Missione Supaku Handoru

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    Missione a Servizio di: Suna
    Esecutore della Missione: Supaku Handoru
    Punto di partenza: Cancello Sud di Sunagakure no Sato


    La missione che ti verrà affidata quest'oggi sta nel braccare un Genin che ha di recente tradito il villaggio. Troverai i suoi dettagli anagrafici e la sua foto all'interno della missiva. Il soggetto è stato visto nei pressi della cittadina neutra di Kagero. Non devi eliminare il tuo bersaglio ma portarlo al villaggio in modo che possiamo rieducarlo.
    Buona Fortuna

     
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    narrato, pensato, parlato Supaku, parlato altri,Parlato e Tecniche Mito Telepatia Volatili


    Stavolta non aveva avuto tempo di prepararsi con calma e godersi il sorgere del sole sulle creste dorate delle dune di sabbia di Suna, no stavolta la missione era urgente, stavolta la priorità era massima. Un giovane shinobi era fuggito dal villaggio. Ok, non era un chuunin o uno dei pazzi grossi della città ma solo un genin, un ragazzino di dodici anni che aveva lasciato la sua stanza nell'orfanotrofio Mikuzane vuota durante la notte. Il Kazekage e i suoi uomini ritenevano che ci potesse essere il pericolo certo che il ragazzino fosse diretto verso le terre di nessuno doveva aveva sentito parlare di promesse facili per ottenere il potere. Era incredibile come la fuga anche del più basso in grado dei suoi shinobi fosse ritenuta una perdita terribile per il Kazekage. Supaku aveva ricevuto la missiva nel cuore della notte da un Anbu che aveva bussato alla sua porta e recapitato il messaggio. Il ragazzo era fuggito due giorni prima e il Villaggio aveva deciso di mobilitarsi sono adesso perché non erano stati sicuri fino a quel momento che il genin fosse davvero fuggito oppure se si fosse semplicemente nascosto da qualche parte nel villaggio. Il ragazzo dai capelli bianchi si era vestito in tutta fretta, aveva indossato il suo kimono bianco, legato la fascia nera alla vita, infilato borsa, katana e wakizashi dietro di essa, indossato i sandali e i parabraccia, legato due cartebombe a due kunai, e quindici metri di filo metallico ad un'altro e poi si era messo subito in viaggio.
    Aveva lasciato la città dai tetti rotondi verso le cinque di mattina, quando il sole era ancora ben lontano dal sorgere e l'oscurità regnava intorno ad ogni cosa combattuta soltanto dalle luci elettriche ai lati delle strade. Un attimo dopo varcava le porte della città salutando le guardie ninja lì vicine e si lasciava la città alle spalle per intraprendere la lunga corsa sulle dune del deserto che circondava Suna. Supaku si era portato una sacca a tracolla che l'anbu gli aveva dato insieme alla missiva del Kazekage, dentro di essa c'era acqua e viveri per ben due giorni di viaggio, forse tre se avesse razionato abbastanza bene il cibo. Il chuunin non si era fermato ad investigare troppo sugli oggetti all'interno di essa e aveva deciso di osservare meglio ogni cosa quando si sarebbe fermato per pranzo, insieme alla foto del ragazzo che stava andando a riprendere. Dopo cinque ore di viaggio durante il quale aveva corso, camminato per riprendere fiato e poi corso di nuovo, ripentendo quel ritmo ciclicamente in modo da continuare a muoversi senza stancarsi mai, decise che fermarsi in una piccola oasi per rifocillarsi e dare un'occhiata alle carte. L'oasi era un piccolo stagno dall'acqua verdognola e limacciosa con una sola palma e qualche cespuglio giallognolo ma era pur sempre un buon posto nel quale fermarsi a riposare.
    Supaku si distese ai piedi della palma, all'ombra mentre beveva acqua e rosicchiava gallette e carne secca. Dopo il pasto che, aveva deciso, avrebbe razionato il più possibile nel caso in cui il ragazzo si fosse rivelato più difficile da trovare del previsto, cominciò a sfogliare il dossier del fuggitivo. Si chiamava Mito Sen un nome alquanto comune per un ragazzo, e nel dossier stesso non si parlava di nessun tratto particolare, solo che aveva passato a fatica l'esame genin e che subito dopo di esso aveva cominciato a compiere un paio di missioni durante le quali era stato ripreso e rimproverato per non averle portate a termine nel vero e proprio senso della parola. Durante una missione di recupero di un gatto, cosa capitata anche a Supaku, Mito aveva afferrato il gatto per la coda e invece di riportarlo alla base lo aveva malmenato fino a quando quello non aveva quasi perso i sensi, nel rapporto aveva scritto che il gatto era già così quando lo aveva trovato, ma il suo compagno aveva raccontato una storia diversa. Un altro foglio raccontava di come durante un'altra missione di recupero di alcuni fiori esotici, il genin avesse cercato di fregare il cliente spacciando delle margherite per la rara "cantuphila etherophila" dopo averne colorato i petali di viola con un pennarello. Un ragazzo che, a quanto sembrava dalla descrizione nel dossier, non aveva molta voglia di fare e possedeva un'innata e spiccata tendenza a fare del male agli altri. Eppure la sua foto sembrava raccontare una persona diversa, occhi castani, capelli rossicci, viso rotondo e sorridente. In fondo dal fascicolo c'era un testo scritto dallo stesso Mito durante un'esercitazione all'accademia. Supaku lo lesse di fretta perché aveva voglia di rimettersi in viaggio ma rimase colpito da una frase che il ragazzo aveva scritto: "A che serve studiare? A che serve impegnarsi? I più grandi ninja erano tali perché sono nati con qualcosa di speciale dentro di loro, qualcosa che non bisognava imparare ma solo usare. Io no ho bisogno di imparare, ho bisogno di combattere, perchè solo così diventerò il più forte. Sono già più forte della maggior parte dei miei compagni di corso, sono inetti e lenti..." Supaku infilò il foglio dentro il fascicolo mentre ricominciava la corsa sulle dune di Suna. Dalla missiva del Kazekage, il ragazzo era stato avvistato a Kagero, quando aveva cercato di acquistare delle armi da un armaiolo che era rimasto insospettito dalla giovane età del ragazzo e dal fatto che fosse tutto solo in quelle terre, così vicine al dominio dei Mukenin. A quanto pareva Mito aveva deciso di alloggiare in un albergo della città, e fortunatamente non sembrava impaziente di andarsene. Il Kage aveva ordinato alle persone del luogo di comportarsi normalmente in attesa che Supaku arrivasse a riprendere il fuggitivo. Lui non aveva tempo da perdere, se voleva recuperare il ragazzino doveva correre anche durante la notte. Una volta entrato nei confini della defunta Iwa le cose sarebbero state molto più difficili. Certo, non impossibili, almeno non per lui che era un Orfano di Iwa e che conosceva quelle terre che più e più volte infestavano i suoi incubi, però gli ostacoli ci sarebbero stati e non sarebbe stata cosa facile. Oltretutto c'era sempre il pericolo che il piccolo Mito venisse ucciso da bracconieri più grandi e grossi, oppure da qualche Mukenin non troppo gentile. Supaku scosse la testa al pensiero. Non era pronto lui ad avventurarsi di nuovo nelle terre di nessuno, figurarsi un genin pieno di sè.
