Missione Supaku Handoru

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    Missione Supaku Handoru
    Missione a Servizio di:Mercato Nero
    Livello:A
    Esecutori della Missione:Supaku Handoru
    Mukenin, dal mercato nero ci arriva richiesta per un lavoro di fino: un ninja di Konoha sembra essere riuscito ad infiltrarsi nell'organizzazione che è nota nel Mercato Nero con il nome Terra Vuota e, dopo aver messo fuorigioco quasi tutti i membri, sia ora in fuga verso il suo villaggio. Il tuo compito è quello di intercettarlo nei pressi di Yamamichi e ucciderlo. I nostri clienti vogliono il cadavere come prova quindi riportalo indietro o non riceverai alcun compenso. Stai attento perchè da quanto ci è stato riferito si tratta di un ANBU estremamente potente e pericoloso.
     
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    narrato, parlati, pensati e cloni saranno nel colore corrispettivo del personaggio.
    Supaku, Telepatia Volatili, Yogan, Altro 2, Altro 3, Altro 4, Altro 5, Altro 6


    Hiraishin no Burēdo - Sigillo del Teletrasporto delle Armi
    hiraishin-C-mia
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è un derivato della Hiraishin no Jutsu, che non necessita di Sigilli, tramite la quale si potrà apporre un Sigillo magico caratteristico, di dimensioni variabili a seconda della superficie su cui viene apposto, su un pacco di Armi da Lancio Piccole o Minori o una singola Arma Media o superiore ad utilizzo. Il Sigillo così apposto durerà fino alla fine dell'incontro. Una volta apposto il marchio sarà possibile pagare di nuovo il consumo della tecnica per teletrasportare un qualsiasi numero di Armi marchiate per volta, fino ad un massimo di tre metri di distanza dal corpo dell'utilizzatore o sulla persona dello stesso, tipo all'interno del proprio equipaggiamento o in mano, oppure verso un qualsiasi oggetto o persona marchiata a sua volta con l'Hiraishin no Jutsu. Oggetti con il marchio dell'Hiraishin no Jutsu potranno essere teletrasportati con questa tecnica, senza che sia necessario apporvi il Sigillo sopra, fintanto che mantengano il Sigillo dell'Hiraishin.
    Necessaria la Hiraishin No Jutsu - Tecnica del Teletrasporto in Scheda.
    Consumo: 3 (+1 per l'impressione del Sigillo)

    Hiraishin No Jutsu - Tecnica del Teletrasporto
    hiraishin-2
    Villaggio: Tutti
    Livello: S
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica, che non necessita di Sigilli, inizia permettendo all'utilizzatore di creare dei Sigilli magici ed applicarli su qualsiasi cosa. Una volta applicati sul soggetto scelto sarà possibile usare il Jutsu teletrasportandosi in un punto a scelta nel metro quadro dov'è posto il Sigillo. Se applicato su un Ninja il sigillo rimarrà al massimo impresso per due turni incluso quello d'utilizzo. Se impresso su un oggetto invece, il Sigillo vi rimarrà fino alla fine della Quest. Ovviamente una volta usato il teletrasporto, il Sigillo svanirà automaticamente. E' possibile usare il Justu per trasportare altri soggetti insieme all'utilizzatore, semplicemente toccandoli.
    Necessaria la Specializzazione in Ninjutsu.
    Consumo: N/A per l'impressione del Sigillo

    Hiraishin no Ninshiki - Marchio dell'Hiraishin
    marchiohiraishin-S
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: S
    Tipo: Supplementaria
    Tale Tecnica si concretizza in una vera e propria capacità di padroneggiare la Tecnica Hiraishin no Jutsu ad un livello successivo, dovuto alla pratica consumata del ninja e si manifesta in benefici particolari nell'apposizione del marchio dell'Hiraishin con Armi Forgiate di Chakra Base od altri ninja. Questa capacità permette al ninja di utilizzare e ritenere più a lungo il proprio Chakra all'interno di un'Arma Forgiata di Chakra Base, nello specifico il ninja non dovrà pagare il costo della impressione del marchio dell'Hiriashin no Jutsu su Armi Forgiate di Chakra base e lo stesso non si dissolverà dopo avervi utilizzato la Tecnica dell'Hiraishin. Questa capacità ha una funzione addizionale che permette di sfruttare gli stessi benefici anche su un altro ninja capace di manipolare il Chakra, ma non un Clone né una qualsiasi copia fisica dell'utilizzatore, di solito l'utilità è quella di marchiare un alleato in battaglia poiché questo deve essere consapevole del marchio e di fatto continuare ad alimentarne la presenza con una infinitesimale quantità di Chakra proprio, su avversari o bersaglio ignari, il marchio scadrà nel normale temine ed effetti. In ogni caso il marchio si dissolverà sempre alla fine di ogni ruolata.
    Necessaria la Tecnica Hiraishin no Jutsu ed un'Arma Forgiata di Chakra Base.
    Consumo: N/A

    Padronanza della Tecnica
    cGtsrrH
    L'utilizzatore ha passato anni della propria vita a praticare le proprie tecniche Preferite, incamerandone il potere, rendendole parte di lui al punto che ormai richiamare il Chakra per essa è diventato naturale come respirare. Le tecniche scelte da quel momento in avanti potranno essere eseguite con un singolo Sigillo, anche ad una mano se necessario, invece che con il numero di Sigilli necessari per perfezionare la tecnica. Inoltre le tecniche Preferite di livello C e B, sono il frutto di anni di pratica del ninja che gli hanno permesso all'utilizzatore di massimizzarne gli effetti al minor dispendio possibile, permettendogli di fare cose che nessun altro sarebbe capace, assegnando alla tecnica le seguenti due caratteristiche: aumento dei danni di mezzo grado e considere la tecnica di mezzo grado superiore (quindi una B sarà considerata B+ e così via).
    Tecnice Prescelte: [Fuuton: Daitoppa; Fuuton: Shāpu Shinkū; Fuuton: Fūhakujun]


    Kuchiyose no Jutsu - Tecnica del Richiamo
    kuchyios-sennin
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi dal rango Chuunin in poi. Non per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un Contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano di una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versar anche una minuscola goccia del proprio sangue per poi formare la serie di Sigilli necessari per l'esecuzione del Jutsu, che sono i seguenti: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
    Per riuscire ad evocare taglie Grandi è necessario il grado Sp.Jounin, per le Leggendarie quello ANBU.
    Consumo: 30

    Grande Aquila
    Aquila
    Con una lunghezza di sei metri ed un'apertura alare di circa sedici metri, quest'Evocazione può comunicare verbalmente con qualsiasi essere umano, ma a differenza delle precedenti evocazioni non avrà la facoltà di comunicare telepaticamente con il proprio evocatore. È dotato di un possente fisico che lo rende molto utile in fase offensiva, fase in cui grazie ai suoi affilatissimi artigli può creare tagli molto profondi di grave entità. Inoltre, avvalendosi del becco acuminato, è in grado di abbattere facilmente difese di livello A. La Grande Aquila possiede un carattere fiero e non ama essere sottomesso a nessuno che non sia il suo evocatore; proprio a causa di ciò, tende a farsi cavalcare unicamente da chi lo ha evocato, impedendo a qualunque altra persona di salirgli in groppa. Una grande forza non sempre si accompagna ad un'egual resistenza, difatti questo volatile è capace di resistere soltanto a due Jutsu di livello B oppure uno di livello A prima di essere abbattuto. La sua velocità è alta, e tale rimane con una persona in groppa.

    Il vento fischiava forte quel giorno. Supaku assestò meglio il cappuccio nero sulla testa mentre osservava dall'alto il sentiero che si dipanava nel canyon scavato scavato tra le pianure dell'ex Paese della Terra. Era nato in quella regione ma era cresciuto tra le sabbie di Suna, a volte se lo dimenticava. Quanti anni erano passati da allora? Sollevò una mano bendata cercando di ricordare, l'indice ed il medio si sollevarono mentre lui li osservava con l'unico occhio libero che si sgranava leggermente. Così tanto? Non era possibile. Due decine? Per le forze del Vento se si sentiva vecchio.
    Fece scrocchiare le vertebre del collo, nonostate l'età i muscoli sembravano ancora in ottima forma. Una folata di vento sollevò il mantello nero dalle sue spalle, facendolo sbattere con violenza oltre il suo fianco e rivelando le vesti sotto di esso. Il suo Kimono, ormai canonico, nero con gli orli di un solido ricamo verde scuro sfoggiava sotto di esso. Pantaloni dello stesso colore con le caviglie fasciate di bianco sopra un paio di sandali chiusi anch'essi neri. Alla cintura, sistemato dietro la schiena appena sopra i glutei, c'erano le sue borse tattiche, alla coscia destra una doppia tasca mentre alla sinistra un porta rotolo in cui era saldamente ancorato un rotolo minore. Un equipaggiamento semplice, che mostrava poco ma erano passagli anni in cui andava in missione in piena divisa tattica, le due lame ancorate sulla schiena, le bende a fasciargli il viso, il gilet alternativo e i guanti rinforzati e protezione.
    Aveva abbandonato con il passare del tempo tutte queste protezioni per un equipaggiamento più leggero, meno sfarzoso, convinto che ciò proiettasse forza. Un ninja non attraversava le Terre di Nessuno con così poco equipaggiamento se non sapeva il fatto suo, si era detto, un vero avversario avrebbe visto in ciò una dimostrazione di fiducia in sé stesso, di forza. Ed avrebbe avuto paura.
    Raramente ciò si era dimostrato vero. Nessuno faceva troppo caso a come era vestito l'avversario, era più importate prestare l'attenzione a cosa facevano le sue mani, i suoi piedi, al rumore dei sandali sulla terra, al sibilare delle lame che uscivano dai foderi, al crepitio del Katon nell'aria. Il fashion ninja era l'ultima cosa che notavi, spesso quando rimiravi il cadavere dell'ormai sconfitto avversario dall'alto.
    Un vero peccato.
    Il grosso volatile da lui evocato era tornato in aria sopra la sua testa, a differenza delle altre evocazioni di quel contratto, non c'era collegamento mentale tra lui e l'animale, questo significava che avrebbe dovuto affidarsi soltanto ai suoi sensi per individuare la sua preda. Sfregò indice e pollice tra di loro, come a cercare di far andare via la sensazione di lieve pizzichio datogli dalla puntura del kunai al centro del polpastrello che gli era servita per evocare l'Aquila. Erano anni che non la evocava ma la velocità di quell'animale era ineguagliata e lui di quello aveva avuto bisogno in quel momento: velocità. Solo gli spiriti del vento sapevano quanto era importante fermare il bersaglio che gli era stato assegnato, in quelle Terre fallire una missione di questo tipo significava la morte ed al momento non aveva intenzione di morire. Non ancora almeno.
    La figura attirò la sua attenzione lungo il sentiero scavato nella roccia. Un piccolo puntino nero che si muoveva deciso, ogni tanto balzando in avanti, un classico movimento da ninja sulle rocce. Era in piena corsa, una corsa molto probabilmente contro il tempo. Un tempo che il suo bersaglio ormai aveva finito.
    Balzò in avanti, scivolando tra le rocce per poi schizzare verso l'alto con una capriola ed atterrare su un lastrone e darsi di nuovo lo slancio in avanti. Il mantello sbatacchiò intorno a lui mentre il cappuccio si abbassava dalla nuca rivelando la chioma di capelli bianchi stretti in un codino da samurai sopra la nuca. Atterrò nel bel mezzo del sentiero, frapponendo così il suo corpo davanti al ninja in fuga, un chiaro segnale di quello che sarebbe successo.
    Il puntino sembrò rallentare leggermente, per poi fermarsi di botto. Ormai era a circa duecento metri da lui e poteva vederlo abbastanza bene. Un giovane uomo sulla ventina, capelli neri cadenti sul viso, coprifronte rigato di Konoha legato in fronte. L'uomo lo osservò per un po' poi riprese a camminare lungo il sentiero, stavolta ad un passo più contenuto, stava risparmiando le energie.
    Quando arrivò a circa venti metri da lui si fermò e Supaku aprì la bocca per dare inizio a quello che sarebbe stato uno scambio futile di convenevoli prima di aprire davvero le danze. O almeno così sperava.
    L'uomo che si parava davanti a lui aveva una corta barba nera, leggermente appuntita sul mento, occhi neri incavati e capelli lunghi che scivolavano oltre il coprifronte quasi fin sopra gli occhi. Portava una divisa militare delle forze di Konoha, un gilet strappato in più punti, rovinato dall'uso o dalle battaglie. Era alto, su circa in metro e novanta, i capelli erano portati in avanti a nascondere una calvizie incipiente e sotto il gilet all'altezza della vita c'era un rigonfiamento, caratteristico di una pancia tesa e forse dovuta all'abitudine di bere un po' troppo. Se non lo avesse visto con l'abbigliamento tipico dello shinobi non avrebbe mai detto che fosse tale. Forse era per quello che era sopravvissuto così a lungo, il fisico, la postura, l'abbigliamento, tutto spingeva una persona che lo avesse guardato la prima volta a sottovalutarlo. Una benda sulla mano sinistra, un guanto rinforzato sulla destra, un cerotto all'altezza del naso rivelava una nuova cicatrice fresca fresca. Quello aveva davanti era un uomo che aveva combattuto sia fisicamente che mentalmente in quelle terre ed era sopravvissuto. Non aveva vinto, era sopravvissuto, c'era una sensibile differenza. Supaku annuì in silenzio, mentre sollevava la mano verso il fermaglio del mantello all'altezza del collo. Uno scatto deciso e quello volò via dalle sue spalle, sollevandosi nel cielo come un uccello che aveva spiccato il volo, roteando per qualche metro prima di infilarsi tra le rocce del canyon.
    Non sono in vena di convenevoli, traditore.
    Neanche io, regolare. Devo però farti i complimenti, ho visto il tuo operato, sai come combattere. disse l'albino incrociando le braccia sul petto che si intravedeva da sotto il kimono.
    Pensi di farmi paura con questo teatrino? Ho ucciso shinobi più pericolosi di te.
    Non rispose a quella provocazione, rimase in silenzio con un piccolo sorriso stampato in faccia.
    L'uomo spostò il peso da un piede all'altro. Si guardò intorno, l'aria più che preoccupata sembrava affranta, stanca. Hai visto cosa ho fatto?
    Ho visto, ho ammirato, ho...compreso.
    Allora sai già che non ne vale la pena...Posso percepirlo dalla tua postura, dal tuo chakra che permana da te, sei pericoloso. Ma... sollevò un dito davanti al viso, l'aria affranta che sembrava di poco sollevarglisi dalle spalle. Come tutti i predatori ti stai chiedendo quale sarà l'esito di questa lotta.
    Supaku annuì, il sorriso che spariva dalle sue labbra così rapidamente come era apparso.
    Sai perché le tigri di montagna raramente si uccidono a vicenda mentre competono per una femmina?
    Evoluzione.
    Esattamente, il novanta per cento degli scontri è deciso nei primi secondi, quando si studiano a vicenda, cercando di misurarsi, comprendere quale dei due sarà vincitore, in questo modo raramente si arriva davvero al sangue, uno dei due si ritira ancora nel pieno delle forze per tentare di irretire una nuova compagna, l'altro ottiene la preda e nessuno si fa realmente male.
    È una questione di sopravvivenza, anche se il più grosso vincesse molto probabilmente uscirebbe dallo scontro gravemente ferito, facile preda per altri maschi. Nessuno vuole morire, nessuno vuole sopravvivere per poi morire ucciso da uno stronzo opportunista.
    Concluse quelle parole il ninja della Foglia spostò il dito sollevato da sè ad un punto imprecisato sugli scaglioni di roccia alle sue spalle.
    Supaku sollevò la testa verso il punto indicato solo per scorgere tre figure sollevarsi da esse.
    Mi stanno seguendo almeno quattro giorni. Aspettano il momento opportuno per raccogliere la mia taglia...e la tua nel caso in cui tu vincessi.
    L'albino fece schioccare la lingua sul palato per il disappunto, questa non ci voleva. Sciacalli.
    Della peggior specie.
    Una risata proruppe dalle sue labbra. Scosse la testa ammantata di bianco, battendosi il palmo della mano sull'occhio coperto dalla benda di cuoio.
    Cazzo ahahah...Mi aspettavo un ninja furbo ma questo...questo è tutto un altro livello, ragazzo. Sei bravo.
    Cammino in queste lande da cinque anni, sono riuscito ad infiltrarmi tra di voi, sono sopravvissuto ad uno scontro tre contro uno, ho ucciso il vostro lacché, quello mandato prima di te...Direi che bastano come prove della mia capacità. disse l'altro facendo spallucce.
    Supaku annuì in segno di rispetto. L'occhio dorato si sollevò di nuovo verso le tre figure acquattate sulle rocce. Valutò la situazione. Tre variabili erano state appena introdotte nell'equazione già di per sè molto sbilanciata. Ripensò a tutto quello che aveva raccolto in quei giorni sul ninja davanti a lui.

