Medio Destro
    ~ Scarpe con Lama~ Lama Inserita~ Piedi
    Tasche
    Taschino da BraccioTasca Supplementare
    ~ Cartabomba (x5)~ Bombe Fumogene (x3)
    Zaino
    Armi Minori
    ~ Kusari-Fundo
    Note~ Coprifronte di Kirigakure a coprire l'occhio destro


    Edited by Leeroy Gorshmit - 15/10/2021, 00:27
     
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    Kagerō - Assimilazione x 3
    f4QZ5jZ
    Villaggio: Iwagakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tecnica simbolo di questa Mutazione, essa permette di fondersi con qualsiasi superficie: pianta, terreno, roccia, edificio, con l'unica specifica che deve trattarsi di cose immobili e non mobili (non è quindi possibile fondersi con un carretto o con una sedia). L'assimilazione e la fuoriuscita si eseguono ad una velocità medio-bassa, o più bassa se l'utilizzatore lo desidera, mentre il movimento una volta fusi avviene ad una velocità impressionante, potendo muoversi su qualsiasi superficie l'oggetto in cui ci si è fusi sia in contatto e così via coprendo rapidamente centinaia di metri al secondo se ci si trova fuori dal combattimento. Fintanto che si è fusi, sia parzialmente che totalmente sarà impossibile essere individuati da qualsiasi Jutsu percettivo o sensoriale di livello A o inferiore, nemmeno i possessori del Byakugan potranno scorgere la presenza dell'utilizzatore, permettendo quindi di muoversi non visti senza problemi. Durante l'utilizzo della Tecnica però non sarà possibile utilizzare alcun tipo di tecnica che non sia la Yasai no Gengo - Comunicazione Vegetale.
    Se utilizzata a scopo di viaggio durante una Quest, un solo utilizzo avrà durata di ventiquattro ore.
    Consumo: N/A

    Yasai no Gengo - Comunicazione Vegetale
    comunicazioneradici
    Villaggio: Iwagakure no Sato
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Entrando in contatto con almeno una pianta, anche solo con le radici nel sottosuolo, l'utilizzatore sarà in grado tramite il Chakra di trasmettere qualsiasi informazione o persino il proprio Chakra che potrà essere recepito da qualsiasi sua Copia o da altri soggetti in possesso della Mutazione, purché a contatto con il terreno. La tecnica sfutta infatti la straordinaria connessione della Mutazione dell'Uomo-Pianta con il terreno e le piante per trasmettere tali informazioni utilizzando le radici delle piante. È inoltre possibile registrare ciò che vede l'originale od un Clone per immagazzinarlo vividamente nella propria memoria oppure trasferirlo tramite la Comunicazione. In sostanza, finché questa tecnica è attiva tutti i Cloni e l'utilizzatore potranno muoversi come una sola entità, condividendo istantaneamente le informazioni gli uni con gli altri.
    [Distanza massima: Chuunin 500m; Sp. Jounin 1,5km; ANBU 3km]
    Consumo: N/A

    La comunicazione vegetale permetteva alle tre Kaori di muoversi come se fossero un'unica entità. L'originale stava facendo il suo monologo nel palazzo del direttore e loro avevano raggiunto le tre sale di cui avrebbero dovuto assumere il controllo. Ognuna delle tre sale aveva tre uomini al lavoro al suo interno e se loro avessero fallito nel loro compito, tutto il piano sarebbe saltato.
    "Kenko? Cosa ci fai qui?"
    "Oh, mi ha mandato il direttore... Guarda, che giornata di merda non puoi capire..."
    "Perché mai ti avrebbe dovuto mandare... Ough!"
    Il clone dalle fattezze del caposquadra era uscito dal pavimento fuori dalla sala di controllo e vi stava entrando con nonchalance, quando alle sue spalle era arrivato un tizio che evidentemente conosceva bene l'uomo che stava impersonando. Fu una questione di secondi e lo Yasai sapeva perfettamente che non sarebbe riuscito a portare avanti la sceneggiata per molto. I tre tizi nela sala erano impegnati nelle loro operazioni e se si fosse mosso avrebbe ancora potuto farcela. Senza lasciare che l'altro potesse finire di parlare, estrasse la lama retrattile e gliela piantò nell'addome, uno strattone e le viscere dell'uomo inondarono la stanza, subito la lama andò verso l'alto penetrando sotto al mento e ponendo fine alla sua vita. Il trambusto attirò l'attenzione degli altri presenti, ma il clone era già scattato in avanti placcando l'uomo che stava per schiacciare il pulsante d'allarme. Finendo a terra i due ebbero una rapida colluttazione, ma l'altro aveva già in mano un pugnale diretto verso il suo petto. Con entrambe le braccia il clone bloccò l'arma, consapevole del fatto di non avere tempo, doveva neutralizzarli tutti e lo doveva fare subito. Avrebbe facilmente vinto quella zuffa, ma non gli serviva dato che dai suoi arti inferiori tre escrescenze di carne diedero vita ad altrettanti cloni. Mentre il pugnale penetrava nel costato del finto Kenko facendolo tornare alle fattezze di un involucro bianco, una lama retrattile attraversò la gola dell'avversario. Uno dei tre cloni appena creati si era infatti avventato sul primo uomo, mentre gli altri si stavano occupando dei rimanenti. In meno di un minuto fu tutto finito ed i tre presero il controllo della sala. Gli altri Yasai avevano avuto vita più semplice ed una volta all'interno delle rispettive sale era bastato loro creare due cloni ciascuno per eliminare simultaneamente di tutti gli avversari.
    Tajuu Yasai Bunshin - Tecnica Superiore del Clone Vegetale
    vegetale_superioreclone_zpsgpwbfc5v
    Villaggio: Iwagakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è l'evoluzione della Yasai Bushin no Jutsu e permette di creare ben tre copie di sé, facendole emergere dal proprio corpo. Non è possibile "evadere" dal limite di tre cloni, quindi non si può utilizzare il Jutsu per crearne soli due, quattro e via dicendo. Il Jutsu va utilizzato obbligatoriamente per multipli di tre.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (Per tre Cloni)