    Il giorno successivo decorse abbastanza simile a quello precedente, Supaku sapeva che non avrebbe potuto tenere un ritmo del genere senza stancarsi oltretutto non voleva arrivare debole alla città e venire sconfitto da un ragazzino. Quindi aveva deciso di fermarsi in un villaggio al limite del deserto una volta che ne fosse uscito. Arrivò a Satesu verso l'ora di pranzo inoltrata. Aveva camminato anche tutta la notte dormendo solo lo stretto necessario, era inutile dire che il suo stato non era dei migliori. I suoi occhi erano cerchiati di nero e i suo corpo tremava leggermente per la stanchezza e la fame, ma non poteva permettersi di riposare troppo, il ragazzo avrebbe potuto varcare i confini delle terre di nessuno in qualsiasi momento e nel caso in cui fosse morto, il suo sangue avrebbe macchiato le sue mani. Decise però, nonostante tutto, che era meglio riposarsi altrimenti a morire sarebbe stato lui e non Mito, molto probabilmente di stanchezza. Prese una stanza in una locanda del posto e divorò tre porzioni di stufato prima di sentire il proprio stomaco gonfino fino a scoppiare. Si coricò a letto con il fascicolo aperto sulla pancia e la mente che ancora rifletteva sulla personalità del ragazzo che stava andando a riprendere. Perché lo ha fatto? pensò il ragazzo mentre guardava per l'ennesima volta il volto del ragazzino nella foto. "Io non ho bisogno di imparare, ho bisogno di combattere" quelle parole che aveva letto nel testo scritto da Mito continuavano a ronzargli in mente. Era possibile che il ragazzo non vedesse quanto davvero era debole? Quando ancora avesse da imparare? Oltretutto il tema della fuga toccava Supaku direttamente. Lui aveva giurato a se stesso di portare vendetta alla sua famiglia, una famiglia di cui ricordava solo ora, e molto vagamente, i volti. Aveva giurato che si sarebbe fatto giustizia da solo se i villaggi non gliela avessero data. Però il tempo era passato dalla morte dei suoi genitori e lui era finalmente diventato uno shinobi. Aveva vinto l'esame chuunin, aveva fatto di se stesso il miglior ninja della sua generazione. Eppure dentro di lui sapeva, perché ne era certo, che non avrebbe trovato mai pace fino a quando non avesse saputo che i cinque uomini che aveva sterminato la sua famiglia, che gli avevano portato via ogni cosa, non sarebbero morti. Si era chiesto più volte se la fuga era la risposta giusta, era la risposta alla sua ricerca di potere. Si era risposto negativamente o almeno aveva rimandato il problema a quando non sarebbe stato abbastanza forte da reggersi sulle proprie gambe. Cosa che al momento non poteva fare. Era un chuunin, il primo gradino di quella che era scala fatta di sudore e sangue, una scala che non si poteva ottenere solo combattendo, come pensava quel ragazzino presuntuoso. Bisognava dare anima e corpo alla propria dedizione, a quello che si era per migliorarsi. Ci si doveva allenare ogni giorni dalla mattina alla sera, per non perdere la propria forma fisica, per non perdere la propria forza e per affinarsi sempre di più fino a far diventare un complicato jutsu qualcosa di semplice come schioccare le dita. Con un gesto di stizza getto la fotografia lontana da lui. Quel ragazzino presuntuoso e così sicuro di sè non conosceva neanche metà della vera realtà sui ninja, pensava che la fuga verso il potere facile gli avrebbe dato quello che voleva, non era vero e solo adesso Supaku poteva vederlo al meglio. Solo adesso poteva capire appieno cosa significava tradire per lui ora: sarebbe stato come andare a cercare il potere più facile quando ancora non si era pronti per gestirlo, sarebbe stato come cercare la scorciatoia. Lui non voleva cercare nessuna scappatoia, lui voleva affrontare la realtà, voleva distruggerla sotto i propri pugni e trovare quei cinque maledetti e seppellirli. Per farlo però doveva essere più forte di adesso e la vera forza l'avrebbe trovata soltanto dentro di sè. Avere più potere subito non avrebbe fatto la differenza se non eri capace di prendere le decisioni giuste con esso. Con questi pensieri il ragazzo si girò nel letto puntando la sveglia di lì a cinque ore dopo. Quando si risvegliò fece i bagagli rapidamente e riprese la sua folle corsa verso Mito con una nuova determinazione. Avrebbe riportato il culo piagnucoloso del ragazzino a casa, qualsiasi cosa questo avesse provato a fare lui lo avrebbe riportato con i piedi per terra.
    Supaku si svegliò di sera e ripartì subito dopo aver mangiato altre due porzioni di stufato e riso e aver pagato l'alloggio. Il vento era fra i suoi capelli mentre solcava il deserto nella notte. Gli spiriti lo avevano benedetto con una serata tranquilla benché gelida, almeno non c'era il terrore di una tempesta di sabbia in arrivo. Arrivò ai confini del deserto verso l'una di notte e da lì in poi il paesaggio intorno a lui cambiò radicalmente come era successo nel suo precedente viaggio. Supaku ormai era diventato esperto in questa tratta visto che l'aveva percorsa, sebben molto più lentamente, nella sua precedente missione, quindi sapeva come orientarsi sul terreno brullo e spoglio con piccoli e rachitici arbusti che crescevano tra le rocce. La scorsa volta però i motivi erano stati del tutto differenti e lui aveva avuto il suo tempo da perdere, i ricordi lo invasero ma lui li scacciò con forza. Non sarebbe finita come allora, adesso le cose sarebbero state differenti. Arrivò alle porte di Kagero verso le dieci di mattina ed era esausto. Il suo corpo gli diceva che era il momento di stendersi e dormire, ma sapeva che non poteva. Il dovere gli imponeva di recarsi nell'ultima locanda nella quale il ragazzo era stato visto e incrociare le dita che in quei due giorni e mezzo, non se ne fosse andato. Così si incamminò verso il "Burattino Sorridente". Il locandiere era un'uomo segaligno con un paio di baffoni lunghi e sottili che gli scendevano ai lati della bocca. Il ragazzo era partito la mattina precedente. Questa notizia sconvolse Supaku che si accasciò come un sacco di patate su una sedia sul bancone esausto e deluso. Il vecchio locandiere lo guardò con i suoi occhi circondati da molteplici rughe mentre si lisciava i baffi sul mento.
    Avevano mandato te a riprendere quel ragazzino, eh? Beh, sei arrivato qui in un lampo e noi lo abbiamo trattenuto il più possibile...Ora però dovresti riposare...Ti vedo stanco e provato dal viaggio...Lascia che ti offra qualcosa per rifocillarti... gli offrì un piatto di tempura e del brodo con spaghetti molto simile al Ramen ma che da quelle parti cuocevano nel brodo di pollo invece che di manzo. Era tutto delizioso e rimise Supaku al mondo in un attimo. Dovresti anche riposare un poco...da quanto è che sei sulla strada? gli chiese l'uomo con uno sguardo preoccupato negli occhi.
    La ringrazio, gentile signore, ma è tempo che io riparta...se quel ragazzino si avventura nel territorio di Iwa sarà molto più difficile ritrovarlo vivo che riportarlo indietro... disse il ragazzo mentre cerca di alzarsi. Nonostante tutto il vecchio aveva ragione. Supaku sentì la testa girargli intorno mentre vedeva i tavoli della locanda ondeggiare. Il suo corpo aveva raggiunto il limite.
    Ooh, non puoi farcela ragazzo...sei troppo stanco per rimetterti sulla strada...devi riposarti. disse il locandiere afferrandolo per un braccio e impedendogli di cadere riverso sul pavimento di legno. Il ragazzo cercò di riprendere il controllo ma la stanchezza stava prendendo il sopravvento. Sbadigliò cercando contemporaneamente di parlare.
    No io..yaawwwwn...posso farcel... un attimo dopo il vecchietto lo aiutava a salire al piano superiore e lo metteva a letto. Supaku accettò l'aiuto e si rassegnò a prendersi delle ore di sonno. Il vecchio lo portò in camera e lasciò la stanza mentre lui ancora lottava con il sonno cercando di respingerlo per un altro paio di secondi mentre si toglieva la katana dal fianco, metteva la catena alla porta, e apriva la finestra. Cercando di riprendere lucidità e sbadigliando di nuovo si morse un pollice e compose rapidamente una serie di sigilli.

    Kuchiyose No Jutsu
    kuchiyose1
    Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi di rango Chuunin in poi. Non in particolare per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza, in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano d'una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versare, anche una minuscola, goccia del proprio sangue per poi formare la serie di sigilli necessari per l'esecuzione della tecnica, che sono i seguenti:
    Tigre, Lupo, Gatto, Cane, Cavallo, Pecora, Falco, Toro.
    Per riuscire ad evocare taglie grandi è necessario essere almeno Sp Jounin; per le Leggendarie bisogna essere di grado ANBU
    Consumo: 10

    Uccello Viaggiatore: Fezā
    UccelloViaggiatore
    Questo uccello rapace si dimostra inutile in combattimento, ma la sua vera peculiarità è quella di poter comunicare telepaticamente con il proprio evocatore, il che la rende un' evocazione molto utile da mandare in avanscoperta. Questo rapace è in più dotato di un eccellente vista. La sua velocità è alta.