    E così eccoci qui, tempo di dare una occhiata a questi cadaveri Disse l'albino nel bel mezzo di una foresta a circa sei kilometri dalla ex Iwagakure. Nella sua testa rimbombava ancora la voce di Hagoromo che non aveva fatto altro che blaterargli ordini come un cane rabbioso. Si chiese per quanto a lungo avrebbe continuato a permettergli di parlargli così. Non molto probabilmente. Negli ultimi tempi sentiva sempre le mani prudergli quando era in presenza dello scienziato. Un istinto primordiale gli stava chiedendo di ucciderlo, di farla finita, di far scattare la tagliola. No, tagliola era un esempio sbagliato, perché Hagoromo non avrebbe potuto difendersi, ma la sua morte avrebbe provocato una esplosiva reazione a catena, imprevedibile e letale. Più simile ad un innesco di una cartabomba a filo, toccavi il filo, ti sembrava che nulla fosse successo e poi "BOM" l'inferno in terra.
    Scosse la testa, era tempo di concentrarsi quello che aveva davanti. Camminò lungo il sentiero che di lì a poco avrebbe portato ad una piccola radura nascosta in una folta foresta, se le indicazioni erano giuste di lì a poco...ecco!
    Il sentiero si aprì nella radura, uno spiazzo erboso quasi magico se non fosse per il fatto che quasi al centro della stessa si ergeva una piccola struttura di roccia sagomata a forma di mulinello di pietra che scivolava verso le profondità del suolo. Un'opera che senza ombra di dubbio un esperto ninja nell'arte della Terra era riuscito a realizzare, non di certo il lavoro dell'uomo era in grado di realizzare ciò.
    La struttura scivolava verso le profondità rivelando dei gradini scavati nella pietra stessa per arrivare a quell che altro non poteva definirsi se non come una botola di roccia scolpita a forma di faccia umana con la bocca spalancata. Due figure incappucciate sostavano intorno all'ingresso di quello che un tempo era stato il covo dell'organizzazione che Hagoromo aveva chiamato con il nome di Terra Vuota. Una di esse la riconobbe subito per via della grossa gobba sulla schiena, e numerose protuberanze che affioravano dal mantello.
    Come va la vita Jirama?
    L'uomo incappucciato non rispose, limitandosi a sollevare uno dei suoi numerosi bracci ed indicare l'ingresso a forma di bocca umana che ora era innaturalmente dilatato, abbastanza per far passare un essere umano.
    Uhmpf, sembra abbastanza claustrofobico laggiù, nessuno ha una torcia, una pila o magari un lumino da prestarmi?
    Cosa hai, paura del buio? muoviti cazzone, il Seguigio ti sta aspettando ai piani di sotto, siamo in codice rosso. Dalla voce riconobbe una delle nuove reclute, come si chiamava? Kallius? Si probabilmente sì, era un nome inventato, ovviamente, alcuni ninja si affiliavano dando false informazioni, nell'illusione di non essere riconosciuti o schedati ma Hagoromo faceva i compiti a casa e nessuno gli sfuggiva, era sicuro per Kallius ci fosse un bel fascicolo nell'ufficio dello scienziato con nome, cognome, data di nascita e persino quanti peli avesse sul culo. Si voltò di scatto per rispondere per le rime al nuovo arrivato, seduto su una delle escrescenze di roccia che dovevano simulare le onde del vortice di terra, ma venne subito zittito da una seconda raffica. C'è un pulsante sulla destra, una luce abbastanza fioca ma funziona, muoviti non mi piace stare vicino ai morti troppo a lungo, stiamo sforando in un territorio non nostro, non voglio stare qui un minuto di più.
    Annuì in silenzio mentre un sorriso affiorava sulle sue labbra. Scivolò nella bocca spalancata un po' esitante, come se da un momento all'altro quella faccia di roccia decidesse di animarsi di nuovo per serrarsi a metà strada nella sua discesa e tranciarlo a metà. Quella si che sarebbe stata una fine ignobile per un ninja del suo calibro. "Non vorrai mica fare la fine di Supaku Handoru? Chi? il Demone del Vento si faceva chiamare, il Ryudan, l'uomo che ha fatto fuori la Kuroichi...No mai sentito. Dai, quello che è morto tranciato a metà da una porta magica...Ahhh sì, il coglione! Ahaha mi fa sempre ridere quando ci ripenso, grande e potente ninja 0, porta 1."
    Scosse la testa, cercando di non dare troppo peso alla cosa e scivolò sui gradini di pietra scura mentre con la mano cercava a tentoni sulla parete l'interruttore. Porca troia quanto cazzo è buio quaggiù! Sibilò cercando di non farsi sentire da Kallius e Jirama.
    alla fine qualcosa fece un *click* sotto le sue dita e del neon cominciò a sfarfallare sopra la sua testa. I gradini non scherzavano, scendevano ripidi già verso le profondità della terra, un passo sbagliato e si sarebbe ritrovato a precipitare per parecchi metri verso il basso. Mentre scendeva però, il suo unico occhio non mancò di notare già i primi segni di quella che si preannunciava come i resti di una furiosa battaglia.
    Sulla destra c'erano tracce di sangue, una mano per essere precisi, qualcuno si era fatto strada verso l'esterno appoggiandosi alle pareti e nel farlo aveva lasciato dei chiari segni dell'essere stato ferito. Quando il Covo aveva saputo che una sua nuova divisione affiliata la Terra Vuota era stata decimata in una notte, aveva subito mandato i suoi uomini sul posto, i suoi uomini migliori. Ad un primo sopralluogo era stato chiaro che l'uomo che aveva decimato l'organizzazione altro non era che uno dei suoi stessi membri. L'organizzazione era piccola ma le sue misure di sicurezza erano il top della gamma, nessun estraneo avrebbe potuto farsi strada all'interno di essa senza conoscere i codici di accesso. No, uno di essi, e di preciso quello che mancava alla conta dei morti, aveva fatto piazza pulita. Arrivò alla fine dei gradini e subito un forte ed acre odore di carne bruciata gli invase le narici.
    La scala si apriva su una grande stanza circolare dal diametro di circa trecento metri, la stanza era una cupola perfetta sui cui bordi si affacciavano quattro aperture che dovevano dare su quattro stanze laterali ma il grosso del massacro era avvenuto lì.
    Al centro della stanza c'erano due persone: Il Segugio, o Tonbo come amava chiamarlo Supaku, visto che il segugio faceva di quel grassone una persona fin troppo figa e Makui. Supaku ebbe un lieve brivido lungo la schiena. Non vedeva il capo ufficiale del Covo da circa sei anni ormai, se era lì voleva dire solo una cosa: qualcosa di grosso bolliva in pentola.
    Tonbo era un ex ninja di Oto, sovrappeso con la guance rotonde ed una bandana calcata sul capo ormai calvo. Ultimamente aveva deciso di farsi crescere pizzetto e baffetti che ora tremolava per la tensione.
    Makui era tutto quello che ci si poteva aspettare da un ninja che ricopriva il ruolo di capo di una delle organizzazioni criminali in ascesa nel Mercato Nero da dieci anni a questa parte. Nonostante fosse sulla sessantina il corpo fasciato da un kimono bianco e nero era così tonico da fare invidia ad un ventenne. Il volto era segnato da numerose cicatrici non ultima quella sopra l'occhio sinistro che rivelava una sclera bianca come il latte, i capelli neri erano legati sulla nuca in una coda stretta e raccolta. Alla vita portava una katana che nessuno gli aveva mai visto usare ma il cui manico consunto raccontava mille battaglie e nient'altro. Quel ninja era un assoluto mistero, nessuno era mai riuscito a sopravvivere ad una battaglia contro di lui e questo aveva portato al crearsi di mille leggende sul suo conto.
    L'uomo si chinò, la katana ancora nel fodero estratta dalla vita che veniva usata quasi a mo' di bastone per appoggiarsi mentre scendeva ad ispezionare il cadavere carbonizzato ai suoi piedi.
    Un disastro, un vero disastro... Lo udì sibilare Supaku.
    L'albino si fermò a pochi metri dai due, nonostante ormai avesse perso da tempo la voglia di vivere, preferiva attendere ancora qualche momento piuttosto che trasformare quella zona già devastata in un secondo campo da combattimento. In tutti quegli anni, aveva perso la paura per qualsiasi membro superiore del Covo, tutti tranne Makui. Il terrore reverenziale che quell'uomo così semplice eppure così letale riusciva ad ispirare continuava ad attanargliarlo. Forse era per quello che era lì.
    Oh! Sei arrivato. disse Makui tirandosi in piedi.
    Signore.
    Dia una occhiata intorno, dimmi cosa ne pensi. Il Segugio qui era il primo sul posto, dobbiamo ringraziare lui per l'analisi preliminare, sono morti da.. quanto?
    Sono non più di dieci ore, signore.
    Esatto esatto, avevamo bisogno di loro per una missione importante, per questo ci siamo accorti quasi subito della loro assenza. Dimmi Supaku, cosa vedi da questo campo di battaglia?
    L'albino si guardò finalmente intorno, cercando di assimilare il più possibile dalla scena che gli si parava davanti.
    Un tempo quella doveva essere stata una specie di sala comune, divisa in quattro zone. Quella vicino alla porta era chiaramente l'ingresso, e non conteneva nulla se non un tappeto ricamato. Alla destra c'erano stati dei divani imbottiti, un tavolino basso da caffé e sulla parete numerosi monitor dal vetro spesso pieni di cavi che scivolavano verso il basso e si infilavano nella roccia del muro. Alla sinistra un grosso tavolo basso, chiaramente da pranzo, dietro di esso c'era una porta che dava su quello che poteva intravedere essere una cucina ed una cambusa, il tavolo era classico stile giapponese, basso privo di sedie ed era appoggiato su un tatami che si allungava per tutta l'estensione fino al tracimare nella quarta ed ultima zona. La quarta zona era chiaramente un luogo di sparring, un tatami da combattimento, numerose pergamene appese alle pareti niente di più niente di meno.
    Questa era come doveva essere la zona, prima che si consumasse il campo di battaglia. Ad i suoi occhi adesso le cose erano molto diverse.
    Il tappeto era bruciato e annerito per quasi tutta la sua interezza, i divani imbottiti erano stati traforati in parecchi punti, come se qualcuno avesse preso un grosso ago acuminato e li avesse passati da parte a parte come se fossero stati burro. Nel pavimento intorno ad essi c'erano ancora le piume dell'imbottitura, sporche di rosso e nero. Sul tavolino da caffé basso che era stato tranciato a metà ed ora era collassato dall'interno verso il pavimento riposava il primo cadavere. Un ninja dai capelli biondi e gli occhi azzurri iniettati di sangue il cui petto era stato scavato da qualcosa di grosso. Supaku si avvicinò al cadavere, scivolando tra le piume che si mossero appena.
    Su mio ordine nessuno ha toccato niente, il Seguigio qui è l'unico insieme a me ad essere entrato.
    Chi ci ha avvisati dell'incidente? chiese l'albino mentre si chinava verso il primo cadavere. Sì decisamente, la cassa toracica era stata compressa da qualcosa di molto potente, ma non più grande di una...mano. Un Taijutsu di alto livello, un colpo preciso letale, improvviso, doveva essere stato il primo a morire. Notò dei lividi sul collo dell'uomo, l'assassino lo aveva preso con violenza per la collottola, sbattuto sul tavolo e finito con un singolo colpo ben piazzato...no! Notò le contusioni intorno alla cassa toracica, le costole o quel che ne rimaneva arano rotte in due punti, uno doveva averle leggermente incrinate, il secondo doveva averle spezzate di netto. Il ninja aveva eseguito due colpi in rapida successione sul petto dell'avversario, il secondo più potente del primo. La vittima non era morta subito però, spruzzi di sangue e saliva colavano dalla bocca, l'uomo aveva provato a respirare ancora qualche volta prima di cedere completamente all'abbraccio della morte. Osservò le mani, il cadavere stringeva ancora tra indice e pollice tre carte da gioco, in un rigor mortis illogico. Stavano giocando a carte a quanto pare.
    Si sollevò e con esso le piume intorno a lui vorticarono nell'aria, il piede urtò contro qualcosa che rotolò sul pavimento. Una bottiglia di saké. Allungò una mano per afferrarla delicatamente. Sporca anch'essa di rosso, sangue ovviamente e..nero? Toccò con l'indice il bordo coperto dalla sostanza e notò che rimaneva appiccicata...pece? Interessante.
    Si voltò tornando sul tappeto bruciato, la scena che si parava nella direzione opposta era anche peggio.
    Quanti uomini facevano parte di questa organizzazione?
    Quattro, tutti ninja esperti, mukenin di livello A e B, addestrati per missioni di alto livello, capaci di uccidere in pochi secondi.
    La sala da pranzo non presentava grossi traumi a differenza dal salotto. Il tavolo era quasi intatto se non fosse per la presenza di grossi solchi sottili sul legno. Appoggiò una mano su di esso, i polpastrelli che scivolavano sul legno levigato in piccole onde. Osservò numerosi truciolo sul tatami. Fuuton. Qualcuno aveva usato un Jutsu di alto livello e alcuni dei colpi o dei flussi avevano viaggiato rasenti ad esso. La persona che doveva averlo fatto era stata seduta a mangiare probabilmente. Si spostò lateralmente per trovare conferma nella sue supposizioni dalla presenza di una ciotola di ramen rovesciata sul pavimento. Dalla posizione in cui era seduto il ninja che stava mangiando doveva aver avuto una perfetta visione del compagno mentre veniva schiantato sul tavolino e trapassato da parte a parte con un singolo pugno. La cosa più strana era la presenza di una sostanza giallastra sulla parete alle spalle si avvicinò per tastare anch'essa con le dita e portarsela alle labbra. Salata, ma rancida, l'odore era muschiato ricordava quello di uno stagno putrescente. Olio e non olio qualsiasi.
    La sostanza era stata schizzata verso il secondo avversario che aveva trovato rifugio sollevando il tavolo da pranzo che era infatti spostato in verticale rispetto al terreno. I segni sul legno erano stati fatti quando era in posizione orizzontale mentre le macchie oleose che lo punteggiavano e che avevano anche colpito la parete erano state eseguite successivamente. Sembrava l'apertura per una mossa successiva, di solito si seguiva un Jutsu Katon ma non era avvenuto, perché? Si sollevò di nuovo guardando nella direzione in cui Makui e Tonbo erano. Esattamente al centro del tatami, davanti ad una seconda porta che doveva dare su quello che sembrava un grosso laboratorio. L'apertura tra le due stanze era però ostruita da roccia, solida e frantumata verso il centro come se...Chiaro. Il ninja aveva appena ucciso uno dei suoi compagni, la prima reazione che doveva aver avuto mentre scansava il Jutsu Fuuton dell'ormai nemico seduto a mangiare era stata di dividere i rimanenti e farli fuori singolarmente il prima possibile. Quindi aveva eretto una parete di roccia a chiudere il passaggio dalla sala principale al laboratorio, probabilente per tagliare fuori dal combattimento il terzo compagno che poi doveva essere riuscito a sfondare la roccia. Questo significava che l'assassino non aveva avuto il tempo materiale di seguire al jutsu dell'olio il katon perché aveva la necessità di chiudere l'altro compagno per non avere le spalle scoperte. Il Jutsu dell'olio doveva essere stato solo un diversivo per prendere tempo.
    Tornò sul tappeto che stava sull'ingresso, notò come l'estremità che dava verso l'interno della sala fosse completamente carbonizzata mentre la parte che dava sulle scale verso l'uscita fosse annerita ma ancora leggermente integra. Il Jutsu Katon doveva essere arrivato dalla direzione opposta alle spalle, ravvicinato abbastanza, ma non c'era stata difesa, quindi...quindi il compagno preso di mira si doveva essere scansato. Il Jutsu doveva aver colpito a vuoto.
    Si guardò intorno, non riusciva a capire come il combattimento si fosse ribaltato. Era chiaro che il cadavere carbonizzato sul tatami appartenesse all'uomo che aveva utilizzato il Fuuton ma ancora non riusciva a capire come aveva fatto l'avversario ad invetire la propria posizione con quella dell'ex compagno ormai trasformatosi in nemico mortale.
    Si avvicinò meglio al cadavere. Al suo approssimarsi Tonbo fece un involontario passo indietro che suscitò un ghigno sulla faccia dell'albino. Ancora lo temeva, bene, non c'era spazio per amicizie in quelle Terre, che i suoi colleghi e collaboratori avessero paura di lui, della sua imprevedibilità, della capacità di farli fuori con un colpo solo. Tutto questo sarebbe stato un discorso molto bello da farsi nella propria testa, magari condito da una risata malvagia interiore alla fine di quel "preferisco essere temuto che amato" soliloquio mentale...il problema era che Makui era lì e ogni velleità di fingersi il cattivo del giorno con lui nella stanza volavano fuori dalla finestra. Leggende volevano che fosse riuscito a fare fuori una intera organizzazione di Mukenin di livello A soltanto usando una spazzola per capelli e del filo interdentale. Non voleva neanche cominciare a sapere in che modo si potesse uccidere una persona con quegli oggetti, un brivido percorse l'albino lungo la schiena.
    Si acquattò vicino al cadavere, annusò inspirando profondamente. Nessuna traccia d'olio, almeno non dell'olio che cercava lui. L'odore caratteristico che cercava lui rimaneva addosso persino ad un corpo cotto a puntino come quello. Quindi non aveva dato fuori all'olio, né era riuscito a prenderlo. Fu a quel punto che la voglia di giocare a fare il detective si spense nel petto del traditore della sabbia.
    Tutto questo è molto bello, ma non abbiamo dei dati sull'assassino dei propri compagni? Inutile stare a dedurre che possiede il katon, è esperto nei Taijutsu e probabilmente a qualche altro asso nella manica quando possiamo andare a leggere il dossier che sono sicuro Hagoromo avrà accuratamente compilato su questo stronzo.
    È questo il problema. I dati che abbiamo non tornano.
    Supaku lo guardò dal basso verso l'alto, sollevando un sopracciglio candido con scetticismo.
    Cosa vorresti dire?
    Tonbo gli porse un fascicolo abbastanza scarno, in una cartellina arancione da cui spuntavano ad occhio e croce massimo sei fogli. Lui glielo strappò di mano irritato aprendolo proprio sul petto carbonizzato del ninja sotto di lui. Non ti dispiace vero? No, non credo. Aprì la cartellina, ci aveva visto giusto, nella cartellina c'erano quattro fogli, uno per ogni membro della organizzazione.
    Allora, il biondo laggiù si chiamava Hiro Nakamura, esperto in ricognizione, conoscenza di Tecniche di lettura della mente, controllo mentale, addestramento nelle tecniche segrete del Clan...Nara, ah ora capisco perché lo ha fatto fuori per primo, non un ninja adatto al corpo a corpo, ma una vera rogna se lasciato in vita...Poi qui c'è soltanto un ninja con il Fuuton quindi immagino sia mister Tronchetto affumicato qui sotto, Kaizen Lee, appunto, elementi fuuton, raiton e doton, esperto nelle tecniche di infiltrazione, spionaggio ed esplosivi quindi...infatti Bakuton, possedeva l'Hiraishin? Cazzo sembra di guardare ad un clone...E...ecco come è morto! Disse sollevando il fascicolo e camminando spedito nella direzione opposta al cadavere, verso il muro, se i suoi calcoli erano giusti...esatto! Per terra, dietro al divano c'era un kunai. Era macchiato di sangue, sporco di olio ed aveva uno strano kanji sulla lama: l'arma del delitto. Kaizen doveva essersi invertito con l'arma e il suo avversario, avendo già visto il truccheto, doveva aver anticipato i giochi ed averlo arrostito ben bene all'arrivo. Una vera sfiga.
    Tornò indietro avvicinandosi al duo che lo aspettava pazientemente.
    Quindi non ci rimane che Jimura e...Paulo Hozuki? Ditemi che è uno scherzo...Chi cazzo chiama il proprio figliolo Paulo?
    Se lo è scelto...Il nome originario non gli piaceva.
    ah, beh, contento lui. Quindi dove è il cadavere di Paulito?
    Tonbo indicò con il pollice la breccia nella parete. Supaku non se lo fece ripetere due volte e varcò il buco creato in quella che non doveva essere altri che una parete di roccia doton. Il suo sandalo affondò nell'acqua fino alla caliglia con uno *splosh* sonoro.
    AH! disse finendo per entrare e osservare quello che un tempo doveva essre stato un laboratorio chimico ma che ora sembrava più una piccola piscinetta. Nell'acqua galleggiavano pezzi di tavoli di legno, armadi sfasciati, becchi bunzer e altre provette urtavano contro i suoi piedi sul fondale. Supaku si guardò intorno per osservare meglio e notò buchi creati nelle pareti, graffi, perforazioni.
    Cazzo, Paulo avrà anche un nome cretino ma ha dato del filo da torcere al nostro uomo. Vedo almeno tre Ninjutsu di alto livello capaci di fare queste perforazioni nella roccia così spessa, Suiton per giunta. Un fuoriclasse.
    Esattamente, l'Hozuki era il pezzo forte, infiltrazione, assalto, guerriglia, assassino di professione. Aveva svolto i lavori migliori per noi, forse lo hai conosciuto con un altro nome nel Covo: l'Anguilla.
    Supaku fischiò di nuovo. Il Covo aveva l'abitudine di dare ai suoi membri più importanti nomi di animali, spesso non erano bei nomi, ma di solito incarnavano perfettamente le caratteristiche più di spicco del ninja. Come il Segugio lì fuori: fedele fino alla morte ma il miglior ninja in circolazione quando si trattava di rintracciare qualcuno o scovare un bersaglio nel bel mezzo della festa del solistizio d'estate. Tra naso, udito e jutsu sensoriali, era un fottuto cane da tartufo. L'Anguilla non era da meno, era forse nella top tre dei sicari su commissione, letale, silenzioso, inafferrabile. Adorava annegare i suoi avversari nel suo stesso corpo dicevano in molti. Lui non aveva mai avuto il piacere di incontrarlo. Di solito i sicari del Covo non si incontravano mai, ognuno di loro si allenava di nascosto, nel terrore di rivelare le proprie tecniche all'altro. L'unico motivo per cui incontravi un collega era solo perché uno dei due era stato scelto dal Covo per ricevere la "in pensione anticipata" che di solito consisteva nel finire a guardare gli alberi dalla parte sbagliata. Supaku era recentemente salito nella top dieci dei sicari migliori del Covo, così gli era stato detto, immaginava che con l'Anguilla morta forse avrebbe avuto aspirazioni per una top cinque? Il che era strano considerato che lui era un Mukenin di livello S e l'Anguilla di livello A, ma a quanto pare doveva avere qualche combinazione di Jutsu che lo rendeva molto più letale nell'eliminazione di bersagli. Ormai era morto, non avrebbe mai più potuto saperlo. Un vero peccato, gli sarebbe piaciuto misurarsi con lui.
    Non vedo il nostro uom... Inciampò in qualcosa di duro. Abbassò lo sguardo per scorgere una sagoma umana deforme, incastonata nella pietra.
    Il Jutsu principale e segreto dell'Anguilla era quello di poter assorbire il Chakra della vittima a distanza...bastava che questa fosse a contatto con l'acqua e il gioco per lei era fatto....
    Capisco... Si abbassò per infilare la mano nell'acqua, le dita scivolarono sulla superficie dura e innaturalmente liscia. Estrasse la mano per portarsela alla bocca, l'acqua come sospettava era dolce, una lievissima nota salata, tipica dei ninja che potevano fondersi a contatto con l'acqua, inavvertibile quasi se non si sapeva cosa cercare. Lo scontro doveva essere andato avanti qualche minuto, fino a quando l'Anguilla non doveva essersi stancata ed aveva sfoderato il proprio asso nella manica. Affondò di nuovo la mano nell'acqua e scoprì che la sagoma di pietra si muoveva, a quanto pare il corpo era stato pietrificato e poi fatto a pezzi. Sollevò quella che doveva essere la testa, era deformata, gli occhi larghi, la bocca grassa con le labbra in rilievo, le guance tese fino all'inverosimile.
    Interessante... disse lasciando cadere di nuovo il frammento di testa nell'acqua con uno "splof" sordo. Penso di aver visto abbastanza, torniamo di là.
    Si avvicinò al tavolo in precedenza utilizzato come scudo improvvisato durante il combattimento mortale e lo riassestò per potercisi tornare ad appoggiare il fasciolo. A quel punto si sedette sul tatami per finire di osservare i dati raccolti dagli informatori del Covo. A quel punto aprì la pagina che recava scritto il nome Jimura Kando, e cominciò ad osservarne i dati.
    Subito qualcosa balzò all'occhio: i datti che erano stati forniti di Jimura non corrispondevano affatto a quello che si aspettava.
    Siete stati fregati bene vedo.
    Vedo che hai capito, ancora non capisco come sia stato possibile. I nostri informatori sono i migliori delle Terre di Nessuno, eppure questto Jimura è riuscito a fregarli tutti. Stiamo parlando di un maniaco a livelli da perfezionista.
    Supaku sollevò il foglio che recava i dati "letali" del soggetto, di solito includevano cose come gli elementi, i jutsu più di rilievo, le evocazioni tutto quello che poteva rendere un ninja letale in combattimento e che era necessario sapere per affrontarlo con una punta di vantaggio.
    Jimura Kando, ninja di supporto ed infiltrazione, esperto di Jutsu Medici, elementi: doton e suiton, evocazione: rospi. Sbattè il foglio sul tavolo, passando ai dati dei "dettagli personali" che ricomprendevano tutto quello che potevano aver raccolto sulla vita personale del soggetto. Traditore di Konoha, apparteneva alla divisione dei Chuunin che prestavano servizio presso la polizia del Villaggio...Ha tradito da Sp.Jounin poco dopo la promozione, motivazioni: vendetta personale. Qui c'è qualcosa che non torna, più di una.
    Il soggetto è chiaramente in possesso del Katon e della Modalità Eremitica dei Rospi. disse Makui laconico. La faccia non tradiva nessuna emozione ma gli occhi, gli occhi erano fuoco vivo.
    Chiaramente, il Katon lo ha tenuto nascosto, anche la modalità eremitica, mi chiedo chi gli abbia insegnato in queste terre l'arte medica o viceversa...No, non credo sia possibile il viceversa, l'uso intensivo di Jutsu Katon fa presagire un ninja più che capace nell'arte. Per truffare così i nostri informatori...come cazzo ha fatto...cioè è stato sotto copertura per cinque anni? Cinque anni ad addestrarsi in segreto nelle arti eremitiche, e per cosa poi? Non vedo moti...Aspetta un attimo, quale è la missione che i nostri quattro dovevano compiere di qui a qualche giorno?
    Makui lo fissò di rimando, la bocca serrata in una linea, non rispose. Il Segugio lì dietro si torceva le mani, chiaramente a disagio.
    Allora? disse l'albino sostenendo lo sguardo con il più forte del Covo ma tremando leggermente dentro di sé.
    Sono informazioni riservate, ti basti solo sapere che grazie a questo giochetto una operazione che ha richiesto un anno di preparazione è stata mandata indietro di almeno sei mesi oltre a questo ci sono una miriade di informazioni che Jimura ha raccolto su di noi. Va fermato, fatto fuori e la sua testa appesa nella Piazza dei Traditori come monito.
    La Piazza dei Traditori, era un nome folcloristico che usavano i mukenin per indicare la piazza centra le di Iwa dove, recentemente, erano soliti appendere i ninja regolari infiltrati o i mukenin che favevano il doppio gioco e venivano beccati. Recentemente c'era stata una impennata di traditori poco affidabili e la esposizione dei corpi era stata una trovata di uno dei capi del Mercato per dare un segnale forte alle varie organizzazioni. Aveva sortito i suoi effetti però, molti regolari sotto copertura erano stati trovati ed appesi, molti traditori mercenari pure, nel caos era passato un po' di ordine era questo aveva rinsaldato i rapporti di fiducia tra le varie organizzazioni. Questo però poteva dire solo due cose: o i doppiogiochisti erano diminuiti oppure si erano semplicemente fatti più furbi.
    Supaku rifletté sul poco che gli era stato detto, era chiaro che se l'operazione aveva richiesto così tanto, la semplice presenza di shinobi in possesso di abilità innate, elementi e specializzazioni chiave era essenziale per la buona riuscita. Anche solo essere riusciti ad avere l'Anguilla ed un ninja possessore dell'Hiraishin in una stessa squadra era incredibile, pochissimi arrivavano a maneggiare una simile tecnica, men che meno ninja non assassini con cui un sicario come l'Anguilla potesse accettare di collaborare per tanti anni.
    Tu sei qui per fare il lavoro che sei chiamato a svolgere.
    Ma perché mi avete fatto venire qui? Potevatte mandarmi un riassunto dettagliato e non farmi perdere tempo ad esplorare la stanza.
    Makui strinse di nuovo le labbra, aveva scarsa tolleranza per le domande stupide.
    Volevo che tu vedessi con chi avevi a che fare, con i tuoi occhi. Scriverti: il soggetto è molto pericoloso ed intelligente non avrebbe reso la stessa cosa. Non la ha resa con il primo che abbiamo mandato.
    Cosa?! Ne avete già mandato uno? Supaku si sollevò in piedi, quasi stupito.
    Non avevamo tempo da perdere, appena il Segugio ha trovato i corpi ha mobilitato il primo mercenario disponibile, trasferendo tutte le informazioni ricevute, lui si è mosso subito ma non ha tenuto conto dell'intelligenza del suo avversario, seppur fosse stato avvisato, avrebbe dovuto fare rapporto mezz'ora fa. Nessuna notizia è giunta, conoscendo il soggetto è già morto per noi. Quindi ora rigiriamo la commissione da lui a te, un nostro membro, sempre meglio farsele da sé le cose. Sei l'unico ninja che siamo sicuri potrà portare a termine il lavoro ma non dobbiamo più sbagliare. Il primo lo avrà almeno rallentato nella sua fuga, dalle sue ultime informazioni era in corsa per Yamamichi, una volta superato il confine siamo certi che avrà compagni ad attendenderlo, vai e portami la sua testa.
    Supaku si sollevò in piedi, spazzolandosi i pantaloni ed il retro del kimono con le mani. Non disse nient'altro, fissò dritto il Capo del Covo negli occhi e si incamminò verso le scale in un silenzio che valeva più di mille parole.