    Yasai Bunshin - Tecnica del Clone Vegetale x 4
    YasaiBunshin1 bloccozetsu
    Villaggio: Iwagakure no Sato
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette di creare una copie di sé, facendola emergere dal proprio corpo, senza dunque alcun bisogno di sigilli. La copia potrà ricorrere a tutte le tecniche Mokuton (se lo si possiede) e a quelle derivanti dalla Mutazione, massimo di livello B, e sarà in tutto e per tutto identico all'originale, ad eccezione del fatto che sarà completamente bianca. Se il clone subisce una ferita di entità media o superiore diventerà solo un involucro inanimato ma il corpo non svanirà. Difficilmente tuttavia potrà essere utilizzato come scudo perché perdendo comunque gran parte della sua consistenza con la morte, potrà essere distrutto anche da tecniche di livello D. Il clone può infine modificare il proprio corpo per intrappolare un avversario. Per liberarsi occorrerà una Forza di due gradi superiori oppure una tecnica di livello C. Lo svantaggio di tale tecnica è che neanche il Clone potrà muoversi mentre tiene imprigionato un nemico.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 4 (A Clone)

    Quando la Kaori originale andò ad utilizzare l'onda d'urto, i cloni andarono contemporaneamente ad aprire i cancelli dei tre bracci, per poi barricarsi all'interno della sala, non avrebbero permesso che qualcuno potesse provare a metter loro i bastoni tra le ruote. L'invasione aveva avuto inizio.

    Il gruppo alfa, guidato da Atasuke e Kanabe, era nascosto tra gli alberi e gli sguardi di tutti andavano dal clone della kunoichi ai cancelli della prigione su cui avevano una perfetta visuale.
    "Certo che il tuo capo ha due palle da femmina di titanio... Sono più metalliche quelle delle tue braccia..."
    "Silenzio!"
    Kanabe stava evidentemente cercando di smorzare la tensione, ma con un sussurro ed un indice posizionato davanti alla bocca, il luogotente di Kaori lo aveva subito messo a tacere, uno sbuffo aveva accompagnato la reazione stizzita dell'uomo di Chikafuse. Tutti avevano i nervi a fior di pelle, tranne Atasuke e il suo gruppetto, probabilmente nemmeno li avevano più i nervi in seguito a tutti gli esperimenti che Kusari aveva fatto su di loro. Kaori non era solo il loro capo, ma era la loro salvatrice e per questo la loro lealtà nei suoi confronti era totale e indiscussa.
    "Tenetevi pronti, ci siamo!"
    L'avviso del clone portò tutti a drizzare le orecchie e Kanabe tirò fuori da un borsellino una pillola del soldato. Tenendola sul palmo della mano andò a usare il manico di uno dei suoi Kama per pestarla fino a ridurla ad una polverina. Atasuke osservò perplesso l'operazione e quando l'altro portò la polvere tra la base del pollice e dell'indice, per poi aspirarla consecutivamente da entrambe le narici, l'uomo non poté evitare di lanciargli uno sguardo torvo.
    "Che diamine fai?"
    "Che vuoi? Così entra in circolo prima... Poi sai come si chiama questa? Tabacchiera anatomica, se ci siamo evoluti così ci sarà un motivo, mica posso andare contro natura..."
    Kagerō - Assimilazione x 3
    f4QZ5jZ
    Villaggio: Iwagakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tecnica simbolo di questa Mutazione, essa permette di fondersi con qualsiasi superficie: pianta, terreno, roccia, edificio, con l'unica specifica che deve trattarsi di cose immobili e non mobili (non è quindi possibile fondersi con un carretto o con una sedia). L'assimilazione e la fuoriuscita si eseguono ad una velocità medio-bassa, o più bassa se l'utilizzatore lo desidera, mentre il movimento una volta fusi avviene ad una velocità impressionante, potendo muoversi su qualsiasi superficie l'oggetto in cui ci si è fusi sia in contatto e così via coprendo rapidamente centinaia di metri al secondo se ci si trova fuori dal combattimento. Fintanto che si è fusi, sia parzialmente che totalmente sarà impossibile essere individuati da qualsiasi Jutsu percettivo o sensoriale di livello A o inferiore, nemmeno i possessori del Byakugan potranno scorgere la presenza dell'utilizzatore, permettendo quindi di muoversi non visti senza problemi. Durante l'utilizzo della Tecnica però non sarà possibile utilizzare alcun tipo di tecnica che non sia la Yasai no Gengo - Comunicazione Vegetale.
    Se utilizzata a scopo di viaggio durante una Quest, un solo utilizzo avrà durata di ventiquattro ore.
    Consumo: N/A

