Missione Supaku Handoru

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    Missione Supaku Handoru
    Missione a Servizio di:Mercato Nero
    Livello:S
    Esecutore della Missione:Supaku Handoru
    Il Covo ha ormai raggiunto una posizione apicale all'interno delle Terre di Nessuno e del Mercato Nero. Dopo lunghi anni di lavoro criminale è riuscito ad infiltrarsi in gran parte delle Terre Ninja e ora mira ad estendere il suo controllo nelle Terre ad Est. Più precisamente le mire espansionistiche si sono focalizzate sulla Terra dei Demoni, sopratutto dopo gli eventi degli ultimi anni, pertanto è stata stabilita una base di circa una cinquantina di uomini a Oni. Purtroppo però la rapida espansione nel territorio si è interrotta quando alcuni dei ninja in attività nella zona sono stati uccisi misteriosamente. I nostri investigatori hanno rivelato che si tratta di omicidi efferati e per nulla casuali. Qualcuno ha preso di mira il Covo e vogliamo sapere perché e di chi si tratti. Abbiamo già mandato un squadra di Ninja di livello A ad occuparsi della faccenda, purtroppo i loro corpi sono stati ritrovati nella piazza cittadina, in un macabro scenario di carne ed ossa che ci è difficile anche solo descrivere, con un messaggio scritto con il sangue ai loro piedi: "Invasori". I nostri uomini sono spaventati e gli omicidi non si sono interrotti, se andrà avanti così per la fine dell'anno tutto il lavoro svolto per insediarci in quelle terre sarà completamente nullificato, è giunto quindi il momento di occuparsi della cosa in maniera definitiva. Recati sul posto, prendi i contatti con i nostri uomini lì presenti, rintraccia ed elimina chi ci sta ostacolando. Stai attento, dai rapporti sembra che gli omicidi siano legati tutti al misterioso Chakra di Demoni del Paese della Luna e che non siano compiuti da una sola persona, bensì da quella che prospettiamo essere una organizzazione rivale, alcuni sospettano sia anche spalleggiata dai locali. A noi non importa come otterrai il risultato, ormai la questione è diventata personale e ne va della nostra reputazione. Considera Oni il tuo terreno di caccia e la stagione aperta. Sradica il problema alla radice ma cerca di essere discreto, vogliamo mantenere l'illusione che tutto stia andando bene in città.
     
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    narrato, parlati, pensati e cloni saranno nel colore corrispettivo del personaggio.
    Supaku, Telepatia Volatili, Altro 1, Altro 2, Altro 3, Altro 4, Altro 5, Altro 6


    Hiraishin no Burēdo - Sigillo del Teletrasporto delle Armi
    hiraishin-C-mia
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è un derivato della Hiraishin no Jutsu, che non necessita di Sigilli, tramite la quale si potrà apporre un Sigillo magico caratteristico, di dimensioni variabili a seconda della superficie su cui viene apposto, su un pacco di Armi da Lancio Piccole o Minori o una singola Arma Media o superiore ad utilizzo. Il Sigillo così apposto durerà fino alla fine dell'incontro. Una volta apposto il marchio sarà possibile pagare di nuovo il consumo della tecnica per teletrasportare un qualsiasi numero di Armi marchiate per volta, fino ad un massimo di tre metri di distanza dal corpo dell'utilizzatore o sulla persona dello stesso, tipo all'interno del proprio equipaggiamento o in mano, oppure verso un qualsiasi oggetto o persona marchiata a sua volta con l'Hiraishin no Jutsu. Oggetti con il marchio dell'Hiraishin no Jutsu potranno essere teletrasportati con questa tecnica, senza che sia necessario apporvi il Sigillo sopra, fintanto che mantengano il Sigillo dell'Hiraishin.
    Necessaria la Hiraishin No Jutsu - Tecnica del Teletrasporto in Scheda.
    Consumo: 1 per l'impressione del Sigillo

    Padronanza della Tecnica
    cGtsrrH
    L'utilizzatore ha passato anni della propria vita a praticare le proprie tecniche Preferite, incamerandone il potere, rendendole parte di lui al punto che ormai richiamare il Chakra per essa è diventato naturale come respirare. Le tecniche scelte da quel momento in avanti potranno essere eseguite con un singolo Sigillo, anche ad una mano se necessario, invece che con il numero di Sigilli necessari per perfezionare la tecnica. Inoltre le tecniche Preferite di livello C e B, sono il frutto di anni di pratica del ninja che gli hanno permesso all'utilizzatore di massimizzarne gli effetti al minor dispendio possibile, permettendogli di fare cose che nessun altro sarebbe capace, assegnando alla tecnica le seguenti due caratteristiche: aumento dei danni di mezzo grado e considere la tecnica di mezzo grado superiore (quindi una B sarà considerata B+ e così via).
    Tecniche Prescelte:
    [Fuuton: Daitoppa; Fuuton: Shāpu Shinkū; Fuuton: Fūhakujun] &
    [Raiton: Hebi Mikazuchi; Raiton: Ryu Mikazuchi; Iton Raiha]


    Hiraishin no Ninshiki - Marchio dell'Hiraishin
    marchiohiraishin-S
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: S
    Tipo: Supplementaria
    Tale Tecnica si concretizza in una vera e propria capacità di padroneggiare la Tecnica Hiraishin no Jutsu ad un livello successivo, dovuto alla pratica consumata del ninja e si manifesta in benefici particolari nell'apposizione del marchio dell'Hiraishin con Armi Forgiate di Chakra Base od altri ninja. Questa capacità permette al ninja di utilizzare e ritenere più a lungo il proprio Chakra all'interno di un'Arma Forgiata di Chakra Base, nello specifico il ninja non dovrà pagare il costo della impressione del marchio dell'Hiriashin no Jutsu su Armi Forgiate di Chakra base e lo stesso non si dissolverà dopo avervi utilizzato la Tecnica dell'Hiraishin. Questa capacità ha una funzione addizionale che permette di sfruttare gli stessi benefici anche su un altro ninja capace di manipolare il Chakra, ma non un Clone né una qualsiasi copia fisica dell'utilizzatore, di solito l'utilità è quella di marchiare un alleato in battaglia poiché questo deve essere consapevole del marchio e di fatto continuare ad alimentarne la presenza con una infinitesimale quantità di Chakra proprio, su avversari o bersaglio ignari, il marchio scadrà nel normale temine ed effetti. In ogni caso il marchio si dissolverà sempre alla fine di ogni ruolata.
    Necessaria la Tecnica Hiraishin no Jutsu ed un'Arma Forgiata di Chakra Base.
    Consumo: N/A

    Shinokaze - Vento Puro
    ferita-vento
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: S
    Tipo: Supplementaria
    L'affinità dell'utilizzatore con l'Arte del Vento lo ha reso capace, dopo innumerevoli anni di studio e pratica, di rendere tale elemento unico nelle sue mani. Nello specifico questa tecnica deriva da un attento studio nelle Arti Magiche delle proprietà di una tecnica Katon, la Zanmai no Shinka - Vera Fiamma di Samadhi, e della sua capacità di neutralizzare possibili effetti rigenerativi del bersaglio, ha portato l'utilizzatore ad analizzarne le proprietà e riportarle nei Jutsu Fuuton tramite una ricomposizione più attenta delle tecniche Fuuton. Grazie a numerosi allenamenti ciò ha fatto sì che i danni da Taglio delle tecniche Fuuton dell'utilizzatore siano diventati così incapaci di perdere la loro penetrazione e ciò principalmente al fine di tranciare così in profondità i centri nervosi del Chakra da renderli tessuto morto, insensibile al Chakra curativo anche se per un breve lasso di tempo. Le tecniche Fuuton che causano danni da Taglio dell'utilizzatore di fatto diventano affilati come rasoi al punto tale che le ferite causate da essi non potranno essere ridotte nel danno e, se subite, non potranno essere curate fino alla fine dell'incontro.
    Necessaria la Specializzazione Secondaria in Maestria Elementale - Fuuton e la Zanmai no Shinka - Vera Fiamma di Samadhi in Scheda.
    Consumo: N/A


    anbujohn_zpsipjocplx
    Il vento fischiava quel giorno. Il gracchiare dei corvi echeggiava nella grossa piazza malmessa. Era stata una bella piazza dovevano riconoscerlo. Al centro c'era una grossa fontana dalle decorazioni rinascimentali, con volte e riccioli scolpiti in quello che doveva essere stato marmo e che, probabilmente, con il passare del tempo e dell'usura era stato rimpiazzato da un materiale inferiore che ora stava cominciando a sgretolarsi e sbriciolarsi sotto la base originaria. Il resto della piazza era piastrellata da lastroni di pietra lavica, nera come la pece e segnata da tagli, solchi e fango. Anche il resto della piazza aveva visto giorni migliori. Sulle piaestrelle nere il fango si mescolava alla polvere e creava una poltiglia scura e appiccicosa. L'uomo incappucciato era chino ai piedi della fontana di marmo che spiccava in quella piazza così particolare. Allungò una mano per passarlo sui segni lasciati dal sangue rappreso. Erano chiare e distinte lettere di un rosso ormai scurito dal passare dei giorni.
    "INVASORI" era scritto a chiare e grosse lettere sulla base quadrata della fontana. Sangue, chiaramente. La mano sfiorò la sostanza, sentendola ancora lievemente umida. Sangue e qualcos'altro, un anticoagulante che era stato aggiunto per fare sì che esso rimanesse più fresco e rosso il più a lungo possibile. Sollevò la testa coperta verso l'alto, là dove in cima alla fontana ormai spenta da anni, era stato fissato un grosso palo con quattro rami orizzontali, da cui pendevano quattro figure.
    Erano due uomini e due donne. Ninja.
    Un brivido gli scorse lungo la schiena mentre il suo occhio dorato sotto il cappuccio analizzava i corpi di entrambi e analizzava cosa doveva essere successo. I corpi erano stati perforati in diversi punti, ognuno di loro era morto in modo differente. Tutti dovevano essere morti tra dolori atroci e sofferenze. Le donne sopratutto, non riusciva a poggiarvi la vista sopra, troppo era il dolore. Abbassò lo sguardo tornando a fissare la scritta. Erano due gli indizi in quella piazza: i cadaveri e i corpi. Un movimento al suo fianco sinistro mentre un'altra figura incappucciata si apprestava ad avvicinarsi ai corpi, afferrandone uno per un piede e cominciando a girarlo per vedere meglio le ferite mortali.
    Dissanguato....Gli hanno tagliato le arterie femorali...il sangue ha impiegato qualche minuto a fluire fuori, poi è morto...Probabilmente è riuscito a fare solo una decina di passi prima di crollare...I tagli sono stati netti, precisi, una incisione di un esperto che sapeva quello che stava facendo. Kunai, al più una Wakizashi.
    La voce calma di Yutaka era un contrasto con quello che stava provando nel suo petto. Quelle morti, così crudeli e deliberate avevano scosso in lui qualcosa, qualcosa di profondo. Chiuse gli occhi massaggiandosi il cavallo del naso e poi le tempie. Flash apparvero nella sua mente, un volto pallido, una lacrima. Cosa avrebbe potuto fare? Il sangue scivolò dal foro circolare in mezzo ai suoi seni stretti da una fascia bianca. Di rosso si tinsero le mani, le vesti e il suo viso. Poi la luce negli occhi di lei si spense e con essa la sua. Rabbrividì, sentendo goccioline di sudore imperargli la fronte. Non si era ancora ripreso del tutto. Dopo lo scontro con Kaede le cose erano precipitate rapidamente al Covo. Non era inusuale che degli Shinobi della stessa fazione si menassero tra di loro o provassero addirittura ad uccidersi a vicenda, alcune organizzazioni lo tolleravano, altre lo incitavano proprio, per spingere una "selezione naturale" del più forte. Il Covo al momento aveva atteggiamenti discordanti sul problema. Era vero che volevano Supaku morto, ma volevano ancora di più che Kaede passasse dalla loro parte e, siccome questo non sembrava voler collaborare in nessun modo, l'unica soluzione era stata quella di provare a fargli vedere la luce in fondo al tunnel nella speranza che rinsavisse.
    Non ha funzionato per niente...Io l'ho salvato e ora l'ho rivoltato contro di loro...il vero problema è sempre il solito: per quanto potrò fidarmi di lui davvero? Grattò via un po' di sporcizia dal bordo della fontana, immerso nei suoi pensieri. Stava cercando di scappare dalla realtà che lo circondava, stava cercando di non ricambiare lo sguardo con le orbite vuote degli uomini e donne appesi sopra di lui.
    Deglutì a fatica, sentendo ancora il dolore alla base della gola. Lo avevano marchiato, non aveva potuto fare molto davanti alla loro richiesta. Ancora la lingua gli faceva male, e aveva visto il tatuaggio allo specchio con non poca preoccupazione. Un altro anello nelle catene che lo stavano cambiando per sempre, imprigionando quasi. Opporsi sarebbe stata una vera e propria insubordinazione generale, che gli avrebbe rivoltato contro l'intero Covo in pochi secondi e lui non era ancora pronto per quella guerra. Non una battaglia ma guerra vera e propria. Yutaka gli aveva detto che doveva fare buon viso a cattivo gioco, eppure sempre più si sentiva come un agnello spinto sulla rampa del mattatoio. Accetta questo, accetta quest'altro, abbassa la testa, fatti andare bene questa cosa, sopporta quest'altro, tieni gli animi quieti, in attesa di colpire quando le cose si faranno favorevoli.
    Alza la testa al momento sbagliato e la punizione sarà soltanto la morte. Nelle Terre di Nessuno non c'erano seconde opportunità. O imparavi in fretta o morivi. Almeno aveva sempre creduto fosse così. Eppure sempre più Ninja dall'animo tracotante e baldanzoso sembravano aggirarsi per quelle terre, come se fare il traditore fosse un gioco da ragazzi, una bazzecola e loro fossero i leoni della savana. Lui non lo aveva mai fatto, si era sempre tenuto defilato, contando sul fatto che, non attirare gli animi avrebbe rappresentato una copertura anch'essa. Fino a quando non si era stancato di vivere. Gli avevano portato via tutto una seconda volta nella vita ed allora aveva cominciato a non tollerare le ingiustizie e i torti subiti. Aveva cominciato ad uccidere per rabbia non più per necessità. Eppure una parte di lui sarebbe sempre rimasta quella che era sempre stata. Sebbene in questi ultimi anni l'intolleranza per l'idiozia e la rabbia nei confronti dei soprusi lo avesse spinto a muoversi fuori dai suoi limiti autoimposti, aveva sempre cercato di riprender il controllo.
    Così fece ora.
    Prese un respiro profondo. Era arrivato così lontano in quelle terre sapendo quando tenere la testa bassa. Non era il momento di fare il gradasso come molti Mukenin erano soliti fare, sopravvalutandosi così tanto da poi rimanere sorpresi quando vedevano una lama spuntargli dallo stomaco. Era sopravvissuto a pugnalate alle spalle, esplosioni, assalti improvvisi, Ninja in possesso delle capacità e tecniche più strane ma a volte continuava a sentirsi un novellino. Uno shinobi fresco di accademia che guardava alle crudeltà di cui erano capaci certe persone con gli occhi colmi di incredulità.
    Uno sfarfallio nell'aria ed uno stormo di corvi si sollevò in volo dal tetto di una casa vicina, strappandolo dai suoi pensieri.
    L'unico occhio sbirciò fuori dal cappuccio.
    ...Rimozione delle falangi, dislocamento di entrambe le spalle, questa è stata torturata prima di venire uccisa.
    Parlava Yutaka ma lui non gli dette attenzione. Le altre due figure incappucciate dietro di lui stavano guardando i corpi come ipnotizzate dalla situazione. A lui non importava. Qualcos'altro aveva attirato la sua attenzione.
    Un movimento in un vicoletto laterale. Impercettibile se non fosse stato per il rumore dei corvi e per la sua incapacità di guardare i corpi mutilate delle Kunoichi.
    Xersi sputò a terra. Poteva vedere il sangue arrossargli le guance e le orecchie sotto il cappuccio. Era furibonda per quello che era stato alle donne. Sembrava che fossero state stuprate entrambe prima di essere appese.
    Si sollevò in piedi e si mosse verso il vicolo mentre Yutaka continuava il suo elenco scabroso sui corpi martoriati.
    Camminò verso il bordo avvolto dall'oscurità. Il suo occhio blauginò nell'ombra per un'ultima volta mentre il piede destro si infilava nel buio. La pupilla si dilatò, cercando di scorgere le sagome in mezzo al nero. Vide casse, cassoni dell'immondizia, sacchetti e rifiuti sparsi sul pavimento. Poi un colore nel vuoto.
    Il bianco della sclera ed il verde dell'iride. Due occhi immersi nel buio.
    Aprì la bocca per parlare ma gli occhi vennero oscurati dal baluginio freddo dell'acciaio. Mosse all'improvviso la testa di lato mentre un Kunai volava a pochi centimetri dal suo orecchio destro, impigliandosi nel cappuccio e lasciando un piccolo taglio sul suo bordo.
    Ehi! Gli sfuggì dalle labbra mentre l'arma finiva per sferragliare sul selciato della piazza, attirando l'attenzione dei suoi compagni.
    Yutaka, Xersi e Namida si voltarono di scatto, come gatti messi in allerta dallo squittire di un topo.
    Supaku si lanciò all'inseguimento della sagoma nell'oscurità.
    Ferma! Urlò.
    Sfrecciò nel vicolo buio, scavalcando sacchi di sporcizia e schivando un gatto terrorizzato dal suo avanzare improvviso. La figura si girò di scatto, il volto coperto da un cappuccio scuro, prima di alzare la testa e saltare in alto. Schizzò di almeno tre metri, toccò il muro di mattoni e poi si spinse nella direzione opposta, verso il muro dall'altra parte del vicolo. Un altro balzo di circa tre metri, poi un'altro ancora. Un balzo dopo l'altro si stava facendo tutto il vicolo verso l'alto.
    Supaku rallentò, osservandone i movimenti ondeggianti. Due Kunai scivolarono fuori dalla tasca del suo kimono, serrati tra pollice, indice e medio, baluginando nell'oscurità del vicolo. Tirò indietro la mano e la rilasciò in avanti come il laccio di una fionda.
    I kunai volarono in avanti fischiando ma la figura ruotò a mezz'aria, colpendo le armi da lancio con il braccio destro e scacciandoli come se fossero stati mosche. Scintille si sollevarono dal suo braccio mentre le armi ruotavano all'indietro, finendo per piovere di nuovo nel vicolo.
    Supaku però era già in ascesa. Era saltato anche lui sulla parete del vicolo, utilizzando il controllo del Chakra per poi eseguire un singolo sigillo e convogliare una grande quantità di vento a mezz'aria. L'aria turbinòe cominciò a comprimersi, i flutti di vento ruotarono, distorcendo il mondo sotto di essi, non poteva vederlo con precisione ma sapeva che l'aveva posizionata a sei metri di altezza da terra. L'albino ci saltò sopra, flettendo le gambe prima di distendere di nuovo i muscoli in uno scatto che lo fece schizzare verso il cielo in un balzo di circa nove metri. Ruotò a mezz'aria, sentendo il mantello nero sbattere dietro le spalle.
    Fuuton: Toppa - Rottura del Vento
    GYLf
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Questa Tecnica Fuuton ha un utilizzo versatile, infatti può essere utilizzata per scopi difensivi o di supporto. Nel primo caso, al termine della serie di Sigilli, l'utilizzatore soffierà una grande quantità di aria dalla bocca, provocando un forte getto di vento nella forma di un cono ampio due metri e profondo dieci, capace di sollevare e spazzare via chiunque si trovi coinvolto. Il getto non provoca alcun danno, ma sbalza fino a due metri di distanza e potrà essere utilizzato per allontanare avversari o spazzare via armi da lancio o persino oggetti di piccole dimensioni come tavoli o sedie. Le persone sbalzate via potranno riportare eventuali danni da caduta. La seconda alternativa è di convogliare in una superficie, massimo a cinque metri dal ninja, un vortice di vento compatto che solleverà una grande quantità d'aria, potendo frenare una caduta senza risentire di alcun danno o aiutando lo shinobi durante un salto andando anche a triplicare i metri percorsi dal salto stesso.
    Consumo: 2-1= 1

