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.195 SPOILER (clicca per visualizzare)Parlato Takezo / "Pensato" / Narrato / Parlato Altri
La sequenza di scariche purpuree fu relativamente rapida. A modo suo Kenpachi dava adito al drago di essere un vero esperto di ninjutsu, era inutile negarlo a se stessi. L'abilità di quell'individuo era di gran lunga superiore alla sua in più campi, primeggiava ancora solo nel campo dei Taijutsu. Ma forse forse aveva anche qualche asso nella manica dopotutto. Una sequenza di pensieri banali passò per la mente di Takezo mentre si cimentava a dar prova del suo personale jutsu di potenziamento elementale. Il bianco respinse con facilità il primo assalto con un pilastro acquatico dall'esecuzione incredibilmente rapida. Tuttavia il secondo attacco purpureo venne rivaleggiato dalla stessa medesima difesa acquatica nonostante le premure di Takezo. Tsé ti avevo avvisato... volevi finire fritto? chiese ironico il grosso Kaguya. Nonostante la frecciatina però il senso delle azioni del bianco gli erano chiare, quale miglior modo di saggiare la forza di un jutsu che intensificava la forza di un ninjutsu poteva esserci se non saggiarne il potere con due tecniche uguali. In questo modo aveva avuto la certezza della sua efficacia a discapito del suo abigliamento e qualche bruciatura che emetteva coreografici fili di fumo. Il bianco proruppe in una risata WOA! una bella scossa eh!!! Questa si che mi ci voleva per svegliarmi!!! AHAHAH! si mise a ridere per contrasto anche Kenpachi e per un istante ripresero fiato così mentre il drago blu si spegneva le poche fiammelle accese dalla scossa sui vestiti con decisi colpi di mano. Poi si fece istantanemaente un poco più serio, prima di asserire Lasciami dire che è una tecnica molto interessante...sarei interessato ad impararla sinceramente. Per quanto riguarda invece la mia offerta...Diciamo che queste ferite mi hanno irritato parecchio e che ora ho deciso di ucciderti le parole non suonarono particolarmente sensate a Kenpachi, ma con la sensatezza a Iwa si poteva tranquillamente finire mezzo metro sottoterra "se mi uccide come fa ad impararla?" si chiese dubbioso osservando dubbioso l'avversario ferito. Si mise in allerta ma... incrociò lo sguardo del bianco e le sue membra reagirono. Il sangue gli si congelò nelle vene mentre la figura del drago si faceva più minacciosa. Senza motivo apparente ora si sentiva terrorizzato da quell'individuo. La voglia di ucciderlo era palpabile nell'aria e metteva i brividi. Il suo corpo non reagiva come paralizzato dal terrore. Anche i suoi Kinkachuu urlavano nei suoi sensi. "Aspetta... i Kinkachuu non... ma certo!" realizzò in un secondo che gli insetti non potevano reagire a una minaccia di quel genere, se erano in allarme era per lo stato alterato del corpo ospite.SPOILER (clicca per visualizzare)Mushi Kai - Rilascio degli insetti
Livello: C
Tipo: Ninjutsu
Se il membro del clan Aburame è sotto l'effetto di un Genjutsu, gli insetti potranno aiutarlo a rilasciarlo, mangiando il chakra che disturba il suo, facendolo così uscire dall'illusione. Dopo aver utilizzato questa tecnica essa non potrà più essere riutilizzata nel Turno successivo, poiché gli insetti saranno provati dallo sforzo effettuato, è possibile dissolvere qualsiasi tipo di Genjutsu, se si dissolverà lo Tsukuyomi i Turni di riposo prima di utilizzare questa tecnica saliranno a due.
E' necessario essere consapevole di trovarsi in un Genjutsu
Consumo: 8
Diede un impulso di chakra ai Kinkachuu dandogli il permesso di mangiare il chakra ostile, l'esborso di chakra fu meno del previsto e la sensazione di paralisi muscolare e di terrore passò istantaneamente così come era apparsa. AHAHAH un gioco per spaventare i bambini mi offri? e continuò a ridere muovendosi verso il bianco. Dall'esterno non era avvenuto nulla e confidava di aver guadagnato punti agli occhi del drago dando prova di essere immune a quei giochetti mentali. Ammetto che è una tecnica illusoria perfettamente nel mio stile. Mi piace giocare al gatto e al topo con la preda... mi conosci bene vedo. rise rilassato ancora un po' mentre colmava del tutto la distanza fra loro. Mi sembra più di farti un favore che uno scambio. Ma l'obiettivo era dimostrare la buonafede no? sorrise tendenzioso mentre alzava lentamente la mano destra fissando incuriosito le ferite sul corpo del drago, si stavano rimarginando ad una velocità incredibile. Infatti tempo di proporre una stretta di mano per sigillare l'accordo che il bianco era perfettamente guarito Abbiamo un'accordo dunque? chiese senza giri di parole tornando a guardarlo negli occhi in attesa di una risposta.SPOILER (clicca per visualizzare). -
+1 .SPOILER (clicca per visualizzare)narrato, parlati, pensati e cloni saranno nel colore corrispettivo del personaggio.
Supaku, Telepatia Volatili, Yogan, Altro 2, Altro 3, Altro 4, Altro 5, Altro 6
Ah...interessante. Non mancò di notare che la sua tecnica si era interrotta prima del previsto. Di solito impiegava tre secondi per andare a segno ma il ninja davanti a lui si scosse della paralisi muscolare in meno di due. E così hai un modo per liberarti dei genjutsu, eh? Dovevo immaginarlo. Si disse mentre il sorriso sulla sua bocca tornava a formarsi sotto forma di un ghigno. Una sorpresa dopo l'altra, non aveva menzionato questo tra le sue capacità...Mi chiedo fino a che punto possa essere immune, ogni cosa ha un limite...AH! Molto interessante.
Mi sembra più di farti un favore che uno scambio. Ma l'obiettivo era dimostrare la buonafede no? A quelle parole sbuffò in segno di scherno. Sminuisci una mia tecnica, eh? Non siamo al mercato dove svalutare la merce porterà qualcuno ad abbassare il prezzo o buttarci dentro un altro regalino. Ma l'uomo non rispose, era distratto a fissare le ferite sul suo corpo ed i piccoli riccioli di vapore che si sollevavano da esse. Immagino sia anche uno scambio di informazioni questo...Ora so che puoi dissolvere i Genjutsu senza bisogno del Kai e tu sai che io posso rimarginare le mie ferite...Un altro pezzo di ciascun puzzle che si compone...ed i segreti volano via dalla finestra, AHAH! L'uomo era avanzato verso di lui ma Supaku non si era mosso di un centimetro. Ormai aveva valutato attentamente le potenzialità del Kaguya e, per quanto incredibilmente pericoloso, era per lui, in quel preciso momento temporale meno minaccioso di quanto non lo fosse stato in passato. Non sapeva dire a cosa fosse dovuto, se ad una mancanza di allenamento da parte del gigante stesso o ad un suo improvviso miglioramento, sapeva però che in quel momento poteva avere la sicurezza di far avvicinare un esperto nell'arte dei Taijutsu che considerava pericoloso abbastanza vicino a sé senza che le spie di pericolo nel suo cervello gridassero di togliersi di torno.
L'uomo porse una mano verso la sua. Abbiamo un accordo dunque?
Supaku osservò la mano per qualche secondo poi la strinse con decisione. Certo! disse sfoggiando di nuovo il suo ghigno a trentadue denti mentre l'occhio dorato brillava alla luce del neon nascosto tra le pareti di roccia della grotta. Ritrasse la mano per allargare entrambe le braccia ai lati e camminare di un paio di passi alla destra del Kaguya. Prese un profondo respiro e poi parlò di nuovo. Non aveva nulla da fare in quel periodo, perché aspettare? Avrebbero iniziato subito.
Direi che possiamo iniziare fin da subito, che dici? Avanti, mostrami i segreti di padroneggiare l'arte del fulmine!