    Una nuvola bianca comparve sul davanzale e un attimo dopo il piccolo falco che Supaku ormai conosceva bene comparve con le ali piegate e le zampe saldamente attaccate al legno. Ci rincontriamo, piccolo pulcino. disse la voce confortante di Fezā nella sua testa. Supaku ebbe il tempo di sdraiarsi sul letto e comunicare dei brevi ordini mentali che assomigliavano più a immagini sconnesse. Nonostante tutto la telepatia era fatta più o meno di immagini sconnesse e frase spezzate quindi Fezā riuscì a comprendere più o meno tutto quello che era necessario per sapere che doveva andare alla ricerca di Mito il prima possibile e riferire quando lo avrebbe trovato. Conto su di te, amico mio...che il vento possa essere con te in questo viaggio...io sono troppo stanco per proseguire adesso...sìì i miei occhi... disse Supaku con gli occhi che si aprivano a chiudevano. Alla fine il sonno la vinse e le ultime parole nella sua testa che udì fu la voce rassicurante e impetuosa del volatile.
    Non ti preoccupare, riposa le tue ali, pulcino rosa...adesso ci sono io.

    Quando Supaku si svegliò era sera. Sospettava che aveva dormito molto di più delle ore che si sera prefissato. Infatti i sole nel cielo gli suggeriva che dovevano essere intorno alle sette di sera e che presto sarebbe arrivata la notte. Il chuunin si lavò e vestì in fretta con una rinnovata energia dovuta alle nove ore di sonno che lo avevano rimesso al mondo. Scese nella sala comune, mangiò di gusto un abbondante pasto, ringraziò il vecchio e si rimise sulla strada in meno di un paio di secondi. Adesso i suoi piedi erano più forti di prima, i suoi muscoli riposati e rilassati. Adesso Mito non gli sarebbe sfuggito. Cercò nella sua mente la presenza confortante di Fezā. Ci volle un pò ma alla fine la trovò. I pensieri affilati e taglienti del volatile lo raggiunsero informandolo della situazione. Ho trovato il tuo piccolo pulcino smarrito, era cascato molto lontano dal nido...Adesso è a circa dieci miglia a nord est di Kagero. Si sta accampando ma non sta avendo molti risultati... dentro la testa del ragazzo arrivò il rapido flash di un fuocherello nel bel mezzo di una foresta con alberi alti e spogli. Supaku riuscì per un brevissimo lasso di tempo a vedere la figura con i capelli rossi appoggiata ad un albero prima di tornare alla realtà. Benissimo, continua a tenerlo d'occhio...penso di riuscire a raggiungerlo per domani mattina presto. disse mentre aumentava la forza nel proprio passo e varcava le porte di Kagero. Quando calò la sera era entrato nel territorio dell'ormai defunta Iwa. La sua antica patria. Supaku rimase leggermente spaesato dai paesaggi un tempo familiari del paese della terra. Certo non erano ancora i classici paesaggi rocciosi e brulli che avevano reso quel paese famoso, ma erano comunque qualcosa di abbastanza riconoscibile. Il chuunin correva saltando da una grossa roccia all'altra, da un albero spoglio al terreno battuto cosparso di pochi cespugli grigio-verdi, mentre la luna si alzava nel cielo e le stelle illuminavano il suo cammino. Supaku aveva quasi sentito nostalgia di quella terra se non fosse stato per il fatto che era stato molto piccolo quando l'aveva lasciata, circa dieci anni prima e che ormai nella sua memoria i paesaggi rocciosi erano stati sostituiti da dune e vento. Alcuni avrebbero potuto pensare che in quanto ex Iwaiano, avrebbe voluto restaurare l'antica terra ai suoi passati splendori, ma Supaku non aveva mai conosciuto davvero Iwa in se e per sè. Suna gli piaceva come villaggio ed era quello il luogo in cui era diventato un ninja, di certo non avrebbe speso la sua vita a cercare di capire o riportare in vita una terra di cui non sapeva quasi più nulla. La sua attenzione si rifocalizzò quando arrivò in vista della foresta con gli alti alberi spogli che aveva visto nella mente di Fezā. Era molto inquietante in quanto gli alberi erano alti più di sei o sette metri ma avevano rami sottili e praticamente spogli e privi di foglie. Il suolo della foresta era brullo e battuto, con poche piccole foglie gialle sparse su di esso e molti cespugli grigio verdi. Il chuunin si fermò ai piedi di un albero scorgendo le tracce del passaggio di una persona su di esso. Un paio di rami molto bassi erano stati spezzati e la corteccia era stata sfregata con qualcosa di molto affilato. Il chuunin passò la mano sul taglio costatando che esso doveva essere stato fatto con abilità impressionante, si abbassò per osservare la segatura ai piedi di esso. Era molto strano, una katana non faceva quel tipo di segatura quando impattava contro un albero. Estrasse la sua omoikarui per misurare l'incisione con la sua lama, non era la stessa, questa era più, strana. Supaku era sul punto di riprendere il suo cammino quando si accorse di una sagoma riversa tra i cespugli. Il ragazzo si avvicinò solo per scoprire che era il corpo di un uomo emaciato e vestito di stracci. Non era raro vedere questi miserabili nel territorio di Iwa, erano i poveri disperati che vagavano come fantasmi in quella terra, ombre di ciò che erano stati in passato, uomini, cittadini del Paese della Terra. L'uomo era morto. Aveva un lungo e profondo taglio sul petto ma il suo corpo era così secco e asciutto che la pozza di sangue che aveva lasciato sotto di sè era piccola e già secca, come se il sangue fosse stato assorbito subito da quella terra così riarsa e affamata. Supaku non lo degnò di meno di uno sguardo ma sospettò che il suo genin fuggitivo potesse essere stato artefice di quella morte. Stupido Mito, spero non sia stato tu ad uccidere questo poveraccio... pensò consapevole di quanto fosse facile per un genin uccidere un uomo così fragile ed indifeso. Certe volte mi viene da pensare se non ci allenano troppo giovani... si disse scuotendo la testa. Eseguì un rapido balzo verso uno degli alberi vicini e ricominciò il suo inseguimento, saltando da un tronco all'altro, cosa molto difficile visto che doveva rimbalzare cercando di mantenere una traiettoria diritta. Fortunatamente si fermò dopo meno di una mezz'oretta di cammino quando una voce nella sua testa gli intimò l'alt.
    Vedo che sei arrivato, pulcino rosa, sei fin troppo vicino, ti consiglierei di smettere di rimbalzare come un topo in trappola sui tronchi e di proseguire con cautela. Per qualsiasi cosa io sono qui ad osservare ogni cosa. disse la voce dentro di lui. Supaku ringraziò Fezā e, scorto il focolare quasi spento a circa venti metri da lui, riusciva quasi a vedere la chioma rossa del ragazzo tra i tronchi degli alberi mentre era avvolto nel sacco a pelo. La notte stava schiarendo leggermente, segno che l'alba si stava avvicinando. Supaku rimase sospeso a circa cinque metri dal suolo sul tronco di un albero ancora indeciso su cosa fare. Doveva approcciare il genin tentando di convincerlo a tornare indietro o doveva semplicemente catturarlo e riportarlo a Suna? Non era deciso su quale potesse essere l'approccio migliore perché, se da una parte voleva dare al ragazzo una opportunità di ripensarci, dall'altra non voleva perdere l'effetto sorpresa. Decise di attuare una via di mezzo. Compose rapidamente dei sigilli per creare accanto a sè un clone di corvi.