    Atterrò rotolando sul tetto dell'edificio sulla destra proprio mentre la figura incappucciata vi balzava con l'ultimo salto.
    Il tetto era piatto se non per l'interruzione di qualche comignolo qua e là. La distanza tra loro era di circa sei metri. L'albino scattò in avanti, il vento che sollevò il cappuccio dal suo viso, ribaltandolo sulle spalle.
    I capelli bianchi si agitarono nella luce del tardo pomeriggio mentre un terzo kunai baluginava tra le sue dita, impugnato a rovescio. Calò il colpo verso la spalla dell'uomo, non aveva intenzione di ucciderlo, gli sarebbe bastato ferirlo un po' per non farlo scappare oltre. L'uomo fermò il suo colpo a mezz'aria, serrando la mano guantata all'altezza del suo polso.
    Supaku lasciò la presa sul kunai, che cadde verso il basso per poi esser afferrato al volo dall'altra mano che cercò di menare un fendente orizzontale contro il ninja avversario all'altezza del fianco. L'uomo eseguì un magistrale colpo di reni all'ultimo che fece fischiare la punta acuminata del coltello a pochi millimetri dal suo ventre. Uno squarcio si aprì sulle vesti di cuoio rinforzato.
    L'assalto riprese. Un calcio laterale all'altezza del ginocchio dell'incappucciato, parato dal dorso della mano. Una rapida serie di pugni diretti verso le spalle. Scansato uno e deviato il secondo con un colpo dell'avambraccio.
    I due danzavano sul tetto in silenzio. Solo il rumore dei colpi sferrati, delle vesti che venivano mosse, di braccia e gambe che si scontravano, in suoni attutiti di stoffa e cuoio.
    Supaku apprezzò la bravura di quell'uomo nell'arte del Duello Ninja. Era stato addestrato, non era un semplice uomo di strada, né un mercenario. Era un vero e proprio Ninja. Tutti i suoi colpi venivano deviati con precisione, ogni suo attacco nullificato. Era così capace e agile che non era neanche riuscito ad intuire trattarsi di un uomo o donna.
    Avrebbe dovuto ricorrere ad un altro espediente. Tre colpi il suo incappucciato aveva sferrato e tre colpi aveva deviato con la mano libera. All'ultimo afferrò il polso della figura misteriosa, con un rapido movimento tirò verso di sé l'uomo, per poi sferrargli un colpo di ginocchio diretto sotto lo sterno. Sentì uno sbuffo e della saliva schizzò sul pavimento. La figura incespicò e lui colse l'opportunità per montare con il piede sul suo ginocchio piegato, darsi lo slancio all'indietro, colpendo due volte la sua spalla e schiena e piroettare all'indietro, lanciando il Kunai che aveva tra le dita diretto verso il suo viso.
    L'albino atterrò sul pavimento piatto eseguendo un paio di saltelli all'indietro per smorzare l'inerzia della caduta. Nello scendere non aveva mai perso di vista la possibile posizione dell'avversario. La figura aveva fatto scattare la testa di lato all'ultimo secondo ma il Kunai era riuscito a procurare un buco all'interno del cappuccio nero.
    Sei chiaramente un Ninja, cosa stavi facendo lì ad osservarci? disse senza mezzi termini facendo ruotare un nuovo Shunsui Kunai intorno all'indice, prima di impugnarlo con la lama rivolta verso il basso.
    Uno sbuffo derisorio della figura. Cavolo, ancora non era riuscito a capire se trattava uomo o donna e questo lo mandava su tutti i nervi. Quello fece per girarsi e dargli le spalle. Supaku sorrise mentre tre figure incappucciate apparivano ad ogni lato del tetto. I suoi alleati avevano accerchiato perfettamente l'uomo misterioso.
    La figura si fermò, voltò la testa incappucciata verso ogni direzione, realizzando subito la situazione. Rise. Stavolta riuscì a cogliere meglio il tono della risata e a scorgere un ciuffo di peli scuri sul mento sotto il cappuccio. Era un uomo, almeno qualcosa era riuscito a scorgerlo.
    Ero venuto a vedere i nuovi arrivati...Ahah...A quanto pare la vostra reputazione non è gonfiata... Sghignazzò di nuovo, volgendo di nuovo il viso incappucciato verso Supaku.
    Siete ancora in tempo per voltare le spalle ed andarvene...Questa non è la vostra terra.
    Neanche la tua, se è per questo. Dove sei stato addestrato? Kiri? Kumo? Konoha?
    L'uomo rise ancora scuotendo la testa, in un moto dondolante.
    Ahhh, chi sono io non importa...Sono solo un mezzo, la personificazione dell'odio di questa gente per gli invasori che hanno preso piede in questa città...Oni aveva bisogno di un salvatore, e le grida dei morti e dei sopraffatti hanno evocato me...Io sono la gente, io sono il mercante nella piazza che perde soldi mentre i vostri uomini offrono merci a prezzo ribassato e di qualità scadente; io sono la prostituta che viene seviziata e torturata dai vostri mercenari facili all'ira; io sono il contadino a cui è stata strappata la terra per due soldi perché non riesce ad arrivare a fine mese... sollevò di nuovo un dito verso Supaku, rivelando che uno dei guanti si era rotto durante lo scontro e ora l'indice mostrava un'unghia smaltata di blu scuro. L'ultimo sole cominciava a calare rapidamente e Supaku risuciva con sempre più difficoltà a scorgere la figura sul tetto. Ad ogni parola di quell'uomo sembrava che il cielo stesso facesse eco ai suoi oscuri propositi, togliendo la luce intorno a loro. Forse era per quello che le parole dell'uomo gli sembravano così cariche di significao che quasi lo facevano rabbrividire. O forse perché c'era una sicurezza nella sua voce, calma e decisa, che aveva sentito in pochi altri Shinobi. La sicurezza di un uomo che era più che in controllo delle proprie capacità e che lo aveva dimostrato per anni sul campo di battaglia. Non era superbo, non era tracotante, né isterico nelle proprie affermazioni. Era quasi stanco ma allo stesso tempo determinato, mosso da un odio profondo che lo scuoteva dall'interno.
    Siete arrivati qui, avete cambiato ogni cosa e per il peggio. Adesso Oni ha deciso di ribellarsi e la voce della folla si farà sentire con il sangue. Andateve e non vi sarà fatto del male. Lasciate queste terre già ferite e sanguinanti e non costringetemi ad aggiungere le vostre teste a quelle che stanno appese in quella piazza.
    Supaku inspirò con attenzione. I muscoli tesi. Si chiese come aveva intenzione quell'uomo di scampare al loro accerchiamento. Forse aveva una idea, forse era in grado di ricorrere ad un Jutsu di teletrasporto come lui o forse sarebbero arrivati degli alleati a dargli man forte?
    Non so da che Villaggio tu provenga ma di sicuro saprai da dove veniamo noi. disse aprendo la bocca e rivelando una lingua tatuata da segni neri orizzontali. Ognuno di loro aveva subito quel tatuaggio prima di partire, nuova pratica standard del Covo avevano detto. Questo era un problema. Adesso poteva solo confidare negli uomini che aveva accanto, perché rivelare ad un estraneo informazioni sul Covo sarebbe stato impossibile. Tornare indietro o restare, il destino è lo stesso. La morte ci attende ad ogni angolo. Fece ruotare di nuovo il Kunai, afferrandolo tra indice e pollice e rivolgendo la punta affilata verso il volto dell'uomo incappucciato.
    Non posso difendere le azioni dell'organizzazione, perché non sono qui per questo, io sono solo stato pagato per fare un lavoro...E lo farò bene, mi dispiace ma uno di noi due non arriverà alla fine di questa storia.
    L'incappucciato scosse la testa, sembrava quasi sconsolato ma non potè fare a meno di vedere un balugino bianco sotto il cappuccio. Stava sorridendo.
    E sia, il sangue scorrerà ancora... sollevò le mano ai lati prima di sparire in uno sbuffo di fumo.
    Supaku sbatté le palpebre sconcertato.
    Era un clone? Pensavo lo avessi ferito...
    Infatti è così, che diamine sta succedendo...Namida, hai colto traccia del suo Chakra?
    La ragazza era ferma, le mani congiunte in unico sigillo. Niente, era schermato....Questo è bravo...Cloni in grado di resistere ai danni fisici...sarà un problema...
    Supaku sbuffò, notando solo ora che Xersi gli tenendeva i Kunai che aveva lanciato pochi secondi prima. Li aveva raccattati per lui. Annuì in cenno di ringraziamento, li prese e li infilò nella tasca supplementare da coscia.
    Muoviamoci ad arrivare alla base, voglio sapere cosa è successo e se hanno informazioni su questo tizio...
    Aninochi - Fratelli di Sangue
    clones
    Sviluppatore: Rokuto
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Il Ninja è un esperto nell'arte delle Tecniche di Clonazione, al punto che ha dedicato gran parte del suo tempo su come mantenere il più a lungo possibile i propri Cloni e la loro resistenza. Tramite l'apporto di una grande quantità di Chakra egli potrà influenzare e rafforzare i Cloni creati con qualsiasi Jutsu di livello A od inferiore, rendendoli in grado di resistere ad una singola ferita di media entità prima di venire dissolti. Il Consumo va pagato all'inizio della giornata e influenzerà la creazione di qualsiasi clone creato nelle 24h successive.
    Necessaria la Tajuu Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica Superiore dei Cloni d'Ombra in scheda.
    Consumo: 15


    Mossa azzardata e stupida
    Mossa intelligente invece...Ho scoperto più cose su di loro con questo piccolo incontro che osservandoli di nascosto per le prossime settimane a venire...
    Kurenai scosse la testa. Era una ragazza alta dai lunghi capelli neri che le scendevano fino ai fianchi ed ondeggiavano in una massa aggrovigliata, cadendo persino sul viso. Continuo a pensare che sia stata stupida...Solo perché hai quella Tecnica Segreta che ti permette di rendere i tuoi cloni più resistenti del normale, non significa che puoi fare quello che ti pare...Gli hai rivelato una carta che non dovevi. Pensi che siano stupidi?
    Al contrario, penso che siano i più difficili mandati sin'ora. Il Covo non fa le cose a caso, questi saranno senza dubbio molto più letali e preparati di quei quattro scappati di casa che abbiamo affrontato tempo fa.
    Kurenai si mordicchiò l'unghia del pollice. Era nervosa, poteva sentirlo nell'aria, il suo odore acquisiva note acide quando si innervosiva. Forse era dovuto alla sua genetica? Probabilmente. Rokuto inspirò continuando a sistemare le cartebomba con precisione millimetrica.
    Ma noi saremo più forti di loro, più furbi...più scaltri...Non hanno idea di chi siamo, il popolo ci ama e ci protegge...Non possono rintracciarci mentre siamo schermati e abbiamo messo già in moto molte cose in queste settimane...Se anche avessero un Ninja percettore non sarebbe in grado di trovarci, non qui. sorrise, distenendo le braccia dietro la testa, e intrecciando le dita proprio dietro la nuca. Osservò il suo lavoro, un'opera magnifica. Era proprio soddisfatto. Sorrise, mostrando i canini appuntiti. Le numerose cicatrici bianche segnate sul viso si tesero diventando, se possibile, ancora più bianche e sottili.
    Il loro avamposto è ormai agli sgoccioli. Ancora un paio di colpi e tutte le operazioni che hanno imbastito in questa città saranno totalmente smantellate. A quel punto non ci resterà che ucciderli ogni volta che proveranno a prendere il controllo della nostra città.
    La ragazza annuì in silenzio, portandosi al suo fianco. Seduto sul piccolo sgabello sgangherato di legno davanti a quel lungo tavolo, osservando accanto a lui la sua opera d'arte. Non sono bellissimi? Ci ho messo tre settimane, ma ne è valsa la pena...Sarà un'opera d'arte che verrà vista da kilometri e kilometri di distanza! la donna gli passò una mano sulla spalla e lui mosse la sua, passandola sul suo fianco, avvolgendosi intorno alle sue natiche e stringendola forte a sé. Sentì le sue dita delicate tra i capelli, mentre la cascata di capelli mori di lei scivolava davanti al suo viso. Fu inebriato dal suo profumo, dall'odore acido e ferroso della sua pelle. Sangue e Ferro. Così si facevano chiamare, e a ragione. Lei era sangue, lui era ferro.
    Dimmi che andrà tutto bene...
    Le prese il mento tra pollice ed indice ed avvicinò le sue labbra a quelle carnose di lei. Andrà tutto bene...moriranno come tutti gli altri e finalmente il nostro nido sarà in pace. Le loro labbra si incontrarono in un bacio tenero e delicato, le lingue si mossero l'una contro l'altra mentre lui le afferrava entrambi i fianchie e se la portava sopra le ginocchia con un movimento improvviso.
    La luce del neon accesa sopra di loro sfarfallò qualche secondo prima di spegnersi ad uno schiocco di dita dell'uomo.


