Missione "Kohaku Kyofu" vs. Sora Darima

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    Missione "Kohaku Kyofu"
    Missione a Servizio di:Compagnia del Sole Rosso
    Livello:A
    Esecutore della Missione:"Kohaku Kyofu"
    Luogo d'Incontro:Deserto a nord di Sunagakure No Sato
    La nostra presenza nel Villaggio della Sabbia è stata scoperta ed il Kazekage ha inviato un commando per catturarci tutti, o peggio, ucciderci. L’unica nostra speranza di fuga è cercare di seminarli attraverso il deserto, dividendoci per cercare di moltiplicare le nostre tracce e rendere più difficile la vita agli inseguitori e separarli in caso fossimo costretti a ricorrere al conflitto aperto. Il punto di ritrovo è fissato per la Stazione Onda non appena vi sarà possibile farvi ritorno, una volta sicuri di non essere seguiti o dopo aver eliminato i vostri avversari.
    Buona fortuna a tutti e cercate di restare vivi. Ci rivedremo presto.

    Hayato


    Missione Sora Darima
    Missione a Servizio di:Sunagakure No Sato
    Livello:A
    Esecutore della Missione:Sora Darima
    Luogo d'Incontro:Cancello Est di Sunagakure no Sato
    Oltre ai problemi causatici dall'Impero del Fuoco, probabilmente prima della battaglia un pericoloso Mukenin di livello A, Hayato Kusanagi, si è infiltrato nel villaggio. Lo abbiamo sorpreso, e ci ha rivelato di essere venuto a Sunagakure per impedire il disastro che nemmeno Ebizo-Sama è riuscito a fermare, e per cui ha pagato con la sua vita.
    Kusanagi ci ha parlato, ma non intendiamo fidarci di alcuna delle sue parole, dal momento che, qualsiasi giustificazione possa dare oggi per la sua presenza, non ha modo di discolparsi degli atti efferati commessi in passato, e che hanno per certo pesantemente favorito un allontanamento di Kirigakure da noi, persino prima che l'Impero serrasse gli artigli sul Paese del Vento. Egli è e resta un Ninja traditore di alto livello, e come tale deve essere catturato od eliminato, insieme al gruppo che con tutta probabilità si trova ben lontano dai ruderi del nostro villaggio. Lo abbiamo lasciato andare a ricongiungersi con i suoi compagni, ma non abbiamo certo intenzione di lasciargli abbandonare il deserto. La vostra missione sarà quindi quella di riportarli a Suna, se possibile, o assicurarsi che non possano più lasciare queste terre. Gradirei, se possibile, che solo Kusanagi rimanesse in vita. Capire le dinamiche del massacro della Nebbia, e avere potenzialmente una merce di scambio con Kirigakure, potrebbe fare la differenza.

    Inizia Supa.
     
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    narrato, parlati, pensati e cloni saranno nel colore corrispettivo del personaggio.
    Supaku/Kohaku, Telepatia Volatili, Altro 1, Altro 2 - Daiki, Altro 3, Altro 4, Altro 5


