Maemi Takahashi vs. Yusuke Uchiha

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    Arena Boschiva
    ArenaBosco
    Questa Arena presenta il tipico paesaggio del Paese del Fuoco. Il microclima è temperato, con temperature miti. Alberi, erba e cespugli crescono rigogliosi ma non ingombranti e al centro è presente un grande spazio aperto su cui i contendenti possono affrontarsi in campo aperto. Vi sono diverse sorgenti d'acqua.

    Skipio


    Narrato, "Pensato", «Parlato», "Pensato Baku", «Parlato Altri», «Parlato Maemi».


    xnbroxX
    La nebbia aleggiava densa tra le fronde silenziose, dipingendo il cuore del bosco di un grigio incolore. Si muoveva strisciante fra le radici, avviluppandosi intorno ai tronchi degli alberi e nascondendone le chiome sotto una cappa di fumo umido e tetro. Estendeva le sue spire come artigli, imitando l’aspetto dei rami protesi verso un cielo irraggiungibile, nascosto oltre le cime della foresta. Inginocchiato sul ramo di un olmo nodoso e contorto, Yusuke Uchiha tendeva l’orecchio verso la muta caligine che lo circondava. Il silenzio immobile fu spezzato dal battito d’ali di un pipistrello che gli sfrecciò accanto.
    Kirigakure no Jutsu - Tecnica del Velo di Nebbia
    LDOvcRi
    Villaggio: Kirigakure No Sato
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    E' una Tecnica segreta del Villaggio della Nebbia e, anche se di basso livello, è una delle più rappresentative dell'intero paese. La Tecnica genera una nebbia fittissima, che si espande per un raggio di cento metri delimitando il campo visivo di coloro che sono al suo interno. I soggetti non vedranno nulla oltre i due metri e l'unico modo per vedere attraverso tale nebbia è essere in possesso del Byakugan. Pur trattandosi di un Ninjutsu, non basterà colpire la nebbia per annullare la Tecnica. Qualsiasi Ninjutsu riuscirà infatti a far disperdere la nebbia lungo il suo percorso, ma subito questo spazio libero verrà nuovamente ricoperto da nuova nebbia, continuamente generata dall'utilizzatore. A differenza di quasi tutti i Ninjutsu, questo non potrà espandersi/essere usato sott'acqua, in quanto le particelle d'acqua sospese normalmente nell'aria si mescolerebbero semplicemente con la massa del liquido, diventando parte di essa.
    Consumo: 2 (A Turno)

    Kōmori Seichū - Controllo dei Pipistrelli
    hmImWVM
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa Tecnica consente al Ninja di evocare tramite la conoscenza della Tecnica del Richiamo un folto gruppo di pipistrelli. Il Ninja potrà così dare ordini precisi e mandarli in perlustrazione. Le creature si riveleranno estremamente intelligenti, capaci d'individuare qualsiasi presenza umanoide ed identificarla nei dettagli, oltre che poter intravedere anche le trappole più complesse. Tuttavia la base fondamentale di quest'abilità è la possibilità di comunicare con l'evocazione mediante gli ultrasuoni, impercettibili ad un qualsiasi altro Shinobi che non stia utilizzando contemporaneamente la Tecnica. Il Ninja può di conseguenza essere aggiornato su ogni tipo di spostamento o quant'altro d'un eventuale avversario e comunicare in tempo reale con l'evocazione. Sarà possibile comunicare con i pipistrelli evocati e quindi comandarli solo per un area di cinquecento metri di raggio attorno all'utilizzatore.
    Richiede la Tecnica Kuchiyose no Jutsu - Tecnica del Richiamo in Scheda.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Inclinò il capo verso la fonte di quel suono, che già svaniva inghiottito dalla foschia, anche se non gli serviva davvero per capire cosa stesse succedendo lì intorno. Era il Chakra a mantenerlo in contatto con la miriade di roditori volanti che infestavano il bosco, nonostante il sole si stesse ancora tuffando all’orizzonte e fosse ancora troppo presto perché uscissero a caccia. Si irrigidì al di sotto del mantello umido quando le ondate di ultrasuoni lo informarono che il bersaglio si stava avvicinando.
    Lo scopo della missione era eliminare un ciabattino di Teichi, nel Paese dell’Acqua, prima che raggiungesse il Villaggio della Nebbia. Tora non aveva detto perché ma, anche se il suo lavoro non era fare domande, una sua idea se l’era fatta. Per quel che lo riguardava, il fatto che l’uomo fosse scortato da un piccolo gruppo di guardie e da uno Shinobi lasciava intuire che fosse in possesso di informazioni che la Radice riteneva scomode. Il tizio poteva essere una spia, o magari aveva visto qualcosa che non avrebbe dovuto vedere. Quale che fosse il caso, il suo compito era chiaro: non doveva arrivare vivo alla Nebbia, per nessun motivo. Tuttavia qualcosa a Kiri doveva averli messi in allarme, perché il Ninja che stava per affrontare era riuscito a farlo fuggire dalla città in tempo, prima che lui e Itaru potessero rintracciarlo e assassinarlo. Erano già passate diverse lune, da quando aveva smesso di meravigliarsi per la quantità di conflitti clandestini che continuava a coinvolgere i Grandi Villaggi, nonostante il loro status pubblico di alleati. Cominciava a capire il senso delle lezioni che Saburo gli stava impartendo, sulle guerre segrete che sostenevano il peso dei troni dei Daimyo.
    Ora il suo compagno, Itaru, se ne stava nelle retrovie, ad assicurarsi che non li cogliesse alcuna sgradita sorpresa mentre erano intenti a ripulire la zona. Avevano ricevuto l’ordine di farlo sembrare un assalto compiuto da qualcuno addestrato nel Paese dell’Acqua, ed ecco che la sua conoscenza di una Tecnica segreta della Nebbia raggiungeva proprio questo obiettivo. Soltanto uno doveva restare in vita, per raccontare ciò che aveva visto ed avvalorare la loro falsa narrativa; non lo Shinobi, di certo, ma una delle guardie che lo seguivano. Di certo più impressionabili, e più facili da trarre in inganno. Tutto ciò che avrebbero visto sarebbe stato un impenetrabile banco di nebbia e, forse, la sagoma di un ANBU di Kiri che abbatteva i loro compagni, disegnata in contorni illusori sul profilo della sua persona, mentre aspettava. Divisa sulla divisa, e maschera su maschera, nello stile tipico che indossavano i membri delle squadre speciali del Paese dell’Acqua.
    Magen: Kokoni Arazu no Jutsu - Tecnica della Falsa Postazione
    GVSi
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Genjutsu
    Questo Jutsu è un classico fra le Arti Illusorie. Permette all'utilizzatore di cambiare, agli occhi dell'avversario, l'aspetto d'una persona o d'un oggetto. L'oggetto che si andrà a trasformare manterrà le stesse dimensioni e forma agli occhi dell'avversario e ne cambierà solo l'aspetto. Ad esempio, se la Tecnica viene utilizzata su una persona la si potrà far apparire con un aspetto differente, ma non potrà essere trasformata in un animale. Per far sì che la Tecnica si attivi è necessario comporre una breve serie di Sigilli, senza la necessità che l'avversario li veda. Quest'ultimo dovrà trovarsi però ad un massimo di cinquanta metri dall'utilizzatore. E' possibile inoltre cambiare l'aspetto di una persona o di un oggetto agli occhi di più persone, senza che queste vedano i sigilli, attivando la Tecnica e restando immobili per un turno, senza poter utilizzare nel frattempo altri Jutsu. E' possibile usare più volte la Tecnica per alterare l'aspetto di più oggetti e l'illusione perdurerà fino a che non venga dissolta, ma non sarà possibile utilizzarla per modificare l'aspetto di Jutsu di natura elementale.
    Dissolvibile con il Kai o con una ferita d'entità media.
    Consumo: 4

    Uno scalpiccio di zoccoli echeggiò dabbasso, seguito dal rumore delle ruote di una carrozza che avanzava sullo sterrato. Il suono proveniva da un punto non lontano dal luogo in cui aveva scelto di appostarsi, là dove il sentiero che attraversava la foresta passava proprio accanto al vecchio olmo. I pipistrelli individuarono quattro individui: un cocchiere, un uomo sul sedile accanto a lui, e altre due figure presumibilmente sedute all’interno della carrozza. Il loro avanzare si interruppe di colpo, sostituito dall’acuto nitrire dei cavalli spaventati. Gli animali e la carrozza erano finiti dritti nel banco viscoso che aveva creato in mezzo alla strada, occultato dal diffuso grigiore della bruma.
    Suiton: Mizuame Nabara - Tecnica del Campo di Sciroppo
    GVxM
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questa Tecnica permetterà, dopo aver composto una serie di Sigilli, di sputare dalla bocca un getto di liquido sciropposo che ricoprirà un'area a piacere, dalle dimensioni massime di venti metri in lunghezza ed otto in larghezza. L'utilizzatore saprà muoversi alla perfezione sul manto sciropposo, a differenza di coloro che non sono in possesso di questa Tecnica. Essi si troveranno ancorati allo strato di sciroppo nel primo Turno, mentre nei due Turni successivi potranno muoversi, ma con un malus motorio di un grado. Al termine del terzo Turno la Tecnica si dissolve. Nonostante sia un Jutsu Suiton, per via della sua densità diversa dalla normale acqua, il manto sciropposo non permette di propagare Tecniche di elemento Raiton, né di essere utilizzato per Tecniche Suiton che necessitino di fonti d'acqua. In compenso, proprio a causa della differente densità, il manto sciropposo potrà essere utilizzato anche a ridosso di un manto acquatico.
    Consumo: 4

    L’Uchiha inspirò a fondo dietro la maschera di legno, prima di lasciarsi cadere giù dal ramo. Gli orecchini di carta gli svolazzavano intorno alle orecchie, così come il mantello scuro gli si gonfiava dietro la schiena, in un fruscio sibilante di tessuti sbatacchiati dal vento. Atterrò in ginocchio a lato della carrozza impantanata, insensibile alle restrizioni della pozza gelatinosa che la circondava. Concentrò le energie nei bulbi oculari e rilasciò un’ondata di Chakra illusorio intorno a sé, che investì chiunque si trovasse nell’area.
    CODICE
    Controllo Perfetto dell'Abilità [La cito una volta per tutto lo scontro]
    hTYoNey
    Villaggio: Tutti
    Livello: Sconosciuto
    Tipo: Capacità
    Lo Specializzato nella propria Abilità Innata, Generica o Unica riuscirà a sfruttare il massimo dalle proprie tecniche del Clan tramite una innata predisposizione e il duro lavoro su di esse, permettendogli di manipolare con più sicurezza e minor energie tali tecniche. Questo si traduce nella possibilità, massimo per tecniche di livello A, di pagare due tecniche da Abilità Innata o Generica ad un consumo diminuito: una per la metà arrotondata per difetto ed l'altra di un terzo arrotondato per eccesso (le B 6, le A 10 e così via).
    Questa Capacità può essere ottenuta soltanto da coloro che non posseggono Chakra Bonus ottenuto tramite Abilità Innata o Generica (Modalità Eremitica, Jinchuuriki etc..), o altri mezzi particolari come Segno Maledetto (anche se si è originari di Otogakure no Sato); fa eccezione per gli Pseudo-Jinchuuriki.
    Consumo: N/A

    Sharingan Tre Tomoe
    nnXZZrc
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Doujutsu
    Sviluppata la terza Tomoe l'Uchiha può, nel caso si accorga di essere preda d'un Illusione, dissolverla istantaneamente, anche se a base uditiva nel caso in cui le suddette Illusioni coinvolgano il senso della vista; per illusioni di livello A o superiore, quando disperse, l'utilizzatore dovrà pagare un surplus di Chakra pari al costo del Genjutsu disperso a cui andrà sottratto il costo dello Sharingan. Può inoltre utilizzare qualsiasi Genjutsu semplicemente con lo Sharingan senza usare alcuna impostazione delle mani, se la vittima ne incrocia lo sguardo. Lo Sharingan dona capacità di preveggenza permettendo all'Uchiha di prevedere qualunque attacco fisico, movimento, Taijutsu e Ninjutsu e capire se è una tecnica a base elementale o meno, e di conseguenza l'elemento utilizzato per la tecnica. Tuttavia, ogni schivata o contromossa è vincolata ai limiti fisici dell'utilizzatore. E' possibile inoltre copiare qualsiasi Taijutsu, Ninjutsu e Genjutsu visto ed utilizzarli in combattimento fino al termine dello stesso.
    Consumo: 8/2= 4 (A Turno)

    Uchiha Seishin Shogai - Flagello Mentale Uchiha
    H1eSv6h
    Livello: A
    Tipo: Genjutsu
    Questo Genjutsu può essere eseguito solo attraverso lo Sharingan e richiede immobilità. Ogni nemico nel raggio di cinquanta metri intorno all’utilizzatore, anche senza incrociare direttamente lo sguardo dell’Uchiha, sarà pervaso da un’intensa sensazione di dolore, come se migliaia di lame affilate gli trafiggessero il cervello. Qualsiasi persona inferiore di almeno due gradi rispetto al possessore dello Sharingan rimarrà quasi completamente paralizzata ed in preda al dolore per l'intero Turno, riuscendo dunque a malapena a muoversi. Un nemico di un grado inferiore subirà un malus fisico-motorio pari a tre gradi per due Turni, ma non sarà vittima di alcuna forma di paralisi. Un parigrado subirà un malus fisico-motorio pari ad un grado per due Turni e verrà sovrastato da una persistente sensazione di dolore che lo lascerà spaesato e debilitato. Il Genjutsu dura tre secondi: nel primo l'utilizzatore dovrà rimanere immobile, mentre negli ultimi due potrà muoversi liberamente per sferrare un qualsiasi attacco o compiere una qualsiasi altra azione, come darsi alla fuga o nascondersi. La Tecnica, per via dello sforzo che richiede all'Uchiha, è utilizzabile una sola volta per incontro contro personaggi giocanti.
    Dissolvibile con una ferita medio-grave.
    Consumo: 15-5= 10

    Le grida degli uomini sul sedile anteriore gli confermarono che tutto stava andando come previsto. Paralizzati dal dolore il tempo necessario per uccidere i bersagli primari, prima di dedicarsi agli altri. "Ora l’ultima parte… e poi via, senza lasciare tracce". Sguainò la Spada Kusanagi e con un fendente tranciò le cerniere che fissavano la portiera al corpo principale del cocchio; afferrò la maniglia con la mano libera e la scardinò con uno strattone, gettandola alle sue spalle. Ricadde sulla terra umida dietro di lui con un tonfo attutito dal fango molliccio. Yusuke sospirò di nuovo, preparandosi a ciò che doveva fare. Il calore del suo stesso respiro gli pizzicò le guance, al di sotto della maschera fiammeggiante della Radice alterata dal suo Genjutsu.
    Si affacciò all’interno della vettura, curvo in avanti. Lanciò uno sguardo all’uomo contorto sul sedile alla sua destra: indossava vestiti ampi, troppo larghi per il corpo magrolino che li abitava, e si teneva il viso tra le mani mentre gemeva. Prima che potesse confermarne l’identità, qualcos’altro attirò la sua attenzione dalla parte opposta della carrozza. Fu certo di riconoscere la cascata di capelli rossi che gli si parò davanti.
    Orripilato, accennò un passo indietro, allontanandosi appena dall’ingresso del carro.
    «No…» gracchiò, rauco.

    ~Yusuke Uchiha
    ChakraFisicoMentale
    270-2-8-4-4-4-10= 238Ottimale.Orripilato.
    ~Equip
    SlotOggettoNote
    IndossataLame RetrattiliPolsi
    FoderoSpada KusanagiFianco dx
    Rotolo MinoreScudoBraccio dx
    T. SupplFumogeni[5/5]Coscia dx
    ~Borsa
    Armi
    Kunai [8/10]Shuriken [20/20]Shuriken [20/20]
    Kunai [10/10]Palla Luce [2/2]
    Accessori
    Occhio CiberneticoPietra FocaiaMaschera Respiratoria
    Radiolina
    ~Gilet
    ArmiAccessori
    ~Note
    Note
    Sharingan ≈Attivato
    Unione Demoniaca ≈ Disattivata
    Due Palle Luce ≈ Legate a due Kunai [2/2]
    Guanti ≈ Indossati
    Coprinaso in Bende ≈ Riposto
    Occhialoni ≈ Riposti

     
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    «Parlato Maemi» - "Pensato Maemi" - «Parlato copia» - «Parlato Yusuke»

    Kuchiyose no Jutsu - Tecnica del Richiamo
    YkrtwxH
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi dal rango Chuunin in poi. Non per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un Contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano di una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versar anche una minuscola goccia del proprio sangue per poi formare la serie di Sigilli necessari per l'esecuzione del Jutsu, che sono i seguenti: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
    Per riuscire ad evocare taglie Grandi è necessario il grado Sp.Jounin, per le Leggendarie quello ANBU.
    Consumo:

    Tigre dai Denti a Sciabola
    jJWxtyY
    Questa Evocazione si presenta come una grossa tigre alta due metri e mezzo e lunga cinque, ed è in grado di caricare in groppa il proprio padrone. La sua velocità è alta, media se trasporta in groppa una persona, mentre la sua forza è notevole, riuscendo a buttare a terra un uomo adulto con molta facilità. Se è in carica, potrà arrivare anche ad abbattere difese di livello B ma poi resterà intontita per un turno. È provvista di due grossi canini superiori affilati, della dimensione ciascuno intorno ai trenta centimetri, che sono capaci di provocare fino a ferite medio-gravi e le zampe sono dotate di artigli che possono causarne fino a medie. Nonostante sia un animale intelligente non ha il dono della parola, però capirà perfettamente gli ordini impartiti dal proprio padrone, avrà un udito molto sviluppato e potrà vedere al buio. Purtroppo non è molto resistente e basteranno tre Jutsu di livello C o due di livello B per metterlo fuori combattimento.

    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra x2
    GVXt
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa Tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu e consiste infatti nella creazione di copie dotate di consistenza fisica, in grado quindi di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più Chakra. Il vero punto di forza del Jutsu è che i cloni, non appena svaniti, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze acquisite durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)

    Henge No Jutsu - Tecnica della Trasformazione
    GVoe
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa Tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo di un cucciolo di cane o più grande di un orso.
    Siccome la Tecnica non cambia il peso dell'utilizzatore bisogna fare attenzione, ad esempio sarà infatti possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma sarà poi impossibile lanciarlo in assenza di un bonus alla Forza. Eventuali Armi possedute dal Ninja saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa Tecnica. Questa è considerata la Tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno, mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve.
    Consumo: 1 (A Turno)


    La carrozza procedeva lenta ma spedita, scricchiolando e gemendo attraverso la terra adombrata da una volta di foglie. Maemi teneva d'occhio l'esterno scostando di tanto in tanto i drappeggi dell'unica finestrella presente: una colte di nebbia si era improvvisamente fatta largo oltre il fitto fogliame, avvolgendo l'aria come un bozzolo incorporeo e sinistro. La kunoichi la fissò cupamente. L'aveva vista fin troppe volte per non riconoscere la Kirigakure no Jutsu, la Tecnica Segreta del suo Villaggio. Ma se non era lei ad averla evocata, chi lo aveva fatto?
    I suoi occhi saettarono sul suo compagno di viaggio, seduto difronte a sé. «Sta arrivando qualcuno» mormorò.
    Questi annuì; era un uomo ossuto, la gracilità messa ulteriormente in risalto dagli abiti ampi e coprenti. Aprì la bocca per parlare, per dire che era pronto, ma un improvviso sballottolamento della vettura gli mozzò sgraziatamente le parole. Si erano fermati di colpo, e dal nitrire infastidito dei cavalli si sarebbe pensato a qualche buca, o una cosa del genere. Ma quando Maemi sbirciò un'altra volta oltre le tendine, riconobbe lo strato viscoso del Manto di Sciroppo allargarsi lungo il sentiero sporco di terra, incollando le ruote e arenando l'intera carrozza. Qualcuno credeva di averli presi in castagna.
    Si preparò per impartire un avvertimento, ma non fece in tempo che una scarica di dolore alla testa la fulminò sul posto, strappandole il respiro e facendole uscire solo un mugugno strozzato. Provò la sensazione di essere puntellati da una miriade di aghi che penetravano sottilmente nel cranio, generando uno strazio che tuttavia durò solo pochi secondi. L'intensità fu tale da permanere anche negli attimi successivi, come una colla che faticava a staccarsi, e fu in grado di lasciarla attonita, intontita e sorda alle grida di dolore che la circondavano.
    Poi una serie di colpi - che scardinarono, tagliarono e infine rimossero la portiera - la fece tornare in sé; qualcuno stava facendo irruzione. Maemi strinse forte il fodero della katana che teneva tra le mani. Era pronta a tutto.
    Dalla porta ormai mancante, sbucò il volto di una persona coperto di maschera. La sua mente registrò appena la reazione stranita del ninja, il flusso di pensieri troppo incentrato su come rispondere all'intrusione; mentre questi indietreggiava, le mani di Maemi afferrarono la parte superiore della carrozza, lì dove ora mancava la porta, e usandola come appiglio utilizzò tutto il suo peso per dare uno calcio poderoso con le piante di entrambi i piedi, puntato al costato dell'aggressore. L'intento era quello di scalciarlo via dalla vettura, in modo da creare una certa distanza di sicurezza tra lui e chi non era in grado di combattere.
    Rilasciò la presa, ed entrambi i piedi impattarono contro il legno. Dall'esterno si poteva vedere la sagoma della portiera ormai mancante incorniciare la figura di Maemi, con gli abiti attillati e che le coprivano la maggior parte della pelle visibile, aiutati dai guanti lunghi e dai sandali alti fino al polpaccio. La chioma era tenuta ferma solamente ai lati del viso, in prossimità delle tempie, tramite dei fermargli per capelli; il resto delle onde scarlatte rimbalzavano dolcemente sulla schiena e lungo i lati del viso, seguendo il ritmo dei passi che ridiscendevano la pedana della carrozza. I suoi occhi blu marino brillavano nonostante la nebbia intensa. «Non è carino assaltare la vettura di una giovane fanciulla» sibilò, il tono gelido ancora avvelenato dal dolore illusorio. Si arrestò a poco meno di due metri da lui, i suoi piedi immuni al Manto di Sciroppo. «Ma non ero io il tuo bersaglio, vero?»
    Dall'interno della carrozza si udì un puff caratteristico, e all'improvviso la figura del protetto svanì nel nulla. Non era difficile capire cos'era successo: il vero obiettivo di quell'attacco, all'interno delle vettura, non ci aveva mai messo piede.
    Maemi si portò una mano ad azionare la radiolina sull'orecchio. «Il pesce ha abboccato».

    Sullo stesso sentiero, solo quattrocento metri più addietro, quello stesso messaggio arrivò alle orecchie della seconda - ora unica - copia, come un ronzio fastidioso ed elettrico. Questa allungò una mano verso la radiolina. «Ricevuto».
    Voltò la testa, e i suoi occhi si agganciarono ala tigrotta col foulard al collo, che aveva arrestato il suo passo assieme a lei. In sella a Tsume, la testa che ciondolava a destra e sinistra, c'era il suo protetto, quello vero. Maemi non aveva idea di chi fosse in realtà, e nemmeno del perché fosse tanto importante per Kiri. L'unica cosa che interessava era condurlo sano e salvo al proprio Villaggio: i piani alti l'avevano messa in guardia che qualcuno avrebbe attentato alla sua vita, e lei si era adoperata di conseguenza. Il suo viaggio era iniziato a Teichi, città che era riuscita a lasciarsi alle spalle senza intoppi alcuni, conducendo quel piccolo convoglio lungo il florido percorso che collegava l'insediamento primario dell'isola con il suo porto principale. Il percorso non era lungo, giusto una mezz'oretta, ma la kunoichi aveva comunque archiettato un piano per non lasciare nulla al caso. Aveva allestito una carrozza che fungesse da esca, un modo per attrarre i nemici e calamizzarli tutti lì, facendoli uscire allo scoperto dinnanzi alla kunoichi originale. Una copia, invece, faceva da guardia al vero kiriano, che sul groppone di Tsume era pronto a scattare lontano dal pericolo più velocemente ed agilmente di quanto non avrebbe fatto con altri mezzi di trasporto.
    «Il piano ha dato i suoi frutti» dichiarò la kunoichi, avvicinandosi e portando una mano dietro le orecchie della tigre, grattandola in quel punto sensibile. «Adesso si passa a quello di emergenza. Ci dirigeremo a ovest, uscendo dalla foresta e trovando riparo al prossimo insediamento, che si affacci sul mare e abbia disponibilità di barche. Lì ci nasconderemo in attesa che torni la me originale, poi ce la fileremo verso Kiri».
    Il signore di Teichi la stava fissando con gli occhi sbarrati, gli abiti ampi che vibravano sopra il suo corpo tremante. Non commentò; la paura per la propria vita gli tappava la bocca.
    Maemi diede una pacca al manto della propria creatura. «Vai, bella!». Con un ruggito sommesso, la tigrotta tese i muscoli per scattare in avanti, virare sulla destra e abbandonare il sentiero per addentrarsi nella coltre di alberi folti e di un verde brillante. La copia di Maemi fece un balzo, e salendo sugli alberi tramite il controllo del Chakra iniziò a seguirli dall'alto, così da avere una visuale sopraelevata e poter individuare meglio ulteriori minacce. I suoi occhi erano affilati come coltelli, e saettavano ovunque: erano arrivati al punto critico della missione. L'obiettivo della copia era assicurarsi che il tizio di Teichi e Tsume arrivassero sani e salvi al prossimo centro abitato.