    Che posto di merda borbottò l'albino mentre scivolava oltre gli scaffali polverosi di un robivecchi. Le indicazioni erano giuste, così aveva accertato Yutaka. Nonostante tutto, odiava il modo in cui il Covo riusciva a scegliere sempre i posti peggiori dove stabilire le proprie operazioni. Si spinse attraverso un corridoio stretto, ricavato tra due scaffali pieni di riviste, vecchi macchinari ormai rotti e rotoli muffiti. Davvero era incredibile pensare che quel piccolo negozietto con i vetri anneriti dallo sporco e dal fumo ed una insegna che penzolava sbilenca fosse il lugo principale da cui il Covo aveva deciso di estendere i propri tentacoli.
    Arrivò in fondo al corridoio in un piccolo pianerottolo. Inspirò, tossì, aveva inspirato troppa polvere. Cazzo come odiava quel posto. Sentiva il tetto che gli sfiorava i capelli, le spalle spremute tra il metallo dello scaffale e la pietra fredda del muro. Odiava stare strizzato in quel cunicolo. Che stesse diventando claustrofobico? Sentì l'aria mancargli di poco nel petto. Allungò la mano destra, sfiorando con le dita quello che altri non sembrava che un mattone dismesso. Questo fece un *click* appena percettibile. Lo scaffale davanti a lui ebbe uno scossone e poi si mosse di lato, scivolando all'interno di una fessura nella pietra alla sua sinistra. Improvvisamente nel pavimento sudicio si profilò una scaletta di metallo illuminata da lunghe luci al neon. Finalmente si ragionava. Si calò nella scaletta insieme ai compagni che lo seguirono uno dopo l'altro. Non appena tutti furono dentro, la scala tornò sù lentamente, chiudendosi sopra il tetto con un clangore metallico, prima di venire sigillati di nuovo. Si avvicinò ad uno schermo piatto e nero, estrasse la lingua dalla bocca, rivelando allo schermo i segni neri. Un lieve suonino echeggiò nell'aria. Non aveva capito che razza di Jutsu fosse ma aveva funzionato. La carrucola in cui si erano infilati ora poteva muoversi.
    Adesso si trovavano in una scatola di metallo compatta. Davanti a loro c'era uno specchio a parete. Alla loro destra, ricavati nel metallo lucido, una pulsantiera con quattro numeri. Solo quattro piani. Poca roba. Dopo il suonino i pulsanti presero vita, illuminandosi di verde.
    Premette il pulsante con il piano -4, dove erano stati indirizzati. Il blocco ebbe uno scossone e poi iniziò la sua discesa.
    Nel mentre che aspettavano Supaku osservò il suo viso riflesso nello specchio e le figure dei suoi compagni. C'era Yutaka, un uomo di mezza età, forse sulla cinquantina. Capelli e folta barba castani, con spruzzi di grigio ed occhi color nocciola. La faccia era sempre contratta in una smorfia e le rughe intorno agli occhi gli disegnavano una intricata ragnatela quando sorrideva. Supaku lo aveva affrontato anni prima, quando era stato mandato dal Covo stesso catturarlo. Il Ninja era noto come "Il Due Anime" per la sua straordinaria quanto rara capacità di essere riuscito a padroneggiare due innate dal sapore leggendario: il Mokuton e lo Youton. Lava e Legno. Un risultato che forse nessun altro era riuscito a raggiungere. Era sempre pronto alla risata, nonostante le situazioni terribili in cui si trovavano e le missioni ancora più tristi di cui erano incaricati. Tendeva a lamentarsi della sua età, ma a parte questo era più affidabile di una quercia e più inarrestabile di un getto di lava. Tendeva a vestirsi sempre con toni scuri, divisa ninja anonima, gilet alternativo, parabraccia e parastinchi. Uno stile da Shinobi dei tempi dimenticati, quando l'onore era ancora considerato una merce di valore.
    I suoi occhi si spostarono sulla sua spalla sinistra. Poco più bassa di lui c'era una ragazza dai capelli biondi che crescevano solo su un lato del viso, in un ciuffo lungo che le cadeva davanti e sopra l'occhio sinistro. Era stata una bellissima ragazza, con occhi color del cielo e un paio di labbra carnose. Peccato che il lato destro della faccia, orecchio, fronte, nuca e occhio erano stati sciolti e ricoperti di vescicole che ormai non sarebbero più guarite, nè l'avrebbero riportata al suo splendore di un tempo. Xersi era il suo soprannome, non aveva mai saputo il suo nome vero. Era una Kunoichi che aveva incontrato in una Missione, come avversaria nel recupero di una gemma preziosa. Era stata assoldata dalla concorrenza ma gli aveva dato un gran filo da torcere e, per questo, Supaku invece di eliminarla l'aveva risparmiata e reclutata forzatamente nel Covo. Dal loro incontro aveva perso il braccio destro che infatti non era più umano ma bensì meccanico, composto di legno e cuoio, con quei meccanismi che ricordavano le giunture di una Marionetta dei ninja di Sunagakure. Era in possesso dell'Arte del Bakuton, l'esplosione dell'argilla e tendeva sempre a masticare nervosamente una piccola porzione di argilla. Non si poteva mai sapere, diceva lei. Aveva uno sguardo folle negli occhi ed una decisione perversa quando combatteva che la rendeva imprevedibile ma altrettanto instabile. Tendeva sempre a vestire con ampi kimoni dalle maniche larghe mentre intorno alla vita il kimono era stato stretto notevolmente, rivelando un rombo all'altezza dell'ombelico, dove si potevano vedere altre ferite da ustione. Non gli aveva mai raccontato come si era procurata quella cicatrice, non pensava che glielo avrebbe mai detto.
    Infine dietro tutti c'era una donna longilinea con un viso ovale e lunghi capelli rossi che le incorniciavano il viso. Portava una divisa aperta sui fianchi e sulle cosce, una scollatura che le rivelava i seni fasciati con bende grigie. Namida. Era stata una regolare, Supaku l'aveva catturata e portata al Covo come merce di scambio, su loro stesso ordine. Lei non aveva avuto scelta. Era l'unica dei quattro che ancora portava il suo coprifronte rigato stretto intorno al collo, a mo' di sciarpa. Sebbene sembrasse la più normale tra di loro, Supaku aveva sentito voci sugli esperimenti che il Covo aveva fatto su di lei, dicerie che gli avevano fatto accapponare la pelle. Era la loro ninja sensoriale, la loro esperta di ricognizione e di perlustramento. L'aveva reclutata proprio per quello scopo e per l'odio che nutriva nei confronti del Covo stesso, più di quanto ne nutrisse nei confronti di Supaku per averla catturata e consegnata a loro. Incredibile come il nemico del tuo nemico potesse essere amico.
    Infine c'era lui. Osservò il suo riflesso con aria quasi contrita. Un ninja dal fisico muscoloso ma asciutto. I capelli bianchi corti e spinosi che gli ricadevano in parte sul viso. Il kimono nero con gli orli verde scuro, le occhiaia profonde. L'unico occhio dorato che rifletteva quasi la luce del sole come una moneta, l'altro completamente bardato. Non voleva guardare l'occhio bendato, era da troppo tempo che odiava quella parte di sé. Lì dietro risiedeva un potere così grande ma così abusato da tutti i traditori che aveva conosciuto, che gli aveva fatto sospettare che, presto o tardi, tutti i Mukenin di Iwa sarebbero andati a giro con un occhio solo. Inspirò. Ricordava ancora quando era l'unico con quel potere. Dopo la scomparsa di Hayato, non aveva incontrato più nessuno Shinobi con lo Sharingan per moolto, molto tempo. Poi erano comparsi Kaede, Arima e persino Yogan. Uno dopo l'altro avevano inseguito quel potere. Due erano scomparsi nessuno era riuscito a raggiungere però il potere del Mangekyo però. Poteva consolarsi con quella notizia? Non molto.
    Cazzo come siamo cattivi! Esclamò Xersi, strappandolo dai suoi pensieri.
    Ne riparliamo se usciamo di qui vivi, ragazzina La rimbeccò Yutaka con decisione, grattandosi il mento barbuto.
    Con uno scossone alla scatola di metallo e tutto riprese a scorrere. La porta dello specchio si aprì rivelando un corridio bianco e asettico. Sembrava il marchio di fabbrica di ogni rifugio del Covo. Quasi come se avessero reclutato lo stesso architetto per tutte le loro basi e che questo architetto avesse una specie di mania perversa per gli ambienti ospedalieri. Si incamminarono a lunghe falcate.
    Il corridoio si snodava in avanti. Supaku non mancò di notare come molte stanze ai lati del corridoio fossero vuote. Le scrivanie deserte. Nessun rumore di attività. Arrivò in fondo alla stanza e bussò con decisione.
    Una voce ovattata venne dall'altra parte. Avanti! Spinse con decisione la porta di metallo, che scivolò sui cardini con un silenzio quasi mortale.
    Erano in quello che si poteva definire un ufficio. Dall'altra parte della stanza c'era una grossa scrivania di vetro. Una figura era appoggiata alla scrivania, le natiche ben piazzate sopra il vetro. Era una donna oltre i quaranta anni, avvolta in un camice immacolato e con una gonna color antracite e un girocollo giallo.
    Vi aspettavo, prego!
    Supaku prese posto nella stanza. Come da ordini ormai collaudati tra di loro, Yutaka si piazzò sulla destra, Xersi sulla sinistra e Namida rimase indietro, le mani infilate nelle ampie maniche e congiunte. Era sempre in allerta. Fossero state sorprese, sarebbero stati i primi a saperlo. Era abbastanza difficile perché i luoghi del Covo erano sempre terribilmente schermati con Sigilli di contenimento che impedivano a chi era al loro esterno di percepire il Chakra a chi vi si trovasse all'interno, ma viste le condizioni in cui versavano era meglio non rischiare.
    Sai già perché siamo qui, vogliamo un rapporto dettagliato sulla situazione.
    Non mi aspettavo altro da voi...Ho sentito parlare della vostra reputazione ed efficienza. Ogni cosa di cui potete avere bisogno la troverete in questo fascicolo.. disse la donna indicando un grosso faldone composto da tre rotoli e numerose cartellette accatastate su un angolo della imponente scrivania.
    Supaku non perse tempo ed afferrò il faldone, passando i rotoli a Namida, la loro ricercatrice del gruppo. La donna scivolò via in silenzio in un'altra stanza cominciando a rovistare sulle informazioni raccolte.
    Ora, voglio capire cosa è successo, come stava andando la situazione e cosa ha portato a tutto ciò. disse l'albino cominciando a mettersi comodo su una sedia davanti alla scrivania. Xersi si appoggiò schiena ad un muro, continuando a masticare rumorosamente la sua argilla a bocca aperta e Yutaka si sedette al fianco dell'albino in silenzio.
    La capo-reparto rimase silente per qualche secondo, inspirando profondamente prima di spingere gli occhiali sul cavallo del naso ed alzare la testa.
    Va bene! esclamò come se stesse parlando più a sé stessa che agli Shinobi che aveva davanti. Si sollevò dalla posizione appoggiata e rilassata, girò intorno alla schivania e tornò a sedersi dal suo lato.
    Allora, devi capire come opera il Covo dal punto di vista economico, inizierò con una breve piccola lezione riassuntiva...L'operato della nostra organizzazione consiste nell'immetterci nel substrato cittadino, cominciando a comprare attività lecite, spesso risollevando le attività i sull'orlo del fallimento, immettendo nuove risorse e comprando i cittadini che sono più vulnerabili. Così abbiamo fatto. Abbiamo rilevato l'attività di un paio di commercianti, principalmente roba di bassa lega, come questo robivecchi sotto cui ci siamo sistemati. Abbiamo lasciato l'originario proprietario in mano all'attività, in modo che nessuno potesse sospettare del nostro arrivo. A quel punto avevamo la nostra copertura, le nostre basi operative. Eravamo dentro la città e ancora nessuno poteva sospettare di niente. Questa prima immissione è stata indolore. Nessuno ha subito perdite e l'attività economica della città è rimasta come era. Dopo ciò abbiamo cominciato la nostra attività di studio del substrato cittadino ed economico della regione. Questa attività è durata mesi, mandavamo uomini e donne in giro per la città, raccoglievamo informazioni sul funzionamento della società e delle attività in tutta la città e regione. Piano piano abbiamo cominciato a roccogliere sempre più informazioni e ad immettere nella città stessa il nostro sistema di spie e informatori. Anche qui è stato abbastanza indolore. Abbiamo avuto un paio di incidenti, ma abbiamo soffocato ogni singola possibile fuga di notizia nel modo più veloce ed efficiente possibile. Supaku annuì sapendo bene di cosa si trattasse. Lui stesso era stato mandato in missione, quando era ancora un piccolo novellino nelle Terre di Nessuno, a compiere più di un omicidio di quel tipo. Erano missioni relativamente semplici, avevi un bersaglio dovevi eliminarlo facendolo sembrare un incidente, ed il più velocemente possibile.
    Il terzo passo è stato quello che ha creato maggiori problemi: dovevamo immetterci nella attività principale della città. Fin'ora avevamo solo speso soldi per creare la struttura, ora era giunto il momento di farli, prima poco alla volta e, una volta creato il nostro mercato, in maniera sempre più massiccia. L'albino si mise comodo, stava cominciando a capire come davvero operava il Covo, anni di lavoro e di governance aziendale avevano reso quella macchina tremendamente efficiente in quello che faceva.
    Nel momento in cui abbiamo cominciato a rilevare le attività più importanti, avevamo bisogno di una facciata, abbiamo quindi creato una nuova compagnia, denominata "Tokei", Orologio. L'obiettivo della compagnia era quello di fungere da cooperativa, con lo scopo di sostenere il lavoro locale degli artigiani e commercianti, immettendosi nella loro stessa attività con ingenti sostegni economici in cambio di una parte del loro profitto. L'obiettivo era quello di apparire come una operazione perfettamente lecita nella propria attività di supprto, ta le giustificare alle autorità competenti la propria presenza in molteplici realtà economiche....Un colpo di genio, che ci permetteva di esser ovunque alla piena luce del sole. Devi ringraziare Takematsu Renzou per questo, è il nostro guru nell'ambito dell'economia. Lui ha preso la guida dell'Orologio e ha cominciato ad immettersi nell'alta società della città. Abbiamo inoltre avuto grande successo nell'ambito dell'attività di costruzione e ristrutturazione, sopratutto dopo l'evento della "Rinascita del Mouryou" che ha gettato la città nel Caos più assoluto. Abbiamo dovuto eliminare la concorrenza scomoda, questo è certo, ma alla fine ci siamo accreditati molti contratti, importanti. Da lì in poi il nostro potere ha cominciato a salire in maniera esponenziale, avevamo occhi ed orecchie ovunque. A quel punto abbiamo cominciato a fare leva sulle nostre informazioni, a richiedere pagamenti, occhi chiusi quando passavano certi carichi, abbassare regolamentazioni sulla qualità di alcuni prodotti, chi non era d'accordo spariva e rapidamente. Ciò ha reso le nostre attività le migliore e più competitive della città, il risultato: tutti gli artigiani ed i liberi professionisti non erano più in grado di competere con noi, piano piano, hanno cominciato a fallire e a rivolgersi all'Orologio per avere salva l'attività. Chi non era nostro, stava diventando nostro debitore. Ognuno lavorava non più per mantenere sé stesso ma per pagare noi. A quel punto le nostre vere attività sono cominciate a fiorire: prostituzione, droghe, contrabbando di merci rare e di armi, ogni cosa stava cominciando ad esser venduta sempre più in maggiori quantità....
    Più ascoltava quella donna, più Supaku si sentiva un assoluto idiota. Era lì, seduto in quella stanzetta illuminata dal neon, sulla sedia foderata di stoffa. Un ninja che aveva alla cintura più di cinquanta uccisioni confermate. Una forza della natura incarnata in ossa ed acciaio ed era assolutamente impotente. Voleva uccidere lei, ogni scienziato in quella stanza e lasciare dietro di sé una scia di sangue così lunga da non poter essere lavata via se non dopo anni. Eppure era lì, immobile, fermo, impassibile, come un cagnolino ben addestrato. Per un secondo la palpebra sotto l'occhio sinistro tremò leggermente. L'occhio che ora era coperto da una sottolissima membrana che faceva sparire il Doujutsu del Clan Uchiha ed apparire come se l'intero bulbo oculare fosse velato di grigio. Sollevò la mano per toccarsi il muscolo tremolante. Spostò le dita lungo lo zigomo, fino all'angolo dell'occhio. Un movimento lento e calcolato. Non doveva lasciar intendere niente, né la rabbia che infuriava dentro di lui, né la frustrazione della situazione.
    La donna gli stava raccontando tutto, informazioni, modus operandi, nomi, luoghi. Più che andava avanti più che il bruciore alla gola, che pensava essere sparito del tutto da quando gli avevano impresso quel fottuto sigillo, si accentuava. Era impossibile. Nessun Fuuinjutsu impiegava così tanto a guarire, era chiaro che quel dolore, quel fastidio, fosse soltanto una cosa mentale, eppure, eppure era quasi convinto fosse davvero così.
    Per anni aveva lavorato come il braccio armato del Covo e mai lo avevano messo a parte di niente, ora che finalmente lo avevano marchiato, ecco che gli raccontavano ogni cosa. A chi avrebbe potuto dirlo del resto? A nessuno. Supaku capiva cosa fosse quello che stavano facendo, non lo avevano mandato in quella missione perché si fidavano di lui, lo avevano mandato per dargli un'ultima dimostrazione della loro potenza, della capacità di infiltrarsi nei villaggi così capillare e metodica che lo stava terrorizzando e infuriando al tempo stesso.
    Solo ora tutte le frase di Yutaka che un tempo erano sembrate vuote, stavano acquisendo una realtà fin troppo concreta. Il Covo era a pochi mesi da un fusione che avrebbe trasformato radicalmente l'organizzazione in una superpotenza. Quello che stava vedendo ora era soltanto un decimo della loro forza e ne era già terrorizzato. Cosa sarebbe successo dopo la fusione? Sarebbe riuscito a sopravviere a loro? Probabilmente no, era fottuto. Era assolutamente ed allegramente fottuto.
    Sorrise, una risatina gli sfuggì dalle labbra.
    ...Scusa? Ho detto qualcosa di divertente?
    Nono, assolutamente, vai pure avanti...Mi sono...distratto per un secondo, non succederà più.
    ....Bene...ad ogni modo cercherò di essere breve, capisco il tuo scarso interesse per la parte prettamente economica e di sviluppo... Supaku annuì cogliendo quell'insulto velato come un campione. La scienziata gli stava infatti dicendo: sei solo un assassino.
    La droga aveva cominciato a girare per le strade, le attività non sotto la nostra protezione a fallire, le guardie a chiudere gli occhi quando dovevano, insomma tutto stava andando per il meglio, poi sono iniziati i problemi. Tutto ha avuto il suo incipit con la morte di Renou. Il nostro uomo principale, l'amministratore delegato della Tokei, fu ritrovato morto in casa sua. Appeso per i piedi e dissanguato come un animale. Numerose punture all'altezza dei polsi e dei fianchi. Il fascicolo venne spinto in avanti lungo la scrivania immacolata. Sospettiamo che i nostri avversari abbiano passato mesi a fare ricerche fino a capire chi fosse il capo dell'organizzazione. Renzou è stato trovato con numerose ferite oltre quelle che ne hanno decretato la morte. I nostri Ninja più esperti hanno avuto difficoltà ad accedere alle sue memorie, ai suoi ricordi. Chi lo ha sondato ha fatto le cose per bene, non entrati, lo hanno torturato e gli han strappato dalla mente tutta l'organizzazione e il meccanismo e sono usciti senza fare rumore.
    Supaku aggrottò le sopracciglia.
    Non aveva guardie del corpo? Aprì il fascicolo osservando le fotografie agghiaccianti del corpo dell'imprenditore.
    Due, entrambi Mukenin di livello A, traditori di Konoha e Kumo. Uno è stato trovato morto nella villa, il corpo del secondo è stato ripescato da un peschereccio al largo delle nostre acque tre settimane dopo... Sospettiamo che chi aveva preso di mira Renzou avesse fatto i compiti, ucciso la prima guardia, preso le sue sembianze e poi attaccato la seconda quando meno se l'aspettava.
    Supaku chiuse il fasciolo per passarlo a Yutaka. L'uomo lo aprì per poi lasciarsi sfuggire un fischio lungo e sorpreso.
    Quindi stiamo parlando di almeno uno Shinobi in grado di possedere Jutsu di interrogatorio avanzato, manipolazione della memoria dei cadaveri, manipolazione del Chakra e in grado di assumere facilmente l'aspetto di un altro ninja al punto da ingannare persino un Mukenin di alto livello...
    Non ho finito...dopo la morte di Renzou non abbiamo preso subito rimedi, l'uomo era ricercato in quattro stati, sospettavamo potesse essere solo un omicidio di qualche trascorso passato oppure un Ninja che aveva deciso di raccogliere la taglia sulla sua testa. Quindi abbiamo atteso per vedere se nelle Terre di Nessuno si faceva avanti il malfattore...Dopo un mese di silenzio abbiamo capito che doveva esserci qualcosa di poco buono. A quel punto sono cominciati a morire i nostri dirigenti più avanzati. I carichi di droga sono affondati misteriosamente, i bordelli sono stati dati alle fiamme, le guardie corrotte trovate morte nei vicoli. Piano piano abbiamo perso il controllo che avevamo guadagnato.
    Avevate ancora però il controllo economico della città, insomma avevate crediti nei confronti della maggior parte delle attività locali no?
    La donna lo guardò con un sopracciglio sollevato. Sì, pensò Supaku sorridendole di rimando, non era così stupido come pensava. Non era un cima in materia, ma aveva seguito il discorso perfettamente. Sapeva cosa il Covo avesse fatto ed aveva capito che, anche uccidendo la gran parte dei membri corrotti e delle spie, il Covo avrebbe comunque continuato a mantenere le zanne conficcate nel collo di quella città, grazie al mero potere economico.
    Esatto, avevamo ancora il potere di stangolare le aziende con i nostri crediti...Anche se fossero riusciti a eliminare qualche membro corrotto o distruggere qualche bordello o carico di droga, la città era sempre in ginocchio davanti a noi...Invece la cosa più strana è avvenuta: gli imprenditori hanno cominciato a saldare i loro debiti...Uno dopo l'altro tutti i nostri debitori sono spariti, abbiamo raccolto un sacco di denaro sì, ma esser pagati non era certo il nostr maggior interesse...
    Interessante...quindi questo o questi Shinobi sono dalla parte del popolo...Hanno probabilmente venduto la droga o svaligiato il bordello e usato i soldi per passarli agli imprenditori e così saldare i loro debiti?
    Potrebbe essere, ma non sappiamo per certo...se fosse davvero così...
    Significherebbe che è stato il popolo stesso ad ingaggiarlo...Un'altra domanda, nella missiva c'è scritto che temete l'influsso del Chakra Demoniaco degli incidenti avvenuti sull'Isola della Luna, perché?
    La donna annuì e qui Supaku la vide sbiancare leggermente e le mani tremarle.
    Bene...ecco...Ogni omicidio commesso recava scritte con il sangue, un sangue che, dall'analisi dei nostri esperti...
    Non si coagulava mai.
    La donna annuì, alzando ed abbassando la testa freneticamente. Scommetto che i vostri scienziati hanno trovato all'interno del Sangue una traccia di un Chakra sconosciuto, qualcosa che ha fatto presumere l'influsso di una entità malvagia, mi sbaglio?
    La donna annuì di nuovo. Non avevamo mai visto nulla del genere. Il sangue, all'analisi al microscopio...è vivo.
    Yutaka annuì, sogghignando. Vi posso far stare tranquilli. Quello non è un Charka Demoniaco, è un Kekkei Genkai molto raro...Ma non è qualcosa che abbia a che fare con il nefasto Mouryou...sebbene questa sia la sua terra.
    Supaku si girò sulla sedia per fissare meglio il vecchio Shinobi.
    Ah sì? E tu che ne sai adesso?
    Ah, ragazzo! Non sono mica nato ieri....Ti ricordo con chi stai parlando, ho camminato su questa terra per anni, cazzo forse è quasi... Il vecchio fece una smorfia sul viso. Ti basti sapere che lo so.
    Cazzo, e io che pensavo di avere accanto uno Shinobi anziano...Almeno l'esperienza serve a qualcosa. Sai come possiamo gestire questo kekkei genkai?
    L'uomo si grattò il mento barbuto striato di grigio. è una rogna bella grossa...Nella mia vita l'ho visto una sola volta ed ha a che fare con la manipolazione del Sangue...Sarà dura cercare di metterlo alle strette, perché sono in grado di manipolare lo stesso sangue per cambiare sembianza...Se poi si è addestrato nell'arte dell'Interrogatorio e del Manipolare le informazioni...Sarà un vero e proprio incubo.
    Supaku abbassò la testa e la rialzò sbattendo le mani l'una contro l'altra ed alzandosi in piedi. Stiracchiò la schiena e sospirò.
    Solo buone notizie insomma...Beh, mettiamoci all'opera. Avremo giornate di lavoro davanti. Ho bisogno di tutti i fascicoli sulle vostre attività, su cosa Renzou e gli uomini uccisi potevano sapere e se attaccaranno di nuovo...Ah e il fascicolo dei rapporti della squadra uccisa fuori nella piazza cittadina. Di sicuro hanno scoperto qualcosa.
    Non si fermò neanche a chiedere perché i cadaveri non fossero stati tolti, era chiaro che gli assassini volessero mandare un messaggio e che la città intera avesse intenzione di lasciarlo il più a lungo possibile.

    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso
    GVmb
    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa Tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La Tecnica consiste nell'individuare l'avversario potenziando l'udito e l'olfatto, potendosi muovere e attaccare anche senza l'utilizzo della vista, facendo leva sull'effetto sorpresa. Finché resta attiva il fiuto dello Shinobi è paragonabile a quello di un Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario, ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso in cui si segua una traccia di sangue, si potrà invece individuare con la massima precisione la sua posizione. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi sui diversi rumori è elevata, ma rumori molto forti, come l'esplosione di una carta-bomba, potrebbero distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, anche se solamente per pochi istanti. Nel caso in cui ci siano numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente confondere i bersagli visto che producono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potrà essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Se utilizzata a fini investigativi durante le Missioni, la Tecnica non avrà Consumo.
    Consumo: N/A

    Pioveva. Incessantemente. La città sotto di lui era una macchia grigia e sfocata tra l'acquazzone di pioggia fitto e inarrestabile. Prese un respiro, vedendo delle nuvolette di vapore condensarsi davanti al suo viso. Il cappuccio gli proteggeva la testa dal picchiettare deciso delle lacrime del cielo, tamburellandogli sul collo e sulle spalle. Era chino sopra il tetto di una città. I suoi compagni erano sparsi in posizioni diverse.
    Avevano passato tre giorni a controllare ogni scartoffia, libro contabile, rapporto, diario e appunto lasciato sia dalla squadra che era venuta prima di loro, sia dai dipendenti di Renzou.
    Il dato era ancora confuso ma, se non si erano sbagliati di quattro Ninja che erano morti neanche una settimana prima, le cose potevano essere riassunte in un modo non particolarmente succinto ma sufficientemente affidabile.
    A seguito della morte di Renzou, gli omicidi erano stati mirati, calcolati, solo chi era sospettato di dentere informazioni apicali o essenziali per il funzionamento del complesso meccanismo messo in atto da Renzou era stato torturato. La tortura era stata spietata. Dalle foto e dai rapporti non si era fatta distinzione, non c'era stata pietà, né rimorso. Ad un certo punto questo gruppo di Ninja si era persino abbassato a torturare il bambino di un informatore. Un bambino.
    Il disgusto affiorò di nuovo in gola all'albino. Quando aveva visto le foto aveva vomitato. Sì, era stato un assassino spietato, aveva fatto fuori più di cinquanta ninja tra uomini e donne ma mai un bambino. Persino i Ninja più giovani che aveva incontrato nella sua carriera, tredicenni, aveva lasciato vivere. Non ce l'aveva fatta e, recentemente, non riusciva più nemmeno ad uccidere le donne. Un bambino però. C'era qualcosa di profondamente sbagliato nell'anima di una persona che si spingeva fino a quel punto. Qualcosa di marcio e terribile. Lui aveva detto a sé stesso e a chiunque incontrata che era un mostro, una bestia terribile partorita dal dolore di una Iwagakure ormai tramontata. I mostri veri però erano altri. Strinse i pugni sotto il mantello nero. Il giorno che fosse riuscito a mettere le mani su quel gruppo di sovversivi....Avrebbe fatto rimpiangere loro di essere nati.
    Un lieve gracchiare alla radiolina. Supaku sollevò la mano verso l'orecchio, sistemando meglio la cuffietta.
    Sono in posizione. La voce di Xersi era lontana, lievemente gracchiante. Supaku annuì in silenzio.
    Era solo questioni di secondi.
    Dalle notizie raccolte quell'edificio semi-abbandonato doveva essere l'ultimo posto in cui la squadra massacrata aveva trovato informazioni sugli assassini. Una trappola, chiaramente. Una trappola in cui erano caduti consapevolmente. Supaku si passò l'unghia del pollice tra i denti, mordicchiandola nervosamente. Sapevano che era stata una trappola e si erano preparati a tutto ed erano morti lo stesso. Strinse gli occhi. La pioggia continuava a cadere incessante sul suo cappuccio. I loro avversari erano preparati, capaci e in grado di gestire ogni cosa. Aveva letto le loro schede, erano di poco meno capaci di loro quattro ma avrebbero dovuto gestire quello che gli informatori avevano descritto come pochi Ninja disorganizzati. Erano stati fatti letteralmente a pezzi.
    Si chiese quante e quali trappole ci sarebbero state lì dentro per loro. Non era preoccupato tanto per la sua, di vita, ormai aveva fatto il callo all'idea di morire, ma più per i suoi compagni. Il Due Anima era coriaceo come una vecchia quercia ma stava perdendo colpi ultimamente, Xersi e Namida erano giovani, imprecise a volte. Il rischio che uno solo di loro potesse mancare il bersaglio e decretare la morte di tutti era calcolabile come una probabilità non troppo bassa.
    Nami? disse con un filo di voce. La donna non rispose per qualche secondo e l'albino si tese, volgendo lo sguardo verso un punto imprecisato a circa qualche centinaio di metri sui tetti alla sua sinistra.
    Nessuna presenza...ma non vuole dire niente... non rispose già sapeva.
    Vado! Il suo Chakra aveva impregnato i sensi da ore ormai, inspirò sollevandosi, senza aspettare risposta.
    Si lanciò in avanti. Uno scatto improvviso che richiese ai suoi muscoli accovacciati in quelle ultime tre ore una violenza improvvisa. Sentì una fitta decisa ma ignorò il dolore. Era abituato a molto di peggio. Saltò in avanti oltre il bordo del tetto, le mani aperte sotto la pioggia, gli schizzi d'acqua che scivolavano tra le dita. Precipitò nell'aria mentre sentiva il mantello sbattere alle sue spalle come le ali di un corvo nella notte. Sentì il cornicione sbattere contro i palmi delle mani, serrò le dita callose contro il bordo di pietra. I muscoli delle spalle e della schiena si tesero, attutì leggermente la caduta mentre i piedi si appoggiavano decisi contro il muro di pietra scalcinato. Il controllo del chakra fece presa e lui cominciò la corsa come un ragno verso l'alto. Silenzioso, la pioggia che batteva contro il cappuccio ancora calato sul viso, i sensi tesi al massimo. Sentiva la pietra sgretolarsi in polvere sotto i polpastrelli, l'odore del legno marcio che proveniva dalla finestra pochi metri sopra di lui, l'umido che penetrava nelle ossa, il rumore infuriante di miliardi di gocce d'acqua che battevano su ogni superficie.
    Era un ragno su una parete nera, il mantello che oscillava alle sue spalle. Arrivò con decisione alla finestra puntata e passò sopra le assi marce. Aveva visto una fessura dall'ampiezza di circa trentacinque centimetri, la sorpassò con le braccia, si afferrò al cornicione sopra e si spinse indietro con le gambe e dondolò in avanti, facendole passare attraverso la fessura. In un secondo era scivolato all'interno della stanza buia. Piroettò a mezz'aria atterrando sul pavimento con un movimento flessuoso. Non un rumore. Era da tempo che non si lanciava in una simile missione. Sentì il mantello sbattere contro il pavimento sollevando della polvere con l'impatto. Non si fece sfuggire alcun suono ma una smorfia attraversò il suo viso.
    Un atterraggio altrimenti perfetto. Scivolò in avanti, annusando, tenendo i sensi tesi, in cerca di qualsiasi cosa. Si mosse tra le stanze polverose e vuote. Le pareti erano piene di graffiti e in alcuni angoli c'erano dei materassi distrutti e consumati. Non gli ci volle molto per capire che razza di posto fosse quello. L'odore di sangue, liquido seminale, sudore e vomito aleggiava nell'aria nonostante fossero passate settimane da quando qualcuno era entrato lì dentro. Si mosse una stanza dopo l'altra, scivolando tra le ombre in cerca, a caccia.
    L'odore si faceva pungente più si addentrava nelle profondità di quel condominio abbandonato. Un odore predominava sopra tutti.
    L'odore del sangue rappreso e seccato dal calore. Un odore che aveva imparato a riconoscere grazie agli allenamenti con Kaori. Annusò più a fondo prima di realizzare da dove provenisse, si fece guidare. Il tamburellare dell'acqua sul tetto e le finestre di legno socchiuse lo accompagnava ad ogni passo.
    Arrivò nella stanza e prima ancora di entrare, l'odore del sangue lo colpì ai seni nasali come una martellata.
    Disattivò la concentrazione di Chakra sull'olfatto, era troppo forte, non riusciva a concentrarsi. Varcò la stanza e uno spettacolo inquietante gli si fece davanti. Sangue, sangue ovunque, rappreso in ogni angolo. Era lì che i quattro erano stati fatti a pezzi. Poteva vedere le catene, le funi rapprese di rosso, due tavoli e due sedie. Perlustrò ogni cosa, ogni angolo. Trovò le unghie estratte sul pavimento di legno, due falangi e una manciata di molari.
    Trattenne i conati di vomito. Aveva visto di peggio ma tutto quello ancora lì, lasciato come se fossero stati pezzi inanimati e non parti umane lo disgustava.
    Ma doveva andare avanti, doveva spingersi oltre, ogni piccolo seppur insignificante indizio poteva esser vitale. Cominciò a perlustrare le pareti ed i pavimenti. Notò sulle pareti segni, graffi e perforazioni. In una parete l'intero legno e pietra erano stati affossati come da qualcosa di grosso, tipo un maglio, no, un pugno. Avevano combattuto, poi erano stati sopraffatti. Tornò verso il centro della stanza. Cominciò a girarsi, chiuse gli occhi, concentrandosi, immaginando la situazione. Conosceva gran parte dei Jutsu presenti nel mondo intero, aveva visto di tutto. Poteva immaginarsi cosa era successo, vide le figure muoversi nella sua testa, tre o quattro volte provò delle situazioni, fino a quando non riuscì a capire con una buona probabilità cosa doveva essere successo davvero. La missione imperativa del Covo era non fare casino, uccidere i bersagli silenziosamente. Difficile per ninja abituati ad utilizzare i Jutsu esplosivi e rumorosi come il Katon od il Raiton. Quindi i loro uomini dovevano aver utilizzato semplici colpi fisici: Taijutsu, Kenjutsu e Shurikenjutsu. I loro avversari avevano fatto sparire le armi utilizzate, ma non i pezzi di corpo. Interessante. Non volevano lasciare tracce del combattimento ma tracce della tortura, chiaramente. Eppure non gli era sfuggito niente.
    Passò ai tavoli. Sia i tavoli che le sedie non erano attrezzi di tortura, bensì semplici tavolacci e sedie prese da qualche altra parte. Studiò il primo tavolo. C'erano delle manette di ferro arrugginite che avevano tenuto fermi mani e piedi. Osservò i bordi, cercò di capire cosa era successo.
    Nulla, passò al secondo tavolo. Notò che qui c'erano ciuffi di capelli incrostati tra le assi insieme ad un pezzo di cuoio capelluto. C'era stata della violenza, qualcuno aveva provato a ribellarsi. Perché? Osservò la linea della testa su cui era appoggiata la e cercò di capire cosa stesse vedendo. Nulla. Si avvicinò alle sedie. Erano rovesciate, studiò il pavimento, i segni del legno contro il legno. Capì che erano state spostate dalla posizione originale. Le rimiste a posto.
    Tornò al tavolo e finalmente le cose tornavano: la testa di quella vittima era diagonalmente in linea con una delle due sedie.
    Si avvicinò alla sedie, altri capelli, stavolta più lunghi intrecciati tra lo schienale e le giunture della seduta.
    Era stata l'amante dell'uomo steso sul tavolo? O era stato qualcosa di più? Cercò di ricacciare il primo pensiero, non perché non potesse esser vero ma perché lo toccava troppo da vicino e lui non voleva riaprire quel vaso di pandora, non dopo così tanti anni passati a cercare la morte per seguirla oltre la luce. Ora era ancora vivo, vivo a metà ma vivo.
    Si concentrò, afferrò la sedia, la mano tremava leggermente, la sollevò e la fece ruotare. A quel punto si accorse, sotto la seduta, scavato tra il sangue e un'unghia, c'era un kanji. Scavato a mano. Era forse riuscita la vittima a lasciargli un segnale? Si chiese quanta e quale dovesse essere la disperazione per continuare a lottare mentre vedevi i tuoi compagni venire fatti a pezzi e dentro di sè strisciare la consapevolezza che di lì non saresti uscita viva.
    Siamo Mukenin, traditori della patria, assassini e ladri...Sappiamo tutti quale è il prezzo da pagare...E sappiamo anche che sopravvivere è l'imperativo...Questa sapeva che il Covo sarebbe arrivato e ha lasciato un segnale per chi sarebbe venuto dopo di lei, vendetta...e vendetta sia.
    Osservò il Kanji lo assimilò e poi rimise a posto la sedia. Tornò a perlustrare tutto e poi uscì di lì con un brivido lungo la schiena e il bruciore alla bocca dello stomaco.