    Un boato provenne dalla montagna ed il clone di Kaori diede alla radiolina il via all'assalto, per poi immergersi nel terreno, mentre gli uomini partivano alla carica. I cancelli si aprirono e gli uomini al loro esterno rimasero sbalorditi, non sapevano come reagire e si accorsero dell'attacco imminente solo quando fu troppo tardi. Uno dei due venne raggiunto da una pioggia di armi e caracollò a terra prima ancora di accorgersene e l'altro fece per difendersi con la sua lancia, ma uno dei kama di Kanabe l'arpionò spostandola di lato, mentre l'altro penetrò a fondo nel collo della sventurata guardia. Come un'orda gli uomini sciamarono all'interno del braccio ed eliminando tutti quelli che si frapponevano alla loro strada avanzarono fino allo spiazzo al centro della montagna. Gli uomini cominciarono a lanciare fumogeni e Atasuke guidò il gruppo fino al punto di rendez-vous. Un sorriso si abbozzò sul volto del luogotenente nel vedere Kaori che a grandi passi si muoveva verso di loro, una copia identica che le ronzava attorno eliminando chiunque cercasse di avvicinarsi.
    "Ero certa che avrebbe funzionato... Forza, alle celle!"
    "Ma certo, è un piacere anche per noi vedere che sei ancora viva, grazie per esserti preoccupata della nostra salute..."
    La ragazza voltò gli occhi verso l'alto, mentre cominciava a muoversi in direzione della zona in cui avrebbe dovuto trovarsi Agony. I gruppi beta e gamma si sarebbero occupati di eliminare i bersagli che erano stati loro indicati, mentre lei e il gruppo alfa avrebbero recuperato Agony ed eliminato il suo vicino di cella. La frequenza e la quantità delle esplosioni era quasi assordante e in ogni dove le guardie eliminavano carcerati in rivolta e si scontravano con gli invasori. Due uomini sulla loro strada stavano pestando un carcerato e accortosi del loro arrivo si alzarono, pronti a combattere; Kaori poggiò semplicemente due dita alla tempie e improvvisamente il carcerato batté mani e piedi tra loro, l'esplosione che ne derivò coinvolse le due guardie che vennero poi passate a fil di spada dai suoi uomini. Proprio quando pensava di avercela fatta una voce proruppe alle loro spalle e la giovane si trovò a imprecare violentemente.
    Seishin-Teki Yokuatsu - Oppressione Mentale
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    Sviluppatore: Kaori Mitarashi
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questo jutsu nasce dall'unione delle capacità tipiche degli specializzati in interrogatorio, di leggere la mente e comunicare in maniera telepatica, insieme a quelle manipolative della Sennou Sousa no Jutsu. La tecnica non necessita di sigilli ma solo di portare una mano alla tempia e di un contatto visivo con il proprio bersaglio perché il proprio chakra fluisca alla mente dello stesso, permettendo così all'utilizzatore di creare una breccia nella sua mente, gli effetti di questa intrusione varieranno in base al grado. Se il bersaglio è un parigrado, potrà accorgersi della presenza dell'utilizzatore nella sua mente e scacciarla, con una spesa di otto punti chakra, se non lo farà l'utilizzatore potrà effettuare su di lui una lettura mentale. Avversari di un grado inferiori all'utilizzatore non riusciranno ad accorgersi dell'esecuzione della tecnica e sarà quindi possibile effettuare una lettura mentale a distanza senza che il bersaglio sia in grado di opporvisi. Con avversari di due gradi inferiori sarà possibile instaurare falsi ricordi o dare indicazioni che saranno prese dal soggetto come frutto della propria mente, arrivando ad obbligarlo a fare una qualsiasi azione, fosse anch'essa autolesionistica. Soggetti con tre o più gradi di differenza permetteranno di controllare più menti contemporaneamente pagando il costo per ognuno, mentre con i civili un singolo utilizzo consentirà di penetrare fino a dieci menti. Essere specializzati in interrogatorio vale come un grado in più quando si subisce la tecnica. La conoscenza del Fuuin no Kokoro - Sigillo della Memoria vale come grado in più nel momento in cui si utilizza la tecnica.
    Necessaria Specializzazione Secondaria in Interrogatorio ed avere in Scheda il Sennou Sousa no Jutsu - Tecnica del Blocco della Memoria.
    Consumo: 8 (A Turno)