SPOILER (clicca per visualizzare). -
+1 .SPOILER (clicca per visualizzare)Legenda:
Narrato
*Pensato*
Parlato
”Eventuale Tecnica”
Parlato rigattiere [/color]
"Searching Supaku"
*Niente da fare* pensò sbattendo la lingua contro il palato, generando un verso di disapprovazione: ora era sicuro di odiare l'architetto del Covo, e iniziava a nutrire un pò di risentimento verso l'uomo che lo aveva portato in quel posto *Non riesco a trovarlo* la persona era ovviamente Supaku, che stava cercando per una ragione personale ed egoistica, ma ormai gli era venuto il pallino e quindi poco gli importava. *Dicono che sia un serpente, quindi ho cercato a terra... altri dicono che sia un drago e quindi ho cercato in cielo, ma sembra quasi che non vaghi più per queste zone* sorrise tra sè e sè appoggiandosi al muro del corridoio: aveva provato a chiedere a più riprese a vari tizi che vagavano in quei corridoi, alla ricerca di una cavia o di potere e i pochi che gli rispondevano coerentemente con la domanda davano una interpretazione diversa su dove stava quell'uomo o, addirittura, su cosa fosse quell'uomo, come se fosse una leggenda mistica. Mise il mento tra indice e pollice per assumere un'aria pensante *Su... gioco tanto a essere il detective Yogan eppure sto fallendo miseramente* seppur erano pensieri infantili mutò presto il risentimento in preoccupazione: sparire da quel luogo poteva voler dire solo due cose, ma non poteva credere che egli fosse morto... forse poteva essere andato in letargo, forse stava facendo la muta *O forse gli hanno affidato un compito importante... voglio dire anche io sono stato piuttosto impegnato a ripagare gli ultimi...* fece una pausa, togliendo la mano dal mento per mettersela a lato del fianco *Impegni* sollevò le sopracciglia durante lo scorrere di quella parola nella sua mente. La verità è che era di poco scampato alla morte, nuovamente, dopo che era riuscito a trovare un gruppo di medici vogliosi di una cavia umana per impiantare il DNA di un clan kiriano "E chi meglio di me poteva esserlo?" domandò a bassa voce, ironizzando sul fatto che il suo faccione era nella stanza del Mizukage assieme a quello dei maggiori ricercati *Chissà se Kisuke ha preparato uno spazio per me sul camino.. devo iniziare a esercitarmi sulle pose da fare per quando sarò il suo trofeo* "amava" scherzare su questa cosa, ma la verità è che era spaventato da questa situazione, come dimostrò la goccia di sudore che era scivolata dalla sua fronte alla sua guancia sinistra "Basta cazzeggiare" pensò sbattendo le mani sulle gambe per togliersi dal muro: aveva fatto le sue scelte e aveva calcolato a cosa sarebbe andato incontro anche se, doveva ammetterlo, i suoi risultati erano stati decisamente più ottimistici rispetto a quello che era successo nella realtà. Scosse la testa e riprese a camminare, doveva trovare l'albino, ma era chiaro che al Covo non l'avrebbe trovato. *Qui nessuno sa o non vuole sapere... forse hanno paura di qualcosa o forse davvero il compito importante è una missione che darebbero a qualche controparte Jounin. Senza contare che sto ricevendo un sacco di risposte strane che quasi mi stanno facendo convincere che abbia cambiato specie animale* sospirò e guardò a terra, ignorando i suoni che provenivano da attorno a lui. Poteva chiedere a qualche persona di rango elevato ma la verità è che non ne conosceva nessuna: conosceva qualche portavoce ma erano esseri a lui inutili *Non vedo, non sento e non penso, faccio solo quello che mi ordinano... quella è la loro filosofia* fece spallucce e alzò lo sguardo: udì dei suoni che non riuscì ad ignorare *Che succede?* pensò inarcando il sopracciglio sinistro. Una infermiera lo aveva appena superato in corsa, mentre in lontananza una barella accompagnata da un paio di dottori stavano seguendo lo stesso percorso della donna *Un altro shinobi in cerca di potere?* a giudicare dal lettino insanguinato e dalle bende sembrava essere più uno shinobi in cerca di un funerale *Sarà lui?* a tale pensiero il cuore iniziò a pompare sangue più rapidamente, ma fu una cosa di pochi istanti. *No...* tirò un sospiro di sollievo nel vedere una persona che non conosceva. D'improvviso, come colpito da una folgorazione, spalancò l'occhio libero e sollevò il più possibile il suo sopracciglio *Un momento* ghignò sbattendo il pugno destro nel palmo sinistro *Ma certo. Se non trovo Supaku...* fece una pausa per iniziare a correre rapidamente, ignorando le ingiurie verso la sua persona espresse da un uomo seduto che aveva involontariamente colpito alla testa col fodero della sua spada mentre correva verso l'uscita *...lascerò che sia lui a trovarmi!*
"Eccolo... sembra essere passata un'eternità" disse con tono nostalgico osservando il palo macchiato di blu e di verde posizionato di fronte all'ingresso del rigattiere del cancello a sud di Iwa. *scaglia di drago e smeraldo.. si* pensò ricordando il codice da fornire a quell'uomo, che avrebbe così potuto avvisare il mukenin. Prese un'ampia boccata di aria ricolma di disperazione e povertà del luogo come se fosse il miglior profumo del mondo, e quindi entrò nel negozio. Istintivamente abbassò lo sguardo verso il pavimento *Lo ha riparato dunque* annotò mentalmente: mesi prima la sua spada che fungeva da bastone era stata conficcata proprio nel punto in cui stava guardando, ma fortunatamente il rigattiere non gli aveva mai chiesto i danni. "Sono venuto a vendere una scaglia di drago" affermò osservando il rigattiere, che sicuramente lo aveva riconosciuto, ma che mantenne la professionalità "Di che colore?" domandò infatti. Dopo un secondo di silenzio la risposta arrivò: "Smeraldo" *E ora non mi resta che aspettare* pensò, seppur non sapeva quanto ci sarebbe volutoSPOILER (clicca per visualizzare)-----------> YOGAN RAIMU <-----------
Chakra
200
Stato Fisico
Perfetto
Mentale
Eccitato
Bonus
Malus
NOTE COMBATTIMENTO
Armi in Uso:
Armi Recuperate:
Armi Perse:
Tecniche usate:EQUIPAGGIAMENTO
Benda di Cuoio posizionata sull'Occhio Destro
1 Cerbottana + 5 Spiedi intrisi di Veleno Debole
1 Radiolina
3 Cimici
19 Shuriken
5 Kunai
1 Pillola Soldato
5 Cartebomba
15mt Filo Metallico
3 dosi Veleno Debole
1 palla gelo
5 Kunai
20 Senbon
1 Kunai Nascosto nel Meccanismo
1 Wakizashi
1 Tanto
Akaitsuki - Luna RossaNOTE EQUIPAGGIAMENTO
Borsa legata fianco destro:
--1 Kunai legato a 10 m. Filo Metallico
--1 Kunai legato a 1 Cartabomba
Tasca Supplementaria legata a coscia sinistra:
--2 kunai legati a 2 cartebomba
--1 kunai legato a 5m filo metallico
--1 kunai legato a 1 palla gelo
Protezioni:
--Gomitiere, Parabraccia Alti, Ginocchiere, Parastinchi Equipaggiati
Urti Protezioni:
--Paravambracci rinforzati Equipaggiati, 1 Urto subito su 2
Foderi:
--Fodero Minore contenente Wakizashi situato sopra le natiche nella zona lombare, impugnatura verso sinistra.
--Fodero Minore contenente Tanto situato su scapola sinistra, impugnatura verso l’alto
--Fodero contenente Akaitsuki situato sul fianco destro, impugnatura obliqua verso destra
Equipaggiamento Nascosto:
--Meccanismo del kunai nascosto sotto avambraccio dx
Segno Maledetto Alternativo
-- Segno romboidale nero spesso all'altezza del cuore - Disattivo. -
+2 .SPOILER (clicca per visualizzare)narrato, parlati, pensati e cloni saranno nel colore corrispettivo del personaggio.
Supaku, Telepatia Volatili, Yogan, Altro 2, Altro 3, Altro 4, Altro 5, Altro 6
E così dici che promette bene eh? disse Supaku lanciando pigramente il kunai in aria e riafferrandolo al volo con l'indice ed il medio.
Hagoromo grugnì dietro la sua scrivania, i grossi occhiali che ricordavano fondi di bottiglia che scivolavano lungo la punta del naso e venivano rimessi con irritazione al loro posto con un colpo dell'indice.
Sì ma è ben lontano dal potenziale che avremmo sperato, mi ricorda un po' te quando ti prendemmo la prima volta.
Supaku girò la testa fissando l'uomo con l'unico occhio libero, un baglione dorato quasi pericoloso provenne da esso. Era seduto su una delle poltrone dell'ufficio dello Scienziato a capo della Divisione Ricerca e Sviluppo del Mercato Nero o come la chiamavano affettuosamente, il Covo.
Ci ha trovati da solo, sembra che ormai non siamo più così difficili da trovare come un tempo, sopratutto dopo che abbiamo incorporato Kurochi e... si fermò con circospezione, guardandolo, Supaku non sembrò dare segno di riconoscere quel nome. Il fatto che lo shinobi avesse rimosso dalla propria mente il nome dell'Organizzazione Criminale a cui era a capo l'uomo che aveva stermianto la sua famiglia ed ucciso la sua donna era un problema.
L'albino lanciò di nuovo in aria il kunai, facendolo volteggiare e roteare quasi fin ad arrivare al soffitto.
Kurochi, Sangue Nero, giusto? Che nome altisonante, scommetto che sono dei tamarri questi Mukenin...Comunque dicevi?
Niente, da quanto abbiamo incorporato quel ramo, ci siamo espansi, ora abbiamo molti più shinobi su cui...Lavorare il sorriso che apparve sul volto della Mano Blu non era nulla di rassicurante. Un tempo era circospetto con i suoi esperimenti, provava in continuazione teorie e simulazioni prima di portare la genetica avanzata e le loro modifiche effettivamente sul corpo di un paziente, adesso non era più così. Supaku richiamò alla mente la prima volta che lui e la Mano si erano incontrati, uno scienziato intorno ai quaranta anni, relegato in uno scantinato di Iwa che sperimentava con le cellule modificate del Primo Hokage, si ricordava ancora con quale disivoltura aveva fatto scivolare dal lettino il cadavere dell'uomo venuto prima di lui, invitandolo a sedersi. Adesso non faceva più direttamente gli interventi, aveva uomini che lo facevano al posto suo.
A quanto pare ti vuole parlare, ma non è a conoscenza della tua stanza, così mi hanno riferito i miei dipendenti che lo hanno visto girovagare per i corridoi del laboratorio.
Ah sì? Immagino che dovrei fargli visita. Supaku si fermò, tenendo il kunai tra le dita riflettendo sul perché ancora non si era presentato a Yogan, era stato assente in quel periodo, sia mentalmente che fisicamente, nel Covo, relegato nella grande libreria e nelle Caverne di allenamento, forse era per quello, non aveva avuto il tempo. Forse.
Si alzò stiracchiandosi la schiena.
Dovresti. disse l'uomo torando a chinare la testa e scribacchiare qualcosa sul quaderno che aveva aperto sul tavolo. Abbiamo bisogno che comprenda appieno il poter che gli è stato dato, e tu avevi promesso che ti saresti preso cura di lui...Non abbiamo altri ninja con lo Sharingan...È merce rara.
Uhmpf...Hai ragione, lo avevo promesso...sarà meglio che mi faccia vivo. So già dove potrebbe essere andato, un tempo gli avevo dato una pista nel caso in cui avesse voluto contattarmi. Ci vediamo dopo.
Senza neanche attendere che l'uomo lo salutasse uscì dalla stanza.
Uscì dal cunicolo scavato proprio sotto il deposito del rigattiere a cui aveva dato informazioni e disposizioni. Era una delle tante uscite di emergenza del Covo, quando c'era bisogno di passare inosservati senza che le bande e organizzazioni rivali sapessero davvero quale era la localizzazione della loro. Il Covo era infatti situato nei sotterranei di Iwagakure, un tempo erano stati usati dal terzo Tsuchikage per svolgere esperimenti su costrutti, ma dalla caduta di Iwa i cunicoli e gli accessi erano stati sigillati per poi esser riscoperti da alcuni volenterosi Mukenin pronti a tutto pur di avere una tana sicura ma centrale.
Uscì dalla stanza per vedere l'uomo davanti a lui, un cenno del capo bastò ad informarlo che Yogan era davvero lì.
Supaku sorrise, accogliendo il Mukenin di Kumogakure nel modo più caloroso che conoscesse, qualcosa a metà tra un saluto caloroso ed uno sguardo che ormai aveva perso il calore da tempo.
Yogan! Vedo che mi cercavi! si fermò leggermente per squadrarlo meglio. La bena sull'occhio destro, la postura che cercava di essere rilassata ma sempre tesa tipica di uno shinobi nelle Terre di Nessuno, lo sguardo leggermente malaticcio e pallido di chi è stato a lungo lontano dalla luce del sole, sì tutto quello diceva a chiare lettere "Sono un membro del Covo".
Non qui però. disse sollevando un dito davanti allo shinobi come ammonendolo. per quanto mi fiti di Puko non è sicuro, vieni. disse sollevando una mano ed appoggiandola sulla spalla del ragazzo.SPOILER (clicca per visualizzare)Hiraishin No Jutsu - Tecnica del Teletrasporto
Villaggio: Tutti
Livello: S
Tipo: Ninjutsu
Questa tecnica, che non necessita di Sigilli, inizia permettendo all'utilizzatore di creare dei Sigilli magici ed applicarli su qualsiasi cosa. Una volta applicati sul soggetto scelto sarà possibile usare il Jutsu teletrasportandosi in un punto a scelta nel metro quadro dov'è posto il Sigillo. Se applicato su un Ninja il sigillo rimarrà al massimo impresso per due turni incluso quello d'utilizzo. Se impresso su un oggetto invece, il Sigillo vi rimarrà fino alla fine della Quest. Ovviamente una volta usato il teletrasporto, il Sigillo svanirà automaticamente. E' possibile usare il Justu per trasportare altri soggetti insieme all'utilizzatore, semplicemente toccandoli.