    Il vento infuriava intorno a lui. Gli occhi socchiusi tra le bende ingiallite dalla polvere e la mano sinistra fasciata portata davanti al volto mentre procedeva nella tempesta di sabbia. Fanculo questa non ci voleva... I piedi sulla sabbia affondavano uno dopo l'altro mentre procedeva in avanti. Fu tentato di urlare i nomi dei compagni con il quale si era dato appuntamento insieme ad Arima a Nord del Deserto di Sunagakure no Sato ma si trattenne. Aveva visto ninja inseguitori da ogni angolo, erano quasi stati presi se non fosse stato per la provvidenziale tempesta di sabbia che li aveva schermati giusto il tempo per togliersi di mezzo. Aveva visto Daiki evocare quell'enorme rospo guerriero da usare come diversivo mentre caricava i loro inseguitori, dopo quello era stato il caos. Aveva corso sulla sabbia, in mezzo al vento, perso nel proprio orientamento. Aveva pensato di usare la Chakra no Kyshin ma poi, sapendo che non sarebbe riuscito a capire dalla traccia di Chakra chi fosse cosa, aveva deciso di rinunciarvi per non incappare in un ANBU. Così si era mosso in mezzo alla tempesta di sabbia, puntando verso quello che supponeva essere il nord e affidandosi al poco orientamento che gli era rimasto.
    La sabbia infuriava sul suo volto mentre i granelli graffiavano il poco della pelle che era rimasta scoperta. Maledizione davvero, non avrei mai creduto possibile che ci avessero seguito fino a qui e poi sembravano ANBU di Suna quelli, come mai erano dietro a noi? Abbiamo combattuto insieme a loro....ma forse non sanno che eravamo dalla loro, o forse sospettano che siamo delle spie al servizio di Konohagakure no sato, o come si fa chiamare ora, l'Impero?
    Non lo sapeva, di certo non era il momento per fermarsi e chiederglielo, ma solo di scappare. Nella mischia della battagli aveva perso di vista Arima, ma confidava che il compagno sarebbe riuscito a cavarsela anche senza di lui. Non appena fosse riuscito a mettere abbastanza strada tra lui e i suoi inseguitori, sarebbe ricorso a Oba per viaggiare il più velocemente possibile verso Nord, nel posto che Hayato aveva indicato come "Stazione Onda".
    Si mosse rapido sulla sabbia mentre la tempesta infuriava intorno a lui. Non si era dimenticato come ci si doveva muovere su quel terreno instabile e pericoloso che erano le dune e, nonostante la bufera di polvere infuriasse intorno a lui, non si fermò un attimo, anzi avanzò ancora più ferocemente contro di essa, cercando di mettere più strada tra i suoi inseguitori a lui. Nonostante tutto, una vera tempesta di sabbia non poteva essere presa alla leggera, nè si poteva pensare di passarci tranquillamente attraverso come stava facendo lui. No, solo grazie alla propria forza e conoscenza di quell'elemento, era riuscito a capire come muoversi in essa fino a quel momento, ma non sarebbe stato sufficiente tutto ciò. Sentiva già la violenza della tempesta aumentare, il fiato mancargli per lo sferzare di vento e granuli sul volto. Presto la tempesta sarebbe aumentata di dimensioni e di violenza e neanche uno attrezzato come lui sarebbe riuscito a passarvi senza rimanerci gravemente ferito. Doveva trovare un riparo, o almeno doveva procunarsene uno in fretta, senza dare troppo nell'occhio.
    Si fermò nei pressi di una grossa duna, sapeva che la bufera tirava nella direzione giusta da spostare la duna verso di lui, quasi al punto da sotterrarlo se non fosse stato attento, questo gli bastava. Sollevò il cappuccio del grosso e pesante cappotto che aveva addosso color rosso scuro e si sdraiò vicino alla duna di sabbia. Estrasse dallo zaino che aveva con sé un grosso telo e lo sistemò in posizione corretta per poter resistere alle sferzate di vento, si sdraiò sotto di esso e chiuse il telo, in modo da rimanere del tutto coperto. Non mancò poco che la sabbia della tempesta cominciasse a sferzare sopra di lui, gettando manciate di sabbia sul telo e cominciando a coprirlo. Forte della protezione del tessuto e della duna alle spalle, resistette per tutta la durata della tempesta, che imperversò parecchie ore, il tempo sufficiente per riposare e nutrirsi di qualche barretta nutritiva che aveva nello zaino.
    Alla fine la tempesta cominciò a scemare e lui potè uscire allo scoperto, scrollando il telo del grosso quantitativo di sabbia che aveva raccolto sopra di sé e alzandosi in piedi. Ancora il vento si agitava, ma molto meno furiosamente di prima, tra non molto la tempesta sarebbe cessata del tutto.
    La tempesta si era placata e intorno a lui c'era solo deserto a perdita d'occhio. Il posto di ritrovo in cui si era incontrato con il Sole Rosso era sparito all'orizzonte.
    Come una tempesta di sabbia possa inghiottire quattro pietre nel deserto facendole sparire per sempre....la magia del deserto...
    Sollevò lo sguardo verso il cielo, là dove riposava il sole. Calcolò la propria posizione e trovò il Nord, si girò e cominciò a correre rapidamente. Non vedeva nessuno intorno a lui, ma sapeva che la squadra di cattura non doveva essere molto lontana, sopratutto se aveva un qualche ninja percettore tra loro, doveva quindi muoversi il prima possibile e arrivare verso le zone boscose della terra del Paese della Pioggia oppure verso Ishi stessa, una volta là avrebbe fatto rifornimento nella prima città vicina e da lì forse sarebbe riuscito a far perdere le proprie tracce.
    Tutto si sarebbe risolto, le Terre di Nessuno erano la sua salvezza, la Stazione Onda il suo obiettivo. Sperava soltanto che Arima riuscisse a cavarsela senza di lui.
    Separati siamo più deboli....un ANBU avremmo potuto affrontarlo insieme senza problemi, ma da soli....da soli siamo la metà di quanto realmente possiamo fare....dannazione non ci voleva.


    ChakraFisicoMentale
    170OttimaleSerio
    Doppia Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x10Olio Infiammabile
    Shuriken x15Filo Metallico 10m
    Shuriken x20Filo metallico 30m
    Palla di Luce x2Torcia Luminosa
    Palla di Luce x2Occhio Cibernetico
    Cartebombax5Pillola del Soldato x3
    Equipaggiamento
    SlotOggettoLocazione
    Mecc. KunaiKunaiAvambraccio sx
    Tasca Supp.Kunai x7Coscia dx
    Fodero Min.WakizashiSchiena alla vita
    Rotolo Min.OmoikaruiCoscia sx
    Abbigliamento
    OggettoCondizioniLocazione
    ParabracciaIntattiAvambracci
    Coprinaso bendeIntattoIndossato
    BendeIntattemano, braccio e pettorale dx
    BendeIntattetesta, polso sx, caviglie
    Divisa Alternativa
    Armi da LancioAccessori
    Senbon x20Radiolina
    -Cimice x3
    Note Fascia nera legata sulla fronte.
    - 1 Kunai legato a 10m di filo metallico.
    - 4 Kunai legati a 4 palle di luce.
    - 3 Kunai legati a 3 cartebomba.
    - 3 Shuriken legati a 10m di filo metallico.
     