    Una cosa non mi è chiara. Lo shinobi davanti a lui era fermo, il vento che sbatteva il mantello nero contro le sue caviglie. Perché dopo cinque anni hai deciso che era venuto il momento di fare fuori i tuoi compagni e tornare a casa? Era forse l'unico pezzo di un puzzle molto complesso e fin troppo complicato che stava cercando di rimettere insieme da quando si era imbarcato nella ricerca del ninja di Konoha.
    L'uomo fece una smorfia scuotendo la testa e sputando di lato. Senza rispondergli affondò una mano in una tasca e tirò fuori una piccola bottiglia di latta, svitò il tappo di mettallo e tirò su un lungo sorso. Richiuse con decisione la bottiglia, riponendola dove era venuta. Lui aveva atteso in silenzio, si sentiva che avrebbe parlato se gli avesse lasciato il giusto spazio.
    Kando si spostò i capelli dalla fronte con un gesto della mano. Un movimento mirato che non puntava a rivelare la stempiatura ma solo a rimuovere qualche ciuffo dagli occhi. Era così delicato che sembrava quasi incongruo su un uomo della sua stazza. La mano rimase vicina alla tempia destra, l'indice ed il medio spinsero contro la pelle, tirando leggermente l'angolo dell'occhio.
    Non ti hanno detto quale fosse la missione vero? No certo che no. Non aveva neanche atteso che rispondesse, era partito, le parole che uscivano dalle sue labbra come un fiume in piena. Era l'ennesima ingerenza di quegli stronzi nelle vite di persone normali. Ti verrebbe da pensare che i Traditori membri di una delle Organizzazioni del Mercato Nero più potenti di Iwa stessero preparando un assalto ad uno dei cinque villaggi o una missione di alto profilo, rubare la katana di Ryu il drago, infiltrarsi a Konoha e rubare le cellule di Hashirama conservate in segreto, oppure ancora la Giara del mitico Kazekage Jinchuuriki del Monocoda...ed invece no. Le nostre missioni erano un lento veleno che corrompeva il substrato burocratico dei Villaggi: ricatti, estorsioni, uccisioni per evitare fughe di notizie e per ultima questa...Assassinio del figlio del Daimyo di Kumo, doveva sembrare un incidente, persino gli ANBU del villaggio non avrebbero dovuto sospettare niente...Un bambino.
    disse lapidario mentre con un gesto secco colpiva una pietra con un calcio. Questo Daimyo era un osso duro. Si rifiutava di cedere ai ricatti, alle estorsioni, persino cercare di corromperlo era stato inutile. Così il Covo ha pensato di erodergli la mente. Prima ci ha mandato a disturbargli il sonno, poi a far fallire la sua azienda principale che si muoveva sul mare, affondandone le navi con le merci ed ora...uccidergli l'unico figlio rimastogli. il Covo sapeva che a furia di insistere l'uomo si sarebbe spezzato, la mente compromessa, avrebbe o ceduto alla corruzione o abbandonato il titolo per un successore più...accondiscendente. Beh ho detto basta. disse infilandosi le mani nelle tasche.
    Io i bambini non li uccido. Di tutta questa merda ne ho avuto abbastanza. Supaku annuì senza dire una parola. Aveva sempre negato anche lui l'assassinio di minori e donne, a meno che non fossero ninja, ma anche tali era sempre molto difficile per lui dalla morte di Lei uccidere le Kunoichi. Il Covo lo sapeva e lo rispettava a quanto pare, ma qualcuno c'era sempre che si offriva. Immaginò che l'Anguilla non si facesse tutti questi problemi ma a quanto pare il suo collega sì. Ora che lo vedeva meglio poteva scorgere delle profonde occhiaie sul viso del Konohaniano, la mancanza di sonno e l'alcol dovevano aver spinto anche lui al limite, proprio come il Daimyo che dovevano rimuovere. Stentava a potersi immedesimare in una persona del genere, un regolare ancora fermamente convinto di fare del bene che aveva deciso di andare sotto copertura ed assistere al peggio del peggio, senza poter fare molto per fermare i crimini indicibili che si erano consumati davanti ai suoi occhi.
    Quell'uomo non era semplicemente fatto per infiltrarsi, però lo aveva fatto comunque, con il senno di poi era stata una pessima scelta. Eppure sospettava che molti fossero addestrati intensamente per andare sotto questo stress psicologico ad alta pressione. Una parte di lui però sospettava che in pochi davvero fossero messi seriamente alla prova, infiltrarsi nelle terre di nessuno richiedeva coraggio, prima di tutto, fermezza e la forza sufficiente per non essere fatti fuori. Le chance di sopravvivere erano molto basse, anche per un vero traditore, figurarsi per uno che si nascondeva sotto mentite spoglie. Essere scoperto poteva esser la fine da un momento all'altro e forse la morte era anche la scelta più facile per quelli come lui. Ad attenderti nel caso in cui la copertura fosse saltata c'erano infinite torture per farsi rivelare tutte le informazioni preziose che il Villaggio aveva divulgato. Era quasi del tutto sicuro che ad essere mandati in missione fossero solo ninja di cui ci si poteva permettere di perdere le tracce, non i migliori quindi, solo i sacrificabili. Anzi, spesso e volentieri quelli scoperti avevano quasi nessuna informazione vitale sul villaggio, questo significava che non erano mai arrivati ad un punto tale da ricoprire cariche importanti, e quindi non erano mai arrivati ad esser le punte di diamente del villaggio.
    Potrei dirti che ti comprendo, che hai la mia simpatia, ma immagino non te ne fotta un cazzo.
    Esattamentte, tu sei solo un altro ostacolo tra me e un bagno caldo...e la soddisfazione di mandare l'Hokage a farsi fottere dopo cinque anni passati a mangiare merda *burp* le parole dell'uomo finiro cancellate da un piccolo rutto. Kando si batté il petto con il pugno come a mandare giù qualcosa che si era incastrato all'altezza dello sterno. Un gesto inutile ma che molti alcolizzati facevano. Il riflusso era forse la peggiore delle maledizioni per quelli come loro, abituati ad annegare la memoria.
    Allora? Cosa hai deciso? Morte per mano mia, vittoria e morte per mano loro o...mi lasci andare? C'era una lieve inflessione, quasi speranzosa nelle ultime parole; sotto sotto ci sperava, era chiaramente stanco di combattere.
    Supaku spostò leggermente il piede destro alle sue spalle mentre la mano sinistra andava alla tasca da coscia. Il manico del kunai shunsui era leggermente fuori dalla tasca, l'anello che veniva sfiorato dall'indice. Il ninja di Konoha sospirò mettendosi anch'esso in posizione da combattimento mentre le sue iridi cambiavano leggermente colore assumendo una sfumatura dorata. Intorno agli occhi la pelle assumette un colore rosso mentre le pupille diventavano oblunghe. L'albino sapeva che per accumulare Chakra Naturale gli eremiti dei rospi dovevano meditare immobili per molti secondi prima di poter entrare in azione, a quanto pare il ninja aveva cominciato ad accumularlo a metà della loro conversazione o forse aveva nascosto un kage bunshin da qualche parte, dove quello avrebbe potuto vedere lo scontro in tutta sicurezza? Non sapeva dirlo.
    Sai, è una vita che sogno un combattimento del genere... Disse Supaku a sua volta mentre richiamava il Chakra Naturale nel proprio corpo grazie all'addestramento svolto nella Grotta del Drago. Vampate di Chakra verde scuro lo avvolsero mentre il suo unico occhio si allungava nella pupilla come quello di un serpente e la pelle si ricopriva di leggere scaglie verdastre. La fronte cominciò a muoversi qualcosa, facendo fuoriuscire due corna a simboleggiare che la trasformazione era completa. Molti eremiti delle serpi avevano un corno solo al centro, almeno i più evoluti, lui aveva una sua forma speciale, forse dovuta all'affinità che aveva con l'animale mitologico da cui aveva preso il nome: il drago.
    Eremita contro Eremita vedo...
    Uno scontro vero, tra maestri dell'arte. Mi è sempre stato sottratto, sebbene un mio caro amico lo avesse, si è sempre dimostrato incapace di rendere il nostro scontro...epico. Magari tu potrai essermi degno. Un sorriso baluginò sulla sua faccia, rivelando canini appuntiti.
    Sennin Moodo - Modalità Eremitica
    GSu4
    Livello: C
    Tipo: Senjutsu
    Tecnica con cui si accumula Energia Naturale nel proprio corpo ottenendo così maggiori capacità fisico motorie ed un aumento del Chakra. Una volta attivata l'eremita assumerà tratti fisici simili a quelli di un rospo, un bonus fisico-motorio di un grado e un surplus di Chakra ottenibile massimo due volte per incontro. Il surplus non può eccedere il massimale di Chakra Bonus conferito dalla modalità stessa e può essere utilizzato mentre la Modalità è attiva, se non utilizzato tutto, tornerà disponibile al riattivarsi della Modalità Eremitica. Inoltre per tutta la sua durata, l'Eremita sarà in grado di percepire ogni singola entità di Chakra, nel raggio di 500 metri, senza neppure concentrarsi e di riconoscerne il Chakra se lo ha già percepito. Egli non potrà distinguere Cloni fisici dagli originali, ma può essere utile contro Tecniche di trasformazione come la Henge no Jutsu. Non è possibile percepire la direzione, la quantità e la distanza del Chakra individuato. Se si vede il soggetto in questione però, sarà possibile associare al medesimo il Chakra percepito. È possibile conoscere l'esatta posizione del bersaglio attraverso un contatto diretto fra il suo Chakra e quello dell'Eremita. La Tecnica richiede tre Turni di concentrazione dove il ninja deve rimanere immobile e con gli occhi chiusi mentre raccoglie l'energia naturale.
    [Chakra Surplus: Chuunin: 20; Sp.Jounin: 30; ANBU: 40; Jounin 50]
    Evocando Fukusaku & Shima sarà possibile raddoppiare il proprio surplus di chakra.
    La Tecnica dura cinque Turni, con Fukasaku & Shima durerà dieci.

