"Hiji Riyama" vs. "Gatou Shimura"

✥ Il Baitei aveva osservato le bande di luci al neon che lo accecavano mentre dei brividi gli percorrevano tutto il corpo nudo e disteso sul pavimento. Ishui era riuscito a mettere le mani sulla finale. Le palle delle Grandi Nazioni Ninja erano ben serrate nella granitica presa del Bruno. Hiji Riyama il sacerdote della Donna Barbuta stava continuando a dimostrare la superiorità del suo culto e delle sue convinzioni. Grazie alla spettacolare performance portata in scena durante la fase precedente del torneo, e alla mezza luna di chiappa che si era intravista dai suoi pantaloni carbonizzati, il Mukenin di Otogakure no Sato aveva guadagnato orde di ammiratori. La sua Dea, a cui lui aveva appena dedicato un rito, doveva esser enormemente soddisfatta dalle sue performance, da qualsiasi sua performance. Con un sorriso l'ex-Special Jounin aveva disteso il collo guardando prima alla sua destra e poi alla sua sinistra. Una giovane donna dai capelli corvini, sui ventotto anni, e un uomo dalla pelle scura, sui quarant'anni, erano stesi nudi accanto a lui. Entrambi stremati da ciò che avevano appena fatto. La maschera prodotta dalla Shoushagan no Jutsu sul suo volto non era ancora stata intaccata dalla furia degli scontri precedenti ne dalla furia del rapporto che si era appena consumato. «A che ora è il prossimo scontro, quindi?» Aveva chiesto alle due persone che l'avevano accompagnato ed assistito nel rito orgiastico appena terminato. La donna, prima degli attendenti al Torneo che l'aveva accompagnato, si era destata dal piacere che aveva guadagnato onorando la Donna Barbuta annunciando che mancavano solamente pochi minuti all'inizio della fase finale della Manifestazione. Anche l'uomo, che si era presentato per ritrovare la sua collega, era stato coinvolto dalla potente vista del corpo nudo del granitico Manipolatore del Doton. Con un colpo di reni, così come ne aveva già dato di santa ragione ai suoi due compari, Ishui si era dato la spinta per riportarsi in posizione eretta. "Sei la più bella fioritura di un eretta natura..." Si era detto il Bruno guardando il suo corpo nudo nello specchio. «Lasciatemi solo!» Aveva detto con autorità alle due persone ancora distese e nude mentre si dirigeva verso la doccia. I due si erano, quindi, alzati, coprendosi le vergogne con i vestiti appallottolati tra le mani, prima di uscire ancora grondando di umori e sudori.
In breve tempo il Portatore del Reibi si era preparato andando ad indossare una nuova divisa dopo che la sua precedente veste era stata danneggiata irrimediabilmente. Una camicia bianca era stata indossata sul petto villoso con dei pantaloni e una giacca marrone. Infine, aveva indossato tutte le sue armi tra cui i Ganseki, su entrambe le mani, e la Nona posta in un Fodero alle sue spalle. In questo modo il Baitei era riuscito a prepararsi giusto in tempo per lo scadere del tempo concessogli. Andare a onorare la sua Divinità gli aveva portato via un bel po' di tempo che altrimenti avrebbe potuto sprecare andando a svolgere altre mansioni decisamente meno fruttuose e divertenti. Mentre chiudeva gli ultimi bottoni della sua Divisa Alternativa un nuovo attendente aveva bussato alla sua porta invitandolo ad uscire per raggiungere l'arena in cui si sarebbe svolta l'ultima parte del Torneo. "Che pagliacciata, sappiamo tutti che io sia il migliore in questo torneo." Aveva pensato mentre usciva dalla sua stanza per seguire la Kunoichi dai capelli biondi e l'aspetto arcigno che lo stava scortando. "Peccato tu non sia stata mandata prima alla ricerca della tua collega..." Si era detto oggettificando la donna. "L'altro uomo che ho coinvolto aveva una presenza fin troppo ingombrante per i miei gusti." Aveva sentenziato con un sorriso mentre ricordava la sua performance e si lisciava il pizzetto bruno.
Dopo pochi minuti di cammino all'interno di corridoi angusti ed illuminati da luce al neon il Manipolatore del Doton si era ritrovato in una delle arene più standard che potevano essergli assegnate. Niente laghetti e niente praterie. Stavolta lo scontro si sarebbe tenuto in un'area variegata che presentava zone boschive, corsi d'acqua e un ampio spiazzo in terra battuta al centro. Mentre camminava, tra l'ovazione e l'acclamazione del pubblico, il Bruno aveva attivato la Chōkeijūgan no Jutsu in modo da potersi permettere di librarsi in volo alla minima evenienza. La necessità di attivare quell'abilità per ora non si era mai rivelata vitale ma era una strategia a cui il Mukenin di Otogakure no Sato non voleva rinunciare.