    Quello dell'originale, invece, era sbarrare la strada a chiunque volesse impedirlo.
    La nebbia era fitta, ma la distanza esigua avrebbe permesso al nemico di intravedere il volto di Maemi, trovandovi un'espressione che non era né di rabbia né di paura, ma di indifferenza, che lo guardava come se non fosse una persona ma un oggetto. Le mani strette lungo i fianchi ebbero uno spasmo, tradendo un attimo di quell'eccitazione che precedeva l'azione, mista all'apprensione di un pericolo ignoto. Si trovava difronte ad un individuo sconosciuto, che le aveva fatto provare fino ad un attimo prima una scarica di dolore atroce. Non andava sottovalutato: ora che avrebbe capito la gabola della carrozza, era importante trattenerlo lì per dare quanto più tempo possibile a Tsume, e concederle tempo per ristabilirsi dal dolore che ancora permeava nella sua testa.
    Portò le mani a comporre una serie di Sigilli davanti a sé, canalizzando il Chakra in modo da far cadere il nemico in una delle sue Illusioni particolari, nate dall'amalgamazione della Tecnica dei Petali Fuggitivi con l'Incatenamento Naturale, opportunamente modificate per risultare più realistiche. Agli occhi del ninja, il corpo di Maemi avrebbe iniziato a scomporsi in particolari particelle di nebbia, dai toni più scuri e dunque facilmente individuabili, creando un enorme sciame informe che si sarebbero allacciato repentinamente agli arti del nemico, stringendoglieli come corde. Le particelle avrebbero poi bloccato il resto del corpo, fino a formare una sagoma di fumo che ricordava vagamente le fattezze della ragazza, le cui braccia si sarebbero strette attorno al collo del ninja per aumentare la sensazione di soffocamento. Se anche il ninja fosse riuscito a liberarsi tramite il Kai, non sarebbe stato in grado di individuare la ragazza, nemmeno se avesse utilizzato l'Omicidio Silenzioso.
    Maemi rimase ferma come imponeva la Tecnica, prendendosi il tempo per osservare meglio il suo avversario. Era abbigliato come un ANBU di Kiri, questo era evidente, ma la Sp.Jounin riteneva più probabile che fosse un Mukenin travestito da tale, piuttosto che un compagno d'armi. Non tanto perché riteneva impossibile che un ANBU attaccasse i suoi stessi compagni (loro operavano secondo logiche che ancora lei non comprendeva), ma per tutta una serie di lunghi motivi. Prima di tutto, il modo in cui le avevano descritto la missione alla torre del Mizukage; secondo, perché non avrebbero spedito l'allieva di un Ninja Leggendario in una missione dove sarebbe stata carne da macello. Avrebbero preferito qualcuno di minor conto, la cui perdita sarebbe stata più che marginale o addirittura auspicata.
    Ma qualcosa non quadrava. Più lo fissava, più aveva l'impressione che ci fosse qualcosa di strano in quell'individuo. Il suo occhio captava qualcosa... qualcosa che intuiva fosse lì in bella vista, ma ogni volta che pensava di avvicinarsi alla risposta, questa inesorabilmente le sfuggiva. "Che seccatura" pensò con uno schiocco di lingua, ma lasciando da parte quel fastidio. Stava per scoppiare uno scontro all'ultimo sangue: doveva concentrarsi esclusivamente su quello.
    Gyaku Genjitsu no Ketsugō - Congiunzione dei Mondi Illusori
    TW2QE4k
    Sviluppatore: Maemi Takahashi
    Livello: A
    Tipo: Genjutsu
    Dopo aver affinato e portato agli estremi le proprie capacità nel campo delle Illusioni, l'utilizzatore sarà in grado di combinare due Genjutsu per creare un risultato del tutto nuovo e unico, anche in funzione di eventuali potenziamenti che agiranno direttamente sul risultato finale. Dalla loro fusione, infatti, ne uscirà un Genjutsu unico che presenterà gli elementi facenti parte di entrambe le Illusioni, con l'utilizzatore in grado di modificare, amalgamare e valorizzare i singoli elementi per rendere il tutto più uniforme e più realistico. La nuova Illusione, tuttavia, dovrà sempre e comunque rispecchiare l'obiettivo centrale delle singole Illusioni, senza andarne a deturpare il senso principale, ma solo mischiandolo. Per esempio: se il fulcro di uno dei due Genjutsu è l'intrappolamento del nemico, mentre l'altro è provocare un intenso dolore, la nuova Illusione dovrà rispettare queste due necessità. Il resto rimane a fantasia dell'utilizzatore, potendo personalizzare direttamente i due Genjutsu di base, come se si facesse ricorso alla Arte delle Illusioni, ed in questo caso fino a Genjutsu di livello A. Per contro, le due Illusioni perderanno parte del loro potenziale, tanto che eventuali malus non si sommeranno, ma la vittima subirà solo il malus fisico e motorio più alto tra i due Genjutsu. Si sommeranno, invece, la durata dei malus in termini di Turni e la percezione delle diverse ferite illusorie. I requisiti imposti dalle Tecniche (quali immobilità, Sigilli, etc) si sommeranno ed eventualmente accavalleranno. Allo stesso modo, si accavallerà la durata dei Genjutsu, finendo per prevalere la durata maggiore nel risultato finale. Dunque, se si fonderà una Tecnica dalla durata di quattro secondi che non richiede Sigilli ma solo immobilità per tre secondi, con una Tenica dalla durata di tre secondi che richiede Sigilli e immobilità per due secondi, si dovrà rispettare la formulazione di Sigilli e l'immobilità di tre secondi per ottenere un Genjutsu che dura quattro secondi. Sarà possibile fondere solo due Tecniche per volta, e non necessariamente dello stesso livello, purché massimo di livello A. Per la necessità di rispettare i punti cardine di ogni Illusione, sarà impossibile conciliare Genjutsu prettamente difensivi (come la Tecnica dell'Ipnosi) con quelli offensivi (come la Tecnica Della Morte Vissuta).
    Dissolvibile attraverso il Kai (pagando il consumo dei due Genjutsu) se una delle due Illusioni lo permette, o con la ferita più alta richiesta dai due Genjutsu.
    Necessaria la Specializzazione in Genjutsu.
    Consumo: N/A (Necessario pagare il Consumo dei due Genjutsu separatamente)

    Kuyoi Nawabi no Jutsu - Tecnica dei Petali Fuggitivi
    GVSR
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Genjutsu
    Per mettere in atto questo Genjutsu è necessario essere nel raggio visivo del bersaglio, poiché egli dovrà vedere almeno una minima parte dell'esecuzione dei Sigilli. Se la Tecnica viene eseguita con successo, la vittima vedrà l'utilizzatore dissolversi in numerosi petali rosa, scomparendo alla vista. In realtà sarà sempre lì, ma se si avvicina a meno di tre metri dal bersaglio l'illusione si annulla. Solo l’utilizzatore sarà invisibile, mentre qualsiasi attacco verso il bersaglio sarà visibile. Se durante l'esecuzione del Genjutsu l'utilizzatore ha un soggetto o un oggetto sulle proprie spalle il tutto scomparirà con lui, ma dovrà a quel punto rimanere costantemente a contatto con l'utilizzatore, altrimenti tornerà visibile agli occhi della vittima.
    Con un ulteriore apporto di Chakra, per l'utilizzatore è possibile ampliare ed estendere l'illusione, mostrando al bersaglio come anch'egli si stia dissolvendo in una nube di petali rosa insieme all'utilizzatore. Ciò causa l'illusione di non avere i propri arti o il proprio corpo a disposizione. In questa variante è possibile utilizzare il Kai per dissolvere il Genjutsu, ma solo nei primi tre secondi oltre i quali la vittima perderà l'utilizzo delle mani. Per utilizzare questa variante non si potrà attaccare direttamente la vittima, dovendosi concentrare sull'illusione, che comunque si svolge in pochissimi istanti. Il malus nel subire la Tecnica in questa variante consiste in un calo fisico-motorio pari ad un grado per due Turni.
    Dissolvibile con una ferita medio-lieve durante la prima parte o con una ferita media da quando comincia l'estensione. La sola estensione è dissolvibile con il Kai.
    Consumo: 4

    Shizen no Kyatchi - Incatenamento Naturale
    GVgk
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Genjutsu
    Questo Genjutsu richiede l'utilizzo di una serie di sigilli, che una volta completati possono coinvolgere il nemico designato che li abbia visti almeno in parte. La Tecnica dura quattro secondi. Durante i primi tre la vittima vedrà crescere intorno a sé diversi viticci, che si avvolgeranno intorno al bersaglio bloccandone i movimento e soffocandolo. Tali "vigne di fagioli" si comporteranno come dei serpenti e più si cerca d'opporre fisicamente resistenza, più stringeranno. Nell'ultimo secondo dell'illusione, una volta immobilizzata dai viticci, la vittima vedrà emergere un enorme baccello di fagiolo. Da esso spunterà apparentemente l'utilizzatore del Genjutsu, intento ad eseguire un attacco ravvicinato. I viticci, che cercheranno di immobilizzare il ninja, renderanno molto faticoso qualsiasi movimento, sopratutto se precedentemente ha provato a liberarsi, poiché i viticci stringeranno con più forza la vittima. Una volta usciti dal Genjutsu si rimarrà intontiti e con giramenti di testa a causa della mancanza d'aria per lo strangolamento fino alla fine del turno successivo, in più provocherà un danno temporaneo alle proprie capacità fisico motorie, che saranno ridotte d'un grado per un Turno. L'utilizzatore del Genjutsu dovrà rimanere immobile durante l'utilizzo di questa Tecnica e potrà muoversi per sferrare un attacco, non derivante da Jutsu, o compiere una qualsiasi altra azione solamente nella parte finale, quando la vittima lo vede emergere dal baccello.
    Dissolvibile con il Kai prima della totale immobilizzazione o con una ferita media.
    Consumo: 4


    ChakraMentaleMalus/Bonus
    » 235-8*2-1-4-4=210;»Concentrata;» Malus fisico-motorio 3 gradi (2/2 turni);
    Fisico» Ottimo
    Tripla Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai = 10Kunai = 10Fili Metallici = 30 mtFili Metallici = 30 mt
    Shuriken = 20Shuriken = 20Fili Metallici = 30 mtKit Grimaldelli
    Cartabomba = 5Cartabomba fasulla= 5Occhio CiberneticoPillole del Soldato = 3
    Palla Gelo = 5Fumogeni = 5Rotolo di Trasformazione//
    Gilet
    Armi da LancioAccessori
    Senbon = 20N.A.Torcia ElettricaRadiolina
    Foderi
    Fodero Minore
    Tanto
    Fodero
    Katana
    Rotoli
    Sigilli d'Evocazione
    DecimaShuriken Maggiore
    Frecce = 30//
    Rotolo Minore
    Shuriken Maggiore
    Doppia Tasca da Coscia
    Shuriken ad Astro = 20
    //
    Abbigliamento
    Coprifronte Kiri
    Parabraccia
    Parastinchi
    Note
    » Trenta metri di Filo Metallico sono legati ad uno Shuriken Maggiore;
    » Trenta metri di Filo Metallico sono legati a due Shuriken: quindici ciascuno;
    » Venti metri di Filo Metallico sono legati ad un Kunai;
    » Tre Cartebomba sono legate ad altrettanti Kunai;
    » Tre Cartebomba Fasulle sono legate ad altrettanti Kunai;
    » Tre Palle Gelo sono legate ad altrettanti Kunai;


    Edited by Skipio - 1/5/2022, 00:33
     
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  3.     +1   +1   -1
     
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    Sharingan Tre Tomoe
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Doujutsu
    Sviluppata la terza Tomoe l'Uchiha può, nel caso si accorga di essere preda d'un Illusione, dissolverla istantaneamente, anche se a base uditiva nel caso in cui le suddette Illusioni coinvolgano il senso della vista; per illusioni di livello A o superiore, quando disperse, l'utilizzatore dovrà pagare un surplus di Chakra pari al costo del Genjutsu disperso a cui andrà sottratto il costo dello Sharingan. Può inoltre utilizzare qualsiasi Genjutsu semplicemente con lo Sharingan senza usare alcuna impostazione delle mani, se la vittima ne incrocia lo sguardo. Lo Sharingan dona capacità di preveggenza permettendo all'Uchiha di prevedere qualunque attacco fisico, movimento, Taijutsu e Ninjutsu e capire se è una tecnica a base elementale o meno, e di conseguenza l'elemento utilizzato per la tecnica. Tuttavia, ogni schivata o contromossa è vincolata ai limiti fisici dell'utilizzatore. E' possibile inoltre copiare qualsiasi Taijutsu, Ninjutsu e Genjutsu visto ed utilizzarli in combattimento fino al termine dello stesso.
    Consumo: 8/2= 4 (A Turno)

    Kirigakure no Jutsu - Tecnica del Velo di Nebbia
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    Villaggio: Kirigakure No Sato
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    E' una Tecnica segreta del Villaggio della Nebbia e, anche se di basso livello, è una delle più rappresentative dell'intero paese. La Tecnica genera una nebbia fittissima, che si espande per un raggio di cento metri delimitando il campo visivo di coloro che sono al suo interno. I soggetti non vedranno nulla oltre i due metri e l'unico modo per vedere attraverso tale nebbia è essere in possesso del Byakugan. Pur trattandosi di un Ninjutsu, non basterà colpire la nebbia per annullare la Tecnica. Qualsiasi Ninjutsu riuscirà infatti a far disperdere la nebbia lungo il suo percorso, ma subito questo spazio libero verrà nuovamente ricoperto da nuova nebbia, continuamente generata dall'utilizzatore. A differenza di quasi tutti i Ninjutsu, questo non potrà espandersi/essere usato sott'acqua, in quanto le particelle d'acqua sospese normalmente nell'aria si mescolerebbero semplicemente con la massa del liquido, diventando parte di essa.
    Consumo: 2 (A Turno)

    Kōmori Seichū - Controllo dei Pipistrelli
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa Tecnica consente al Ninja di evocare tramite la conoscenza della Tecnica del Richiamo un folto gruppo di pipistrelli. Il Ninja potrà così dare ordini precisi e mandarli in perlustrazione. Le creature si riveleranno estremamente intelligenti, capaci d'individuare qualsiasi presenza umanoide ed identificarla nei dettagli, oltre che poter intravedere anche le trappole più complesse. Tuttavia la base fondamentale di quest'abilità è la possibilità di comunicare con l'evocazione mediante gli ultrasuoni, impercettibili ad un qualsiasi altro Shinobi che non stia utilizzando contemporaneamente la Tecnica. Il Ninja può di conseguenza essere aggiornato su ogni tipo di spostamento o quant'altro d'un eventuale avversario e comunicare in tempo reale con l'evocazione. Sarà possibile comunicare con i pipistrelli evocati e quindi comandarli solo per un area di cinquecento metri di raggio attorno all'utilizzatore.
    Richiede la Tecnica Kuchiyose no Jutsu - Tecnica del Richiamo in Scheda.
    Consumo: 8 (A Turno)

    «No…»
    La Kunoichi nella carrozza era Maemi. Maemi Takahashi, la ragazza con cui aveva prima combattuto, e poi era diventata sua alleata nel Paese degli Artigiani. La giovane che era diventata sua… amica. Che lei si trovasse lì era del tutto sbagliato. Non poteva farle del male; non poteva ucciderla… l’Uchiha arretrò di un altro passo, impietrito.
    Maemi scattò in piedi e guizzò verso l’uscita della carrozza. Afferrò il bordo di legno superiore e lo usò come perno per dondolarsi e colpirlo con un calcio alle costole. Yusuke cadde all’indietro sulla terra umida, senza reagire.
    «Non è carino assaltare la vettura di una giovane fanciulla» lo provocò la ragazza, scendendo lentamente dalla pedana del cocchio. Se non si fosse trattato di una situazione di vita o di morte, avrebbe quasi potuto sorridere della sua solita lingua lunga. «Ma non ero io il tuo bersaglio, vero?»
    Una voce gracchiò nella trasmittente all’orecchio dell’Uchiha, mentre si rimetteva in piedi con un colpo di reni.
    «Kagachi, rapporto missione».
    Yusuke ignorò la voce con un fremito. Itaru non doveva sapere cosa stava succedendo lì. Non poteva posare lo sguardo su Maemi, o l’avrebbe macellata all’istante, e questo non poteva permetterlo. Doveva trovare un modo per tenerlo lontano da lei e prendere tempo, mentre cercava di capire come risolvere quel casino senza farsi scoprire, né dal suo compagno né dalla ragazza.
    Un rumore improvviso all’interno della carrozza attirò la sua attenzione. Era uno sbuffo dal suono inconfondibile, quello di un clone che si dissolve.
    «Il pesce ha abboccato» mormorò Maemi, portandosi una mano all’orecchio.
    Yusuke si illuminò. "Un diversivo!" Dietro alla maschera, si concesse un amaro sogghigno. Avrebbe dovuto immaginarlo, trattandosi della Takahashi. "Se il ciabattino non è mai stato in questa carrozza, allora forse…" Forse c’era un modo per disinnescare il pericolo maggiore. Se gli dèi lo avessero assistito, soltanto per quella volta. Si concentrò sul flusso continuo di ultrasuoni che lo investivano ed ordinò ai pipistrelli di allargare il raggio d’azione all’interno del bosco. Cercavano un gruppo di almeno due persone, forse un uomo e una ragazza. Con ogni probabilità viaggiavano in una direzione che li tenesse lontani dal punto in cui era avvenuta l’imboscata. Arretrò ancora di qualche passo, la spada stretta in pugno, cercando di immaginare i possibili scenari che gli si paravano davanti. Se era l’unico Ninja assegnato di scorta, come supponevano le istruzioni che aveva ricevuto ad inizio missione, allora era più probabile che anche quello di fronte a lui fosse un altro clone, e che la vera Maemi si trovasse in compagnia del suo bersaglio. Sempre che l’intenzione della Nebbia non fosse catturare lui, l’aggressore, ed usarlo come merce di scambio con la Foglia… o che Maemi non fosse sola, ma parte di una squadra inviata sul posto. In quei casi, allora, poteva trovarsi a fronteggiare quella vera, perché proteggere il ciabattino diventava un obiettivo secondario.
    Attraverso il grigiore della nebbia, la ragazza lo guardava con un’espressione imperscrutabile, che non lasciava trasparire alcun tipo di emozione. Ne dedusse che non aveva visto oltre la sua illusione, e per il momento non lo aveva riconosciuto. Non se ne stupì: Maemi possedeva una certa inclinazione per l’uso delle Arti Illusorie ma, l’ultima volta che si erano visti, non era ancora al suo livello nella capacità di manipolare il Chakra di tipo Ying. Yusuke si morse un labbro con un canino appuntito. Se solo avesse saputo quanto era in pericolo, in quel momento…
    Quasi al confine di ciò che la nebbia gli permetteva di vedere, la osservò comporre alcuni Sigilli magici e scomporre il suo intero corpo in particelle di nebbia oscura, riunite in un nugolo di vapore simile ad un silenzioso sciame d’insetti. Lui sollevò la spada davanti a sé, irrigidendosi.
    "Trasformarsi in nebbia… un altro trucco che potrei co— Ma che…!?"
    La frase gli morì in gola, quando la nuvola di nebbia informe lo irretì in una morsa sorprendentemente ferrea, bloccandogli le braccia in un’inutile posa difensiva contro un nemico incorporeo. Lo sciame assunse una forma umanoide, le cui braccia lo afferrarono per la gola, stringendo forte. I polmoni gli si svuotarono e le forze lo abbandonarono, insieme all’aria che non riusciva ad inspirare in muti boccheggi. "Accidenti a te, Maemi… merda". Annaspò, i muscoli tesi nel tentativo di forzare la morsa della ragazza. Le mani intorno alla gola strinsero ancora, come in risposta al suo dimenarsi. Gli parve che la vista gli si annebbiasse, e che persino la nebbia informe che lo circondava perdesse di definizione. D’improvviso sentì la presa indebolirsi, e poi svanire del tutto in un battito di ciglia. Sbatté le palpebre e si ritrovò libero da ogni stretta. La forma incorporea di Maemi era diventata un tutt’uno con la sua stessa nebbia, invisibile agli occhi nonostante la sua capacità di vedere il Chakra ad occhio nudo. Com’era possibile?
    Boccheggiando, barcollò sul posto e si portò una mano alla gola, massaggiandola mentre riprendeva fiato.
    "Dov’è!?" chiese, un po’ a sé stesso e un po’ alle creature sotto il suo comando. Dopo qualche istante, gli ultrasuoni risposero che la Kunoichi era lì, davanti a lui, scatenando in Yusuke un moto di stizza. Stupide creature.
    «Ci stai mettendo troppo tempo. Ti raggiungo» sospirò Itaru al suo orecchio.
    «No!» sibilò Yusuke in risposta, forse in maniera un po’ troppo precipitosa. «Aspetta. C’è una cosa che devo capire, prima».
    Imprecò tra sé e sé, fin troppo conscio che il tempo per agire stava per scadere. Registrò le informazioni che i pipistrelli continuavano ad inviargli: avevano scovato due persone ed un grosso animale a quasi cinquecento metri di distanza da loro, che si stavano allontanando di gran carriera. Dovevano essere loro, di certo; ma non poteva rischiare di spedire Itaru dritto nel punto in cui si trovava Maemi, nel malaugurato caso in cui l’originale fosse già in fuga. Doveva prima assicurarsi della natura di quella che stava lì, con lui, mescolata a tutta quella nebbia. E doveva farlo in fretta. Ma non ce l’avrebbe mai fatta finché continuava a nascondersi all’interno del suo stesso Jutsu. Con un sospiro, annullò la Kirigakure ed il controllo sui pipistrelli che svolazzavano tra gli alberi, in modo che l’unica nebbia rimasta nel bosco fosse quella in cui si era tramutata la ragazza.
    Si passò la lingua sui denti acuminati. Per scoprire se quella Maemi era una copia, avrebbe dovuto ferirla, ma così facendo era conscio che avrebbe causato anche la dissoluzione dello stesso Genjutsu che lo faceva apparire come un ANBU della Nebbia, rischiando così di farsi scoprire. Maemi non era una stupida: la sua spada, gli orecchini, lo Sharingan attraverso i fori della maschera… c’erano mille dettagli che potevano tradirlo, e rivelarlo per chi era davvero. Serrò la mandibola, teso. Non aveva altra scelta, se voleva che la ragazza uscisse viva da quella foresta.

    ~Yusuke Uchiha
    ChakraFisicoMentale
    238-4-2-8= 224Ferita medio-lieve da Impatto al costato. Intontito.
    Malus: -1/-1 Turno 1/1
    Teso.
    ~Equip
    SlotOggettoNote
    IndossataLame RetrattiliPolsi
    FoderoSpada KusanagiFianco dx
    Rotolo MinoreScudoBraccio dx
    T. SupplFumogeni[5/5]Coscia dx
    ~Borsa
    Armi
    Kunai [8/10]Shuriken [20/20]Shuriken [20/20]
    Kunai [10/10]Palla Luce [2/2]
    Accessori
    Occhio CiberneticoPietra FocaiaMaschera Respiratoria
    Radiolina
    ~Gilet
    ArmiAccessori
    ~Note
    Note
    Sharingan ≈Attivato
    Unione Demoniaca ≈ Disattivata
    Due Palle Luce ≈ Legate a due Kunai [2/2]
    Guanti ≈ Indossati
    Coprinaso in Bende ≈ Riposto
    Occhialoni ≈ Riposti

     
    .
  4.     +1   +1   -1
     
    .
    «Parlato Maemi» - "Pensato Maemi" - «Parlato copia» - «Parlato Yusuke»


    Maemi continuò a scrutare il suo bersaglio, sviscerando ogni dettaglio alla ricerca di quel qualcosa che non riusciva a trovare. Il ninja aveva dimostrato un reazione alquanto insolita nei confronti della ragazza, della sua nemica, come se si fosse trovato totalmente impreparato. "Forse non credeva di dover affrontare uno shinobi?" suppose, ma era così scettica da non crederci nemmeno lei. Be', quale che fosse la risposta, la cosa importante era che tutto fosse andato secondo i piani: il ninja era caduto nella sua trappola, e adesso stava brancolando nel buio, alla ricerca di una persona che in realtà era lì davanti.
    "E adesso?" si chiese Maemi, facendo roteare gli occhi verso la carrozza dietro di sé. Avrebbe potuto sfrutta il vantaggio dell'invisibilità per far perdere le proprie tracce; Tsume doveva essere sufficientemente lontana da risultare fuori pericolo, ed era imperativo che l'originale si ricongiungesse alla copia quanto prima, per maggiore sicurezza. Quello era il piano, ed era stato il motivo per cui aveva utilizzato i Petali Fuggitivi. "O forse dovrei ucciderlo" valutò lei, un fremito che le attraversò la mano sinistra. "Eliminare ogni minaccia. Magari scoprire chi si cela sotto quella maschera, a Kiri non dispiacerebbe". Ma quel piano comprendeva dei rischi in più, che forse non valeva la pena di correre. La cosa più responsabile era procedere come stabilito, aspettare ancora qualche minuto e poi defilarsi, lasciando al massimo qualche diversivo ulteriore per scrollarsi di dosso il ninja, in caso tornasse a inseguirli.
    Eppure... una tentazione che non comprendeva la stuzzicava in maniera quasi insopportabile. La figura di quel finto ANBU, insieme con il suo comportamento atipico, le urlava che c'era qualcosa sotto, che doveva indagare, e che magari era importante. Forse doveva provare a fidarsi del suo istinto. Poteva provare a catturarlo, tentare qualcosa di veloce e che lo mettesse immediatamente KO, e nel caso in cui avesse preso un granchio, nulla le impediva di far scorrere sangue in un secondo momento. Questo, ovviamente, presumeva che Maemi riuscisse ad avere la meglio su di lui.
    Se c'era un momento propizio per attaccare, era proprio quello. La nebbia era svanita, la visuale era perfetta, il nemico ignaro e forse inconsapevole di cosa stava succedendo.
    Sugli occhi di Maemi calò un'ombra di determinazione, mentre le braccia si alzavano per comporre una serie di Sigilli. Il fodero sbatacchiava sul suo fianco, legato alla fascia con il cinturino che premeva sull'incavo interno del gomito; con uno scossone se lo portò direttamente sulla spalla, mentre il Chakra defluiva lungo tutta la chioma, indurendola ed allungandola oltre ogni misura. La divise in due grandi fasci, che si separarono ai suoi due lati per poi dislocarsi a loro volta di un grande numero di ciocche più sottili, dando la vaga impressione di due mani grosse e amorfe, con un milione di piccole dita che si allungavano smaniose. Una generosa quantità di capelli puntarono a arrotolarsi attorno al busto del ninja in un'unione di tanti viticci rossi, mentre le altre si sarebbero concentrate sulle braccia, strisciando fino alle mani e assicurandosi di provocare dolore tramite le spine. Le mani, e nello specifico le dita, erano le armi migliori per i ninja: se voleva soggiogarlo in fretta, doveva metterle subito fuori uso. Allora sarebbe stato alla sua mercé.
    All'orecchio, le arrivò la comunicazione tramite radiolina. «Qui copia, stiamo procedendo senza intoppi. Tu stai arrivando?»
    «Non ancora» rispose dopo un attimo di esitazione, e solo nel dirlo ad alta voce si rese conto di quanto avventata fosse stata la sua scelta. «La situazione è però sotto controllo. Voi procedete: c'è prima una cosa che devo verificare».
    Ranji Shigumi no Jutsu - Tecnica della Criniera del Leone Selvaggio
    GVm2
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Immettendo il proprio Chakra nei capelli, l'utilizzatore può controllarli ed aumentarne la lunghezza e la resistenza, nonché modificarne la forma a piacimento. Tramite questo Jutsu i capelli possono arrivare a una distanza massima di venti metri e saranno in grado di bloccare completamente Armi di qualsiasi tipo, oltre a Jutsu di livello C o inferiore. Questi non hanno solo la funzione di immobilizzare un avversario, ma possono servire anche per ferirlo direttamente. I capelli potranno infatti formare sulla loro superficie una moltitudine di spine o dividersi in ciocche, che potranno causare singolarmente una ferita di medio-lieve entità all'avversario, per poi cercare di bloccarlo completamente. I capelli possono essere facilmente distrutti da un Jutsu di livello B o superiore e potranno abbattere Jutsu massimo di livello D.
    Durante il mantenimento del Jutsu potranno essere utilizzati solamente Jutsu A Turno precedentemente attivati.
    Consumo: 8 (A Turno)