    Consumo: N/A

    Kawazu Kumite - Stile del Rospo
    GSiq
    Livello: C
    Tipo: Senjutsu
    Dopo numerosi allenamenti, l'eremita sarà capace d'utilizzare l'energia naturale assimilata per aumentare le proprie capacità nel Taijutsu. Durante l'utilizzo di questo stile di combattimento si avranno le proprie capacità fisico-motorie aumentate di un grado. In più la forza dello Shinobi potrà anche salire vertiginosamente, se si impiega un ulteriore apporto di Chakra, tale da aumentare i danni di qualsiasi Taijutsu, massimo di livello A, sferrato di un intero grado e renderlo capace di sollevare Evocazioni fino alla Taglia Leggendaria, l'apporto di Chakra dovrà esser pagato per ogni azione compiuta. Il vero punto di forza del Kawazu Kumite è però l'aura, invisibile ad occhio nudo, che circonderà il corpo dell'utilizzatore per una ampiezza di quindici centimetri (trenta centimetri di ampiezza massima nel caso di un pugno o di un calcio) e incrementerà la portata dei colpi in corpo a corpo, rendendo molto difficile scansare i colpi. Se si verrà colpiti soltanto dall'aura e non dal Taijutsu in sé e per sé, si subirà una ferita da impatto di mezzo grado inferiore al danno del Taijutsu utilizzato, nel caso in cui si tratti di un pugno normale si riceverà una ferita di medio-lieve entità; eventuali modificatori al danno dovranno essere considerati nel danno complessivo dell'aura.
    Necessaria la Modalità Eremitica Attiva, è possibile utilizzare soltanto Taijutsu e Ninjutsu portati in corpo a corpo finché questa tecnica è attiva.
    Consumo: 4 (A Turno) (+15 Per Azione)

    Sennin Moodo - Modalità Eremitica
    nSp6
    Livello: C
    Tipo: Senjutsu
    Al grado ANBU lo Shinobi avrà imparato a manipolare il Chakra naturale a livelli ben superiori a quelli precedenti. La Modalità Eremitica lo cambierà al punto da circondarlo con un'aura di Chakra verde-azzurra, sulla fronte crescerà un solo corno e i capelli avvamperanno di un bianco brillante; inoltre il Chakra si plasmerà nella forma di tre serpenti lunghi tre metri composti di puro Chakra intorno all'utilizzatore. Le serpi potranno fungere da veri e propri arti composti di Chakra, capaci di afferrare e contenere al loro interno oggetti od Armi e lanciarle come se fossero i normali arti del Ninja. La modalità una volta attivata donerà allo Shinobi un bonus fisico-motorio di un grado e un surplus di Chakra da utilizzare durante la stessa e che andrà disperso nel momento in cui verrà interrotta. Inoltre per tutta la sua durata, l'Eremita sarà in grado di percepire ogni singola entità di Chakra, nel raggio di 500 metri, senza neppure concentrarsi e di riconoscerne il Chakra se lo ha già percepito. Egli non potrà distinguere Cloni fisici dagli originali, ma può essere utile contro Tecniche di trasformazione come la Henge no Jutsu. Non è possibile percepire la direzione, la quantità e la distanza del Chakra individuato. Se si vede il soggetto in questione però, sarà possibile associare al medesimo il Chakra percepito. È possibile conoscere l'esatta posizione del bersaglio attraverso un contatto diretto fra il suo Chakra e quello dell'Eremita. La Tecnica ha una durata di cinque Turni, il surplus di Chakra sarà ottenibile soltanto due volte per incontro.
    [Chakra Surplus: ANBU: 40; Jounin 50]
    Necessari due Turni di riposo prima di poterla riutilizzare.
    Consumo: N/A


