Iscrizioni al III° Evento di TuttoAnimeManga

La Guerra dei Paesi Minori

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  1. "Il Principe Azzurro"
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    La Guerra dei Paesi Minori



    Numerosi sono stati i tentativi dei cinque grandi villaggi, che tramite missioni non solo di spionaggio ma anche d'assassinio hanno cercato di mantenere saldo l'equilibrio tra Amegakure, Kusagakure e Takigakure no Sato. Tuttavia, con l'avanzare del tempo l'operato dei cinque villaggi non è rimasto del tutto celato, lasciando con il tempo far spazio a dubbi ed intuizioni ai capi dei villaggi minori che si sono improvvisamente visti sparire estremisti ed ufficiali di grande importanza negli equilibri delle rispettive fazioni. I Kage dei cinque villaggi principali se ne sono accorti, e ciò gli ha costretti a rimanere in disparte, sperando in una naturale risoluzione delle cose. Per tre mesi le cose sono rimaste com'erano, ma successivamente un nuovo caso era scoppiato.
    Il capo villaggio di Amegakure era stato trovato assassinato nella propria camera da letto, e sul petto gli è stata marchiata con il fuoco l'iniziale L, che non è una semplice lettera ma una firma: il più abile Shinobi dell'intero villaggio di Takigakure si firma infatti con il nome L, ed è noto per uccidere senza pietà chiunque remi contro il villaggio di Takigakure...
    .. cosa si celerà dietro a tutto questo? E quale sarà la reazione dei cinque grandi paesi?


    "Questo è troppo, c'è ben poco da fare questa volta."
    Esordì a sorpresa l'esperto Kazekage che buttò il foglio sulla scrivania, dove con poche righe vi era citata la morte del leader d'Amegakure e la volontà di passare alle maniere forti contro Taki da parte degli ultimi citati.
    "Non possiamo continuare così, li lasceremo risolvere le loro dispute da soli. Abbiamo impiegato fin troppe energie in tutto questo."
    Esordì più con un tono di disperazione che con rabbia il capo della sabbia massaggiandosi le tempie. Era stato l'ultimo dei cinque a prendere quei fogli tra le mani, e per questo sulla sua scrivania aveva anche i commenti degli altri quattro Kage.
    Hayter Uchiha, a capo di Konohagakure no Sato aveva direttamente sottlineato la sua volontà di limitarsi a controllare i propri confini, concedendo al massimo ad eventuali volontari di dare supporto agli eventuali grandi villaggi disposti a gestire la faccenda. Stessi concetti ma con parole diverse arrivarono da Kirigakure, villaggio che ultimamente sembrava in tutto e per tutto d'accordo con quello della foglia. Otogakure e Kumogakure no Sato avevano invece dato la piena disponibilità per eventuali operazioni.
    "... che dovrei dirigere io."
    Mormorò non privo di pensieri. L'uomo era molto pensieroso, e non aveva ne intenzione di manipolare i villaggi minori ne tantomeno il desiderio di perdere degli uomini in scontri dove i cinque grandi villaggi si sarebbero dovuti fare da parte. Tuttavia non poteva rimanere fermo ed ignorare la questione, decidendo dunque di raccogliere alcuni volontari sparsi nei cinque grandi paesi, con lo scopo di poter avviare delle squadre d'investigazione per gettare maggior luce sui fatti avvenuti. Avrebbe fatto tutto il possibile per trovare eventuale materiale che potesse evitare lo scaturarsi d'una nuova guerra, per quanto piccola potesse essere era comunque una possibilità concreta che quelle terre sarebbero anch'esse finite con l'essere prive di giuristizione, e così preda del mercato nero. Il Kazekage schioccò le mani e prontamente un ANBU si materializzò dinanzi a lui.
    "Calcolando tutto il tempo che ci è voluto per far arrivare la notizia e tutti i dettagli sulla mia scrivania... penso sia inutile che in questo primo frangente io vi mandi sia a Ame che a Taki per verificare come stanno le cose. Piuttosto, che uno di voi si diriga a Kusa e consulti il capo villaggio. Sono sicuro che avranno già indagato e qualche risposta dalla quale partire."
    Bastò un cenno del capo e l'ANBU si dileguò. A quel punto il Kazekage si voltò in direzione della propria scrivania, per poi camminare avanti ed indietro pensieroso sul da farsi.
    "Dopo la rinascita di Kumo dobbiamo un favore a quelle terre... non posso far si che s'evidenzi una totale noncuranza da parte dei cinque villaggi."
    Mormorò, pensando praticamente ad alta voce.




    Si aprono così le iscrizioni al nuovo evento firmato TuttoAnimeManga!
    - Dovrete fare un reply GDR ON dove scoprirete l'iniziativa capitanata dal Kazekage e supportata dagli altri quattro Kage, dove darete la vostra disponibilità ad aiutare i villaggi minori nonostante l'alto rischio.
    (Chi è di rango inferiore a Chuunin non potrà partecipare all'evento)
    - In Spoiler, ad inizio post fate anche questo schemino:
    Nome Utente:
    Nome Personaggio:
    Grado Ninja:
    Villaggio di Residenza:
    Link alla Scheda:

    Avrete tempo d'iscrivervi fino alla mezzanotte del 31/01/13, poi inizierà la prima fase dell'evento. Sarà possibile iscriversi anche alla seconda parte, nel caso in cui non si avevano i requisiti durante la prima.



    Se qualcuno è in missione potrà partecipare solo se essa è in singolo o se entrambi i membri della missione partecipano all'evento. In quel caso la missione verrà "congelata" fino a fine evento. Se qualcuno è già in missione con un non-partecipante ma vuole comunque far parte dell'evento, la missione sarà chiusa ma verrà contata come "7 giorni di non risposta" con ciò che ne consegue. Siccome ci siamo dimenticati di specificarlo, chi si è già iscritto all'evento ed è in missione con un non-partecipante (e non riesce a finire la missione entro la data dell'evento) la missione gli verrà chiusa ma dando la ricompensa a entrambi SOLO se possibile.(chiaramente come minimo al non-partecipante sarà data la missione ma non fate trucchetti che poi vi bastono).


    Edited by "Il Principe Azzurro" - 31/1/2013, 01:05
     
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  2. Matt1992
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    Nome Utente: Matt1992
    Nome Personaggio: Rankastrail Hozuki
    Grado Ninja: Chuunin
    Villaggio di Residenza: Kiri
    Link alla Scheda: https://tuttoanimemanga.forumcommunity.net/?t=49455565



    Narrato Pensato Parlato da Rankastrail Hozuki Parlato membri del clan Hozuki Parlato da altri