    ChakraMentaleMalus/Bonus
    » 210-8=202;»Allerta;» Malus fisico-motorio 3 gradi (1/2 turni);
    Fisico» Ottimo
    Tripla Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai = 10Kunai = 10Fili Metallici = 30 mtFili Metallici = 30 mt
    Shuriken = 20Shuriken = 20Fili Metallici = 30 mtKit Grimaldelli
    Cartabomba = 5Cartabomba fasulla= 5Occhio CiberneticoPillole del Soldato = 3
    Palla Gelo = 5Fumogeni = 5Rotolo di Trasformazione//
    Gilet
    Armi da LancioAccessori
    Senbon = 20N.A.Torcia ElettricaRadiolina
    Foderi
    Fodero Minore
    Tanto
    Fodero
    Katana
    Rotoli
    Sigilli d'Evocazione
    DecimaShuriken Maggiore
    Frecce = 30//
    Rotolo Minore
    Shuriken Maggiore
    Doppia Tasca da Coscia
    Shuriken ad Astro = 20
    //
    Abbigliamento
    Coprifronte Kiri
    Parabraccia
    Parastinchi
    Note
    » Trenta metri di Filo Metallico sono legati ad uno Shuriken Maggiore;
    » Trenta metri di Filo Metallico sono legati a due Shuriken: quindici ciascuno;
    » Venti metri di Filo Metallico sono legati ad un Kunai;
    » Tre Cartebomba sono legate ad altrettanti Kunai;
    » Tre Cartebomba Fasulle sono legate ad altrettanti Kunai;
    » Tre Palle Gelo sono legate ad altrettanti Kunai;
     
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    Tipo: Doujutsu
    Sviluppata la terza Tomoe l'Uchiha può, nel caso si accorga di essere preda d'un Illusione, dissolverla istantaneamente, anche se a base uditiva nel caso in cui le suddette Illusioni coinvolgano il senso della vista; per illusioni di livello A o superiore, quando disperse, l'utilizzatore dovrà pagare un surplus di Chakra pari al costo del Genjutsu disperso a cui andrà sottratto il costo dello Sharingan. Può inoltre utilizzare qualsiasi Genjutsu semplicemente con lo Sharingan senza usare alcuna impostazione delle mani, se la vittima ne incrocia lo sguardo. Lo Sharingan dona capacità di preveggenza permettendo all'Uchiha di prevedere qualunque attacco fisico, movimento, Taijutsu e Ninjutsu e capire se è una tecnica a base elementale o meno, e di conseguenza l'elemento utilizzato per la tecnica. Tuttavia, ogni schivata o contromossa è vincolata ai limiti fisici dell'utilizzatore. E' possibile inoltre copiare qualsiasi Taijutsu, Ninjutsu e Genjutsu visto ed utilizzarli in combattimento fino al termine dello stesso.
    Consumo: 8/2= 4 (A Turno)

    La nebbia si sollevò, riportando alla luce il bosco assopito nel suo tetro grigiore. I raggi del sole filtrarono attraverso le fronde degli alberi ed i banchi di foschia morente, illuminando di nuovo la vegetazione addormentata, i tronchi coperti di muschio e il manto erboso costellato di rugiada. Al centro della strada sterrata coperta di fango umido, la carrozza appariva ancora nello stesso punto in cui era rimasta impantanata nel Campo di Sciroppo. La tenuta gelatinosa del liquido cominciava a cedere, ed i cavalli, spaventati dall’assalto al convoglio, nitrivano scalciando la coltre viscosa, spostandosi a fatica lungo il sentiero. Le due guardie di scorta erano salite sul tetto della vettura e se ne stavano là, spada lucente in pugno, restii a saltare di sotto per via della pozza collosa che le circondava. Ora che i cavalli avevano cominciato a muoversi, seppur lentamente, si erano accovacciati in ginocchio per non perdere l’equilibrio. I loro occhi ostili erano puntati su Yusuke, che invece scandagliava l’area alla ricerca di un ammasso di nebbia nerastra, senza trovarla.
    «Capire che cosa?» chiese Itaru attraverso la radiolina all’orecchio.
    La Luna di Sangue non rispose. "Dove sei…?"
    Che la Takahashi continuasse a sembrare svanita nel nulla non aveva senso. Era certo di averla vista tramutarsi in nebbia oscura, mescolarsi alla sua, rendendosi indistinguibile… ma, una volta dissolto il Velo di Nebbia, sarebbe dovuta tornare allo scoperto. Si morse un labbro, stringendo la spada nella mano sinistra. Quando aveva imparato un trucchetto del genere?
    In quel momento, da un punto imprecisato davanti a lui sbucarono due fasci di qualcosa che lo attaccarono. Gli si avvolsero intorno al busto, stritolandolo e pungendolo, protesi in mille tentacoli che graffiavano e ferivano mentre si espandevano alle sue braccia. I viticci erano rossi, di un colore che conosceva bene, e sembravano… "…Capelli!?" Digrignando i denti dietro alla maschera, concentrò il Chakra nei bulbi oculari e puntò il suo sguardo verso il punto d’origine dell’attacco, là dove i fasci acuminati si dissolvevano nel vuoto e pareva si generassero dal nulla. Un battito di ciglia e Maemi fu di nuovo lì, dov’era sempre stata fino a quel momento, nascosta a tutti i suoi sensi. Yusuke grugnì, punto sul vivo. Era riuscita a fargli fare la figura dell’idiota catturandolo in un Genjutsu, a lui che si considerava tra i massimi esperti nel campo delle Arti Illusorie all’interno del suo Clan. E non un Genjutsu qualunque, ma uno che pareva incredibilmente complesso… era stata tutta un’illusione, fin dall’inizio? O c’era stato un momento in cui aveva intessuto il passaggio da Arte Magica ad Illusoria? La mancanza di risposte a quelle domande era ciò che si meritava per averla sottovalutata, poco prima. Un errore che non avrebbe più commesso, se voleva sperare di mantenere il controllo in mezzo a tutto quel casino.
    Poco prima che i capelli acuminati gli bloccassero del tutto il braccio sinistro, invertì l’impugnatura alla spada indirizzandone la punta verso il terreno. Incanalò altro Chakra nell’arma e con una torsione del polso tranciò di netto i fasci che gli tenevano bloccati la cintura ed il braccio destro. Le ciocche ramate caddero ai suoi piedi, inerti, sporchi del sangue che avevano versato in decine di piccole punture.
    Kenjutsu • Zanbatou - Arte della Spada • Zanbatou
    KenjutsubullZanbatou-ArtedellaSpadabullZanbatou_zps5fc5da0c
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Kenjutsu
    Questa Tecnica sfrutta come base qualunque arma sia paragonabile ad una wakizashi o una spada di qualunque dimensione, all'interno delle quali l'utilizzatore potrà applicare il proprio Chakra in comunione col proprio corpo per rendere qualunque fendente sferrato alla pari di un Kenjutsu di livello B. I colpi eseguiti durante l'utilizzo di questo Jutsu potranno tagliare e superare difese di livello C senza problemi, nonché infliggere ferite almeno di medio-grave entità anche se prendono di striscio. Inoltre, qualsiasi Kenjutsu vero e proprio fino al livello A eseguito mentre l'utilizzatore combatte sotto l'influenza di questo Jutsu, verrà eseguito con una velocità del Jutsu superiore di un grado rispetto all'utilizzatore e come se l'utilizzatore possegga due gradi di forza in più.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Con il braccio libero, l’Uchiha si passò l’arma da una mano all’altra e la usò per tranciare anche l’ultimo dei fasci che lo imprigionava. Lanciò una rapida occhiata alle spalle di Maemi: i cavalli erano quasi riusciti ad uscire del tutto dalla pozza di sciroppo appiccicoso, e presto quelle due guardie si sarebbero unite allo scontro. Doveva farle fuori prima che potessero costituire un problema, o che vedessero troppo del suo modo di combattere. Piantò la spada Kusanagi nel fango davanti a sé e, con entrambe le braccia gocciolanti di sangue, compose rapido una manciata di Sigilli magici; non era abituato a lanciare i Genjutsu in quel modo, ma non voleva che Maemi riconoscesse in lui la capacità di padroneggiare le Illusioni soltanto con lo sguardo. Gettò tutti i suoi avversari in un’oscurità assoluta e, senza soluzione di continuità con la composizione dei Sigilli, scattò in avanti riafferrando la spada in corsa.
    Kokuangyu no Jutsu - Tecnica dell'Oscurità
    GVuq
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Genjutsu
    Questa tecnica ha lo scopo di illudere il proprio avversario di aver perso l'uso della vista. Essa necessita di una breve serie di Sigilli a seguito dei quali si immergeranno nell'oscurità più assoluta tutti i soggetti presenti in un'area di raggio massimo pari a trenta metri dall'utilizzatore, sostanzialmente privandoli della vista ma lasciando inalterati gli altri sensi. La tecnica ha lo scopo di rendere più vulnerabile il proprio avversario, divenuto pertanto cieco, potendo così attaccarlo più facilmente. Il Genjutsu ha effetto subito al termine dei Sigilli ed i suoi effetti possono essere dissolti solo subendo una ferita almeno di medio-grave entità, non invece con il Kai. Gli effetti perdureranno per massimo due Turni. Poiché l'Illusione altera tutte le percezioni sensoriali della vittima, finché ci si trova sotto l'effetto di questo Genjutsu qualsiasi Tecnica Percettiva di livello B o inferiore risulterà inefficace, anche se coinvolge sensi diversi dalla vista.
    Consumo: 15

    Tsukido - Via della Luna
    eY45z7U
    Sviluppatore: Yusuke Uchiha
    Livello: D
    Tipo: Taijutsu
    Questa Tecnica permette di concentrare il Chakra nelle gambe per eseguire uno scatto da un punto all’altro entro cinque metri di distanza da sé. Lo scatto viene eseguito con un bonus motorio pari a due gradi e può anche non avvenire in linea retta, purché nel raggio d’azione del Jutsu vi sia spazio sufficiente per giungere a destinazione. Questo è possibile grazie all’utilizzo dello Sharingan, il quale prevedendo i movimenti dell’avversario permette all’utilizzatore di spostarsi con precisione da un punto all’altro del terreno di scontro, agendo anche in spazi ristretti.
    Richiede lo Sharingan attivo.
    Consumo: 2

    Scartò di lato per evitare Maemi e puntò dritto verso la carrozza.
    «Non ci vedo più!» gridò uno dei due uomini.
    L’altro rispose con un’imprecazione e lasciò cadere la spada, cercando di usare entrambe le mani per tenersi aggrappato alla carrozza e non cadere. Con la mano libera, Yusuke estrasse tre shuriken dalla borsa e li lanciò con la precisione maturata in anni di allenamento, conficcandoli nella trachea dell’uomo disarmato. Usò una ruota del carro come trampolino e balzò sul tetto della vettura, falciando l’altro uomo con un fendente ascendente della spada. Atterrò sulla tettoia e diede un calcio al soldato che si teneva il collo sanguinante con entrambe le mani, facendolo precipitare di sotto. Espirò. Ora doveva assicurarsi una volta per tutte di quale tipo di Maemi aveva di fronte. Si diede una spinta dal bordo della carrozza e si lanciò di sotto, accelerando in corsa con una piccola spinta di Chakra. Impugnò la spada con entrambe le mani e si portò alla sinistra della ragazza, sferrando un fendente orizzontale diretto alla coscia. Mentre roteava il busto per completare l’attacco, sentì l’impugnatura della Spada Kusanagi impregnarsi del suo sangue, colatogli sui palmi delle mani.
    "Fa’ che sia quella vera…"
    Tsukido - Via della Luna
    eY45z7U
    Sviluppatore: Yusuke Uchiha
    Livello: D
    Tipo: Taijutsu
    Questa Tecnica permette di concentrare il Chakra nelle gambe per eseguire uno scatto da un punto all’altro entro cinque metri di distanza da sé. Lo scatto viene eseguito con un bonus motorio pari a due gradi e può anche non avvenire in linea retta, purché nel raggio d’azione del Jutsu vi sia spazio sufficiente per giungere a destinazione. Questo è possibile grazie all’utilizzo dello Sharingan, il quale prevedendo i movimenti dell’avversario permette all’utilizzatore di spostarsi con precisione da un punto all’altro del terreno di scontro, agendo anche in spazi ristretti.
    Richiede lo Sharingan attivo.
    Consumo: 2

    Furontosurasshu - Fendente Frontale
    GVV6
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Kenjutsu
    Questo Kenjutsu può essere eseguito mediante una Wakizashi, una Katana o qualunque altra Arma ne rispecchi le caratteristiche. Dopo una brevissima preparazione, che consiste nell'impugnare l'arma per circa due secondi, è poi possibile effettuare un fendente davanti a sé più veloce di un grado rispetto all'utilizzatore. Se il colpo va a segno è capace di provocare una ferita da Taglio almeno di media entità, anche se prende di striscio.
    Necessaria una Katana o un'Arma simile.
    Consumo: 4


    ~Yusuke Uchiha
    ChakraFisicoMentale
    224-4-8-15-2-2-4= 189Ferita medio-lieve da Impatto al costato. Ferite medio-lievi da Perforazione a busto, braccia e mani.Concentrato.
    ~Equip
    SlotOggettoNote
    IndossataLame RetrattiliPolsi
    FoderoSpada KusanagiFianco dx
    Rotolo MinoreScudoBraccio dx
    T. SupplFumogeni[5/5]Coscia dx
    ~Borsa
    Armi
    Kunai [8/10]Shuriken [17/20]Shuriken [20/20]
    Kunai [10/10]Palla Luce [2/2]
    Accessori
    Occhio CiberneticoPietra FocaiaMaschera Respiratoria
    Radiolina
    ~Gilet
    ArmiAccessori
    ~Note
    Note
    Sharingan ≈Attivato
    Unione Demoniaca ≈ Disattivata
    Due Palle Luce ≈ Legate a due Kunai [2/2]
    Guanti ≈ Indossati
    Coprinaso in Bende ≈ Riposto
    Occhialoni ≈ Riposti

     
    .
  6.     +1   +1   -1
     
    .
    «Parlato Maemi» - "Pensato Maemi" - «Parlato copia» - «Parlato Yusuke»


    Il sangue colava lungo gli arti del nemico, gocciolando ritmicamente ad imbrattare il terreno. Maemi sorrise. Per qualcuno quella poteva essere una visione sgradevole, orrida pure, ma in lei provocava una piccola esplosione di crudele soddisfazione. Il potere di far male alla gente era qualcosa che la eccitava e la angosciava al tempo stesso, e permase finché il reticolo di capelli non venne falciato e districato da un colpo ben assestato di spada, liberando il ragazzo e rendendo inutile il mantenimento della Tecnica. Maemi la disciolse subito, il sorriso che si spegneva lentamente. Peccato, si disse, non essere riuscita a catturarlo subito, ma c'era ancora tempo e spazio per farlo. Le guardie alle sue spalle si stavano riprendendo, e per quanto non si fidasse della loro forza, di sicuro sarebbero state delle distrazioni da sfruttare al momento opportuno.
    Stava osservando i Sigilli avversari quando tutto il mondo cadde nell'oscurità totale. Gli occhi blu di Maemi strabuzzarono. "Che cosa...?!"
    Un rumore non identificato, seguito a ruota libera dalla folata di un qualcosa di immensamente veloce che sfrecciò alla sua sinistra. La Sp.Jounin trasalì, voltandosi e incontrando solo altro nero, che inghiottiva ogni sensazione di profondità e la lasciava preda di una particolare angoscia sensoriale. Fu istintivo per lei concentrare il Chakra per amplificare l'udito e l'olfatto, ma, dopo un attimo di anticipata attesa, si accorse con orrore che non funzionava. Non funzionava.
    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso
    GVmb
    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa Tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La Tecnica consiste nell'individuare l'avversario potenziando l'udito e l'olfatto, potendosi muovere e attaccare anche senza l'utilizzo della vista, facendo leva sull'effetto sorpresa. Finché resta attiva il fiuto dello Shinobi è paragonabile a quello di un Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario, ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso in cui si segua una traccia di sangue, si potrà invece individuare con la massima precisione la sua posizione. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi sui diversi rumori è elevata, ma rumori molto forti, come l'esplosione di una carta-bomba, potrebbero distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, anche se solamente per pochi istanti. Nel caso in cui ci siano numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente confondere i bersagli visto che producono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potrà essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Consumo: 8 (A Turno)

    A distanza, sentiva i rumori indistinti delle guardie che morivano. "Come sta succedendo? Perché... perché non riesco...?"
    La sua mano scivolò sull'impugnatura della katana, e si accorse di avere il palmo sudato. Era inerme. Doveva trovare una soluzione in fretta, altrimenti la prossima a morire sarebbe stata lei. Non aveva controllo su quello che le stava accadendo attorno, non capiva, ma doveva fare qualcosa prima che...
    Un'altra folata, e Maemi estrasse istintivamente la spada, consapevole dell'attacco imminente ma senza alcuna speranza né di riconoscere né di deviare il fendete nemico, che trovò la coscia della ragazza senza difficoltà. La gamba ferita perse istantaneamente forza, facendole cedere il ginocchio a terra con un'esclamazione di dolore mista a sorpresa, le palpebre che sbattevano forsennate nella vana speranza di scacciar via l'oscurità. La spada le sfuggì di mano, e Maemi strinse i denti, ritrovando la lucidità necessaria per comporre una veloce sequenza di Sigilli, e sputare attorno a sé un fiume d'acqua che avrebbe travolto chiunque le fosse stato nelle vicinanza, allontanandolo e dandole così un po' di respiro.
    Suiton: Oruka - Fiore del Re
    nDVK
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu permette di creare dalla bocca o da una delle mani dell'utilizzatore un enorme fiume d'acqua. La sua creazione è rapidissima e l'utilizzatore scaglierà un getto d'acqua che si propagherà a trecentosessanta gradi intorno a lui. Espandendosi intorno al Ninja, il fiume raggiunge una distanza di trenta metri e viaggia a velocità alta. Questo Jutsu ha una durata totale di circa tre secondi ed è dunque rapidissimo, avendo quindi buone probabilità di cogliere di sorpresa eventuali avversari coinvolti. Se va a segno provocherà danni da Impatto complessivamente di medio-lieve entità e può servire per bloccare nel corso d'acqua l'avversario e spingerlo lontano con la corrente del fiume. Al termine della Tecnica l'acqua permarrà sul campo di battaglia fino alla fine del Turno successivo, per poi venire assorbita dal terreno.
    Consumo: 8

    La ragazza si rialzò a fatica, tastandosi la ferita alla coscia. La trovò bagnaticcia, calda e dolorosa al contatto con i suoi polpastrelli. L'aveva ferita, ma nemmeno in maniera grave. Avrebbe dovuta essere morta. Perché...?
    Scosse la testa, rimandando le domande per concentrarsi sulla situazione più pressante, ossia la mancanza totale della vista. Prese un respiro tremante, la testa che lavorava come un treno per analizzare l'analizzabile. L'Omicidio Silenzioso non funzionava, eppure il Chakra fluiva senza problemi. No, conosceva troppo bene quella Tecnica per sbagliarla come una dilettante... e allora cosa poteva essere che le bloccava i sistemi sensoriali anche se utilizzava il Chakra?
    Aveva già la sua riposta. Portò entrambe le mani davanti al petto, giungendole come fosse in preghiera. «Kai!».
    Non successe nulla. Maemi si infuriò, perché poteva sempre trattarsi di una Tecnica complessa e di alto livello, perché non poteva essere altrimenti, così con un movimento fluido estrasse il Tanto dal fodero dietro la schiena, lo fece roteare nella mano per far sì che la lama puntasse verso il basso e lo affondò nella ferita, peggiorandola. Dal petto le arrivò un'esclamazione di dolore, che soffocò mordendosi il labbro tanto forte da rischiare il sanguinamento.
    Con sommo sollievo, funzionò: la coperta nera calò come pittura che veniva scollata da una tela. Il verde tornò a colorare lo sfondo, sul terreno un letto di acqua cristallina, che si tingeva di rosa nei punti in cui veniva a contatto col sangue; la caviglia di Maemi, da cui colavano rivoletti provenienti dalla coscia, e soprattutto dalla carrozza con i corpi ancora freschi delle guardie, tingendosi di un brillante rosso vermiglio.
    La vista le provocò un moto di repulsione, ma giusto per un attimo, prima di focalizzare l'attenzione sul proprio avversario. La prima cosa che notò fu la scomparsa di quella sensazione che l'aveva infastidita fino a poco prima, e subito capì il perché: la divisa tipica degli ANBU di Kiri era scomparsa, sostituita da una molto simile ma dallo stile completamente diverso, con tanto di maschera bianca dai motivi rossi. "La Tecnica della Falsa Postazione" si meravigliò Maemi, scioccata che non l'avesse riconosciuta subito. "Uno spettacolare esempio di Tecnica della Falsa Postazione, ad essere precisi. E anche quella di prima, era un Genjutsu di prim'ordine. Questo... è davvero un ANBU?"
    In quel momento si rese conto di quanto fosse stata arrogante, a pensare di poterlo soggiogare. La scommessa sul fatto che quella Tecnica fosse un'illusione si era rivelata fortuita, ma la prossima volta sarebbe andata altrettanto bene? Forse sarebbe stato meglio creare un diversivo importante e svignarsela, come prevedeva il piano originale. La missione prima di tutto.
    "Avrebbe potuto uccidermi. Perché non lo ha fatto?"
    Se se la fosse svignata, non avrebbe avuto risposta alle sue domande. Qualcosa le diceva che erano importanti, sentiva di dover sapere anche a costo di prendersi dei rischi.
    La ragazza riprese fiato, sentendo il cuore battere a mille e l'adrenalina farle tremare gli arti. Unì le mani a formare una croce con gli indici e i medi, creando al suo fianco una copia perfetta con delle infiltrazioni di Chakra Raiton, che l'avrebbero resa ancora più pericolosa; le mani continuarono a muoversi in una complessa composizione, mentre lei cercava gli occhi del nemico con i propri. Se fosse riuscita a far attrarre i loro sguardi, il ninja avrebbe sentito comparire alle sue spalle un clone della ragazza, nato nella stessa maniera di quello che le stava accanto in quel momento, ora pronto e reattivo ad entrare in azione. La copia illusoria avrebbe trafitto il ninja al centro del petto, trapassandolo e facendo spuntare una buona porzione di lama imbevuta di sangue. La parte del filo sarebbe risultata rivolta verso l'alto, e con uno scatto il clone liberò la lama con un movimento montante, tranciando e squartando tutta la parte superiore dello sterno, fino alla base del collo. In aggiunta al trauma dell'attacco in sé per sé, il ragazzo avrebbe avuto un assaggio della morte, poco prima che questa sopraggiungesse.
    Maemi ci mise una cura minuziosa nei dettagli, nel replicare la freddezza della lama a contatto con la pelle, il fiotto di sangue che sarebbe poi diventato un generoso schizzo a seguito del montante. L'improvvisa debolezza, il contrasto caldo-freddo dell'interno del corpo che veniva esposto all'esterno, l'acqua sotto i piedi che si tingeva di rosso e la sensazione di soffocamento nel sentire i polmoni riempirsi di sangue....
    Poi sarebbe svanito tutto, e davanti a sé il nemico vi avrebbe trovato una delle due Maemi che scattava verso di lui, chiudendo in fretta la distanza con la katana stretta nella mano sinistra, irrorata di Chakra. Era il clone, che una volta raggiunta la giusta distanza menò un fendente obliquo, cercando una ferita lunga dalla spalla fino a metà costato, da destra a sinistra. Infine, per sfruttare quanto meglio la situazione, Maemi lo fece scomparire, generando un'ondata Raiton che avrebbe avvolto tutta l'area circostante in un banchetto di scariche elettriche.
    Raiton Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica della Moltiplicazione Superiore del Fulmine
    GVVi
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è una variazione e al tempo stesso evoluzione della Kage Bunshin no Jutsu. Permette, infatti, la loro creazione tramite l'aggiunta del Chakra d'elemento Fulmine. I cloni sono esattamente come dei Kage Bunshin, e perciò hanno le loro stesse caratteristiche, ma avranno una particolarità in più. Quando il clone si dissolve, per propria volontà o quella dell'originale, rilascia una violenta scossa elettrica capace di infliggere danni medio-gravi da Scossa ed un malus motorio di un grado per due Turni a chiunque si trovi a meno di cinque metri di distanza. Basta una ferita lieve per dissolverli, ma anche in questo caso torneranno al loro stato naturale, rilasciando la scarica elettrica. L'originale, a sua discrezione, può anche decidere di lasciarlo dissolvere senza che rilasci l'elettricità.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dallo Shinobi.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Necessaria la Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra in Scheda.