    "Alt! Sono Kentaro Watabe e in qualità di capo della sicurezza di questa prigione vi ordino di fermarvi immediatamente, arrendetevi e... beh, vi prometto una morte rapida!"
    L'uomo aveva in mano una katana grondante sangue e alle spalle un guarnito gruppetto di sottoposti, nel caos generale aveva avuto la lucidità e il carisma per radunare i suoi uomini e muoversi in maniera metodica. Quell'uomo poteva rivelarsi un vero problema e sapendo che era un sensoriale era facile che avesse perfettamente chiara quale fosse la situazione e che si fosse presentato lì perché aveva identificato in lei la minaccia maggiore.
    "Fanculo, un'altra perdita di tempo!"
    Un ringhio proruppe dalle labbra della kunoichi, mentre la mano destra andava a stringersi attorno a Kaito. Se era lei che voleva allora non lo avrebbe certo fatto attendere, mosse un primo passo verso il nuovo avversario, ma una mano metallica si mosse a fermarla ponendosi di traverso davanti al suo petto. Atasuke aveva lo sguardo determinato fisso su Watabe e con il braccio libero aveva fatto segno agli uomini di posizionarsi in riga.
    "Oyabun-sama, ti prego di lasciarmi l'onore e l'onere di occuparmi di lui per te!"
    "Mi raccomando, fai attenzione... Kanabe con me, gli altri aiutino Atasuke!"
    "Wow, sto diventando il cocco di mamma!"
    Kaori aveva tergiversato un attimo prima di acconsentire, ma effettivamente doveva ammettere che quella era la via migliore da seguire per raggiungere il loro obiettivo. Il suo uomo era in gamba ed era sicura che sarebbe stata in grado di gestire la situazione.
    La coppia partì di corsa, mentre alle loro spalle scoppiava la battaglia. Si mossero rapidi verso il terzo livello di terrazzamento dove si trovavano le celle di loro interesse. I kama di Kanabe saettavano nell'aria ogni qualvolta si presentava una minaccia e la lama di ghiaccio di Kaori falcidiava chiunque si trovasse davanti. Nel giro di pochi minuti raggiunsero il loro obiettivo e Kaori fece un cenno al suo compare indicando l'inquilino della cella che avevano davanti. Ancorato mani e piedi alla roccia grazie a delle catene, l'uomo aveva la testa bassa e sembrava svenuto. Probabilmente le condizioni critiche in cui si trovava avevano avuto la meglio sul suo fisico e Kaori fece cenno a Kanabe di occuparsene, il cuore le batteva all'impazzata dato che sapeva perfettamente quello che avrebbe trovato nella cella seguente. Ormai tra una cosa e l'altra era quasi un anno che la giovane aspettava quel momento e finalmente tutto quello che aveva fatto dal suo arrivo nelle Terre di Nessuno stava per assumere un senso e concretizzarsi nel riabbracciare il suo amore.
    A passi lenti superò il muro e spuntò con un sorriso a trentadue denti davanti alle inferiate.
    Bubu settete, non avrai mica pensato di liberarti di me così facilmente?
    Il volto della ragazza assunse improvvisamente tutto lo stesso colore pallido delle sue componenti lattaginose, la cella che si trovò davanti aveva la porta aperta ed era completamente vuota. Agony non era lì e la ragazza cadde in ginocchio con la bocca spalancata, un grido profondo e gutturale scaturì dalla sua gola e perdurò ininterrottamente per quasi un minuto, solo quando ricominciò affannosamente a respirare si accorse che non era stata l'unica a gridare.
    "Tch... A-aiuto!"
    Tornando di corsa nella cella precedente con 'Kaito' in pugno la ragazza si trovò davanti ad una scena che mai avrebbe pensato vedere. Il braccio destro dell'uomo incatenato stringeva il collo di Kanabe tenendolo sollevato da terra. Il volto dell'uomo era ormai quasi cianotico a causa della forza della presa.
    "Fai un altro passo e gli spezzo il collo!"
    La voce rude dell'uomo la colpì come uno schiaffo, se fino a quel momento tutto era andato secondo i suoi piani ecco che all'improvviso tutto il castello era crollato in un solo istante. Le rimanevano meno di dieci minuti prima della fuga e si trovava ad affrontare quello stallo alla messicana senza avere idea di che fine potesse aver fatto Agony.
    "Ok, stai calmo! E' vero che siamo qui per ucciderti, ma sinceramente non me ne frega un cazzo! Il prigioniero della cella qui affianco, sono qui per lui!"
    Una risata gutturale proruppe dalla gola dell'uomo e Kaori si ritrovò ad osservarlo con più attenzione, alto non più di un metro e sessanta e con il fisico tozzo, ma scolpito aveva un'età indecifrabile. La folta balba e la chioma irsuta erano quelle di chi non aveva modo di incontrare un barbiere da anni. Era piuttosto brizzolato e si poteva immaginare che fosse attorno alla cinquantina, ma a causa dello sporco non si poteva capire quale fosse il reale colore della sua peluria, briciole e resti di cibo erano incrostati nella sua barba e le unghie erano abbastanza lunghe da star penetrando nella carne del collo di Kanabe.
    "Ahahah... Quindi tu sei 'Lei'!"
    "Come scusa?"
    "Lei... La ragazza di Agony!"
    "T-tu... Conosci... Agony?"
    "Oh, non siamo certo migliori amici... Ma sai, qua non c'è proprio tanta scelta e ad essere sincero... Beh, in otto anni passati qui dentro non avevo mai avuto un compagno di cella così chiacchierone... Non stava zitto un attimo!"
    "Questo è proprio tipico di Agony, quella sua lingua lunga!"
    Kaori era esterrefatta dalla conversazione che stava tenendo con quell'uomo, sembrava veramente che stesse parlando di Agony e che non fossero frottole inventate per salvarsi la vita, ma faticava a credere a quello che diceva. Otto anni in quelle condizioni avrebbero piegato chiunque, mentre lui sembrava perfettamente lucido e perfino il suo corpo era in splendida forma.
    "Oh, non mi guardare così potrei arrossire... Ti stai chiedendo com'è possibile che sia così in forma dopo otto anni vero? Beh, fai bene in realtà mi sa che sono dieci... Ammetto di aver perso un po'il conto dei giorni, ma per quanto possibile in questa situazione ho continuato a far lavorare i muscoli e il cervello... Ero uno stratega abbastanza rinomato ai miei tempi sai? Agony mi è simpatico e sembra in gamba, lui è sempre detto che tu lo sei molto di più... Liberami e ti aiuterò a trovarlo!"
    "Mi sembra che tu riesca a cavartela molto bene da solo..."
    "Oh, questo... Hai visto quanto sono grosse queste catene e non hai idea di quanto siano striminzite le razioni di cibo... Ci ho messo quattro anni a forzare questa catena... Se lascio andare il tuo amico per liberarmi dalle altre lui sicuramente mi ucciderà prima che riesca a fare alcunché... Certo potrei rompergli il collo, ma poi saresti tu ad uccidermi... Quindi la mia proposta è di uscire da qui tutti vivi, che ne dici?"
    "Lascia andare Kanabe!"
    "Questo è un segno di fiducia mia dolce fanciulla..."
    Lanciando l'uomo che teneva stretto in mano ai piedi della kunoichi, l'uomo sospirò rumorosamente. Nessuno dei due sapeva se stava prendendo la giusta decisione, ma entrambi non avevano molte altre opportunità.
    "Coff-coff... Uccidi quello stronzo!"
    "Sei vivo perché non ti ha rotto il collo, zitto e vedi di essere rispettoso..."
    Avanzando nella cella la ragazza sfruttò la lama di ghiaccio per demolire le catene che tenevano imprigionato il barbuto e gli sfilò un guanto per poi distruggere il dispositivo che aveva sulla schiena. Finalmente libero dopo così tanti anni, l'uomo si mise a gridare di gioia e si lanciò al collo della ragazza abbracciandola con forza.
    "Oh, ormai avevo perso le speranze... Pensavo che sarei rimasto a marcire fino al giorno della mia morte ahahah vieni qui fatti abbracciare... Tarō Takeda, al tuo servizio!"
    "Mollami, puzzi... Portami da lui ti prego!"
    "Se solo fossi arrivata mezza giornata prima... Sarà giusto qualche ora che lo hanno portato via, dei tizi inquietanti lo sono venuti a prendere per interrogarlo... Per fortuna anch'io sono stato torchiato parecchie volte e sono sicuro di sapere dove lo hanno portato, vieni con me! "