A passo fermo ma più leggere il Portatore del Reibi si era avvicinato alla donna posta al centro dell'arena. Questa era Sybil della Nebbia, una degli arbitri che più volte Ishui si era ritrovato davanti all'interno dei vari Tornei a cui aveva partecipato. "Sempre ardente come la prima volta..." Aveva pensato mentre osservava lo sguardo della Kunoichi dai capelli corvini ad una distanza di quindici metri. Con un sorriso stampato sul volto aveva atteso il suo avversario mentre pensava: "Forza, è il momento di metter le mani sul mio premio..."

✥ Gatou si era mostrato senza alcun pudore nell'andare a confrontarsi con l'araldo della Donna Barbuta. L'uomo dal viso gentile aveva deciso di superare la Kunoichi per andare a porsi a circa una decina di metri dal Baitei. Quest'ultimo, fingendo indifferenza, aveva cominciato a squadrare il suo avversario riconoscendone dei chiari segni di pericolo. In primo luogo la presenza di un occhio chiuso aveva subito fatto risuonare un campanello d'allarme nella testa del Portatore del Reibi. Ancora una volta non avrebbe potuto usufruire delle sue illusioni più subdole in via del tutto precauzionale. Il Mukenin di Otogakure no Sato, infatti, non voleva mai più ritrovarsi nella condizione di veder un suo stesso Genjutsu, soprattutto se di sua invenzione personale, rivolto contro di lui. Un'altra informazione lampante derivava dal suo posizionamento. Lo Shinobi con cui doveva confrontarsi, infatti, si era posto a dieci metri dal Bruno dichiarando a gran voce una voglia di corpo a corpo che quest'ultimo si sentiva pronto a soddisfare. Le parole di Sybil, intanto, facevano da sottofondo alle elucubrazioni del Manipolatore del Doton che ora era passato a valutare l’abbigliamento e l'equipaggiamento di quello che sembrava un monaco. Un grosso ventaglio, probabilmente legato al culto di cui era officiante, era tenuto legato alle sue spalle da una fascia che gli attraversava trasversalmente il petto. "Sarà divertente abbattere i tuoi dei e dimostrarti tutto il potere della Donna Barbuta." Aveva pensato Ishui mentre l'officiante abbassava la mano sinistra, che aveva tenuto in alto per pochi secondi, e dava il via alle danze.
Immediatamente la Kunoichi della Nebbia era scomparsa lasciando campo libero ai due contendenti. La prima mossa dello Shimura era stata una conferma per il Bruno che finalmente si era potuto concentrare per un attimo sulla bicromia degli occhi dell'avversario. Il primo su cui aveva posto l'attenzione era stato l'occhio destro, fino a poco prima era stato tenuto chiuso, che aveva l'iride scarlatta ed estremamente riconoscibile: Sharingan. Quello a sinistra, invece, era ancor più particolare data la sua colorazione violacea e le linee concentriche che lo decoravano. "Sto tizio ha perso le istruzioni su come montarsi la faccia e si è messo i primi due occhi a caso che ha trovato." Aveva pensato Ishui con un sorriso mentre il suo avversario alzava il braccio destro per puntarlo contro il Portatore dello Zerocode. Anche a causa del suo peso inesistente il Baitei non aveva potuto porre la minima resistenza e non aveva potuto far nulla per opporsi a quella mossa tanto repentina quanto inusuale. Dopo aver staccato i piedi dal suolo contro la sua volontà come una bambola di pezza il Manipolatore del Doton aveva deciso di concentrare nel suo corpo il Chakra Oscuro conferitogli dal suo ospite. In questo modo il Ninja Medico aveva fatto gonfiare i suoi muscoli mentre vedeva l'avversario avvicinarsi sia per il suo movimento sia per lo scatto verso di lui che aveva compiuto mentre si ricopriva di uno strato si Chakra scarlatto. Due lunghe code dello stesso colore del suo manto si agitavano alle spalle del Ninja dai capelli corvini mentre, oramai a distanza zero caricava un possente pugno verso il bel visino di Hiji Riyama, che ancora non poteva muoversi a causa della forza d'attrazione.