    Consumo: 15 (A Clone)

    Gyaku Genjitsu no Ketsugō - Congiunzione dei Mondi Illusori
    TW2QE4k
    Sviluppatore: Maemi Takahashi
    Livello: A
    Tipo: Genjutsu
    Dopo aver affinato e portato agli estremi le proprie capacità nel campo delle Illusioni, l'utilizzatore sarà in grado di combinare due Genjutsu per creare un risultato del tutto nuovo e unico, anche in funzione di eventuali potenziamenti che agiranno direttamente sul risultato finale. Dalla loro fusione, infatti, ne uscirà un Genjutsu unico che presenterà gli elementi facenti parte di entrambe le Illusioni, con l'utilizzatore in grado di modificare, amalgamare e valorizzare i singoli elementi per rendere il tutto più uniforme e più realistico. La nuova Illusione, tuttavia, dovrà sempre e comunque rispecchiare l'obiettivo centrale delle singole Illusioni, senza andarne a deturpare il senso principale, ma solo mischiandolo. Per esempio: se il fulcro di uno dei due Genjutsu è l'intrappolamento del nemico, mentre l'altro è provocare un intenso dolore, la nuova Illusione dovrà rispettare queste due necessità. Il resto rimane a fantasia dell'utilizzatore, potendo personalizzare direttamente i due Genjutsu di base, come se si facesse ricorso alla Arte delle Illusioni, ed in questo caso fino a Genjutsu di livello A. Per contro, le due Illusioni perderanno parte del loro potenziale, tanto che eventuali malus non si sommeranno, ma la vittima subirà solo il malus fisico e motorio più alto tra i due Genjutsu. Si sommeranno, invece, la durata dei malus in termini di Turni e la percezione delle diverse ferite illusorie. I requisiti imposti dalle Tecniche (quali immobilità, Sigilli, etc) si sommeranno ed eventualmente accavalleranno. Allo stesso modo, si accavallerà la durata dei Genjutsu, finendo per prevalere la durata maggiore nel risultato finale. Dunque, se si fonderà una Tecnica dalla durata di quattro secondi che non richiede Sigilli ma solo immobilità per tre secondi, con una Tenica dalla durata di tre secondi che richiede Sigilli e immobilità per due secondi, si dovrà rispettare la formulazione di Sigilli e l'immobilità di tre secondi per ottenere un Genjutsu che dura quattro secondi. Sarà possibile fondere solo due Tecniche per volta, e non necessariamente dello stesso livello, purché massimo di livello A. Per la necessità di rispettare i punti cardine di ogni Illusione, sarà impossibile conciliare Genjutsu prettamente difensivi (come la Tecnica dell'Ipnosi) con quelli offensivi (come la Tecnica Della Morte Vissuta).
    Dissolvibile attraverso il Kai (pagando il consumo dei due Genjutsu) se una delle due Illusioni lo permette, o con la ferita più alta richiesta dai due Genjutsu.
    Necessaria la Specializzazione in Genjutsu.
    Consumo: N/A (Necessario pagare il Consumo dei due Genjutsu separatamente)

    Jikūkan no Mira - Specchio Spaziotemporale Illusorio
    GVKF
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Genjutsu
    Per mandare a segno questo Genjutsu occorre incrociare lo sguardo con quello della vittima. Questa Tecnica consente all'utilizzatore di far apparire una persona intorno all'avversario, entro una distanza massima di dieci metri da esso. L'illusione attaccherà il nemico, potendo anche simulare un qualsiasi attacco o Tecnica conosciuta dall'utilizzatore, seppur anch'essa rimanga una semplice illusione, dopodiché sparirà in uno sbuffo di fumo. Se in possesso della Specializzazione in Genjutsu, è possibile alterare il modo in cui dissolvere il clone illusorio, mimando elementi o modalità di dissoluzione a proprio piacimento. La vittima del Genjutsu si vedrà colpire in pieno dall'attacco e ne avvertirà i danni come reali per l'intero Turno; a causa del trauma sarà incapace di eseguire Jutsu superiori al livello B fino al termine dello stesso. All'inizio del Turno successivo tornerà a poter utilizzare Tecniche di qualsiasi livello. Subirà inoltre un malus fisico-motorio pari a due gradi per due Turni. La Tecnica raggiunge il massimo del realismo se sia lo Shinobi che l'avversario conoscono la persona che appare, o se questa lancia un Jutsu tra quelli conosciuti dall'utilizzatore. Durante il Genjutsu è necessario restare immobili.
    Dissolvibile tramite il Kai o con una ferita medio-grave. Nel secondo Turno è possibile liberarsi dai malus solo tramite il Kai.
    Consumo: 15

    Shikumi no Jutsu - Tecnica Della Morte Vissuta
    GVJh
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Genjutsu
    Questa straordinaria illusione, permetterà all'utilizzatore di far visionare nella mente della vittima, la scena della sua morte. Lo shock che proverà quest'ultima sarà notevole e vedrà ogni cosa dagl'occhi di se stessa ma portata ad uno stato critico. Questo jutsu per essere effettuato richiede una condizione, ovvero quello di incrociare il proprio sguardo con quello della vittima. La visione è chiaramente dettata dall'utilizzatore e la strategia più utile, è quella di non far cambiare l'ambiente circostante ed ottenere una morte realistica dell'avversario, così che egli non capisca sia un illusione. E' possibile muoversi, ma solo leggermente, durante il Genjutsu. Per uscire dal Jutsu bisogna infliggersi una ferita di medio-grave entità. Se la tecnica va a segno l’avversario subirà un malus fisico-motorio pari a due gradi per Tre turni oltre a essere visibilmente scosso e, nel peggiore dei casi, quasi paralizzato.
    Consumo: 15

    Furontosurasshu - Fendente Frontale
    GVV6
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Kenjutsu
    Questo Kenjutsu può essere eseguito mediante una Wakizashi, una Katana o qualunque altra Arma ne rispecchi le caratteristiche. Dopo una brevissima preparazione, che consiste nell'impugnare l'arma per circa due secondi, è poi possibile effettuare un fendente davanti a sé più veloce di un grado rispetto all'utilizzatore. Se il colpo va a segno è capace di provocare una ferita da Taglio almeno di media entità, anche se prende di striscio.
    Necessaria una Katana o un'Arma simile.
    Consumo: 4

    Nel mentre, l'originale aveva fatto una serie di balzi all'indietro per uscire dalla zona di pericolo, una mano che aveva recuperato la spada e l'altra sulla ferita, gli occhi che dardeggiavano da ogni parte per valutare il pericolo. Si soffermarono sul nemico, permettendosi finalmente di osservare anche i dettagli meno rilevanti allo scontro, che in quella situazione adrenalinica erano spiccati in minor modo. Fu lì che notò gli orecchini. Erano rettangolari, fatti di una carta apparentemente leggerissima e che raffigurava una sorta di sole rosso con dei lunghi raggi. Come lo vide, tutto il corpo teso di Maemi si arrestò all'istante, il tempo sembrò sospendersi e dilatarsi.
    "Avrebbe potuto uccidermi. Perché non lo ha fatto?"
    Rivide con particolare chiarezza la reazione del ninja all'assalto della carrozza, il modo in cui non si era nemmeno opposto al suo calcio. Improvvisamente, tutti i tasselli tornarono al loro posto e nella mente le rimbombò un singolo nome.
    La sua posa da combattimento si rilassò, e la presa sulla katana si fece più debole. Non riusciva ad immaginarsi com'era la sua faccia in quel momento. «...Yusuke?» chiese, con quell'esitazione di chi stentava a crederci, il tono più alto di quanto avesse voluto. "Che diavolo... che sta succedendo?"

    ChakraMentaleMalus/Bonus
    » 202-8-8-15-15-15-4=137;»Sconcertata;» Malus fisico-motorio 3 gradi (0/2 turni);
    » Malus fisico 1 grado (1/1 turni);
    Fisico» Ferita di entità medio-grave alla coscia sinsitra;/td>
    Tripla Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai = 10Kunai = 10Fili Metallici = 30 mtFili Metallici = 30 mt
    Shuriken = 20Shuriken = 20Fili Metallici = 30 mtKit Grimaldelli
    Cartabomba = 5Cartabomba fasulla= 5Occhio CiberneticoPillole del Soldato = 3
    Palla Gelo = 5Fumogeni = 5Rotolo di Trasformazione//
    Gilet
    Armi da LancioAccessori
    Senbon = 20N.A.Torcia ElettricaRadiolina
    Foderi
    Fodero Minore
    Tanto
    Fodero
    Katana
    Rotoli
    Sigilli d'Evocazione
    DecimaShuriken Maggiore
    Frecce = 30//
    Rotolo Minore
    Shuriken Maggiore
    Doppia Tasca da Coscia
    Shuriken ad Astro = 20
    //
    Abbigliamento
    Coprifronte Kiri
    Parabraccia
    Parastinchi
    Note
    » Trenta metri di Filo Metallico sono legati ad uno Shuriken Maggiore;
    » Trenta metri di Filo Metallico sono legati a due Shuriken: quindici ciascuno;
    » Venti metri di Filo Metallico sono legati ad un Kunai;
    » Tre Cartebomba sono legate ad altrettanti Kunai;
    » Tre Cartebomba Fasulle sono legate ad altrettanti Kunai;
    » Tre Palle Gelo sono legate ad altrettanti Kunai;


    Edited by Skipio - 27/5/2022, 19:14
     
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    Sharingan Tre Tomoe
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    Tipo: Doujutsu
    Sviluppata la terza Tomoe l'Uchiha può, nel caso si accorga di essere preda d'un Illusione, dissolverla istantaneamente, anche se a base uditiva nel caso in cui le suddette Illusioni coinvolgano il senso della vista; per illusioni di livello A o superiore, quando disperse, l'utilizzatore dovrà pagare un surplus di Chakra pari al costo del Genjutsu disperso a cui andrà sottratto il costo dello Sharingan. Può inoltre utilizzare qualsiasi Genjutsu semplicemente con lo Sharingan senza usare alcuna impostazione delle mani, se la vittima ne incrocia lo sguardo. Lo Sharingan dona capacità di preveggenza permettendo all'Uchiha di prevedere qualunque attacco fisico, movimento, Taijutsu e Ninjutsu e capire se è una tecnica a base elementale o meno, e di conseguenza l'elemento utilizzato per la tecnica. Tuttavia, ogni schivata o contromossa è vincolata ai limiti fisici dell'utilizzatore. E' possibile inoltre copiare qualsiasi Taijutsu, Ninjutsu e Genjutsu visto ed utilizzarli in combattimento fino al termine dello stesso.
    Consumo: 8-2= 6 (A Turno)

    Il suono della lama che intaccava il corpo di Maemi, recidendo carne e tessuti in un soffio di vento, gli riempì le orecchie. Sangue zampillò dalla ferita, mentre la gamba colpita cedeva di scatto e la ragazza cadde sul ginocchio sinistro. Yusuke sgranò gli occhi, aspettando l’istante in cui la giovane si fosse dissolta, rivelando la sua reale natura di clone. Ma quel momento non arrivò. Il cuore gli balzò in gola, quando ebbe la conferma di trovarsi di fronte alla vera Maemi.
    Durante quel momento di esitazione, la ragazza sputò un torrente d’acqua intorno a sé che proruppe come un’onda ruggente, inghiottendolo e spazzandolo via. La corrente lo travolse, mandandolo a sbattere con la schiena contro qualcosa di duro che gli mozzò il fiato. Un tronco, o un grosso masso, forse. Non ebbe tempo di sincerarsene, perché i flutti lo raccolsero di nuovo, allontanandolo ancora di più dal punto d’origine della Tecnica. Con un muto grido subacqueo, Yusuke strinse l’impugnatura della spada con entrambe le mani e lo piantò a terra con forza. Si oppose all’impeto della fiumana con rabbia, finché non sentì i piedi toccare il suolo e li piantò nella fanghiglia sottostante. Scivolò su quel terreno sgusciante e impervio, ma non lasciò la presa, e si rannicchiò intorno alla Spada Kusanagi in attesa che le ondate si placassero. Quando l’acqua calò, arrivando a lambirgli soltanto le caviglie, si ritrovò fradicio e dolorante ad una ventina di metri di distanza da Maemi. Alle sue spalle, la carrozza era stata ribaltata dalle onde insieme ai cavalli, che ora lottavano per liberarsi dalle briglie e rialzarsi in piedi. I corpi delle due guardie giacevano lì intorno, gettati a terra come bambole di pezza poste in pose innaturali.
    Yusuke lanciò un’occhiata a Maemi, tossicchiando acqua che aveva appena ingoiato. Percepì che non si trovava più sotto l’influsso della Tecnica dell’Oscurità e ne trovò conferma nel suo sguardo puntato verso di lui, vigile ed attento. Non erano gli occhi di qualcuno privato della vista, né quelli di una spaurita Kunoichi conscia di trovarsi davanti ad un avversario che non può sperare di sconfiggere. Era davvero diventata più forte, dall’ultima volta in cui si erano visti.
    Si lasciò cadere alle spalle il lungo mantello nero, inzuppato d’acqua com’era, liberando la sua lunga chioma di capelli scuri e bagnati, che sentì incollarglisi alla base del collo. Rivelò del tutto la sua divisa da ANBU della Foglia, al di sotto della quale indossava una maglietta nera dal collo ampio e alto, dal taglio tipico degli indumenti indossati dal Clan Uchiha. Estrasse la spada dal terreno e avanzò verso di lei a passo lento, portandosi una mano all’orecchio.
    «Era una trappola, il bersaglio non è qui. Si troverà ormai a più di seicento metri a sud, sud-ovest dalla mia posizione».
    La radiolina gracchiò in maniera fastidiosa. «E ci hai messo così tanto per accorgertene, cazzo!?» Vi fu una breve pausa, alla quale Yusuke non rispose. «D’accordo. Ci penso io».
    Fu come se gli avessero tolto un peso enorme dal petto. Itaru si sarebbe occupato di eliminare il ciabattino, preservando l’integrità della missione, ed era riuscito ad impedire che incrociasse la sua strada con quella di Maemi. Ora doveva soltanto metterla fuori gioco in qualche modo, oppure convincerla a levarsi di torno, in caso le cose si fossero messe male. La guardò creare un altro clone accanto a sé – era almeno il terzo, calcolò, se considerava il finto bersaglio e la copia con cui stava portando quello vero verso Kirigakure. Continuò ad avanzare verso di lei, un passo alla volta, mentre lei continuava a comporre Sigilli. Non ne riconobbe la natura elementale. Doveva aver sviluppato una riserva di Chakra notevole, per riuscire a dividerlo così tante volte in poco tempo. Lui si sarebbe trovato in difficoltà dopo la creazione di una singola copia.
    Un’improvvisa stilettata di dolore lo riportò alla durezza del presente. Abbassò il capo sul tronco e vide la lama di una spada spuntargli dal petto, grondante di sangue. Ne avvertì la freddezza sulla pelle, e la sensazione di bruciante calore che si espandeva dalla ferita. Appena inspirò aria nei polmoni, avvertì un familiare sapore metallico sulla lingua e fu sopraffatto da un colpo di tosse, che gli imbrattò il mento di sangue bollente.
    «Ah…»
    "Un altro clone… Quando…?" Si bloccò. Sorrise, mostrando i canini insanguinati. Conosceva bene quel trucchetto, quello di simulare un attacco alle spalle. Lo aveva usato anche lui un sacco di volte, proprio in que—
    Con uno scatto repentino, la lama risalì verso il collo, squarciandogli il petto a metà. Il sangue nero proruppe in un fiotto copioso, tuffandosi nel bacino d’acqua ai suoi piedi e dipingendola di fiori vermigli. I pensieri a cui stava dando voce divennero un gorgoglio indistinto di sangue e pezzi d’osso. C’era… c’era qualcosa di diverso, in quello che gli stava accadendo. Aveva pensato che… Che cosa aveva pensato? La mente si annebbiava. Faticava a mettere insieme i pezzi. Non aveva più molto tempo. Doveva… sperare di essere finito in un’altra illusione, o non c’era più niente che potesse fare per superare quella ferita. Sentiva le forze che lo abbandonavano… Udì la ragazza chiamarlo per nome. Chiuse gli occhi. Se non si trovava in un Genjutsu sarebbe morto, senza che Maemi sapesse che stava cercando di salvarle la vita. Concentrò il Chakra nello Sharingan e lo rilasciò con il suo ultimo respiro.
    Magen • Kyō Tenchi-ten - Illusione Demoniaca • Specchio Cielo-Terra
    G1UY
    Livello: B
    Tipo: Genjutsu
    Questo particolare Genjutsu consente al membro del Clan Uchiha di invertire totalmente lo scenario di un'Illusione. Infatti, se vittima di un qualsiasi Genjutsu visivo, potrà mediante la tecnica scambiarsi di posto con il nemico, che vedrà il proprio Genjutsu ritorcerglisi contro. Di conseguenza il nemico subirà tutti gli eventuali effetti e malus che erano invece destinati all'Uchiha. Il consumo di questo Jutsu è pari al costo di dissoluzione del Genjutsu avversario tramite Sharingan. Se l’Uchiha sta utilizzando il Mangekyo Sharingan, lo Specchio Cielo-Terra non ha consumo. Non è utilizzabile contro un possessore dello Sharingan a Tre Tomoe.
    Richiede la Specializzazione Primaria in Genjutsu.
    Consumo: (30-8)/2= 22/2= 11

    Riaprì gli occhi, di nuovo in forze. Prese quella vastissima illusione tra le mani e la osservò, stupefatto. Come Maemi fosse stata in grado di manipolare un Genjutsu tanto complesso era al di là delle sue conoscenze e della sua comprensione. Lo scagliò contro la sua creatrice, sfruttando il flusso di Chakra Yin che li univa. Divenne lui la persona alle sue spalle, lui con la spada in mano che la trafiggeva, che la squartava in due. Tornare alla realtà dopo quell’esperienza fu come essere sopravvissuto ad un’improvvisa scarica di adrenalina. Sgranò gli occhi quando vide una delle due Maemi corrergli incontro a spada sguainata. D’istinto, innervò il braccio di Chakra e sollevò la Spada Kusanagi ad intercettare il colpo. La sua lama non poteva essere fermata da niente, avrebbe semplicemente spezzato in due la katana che le si opponeva.
    Kenjutsu • Niten Ichi - Arte della Spada • Due Cieli in Uno
    GVWe
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Kenjutsu
    Questo stile di combattimento permette di sfruttare appieno le potenzialità di qualsiasi spada sia paragonabile ad una wakizashi o ad una katana, consentendo all'utilizzatore d'eseguire fendenti rapidi e generalmente abbastanza imprevedibili, almeno per i parigrado non in grado di combattere secondo questo stile. Mentre tale Tecnica è attiva, la Velocità dei colpi sferrati con la spada aumenterà di ben due gradi e la Agilità di uno.
    È possibile utilizzare soltanto Taijutsu e Kenjutsu finché questa tecnica è attiva.
    Consumo: 4 (A Turno)

    E così fu. La spada di Maemi si spezzò e l’Uchiha tirò un sospiro di sollievo. Un istante dopo, la ragazza si dissolse in un fascio di fulmini che lo investì in pieno, cogliendolo del tutto impreparato. Con un gemito sofferente, si accasciò in ginocchio, attraversato da scariche di corrente elettrica. Dèi, quanto odiava essere colpito da una Tecnica Raiton.
    Si prese del tempo per rifiatare, ansimando, le mani affondate nel fango e picchi di dolore che gli giungevano un po’ dappertutto. "Accidenti a te, Maemi… tu e i tuoi cloni" Si lasciò sfuggire un grugnito sofferente. "Merda". Con un sospiro, si tolse lentamente la maschera da ANBU e la lasciò cadere in mezzo all’acqua. Era sicuro di averla sentita chiamarlo per nome… ormai fingere non aveva più alcun senso. Portò una mano all'orecchio ed interruppe le comunicazioni in uscita.
    «Maemi». Lasciò andare la presa sulla spada e tese entrambe le braccia verso di lei, per invitarla alla calma. «Maemi, ascoltami bene. Sei in grave pericolo. Lascia perdere il ciabattino… è già morto. Devi andartene da qui, e di corsa».

    ~Yusuke Uchiha
    ChakraFisicoMentale
    189-6-11-4= 168Ferita medio-lieve da Impatto al costato e alla schiena. Ferite medio-lievi da Perforazione a busto, braccia e mani. Ferita medio-grave da Scossa su tutto il corpo.
    Malus: -0/-1 Turno 1/2.
    Dolorante.
    ~Equip
    SlotOggettoNote
    IndossataLame RetrattiliPolsi
    FoderoSpada KusanagiFianco dx
    Rotolo MinoreScudoBraccio dx
    T. SupplFumogeni[5/5]Coscia dx
    ~Borsa
    Armi
    Kunai [8/10]Shuriken [17/20]Shuriken [20/20]
    Kunai [10/10]Palla Luce [2/2]
    Accessori
    Occhio CiberneticoPietra FocaiaMaschera Respiratoria
    Radiolina
    ~Gilet
    ArmiAccessori
    ~Note
    Note
    Sharingan ≈Attivato
    Unione Demoniaca ≈ Disattivata
    Due Palle Luce ≈ Legate a due Kunai [2/2]
    Guanti ≈ Indossati
    Coprinaso in Bende ≈ Riposto
    Occhialoni ≈ Riposti



    Edited by Glustrod - 29/5/2022, 23:29
     
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    «Parlato Maemi» - "Pensato Maemi" - «Parlato copia» - «Parlato Yusuke»


    «...Yusuke?»
    Gli occhi gialli del ninja si chiusero, e alla loro riapertura l'iride divenne di un intenso rosso, con tre tomoe nere che parvero ruotare attorno alla pupilla. Maemi sentì la propria bocca seccarsi: quella era una peculiarità che oramai associava a Yusuke, e le diede la conferma che cercava. La mano che teneva alzata la spada si abbassò d'istinto, come se il suo corpo già registrasse la fine del combattimento.
    Poi, senza preavviso, un dolore atroce eruttò al centro esatto del suo sterno. Non c'era nemmeno bisogno di abbassare lo sguardo per vedere il filo di una lama insanguinata sbucare dalla carne, il colore caldo del rosso che si alternava con quello freddo dell'acciaio. Ci fu attimo di incredulità, seguito da un rantolo, e la bocca vomitò un fiotto di sangue. Il panico iniziò a stravolgerle la mente, e la ragazza voltò la testa per trovare una copia del ninja di Konoha che la fissava impassibile. L'azione, le sensazioni, era tutto... tutto uguale al teatrino che aveva riservato a Yusuke. Era la stessa arma, ritorta contro di lei. Un'Illusione. "Ma com'è possibile...?"
    La spada la squarciò, seguendo uno copione già prestabilito. Maemi strinse i denti contro lo shock; la presa sul Tanto divenne così ferrea che le dita tremarono. "Non è reale, non è reale, è la mia creazione, è mia, sono io a controllarla..."
    Le pupille si dilatarono, e la kunoichi non si accorse nemmeno del ruggito che le uscì di bocca; provò solo una scarica di adrenalina che la spinse a piantarsi il Tanto nella spalla opposta, rilasciando il sangue con uno schizzo. Strinse i denti ancora più forte, fino a farli scricchiolare, e affondò la lama in profondità.
    Dolore, quasi una sensazione di intorpidimento, e poi tutto svanì. Il pulsare al centro del petto, il sapore metallico in bocca e la sensazione di avere ogni cellula del corpo che urlava allarme, urlava di star sul punto di morire. La sensazione di sollievo fu tale che Maemi cadde in ginocchio, stremata e col fiatone. Il Tanto era ancora conficcato al suo posto, con l'elsa che sbucava al fianco della clavicola.
    Yusuke non era messo molto meglio, anche lui in ginocchio per via delle ferite da scossa. La stava fissando, la maschera andata ed i suoi tratti particolari ben in vista, inconfondibili. «Maemi» fece, lasciando andare la spada e rimanendo disarmato. «Maemi, ascoltami bene. Sei in grave pericolo. Lascia perdere il ciabattino… è già morto. Devi andartene da qui, e di corsa».
    La Sp.Jounin cercò di riprendere fiato, alzando lo sguardo per fissarlo su quello del ragazzo. Il sudore e l'umidità le avevano appiccicato ciuffi di capelli ai lati del viso e del collo, mentre in mezzo agli occhi una ciocca ribelle si alzava ed abbassava a ritmo del suo respiro. Forse era per via della sua mente ancora sconvolta dal Genjutsu, ma fece fatica a processare le sue parole. «Che diavolo» espirò, estraendo il Tanto con un gemito mezzo strozzato, «sta succedendo? Perché sei qui, Yusuke? Da chi sarei...?»
    Il respiro le si mozzò in gola, facendola ammutolire. Di colpo ricollegò tutto, e la verità le si presentò con chiarezza disarmante. Il tizio di Teichi in groppa a Tsume, l'assalto alla carrozza, la reazione stupita di Yusuke quando si era trovato davanti Maemi ed aveva capito di doverla affrontare. Il modo sospetto con cui si era portato una mano all'orecchio, il fatto che avesse perso tempo con lei piuttosto che dare la caccia al ciabattino. Perché non le era sembrato subito strano?
    Perché non le era venuto in mente che potesse esserci in ballo un secondo nemico?
    Perché Konoha stava agendo contro un suo alleato?
    Yusuke... Yusuke era un ANBU.
    Maemi si accasciò sugli stinchi, sentendosi improvvisamente sopraffatta da tutta la mole di informazioni. Era in lotta contro almeno due individui, con molta probabilità entrambi ANBU, e a guardia del suo protetto c'era solo un clone, una forza effimera e inconsistente come una fiammella. Se loro lo volevano morto, probabilmente ci sarebbero riusciti. E poi lei... lei...
    «Io ti ho visto in faccia» disse la ragazza, la voce roca e incredula. «So del coinvolgimento di Konoha in questa faccenda. Non puoi lasciarmi in vita».
    Non aveva senso. Le azioni di Yusuke erano senza senso, la stavano mandando in tilt. Doveva ammazzarla. Doveva farlo, eppure si comportava come se avesse scelta. Era davvero così stupido o così disperato da rischiare una missione ed il suo ruolo nelle Forze Speciali solo per lei? Non capiva. Loro due si conoscevano appena. Cosa c'era sotto...?
    «Dove diavolo sei?!»
    La voce improvvisa e metallica della copia la fece trasalire, interrompendole il flusso di pensieri per riportarla brutalmente alla realtà. La copia... il tizio di Teichi. C'era un segugio alle loro calcagna bramoso di spargere sangue. La missione... la missione.
    «Ci stiamo avvicinando al limitare della foresta, devi...!»
    «Vi sta raggiungendo un nemico» la interruppe l'originale, e la voce era così strana che non sembrava nemmeno la sua. «Ce n'erano due di loro. Cerca... fai qualcosa, proteggilo, giocati il tutto per tutto».
    La copia imprecò di malo modo. «E tu?»
    Gli occhi blu di Maemi calarono nuovamente su Yusuke, fissandolo intensamente, e si ritrovò ad esitare. «Io... arrivo» si schiarì la gola, e con un mezzo lamento si rialzò in piedi, abbandonando il Tanto insanguinato per terra e tenendo solo la spada. «Tra poco sarò da voi».