    Qualche ora. Kaori non riusciva a crederci e soprattutto non riusciva a non odiarsi per quello che le era appena stato detto. Se solo fosse stata più veloce, se solo fosse stata più in gamba nel reperire le informazioni, a quel punto avrebbe già riabbracciato il suo amore. Il trio uscì dalla cella e la ragazza si trovò ad osservare quattro segnali luminosi nel cielo, non aveva idea di cosa potesse voler dire, ma di certo non prospettava nulla di buono.
    Denkou Noroshi - Fulmine di Segnalazione x 4
    G0X8.png
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Questa Tecnica Raiton di basso livello consiste nello sparare in cielo un raggio elettrico, incapace di arrecare danno. Dopo aver raggiunto una certa altezza, a discrezione dell'utilizzatore, il raggio esploderà, producendo un enorme bagliore. Questa Tecnica serve per avvertire i propri compagni della posizione dell'utilizzatore e non ha funzioni offensive. Il raggio procede a velocità altissima verso il cielo, potendo risultare al massimo come una momentanea distrazione per eventuali avversari.
    Consumo: 1

    "Capo, abbiamo un problema!"
    Oh no, non un altro!
    "Lo scenario peggiore!"
    Kaori imprecò con forza attirando l'attenzione degli altri due. Le parole di Atasuke erano stata l'ennesima doccia fredda nel giro di pochi minuti e con ogni probabilità era quella che si sarebbe rivelata più difficile di tutte da affrontare. La possibilità che qualcuna delle squadre degli altri Oyabun potesse fare il doppio gioco e tentare di fregarli era stata messa in conto fin dal principio ed era anche il motivo per cui aveva deciso di formare i gruppi con squadre diverse in modo da limitare i danni. Lo scenario peggiore era però quello in cui si fosse trattato di un tradimento massivo e a quanto pareva era proprio quello che stava capitando. Tutte le squadre si erano date alla fuga lasciando Kaori e i suoi alla mercé del nemico. La contromisura studiata per quell'eventualità era azzardata e non garantiva nessun risultato, ma era tutto ciò che rimaneva loro
    "Piano B! Ora!"



    ChakraFisicoMentale
    ~ 261 - 8(Tajuu Yasai Bunshin) - 4 x 4( tutYasai Bunshin) - 8(Seishin-Teki Yokuatsu) = 229~ Amputazione braccio sinistro (gravissima) - Emorragia fermata / Amputazione gamba destra (gravissima) - Emorragia fermata / Tentacoli piantati nella carne (medio-lieve)~ Ottimo
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    ~ Kunai (x3)~ Pergamena Minore (x2)
    ~ Cartabomba (x 1)~ Cimice (x3)
    ~ Bomba carta (x2)~ Radiolina
    ~ Cerbottana~ Occhio cibernetico
    Equipaggiamento
    SlotOggettoDescrizione
    ~ Fodero~ Quarta~ Fianco Sinistro
    ~ Fodero~ Scimitarra~ Bacino - orizzontale con impugnatura a sinistra
    ~ Fascia~ Spada Larga~ Schiena - lieve inclinazione verso la spalla destra
    ~ Custodia~ Tirapugni~ Fianco destro e sinistro
    ~ Rotolo~ Dako~ Bacino
    Gilet di Kiri
    Armi da LancioAccessori
    ~ Palla Bomba (x3)~ Torcia Elettrica
    ~ Accendino
    Abbigliamento
    OggettoCondizioniDescrizione
    ~ Lame Retrattili da Polso~ Retratte~ Polsi
    ~ Coprinaso~ Intatto~ Indossato
    ~ Fermacapelli Appuntito~ Intatto~ Crocchia
    ~ Avambracci Affilati~ Intatti~ Avambracci
    ~ Guanti Chiodati~ Intatti~ Indossati
    ~ Anello Haku~ Intatto~ Dito Medio Destro
    ~ Scarpe con Lama~ Lama Inserita~ Piedi
    Tasche
    Taschino da BraccioTasca Supplementare
    ~ Cartabomba (x5)~ Bombe Fumogene (x3)
    Zaino
    Armi Minori
    ~ Kusari-Fundo
    Note~ Coprifronte di Kirigakure a coprire l'occhio destro


    Edited by Leeroy Gorshmit - 8/11/2021, 11:18
     
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    Wake up.