Necessaria la Specializzazione in Ninjutsu.
Consumo: 30
Un attimo dopo erano spariti per riapparire dove aveva lasciato il suo Kunai Shunsui l'ultima volta: in una delle caverne di allenamento del Covo, nello specifico: la sua. Aveva dato disposizioni che nessuno vi entrasse tranne lui e insieme allo spogliatoio, un paio di celle ed una piccola stanza di studio con quattro librerie era diventata la sua casa dentro il Covo.
La caverna era uno spazio aperto di circa dentro metri di diametro, con colonne erette lungo le pareti ed illuminata a giorno da lampade al neon piazzate a mo' di lucernario. Al centro c'erano manichini di legno, degli sgabelli di legno ed un tavolo su cui aveva disposto Kunai, katane e mappe, lo spazio era sufficientemente grande perché lui da solo potesse utilizzarla per gli scopi più vari.
Questa è la mia zona, siamo nel Covo ovviamente, qui mi alleno e studio principalmente. Ma scommetto che non sei qui per sapere della mia vita, sei diventato un traditore come era destino che fossi...Ti ho promesso che avrei risposto a tutte le tue domande una volta da questa parte...quindi dimmi disse sorridendo di nuovo.
Cosa hai bisogno di sapere?
SPOILER (clicca per visualizzare). -
+1 .SPOILER (clicca per visualizzare)Legenda:
Narrato
*Pensato*
"Parlato"
”Eventuale Tecnica”
"Parlato rigattiere" [/color]
"Parlato Supaku"
"He finds Me"
Non avendo un orologio il traditore nel fulmine non seppe quanto tempo ci fosse voluto, ma quando vide il volto di colui che gli aveva cambiato la vita diede prova che non si era annoiato, il tempo di attesa era valso per lui *Anche se mi aspettavo un'altra di quelle apparizioni istantanee, questa volta deve aver preso una strada normale* pensò osservandolo: capelli bianchi, benda all'occhio e epidermide albina, non c'erano dubbi che fosse davvero lui *Bene, non è morto... ed è ancora umano* gli venne da sorridere, ma si trattenne iniziando a parlare: non conoscendo il rapporto esatto tra il rigattiere e l'uomo, preferì chiamarlo con il nome con cui lo aveva conosciuto "Kohaku quanto te" si interruppe per il gesto del dito di Supaku e del suo parlare "Non qui però.. per quanto mi fiti di Puko non è sicuro, vieni" Yogan non fece tempo a controbattere affermativamente che sentì la mano dell'altro toccargli la spalla: il tatto sentì una sorta di strattone, mentre l'occhio libero vide scuro per un momento, per poi riprendere a vedere un posto del tutto nuovo. Fece un passo indietro dall'altro traditore avvertendo il suo equilibrio interno destabilizzato al punto che non si sarebbe sorpreso se fosse caduto. *Ma che cosa..* pensò rimanendo stoicamente in piedi, buttando fuori l'aria dai polmoni come se fosse avvelenata: era la prima volta in assoluto che si teletrasportava da un punto all'altro, ed era stata una sensazione decisamente sgradevole, per quanto pratica. L'occhio adattato alla nuova ambientazione potè vedere un paio di celle, uno spogliatoio e una libreria ricolma di libri *Una stanza da persona famosa direi... beato lui* annotò mentalmente guardandosi intorno: lo spazio era bello ampio e anche ben illuminato da lampadine che sembravano piuttosto costose. *Lì al centro sembra ci sia una zona di pianificazione e di preparazione per le missioni* pensò osservando i manichini e le mappe "Questa è la mia zona, siamo nel Covo ovviamente, qui mi alleno e studio principalmente. Ma scommetto che non sei qui per sapere della mia vita, sei diventato un traditore come era destino che fossi...Ti ho promesso che avrei risposto a tutte le tue domande una volta da questa parte...quindi dimmi" lo vide sorridere e quindi chiedergli che cosa volesse sapere. *Tutto* era la risposta mentale più banale, ma rimase zitto un momento per rifletterci. "Prima di tutto sono contento di vederti, è da quando ho avuto lo Sharingan che non ho notizie di te.. bella casa" disse facendo un sorriso: non provava una emozione paragonabile alla felicità però sicuramente era bello vedere una faccia che non cercasse di studiarlo o di accoltellarlo "E vero, sono diventato traditore e sono riuscito ad acquisire anche il potere promesso, anche se ora sembro più sensibile alla luce del sole" disse ironizzando sul colore pallido della sua pelle, fortunatamente il colore era decisamente lontano dall'albinismo di Supaku *Oddio la benda... la pelle.. inizio ad assomigliargli un pò troppo direi* ignorò quel pensiero per incrociare l'occhio libero del traditore "Ed è vero, ti ho cercato per delle risposte ai tanti quesiti che ho nella mente" era sicuro che l'altro potesse capire la sua situazione, sia perchè sembrava conoscere Yogan da una vita, sia perchè dopotutto anche lui un tempo era stato un novizio "C'è una domanda che svetta su tutte e che forse ti sorprenderà" o almeno così lui credeva "Ma prima vorrei partire dalle basi: fino ad ora sono stato chiuso in una cella che è un angolo di questa" fece una pausa per osservarsi intorno: quanto avrebbe dovuto soddisfare il Covo per averne una così? Quanto Supaku ci aveva messo per arrivare così in alto? No, non erano quelle le domande che gli avrebbe posto. "Ma per vari momenti nemmeno sapevo dove stavo, geograficamente parlando. Il Covo... il luogo in cui sto vivendo e dove sono circondato da medici ed esperimenti, come fosse una sorta di centro di ricerca e sviluppo per nuovi poteri.." fece una pausa per cercare di trovare la domanda più corretta per il discorso che stava facendo: "Il Covo, a che cosa appartiene?" domandò infine *Almeno anche io posso capire se c'è qualcosa di grande attorno o no... voglio dire a parte il Mercato Nero a Kumo non vi era nessuna informazione.*SPOILER (clicca per visualizzare)-----------> YOGAN RAIMU <-----------
Chakra
200
Stato Fisico
Perfetto
Mentale
Eccitato
Bonus
Malus
NOTE COMBATTIMENTO
Armi in Uso:
Armi Recuperate:
Armi Perse:
Tecniche usate:EQUIPAGGIAMENTO
Benda di Cuoio posizionata sull'Occhio Destro
1 Cerbottana + 5 Spiedi intrisi di Veleno Debole
1 Radiolina
3 Cimici19 Shuriken
5 Kunai
1 Pillola Soldato
5 Cartebomba
15mt Filo Metallico
3 dosi Veleno Debole
1 palla gelo
5 Kunai
20 Senbon
1 Kunai Nascosto nel Meccanismo
1 Wakizashi
1 Tanto
Akaitsuki - Luna RossaNOTE EQUIPAGGIAMENTO
Borsa legata fianco destro:
--1 Kunai legato a 10 m. Filo Metallico
--1 Kunai legato a 1 Cartabomba
Tasca Supplementaria legata a coscia sinistra:
--2 kunai legati a 2 cartebomba
--1 kunai legato a 5m filo metallico
--1 kunai legato a 1 palla gelo
Protezioni:
--Gomitiere, Parabraccia Alti, Ginocchiere, Parastinchi Equipaggiati
Urti Protezioni:
--Paravambracci rinforzati Equipaggiati, 1 Urto subito su 2
Foderi:
--Fodero Minore contenente Wakizashi situato sopra le natiche nella zona lombare, impugnatura verso sinistra.
--Fodero Minore contenente Tanto situato su scapola sinistra, impugnatura verso l’alto
--Fodero contenente Akaitsuki situato sul fianco destro, impugnatura obliqua verso destra
Equipaggiamento Nascosto:
--Meccanismo del kunai nascosto sotto avambraccio dx
Segno Maledetto Alternativo
-- Segno romboidale nero spesso all'altezza del cuore - Disattivo. -
+3 .SPOILER (clicca per visualizzare)narrato, parlati, pensati e cloni saranno nel colore corrispettivo del personaggio.
Supaku, Telepatia Volatili, Yogan, Altro 2, Altro 3, Altro 4, Altro 5, Altro 6
Ma per vari momenti nemmeno sapevo dove stavo, geograficamente parlando. Il Covo... il luogo in cui sto vivendo e dove sono circondato da medici ed esperimenti, come fosse una sorta di centro di ricerca e sviluppo per nuovi poteri...Il Covo, a che cosa appartiene?
Supaku incrociò le braccia sul petto, appoggiandosi di schiena al tavolo al centro della arena da combattimento.
Bella domanda. disse sorridendo di rimando, una parte di lui stava cominciando già ad apprezzare il rapporto che si era instaurato tra lui e Yogan, era differente dal cameratismo agonistico che aveva con Arima e ancora diverso dalla velata altezzosità di superiorità che aveva Kaede ogni volta che ci aveva a che fare, beh del resto come biasimare un ninja in possesso del Rin'negan, l'occhio del Saggio delle Sei Vie. Forse se lo avessi avuto anche lui si sarebbe sentito superiore al resto del mondo.
La prima cosa che ho imparato è che il Mercato Nero non è come il Villaggio. disse iniziando e allo stesso tempo cercando di fare ordine nella sua stessa mente delle molteplici informazioni raccolte negli anni. Non c'è una unica istituzione a cui tutti fanno capo e non c'è neanche una specie di oligarchia di molteplici organizzazioni criminali...È più una savana, con predatori di taglia piccola, grande e media, pronti a crescere ed azzannarsi l'un l'altro per una fetta in più di potere. Tante organizzazioni criminali, molteplici di numerose dimensioni, si alleano tra di loro, si tradiscono a vicenda per impossessarsi del territorio, luoghi sicuri, ricchezze, il tutto crea un clima instabile ma che fa fiorire organizzazioni più piccole ma decise come il Covo. In realtà questa più che una organizzazione di Mukenin è una corporazione di scienziati, genetisti che offrono i loro trattamenti ai ninja diposti a pagarli, diciamo che siccome le loro prestazioni nel corso degli anni sono fiorite e diventate più importanti, le altre organizzazioni meno fortunate ed organizzate tentano di non attaccarlo per via dei vantaggi che invece possono avere nel pagarlo per farsi trapiantare qualcosa sui ninja giusti. sospirò scuotendo la testa. Non fraintendermi, non siamo immuni da attacchi... ripensò a quando Isao aveva attaccato il cuore del Covo per cercarlo, dopo la morte di Otojiro, molti scenziati erano morti e Hagoromo si era lamentato del ritardo nel lavoro e nello sviluppo di alcuni progetti, aveva persino pensato di consegnarlo alla Kurochi pur di non averli più alle calcagna, figlio di puttana bastardo.