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    Sabbia... Intorno alla grande duna ai confini del deserto vi era solamente sabbia. Il vento lento e dolce come la carezza di una madre sfiorava la cima del cumulo trasportando con se una serie di piccoli granelli. Dall'esterno quell'opera pareva totalmente naturale. Un paesaggio selvaggio opera del Creatore che con i suoi respiri aveva plasmato quell'arida terra. Ad un esame più attento, però, si poteva notare una piccola apertura sul lato Nord grande abbastanza per permettere il transito di un uomo adulto. Seguendo quel sentiero buio si poteva penetrare in un antro artificiale. Un vero e proprio rifugio in cui erano alloggiati tre uomini illuminati solamente da lampade ad olio. L'unico adulto dei tre stava leggendo un rotolo mentre annuiva preoccupato. Mmm... Satetsu Midori... Aveva commentato attirando l'attenzione del suo interlocutore. Il Nara, intanto, aveva lanciato uno sguardo all'ultimo individuo presente nella stanza. Beh la situazione è effettivamente critica. Forse restare isolati fin quando la situazione non migliora potrebbe solo giovare... Una pausa mentre anche lo sguardo del Darima si posava sul figlioccio apparentemente addormentato. O almeno spero. Aveva terminato mentre poggiava il rotolo su di una sporgenza nel terreno fatta di sabbia. Beh ma una notizia del genere dovrebbe... Anzi vorrebbe saperla... Aveva provato ad intervenire l'ex ninja di Konoha leggermente preoccupato dai risvolti che la situazione stava prendendo. Questo era subito stato zittito dal rosso che poi aveva continuato a parlare sicuro che Sora stesse ancora dormendo preda del suo Jutsu di contenimento. Non è il momento. Suna ha ancora molte carte a sua disposizione mandarlo al suo inseguimento non gioverà a nessuno. Con quelle parole il Jounin aveva chiuso il discorso mentre si rialzava per portarsi vicino all'imbocco della costruzione. Tornerò tra qualche ora. Veglia su Sora e restate al sicuro. Stiamo vivendo giorni tumultuosi non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Dopo un secondo il Darima si era trasformato in una nuvola di sabbia ed era scomparso alla vista del giovane di Konoha. Ok ora puoi smetterla di fingere... Con questi trucchetti del terzo mondo come credi di potermi ingannare? Un sorriso era apparso sulle labbra del Manipolatore delle Ombre mentre si girava in modo da incrociare lo sguardo con il Darima che si stava appena alzando dal suo giaciglio. Quindi? Aveva risposto il Jinchuuriki secco mettendosi a sedere con le gambe incrociate. Il modo in cui quell'opera poteva mantenersi in piedi, senza la presenza di Shinzo, era veramente impressionante. “Questa è una dimostrazione di abilità veramente notevole. Riuscirò mai a raggiungere questi livelli di controllo?” Si era poi chiesto mentre lo sguardo dagli occhi cerulei vagava per la camera. Un arredamento spartano composto totalmente di sabbia compattata dal Jounin. Una piccola rientranza nel terreno serviva ad accogliere il fuoco utilizzato per cucinare o per scaldare durante le notti fredde del deserto. Accostate alle pareti, come dei pensili, vi erano delle sporgenze pronte ad accogliere vari oggetti. Chiudeva il tutto una sorta di piccola tavola ad occupare il lato opposto in cui si trovavano i due ragazzi. Ok te lo dico... Non voglio mentirti... Sai che non mi piace. Aveva cominciato il Nara con in viso un espressione tra il preoccupato e l'indeciso. Hanno scoperto che lui era presente nella battaglia di Suna... Quella notizia aveva attirato l'attenzione del Darima che ora pendeva letteralmente dalle labbra del suo compagno. Non c'era bisogno di specificare il soggetto delle parole di Teddy. Vi era una sola persona che Sora ed il Nara stavano cercando ardentemente. Informazioni che, però, Suna fino ad ora non gli aveva mai voluto fornire. Hanno deciso di inserirti in una squadra che dovrebbe andar a riacciuffare lui ed i suoi compagni. Ora i Mukenin si stanno dirigendo verso Iwa e sono stati divisi da una tempesta di sabbia. Una pausa per riordinare i pensieri prima di continuare Ciò, però, non piace a Shinzo che non vuole mandarti a combattere guidato dalla rabbia... Il ragazzo dai capelli bianchi aveva subito cominciato ad agganciare la giara sulla sua schiena al meglio mentre il suo interlocutore si fermava per fargli una semplice domanda. Dove vai? Ad ammazzare quel bastardo... Aveva risposto secco il Darima come se fosse la cosa più naturale del mondo. Uno sguardo all'anello sulle sue dita prima di terminare la sua preparazione raccogliendo il rotolo contenente la sua missione di colore rosso. Ma... Ma... Ma... Aveva cercato di dire il Nara mentre il Jinchuuriki stava uscendo dal tumulo. I tentativi di fermare il Manipolatore della Sabbia però erano stati fiacchi ed inutili. Ed in breve tempo il Darima era diventato solo un puntino sull'orizzonte. “Beh è giusto che abbia la sua vedetta... O che almeno provi ad ottenerla.” Preoccupato per la strigliata che avrebbe ottenuto da Shinzo l'Ex Ninja era entrato di nuovo all'interno del loro covo desiderando compagnia femminile.