"Uomo di merda... La faccia no, con questa ci lavoro!" Aveva pensato il Sacerdote della Donna Barbuta mentre stringeva i denti all'impatto con le nocche del pugno dell'avversario. Il danno subito, tuttavia, si era rivelato non così impattante grazie alla Nikutai Kassei no Jutsu che gli pompava i muscoli portandoli a nuove vette di possanza. Con un sorriso, ancora praticamente a distanza zero, il Mukenin di Otogakure no Sato aveva deciso di irrorare con una minuscola quantità di Chakra anche il Juin Jutsu posto sul suo corpo. In questo modo, senza attendere che le linee tipiche del suo Segno Maledetto si congiungevano ricoprendo tutto il suo corpo, il Manipolatore del Doton aveva deciso di rispondere a tono alla proposta dello Shinobi di Konohagakure no Sato. Stringendo a sua volta il pugno destro con un sorriso sul volto il Bruno aveva scagliato la sua miglior offensiva da corpo a corpo. Grazie alla sua potenza e alla voglia di primeggiare anche in quel semplice scontro a pugni l'ex-Special Jounin aveva scagliato la Kōhai Ōkashō, alla massima potenza, a sua volta verso la guancia sinistra dell'avversario in modo da rendergli pan per focaccia.

Il colpo scagliato era stato ulteriormente potenziato, poco prima dell'impatto, mediante l'utilizzo della Chōkajūgan no Jutsu in modo da aumentare esponenzialmente le sue capacità distruttive oltre a portare la sua forza, già molto alta, a raggiungere vette inimmaginabili. "Finalmente qualcuno che decide di venire a muso duro in corpo a corpo contro di me." Aveva pensato felice di poter dimostrare all'interno di quella competizione la sua schiacciante superiorità in ogni campo.

✥ Il Bruno aveva terminato il suo attacco riuscendo a ottenere solamente un parziale successo. La sua prima offensiva, propedeutica per l’utilizzo del suo attacco successivo, era stata assorbita da Gatou mediante l’innalzamento delle braccia. Tutti i proiettili lanciati nell’area di trecentosessanta gradi intorno all’Utilizzatore del Chakra Oscuro erano scomparsi e non avevano potuto portare avanti i loro effetti secondari. La seconda offensiva, tuttavia, grazie al breve preavviso e a suo impeto era stata in grado di bucare qualsiasi idea di difesa dell’avversario riuscendo a colpirlo in pieno petto. Lo Shimura aveva provato a portare le braccia al petto cercando di difendersi con questo movimento improvviso.
La potenza del colpo del Bruno era stato in grado di spedire lo Shinobi di Konohagakure no Sato indietro di ben cinque o sei metri. L’impatto era stato imprevedibile e potente tanto che l’avversario aveva sputato un fiotto di sangue dalle labbra. Felice per il colpo mandato a segno il Mukenin di Otogakure no Sato aveva continuato ad osservare il suo avversario mentre andava a rinfrescare l’effetto della Chōkeijūgan no Jutsu sul suo corpo ancora avvolto dal Chakra naturale del Segno Maledetto. In questo modo il Portatore del Reibi si era aperto di nuovo alla possibilità di poter volare.
Intanto il Monaco della Foglia aveva deciso di contrattaccare portando la mano destra, con cui aveva composto il sigillo tipico dell’elemento Katon, accanto alla bocca. Il petto dell’Avversario si era gonfiato prima di andare ad emettere tre getti di fiamme. La mancanza di terreno utile alla creazione di difese, tuttavia l’aveva costretto a ricorrere nuovamente all’utilizzo della Maddobodi. Per una seconda volta il suo corpo si era scomposto nel fluido bruno che gli scorreva nel corpo. Il suo nuovo stato semi solido, tuttavia, non era stato abbastanza resistente da poterlo rendere immune dalle tre fiammate che l’avevano investito.