Per fortuna...qualcosa si mosse nella sua testa, una fitta lo prese al petto.
Non ricordava cosa era successo.
Vero?
Siamo stati attaccati un paio di volte, molti sono morti, anche se non ammazzano mai i capi scienziati, se la prendono più con gli infermieri e i ninja..considerato che solo pochi sono i ninja affiliati al Covo e tutti siamo ripieni di trapianti...beh la metà di noi è sempre in missione per finanziare questo posto e noi stessi, l'altra metà non può regger una organizzazione di soli mukenin anche se pieni di trapianti e innesti fior fior del Mercato Nero... ridacchiò. Perciò vedila così, sei qui perché è il posto più vicino ad ottenere un potere superiore a molti altri, ma sei anche legato a loro a doppio filo, non ti diranno mai che non te ne puoi andare, ma ci sarà sempre un prezzo da pagare nel farlo...Per ora io non ho trovato motivo di dileguarmi...ci ho provato però fece scrollare le spalle come a dire che era acqua passata. Ma alla fine ti riacchiappano sempre...Hai conosciuto Kamal e Jirama? parlava di due scagnozzi più "modificati" da Hagoromo, il primo era un uomo di grossa stazza ed imponenza, un tempo in possesso delle Fibre Nere ma subito dopo aveva ricevuto trapianti dell'Alterazione Naturale ed appreso le tecniche segrete del Clan Akimichi; il secondo era un uomo smilzo non aveva mai saputo se i geni del Clan Kaguya erano suoi o ottenuti da Hagoromo ma insieme alla maestra nelle spade e le tecniche del Clan Nara.
Tu cosa mi dici? A parte lo Sharingan sei stato tentato da qualche trapianto? disse quasi intuendo che lo spirito di Yogan non lo avrebbe frenato dal cominciare a fare qualche acquisto sulla propria pelle.
SPOILER (clicca per visualizzare). -
+1 .SPOILER (clicca per visualizzare)Legenda:
Narrato
*Pensato*
"Parlato"
”Eventuale Tecnica”
"Parlato rigattiere" [/color]
"Parlato Supaku"
"Da Covo"
Yogan incroció a sua volta le braccia, rimanendo in ascolto delle parole di Supaku, mentre la sua mente procedeva ad elaborarle: la prima affermazione sembrava una tagline, una frase ad effetto volta a introdurre il resto *Beh se il villaggio fosse stato come il Mercato Nero a quest’ora sarei ancora li.. ma dubito che lo abbia detto intendendo quello che penso* e a seguito di tal pensiero l’ex shinobi del fulmine continuó ad ascoltare senza che la mente lo interrompesse, riuscendo a scoprire lo scheletro del Mercato Nero, che confermava le voci, così ovvie da farle sembrare cliché, che circolavano tra gli altri villaggi. Arrivó poi il punto in cui spiegava cosa fosse il Covo * è così è una corporazione di scienziati che offrono i loro trattamenti ai ninja diposti a pagarli.. aggiungerei anche disposti a fare da cavie* concordó mentalmente, ma non li biasimava: se era indiscutibilmente vero che quegli scienziati sapevano il fatto loro, era anche vero che le sperimentazioni erano necessarie per poter apprendere meglio determinate tecniche che avrebbero portato un maggiore profitto *Farei lo stesso.. per il profitto poi non mi farei problemi a sacrificare qualche cavia probabilmente* era brutto da pensare, visto che lui stesso lo era stato e lo era tutt'ora. Ma aveva imparato che era meglio lasciare i sentimenti fuori da quel posto, aveva infatti pensato una volta a creare una camera di decompressione che aspirava tali sentimenti, progetto arenatosi subito. Tuttavia il Covo non era esente da pericoli, come affermato dalle parole successivamente pronunciate dall’albino; ma d’altronde era normale che non lo fosse, dato che a volte le conoscenze erano più importanti del potere stesso, visto che erano loro a generarlo, un pò come il detto che diceva che feriva più una penna che una katana. "Perciò vedila così, sei qui perché è il posto più vicino ad ottenere un potere superiore a molti altri, ma sei anche legato a loro a doppio filo, non ti diranno mai che non te ne puoi andare, ma ci sarà sempre un prezzo da pagare nel farlo...Per ora io non ho trovato motivo di dileguarmi...ci ho provato però" a tali parole Yogan annuì: non aveva idea di che altre organizzazioni componessero il Mercato Nero, ma sapeva di potersi fidare di Supaku su questo: lui stesso era partito dalla polvere e ora aveva dimostrato di essere ad un livello completamente superiore rispetto alla sua persona. *Scappare eh? * non pensó a nulla, perché non era il momento nè il luogo *Ora sono focalizzato solo sul potere. E a guadagnare per potermi permettere il prezzo da pagare* terminato il pensiero si soffermò per un attimo sul fatto che l’altro avesse provato a fuggire dal covo ma, stranamente, decise di non emettere congetture mentali sui eventuali motivi: concentrò l’attenzione sui due nomi pronunciati ”Kamal e Jirama ?” inarcò il sopracciglio sinistro dubbioso ”Sinceramente non saprei, gli ultimi mesi non sono stato molto... attivo” auto annuì a tale affermazione ”Ma immagino che se deciderò anche io di non voler più usufruire dei servizi de Covo saranno ben lieti di presentarsi a me.. no? sorrise amaramente ”Tu cosa mi dici? A parte lo Sharingan sei stato tentato da qualche trapianto?” dopo questa domanda non fu seguita subito una risposta, visto che Yogan preferì riepilogare le informazioni che aveva ricevuto: ora aveva una idea più precisa sulle Terre di Nessuno, e quindi rimanere all'erta ogni volta che si usciva dal covo diveniva un imperativo, non che non lo facesse già. "Essere tentato è un eufemismo... La voglia di potere è così alta che è difficile bloccare la mano che va verso il portafogli, questi scienziati hanno un insieme di conoscenza incredibile" avrebbe voluto dire che avevano un catalogo sconfinato, ma preferì lodarli. Quanto a lui, ormai era conscio che la brama di potere lo logorava dall'interno, ma ormai essendo tale la abbracciava pur sapendo degli effetti negativi "Però la ragione per cui sono sparito in questi mesi è che ho trovato un gruppo di medici che stava sperimentando un trapianto molto particolare di origini kiriane e, mano al portafogli e consapevolezza di essere una cavia, sono sono entrato nella sperimentazione." socchiuse un attimo l'occhio libero, i ricordi non erano molto piacevoli "Il trapianto è stato effettuato con successo, ma come per lo sharingan e la maledizione di Ishui, sono stato un bel pò tra la vita e la morte; a quanto pare però i medici sono riusciti a riprendermi visto che non sarebbe stato profittevole una sperimentazione che causi un lieve caso di decesso." sorrise, ogni considerazione non era un lamento, ma consapevolezza di quello che era ora e di come avrebbe rischiato l'unica cosa che gli rimaneva, la vita, pur di ottenere ciò che desiderava. "L'unico effetto negativo è che ora devo aspettare del tempo prima di effettuare un altro trapianto, per dare tempo al mio corpo di adattarsi" questo si, era un lamento. "Te invece? Puoi dirmi che fine avevi fatto?" in quella domanda avvertiva la differenza di grado, quasi sentiva la colpa di averla posta. Scosse un attimo la testa e quindi proseguì fendendo con serietà l'occhio libero dell'albino "Conoscevi il proprietario del mio Sharingan?" domandò dopo a bruciapeloSPOILER (clicca per visualizzare)-----------> YOGAN RAIMU <-----------
Chakra
200
Stato Fisico
Perfetto
Mentale
Concentrato
Bonus
Malus
NOTE COMBATTIMENTO
Armi in Uso:
Armi Recuperate:
Armi Perse:
Tecniche usate:EQUIPAGGIAMENTO
Benda di Cuoio posizionata sull'Occhio Destro
1 Cerbottana + 5 Spiedi intrisi di Veleno Debole
1 Radiolina
3 Cimici19 Shuriken
5 Kunai
1 Pillola Soldato
5 Cartebomba
15mt Filo Metallico
3 dosi Veleno Debole
1 palla gelo
5 Kunai
20 Senbon
1 Kunai Nascosto nel Meccanismo
1 Wakizashi
1 Tanto
Akaitsuki - Luna RossaNOTE EQUIPAGGIAMENTO
Borsa legata fianco destro:
--1 Kunai legato a 10 m. Filo Metallico
--1 Kunai legato a 1 Cartabomba
Tasca Supplementaria legata a coscia sinistra:
--2 kunai legati a 2 cartebomba
--1 kunai legato a 5m filo metallico
--1 kunai legato a 1 palla gelo
Protezioni:
--Gomitiere, Parabraccia Alti, Ginocchiere, Parastinchi Equipaggiati
Urti Protezioni:
--Paravambracci rinforzati Equipaggiati, 1 Urto subito su 2
Foderi:
--Fodero Minore contenente Wakizashi situato sopra le natiche nella zona lombare, impugnatura verso sinistra.
--Fodero Minore contenente Tanto situato su scapola sinistra, impugnatura verso l’alto
--Fodero contenente Akaitsuki situato sul fianco destro, impugnatura obliqua verso destra
Equipaggiamento Nascosto:
--Meccanismo del kunai nascosto sotto avambraccio dx
Segno Maledetto Alternativo
-- Segno romboidale nero spesso all'altezza del cuore - Disattivo
Edited by T@DO - 7/3/2021, 18:05. -
+1 .SPOILER (clicca per visualizzare)narrato, parlati, pensati e cloni saranno nel colore corrispettivo del personaggio.
Supaku, Telepatia Volatili, Yogan, Altro 2, Altro 3, Altro 4, Altro 5, Altro 6
I Geni di un Clan di Kirigakure eh? Interessante. Mi chiedo quale. Supaku passò rapidamente alla mente tutte le tecniche segrete da lui viste che avrebbe potuto ricollegare a quel Villaggio. C'era la tecnica di Rankastrail legata al Suiton, quella di Kaori legata al ghiaccio e quella di Galatea l'arte della Lava che aveva visto possedere anche da ninja di Kumogakure. Scartò l'ultima poiché essendo Yogan di Kumo se avesse deciso di possedere lo Youton avrebbe di sicuro parlato del proprio Villaggio, si chiese se fosse una delle due da lui vista o una terza a lui sconosciuta, ancora una volta la sua sete di sapere si accese e dovette farsi forza dal non attaccare il ninj sul posto per vederlo in azione e spingerlo a rivelare quella carta.
Porta pazienza...pazienza... pensl un'ultima volta mentre sentiva le nocche della mano sinistra dolergli per quanto aveva afferrato con forza il tavolo di legno su cui era appoggiato.