    Ero di ritorno dalla missione di scorta al corridore del clan Wasabi e, dopo aver fatto rapporto alla sostituta Mizukage, mi stavo dirigendo verso casa. Il comportamento della Mizukage era stato strano, aveva ascoltato tutto il rapporto leggendo altri fogli e guardando con fare pensieroso fuori dalla finestra, poi, una volta finito, aveva scritto il nostro compenso su un foglietto e ci eravamo congedati. La nuova mister Scortesia di quest'anno. Con il foglietto ci eravamo diretti in tesoreria dove un'anziana Sinobi aveva scambiato il foglietto con il compenso della missione. In tutto il palazzo si avvertiva un'atmosfera di tensione celata, come se noi fossimo all'oscuro di una grande notizia. Salutai Takumi e mi diressi verso la residenza principale del clan Hozuki. La vita per stada proseguiva normalmente, camminai tranquillamente osservando le persone svolgere le loro attività quotidiane. Arrivato davanti alla porta mi diressi verso la sala del Chōrōhyōgikai, dove si trovavano sempre almeno due anziani per ascoltare i rapporti delle missioni svolti dai membri del clan. Stranamente quel giorno erano presenti tutti gli undici membri del consiglio degli anziani ma non solo, anche molti Shinobi erano presenti all'interno della stanza, come se vi fosse in corso una riunione. La discussione era abbastanza animata ma io ne avevo perso l'iniziò. Abbastanza vicino alla mia posizione si trovava Koryusai, attento ad ogni parola detta mentre scuoteva il capo con aria molto infelice. Mi avvicinai lentamente e gli tirai una manica per ottenere la sua attenzione. Cosa sta succedendo? Mi fissò negli occhi, poi rispose con un'unica parola.Guerra. O cazzo. Intanto la discussione si faceva sempre più animata fino a quando il capo del consiglio si alzò in piedi e picchiò il suo bastone al suolo, rompendo una piaestrella e facendo un rumore assordante. Dopo questo gesto calò il silenzio. Il nobile Kami-sama prese la parola. La questione è già stata discussa più che a sufficienza tra il Mizukage e il consiglio, la decisione è già stata presa. Kiri non scenderà in guerra direttamente. Ma non può neanche venir meno ai patti fati finora con gli altri grandi villaggi, quindi si è deciso di lasciare la scelta ai singoli Shinobi. Un contingente di volontari verrà inviato a dare supporto al Kazekage. Andate e informate quelli che non erano presenti oggi, voglio sapere la risposta di ogni singolo Shinobi dal rango di Chuunin in sù. Ora l'assemblea è finita, andate. Ci inchinammo tutti mentre il consiglio usciva, poi le persone presero ad uscire a campanelli di due o tre, parlando fittamente. Io stetti incollato a Kory lo seguì lungo il corridoio. Puoi raccontarmi cosa è successo? Certo, hanno assassinato il capo villaggio di Amegakure e il principale sospetto è uno Shinobi di Takigakure. Amegakure si stà già preparando per a guerra e lo stesso sta facendo Takigakure. Ma soprattutto i grandi Villaggi hanno deciso di agire in maniera diversa. Il vecchio Mizukage avrebbe avuto le palle di agire, imponendo anche agli altri villaggi di fare lo stesso, mentre così ci infischiamo semplicemente di cosa succede. Vedremo in quanti si faranno avanti per una guerra in cui non centrano nulla. Kory si allontanò, sempre rimugginando su quello che avrebbe fatto il vecchio Mizukage. Anch'io mi allontanai per tornare a New Port, dimenticandomi totalmente di fare rapporto sulla mia missione. La notizia era sconvolgente e avevo urgente bisogno di parlare con mia Zia. Durante tutto il viaggio in nave ebbi modo di pensare profondamente alla decisione da prendere. Finalmente arrivai a casa, trovando la Zia in cucina, intenta a giocare con un coltello. Hai saputo la novità? Certo, hanno assassinato il capo villaggio di Amegakure. Allora ci sarà una guerra! è presto per dirlo. I volontari andranno a svolgere alcune indagini prima della guerra Ma Kory ha già detto che raccolgono volontari per la battaglia. Lui è un fatalista, speriamo di non arrivare a quel punto. Zia io ci ho riflettuto e ho deciso di andare ad iscrivermi come volontario. La Zia mi guardò intensamente negli occhi, abbastanza a lungo da mettermi a disagio. Poi sospirò. Sei abbastanza grande da decidere da solo, vai e fatti onore.

    Fisico: Ottimo
    Mentale: Galvanizzato
    Chakra: 115
    Borsa:Radiolina (indossata), 30 Shuriken a tre punte, 10 Kunai, 15 metri di filo metallico, Spada Omoikarui (appesa al fianco sinistro), lanciaspiedi avvelenato (carico fissato sul braccio sinistro), coprinaso, copricapo alternativo

    PS: continua in casa


    Edited by Matt1992 - 17/12/2012, 19:39
     
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    Narrato Pensato Parlato Parlato Altri Parlato Akiba


    Nome Utente: IlPrescelto
    Nome Personaggio: Ryoichi Inuzuka
    Grado Ninja: Sp. Jounin
    Villaggio di Residenza: Konoha
    Link alla Scheda: Scheda


    Era un periodo un po' noioso nella mia vita, dove l'ultima cosa davvero interessante che mi fosse capitata era l'aver affrontato un ciccione gigante. Passavo costantemente il tempo ad allenarmi per non lasciare rammollire il mio corpo, non potevo permettermi di scendere nemmeno di un gradino nella scala immaginaria della mia mente. Sapevo bene, ed era duro ammetterlo, di essere ancora di un soffio inferiore al mio rivale sebbene ero convinto più che mai che l'ultima volta solo il gong della campanella l'aveva salvato dalla sconfitta. Mi avvicinavo sempre di più, sempre di più e un giorno l'avrei battuto. La cosa che mi rassicurava era che fino a quel momento nessun'altro mi aveva battuto e quindi nessun altro era al livello del mio rivale. O almeno questo era quello che credevo dato che avevo incontrato e combattuto decine di ninja. Avevo bisogno di fare nuove esperienze, scoprire veramente se dovevo diventare più forte di Kenji per raggiungere il mio obiettivo oppure diventare più forte di qualcuno addirittura più forte di lui. L'opportunità di mettermi nuovamente alla prova contro nuovi nemici mi venne incontro il giorno in cui ebbi il coraggio di ripresentarmi dalla ragazza del quale mi ero innamorato perdutamente. Mi trovavo ad Oto, nel Paese del Suono, a camminare per strada insieme ad Akiba e Sonoko. Per il mio amico già fu una vera sorpresa il solo fatto di volerla incontrare di nuovo ma quando capii che ero convinto fu sbalordito. Come sempre però risultavo un completo imbecille quando parlavo, soprattutto se mentre lo facevo la guardavo per sbaglio, cosa che la ragazza riteneva molto buffa. Ci trovavamo tutti e tre stesi su di un prato immenso a contemplare le stelle parlando del più e del meno.
    Come va la tua vita da ninja?
    Mi chiese lei.
    Beh... insomma... Sai, normale...
    Sonoko sospirò rassegnata, decisa a volermi sbloccare una volta per tutte.
    Non ci riesci proprio a parlare con le ragazze eh? Chiudi gli occhi e pensa che io sia Akiba. Certo, la voce è decisamente differente ma almeno provaci.
    Respirai a fondo e poi chiusi gli occhi con il viso sempre fisso verso l'alto. Sapevo che Akiba era steso alla mia sinistra ma lo immaginai alla mia destra al posto di Sonoko.
    La mia vita da ninja hai detto? A parte qualche intoppo va a gonfie vele.
    Così pian piano iniziai a parlare sempre di più lasciando sfogare la mia parlantina e parlando molto di me stesso e di ciò che avevo vissuto sino ad ora. Ero arrivato persino a parlarle dei miei problemi famigliari e a evitare di immaginarmi Akiba al suo posto, riuscendo finalmente a fare una chiacchierata decente con una ragazza. Non le dispiaceva stare ad ascoltarmi, anzi sembrava rapita dalle mie parole e rideva scherzosamente alle mie battute. L'unica cosa che avevo evitato di menzionarle fu tutto l'argomento riguardante la Bestia, lei non avrebbe dovuto sapere. Quando finii di raccontare tutto Sonoko volle aprire un argomento del tutto diverso.
    Lo sai che io sono un Genin?
    La sua domanda aveva spiazzato sia me che Akiba.
    Ma l'altra volta... Perchè non mi hai detto che eri un ninja?
    Perchè tu non me l'hai mai chiesto.
    Rispose lei sorridendo.
    L'altra volta quando mi hai soccorso non ero in difficoltà è solo che sono contro la violenza a meno che non sia strettamente necessaria.
    Me la risi di brutto quando sentii quelle parole e lei se la prese un po'. Notai il suo sguardo e smisi di ridere lanciandole uno sguardo di scuse. A quel punto lei mi fece mostrare la sua abilità, prese un filo d'erba e se lo mise fra le mani. In un attimo il filo venne rinchiuso in un involucro di cristallo rosa.
    Shoutonka - Cristallizzazione
    Cristallizzazione
    Mediante questa tecnica l'utilizzatore potrà cristallizzare al contatto qualunque oggetto o pianta. L'oggetto in questione rimarrà cristallizzato e quindi racchiuso da un cristallo rosa per tre turni oppure finché, ovviamente, il cristallo non viene distrutto. Per fare ciò è necessario mantenere il contatto fisico con l'oggetto per almeno cinque secondi. A livello Genin, il ninja riuscirà a cristallizare oggetti non più grandi del palmo di una mano.
    Consumo: 2