    Tabacco? Interessante... Yutaka osservò il piccolo foglietto su cui era stato iscritto il Kanji che l'albino aveva trovato nella loro perlustrazione.
    Quanti commercianti ci sono che commerciano Tabacco a Oni? Fece scrocchiare il collo, ultimamente gli dava fastidio, forse era stato per colpa di quelle ultime tre ore passate accucciato immobile come un gufo sul tetto del palazzo di fronte sotto la pioggia. Era difficile capire cosa potesse essere, il suo corpo raramente gli dava problemi, anche ora che doveva cominaciare ad avvicinarsi verso la piena maturità, aveva scoperto che i Geni del Serpente Bianco su di lui avevano un effetto quasi ringiovanente. Il che era un bene ed un male al tempo stesso.
    Qui. disse Namida tirando fuori un grosso libro da contabile. Renzou aveva tenuto traccia di tutte le attività commerciali della città. C'è una ex fabbrica di tabacco, principalmente a conduzione familiare, la stessa fabbrica ha un negozio di tabacco in centro. Non sono mai riusciti ad entrare nelle tasche del Covo...hanno sempre resistito alle influenze dell'Organizzazione anche se sono stati costretti ad accendeere due ipoteche sul terreno e sulla fabbrica. Supaku si grattò la grossa massa di capelli bianchi, riflettè sul da farsi.
    Possibile che siano loro la facciata dietro cui si nascondono i nostri assassini? Sembra strano...
    Namida cominciò a sfogliare con decisione un altro librone. Sembrava un grosso diario. Eccoli! Il negozio si chiama "Fumo e Stelle", i due proprietari sono marito e moglie: Kimoto e Nobuo. Fanno parte della città da oltre dieci anni. Vengono dalla campagna. Nobuo era un mercenario itinerante e ha venduto tutto per stabilirsi ad Oni con la moglie...Non ci sono altre informazioni...strano
    Strano? In che senso?
    Namida si spostò dagli occhi una ciocca di capelli, cercando di infilarsela dietro un orecchio. La ciocca scivolò di nuovo in avanti ma lei non ci fece caso. Strano nel senso che Renzou era molto preciso, ci sono pagine e pagine di informazioni personali e aziendali su tutte le attività ma qui ci sono solo due righe su ognuno di loro...Come se non avesse trovato altro. Immagino che, essendo venditori di tabacco di bassa lega non gli fosse importato più di tanto...
    Eppure proprio loro sono la facciata dietro cui opera il nostro gruppo rivale...interessante. Pensate che li ospitino oppure che siano proprio loro i nostri ricercati?
    Se sono loro, dovremmo agire con calma e cautela. Non vogliamo spaventarli né dare a vedere che sappiamo qualcosa. Dovrmemo muoverci cautamente. Yutaka parlava mentre nel frattempo sfogliava altre pagine di un libro, svogliatamente. non stava davvero cercando qualcosa, sembrava più assorto e il movimento di muovere le pagine lo faceva quasi con inerzia.
    Potrebbe anche essere una trappola.
    Supaku annuì additando Xersi appoggiata al muro che stava tirando via dalla bocca un lungo filo di argilla bianco e gommoso.
    Esatto, non dobbiamo dimenticarcelo. Sono sempre stati molto scaltri fin'ora. Pensare che abbiano lasciato quel massacro di carne e sangue potrebbe essere intenzionale, ma che non si siano accorti di un kanji inciso a sangue sul bordo di una sedia mi sembra impossibile...
    Namida annuì, passandosi la mano sul mento. Supaku indugiò con lo sguardo sulle sue labbra. Erano carnose e rosse come una rosa. Indugiò con lo sguardo sui seni appoggiati sulla base del libro. Da lì poteva vedere bene dentro la sua scollatura, scorse una grossa cicatrice sul corpo della ragazza, le passava sopra il seno sinistro come una linea bianca e frastagliata e le scendeva verso l'ombelico. Per un secondo si dimenticò cosa davvero di letale aveva quella ragazza poi si riprese. Non era da lui indugiare sull'altro sesso. Non era più tentato da quelle cose da quando lei era morta ma a volte la "fame" lo prendeva di nuovo. Scosse la testa e si alzò di scatto dalla sedia di legno.
    Beh, non ci resta che scoprirlo...Dite che questa sezione del Covo ha ancora un CambiaVolti? Yutaka annuì, alzandosi a sua volta e seguendolo. Xersi sorrise e aprì la porta per lasciarli passare. Namida rimase ferma per qualche secondo, continuando la sua lettura prima di alzarsi e portarsi dietro due libri che infiò in fretta e furia nella sacca da viaggio.


    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso
    GVmb
    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa Tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La Tecnica consiste nell'individuare l'avversario potenziando l'udito e l'olfatto, potendosi muovere e attaccare anche senza l'utilizzo della vista, facendo leva sull'effetto sorpresa. Finché resta attiva il fiuto dello Shinobi è paragonabile a quello di un Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario, ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso in cui si segua una traccia di sangue, si potrà invece individuare con la massima precisione la sua posizione. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi sui diversi rumori è elevata, ma rumori molto forti, come l'esplosione di una carta-bomba, potrebbero distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, anche se solamente per pochi istanti. Nel caso in cui ci siano numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente confondere i bersagli visto che producono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potrà essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Se utilizzata a fini investigativi durante le Missioni, la Tecnica non avrà Consumo.
    Consumo: N/A

    Shoushagan no Jutsu - Tecnica del Viso Tramutato
    GVmI
    Villaggio: Iwagakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa è una Tecnica proibita nei villaggi ninja per la sua crudeltà. Si potrà infatti strappare la pelle dal viso di un morto, per poi crea una specie di maschera da indossare per potersi infiltrare senza il minimo problema. Non essendo una trasformazione i Jutsu non riusciranno a capire l'inganno e anche combattendo non si perde la forma della vittima. Se si incontra un conoscente della vittima il Jutsu perde di efficacia in quanto i movimenti e le conoscenze non saranno gli stessi. La "maschera" si deteriora solamente se l'utilizzatore viene ferito al viso.
    Consumo: N/A

    Il negozio era molto più grande di quanto non avesse dato a vedere dalle piantine. Supaku osservò l'ingresso dalla parte opposta della strada, riflessa contro uno dei vetri di un negozio davanti al quale si era posizionato. Aveva un soprabito bianco e rosso, una maschera facciale che ritraeva il volto di un uomo di mezza età con lunghi baffi grigi che scendevano ai lati della bocca ed un pizzetto altrettanto lungo che calava dal mento fino allo sterno. Sotto quei voluminosi abiti bianchi e rossi, con ricamature dorate ed i sandali dai calzini bianchi c'era la sua divisa da Ninja. Un travestimento decente, ottimo sotto molti punti di vista, se non per il fatto che, senza strappare il soprabito, era per lui praticamente impossibile muoversi agilmente. Doveva fare passi piccoli e leggeri. Al suo fianco c'era Namida, anche lei con il viso tramutato ed un kimono coordinato. Si fingevano la classica coppia felice in visita dall'occidente. Portava un ombrellino di carta di riso che serviva a schermarla dal sole.
    Yutaka e Xersi erano appostati in posizioni strategiche intorno al negozio, il primo appoggiato ad un tavolino sulla strada, fingeva di spiluzzicare qualcosa. La seconda appostata sui tetti a tre edifici di distanza.
    Supaku e Namida si intrattenevano parlando di cose comuni, avendo rivisto tra loro una storia dei due innamorati che impersonavano, dovevano cercare di essere il più realistici possibili nel caso qualcuno ascoltasse. Si spostarono da un negozio all'altro fino ad arrivare ad attraversare la strada e portarsi davanti alla vetrina della Tabaccheria.
    Le Tabaccherie Orientali in quelle terre erano particolari. Innanzitutto erano accessibili solo agli uomini e non alle donne. Secondo di poi erano quasi più dei salottini addobbati con alcool e varie tipologie di attrezzi da fumo: nargilè, sigari, pipe lunghe, tavolini bassi e divani imbottiti.
    Supaku finse interesse e provò ad avvicinarvisi, spingendo la porta a vetri per entrare nel negozio.
    Un uomo dal viso segnato dal sole e con lunghi capelli neri striati di grigio raccolti in una crocchia sulla parte posteriore della nuca lo accolse. Era vestito con abiti aderenti, una blusa blu con ricami rossicci, quasi marroni chiari, che ricordavano delle volute di fumo. Bottoni d'argento ed una spilla anch'essa d'argento all'altezza del collo che ricordava un piccolo colibrì.
    Benvenuto, signore!
    Supaku ricambiò il saluto, tenendo la porta aperta per Namida mentre quella si faceva avanti chiudendo l'ombrellino da sole.
    Oh, mi scusi, signore, le donne non sono ammesse in questo locale.. disse l'uomo abbassando la testa in segno di scusa, indicando un piccolo cartello posizionato al lato destro dell'ingresso.
    Supaku sollevò le sopracciglia ma non obiettò, si avvicinò a Namida e le bisbigliò qualcosa all'orecchio. La donna annuì in silenzio prima di sollevare un ventaglio aperto e portarlo davanti alla bocca e rispondergli nascosta dal ventaglio stesso. Era tutto calcolato, tutto già pianificato. Lui annuì e tornò a rivolgersi verso il negoziante.
    Devo insistere buon uomo, la mia signora non può rimanere sola per strada. Avete per caso una stanza in cui può rimanere mentre io mi godo i passatempi di questo negozio? Ho sentito parlare di voi in città e sarebbe un peccato perdere l'opportunità di assaporare del buon tabacco. L'uomo riflettè per qualche secondo prima di annuire, abbassando ed alzando la testa con decisione.
    Ma certo, mio signore, abbiamo una stanza nel retro bottega dove mia moglie gestisce gli affari del negozio, è umilmente decorata, ma se alla signora non disturba è sempre meglio della strada.
    Supaku tornò ad avvicinare l'orecchio a Namida e quella sussurrò due parole prima di annuire.
    Andrà bene...se potete chiamare vostra moglie, così da far accompagnare la mia consorte nella stanza, prenderò posto su uno dei vostri divanetti non appena lei sarà accomodata.
    L'uomo si girò per avviarsi verso la stanza sul retro. Supaku colse quei pochi secondi per studiare la stanza. Era un grande salone composto da due piccoli salottini. Uno a destra e l'altro a sinistra, ogni salottino aveva due piccoli tavolini da caffé intorno al quale erano posizionate quattro poltrone imbottite. In quel momento nel locale c'erano otto persone. Quattro erano posizionate intorno ad un tavolino sulla sinistra, quello più vicino alla vetrina, altri due sempre sulla sinistra però vicino al bancone, mentre sulla sua destra c'erano altri due più vicini al bancone stesso. Uomini tutti di un certo ceto sociale, distinti con abiti puliti ed ordinati. Fumavano e discutevano dei problemi del giorno. Uno di essi aveva sulle ginocchia un giornale piegato e stava picchiettando con il beccuccio della pipa un articolo con insistenza.
    Inspirò a fondo, assaporando nelle narici potenziate dal Chakra l'odore del tabacco e dell'alcool che proveniva dai bicchieri posati sul tavolo o scaldati dalle dita degli avventori. Le pareti di destra e sinistra erano ricoperte di scaffali su cui erano posizionati vari articoli: bottiglie di liquore invecchiato, libri di romanzi e novelle storiche, armi ornamentali in esposizione, cimeli di animali tra cui zanne e corna. Predominante in ogni scaffale c'erano scatole e cassettini con piccole etichette scritte a mano, ognuna di esse racchiudeva un tipo di tabacco diverso in altre cassettine c'erano pipe, sigari, narghilè, beccucci di ampia scelta per capire cosa e come fumare. Sulla destra c'era una piccola scala a chiocciola che saliva al piano di sopra mentre in fondo sulla sinsitra e posizionato verso il centro un piccolo bancone con numerosi scaffali con bicchieri puliti alle spalle, proprio sopra un grosso specchio rettangolare posizionato attaccato alla parete che si estendeva dal muro fino alla porta. Dietro il bancone c'era anche una piccola porta aperta su cui era stesa una tenda ornamentale dipinta con un paesaggio bucolico che raffigurava uno stagno su cui erano posizionati un airone intento a mangiare una grossa carpa. Il pesce era sollevato in aria e si dibatteva tra schizzi d'acqua tra preso a pinza dal becco dell'uccello.
    Poteva avverire il rumore di piedi sul soffitto sopra di loro, il movimento di una poltrona, il piccolo clangore di bicchieri. Al piano di sopra c'erano altri avventori. Sapeva, dalle ricerche del Covo, che quel posto era ricercato, qui venivano svolti i discorsi della nobiltà, ma anche che il costo dell'importazione dei tabacchi e liquori più fini erano esponenziali e che il commerciante era stato messo in ginocchio dai prezzi più di una volta. Renzou aveva provato a rivelare l'attività ma non c'era mai riuscito. Sembrava che i cittadini più abbienti della città amassero quel posto e spesso si offrivano di saldare i debiti del commerciante di loro sponte, senza chiedere nulla in cambio. Era un'isola felice non ancora toccata dai tentacoli del Covo che mostrava uno scorcio sulla nobiltà di Oni come mai l'aveva vista.
    L'uomo tornò sfregandosi le mani ed inchiandosi di nuovo a Supaku, accompagnato dalla moglie. Una donna abbastanza giovane, con qualche striatura di grigio tra i capelli ed un volto severo. Il kimono era marrone con tracce di verde, quasi a replicare un motivo rovesciato degli abiti del marito. La donna sorrise a Namida e le porse il braccio, facendole cenno di seguirla.
    Supaku attese, aspettando di vedere Namida sparire dietro la tenda, prima di rivolgersi al negoziante e farsi guidare verso il tavolino vuoto. Chiaramente il piano superiore era riservato a clienti ben diversi da quelli al piano terra e lui non si permise nemmeno di chiedere di poter andare lassù, sarebbe stato troppo impiccione nonché sospetto.
    L'uomo a quel punto cominciò ad elencargli l'assortimento di liquori e tabacchi. Supaku optò per un brandy invecchiato ed un tabacco delle terre di Yasai, era tabacco asciugato al sole e fatto essiccare appositamente in piccole foglie piegate. Perfetto per essere fumato in una pipa dal beccuccio lungo, o almeno così diceva il negoziante.
    L'uomo se ne andò per prepare il tutto e Supaku si accomodò meglio sulla poltrona continuando ad osservare gli avventori intorno a lui. Notò che nessuno degli uomini seduti lo aveva degnato nemmeno di una occhiata, nonostante il soprabito appariscente ed i colori impressionanti ed il fatto che fosse completamente fuori luogo in quel posto. Questo lo fece mandare leggermente in allarme; era una persona che spiccava e quindi un elemento interessante per i locali, perché nessuno lo considerava e tutti si comportavano come se nulla fosse?
    Il negoziante tornò con il liquore ed il tabacco in una scatolina.
    Nel momento in cui l'uomo gli porse la pipa lunga, appena pulita le sue dita incrociarono quelle dell'uomo e l'albino non poté fare a meno di notare le unghie laccate di blu dell'uomo.
    Nel caso in cui avesse bisogno di qualcos'altro, non avrà che da contattarmi, sarò...
    Perché non ti siedi e mi intrattieni?
    L'uomo rimase per un secondo interdetto ma poi si ricompose subito.
    Oh ma certo, non vedo nessun cliente che richieda la mia attenzione quindi posso...con permesso.. Si sedette sulla poltrona diametralmente opposta alla sua, a separarli c'era solo il tavolino da caffé.
    Dimmi, buon uomo, quale è il tuo nome?
    Nobuo, signore.
    Non sembri proprio di queste terre, o mi sbaglio?
    L'uomo aggrottò le sopracciglia curate e rispose esitante. Non capisco cosa intenda, sono nato e cresciuto in queste terre, non sono originario di Oni, se è questo che intende, ma sono cresciuto nei campi di riso a sud di Akuma...
    No, non è a questo a cui mi riferivo...Tu e tua moglie non siete di qui, ad un occhio poco attento potreste sembrare perfettamente autoctoni ma ad un occhio allenato si possono scorgere subito delle piccole incrongruenze. disse Supaku afferrando la pipa e cominciando a caricarla svogliatamente.
    Incongruenze?
    Sì certo, come la spilla che porti appuntata, il metallo potrebbe sembrare un semplice argento ma in realtà ha venature azzurrine, quasi impossibili da scorgere, ma notevoli. Un metallo del genere non viene da queste terre. Viene da Ovest.
    Oh, questo? Un ninnolo comprato al mercato mesi prima.
    No, non credo. Quel ninnolo non è una cosa da poco, comprarlo ad un mercato, per quanto improbabile, avrebbe potuto essere possibile per molte altre cose ma non per un metallo del genere. Vedi io conosco bene quel metallo così come riconosco la postura di una persona che è abituata ad uccidere per vivere.
    A quelle parole l'uomo si irrigidì, mentre il volto sbiancò notevolmente.
    Un metallo del genere è originario dell'Ovest ma non a caso, era parte di un oggetto non solo più grane ma anche inusuale e rarissimo che viene assegnato solo a soggetti particolari per le sue proprietà estremamente rare e potenti: è un metallo da forgitura del Chakra...Così come la tua postura, sebbene servile non hai mai lasciato rilassato un muscolo, non hai mai piegato la testa troppo in basso da permetterti di non scorgere le mie mani, in caso di un attacco, non hai mai dato le spalle a me, senza avere un riflesso da cui tenermi d'occhio. disse indicando con il beccuccio della pipla il grosso specchio che stava dietro al bancone.
    Tu e tu moglie non siete di qui e siete anche Shinobi. Il che mi fa pensare che ho trovato quello che stavo cercando, non è vero? disse sporgendosi in avanti ed accendendo la pipa per tirare con decisione dal beccuccio. I suoi sensi sviluppati avevano annusato il tabacco con decisione, non era stato drogato, poteva permettersi una lieve tirata per mantenere le apparenze, anche se non era intenzionato ad andare oltre.
    Con un causale movimento della mano fece uscire dalla manica un Kunai Shunsui per appoggiarlo con decisione sul tavolino, accanto alla scatola del tabacco. Il movimento era stato così veloce che nessuno degli altri avventori aveva dato segnale di essersi accorto di nulla.
    La mia collega si starà occupando di tua moglie...non muoverti. L'uomo si irrigidì ancora una volta e fece per alzarsi ma Supaku afferrò con rapidità il kunai, sporgendosi in avanti e sfiorando con la punta affilata il fianco delle blusa dell'uomo seduto.
    Il motivo per cui non ti ho ancora ucciso qui sul momento è perché devo sapere quanti siete e tua moglie sarà la mia garanzia...Quindi ti conviene parlare...
    L'uomo tornò a sedersi sullo schienale della poltrona, la faccia sconfitta.
    Non ci sono altri, siamo solo io e lei...
    Supaku fece schioccare leggermente le labbra tra loro, non gli credeva. Due Shinobi improvvisatisi commercianti di tabacchi e liquori? Come mai?
    L'uomo lo guardò dritto negli occhi, c'era una furia oscura in quegli occhi neri come la pece.
    Ci eravamo ritirati, questa era diventata la nostra terra, avevamo usato i soldi per mettere su una attitivà dignitosa, in una terra priva dalla piaga degli Shinobi e dalle loro insulse guerre. Il sangue aveva macchiato troppe volte le nostre mani, eravamo diventati gli strumenti di morte che ogni Shinobi è...come tu ed i tuoi colleghi. Pronti a servire per una Organizzazione che ci vedeva solo come degli attrezzi. Delle vanghe o delle cesoie buone solo a potare i rami secchi e pregni di sangue corrotto...Eravamo in pace. E poi...poi è arrivato il Covo.
    Supaku fu quasi sorpreso e l'uomo lesse subito la sorpresa nel suo sguardo.
    Pensavi non sapessi di che organizzazione facessi parte? Certo che lo sappiamo. Eravamo in pensione, ritirati in un modo idilliaco, ma non appena il Mouryou si risvegliò e quegli incapaci degli Shinobi delle Cinque Grandi Nazioni erano venuti a bussare alla nostra porta avevamo capito che ogni cosa sarebbe cambiata. Quindi abbiamo cominciato a parlare con i nostri clienti e a costruire una relazione salda e reciproca. Mentre parlava la sua voce si faceva sempre calma e determinata. Gli uomini intorno a lui si girarono, ora tutti fissavano Supaku con determinazione. Qualcosa si agitò dentro il petto dell'albino. L'istinto ferale di ogni traditore abituato a sopravvivere non per logica ma per pura sensazione. Era una trappola.
    L'uomo però continuava a parlare ed ogni parola era come una melodia ipnotica che lo attirava verso il basso, nei suoi occhi da cui non riusciva a distogliervi l'attenzione.
    Watashi ni totte me wa - A me gli occhi
    ipno
    Sviluppatore: Rokuto
    Livello: C
    Tipo: Genjutsu
    Il Ninja è un esperto nell'arte del depistaggio e della manipolazione. Questo Genjutsu inizia con l'uso di particolari toni melliflui e decisi e si propaga dalle corde vocali nelle orecchie del bersaglio. Per attivarlo è necessario che il Ninja chiuda le mani in un singolo sigillo, ed incanali il Chakra nelle corde vocali verso il bersaglio più vicino che possa sentirlo. A quel punto per la vittima sarà impossibililitata fare movimenti, come alzarsi, combattere, muoverse il proprio corpo più di qualche millimetro o reagire fintanto che il Ninja continui a parlare, rimanendo paralizzato dalle sue parole. L'illusione impedisce anche l'uso della voce della vittima, impedendole quindi di chiamare aiuto ma non la immobilizza completamente, permettendo alla vittima di continuare a muovere gli occhi, anche in direzione diversa dall'utilizzatore, realizzando però sempre più velocemente di essere ormai caduta preda del Ninja. L'unico inconveniente è che per mantenere attiva l'illusione l'utilizzatore deve esporre un discorso concreto e logico, non potrà quindi continuare a far uscire parole senza senso.
    Consumo: 4 (A Turno)