    ❋❋❋


    "Porca miseria..."
    La copia fece un balzo ed atterrò su un ramo più basso, diminuendo la quota iniziale di tre metri. Poco più avanti, la figura di una tigre dal manto color topo sfrecciava veloce e sicura in mezzo agli alberi, evitandoli con agilità manco fossero degli ostacoli messi lì apposta. La falsa Maemi affrettò il passo, e quando la raggiunse si gettò di sotto per fiancheggiarla nella corsa.
    «Cambio di programma» esclamò, cercando di contrastare la forza del vento. «Stiamo per ricevere compagnia. Tsume, tu procedi più veloce che puoi verso il primo centro abitato, io rimango qui e cerco di tenerlo impegnato quanto posso. Lei» e qui si rivolse al suo protetto, «non ci aspetti. Appena trovato l'insediamento voli verso il primo traghetto che trova, si diriga a Totsukawa. Se è fortunato, troverà dei ninja a cui chiedere aiuto lì».
    Detto questo, la ragazza fece forza sulle gambe per spiccare un salto in alto; atterrò su un ramo, fermando il passo e voltandosi verso la direzione da cui provenivano. Fece un respiro profondo, sentendo i nervi tendersi. Non aveva in chiaro quello che stava succedendo all'originale, né che diamine stesse combinato, ma percepiva che qualcosa era andato storto. Qualcosa di grosso e terribile.
    E adesso si stava dirigendo dritto verso di loro.
    ChakraMentaleMalus/Bonus
    » 137;»Impietrita;» Malus fisico 1 grado (1/2 turni);
    » Malus fisico 1 grado (2/2 turni);
    Fisico» Ferita di entità medio-grave da taglio alla coscia sinsitra;
    » Ferita di entità medio-grave da perforazione alla spalla sinsitra;
    Tripla Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai = 10Kunai = 10Fili Metallici = 30 mtFili Metallici = 30 mt
    Shuriken = 20Shuriken = 20Fili Metallici = 30 mtKit Grimaldelli
    Cartabomba = 5Cartabomba fasulla= 5Occhio CiberneticoPillole del Soldato = 3
    Palla Gelo = 5Fumogeni = 5Rotolo di Trasformazione//
    Gilet
    Armi da LancioAccessori
    Senbon = 20N.A.Torcia ElettricaRadiolina
    Foderi
    Fodero Minore
    Tanto
    Fodero
    Katana
    Rotoli
    Sigilli d'Evocazione
    DecimaShuriken Maggiore
    Frecce = 30//
    Rotolo Minore
    Shuriken Maggiore
    Doppia Tasca da Coscia
    Shuriken ad Astro = 20
    //
    Abbigliamento
    Coprifronte Kiri
    Parabraccia
    Parastinchi
    Note
    » Trenta metri di Filo Metallico sono legati ad uno Shuriken Maggiore;
    » Trenta metri di Filo Metallico sono legati a due Shuriken: quindici ciascuno;
    » Venti metri di Filo Metallico sono legati ad un Kunai;
    » Tre Cartebomba sono legate ad altrettanti Kunai;
    » Tre Cartebomba Fasulle sono legate ad altrettanti Kunai;
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    L’elsa del Tanto che sbucava dalla spalla di Maemi ebbe in Yusuke un effetto straniante. Come se ci fosse qualcosa di profondamente amaro ed ironico nel modo in cui stava cercando di salvarle la pelle, e lei non mostrava la minima esitazione nel farsi del male da sola, pugnalandosi in qua e in là pur di fuggire dalle sue illusioni.
    «Che diavolo», la ragazza si strappò la spada corta dalla carte, facendo trasalire l’Uchiha, «sta succedendo? Perché sei qui, Yusuke? Da chi sarei...?»
    D’un tratto, vide un lampo di consapevolezza attraversarle gli occhi, mentre il peso della realizzazione piombava su Maemi, schiacciandole le spalle. Vide le forze abbandonarle le membra ed il suo corpo minuto raccogliersi su sé stesso, in mezzo al fango e all’acqua stagnante. Intuì che aveva capito, senza il bisogno che lui glielo spiegasse, che cosa ci faceva lì, le implicazioni della maschera che indossava ed il pericolo enorme a tutto ciò la esponeva. Al rischio che nascesse una crisi profonda tra i loro Villaggi. Si rialzò in piedi con una smorfia, attraversato da una scossa che gli causò uno spasmo generalizzato.
    «Calma… cerca di stare calma. Possiamo ancora uscirne, se—»
    «Io ti ho visto in faccia» gracchiò Maemi, interrompendolo, lo sguardo perso chissà dove. «So del coinvolgimento di Konoha in questa faccenda. Non puoi lasciarmi in vita».
    Stava andando nel panico. Fece un passo verso di lei, calpestando il piatto della spada sotto il pelo dell’acqua. Doveva fare in fretta, prima che Itaru si sbarazzasse di quell’uomo e tornasse indietro a verificare come mai lui ci stesse mettendo tanto, a sbarazzarsi di un singolo Shinobi ed un paio di guardie.
    «Maemi, adesso voltati e corri più lontano che puoi. Dimenticati di avermi visto e non fare il mio nome con nessuno, o ti troveranno e ti uccideranno». Riprese fiato, cercando di addolcire un po’ la voce. «Racconta di aver affrontato un avversario più forte di te, e che sei stata fortunata a metterti in salvo. Quelle», indicò le ferite sanguinanti alla gamba e alla spalla, «ti aiuteranno a rendere la tua storia più credibile. A coprire la tua fuga penserò io».
    Maemi sussultò. Era riuscito a convincerla…?
    Temeva che persuaderla ad abbandonare la missione sarebbe stato più difficile, conoscendola.
    «Vi sta raggiungendo un nemico» parlò alla sua radiolina.
    Il tono pareva assente, ma quel che stava dicendo era l’esatto contrario di ciò in cui aveva sperato. Yusuke serrò la mandibola, seccato. Eccola lì, la Maemi che conosceva: testarda come un mulo, anche di fronte ad una catastrofe imminente. Pensava davvero di potersela cavare, da sola in quel casino…?
    Per quanto potesse essere migliorata negli ultimi mesi, si trovava di fronte a due ANBU scelti della Radice. Non aveva alcuna speranza.
    «Ce n'erano due di loro. Cerca... fai qualcosa, proteggilo, giocati il tutto per tutto».
    Yusuke cominciava a perdere la pazienza. Proprio non capiva…
    «Maemi, fermati: non lo puoi salvare. Noi non siamo…» represse un moto di stizza, perché si rendeva conto che ogni parola che aggiungeva la metteva ancora di più in pericolo. Non poteva nominare la Radice, o le avrebbe messo un bersaglio sulla schiena anche se fosse riuscita a farla tornare a Kiri con la testa ancora attaccata alle spalle. «…non siamo ANBU normali. Se non fai come ti dico, sei spacciata!»
    Lei lo guardò. «Io… arrivo». Yusuke ricambiò il suo sguardo, e i suoi occhi si indurirono. «Tra poco sarò da voi».
    Lui arricciò il labbro superiore, snudando i canini affilati. «No, non lo sarai».
    Se Maemi non voleva starlo a sentire, allora l’avrebbe obbligata a dargli ascolto, a costo di usare le cattive maniere. Inspirò a fondo ed esplose in un’ondata di Chakra infuocato, che lo avvolse senza ferirlo, stringendolo in un abbraccio fiammeggiante. I capelli ed il suo viso si incendiarono, animati da un’energia scarlatta che lo pervase, elettrizzandolo. Sentì fremere in lui il potere demoniaco di Baku, la Divoratrice di Sogni, finalmente libero di prendere nuova vita attraverso il suo corpo. Allargò le braccia ed inarcò le dita artigliate per lo sforzo, con i palmi delle mani rivolti verso l’alto.
    Kumiai • Kū - Unione • Spirito
    eoKgNG0
    Livello: B
    Tipo: Kinjutsu
    L'utilizzatore può attingere al potere di Baku, prendendo la forma che era più adorata dal Demone: uno spirito di fiamme infernali. Il corpo sarà avvolto da energia fiammeggiante del colore del sangue, i capelli, la fronte ed il contorno degli occhi avvamperanno di energia intensa mentre il resto della pelle sarà cosparsa da fiamme leggere. Fintanto che l'aspetto è attivo, l'utilizzatore potrà far cadere vittima dei suoi Genjutsu chiunque entri in contatto o guardi le fiamme per il tempo necessario a portare a termine normalmente quell'illusione, e potrà rendere reali le proprie illusioni, massimo di livello A. Quando si lancia un Genjutsu che causa malus fisici o motori, l'utilizzatore potrà decidere di non applicare il malus ma piuttosto di causare una ferita di entità pari a quella necessaria alla vittima per disperdere il Genjutsu; tale ferita sarà dello stesso tipo di quella illusoria, adattandosi però in base al danno realmente causato. Se l'illusione non causa alcun malus ma ulteriori effetti, l'utilizzatore potrà renderli reali a seconda della situazione (la Tecnica dell'Ipnosi lascerà un cadavere sul campo di battaglia, per esempio) ma non potrà mai dare all'utilizzatore capacità esclusive di Tecniche particolari o Innate da lui non possedute (come la capacità di volare, assumere capacità animali traendone vantaggio etc.); se essa simula dei danni illusori, causerà invece proprio quei danni se non dispersa per tempo, e questi saranno sempre massimo quelli che può causare una Tecnica di pari livello (B massimo medio-gravi, A gravi etc.).
    Tutti gli effetti reali, ad esclusione delle ferite causate, si dissolvono alla fine della ruolata.
    Utilizzabile per massimo quattro Turni poi sono necessari almeno due Turni di riposo.

    Consumo: N/A

    Banbutsu Souzo - Creazione di Tutte le Cose [Effetti reali]
    f0811pr
    Sviluppatore: Yusuke Uchiha
    Livello: A
    Tipo: Genjutsu
    Questa tecnica nasce dal bisogno di ampliare la gamma di scenari possibili creabili tramite la Tecnica della Morte Vissuta, seppur il suo sviluppatore non sia riuscito a mantenerne gli stessi effetti post-traumatici in virtù di una maggiore libertà di azione nel campo dell'Illusione stessa. Per essere effettuato questo Jutsu richiede una condizione, ovvero quella di incrociare il proprio sguardo con quello della vittima. L'utilizzatore può far comparire qualsiasi cosa voglia nella mente dell'avversario e la strategia più utile è quella di non far cambiare l'ambiente circostante e mantenere un'illusione realistica, così che egli non capisca si tratti di una finzione. E' possibile muoversi, ma solo leggermente, durante il Genjutsu.
    Dissolvibile tramite il Kai o con una ferita di medio-grave entità.
    Richiede la conoscenza della Tecnica della Morte Vissuta.

    Consumo: 15

    Incanalò una grossa quantità di Chakra nello Sharingan e lo fece riverberare attraverso tutto il suo corpo: sarebbe bastato un solo sguardo ai suoi occhi, o all’aura di fuoco che lo circondava, per rendere reale tutto ciò che stava immaginando. Nella sua illusione, staccò da terra una gigantesca porzione di bosco con il potere della mente, dalla forma irregolarmente circolare con un diametro di circa una trentina di metri, e la sollevò da terra come una titanica isola fluttuante, con lui e Maemi al centro di essa. La terra tremò e si squarciò intorno a loro, facendo spiccare il volo ad una miriade di uccelli fino a quel momento nascosti tra le fronde degli alberi. Si crearono fratture e voragini all’interno della quale la vegetazione piombava, svanendo nell’ombra, mentre l’isolotto spiccava il volo. Avvolto dalle fiamme, Yusuke sollevò lentamente le braccia, come per aiutare l’isola a levitare più in fretta. Sotto di loro si formò un enorme cratere rimbombante, mentre gli alberi diventavano sempre più piccoli a mano a mano che salivano in cielo. Un solo sguardo, e tutto ciò sarebbe diventato reale.
    "Ora dovrai darmi retta, Maemi".

    ~Yusuke Uchiha
    ChakraFisicoMentale
    168-4-15= 149Ferita medio-lieve da Impatto al costato e alla schiena. Ferite medio-lievi da Perforazione a busto, braccia e mani. Ferita medio-grave da Scossa su tutto il corpo.
    Malus: -0/-1 Turno 2/2.
    Concentrato.
    ~Equip
    SlotOggettoNote
    IndossataLame RetrattiliPolsi
    FoderoSpada KusanagiFianco dx
    Rotolo MinoreScudoBraccio dx
    T. SupplFumogeni[5/5]Coscia dx
    ~Borsa
    Armi
    Kunai [8/10]Shuriken [17/20]Shuriken [20/20]
    Kunai [10/10]Palla Luce [2/2]
    Accessori
    Occhio CiberneticoPietra FocaiaMaschera Respiratoria
    Radiolina
    ~Gilet
    ArmiAccessori
    ~Note
    Note
    Sharingan ≈Attivato
    Unione Demoniaca ≈ Attivata [Turno 1/4]
    Due Palle Luce ≈ Legate a due Kunai [2/2]
    Guanti ≈ Indossati
    Coprinaso in Bende ≈ Riposto
    Occhialoni ≈ Riposti

     
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    «Parlato Maemi» - "Pensato Maemi" - «Parlato copia» - «Parlato Yusuke»

    «No, non lo sarai».
    Il passo di Maemi si arrestò a mezz'aria, e lei voltò lo sguardo oltre la propria spalla. Appena in tempo: all'improvviso la figura di Yusuke parve andare a fuoco, ma di un fuoco che non aveva l'aria di far male; rassomigliava più ad energia pura e senza tempo, che gli lambiva il corpo e gli contornava il volto come un elmo mitologico.
    La ragazza si irrigidì. "Ma che..."
    Non riuscì a terminare il pensiero. La terra tremolò, una crepa disegnò un contorno ampio attorno a loro, si spaccò e creò una scheggia enorme che si sollevò in aria a gran velocità. Nel sentire l'instabilità sotto i piedi, Maemi si lasciò scappare un'esclamazione di sorpresa, soffocata però nel mezzo di tutto il trambusto, e d'istinto si accovacciò a ricercare nella terra un appiglio per le mani; non era tuttavia necessario, dato che le suole delle sue scarpe erano già ben appicciate al terriccio grazie al Controllo del Chakra. I capelli si innalzarono insieme al vento, ricreando una sorta di fiammella scarlatta persa in una furiosa agitazione.
    Poi la zolla di terra si arrestò, l'aria smise di gonfiarle le vesti, e la Sp.Jounin ebbe bisogno di un attimo per assicurarsi di non star sognando. Sentiva le guance infreddolite, le forcine erano saltate via e le punta delle dita formicolavano. Si guardò attorno, sentendo la pelle d'oca su ogni centimetro della pelle, ed un brivido le serpeggiò lungo la schiena quando vide la figura di Yusuke inglobata nella fiamme, che lo pervadevano come se fossero una parte stessa del suo essere.
    Era stato lui a staccare quel pezzo di terra, anche se non aveva idea del come, né di cosa rappresentassero quelle fiamme. L'unica cosa di cui era certa era che l'aveva fatto per intrappolarla, per costringerla a fare il suo volere. Le guance si scaldarono di improvvisa rabbia. Per un brevissimo attimo si chiese perché si comportasse così, se al posto della ragazza dai capelli rossi non vedesse qualcun altro, o qualcos'altro che lo riportava a tempi ormai andati, ma decise in fretta che non le importava. Non erano affari suoi.
    Se c'erano due cose che, più di tutte, facevano incazzare Maemi, queste erano la degnazione e i tentativi di piegarla al volere altrui. In due minuti Yusuke era riuscito in entrambe le imprese, attirando la sua attenzione in maniera spettacolare. Al diavolo le fiamme, al diavolo lui e tutta quell'insensatezza che lo accompagnava!
    Si rialzò lentamente, fissandolo come se volesse trucidarlo con lo sguardo. «Cosa credi di fare, Yusuke? È la mia vita» ringhiò, le mani che dalla furia facevano tremare la spada insieme a loro. «Tu bada ai fattacci tuoi!»
    Adesso era il momento di attaccare. Lei voleva attaccarlo, fargli del male, restituirgli pan per focaccia. Abbassò lo sguardo, decisa da lì in avanti ad evitare i suoi occhi. Poi si mise ad analizzare la situazione, la mente che saltava di pensiero in pensiero alla velocità delle sue trasmissioni sinaptiche.
    Combattere senza far ricorso alle proprie Illusioni era come legarle il braccio sinistro; si sentiva monca, incompleta, ma non poteva fare altrimenti. Oramai aveva imparato che contro Yusuke i Genjutsu erano solo uno spreco di energia, e potevano risultare addirittura deleteri. Era anche più abile di lei nell'Arte della Spada. Ma questo non significava che era inattaccabile, doveva solo trovare un punto d'apertura.
    Maemi sorrise. Frugò dentro la borsa finché non trovò due kunai freddi ed affilati, li tirò fuori e li mise ben in mostra: avevano due cartabombe che svolazzavano all'estremità di ciascun anello. «Sayonara» sibilò, lanciandole entrambe in un singolo colpo, direzionandole a cono ai due lati del ninja. A metà percorso, quando erano ancora a mezz'aria, la ragazza azionò le esplosioni che sconquassarono l'aria e la terra tra di loro, innanzando polvere e terriccio insieme al fumo naturale della detonazione, ed una bomba di vento generata dall'onda d'urto.
    Era un modo alternativo per coprire la vista dell'avversario e tenerla riparata. Avrebbe potuto sfruttare la situazione per scappare, ma in realtà non si mosse subito: la prima cosa che fece fu creare un clone di sé stessa, e subito dopo incanalare il Chakra e spalmarlo lungo tutto la superficie del corpo, mentre la mano sinistra appiccicava una cartabomba dietro la schiena della copia, scostandole i capelli che poi tornarono a nasconderle la schiena. Fece il tutto quanto più velocemente possibile, aiutata già dalla rapidità con cui si creavano i Kage Bunshin, perché la finestra di tempo concessole dalle esplosioni non era molta, e non era detto che le onde d'urto tenessero impegnato uno come Yusuke.
    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
    GVXt
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa Tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu e consiste infatti nella creazione di copie dotate di consistenza fisica, in grado quindi di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più Chakra. Il vero punto di forza del Jutsu è che i cloni, non appena svaniti, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze acquisite durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)

    Mujin Meisai - Manto senza Polvere
    GSQ9
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questa Tecnica Suiton, che non necessita di Sigilli, l'utilizzatore infonderà di Chakra le particelle di vapore acqueo intorno al proprio corpo, in modo da deflettere la luce solare e rendersi invisibile all'occhio nudo, dopo un paio di secondi di preparazione. Questa Tecnica permetterà all'utilizzatore non solo di diventare perfettamente invisibile e di non produrre alcuna ombra, ma addirittura di rendere inefficaci Jutsu percettivi e di natura sensoriale. Le particelle di vapore intrise di Chakra schermeranno odori e suoni emessi dall'utilizzatore, sarà però possibile creare rumori esterni, come muovere delle frasche o far cadere oggetti, che potranno essere individuati. Tutto ciò ha effetto solo contro Jutsu di livello B o inferiore, ma sarà comunque possibile essere individuati per mezzo di Doujutsu capaci di vedere il Chakra. Se si possiede la capacità di Schermatizzazione, sarà possibile utilizzarla in combinazione con questa Tecnica per schermare completamente il proprio Chakra ed essere così invisibili anche ai Doujutsu, oltre che a qualsiasi tecnica percettiva o sensoriale di livello superiore. Durante la Tecnica non è possibile utilizzare alcun Jutsu, neanche A Turno, né sferrare alcun attacco di qualsiasi tipo, poiché un eventuale movimento violento comporterà la dissoluzione delle particelle di vapore acqueo e la conseguente cessazione del Jutsu.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Lui era più bravo di lei nelle sue armi migliori, lì non poteva pensare di batterlo. Doveva sfruttare il suo unico punto debole, l'ostinazione nel tenerla lontana dal ciabattino, ed esaltare i propri punti di forza, ossia la propensione ai trucchetti ed inganni. Avrebbe visto nelle esplosioni una distrazione che le consentisse di scappare? Si sarebbe allarmato, abbassando la guardia?
    La falsa Maemi si voltò, tirando fuori dalla borsa portarmi un kunai con a sé legato una buona dose di filo metallico; lo lanciò in modo che si infilzasse nel terreno vicino al precipizio, e scattando verso la sua direzione si premurò di schiacciarlo con il piede per conficcarlo ancora più in profondità. Aveva venti metri di filo, volendo sarebbe riuscita a saltar giù dall'isolotto senza spaccarsi l'osso del collo, e questo voleva che Yusuke lo sapesse. In realtà non era intenzionata a farlo, e si sarebbe fermata appena prima di tuffarsi nel vuoto insieme al filo stretto tra le mani, ma questo poco importava. L'attenzione del suo avversario doveva solo essere catalizzata lì, i suoi sforzi dovevano concentrarsi nel fermarla, senza badare a nulla.
    Affinché ignorasse totalmente la Maemi originale che, invece, avrebbe provato ad arrivargli di schiena, sempre a buona distanza. In incognita, silenziosa. E mentre dissipava il Manto senza Polvere, le sue dita andarono a toccare i Sigilli d'Evocazione, facendo comparire la Decima ed una freccia. Il suo arco era un'arma nuova, che Yusuke non poteva sospettare, ma per il momento non era sua intenzione sfruttare al pieno il suo potere.
    Incoccò la freccia e prese la mira: i suoi occhi si concentrarono sulla scapola destra, lì dove c'era il nero della maglia appena sopra il corpetto protettivo. Si concesse mezzo secondo per modulare il respiro e infine rilasciò la mano, la freccia che partiva veloce e desiderosa di assaggiare sangue di Konoha. L'attimo dopo Maemi aveva un'altra freccia in mano, e incoccò per poi rilasciare anche quella, dritta contro l'incavo dietro la rotula, in un punto particolarmente sensibile. Lo avrebbe fermato, si decise. Non si sarebbe fatta intimidire da quegli occhi rossi, né dalla sua divisa da ANBU. Lo avrebbe fermato e gli avrebbe impedito di raggiungerla.
    ChakraMentaleMalus/Bonus
    » 137-8-8=121;»Arrabbiata;» Malus fisico 1 grado (0/2 turni);
    » Malus fisico 1 grado (1/2 turni);
    Fisico» Ferita di entità medio-grave da taglio alla coscia sinistra;
    » Ferita di entità medio-grave da perforazione alla spalla sinistra;
    Tripla Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai = 10-2=8Kunai = 10Fili Metallici = 30 mtFili Metallici = 30 mt
    Shuriken = 20Shuriken = 20Fili Metallici = 30 mtKit Grimaldelli
    Cartabomba = 5-3=2Cartabomba fasulla= 5Occhio CiberneticoPillole del Soldato = 3
    Palla Gelo = 5Fumogeni = 5Rotolo di Trasformazione//
    Gilet
    Armi da LancioAccessori
    Senbon = 20N.A.Torcia ElettricaRadiolina
    Foderi
    Fodero Minore
    Tanto
    Fodero
    Katana
    Rotoli
    Sigilli d'Evocazione
    DecimaShuriken Maggiore
    Frecce = 30//
    Rotolo Minore
    Shuriken Maggiore
    Doppia Tasca da Coscia
    Shuriken ad Astro = 20
    //
    Abbigliamento
    Coprifronte Kiri
    Parabraccia
    Parastinchi
    Note
    » Trenta metri di Filo Metallico sono legati ad uno Shuriken Maggiore;
    » Trenta metri di Filo Metallico sono legati a due Shuriken: quindici ciascuno;
    » Venti metri di Filo Metallico sono legati ad un Kunai;
    » Tre Cartebomba sono legate ad altrettanti Kunai; una Cartabomba rimanente
    » Tre Cartebomba Fasulle sono legate ad altrettanti Kunai;
    » Tre Palle Gelo sono legate ad altrettanti Kunai;


    Edited by Skipio - 9/6/2022, 12:26
     
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    Sharingan Tre Tomoe
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Doujutsu
    Sviluppata la terza Tomoe l'Uchiha può, nel caso si accorga di essere preda d'un Illusione, dissolverla istantaneamente, anche se a base uditiva nel caso in cui le suddette Illusioni coinvolgano il senso della vista; per illusioni di livello A o superiore, quando disperse, l'utilizzatore dovrà pagare un surplus di Chakra pari al costo del Genjutsu disperso a cui andrà sottratto il costo dello Sharingan. Può inoltre utilizzare qualsiasi Genjutsu semplicemente con lo Sharingan senza usare alcuna impostazione delle mani, se la vittima ne incrocia lo sguardo. Lo Sharingan dona capacità di preveggenza permettendo all'Uchiha di prevedere qualunque attacco fisico, movimento, Taijutsu e Ninjutsu e capire se è una tecnica a base elementale o meno, e di conseguenza l'elemento utilizzato per la tecnica. Tuttavia, ogni schivata o contromossa è vincolata ai limiti fisici dell'utilizzatore. E' possibile inoltre copiare qualsiasi Taijutsu, Ninjutsu e Genjutsu visto ed utilizzarli in combattimento fino al termine dello stesso.
    Consumo: N/A

    Kumiai • Kū - Unione • Spirito
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    Livello: B
    Tipo: Kinjutsu
    L'utilizzatore può attingere al potere di Baku, prendendo la forma che era più adorata dal Demone: uno spirito di fiamme infernali. Il corpo sarà avvolto da energia fiammeggiante del colore del sangue, i capelli, la fronte ed il contorno degli occhi avvamperanno di energia intensa mentre il resto della pelle sarà cosparsa da fiamme leggere. Fintanto che l'aspetto è attivo, l'utilizzatore potrà far cadere vittima dei suoi Genjutsu chiunque entri in contatto o guardi le fiamme per il tempo necessario a portare a termine normalmente quell'illusione, e potrà rendere reali le proprie illusioni, massimo di livello A. Quando si lancia un Genjutsu che causa malus fisici o motori, l'utilizzatore potrà decidere di non applicare il malus ma piuttosto di causare una ferita di entità pari a quella necessaria alla vittima per disperdere il Genjutsu; tale ferita sarà dello stesso tipo di quella illusoria, adattandosi però in base al danno realmente causato. Se l'illusione non causa alcun malus ma ulteriori effetti, l'utilizzatore potrà renderli reali a seconda della situazione (la Tecnica dell'Ipnosi lascerà un cadavere sul campo di battaglia, per esempio) ma non potrà mai dare all'utilizzatore capacità esclusive di Tecniche particolari o Innate da lui non possedute (come la capacità di volare, assumere capacità animali traendone vantaggio etc.); se essa simula dei danni illusori, causerà invece proprio quei danni se non dispersa per tempo, e questi saranno sempre massimo quelli che può causare una Tecnica di pari livello (B massimo medio-gravi, A gravi etc.).
    Tutti gli effetti reali, ad esclusione delle ferite causate, si dissolvono alla fine della ruolata.
    Utilizzabile per massimo quattro Turni poi sono necessari almeno due Turni di riposo.