    La trovai un'abilità adatta al suo stile di vita e alla sua persona e ciò accentuò di più i sentimenti che provavo per lei.
    Domani parteciperò all'esame Chunnin e spero proprio di passare.
    Fece una pausa proprio mentre il filo d'erba tornava normale e il cristallo si rompeva in piccoli pezzi.
    Voglio aiutare i villaggi minori che sono quasi sul piede di guerra.
    Come? Cos'è questa storia?
    Lei mi guardo stupita.
    Ma vivi fuori dal mondo tu? Pronto? Non sai niente quello che succede fra Ame, Kusa e Taki?
    Alzai le spalle e le braccia e lei si prese il viso fra le mani per un attimo.
    E tu saresti uno Special Jounin? Comunque la storia è questa...
    Mi spiegò brevemente che ci sono stati dissapori fra i tre villaggi e ormai sembravano essere sul piede di guerra, soprattutto Ame con Taki.
    E tu avresti intenzione di partecipare a questa guerra?
    Disse Akiba con un tono che lasciava poca immaginazione, il fatto che la ragazza si andasse a fiondare in mezzo al campo di battaglia non gli piaceva per niente.
    Si e no. Vorrei essere più di supporto e fare quello che posso. Però se dovrà stare in prima linea, lo farò. Non voglio che degli innocenti si facciano del male.
    Entrambi si guardarono con uno sguardo teso, consci della cocciutezza dell'altro. Akiba però non voleva litigare e volendo lasciare l'affare a me ci lasciò soli andandosene via e ne approfittò per sgranchirsi un po' le zampe.
    Sei proprio sicura?
    Sì.
    Lo sai, io ci sono stato due volte in una situazione del genere e so che...
    Di cui una da neo-Chunnin se non sbaglio.
    Maledizione alla mia linguaccia.
    Non sapevo cosa dire, sapevo di non avere il diritto di dirle cosa fare e cosa non fare ma la cosa non mi piaceva e lei riusciva a ribattere qualsiasi cosa dicessi.
    Perchè ti preoccupi così?
    A quella domanda arrossii di colpo e spiccicai qualche parola.
    Beh, insomma... Ecco...
    Lei mi si avvicino e si mise su di un fianco, poggiando il suo dito indice sulla mia bocca e zittendomi. Quello che successe dopo, per quanto agli occhi di un'altra persona poteva sembrare una cosa da niente, causò dentro di me un'emozione che nemmeno la battaglia più intensa mi aveva mai provocato. Un fuoco diverso ardeva dentro di me quella sera, in quel momento. Il giorno seguente mi presentai all'ufficio del Kage caricò come sempre.
    Voglio andare a dare una mano ai villaggi che stanno scatenando un putiferio in questo momento.
    Fu una delle guardie del Kage a rispondermi.
    Sei ben consapevole che nessuno ti obbliga, questa volta accettiamo solo volontari.
    Non mi interessa, volontario o no nessuno mi può escludere dal campo di battaglia. Inseriteci fra la lista dei combattenti, io e Akiba siamo pronti ad aiutare i buoni ancora una volta.
    Dentro di me però c'era un'altra motivazione che mi aveva spinto a fare quella scelta, una motivazione nata dall'incontro con Sonoko il giorno precedente quando ci baciammo sotto il cielo stellato.

    Condizioni:
    Fisiche: Perfette
    Mentali: Deciso.
    Chakra: 160

    Akiba Stato: Perfette.
    CanedaSupportoSp
    Chakra: 60

    Doppia borsa:
    - Filo Metallico (20m)
    - Kunai (5)
    - Shuriken (7)
    - Bomba carta (1)
    - Fumogeni (2)
    - Pillole del soldato (3)
    - Gokan Sakusou (3)
    - Recipiente
    Rotolo minore:
    //
    Arma indossabile:
    - Artigli Retrattili
    Tasca Supplementare:
    - Palla di Luce (2)
    Abbigliamento:
    - Mascherina
    - Avambraccio e Guanti Rinforzati
    - Gomitiere
    - Coprifronte
    - Copricapo alternativo (non indossato)
    Fodero:
    - Settima
    Altro:
    -Anello Shu
    -Pesi
     
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    Nome Utente: Altahir
    Nome Personaggio: Kaila Bisukōsu
    Grado Ninja: Chuunin (Mukenin)
    Villaggio di Residenza: Nessuno - Ex Kirigakure No Sato
    Link alla Scheda: QUI


    Ero tornata da due settimane dalla mia ultima missione, ed ora ero in giro per il mercato nero per vedere se vi erano stati nuovi arrivi in armeria. Purtroppo non vi erano stati nuovi arrivi, che fossero degni d'interesse. Però mentre giravo per le strade del mercato nero, notai che molti erano in agitazione, o almeno così mi parve. Tentai di capire il motivo di quell'agitazione origliando i discorsi dei mukenin..
    Si è vero!! Sembra che dopo l'omicidio del capo villaggio di Amegakure, si preparino ad un conflitto aperto.
    Ma allora è anche vero che è stato ELLE il leader di Taki ad eliminarlo.
    Nessuna fazione starà con le mani in mano, i cinque grandi villaggi si stanno già muovendo arruolando vari shinobi per intervenire a sedare questa situazione prima che....
    …scoppi una guerra, lo so, ma secondo me non sarà facile per i villaggi intervenire, d'altronde vi è la possibilità che qualche mukenin si organizzi per contrastarli, d'altronde una guerra porterebbe portare vantaggi.
    Ma allo stesso tempo svantaggi, pensa, verranno tirati in mezzo tutti, chi non centra, e chi non ne vuole sapere niente, ad esempio a me non me ne frega niente di quello che combinano i grandi villaggi, e anche i piccoli, me ne sono andato perché volevo vivere secondo le mie scelte.
    Basta chiacchierare, andiamo a prendere il lavoro ormai se fatta l'ora e lui dovrebbe essere arrivato.
    Interessante!! Devo avere maggiori informazioni, devo capire se vi è il rischio di una guerra o no, devo assicurare un futuro tranquillo a Gesù. Prima però devo avvisare il dottore e sistemare il piccolo e se mi sarà possibile anche il padre.
    Mi allontanai dal mercato nero, per dirigermi verso il covo a recuperare il mio piccolo bambino. Mi ci vollero sei ore di marcia per arrivare all'ingresso del covo. Azionato la leva segreta la porta si apri e io entrai nel covo , la porta si chiuse alle mie spalle immediatamente dopo che fui entrata. Mi diressi a passo svelto verso la mia stanza dove avevo lasciato Gesù a dormire. Il bambino stava crescendo in maniera anormale infatti anche se aveva pochi mesi rassomigliava nella sua fisicità ad un bambino di quattro anni, e da poco aveva anche cominciato a parlare, anche se ancora non si capiva bene quello che diceva, le uniche cosa comprensibile che diceva era mamma. Dopo aver recuperato Gesù uscii dal covo diretta da medico con l'obbiettivo di lasciarlo ad una persona, ormai fidata, che si sarebbe occupato del mio unico erede. Il viaggio fino al covo/studio del medico che mi aveva fatto partorire, fu tranquillo e mi ci vollero poco più di ventiquattr'ore. Una volta arrivata a destinazione, affrontai un discorso abbastanza serio con il dottore.
    Ciao ti devo chiedere un grosso favore.
    Dimmi Kaila!!
    Avrei bisogno che per un po di tempo tu ti occupi di Gesù!!! Probabilmente tu saprai degli ultimi avvenimenti, tra il paese della Pioggia e quello della Cascata!!
    Si ho sentito, infatti ho intenzione di andarmene per qualche tempo lontano dal confine e dalle probabili liti, tra regolari.
    Ottimo, perché è proprio per questo che sono qui, volevo chiederti di occuparti del bambino. Ho intenzione di cercare informazioni su quello che sta succedendo, e ho come il sentore che l'organizzazione non starà con le mani in mano, e non posso andargli contro, per la sicurezza del bambino.
    Vedo che Gesù sta crescendo molto bene, e a vista d'occhio ormai sembra un bambino di quattro anni anche se in realtà ha solo tre mesi.
    Si è vero, non vorrei che questa crescita forzata gli facesse male.
    Non preoccuparti Kaila, lui starà bene, il siero l'avevo già testato, ma con lui sta dando dei frutti che non avrei sperato, stando ai miei calcoli nel giro di un anno assomiglierà fisicamente ad un ragazzo di dodici anni, e se curato correttamente anche mentalmente sarà in tutto e per tutto un dodicenne, per chi non sa niente della sua nascita.
    Quindi il suo invecchiamento sarà sempre accelerato per tutta la sua vita?, ci sarà un modo per bloccare questo effetto???
    Non preoccuparti nel giro di due anni, il suo corpo avrà smaltito il siero e la crescita smetterà, ai due anni se non erro nei calcoli, cosa difficile, sarà identico ad un ventenne.
    Fiuuu, allora puoi occupartene tu, anche per l'addestramento, come ti avevo già detto dovrà essere capace di difendersi viso che in molti potrebbero prenderlo di mira visto che è mio figlio. Fammi sapere solo dove siete una volta che sarai arrivato a destinazione, lo affido alle tue cure!!
    Dopo quelle parole poggiai al suolo il piccolo Gesù.
    Ci vediamo piccolo mio, ora andrai con lo zio, fa il bravo, la mamma verrà a trovarti ogni tanto!!!
    Mamma....mamma.
    Il piccolo Gesù sembrava aver capito quello che gli avevo detto infatti mi aveva afferrato la mano, e non la voleva mollare. Ma anche se era più forte della sua età torsi la sua mano dalla mia e uscii dal covo del medico. Mentre mi stavo allontanando potevo udire chiaramente il pianto straziante del piccolo. Una volta fuori mi misi a correre diretta al covo e cercare Asuma. Arrivai la sera successiva a quella in cui mi ero separata da Gesù. Arrivata al covo mi diressi immediatamente verso la sala comune, dove speravo di trovare Asuma, ma non lo trovai li, così mi diressi a quella che sapevo essere la sua stanza, ma non lo trovai neppure li, o meglio non verificai se fosse al sue interno, ma nessuno aveva risposto quando avevo bussato alla porta. Percorsi tutti i corridoi del covo, finché non lo trovai. Stava uscendo dalla sala degli allenamenti.
    Asuma-sama la cercavo, avrei bisogno di chiederle un favore.
    L'uomo si fermo e mi fece cenno di parlare.
    Ho saputo dei recenti avvenimenti, e vorrei intervenire in qualche maniera, sono dell'idea che in un momento del genere, ne potremmo trarre profitto sia per l'organizzazione che per in nostri scopi personali, ed è per questo che sono venuta da lei, per chiederle se ha qualche compito che mi permetta di unire le due cose!!
    Dopo aver parlato rimasi ferma immobile, davanti all'uomo in attesa di una sua risposta.