Io? Mi sono...perso. Ultimamente sembra essere un mio difetto. A volte non è facile...perdonare i propri errori. disse distogliendo lo sguardo dal ninja della Nuvola per perderlo nel vuoto alle sue spalle.
Scosse la testa non appena sentì l'ultima domanda del ragazzo.
Conoscevi il proprietario del mio Sharingan?
Una domanda a bruciapelo, una domanda che portava con sé ricordi altrettanto dolorosi.
L'originario possessore? Colui che geneticamente lo aveva? No. Conoscevo chi lo possedeva prima di te però... Lasciò un secondo di silenzio calare tra loro.
La sua mente fu invasa di ricordi. Quando ancora il suo volto non era quello che portava, e la faccia era coperta di bende, quando Daiki aveva convinto lui ed Arima ad unirsi alla prima organizzazione di veri Mukenin a cui avesse mai fatto parte. Ricordava di aver avuto l'onore del tatuaggio sull'avambraccio destro, peccato che lo avesse perso nella sua battaglia contro quel figlio di puttana che lo aveva quasi ucciso.
Hagoromo aveva sempre detto che le cellule del braccio erano instabili, presto o tardi avrei dovuto disfarmene. Sollevò il braccio destro ormai pallido e privo delle grinze e imperfezioni che un tempo lo avevano attanagliato quando vi aveva innestato il Chakra del Primo Hokage.
Quanto tempo era passato da allora, se guardava indietro gli sembrava quasi un'altra vita.
Tornò con gli occhi su Yogan per rimettere a fuoco le cose.
Lo Shinobi che venne prima di te, si chiamava Hayato Kusanagi. Il silenzio calò di nuovo tra di loro. Supaku si chiese se Yogan avesse mai sentito parlare del Sole Rosso, la leggenda che aveva da sola quasi interamente gestito il Dittatore della Cascata o se il ricordo di quel traditore, il capo del manipolo di mukenin di cui un tempo aveva fatto parte, non aveva mai raggiunto la memoria delle nuove generazioni.
Non attese risposta o segnale dal neo traditore. Non era il caso di insultare la memoria di Kusanagi sentendosi rispondere un "chi?" confuso. Se fosse successo molto probabilmente non sarebbe bastata tutta la pazienda del mondo a frenare Supaku dallo staccare la testa a Yogan.
Era noto come il Sole Rosso, un traditore di un altro livello, il suo nome era sussurrato a Suna e Kiri. Famoso per aver ucciso il Dittatore della Cascata, Elle. Molti lo hanno definito un terrorista, altri un salvatore, altri ancora feccia. Era il mio capitano... Se ci fossero state lacrime da versare quello sarebbe stato il momento, purtroppo Supaku aveva perso fin troppo dalla vita e il dolore di quel ricordo non era altro che una goccia in un mare. Era un maestro nelle illusioni, il migliore che abbia conosciuto, forse per questo amava tanto quest'occhio, e forse per questo ho pensato che il suo nuovo possessore avrebbe dovuto essere un uomo altrettanto versato. Non disse che nelle sue ultime battute di caccia nelle terre dei regolari aveva trovato un altro shinobi altrettanto pericoloso in quell'Arte, non gli sembrava opportuno, anche se, tra i due, molto probabilmente lo spettro di Hayato si era reincarnato in quell'Uchiha solitario che aveva affrontato mesi prima. C'era qualcosa in quello sguardo dell'uomo dai capelli corvini che gli ricordava lo stesso sguardo infuocato del Sole Rosso. Forse era solo suggestione.
Ricordo ancora quando venni da lui, con il mio nuovo Sharingan a due tomoe, chiedendo consiglio, cercando lezioni... ridacchiò, Hayato non la aveva presa bene. Lo aveva sfidato ad un duello amichevole, minacciandogli di strappargli l'occhio se non si fosse dimostrato degno. Altri tempi...bei tempi.
Chissà forse è destino che il ciclo si ripeta e che il nuovo possessore di quell'occhio cerchi insegnamento dal possessore dell'occhio cui un tempo era maestro...Ironico, non trovi? rise di nuovo scuotendo la testa.
Ci siamo riempiti la bocca con la parola "potere" e "trapianti". Neanche fossimo i cattivi delle storie che, ridendo malvagiamente, tramano contro l'eroe delle storie. Eppure è bene non dimenticarci che la differenza tra la vita e la morte là fuori...non è nulla di tutto ciò. disse portandosi l'indice all'occhio bendato.
Il vero ago della bilancia è soltanto uno solo: il sapere.
SPOILER (clicca per visualizzare). -
+2 .SPOILER (clicca per visualizzare)Legenda:
Narrato
*Pensato*
"Parlato"
”Eventuale Tecnica”
"Parlato rigattiere" [/color]
"Parlato Supaku"
"Hayato Kusanagi"
Yogan non si aspettò niente di meno dalla risposta dell'altro riguardo la sua sparizione, per quanto le ultime parole furono alquanto enigmatiche l'attenzione venne rapidamente spostata da ciò che fuoriscì dopo alla sua bocca. Fu sorpreso: *Quindi il mio occhio è già stato trapiantato almeno una volta* pensò mentre era calato un secondo di silenzio tra i due mukenin: il capelli rossi non aprì bocca ma fu facile immaginare come l'altro stesse guardando nei ricordi *Felici o dolorosi?* dato che ora era lui a possedere quell'occhio non fu difficile ipotizzare la risposta. Non si scompose nemmeno quando Supaku sollevò il braccio destro senza apparente motivo, ma il suo tallone destro iniziò a picchiettare il pavimento con un ritmo costante ma senza fare troppo rumore, per poter scaricare la tensione della curiosità che lo stava stringendo. "Lo Shinobi che venne prima di te, si chiamava Hayato Kusanagi." a tali parole ne seguì un altro silenzio e di certo il diciottenne non fu quello che lo avrebbe interrotto: smise di picchiettare il tallone e capì che tale nome non gli diceva nulla, probabilmente Supaku lo avrebbe capito dall'espressione interrogativa che fuoriusciva dal suo linguaggio facciale. E fu così, perchè il traditore albino riprese il discorso. Sembrava fosse stata un'importante persona del passato, a prescindere dall'allineamento, e Yogan strinse il pugno destro maledicendo cotanta ignoranza. Ma d'altronde era lì per quello, per ottenere informazioni utili al suo scopo: sciolse il pugno destro e riprese ad ascoltare con interesse. "Era un maestro nelle illusioni, il migliore che abbia conosciuto, forse per questo amava tanto quest'occhio, e forse per questo ho pensato che il suo nuovo possessore avrebbe dovuto essere un uomo altrettanto versato. il sopracciglio sinistro si alzò, sentendo dentro di se una forma di rispetto verso quell'uomo *Un illusionista.. capisco bene perchè avesse quest'occhio pur non essendo un Uchiha* a quel punto si accorse come l'albino parlasse di lui al passato: essendo Hayato un mukenin ed essendo ora lui in possesso del suo occhio, la sua mente scelse la soluzione più semplice *Morto* nonostante il pensiero mostrò un lieve sorriso quando vide ridacchiare l'altro *Immagino lo ammiri ancora, beh come io ammiro l'uomo che ho davanti* inclinò lievemente la faccia verso destra, iniziando a vedere una rete che collegava le cose "Chissà forse è destino che il ciclo si ripeta e che il nuovo possessore di quell'occhio cerchi insegnamento dal possessore dell'occhio cui un tempo era maestro...Ironico, non trovi? " ed ecco che parte della rete venne svelata da quelle parole *Sono in possesso di un occhio che ha già lanciato molte illusioni dunque..* il cuore iniziò a battere velocemente *Forse... posso riesumare anche la ricerca di una illusione finale* è vero, quello Sharingan era stato usato in passato ad un livello probabilmente più alto rispetto a quello che faceva lui, ma ciò lo rese più eccitato: voleva dire che poteva raggiungere limiti ancora più alti se lo avesse fatto suo *E' un'arma.. devo imparare ad usarla* "Il vero ago della bilancia è soltanto uno solo: il sapere." *Come pensavo io prima* sospirò e quindi attese prima di rispondere. *Era il suo capitano e in parte anche suo sensei.. non può non sapere a questo punto* "Non so se sia ironico, ma sono sicuro che il destino si diverta a creare nuove tele nonostante subisca delle sconfitte" era chiaro il riferimento al fatto che Supaku era riuscito ad emergere dal nulla, mentre lui si stava battendo per farlo "E si, concordo come la conoscenza sia tutto. Quando ero un genin volevo scoprire la storia, volevo scoprire tutte le tecniche del mondo per un piacere di conoscenza. Ora il sapere è necessario per rispondere meglio agli stimoli esterni, per sopravvivere. E in questo caso, per evolvermi." alzò il braccio destro per sistemarsi meglio la benda, quindi ricacciò indietro i pensieri filosofici per concentrarsi sul concreto: Hayato Kusanagi "Hai detto che eri un suo sottoposto, dunque suppongo che tu e il Sole Rosso eravate parte di un'altra organizzazione" fu una facile supposizione: aspetto un paio di secondi prima di riprendere a parlare, osservando con l'occhio libero la faccia dell'albino "E visto che parli di lui al passato suppongo che non esista più, anche se da un maestro delle illusioni ci si può aspettare di tutto" forse avrebbe toccato i nervi sensibili dell'altro, ma doveva sapere. "Tuttavia la sua eredità, oltre a quest'occhio potrebbe esistere da qualche parte e io... l'occhio si fece più serio "Voglio trovarla." ed ecco che si arrivò allo scopo per cui i due erano faccia a faccia, benda a benda "I resti dell'organizzazione, i suoi scritti, qualunque cosa abbia lasciato indietro. E l'unico collegamento con lui.. sei tu." sciolse le braccia rimettendole ai fianchi "Mi sono più volte chiesto cosa avresti risposto: forse è quest'occhio che vuole tornare al suo potere precedente, o forse è per i miei scopi, ma voglio chiederti: Mi aiuterai a trovare la sua eredità?" e strano a dirsi, per questa volta, non intendeva i soldi.SPOILER (clicca per visualizzare)-----------> YOGAN RAIMU <-----------
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Supaku, Telepatia Volatili, Yogan, Altro 2, Altro 3, Altro 4, Altro 5, Altro 6
Hai detto che eri un suo sottoposto, dunque suppongo che tu e il Sole Rosso eravate parte di un'altra organizzazione
Sì, era una organizzazione di soli Mukenin, traditori di molti Villaggi...Purtroppo però a parte il nostro Capitano il resto dei miei ex compagni non erano degni di nota...Era inevitabile che solo l'ombra di Hayato non sarebbe bastata a mandare avanti una simile organizzazione.. Sospirò ripensando agli individui che aveva visto passare per i corridoi della Stazione Onda. Forse era anche la posizione di quella base, isolati in mezzo alle acque, o forse il fatto che Arima percepiva la sua stessa inquietudine, intrappolati in quelle acque, soli. Del resto Hayato poteva volare, lui non sentiva la differenza...noi comuni mortali invece...Beh..