    Karasu Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni di Corvi
    KarasuBunshinnoJutsu-TecnicadeiClonidiCorvi
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica permette all'utilizzatore di creare un cloni di corvi che avrà le stesse ed identiche caratteristiche dell'evocatore. La peculiarità del clone di corvi, differentemente da quelli elmentali, è la loro capacità d'utilizzare ogni forma di Jutsu; purché massimo di livello C e non di natura elementale. Non possiedono capacità e specializzazioni dell'originale.
    - Il Chakra utilizzato dai cloni viene ovviamente scalato dall'originale e si dissolvono se subiscono una qualsiasi forma di ferita.
    Il clone gode in tutto e per tutto dello stesso equipaggiamento dell'originale, a partire dagli indumenti fino agli oggetti di natura metallica. Fanno eccezione Armi Leggendarie ed oggetti monouso come carte-bomba e Kit di Pronto Soccorso.
    Consumo: 4 (A Clone)


    Il clone comparse in uno sbuffo al suo fianco sul tronco. Fortunatamente Supaku aveva gia pianificato ogni cosa prima ancora di crearlo quindi il clone sapeva cosa avrebbe fatto. Con un lieve assenso della testa si lanciò in avanti atterrando sul terreno compatto e arido avvicinandosi al ragazzo mentre l'originale si muoveva silenzioso tra i tronchi avvicinandosi al ragazzo dalle spalle. Supaku rimase in alto sui tronchi, per la precisione su un albero che si trovava a circa cinque metri alle spalle da quello dove il ragazzo stava riposando, e due metri di lato a sinistra, in modo da avere una visione chiara di quello che sarebbe successo.
    Il karatsu si avvicinò allo spiazzo dove c'era il focolare del ragazzo e osservò la zona prima di avvicinarsi oltre a questo. Secondo lui non sembravano esserci problemi di sorta. Un attimo dopo si avvicinava al sacco a pelo disteso su un letto di foglie gialle e scuoteva il sacco cercando di svegliare Mito.
    Speriamo che il karatsu si sia rivelato unitile e che il ragazzo si faccia convincere, non ho voglia di mettermi a combattere...anche se si meriterebbe una lezione.. pensò Supaku mentre osservava dalla sua posizione sopraelevata. Un attimo dopo qualcosa di incredibile accadde. Supaku vide il sacco a pelo tendersi improvvisamente e di colpo questo si aprì rivelando qualcosa di luccicante e circolare che venne lanciato in avanti direttamente nel petto del suo karatsu. Il clone guardò in basso con aria stupita quella cosa metallic conficcata nel suo petto un attimo prima di dissolversi in una decina di corvi gracchianti. Maledizione... pensò Supaku cercando di capire cosa stesse succedendo. Un attimo dopo Mito usciva dal suo sacco a pelo, si girava a si lanciava rapidamente contro di lui. Come ha fatto a vedermi?? Questo non va per niente bene... pensò il ragazzo vedendo arrivare il piccolo genin contro di lui. Supaku scattò in avanti superando con un salto il proprio avversario che atterrò sul tronco esattamente dove era lui pochi secondi prima. Mito si girò rapidamente per fronteggiarlo e Supaku eseguì una capriola atterrando su un altro tronco a circa sette metri da quello sui cui stava il ragazzo. Mito caricò di nuovo verso di lui con entrambe le mani protese in avanti. Supaku compose rapidamente i sigilli.

    Fuuton Shinkuu Taigyoku - Sfera d'Aria Superiore
    Vacuum_Great_Sphere
    Villaggio: Tutti
    Livello B
    Tipo: Ninjutsu
    Dopo aver effettuato una rapida serie di sigilli si aspira dell'aria dalla bocca e poi la si emette tutta di colpo. L'aria, impastata col chakra, andrà a formare una sfera di vento dal diametro di cinquanta centimetri che si dirigerà verso l'avversario ad alta velocità. La tecnica raggiunge un massimo di venti metri e se colpisce causerà ferite medie da taglio. Il vero punto di forza, però, è la sua capacità di espandersi e aumentare il suo diametro. Infatti per ogni metro percorso la sfera si ingrandirà di cinquanta centimetri arrivando a un massimo di 5metri di diametro.
    Consumo: 8


    Inspirò con violenza ed emise dalle labbra una grossa sfera d'aria che divorò rapidamente i metri che la separavano dalla marionetta. Fu allora che accadde qualcosa di strano. Mito era circa a cinque metri da lui a mezz'aria durante il salto, quando Supaku emise la tecnica il ragazzo fece qualcosa che tecnicamente non poteva essere possibile. Eseguì uno scarto a sinistra verso il basso a mezz'aria, come se fosse stato tirato. La sfera d'aria che a quel punto era diventata di diametro di circa due metri e cinquanta, colpì Mito al lato sinistro del volto. Fu allora che Supaku, oltre che essere spiazzato dal movimento dell'avversario, notò qualcosa di strano sul volto dello stesso. La sfera d'aria compatta colpì il ragazzino sul volto e invece di perdere sangue, questo perse....schegge di legno. Che cazzo?? pensò Supaku completamente preso alla sprovvista. Mito atterrò sul terreno ed eseguì un nuovo scatto in avanti, non lasciandogli il tempo di pensare. Supaku si preparò a parare i colpi, voleva rimanere nel corpo a corpo perché aveva bisogno di vedere meglio il volto del suo avversario. Il ragazzino cercò di colpirlo con un duplice pugno al volto, Supaku parò entrambi i colpi con i palmi delle mani e a quel punto successe qualcosa di davvero strano. Supaku osservò il volto del suo avversario. La parte sinistra di Mito non aveva più un volto da ragazzino paffuto, ma solo un occhio bianco di vetro circondato da un corpo di legno. Che cos... non riuscì a ragionare correttamente davanti a quella vista e un attimo dopo un dolore acuto lo colpì al fianco. Supaku abbassò lo sguardo per vedere che dallo stinco, esattamente dall'attaccatura di questo con il ginocchio, era comparsa una lama d'acciaio che gli aveva penetrato l'addome per più di qualche centimetro. Il ragazzo si ritrasse subito eseguendo un salto all'indietro, mentre con una mano si teneva la ferita aperta sull'addome, con l'altra non perdeva di vista il suo avversario che era rimasto in piedi sul tronco. Mito stava perdendo rapidamente il resto delle fattezze umane, mentre della sabbia scivolava dal suo corpo rivelando un corpo di legno. L'unica cosa che questa...macchina...aveva in comune con il ragazzo era la chioma di capelli rossi.

    Kugutsu no Henge - Trasformazione della Marionetta
    travestimentomarionetta
    Tale tecnica permette al marionettista di celare l'aspetto della propria marionetta, facendole assumere le proprie sembianze. Anche in questo caso, come nella Sostituzione di Karasu, si tratta di un sottile strato di sabbia colorato, che ricoprirà come una patina la marionetta. Se questa non ha dunque aspetto umanoide, sarà davvero difficile trarre in inganno il nemico. La sabbia si sgretola al primo danno lieve che la marionetta subisce o quando l'utilizzatore scioglie la tecnica. Per far aderire la sabbia alla marionetta infatti, l'utilizzatore dovrà costantemente immettervi del Chakra.
    Per utilizzare questa tecnica sarà necessario prepararla sin da un turno prima di quando s'intende attivarla, oppure spendere un intero turno per eseguirla.
    Consumo: 2 (A Turno)



    Che diamine sei? disse il ragazzo alla macchina di legno che era a circa cinque metri da lui, contemporaneamente stava usando le bende che aveva sul braccio sinistro per fasciare la ferita, senza perdere di vista il proprio avversario. La macchina non rispose mentre Supaku continuava a riflettere. Aveva sentito parlare di questo tipo di marchingegni utilizzati da alcuni ninja di Suna, ma non ne aveva mai visto uno dal vivo. All'accademia avevano lodato molti degli utilizzatori di tale arte ma lui non ne aveva conosciuto neanche uno. Fino ad oggi. Non posso farmi prendere dal panico, l'effetto sorpresa sarà fondamentale per lui, ed è già riuscito a ferirmi grazie a quella lama retrattile, chissà cos'altro ha in serbo per me in quel corpo di legno... poi un pensiero lo colpì. Dov'è il vero Mito? Non ebbe il tempo di rispondere a quella domanda perché la marionetta scattò di nuovo in avanti.
    Supaku decise di utilizzare l'omoikarui stavolta, prima avrebbe distrutto quella macchina infernale e meglio era. Ma sembrava che Mito fosse un passo avanti a lui. Con uno scatto di qualche ingranaggio, estrasse con la mano sinistra, dalla coscia sinistra, una katana accuratamente celata. La marionetta eseguì un fendente trasversale dall'alto verso il basso che Supaku parò facilmente.
    Devi fare meglio di cos... un rumore interruppe le sue parole mentre il braccio destro del ragazzo veniva verso di lui. Non aveva più la mano. Al suo posto c'era un disco rotondo di acciaio che girava rapidamente ed emetteva un ronzio basso e sottile. Supaku si abbassò giusto in tempo prima che la sega circolare gli tranciasse il collo. Sentì sopra di sè un ronzio acuto mentre l'arma letale fendeva l'aria a pochi centimetri dai suoi capelli. Supaku ne approfittò per colpire rapidamente la macchina in pieno petto con un colpo di palmo potenziato con il proprio chakra.