    Stato
    ChakraFisicoMentale
    125/td>OttimoDecisa
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Sebon 1/20Radiolina (indossata)
    Sebon 20/20Filo metallico 10 metri
    Kunai 4/10Campanellini 2/6
    Olio infiammabile 1/2
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    RotoloVentagliodietro la schiena
    Rotolo minoreMazza Chiodata con CatenaDietro la schiena
    Taschino SupplementareMatita e Taccuinosulla spalla
    Fascia-Dietro la schiena
    Copricapo alternativo-----Indossato

    Note
    * Sparabolle in tasca

    * Sigillo maledetto disattivato









    Stato
    ChakraFisicoMentale
    125ottimoottimo
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Sebon 1/20Radiolina (indossata)
    Sebon 20/20Filo metallico 10 metri
    Kunai 8/10Campanellini 2/6
    Kunai a Doppia Lama 10/10Olio infiammabile 1/2
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    Rotolo-dietro la schiena
    Rotolo minoreMazza Chiodata con CatenaDietro la schiena
    Taschino SupplementareMatita e Taccuinosulla spalla
    Fascia-Dietro la schiena
    Copricapo alternativo-----Indossato

    Note
    * Sparabolle in tasca

    * Sigillo maledetto disattivato



    Edited by Altahir - 6/1/2013, 16:17
     
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    Nome Utente:Eleg
    Nome Personaggio:Dom Tsukimura
    Grado Ninja:Livello B
    Villaggio di Residenza:Nessuno

    Il mondo dei ninja era stato sconvolto da eventi non di poco conto negli ultimi tempi,iniziando tutto dalla guerra per la lancia del Raikage in cui un piccolo gruppo di ninja sventa il piano di un organizzazione Mukenin. In seguito alcuni di loro proseguirono la strada verso la luce, proteggendo e guidando i loro villaggi al meglio delle loro possibilità. Altri decisero di cambiare sentiero seguendo la via dell'avidità e dell'ingordigia affondando il loro cuore nell'oscurità. Poi una nuova minaccia comparve di fronte alle superpotenze scatenando una guerra che vide questi ultimi vincitori. Ed ora ecco che una nuova guerra si appresta a scatenarsi,la vera tempesta sta finalmente per giungere e questo lui lo sa bene per questo rimane in attesa nel momento propizio. Ed ora quel momento era vicino,vicinissimo occorreva soltanto una piccola spintarella,questo pensava Dom Tsukimura mentre scrutava l'orizzonte da una collina.
    Sapevo che ti avrei trovato qui hihihihihi.
    Disse una voce immersa nelle ombre ridacchiando in modo tremendamente ambiguo e sinistro.
    "Ombra"che cosa c'è? Devi aver un buon motivo per mostrarti a me di persona.
    Dom sembrava quasi indifferente alla presenza dell'individuo continuando a osservare il panorama che aveva davanti a se.
    Certamente mio caro Dom,vedi a quanto sembra ci sono novità non indifferenti riguardo alle superpotenze.
    Come sempre lo sguardo dell'ombra emana un che di sospetto,perfino un serpente proverebbe diffidenza nei suoi confronti.
    E quindi? Che notizie mi porto sui "preservatori della pace"?
    Ancora una volta mostra la più totale indifferenza come se si sentisse superiore a tutto e tutti.
    Be corre voce che il capo del villaggi di Amegakure sia morto e per mano di un noto ninja di Takigakure. Il kazekage sembra abbia intenzione di occuparsi della faccenda insieme al Kokage e Raikage. Konoha e Kirigakure sembra che vogliano essere quanto meno coinvolti possibile in questa faccenda.
    In quel momento per la prima volta durante la conversazione,Dom rivolse lo sguardo verso il suo informatore accompagnato da un forte vento provenire da Sud.
    Ma davvero? Guarda un po e qualcosa mi dice che il mercato nero sappia già come guadagnarci da questa storia.
    Hihihihihi chissà ma per il momento dovresti chiederti a come "tu"potresti ricavarne qualcosa,hihihihihi.
    In quel momento l'individuo scomparve lentamente dietro l'ombra di una roccia lasciando solo il mukenin a riflettere su ciò che aveva appena saputo.
    Finalmente stanno per avvenire nuovi cambiamenti in queste terre.......forse sarebbe meglio vedere a cosa porteranno.
    Lo sguardo di Dom Tsukimura era colmo di determinazione e di "gloriosi"proposito,la sua mente incominciava a elaborare qualcosa di oscuro. Un'altra freccia stava per mirare all'equilibrio delle superpotenze,un fragile equilibro sottile come un filo che Dom aveva tutta l'intenzione di spezzare!

    Edited by eleg - 29/1/2013, 22:47
     
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  6. hellspawn93
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    Nome Utente: Hellspawn93
    Nome Personaggio: Takumi Ehime
    Grado Ninja: Chuunin
    Villaggio di Residenza: Kirigakure no Sato
    Link alla Scheda: https://tuttoanimemanga.forumcommunity.net/?t=50796524


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    Takumi Ehime
    Lv: Chuunin

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    Pensato
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    Parlato altrui


    Appena finita la sua attuale missione Takumi si recò con Rankastrail dal Kage e vi rimase finchè i due shinobi non furono congedati. Evidentemente il Mizukage aveva affari più importanti da sbrigare in quanto non degnò i due shinobi nemmeno di uno sguardo. Takumi non vi diede peso, essendo una grande autorità il kage aveva sempre qualcosa di più urgente da fare. Si limitò a salutare Rankastrail e facendo spallucce si girò pronto a dirigersi a casa sua. Non sapeva che dietro le sue spalle, nel palazzo del Kage, qualcosa di grosso si stava muovendo, e una sua conoscenza ne era protagonista indiretta.

    Hiota Kimiko, Anbu di Kiri e maestra momentanea di Takumi da quando Yami se ne era andato, si trovava insieme ad uno squadrone Anbu nel palazzo del Kage, pronta a ricevere nuove direttive sul caso dei paesi minori. Lei stessa era stata inviata come mandante del Kage per riferire la notizia in questione e adesso come gli altri Anbu aveva l'ordine di controllare l'evolversi della situazione e avvertire le autorità competenti che avrebbero emanato un messaggio agli Shinobi. Chi voleva poteva essere volontario nella guerra, per il resto il Mizukage se ne era lavato le mani e non voleva un pieno coinvolgimento del suo popolo.
    La giovane Anbu guardava l'esterno del palazzo con il volto coperto dalla maschera a forma di faccia di gatto, e mentre guardava vide Takumi allontanarsi.
    Ho trovato un possibile volontario per la guerra!
    Disse ai colleghi Anbu prima di scomparire con rapidità, pronta a raggiungere e intercettare Takumi a casa sua.