Il suo corpo era stato avvolto e biscottato proprio mentre il Baitei veniva scagliato su quelle interiora che costituivano il terreno dello scontro. Mentre si rotolava al suolo per spegnere le fiamme che gli divampavano addosso aveva sfruttato il Chakra Oscuro del Reibi che albergava nel suo corpo per potersi curare. Per andare a rendere estremamente più rapida quell’azione il Mukenin aveva deciso di ricorrere al suo Kanzen'na Seigyo del Chakra per portare le sue capacità curative al massimo livello. L’aria in quello spazio angusto, intanto, aveva cominciato a rarefarsi rendendogli difficile sia il respirare sia il muoversi agilmente proprio mentre il contatto con il pavimento incandescente gli aveva causato un’ustione su tutto il corpo. Ferita che prontamente era stata curata, senza dare evidenti segni di sofferenza, anche grazie al suo Pieno Controllo nell’impastare il Chakra Medico unito all’energia oscura del Reibi mediante la Shōsen Jutsu.
Entrambe le ustioni che gli avevano segnato il corpo erano state curate nel giro di pochi secondi andando a lasciare il suo corpo sacro e bellissimo intatto. Discorso diverso per i suoi vestiti che, invece, si erano carbonizzati in più punti a causa del calore e delle fiamme emesse dallo Shinobi della Foglia. Oramai sembrava una tradizione quella di mostrare centimetri di pelle e il culo a tutti i suoi avversari.

"Devo darmi da fare…" Aveva pensato l’ex-Special Jounin del Suono mentre componeva i sigilli necessari all’utilizzo di una delle sue tecniche Doton più devastanti che non richiedeva la specifica presenza del terreno. Per prima cosa aveva composto il sigillo del Serpente con entrambe le mani prima di cominciare ad emettere dalle sue labbra il suo Iwa Gōremu no Jutsu composto di pura roccia. Zenzy era apparso possente in tutta la sua larghezza pronto a proteggerlo da qualsiasi offensiva mentre svolgeva il compito che gli era stato affidato. Il suo costrutto doveva, infatti, rappresentare maggiormente una distrazione per il suo avversario che, intanto, sarebbe rimasto nel mirino del Baitei, che era andato ad imitare Gatou, che aveva alzato il braccio destro, dopo circa due secondi di attesa, verso la zona che occupava lo Shimura.

La zona in cui quest'ultimo si trovava, infatti, dopo quel lasso di tempo aveva cominciato a tremare per ulteriori due secondi permettendo ad Ishui di concreare il Chakra all’interno delle sue corde vocali. In questo modo, grazie alla Namida no Jutsu ed alla sua grande rapidità, il Bruno aveva inspirato aria nei polmoni prima di cominciare ad urlare in modo straziante e disperato tutta la sua frustrazione per l'enorme spreco di risorse e di energie che stava sperimentando. Nessuno l'aveva mai messo così in seria difficoltà in quel torneo dopo il suo primo avversario e questo dava un senso di ciclicità e completezza alla sua vita. Così aveva provato a bloccare sul posto il suo avversario e dare il modo alle sue lance di penetrarne la carne. Intanto il suo fidato Zenzy, ancora accanto a lui, avrebbe dovuto cercare, con una serie di pugni o scavando con le mani alla ricerca del suolo, di guadagnare l’uscita da quelle viscere infernali.