    Atterrò sul tetto piatto di un edificio ai bordi della città. L'aria era umida, segnale che di lì a poche ore avrebbe cominciato a piovere. L'ombra sopra la sua testa si sollevò nel cielo, cominciando a diventare un puntino lontano. L'aquila da lui evocata era tornata nel cielo, sotto le sue istruzioni. Un tempo le aveva detto il suo nome, ma a lui ormai importava poco dei nomi degli animali. I volatili sopratutto erano raramente evocati da lui per i ricordi che gli riportavano alla mente, ricordi di un ninja più giovane, più grintoso. Un ninja che ancora non aveva perso tutto.
    Serrò la mascella e cercò di non indugiare i quei pensieri che nulla portavano di buono se non un forte senso di malinconia nel cuore. Lo shinobi davanti a lui era vestito di verde scuro, aveva soprabito dello stesso colore e segni rossi sulle guance che ricordavano delle linee quasi geometriche. Ormai i ninja erano sempre più strani. Tatuaggi, piercing, pitture di guerra, abiti forniti di borchie o semplicemente dai tagli più stravaganti. Sembravano in cerca di una identità quasi in maniera spasmodica, sopratutto i più giovani. Non capivano che così facendo rendevano sé stessi un bersaglio in quelle terre. Non bastava avere l'abito appariscente o la faccia cattiva per essere ritenuto davvero temibile. Dovevi mostrarlo con tutto te stesso. Era questo quello che non capivano i giovani, erano il tuo modo di muoverti, di parlare, lo sguardo che ricambiavi con gli altri che facevano capire ai veri shinobi se davanti avevi una tigre o una pecora.
    Dove è? chiese senza tante cerimonie.
    Il ninja annuì senza rispondergli per poi girarsi e proseguire giù per una scaletta d'emergenza che era stata inchiodata sul lato dell'edificio. L'albino lo seguì, la mano destra coperta dalle ampie maniche del kimono teneva tra le dita un kunai shunsui. Fidarsi era bene ma non fidarsi era meglio.
    L'uomo scese le scale di ferro arrugginito portandolo sul retro dell'edificio che dava su una viuzza stretta da le case. Si mossero per qualche minuto, passando da un vicolo all'altro per poi arrivare nei pressi di un grosso canale.
    Abbiamo trovato il cadavere poche ore fa. Il boss è stato subito avvertito ma non c'è stato molto da fare. Il nostro uomo è morto nell'arco di pochi secondi. Il ragazzo davanti a lui finalmente aveva parlato. La mano si sollevò dal mantello scuro indicando un punto nel canale. Là in mezzo a quella conca scavata nel cemento c'erano altri quattro shinobi, disposti ai quattro angoli. Il ragazzo balzò oltre la balaustra scivolando lungo la parete liscia e arcuata del canale. Supaku lo seguì, il kunai dentro la manica che veniva riavvicinato alla doppia tasca per tornare ad essere rinfoderato. Scivolò lungo il cemento liscio e ricoperto da una sostanza probabilmente bituminosa come un esperto, la mano sinistra che passava sopra la superficie, i polpastrelli che sentivano la pietra sfregare contro di essi. Due passi in avanti ed era al centro del canale, si avvicinò al gruppo di quattro uomini. Nessuno mosse un muscolo, Supaku intradive lo sguardo di quello a lui più vicino, lo riconobbe come un ninja che aveva già visto nella grande mensa del Covo, quello ricambiò lo sguardo abbassando il capo lentamente.
    La figura al centro del cerchio era completamente trasfigurata. Un corpo annerito dalle fiamme, la pelle accartocciata dalle ustioni, le vesti a brandelli. Supaku si chinò sul cadavere inspirando a pieni polmoni, l'aria di carne bruciata gli arricciò il naso per un secondo ma ormai era abituato a vedere cose peggiori e un po' di carne umana bruciata non sembrò fargli molta differenza.
    Ancora Katon, al nostro uomo piace dare fuoco alle sue vittime. disse mentre il kunai fuoriusciva di nuovo dalla tasca da coscia e ne usava la punta affilata per smuovere parti delle vesti dal corpo. L'uomo davanti a lui, o quello che ne rimaneva era sulla trentina, sulla faccia c'erano i residui di peli neri ed ispidi, una barba lunga doveva aver avuto. Possente nel fisico, Supaku non mancò di notare sotto il ginocchio destro una depressione, di sicuro non dovuta dalle fiamme. Il ninja noto come Kando Jimura doveva avergli dato un bel colpo, finendo per comprometterne la velocità di movimento, poi doveva averlo finito con il suo Katon. Si sollevò in piedi.
    L'area intorno al cadavere era identica alla stessa area che aveva visto sul tatami quando aveva osservato il cadavere del ninja del vento che sembrava averlo imitato in tutto. Dodici metri di raggio nero come la pece. Quel Jutsu doveva bruciare come il demonio ed aveva una portata impressionante. Una volta che il nemico era fermo, o incapacitato, non c'era molto altro da fare. Si chiese se il suo kunai lanciato dal centro di quell'area sarebbe riuscito ad uscirvi prima di essere carbonizzato. Probabilmente no.
    Si guardò intorno. Era chiaro che avevano combattuto nel canale. Altre tracce si mostravano sulla superficie liscia del cemento. Quella costruzioni artificiale era recente, aveva sostituito il fiume originario e partiva da diga artificiale per poi incanalare dentro Yamamichi l'acqua necessaria per lo smaltimento dei rifiuti. Al momento era stata chiusa, per manutenzione, era durata soltanto tre anni. In quelle terre gran parte delle costruzioni erano fatte con materiali di bassa qualità, e la corruzioni era dilagante. C'era da stupirsi che fosse durata così tanto.
    Tornò sui propri passi, percorrendo il canale verso l'uscita della città o meglio l'ingresso della città di Yamamichi se si veniva da Iwa. Presto i primi segni di combattimento cominciarono a farsi vedere. Crateri sul cemeto liscio lasciati probabilmente da Taijutsu. Annerimenti dovuti a Jutsu Katon, scanalature e fori dovuti a qualche Jutsu di perforazione. Il cemento in alcuni punti si era sollevato a formare escrescenze e pareti. Lo scontro doveva essere durato abbastanza e Supaku continuò a muoversi fino a quando non arrivò ad una grata di ferro, là dove il canale scompariva nelle profondità della terra. I suoi piedi si fermarono davanti a qualcosa di molto strano. Si abbassò sulle ginocchi osservandolo da vicino. Era un piccolo cadaverino, rattrappito, di un rospo dal colore vede scuro. La cosa particolare era come era morto. Sotto di lui era aperta una piccola pozzetta di sangue, sopra sul dorso, si poteva vedere un taglio netto. Una katana doveva averlo trapassato da parte a parte. Sollevò l'animale tra le mani portandolo vicino al cadaver dell'uomo e appoggiandolo vicino. A quel punto cominciò a perlustrare meglio la zona fino a quando non trovò quello che cercava. Infilato in un fodero sulla schiena del ninja del Covo c'era un tanto. Estrasse l'arma con decisione, strappandola dal fodero annerito e pieno di bolle dovute al calore estremo a cui era stato sottoposto, la lama era ancora intatta seppure si poteva vedere dai segni sull'acciaio che molto probabilmente non avrebbe resistito ai colpi di altre armi come un tempo. Non gli interessava ovviamente, quello che voleva vedere era solo se la punta dell'arma entrava all'interno della ferita sulla schiena del rospo. Così era. Interessante.
    Di che Villaggio era, originariamente, il ninja mandato a recuperare Kando?
    Kirigakure signore.
    Quindi aveva la conoscenza della muon di sicuro, questo gli avrebbe permesso di notare la presenza del rospo. Forse conosceva già bene le tecniche della modalità eremitica per sapere che il rospo poteva esser una minaccia od un diversivo e lo ha fatto subito fuori.
    Ci sono stati altri avvistamenti?
    Sì, signore, le persone che hanno assistito al combattimento a causa dei rumori dicono di aver visto il ninja darsi alla fuga dentro il villaggio. Supaku annuì, era come gli era stato detto, Kando stava arrivando a Yamamichi ed il ninja del Covo lo aveva trovato e combattuto nel canale prima che potesse entrare nella città e mimetizzarsi nella folla. Seppure per poco tempo visto quanto era pericoloso stare in mezzo alla gente sapendo di essere ricercato dal Covo. Doveva fermarsi per fare rifornimento sicuramente. Ora però stava a lui stanarlo.
    Si sollevò di nuovo in piedi lasciando cadere il rospo ed il tanto al suolo. penso di aver visto tutto qui, portate via il cadavere e rimuovete ogni traccia. Gli uomini annuirono e cominciarono a darsi da fare. Lui si allontanò dopo aver richiamato con un cenno della mano il ninja vestito di verde. L'uomo si avvicino con aria ossequiosa.
    Ho bisogno che dirami un comunicato a tutti i Mukenin della città: rilascia la descrizione del nostro uomo e metti una taglia sulla sua testa. Una somma grossa, non importa quanto, tanto non riusciranno ad ucciderlo, quello che mi serve è che questo comunicato lo faccia schizzare fuori da Yamamichi come se fosse in fiamme. Poi...hai una mappa della zona Sud di Iwa?
    L'uomo annuì estraendola con fare sicuro. Almeno era venuto preparato.
    Richiama le nostre squadre che stanno agendo sul territorio, puoi farlo vero? Bene, richiamale e dille di posizionarsi nelle gole dei canyon di passaggio. Qui, qui, qui e qui. C'erano cinque strade per arrivare a Yamamichi dalle terre dei Regolari e per fortuna loro Iwagakure era un terreno così brullo ed inospitale che tutto il resto era montagna e roccia. Non percorrere le strade scavate nei canyon significava allungare il viaggio di settimane e, senza la risorse sufficienti, morire di fame.
    Io mi posizionerò qui. senza aspettare conferma si mosse per scalare il canale e tornare sulla strada. Con un paio di blazi era di nuovo sui tetti della città. Ad un suo fischio deciso l'aquila tornò a scendere verso terra. Supaku cominciò a correre balzando da un tetto all'altro prima che il volatile scendesse di quota a sufficienza da permettergli con un carpiato di balzare verso l'aria ed atterrare sul suo manto piumato.
    Si va a Sud. disse laconico mentre la città sotto di lui si allontanava a velocità impressionante.

     
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    Rimasero fermi a guardarsi per qualche secondo. Kando estrasse la fiaschetta una seconda volta, con un grosso sorso mandò giù l'intero suo contenuto per poi lanciarla di lato e pulirsi la bocca con il dorso della mano.
    Qualcosa mi dice che sarai un bell'osso duro.
    L'albino annuì leggermente con il capo, le labbra tirate in un mezzo sorriso. Scattarono in avanti. La mano di Supaku si serrò sul kunai shunsui estratto con velocità dalla tasca da coscia. Il colpo scese dall'alto verso il basso mentre l'arma volteggiava tra le dita in una impugnatura a rovescio. Il kunai calò verso il basso, fermato a pochi centimetri dalla testa dell'eremita dei rospi mentre frapponeva l'avambraccio a scontrarsi contro il suo polso. Lasciò andare l'arma, facendola cadere verso il basso, la mano destra libera sotto afferrò il manico e provò un altro affondo all'altezza del costato. Il suo polso trovò il palmo del Konohaniano, un altro attacco sventato. I due rimasero fermi per qualche secondo, le braccia bloccate, il silenzio interrotto solo dallo strusciare dei piedi sul terreno polveroso e dal rumore di cuoio e bende gli uni contro gli altri.
    Kando si mosse, il ginocchio destro che saliva cercando di colpirlo al fianco. Il palmo prima aperto ora era serrato intorno al suo polso armato. Spostò il braccio sinistro dalla presa contro quella dell'avversario e fermò il ginocchio con la sua mano, arrestando il colpo.
    Cazzo
    Il braccio destro ora libero di Kando si ritrasse per poi scattare in avanti com una molla a pressione diretto verso la sua faccia. Fece scattare di lato la testa, le nocche che gli sfioravano lo zigomo. Fu in procinto di sorridere ma non fece in tempo. La testa gli scattò di lato, la faccia andò in fiamme e improvvisamente il suo corpo si trovò a ruotare per aria colpito da un pugno invisibile.
    Kōhai Ōkashō - Pugno di Chakra Devastante
    tPsh
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica è l'evoluzione finale del Pugno di Chakra di livello Chuunin, e richiede l'accumulo di una tripla quantità di Chakra per arrecare un danno devastante all'avversario e all'ambiete circostante. Ciò che sarebbe stato un normale pugno si rivelerà come un colpo violentissimo capace di scagliare il nemico fino a venti metri di distanza, e se va a vuoto su un corpo solido distruggere quest'ultimo, al punto da poter distruggere addirittura il suolo per un raggio di venti metri attorno all'utilizzatore, causando danni medio-gravi a chi si trovi ad meno di cinque metri dall'epicentro dell'impatto. Essere colpiti da questo pugno causerà una ferita di grave entità da impatto, più eventuali ulteriori ferite almeno medio-gravi per il "volo" subito a causa del violento colpo; queste ultime ferite possono aumentare con l'aumentare della forza dell'utilizzatore, come un normale Taijutsu. Se si subisce contro una superficie solida, tipo spalle a terra o spalle ad un muro, la ferita complessiva sarà gravissima ma non vi saranno ferite da caduta.
    Consumo: 15

    Ruotò nell'aria cercando di riprendersi. Il suolo lo colpì una volta, rimbalzò in alto sentendo la spalla destra dove aveva colpito la roccia dolergli. Il monto girava e lui non riusciva a capire dove si trovava, il kunai shunsui gli volò dalle mani conficcandosi nel terreno arido. Per un attimo gli sembrò che il tempo si fosse fermato poi riprese il controllo, il suolo sotto di sé, il celo sopra di lui. Ruotò il busto per cercare un attutire la caduta, provando ad atterrare con i piedi. Sollevò la testa per vedere apparire alle sue spalle. Non sottovalutarlo eh, bella figura.
    Accumulò una enorme quantità di Chakra per sparire dal konohaniano e riapparire tre metri più in là proprio accanto al suo kunai shunsui. Le dita si serrarono intorno al manico mentre il ninja al posto di colpire lui menava un diretto proprio contro il suolo.
    Il terreno esplose sotto di lui.
    Velocità Sonica
    GVU4
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Taijutsu
    Una volta rimossi i pesi alle caviglie, tramite questa tecnica di Taijutsu, lo shinobi potrà spostarsi di dieci metri in un istante, svanendo letteralmente dalla vista dell'avversario. Consiste nel calciare velocemente e con forza il terreno (o persino l'aria) per spostarsi. Viene usata per schivare attacchi o portarsi alle spalle dell'avversario. E' possibile usarla persino durante un salto. Durante lo spostamento non si potranno compiere azioni di nessun tipo. Se le proprie capacità motorie vengono diminuite temporaneamente o permanentemente in qualsiasi modo, almeno di un grado o più, la tecnica sarà inutilizzabile, questo anche nel caso in cui si usufruisca di bonus fisico-motori per "ritornare in pari" con le penalità subite. Finché si rimarrà nei turni in cui si è soggetti al malus, anche se pareggiato, non si potrà utilizzare la tecnica.
    La tecnica può essere usata solo una volta ogni tre Turni.
    Necessario aver tolto i pesi.

    Consumo: 15

    Mankai: Ōkashō - Piena Fioritura: Impatto del Ciliegio
    nv5w
    Villaggio: Tutti
    Livello: S
    Tipo: Taijutsu
    Questo Taijutsu va eseguito obbligatoriamente in movimento o comunque mentre si fanno dei passi in avanti. La tecnica consiste nell'accumulare una enorme quantità di Chakra in uno dei propri pugni per poi caricare un veloce diretto verso il busto del proprio bersaglio, sollevandolo dal suolo e mentre ci si muove in avanti anche di un paio di passi, controllare il colpo a contatto con il corpo del nemico per trasformare un pugno ascendente in uno discendente. In pratica l'avversario si vedrà prima sollevare da terra e subito dopo, eseguita una rotazione del pugno, verrà schiantato al suolo, tutto nell'arco di una frazione di secondi di contatto tali che se si viene colpiti dal primo pugno sarà impossibile non subire anche il secondo impatto. La tecnica se mandata a segno causerà complessivamente una ferita da impatto di gravissima entità su busto e schiena. Il colpo può anche essere eseguito direttamente verso il suolo, causando uno smottamento nel terreno di raggio pari a venti metri, che sarà in grado di demolire qualsiasi edificio si trovi nel raggio, così come il suolo e la roccia. Il colpo è in grado di raggiungere anche nemici che si trovino nel sottosuolo, causando in questo caso però solo danni gravi se questi si trovano a meno di cinque metri dall'epicentro o medio-gravi se oltre i cinque metri.
    Necessaria la Sakura no Hana no Eikyoo - Impatto della Fioritura del Ciliegio in Scheda.
    Consumo: 30

    Hiraishin No Jutsu - Tecnica del Teletrasporto
    hiraishin-2
    Villaggio: Tutti
    Livello: S
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica, che non necessita di Sigilli, inizia permettendo all'utilizzatore di creare dei Sigilli magici ed applicarli su qualsiasi cosa. Una volta applicati sul soggetto scelto sarà possibile usare il Jutsu teletrasportandosi in un punto a scelta nel metro quadro dov'è posto il Sigillo. Se applicato su un Ninja il sigillo rimarrà al massimo impresso per due turni incluso quello d'utilizzo. Se impresso su un oggetto invece, il Sigillo vi rimarrà fino alla fine della Quest. Ovviamente una volta usato il teletrasporto, il Sigillo svanirà automaticamente. E' possibile usare il Justu per trasportare altri soggetti insieme all'utilizzatore, semplicemente toccandoli.
    Necessaria la Specializzazione in Ninjutsu.
    Consumo: 30

    L'impatto dell'onda d'urto lo mandò all'indietro, la terra si crepò e si sollevò sotto i suoi piedi, sbalzandolo di nuovo per aria. Ruotò il busto sentendo il dolore del contraccolpo sulle gambe, le mani si mossero da sole. Doveva reagire o avrebbe passato il resto dello scontro a fare la pallina da ping ping sotto i colpi del ninja. La mano sinistra afferrò saldamente il kunai, avvolgendolo con Chakra Fuuton nella sua tecnica caratteristica.
    La destra, quella libera del kunai, si protese invece verso il ninja a circa sei metri sotto di lui. La manica del kimono si gonfiò esplodendo in un groviglio di grossi serpenti verdi scuri che balzarono verso il basso, la fauci stillanti veleno spalancate. Kando sollevò il viso verso l'alto mentre le ombre del groviglio del suo nemico naturale si allungavano sopra di lui, avvolgendoglisi intorno per conficcare le zanne nella carne. Il ninja se aveva sentito dolore non sembrò curarsene affatto. Supaku grugnì tirando il braccio avvolto dalle serpi verso di lui, sollevando Kando verso l'alto e avvicinando sé stesso al ninja per poi lanciare il kunai dritto verso il petto del ninja.
    Kando sorrise.
    Senei An Jashu - Palmo Selvaggio delle Serpi
    PpZi
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa Tecnica permette all'utilizzatore di far emergere dieci serpi lunghe ben ventiquattro metri dalle proprie braccia. Queste serpi si muovono a velocità alta puntando a mordere l'avversario, numerose ferite da Perforazione pari ad una singola di grave entità, oltre ad iniettare un veleno che causerà un malus fisico-motorio di un grado per due Turni. Perché il veleno entri in circolo è sufficiente anche un singolo morso, ma più morsi non ne aumenteranno gli effetti. In alternativa possono avvolgersi attorno al nemico immobilizzandolo, causandogli soltanto una ferita complessiva media e iniettandogli il veleno. Per liberarsi dalla presa sarà necessario un adeguato Jutsu di livello A o superiore per eliminare le serpi, oppure possedere una Forza di tre gradi superiore rispetto a quella dell'utilizzatore per liberarsi dalla loro stretta. È possibile infine per l'utilizzatore lanciare i serpenti in una direzione, farli avvolgere intorno a qualcosa per poi tirarsi verso di essa a mo' di filo metallico ma in quel caso le serpi non potranno attaccare nella medesima azione. La Tecnica può essere utilizzata su entrambe le braccia, ma il consumo raddoppierà di conseguenza e, se sfruttati tutti per bloccare un avversario, sarà necessaria una Forza di sei gradi superiore rispetto a quella dell'utilizzatore per liberarsi dalla loro stretta.
    Consumo: 15