E visto che parli di lui al passato suppongo che non esista più, anche se da un maestro delle illusioni ci si può aspettare di tutto...Tuttavia la sua eredità, oltre a quest'occhio potrebbe esistere da qualche parte e io...Voglio trovarla.
Mi sorprende tu non mi abbia sospettato di averlo ucciso con le mie mani...Comunque non so che fine abbia fatto, lo Sharingan è qualcosa che ha voluto lasciarsi dietro...Forse il gesto di lasciarlo era più carico di significato di quanto io o lui potremmo mai sospettare.. Scosse la testa, era tutto così difficile a volte. Ripensare al suo passato, il passato che comprendeva dolori e perdite. Qualcosa però si agitò dentro di lui alle parole di Yogan. Il ninja voleva trovare l'eredità di Hayato? O forse era in cerca di informazioni differenti? Forse sperava di trovare il diario segreto del ninja dove erano custoditi i segreti delle sue illusioni? Per un ninja del genere sarebbe stato un tesoro molto più valido di mille cellule geneticamente modificate.
I resti dell'organizzazione, i suoi scritti, qualunque cosa abbia lasciato indietro. E l'unico collegamento con lui.. sei tu...Mi sono più volte chiesto cosa avresti risposto: forse è quest'occhio che vuole tornare al suo potere precedente, o forse è per i miei scopi, ma voglio chiederti: Mi aiuterai a trovare la sua eredità?
Bingo. Supaku sollevò l'angolo della bocca destro verso l'alto, qualcosa nella sua mente annebbiata si illuminò.
Vuoi davvero andare in cerca di Hayato? No, vuoi la sua eredità, vuoi la sua conoscenza nascosta...Vuole andare alla Stazione Onda in a caccia di tesori. AH! Rifletté per qualche secondo, sollevò la testa verso l'alto, picchittandosi il mento con l'indice. Un gesto eccessivamente teatrale, cercava di mascherare l'eccitazione dell'idea che stava prendendo forma nella sua mente, non voleva tradirsi. Non era facile.
Se sei in cerca dell'eredità di Hayato, c'è un solo posto dovre potresti trovarla, e quello è la Stazione Onda. Il nostro vecchio rifugio. Potrei segnartelo sulla mappa e dirti come raggiungerla, nel caso in cui ne avessi bisogno potrei persino lasciarti un mio Kunai per raggiungerti. L'ultima volta che ci sono stato era deserta, ma non si sa mai quali fantasmi...possano infestarla.
Un pensiero si contorse. Del resto perché no...perché non dovrei...La memoria di un vero ninja delle Illusioni deve essere contesa, deve essere omaggiata...Spingerli uno verso l'altro, renderli più forti...In entrambi i casi vedo solo un...guadagno, sì...mi piace.
Si spinse lontano dal tavolo, muovendosi in avanti e scrociando le mani in un movimento ampio. Dette le spalle a Yogan muovendosi in quel modo per qualche secondo, aveva bisogno di riflettere che il ninja non vedesse il ghigno che si stava aprendo sul suo viso. Incredibile come un tempo il suo volto fosse stato una maschera di totale inespressività ed adesso fosse così difficile per lui celare le sue emozioni più forti. Forse invecchiando era peggiorato, o forse era semplicemente diventato ciò che era sempre stato e che aveva sempre cercato di sopprimere.
Si girò sorridendo al ninja della Nuvola.
Del resto, troverai quel posto molto differente da tutto questo...Sì, ti dirò come arrivarci...Ma non posso credere che ti interessi solo questo? Non hai domande sullo Sharingan? Io quando ero al tuo posto ne avevo...Sai già tutto di questo mirabolante Doujutsu?
Hayato non mi diede nessuna risposta, ma forse io non le meritavo...Neanche tu Yogan, non tutte la momento, ma molte le scoprirai presto se tutto va secondo i miei piani.
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Narrato
*Pensato*
"Parlato"
”Eventuale Tecnica”
"Parlato rigattiere" [/color]
"Parlato Supaku"
"Legacy"
Più Supaku metteva voce su quella persona più la rendeva importante, segno che tra quei due era nato sicuramente un legame, per questo a Yogan non era minimamente passato nella testa che fosse stato lui ad aver terminato la vita di Hayato. Guardandolo negli occhi era certo di aver toccato qualche nervo, come era in parte suo scopo, voleva rendere alla fine più loquace il suo interlocutore per riuscire ad avere una risposta completa. Il gesto teatrale dell'albino fece nascere una risposta non verbale da parte del capelli rossi che, come un tic improvviso, socchiuse per un istante l'occhio libero; forse i nervi toccati non stavano restituendo solo una melodia triste di ricordi alle sue orecchie, forse c'era qualcosa nell'altro che stava nascendo *Ma cosa?* pensò, spingendo i denti inferiori contro quelli superiori in maniera impercettibile, avrebbe voluto in quel momento entrare nell'altra mente. "Se sei in cerca dell'eredità di Hayato, c'è un solo posto dovre potresti trovarla, e quello è la Stazione Onda. Il nostro vecchio rifugio. Potrei segnartelo sulla mappa e dirti come raggiungerla, nel caso in cui ne avessi bisogno potrei persino lasciarti un mio Kunai per raggiungerti. L'ultima volta che ci sono stato era deserta, ma non si sa mai quali fantasmi...possano infestarla." se Yogan in quel momento avesse avuto una mappa a portata di mano gliela avrebbe lanciata così veloce addosso che l'attrito con l'aria l'avrebbe riscaldata al punto da farle prendere fuoco. Sospirò osservando i movimenti del mukenin che si allontanava dal tavolo: voleva rispondere, eppure attese *Si è girato e mi ha dato le spalle.. tsk* era una cosa negativa per lui, voleva cogliere i segnali del suo volto ma così era impossibilitato a farlo, dandogli solo la possibilità di fare congetture *Che sia agitato per quei ricordi? O forse vuole venire anche lui, a dispetto delle parole, per avere modo di rivivere mentalmente i bei vecchi tempi? O ancora... che stia progettando qualcosa alle mie spalle?* purtroppo non poteva dare una risposta a quelle domanda, d'altronde aveva visto poche volte Supaku e per la maggior parte di esse l'unica cosa che aveva colto era la sua inespressività, se si escludeva qualche espressione folle, a suo contrario, visto che pendeva sempre dalle sue parole. *Anche adesso dipendo da lui, però questa volta è un qualcosa che lo tocca più nel profondo* al termine di quel pensiero un rapido giro di centottanta gradi venne fatto dall'albino, che gli sorrise: tale espressione felice poteva dire tutto e niente rispetto alle ipotesi mentali fatte. "Del resto, troverai quel posto molto differente da tutto questo...Sì, ti dirò come arrivarci...Ma non posso credere che ti interessi solo questo? Non hai domande sullo Sharingan? Io quando ero al tuo posto ne avevo...Sai già tutto di questo mirabolante Doujutsu?" Supaku gli girò delle domande, eppure Yogan sospettò che fosse per prendere tempo, visto che negli "accordi" presi all'inizio era quest'ultimo colui che avrebbe dovuto porle *Mi ha detto che lo farà.. ottimo..* si sentì più realizzato *Eppure voglio capirne di più... perchè si è mosso così al posto di dirmelo subito?* forse si era fatto prendere un pò dalla paranoia *Magari era per tenermi un pò sulle spine* eppure avvertì quasi il prurito alla mano di togliersi la benda e illusionarlo per poter raccogliere informazioni, ma non lo avrebbe mai fatto... o forse si? Forse iniziava a comportarsi come uno che per i suoi scopi sarebbe passato sopra tutti, anche Supaku? la fuga a tal proposito era stata un buon incentivo per fargli iniziare a portare questo comportamento *A quanto pare la tattica dei nervi potrebbe non funzionare più.. mi sembra diverso da prima* "Quello che mi interessa maggiormente... Si, è questo" socchiuse un pò l'occhio come a voler mettere a fuoco Supaku "Tuttavia mentirei se dicessi di non avere domande sull'occhio." fece dei passi in avanti "Insomma all'inizio sono stato molto aiutato dalle nozioni che mi avevi fornito tempo fa quando ti chiesi dello Sharingan, un pò come feci tu con Hayato" sorrise lievemente, fermandosi dalla parte opposta del tavolo rispetto alla posizione dell'albino "E sulla base di quelle nozioni sto cercando di apprendere da solo. Però si, una domanda ce la avrei, una domanda che mi servirà per il futuro" avvertì dei battiti accelerati del cuore, sapendo che una risposta negativa avrebbe potuto destabilizzare la sua emotività interiore "Tu hai parlato di due tomoe, io stesso ho incontrato ninja che la avevano. Ma ora sia io che te ne abbiamo tre" era chiaro cosa volesse intendere, ma attese per poter chiudere l'occhio sinistro, prendendo contemporaneamente un respiro profondo per calmarsi. Riaprì l'occhio "Dopo il tre tomoe... lo Sharingan può evolversi ancora? Quante tomoe massime possiamo sviluppare?" rimase immobile per poi procedere con una nuova dialettica "Dopodichè si, voglio raggiungere questa Stazione Onda, e prenderò anche il tuo kunai." si interruppe, chiedendosi a cosa potesse servire il kunai *ha detti per raggiungermi, che abbia a che fare con la tecnica del teletrasporto usata prima?* "Il viaggio è giusto che lo faccia da solo, ma sulla Stazione Onda mi serviranno più informazioni, non basterà solo indicarmi la sua posizione. Se ci sono fantasmi beh.. magari li costringerò ad aiutarmi" sorrise lievemente, rimanendo quindi in attesaSPOILER (clicca per visualizzare)-----------> YOGAN RAIMU <-----------
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1 Tanto
Akaitsuki - Luna RossaNOTE EQUIPAGGIAMENTO
Borsa legata fianco destro:
--1 Kunai legato a 10 m. Filo Metallico
--1 Kunai legato a 1 Cartabomba
Tasca Supplementaria legata a coscia sinistra:
--2 kunai legati a 2 cartebomba
--1 kunai legato a 5m filo metallico
--1 kunai legato a 1 palla gelo
Protezioni:
--Gomitiere, Parabraccia Alti, Ginocchiere, Parastinchi Equipaggiati
Urti Protezioni:
--Paravambracci rinforzati Equipaggiati, 1 Urto subito su 2
Foderi:
--Fodero Minore contenente Wakizashi situato sopra le natiche nella zona lombare, impugnatura verso sinistra.
--Fodero Minore contenente Tanto situato su scapola sinistra, impugnatura verso l’alto
--Fodero contenente Akaitsuki situato sul fianco destro, impugnatura obliqua verso destra
Equipaggiamento Nascosto:
--Meccanismo del kunai nascosto sotto avambraccio dx
Segno Maledetto Alternativo
-- Segno romboidale nero spesso all'altezza del cuore - Disattivo. -
+1 .SPOILER (clicca per visualizzare)narrato, parlati, pensati e cloni saranno nel colore corrispettivo del personaggio.