    Il rapporto era stato letto più e più volte dal Manipolatore della Sabbia. Aveva scoperto qualcosa di più su questo gruppo di Mukenin che facevano capo ad Hayato Kusanagi. Tra questi nomi ne aveva notato anche uno già ben noto. Arima Togetsu. Sora si era chiesto come poteva il Ninja di Konoha vivere a contatto con l'assassino di uno dei suoi amici. Era deciso. L'utilizzatore del Katon doveva essere la seconda preda a cui puntare. Questo a seconda del suo comportamento poteva diventare un ottimo alleato o semplice pioggia rossa che bagnava il deserto. Kohaku Kyofu, era questo il nome del suo target, invece non aveva questa scelta. Questo, tra gli altri, era il suo obbiettivo principale. Colui che era destinato a diventare linfa per il deserto. Della semplice pioggia rossa che bagnava la sabbia. “Ti farò pentire di aver osato toccare il mio maestro...” Aveva pensato furente mentre si dirigeva verso il luogo dell'ultimo avvistamento degli avversari. “Giuro che ti vendicherò Supaku Handoru!” Per prepararsi ad ogni evenienza il Jinchuuriki aveva deciso di ricorrere ad una delle sue difese più affidabili. La Suna no Yoroi era stata costruita quasi senza fermarsi richiamando un metro cubo di sabbia dal terreno. In questo modo il Jinchuuriki poteva essere coperto da una qualsiasi offensiva sia in corpo a corpo sia da oggetti contundenti.
    Suna No Yoroi - Armatura di Sabbia
    SunanoYoroi-ArmaturadiSabbia
    Villaggio: Suna
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Una vera e propria armatura di sabbia che ricopre l'intero corpo dell'utilizzatore. Può difendere da attacchi fisici molto violenti. L'armatura potrà resistere ad Armi Piccole, una tecnica di Taijutsu di livello C oppure due di livello D, o un'esplosione di potenza paragonabile a quella di una cartabomba purché non derivi da Ninjutsu, dopodiché la parte colpita non sarà più coperta e riparata. Altre armi saranno dunque efficaci, ma i danni riportati dal Ninja saranno d'un grado inferiore.
    Consumo: 4 (+ 1m³ di Sabbia)

    Così coperto lo Special Jounin aveva continuato ad avanzare seguendo le tracce della tempesta di sabbia appena terminata. In un modo o nell'altro la sua vendetta sarebbe arrivata.

    NarratoSoraShukakuBunshinSerpiShinzoTeddyAltro
    ChakraMentaleMalus/Bonus
    150- 4= 146Determinato//
    Fisico Illeso
    ~Borsa Doppia
    ArmiAccessori
    Kunai [8/8]Bom. Fumogene [3/3]Occhio Ciberne.Occhiali con Seg.
    Palla Gelo [4/4]Bomba Carta [2/2]Torcia LuminosaFili Metallici [30m]
    Bomba Carta [2/2]Cerbottana [5/5]SpecchioFlauto Demoniaco
    ~Fascia
    OggettoPosizioneContenuto
    GiaraSpalle, Diagonale [S][10/10 m³]
    ~Faretra
    OggettoPosizioneMunizioni
    ArcoCintola [S]Frecce [28/28]
    ~Gilet
    ArmiAccessori
    Shuriken [20/20]Radiolina [#4]Cimici [3/3]
    ~Equip
    SlotPosizioneOggetto
    FoderoSpalle [D]Omokarui
    T. Supple.Coscia [D]Senbon [20/20]
    ~Abbigliam.
    OggettoNote
    Copricapo del DesertoIndossato
    Coprifronte di SunaSulla Fascia
    ~Note
    SabbiaAltro
    Sabbia Totale ≈ 11 m³
    Sabbia Estratta ≈ 0 m³
    Suna no Me ≈ Non Attiva
    Suna Yoroi ≈ Non Attiva
    Occhiali con Seghetto ≈ Indossati
    Cerbottana ≈ Aghi avvelenati [5/5]
    Fili Metallici ≈ Kunai [15m] - Freccia [15m]
    Due Palle Gelo ≈ Legate a Due Kunai [2/2]