    Fuuton: Shāpu Shinkū - Affilamento del Vuoto
    affilamento150-B
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è una evoluzione della Fuuton: Shinkūjin - Lama d'Aria ed è orientata unicamente per Shuriken o Kunai. La tecnica è di rapida esecuzione, non necessita di Sigilli e consiste nell'avvolgere una o più armi con una affilata patina di vento uguale a quella della Kaze no Buredo anche se in quantità minore. Se utilizzata su Shuriken, se ne potrà avvolgere fino ad otto, massimo quattro per mano, per poi scagliarli contro i propri bersagli; la patina di vento sarà spessa soltanto un centimetro e ogni Shuriken causerà singolarmente una ferita da taglio di medio-grave entità. Se si utilizza su un Kunai invece, si potrà avvolgere massimo un Kunai per mano, la patina di vento sarà più spessa, aumentando le dimensioni della lama e portandola ad essere uguale a quella di una Wakizashi, arrivando a causare una ferita di grave entità. Ogni Arma così potenziata potrà facilmente abbattere difese di livello C oltre a poter trapassare facilmente qualsiasi materiale. Il Chakra Fuuton rimarrà sull'Arma fino alla fine del Turno.
    Necessaria la Fuuton: Shinkūjin - Lama d'Aria in Scheda.
    Consumo: 8/2=4

    Ninpou: Honshō no Shinkū - Arte Ninja: Essenza del Vuoto
    Soffio-Danzo
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    La Tecnica è il simbolo del finale livello di competenza nell'arte del Vento, e consisterà nel manipolare con precisione chirurgica il Chakra Fuuton allo scopo di potenziare in maniera massiccia le tecniche composte da quel Chakra allo scopo di incrementarne sostanzialmente il potenziale offensivo. Questo tipo di manipolazione richiede un'enorme quantità di chakra, per questo solo un ninja molto competente nell'arte del Vento potrà manipolarla in tutta sicurezza senza perderne il controllo. Questa tecnica, che non necessita di Sigilli, potenzierà un qualsiasi Jutsu Fuuton massimo di livello A che si vedrà aumentato il livello di un grado.
    Consumo: 2 (per le D) / 4 (per le C) / 7 (per le B) / 15 (per le A)

    La mano destra dell'eremita dei rospi esplose in Chakra azzurro mentre le serpi intorno a lui si disfacevano come se fossero stati fatti di polvere e non di carne ed ossa. L'eremita delle serpi dilatò l'unico occhio libero dalla sorpresa.
    Quel Rasengan era colossale.
    La sfera di Chakra azzurro solcò l'aria verso di lui riempiendo la vallatta con il ronzio tipico. Il suo kunai vi rimbalzò sopra come un sassolino lanciato contro un portone di ferro, inutile e anche abbastanza patetico.
    Il Ninjutsu solcò l'aria e lui accumulò di nuovo Chakra per l'Hiraishin, teletrasportandosi sul Kunai in volo a quattro metri sul fianco destro dell'avversario. La sfera azzurra frantumò la pietra della parete del canyon che prima si trovava alle spalle dell'albino mandando pezzi di roccia a schizzare da tutte le parti. Una lunga crepa spaccò la parete saettando verso l'alto. Un grosso blocco cadde dalla punta del crepaccio solo per venire polverizzato dal contatto con il Rasegnan. Per fortuna lui non era più lì ma Kando aveva già gli occhi su di lui. Lo stava cercando, era chiaro che fosse abituato a combatttere contro un utilizzatore dell'Hiraishin. Supaku protese la mano libera verso l'avversario. Fasci di folgori elettriche avvolsero le sue dita. L'eremita dei rospi voltò il viso verso l'albino e soffiò una sfera infuocata di enormi dimensioni dritta verso di lui.
    La lancia del Chidori schizzò in avanti, colpendo la sfera di fiamme al centro perfetto, facendola esplodere come un palloncino in una nuvola di riccioli rossi e lapilli. Il fascio elettrico continuò la corsa, troppo forte per essere fermato, trapassando da parte a parte il ninja della Foglia che aveva avuto soltanto la prontezza di girarsi sul fianco e farsi prendere all'altezza del polmone destro. L'uomo sputò sangue dalle labbra per poi cadere a terra con un tonfo sordo, seguito dall'albino.
    Chou Oodama Rasengan - Rasengan Titanico
    GSuL
    Livello: S
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Rasengan si presenta come un Oodama Rasengan di dimensioni ancora maggiori, avente raggio di tre metri, che può essere utilizzato solo in Modalità Eremitica. Questo speciale Rasengan si forma alzando la mano in alto, senza l'ausilio dei cloni e richiede qualche secondo di preparazione. Oltre a danni gravissimi, provocherà anche qualche frattura per la potenza del colpo e del impatto. Nel Turno in cui si subisce il Rasengan Titanico non sarà possibile eseguire alcuna serie di Jutsu poiché i propri organi vitali saranno sotto un forte stress a seguito del colpo subito, né sarà possibile muoversi. Nel secondo Turno ci si potrà muovere con enormi sforzi, risultando in un malus fisico-motorio di ben due gradi. Nel terzo Turno rimarrà solo un senso d'affaticamento, che non condizionerà tuttavia le abilità del soggetto. Non è possibile immettere il proprio Chakra elementale in questo Rasengan.
    Richiede la conoscenza dell'Oodama Rasengan e la Modalità Eremitica Attiva.
    Consumo: 30

    Hiraishin No Jutsu - Tecnica del Teletrasporto
    hiraishin-2
    Villaggio: Tutti
    Livello: S
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica, che non necessita di Sigilli, inizia permettendo all'utilizzatore di creare dei Sigilli magici ed applicarli su qualsiasi cosa. Una volta applicati sul soggetto scelto sarà possibile usare il Jutsu teletrasportandosi in un punto a scelta nel metro quadro dov'è posto il Sigillo. Se applicato su un Ninja il sigillo rimarrà al massimo impresso per due turni incluso quello d'utilizzo. Se impresso su un oggetto invece, il Sigillo vi rimarrà fino alla fine della Quest. Ovviamente una volta usato il teletrasporto, il Sigillo svanirà automaticamente. E' possibile usare il Justu per trasportare altri soggetti insieme all'utilizzatore, semplicemente toccandoli.
    Necessaria la Specializzazione in Ninjutsu.
    Consumo: 30

    Dai Endan - Grande Proiettile Di Fuoco
    nPK9
    Livello: B
    Tipo: Senjutsu
    Questa tecnica è una versione potenziata della Endan di livello C attraverso l'utilizzo del chakra naturale. Per eseguire questo Ninjutsu infatti non sono necessari Sigilli ma una preparazione di due secondi durante i quali si impasteranno contemporaneamente Chakra Katon, l'olio incendiario tipico degli eremiti e dei loro rospi e una porzione di chakra naturale presente nel corpo dell'eremita. Grazie a questo sarà poi possibile sputare un getto d'olio già incendiato che produrrà due possibili effetti a seconda della scelta dell'utilizzatore: Una palla di fuoco di sei metri in altezza per sei in larghezza che procede in linea retta per trenta metri a velocità alta oppure un getto continuo di fiamme. Questo avrà la forma di un cono ampio otto metri che si propagherà fino a massimo quindici metri e che obbligherà l'utilizzatore a mantenere la posizione. In entrambi i casi il jutsu causerà danni da ustione di Grave entità.
    Necessaria la Modalità Eremitica Attiva.
    Consumo: 8

    Chidori Eisou - Lancia dei Mille Falchi
    GSQG
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette ci concentrare il Chakra Raiton del Mille Falchi all'interno della propria mano, dandogli la forma di una lancia composta di puro Chakra Raiton che sarà ampia dieci centimetri e potrà allungarsi a seconda della volontà dell'utilizzatore fino a dieci metri a velocità altissima. La tecnica trapasserà qualsiasi difesa di livello A oltre che qualsiasi oggetto solido. La tecnica non necessita di sigilli ma solo di qualche secondo, durante il quale si concentrerà il Chakra Raiton nella mano come un vero e proprio Chidori per poi far uscire da esso la Lancia. Sarà possibile manovrare la Lancia come una normale Katana, anche se più sarà lunga più sarà difficile maneggiarla, la tecnica si dissolve alla fine del Turno. La Lancia gode poi di un'ulteriore qualità. L'utilizzatore potrà infatti incanalare all'interno della stessa ulteriore Chakra Raiton per far diramare da un qualsiasi punto sulla lancia fino a sei spuntoni di Chakra Raiton a velocità medio-alta dotati della stessa capacità di penetrazione della Lancia. Ogni singola diramazione arriverà fino a due metri di lunghezza e potrà esser dissolto secondo la volontà dell'utilizzatore, ma finché anche solo una diramazione sarà presente, non sarà possibile manovrare la lancia Raiton, poiché l'utilizzatore dovrà mantenere la concentrazione sul Jutsu.
    Richiede la Specializzazione in Ninjutsu e il Chidori - Mille Falchi in Scheda.
    Consumo: 15

    Le gambe si piegarono sotto l'inerzia della caduta, facendolo rovinare in ginocchio. L'impatto dell'esplosione di roccia precedente lo aveva indebolito e c'era mancato poco non gli avesse spezzato entrambe le gambe.
    Appoggiò una mano al suolo mentre il ninja davanti a lui si rigirava sul fianco a terra, un rigolo di sangue che usciva da petto e bocca.
    È fin...*cough*... Un colpo di tosse, un bolo di sangue che scivolava dalle labbra.
    Supaku si tirò in piedi, grugendo dal dolore. Si sollevò diritto mentre del vapore acqueo si sollevava dalle ferite alle gambe e con la mano cercava di capire l'entità del danno allo zigomo.
    È finita davvero, mi dispiace non poterti lascia...
    Kando sussultò, altro sangue spruzzò dalle sue labbra. Stava ridendo.
    Infūin: Kai - Rilascio del Sigillo
    GNG4
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica consiste in un rilascio parziale del sigillo posizionato sulla fronte, complice il fatto di una ancora non perfetta esperienza nel Jutsu. Nel momento in cui il sigillo verrà rilasciato esso si ramificherà sulla fronte rilasciando il Chakra accumulato dal sigillo durante il tempo ottenendo trenta punti Chakra Bonus. Questa tecnica potrà essere attiva per un massimo di tre Turni, durante i quali l'utilizzatore potrà impegnare il surplus di Chakra del Sigillo solo per lo Shosen no Jutsu. Si potrà utilizzare lo Shosen no Jutsu sul proprio corpo senza bisogno alcuno di sigilli né di toccare la ferita e il tempismo di qualsiasi livello utilizzato sarà pari a qualche secondo ma, se si cureranno più di una ferita per Turno, ogni cura successiva vedrà il proprio costo aumentare della metà. Nel momento in cui il sigillo viene rilasciato esso non potrà essere interrotto fino a quando non saranno scaduti i tre Turni. Allo scadere dei Turni il Chakra bonus andrà perso indipendentemente che si sia esaurito o meno.
    Una volta raggiunto il livello Jounin, il Rilascio del Sigillo non comporterà più la scomparsa del Sigillo della Forza dei Cento dalla fronte. Saranno comunque necessari almeno tre turni dallo scadere di questa tecnica, per poter utilizzare di nuovo il Rilascio del Sigillo o la Forza di Cento.
    Necessario Byakugō no In - Sigillo della Forza di Cento

    Consumo: N/A

    Shōsen Jutsu - Tecnica del Palmo Mistico
    GNGs
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    A livello ANBU sarà possibile curare una ferita di gravissima entità, che siano bruciature o escoriazioni. Questo vale anche per le ferite che coinvolgono direttamente i tessuti muscolari, che siano fratture scomposte o persino lesioni. Non vi saranno più segni di eventuali danni una volta curata l'eventuale ferita. Servirà un intero turno per curarsi la ferita. Il Medico sarà in grado di salvare dalla morte imminente un utilizzatore dell'Hachimon che ha aperto la Porta della Morte se durante il turno stesso o quello successivo a quello di utilizzo del Jutsu mortale. Durante l'utilizzo di questa tecnica il medico rimane immobile con le mani sulla zona da curare.
    Al livello Jounin basterà mezzo turno per utilizzare questo livello.
    Consumo: 15 (A Turno)

    Hebi Saisei - Rigenerazione del Serpente
    MO59
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite le proprietà rigenerative dei propri geni, l'utilizzatore sarà in grado di rigenerare molteplici ferite subite senza l'utilizzo di alcun Sigillo ma semplicemente immettendo quantità di Chakra nel proprio corpo ed accelerando il processo di rigenerazione dei tessuti. La rigenerazione impiega pochi secondi ad eccezione delle ferite medio-gravi che impiegano mezzo Turno; non si potranno utilizzare altri Jutsu che non siano A Turno durante la rigenerazione. Non è possibile rigenerare arti perduti od organi mancanti con questa Tecnica. È possibile curare più di una ferita per Turno ma in tal caso il Consumo sarà aumentato della metà per ogni ferita addizionale oltre la prima.
    Se utilizzata durante la Modalità Eremitica, sarà possibile curare anche ferite gravi e tutte le ferite impiegheranno pochi secondi per guarire.
    Consumo: Media 6 / Medio-grave 12 / Grave 23

    Kenpō Ryu - Costituzione del Drago
    costituzionedragoscheda150
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è il frutto di numerosi e complessi tentativi che hanno portato l'utilizzatore ad apprendere i segreti più nascosti del Grande Serpente Bianco, e la sua straordinaria forza vitale. Tramite essa si manipola il Chakra in maggiori quantità per potenziare le cellule presenti nel proprio corpo allo scopo di procurare maggiori effetti alle tecniche; che sia per rendere i propri serpenti più letali o i propri Jutsu più efficaci. Nello specifico si vedrà in incremento degli effetti di un grado di tutti i Jutsu dell'Abilità Innata dei Geni del Serpente Bianco, massimo di livello B. Nel caso si utilizzi con la Hebi Saisei - Rigenerazione del Serpente il consumo sarà sostituito da quello della Hebi Saisei ed il potenziamento sarà solo di mezzo grado.
    Necessari i Geni del Serpente Bianco.
    Consumo: 2 (per le D) / 4 (per le C) / 7 (per le B)