    Yashi no Burēka - Palmo Demolitore
    YashinoBurka-PalmoDemolitore
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    Questo è un semplice ma potente colpo di palmo. L'utilizzatore concentrerà il chakra in una mano per poi colpire l'avversario. La tecnica causerà danni medi e potrà scaraventare in aria il nemico a diversi metri di distanza che poi proseguirà rotolando a terra. Nella fase di caduta quindi si riporteranno diverse ferite da impatto anche a seconda del tipo di suolo. Inoltre se non si finirà a terra ma direttamente contro un muro o un albero i danni saranno ancora maggiori.
    Consumo: 4


    La macchina fu colpita in pieno e sbalzata indietro di parecchi metri verso il suolo. Atterrò con fragore producendo un rumore secco mentre sbatteva contro la terra arida. Spero di averla messa alle strette, o almeno di averla distrutta. pensò il ragazzo avvicinandosi cautamente al luogo dell'impatto in cui c'era ancora un pò di polvere. Atterrò a circa sei metri dalla zona d'impatto ma si fermò, ormai aveva già testato la pericolosità della marionetta, preferiva assicurarsi che questa non gli giocasse qualche altro brutto scherzetto. Supaku aspettò che la nuvola di diradasse mentre teneva i sensi all'erta per qualsiasi cosa. Fu allora che cominciò a vedere meglio ciò che lo circondava. La marionetta era sparita. Certo! Ti pareva che rimaneva lì ad aspettarmi? Supaku tornò di nuovo vigile osservandosi intorno e cercando di capire da che parte si fosse andata a nascondere. Oltretutto non aveva ancora capito da che parte fosse l'originale e da quale maledetto nascondiglio lo stesse manovrando. Fu allora che vide un lieve luccichio nell'aria. Forse, è così che muove la marionetta? Supaku seguì i fili scoprendo che scendevano verso il basso. Proprio vicino ad uno dei tronchi che stava a pochi metri da dove la marionetta era caduta. Supaku provò a seguire i fili anche verso l'alto ma il sole negli occhi gli impedì di capire al meglio cosa stava succedendo. Supponeva però che il vero Mito fosse appostato su uno dei due alberi alla sua sinistra, entrambi distavano più di dieci metri da lui. Così si girò leggermente in modo che i sigilli fossero visibili e compose il suo genjiutsu, in modo da colpire il vero ninja e sparire ai suoi occhi.

    Kuyoi Nawabi no Jutsu - Tecnica dei Petali Fuggitivi
    KuyoiNawabinoJutsu-TecnicadeiPetaliFuggitivi
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Genjutsu
    Il Genjutsu in questione influenza principalmente la vista della vittima. E' dunque necessario essere nel raggio visivo del proprio avversario, che dovrà almeno vedere una minima parte dell'esecuzione del Jutsu. Se la tecnica viene eseguita con successo l'avversario vedrà il Ninja dissolversi in numerossisimi petali rosa. In realtà il ninja sarà sempre lì, ma data la visione dell'avversario, avrà tutto il tempo di fuggire per non essere individuato o preparare qualche attacco. Se l’utilizzatore si avvicina a più di 3 metri dal bersaglio la tecnica si annulla. Inoltre solo l’utilizzatore sarà invisibile ma qualsiasi attacco verso il bersaglio sarà visibile. L'invisibilità dura finché il nemico non subisca una ferita di medio-lieve entità, non è dissolvibile con il Kai.
    Se il Ninja durante l'esecuzione del Genjutsu ha ad esempio un soggetto o oggetto particolare sulle proprie spalle scomparirà anche esso, ma dovrà a quel punto rimanere costantemente a contatto con l'utilizzatore altrimenti costui/codesto tornerebbe visibile agli occhi della vittima della tecnica.
    Consumo: 4


    Un attimo dopo, Supaku sperò che il suo avversario non potesse più vederlo e cominciò a muoversi rapidamente in direzione opposta agli alberi su cui supponeva Mito si fosse appostato, sempre tenendo d'occhio i fili che vedeva riflessi dalla luce del sole. Si nascose dietro un albero e compose rapidamente i sigilli per un karatsu bunshin. Questo comparve davanti a lui, quindi sempre nascosto. Il karatu sapeva già cosa fare e cominciò a muoversi il più silenziosamente possible fingendo di essere l'originale che si avvicinava al vero Mito. Supaku attese un attimo prima di muoversi anche lui, fiducioso dell'invisibilità, verso il luogo in cui era nascosta la marionetta. La trovò nascosta dietro l'albero che pensava. Era appoggiata con la schiena alle spalle del tronco e i fili, che adesso Supaku aveva modo di vedere meglio, erano fili azzurri di chakra, che apparivano a e scomparivano alla vista. Il ragazzo non aveva avuto modo di vederli prima a causa della frenesia del combattimento ma adesso tutto gli appariva più chiaro. Il suo avversario utilizzava quei fili di chakra per controllare la marionetta. Supaku notò anche che il petto della marionetta era stato molto rovinato dal suo palmo demolitore, quasi sfondandolo, anche se non sembrava averla danneggiata più di tanto. Questo era un bene, perché significava che un altro colpo, magari un poco più forte, poteva abbatterla. Un attimo dopo questa prese vita e Supaku si mosse rapidamente indietro pensando che quella volesse attaccarlo. Invece questa si mosse di lato avvicinandosi di soppiatto al suo karatsu bunshin che era stato individuato dal suo avversario. La marionetta si portò rapidamente alle spalle del karatsu mentre Supaku faceva lo stesso cercando rimanere sempre a più di cinque metri dagli alberi, per evitare che Mito si muovesse e vedesse oltre il suo genjutsu. Un attimo dopo la marionetta stendeva le braccia e apriva i palmi alla schiena del suo karatsu che era nascosto dietro un tronco che cercava di capire dove fosse Mito.
    Trovato! è sul secondo albero a sinistra, è trasformato in un ramo con due braccia, ecco perchè non si notava! disse il clone nella radiolina un attimo prima che la marionetta sputasse una duplice fiammata contro di lui. Le fiamme colpirono il clone che urlò dal dolore un attimo prima di scomporsi in un clone di corvi.
    Supaku però era già un passo avanti, pochi attimi prima che la marionetta avesse lanciato le sue fiammate, lui stava già componendo i sigilli e inspirando con quanta forza avesse in corpo mentre dilatava con il proprio chakra i polmoni. Sentì la ferita all'addome tendersi mentre portava la testa all'indietro, ma resistette all'impulso di fermarsi, doveva finire quel combattimento una volta per tutte.