    Quando Takumi aprì la porta e accese la luce vide Hiota seduta sul tatami in maniera composta.
    Hiota, mi sembrava di averti detto che non era necessario che tu mi seguissi come un ombra!
    Come al solito salti a conclusioni affrettate Takumi, sono qui per informarti di una cosa ben precisa.
    Takumi guardò il volto di Hiota e capì che era qualcosa di serio, si appoggiò con le mani sul bancone dell'angolo cottura e poi spalle a Hiota prese un bicchiere d'acqua per dissetarsi.
    Stà per scoppiare una guerra!
    A quelle parole Takumi sputò tutta l'acqua dalla bocca e poi con la manica si asciugò il volto.
    Cosa? E lo dici così?
    Rilassati, non è nulla di grosso e Kiri non ne è coinvolta in prima persona. il capovillaggio di Amegakure è stato assassinato e sul cadavere è stato trovato il marchio di uno degli assassini più abili di Taki.
    Molto stupido uccidere un capovillaggio e lasciare un marchio, rischia di essere un messaggio di guerra bello e buono!
    Per l'appunto, Amegakure non ha digerito la cosa e si prepara al contrattacco. Gli equilibri fra i due popoli erano già abbastanza difficili, tutti aspettavano solo quest'occasione. Inoltre Kusa rischia di essere coinvolta.
    E cosa pensano i cinque pezzi grossi di tutto questo, non credo che gli interessi più di tanto, a meno che dietro tutto questo non ci sia uno scambio di interessi politici...Dio quanto odio la politica!
    Esordì Takumi con cinismo mentre si riempiva di nuovo il bicchiere d'acqua per bere.
    Konoha e Kiri non vogliono un coinvolgimento diretto, mentre gli altri tre si stanno muovendo per dare pieno appoggio, a muovere le operazioni sarà il kazekage.
    La menzione del kazekage fece pensare a Takumi che quindi anche Supaku potesse essere coinvolto in tutto ciò.
    Ora dopo che tu mi hai detto questo la mia domanda sorge spontanea. Perchè mi dici questo?
    Chiese Takumi prima di fare un sorso che stavolta scese giù e non risalì.
    Perchè tu parteciperai alla guerra, sarai volontario.
    Non se ne parla! Grazie ma non sono interessato!
    In un secondo Hiota raggiunse Takumi e gli apparve davanti.
    Non eri tu quello che bramava il miglioramento, che voleva fare nuove esperienze? La guerra è una grande occasione per tutte queste cose che tu brami, la guerra ti fa le ossa, è la migliore delle esperienze....se riesci a sopravvivere!
    Takumi guardò Hiota negli occhi in cenno di sfida e solo dopo un paio di secondi si girò a pensare.
    "Tu che ne pensi?"
    Si chiese Takumi nella sua mente, anche se non parlava con se stesso.
    "Andiamo!"
    Takumi si rigirò e guardò Hiota con sguardo affermativo. Alla fine si era lasciato convincere. Sarebbe andato in guerra. Si sarebbe messo a disposizione per raggiungere la pace, attraverso qualsiasi mezzo, proprio come si era ripromesso. Con il tempo stava dimenticando il suo vero obbiettivo, il suo credo. Quando Takumi si rigirò Hiota era già scomparsa, tornata al suo lavoro da Anbu. Takumi invece corse al piano di sopra per riprepararsi ad una nuova missione, stavolta assai più grande delle altre.
    "Ma sappi che se moriamo sarà tutta colpa tua!"
    Isobu sbuffò in risposta a Takumi, e per la prima volta colse Takumi di sorpresa facendo una battuta.
    "Se morirai il mondo mi dovrà un favore!"

    STATUS
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    • Chakra • Fisico • Mentale
    125OttimoTranquillo
    • Equipaggiamento
    • FoderoKatanaDietro la schiena (bassa)
    • ---
    • Borsa
    • Armi da Lancio• Accessori
    Kunai x 10Telescopio
    Shuriken x 20-
    Carte bomba x 5-
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    • Abbigliamento
    Guanti RinforzatiIntattiIndossate
    GomitiereIntatteIndossate
    BendeIntatteIndossate [Braccia & Gambe]
    • Note
    • Bonus fisico/motori ~
    • Altro
     
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  7. Han Chun-Woo
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    Nome Utente: Han Chun-Woo
    Nome Personaggio: Han Chun-Woo
    Grado Ninja:Chuunin
    Villaggio di Residenza: Konoha
    Link alla Scheda: https://tuttoanimemanga.forumcommunity.net/?t=49676288


    Qualche giorno fa

    Ero in giro per il villaggio, Konoha, a dare la spesa, dato che a casa eravamo rimasti senza cibo. Nella lista delle cose da comprare vi erano anche dei medicinali, unguenti e garze che dovevo ritirare nella farmacia dell'ospedale, cose che erano già state ordinate dalla zia qualche settimana prima e che dovevo andare a ritirare io a suo nome, visto che non era al villaggio perché in missione. Arrivato all'ospedale mi diressi alla farmacia interna che era situata vicino all'ingresso, e ben visibile. Una volta li mi misi a parlare con il medico di turno, che mi conosceva e io conoscevo lui.
    Buon pomeriggio Keitaro, come stai oggi? E la tua signora Aya?
    Ciao Han, tutto bene, anche Aya sta bene, sai ha appena scoperto di essere in attesa... non sai come sono contento.
    L'uomo quando mi diede quella notizia sembrò sprizzare contentezza da tutto il corpo.
    Sono contento, quindi tra un po sarai padre anche tu.
    Be si, spero che sia un maschietto!!!
    Vedremo, basta solo attendere. Scusa se cambio discorso, ma sono qui per ritirare le cose ordinate dalla zia.
    Certo aspettami qui, arrivo subito con il tuo pacco.
    L'uomo andò nel retro della farmacia chiudendosi la porta alle spalle. Intanto che Kaitaro era andato sul retro a recuperare le cose che gli erano state ordinate, arrivarono due medici, con i loro camici bianchi, che si misero dietro di me ad attendere il loro turno, intanto continuavano a parlare, dei fatti loro, e io senza volere ascoltai cosa si stavano dicendo.
    Allora cosa farai te?? io non ci vado, non ho intenzione di immischiarmi in una guerra, in cui Konoha non centra niente, che se la sbrighino tra di loro.
    Neanche io ci penso ad andare, anche se hanno richiesto l'intervento di qualche medico per dare supporto, e un casino tra Taki ed Ame, non capisco perche i Kage vogliano intevenire.
    Da quello che ho letto sul rapporto noi e Kiri, collaboreremo, ma in minima parte, probabilmente perche hanno paura che lo scontro si espanda nei nostri confini.
    Secondo me non ha senso, se si scontrano si affronteranno in un campo più vicino, ovvero nel paese dell'erba.
    Ma così facendo anke Kusa sarà sicuramente tirata in mezzo, tutto sto casino a causa del leader di Taki, quel maledetto Elle che ha eliminato il capo di Ame, ma che gli è passato per la testa.
    Non so dirti.
    Mentre i due stavano discutendo su un evento molto importante, ai confini con il paese del fuoco, Keitaro uscì dal retro con un pacco grande quanto un'anguria e lo poggiò sul bancone.
    Ecco qua Han, e tutto a posto!! tutto bene.
    La domanda di Keitaro fu normale, dato che sentendo che vi era la possibilità che scoppiasse una nuova guerra, ero sbiancato.
    No Keitaro, non va bene.... sevi pure i signori.. intanto provo a riprendermi.
    Keitaro, sapeva come ero fatto, per cui non mi fece altre domande, e si mise a servire i due, che erano andati li solo per ritirare delle fiale di antidoto e degli unguenti. Dopo che se ne andarono Keitaro, mi fisso e prese anche parola.
    Han forse ho capito, cosa è successo, è la stessa faccia che ho fatto anche io ieri.....hai saputo del capo di Ame e di quello che sta per succedere.
    Si, ma cos'è sta storia che Konoha interviene???
    Si i Kage hanno organizzato un intervento di shinobi volontari che intervenga e che raccolga informazioni sulla situazione in quelle zone in maniera da essere pronti in caso che il problema si espanda a macchia d'olio, tutti coloro che sono interessati, da chuunin in su possono intervenire, la scelta sta a noi, io sinceramente ero tentato di andare, ma con le ultime novità, ovvero che Aya è in attesa, non vi parteciperò più... sai non voglio che mio figlio o figlia nasca già orfano.
    Comprendo bene quello ceh vuoi dire, parli con uno che è orfano di entrambi i genitori come ben sai, e questo non lo auguro a nessuno neanche al mio peggior nemico, che ancora non ho....fortunatamente.
    Tu parteciperai??? i medici potranno essere utili, nelle ultime guerre ci siamo fatti valere, non solo per gli shinobi che si scortavano, ma anche per i medici in seconda linea che curavano ogni singola persona, qui a Konoha siamo famosi per i Doujutsu , Sharingan e Byakugan, ma anche perché con la quinta Hokage i nostri medici sono diventati i migliori.
    Non so!!! Devo pensarci, ovvio che l'idea di buttarmi in una guerra non mi attrae molto, ma sicuramente e meglio infilarsi in qualcosa, che trovarcisi coperti senza reagire. Ti terrò aggiornato.
    Dopo quelle parole presi il pacco, lo caricai in spalla e mi diressi verso casa, mentre pensavo se intervenire o no in quel particolare momento del modo shinobi.