    Edited by Lord ‚-‚ - 3/1/2015, 19:23
     
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    Il sole era alto nel cielo mentre camminava nella sabbia. Li aveva persi tutti, tutti quanti. Non era riuscito a trovare un solo membro del Sole Rosso mentre scappava verso Nord. Sembrava si fossero volatilizzati dopo quell'attacco al loro punto di ritrovo. Poco male, sarebbe riuscito ad arrivarci da solo alla Stazione Onda. Quello che più lo preoccupava era però Arima, perdere di vista il suo compagno gli dava inquietudine, sia perché si sentiva più vulnerabile, sia perché sapeva bene quanto quel ninja fosse la personificazione dell'elemento che amava, il fuoco. Era irruento e inquieto, cosa sarebbe successo se fosse incappato in una imboscata degli ANBU che li stavano inseguendo? Molto probabilmente avrebbe riso follemente agitando il suo ventaglio prima di scaricare una pioggia di Katon su di loro ed era proprio questo che lo preoccupava. Invece di pensare ad un modo per fuggire di nuovo, Arima sarebbe stato stupidamente, o coraggiosamente, a combattere contro gli ANBU probabilmente morendo o venendo catturato nel tentativo di mostrare quanto era potente il suo Katon. Lui lo avrebbe dissuaso e avrebbe trovato un modo per fuggire di lì il prima possibile. Siamo forti, ma non al punto da poter affrontare degli ANBU o almeno più di uno e sopratutto da soli.... Arrancò nella sabbia, le dita fasciate della mano destra affondarono nei granelli dorati e polverosi. Le bende si erano un poco sciupate in quel viaggio frettoloso nel deserto. Solo sporcate e ingillaite ma continuavano a tenere molto bene. Era fondamentale che il suo braccio rimanesse coperto, non voleva che si allentassero a lasciassero vedere cosa quell'arto era diventato. Il potere dei Senju e ancora non sono capce di padroneggiarlo se non con due miseri Jutsu....maledizione perché sto pensando a questo? La verità era che non sapeva cosa fare mentre continuava a camminare nel deserto, presto sarebbe dovuto uscire da esso e avrebbe potuto correre all'ombra degli alberi oppure sotto la pioggia di Ame, ma fino ad allora il suo viaggio sembrava alquanto monotono. Se avessi incontrato almeno uno del Sole avremmo potuto chiaccherare di qualcosa, invece mi trovo qui, solo a rimuginare nella mia mente...non fa mai bene stare a pensare troppo...dovrò concentrarmi su altro...
    Il viaggio continuò così per parecchie ore, fino a quando non scorse la fine del deserto. Organismi vegetali secchi e poco nutriti che cominciavano ad apparire e la vegetazione che piano piano la flora diventava sempre più rigogliosa e folta fino a quando non si ritrovò in piena foresta. Da lì in poi il caldo opprimente e la secchezza delle labbra e della gola cominciarono a passare. Fece rifornimento di acqua e mentre continuava a correre sui rami riuscì a beccare uno scoiattolo con un kunai, quel piccolo animaletto gli avrebbe garantito un misero ma nutriente pasto serale. Incerto sul fatto che gli ANBU potessero ancora seguirlo, decise di fare un piccolo fuoco basso, scavato nel terreno così da non esser visto in lontanza e bruciò soltanto rami completamente secchi perché quelli verdi avrebbero fatto troppo fumo. Cotto lo scoiattolo coprì subito il fuoco soffocandolo e chiudendo la buca con sassi e legna arsa sotterrata ben bene. A quel punto mangiò e si addormentò legato ad un ramo di un albero a poche miglia da dove aveva fatto il fuoco. Il giorno dopo si alzò in piedi un poco più rinvigorito e ricominciò a correre nella foresta. Mentre saltava di ramo in ramo, scivolando tra le fronde, scorse dei fuochi in lontanza. Un villaggio....uhmmm forse non sarebbe male fermarsi lì per fare rifornimento, stare in una città è senza dubbio più sicuro che starsene nella foresta da soli. Farei perdere le mie tracce più rapidamente in mezzo a tanta altra gente se mi stanno ancora inseguendo. Così scartò di lato e cominciò a correre verso il piccolo paesino. Sarebbe stata una sosta breve, quel tanto per fare rifornimento e ripartire subito.