    Riccioli colorati apparvero sotto il suo ciuffo scuro di capelli. Vapore acqueo si sollevò dalle ferite mentre il gorgoglio soffocato si trasformava rapidamente in una risata più chiara e squillante.
    L'eremita dei rospi si sollevò in piedi, dal gilet strappato si intravedeva il buco lasciato dalla lancia del chidori, la pelle sotto era rosa, neanche scalfita.
    Non avrei voluto utilizzarlo, ma a quanto pare non c'era modo di fare diversamente. L'uomo si spazzolò gli abiti consunti dalla polvere. Sia l'eremita dei rospi che il ninja del vento erano tornati nella loro forma normale, la modalità eremitica di entrambi era scaduta, come a scandire un intervallo di tempo prima di potersi riappropriare di quel potere anelato da entrambi. A quanto pare questo aveva decretato un silenzioso momento di pausa rispettato da entrambi.
    Supaku notò come le altre ferite più superficiali rimanessero in piedi, a quanto pare stava risparmiando il Chakra. Sospirò tornando in posizione da combattimento ma l'eremita sembrava in vena di chiacchiere.
    L'Hiraishin ti servirà a poco d'ora in avanti. Ho già combattuto contro persone che utilizzavano un simile Jutsu e so come fregarvi.
    Ho visto il cadavere del tuo amico. gli rispose. Comunque ti devo fare i complimenti, ti facevo capace ma non così tanto. A quanto pare non ho ancora imparato che in queste terre ci sono solo brutte sorprese ad ogni angolo. Mi toccherà giocare davvero sul serio. disse sollevando la mano per sfilarsi la benda dall'occhio sinistro e infilarsela in tasca.
    Immaginavo avessi un Duojutsu lì sotto, raramente un traditore mutila il proprio campo visivo a caso, sopratutto ora che è a buon mercato la possibilità di comprarsi un occhio normale. Quindi cosa mi aspetta oggi sul menù? Sharingan, Shuogan, Ketsuryūgan o forse Rin'negan? Non azzardò a chiedere cosa stesse dicendo il suo avversario, non aveva idea di che nomi fossero ed a chi appartenessero gli altri Doujutsu. Solo il fatto di sentirli lo fece però rinfrancare alla possibilità di vederne altri, quel mondo aveva ancora tante sorprese per lui, per fortuna.
    Scoprì l'occhio sinistro e l'uomo sorrise. Scontato.
    Annuì di rimando, ormai aveva visto fin troppi ninja anelare e possedere quel Doujutsu: Yogan, Kaede, Arima e con loro tanti altri. Un occhio gettonato ma che spesso non veniva mai usato fino al suo pieno potenziale. Ad aver sbloccato il Mangekyo non conosceva ancora nessuno in quelle terre tranne lui. E forse non era un caso, molti ninja morivano molto prima di poter arrivare a tanto.
    I secondi percorsero interminabili la vallata mentre Kando chiudeva gli occhi per qualche secondo, riacquistando l'aspetto eremitico e Supaku veniva avvolto di nuovo dal Chakra verdastro e le corna tornavano a ricrescergli sulle tempie.
    Sennin Moodo - Modalità Eremitica
    GSu4
    Livello: C
    Tipo: Senjutsu
    Tecnica con cui si accumula Energia Naturale nel proprio corpo ottenendo così maggiori capacità fisico motorie ed un aumento del Chakra. Una volta attivata l'eremita assumerà tratti fisici simili a quelli di un rospo, un bonus fisico-motorio di un grado e un surplus di Chakra ottenibile massimo due volte per incontro. Il surplus non può eccedere il massimale di Chakra Bonus conferito dalla modalità stessa e può essere utilizzato mentre la Modalità è attiva, se non utilizzato tutto, tornerà disponibile al riattivarsi della Modalità Eremitica. Inoltre per tutta la sua durata, l'Eremita sarà in grado di percepire ogni singola entità di Chakra, nel raggio di 500 metri, senza neppure concentrarsi e di riconoscerne il Chakra se lo ha già percepito. Egli non potrà distinguere Cloni fisici dagli originali, ma può essere utile contro Tecniche di trasformazione come la Henge no Jutsu. Non è possibile percepire la direzione, la quantità e la distanza del Chakra individuato. Se si vede il soggetto in questione però, sarà possibile associare al medesimo il Chakra percepito. È possibile conoscere l'esatta posizione del bersaglio attraverso un contatto diretto fra il suo Chakra e quello dell'Eremita. La Tecnica richiede tre Turni di concentrazione dove il ninja deve rimanere immobile e con gli occhi chiusi mentre raccoglie l'energia naturale.
    [Chakra Surplus: Chuunin: 20; Sp.Jounin: 30; ANBU: 40; Jounin 50]
    Evocando Fukusaku & Shima sarà possibile raddoppiare il proprio surplus di chakra.
    La Tecnica dura cinque Turni, con Fukasaku & Shima durerà dieci.

    Consumo: N/A

    Kawazu Kumite - Stile del Rospo
    GSiq
    Livello: C
    Tipo: Senjutsu
    Dopo numerosi allenamenti, l'eremita sarà capace d'utilizzare l'energia naturale assimilata per aumentare le proprie capacità nel Taijutsu. Durante l'utilizzo di questo stile di combattimento si avranno le proprie capacità fisico-motorie aumentate di un grado. In più la forza dello Shinobi potrà anche salire vertiginosamente, se si impiega un ulteriore apporto di Chakra, tale da aumentare i danni di qualsiasi Taijutsu, massimo di livello A, sferrato di un intero grado e renderlo capace di sollevare Evocazioni fino alla Taglia Leggendaria, l'apporto di Chakra dovrà esser pagato per ogni azione compiuta. Il vero punto di forza del Kawazu Kumite è però l'aura, invisibile ad occhio nudo, che circonderà il corpo dell'utilizzatore per una ampiezza di quindici centimetri (trenta centimetri di ampiezza massima nel caso di un pugno o di un calcio) e incrementerà la portata dei colpi in corpo a corpo, rendendo molto difficile scansare i colpi. Se si verrà colpiti soltanto dall'aura e non dal Taijutsu in sé e per sé, si subirà una ferita da impatto di mezzo grado inferiore al danno del Taijutsu utilizzato, nel caso in cui si tratti di un pugno normale si riceverà una ferita di medio-lieve entità; eventuali modificatori al danno dovranno essere considerati nel danno complessivo dell'aura.
    Necessaria la Modalità Eremitica Attiva, è possibile utilizzare soltanto Taijutsu e Ninjutsu portati in corpo a corpo finché questa tecnica è attiva.
    Consumo: 4 (A Turno) (+15 Per Azione)

    Sennin Moodo - Modalità Eremitica
    nSp6
    Livello: C
    Tipo: Senjutsu
    Al grado ANBU lo Shinobi avrà imparato a manipolare il Chakra naturale a livelli ben superiori a quelli precedenti. La Modalità Eremitica lo cambierà al punto da circondarlo con un'aura di Chakra verde-azzurra, sulla fronte crescerà un solo corno e i capelli avvamperanno di un bianco brillante; inoltre il Chakra si plasmerà nella forma di tre serpenti lunghi tre metri composti di puro Chakra intorno all'utilizzatore. Le serpi potranno fungere da veri e propri arti composti di Chakra, capaci di afferrare e contenere al loro interno oggetti od Armi e lanciarle come se fossero i normali arti del Ninja. La modalità una volta attivata donerà allo Shinobi un bonus fisico-motorio di un grado e un surplus di Chakra da utilizzare durante la stessa e che andrà disperso nel momento in cui verrà interrotta. Inoltre per tutta la sua durata, l'Eremita sarà in grado di percepire ogni singola entità di Chakra, nel raggio di 500 metri, senza neppure concentrarsi e di riconoscerne il Chakra se lo ha già percepito. Egli non potrà distinguere Cloni fisici dagli originali, ma può essere utile contro Tecniche di trasformazione come la Henge no Jutsu. Non è possibile percepire la direzione, la quantità e la distanza del Chakra individuato. Se si vede il soggetto in questione però, sarà possibile associare al medesimo il Chakra percepito. È possibile conoscere l'esatta posizione del bersaglio attraverso un contatto diretto fra il suo Chakra e quello dell'Eremita. La Tecnica ha una durata di cinque Turni, il surplus di Chakra sarà ottenibile soltanto due volte per incontro.
    [Chakra Surplus: ANBU: 40; Jounin 50]
    Necessari due Turni di riposo prima di poterla riutilizzare.
    Consumo: N/A

    Sharingan Tre Tomoe (Sp.Jounin)
    sharingan3kakashi
    Livello: B
    Tipo: Doujutsu
    Sviluppata la terza Tomoe l'Uchiha può, nel caso si accorga di essere preda d'un Illusione, dissolverla istantaneamente, anche se a base uditiva nel caso in cui le suddette Illusioni coinvolgano il senso della vista; per illusioni di livello A o superiore, quando disperse, l'utilizzatore dovrà pagare un surplus di Chakra pari al costo del Genjutsu disperso a cui andrà sottratto il costo dello Sharingan. Può inoltre utilizzare qualsiasi Genjutsu semplicemente con lo Sharingan senza usare alcuna impostazione delle mani, se la vittima ne incrocia lo sguardo. Lo Sharingan dona capacità di preveggenza permettendo all'Uchiha di prevedere qualunque attacco fisico, movimento, Taijutsu e Ninjutsu e capire se è una tecnica a base elementale o meno, e di conseguenza l'elemento utilizzato per la tecnica. Tuttavia, ogni schivata o contromossa è vincolata ai limiti fisici dell'utilizzatore. E' possibile inoltre copiare qualsiasi Taijutsu, Ninjutsu e Genjutsu visto ed utilizzarli in combattimento fino al termine dello stesso.
    Consumo: 10 (A Turno)

    Hebi Saisei - Rigenerazione del Serpente
    MO59
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite le proprietà rigenerative dei propri geni, l'utilizzatore sarà in grado di rigenerare molteplici ferite subite senza l'utilizzo di alcun Sigillo ma semplicemente immettendo quantità di Chakra nel proprio corpo ed accelerando il processo di rigenerazione dei tessuti. La rigenerazione impiega pochi secondi ad eccezione delle ferite medio-gravi che impiegano mezzo Turno; non si potranno utilizzare altri Jutsu che non siano A Turno durante la rigenerazione. Non è possibile rigenerare arti perduti od organi mancanti con questa Tecnica. È possibile curare più di una ferita per Turno ma in tal caso il Consumo sarà aumentato della metà per ogni ferita addizionale oltre la prima.
    Se utilizzata durante la Modalità Eremitica, sarà possibile curare anche ferite gravi e tutte le ferite impiegheranno pochi secondi per guarire.
    Consumo: Media 6 / Medio-grave 12 / Grave 23

    È arrivato il momento di mettere in pratica questo Jutsu studiato per tanto tempo. Sollevò le mani verso il ninja della foglia che indietreggiò di un passo come aspettandosi il prossimo assalto. Nulla avvenne. Supaku distese le dita, persino quelle della mano armata, tenendo fermo il kunai shunshui soltanto con il pollice. Le dita si chiusero come ad afferrare qualcosa e poi tirò.
    L'uomo davanti a lui strabuzzò gli occhi, poi si portò le mani alla gola mentre dalle sue labbra e narici fuoriusciva come una bava di lumaca quella che altri non era che aria compatta. Con un ultimo gesto Supaku strappò gli ultimi filamenti di aria dal corpo del suo avversario che ora si ritrovava in ginocchio ansimante.
    Non disse una parola, riafferrando con maggiore decisione il Kunai si lanciò all'attacco del suo avversario, i suoi movimenti erano veloci, forti della modalità eremitica e della debilitazione appena infilitta all'avversario.
    Kando sollevò la testa, gli occhi iniettati di sangue, le vene in rilievo su fronte e tempie, la mascella serrata. Su quel viso rosso dalla rabbia e dal debito di ossigeno i denti bianchi sembravano perle tanto erano brillanti.
    Hakudatsu Shinkuu - Privazione del Vuoto
    vaccum-death
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: S
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite questa Tecnica, che non necessita di Sigilli, l'utilizzatore solleverà entrambe le mani verso un bersaglio vivente al fine di manipolare tramite il proprio Chakra Fuuton, l'aria presente nei suoi polmoni e soffocarlo. La Tecnica dura due secondi e richiede che l'utilizzatore mimi con le mani il movimento di aver afferrato qualcosa nell'aria per poi tirarlo verso di sé. Contemporaneamente grazie alla propria estrema affinità con il Fuuton l'aria presente nei polmoni di un bersaglio a sua scelta, che si deve trovare massimo a venti metri, verrà prima fatta vibrare per poi essere estratta con violenza in un flusso compatto e visibile dalle labbra e dal naso. La vittima si sentirà così soffocare per tutta la durata del Jutsu, riuscendo a muoversi a malapena per lo shock, oltre alla successiva spossatezza dovuta dalle vibrazioni nel proprio sistema respiratorio che la lasceranno indebolita, causandogli un malus fisico-motorio di ben tre gradi per tre Turni. La vittima può resistere al Jutsu impedendo che l'aria gli venga estratta dai polmoni e spendendo un quantiativo di Chakra pari a quarantacinque punti. Su un civile od un ninja inferiore di almeno due gradi la Tecnica può essere utilizzata su più bersagli basta che siano nell'area ed arrivare a causare la morte per soffocamento. Durante tutta la durata del Jutsu l'utilizzatore non potrà muoversi od utilizzare Jutsu che non siano A Turno ed attivati in precedenza. La Tecnica non può essere utilizzata se non si ha visione del bersaglio e se questo è dietro una difesa a trecentosessanta gradi di livello S, in quanto il Fuuton non riuscirà a raggiungere l'aria nei polmoni dell'avversario.
    Necessarie le Specializzazioni in Maestria Elementale nel Fuuton ed Elite Arti Ninja in Jutsu Fuuton.
    Consumo: 30

    Supaku fu in un attimo su di lui. La mano armata sollevata, il vento che si formava intorno al kunai shunsui con riccioli affilati. L'arma fu avvolta, il colpo cominciò a calare rapidamente. L'uomo chiuse le mani in una serie di sigilli così veloce da fare impressione e poi le sbatté a terra.
    L'occhio sinistro annunciò il dipanarsi di Kanji neri come l'inchiostro dipanarsi sul terreno in un cerchio perfetto che aveva l'eremita dei rospi come epicentro perfetto. Supaku e il ninja si guardarono per una frazione di secondo l'un l'altro. Kando sorrise, la faccia trasfigurata dall'odio. Le fiamme esplosero verso l'alto, il ninja della foglia urlò dal dolore mentre il suo avversario veniva avvolto dalle fiamme e disintegrato sotto la pressione ed il calore. Il jutsu terminò lasciando il Konohaniano completamente ustionato ed ansimante mentre il sigillo sulla sua fronte lavorava di nuovo per permettergli di respirare e sopravvivere ancora una volta.
    Osservò il terreno bruciato ed annerito, in cerca del cadavere del suo avversario. Il sangue gli si gelò nelle vene quando non riuscì a trovarlo. Un rumore impercettibile di sandali sulla pietra brulla alle sue spalle. Si rizzò in piedi con un urlo selvaggio.
    Kage no kōgeki - Attacco dell’Ombra
    clone-lord
    Sviluppatore: Ishui Baitei
    Livello: B
    Tipo: Genjutsu
    Mediante questo Genjutsu è possibile far apparire, dopo una rapida serie di sigilli, un Clone Illusorio nella mente del proprio avversario, che prenderà il posto dell'utilizzatore. Il corpo dello Shinobi verrà sostituito da un clone, nella sua stessa posizione, mentre l'utilizzatore divenuto invisibile, avrà tutto il tempo di fuggire per non essere individuato o preparare qualche attacco. Il Clone così creato potrà mimare un attacco (Taijutsu o Jutsu portati a corpo a corpo - Hien, Chidori, etc...) verso l’avversario, portato con le stesse caratteristiche dell'utilizzatore, lanciandosi anche in uno scontro in corpo a corpo impugnando delle Armi. La vittima dell’Illusione percepirà in tutto e per tutto l’attacco effettuato dalla copia in questione come se fosse portato dall’utilizzatore reale. Per uscire dall’illusione si dovrà subire una ferita almeno di Media entità. La tecnica si annullerà se l'utilizzatore della tecnica si avvicini a meno di tre metri dal bersaglio o attacchi il bersaglio durante l'esecuzione.
    Consumo: 8

    Kuchiyose • Moeru Yōna Yamayama - Evocazione • Fuoco delle Montagne Fiammeggianti
    sGkH0PW
    Livello: A
    Tipo: Kuchiyose
    Tramite questa Tecnica, l'utilizzatore dovrà eseguire una serie di Sigilli per poi appoggiare entrambe le mani su una superficie da cui si dipaneranno, a velocità alta, davanti ad esso gli stessi Kanji della Tecnica dell'Evocazione, soltanto che essa sarà un cerchio dal raggio di dodici metri e gli stessi potranno essere posizionati dall'utilizzatore nel punto in cui esso desidera (tipo potranno diramarsi avendo egli stesso come epicentro, oppure partiranno dalle sue mani in avanti, creando un cerchio di diametro di ventiquattro metri davanti ad esso o alle sue spalle etc..). Dopo aver apposto i Kanji sul terreno l'utilizzatore eseguirà un Sigillo finale evocando nell'area delimitata dagli stessi una colonna di fiamme alta quindici metri che verrà emessa fino alla fine del Turno causando una ferita di grave entità da ustione a chiunque ne entri a contatto. La particolarità di questa Tecnica è che le fiamme non sono prodotte dal Katon ma sono direttamente evocate dalle Montagne Fiammeggianti nei pressi del Monte Myoboku e quindi esse saranno vere fiamme non potendo essere assorbite da nessun Jutsu, né godranno di alcun vantaggio o svantaggio Elementale.
    Consumo: 15