Supaku, Telepatia Volatili, Yogan, Altro 2, Altro 3, Altro 4, Altro 5, Altro 6
Dopo il tre Tomoe...eh...Lo Sharingan può evolversi ancora, il come però...È un mistero che penso risieda nel suo possessore. disse grattandosi la testa con fare pensoso. Tu stai parlando del Mangekyo Sharingan...Ma... La sua mente si offuscò, sentì la mano destra sollevarsi verso l'occhio. Un pensiero sfrecciò nella sua testa, che gli fece ghiacciare il sangue nelle vene. Come ho ottenuto il Mangekyo? Sentì la mano tremagli a contatto con il viso mentre si aggrappava intorno alla cuoio sopra l'occhio, la fronte si imperlò di sudore. Un volto pallido apparve davanti ai suoi occhi; un rigolo di sangue che scivolava da una bocca perfetta. Sapeva di conoscerla, sapeva chi era ma...Scosse la testa, si accorse di avere la mascella contratta ed il corpo teso. La sua mano sinistra teneva impugnata uno Shunsui kunai con la punta rivolta verso il basso e la lama sollevata. Quando lo aveva afferrato?? Cercò di riprendersi, di calmarsi, di essere di nuovo in...controllo.
Rise. Una risata forzata, acuta, isterica.
Sentì i muscoli cominciare a rilassarsi di nuovo. Lentamente, staccò la mano che si era contratta intorno alla benda di cuoio dal viso.
C'è una cosa che devi sapere di me... disse sollevando lo sguardo incrociando il suo unico occhio con quello del ninja della Nuvola. Il kunai tornò nella tasca da coscia come se non fosse mai apparso, un movimento casuale, ma che di sicuro Yogan doveva aver notato. Io non sono più esattamente quello che ero quando mi hai incontrato la prima volta...Ci sono stati episodi nel mio passato che mi hanno...cambiato... prese un profondo respiro.
Ho dei buchi di memoria nella mia mente...Al momento non so dirti come si può ottenere il potere del Mangekyo, quel ricordo mi è precluso dalla mia stessa mente...Ti basti sapere che c'è questo potere ma come ottenerlo, è una cosa che dovrai scoprire da solo purtroppo. disse cercando di riprendersi. Ormai tutto era passato o almeno così sembrava, sentì la testa più leggera. Perché si era preoccupato così tanto? Alla fine non era stato niente.
Di cosa stavamo parlando? Ah, giusto la Stazione Onda. Sì ti lascerò un mio kunai nel caso ci sia bisogno per me di raggiungerti...ma a parte questo, anche io ritengo che quello sia una viaggio che dovrai fare da solo. Almeno fino a quando non avrò messo a punto un paio di cose, a proposito c'è bisogno di mettere in moto gli ingranaggi...Non ho tempo per stare con le mani in mano...
Indietreggiò di un paio di passi cercando di guardarsi intorno e stimando le dimensioni dell'arena.
Detto questo, poiché siamo qui, suggerirei di cogliere il momento e testare le tue capacità, sono curioso di vedere fin dove ti sei spinto fin'ora, che ne dici? Devo prima finire un paio di cose ma direi di ritrovarci tra tre giorni nella grotta di allenamento n. 4.
Il Covo era un dedalo di strade e stanze sotterranee, nel corso degli anni Hagoromo aveva spinto gli shinobi a costruire ben cinque arene sotterranee così che essi si potessero allenare indisturbati senza il pericolo di mostrare le loro tecniche segrete a qualche traditore di passaggio o di venir attaccati mentre davano il tutto per tutto in uno scontro amichevole. Yogan avrebbe trovato di sicuro la strada per il campo di addestramento, nel frattempo lui si girò per avviarsi verso l'uscita dalla sua stanza. Prima però avrebbe dovuto piantare un seme, un seme che sarebbe di sicuro germogliato in qualcosa di stupefacente.
Sorrise mentre varcava la soglia del corridoio per incamminarsi verso l'uscita del Covo, finalmente aveva qualcosa di divertente da fare.
SPOILER (clicca per visualizzare). -
+1 .SPOILER (clicca per visualizzare)Legenda:
Narrato
*Pensato*
"Parlato"
”Eventuale Tecnica”
"Parlato rigattiere" [/color]
"Parlato Supaku"
"Supanic"
La mascella tremò per un paio di istanti alla notizia che il suo Sharingan sarebbe potuto andare oltre, un'ultima evoluzione che forse gli avrebbe permesso di poter creare l'illusione che lui avrebbe considerato come quella finale *Cosa gli prende?* pensò il traditore, che lasciò da parte l'esultanza per concentrarsi sull'altro interlocutore: non aveva capito bene cosa stava succedendo, ma sembrava che l'altro volesse strapparsi la benda, mentre la sua carnagione già albina raggiunse quella di un cadavere morto il giorno prima *Il kunai..* mosse istintivamente la mano sinistra che andò a sfiorare l'elsa della wakizashi: avrebbe dovuto riceverlo per quando sarebbe andato alla Stazione Onda, ma c'era qualcosa di strano in quella situazione. Poi la risata, folle come alcune espressioni che gli aveva fornito in passato, ma che era chiaramente un motivo per espellere qualunque cosa stesse provando *Anche sudato.. sembra aver visto il suo peggior incubo..* pensò Yogan, che avendo più volte lottato contro se stesso sembrò riconoscervi alcuni sintomi. *Che cosa devo sapere, spero non gli venga un infarto proprio ora* pensò mentre i due loro occhi liberi entrarono nuovamente in contatto visivo. Il Raimu decise di spostare la mano dalla zona delle natiche per portarla verso il fianco, visto che l'altro aveva fatto rientrare il suo particolare kunai nella tasca da coscia. E come prima rimase in ascolto: il profondo respiro e alcuni tratti che poteva notare gli fecero capire che quella specie di attacco di panico avuto dall'altro stava passando mano a mano che parlava. *Qualcosa che ti ha cambiato eh.. beh, hai davanti un maestro in questo campo* sorrise amaramente a tale pensiero, per poi toglierselo dalle labbra, visto che l'altro avrebbe potuto pensare che fosse rivolto a lui "Ho dei buchi di memoria nella mia mente...Al momento non so dirti come si può ottenere il potere del Mangekyo, quel ricordo mi è precluso dalla mia stessa mente...Ti basti sapere che c'è questo potere ma come ottenerlo, è una cosa che dovrai scoprire da solo purtroppo. " la spiegazione sembrava seria, e ovviamente il capelli rossi fu dispiaciuto nel non poter ricevere l'informazione che gli avrebbe permesso di evolvere lo Sharingan; fu dispiaciuto anche per Supaku? Beh lievemente, ma non a livello di pacca sulla spalla. "Esatto. Come ho avuto il percorso che mi ha portato qui, avrò un percorso che mi poterà a scoprire qualcosa di più sul predecessore del mio occhio" fece una pausa per una piccola ipotesi che gli immerse una certa positività nell'animo "E' possibile che Hayato sia riuscito a risvegliare questo Mangekyou, se è così mi servirà ottenere solo la chiave di attivazione no?" era plausibile, d'altronde con l'impianto non gli avevano fornito un manuale di istruzioni, per cui tutto era possibile. Poi una proposta dell'altro lo sorprese *Un combattimento?* deglutì della saliva: l'ultima volta che Yogan ci aveva combattuto era stato inerme contro la sua potenza, nonostante fosse stato limitato dalle regole dell'arena. Gli sarebbe bastato anche un semplice teletrasporto e una infilzata contro le sue viscere per vincere; eppure, dopo la prima reazione di shock, sentì eccitazione e il battito del cuore aumentato *Si... perchè no...* "Mi sembra giusto mostrarti i miei progressi... e arena numero quattro sia." strinse i pugni e sorrise soddisfatto: si, l'idea gli piaceva proprio, tale che decise di accantonare il pensiero sulle reazioni avute dall'albino. Lo imitò, decidendo di avviarsi all'uscita dalla stanza, seguendolo: beh dopotutto ci era arrivato con il teletrasporto quindi era l'unica cosa che potesse fare. *Bene, ora avrei una domanda da fargli però ormai è tardi... quindi lo scoprirò da solo* ghignò allontanandosi dalla stanza sotterranea attraverso la strada scavata nella roccia: strinse i pugni *Dove cazzo sarà l'arena numero 4?* scosse la testa e sciolse i pugni imprecando contro se stesso *Cazzo dovrò iniziare a studiare bene dove mi trovo* beh a giustificazione sua era stato per mesi mezzo morto quindi era normale essere così ignoranti *Chissà se vendono delle mappe o dei souvenir sul covo* e con quest'ultimo pensiero decise di smettere di dare voce alla sua mente, non prima di concederle un ultimo sorriso per la, a suo parere, divertente affermazione.SPOILER (clicca per visualizzare)-----------> YOGAN RAIMU <-----------
Chakra
200
Stato Fisico
Perfetto
Mentale
Serio
Bonus
Malus
NOTE COMBATTIMENTO
Armi in Uso:
Armi Recuperate:
Armi Perse:
Tecniche usate:EQUIPAGGIAMENTO
Benda di Cuoio posizionata sull'Occhio Destro
1 Cerbottana + 5 Spiedi intrisi di Veleno Debole
1 Radiolina
3 Cimici19 Shuriken
5 Kunai
1 Pillola Soldato
5 Cartebomba
15mt Filo Metallico
3 dosi Veleno Debole
1 palla gelo
5 Kunai
20 Senbon
1 Kunai Nascosto nel Meccanismo
1 Wakizashi
1 Tanto
Akaitsuki - Luna RossaNOTE EQUIPAGGIAMENTO
Borsa legata fianco destro:
--1 Kunai legato a 10 m. Filo Metallico
--1 Kunai legato a 1 Cartabomba
Tasca Supplementaria legata a coscia sinistra:
--2 kunai legati a 2 cartebomba
--1 kunai legato a 5m filo metallico
--1 kunai legato a 1 palla gelo
Protezioni:
--Gomitiere, Parabraccia Alti, Ginocchiere, Parastinchi Equipaggiati
Urti Protezioni:
--Paravambracci rinforzati Equipaggiati, 1 Urto subito su 2
Foderi:
--Fodero Minore contenente Wakizashi situato sopra le natiche nella zona lombare, impugnatura verso sinistra.
--Fodero Minore contenente Tanto situato su scapola sinistra, impugnatura verso l’alto
--Fodero contenente Akaitsuki situato sul fianco destro, impugnatura obliqua verso destra
Equipaggiamento Nascosto:
--Meccanismo del kunai nascosto sotto avambraccio dx
Segno Maledetto Alternativo
-- Segno romboidale nero spesso all'altezza del cuore - Disattivo. -
+1 .SPOILER (clicca per visualizzare)Narrato
"Pensato" | "Parlato" | "Cloni" | "Parlato Nobaro" | "Parlato altri"Un suono regolare la riportò lentamente a recuperare la coscienza. Con il bippare sordo che le pulsava nel cervello provò ad aprire l'occhio sinistro, ma tutto appariva appannato nella stanza attorno a lei.