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    «Non capisco perché debba essere lui a condurre l’interrogatorio, mentre noi stiamo qui a fare i guardiani dei porci».
    Se avesse potuto infilare le dita sotto la maschera per massaggiarsi gli occhi stanchi, Chidori lo avrebbe fatto. Invece li strizzò forte, trattenendo un sospiro, lo sguardo che non si scollava dalla mesta baraccopoli che li circondava. Scandagliava il lento viavai di miliziani e prigionieri che si trascinava da una catapecchia all’altra; presto o tardi, ciascuno di loro veniva di nuovo inghiottito nelle viscere della montagna sventrata, reclamato da uno degli infiniti cunicoli che la attraversavano nell’ombra, sottili come tante stilettate inferte da una lama invisibile. Sollevò il viso verso lo spicchio di cielo visibile dall’interno della voragine, scavata al centro della montagna stessa, la quale ospitava le baracche ed il palazzo del direttore della prigione. Era coperto da una foschia gelida, che le ricordava i suoi giorni sotto copertura nel Villaggio della Nuvola. Si strinse nell’ampio mantello, che tuttavia faticava a coprire del tutto lo spadone gigante che portava legato alla schiena. Non erano ricordi piacevoli.
    Il suo compagno si schiarì la voce. «Ho detto: non capisco perché debba es—»
    «Ti ho sentito benissimo la prima volta, Itaru. Ho solo scelto di non risponderti».
    «Ah-ah». Il Ninja fece schioccare la lingua dietro alla maschera di legno. La maschera era bianca, priva di lineamenti intagliati oltre ai fori per gli occhi, con un grande rombo nero dipinto al centro, che ne occupava quasi metà della superficie piatta. «Non è un atteggiamento molto carino, per la figlioccia del grande capo».
    Chidori si infiammò. Fece dardeggiare gli occhi verso di lui, distogliendo l’attenzione da uno stormo di corvi che stava sorvolando la montagna. "Bastardo". Quello stronzo sapeva benissimo quanto odiasse quando le veniva ricordato il suo legame con Saburo. Poteva quasi sentirlo gongolare da dietro la maschera, con quel suo sorrisetto storto e lo sguardo compiaciuto; ma mostrare la sua ira non avrebbe fatto altro che accrescere la sua morbosa soddisfazione. Itaru aveva sempre avuto un debole per le situazioni spiacevoli, ed un’innata capacità nel mettere a disagio chi gli stava intorno. Lanciò una muta imprecazione a Tora, che non le aveva concesso di portare con sé Yukio come terzo membro della squadra, come lei aveva richiesto. Se lui non era disponibile per la missione, doveva significare che da qualche parte, nel mondo, Saburo aveva deciso che un punto sulla mappa doveva essere ridotto in cenere. Per il bene superiore.
    Piegò le labbra in una smorfia di disgusto, tuttavia si concentrò per rilasciare la tensione che aveva accumulato sulle spalle.
    «Lo sai perché c’è lui con il prigioniero: questo è il suo incarico. Noi siamo qui solo come scorta aggiuntiva».
    Itaru intrecciò le mani dietro la nuca, sollevando le braccia esili. «Ma fare da scorta è di una noia mortale» sbuffò. Si guardò intorno, seguendo con il capo una guardia prezzolata che passava lì vicino, lanciando loro occhiate diffidenti. «Vorrei che uno tra questi Mukenin avesse il coraggio di attaccarci; almeno avrei la scusa per ammazzarne qualcuno».
    Chidori riconobbe il bagliore nei suoi occhi, lo stesso che gli balenava in viso quando stava per sventrare qualcuno. Dannato psicopatico. Era sicura che, se tre anni prima Saburo non fosse intervenuto per far sparire tutte le accuse a suo carico, ora Itaru si sarebbe trovato in quelle stesse terre, ad ammazzare e distruggere al soldo di chi gli avesse garantito il divertimento maggiore. Quell’uomo era come un cane, tenuto al guinzaglio solo dall’adorazione che provava per il grande Emon Saburo.
    «Non lo faranno, mi dispiace deluderti. Abbiamo pagato per stare qui».
    Ecco un altro dei vantaggi di far parte della loro piccola squadra: non esisteva una fossa abbastanza profonda che le loro radici non potessero raggiungere.
    «Soldi buttati, se vuoi la mia opinione» commentò Itaru, saltellando da un piede all’altro. Avvolto in quel mantello troppo grande per lui, sembrava poco più che un ragazzino infreddolito esposto al freddo di quelle terre inospitali. «Scommetto che noi tre riusciremmo a radere al suolo questo posto, in meno di mezz’ora. Potremmo, una volta finito…»
    Chidori sbuffò. Incrociò le braccia al petto e ruotò il busto verso il compagno, accompagnata dal clangore metallico del pesante spadone sulla schiena.
    «Non faremo niente del genere, Itaru. Questo luogo è… come noi. Un male necessario». L’altro le fece una sonora smorfia, accompagnato da un gesto della mano volto a sminuirla, ma lei non si fece impressionare. «Ci dà accesso ad informazioni aggiornate su Ninja dispersi e Mukenin della zona, ed è una fonte di tracciamento affidabile riguardo a chi passa da queste prigioni. E Saburo dà valore a tutto questo, più di qualche centinaio di criminali mandati sotto terra».
    Dal modo in cui Itaru si irrigidì, capì di aver toccato le corde giuste. Quando discuteva con lui, far leva sull’autorità del capo della Radice si rivelava quasi sempre una mossa vincente. Al contrario di quando combatteva, quell’uomo sapeva essere piuttosto prevedibile.
    «Ti hanno mai detto che non sai proprio divertirti, Chidori?»
    Lei sogghignò. «Solo tu».
    «Scommetto che—»
    Lo zittì con un gesto secco della mano. Si girò verso le tre bocche che si tuffavano nel cuore della montagna, ciascuna delle quali fungeva da collegamento verso il mondo esterno e dava vita ad uno dei bracci della prigione, che ospitavano minuscole celle scavate nella roccia.
    «Aspetta». Acuì la sua percezione con il Chakra, spalancando il suo occhio interiore. «C’è qualcosa di strano».