    Fuuton Shinkuu Taigyoku - Sfera d'Aria Superiore
    Vacuum_Great_Sphere
    Villaggio: Tutti
    Livello B
    Tipo: Ninjutsu
    Dopo aver effettuato una rapida serie di sigilli si aspira dell'aria dalla bocca e poi la si emette tutta di colpo. L'aria, impastata col chakra, andrà a formare una sfera di vento dal diametro di cinquanta centimetri che si dirigerà verso l'avversario ad alta velocità. La tecnica raggiunge un massimo di venti metri e se colpisce causerà ferite medie da taglio. Il vero punto di forza, però, è la sua capacità di espandersi e aumentare il suo diametro. Infatti per ogni metro percorso la sfera si ingrandirà di cinquanta centimetri arrivando a un massimo di 5metri di diametro.
    Consumo: 8

    Ninpou: Shinkū burō - Arte Ninja: Soffio del Vuoto
    windrelasestream
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Questa tecnica potenzia i ninjutsu Fuuton che necessitano l'inspirazione di aria nei polmoni. Essa simboleggia il perfezionamento dell'inspirazione e espulsione d'aria nei propri polmoni che, grazie ad una piccola immissione di chakra si espandono maggiormente per contenere più aria del normale ed espellerla con più forza. La tecnica non necessita di sigilli e viene applicata direttamente un attimo prima di espellere l'aria dalla bocca da utilizzare per un altro jutsu Fuuton. Il jutsu potenziato avrà gittata e ampiezza aumentati della metà. Nel caso in cui siano espulsi proiettili, non si modificheranno gittata e ampiezza ma il numero dei proiettili che aumenterà di un quarto arrotondato per difetto, questo jutsu funzionerà pienamente solo con tecniche fino al livello B. Per il livello A sarà capace di modificare solamente gittata o ampiezza del Jutsu.
    Consumo: 8/2=4


    La distanza tra lui e la marionetta, stavolta era di tre metri, ma il suo hijutsu avrebbe pensato a potenziare la tecnica in gittata così che la marionetta non potesse sfuggirgli. Infatti la sfera d'aria quando arrivò alle spalle della macchina, aveva un diametro di due metri e cinquanta centimetri. La sfera d'aria compì in pieno la marionetta frantumandola in mille pezzi davanti a lui. Supaku vide la testa volare lontano e il resto del corpo seguire direzioni opposte mentre il busto, le gambe e parte delle braccia si frantumava sotto la potenza del suo fuuton. Una volta distrutta la marionetta, Supaku tirò un sospiro di sollievo mentre si guardava intorno in cerca di Mito. Vieni fuori ragazzino...adesso basta giocare. pensò mentre si muoveva tra gli alberi cercando di vedere quello che il suo clone gli aveva indicato. Quando lo vide però non trovò nessun ramo di quel tipo. Dove diamine... fu allora che una voce familiare lo avvertì nella sua testa.
    Si è spostato alle tue spalle, sta caricando...attento! disse Feza nella sua testa. Supaku si era quasi completamente dimenticato della sua presenza e la sua voce fu una sorpresa tanto quanto l'avvertimento. Il chuunin fece appena in tempo a comporre un rapido sigilli, per ottenere una difesa assoluta contro gli attacchi fisici, che qualcosa lo colpì con violenza alle schiena..

    Domu - Armatura di Terra
    Domu-ArmaturadiTerra
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Mediante questa tecnica si rende il proprio corpo duro come una roccia. In questo modo ogni danno derivante da tecniche Taijutsu di grado B e inferiore vengono completamente annullati. Qualsiasi arma comune, che sia una Katana o un arma da lancio, non potrà scalfire il Ninja. Stessa cosa vale per esplosioni derivanti da carte-bomba e da altri oggetti acquistabili in armeria; non vale ovviamente per esplosioni derivanti da Ninjutsu.
    La tecnica può anche essere utilizzata per coprire parzialmente e non totalmente il corpo dell'utilizzatore. In questo caso il suo utilizzo sarà più veloce non necessitando di alcun sigillo ma semplicemente concentrando il chakra nella zona interessata.
    Consumo: 8 (A Turno)

    Raiken - Pugno Fulmineo
    KonohaRaiken-PugnoFulmineoDellaFoglia
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    Questo jutsu risulterà molto semplice da compiere, ma avrà notevoli ripercussioni se fallito. Inizialmente, l'utilizzatore fletterà le gambe dandosi una notevole spinta verso l'alto. Una volta giunto all'apice del proprio salto, si porterà con il viso rivolto verso il suolo ed attraverso dei continui movimenti del bacino, egli inizierà a ruotare su se stesso. Una volta giunto a poca distanza dalla vittima, estenderà il braccio e darà a quest'ultima un unico pugno ben assestato e si riporterà al suolo facendo pressione sullo stesso corpo a cui ha inflitto il colpo. I danni inferti alla vittima sono di medio-grave entità. Se l'avversario dovesse scansarsi, l'utilizzatore colpirà il suolo con la stessa mano, ricevendovi un danno medio-lieve a causa dell'impatto.
    Consumo: 4

    Kengan no Jutsu - Tecnica del Pugno di Roccia
    kenganb
    Villaggio: Tutti
    Tipo: Ninjutsu
    Livello: C
    Dopo aver effettuato un unico sigillo, l'utilizzatore concentrerà il suo chakra di tipo doton attorno a un arto. Il chakra formerà un solido strato di roccia che ricoprirà l'arto dal braccio alla mano e aumenterà la resistenza e la forza dello stesso. Infatti lo strato di roccia potrà resistere a qualsiasi tecnica di livello D e a fendenti scagliati da armi inferiori a una katana (escluse armi leggendarie). Inoltre qualsiasi taijutsu di livello B o inferiore sferrato con l'arto potenziato aumenterà il proprio danno di mezzo grado. Durante l'utilizzo della tecnica non sarà possibile effettuare sigilli e/o attivare la tecnica su entrambi gli arti.
    Consumo: 4 (A Turno)


    Supaku venne scagliato verso il basso con violenza. L'impatto fu forte, ma fortunatamente il suo corpo era già diventato duro come la roccia grazie alla Domu. Il chuunin rotolò per qualche metro prima di rialzarsi con un rapido movimento rotatorio del busto, sfruttando la velocità del colpo. Supaku si girò rapidamente per fronteggiare il nemico vedendo finalmente il giovane Mito in carne ed ossa e non la sua controparte di legno. Il ragazzino aveva un intero pugno coperto di roccia e, Supaku sospettò che fosse stato con quello ad averlo colpito.
    Finalmente ti vedo dal vivo... disse il chuunin al genin. Mito storse un labbro mostrandosi leggermente irritato.
    hai distrutto la mia marionetta...non sono molto felice di tutto ciò...cosa vuoi da me?
    Sono un chuunin di Suna, sono venuto a riportarti a casa.
    Il ragazzino fece un ghigno malvagio sul volto, come se la sapesse più lunga di lui. Quell'atteggiamento non fece che irritare ancora di più Supaku mentre le sue mascelle si serravano e si imponeva di non arrabbiarsi.
    Ah, è così il vecchio ha deciso di mandarmi dietro qualcuno alla fine....sospettavo di essere stato troppo bravo nel nascondere le mie tracce...anche se un chuunin....questo mi offende alquanto...mi aspettavo almeno uno sp.jounin... Il ragazzino stava davvero esagerando.
    Davvero credi di essere degno del calibro di uno sp.jounin? Ti ho appena distrutto la marionetta molto facilmente...contro uno sp. jounin non avresti avuto speranze. Supaku non parlava a vanvera, aveva incontrato più di uno sp.jounin sulla sua strada. Si riteneva fortunato ad essere sopravvissuto.
    Mito però sembrava pensarla diversamente. Tu sei troppo debole per capire...lo leggo nei tuoi occhi che non hai nulla di speciale...La tua sorpresa nella mia marionetta...quello era vero potere...ma non ti preoccupare.. disse estraendo un kunai con l'altra mano, quella libera dalla roccia. Sembrava intenzionato a combattere. Quando ti ucciderò, conserverò il tuo corpo, per trasformarlo nella mia nuova marionetta personale...Almeno così sarai famoso... Supaku trattenne il sorriso. Avrebbe fatto vedere a quel ragazzino cosa significava affrontare un chuunin. Pensava che non fosse speciale? Gli avrebbe insegnato che non serviva possedere un'abilità innata per essere forti.
    Pensi davvero di poter giocare a questo gioco con me, ragazzino? disse Supaku con un tono pericoloso nella sua voce. Mito non rispose ma si limitò a caricarlo con un pugno di roccia e un kunai. Supaku rimase immobile fino all'ultimo secondo. Il ragazzino eseguì un colpo rapido con il pugno, cercando di colpirlo all'altezza dello stomaco, Supaku non reagì al colpo limitandosi ad accumulare chakra doton nello stomaco grazie alla Domu.