    Yutaka era nervoso. Sedeva su quel tavolino circolare di legno su uno sgabello a tre piedi. Stava grattando nervosamente il legno consumato dall'uso del tavolo con l'indice destro. Da dove era seduto poteva avere con precisione una visuale perfetta del negozio di Tabacchi. Ogni fibra del suo istinto gli diceva che era una trappola. Doveva esserla. Nessuno era così letale e potente da uccidere quattro ninja d'avanguardia del Covo, quattro Esecutori, così li chiamavano, e da lasciarsi sfuggire sulla parte inferiore di una sedia un kanji del genere. Gli Esecutori erano Shinobi addestrati in gruppi di quattro. Ninja appartenenti a divisioni diverse del Covo ma con capacità e tecniche complementari che venivano raggruppati per comporre delle letali squadre omicide. Un po' come erano loro quattro. Solo che la loro composizione era stata messa dal Covo insieme controvoglia. Non era loro intenzione permettere a loro quattro di allearsi e di unirsi, non se l'idea era di ucciderli tutti e quattro per la loro mancanza di "fedeltà" alla Organizzazione stessa. Ancora Yutaka non aveva capito come il Covo facesse i propri conti, come mai avesse deciso di marchiarli senza dare loro alcuna chance di redenzione. Non che la volessero. Ognuno di loro voleva esser libero, ognuno di loro voleva scappare dalle grinfie di quell'avida organizzazione che non aveva altro scopo se non asservirli ad un rigido schema e compiti che nessuno di loro voleva davvero. Erano pronti a morire per questo e probabilmente oggi sarebbe successo.
    Supaku lo sapeva, Namida e Xersi lo sapevano. Ma dovevano giocare la mano in quel modo, era necessario. Ora non gli restava che rimanere vigile e prepararsi a qualsiasi cosa quegli assassini avevano intenzione di lanciarli contro. Un'ombra venne proiettata sul tavolo e lui sollevò la testa quasi colto di soprassalto. Era stato così concentrato sul negozio da non aver visto la cameriera arrivare a lui con un piatto di Takoyaki ancora fumanti. Cavolo ci avevano messo davvero poco. Oppure era solo lui che si era immerso nei suoi pensieri troppo a lungo? Ultimamente la vecchiaia gli stava facendo brutti scherzi.
    La donna gli porse insieme alla vaschetta di carta anche delle bacchette infoderate in un involto con tovagliolo. Lui le prese ed appoggiò la vaschetta sul tavolo, estraendo le bacchette e cominciando a sfregarle tra di loro.
    I suoi occhi non si distolsero dal negozio, cercava qualsiasi cosa, anche un segnale flebile per intervenire. Non si sentiva affatto tranquillo. Afferrò un Takoyaki e lo portò alla bocca prima di rendersi conto di una cosa e paralizzarsi. Davanti a lui, oltre la vaschetta di carta c'erano già delle bacchette infilate in un tovagliolo. Le aveva già prese.
    Cazzo! Mosse la mano lontano dal viso ma le bacchette e il boccone di polpo e pasta esplosero in una conflagrazione di fiamme arancione che prese parte del suo viso e si avviluppò intorno al suo petto. Urlò dal dolore, cercò il potere del Clan Senju dentro di sé per curare l'ustione ma, irrodito, realizzò che non era in grado di rigenerare quelle cellule. Le fiamme lo avvilupparono ed il dolore si fece accecante. Il vecchio provò ad alzarsi, fece due passi ma poi cadde riverso in avanti, dibattendosi mentre le persone intorno a lui urlavano e scappavano da tutte le parti.
    La cameriera fu su di lui in un attimo mentre in uno sbuffo di fumo si rivelava essere un altro Clone di Nobuo. L'uomo afferrò un grosso coltello da cucina e lo conficcò nel petto del Due Anime. Lo Shinobi ancora avvolto dalle fiamme afferrò il braccio del Clone che, cercò di divincolarsi ma, colpito anch'esso dalla fiamme si dissolse in una nuvola di fumo. Yutaka non vedeva più nulla, il dolore era oscurità nei suoi occhi.
    Tra un urlo ed un singhiozzo, il suo corpo smise di muoversi.
    Zanmai no Shinka - Vera Fiamma di Samadhi
    MoH5JU8
    Villaggio: Tutti
    Livello: S
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica si esplica in due fasi. La prima consiste nell'immettere una considerevole quantità di Chakra Katon all'interno di un oggetto o di una creatura sacrificabile, dopodiché si dovrà far entrare tale oggetto in contatto con il proprio bersaglio ed eseguire un singolo sigillo con una mano sola. L'oggetto o la creatura a quel punto esploderà in una nuvola di fiamme dal diametro di un metro e dalle qualità più che letali. Le fiamme così sprigionate si attaccheranno a qualsiasi cosa con cui entreranno in contatto per continuare a bruciarlo, provocando nel complesso una ferita gravissima nel primo Turno ed un ulteriore ferita grave per ogni Turno successivo in cui la tecnica continua a protrarre i suoi effetti per i prossimi due Turni. Le fiamme non possono essere spente in nessun modo, da un Jutsu Suiton neanche di livello S, sarà quindi necessario utilizzare un Jutsu di Sigillo per confinarle e quindi rimuoverle. Le ferite provocate da queste fiamme non possono essere rigenerate, né curate in nessun modo.
    Necessaria la Specializzazione in Ninjutsu o possedere almeno 3 Jutsu per livello da C ad A di tipo Katon in Scheda.
    Consumo: 30


    Sentiva una rigidità nelle sue membra ma non riusciva a capire cosa fosse. Il terrore serpeggiò dentro di lui mentre osservava gli uomini intorno a lui sollevarsi in piedi. Uno di essi si avvicinò alla porta e chiuse a chiave mentre l'altro chiudeva leggermente le tende. Una volta immersi solo nella luce delle lampade ad olio sulle pareti ognuno di loro mutò la forma, diventando delle copie identiche di Nobuo. Merda. Si rese conto che ogni cosa era stata pianificata da quel figlio di puttana e che era caduto nella sua trappola mani e piedi come un idiota. Beh, c'era da aspettarselo.
    Purtroppo le parole di Nobuo continuavano a fluire nelle sue orecchie e, sebbene potesse guardarsi intorno, era assolutamente immobile. Cazzo, quell'uomo amava davvero parlare e sentire il suono della propria voce.
    Ho parlato con gli uomini più potenti della città, quelli non ancora nelle tasche del tuo misero contabile. Ho convinto loro della minaccia, della realtà della situazione non appena l'Orologio non ha cominciato a mettere le grinfie su tutto. Gli uomini sono deboli quando si tratta di vedere minacciate le loro ricchezze. Hanno capito che l'unico modo per eliminarvi era affidarsi a me, in cambio hanno saldato i miei debiti, hanno offerto a me e mia moglie un posto dove stare e noi abbiamo assunto il mantello della faccia vendicativa di questa città sotto la loro benedizione. Abbiamo strappato dalla testa del tuo uomo tutto quello che ci interessava ed ora ci troviamo a capo di una organizzazione molto più potente di quanto il Covo possa pensare. Ogni imprenditore, ristoratore, negoziante della città che era nel plamo del Covo stesso è venuto da noi, in cerca di salvezza e la rete da voi costruita si è rivoltata contro di voi, divenendo una forza al nostro servizio. Devo rendervi grazie, ci avete dato più potente di quanto non potessimo pensare... Mentre quell'uomo continuava a blaterale Supaku osservava i suoi Cloni accerchiarlo e strappargli il kunai di mano. In quel momento la rabbia cominciò a ribollire dentro di lui e con essa la voglia di fare a pezzi quell'uomo.
    Un tonfo avvenne alla sua destra e, colse con la coda dell'occhio il corpo svenuto di Namida sbattere sul pavimento di legno della sala.
    La puttana ha provato a resistere...Ma nessuno puà resistere a me... la moglie dell'uomo aveva scaraventato il corpo di Namida su una delle poltroncine ore liberate. La sua alleata era legata mani e piedi ed aveva uno sguardo vitreo negli occhi mentre dalla bocca le colava un rigoletto di bava.
    Cosa le ha fatto? Droga? Ninjutsu? No...Genjutsu!
    Nel momento in cui vide Namida capì. Capì cosa stava succedendo e realizzò che in quella stanza Nobuo e sua moglie lo avevano sottovalutato per un breve ma vitale momento. Negli occhi vitrei della compagna poteva vedere lo spettro di una illusione che si stava ripetendo in un loop continuo, un brivido scosse la donna per un secondo, mentre un altro rivolo di bava le uscì dalla bocca. Gli occhi erano spalancati, immobili fissi su un sogno inarrestabile, non sbatteva nemmeno le palpebre. Una illusione potente, letale quasi. Però ora sapeva, sapeva che la donna era una Illusionista e, probabilmente lo stesso effetto paralizzante del marito era a sua volta una illusione. Un errore mostrargli Namida così, gli aveva dato lo spiraglio sufficiente per realizzare cosa stesse succedendo. Se non gliel'avessero mostrata non avrebbe avuto alcun indizio sulla situazione. Erano stati arroganti, avevano voluto mostrargli Namida, sperando di portare sconforto nel suo cuore, invece avevano soltanto acceso la speranza.
    Avevano pensato di averlo ormai nel sacco e questa sarebbe stato il loro errore più fatale.
    Come puoi vedere, la tua collega è caduta e così stanno facendo i miei Cloni con la tua amica appostata sul tetto a qualche isolato più in là ed il vecchio seduto al ristorante all'aperto qua fuori. Ognuno di loro sarà la mia vittima e con la vostra caduta il Covo stesso crollerà, noi utilizzeremo la vostra stessa base come luogo..
    La donna nel frattemp osi era avvicinata a Supaku e lo aveva afferrato per il mento, sollevandogli il viso verso il suo. In quel momento in cui gli occhi della donna mutavano di colore e la sclera e la pupilla si irroravano di un rosso intenso mentre l'iride diveniva nero come la pece, Supaku sbattè a sua volta la palpebra dell'occhio sinistro. La pellicola bianco latteo che copriva il bulbo oculare scivolò verso l'alto rivelando sotto di esso la vera identità dello stesso ed incrociando lo Sharingan con il Doujutsu misterioso della Kunoichi.
    Ketsuryūgan
    G1U2
    Livello: D
    Tipo: Doujutsu
    Tecnica simbolo del Clan Chinoike, il Ketsuryūgan si presenta come una trasformazione dell'occhio dove la sclera e la pupilla diventeranno rosse mentre l'iride assumerà un colore nero, inoltre la pupilla diventerà una linea orizzontale. Una volta attivato si può utilizzare qualsiasi Genjutsu semplicemente con il Ketsuryūgan senza usare alcuna impostazione delle mani, se la vittima ne incrocia lo sguardo. È inoltre possibile, nel caso si accorga di essere preda di un Illusione, dissolverla istantaneamente, anche se a base uditiva nel caso in cui le suddette Illusioni coinvolgano il senso della vista. Per illusioni di livello C o superiore, quando disperse, l'utilizzatore dovrà pagare un surplus di Chakra pari al costo del Genjutsu disperso a cui andrà sottratto il costo del Ketsuryūgan.
    Se attivato solo per lanciare Tecniche a scopo narrativo che non hanno consumo, neanche il Ketsuryugan avrà consumo.
    Consumo: 2 (A Turno)

    Sharingan Tre Tomoe (Sp.Jounin)
    sharingan3kakashi
    Livello: B
    Tipo: Doujutsu
    Sviluppata la terza Tomoe l'Uchiha può, nel caso si accorga di essere preda d'un Illusione, dissolverla istantaneamente, anche se a base uditiva nel caso in cui le suddette Illusioni coinvolgano il senso della vista; per illusioni di livello A o superiore, quando disperse, l'utilizzatore dovrà pagare un surplus di Chakra pari al costo del Genjutsu disperso a cui andrà sottratto il costo dello Sharingan. Può inoltre utilizzare qualsiasi Genjutsu semplicemente con lo Sharingan senza usare alcuna impostazione delle mani, se la vittima ne incrocia lo sguardo. Lo Sharingan dona capacità di preveggenza permettendo all'Uchiha di prevedere qualunque attacco fisico, movimento, Taijutsu e Ninjutsu e capire se è una tecnica a base elementale o meno, e di conseguenza l'elemento utilizzato per la tecnica. Tuttavia, ogni schivata o contromossa è vincolata ai limiti fisici dell'utilizzatore. E' possibile inoltre copiare qualsiasi Taijutsu, Ninjutsu e Genjutsu visto ed utilizzarli in combattimento fino al termine dello stesso.
    Se attivato solo per lanciare Tecniche a scopo narrativo che non hanno consumo, neanche lo Sharingan avrà consumo.
    Consumo: 10 (A Turno)


    Xersi era sdraiata pancia a terra su un tetto basso lì vicino. Osservava il negozio con attenzione ed ogni tanto lanciava qualche occhiata a Yutaka che era seduto a dei tavolini molto più in là. Osservava ed aspettava. Nella sua tasca aveva preparato dell'Argilla C1 per ogni evenienza e già masticato e preparato per terra accanto a lei un volatile d'argilla che avrebbe preso vita ove ci fosse stato bisogno di muoversi nell'aria. Era pronta tutto, appena avessero mandato il segnale si sarebbe mossa e avrebbe fatto piovere l'inferno su quel negozietto. Odiava fare le cose con calma, era il motivo per cui il Covo aveva deciso che lei sarebbe stata sacrificabile, era il motivo per cui spesso si infilava in guai peggiori da cui potesse uscirne. Abbassò lo sguardo per un secondo sul suo braccio destro, inguantato e fasciato. Solo Supaku sapeva che sotto il cuoio e le bende non c'era più il suo vero braccio ma una struttura di legno con una lama avvelenata che riposava all'interno dell'avambraccio. Aveva perso il braccio all'altezza del gomito anni prima, proprio mentre aveva affrontato l'albino. A quel tempo lei e lui erano traditori ingaggiati per lo stesso colpo. Lei aveva perso ma lui non l'aveva uccisa, ma quando dei Regolari avevano provato a darle il colpo di grazia, era intervenuto per salvarle la vita e portarla al Covo dove avrebbero potuto trattarne le ferite. Doveva quindi la sua vita a quel ninja ma anche tutte le disgrazie che gli erano venute appresso. Il Covo l'aveva irretita con il loro solito modus operandi. Lei ci era cascata. Le avevano persino procurato un nuovo braccio e sottoposta ad un paio di trattamenti sperimentali. Ancora non voleva pensare a cosa le era successo. Le bruciava la pelle al solo pensiero. Nonostante tutto era sopravvissuta ed aveva passato il resto della sua vita in cerca di una via d'uscita. Quando Supaku l'aveva reclutata non aveva credito alle sue parole ma aveva ritenuto opportuno che l'albino stesse provando a farla uscire dalla fossa in cui l'aveva gettata.
    Oggi era lì a fare la vedetta e da retrovia. Il suo ruolo migliore considerato quanto odiasse operare come infiltrata o spia.
    Andiamooo muovetevi, voglio fare saltare coseee.. si disse agitando leggermente le gambe sull'arenaria gialla del tetto. Sentì la polvere frusciare contro i suoi sandali ed un refolo di vento portò alle sue narici un odore particolare. Ruotò su sé stessa con un movimento repentino mentre sollevava il braccio fasciato davanti al viso.
    La lama di una katana affondò attraverso il legno cavo diretta nel suo petto. L'uomo incappucciato sopra di lei sorrise. Lei sputò sangue. Come aveva fatto ad arrivare così velocemente e silenziosamente sopra di lei? Non poteva saperlo, non le interessava.
    Aprì l'altra mano, facendo sputare dalle labbra presenti sul palmo una piccola cavalletta bianca che si attaccò al viso dell'uomo esplodendo subito dopo. Il corpo dell'uomo si rivelò essere un clone che esplose in una nuvoletta di fumo. Xersi sputò altro sangue, sentendo che la katana aveva trapassato un polmone. Non sarebbe stata in grado di assistere nessuno. Afferrò la radiolina e cominciò a borbottare qualche parola indistinta. Una esplosione provenne dal basso, sporse il viso trascinandosi oltre il parapetto per vedere il corpo di Yutaka cadere a terra tra le fiamme.
    Merd...cough...aiuto...sia...cough...compromessi...Yutaka è a ter...chough...Sono ferit.. il mondo cominciò a ruotare intorno a lei mentre l'ossigeno smetteva di arrivare al cervello e lei sveniva in una pozza di sangue.