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    Sora continuava la sua corsa all'interno del Deserto. Le impronte dei suoi calzari ninja, neri, restavano impressi all'interno del terreno granuloso. Il giovane Darima aveva imparato a nascondere le proprie tracce in quel ambiente naturalmente poco ospitale. Quella semplice operazione gli avrebbe, però, fatto sprecare fin troppo chakra in vista di un probabile scontro. Le sue prede stavano cercando rifugio nelle terre di nessuno. E lui non poteva permetterlo. Doveva prenderli all'interno del suo ambiente naturale. Dove avrebbe potuto distruggere quasi qualsiasi avversario. Inoltre addentrarsi nelle terre dei Mukenin, per uno Shinobi regolare, era estremamente rischioso. L'allerta in quel caso doveva essere massima perché in ogni momento poteva apparire un nemico desideroso di farsi un nome. Il Manipolatore sapeva di non potersi spingere oltre le terre di Hoshi durante la sua caccia. E questa limitazione lo infastidiva spingendolo a dare il massimo in quell'inseguimento. Forse coprire le sue tracce poteva rivelarsi utile a nascondere la sua avanzata. Ma Sora voleva, in un certo senso, essere trovato. Trovare anche uno solo dei ricercati voleva dire ottenere informazioni utili per la sua vendetta. Con le buone o con le cattive i Mukenin avrebbero parlato. “Tutti... Prima o poi parlano...” Si era detto con un sorriso sadico stampato sul volto. Quell'espressione era stata coperta dal velo che oramai gli celava quasi perennemente il volto. Liberarsi della giara poteva aiutarlo ad andare più veloce ma riduceva di circa la metà la sua efficienza in un combattimento all'esterno del deserto. La sua meta era così vicina seppur ancora troppo lontana. Era arrivato il momento per la sua vendetta. Il momento in cui avrebbe potuto ripagare il torto subito dal suo maestro. “No!” Si era ritrovato a dirsi mentre saltava da una duna che aveva appena scalato. “Questa non è una vendetta...” I suoi sandali si riempirono di granelli di sabbia mentre entrambi i piedi affondavano per qualche centimetro nel ventre del terreno. Uno sguardo verso il cielo gli aveva fatto capire da quanto tempo stava correndo. Il sole, oramai vicino al tramonto, colorava la sabbia che lo circondava di rosso trasformando tutto ciò che circondava il Jinchuuriki in una sorta di lago di sangue. Quello spettacolo l'aveva fatto riflettere sulle sue intenzioni prima di aggiungere. “La mia non sarà una vendetta. Io porterò la giustizia in questo mondo.” Il verso compiaciuto del Monocoda a quest'affermazione aveva raggelato, per un attimo, il sangue del Ninja di Suna. La personalità del Demone si stava sempre di più andando ad assimilare a quella del ragazzo dai capelli bianchi. Che dopo anni a contatto con quella bestia aveva cominciato un letto processo d'assimilazione e d'influenza reciproca. Tutto ciò era una inevitabile effetto delle “falle” che presentava il suo controllo sull'Ichibi ed i suoi poteri. Infatti il suo controllo non era capace di tener bloccato il mostro in stato d'incoscienza. Questo impediva allo Special Jounin di poter dormire. La notte stava finalmente arrivando mentre la luna, un sottile spicchio crescente, in cielo cominciava ad irradiare il mondo con la sua pallida luce. Il deserto di notte era uno degli spettacoli più belli del mondo. Il Darima ne era incantato e per un secondo si era fermato ad ammirare ciò che lo circondava. Le piccole particelle di minerali che formavano il tutto stavano per cambiare completamente colore passando dal solito bruno/dorato ad un perlaceo grigio/argento. La notte era finalmente scendendo mentre il giovane di Suna era pronto ad una rapida sosta. Sora sapeva di non potersi permettere più di qualche minuto. Quello era il suo momento per riuscire ad accorciare le distanze. L'assenza del bisogno di dormire, in questi casi, si rivelava un grande vantaggio. Riuscire a non sprecare tempo per qualcosa di futile come il sonno, pensava il Manipolatore, poteva permettergli di trovare quei traditori in molto meno tempo. Una sosta, però, gli era comunque obbligata. Il Jinchuuriki era pur sempre un essere umano ed in quanto tale aveva bisogno di nutrirsi e di un momento di espletare i propri bisogni. Così, senza perdere troppo tempo in convenevoli, lo Special Jounin si era arrestato non appena aveva raggiunto una piccola Oasi. La pozza d'acqua, di un verde davvero poco rassicurante, era stata completamente ignorata dallo Shinobi che possedeva già una discreta riserva d'acqua. Con la schiena poggiata ad una delle poche palme presenti intorno alla polla il Portatore del Monocoda aveva cominciato ad addentare un tozzo di pane, non troppo fresco, ed una razione di carne secca. Per completare la “misera” cena il Darima aveva raccolto una manciata di datteri dalla palma che gli aveva dato ospitalità. Questi potevano fornire energie e zuccheri nei momenti di stanchezza. Infatti, secondo la serrata tabella di marcia un'altra sosta all'interno del deserto non era prevista. Dopo qualche minuto il giovane aveva cominciato a correre di nuovo verso la sua destinazione con i resti del suo raccolto nelle tasche. La notte nel deserto era sorprendentemente fredda e spesso, più che gli svariati pericoli della zona, ad uccidere gli sprovveduti viaggiatori erano le difficili condizioni climatiche. Il deserto non era un luogo ospitale con nessuno. Questo comunque lentamente si era trasformato in una steppa in cui tra le rocce spuntavano germogli all'apparenza rinsecchiti. Quel nuovo paesaggio era il segno tangibile dell'uscita dai confini del Paese del Vento. La foresta di Hoshi sarebbe arrivata di li a poco a circondare il cammino del Ninja. Quasi con nostalgia il giovane aveva lanciato nella sua bocca un dattero mentre saltava sul primo ramo apparso sul suo cammino. La notte stava ormai passando in fretta quando il Manipolatore si era fermato di nuovo. Stavolta seduto su di un ramo a quattro metri d'altezza. Dalla sua posizione si era preso un attimo per osservare la luce dell'alba che filtrava tra le fronde mentre addentava un'altra razione della sua carne secca. La pausa non poteva durare molto e quindi il giovane si era costretto a rialzarsi per continuare la sua missione. La luce colorava l'ambiente silvestre con spettacolari sfumature verdi che mettevano in risalto i colori del bosco. Durante il suo viaggio tra le foglie Sora aveva notato dei fuochi in lontananza. “Un villaggio...” Aveva pensato. “Potrei provare a fermarmi li per compiere un rapido sopralluogo...” Così dicendo aveva annuito prima di ricominciare a correre alla volta degli sbuffi di fumo che vedeva in cielo.