    L’isola fluttuante si arrestò a mezz’aria, sospesa nel vuoto dal potere demoniaco della Divoratrice di Sogni. Rimase lì, immobile nel nulla, come sorretta da una mano invisibile al di sopra del bosco umido e nebbioso. Prima di quel momento, non aveva mai provato a dar vita a qualcosa di così enorme: un’illusione del genere gli prosciugava le energie, ma… era vero. Tutto vero. Sentiva il vento sferzargli le vesti bagnate ed incollargli la stoffa sul corpo, il tremore dei pezzi di roccia che si staccavano dal troncone di roccia, sotto i suoi piedi, e cadevano di sotto, e l’energia che fluiva da lui e si avvolgeva intorno all’isolotto, per cementarne la magia affinché restasse in volo. Poteva intessere i fili della realtà come desiderava, dare vita ad ogni suo pensiero, piegare il limite tra le metà dello Ying e dello Yang secondo il suo volere… come nessun altro Ninja prima di lui era riuscito a fare. Quel pensiero lo galvanizzò, per un momento. Anche se non era merito suo, ma di Baku, possedere quel dono lo faceva sentire bene. Vivo.
    Poi abbassò lo sguardo su Maemi, che si stava risollevando in piedi dopo aver perso l’equilibrio, e tutto il peso del presente si fece vivo sul suo petto. Non era il momento per crogiolarsi nei piaceri delle Arti Illusorie.
    «Cosa credi di fare, Yusuke? È la mia vita» urlò la ragazza con voce graffiante. «Tu bada ai fattacci tuoi!»
    Yusuke distese gli artigli in uno spasmo rabbioso. «Sei sorda, per caso!? Oppure proprio non capisci…? Se continui a fare di testa tua, ci resterai secca!» Avvolto dalle fiamme scarlatte di Baku, si avvicinò a lei con passo marziale, con lo stesso cipiglio di chi sta affrontando una bambina in preda ai capricci. «Questa volta non ci sarà nessuno a tirarti fuori dall’acqua, Maemi!»
    In tutta risposta, lei abbassò lo sguardo e cominciò a frugare nella borsa. Yusuke imprecò in silenzio, maledicendola per la sua testardaggine. Stava cercando di aiutarla; fino a quel momento aveva evitato di farle del male, se non quello strettamente necessario. Era stato ragionevole. Ma come si poteva aiutare qualcuno che non voleva essere aiutato? Che faceva di tutto per impedirglielo e gettarsi in un precipizio senza ritorno…?
    Maemi doveva vivere. Rappresentava qualcosa di troppo importante perché si lasciasse morire a quel modo. Qualcosa che lui non poteva permettersi di perdere. La speranza.
    Quando estrasse due kunai dalla borsa, sembrò quasi che glieli stesse sventolando sotto il naso: avevano entrambi una carta-bomba appesa all’anello inferiore, sospinta avanti e indietro dal vento che batteva l’isola volante. Li lanciò. Prevedendone la traiettoria, Yusuke si mosse in anticipo e scagliò due dei suoi kunai, uno per mano, intercettando le armi da lancio in volo.
    Hensa - Deviazione
    kIHq5wj
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Supplementaria
    Grazie ad incredibili doti nella mira e previsione della traiettoria, lo specializzato sarà in grado di prevedere con facilità la traiettoria di una o più armi da lancio e di deviarne la traiettoria con una propria arma da lancio. Esso potrà compiere questa azione in qualsiasi momento anche durante un salto o anche se spalle al muro nel bel mezzo di un combattimento. Il punto forte di questa abilità risiede però nella possibilità di poter colpire le proprie armi da lancio già in volo, con altre, per alterarne la traiettoria e quindi rendere un attacco imprevedibile e molto difficile da parare. Questo tipo di attacco non coglierà di sorpresa un Ninja con la medesima Specializzazione.
    Consumo: N/A

    Li lanciò con una curvatura verso l’alto, in modo tale che la deviazione portasse i due kunai di Maemi a schizzare in cielo e ad esplodere dove nessuno dei due potesse farsi male. Pochi istanti dopo l’impatto tra i pugnali volanti, lei fece detonare le carte-bomba, prima di quanto si aspettasse. L’Uchiha si schermò il viso dagli estremi dell’onda d’urto sollevando un braccio sopra la testa, che lo protesse dai detriti sollevati dal vento. Quando questa cessò, si ritrovò la visuale oscurata dalla nuvola scura generata dalle due esplosioni combinate. Mostrò i canini in un ringhio, incapace di vedervi attraverso. "Dannazione, un altro diversivo!"
    Da dietro la nube Maemi schizzò via di corsa, allontanandosi dal sentiero ed infilandosi in mezzo agli alberi alla sua sinistra. Quelli più vicini al centro dell’isolotto avevano resistito al terremoto scatenato dall’illusione, ed erano ancora in piedi; la vegetazione più esterna, invece, era crollata al momento del decollo, trovandosi ad affondare le radici nel vuoto e quindi incapace di reggere l’improvviso distacco da terra. La ragazza stava correndo verso il bordo dell’isola, senza dubbio; Yusuke partì all’inseguimento, puntando dritto nella direzione che aveva preso la Takahashi. La vide sparire tra gli alberi. Gli serviva una visuale chiara di quello che stava combinando!
    Tese una mano verso il basso e richiamò a sé la spada Kusanagi, che guizzò tra le sue dita in forma di serpe, dopo essere sgusciata tra l’erba e il fango. Caricò un fendente orizzontale ed immise il Chakra nell’arma, allungandone le lama; senza smettere di correre, tranciò di netto i tronchi di tutti gli alberi che lo separavano da Maemi.
    Ritorno della Kusanagi
    Yb2ztdo
    Quando non è impugnata dal proprietario, secondo la volontà di quest'ultimo la spada può trasformarsi in una serpe lunga quanto la spada stessa, dotata di vita propria ed in grado di tornare autonomamente in mano al proprietario. La serpe si muove a velocità alta ed è parecchio sfuggevole, anche tra le mani di un eventuale ladro. Tuttavia, non può attaccare, difendere o avere qualsiasi altra utilità al di fuori dell'unica elencata. Questa Capacità può attivarsi solo a patto che spada e proprietario non distino più di cinquanta metri l'uno dall'altro.

    Kusanagi no Tsurugi - Arte della Kusanagi
    r7Ra8GL
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu sfrutta una delle peculiarità della Kusanagi, ovvero la possibilità d'essere allungata a dismisura. Infatti, grazie al Chakra è possibile prolungare la lama della Kusanagi fino ad una lunghezza massima di trecento metri. Il processo di modifica della lunghezza avviene ad alta velocità ed è possibile far tornare la lama alla sua lunghezza originaria senza bisogno di un ulteriore dispendio in Chakra, ma il Jutsu presenta un inconveniente: una volta arrivati ai duecento metri di lunghezza diventa impossibile manovrare l'arma con il solo ausilio della forza fisica ed essa continuerà semplicemente ad allungarsi fino al massimo consentito. Durante l'allungamento la spada sarà in grado di abbattere difese di livello C.
    Consumo: 8

    Gli alberi caddero uno sopra all’altro. Yusuke ne cavalcò i tronchi, saltando da uno all’altro mentre questi crollavano con uno schianto fragoroso. Scivolò in avanti per evitare un ramo che lo stava per colpire in testa e si diede una spinta verso l’alto, balzando al di sopra di un albero che precipitò dove fino al momento prima c’era stata la sua testa. Atterrò sui resti di un tronco spezzato, a gambe divaricate ed il busto piegato in avanti, con il braccio armato teso dietro di sé e la lunghissima lama rivolta verso l’esterno. Al di là dell’ammasso di alberi caduti, nella fascia di terreno già priva di vegetazione che terminava nel vuoto, Maemi se ne stava in piedi sull’orlo del precipizio. Reggeva tra le mani un lungo cavo di filo metallico, il quale era fissato ad un kunai che aveva conficcato nel suolo, a ridosso del baratro. Yusuke lanciò un’occhiata all’abisso sotto di loro. Quella pazza voleva usare il filo per dondolarsi giù dall’isola…?
    «Adesso basta, Maemi» le intimò, raddrizzando la schiena ed abbassando il braccio lungo il fianco. «Non fare cazzate».
    Un dolore lancinante lo colse alle spalle. Esplose all’improvviso, come la stilettata a tradimento di un assassino, che riusciva a sgusciarti abbastanza vicino da trafiggerti con il suo pugnale nell’ombra. La Luna di Sangue gridò ed inarcò la schiena, cadendo sul ginocchio destro. Si volse di scatto: oltre il cimitero di alberi, vicino alla carrozza ribaltata, vide un’altra Maemi con un arco stretto tra le mani ed una freccia incoccata. Un altro Genjutsu?
    Un clone creato per coprire la fuga dell’originale giù dall’isola…?
    Non aveva tempo per pensare, perché l’altra Maemi scoccò un’altra freccia. Con un ringhio rabbioso, Yusuke risvegliò il potere dello Sharingan Ipnotico e si circondò della cassa toracica fiammeggiante del Susano’o.
    Mangekyo Sharingan
    YGkO
    Livello: A
    Tipo: Doujutsu
    Il Mangekyo Sharingan può rimanere attivo per un numero di Turni prestabilito, poi bisogna attendere almeno un Turno per il prossimo utilizzo. Se si utilizzano con sconsideratezza diverse tecniche derivanti dal Mangekyo in una stessa battaglia si rischierà di venire incontro all'oscurità. L'utilizzatore potrà, nel caso si accorga di essere preda d'un Illusione, dissolverla istantaneamente, anche se a base uditiva nel caso in cui le suddette Illusioni coinvolgano il senso della vista. Può inoltre utilizzare qualsiasi Genjutsu semplicemente con lo Sharingan senza usare alcuna impostazione delle mani, se la vittima ne incrocia lo sguardo. Lo Sharingan dona capacità di preveggenza permettendo all'Uchiha di prevedere qualunque attacco fisico, movimento, Taijutsu e Ninjutsu e capire se è una tecnica a base elementale o meno, e di conseguenza l'elemento utilizzato per la tecnica. Tuttavia, ogni schivata o contromossa è vincolata ai limiti fisici dell'utilizzatore. E' possibile inoltre copiare qualsiasi Taijutsu, Ninjutsu e Genjutsu visto ed utilizzarli in combattimento fino al termine dello stesso.
    [Numero Turni: ANBU: 3; Jounin: 4; Sennin: 6]
    Consumo: 8/2= 4 (A Turno)

    Susano'o - I° Stadio
    r6sGccj
    Livello: S
    Tipo: Doujutsu
    L'utilizzatore potrà evocare, tramite il proprio Mangekyou Sharingan , la gabbia toracica del Susanoo, che può essere usata come difesa, sebbene non sia una difesa assoluta. Poiché questa struttura scheletrica non lo circonda interamente, l'utilizzatore può muoversi facilmente, senza subire alcun malus di velocità. Tuttavia le ossa possano essere rotte se colpite da tre Jutsu di livello B o tramite almeno due tecniche di livello A. Ninjutsu e Taijutsu di livello S sortiranno il loro normale effetto.
    Consumo: 15 (Evocazione)

    Mentre la freccia andava in frantumi contro la sua magica difesa, le tre tomoe del suo Sharingan rotearono intorno all’iride, spiralizzandosi ed assumendo il motivo circolare del suo Mangekyo. Concentrò il Chakra nei bulbi oculari per dissolvere l’illusione dell’attacco che aveva appena subìto, e la falsa Maemi con esso. Niente. Con un grido di dolore causato dalle fitte lancinanti alla spalla, tese il braccio destro verso la Maemi che lo aveva appena ferito e serrò la mano a pugno. In quel momento, canalizzò l’illusione della ragazza che prendeva fuoco e bruciava, rendendone le fiamme reali grazie all’influsso demoniaco di Baku. Per eliminare un clone, quelle fiamme sarebbero state più che sufficienti.
    Si volse di nuovo verso la vera Maemi, quella che stava per gettarsi di sotto, e dalle ossa del Susano’o ne manifestò un braccio scheletrico, che tese verso di lei per afferrarla tra le dita infuocate ed impedirle di buttarsi.
    «Ho detto basta
    Nenshō no Genjutsu - Illusione dell'Incenerimento [Effetti reali]
    G0lr
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Genjutsu
    Questo Genjutsu richiede un breve contatto visivo da parte dell'avversario con i sigilli eseguiti dall'utilizzatore. Una volta iniziata l'Illusione, il bersaglio vedrà improvvisamente il proprio corpo prendere fuoco. Si percepiranno una moltitudine di ferite da Ustione e si proverà dolore corrispondente ad una ferita di grave entità. Mentre brucia, il bersaglio sentirà il corpo seccarsi, annerirsi e polverizzarsi per poi vedersi cadere a terra completamente carbonizzato. Fino al termine dell'illusione, che dura quattro secondi, l'utilizzatore e il bersaglio rimarranno completamente immobili. Se viene subita interamente senza uscirne, la vittima si riprenderà trovandosi completamente sconvolto e con le capacità fisico motorie diminuite di un grado per tre Turni. La Tecnica è talmente potente che, se utilizzata sui civili, questi sverranno per lo shock.
    Dissolvibile con il Kai nei primi due secondi o con una ferita media.
    Consumo: 8

    Braccio del Susano'o
    GSJfeIJ
    Livello: S
    Tipo: Doujutsu
    Questa tecnica permetta all'Uchiha di richiamare solo un braccio del Susano'o, insieme a metà dell'addome. Questa tecnica è utilizzata prevalentemente per colpire in fretta l'avversario, dato che richiede meno tempo, Chakra e concentrazione della sua evocazione completa. Può essere usata anche come difesa, poiché è in grado di bloccare gli attacchi laterali, anche se può bloccare al massimo una B durante il secondo Stadio, una A al terzo e due A al quarto Stadio. E' possibile evocare una singola spada composta di puro chakra da usare per attaccare o difendersi, grande in proporzione quanto una normale katana per un essere umano e avente una larghezza pari a cinquanta centimetri. La lama può tranciare tranquillamente un corpo umano e possiede capacità offensive, che variano a seconda dello Stadio utilizzato: al secondo Stadio sarà paragonabile ad un Jutsu di livello B, al terzo ad uno di livello A, al quarto uno di livello S. La spada di chakra impiegheà tre secondi per generarsi.
    Consumo: 8 (II° Stadio)

    * * *


    «Amico mio, oggi non sei stato molto fortunato, eh?»
    Itaru si sistemò il guanto sulla mano, tirandone la pelle per meglio aggiustarlo tra le dita. Aveva il respiro affannoso, ma non perché avesse incontrato difficoltà nell’occuparsi della ragazzina. Era soltanto un clone, dopotutto. Era la caccia che lo rendeva euforico. Si sentiva elettrizzato. Pensava sarebbe stata un’altra noiosa missione in supporto a Kagachi, e invece l’arguzia del loro avversario gli aveva concesso quella piccola scampagnata nel bosco, ed anche il brivido della cattura. Si morse la lingua, imprecando tra sé e sé. Avrebbe dovuto fare una scommessa con Kagachi sull’esito dell’assalto, prima di partire. Era stato stupido, stupido.
    «Tu e la tua amica stavate quasi per riuscire a farcela, non è così? Quasi. Mi auguro che non ci avessi scommesso dei soldi».
    Sghignazzò, ma fu interrotto da un rombo possente in lontananza. La terra tremò sotto i suoi piedi, e lui si volse verso l’origine di quel rumore. Al di sopra della foresta, vide un’enorme isola fluttuante staccarsi da terra e trasportare un pezzo di bosco su nel cielo, lasciando cadere sotto di sé pezzi di roccia e alberi che piombavano al suolo. Itaru scoppiò in una risata abrasiva, che gli raschiò la gola.
    «Kagachi, pazzo che non sei altro!» Si massaggiò il mento con il guanto sporco di sangue, mugugnando a bassa voce. «Mi chiedo che razza di nemico possa indurlo ad un tale dispiego di forze… Forse che abbiamo sottovalutato la ragazza? Tu che ne pensi, amico…?»
    Volse il capo di lato, senza riuscire a trattenere una risatina. Il ciabattino ricambiava il suo sguardo con occhi vuoti, appeso in maniera scomposta ad un costrutto di radici acuminate che sorgeva dal terreno. Un ramo acuminato gli usciva dalla bocca, distorcendone i tratti del viso in una maschera grottesca. Un altro gli era esploso dal petto come il germoglio di un fiore scheletrico e lo teneva lì, impalato a mezz’aria sulle radici imbevute del suo sangue ancora fresco, come un martire immolato in nome di un dio malvagio.
    Itaru riportò gli occhi sull’isola sospesa in aria, un ghigno famelico nascosto sotto la maschera di legno. «Io penso che forse ci siamo fatti sfuggire la preda migliore».

    ~Yusuke Uchiha
    ChakraFisicoMentale
    149-8-4-15-8-8= 106Ferita medio-lieve da Impatto al costato e alla schiena. Ferite medio-lievi da Perforazione a busto, braccia e mani. Ferita medio-grave da Scossa su tutto il corpo e da Perforazione alla spalla destra.
    Malus: -1/-0 Turno 1/2.
    Furioso.
    ~Equip
    SlotOggettoNote
    IndossataLame RetrattiliPolsi
    FoderoSpada KusanagiFianco dx
    Rotolo MinoreScudoBraccio dx
    T. SupplFumogeni[5/5]Coscia dx
    ~Borsa
    Armi
    Kunai [8/10]Shuriken [17/20]Shuriken [20/20]
    Kunai [10/10]Palla Luce [2/2]
    Accessori
    Occhio CiberneticoPietra FocaiaMaschera Respiratoria
    Radiolina
    ~Gilet
    ArmiAccessori
    ~Note
    Note
    Mangekyo Sharingan ≈Attivato [Turno 1/3]
    Unione Demoniaca ≈ Attivata [Turno 2/4]
    Due Palle Luce ≈ Legate a due Kunai [2/2]
    Guanti ≈ Indossati
    Coprinaso in Bende ≈ Riposto
    Occhialoni ≈ Riposti

     
    .
  12.     +1   +1   -1
     
    .
    «Parlato Maemi» - "Pensato Maemi" - «Parlato copia» - «Parlato Yusuke»


    Maemi avrebbe potuto fare molto peggio. Forse avrebbe potuto addirittura ucciderlo, se solo avesse mirato meglio. Ma nonostante tutta il risentimento che covava per Yusuke - per il modo in cui la trattava come una bambina petulante, per la sua ostinazione a sottovalutarla - non aveva il cuore di oltrepassare quel limite. Perché riconosceva, sotto un mare di rabbia, che stava cercando di proteggerla, anche se il motivo le era sconosciuto.
    Il terreno dell'isolotto voltante era un cimitero di tronchi, rami e foglie cadute, tutte quante tagliate di netto. Yusuke aveva fatto piazza pulita con un unico fendenti portato da quella particolare spada allungabile, ed aveva inconsapevolmente aiutato la Maemi originale a prendere la mira. Questa strinse forte la mascella nel vedere la schiena del ninja arcuarsi, colpita dalla sua prima freccia, e udire il suo grido di dolore. Non la frenò comunque dallo scoccare la seconda freccia, che tuttavia mancò il bersaglio: Yusuke aveva ormai capito il pericolo, e si adoperò in fretta per proteggersi.
    Maemi rilasciò un respiro che non si era accorta di star trattenendo, abbassando la Decima ed osservando quella specie di evocazione che circondava il ninja di Konoha, come delle dita di carta appiattite e strette attorno a lui. Nelle orecchie risentiva ancora le sue parole, il modo in cui aveva cercato per l'ennesima volta di farla desistere. No, era lui a non capire: lei avrebbe preferito morire, piuttosto che essere salvata un'altra volta. Piuttosto che sentirsi di nuovo in quella maniera.
    Un calore improvviso e lancinante agli arti le fece volare gli occhi verso il basso, e lì notò il fuoco iniziare a propagarsi su tutto il corpo. La fiamma viva si piegava e rialzava a piacimento, e nel guardarla Maemi avvertì un peso allo stomaco bloccarle il respiro. Il dolore era atroce, lesto e impetuoso come un urlo sulla pelle, ma una parte della sua mente riuscì ad aggrapparsi alla realtà. Quante volte era caduta preda di quello stesso Genjutsu? Troppe per non ricordare la sensazione di star diventando polvere.
    I suoi occhi si infiammarono. «Kai!» esclamò, unendo una sola mano a formare il Sigillo apposito. L'esclamazione le uscì così forte da graffiarle la gola, mentre il suo corpo rilasciava Chakra ormai corrotto dall'Illusione. Immediatamente le fiamme sparirono, e l'improvviso sollievo dal calore pareva ghiaccio a confronto col fuoco ardente. E nonostante tutte le volte a cui era stata soggetta, Maemi non riusciva mai ad abituarsi alla crudezza di quella Tecnica.
    Kai - Disperdi
    GVoq
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Questa Tecnica elementare viene insegnata agli Studenti fin dai tempi dell'accademia. Il Jutsu è di facile applicazione, a patto che ci si accorga di essere caduti all'interno di un Genjutsu, poiché basta comporre un singolo sigillo e pronunciare la parola "Kai" per dissolvere l'illusione. Con questa Tecnica sarà anche possibile liberare altri soggetti caduti in un Genjutsu, sempre che si riesca a rendersene conto. Per farlo si dovrà comporre un singolo Sigillo ad una mano e poggiare l'altra sulla spalla della vittima, concentrando il proprio Chakra dentro la stessa, per interrompere il flusso di Chakra destabilizzante e farla tornare in sé. Questa ultima variante non è utilizzabile su sé stessi, nemmeno mediante i Kage Bunshin.
    La tecnica ha effetto solo con alcuni Genjutsu.
    Consumo: 8

    Tremava tutta, la faccia paonazza contorta da una rabbia che celava in sé l'angoscia dello spavento e del dolore. Non capiva come fosse caduta nel suo Genjutsu - era stata attentissima a non incrociare il suo sguardo, possibile non bastasse più? - ma non era il momento di farsi domande. In lontananza, dall'agglomerato di Chakra attorno a Yusuke si dipanò un evidente braccio ad allungarsi verso la copia; solo vedendo l'insieme degli elementi la ragazza capì che quella non era affatto una mano in carta, come aveva immaginato all'inizio, quanto una gabbia toracica gigantesca. Era uno scheletro... pareva lo scheletro di un dio.
    Quella mano strinse le dita attorno al clone, che si dissolse subito per lasciare al suo posto solo una cartabomba fluttuante. La situazione si era ripristinata: ora Maemi era ferma in posizione di tiro, a quindici metri da Yusuke, alle spalle il cocchio ribaltato e inumidito dall'acqua, testimone di un cruento assassinio. I corpi delle guardie giacevano scomposti, rigidi e bianchi, preda di un conflitto che non concedeva loro alcun decoro.
    Maemi non si mosse subito e, per un attimo, su quella zolla di terra fluttuante calò il silenzio. Briciole di terra filtravano dalle crepe per cascar giù, tornando alla voragine da cui proveniva l'isoletta, e ad esse si unirono i rimasugli di acqua e sangue non ancora assorbiti dal terreno. Il vento ululava capriccioso, prima da una parte e poi dall'altra, e in esso Maemi vi percepì il sospiro della quiete prima di un'altra sferzata di violenza.
    Prese un respiro profondo, alzando lo sguardo appena sotto quello dell'Uchiha. «Io non voglio essere aiutata» dichiarò, negli occhi una luce sconvolta che cozzava con l'apparente pacatezza della voce. «Tu dovresti capire, dovresti sapere cosa si prova...»
    Stava respirando pesantemente, presa da una frenesia che aveva del disperato. Sapeva di essere irragionevole oltre misura, ma un bisogno senza nome le impediva di fare diversamente. Non capiva, sentiva solo che qualcosa le era stato portato via, e doveva lottare con le unghie e con i denti per non cadere.
    Rilasciò il Chakra nella Decima, facendola divenire un ammasso bluastro sopra il palmo sinistro. Non aveva paura. Non si sarebbe tirata indietro, e non avrebbe permesso di ripetersi quello che era avvenuto nel loro primo scontro. Si acquattò di scatto, compose un singolo Sigillo a croce e alla sua destra comparve l'ennesima copia. Entrambe sfrecciarono ai lati opposti di quel colosso in fase di formazione, in una formazione a tenaglia; specularmente, entrambe le ragazze iniziarono a comporre sequenze di Sigilli dalla maggior complessità, per poi sputare dalla bocca un'ingente quantità di acqua che lo avrebbe colpito da due direzioni distinte.
    La Maemi originale procedette nella sua corsa, evitando rami, massi e altri ostacoli che le si pararono davanti. Si stava avvicinando; dieci metri. Scavalcò con un salto un tronco mozzato, e ne utilizzò uno subito dopo come trampolino di lancio per fare un balzo in aria. La mano sinistra era già andata a sfiorare i Sigilli per evocare uno Shuriken tanto massiccio da dover essere maneggiato con due mani. La ragazza lo prese al volo, serrando per bene le dita sull'anello al centro, appena in tempo per librarsi in aria. Arrivò a due metri di altezza, il Chakra era già irrorato nel metallo, gli occhi erano puntati sul suo avversario con quella foga tipica della lotta, e quando liberò lo Shuriken le sembrò di essere giunta al capolinea. Che dopo quella, aveva dato tutto quello che poteva dare.
    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
    GVXt
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa Tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu e consiste infatti nella creazione di copie dotate di consistenza fisica, in grado quindi di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più Chakra. Il vero punto di forza del Jutsu è che i cloni, non appena svaniti, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze acquisite durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)

    Suiton: Suidan no Jutsu - Proiettile d'Acqua x2
    GGNp
    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questo Jutsu, dopo gli opportuni Sigilli, sarà possibile emettere dalla bocca un getto d'acqua che arriva fino a una distanza massima di trenta metri e avrà un'ampiezza di tre. Il getto avanzerà in base a una linea immaginaria creata dall'utilizzatore al momento dell'esecuzione, ma non si potrà cambiare la direzione una volta emesso il getto d'acqua. Questo vuol dire che il colpo potrà procedere in linea retta, così come muoversi in modo apparentemente casuale andando da una parte all'altra. La velocità del colpo è medio-alta e arriverà a causare danni medio-gravi da Impatto, nel caso in cui si riesca a colpire l'avversario.
    Consumo: 8

    Chikara no Mizu - Forza Acquatica x2
    iM9pqtu
    Sviluppatore: Kisuke Momochi
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu simboleggia lo stadio ultimo dell'affinità sviluppata dal Ninja nell'elemento del Suiton e nei suoi Jutsu. Infatti, il Ninja in seguito a rigorosi e costanti allenamenti, è riuscito a sviluppare un metodo che gli permettesse d'affinare maggiormente la sua abilità nell'uso di qualsiasi Jutsu dell'elemento precedentemente citato. Tant'è che ad ogni utilizzo combinato semplicemente ad un maggior ed accurato esercizio di Chakra, e senza il bisogno d'eseguire Sigilli, tutti i Jutsu fino al livello B risulteranno potenziati di un grado rispetto al normale.
    Consumo: 7

    Kyodaina Shuriken no Ame - Pioggia di Shuriken Giganti
    OeGj
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Shurikenjutsu
    Tale tecnica è una delle più complesse in assoluto. Essa non ha bisogno di Sigilli ma solo che l'utilizzatore impugni uno Shuriken di Taglia Media o Superiore, dopo averlo legato ad un filo metallico e di lanciarlo contro il proprio bersaglio. Lo Shuriken subito dopo essere lanciato si moltiplicherà in altri trenta Shuriken, e connessi con il filo metallico alle mani dell'utilizzatore. A questo punto l'utilizzatore potrà manovrare con facilità ogni singolo Shuriken per colpire uno o più bersagli differenti. Ogni singolo Shuriken causerà danni da taglio pari almeno ad una ferita di grave entità e sarà in grado di abbattere difese di livello B, se lanciati tutti insieme contro un singolo bersaglio, saranno capaci di abbattere persino una difesa di livello A. E' possibile inoltre utilizzare Jutsu di potenziamento sullo Shuriken lanciato (come lo Ryū - Immissione) allo scopo di potenziarne il danno dell'attacco, in questo caso tutti gli Shuriken molteplicati possiederanno il potenziamento.
    Necessari la Shuriken Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica della Moltiplicazione degli Shuriken in Scheda, uno Shuriken di Taglia Media o Superiore e del Filo Metallico.
    Consumo: 15

    L'arma roteò su sé stessa a gran velocità, e una volta raggiunta la metà strada si moltiplicò in un enorme numero di Shuriken che Maemi manovrò con maestria, dirigendoli tutti contro quella cassa di Chakra a difesa di Yusuke. Per il momento, la Pioggia di Shuriken era la sua arma più letale, in grado di poter rivaleggiare con le migliori difese all'interno del proprio repertorio, e fino ad allora non l'aveva delusa.
    L'impeto con cui lanciò lo Shuriken fu tale che quasi perse l'equilibrio all'atterraggio, ma grazie al cielo si limitò ad incespicare in avanti, ruotando una volta su sé stessa a causa del movimento di lancio dell'arma. Aveva il fiato corto, e fu preda di un'improvvisa mancanza di energia a cui però diede poca importanza, troppo intenta ad osservare l'esito del suo attacco.
    Poi arrivarono i ricordi, che nel suo animo accalorato ebbero la stessa efficacia di una secchiata d'acqua gelida. Il corpo di Maemi si congelò, lo sguardo impietrito che sfumò lentamente in un'espressione inorridita. Le memorie del clone le erano scoppiate in testa come una bomba, cancellando di colpo tutto ciò che, fino ad un secondo prima, per lei era stato così importante da scommetterci la vita.
    "Fallita" pensò, gli occhi stralunati e distanti. La missione... era fallita.