    Edited by Supaku - 27/12/2023, 23:25
     
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    Ketsuryūgan
    G1U2
    Livello: D
    Tipo: Doujutsu
    Tecnica simbolo del Clan Chinoike, il Ketsuryūgan si presenta come una trasformazione dell'occhio dove la sclera e la pupilla diventeranno rosse mentre l'iride assumerà un colore nero, inoltre la pupilla diventerà una linea orizzontale. Una volta attivato si può utilizzare qualsiasi Genjutsu semplicemente con il Ketsuryūgan senza usare alcuna impostazione delle mani, se la vittima ne incrocia lo sguardo. È inoltre possibile, nel caso si accorga di essere preda di un Illusione, dissolverla istantaneamente, anche se a base uditiva nel caso in cui le suddette Illusioni coinvolgano il senso della vista. Per illusioni di livello C o superiore, quando disperse, l'utilizzatore dovrà pagare un surplus di Chakra pari al costo del Genjutsu disperso a cui andrà sottratto il costo del Ketsuryūgan.
    Se attivato solo per lanciare Tecniche a scopo narrativo che non hanno consumo, neanche il Ketsuryugan avrà consumo.
    Consumo: 2 (A Turno)

    Genjutsu: Ketsuryūgan - Tecnica Illusoria: Ketsuryūgan
    G1UQ
    Livello: B
    Tipo: Genjutsu
    Questo Genjutsu è il marchio caratteristico del Ketsuryūgan e della sua abilità nell'Arte delle Illusioni. Dopo un breve contatto visivo, la vittima dell'illusione si ritroverà catapultata sopra un mare lievemente mosso, sopra di lui ci sarà un cielo rosso e due enormi occhi identici al Ketsuryūgan. La vittima si ritroverà improvvisamente colpita da un profondo senso di paura e panico che la paralizzerà mentre lentamente affonderà nell'acqua sotto di lui, per infine soffocare. L'illusione è molto potente perché il senso di panico e la successiva morte per affogamento sono molto veloci e difficilmente il bersaglio riuscirà a reagire in tempo. Se l'illusione va a segno comporta Confusione ed un malus fisico-motorio nel bersaglio di due gradi per due Turni.
    Dissolvibile con una ferita media.
    Consumo: 8

    Sharingan Tre Tomoe (Sp.Jounin)
    sharingan3kakashi
    Livello: B
    Tipo: Doujutsu
    Sviluppata la terza Tomoe l'Uchiha può, nel caso si accorga di essere preda d'un Illusione, dissolverla istantaneamente, anche se a base uditiva nel caso in cui le suddette Illusioni coinvolgano il senso della vista; per illusioni di livello A o superiore, quando disperse, l'utilizzatore dovrà pagare un surplus di Chakra pari al costo del Genjutsu disperso a cui andrà sottratto il costo dello Sharingan. Può inoltre utilizzare qualsiasi Genjutsu semplicemente con lo Sharingan senza usare alcuna impostazione delle mani, se la vittima ne incrocia lo sguardo. Lo Sharingan dona capacità di preveggenza permettendo all'Uchiha di prevedere qualunque attacco fisico, movimento, Taijutsu e Ninjutsu e capire se è una tecnica a base elementale o meno, e di conseguenza l'elemento utilizzato per la tecnica. Tuttavia, ogni schivata o contromossa è vincolata ai limiti fisici dell'utilizzatore. E' possibile inoltre copiare qualsiasi Taijutsu, Ninjutsu e Genjutsu visto ed utilizzarli in combattimento fino al termine dello stesso.
    Se attivato solo per lanciare Tecniche a scopo narrativo che non hanno consumo, neanche lo Sharingan avrà consumo.
    Consumo: 10 (A Turno)

    Il mondo si tinse di rosso per un secondo. Fiumi di sangue scorrevano intorno a lui, girandogli intorno, cercando di soffocarlo. Due occhi neri con l'iride rosso a forma di linea lo fissavano in alto, giganteschi, giudicanti, terrificanti. Supaku sforzò l'occhio ed il mondo tornò dove era, come era. Kurenai lo fissò a sua volta, gli occhi che si sgranavano per la sorpresa.
    Il kunai Shunsui tornò nella sua mano, il Fuuton vorticò intorno alla lama e lui affondò il colpo. La donna emise un verso strozzato mentre da sotto il suo mento un rigolo di sangue scivolava sul dorso della mano dell'albino. La donna strinse i denti macchiati di sangue, fissandolo negli occhi e sussurrando una parola strozzata tra le labbra prima di lasciare il mondo dei vivi.
    Roku...
    Con uno strattone l'Handoru estrasse la lama e fece ricadere il corpo della donna contro il tavolino di legno con uno schianto che mandò il bicchiere pieno di brandy a schizzare sul tappeto dai disegni intricati.
    Rokuto era ancora seduto, fissò il corpo della donna processando l'informazione come se un maglio l'avesse colpito in pieno viso. L'albino non perse tempo e scagliò il kunai diritto verso il petto dell'uomo seduto davanti a lui. La lama affondò nel petto del Ninja che abbassò lo sguardo lasciandosi sfuggire un singulto. Poi esplose in uno sbuffo di fumo, lasciando il suo Kunai ad affondare nell'imbottitura di cuoio.
    Un urlo selvaggio provenne a pochi metri alla sua destra Supaku alzò lo sguardo per identificare l'originale ma altri quattro Cloni balzarono su di lui all'unisono.
    Il problema di combattere in netta inferiorità numerica e che si può essere capaci fino ad un certo punto. Anche con la preveggenza e delle capacità fisiche e tecniche superiori, il proprio corpo può proteggere punti vitali solo entro i propri limiti e se l'avversario è capace, non è affatto facile, perché i colpi arrivano tutti insieme e nello stesso momento. L'albino fu in grado di scansare un pugno e bloccare un calcio che proveniva dalla destra ma non riuscì a fermare il diretto verso il plesso solare né la gomitata che lo colpì al fianco sinistro.
    Barcollò sentendo la testa leggera ed il fiato mancargli ma i quattro non gli dettero tregua. Altri due presero la rincorsa saltando sui divanetti e volando nell'aria con le gambe tese come lance in cerca del suo viso.
    KURENAI!! Urlo straziante echeggiò alle spalle dei cloni ma Supaku non riuscì a vedere cosa stesse succedendo.
    Sbattè con la schiena contro il bancone ed approfittò del momento per lasciarsi andare all'indietro in una capriola che lo portò dall'altra parte a piombare rovisonamente contro i bicchieri puliti sulla parete. Si sollevò in piedi strappandosi di dosso il soprabito e rivelando il kimono nero e verde da combattimento. Fece appena in tempo a rizzarsi in piedi che il calcio di un clone lo colpì alla spalla mandandolo all'indietro di nuovo. Sbattè contro lo specchio ma stavolta riuscì a riprendersi dall'impatto, concentrò il Chakra nei muscoli del suo corpo e improvvisamente ogni cosa si fece più nitida, più decisa mentre allargava i piedi in posizione di attacco e sollevava le mani in posizione di guardia. Riccioli di vapore acqueo si sollevarono intorno al suo corpo, richiudendo le ferite superficiali ricevute dal vetro dei bicchieri infranti.
    Hiraishin no Burēdo - Sigillo del Teletrasporto delle Armi
    hiraishin-C-mia
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è un derivato della Hiraishin no Jutsu, che non necessita di Sigilli, tramite la quale si potrà apporre un Sigillo magico caratteristico, di dimensioni variabili a seconda della superficie su cui viene apposto, su un pacco di Armi da Lancio Piccole o Minori o una singola Arma Media o superiore ad utilizzo. Il Sigillo così apposto durerà fino alla fine dell'incontro. Una volta apposto il marchio sarà possibile pagare di nuovo il consumo della tecnica per teletrasportare un qualsiasi numero di Armi marchiate per volta, fino ad un massimo di tre metri di distanza dal corpo dell'utilizzatore o sulla persona dello stesso, tipo all'interno del proprio equipaggiamento o in mano, oppure verso un qualsiasi oggetto o persona marchiata a sua volta con l'Hiraishin no Jutsu. Oggetti con il marchio dell'Hiraishin no Jutsu potranno essere teletrasportati con questa tecnica, senza che sia necessario apporvi il Sigillo sopra, fintanto che mantengano il Sigillo dell'Hiraishin.
    Necessaria la Hiraishin No Jutsu - Tecnica del Teletrasporto in Scheda.
    Consumo: 4 -1= 3

    Fuuton: Shāpu Shinkū - Affilamento del Vuoto
    affilamento150-B
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è una evoluzione della Fuuton: Shinkūjin - Lama d'Aria ed è orientata unicamente per Shuriken o Kunai. La tecnica è di rapida esecuzione, non necessita di Sigilli e consiste nell'avvolgere una o più armi con una affilata patina di vento uguale a quella della Kaze no Buredo anche se in quantità minore. Se utilizzata su Shuriken, se ne potrà avvolgere fino ad otto, massimo quattro per mano, per poi scagliarli contro i propri bersagli; la patina di vento sarà spessa soltanto un centimetro e ogni Shuriken causerà singolarmente una ferita da taglio di medio-grave entità. Se si utilizza su un Kunai invece, si potrà avvolgere massimo un Kunai per mano, la patina di vento sarà più spessa, aumentando le dimensioni della lama e portandola ad essere uguale a quella di una Wakizashi, arrivando a causare una ferita di grave entità. Ogni Arma così potenziata potrà facilmente abbattere difese di livello C oltre a poter trapassare facilmente qualsiasi materiale. Il Chakra Fuuton rimarrà sull'Arma fino alla fine del Turno.
    Necessaria la Fuuton: Shinkūjin - Lama d'Aria in Scheda.
    Consumo: 8/2= 4

    Ryutsuyo - Forza del Drago x4
    forza-drago
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questo particolare Taijutsu è frutto di numerosi allenamenti nel combattimento ravvicinato e nelle arti marziali e consiste nello sfruttare i Geni del Serpente Bianco e la loro straordinaria connessione con il proprio corpo per immettere una grande quantità di Chakra in ogni muscolo del proprio corpo al fine di causare una ipertrofia muscolare temporanea, potenziandoli ed incrementando, seppur di poco, la già sviluppata rigenerazione dei propri geni. La tecnica quando viene attivata non presenta alcun cambiamento fisico evidente nell'aspetto dell'utilizzatore a meno che non si trovi a torso nudo, in quel caso si potrà benissimo vedere un significativo incremento muscolare sottopelle ed una tensione degli stessi tipica. Fintanto che la tecnica è attiva le caratteristiche fisico-motorie dell'utilizzatore subiranno un aumento di ben due gradi. Inoltre, fintanto che si è sotto l'influsso della tecnica il proprio corpo rigenererà in pochi istanti qualsiasi ferita di lieve entità o inferiore che si trovi a subire.
    Necessario possedere i Geni del Serpente Bianco ed una delle seguenti Specializzazioni: Duello Ninja o Taijutsu.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Due cloni scavalcarono il bancone, uno fece ruotare il bacino sopra il piano, per cercare di colpirlo con un calcio rotante, l'altro aveva estratto un kunai da una tasca ed era saltato sopra il bancone e stava menando un affondo verso il basso con l'arma d'acciaio. Supaku ruotò su sé stesso, facendo scivolare il piede del primo ad un soffio dal suo sterno e spingendolo con la mano in avanti, per farlo tornare verso il piano del bancone dove colpì i piedi del clone armato, facendolo cadere rovinosamente in avanti. L'albino afferrò una bottiglia di vetro da sotto il bancone e la schiantò contro la testa del primo clone, facendolo dissolvere in uno sbuffo di fumo. Fece roterare la bottiglia e la lanciò contro un clone che era corso verso di lui sul lato destro, colpendolo in mezzo agli occhi e dissolvendo anch'esso in fumo. Strappò di mano al clone caduto per terra oltre il bancone il kunai e lo lanciò nel petto di un terzo clone dall'altra parte sui divanetti, impedendogli di concludere la serie di sigilli. Infine schiacciò con il tallone il collo dell'ultimo clone sotto di lui, rompendogli l'osso del collo e dissolvendo anch'esso.
    Per un secondo il mondo si fece più nitido, ora che c'erano quattro uomini in meno in quel negozio estremamente affollato. Vide l'originale che stava trascinando via il cadaver della donna che aveva chiamato Kurenai, spalandando la porta con un calcio che mandò i vetri della stessa in mille pezzi mentre usciva per strada.
    L'uomo aveva gli occhi rossi di lacrime ed un odio furioso nello sguardo mentre barcollava in avanti. Supaku non aveva intenzione di lasciarlo andare. Schiantò la mano a terra, rilasciando Fuuton nel pavimento. Il bancone, i tavolini e le poltrone esplosero in una nuvola d'aria condensata, spinti verso l'alto grazie al Chakra del suo vento potenziato nella capacità di tranciare meglio la carne ed i materiali. I cloni rimanenti vennero sbalzati in aria prima di essere dissolti in una nuvoletta di fumo a loro volta. Scattò in avanti mentre legno, schegge, vetro, cuoio e piume cadevano verso il basso ripiombando sul pavimento.
    Afferrò il corpo comatoso di Namida mentre cadeva anche lei verso il basso. Non appena l'esplosione si fermò non fece a meno di notare che Nobuo era fermo, dall'altra parte della strada, con il cadavere della donna tra le mani ed uno sguardo determinato sul volto. I due uomini si fissarono e poi Nobuo sollevò la mano destra in un singolo Sigillo.
    Esplosione frantumò ogni cosa e venne da tutte le parti. Ogni angolo di quel negozietto era stato tappezzato di cartebomba proprio per una evenienza del genere. Nel caso in cui uno di loro od entrambi non ce l'avessero fatta. Rokuto sapeva che non poteva più vivere lì dentro senza Kurenai e così era anche per lei. Si erano ripromessi che, se uno di loro fosse venuto meno, l'altro avrebbe portato la vendetta fino alla fine del mondo prima di morire a sua volta. Perché la vita l'uno senza l'altra non valeva la pena di essere vissuta. Il loro paradiso felice era stato infranto non appena la lama del Shunsui Kunai di Supaku era uscita dal cranio della Kunoichi, ogni conseguenza che sarebbe venuta era soltanto un effetto domino davanti alla brutalità di quel mondo che non voleva nulla da loro se non la morte.
    Hageshii Shinkuu - Urto del Vuoto
    urtod-aria-Bfuuton
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    La Tecnica è un derivato della Shōgekiha - Onda d'Urto e non necessita di Sigilli ma richiede che l'utilizzatore sferri un colpo di pugno o di palmo su una superficie solida che di solito è il pavimento o il terreno, ma può anche essere una superficie acquatica. Subito dopo aver colpito la superficie, dalla mano del Ninja verrà emessa una forte corrente d'aria pressurizzata, che si dipanerà sulla superficie a trecentosessanta gradi per un raggio di venti metri a velocità Alta per poi esplodere in una corrente ascensionale molto potente che colpirà qualsiasi oggetto, persona od Evocazione massimo di Taglia Media si trovi a contatto o a non più di tre metri dalla superficie. La corrente può essere utilizzata in due modi. Il primo, il più diretto, consiste nel rilasciarla verso l'esterno, spingendo in direzione opposta all'utilizzatore di otto metri qualsiasi bersaglio coinvolto e causando danni Medi da Taglio. La seconda modalità consiste nel rilasciarla verso l'alto, sollevando i bersagli coinvolti di cinque metri per aria, facendoli anche ruotare tra i flussi e disorientandoli leggermente, per tre secondi prima di cadere di nuovo a terra e subire soltanto danni Medio-Lievi da Taglio. Tutti coloro che invece si trovano oltre tre metri dalla superficie subiranno soltanto danni Lievi da Taglio causati dall'onda d'urto.
    Necessaria la Shōgekiha - Onda d'Urto in scheda.
    Consumo: 6

    Maestria nel Fuuton
    gZkFNRZ
    Lo specializzato nell'Arte del Fuuton riuscirà ad aumentare la potenza delle proprie tecniche senza il minimo sforzo, grazie ad una conoscenza approfondita del vento e della sua natura. Lo Specializzato potrà scegliere ogni Turno se potenziare una singola tecnica Fuuton, massimo di livello A, tra una delle tre possibilità: aumento del danno di mezzo grado, raddoppio gittata e dimensioni o aumentare la velocità di mezzo grado.
    Questa capacità non si applica ai Jutsu derivanti da Abilità Innata o Generica.

    Hiraishin No Jutsu - Tecnica del Teletrasporto
    hiraishin-2
    Villaggio: Tutti
    Livello: S
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica, che non necessita di Sigilli, inizia permettendo all'utilizzatore di creare dei Sigilli magici ed applicarli su qualsiasi cosa. Una volta applicati sul soggetto scelto sarà possibile usare il Jutsu teletrasportandosi in un punto a scelta nel metro quadro dov'è posto il Sigillo. Se applicato su un Ninja il sigillo rimarrà al massimo impresso per due turni incluso quello d'utilizzo. Se impresso su un oggetto invece, il Sigillo vi rimarrà fino alla fine della Quest. Ovviamente una volta usato il teletrasporto, il Sigillo svanirà automaticamente. E' possibile usare il Justu per trasportare altri soggetti insieme all'utilizzatore, semplicemente toccandoli.
    Necessaria la Specializzazione in Ninjutsu.
    Consumo: 30

    Le finestre del negozio esplosero sulla strada in una nuvola di fumo e fiamme mentre i pochi passanti rimasti che erano già scappati alla visione della combustione spontanea di un uomo sui tavolini di un ristorante, finirono a terra.
    I vetri finirono sul viottolo di pietra schizzando da tutte le parti.
    Supaku apparve sul tetto piatto con in braccio ancora Namida che stava riprendendo i sensi. Inciampò sulla superficie scivolosa prima di accorgersi che era in piedi su una pozza di sangue e Xersi stesa con una ferita sul petto.
    La Kunoichi dai capelli rossi cominciò a riprendere i sensi. Che cosa...cosa...Xersi! Urlò gettandolesi sopra e premendo sulla ferita.
    Occupati di lei...Quanto a Yutaka... disse Supaku estraendo un altro Shunsui Kunai e ringraziando dentro di sé di aver lasciato nelle tasche di Xersi e Yutaka dei Kunai di riserva. Per un secondo fu tentato di recuperarlo ma si fermò, poteva ancora servirgli un teletrasporto a distanza vista la bravura di quello Shinobi. Osservò la strada sotto di loro. Il corpo del vecchio Ninja era a terra, riverso tra i tavolini del ristorante, completamente carbonizzato. Cercò di capire se fosse ancora vivo o meno. Sentì la testa girargli leggermente: prima Xersi, ora Yutaka, quei bastardi avevano pensato a tutto. A quanto pare però avevano scoperto che solo Yutaka era in grado di rigenerarsi. Riconosceva delle ferite da ustione com quelle, erano derivate dalla Fiamma di Samahadi.
    Proverò a fare del mio meglio ma...non so... disse la giovane Kunoichi posizionando le mani sul petto della sfregiata mentre un alone verde pallido appariva tra le sue dita. Non so suna ferita del genere è nelle mie capacità... Aveva ragione. Il Medico davvero esperto tra di loro era Yutaka ed era stato fatto fuori con una spietatezza decisa. I loro avversari avevano fatto i compiti a casa.
    Raddrizzò la schiena e scorse la schiena Rokuto mentre, con il corpo di Kurenai in spalla, correva infilandosi in un vicolo
    Io vado ad occuparmi del nostro uomo... Disse prima di lanciarsi all'inseguimento.
    La gente urlava nei vicoli sotto di loro, alcune persone si spintonavano a vicenda, altri curiosi indugiavano agli angoli delle strade per vedere cosa stava succedendo ma Supaku scivolava da un tetto all'altro in una corsa furiosa contro il tempo.
    Sotto di lui persone e uomini, nell'aria soltanto l'odore di polver e sangue. Accumulò Chakra in naso ed orecchie e cercò intorno a sé la sua preda. Non era stato ferito, o forse sì? L'esplosione del negozio era stata dall'altra parte della strada rispetto a lui e di sicuro qualcosa doveva averlo colpito ma, più di tutto, poteva ancora sentire l'odore del sangue di Kurenai, sua moglie.
    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso
    GVmb
    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa Tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La Tecnica consiste nell'individuare l'avversario potenziando l'udito e l'olfatto, potendosi muovere e attaccare anche senza l'utilizzo della vista, facendo leva sull'effetto sorpresa. Finché resta attiva il fiuto dello Shinobi è paragonabile a quello di un Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario, ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso in cui si segua una traccia di sangue, si potrà invece individuare con la massima precisione la sua posizione. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi sui diversi rumori è elevata, ma rumori molto forti, come l'esplosione di una carta-bomba, potrebbero distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, anche se solamente per pochi istanti. Nel caso in cui ci siano numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente confondere i bersagli visto che producono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potrà essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Se utilizzata a fini investigativi durante le Missioni, la Tecnica non avrà Consumo.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Tracciò l'odore come un segugio inseguendo il Ninja tra un vicolo all'altro prima di trovarlo sotto di lui. Si lanciò di sotto con un tuffo carpiato ma l'uomo sembrò essersi accorto del suo arrivo ben prima di lui e si era fermato.
    Supaku roteò nella discesa mentre le maniche del Kimono sferzavano intorno ai polsi, atterrò sul vicolo sotto di lui molleggiando le gambe e lasciando cader un ginocchio a terra. Sentì il dolore alle giunture ma la Forza del Drago rilasciò altro vapore acqueo e rimarginò anche quelle ferite. Si sollevò in piedi, nel vicolo in penombra davanti al Ninja. L'uomo adagiò con cura il corpo della moglie contro la parete, poi si girò a fronteggiarlo. Supaku non si frappose tra il congedo del marito ad una moglie. Era l'ultima volta che l'avrebbe vista, era giusto che facesse i suoi saluti. Una punta di rimorso lo attraversò. L'aveva uccisa lui. Lo aveva fatto senza neanche pensarci ed era stato terribile. La furia era uscita dal suo corpo come un animale in gabbia, graffiando ed assaltando qualsiasi cosa di fosse trovato davanti ma ora, ora che la vedeva bene in quei tre secondi di pausa, si rese conto di cosa aveva fatto e lo stava dilaniando dall'interno. Scacciò le lacrime che si erano accumulate negli occhi, doveva mantenere la testa lucida e la vista libera o sarebbe morto di lì a poco. Incrociò il suo sguardo con quello del Ninja che si era girato a fronteggiarlo.
    Quell'uomo aveva la morte negli occhi, occhiaie profonde scavate intorno agli occhi iniettati di sangue e gonfi di pianto. Quell'uomo voleva vendetta.
    Compose i Sigilli per un Jutsu Doton che Supaku aveva visto mille volte e schiaffò le mani a terra. Il vicolo sotto di loro si sollevò in aria, portandoli all'altezza del tetto lì accanto. I due camminarono sul tetto piatto dell'imponente edificio, aveva cinquanta metri di lato ed era uno degli edifici principali del centro cittadino.
    L'uomo si collocò davanti a lui e rimase immobile per qualche secondo. Si posizionò a circa dieci metri davanti a lui, facendo roteare tra le dita il Kunai Shunsui nella mano sinitra.
    Il mio nome è Rokuto Nobunaga....Figlio di Hanzo Nobunaga...Un tempo conosciuto nelle terre di nessuno come il Millevolti...È giusto che tu sappia chi ti ucciderà.
    Supaku sorrise, davvero quell'uomo amava sentire il suono della propria voce.
    Devo riconoscere che sei stato bravo. Hai pianificato tutto, se non fosse stato per ciò che non potevi prevedere, il tuo piano avrebbe provocato la morte di ben quattro Mukenin del Covo e saresti passato alla storia come lo Shinobi più ostico che l'Organizzazione abbia mai fronteggiato...
    L'uomo sputò a terra, la faccia piegata in una smorfia. Non preoccuparti, sono sempre in tempo. Dopo di te, verranno loro, il Covo brucerà.
    Rise in risposta alle sue parole.
    Oh, su questo non posso che darti ragione...Il Covo merita di bruciare e brucerà...ma non sarai tu a bruciarlo... disse aprendo di nuovo l'occhio sinistro e lasciando che il Doujutsu di nuovo bruciasse il suo Chakra mentre l'aria stessa vibrava intorno alla sua figura. Il Chakra che stava accumulando era qualcosa che andava ben oltre i suoi normali limiti, una tecnica che rappresentava tutta la sua furia omicida.
    L'uomo lo fissò con aria truce per poi portare davanti al petto le mani in un Sigillo a croce.
    Sharingan Tre Tomoe (Sp.Jounin) x4
    sharingan3kakashi
    Livello: B
    Tipo: Doujutsu
    Sviluppata la terza Tomoe l'Uchiha può, nel caso si accorga di essere preda d'un Illusione, dissolverla istantaneamente, anche se a base uditiva nel caso in cui le suddette Illusioni coinvolgano il senso della vista; per illusioni di livello A o superiore, quando disperse, l'utilizzatore dovrà pagare un surplus di Chakra pari al costo del Genjutsu disperso a cui andrà sottratto il costo dello Sharingan. Può inoltre utilizzare qualsiasi Genjutsu semplicemente con lo Sharingan senza usare alcuna impostazione delle mani, se la vittima ne incrocia lo sguardo. Lo Sharingan dona capacità di preveggenza permettendo all'Uchiha di prevedere qualunque attacco fisico, movimento, Taijutsu e Ninjutsu e capire se è una tecnica a base elementale o meno, e di conseguenza l'elemento utilizzato per la tecnica. Tuttavia, ogni schivata o contromossa è vincolata ai limiti fisici dell'utilizzatore. E' possibile inoltre copiare qualsiasi Taijutsu, Ninjutsu e Genjutsu visto ed utilizzarli in combattimento fino al termine dello stesso.
    Se attivato solo per lanciare Tecniche a scopo narrativo che non hanno consumo, neanche lo Sharingan avrà consumo.
    Consumo: 10 (A Turno)