    NarratoSoraShukakuBunshinSerpiShinzoTeddyAltro
    ChakraMentaleMalus/Bonus
    150- 4= 146Determinato//
    Fisico Illeso
    ~Borsa Doppia
    ArmiAccessori
    Kunai [8/8]Bom. Fumogene [3/3]Occhio Ciberne.Occhiali con Seg.
    Palla Gelo [4/4]Bomba Carta [2/2]Torcia LuminosaFili Metallici [30m]
    Bomba Carta [2/2]Cerbottana [5/5]SpecchioFlauto Demoniaco
    ~Fascia
    OggettoPosizioneContenuto
    GiaraSpalle, Diagonale [S][10/10 m³]
    ~Faretra
    OggettoPosizioneMunizioni
    ArcoCintola [S]Frecce [28/28]
    ~Gilet
    ArmiAccessori
    Shuriken [20/20]Radiolina [#4]Cimici [3/3]
    ~Equip
    SlotPosizioneOggetto
    FoderoSpalle [D]Omokarui
    T. Supple.Coscia [D]Senbon [20/20]
    ~Abbigliam.
    OggettoNote
    Copricapo del DesertoIndossato
    Coprifronte di SunaSulla Fascia
    ~Note
    SabbiaAltro
    Sabbia Totale ≈ 11 m³
    Sabbia Estratta ≈ 0 m³
    Suna no Me ≈ Non Attiva
    Suna Yoroi ≈ Attiva
    Occhiali con Seghetto ≈ Indossati
    Anello Nan ≈ Anulare Sinistro
    Cerbottana ≈ Aghi avvelenati [5/5]
    Fili Metallici ≈ Kunai [15m] - Freccia [15m]
    Due Palle Gelo ≈ Legate a Due Kunai [2/2]


    Edited by Lord ‚-‚ - 14/2/2015, 12:31
     
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    narrato, parlati, pensati e cloni saranno nel colore corrispettivo del personaggio.
    Supaku/Kohaku, Telepatia Volatili, Altro 1, Altro 2 - Daiki, Altro 3, Altro 4, Altro 5