    ChakraMentaleMalus/Bonus
    » 121-8-8-8*2-7*2-15=60;»Inorridita;» Malus fisico 1 grado (0/2 turni);
    Fisico» Ferita di entità medio-grave da taglio alla coscia sinistra;
    » Ferita di entità medio-grave da perforazione alla spalla sinistra;
    Tripla Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai = 10Kunai = 10Fili Metallici = 30 mtFili Metallici = 30 mt
    Shuriken = 20Shuriken = 20Fili Metallici = 30 mtKit Grimaldelli
    Cartabomba = 5Cartabomba fasulla= 5Occhio CiberneticoPillole del Soldato = 3
    Palla Gelo = 5Fumogeni = 5Rotolo di Trasformazione//
    Gilet
    Armi da LancioAccessori
    Senbon = 20N.A.Torcia ElettricaRadiolina
    Foderi
    Fodero Minore
    Tanto
    Fodero
    Katana
    Rotoli
    Sigilli d'Evocazione
    DecimaShuriken Maggiore
    Frecce = 30//
    Rotolo Minore
    Shuriken Maggiore
    Doppia Tasca da Coscia
    Shuriken ad Astro = 20
    //
    Abbigliamento
    Coprifronte Kiri
    Parabraccia
    Parastinchi
    Note
    » Trenta metri di Filo Metallico sono legati ad uno Shuriken Maggiore; attualmente in utilizzo;
    » Trenta metri di Filo Metallico sono legati a due Shuriken: quindici ciascuno;
    » Venti metri di Filo Metallico sono legati ad un Kunai;
    » Tre Cartebomba sono legate ad altrettanti Kunai; una Cartabomba rimanente;
    » Tre Cartebomba Fasulle sono legate ad altrettanti Kunai;
    » Tre Palle Gelo sono legate ad altrettanti Kunai;
     
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    Kumiai • Kū - Unione • Spirito
    eoKgNG0
    Livello: B
    Tipo: Kinjutsu
    L'utilizzatore può attingere al potere di Baku, prendendo la forma che era più adorata dal Demone: uno spirito di fiamme infernali. Il corpo sarà avvolto da energia fiammeggiante del colore del sangue, i capelli, la fronte ed il contorno degli occhi avvamperanno di energia intensa mentre il resto della pelle sarà cosparsa da fiamme leggere. Fintanto che l'aspetto è attivo, l'utilizzatore potrà far cadere vittima dei suoi Genjutsu chiunque entri in contatto o guardi le fiamme per il tempo necessario a portare a termine normalmente quell'illusione, e potrà rendere reali le proprie illusioni, massimo di livello A. Quando si lancia un Genjutsu che causa malus fisici o motori, l'utilizzatore potrà decidere di non applicare il malus ma piuttosto di causare una ferita di entità pari a quella necessaria alla vittima per disperdere il Genjutsu; tale ferita sarà dello stesso tipo di quella illusoria, adattandosi però in base al danno realmente causato. Se l'illusione non causa alcun malus ma ulteriori effetti, l'utilizzatore potrà renderli reali a seconda della situazione (la Tecnica dell'Ipnosi lascerà un cadavere sul campo di battaglia, per esempio) ma non potrà mai dare all'utilizzatore capacità esclusive di Tecniche particolari o Innate da lui non possedute (come la capacità di volare, assumere capacità animali traendone vantaggio etc.); se essa simula dei danni illusori, causerà invece proprio quei danni se non dispersa per tempo, e questi saranno sempre massimo quelli che può causare una Tecnica di pari livello (B massimo medio-gravi, A gravi etc.).
    Tutti gli effetti reali, ad esclusione delle ferite causate, si dissolvono alla fine della ruolata.
    Utilizzabile per massimo quattro Turni poi sono necessari almeno due Turni di riposo.


    Mangekyo Sharingan
    YGkO
    Livello: A
    Tipo: Doujutsu
    Il Mangekyo Sharingan può rimanere attivo per un numero di Turni prestabilito, poi bisogna attendere almeno un Turno per il prossimo utilizzo. Se si utilizzano con sconsideratezza diverse tecniche derivanti dal Mangekyo in una stessa battaglia si rischierà di venire incontro all'oscurità. L'utilizzatore potrà, nel caso si accorga di essere preda d'un Illusione, dissolverla istantaneamente, anche se a base uditiva nel caso in cui le suddette Illusioni coinvolgano il senso della vista. Può inoltre utilizzare qualsiasi Genjutsu semplicemente con lo Sharingan senza usare alcuna impostazione delle mani, se la vittima ne incrocia lo sguardo. Lo Sharingan dona capacità di preveggenza permettendo all'Uchiha di prevedere qualunque attacco fisico, movimento, Taijutsu e Ninjutsu e capire se è una tecnica a base elementale o meno, e di conseguenza l'elemento utilizzato per la tecnica. Tuttavia, ogni schivata o contromossa è vincolata ai limiti fisici dell'utilizzatore. E' possibile inoltre copiare qualsiasi Taijutsu, Ninjutsu e Genjutsu visto ed utilizzarli in combattimento fino al termine dello stesso.
    [Numero Turni: ANBU: 3; Jounin: 4; Sennin: 6]
    Consumo: 8/2= 4 (A Turno)

    Susano'o - I° Stadio
    r6sGccj
    Livello: S
    Tipo: Doujutsu
    L'utilizzatore potrà evocare, tramite il proprio Mangekyou Sharingan , la gabbia toracica del Susanoo, che può essere usata come difesa, sebbene non sia una difesa assoluta. Poiché questa struttura scheletrica non lo circonda interamente, l'utilizzatore può muoversi facilmente, senza subire alcun malus di velocità. Tuttavia le ossa possano essere rotte se colpite da tre Jutsu di livello B o tramite almeno due tecniche di livello A. Ninjutsu e Taijutsu di livello S sortiranno il loro normale effetto.
    Consumo: 10 (A Turno)

    Le dita spettrali del Susano’o si strinsero intorno a Maemi, ghermendola in una morsa d’acciaio. Non appena applicò un po’ di pressione, la Kunoichi si dissolse in uno sbuffo di fumo, lasciandolo con un pugno di mosche ed un sentore amaro che si scioglieva in bocca. Si volse lentamente verso l’altra ragazza, quella che credeva essere una copia e che, con una sorpresa che non provò neanche a mascherare, era riuscita a superare indenne la sua illusione di fiamme.
    "Mi ha fregato un’altra volta…"
    Non riusciva neanche ad esserne arrabbiato. Era… ammirazione, quella che sentiva?
    Le sue azioni andavano spesso nella direzione opposta rispetto a ciò che per lui avrebbe avuto più senso, e per questo lo coglievano sempre con la guardia abbassata. Se il suo obiettivo era quello di allontanarsi da lui, e tornare dalla sua copia in mezzo alla foresta, sarebbe stata una mossa intelligente creare un diversivo e cercare di calarsi di sotto. Lei aveva invece creato un inganno nell’inganno, scegliendo di restare a combatterlo; aveva dato vita ad un Genjutsu senza spendere nemmeno una briciola di Chakra, ma giocando con le convinzioni della sua mente. Le veniva tutto naturale, o era lui ad essere così facile da leggere?
    Quale che fosse il caso, aveva dimostrato un atteggiamento da vera maestra delle Arti Illusorie, doveva riconoscerglielo.
    Voltandosi verso di lei, dissolse il braccio teso del Susano’o, al momento inutile, e fece tornare la lama della spada alle sue dimensioni originali. Emise un grugnito sommesso quando provò a muovere la spalla trafitta, per tastare con mano l’entità della ferita che aveva appena subìto. Faceva un male cane. L’aveva colpito proprio nella scapola, là dove ogni movimento del braccio sarebbe andato a punzecchiare la punta di freccia ancora conficcata nella carne. Lui stesso non avrebbe saputo fare di meglio, se il suo obiettivo era rendergli molto doloroso comporre una qualsiasi serie di Sigilli magici.
    Il silenzio tra loro si fece pesante. Il crepitare delle fiamme demoniache di Yusuke, unito all’avvampare del Chakra scarlatto del Susano’o, lo facevano sentire come una palla di fuoco pronta ad esplodere, ma che stava trattenendo la deflagrazione fino all’ultimo momento possibile, prima dell’inevitabile ondata di fiamme distruttive che avrebbe raso al suolo l’intero isolotto. In mezzo a tutto quel fuoco, lo stridere delle unghie di Baku negli angoli della sua mente pareva il rumore di una miccia che si esaurisce, correndo veloce fino al punto di innesco. Era lei ad alimentare la sua rabbia, ansiosa di punire l’irragionevolezza della ragazzina?
    O era lui, a nascondere le proprie ombre in quella della Divoratrice di Sogni, lunga e rassicurante, nell’avvolgere e mascherare ciò che invece si nascondeva in fondo al suo cuore…?
    «Io non voglio essere aiutata» disse Maemi, gli occhi animati da una luce febbrile.
    Yusuke ricacciò in gola un insulto ringhiante che gli si era già inciso sulla lingua. A nulla sarebbe servito, se non a far intestardire Maemi ancora di più di quanto già non fosse. Si sarebbe sentita sfidata, provocata a mostrarsi suo pari, degna di quello scontro, degna di scegliere come vivere… o come morire.
    «Tu dovresti capire, dovresti sapere cosa si prova…»
    E infatti l’Uchiha capiva. Conosceva il bisogno disperato di sentirsi all’altezza del coprifronte che indossava, del proprio nome, del proprio retaggio. Ma non poteva permetterle di fare l’eroina e morire da stupida, in nome di una libertà di scelta di cui non sarebbe importato a nessuno.
    La Kunoichi della Nebbia fece qualcosa al suo arco, e lo tramutò in un globo informe di Chakra che aleggiava sul dorso della sua mano sinistra, che incrociò all’altra per creare l’ennesimo clone di quella loro schermaglia. Neanche il tempo di chiedersi che cosa avesse fatto con esattezza, che entrambe scattarono di corsa, acquattate come felini a caccia, allargandosi intorno a lui come per andare a circondarlo. E pareva che fosse proprio quello il loro intento. Correvano veloci, ma non abbastanza perché i suoi occhi non riuscissero a seguirle e a prevedere il tracciato della loro corsa. Tutte e due le ragazze presero a comporre alcuni Sigilli, e Yusuke le attese immobile, al riparo dietro le sue ossa fiammeggianti che lo circondavano come un guscio protettivo. Forse sarebbe bastato mostrarle quanto tutti quegli sforzi fossero inutili, dato che le parole non erano servite a niente. Concentrò il suo sguardo sulla vera Maemi, e riconobbe nel Jutsu che stava per lanciare una Tecnica dell’Arte dell’Acqua, prima ancora che lei ne terminasse la composizione dei Sigilli.
    Con un rombo tonante, i due getti d’acqua lo colpirono con forza sorprendente. Piegò le ginocchia, come se dovesse resistere alla forza trascinante dei flutti, che pure non lo stavano investendo, e sollevò istintivamente una mano a protezione del viso. Le ossa del Susano’o lo proteggevano, ma l’incredibile pressione dell’acqua causava in loro delle crepe. Prima su una costola, poi su un’altra. In pochi istanti ne furono pervase e, una manciata di secondi dopo, andarono in frantumi davanti ai suoi occhi. Fu come se d’un tratto gli avessero rimosso un macigno dal petto, tanto era il prezzo da pagare per l’utilizzo di quella Tecnica ancestrale. I getti d’acqua esplosero come onde che si infrangono su uno scoglio, senza raggiungerlo mai. Da qualche parte dentro di lui, la Luna di Sangue riconobbe un moto di stizza per l’impresa che la Takahashi aveva appena compiuto; fino a pochi mesi prima, non sarebbe mai riuscita ad infrangere a quel modo la barriera del Susano’o.
    L’Uchiha sospirò e riprese fiato, ma Maemi non smise di correre. Sgusciò attraverso i rami, saltando da un albero all’altro come una gatta indemoniata; utilizzò come trampolino il tronco spezzato di un albero che puntava verso l’alto, e si lanciò in aria: Yusuke ne previde la traiettoria, e calcolò che non bastava per raggiungerlo, se era questo quello che stava cercando di fare. Con uno sbuffo di fumo, uno shuriken gigantesco le comparve tra le mani. I loro occhi si incrociarono un momento prima del lancio. Il rosso ed il nero dello Sharingan Ipnotico riflesso negli occhi spiritati di Maemi, il suo viso tirato dallo sforzo che poteva specchiarsi in quello dell’Uchiha.
    La sua avversaria lanciò l’enorme shuriken, che si moltiplicò in volo, generando decine di copie identiche di sé stesso, ed altrettanto pericolose. Solo in quel momento si accorse del bagliore del filo metallico che li legava tutti ben saldi fra le dita di Maemi. Scartò di lato per evitare il primo shuriken, che si conficcò nel tronco sollevando una nuvola di schegge; fece una capriola all’indietro per schivare il secondo e piroettò in aria per balzare al di sopra del terzo, quando un’altra di quelle enormi lame lo trafisse alla coscia, interrompendo l’acrobazia a mezz’aria. Un lungo schizzo di sangue bagnò il legno pallido. Cadde a terra, giusto in tempo per sgranare gli occhi alla vista della pioggia di shuriken giganti che stava per colpirlo. Le armi di Maemi lo crivellarono, facendo scempio delle sue carni. Spirò pochi secondi dopo, con uno shuriken gigante che gli spaccò il cranio a metà.


    «Sì, so bene cosa si prova. Credimi».
    Tsukuyomi [Difensivo]
    qxJrdNW
    Livello: S
    Tipo: Doujutsu
    Questa forma del Mangekyo Sharingan permette all'utilizzatore di creare l'Illusione Finale: Tsukuyomi. Questa Tecnica permette all'utilizzatore di creare un'illusione potentissima che si scatenerà nella mente della vittima. I due si ritroveranno apparentemente in un’altra dimensione. Qui il Ninja potrà manovrare tempo, spazio e ricreare qualunque cosa esso voglia per torturare costantemente la propria vittima. La vittima subirà la Tecnica solamente nel momento in cui guarda il soggetto negli occhi, finendo automaticamente preda dell'illusione che dura due Turni anche se nel mondo reale ne sarà passato soltanto uno. La Tecnica offre quindi possibilità infinite al suo utilizzatore, che potrà sfruttare questa potente illusione nei modi più svariati. Principalmente i modi utilizzati sono tre:
    - Offensivo: l'utilizzatore torturerà mentalmente l'avversario causandogli un forte stato di shock. Nel turno successivo egli sarà incapace di utilizzare Tecniche superiori al livello D, oltre a ricevere un malus fisico-motorio di tre gradi per tre turni che poi passerà a due gradi per un ulteriore turno.
    - Difensivo: l'utilizzatore potrà convincere il proprio avversario di trovarsi in un punto diverso da quello in cui è realmente, fino ad un massimo di venti metri dalla sua posizione reale, potendo quindi scansare un qualsiasi attacco successivo portato dallo stesso se sufficientemente fuori portata, oppure ritorcere contro l'avversario il suo stesso attacco. Questo Genjutsu risulta quindi come una versione illusoria e perfezionata della Tecnica della Sostituzione, in cui l'avversario crederà di aver mandato a segno il proprio attacco prima di veder dissolvere il clone illusorio dello Shinobi.
    - Supporto: manipolando il tempo e lo spazio, si potrà immergere il bersaglio in un mondo fittizio creato dall'utilizzatore. Lo scopo di questo utilizzo è principalmente quello di poter discorrere con il bersaglio senza che nessun'altro sappia della conversazione, passare informazioni mostrando ricordi o immagini della fantasia, oppure semplicemente raccogliere queste ultime a forza dal bersaglio se l'utilizzatore lo desidera.
    Solo un Uchiha in possesso dello Sharingan a Tre Tomoe può annullare l'Illusione senza gravi conseguenze, pagando però ben 80 punti Chakra e e uscendone fisicamente affaticato nello stesso Turno. Se in possesso della Specializzazione in Genjutsu, basteranno invece 50 punti Chakra. Per un normale Ninja è invece necessario pagare ben novanta punti Chakra, se si vuole sfuggire all'Illusione Finale. A quel punto ci si sentirà fortemente debilitati per i successivi due turni, subendo un malus fisico-motorio di un grado. E' impossibile muoversi durante l'utilizzo di questo Genjutsu.
    Consumo: 30

    Yusuke riemerse alla vista di Maemi, in piedi in mezzo al cimitero di alberi caduti, illuminato dalle ultime luci del crepuscolo. Le fiamme di Baku ardevano ancora intorno a lui, dando un’aria funerea ai capelli infuocati che gli ondeggiavano sulla schiena. Qualche metro più in là, la cresta di shuriken giganti sbucava dai tronchi degli alberi come un'onda di aculei metallici conficcati nel legno.
    «Ma non posso lasciarti morire, Maemi». Le rivolse uno sguardo triste, privo di animosità. Insieme all’armatura di Chakra che lo proteggeva, sembrava che fosse svanito in lui anche ogni istinto bellicoso, ogni velleità di farla ragionare con il solo uso della forza. Forse, la strada più semplice era sempre stata quella della sincerità. «Quando abbiamo combattuto a Mitsu, fianco a fianco, mi hai ricordato cosa voglia dire battersi per proteggere qualcosa, invece che per uccidere. Mi hai mostrato il riflesso del Ninja che un tempo sognavo di diventare. Mi hai donato… speranza».
    Rinfoderò la Spada Kusanagi, facendola scorrere piano lungo il fodero alla cintura, e vi appoggiò il gomito del braccio destro, quello ferito dalla freccia il cui pennacchio ancora gli sbucava dalla spalla.
    «Se tu muori, quella speranza muore con te. E io non potrò mai essere niente di più di quello che sono adesso… Niente più che un assassino».
    Quelle ultime parole scavarono in lui come artigli che si fanno strada tra le viscere scoperte di un uomo sventrato. Gli era costato tanto, tantissimo, pronunciarle a voce alta, ancora di più davanti a lei. Avrebbe potuto ridergli in faccia, o ricoprirlo di insulti, per quel che valeva. Se neanche quello avesse funzionato, ormai non sapeva più che fare.
    Prima che Maemi potesse rispondergli, da qualche punto al di sotto dell’isola risuonò un insieme di schiocchi e rumori sordi e striscianti. Dall’estremità della placca alla sua destra emersero artigli acuminati e ritorti che si conficcarono in profondità nel terreno. Non appartenevano ad una creatura vivente, ma erano… legno. Un brivido gelido corse lungo il collo di Yusuke. Un lento, lunghissimo istante dopo, un fiume di rami e tronchi invase il sentiero intorno al quale avevano combattuto fino a quel momento. I rampicanti si estesero in mezzo al fango, stritolando e schiacciando il cocchio ribaltato alle spalle di Maemi. I corpi martoriati delle guardie svanirono, inghiottiti dalla fiumana di radici, come se fossero semplici elementi di sfondo in mezzo a quel quadro grottesco, e non esseri umani a cui lui stesso aveva tolto la vita in nome di un bene superiore.
    Cavalcando le onde di quel torrente ligneo, Itaru fece il suo ingresso sul campo di battaglia.
    La figura minuta, all’apparenza gracile e troppo magra per gli abiti che indossava, cozzava con la grandiosità della Tecnica a cui aveva appena dato vita, e con la facilità con la quale li aveva raggiunti nel bel mezzo del nulla, sospesi a decine di metri da terra. In mezzo ad una zazzera di capelli castani e spettinati, svettava la maschera bianca da ANBU priva di lineamenti, intagliata in uno stile identico a quella di Yusuke. Al suo centro esatto esibiva un rombo nero, che ne occupava metà della superficie piatta. Attraverso i due buchi circolari nella metà superiore, ridevano occhi sottili e affusolati.
    Il flusso delle radici si arrestò. Itaru sciolse le mani lungo i fianchi, fino a quel momento congiunte nel Sigillo del Serpente, e si esibì in un inchino caricaturale. Yusuke era sicuro che si stesse godendo ogni secondo di quell’entrata trionfale.
    «Kagachi, mi unisco a te in questa danza di morte».
    Lo Shinobi lanciò un’occhiata prima al suo compagno, poi a Maemi, muovendo la testa in maniera eloquente.
    «Che cosa succede, qui?» L’Uchiha avvertì qualcosa incrinarsi nella sua voce, fino a quel momento allegra ai limiti del picaresco. «Perché è ancora viva, se ti ha visto in faccia…?»
    Bastò quella frase per far piombare sulle spalle di Yusuke tutto il peso di quel combattimento. Tutte le energie spese, le ferite sopportate… era stato tutto per niente. Le gambe gli si fecero molli, ed avvertì un tremolio nell’aura di Chakra che lo circondava, come se anche le forze demoniache lo stessero per abbandonare. Si sentì stanco… e sconfitto. Non era riuscito a convincere Maemi a scappare in tempo, ed ora il tempo era finito. Itaru era un avversario che non poteva affrontare, non in quelle condizioni. E Maemi non sarebbe mai riuscita a sfuggirgli da sola.

    ~Yusuke Uchiha
    ChakraFisicoMentale
    106-4-10-30= 62Ferita medio-lieve da Impatto al costato e alla schiena. Ferite medio-lievi da Perforazione a busto, braccia e mani. Ferita medio-grave da Scossa su tutto il corpo e da Perforazione alla spalla destra.
    Malus: -1/-0 Turno 2/2.
    Atterrito.
    ~Equip
    SlotOggettoNote
    IndossataLame RetrattiliPolsi
    FoderoSpada KusanagiFianco dx
    Rotolo MinoreScudoBraccio dx
    T. SupplFumogeni[5/5]Coscia dx
    ~Borsa
    Armi
    Kunai [8/10]Shuriken [17/20]Shuriken [20/20]
    Kunai [10/10]Palla Luce [2/2]
    Accessori
    Occhio CiberneticoPietra FocaiaMaschera Respiratoria
    Radiolina
    ~Gilet
    ArmiAccessori
    ~Note
    Note
    Mangekyo Sharingan ≈Attivato [Turno 2/3]
    Unione Demoniaca ≈ Attivata [Turno 3/4]
    Due Palle Luce ≈ Legate a due Kunai [2/2]
    Guanti ≈ Indossati
    Coprinaso in Bende ≈ Riposto
    Occhialoni ≈ Riposti

     
    .
  14.     +1   +1   -1
     
    .
    «Parlato Maemi» - "Pensato Maemi" - «Parlato copia» - «Parlato Yusuke»