    Oggi.

    Avevo preso la decisione, durante le due notti successive, a quando ero venuto a conoscenza della probabile guerra tra Taki e Ame. Avevo deciso d'intervenire, per cui mi diressi al palazzo del Kage e li mi informai su come indicare la mia presenza, l'uomo mi diede un foglio da compilare in cui andavano indicati , nome, cognome, età, grado e tipologia di specializzazione, compilai ogni campo, anche se non disponevo ancora di nessuna specializzazione, dato che non ero uno special jounin, ma li scissi che ero un medico, infine consegnai il foglio. L'uomo prese il foglio e mi rivolse poche parole.
    Bene ora fai quello che ti va e attendi comunicazioni. Auguri!!!



    Status mentale: Ottimo

    Stato fisico: perfetto

    Chakra: 115



    Indossato:



    Lame retrattili coperte dalle bende.

    Gomitiere



    Borsa:



    - Armi:

    - Kunai: tot. 9 (tutti in borsa)

    - Shuriken: tot. 13 (tutti in borsa)

    - Bisturi: tot. 5 (tutti in borsa)



    - Accessori:



    - Radiolina: (in borsa)

    - Occhio cibernetico: (in borsa)

    - Bende: 2 (in borsa)

    - Antidoto 5 Dosi (in borsa)
     
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    JOUNIN

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    Nome Utente: john900
    Nome Personaggio: Kyoshiro Tsuuya
    Grado Ninja: Sp. Jounin
    Villaggio di Residenza: Kirigakure no sato
    Link alla Scheda: Scheda


    Nei vari mesi che seguirono la promozione a Special jounin le faccende tra i villaggi si attenuarono ma la strana atmosfera dovuta all'attacco della Tela ai danni dei cinque villaggi era ancora palpabile. Molti erano stati i morti, la maggior parte tra le file nemiche ma l'attaco di quell'organizzazione aveva mostrato al mondo la vulnerabilità dei cinque villaggi. Il punto di forza dell'alleanza dei villaggi era stata proprio la loro compattezza nell'affrontare un nemico potente. Lo shodaime dell'organizzazione, ne era la prova vivente e io, come Travis, ma soprattutto io, ne portavo i segni inequivocabili sul corpo. Un'enorme cicatrice sul petto, causata dal fendente della primera, si stendeva da parte a parte. Un segno così vistoso a causa di una cauterizzazione della ferita fatta dallo stesso nemico grazie ad una tecnica Katon di un livello quasi divino. Per molte notti, dopo la battaglia, avevo avuto diversi incubi nei quali rivivevo in maniera sintomatica tutto il combattimento volta per volta, immagine per immagine e ogni volta il dolore si ripresentava come se fosse reale, come se facesse ormai parte delle mie cellule che ne avevano memorizzato il dolore. Per assurdo quando sentivo il suo nome, Samaruki, sentivo un leggero fastidio di bruciore sul petto. Una cosa strana e preoccupate che col passare del tempo e degli allenamenti, parve sfumarsi fino a diventare solo un ricordo. Un pò per la consapevolezza che Samaruki fosse morto, un pò per la convinzione graduale di aver se non direttamente sconfitto un nemico del suo calibro, un pò anche per la promozione a specia jounin.
    Ora le cose sembravano sul punto di crollare, si era create una situazione davvero delicata. Il problema questa volta non era direttamente collegata con le faccende dei cinque villaggi ma a quelle dei villaggi minori. Da quando ero un piccolo Genin le scaramucce tra Taki, Ame e Kusa erano fonte di missioni tra le più disparate anche se sempre riguardanti fatti interni ai propri confini. Omicidi, rapimenti, raggiri, furti erano tutti collegati con il governo degli stessi villaggi. Inoltre erano frequenti e anche troppo, i casi in cui gruppi di manifestanti si tramutavano in rivoltosi che minacciavano il governo. Questo soprattutto perchè suddetti villi non avvano un corpo militare adeguato. Infatti giravano voci che parlavano di varie concessioni e di esperti jounin inviati negli ultimi tempi, nei tre villaggi per istruire un corpo militare adeguato. Ora però le cose non erano più 'Tranquille' come un tempo. I fatti si erano aggravati portando i malumori e i problemi di ogni villaggio al di fuori a causa di un omicidio. Vittima non un semplice shinobi e neppure uno di alto rango, non un mercante rispettabile e neppure un nobile. Ad essere assassinato era stato il capovillaggio di Ame e il sospettato sembrava essere uno dei migliori shinobi di Taki che amava firmare le sue gesta con una 'L'. Questo, seguito da una sfrontata non curanza e presa di posizione di Taki nei confronti del proprio shinobi, non potè che portare ad un inasprimento dei rapporti diplomatici e un imminente guerra sarebbe stata a dir poco scontata. Inoltre, la posizione dei due villaggi, divisi dal suolo di Kusa rendeva necessario uno scontro a metà strada e quindi in territori del paese dell'erba. Di sicuro nè Ame e nè Tantomento Taki avrebbero atteso le truppe nemiche fino ai propri confini cercando di racimolare ogni kilometro o addirittura metro. Kusa inoltre non sarebbe stata a guardare e inevitabilmente avrebbe dovuto scegliere tra due alternative. O affrontare e respingere le invasioni dei due paesi su fronti opposti oppure scegliere di unirsi con uno dei due per affrontare la cosa con meno perdite in termini di vite che di risorse.
    A questo punto anche i cinque villaggi maggiori dovevano decidere se entrare in azione o restare a guardare. Alcuni dissero che la faccenda non li riguardava, altri che per preservare la loro posizione militare sarebbero dovuti intervenire, altri ancora avevano il timore, probabilmente, della nascita di un unico stato dall'unione dei tre paesi. Quest'ultima possiiltà era davvero improbabile data la forte diversità culturale di quei paesi ma sicuramente, una nuova potenza, avrebbe reclamato i diritti dovuti altrimenti una nuova guerra, questa volta tra i grandi paesi sarebbe scoppiata Il supporto dei grandi villaggi non era del tutto ufficiale. Le cinque menti decisero un'interessante stratagemma per ovviare alla scomda questione. Lasciarono la decisione agli stessi shinobi, chiunque volesse entrare in azione in nome del proprio paese poteva per così dire arruolarsi alla guerra.
    Che ci fosse una guerraTra Ame e Taki poco mi importava, ma una guerra valeva a dire che dei guerrieri forti e di alto livello si sarebbero scontrati, guerrieri conosciuti e rinomati in quelle piccole terre. Se volevo accrescere la mia fama dovevo mettermi in mostra e per quanto fosse pericolosa e cruenta una guerra vera e propria, calcolando che non ne avevo mai preso parte a nessuna fino ad allora, dovevo dare il mio contribbuto. Togawa fu lieto e preoccupato allo stesso tempo quando gli confessai la mia decisione. Mascherai le mie reali intenzioni con la scusa di voler garantire una protezione per le persone più deboli capitate accidentalmente in quel conflitto ed ebbi la sua benedizione anche se in realtà non avevo la minima intenzione di rimanere nelle retrovie. Non mi importava di morire, ciò che i miei occhi vedevano erano solo le millantamila possibilità di affrontare avversari degni di tale titolo. Dunque in una mattina piovosa mi recai al palazzo del Kage. Lì c'era un grosso manifesto che riportava a grandi linee ciò che era avvenuto nei giorni passati e chiedeva la collaborazione di coloro che volevano partecipare a quella missione di supporto. Saltai tutta la parte che parlava della necessità di un contribbuto delle grandi nazioni e del senso di dovere di ognuno degli shinobi a sentirsi tirato in causa per leggere direttamente l'ultimo paragrafo che diceva: "Per arruolarsi è necessario iscriversi allo sportello c dell'ufficio assegnazione missioni. Non saranno ammessi shinobi di rango genin.".
    Bene, hanno addirittura riservato uno sportello per questa, diciamo missione.. Il Mizukage si aspetta che una grossa parte degli shinobi partecipino all'azione.. è ottimista..
    Entrai nel palazzo e seguii il corrdoio fino alla terza porta a sinistra. Quell'ufficio era stato istituito da poco e ci lavorava un sacco di gente così triste e seria che sebravano ad un funerale.
    Non so come facciano.. il lavoro d'ufficio è una tale noia..
    La porta era aperta, era sempre così negli orari d'apertura al pubblico. Entrai senza tanti complimenti, c'erano tre sportelli, i primi due erano occupati da una serie di shinobi di vario livello in coda, la terza non aveva affatto una fila. Proprio come pensavo. Mi presentai dal dipendente e attirai la sua attenzione con un colpo di tosse. Era intento a leggere il giornale.
    Salve, sono qui per arruolarmi da volontario nella missione di guerra!