    Ikari Ryu - Furia del Drago x4
    istintoomicida-drago
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: A
    Tipo: Taijutsu
    Questo Taijutsu di alto livello è l'espressione finale delle capacità fisiche di un possessore dei Geni del Serpente Bianco. La Tecnica sia manifesta come una forte pressione dell'aria intorno al Ninja, tale da distorcere la luce del sole e creare ondate concentriche intorno all'utilizzatore, facendo vibrare leggermente il terreno e l'aria intorno a lui, allontanando sassolini e polvere entro un metro dallo stesso in un moto circolare. La Tecnica consiste nell'Impastare e reimpastare il Chakra all'interno del proprio corpo ed in ogni parte dei propri muscoli, facendolo ruotare e sfregare fino a creare una immensa quantità di pressione che sarà emessa dal corpo del Ninja. Il corpo intero dell'utilizzatore sarà così più forte, veloce, agile e resistente, ottenendo quindi un bonus fisico-motorio di tre gradi e l'aura pressurizzata del suo Chakra potrà essere avvertita fisicamente da ogni persona entro cinque metri da sé, come una vera e propria pressione quasi dolorosa al punto che, qualsiasi Clone all'interno della stessa sarà dissolto automaticamente come se avesse subito una ferita lievissima (non si possono dissolvere Cloni in grado di resistere alle ferite es. Tecnica della Scissione, Cloni Vegetali etc).
    Richiede i Geni del Serpente Bianco, la Specializzazione in Taijutsu o due tra Duello Ninja, Armi da Lancio, Kenjutsu ed Armi Ninja.
    Consumo: 15 (A Turno)

    Durante tutto il combattimento Rokuto userà varie tecniche di clonazione che ripropongo qui sinteticamente per numero e jutsu:
    Ai fini del combattimento Rokuto è a capacità fisico-motorie un CS ANBU


    Aninochi - Fratelli di Sangue
    clones
    Sviluppatore: Rokuto
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Il Ninja è un esperto nell'arte delle Tecniche di Clonazione, al punto che ha dedicato gran parte del suo tempo su come mantenere il più a lungo possibile i propri Cloni e la loro resistenza. Tramite l'apporto di una grande quantità di Chakra egli potrà influenzare e rafforzare i Cloni creati con qualsiasi Jutsu di livello A od inferiore, rendendoli in grado di resistere ad una singola ferita di media entità prima di venire dissolti. Il Consumo va pagato all'inizio della giornata e influenzerà la creazione di qualsiasi clone creato nelle 24h successive.
    Necessaria la Tajuu Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica Superiore dei Cloni d'Ombra in scheda.
    Consumo: 15

    Tajuu Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica Superiore dei Cloni d'Ombra x4
    Gpnh
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa Tecnica è l'evoluzione della classica Kage Bunshin No Jutsu e ha lo scopo principale di creare un grosso numero di Cloni d'Ombra per lanciarli all'attacco mentre l'originale nel frattempo può o attaccare con essi, nascondendo un colpo più pericoloso, o preparare altre azioni durante il loro assalto. La Tecnica crea intorno all'utilizzatore ben dieci Cloni d'Ombra che si scaglieranno contro uno o più bersagli, stabiliti dall'utilizzatore al momento della creazione degli stessi. I Cloni possono esser utilizzati con due principali scopi: attaccare od immobilizzare. Nel caso si decida che questi attacchino, ciascuno di essi sferrerà un attacco fisico che sarà paragonabile ad un Taijutsu di livello A che causerà una ferita di Medio-Grave entità da Impatto. Nel caso in cui si decida che questi puntino ad immobilizzare i bersagli, essi potranno immobilizzare fino ad un bersaglio a testa ma per liberarsi dalla loro presa e dissolverli, basterà un Jutsu di livello C, mentre se cinque o più di essi immobilizzeranno un bersaglio singolo servirà un Jutsu B, infine se tutti e dieci punteranno ad immobilizzare lo stesso bersaglio sarà necessario un Jutsu A ad area per dissolverli e liberarsi. La loro particolarità è che, essendo Cloni fisici, potranno arrampicarsi su eventuali pareti, e sferrare gli attacchi da molteplici direzioni, a seconda di come l'utilizzatore abbia descritto l'assalto. Una volta compiuto l'attacco essi si dissolveranno, una volta immobilizzato il bersaglio si dissolveranno dopo tre secondi. Sarà possibile utilizzare questa Tecnica con la Bunshin Oogeki - Assalto Superiore del Clone di livello A per far attaccare tutti i Cloni anche con Ninjutsu di livello A a patto che si sia pagato il costo del Ninjutsu e di questa Tecnica, in quel caso ciascuno di essi lancerà lo stesso Ninjutsu contemporaneamente.
    Richiede la Kage Bunshin No Jutsu.
    Consumo: 15 (Ogni 10 Cloni)

    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra x6
    GVXt
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa Tecnica è più avanzata rispetto alla Bunshin no Jutsu e consiste infatti nella creazione di copie dotate di consistenza fisica, in grado quindi di provocare danni reali. I cloni svaniscono in una piccola nube di fumo non appena vengono feriti, quando l'utilizzatore decide di annullarli oppure quando non ha più Chakra. Il vero punto di forza del Jutsu è che i cloni, non appena svaniti, trasferiscono tutte le conoscenze e le capacità acquisite al proprietario, che esse siano informazioni segrete o conoscenze acquisite durante un allenamento. Questi cloni hanno la facoltà di utilizzare qualsiasi Abilità o Jutsu. È possibile creare un solo Clone per volta, tranne per le eccezioni previste da Regolamento e FAQ.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come Carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 8 (A Clone)

    Improvvisamente dieci nuvolette apparvero intorno a lui prima che altrettanti Cloni uscissero dalle stesse per gettarsi verso di lui. Supaku spostò il piede destro indietro, il sinistro in avanti puntato verso gli avversari in corsa. Sollevò le mani davanti al petto in posizione di guardia.
    Poi i cloni furono su di lui. Come aveva sospettato ma sperato fino alla fine, l'effetto della Furia del Drago non aveva avuto alcun risultato su di loro. Erano più resistenti dei normali cloni, non importava, era pronto a combattere fino alla fine.
    Si mosse come una macchina, completamente immerso nel momento, preda dell'istinto e della memoria muscolare. Il palmo destro schizzò in avanti, colpendo in pieno petto il primo clone e dissolvendolo in una nuvoletta di fumo. Si abbassò repentinamente, schivando un diretto ed un calcio di altri due cloni. Accumulò Chakra nelle gambe e schizzò in avanti, colpendo altri tre cloni con le braccia raccolte verso il bacino e gli avambracci verso l'esterno, la mano destra aperta ad artiglio, la sinistra armata del Kunai che fuoriuscivano ai lati.
    Atterrò tra le nuvolette di fumo, saltò in aria in una capriola all'indietro e colpì un altro clone con un calcio rotante prima di atterrare e stendere l'altro piede colpendo nel petto l'ultimo clone.
    Rakanken: Hōshō - Stile Arhat: Palmo Demolitore
    GVxf
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    Questo è un semplice, ma potente colpo di palmo. L'utilizzatore concentrerà il Chakra in una mano per poi colpire l'avversario, sia tenendo la mano stesa che con le dita leggermente piegate, l'importante è che il colpo arrivi con il palmo della mano. La Tecnica causerà danni Medi da Impatto e, nel momento in cui esegue il colpo si potrà decidere se trattenere il Chakra intorno alla mano o rilasciarlo in una potenza esplosiva. Nel primo caso i danni saranno soltanto Medi ed il bersaglio non verrà spostato; nel caso in cui però si tenti di Difendervisi dal colpo con un Taijutsu e la propria Resistenza sia di un grado inferiore alla Forza dell'utilizzatore, la vittima subirà solo danni Medio-Lievi da Impatto. Nel secondo caso invece, si rilascerà il colpo per spedire lontano l'avversario fino a cinque metri di distanza, facendolo rotolare a terra. Nella fase di caduta si riporteranno diverse ferite da Impatto che andranno pari ad una Medio-Lieve a seconda del tipo di suolo. Se invece non si finirà a terra, ma direttamente contro un muro o un albero, i danni arriveranno ad essere Medi.
    Consumo: 4

    Iwa Shūgeki - Assalto di Iwa
    picchiataiwagakure-D
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: D
    Tipo: Taijutsu
    Questo Taijutsu acrobatico è letale quanto semplice. Esso consiste nell'assumere una posizione accucciata, sia impugnando un'Arma Piccola o Minore oppure anche a mani nude, per poi scaricare il proprio corpo in una vera molla, eseguendo un balzo in linea retta fino a tre metri ad una velocità impressionante che viene eseguito al massimo delle proprie potenzialità motorie; lo scatto è pressoché istantaneo, e non avrà alcuna preparazione o preavviso. Il movimento in linea retta consentirà di colpire con le proprie unghie o con l'Arma impugnata qualsiasi bersaglio si trovi entro un metro di distanza dall'avversario nei tre metri in cui percorre l'Assalto, in una ferita che sarà sempre da Taglio almeno di Medio-Lieve entità. Il colpo ha la peculiarità che può anche essere eseguito, in molteplici posizioni, sia dopo una rotolata, sia se immobilizzati da un Jutsu D od inferiore, è necessario però avere sempre un punto di appoggio da cui poter scattare. Questa Tecnica può essere usata in combinazione con qualsiasi Ninjutsu che possa essere sferrato in corpo a corpo, sia con le mani che con i piedi, al fine di potenziarne i danni (es. Raiton: Ryu Mikazuchi - Drago della Folgore), in questo caso l'attacco sarà considerato come un Ninjutsu ed i danni causati saranno esclusivamente quelli del Ninjutsu.
    Necessaria la Specializzazione Secondaria in Duello Ninja.
    Consumo: 2

    Senpuu & Hashite Senpuu - Turbine e Turbine Contrario
    Senpuu-Turbine_zpsc55de50a HanshiteSenpuu-TurbineContrario_zpsafba060e
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Taijutsu
    Un'Arte Marziale elementare, base e fondamento per molti Taijutsu di livello superiore. Questa Tecnica permette all'utilizzatore di usare la propria destrezza per librarsi in aria e sferrare un calcio dall'ampiezza di ben centottanta gradi. Se il bersaglio viene colpito verrà scagliato ad un paio metri di distanza, oltre a subire danni medio-lievi da Impatto nella zona colpita. In alternativa è possibile sferrare il Turbine con una torsione del busto per colpire di tallone avversari che si trovino alle proprie spalle. È quindi un calcio dall’ampiezza di centottanta gradi eseguito in salto, che causa danni medio-lievi da Impatto. Se il bersaglio viene colpito verrà scagliato ad un paio metri di distanza.
    Consumo: 2

    Saidokikku - Calcio Laterale
    H8rn0rT
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    Questo calcio è di rapida e semplice esecuzione e nasconde un colpo che, se colpisce, può anche rivelarsi potente. Il colpo consiste in un basilare calcio diretto in avanti, che consiste nello sferrare un affondo con la pianta del piede, stendendo la gamba in tutta la sua lunghezza, sia parallelamente al terreno o leggermente in diagonale. Il calcio è quindi un colpo semplice e molto veloce, venendo sferrato con una velocità di un grado superiore ed essendo in grado di causare danni Medi da Impatto potendo spedire la vittima a tre o più metri di distanza, se lo si desidera, aggiungendo altri danni se questa viene colta impreparata, ad esempio mentre sta eseguendo un'attacco a corto raggio; nel caso in cui non si desideri spingere via l'avversario il colpo potrà esser trattenuto, spingendolo indietro leggermente oppure sollevandolo in aria per massimo un metro. Il calcio può esser sferrato in qualsiasi direzione, anche eseguendo una torsione del busto o una rotazione a centottanta gradi per fronteggiare un avversario che stia approcciando alle spalle dell'utilizzatore.
    Consumo: 4

    Ruotò verso il Ninja davanti a lui ma non riuscì a vederlo, altri dieci cloni correvano verso di lui e alle loro spalle altre nuvolette di fumo si stavano alzando in una esplosione inarrestabile. Supaku indietreggiò, scansò il primo affondo di un clone saltando e colpendolo alla tempia di rimando con un calcio rotante. Atterrò sul palmo della mano destra e fece ruotare le gambe ad elica cercando di colpire altri cloni. Flettè le braccia per darsi una spinta verso l'alto, ruotò nell'aria a circa quattro metri d'altezza. Estrasse sei Shuriken dalla borsa e li lanciò verso il basso colpendo con ciascuno un clone diverso. Nuvolette di fumo esplosero sotto di lui, altre facce però apparivano a sostituirle.
    Atterrò e venne colpito da un diretto alla spalla destra. Perse l'equilibrio, indietreggiò colpendo un altro clone con un colpo di Kunai, ruotò ma un secondo colpo lo raggiunse tra le scapole. Fece due passi in avanti, si abbassò all'ultimo vedendo arrivare un calcio rotante prima di essere colpito alla nuca. Accumulò Chakra Fuuton nel palmo della mano destra e lo schiantò a terra, sollevando quindici cloni intorno a lui in una onda d'aria compatta che li sbalzò da terra, facendoli esplodere tutti una concatezione di nuvolette di fumo. Solo allora si rese conto che intorno a lui si erano sollevate pareti di Chakra dal colore Rosso scuro.
    Al dissolversi delle nuvolette scorse Rokuto immobile davanti a lui, circondato da altri quattro cloni. I cinque uomini parlarono all'unisono.
    Non puoi più scapparmi...morirai qui. Come sono morti i tuoi compagni.
    Senpuu & Hashite Senpuu - Turbine e Turbine Contrario
    Senpuu-Turbine_zpsc55de50a HanshiteSenpuu-TurbineContrario_zpsafba060e
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Taijutsu
    Un'Arte Marziale elementare, base e fondamento per molti Taijutsu di livello superiore. Questa Tecnica permette all'utilizzatore di usare la propria destrezza per librarsi in aria e sferrare un calcio dall'ampiezza di ben centottanta gradi. Se il bersaglio viene colpito verrà scagliato ad un paio metri di distanza, oltre a subire danni medio-lievi da Impatto nella zona colpita. In alternativa è possibile sferrare il Turbine con una torsione del busto per colpire di tallone avversari che si trovino alle proprie spalle. È quindi un calcio dall’ampiezza di centottanta gradi eseguito in salto, che causa danni medio-lievi da Impatto. Se il bersaglio viene colpito verrà scagliato ad un paio metri di distanza.
    Consumo: 2

    Hageshii Shinkuu - Urto del Vuoto
    urtod-aria-Bfuuton
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    La Tecnica è un derivato della Shōgekiha - Onda d'Urto e non necessita di Sigilli ma richiede che l'utilizzatore sferri un colpo di pugno o di palmo su una superficie solida che di solito è il pavimento o il terreno, ma può anche essere una superficie acquatica. Subito dopo aver colpito la superficie, dalla mano del Ninja verrà emessa una forte corrente d'aria pressurizzata, che si dipanerà sulla superficie a trecentosessanta gradi per un raggio di venti metri a velocità Alta per poi esplodere in una corrente ascensionale molto potente che colpirà qualsiasi oggetto, persona od Evocazione massimo di Taglia Media si trovi a contatto o a non più di tre metri dalla superficie. La corrente può essere utilizzata in due modi. Il primo, il più diretto, consiste nel rilasciarla verso l'esterno, spingendo in direzione opposta all'utilizzatore di otto metri qualsiasi bersaglio coinvolto e causando danni Medi da Taglio. La seconda modalità consiste nel rilasciarla verso l'alto, sollevando i bersagli coinvolti di cinque metri per aria, facendoli anche ruotare tra i flussi e disorientandoli leggermente, per tre secondi prima di cadere di nuovo a terra e subire soltanto danni Medio-Lievi da Taglio. Tutti coloro che invece si trovano oltre tre metri dalla superficie subiranno soltanto danni Lievi da Taglio causati dall'onda d'urto.
    Necessaria la Shōgekiha - Onda d'Urto in scheda.
    Consumo: 6

    Maestria nel Fuuton
    gZkFNRZ
    Lo specializzato nell'Arte del Fuuton riuscirà ad aumentare la potenza delle proprie tecniche senza il minimo sforzo, grazie ad una conoscenza approfondita del vento e della sua natura. Lo Specializzato potrà scegliere ogni Turno se potenziare una singola tecnica Fuuton, massimo di livello A, tra una delle tre possibilità: aumento del danno di mezzo grado, raddoppio gittata e dimensioni o aumentare la velocità di mezzo grado.
    Questa capacità non si applica ai Jutsu derivanti da Abilità Innata o Generica.

    Ha no Ame - Pioggia di Lame
    59C436e
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Shurikenjutsu
    Questa Tecnica complessa permette di infondere una cospicua quantità di Chakra all'interno di un gruppo di Armi da Lancio Piccole e di scagliarle con particolare forza e precisione. A questo livello è possibile lanciare fino a sei Armi con un singolo tiro, o in rapida successione; ciascuna di esse può percorrere fino a venti metri in linea retta o tutt'al più leggermente ricurva, se si imprime al lancio un leggero effetto, a velocità medio-alta. Ognuna di queste Armi viene considerata come un singolo Shurikenjutsu di livello B e può essere direzionata contro uno o più bersagli differenti. Quando vanno a segno, infliggono ciascuna almeno danni medio-gravi da Taglio o da Perforazione, a seconda di come colpiscono l'avversario. Questa Tecnica può essere utilizzata soltanto con Armi presenti nell'Armeria, non quindi con Armi ricreate tramite Jutsu.
    Richiede almeno un'Arma da Lancio Piccola e la conoscenza della Raffica di Lame.
    Consumo: 8

    Shisekiyōjin - Barriera dei Quattro Soli Rossi
    GpvQ
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Diretta parente ed evoluzione della Shishi Enjin di livello B, i Quattro Soli Rossi è una barriera completamente indistruttibile da qualsiasi Jutsu, di ogni tipologia e livello. La sua resistenza è semi leggendaria, tanto da essere una delle migliori barriere per contenere nemici potenti come un Bijuu. Esattamente come la parente, può essere utilizzata contemporaneamente da quattro persone o da una persona che ricorra a dei Cloni o ad oggetti che siano in grado di condurre il suo Chakra a distanza (es. Kunai in possesso di Marchi, Ricevitori di Chakra del Rinnegan, oggetti in possesso di Fuuinjutsu con all'interno sigillato il proprio chakra e così via) che per semplicità chiameremo vettori. Dopo aver piazzato i quattro vettori intorno ad un obiettivo, ponendosi ognuno in un punto cardinale, dagli stessi si creerà una barriera alta non meno di cinquecento metri avente come perimetro le linee rette che congiungeranno gli utilizzatori, formata da fiamme cremisi. Una volta creata la barriera, sarà impossibile penetrarla se non con Jutsu di livello SS o Jutsu S in grado di abbattere Difese di livello S e chiunque vi entri a contatto subirà ustioni gravi. L'unico modo per annullare la tecnica è colpire uno dei vettori che però saranno a loro volta avvolti dalla barriera su tutti i lati. Gli utilizzatori potranno anche decidere a piacimento di aprire un varco nella barriera per permettere a qualcuno di entrare o uscire.
    Se si ricorre ai Cloni per creare i Quattro Soli Rossi, non sarà necessario pagare il Consumo in Chakra per la Creazione dei Bunshin stessi e questi si dissolveranno al dissolversi della Barriera.
    Necessario possedere la Specializzazione Secondaria in Barriere.