    Jinsokuna Senko wa - Pugno Rapido
    Direttorapido
    Villaggi: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Taijutsu
    Quest'attacco consiste in un pugno molto più rapido del normale. L'utilizzatore distende il braccio in un istante, per colpire in fretta e tornare in guardia. Poiché l'attacco sfrutta più la velocità che la potenza causa solo danni medio-lievi.
    Consumo: 2


    Domu - Armatura di Terra
    Domu-ArmaturadiTerra
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    Mediante questa tecnica si rende il proprio corpo duro come una roccia. In questo modo ogni danno derivante da tecniche Taijutsu di grado B e inferiore vengono completamente annullati. Qualsiasi arma comune, che sia una Katana o un arma da lancio, non potrà scalfire il Ninja. Stessa cosa vale per esplosioni derivanti da carte-bomba e da altri oggetti acquistabili in armeria; non vale ovviamente per esplosioni derivanti da Ninjutsu.
    La tecnica può anche essere utilizzata per coprire parzialmente e non totalmente il corpo dell'utilizzatore. In questo caso il suo utilizzo sarà più veloce non necessitando di alcun sigillo ma semplicemente concentrando il chakra nella zona interessata.
    Consumo: 8 (A Turno)


    Mi hai fatto il solletico. disse Supaku non muovendosi di un muscolo. Mito lo guardò leggermente stupito del fatto che il suo colpo non fosse andato a segno. Ma non si fermò e cercò di pugnalarlo al viso con il kunai. Un movimento debole. Supaku si limitò a muovere la testa di lato e a evitare il colpo che gli passò a pochi centimetri dalla guancia. Questo è un vero colpo. disse eseguendo un movimento con il palmo sul volto dele ragazzo, centrandolo in pieno.

    Yashi no Burēka - Palmo Demolitore
    YashinoBurka-PalmoDemolitore
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Taijutsu
    Questo è un semplice ma potente colpo di palmo. L'utilizzatore concentrerà il chakra in una mano per poi colpire l'avversario. La tecnica causerà danni medi e potrà scaraventare in aria il nemico a diversi metri di distanza che poi proseguirà rotolando a terra. Nella fase di caduta quindi si riporteranno diverse ferite da impatto anche a seconda del tipo di suolo. Inoltre se non si finirà a terra ma direttamente contro un muro o un albero i danni saranno ancora maggiori.
    Consumo: 4


    La testa del ragazzo scattò all'indietro, seguita poco dopo dal resto del corpo. Supaku però non gli dette il tempo di respirare. Mito colpì con violenza la schiena contro un albero alle sue spalle, nello stesso momento in cui il ragazzo lottava per rialzarsi in piedi, una sfera d'aria lo colpì in pieno petto scaraventandolo di nuovo contro l'albero e mettendo la parola fine a quel combattimento così ridicolo.

    Fuuton Shinkuu Taigyoku - Sfera d'Aria Superiore
    Vacuum_Great_Sphere
    Villaggio: Tutti
    Livello B
    Tipo: Ninjutsu
    Dopo aver effettuato una rapida serie di sigilli si aspira dell'aria dalla bocca e poi la si emette tutta di colpo. L'aria, impastata col chakra, andrà a formare una sfera di vento dal diametro di cinquanta centimetri che si dirigerà verso l'avversario ad alta velocità. La tecnica raggiunge un massimo di venti metri e se colpisce causerà ferite medie da taglio. Il vero punto di forza, però, è la sua capacità di espandersi e aumentare il suo diametro. Infatti per ogni metro percorso la sfera si ingrandirà di cinquanta centimetri arrivando a un massimo di 5metri di diametro.
    Consumo: 8


    Il petto grassoccio di Mito adesso era un reticolo di tagli rossi brillanti che perdevano sangue, mentre il suo volto stava già cominciando a diventare lievemente violaceo per i lividi. Mito cercò di alzarsi ma si vedeva chiaramente che non era più in grado di combattere. Il suo pugno di roccia si sgretolò rapidamente lasciando di nuovo la mano libera. Il suo kunai era caduto ai piedi del chuunin. Io... non ho...ancora... disse il ragazzino cercando di alzarsi. Un attimo dopo gemeva dal colore quando il suo stesso kunai gli si conficcava su una delle cosce grassocce. Supaku aveva sempre avuto una buona mira. Tu...tu sei....troppo debole per me... disse Mito cercando di rialzarsi. Supaku a quel punto non ci vide più. Scattò avanti afferrando il ragazzo per il bavero della maglietta e sollevandolo all'altezza del suo volto.
    Non sono alla tua altezza??? GUARDATI! Io ti ho battuto rapidamente, la tua marionetta è a pezzi, e ancora credi di essere migliore di me?? Ancora credi di essere più forte di me?? Pensi che nelle terre di nessuno ti lasceranno vivere in questa menzogna? Pensi che ti tratterranno come ti ho trattato io? Tu non sei stato nelle Terre che un tempo erano di Iwa, tu non ci hai vissuto! Tu non sai nulla del mondo ragazzino...in quelle terre ti farebbero cose...non ti uccideranno no, la tua vita sarà resa un inferno che desidererai di morire...la tua mente sarà plagiata e deformata in modi che nemmeno tu conosci...alla fine non sarai più un uomo, sarai un muscuglio di odio e rabbia...incapace di capire qualsiasi cosa...incapace di fare qualsiasi cosa...sarai un reietto abbandonato da tutto e da tutti...una formica sotto lo stivale dei mukenin più forti...
    Supaku colpì il ragazzo al volto con forza, una volta, due volte, tre volte. Continuò fino a quando il corpo del ragazzino non penzolò inerte. Alla fine era svenuto. Il chuunin gettò il ragazzo per terra. Ridicolo...non si può svenire nelle terre di nessuno e nemmeno dormire...grazie agli spiriti siamo a poche miglia dal confine...