    Grazie Un sommesso bisbiglio uscì da sotto il cappuccio nero mentre Kohaku afferrava il sacchetto con i suoi acquisti lasciando dei ryo spiegazzati sul bancone del mercante. L'uomo lanciò un'ultima occhiata verso di lui, poi fece spallucce, afferrò il denaro e lo mise in cassa mentre il ninja incappucciato si voltava infilando il fagotto dentro la sacca da viaggio. Era relativamente tranquillo, non aveva notato nessuno che lo seguisse ed era riuscito a trovare un sacco di cibo da viaggio ad un buon prezzo. Infilatasi la sacca sulle spalle, il bendato cominciò ad incamminarsi verso l'uscita della cittadina. Non aveva mai pensato di fermarsi per la notte, nonostante l'istinto gli dicesse che non correva pericolo non si era dimenticato che degli ANBU della sabbia lo avevano inseguito e separato dai suoi compagni. Chissà come sta Arima...speriamo bene... Un rapido pensiero nella sua testa mentre indirizzava una preghiera agli spiriti per far sì che guidassero il cammino dell'ex ninja della foglia prima di concentrarsi sul suo viaggio. I suoi occhi saettarono tra la folla, cercando segni, anche piccolissimi, della possibilità che qualcuno lo stesse seguendo o lo avesse riconosciuto. Sembrava di no, questo era almeno confortante. Scivolò in un vicolo, infilandosi tra le ombre e incamminandosi verso le porte della città che davano a Est, era tempo di rimettersi in cammino. Arrivato alle porte osservò le guardie che vigilavano verso l'esterno lanciando qualche occhiata ogni tanto alle persone che uscivano. Devo passare inosservato, non vorrei mi facessero storie o che la mia figura rimanesse impressa ad una di loro... Ci pensò attentamente sopra. Se fosse passato inosservato i suoi possibili inseguitori non avrebbero saputo dove fosse diretto ma allo stesso tempo, se lo avessero seguito fino a quel momento, avrebbero potuto pensare sia che era rimasto nel villaggio sia che fosse svicolato fuori senza farsi vedere e a quel punto si sarebbero diretti verso Nord, verso le terre di nessuno. Se d'altro canto si fosse fatto notare troppo mentre usciva fuori dal Cancello Est, sarebbe stato fin troppo evidente che stava cercando di depistare i suoi inseguitori indirizzandoli verso Est piuttosto che verso Nord. Doveva quindi cercare di sforzarsi di non passare troppo inosservato ma allo stesso tempo di non sembrare eccessivamente visibile, in modo da far credere che aveva provato a nascondersi ma le guardie erano riuscite lo stesso ad accorgersi di lui. Detto questo aspettò il momento giusto che si presentò quando un gruppo di carri si avviò verso i cancelli. A quel punto si calcò bene il cappuccio sul capo, e si infilò dietro una carovana che si avviava verso l'uscita, tra un carro e l'altro, insieme ad altra gente del gruppo. Camminò in mezzo ad esse, le guardie non fecero storie ma con la coda dell'occhiò notò come una di loro avesse soffermato lo sguardo sulla figura incappucciata in mezzo al gruppo. Perfetto, non avevano fatto storie ma una di loro aveva notato un tizio con un cappuccio in mezzo alla carovana. Se qualcuno avesse chiesto avrebbero pensato che fosse diretto verso Est, verso Ame. Era una difesa un pò labile ma preferiva evitare di sprecare Chakra nell'eventualità che gli ANBU lo raggiungessero lo stesso e a quel punto avrebbe avuto bisogno di tutte le sue risorse per affrontare avversari così temibili.
    Uscito dal villaggio aspettò una ventina di minuti che fossero sufficientemente lontani dalle mura prima di scivolare fuori dal gruppo e incamminarsi nella foresta da solo. A quel punto scattò rapido sul tronco di una quercia raggiungendo i rami più alti per poi ricominciare il suo viaggio verso Nord. Aveva perso un pò di terreno ma molto probabilmente sarebbe riuscito a mettere in difficoltà i suoi inseguitori. Scivolando tra le fronde degli alberi rapidamente riprese il ritmo da viaggio cominciando a sfrecciare da un tronco all'altro con il vento che leggermente gonfiava il cappuccio e agitava il cappotto intorno ai suoi fianchi. Corse per tutta la giornata, fermandosi a riposare solo per un pranzo al sacco mangiando un panino che si era fatto dare dal mercante insieme ad altre provviste per poi buttare giù un sorso d'acqua e ricominciare il viaggio, presto avrebbe raggiunto i territori delle terre di Nessuno e allora si sarebbe potuto dire relativamente in salvo. Ancora poco, andiamo...
    Il viaggio venne interrotto per la notte, quando dovette fermarsi per riposare. Trovò un pianoro sufficientemente elevato su cui cresceva un piccolo boschetto, decise di fermarsi lì, era abbastanza alto per vedere da ogni parte e il boschetto lo avrebbe nascosto evitando di rivelarlo mentre lui controllava il resto del territorio intorno a lui. Non accese nessun fuoco, era troppo elevato e visibile per accenderne uno senza farsi notare, mangiò un altro panino e delle strisce di carne secca insieme a gallette. Aveva una fame per cibo cotto che non ne poteva più di quella roba, ma era un prezzo sufficiente da pagare per non essere scoperto. Mentre era seduto sul ramo di un albero aspettando il sonno si ritrovò ad osservare la luna piena alta nel cielo, lo spettacolo era davvero incredibile se non fosse stato in una situazione di fuga si sarebbe preso tutta la notte per contemplarla, purtroppo non era quello il caso e, una volta legatosi il sacco a pelo sul ramo per evitare di cadere durante il sonno, si lasciò cadere in un riposo leggero.


    ChakraFisicoMentale
    170OttimaleSerio
    Doppia Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x10Olio Infiammabile
    Shuriken x15Filo Metallico 10m
    Shuriken x20Filo metallico 30m
    Palla di Luce x2Torcia Luminosa
    Palla di Luce x2Occhio Cibernetico
    Cartebombax5Pillola del Soldato x3
    Equipaggiamento
    SlotOggettoLocazione
    Mecc. KunaiKunaiAvambraccio sx
    Tasca Supp.Kunai x7Coscia dx
    Fodero Min.WakizashiSchiena alla vita
    Rotolo Min.OmoikaruiCoscia sx
    Abbigliamento
    OggettoCondizioniLocazione
    ParabracciaIntattiAvambracci
    Coprinaso bendeIntattoIndossato
    BendeIntattemano, braccio e pettorale dx
    BendeIntattetesta, polso sx, caviglie
    Divisa Alternativa
    Armi da LancioAccessori
    Senbon x20Radiolina
    -Cimice x3
    Note Fascia nera legata sulla fronte.
    - 1 Kunai legato a 10m di filo metallico.
    - 4 Kunai legati a 4 palle di luce.
    - 3 Kunai legati a 3 cartebomba.
    - 3 Shuriken legati a 10m di filo metallico.
     
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    Missione chiusa per inattività di Lord.
    Supa riceve una missione di livello A, 500 e il seguente premio:
    Kita
    Kita_zpsc5376ae2
    Colore: Celeste
    Dito: Medio sinistro
    Proprietà: Aumenta la potenza delle tecniche Fuuton di livello A o inferiore causando danni di un grado superiore al normale. E' possibile potenziare un singolo Jutsu per turno.

    A livello di trama, la missione sarà come se completata nella maniera che preferisci. L'anello l'hai ottenuto durante questa missione nella maniera che preferisci, che può essere casuale oppure no. Per gli archivi, ricorda solo di menzionarlo durante la fase successiva dell'Evento. Nell'attesa che le altre missioni finiscano hai diritto a svolgere normali missioni, ambientate cronologicamente prima dell'inizio dell'Evento.
     
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