    Consumo: 30

    In quel momento un brivido scorse lungo la schiena del traditore della Sabbia. Un brivido misto a rabbia, fece due passi indietro, poi l'assalto di cloni ricominciò. L'albino vide arrivare altri dieci copie dell'avversario, ne dissolse uno in volo colpendolo con un pugno diretto, un altro si lanciò in basso, lui saltò ma venne afferrato per le spalle e le braccia da altri tre. In un secondo si ritrovò completamente immobilizzato dai rimanenti. Cercò di lottare per qualche secondo prima di notare l'avversario intento nella composizione di Sigilli. Serrò la mano accumulando una grande quantità di Raiton, la lama di folgori schizzò in avanti, trapassando tre cloni da parte a parte, dissolvendoli e liberando il braccio armato. Compì una serie di tagli e riuscì a liberarsi in tempo per dissolver di nuovo la lancia del chidori prima di portare le mani al petto ed eseguire una rapida serie di Sigilli.
    Una enorme corrente d'acqua esplose dalle sue labbra dilagando verso il basso e sollevandosi in una parete di flutti azzurrini mentre cinque dragoni composti di fiamme ruggenti schizzavano nel cielo tinto di rosso dalla barriera.
    Le fiamme si infransero contro la barriera acquatica prima di sfondarne lo strato protettivo con un ruggito infernale ed abbattersi sull'albino in una conflagrazione accecante.
    Chidori Eisou - Lancia dei Mille Falchi
    GSQG
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette ci concentrare il Chakra Raiton del Mille Falchi all'interno della propria mano, dandogli la forma di una lancia composta di puro Chakra Raiton che sarà ampia dieci centimetri e potrà allungarsi a seconda della volontà dell'utilizzatore fino a dieci metri a velocità altissima. La tecnica trapasserà qualsiasi difesa di livello A oltre che qualsiasi oggetto solido. La tecnica non necessita di sigilli ma solo di qualche secondo, durante il quale si concentrerà il Chakra Raiton nella mano come un vero e proprio Chidori per poi far uscire da esso la Lancia. Sarà possibile manovrare la Lancia come una normale Katana, anche se più sarà lunga più sarà difficile maneggiarla, la tecnica si dissolve alla fine del Turno. La Lancia gode poi di un'ulteriore qualità. L'utilizzatore potrà infatti incanalare all'interno della stessa ulteriore Chakra Raiton per far diramare da un qualsiasi punto sulla lancia fino a sei spuntoni di Chakra Raiton a velocità medio-alta dotati della stessa capacità di penetrazione della Lancia. Ogni singola diramazione arriverà fino a due metri di lunghezza e potrà esser dissolto secondo la volontà dell'utilizzatore, ma finché anche solo una diramazione sarà presente, non sarà possibile manovrare la lancia Raiton, poiché l'utilizzatore dovrà mantenere la concentrazione sul Jutsu.
    Richiede la Specializzazione in Ninjutsu e il Chidori - Mille Falchi in Scheda.
    Consumo: 12

    Suiton: Suijinchū - Pilastro Acquatico
    GNgJ
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questo Jutsu è diretto parente ed evoluzione del Muro d'Acqua, e pertanto di natura esclusivamente difensiva. Dopo aver eseguito un singolo Sigillo, quello della Tigre, permette di sputare dalla bocca un vero e proprio torrente largo ben venticinque metri e alto venti, che nonostante la sua violenza non è in grado di procurare alcuna ferita al nemico. La Tecnica riuscirà a difendere da Ninjutsu e Taijutsu di livello A o inferiore, potendo anche scagliare l'avversario ad oltre venti metri di distanza. Tuttavia, al contrario del classico Muro d'Acqua, mancherà di manovrabilità, tanto che potrà essere indirizzata in una sola direzione e non sarà possibile modificarne la forma. Inoltre, si rivela ottima anche in ambito strategico, in quanto la grande massa d'acqua prodotta dalla Tecnica stessa resterà sul terreno per tre Turni e potrà essere riutilizzata per attuare Jutsu di tipo Suiton che necessitano d'una notevole quantità d'acqua.
    Necessaria la Suiton: Suijinheki - Muro d'Acqua in Scheda.
    Consumo: 15

    Katon: Ryuuen Houka no Jutsu - Sinfonia del Drago di Fuoco
    NMGxjEK
    Villaggio: Tutti
    Livello: S
    Tipo: Ninjutsu
    Questa Tecnica è l'evoluzione finale della Goryuuka no Jutsu e consente di sparare ben cinque draghi infuocati nello stesso momento con caratteristiche simili a quelle del suo predecessore. L'unica differenza sarà nelle dimensioni del colpo e nelle potenzialità a dir poco letali di ogni drago. Infatti queste sfere di fuoco avranno un diametro massimo di cinque metri per una lunghezza di dieci. Ogni sfera può essere diretta, con il movimento della testa, verso un bersaglio differente e potrà causare danni gravissimi da ustione vista l'elevata temperatura delle fiamme, fino ad un massimo di due ferite Gravissime per bersaglio. I dragoni possono essere diretti verso bersagli differenti o tutti verso lo stesso bersaglio. In questo ultimo caso, se andranno a scontrarsi contro una Difesa di livello S saranno in grado di distruggerla arrecando però soltanto una ferita grave da ustione nel complesso.
    Richiede Katonryuu no Jutsu - Tecnica dei Dragoni di Fuoco.
    Consumo: 30

    Supaku urlò dal dolore, rotolandosi a terra. Si strappò la manica ed il torso destro del kimono ancora in fiamme mentre l'altra era annerita e bruciacchiata ma ancora abbastanza integra. Si sollevò ansimante, numerose vescicole si stavano formando sulla pelle bianca, striature di un rosso brillante e spaccature che mostravano la carne viva su spalla, braccio destro e parte del collo e del viso, arrivando fin quasi allo zigomo.
    Sentì il peso del corpo crollare su un ginocchio mentre un fiotto di sangue furoisciva dalle sue labbra. Probabilmente le ustioni al costato ed i continui colpi fisici dei cloni si stavano cominciando a far sentire.
    L'uomo balzò su di lui in mezzo al vapore acqueo lasciato dallo scontro dei due Jutsu precedenti, colpendolo in pieno petto con un pugno avvolto da fiamme incandescenti. Il dolore esplose in una nuvola rossa davanti agli occhi dell'albino che venne sbalzato all'indietro di un paio di metri, mentre il resto del Kimono veniva avvolto dalle fiamme. Non ebbe il tempo di respirare che Rokuto era scattato di nuovo in avnati, afferrandolo per i capelli e tirandogli il viso verso l'alto.
    Guardami, figlio di puttana, GUARDAMI! Urlò mentre schizzi di saliva fuoriuscivano dalle sue labbra piegate in una smorfia di pura ira e strattonava la testa dell'albino.
    Supaku gli sorrise, il volto sfregiato dalle ustioni, prima di far apparire tra le mani un kunai shunsui, avvolgerlo dal volute d'aria compatta e conficcarlo nel petto dell'uomo. L'uomo ghignò prima di dissolversi in una nuvoletta di fumo.
    Pensavi davvero che sarei venuto fin lì per farmi colpire a tradimento? Nonostante tutte le ferite che hai perso, non ti sei ancor arreso eh? disse una voce sulla sua destra. L'albino girò la testa solo per vedere tre figure uscire dalle volute di vapore. Altri tre Rokuto. Quale era l'originale? Supaku strinse i denti macchiati di sangue. Di una cosa era sicuro, era lì dentro con lui. Non avrebbe rinunciato a dargli il colpo di grazia. Doveva incassare fino al momento opportuno, fino a quando non si fosse rivelato. Non era neanche opportuno curare le ferite, avrebbe mostrato una carta che avrebbe scoraggiato lo Shinobi dal farsi avanti. Doveva fingersi debole, per fortuna aveva imparato a tollerare il dolore.
    Fuuton: Shāpu Shinkū - Affilamento del Vuoto
    affilamento150-B
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica è una evoluzione della Fuuton: Shinkūjin - Lama d'Aria ed è orientata unicamente per Shuriken o Kunai. La tecnica è di rapida esecuzione, non necessita di Sigilli e consiste nell'avvolgere una o più armi con una affilata patina di vento uguale a quella della Kaze no Buredo anche se in quantità minore. Se utilizzata su Shuriken, se ne potrà avvolgere fino ad otto, massimo quattro per mano, per poi scagliarli contro i propri bersagli; la patina di vento sarà spessa soltanto un centimetro e ogni Shuriken causerà singolarmente una ferita da taglio di medio-grave entità. Se si utilizza su un Kunai invece, si potrà avvolgere massimo un Kunai per mano, la patina di vento sarà più spessa, aumentando le dimensioni della lama e portandola ad essere uguale a quella di una Wakizashi, arrivando a causare una ferita di grave entità. Ogni Arma così potenziata potrà facilmente abbattere difese di livello C oltre a poter trapassare facilmente qualsiasi materiale. Il Chakra Fuuton rimarrà sull'Arma fino alla fine del Turno.
    Necessaria la Fuuton: Shinkūjin - Lama d'Aria in Scheda.
    Consumo: 8/2= 4

    Katon: Honokatsu - Esplosione di Fiamme
    IAX7biK pPPSDki
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Questa Tecnica di alto livello Katon può essere eseguita in due modalità. La prima è un Ninjutsu in corpo a corpo e consiste nel sollevare una mano davanti al petto e comporre un singolo Sigillo mentre nel frattempo il palmo dell'altra mano sarà ricoperto da uno strato di Chakra Katon apparendo quindi avvolto da fiamme per tutta la sua interezza; a quel punto si potrà sferrare un colpo con il palmo fiammeggiante che sarà in grado di abbattere Difese di livello B senza alcuna difficoltà oltre a qualsiasi materiale leggero (legno, stoffa, etc.) e di far esplodere in una conflagrazione di fiamme qualsiasi cosa esso toccherà. L'esplosione avvolgerà l'interezza dell'oggetto o persona colpita, causando Ustioni di grave entità su tutto il corpo. La seconda modalità invece richiede un singolo sigillo portato con entrambe le mani, a seguito del quale l'utilizzatore sarà avvolto da una vampata ardente che lo avvolgerà completamente in tutto il corpo per poi, dopo un secondo, causare una conflagrazione di fiamme che si espanderà per un raggio di dieci metri a velocità Alta, causando danni gravi da Ustione e la morte stessa dell'utilizzatore. La Tecnica è utilizzabile come ultima risorsa al fine di non essere catturati oppure insieme ad un Clone, al fine di piazzare un kamikaze strategico oltre le linee nemiche. Dal grado ANBU in poi sarà possibile eseguire la prima modalità di questa Tecnica senza l'utilizzo di Sigilli, semplicemente attendendo i secondi necessari ad accumulare il Chakra Katon nel palmo della mano.
    Richiede la Tecnica Katon: Honokarada - Corpo di Fiamme in scheda.
    Consumo: 15

    I cloni lo accerchiarono, erano in quattro. Supaku sollevò una mano bloccando il colpo di uno. Urlò dal dolore, sollevandosi in piedi, lanciò il Kunai Shunsui che trapassò un secondo clone da parte a parte, trasformandolo in uno sbuffo di fumo. Il terzo lo colpì al viso. Il mondo girò intorno a lui mentre pallini di luce colorata apparivano nel suo campo visivo. Sentì un altro pugno affondargli nello sterno. Grugnì di nuovo e afferrò la mano del Clone, concentrando nel palmo dell'altra scariche elettriche. la Serpe di folgore trapassò il viso del clone, dissolvendolo.
    Altri cloni apparverono uno dopo l'altro. Lo scontro andò avanti per qualche minuto. Supaku incassava, ne disperdeva un paio, altri apparivano. Alla fine arrivò sfinito, steso di nuovo a terra. Intorno a lui il suo stesso sangue aveva macchiato il tetto piatto.
    La vista era completamente sfocata ma riusciva ancora a distinguere le figure.
    Dei cloni nessuna traccia. Solo uno era davanti a lui. Era piegato in avanti, la fronte imperlata di sudore. La vista tornò a fuoco per qualche secondo. Lo squadrò negli occhi e vide lo sfinimento nel viso dell'uomo. Il Chakra per la creazione di tutti quei Cloni aveva richiesto il suo prezzo. Era agli sgoccioli anche lui. Sorrise mostrando i denti macchiati di sangue.
    Ahhhhh Urlò l'uomo facendosi forza e scattando in avanti con il pugno sollevato.
    Supaku chiuse le mani nel sigillo del Serpente. Il pavimento divenne fango e l'uomo si ritrovò bloccato all'altezza delle ginocchia.
    Figlio di... Urlò sollevando le mani davanti a sé in una serie di Sigilli.
    L'albino sorrise e fece seguire al serpente altri sigilli.
    L'aria sopra la testa di Rokuto cominciò a ruotare venendo risucchiata con violenza. Supaku attese quella frazione di secondo sufficiente per vedere lo sguardo di terrore dell'assassino tramutarsi in consapevolezza. Poi ogni cosa esplose frantumando il palazzo intero e scavando nella roccia del pavimento una mezza luna perfetta.
    Supaku cadde sul pavimento lordo di sangue. Rotolò per qualche secondo sentendo le mani di Namida su di sè.
    No, no...Merda! sentì la donna urlare mentre altro Chakra curativo veniva rilasciato dalle sue mani. L'albino volse la testa per osservare sulla sinistra la compagna Xersi. Il volto era bianco come il latte e gli occhi chiusi, sembrava quasi stesse dormendo.
    Sentì bagnato sul viso, realizzando che Namida, appoggiata sopra di lui, stava piangendo.
    Sollevò la mano ustionata per accarezzarle il viso.
    Non piangere...siamo Shinobi... disse Supaku prima di sentire il mondo ruotare intorno a lui e svenire.
    Raiton: Hebi Mikazuchi - Serpe della Folgore
    GpxG
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Trattasi di una Tecnica Raiton tra le più versatili e che richiede la Specializzazione Primaria nei Ninjutsu per essere padroneggiata. La tecnica richiede due semplici Sigilli a seguito dei quali sarà possibile creare intorno ad una delle proprie mani una scarica di Chakra Raiton, dalla forma di una Serpe dal diametro di trenta centimetri, per utilizzarla in svariate modalità. Una prima modalità richiede di aver preventivamente immobilizzato con il proprio corpo un bersaglio, per scaricare intorno ad esso la serpe causando una ferita da Scossa di medio-grave entità. Una seconda consiste nel lasciare la serpe intorno alla mano per sferrare un colpo in corpo a corpo, causando una ferita da Scossa di media entità. Una terza invece consiste nello scagliare la Serpe verso un bersaglio che non si trovi oltre i dodici metri, questa procederà a zig-zag a velocità media rimanendo collegata alla mano dell'utilizzatore e rendendo molto difficile per un avversario scansarla, richiedendo quasi sempre l'utilizzo di un Jutsu difensivo, se la serpe andrà a segno causerà danni medi da Scossa. In tutti i casi il danno da Scossa causa un malus motorio di un grado per un Turno. Una volta raggiunto il grado ANBU sarà possibile eseguire la tecnica senza l'ausilio di Sigilli ma solo attendendo i secondi necessari per l'esecuzione.
    Necessaria la Specializzazione in Ninjutsu o essere Monoelemento nel Raiton.
    Consumo: 3

    Doton: Yomi Numa - Palude Oscura
    ZWDb
    Villaggio: Tutti
    Livello: A
    Tipo: Ninjutsu
    Per eseguire questa Tecnica è necessario comporre una brevissima serie di Sigilli e poi sarà possibile trasformare una porzione di terreno in del fango. L'epicentro della zona che si andrà a tramutare potrà essere distante non più di trenta metri dall'utilizzatore. Quest'ultimo potrà decidere forma e dimensioni della palude fangosa, purché rientri all'interno di un'area dal raggio di venticinque metri. Il terreno si trasformerà istantaneamente in palude. Sul fango non è possibile utilizzare il Controllo del Chakra, utilizzatore escluso, e la zona paludosa cercherà di trascinare chi è sulla sua superficie verso il fondo. Questi effetti della palude dureranno per tre Turni, poi diverrà semplice fango su cui è possibile muoversi con il Controllo del Chakra. Per bloccare completamente un bersaglio serviranno più Turni, perché più il tempo passa e più si affonderà nel fango. Nel primo Turno si sprofonderà fino all'altezza di mezza coscia e ci si muoverà nel fango con un malus fisico-motorio di un grado. Nel secondo Turno si sprofonderà fino all'altezza dello sterno, si sarà più lenti nell'esecuzione dei Sigilli di un grado finché si rimane nel fango e si avrà un malus fisico-motorio di due gradi. Nel terzo Turno si sprofonderà completamente e si avrà un malus fisico-motorio di tre gradi. Il malus fisico-motorio rimane sulla vittima per due Turni, dal momento in cui si riesce ad uscire dal fango o cessano gli effetti del Jutsu. Creature di grosse dimensioni, invece, sprofonderanno subito nel fango rimanendo immobilizzate per tutta la durata del Jutsu. Per liberarsi dalla palude si potrà semplicemente provare a trascinarsi fuori dal fango oppure sarà necessario colpire la palude con una Tecnica di livello A, per annullarne gli effetti e far sì che diventi del semplice fango.
    Consumo: 12

    Baku Shinkuu - Vuoto Esplosivo
    esplosionevuoto-S-s
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: S
    Tipo: Ninjutsu
    Questa Arte Magica Fuuton, richiede una breve serie di Sigilli. La Tecnica creerà, entro cinquanta metri dall'utilizzatore, una zona dal raggio di quindici metri in cui tutta l'aria all'interno della stessa verrà risucchiata verso un punto nel suo centro esatto, creando una sfera dal diametro di dieci centimetri visibile ad occhio nudo per poi rilasciarla in una esplosione sferica con raggio di trenta. La Tecnica quindi si compone di due parti. Nella prima parte, che impiega un secondo, l'aria verrà risucchiata dall'esterno verso l'interno a velocità alta nella zona prescelta, creando un sottovuoto. La velocità e la pressione del vuoto durante tale movimento priverà di ossigeno, anche quello presente nei polmoni, chiunque si trovi nel raggio del Jutsu comportandogli difficoltà a muoversi, pari ad un malus motorio di tre gradi solo per il secondo di aspirazione. Allo scadere del secondo l'aria così compressa verrà rilasciata, in una esplosione sferica a velocità alta, nella forma di molteplici lame di vento capaci di trapassare qualsiasi materiale oltre che causare numerose ferite da Taglio complessivamente pari ad una di gravissima entità. Contrariamente a quanto possa sembrare l'esplosione non sbalzerà le persone coinvolte ma semplicemente le investirà con l'aria pressurizzata ed affilata, trapassandole. La Tecnica può anche essere utilizzata in ambienti privi di aria, come sott'acqua o sottoterra, in quel caso però la prima parte del Jutsu viene sostituita da un secondo di attesa in cui l'utilizzatore creerà con il proprio Chakra Fuuton l'aria pressurizzata nella forma di una sfera di vento sempre visibile che vibrerà per un secondo prima di esser detonata. L'epicentro dell'esplosione, in entrambe le modalità, non può esser creato a meno di cinque metri da eventuali avversari.
    Necessarie le Specializzazioni in Maestria Elementale nel Fuuton ed Elite Arti Ninja in Jutsu Fuuton.
    Consumo: 30

    Hiraishin No Jutsu - Tecnica del Teletrasporto
    hiraishin-2
    Villaggio: Tutti
    Livello: S
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica, che non necessita di Sigilli, inizia permettendo all'utilizzatore di creare dei Sigilli magici ed applicarli su qualsiasi cosa. Una volta applicati sul soggetto scelto sarà possibile usare il Jutsu teletrasportandosi in un punto a scelta nel metro quadro dov'è posto il Sigillo. Se applicato su un Ninja il sigillo rimarrà al massimo impresso per due turni incluso quello d'utilizzo. Se impresso su un oggetto invece, il Sigillo vi rimarrà fino alla fine della Quest. Ovviamente una volta usato il teletrasporto, il Sigillo svanirà automaticamente. E' possibile usare il Justu per trasportare altri soggetti insieme all'utilizzatore, semplicemente toccandoli.
    Necessaria la Specializzazione in Ninjutsu.
    Consumo: 30



    ChakraFisicoMentale
    550-1-1-10-3-4-8(x4= 32)-6-30-8-10(x4=40)-15(x4=60)-4-2-2-4-2-6-8-12-15-4-3-12-30-30= 231ferita grave da ustione spalla dx e fianco dx; ferita media da degenerazione ustione stesso punto; ferite medio-gravi da cloni sul corpo complessivamente in n. 10; ferita grave da ustione sul petto; ferita media da degenerazione ustione stesso punto;Infranto, Sfinito
    Chakra NaturaleKaze no KanjiPassive Sempre Attive
    00/32
    Doppia Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x10-
    Kunai x10Antidoto x4
    Shuriken x20-6= 14Filo metallico 30m
    Palla di Luce x2Pillola del Soldato x2
    Palla di Luce x2Bombe Fumogene x3
    Cartebomba x5Bombe Fumogene x3
    Equipaggiamento
    SlotOggettoLocazione
    Tasca Supp.Shunsui Kunai x10Coscia sx
    Rotolo Min.OmoikaruiCoscia dx
    Abbigliamento
    OggettoCondizioniLocazione
    BendeIntatteMani e Caviglie
    Anello KitaIntattoDito Medio Sinistro
    Kimono Nero e Verde
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x10Radiolina
    -Cimice x3
    Sigilli da Polso
    Armi da LancioArmi
    Shuriken x20-
    Shuriken x20-
    Note
    - 1 Kunai legato a 10m di Filo Metallico
    - 4 Kunai legati a 4 Palle di luce.
    - 2 Kunai legati a 2 Cartebomba.
    - 3 Shuriken legati a 10m di filo metallico.
    - 10 Shunsui Kunai Impressi (S)
    -- 1 Marchio al Covo (S)
    -- quelli nella doppia tasca.


    Edited by Supaku - 27/12/2023, 23:28
     
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    -Tanti. Troppi, refusi. Frasi tronche e altri errori di distrazione che in una missione di livello S dovrebbero rasentare lo zero.
    Da come descrivi sembra che vai a togliere soltanto il potenziamento dell'olfatto, ma la Muon è "tutto o niente" o la disattivi in toto o è tutto attivo. Verde perché da come scrivi non si capisce bene se è un modo per dire che disattivi la Muon o se ti sei semplicemente sbagliato, beneficio del dubbio.
    - Segni la Barriera dei Quattro soli Rossi in rosso anziché in blu

    - Che fine fa la Barriera dei Quattro Soli Rossi? Dici che Supaku è intrappolato, ma poi non la menzioni più, è intuibile che l'avversario l'abbia annullata per l'affaticamento, ma non scrivendolo è come se fosse sparita nel nulla.

    Che dire. A volte le missioni S prevedono un masterplan complesso e articolato, non è questo il caso. La missione di per sé è lineare e senza troppi colpi di scena, ma la narrazione è portata avanti in maniera impeccabile e ricca di quei dettagli che ben identificano quello che dovrebbero essere le missioni di questo livello. Il combattimento è gestito in maniera ottima e devo dire che la morte di Xersi è stato un colpo duro e inaspettato. Bello come si è ribaltata la situazione nel finale dove Sherlock Supaku si è rivelato essere un Basil l'investigatopo difronte al suo Moriarty che aveva allestito un'accoglienza degna delle scene iniziali di mission impossible.
    Detto ciò puoi aggiungere il +1 e 3000 Ryo più che meritati + 25 Ryo per l'utilizzo del Jutsu investigativo.


    Edited by Leeroy Gorshmit - 5/1/2024, 11:16
     
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3 replies since 11/12/2023, 12:15   204 views
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