    Shōsen Jutsu - Tecnica del Palmo Mistico
    nZsw
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    A livello Sp.Jounin sarà possibile curare una ferita di grave entità, che siano bruciature o escoriazioni. Questo vale anche per le ferite che coinvolgono direttamente i tessuti muscolari. Sarà inoltre possibile curare fratture scomposte. Una volta curata la ferita risulterà come se non ci fosse mai stata. Servirà un intero turno per curare la ferita. Durante l'utilizzo di questa tecnica il medico rimane immobile con le mani sulla zona da curare.
    Al livello ANBU basterà mezzo turno per utilizzare questo livello. Al livello Jounin basteranno pochi secondi.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Là a pochi metri da lui, il ninja dai capelli bianchi sembrava incolume. Cosa aveva fatto? Non era possibile! L'Hiraishin un'altra volta? No. Nessuno riusciva a sopravvivere, anche avendo lanciato il kunai il raggio della tecnica era troppo grande per salvarsi in tempo. Aveva allora piazzato un altro sigillo da qualche parte per l'evenienza? Non ebbe mai risposta al suo dilemma perché non c'era ovviamente più tempo.
    Urlò di rabbia perché il ninja era riuscito a sfuggire ad una sua mossa più letale, non potendo scappare non gli rimaneva che affrontare il ninja. Sollevò il pugno destro schiantandolo verso l'avversario. Supaku sollevò a sua volta la mano non armata, avvolta adesso da folgori elettriche di un azzurro intenso mentre nell'aria echeggiava il rumore di mille falchi.
    Katon: Engeki - Pugno Fiammeggiante
    hZuYyFx
    Livello: A
    Tipo: Senjutsu
    Questo Senjutsu, che non necessita di Sigilli, consiste all'apparenza in un semplice pungo. L'eremita concentrerà in un secondo in uno dei propri pugni una elevata quantità di Chakra Katon mescolato a Chakra Naturale al fine di stabilizzare il colpo e poi sferrerà un pugno davanti a sé liberando tutto il Chakra accumulato. Questo riuscirà a generare un'esplosione di quattro metri di raggio che si propaga dal pugno stesso del Ninja fino a una distanza di quattro metri, e si mostrerà all'occhio come una deflagrazione fiammeggiante con velocità alta. Se investita in pieno dall'esplosione, la vittima riporterà Ustioni di grave entità su tutto il corpo mentre l'utilizzatore, grazie alla direzione impartita all'esplosione, ne risulterà indenne, se investiti parzialmente dall'esplosione senza esser a contatto diretto con il pugno si riceverà invece una ferita medio-grave da Ustione. La Tecnica è molto veloce e può quindi essere utilizzata anche per sferrare numerosi pugni in successione.
    Necessaria la Modalità Eremitica Attiva.
    Consumo: 15

    Chidori - Mille Falchi
    chidori-scheda150
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Il Mille Falchi è la Tecnica più rappresentativa dell'elemento Fulmine. Tale nome gli è stato attribuito per via del rumore che produce una volta attiva, per l'appunto simile al verso di ben mille falchi che gridano tutti insieme. Dopo una breve serie di Sigilli nel proprio palmo s'accumulerà tutto questo Chakra che assumerà l'aspetto del fulmine. La Tecnica consiste quindi in un colpo portato con il braccio, con l'obiettivo di perforare l'avversario da parte a parte. Il Jutsu è studiato a scopo d'assassinio e causa ferite da Perforazione gravi, se non mortali. È un colpo che generalmente viene eseguito al massimo delle proprie potenzialità motorie, e quindi rende difficile per l'utilizzatore riuscire a seguire correttamente i movimenti del nemico, se ci si trova a meno di tre metri di distanza da lui. Questo malus non si applica agli utilizzatori tecniche o capacità in grado di prevedere i movimenti fisici dell'avversario. La tecnica dura fino alla fine del Turno o prima se l'utilizzatore lo desidera, in questo caso durante la sua esecuzione non si potranno utilizzare altri Jutsu in successione che non siano A Turno precedentemente attivati. Dal grado ANBU in poi sarà possibile eseguire questa Tecnica senza l'utilizzo di Sigilli, semplicemente attendendo i secondi necessari ad accumulare il Chakra Raiton nel palmo della mano.
    Necessaria la Specializzazione in Ninjutsu.
    Consumo: 15

    Le fiamme esplosero dalle nocche del ninja davanti a lui mescolandosi ai fasci elettrici e lottando per secondi che sembravano interminabili. Il pugno venne ritratto e con esso la mano avvolta da piccole scariche. Sapeva però che quell'attacco non sarebbe stato solitario. Al colpo ne seguì un altro con il pugno della mano opposta, il chakra accumulato anch'esso nelle dita costrinsero Supaku a lanciare il Kunai verso destra.
    Gli occhi di Kando non mancarono di notare l'arma mentre le fiamme esplodevano dal proprio pugno. Subito dopo il pugno affondò la mano libera a terra, scardinando dal suolo una sfera di roccia compatta e voltandosi verso il punto in cui era volato il kunai shunsui e scaraventando una sfera di roccia con una forza sovraumana. Il proiettile volò nell'aria colpendo in pieno il kunai solitario, schiacciandolo contro una delle pareti del canyon dove si incastonò con un ruggito di roccia e polvere.
    Ma che...figlio di putt..
    Un altro spruzzo di sangue volò dalle labbra di Kando mentre abbassava lo sguardo per osservare una lama di puro chakra fuuton spuntargli dal petto. Le volute fumose e sempre in movimento del vento si arricciarono intorno alla divisa squarciata mentre numerose goccioline di sudore venivano trasportate dal flusso compatto come una lama. Supaku estrasse l'arma con un gesto secco mentre Kando cadeva in ginocchio.
    L'uomo abbassò lo sguardo sulla ferita, sollevando le mani e provando a parlare mentre altri spruzzi di sangue volavano fuori da labbra e petto.
    Kando sollevò lo sguardo per vedere la figura dell'albino entrare nel suo campo visivo. Supaku era ustionato da capo a piedi, il kimono era bruciato in più parti, la faccia stessa sul lato destro era piena di vesciche rigonfie e annerita in più punti.
    Sapevo che avresti avuto una mossa in grado di contrastare il mio Hiraishin, tutto quello che dovevo fare era spingerti ad utilizzarla. disse l'albino mentre estraeva la lama dal petto del ninja morente con uno strattone. La pietra brulla si macchiò di una scia di sangue in un arco frastagliato. L'uomo si rivoltò di schiena, tamponandosi il petto e guardando la ferita sul petto allargare una pozza di sangue sotto di lui. Era sorpreso, incredulo.
    Fuuton: Shinkūjin - Lama d'Aria
    GpMe GpMr
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è utilizzabile in due modi, rispettivamente con soluzioni per il breve e lungo raggio. Su armi da combattimento ravvicinato sarà infatti possibile, senza l'utilizzo d'alcun Sigillo, soffiarvi sopra e generare uno strato, ben visibile ad occhio nudo, d'elemento Fuuton che impiegherà circa due secondi per prendere forma sull'arma. Una volta creato tale strato esso rimarrà sull'arma per un turno prima di svanire; ma è necessario tenere l'arma sempre impugnata. Lo strato Fuuton sarà lungo circa ottanta centimetri, allungando dunque notevolmente un arma se si sta impugnando una Wakizashi. Nel caso si usi una Katana o superiore, l'arma sarà semplicemente circondata dallo strato Fuuton e non allungata. Medesima soluzione è applicabile su Shuriken di qualsiasi taglia. Infatti verrà generata un aura circolare intorno all'arma da lancio dal raggio d'un metro, che svanirà solamente dopo due turni. Ciò richiede ovviamente che lo Shuriken venga ben impugnato e tenuto in verticale, altrimenti l'utilizzatore si ferirebbe da solo. Utilizzarla su Senbon e simile è impossibile, se usata su un Kunai esso avrebbe le stesse caratteristiche come se usato su una Wakizashi.
    L'arma così potenziata potrà tagliare difese di livello B e qualsiasi materiale, senza che questo opponga resistenza.
    Consumo: 15/2=8

    Hebi Saisei - Rigenerazione del Serpente
    MO59
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite le proprietà rigenerative dei propri geni, l'utilizzatore sarà in grado di rigenerare molteplici ferite subite senza l'utilizzo di alcun Sigillo ma semplicemente immettendo quantità di Chakra nel proprio corpo ed accelerando il processo di rigenerazione dei tessuti. La rigenerazione impiega pochi secondi ad eccezione delle ferite medio-gravi che impiegano mezzo Turno; non si potranno utilizzare altri Jutsu che non siano A Turno durante la rigenerazione. Non è possibile rigenerare arti perduti od organi mancanti con questa Tecnica. È possibile curare più di una ferita per Turno ma in tal caso il Consumo sarà aumentato della metà per ogni ferita addizionale oltre la prima.
    Se utilizzata durante la Modalità Eremitica, sarà possibile curare anche ferite gravi e tutte le ferite impiegheranno pochi secondi per guarire.
    Consumo: Media 6 / Medio-grave 12 / Grave 23

    Come se avesse udito i suoi pensieri il traditore parlò mentre dalla sua pelle e faccia si sollevavano numerose scie di vapore acqueo. La carne si stava distendendo, le vescicole venivano riassorbite, i capelli ricrescevano dove non c'erano più.
    È inutile che provi, il mio Fuuton non può essere curato. Ho passato anni ad affinare l'arte per uccidere chi non può essere ucciso. Nel mio elemento pochi possono eguagliarmi.
    Kando sollevò lo sguardo fissando i suoi occhi nel suo unico aperto, lo Sharingan era stato chiuso pochi secondi prima quando vi era stata la certezza che quell'uomo sarebbe morto e nessuna sorpresa si annidasse all'orizzonte.
    Ora se permetti... disse camminando sopra il ninja che ormai fissava il cielo esalando gli ultimi respiri mozzati come un pesce trascinato fuori dall'acqua.
    Ho da occuparmi del regalino che mi hai lasciato.
    In un lieve fruscio di vento e foglie delle figure apparvero intorno a lui. Era completamente accerchiato, l'albino sorrise, facendo volteggiare tra le dita il kunai shunsui e assumendo la posizione di combattimento.
    Avanti, figli di puttana! Le vostre teste saranno una otttima aggiunta alla taglia che riscuoterò con la sua. disse indicando il ninja della foglia ormai morto tra i suoi piedi.
    Gli uomini esitarono per un secondo i mantelli neri che svolazzavano nell'aria e a Supaku tanto bastò. Un secondo dopo era balzato in avanti, la lama del kunai tinta di rosso dal sole al tramonto.
    Non sarebbe morto in quella gola e avrebbe fatto pentire a quegli insulsi shinobi di averci anche solo provato.



    Jimura Kando:
    Status: Morto
    Chakra: 280-8-15-15-30-8-8-15-15= 166
    Riserva Naturale: 40-30-8= 2 / 40
    Riserva Sigillo dei Cento: 30-15-8= 7

    Era specializzato in Ninjutsu ed aveva l'adozione in nero dei medici con cui aveva preso ad ANBU la Specializzazione Secondaria in Adepto Arti Segrete.




    ChakraFisicoMentale
    385-1-30-30-15-23-7-10(*3)-23-8-23= 195ferita lievissima pollice dx; ferita grave zigomo; ferita medio-grave gambe; ferita grave da ustione lato dx viso e petto; spalla dx ferita media impattoInfranto
    Chakra NaturaleKaze no KanjiPassive Sempre Attive
    50-30-15-4= 1 / 50-30-15= 532/32-7-8=17
    Doppia Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x10Perg. Min. x2
    Kunai x10Antidoto x4
    Shuriken x20Filo metallico 30m
    Palla di Luce x2Pillola del Soldato x2
    Palla di Luce x2Bombe Fumogene x3
    Cartebomba x5-
    Equipaggiamento
    SlotOggettoLocazione
    Doppia Tasca Slot1Kunai x10Coscia dx
    Doppia Tasca Slot2Shunsui Kunai x10Coscia dx
    Rotolo Min.OmoikaruiCoscia sx
    Abbigliamento
    OggettoCondizioniLocazione
    BendeIntatteMani e Caviglie
    Benda di CuoioIntattaocchio sx.
    Anello KitaIntattoDito Medio Sinistro
    Kimono Nero e Verde
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x10Radiolina
    //Cimice x3
    Sigilli da Polso
    Armi da LancioShuriken Maggiori
    Shuriken x20Lama Vibrante
    Shuriken x20Lama Vibrante
    Note- 1 Mantello con Cappuccio Nero
    - i 10 Shunsui Kunai sono Forgiati di Chakra Base
    - 1 Kunai legato a 10m di Filo Metallico
    - 4 Kunai legati a 4 Palle di luce.
    - 2 Kunai legati a 2 Cartebomba.
    - 3 Shuriken legati a 10m di filo metallico.
    - 9 Shunsui Kunai Impressi (S) e (C)
    -- 1 Shunsui Kunai al Covo


    Edited by Supaku - 12/9/2022, 15:26
     
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    - Alcune volte utilizzi terminologie che non si sposano bene con il mondo di Naruto, che io personalmente eviterei. I primi esempi che mi vengono in mente: "fashion", "top di gamma" perché si rifanno alla lingua inglese; "stile giapponese" perché in questo mondo il Giappone non esiste, e quindi interrompi la sospensione dell'incredulità nel lettore. Non considero la parte di Paulito perché era fatta apposta per creare una gag, e mi ha fatto ridere...xD
    - Durante il combattimento, seppure le descrizioni fossero molto chiare, ci sono stati alcuni momenti in cui ho faticato a tradurre immediatamente ciò che leggevo in termini di gioco, di Tecniche, perché mi ritrovavo Spoiler molto carichi di Jutsu un po' troppo avanti nel testo, rispetto a ciò che stava accadendo nel presente della mia lettura. Immagino sia fatto volutamente per evitare troppi spoiler e di eccedere nel senso opposto, perciò non lo conto come errore ma solo come un'altra mia preferenza personale.

    La missione mi è piaciuta molto. Ho apprezzato il fatto che la narrazione fosse spezzata tra passato e presente, intervallando la fase investigativa a quella più d'azione o di tensione. Mi è piaciuta molto la cura nell'indagine così come il ritmo del combattimento, molto rapido, che dà l'impressione di un vero combattimento tra Shinobi e non tra due giocatori di tennis che stanno a fondo campo, bombardandosi con un Ninjutsu dalla distanza dopo l'altro. Notevole anche il confronto tra due Eremiti, tra due Ninja che si rigenerano le ferite in continuazione; mi è piaciuto anche il fatto che l'esperienza stessa dell'avversario con l'Hiraishin sia poi quello che alla fine lo freghi, perché si aspetta un certo tipo di combattimento che Supaku ha imparato a sua volta a prevedere, grazie alle investigazioni precedenti. Molto coerente anche il fatto che ogni cosa scoperta sul nemico durante le indagini, poi emerga manifesta nelle varie fasi del combattimento. Bello anche il finale aperto, frizzantino, di cui non c'è bisogno di sapere la conclusione perché tanto sappiamo di che pasta è fatto il protagonista.
    La missione è lineare nella storia che racconta, ma non tutto deve sempre essere ricco di colpi di teatro e grandi rivelazioni. Tutto quello che la missione si prefissa e promette nella sua overture (l'inseguimento di un nemico in fuga, un nemico che si sa essere forte e scaltro) viene mantenuto e realizzato nel migliore dei modi. L'unico appunto che mi sento di fare è che, nonostante la grande esperienza come Ninja che più o meno tutti i personaggi mostrati possiedono, ho avuto l'impressione che si avessero conoscenze troppo approfondite delle Tecniche e dei segreti del mondo Ninja. Ad esempio, non mi è piaciuto molto quando il tuo avversario ha elencato tutti i Doujutsu esistenti, Rin'negan compreso, dando sfoggio di una conoscenza fuori dal comune che neanche nell'opera originale si aveva, quando è apparso Pain.
    Tutto considerato, ti assegno il +1 e una ricompensa di 1490 Ryo. Goditeli e non spenderli, come diceva mia nonna quando mi dava la paghetta.
     
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3 replies since 7/9/2022, 08:08   85 views
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