    Kyoshiro Tsuuya
    Grado: Sp. jounin

    Status:
    Mentale:- Perfetto
    Fisico:- Perfetto
    Chakra:- 150 Pt.Pesi:Legati
    Note:


    Equipaggiamento
    Borsa:Status:fodero Max 1/2:Status:fodero min 1/2:Status:
    ArmiKunai9 pzPrimeraNel foderoWakizashiNel fodero
    ArmiShuriken20 pz---//---//
    ArmiCartebomba4 pzRotolo Maggiore 1/2Status:Gilet KiriStatus:
    Armisenbon20 pzKusarigama MSigillatoAccessPill soldato1 pz
    AccessMaschera respiratoria//---//AcessRecipiente//
    AccessRadiolina//Rotolo minore 1/2Status:Armi---//
    AccessFilo metallico 10 mt//TirapugniSigillatoFascia da cosciaStatus:
    AccessMatita e Taccuino//---//Veleno debole1 su 4


    Vestiario
    IndumentoStatus:
    Testa:Bende faccialiIndossate
    Busto:Gilet KiriIndossato
    Cinta:Coprifronteindossato
    Braccia:Lame retrattili/
    Parabraccia/
    Gomitiere
    Indossate
    Mani:Guanti Rinforzatiindossati
    Gambe:ParastinchiIndossati
    Piedi:////
    Altro:////


     
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    Nome Utente: [@Admiral Aokiji@]
    Nome Personaggio: Murasame Uchiha
    Grado Ninja: Special Jounin
    Villaggio di Residenza: Konohagakure no Sato
    Link alla Scheda: Scheda


    Murasame aveva appena varcato la soglia della porta nord di Konoha, appena tornato da una missione con tre genin di Konoha, prossimi all'esame di selezione dei chuunin, tutti e tre valutati degli ottimi shinobi da Murasame nel suo rapporto a Konoha. A proposito del rapporto, mi converrà passare nell'ufficio apposito per avere conferma della sua ricezione. Pensò il giovane Uchiha mentre percorreva tranquillamente le strade del villaggio della Foglia, animate dalla folla del solito mercato cittadino, uno dei più invidiabili all'interno dell'intero Paese del Fuoco. Lungo il tragitto incontrò pochi ninja, le solite due guardie alle porte del villaggio, qualche genin che partiva per qualche missione ed un paio di Anbu passati silenziosamente tra i tetti delle case, molto probabilmente per sorvegliare le strade del villaggio come erano soliti fare sin da quando il villaggio di Kiri era stato attaccato da Dreek, uno dei mukenin più odiati dall'Uchiha, ucciso da uno special jounin di Suna che aveva conosciuto qualche mese addietro grazie ad un suo amico, Yukio Tanaka. Peccato, avrei preferito ucciderlo con le mie mani ma credo che vada bene così. Meglio che sia stato ucciso prima che la sua pazzia l'avesse spinto a fare altre vittime. Il konohaniano raggiunse con calma l'edificio al centro di Konoha, godendosi quella tranquillità che regnava nel villaggio e che, per esperienza, sapeva sarebbe potuta non durare per sempre, basti pensare al villaggio della Nebbia che risentiva tutt'ora dell'attacco. Una volta dentro, Murasame notò un certo fermento con ninja che salivano e scendevano le scale dell'edificio, persino i crittografi erano in fermento e uno andò persino a sbattere contro il ragazzo, gettandolo a terra mentre dei fogli scivolavano dalle mani della donna. Mi scusi, sono proprio sbadata. Le chiedo scusa. Disse frettolosamente senza nemmeno guardare Murasame negli occhi e ripartendo subito per la propria strada con lui che, una volta in piedi, si diresse all'ufficio missioni che si trovava al primo piano, attento a spostarsi all'arrivo di qualche nuovo personaggio. Dopo un piccolo scatto verso una porta di color verde, Murasame la aprì ed entrò al sicuro nella stanza che dava l'aspetto di essere stranamente deserta con un solo impiegato che sbrigava alcune pratiche prima di alzare la testa, curioso di vedere chi era entrato nel suo ufficio. Cosa ci fai qui? Chiese di botto, aggrottando leggermente la fronte. Sono Murasame Uchiha, sono venuto a chiedere se avete ricevuto il mio rapporto sull'ultima mia missione di livello B svolta e se vi era necessità di un'integrazione. Disse lo special jounin avvicinandosi al bancone e attendendo una risposta dall'impiegato che si mise subito a rovistare tra alcuni fogli di una specie di libreria a blocchi, nell'area denominata "Rapporto missioni - Missioni livello B", trovando fuori quello richiesto e leggendo i vari appunti nel foglio allegato dagli altri funzionari. La tua pergamena ci è giunta tre giorni fa e il rapporto è stato considerato soddisfacente, archiviandolo come completo e senza bisogno di alcuna implementazione. Si rivolse allo shinobi mentre rimetteva al suo posto il foglio. Molto bene, allora andrò a casa a farmi una doccia. Rispose l'altro sollevato che non vedeva l'ora di farsi una bella dormita e un bel bagno caldo. Comunque io intendevo perché non sei alla riunione convocata dalle forze speciali. Murasame, che si stava girando, rimase sorpreso a tali parole. Riunione? Di cosa stai parlando? Il tono era, ovviamente, esterrefatto ed era assolutamente curioso di sapere cosa stava succedendo. Magari è per questo che c'è tutto questo fermento. Si disse mentre quella vocina nella sua testa si ammutolì appena l'impiegato aprì bocca. A quanto pare sta succedendo qualche casino nei paesi minori e in questa riunione le squadre speciali riferiranno quanto sanno e la linea di Konoha. Fu molto chiaro l'altro, mentre Murasame lo incalzò con un'altra domanda. Dove? Colto un po' alla sprovvista dalla domanda, l'uomo esitò un attimo. Terzo piano, seconda stanza a destra. Inizierà tra pochi minuti. Le ultime parole furono appena udite dall'Uchiha che si era già precipitato fuori dalla porta, aggregandosi a quella confusione, correndo anche lui affianco alle altre persone, preso dalla frenesia del momento. Pure i villaggi minori si mettono. Con tutte le missioni che i ninja hanno fatto lì nessuno è voluto intervenire prima di una catastrofe? Pure nei miei rapporti avevo evidenziato alcune tensioni. Pensava Murasame mentre saliva in fretta le rampe di scale. Arrivato al terzo piano, spalancò la porta ed entrò nella capiente stanza. Rispetto alla confusione fatta aprendo la porta per entrare, si girarono poche persone e quelle poche persone ritornarono subito a discutere in un gran chiacchierio generale, un brusio continuo che fu interrotto un paio di minuti dopo l'arrivo del giovane con la comparsa di quattro Anbu, tra cui anche un caposquadra. Il silenzio calò tra la platea. Credo sappiate perché siete stati convocati, era scritto sui biglietti recapitati al vostro domicilio. Qui, tuttavia, vi saranno forniti maggiori dettagli. Il Kage di Ame è stato ucciso per mano di un ninja di Taki, un certo Elle che ha preso il comando del suo villaggio d'origine. Seppure dovrebbero rimanere neutrali, i grandi villaggi hanno preso alcune posizioni. In particolare, Konoha ha deciso di rimanere prevalentemente neutrale, controllando semplicemente i propri confini data la sua vicinanza con i Paesi coinvolti in questa imminente guerra. Oto e Kumo hanno deciso una linea più aggressiva, portando Konoha a concedere comunque dei volontari come sostegno a queste forze alleate. Per questo siete stati convocati qui, sarete chiamati a dare una risposta entro domani mattina. Tra i vari presenti qualcuno alzò la mano e, come ad una conferenza, il caposcquadra indicò uno tra questi. Quanto è grave la situazione? Disse un primo. Al momento non abbiamo nulla di specifico, stiamo aspettando qualche rapporto da una nostra squadra in perlustrazione o una di quelle degli altri villaggi. Poi toccò ad un altro porre la sua domanda. Le squadre inviate partecipare prenderanno parte attivamente allo scontro? Fu la domanda posta da un giovane chuunin, chiaramente a disagio in quel luogo. Non lo sappiamo. Ci sono alcune probabilità ma nulla di certo. E si? Disse indicando un terzo, venendo però interrotto da un frastuono proveniente alle spalle dei presenti, facendo girare tutti mentre la donna che aveva incontrato prima Murasame entrava molto rapidamente, correndo incontro al caposquadra Anbu, sussurrandogli qualcosa nell'orecchio. Davvero?! Fece questo, per poi ricevere in mano un foglio che lesse velocemente. La riunione è conclusa, ricordatevi, il termine ultimo è entro domani a mezzogiorno. E come erano apparsi dal nulla così scomparvero, lasciandosi dietro il chiacchierio che riprese a diffondersi per tutta la stanza. Il konohaniano non aveva nient'altro da sentire e così si avviò subito verso casa, non prima aver ritirato da un banco il modulo di adesione che veniva distribuito dagli impiegati che solitamente si occupavano dell'assegnazione delle missioni. Una volta a casa e aperta la porta, Murasame si ritrovò davanti un biglietto che lo invitava alla riunione a cui aveva appena preso parte. Un'altra missione, un altro problema così grande. Murasame rifletté a lungo su quanto detto in quei pochi minuti dall'Anbu, arrivando ad una conclusione soltanto. Se i villaggi di Ame e Taki si danno battaglia rischiano di rimanere scoperti da invasioni dalle terre di nessuno, dando ai Mukenin un punto di appoggio per poter poi sfondare nei paesi maggiori tra cui il primo sarebbe proprio quello del Fuoco oltre a quello del Suono. Ho già partecipato ad altre missioni del genere e sono sempre sopravvissuto, perché non dovrei partecipare anche questa volta? Si domandò a sé stesso. C'è il rischio di morire si, ma di certo altri come Yukio o Ryoichi non si tireranno indietro, non voglio essere il codardo di turno.