    * * *

    "Agony Twin… che stupido nome".
    Il prigioniero si scostò dal viso una lunga ciocca di capelli sottili, rivelando fattezze che ricordavano quelle di un rettile. Gli sorrise sardonico, riportando la mano guantata sul tavolo di legno che li separava. A quanto pareva, ibridi umano-animale erano più comuni nel mondo di quanto credesse un tempo. Se i denti affilati e lo sguardo inespressivo degli uomini-squalo gli era parso fin da subito molto spaventoso, la carnagione pallida e gli occhi dorati di quel Mukenin, così simili ai suoi, suscitavano in lui un’ostilità immediata.
    «Te lo chiedo di nuovo. Quand’è stata l’ultima volta che hai visto Hayato Kusanagi?»
    Dalle informazioni che avevano raccolto Tora ed i suoi informatori, era confermato che Twin avesse avuto contatti con Kusanagi e la Compagnia del Sole Rosso, quella vera, sei o sette anni prima, quando ancora il Sole Rosso non aveva fatto perdere le sue tracce e non era svanito nel nulla. Secondo Tora, dato il vicolo cieco rappresentato dal falso Kusanagi e dai tumulti legati alla fuga di Kaori Mitarashi, l’unico modo per verificare quale fosse stato il destino di Hayato era rintracciare qualcuno tra i suoi vecchi compagni, o sottoposti. Quelli che erano ancora vivi, almeno. Il compito era risultato molto più complicato del previsto, finché, in maniera del tutto inaspettata, il nome di Agony Twin non era spuntato tra i nuovi residenti di quel buco pieno di marciume. C’era sempre la possibilità che non sapesse nulla, che le sue informazioni fossero superate o troppo vecchie per risultare di alcuna utilità, ma, al momento, era l’unica pista che avevano. L’unica strada da battere. La parola di un buffone, dimenticato da tutti, che si divertiva a prendersi gioco di lui.
    «Dovete essere venuti da molto lontano, per parlare con me. Da quale Villaggio, mi chiedo…» mormorò sibillino.
    «Kusanagi. Sappiamo dei tuoi rapporti con lui e la sua Compagnia. Prova a fare uno sforzo, sono sicuro che possiamo trovare il modo di aiutarci a vicenda».
    Agony si appoggiò sui gomiti e si protese in avanti, scrutandolo attraverso i fori della maschera. «I tuoi occhi. Sono strani. Ma non vieni dal Villaggio del Suono, o a quest’ora sarei già morto…» Sghignazzò, come se fosse compiaciuto al pensiero. «E poi, che interesse avrebbe Oto nell’inseguire un fantasma?»
    Yusuke arricciò il labbro, snudando i canini dietro la maschera dalle decorazioni fiammeggianti. Quel bastardo cominciava a dargli sui nervi. «Un’occasione come questa potrebbe non capitarti più, Twin. Pensa bene a come giocare le tue carte. Se le tue informazioni si rivelano utili, potremmo anche tirarti fuori da questa fogna».
    Era una menzogna, naturalmente. Era anzi forse vero il contrario: più il prigioniero si fosse rivelato utile, più la Radice avrebbe desiderato eliminare le sue tracce. E quando chiudeva i conti in sospeso, le persone tendevano a sparire in maniera molto definitiva.
    Il Mukenin si lasciò cadere all’indietro, facendo cozzare la schiena contro lo schienale della sedia sulla quale era stravaccato. Si finse pensieroso. «Vediamo… la Sabbia, forse? Ansiosa di riportare a casa il suo figlio perduto? Oppure…»
    Yusuke sbatté le mani sul tavolo e si alzò in piedi di scatto, puntando gli occhi in quelli di Agony. Irrorò i bulbi oculari di Chakra ed avvertì l’iride tingersi di rosso, mentre generava le tre tomoe della sua Arte Oculare.
    «Dimmi quello che sai!» ordinò.
    Sharingan Tre Tomoe
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Doujutsu
    Sviluppata la terza Tomoe l'Uchiha può, nel caso si accorga di essere preda d'un Illusione, dissolverla istantaneamente, anche se a base uditiva nel caso in cui le suddette Illusioni coinvolgano il senso della vista; per illusioni di livello A o superiore, quando disperse, l'utilizzatore dovrà pagare un surplus di Chakra pari al costo del Genjutsu disperso a cui andrà sottratto il costo dello Sharingan. Può inoltre utilizzare qualsiasi Genjutsu semplicemente con lo Sharingan senza usare alcuna impostazione delle mani, se la vittima ne incrocia lo sguardo. Lo Sharingan dona capacità di preveggenza permettendo all'Uchiha di prevedere qualunque attacco fisico, movimento, Taijutsu e Ninjutsu e capire se è una tecnica a base elementale o meno, e di conseguenza l'elemento utilizzato per la tecnica. Tuttavia, ogni schivata o contromossa è vincolata ai limiti fisici dell'utilizzatore. E' possibile inoltre copiare qualsiasi Taijutsu, Ninjutsu e Genjutsu visto ed utilizzarli in combattimento fino al termine dello stesso.
    Consumo: 8/2= 4 (A Turno)