    Il rumore degli shuriken in picchiata era assordante, spaccava e dilaniava la terra in uno spettacolo di distruzione. Yusuke, oramai spogliato della propria armatura di Chakra, stava tentando di evitare i primi colpi pilotati col filo metallico, quando uno Shuriken gli si conficcò nella coscia con letalità, fermando la sequela di acrobazie e ancorandolo a terra. Dalla ferita, il sangue fuoriuscì come se fosse straripato un fiume.
    Maemi si sentì mancare il fiato, ma oramai era troppo tardi per fermare l'attacco. Si convinse che avrebbe trovato il modo di difendersi, che avrebbe evocato nuovamente quel mostro di chakra violaceo o altre stramberie del caso, ma qualcosa nella sua espressione la fece congelare. Era terrorizzato. Un attimo dopo la pioggia si abbatté su di lui senza pietà e senza riguardi, recidendo carne e ossa, soffocando grida o lamenti e coprendo l'espressione del volto con un fiume di sangue.
    La ragazza assistette alla scena con sempre più crescente orrore, sentendo la bile salirle in gola quando l'ultimo Shuriken crollò a terra, fracassando il cervello dell'Uchiha. Fece un paio di tremanti passi indietro, nelle orecchi il rombo del suo cuore che batteva sempre più forte. Il sangue usciva a fiotti formando una pozza che si allargava sempre di più, coprendo un'area sorprendentemente ampia. Il corpo era a brandelli, pezzi di carne e arti bianchi come una statua di cera smantellata.
    Lo stomaco di Maemi parve contorcersi, si portò una mano a serrarsi la bocca. Quella visione orripilante le rimase impressa nella memoria come se gliel'avessero marchiata con un ferro ardente. Yusuke era morto. Era stata lei ad ucciderlo. No. Non era possibile. Non doveva...
    «Sì, so bene cosa si prova. Credimi».
    Maemi torse il collo, e a diversi metri di distanza trovò la figura di Yusuke ancora integra, ancora viva. Il fuoco lo ricopriva, facendogli danzare lembi di tessuto e mazzetti di capelli neri. Aveva uno sguardo triste in volto, e per la prima volta alla ragazza non interessò quale marchingegno fosse stata usato, se fosse caduta in una delle sue Illusioni o che genere di Tecnica si trattasse. «Ma non posso lasciarti morire, Maemi. Quando abbiamo combattuto a Mitsu, fianco a fianco, mi hai ricordato cosa voglia dire battersi per proteggere qualcosa, invece che per uccidere. Mi hai mostrato il riflesso del Ninja che un tempo sognavo di diventare. Mi hai donato… speranza».
    Maemi lo fissò, senza riuscire a muoversi né proferir parola. Sbatté una volta le ciglia, e rivide nell'attimo di buio l'immagine di lui dilaniato dall'acciaio. La sua testa era ancora lì, impedendole di comprendere appieno le parole di Yusuke, ma percependone appena l'entità.
    «Se tu muori, quella speranza muore con te. E io non potrò mai essere niente di più di quello che sono adesso… Niente più che un assassino».
    Non riusciva ad avere una percezione di sé, ma doveva essere un disastro con la tuta sporca e lacera di terra e sangue, con i capelli arruffati e la pelle imperlata di sudore freddo. Le gambe le tremavano impercettibilmente, gli occhi pizzicavano. Gli spiriti bollenti erano sfumati completamente, lasciandola vuota e scossa. Desiderò di non essere lì, di non essersi intestardita a scoprire i segreti di quell'uomo mascherato, di non aver mai preso in carico la missione.
    Di non sapere che il vero disastro doveva ancora abbattersi su di loro.
    «Sta arrivando» sussurrò solo.
    Come un rivelazione profetica, dei rumori scricchiolanti iniziarono ad invadere l'isola, prima lievi, e in breve tempo sempre più assordanti. Maemi si voltò indietro, e appena notò il pericolo imminente fece un paio di balzi per levarsi dalla linea di passaggio di quei tronchi e rami che avevano infestato l'isolotto, e che ora avevano fagocitato la carrozza come un fiume in piena. Poco dopo, l'ANBU che aveva ucciso il suo protetto fece la sua entrata in campo, cavalcando un mondo di legno e verde come un trionfatore sulla sua biga da guerra.
    Forse era per via della passione di suo padre, ma ad una prima occhiata a Maemi ricordò un'enorme scultura, viva e bellissima nella sua continua crescita, tuttavia sproporzionata rispetto al ninja che la cavalcava. La sua maschera da ANBU pareva l'unico indumento della sua perfetta misura; i vestiti gli erano larghi, e lo facevano apparire più magro di quanto in realtà non fosse. Terminò il suo ingresso con un inchino, un conquistatore tornato in patria per riprendersi la gloria. «Kagachi, mi unisco a te in questa danza di morte».
    Maemi ci mise un attimo per capire che si stava riferendo a Yusuke.
    «Che cosa succede, qui?» continuò, nella voce ora una nota pericolosa. «Perché è ancora viva, se ti ha visto in faccia…?»
    Stava interpellando il suo compagno, ma Yusuke era paralizzato e non sapeva nemmeno come reagire. Anche Maemi pareva una statua; si era fermata a circa quindici metri dal nuovo arrivato, che stava più distante tra tutti loro come il vertice di un triangolo più o meno isoscele. Cercò di respirare, forzando aria nei polmoni. La situazione le apparve di botto con limpidezza disarmante: per Maemi e Yusuke non c'era via di uscita. Non per entrambi. Se lei fosse riuscita a mettersi in salvo, cosa assai improbabile, avrebbero bollato l'Uchiha come traditore, forse l'avrebbero pure ucciso. La sua vita per come la conosceva sarebbe comunque, in un modo o nell'altro, terminata. Se invece lui si fosse dimostrato fedele al Villaggio e alla missione, Maemi sarebbe morta, per mano sua o del suo compagno. Ucciderlo assieme per tappargli la bocca non era un'opzione, non ora che erano entrambi mal ridotti. Forse la cosa più semplice e intuitiva sarebbe stata arrendersi, risparmiare a sé stessa altro dolore e combattimenti e a Yusuke il rischio di tradimento.
    Ma lei non voleva morire. Quella consapevolezza riuscì a risvegliarla, portandola via dalla visione terrificante di Yusuke dilaniato che ancora le arrovellava le membra. No, non era il momento di rassegnarsi ad un destino in cui non credeva; doveva usare la testa. Forse c'era ancora una chance per sistemare le cose... per salvare il salvabile.
    «Vedo che conoscete poco noi kiriani».
    La luce della Decima le illuminava ancora il dorso della mano. Maemi alzò il braccio e tese l'altro all'indietro; quella stessa luce prese la forma di arco e freccia, composti da Chakra allo stato puro, tesi e pronti a scattare. «Vendiamo molto cara la pelle» concluse, rilasciando la tensione.
    La freccia saettò verso il nuovo arrivato, contenendo in sé l'Illusione dell'Incatenamento Naturale. Dato che al tizio sembravano piacere tanto alberi e piante, tanto valeva dargli un assaggio della sua stessa medicina. Dal terreno sarebbero sbucati dei viticci che avrebbero cercato di intrappolarlo nella loro morsa, per concludersi nell'immagine di Maemi che sbucava da un bocciolo e che tentava di accoltellarlo alla gola.
    Kaijo • Maboroshi Dātsu - Rilascio • Dardo Illusorio x2
    b9OxHXQ
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Il Rilascio della Decima trasformerà l'Arco in un ammasso di Chakra azzurro brillante sul dorso della mano che lo impugna. Il Chakra così rilasciato non ostacolerà in alcun modo l'utilizzatore dalla composizione di Sigilli o quant'altro. Quando l'utilizzatore desideri sfruttare il potere dell'Arco, gli basterà tendere la mano per materializzare un vero Arco composto di puro Chakra ed una freccia dello stesso materiale nell'altra mano. A quel punto l'utilizzatore dovrà tendere l'Arco materializzato per scoccare questo proiettile di Chakra a velocità alta con gittata massima di cento metri, che sarà in grado di passare attraverso a qualsiasi materiale solido e Jutsu fino al livello B senza alcuna difficoltà. La particolarità di questa freccia è che, se colpisce, essa farà automaticamente cadere il proprio bersaglio in un Genjutsu massimo di livello A che dovrà essere pagato dall'utilizzatore al momento in cui scaglierà la freccia stessa. Il bersaglio divenuto vittima del Genjutsu dovrà pagare oltre al Costo del Genjutsu anche il Costo della Freccia impiegato per esso oppure subire una ferita di mezzo-grado superiore a quella normalmente necessaria per dissolverlo.
    Consumo: 8 (A Freccia)

    Shizen no Kyatchi - Incatenamento Naturale
    GVgk
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Genjutsu
    Questo Genjutsu richiede l'utilizzo di una serie di sigilli, che una volta completati possono coinvolgere il nemico designato che li abbia visti almeno in parte. La Tecnica dura quattro secondi. Durante i primi tre la vittima vedrà crescere intorno a sé diversi viticci, che si avvolgeranno intorno al bersaglio bloccandone i movimento e soffocandolo. Tali "vigne di fagioli" si comporteranno come dei serpenti e più si cerca d'opporre fisicamente resistenza, più stringeranno. Nell'ultimo secondo dell'illusione, una volta immobilizzata dai viticci, la vittima vedrà emergere un enorme baccello di fagiolo. Da esso spunterà apparentemente l'utilizzatore del Genjutsu, intento ad eseguire un attacco ravvicinato. I viticci, che cercheranno di immobilizzare il ninja, renderanno molto faticoso qualsiasi movimento, sopratutto se precedentemente ha provato a liberarsi, poiché i viticci stringeranno con più forza la vittima. Una volta usciti dal Genjutsu si rimarrà intontiti e con giramenti di testa a causa della mancanza d'aria per lo strangolamento fino alla fine del turno successivo, in più provocherà un danno temporaneo alle proprie capacità fisico motorie, che saranno ridotte d'un grado per un Turno. L'utilizzatore del Genjutsu dovrà rimanere immobile durante l'utilizzo di questa Tecnica e potrà muoversi per sferrare un attacco, non derivante da Jutsu, o compiere una qualsiasi altra azione solamente nella parte finale, quando la vittima lo vede emergere dal baccello.
    Dissolvibile con il Kai prima della totale immobilizzazione o con una ferita media.
    Consumo: 4

    Magen: Kokoni Arazu no Jutsu - Tecnica della Falsa Postazione
    GVSi
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Genjutsu
    Questo Jutsu è un classico fra le Arti Illusorie. Permette all'utilizzatore di cambiare, agli occhi dell'avversario, l'aspetto d'una persona o d'un oggetto. L'oggetto che si andrà a trasformare manterrà le stesse dimensioni e forma agli occhi dell'avversario e ne cambierà solo l'aspetto. Ad esempio, se la Tecnica viene utilizzata su una persona la si potrà far apparire con un aspetto differente, ma non potrà essere trasformata in un animale. Per far sì che la Tecnica si attivi è necessario comporre una breve serie di Sigilli, senza la necessità che l'avversario li veda. Quest'ultimo dovrà trovarsi però ad un massimo di cinquanta metri dall'utilizzatore. E' possibile inoltre cambiare l'aspetto di una persona o di un oggetto agli occhi di più persone, senza che queste vedano i sigilli, attivando la Tecnica e restando immobili per un turno, senza poter utilizzare nel frattempo altri Jutsu. E' possibile usare più volte la Tecnica per alterare l'aspetto di più oggetti e l'illusione perdurerà fino a che non venga dissolta, ma non sarà possibile utilizzarla per modificare l'aspetto di Jutsu di natura elementale.
    Dissolvibile con il Kai o con una ferita d'entità media.
    Consumo: 4

    I suoi occhi scivolarono su quelli rossi e neri di Yusuke, il suo sguardo indecifrabile. Fissarlo negli occhi voleva essere il suo primo messaggio di fiducia. "Fatti colpire". Alzò l'arco e lanciò un'altra freccia diretta verso di lui, che se fosse andata a segno gli avrebbe mutato il colore dell'erba davanti ai suoi piedi, ricreando un messaggio color rosso vermiglio.

    Stai al suo gioco. Ho bisogno che tu gli faccia credere che io sia morta, una volta utilizzata la Saimin no Jutsu. Puoi farlo?

    Maemi non era certa che l'Illusione che aveva utilizzato lui poco prima fosse la stessa Tecnica dell'Ipnosi, ma dovette sperare di sì. Una volta sistemate le varie Illusioni, la Sp.Jounin partì all'attacco: compose una sequenza di Sigilli magici, per poi riempire le guance e caricarle d'acqua. Un torrente pressurizzato le uscì dalle labbra, seguendo una linea intricata che mirava all'ANBU colpito dall'Incatenamento, per poi procedere verso Yusuke, così da non destare sospetti. Quel punto era essenziale per il suo piano. Riconosceva quanto esso fosse... fumoso, incompleto. Necessitava di un supporto da parte di Yusuke che lei non era certa potesse fornirle. Ma se lui avesse giocato bene le sue carte, il secondo ANBU non avrebbe sospettato del tradimento del suo compagno, né della sopravvivenza di Maemi. C'era ancora il modo... potevano ancora farcela.
    Suiton: Suidan no Jutsu - Proiettile d'Acqua
    GGNp
    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questo Jutsu, dopo gli opportuni Sigilli, sarà possibile emettere dalla bocca un getto d'acqua che arriva fino a una distanza massima di trenta metri e avrà un'ampiezza di tre. Il getto avanzerà in base a una linea immaginaria creata dall'utilizzatore al momento dell'esecuzione, ma non si potrà cambiare la direzione una volta emesso il getto d'acqua. Questo vuol dire che il colpo potrà procedere in linea retta, così come muoversi in modo apparentemente casuale andando da una parte all'altra. La velocità del colpo è medio-alta e arriverà a causare danni medio-gravi da Impatto, nel caso in cui si riesca a colpire l'avversario.
    Consumo: 8

    ChakraMentaleMalus/Bonus
    » 60-8*2-4-4-8=28;»Concentrata;» Nessuno;
    Fisico» Ferita di entità medio-grave da taglio alla coscia sinistra;
    » Ferita di entità medio-grave da perforazione alla spalla sinistra;
    Tripla Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai = 10Kunai = 10Fili Metallici = 30 mtFili Metallici = 30 mt
    Shuriken = 20Shuriken = 20Fili Metallici = 30 mtKit Grimaldelli
    Cartabomba = 5Cartabomba fasulla= 5Occhio CiberneticoPillole del Soldato = 3
    Palla Gelo = 5Fumogeni = 5Rotolo di Trasformazione//
    Gilet
    Armi da LancioAccessori
    Senbon = 20N.A.Torcia ElettricaRadiolina
    Foderi
    Fodero Minore
    Tanto
    Fodero
    Katana
    Rotoli
    Sigilli d'Evocazione
    DecimaShuriken Maggiore
    Frecce = 30//
    Rotolo Minore
    Shuriken Maggiore
    Doppia Tasca da Coscia
    Shuriken ad Astro = 20
    //
    Abbigliamento
    Coprifronte Kiri
    Parabraccia
    Parastinchi
    Note
    » Trenta metri di Filo Metallico sono legati ad uno Shuriken Maggiore;
    » Trenta metri di Filo Metallico sono legati a due Shuriken: quindici ciascuno;
    » Venti metri di Filo Metallico sono legati ad un Kunai;
    » Tre Cartebomba sono legate ad altrettanti Kunai; una Cartabomba rimanente;
    » Tre Cartebomba Fasulle sono legate ad altrettanti Kunai;
    » Tre Palle Gelo sono legate ad altrettanti Kunai;
     
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    Livello: B
    Tipo: Kinjutsu
    L'utilizzatore può attingere al potere di Baku, prendendo la forma che era più adorata dal Demone: uno spirito di fiamme infernali. Il corpo sarà avvolto da energia fiammeggiante del colore del sangue, i capelli, la fronte ed il contorno degli occhi avvamperanno di energia intensa mentre il resto della pelle sarà cosparsa da fiamme leggere. Fintanto che l'aspetto è attivo, l'utilizzatore potrà far cadere vittima dei suoi Genjutsu chiunque entri in contatto o guardi le fiamme per il tempo necessario a portare a termine normalmente quell'illusione, e potrà rendere reali le proprie illusioni, massimo di livello A. Quando si lancia un Genjutsu che causa malus fisici o motori, l'utilizzatore potrà decidere di non applicare il malus ma piuttosto di causare una ferita di entità pari a quella necessaria alla vittima per disperdere il Genjutsu; tale ferita sarà dello stesso tipo di quella illusoria, adattandosi però in base al danno realmente causato. Se l'illusione non causa alcun malus ma ulteriori effetti, l'utilizzatore potrà renderli reali a seconda della situazione (la Tecnica dell'Ipnosi lascerà un cadavere sul campo di battaglia, per esempio) ma non potrà mai dare all'utilizzatore capacità esclusive di Tecniche particolari o Innate da lui non possedute (come la capacità di volare, assumere capacità animali traendone vantaggio etc.); se essa simula dei danni illusori, causerà invece proprio quei danni se non dispersa per tempo, e questi saranno sempre massimo quelli che può causare una Tecnica di pari livello (B massimo medio-gravi, A gravi etc.).
    Tutti gli effetti reali, ad esclusione delle ferite causate, si dissolvono alla fine della ruolata.
    Utilizzabile per massimo quattro Turni poi sono necessari almeno due Turni di riposo.


    Mangekyo Sharingan
    YGkO
    Livello: A
    Tipo: Doujutsu
    Il Mangekyo Sharingan può rimanere attivo per un numero di Turni prestabilito, poi bisogna attendere almeno un Turno per il prossimo utilizzo. Se si utilizzano con sconsideratezza diverse tecniche derivanti dal Mangekyo in una stessa battaglia si rischierà di venire incontro all'oscurità. L'utilizzatore potrà, nel caso si accorga di essere preda d'un Illusione, dissolverla istantaneamente, anche se a base uditiva nel caso in cui le suddette Illusioni coinvolgano il senso della vista. Può inoltre utilizzare qualsiasi Genjutsu semplicemente con lo Sharingan senza usare alcuna impostazione delle mani, se la vittima ne incrocia lo sguardo. Lo Sharingan dona capacità di preveggenza permettendo all'Uchiha di prevedere qualunque attacco fisico, movimento, Taijutsu e Ninjutsu e capire se è una tecnica a base elementale o meno, e di conseguenza l'elemento utilizzato per la tecnica. Tuttavia, ogni schivata o contromossa è vincolata ai limiti fisici dell'utilizzatore. E' possibile inoltre copiare qualsiasi Taijutsu, Ninjutsu e Genjutsu visto ed utilizzarli in combattimento fino al termine dello stesso.
    [Numero Turni: ANBU: 3; Jounin: 4; Sennin: 6]
    Consumo: 8/2= 4 (A Turno)

    «Perché è ancora viva, se ti ha visto in faccia…?»
    Yusuke era atterrito. Ad Itaru era bastata una manciata di secondi per accorgersi che qualcosa non andava; era un Ninja acuto, dalla mente perspicace, anche se usava i suoi doni nel modo sbagliato e riponeva in Saburo una fiducia insensata, ai limiti del fanatismo. Non aveva il coraggio di incrociare direttamente il suo sguardo, o si sarebbe accorto in un lampo che fino a quel momento gli aveva tenuto nascosto qualcosa. Fissando un punto oltre il suo compagno, pochi centimetri accanto alla sua testa, aprì la bocca per rispondergli. La trovò impastata, la gola così arsa da impedirgli di emettere alcun suono. "Accidenti". Non poteva esitare ora, non quando l’isola era ancora congelata in quell’attimo prolungato che precedeva il massacro. Doveva pur esserci qualcosa che poteva ancora fare, prima che quella bolla di tempo si frantumasse in migliaia di schegge acuminate e letali. Non aveva le forze per affrontare Itaru a viso aperto, però… le orecchie presero a fischiargli. Non aveva tempo. L’Uchiha corrugò la fronte, abbassando gli occhi sulle radici contorte che Itaru aveva cavalcato come un’onda fin lassù. Doveva trovare un modo per farlo fuori di sorpresa, prima che potesse reagire e mandare all’aria la sua unica occasione. E distruggere il corpo, così che Tora non potesse leggergli nel pensiero. O almeno la testa, ma sarebbe stato troppo ovvio, e lo avrebbero scoperto comunque… Ma poi come evitare una lettura su sé stesso, al ritorno?
    No, a quello avrebbe pensato dopo. Il fischio sordo alle orecchie si fece più pressante. Divenne ingombrante, acuto, e si fece strada sgomitando in ogni angolo della sua mente. Dovunque arrivasse gli rendeva impossibile riflettere con lucidità; rendeva tutto… confuso, impantanato nella melma della paura e dell’impellenza. Serrò la mandibola con forza, imprecando in silenzio. "Andiamo… pensa, pensa!" Qualcosa di inaspettato, definitivo…
    Il pensiero lo folgorò. Ma certo! Che idiota.
    Per quanto fosse forte, nemmeno Itaru poteva sopravvivere alle fiamme nere di Amaterasu. Nessuno poteva. E non lo aveva mai visto lanciare quella Tecnica, quindi non se la poteva aspettare, se anche avesse capito in tempo il suo tradimento. Come aveva fatto a non pensarci prima…?
    Serrò l’occhio sinistro, convogliando in esso gran parte delle sue energie residue. Ora gli serviva soltanto qualche secondo di tempo, e sarebbe finita. Si schiarì la voce con un colpo di tosse, raspando contro la gola.
    «Vedo che conoscete poco noi kiriani».
    La voce di Maemi lo distrasse, interrompendo la canalizzazione del suo Jutsu. Fece saettare lo Sharingan su di lei, e la vide che incanalava l’ammasso di Chakra sul dorso della mano nella guisa di un arco etereo, diverso da quello di legno che impugnava poco prima. Era come se la sua arma possedesse un potere speciale che gli permetteva di cambiare forma, simile a quello con cui la Spada Kusanagi si tramutava in un serpente. Maemi incoccò una freccia di Chakra, creandola dal corpo principale dell’arco con il semplice gesto di tensione del braccio. "No, no…" Yusuke le lanciò un’occhiata fulminante, di cui la ragazza non si accorse, perché aveva gli occhi puntati sul Senju. "È troppo presto, Maemi!"
    La Kunoichi della Nebbia scoccò la freccia magica. «Vendiamo molto cara la pelle».
    "…Cazzo".
    Itaru congiunse le mani e le radici sotto ai suoi piedi presero vita, sollevandosi da terra come le spire di un enorme rettile destato da un sonno millenario. Un paio di tronchi larghi quanto un uomo sgusciarono davanti a lui, scricchiolando, per proteggerlo a mo’ di barriera, e Yusuke tremò al pensiero della ritorsione che sarebbe piombata su Maemi da lì a pochi secondi. Incredibilmente, la freccia di Chakra vi passò attraverso, scavando un buco nel legno prima di conficcarsi nel petto del Ninja. Yusuke trattenne il respiro, esterrefatto. Maemi aveva appena ucciso Itaru…?
    Ci mise un momento per realizzare che dalla ferita non era sgorgato alcuno schizzo di sangue. La freccia si era semplicemente… immersa in lui, svanendo come assorbita dalla sua carne, lasciando lo Shinobi come paralizzato sul posto. I suoi occhi e quelli di Maemi si incontrarono, proprio quando la ragazza stava rivolgendo il suo arco magico contro di lui. L’Uchiha si irrigidì. Trovò strano che lo guardasse apertamente proprio in quel momento, in cui la sua vita era davvero in gioco, quando fino a poco prima aveva fatto di tutto per non incrociare le tomoe dello Sharingan. Il suo sguardo era un enigma e, nonostante l’arma puntata nella sua direzione, non vide in lei la macabra luce di chi vuole colpire per uccidere. Che diavolo stava combinando?
    La Takahashi scoccò la seconda freccia. Yusuke rimase incollato ai suoi occhi e… si fece colpire. Non sapeva esattamente perché, né aveva il tempo per domandarselo davvero ma, per quanto fosse assurdo, qualcosa nel suo sguardo lo spinse a non cercare di reagire. Il proiettile di Chakra lo trafisse con un sordo thud, al quale non seguì lo spruzzo di sangue che si aspettava. Anzi, il colpo non gli fece nemmeno male. Com’era accaduto al suo compagno, la freccia penetrò in lui nella sua interezza senza trafiggergli la schiena, come sciogliendosi al contatto con il suo sterno. Un attimo dopo, strabuzzò gli occhi quando l’erba ai suoi piedi… cambiò colore. Il rosso che emergeva lungo gli steli d’erba stava componendo un messaggio, visibile anche attraverso il fango. "Stai al suo gioco. Ho bisogno che tu gli faccia credere che io sia morta…" Si bloccò, ripensando ad Itaru impalato sul posto dopo essere stato colpito dalla freccia, e finalmente tutto gli fu più chiaro, per quanto apparisse folle. "…una volta utilizzata la Saimin no Jutsu. Puoi farlo?" Trattenne a stento un sorriso. Frecce magiche che nascondevano Genjutsu? Solo Maemi poteva combattere con un’arma del genere, o avere l’ardire di cercare di comunicare con lui in quel modo, sotto il naso di un’altra persona. La sua idea era una follia, ma… aveva in sé ancora un pizzico di energia demoniaca che poteva sfruttare per realizzare il piano della Kunoichi della Nebbia. Tutto dipendeva dalla capacità di Maemi di restare viva ancora per un po’.
    In quel momento Itaru si riscosse, scrollandosi le spalle come un cane appena uscito dall’acqua.
    «Ma che accidenti…?»
    Dopo un attimo di disorientamento, i suoi occhi si inchiodarono su Maemi. Yusuke ne percepì la furia omicida, anche prima che il Ninja schioccasse la lingua al di sotto della maschera bianca. L’uomo congiunse le mani ed un ammasso di radici appuntite scattò come una frusta contro di lei, avviluppandosi tra loro in un unico, colossale spuntone ligneo. Pregò che la ragazza riuscisse a difendersi.
    Mokuton no Jutsu - Tecnica della Manipolazione Lignea
    n9en
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Il Ninja potrà liberamente creare in pochi secondi dei veri e propri tronchi da ogni parte del corpo, secondo la forma desiderata. Questi potranno avere un diametro massimo di quaranta centimetri e la lunghezza massima di questi tronchi sarà di trenta metri, ma forma e quantità degli stessi sarà a completa discrezione del Senju. Possono essere creati per i compiti più svariati tra cui attutire una caduta, sferrare un attacco causando almeno danni gravi da perforazione o da impatto, a seconda della forma assunta, o bloccare un nemico. A questo livello la velocità di propagazione del Jutsu è alta e sarà possibile far uscire direttamente i tronchi dal terreno, entro un raggio di dieci metri dall'utilizzatore.
    Consumo: 15

    La Luna di Sangue fece un respiro profondo. Era la loro unica possibilità.
    «Ce l’avrei fatta anche da solo», disse, fingendosi contrariato per attirare l’attenzione di Itaru, «se solo mi avessi lasciato fare».
    Itaru sghignazzò, scivolando lungo le radici più grosse, quelle da cui si era lasciato trasportare fino all’isola volante. «Sì, certo, come no. Hai un aspetto orribile, Kagachi, lasciatelo dire».
    Yusuke incrociò il suo sguardo, e manifestò il cadavere di Maemi, trafitto da parte a parte dalla lancia composta dalle radici intrecciate fra loro in un unico bocciolo arboreo. La creò nel punto più naturale, sperando che non si accorgesse del passaggio dalla Tecnica dell’Ipnosi al suo Genjutsu: con il cadavere ancora impalato ai rami imbevuti del sangue che avevano appena versato. Disegnò le braccia avvolte intorno alle radici, in un inutile e disperato tentativo di strapparsele di dosso, anche se la avevano appena sventrata da parte a parte, mentre i piedi restavano a penzoloni a pochi centimetri da terra. Sotto di lei, una pozza rossastra si mescolava all’erba e alla fanghiglia.
    Banbutsu Souzo - Creazione di Tutte le Cose [Effetti reali]
    f0811pr
    Sviluppatore: Yusuke Uchiha
    Livello: A
    Tipo: Genjutsu
    Questa tecnica nasce dal bisogno di ampliare la gamma di scenari possibili creabili tramite la Tecnica della Morte Vissuta, seppur il suo sviluppatore non sia riuscito a mantenerne gli stessi effetti post-traumatici in virtù di una maggiore libertà di azione nel campo dell'Illusione stessa. Per essere effettuato questo Jutsu richiede una condizione, ovvero quella di incrociare il proprio sguardo con quello della vittima. L'utilizzatore può far comparire qualsiasi cosa voglia nella mente dell'avversario e la strategia più utile è quella di non far cambiare l'ambiente circostante e mantenere un'illusione realistica, così che egli non capisca si tratti di una finzione. E' possibile muoversi, ma solo leggermente, durante il Genjutsu.
    Dissolvibile tramite il Kai o con una ferita di medio-grave entità.
    Richiede la conoscenza della Tecnica della Morte Vissuta.

    Consumo: 15

    Non appena ebbe intessuto quell’illusione, resa reale dal patto demoniaco che aveva stretto con Baku, avvertì l’estinguersi delle fiamme che lo circondavano, in un’ultima vampa di ardente potere illusorio. Le forze lo abbandonavano.

    ~Yusuke Uchiha
    ChakraFisicoMentale
    62-4-15= 43Ferita medio-lieve da Impatto al costato e alla schiena. Ferite medio-lievi da Perforazione a busto, braccia e mani. Ferita medio-grave da Scossa su tutto il corpo e da Perforazione alla spalla destra.Esausto.
    ~Equip
    SlotOggettoNote
    IndossataLame RetrattiliPolsi
    FoderoSpada KusanagiFianco dx
    Rotolo MinoreScudoBraccio dx
    T. SupplFumogeni[5/5]Coscia dx
    ~Borsa
    Armi
    Kunai [8/10]Shuriken [17/20]Shuriken [20/20]
    Kunai [10/10]Palla Luce [2/2]
    Accessori
    Occhio CiberneticoPietra FocaiaMaschera Respiratoria
    Radiolina
    ~Gilet
    ArmiAccessori
    ~Note
    Note
    Mangekyo Sharingan ≈Attivato [Turno 3/3]
    Unione Demoniaca ≈ Attivata [Turno 4/4]
    Due Palle Luce ≈ Legate a due Kunai [2/2]
    Guanti ≈ Indossati
    Coprinaso in Bende ≈ Riposto
    Occhialoni ≈ Riposti

     
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17 replies since 26/4/2022, 22:45   358 views
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