L'ultimo ricordo che aveva era legato al deposito in cui aveva lasciato le armi, una volta rilasciata l'evocazione il suo unico occhio si era chiuso e da lì in poi non ricordava più nulla. Un conato di vomito la fece drizzare sul letto con una contrazione degli addominali e per poco non riversò su sé stessa il contenuto del suo stomaco. L'occhio lentamente cominciò a riabituarsi alla luce e la giovane si accorse di essere in una sorta di camera d'ospedale, buona parte del suo corpo era ricoperta di bende e con lo stomaco che sembrava volersi arrotolare su sé stesso andò quasi senza volerlo a passarsi la mano sinistra sul viso per strofinarselo. Un gesto abituale e quasi automatico. Un gesto che non sarebbe dovuta essere in grado di fare. La sua stessa mano non avrebbe proprio dovuto esistere.
"Che cazzo sta succedendo qui?"
La sua stessa mano destra coperta di bende non avrebbe dovuto essere lì ed abbassando lo sguardo si accorse di come anche la sua gamba destra si trovasse al suo giusto posto, seppur anch'essa coperta di bende. Un nuovo conato di vomito la fece contrarre in avanti e questa volta non riuscì a trattenersi, ma nulla uscì dalla sua bocca. Solo allora si accorse del fatto che una serie di tubi erano collegati alle sue arterie attraverso un paio di cateteri centrali. Lentamente vaghi ricordi le tornarono alla mente, il medico che l'operava, il bruno che si accorgeva del suo riprendere coscienza e le si avvicinava per una nuova dose di anestesia. Non sapeva dire cosa le fosse successo o dove si trovasse, l'unica cosa certa era che, in qualche maniera, chiunque la stesse aiutando era riuscito a restituirle gli arti amputati, proprio come il vecchio le aveva promesso, evidentemente c'era ancora qualcuno che manteneva la parola data addirittura ad Iwa.
"Chō!"
Come un fulmine a ciel sereno tornò alla sua mente il ricordo dell'amica e della situazione disastrosa in cui l'aveva lasciata, doveva ritrovarla il prima possibile.
"Fossi in te non mi sforzerei troppo...Hikari è al sicuro, almeno credo, di sicuro ha più possibilità di riprendersi qui che nelle mie mani..."
"Nobaro...che ci fai qui?"
"Degli uomini sono venuti al nostro nascondiglio, ho provato a farmarli, ma non sembravano intenzionati a volersi far fermare... Ci hanno portato qui dicendo che dovevano provare a curarla... Una volta qui ho trovato anche te, ti ho custodito questa, non volevo che qualcuno ci potesse mettere le mani sopra."
Il giovane ninja medico si avvicinò e le posò in grembo la sua lama di ghiaccio e subito lei si sentì più rilassata. Quello era un aspetto che non aveva mai preso seriamente in considerazione, da quando era penetrata nella mente di Nobaro il ragazzo le aveva protette e aveva imparato molto su di loro, tanto che adesso si considerava lui stesso un membro della squadra e un loro amico. Il potenziale dell'oppressione mentale andava forse ben oltre i semplici utilizzi per cui fino a quel momento l'aveva utilizzata.
"Dove siamo? Cos'è questo posto?"
"Non ne ho la minima idea, quando mi hanno portato qui ero svenuto e la gente qui in giro non sembra abbia molta voglia di rispondere alle mie domande... Sinceramente nemmeno io ho troppa voglia di parlare con loro, non sembrano tizi troppo raccomandabili"SPOILER (clicca per visualizzare)Stato fisico: Ottimo
Stato mentale: Confusa
Chakra: 335
Equipaggiamento: 'Kaito'. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)narrato, parlati, pensati e cloni saranno nel colore corrispettivo del personaggio.
Supaku, Telepatia Volatili, Yogan, Altro 2, Altro 3, Altro 4, Altro 5, Altro 6
Supaku era appoggiato schiena alla parete le braccia incrociate mentre osservava dal grosso vetro sulla parete opposta la scena che gli si parava davanti.
Due figure: una stesa in un letto da ospedale, attaccata in molteplici punti del corpo a grossi macchinari con piccoli tubicini. Era bendata su gran parte del corpo ma la sua memoria non lo ingannava su chi avesse davanti. L'altra era un ragazzo anonimo, a quanto pare un tipo fedele visto che, da quello che gli aveva riferito Hagoromo, non aveva lasciato il capezzale della ragazza praticamente un secondo.
Il ninja dai capelli bianchi tirò un profondo sospiro. Era consapevole che i due non potessero vederlo attraverso il vetro, che dalla loro parte non era altro che un grosso specchio a parete, nonostante tutto si muoveva con circospezione.
L'indecisione regnava dentro di lui mentre le labbra erano tirate in una linea sottile.
Kaori Mitarashi... sussurrò alla stanza vota dove era rinchiuso. Tu...porti ricordi che avrebbero dovuto rimanere sepolti... Nonstante tutto era stato richiamato dalla Mano Blu proprio per questo. Interrogare la ragazza, raccogliere informazioni e sapere come intendeva "ripagarli" dell'operazione che le avevano somministrato.
Ecco un altro ninja che porta sulla pelle il segno della Mano... disse scuotendo la testa. Non potè fare a meno di trattenere un sorriso triste. Doveva farlo, sebbene ricordare il suo passato fosse sempre una cosa che odiasse fare, soprattutto negli ultimi tempi. Scosse la testa di nuovo, schiaffeggiandosi per riordinare le idee. Hai del lavoro da fare, fallo. si disse spingendosi via dalla parete e rimettendosi in piedi.
Uscì dalla stanza infilandosi in uno dei corridoi che portavano alle varie sale operatorie. Ognuna di queste sale erano uguale a quella in cui stava per entrare. Doppia porta metallica, ampie stanze prive di finestre, perché ovviamente si trovavano nelle viscere dell'ormai dimenticata Iwagakure no Sato, illuminazione al neon, macchinari, un bagnetto simbolico ed un grosso specchio a parete che dava in una stanza più piccola da cui Hagoromo o chi per lui potesse osservare i propro soggetti muovere i primi passi post operatori. Il risveglio era sempre la parte più traumatica per alcuni. Le pareti erano rinforzate, la porta pure, non c'era modo di scappare se non lo volevano o se impazziavano per via della reazione alle trascrizioni. Alcune di quelle precaazioni erano state prese dopo che Kenpachi era passato in una delle stanze ed aveva dimostrato quanto era difficile tenere uno shinobi addestrato in una stanza se non voleva. Inutile dire che Supaku le continuasse a ritenere inadeguate, ma chi era lui per dare consigli ai suoi "carcerieri" su come tenere in gabbia meglio le potenziali nuove reclute del Covo?
Strofinò il tesserino contro il monitor che si illuminò di verde ed emise un *blip* leggero prima di spingere con forza una delle grosse porte di ferro. La porta si aprì nella stanza e Supaku la varcò prima di lasciarla chiudere alle sue spalle con un tonfo.
Il ragazzo si voltò verso di lui, allarmato dell'intrusione, alzandosi in piedi.
Supaku ridacchiò.
Rilassati, sono qui per parlare...Nessuno vi farà del male qui dentro, non si investono milioni di Ryo in impianti genetici per poi dargli fuoco una volta che hanno avuto successo... disse con un tono che voleva sembrare rassicurante ma che sentì essergli uscito fuori un poco denigratorio. Nonostante tutto, dubitava che sia il ragazzo che la Kunoichi stesa davanti a lui, in quel momento potessero rappresentare una qualche minaccia. Almeno non per lui.
Non so se sia opportuno fare le dovute presentazioni... disse camminando in avanti a facendo in modo di entrare più chiaramente nel campo visivo della ragazza. Sono un po' diverso dall'ultima volta che ci siamo visti, Kaori... disse allargando le braccia mentre un sorriso gli tagliava la faccia da parte a parte toccando l'unico occhio libero. L'iride dorato brillò sotto la luce del neon con aria divertita, come se avesse completamente dimenticato quello che aveva provato pochi minuti prima nell'altra stanza. Chi ero io, dieci anni fa? Quell'uomo è morto. Sapeva solo chi era ora: un ninja sulla trentina, capelli bianchi che si dipanavano in grosse ciocche lunghe, benda di cuoio sull'occhio sinistro, pelle pallida, occhio dorato e kimono nero orlato di verde scuro. Aveva addosso gran parte dell'equipaggiamento, ma i sigilli da polso e il doppio fodero erano rimasti nella sua cella.
Strano trovarti qui disse aspettandosi che la Kunoichi si ricordasse di uno shinobi con cui aveva parlato anni prima brevemente proprio dell'idea di tradire. Abbiamo affrontato insieme la Guerra dei Paesi Minori, ma fin da allora tu mi hai sempre dimostrato di essere ferrea nelle tue idee....Ed ora ti trovo nelle Terre di Nessuno, ridotta anche piuttosto male... mentre parlava di girò per afferrare una sedia appoggiata ad una parete e trascinarla vicino al letto. Ti darò un po' di contesto, perché non so se hai la più pallida idea di dove ti trovi...Sei ad Iwagakure, più precisamente, parecchi metri sotto la superficie terrestre in una Organizzazione del Mercato Nero chiamata "il Covo" disse sedendosi con uno sbuffo che simulava una fatica superiore al normale. Sì lo so, un nome banale, ma che ci vuoi fare, a volte è meglio tenere un profilo basso...Questa Organizzazione è particolarmente specializzata nei trapianti genetici...e sembri essere stata un vero successo in questo disse indicando con la mano bestra il corpo della ragazza. Non conosco di preciso quali geni ti siano stati trapiantati ma mi sa che, come me, avrai bisogno di extra dose di crema solare d'ora in avanti... rise da solo a quella battuta di poco gusto. E ora, sta a te, cosa ci fai qui? disse cercando di mettere a suo agio la Kunoichi mentre si appoggiava allo schienale della sedia e si rilassava pronto ad ascoltare.
In realtà so benissimo cosa ci fai qui, stai cercando un certo Agony Twin, o così mi è stato detto da Hagoromo che ha avuto contatti con l'uomo che ti ha portata qui, il vero capo, non questo cagnolino che ti gira intorno al letto...Però, la curiosità va appagata...Sono proprio curioso di sapere chi le ha fatto saltare tutti quegli arti...doveva essere stato un combattimento niente male.
SPOILER (clicca per visualizzare).
TAM: One Piece 1115 ITA, HunterxHunter 401 ITA, Berserk 377 ITA, Gachiakuta 97 ITA, Blue Box 148 ITA, Sousou no Frieren 131 ITA 
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