    Genjutsu: Sharingan - Tecnica Illusoria: Sharingan
    GSXY
    Livello: C
    Tipo: Genjutsu
    Tecnica caratteristica dello Sharingan e della sua abilità nell'Arte delle Illusioni, è utilizzabile in due modalità, e necessita sempre del contatto visivo della vittima con lo Sharingan. Il primo utilizzo può essere portato contro uno Shinobi inferiore di almeno due gradi, e solo se colto completamente di sorpresa, e consisterà nel cancellare gli ultimi trenta secondi della sua memoria per fargli rivivere costantemente gli ultimi dieci minuti vissuti, facendolo cadere in uno stato di ipnosi. Nel caso in cui si abbia vissuto dieci minuti pressoché neutri, come durante un appostamento, ci si potrebbe mettere anche un'ora a comprendere di essere vittima di un'Illusione. Se utilizzata su un soggetto incapace di controllare il Chakra, il suo effetto sarà quello di farlo svenire sul colpo per dodici ore. Una volta dissolta la Tecnica, l'avversario rientra in possesso della memoria degli ultimi trenta secondi precedentemente cancellati dall'Uchiha. Il secondo utilizzo è al fine di estorcere informazioni alla vittima. Sarà necessario che l'utilizzatore rimanga immobile fissando negli occhi il bersaglio, per tutto il tempo in cui il Jutsu viene adoperato e non più distante di due metri da esso. L'Uchiha dovrà fare una semplice domanda per volta, in modo chiaro e comprensibile al bersaglio che dovrà rispondere. I parigrado o superiori all'utilizzatore potranno rifiutarsi di rispondere rinchiudendosi in uno stato catatonico da cui potranno uscire solo se il Jutsu viene dissolto, oppure dopo due Turni. Gli inferiori di un grado o più, saranno tenuti a rispondere con precisione a qualsiasi domanda. Gli specializzati in Genjutsu sono considerabili di un grado superiore nell'uso di questo Jutsu, se lo subiscono. Se utilizzata contro personaggi giocanti è necessario immobilizzarli prima di mandare a segno questa Tecnica.
    Dissolvibile tramite il Kai o con una ferita medio-lieve.
    Consumo: 4-1= 3

    Le pupille dell’uomo si dilatarono ed il viso si sciolse in un’espressione di compiaciuta sorpresa. «…la Foglia, ma certo!» L’Uchiha artigliò il tavolo con le unghie acuminate ed un grugnito mal trattenuto. Il Genjutsu non aveva funzionato, su quella mente troppo ostinata. Avvertì un’ondata di calore salirgli alla testa. «La Foglia, alla ricerca di un certo, preziosissimo occhio! Dovete essere davvero d—»
    La Luna di Sangue l’afferrò per i capelli e gli sbatté il cranio contro il tavolo, esattamente come Goro aveva fatto con l’informatore al Nido del Corvo. Udì un sonoro crack, che non sapeva se attribuire alla sua faccia o alla superficie di legno. In tutta onestà, non gli importava.
    «ADESSO BASTA!» abbaiò con voce rauca. «Ora mi dirai quello che voglio sapere, Mukenin. O non uscirai vivo da qui».
    D’improvviso, la terra tremò. Si udì un boato ruggente, rabbioso come il grido di un demone ferito, seguito dal rumore di legno e pietra che scoppiavano in mille pezzi. Yusuke si guardò intorno, smarrito. Abbassò lo sguardo sul prigioniero: da quello che dapprima sembrava un gorgoglio sommesso, si stava lasciando andare ad una risatina sguaiata, che a lui pareva quella di un folle.
    «È arrivata…»
    «Chi è arrivato!?»
    «È venuta a prendermi» continuò Twin, senza smettere di ridere. «Siete già tutti morti. Poveri idioti…»
    Prima che potesse rispondergli, qualcuno abbatté la porta della baracca con un calcio. Era Chidori, i lunghi capelli svolazzanti ed il gigantesco spadone stretto in mano.
    «Fuori di qui, ora!»
    «Che sta succedendo…?»
    «Qualcuno ha attaccato la prigione e fatto saltare in aria il palazzo del direttore» rispose lei, nello sgomento di Yusuke. «C’è in corso un’evasione di massa».
    Che fossero davvero lì per Twin o per qualche altro motivo, in mezzo ad un caos del genere la loro priorità doveva essere solo quella di mettersi in salvo, possibilmente portando con loro il prigioniero per ulteriori interrogatori. Lo trascinò con sé all’esterno, tenendolo ancora stretto per i capelli, lasciando una scia di sangue vermiglio sul tavolo all’interno. Li accolse il caos più totale, con orde di uomini che combattevano tra loro nella piazza scavata nella montagna. Guardie, prigionieri, guerrieri venuti da fuori: in quel marasma, era impossibile distinguere chi fosse cosa, e allo stesso modo qualsiasi uomo avessero incrociato li avrebbe considerati un nemico.
    «Kagachi!» lo chiamò Itaru, utilizzando il suo nome da soldato ANBU. Aveva appena piantato un kunai tra gli occhi di un prigioniero vestito di stracci, colpendolo al volo con un lancio perfetto. «Scommetto che riesco ad ucciderne più di te!»
    Yusuke sguainò la Spada Kusanagi, schiudendo il viso in un ghigno feroce. «Ci sto».

    ~Yusuke Uchiha
    ChakraFisicoMentale
    270-4-3= 263Ottimale.Teso.
    ~Equip
    SlotOggettoNote
    IndossataLame RetrattiliPolsi
    FoderoSpada KusanagiFianco destro
    Rotolo MinoreScudoBraccio dx
    T. SupplFumogeni[5/5]Coscia dx
    ~Borsa
    Armi
    Kunai [8/10]Shuriken [20/20]Shuriken [20/20]
    Kunai [10/10]Palla Luce [2/2]
    Accessori
    Occhio CiberneticoPietra FocaiaMaschera Respiratoria
    Radiolina
    ~Gilet
    ArmiAccessori
    ~Note
    Note
    Sharingan ≈Attivato
    Unione Demoniaca ≈ Disattivata
    Due Palle Luce ≈ Legate a due Kunai [2/2]
    Guanti ≈ Indossati
    Coprinaso in Bende ≈ Riposto
    Occhialoni ≈ Riposti



    Edited by Glustrod - 15/1/2022, 14:57
     
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72 replies since 5/4/2021, 12:18   1802 views
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