    Supaku legò il ragazzo con un pezzo del suo filo metallico e aspetto che si rivegliasse prima di cominciare la traversata. Il ragazzo non sembrava aver compreso appieno la lezione, m almeno se ne stette zitto per tutto il viaggio di ritorno. Supaku si limitava a guidarlo tenendo in una mano il filo metallico in modo tale da evitare che quello fuggisse. Non aveva dissolto Feza, aveva bisogno di un altro paio di occhi nel caso in cui il ragazzino avesse deciso di tentare di nuovo la fuga e ucciderlo nel sonno. Oltre alla compagnia del suo volatile nei cieli, che gli teneva sgombra la strada ed evitava che incappassero in bande di briganti, Supaku non aveva altro da fare durante il giorno. Le energie che aveva speso all'andata sembravano averlo prosciugato durante il viaggio di ritorno, oltretutto non poteva andare al suo passo ma doveva adattarsi a quello del ragazzo che era di poco più lento del suo. Quando Supaku arrivò alla locanda di Kagero, il vecchio li accolse calorosamente, ma tratto sempre Mito come un nonno che rimproverava il nipotino ribelle. Supaku non lo sopportava, come era possibile essere indulgente con quel ragazzino? Era stato uno stupido...gli stupidi non vivevano nelle terre di nessuno. Gli stupidi erano la peggior specie di persone nella sua testa, gli stupidi non meritavano di calpestare la terra su cui posavano i piedi. Quel ragazzino non solo era stupido ma era ancora arrogante. Dormirono due giorni a Kagero, durante i quali Mito fu segregato in una camera di cui Supaku aveva la chiave e la cui finestra era stata sprangata e tenuta sotto sorveglianza da Feza. Supaku ringraziò di aver avuto la buona idea di unirsi ad un contratto. Non sapeva come avrebbe fatto senza quel piccolo falco viaggiatore. Quando ripartirono, Mito fu legato di nuovo e trascinato. stavolta Supaku aumentò il passo decidendo che era meglio cominciare a muoversi perché già non sopportava più quel ragazzino. Ringraziò il locandiere per le provviste che provvise a pagare e si rimisero in strada. Mito non era chiaramente abituato alla sua velocità ma a Supaku non poteva importare di meno. Tieni il passo o rimane senza cena. gli disse con rabbia. Il ragazzino dimagrì sicuramente cinque chili in quel viaggio. Arrivarono ai bordi del deserto che era notte e Supaku decise di accamparsi alla prima oasi che avessero trovato. Fortunatamente non sembrava che ci fossero tempeste di sabbia in arrivo. Accese un fuoco e cominciò a cuocere un pò di carne secca su dei pezzi di foglie di palma intrecciati insieme e bagnati nell'acqua. A metà della cena il ragazzino interruppe il suo silenzio che ormai protraeva da giorni.
    Mi sono sbagliato...
    Cosa?
    Ho detto che mi sono sbagliato.
    Supaku lo guardò impassibile. Bene...e allora?
    Volevo dire che tu non sei debole perché non sei speciale...sei molto forte...hai vinto l'esame chuunin vero? Supaku annuì rimanendo in silenzio. Per qualche minuto i due non si parlarono fino a quando l'albino non ruppe il silenzio.
    Sei stato uno stupido...non hai la più pallida idea in cosa ti stavi per cacciare, ragazzino...
    Mito annuì anche se per un attimo aprì la bocca per ribattere. Supaku lo congelò con lo sguardo. Non mi interessa se sei un marionettista, uno dei migliori di sempre o ti senti speciale per poter fare qualcosa che in pochi sanno fare...non hai idea di quante persone, magari anche meno speciali di te ma più forti, sarebbero disposte a fare per ottenere i segreti della tua arte...ti avrebbero torturato e ferito, ridotto ad uno spettro di te stesso fino a quando non gli avessi dato anche la più piccola informazione in tuo possesso...e una volta fatto ti avrebbero ucciso...sempre se non gli fosse servito il tuo corpo vivo...
    Mito ascolt con attenzione ma non sembrava convinto, infatti poco dopo parlò. Questo lo dici tu...non sei mai stato al di là delle terre legali...non puoi sapere come sono davvero le terre di nessuno..
    Supaku sorride tristemente. Quanto ti sbagli ragazzino...quanto ti sbagli. Supaku poggiò la propria scodella sulla sabbia, alzandosi e togliendosi il kimono bianco mostrando alla luce del piccolo fuocherello il suo torso nudo. Mito sussultò nel vedere il suo petto solcato da una profonda cicatrice ad X. Questa me l'ha lasciata un ninja che ha intenzione di diventare un Mukenin per "essere libero", come vedi è stata abbastanza forte da uccidermi...i ninja medici mi hanno ripreso per i capelli quel giorno...era uno sp.jounin. Pensi di riuscire a competere con loro?....Queste proseguì indicando la moltitudine di piccole cicatrici che solcavano il suo corpo come una ragnatela sottile. Sono il pedaggio che ho pagato alle terre di nessuno quando sono riuscito a fuggirne...non dirmi che non so di cosa parlo ragazzino...tu non sai niente di me... finì indossando di nuovo il kimono e sedendosi davanti al fuoco. Aveva zittito di nuovo Mito.
    Il ragazzino rimase chiuso nel suo silenzio fino a quando non arrivarono a Suna. Ci vollero due giorni e mezzo di viaggio ma alla fine riuscirono ad arrivare e alla fine di tutto Supaku consegnò il piccolo ribelle nelle mani di ninja più esperti che lo guardarono con compassione e gli dissero di andarsene a dormire, che il rapporto al Kazekage poteva aspettare. Supaku però non era di quell'idea. Voleva andare a dormire sereno non con ancora in testa quel ragazzino. Così stese il rapporto senza tanti preamboli, conciso, semplice e breve. Omisse la parte in cui aveva trovato quel pover'uomo ucciso da quella che sembrava fin troppo facilmente, la sega circolare della marionetta del ragazzo, che tra l'altro avevano lasciato in quella foresta, in fondo voleva dare al ragazzino ancora una speranza senza macchiare il suo passato con la morte di un uomo. Finito il rapporto andò a letto finalmente rilasciando prima Feza e ringraziandolo di tutto l'aiuto che gli aveva dato. Davvero non sapeva cosa avrebbe fatto senza quel volatile. Sembrò che Feza avesse recepito le sue emozioni grazie alla connessione telepatica perché a Supaku sembrò piuttosto compiaciuto un attimo prima di scomparire in una nuvoletta bianca. Un attimo dopo Supaku sprofondava in incubi agitati che le terre di nessuno gli avevano riportato alla mente.

    Mito
    Chakra: 70-1-2-2-2-2-2(4 son per il controllo della marionetta)-4-4-2= 49
    Fisico: vari lividi, contusioni e graffi al viso a causa dei ripetuti pugni(medio-grave entità); ferita media al petto.

    Marionetta:

    Busto e Bacino
    Slot: Pancia, Schiena

    Testa e Collo
    Slot: Bocca

    Gamba a due Segmenti
    Slot: Coscia Dx/Sx, Ginocchio Dx/Sx, Stinco Dx/Sx, Piede Dx/Sx

    Braccio a due Segmenti
    Slot: Spalla Dx/Sx, Braccio Dx/Sx, Avambraccio Dx/Sx, Palmo Dx/Sx

    ARMI IMPLEMENTABILI

    Bocca: Spuntone avvelenato
    Coscia Sx: Katana
    Stinco Dx: Lama Retrattile
    Avambraccio Dx: Motosega
    Palmo Dx/Sx: Lanciafiamme


    Stato
    ChakraFisicoMentale
    130-10-4-8-4-4-8-4-8-8-4-8=60Ferita media all'addome;Stremato dalla fatica
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x 8Radiolina
    Shuriken x 14Rotolo Minore
    Senbon x 1730m di Filo metallico
    Cartebomba x3Pillole del Soldato x3
    Indossato
    SlotOggettoLocazione
    FoderoOmoikaruiVita zona lombare sins.
    Fodero MinoreWakizashiVita zona lombare dest.
    AltroBendePolsi, Mani e Caviglie
    AltroCoprinasoIntorno al collo
    AltroParabracciaIntatti
    Note Coprifronte legato al braccio destro.
    - 2 kunai legati a 2 cartebomba.
    - 1 kunai legato ad 15m di filo metallico.
     
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    - Superi con troppa facilità il viaggio nel deserto, a piedi e marciando quasi continuativamente senza curarti delle temperature altissime a metà giornata e freddissime durante la notte. Il deserto dovrebbe essere ben più pericoloso di così.
    - I discorsi sul Potere sanno un po' di già sentito. Forse non è completamente colpa tua, ma anche di tutti gli utenti wannabe del forum.
    - I volatili possono comunicare telepaticamente ma la cosa si limita al parlare, non possono inviare immagini mentali all'evocatore.
    - Un po' improbabile che un Ninja della Sabbia abbia a malapena sentito parlare delle Marionette e dei marionettisti, senza mai averne visto uno, dal modo in cui ti fai cogliere di sorpresa dal tuo avversario. La cosa comunque non ti avvantaggia, anzi, perciò la conto relativamente.
    - Una lama piantata nello stomaco per "più di qualche centimetro" è una ferita grave o addirittura gravissima, tu invece la classifichi come media. In più, dal momento in cui vieni ferito non dedichi più una singola riga all'interpretazione della ferita, a come questa ti rallenta, ti indebolisce eccetera; anzi, sembra proprio che com'è apparsa la ferita sia svanita e non ti intralci per nulla durante il combattimento.

    La missione comprende praticamente solo il combattimento e il resto è appena accennato, anche se il combattimento di per sé è anche carino. C'è però qualche errore. Richiedi l'aggiunta di una Missione di livello C e 180 Ryo di ricompensa.
     
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2 replies since 18/10/2012, 10:17   141 views
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