    La mattina dopo..

    Nome prego? Fece l'impiegato quando toccò all'Uchiha terminata la coda dinanzi a lui. Murasame Uchiha, special jounin di Konoha. L'uomo consultò una specie di libro dove faceva scorrere velocemente il dito tra i vari Uchiha della lettera U dei vari ninja di Konoha, trovandolo poi e confermando la sua presentazione. L'iscrizione prego. Lo shinobi porse il foglio che aveva compilato la notte precedente, dando un'ultima occhiata se aveva compilato tutti i campi e passandolo poi all'uomo che lo controllò a sua volta per poi convalidarlo con un timbro. Perfetto, benvenuto nella squadra di volontari, il prossimo. Mi scusi, del caso sa se si è iscritto un certo Ryoichi Inuzuka? Chiese curioso l'Uchiha che avrebbe voluto pure sapere di Yukio, cosa impossibile data la differenza di villaggio. Mi spiace giovane, non riesco a dirti chi ha aderito e chi no. In ogni caso prima che me ne scordi ti sarà comunicato luogo d'incontro, data e ora a casa tua. Il prossimo. Fu liquidato così Murasame mentre il dubbio e la curiosità se Ryoichi avrebbe partecipato o meno cresceva in lui, al pari di quella di ciò che avrebbe fatto Yukio, un altro suo amico che si erano incontrati in occasione della loro prima missione di livello A. E' da quando sono andato con lui da Hayato che non lo incontro e Ryoichi ancora da più tempo. Rimedieremo questa volta allora.

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    Armi da LancioAccessori
    Kunai x6Filo Metallico 30m (vedi note)
    Palla gelo x4 (vedi note)Radiolina
    Fumogeni x5Pillole del soldato x3
    Shuriken x20 (vedi note)Filo metallico 30m
    Indossato
    SlotOggettoDescrizione
    Arma Pesante--
    Arma Leggera--
    FoderoKatana Infilato nella cintura - Fianco sx
    Tasca SupplementareCartabomba x3 (vedi note)gamba dx
    Rotolo minoreKunai ricurvoTasca della giacca
    RotoloKusarigamaLegato alla parte bassa della schiena
    Rotolo-(lasciato a casa)
    AltroAnello KaiMignolo Destro
    Sigilli d'evocazione
    Armi da LancioShuriken pesanti
    Shuriken x20Uchiha shuriken
    Shuriken x20Fuuma shuriken
    NoteSharingan DisAttivo;
    Due palle gelo attaccate ad altrettanti kunai;
    Una cartebomba attaccata ad un kunai;
    Tre shuriken a cui sono legati 10 metri di filo metallico ciascuno;
     
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    Nome Utente: Masterzaga
    Nome Personaggio: Hayato Kusanagi
    Rango Mukenin: Livello B
    Villaggio di Residenza: Nessuno
    Link alla Scheda: Titolo o Firma

    La pioggia cadeva leggera ad Amegakure, riempiendo gli edifici di quel lieve ticchettio metallico che ricopriva l’intero villaggio quasi in ogni momento della giornata. Il cielo era grigio e fumoso, spento, mentre il sole era quasi tramontato del tutto al di là di una spessa coltre di nubi. Per le strade, tra la gente comune, molte persone stavano facendo ritorno a casa per ricongiungersi alle proprie famiglie. Molti, ma non tutti. Lassù, nella torre più alta di tutte, un uomo varcava la soglia del suo ufficio. Era un uomo forte, ma curvo per il peso del fardello che doveva portare. Il suo nome era Tezou, leader della Pioggia.
    Era stata un’altra estenuante giornata di riunioni e trattative, volte e consolidare la sua potenza come guida e a scongiurare in ogni modo possibile il prospetto di una guerra con il Villaggio della Cascata. Non si sentiva pronto per il ruolo che era stato chiamato a ricoprire, non in quel momento, ma un suo fallimento avrebbe portato quasi certamente alla nascita di un nuovo conflitto ed era per questo che non poteva riposare. Non ancora. I membri del consiglio che lo appoggiavano apertamente si contavano sulle dita di una mano, mentre chi premeva per vendicare il sangue con altro sangue si faceva ogni giorno più forte. Molti di loro erano figli dell’antico regime, questo Tezou lo sapeva, e in cuor suo non poteva biasimarli per l’odio che li corrodeva chiamandoli alla battaglia. Anche lui aveva perduto qualcuno, molto tempo prima, ma aveva scelto un’altra via: la via del perdono e della memoria, perché i figli non commettessero gli stessi errori dei loro sciocchi genitori.
    Si chiuse la porta alle spalle senza neanche voltarsi, il capo chino su una serie di documenti che avrebbe dovuto esaminare entro la mattina seguente. Si lasciò cadere sulla sua sedia e mollò i fogli sulla pesante scrivania di legno, già piena zeppa di scartoffie malamente organizzate. Si fregò gli occhi con una mano, abbandonandosi lungo lo schienale. Era così stanco.
    «Dovresti fare più attenzione quando entri in una stanza».
    Tezou trasalì, irrigendosi all’istante e setacciando nel buio della stanza, illuminata soltanto da una lampada ad olio poggiata sulla scrivania. Scorse la figura di un uomo, appoggiata alla parete subito accanto alla porta, dove doveva essere rimasto fin da quando era entrato, protetto dal portone stesso una volta aperto.
    «Chi sei!?» gli chiese, teso «E come hai fatto ad entrare? Questo posto è pieno zeppo di guardie in ogni piano!»
    «Ho volato. E le tue guardie non sono così brave come sembri credere.»
    Tezou deglutì a fatica, preparandosi ad una possibile zuffa. «Sei qui per uccidermi?» La Cascata era già arrivata a lui, così presto?
    «No.» L’ombra si fece Avanti, mostrandosi alla luce della lampada. Tezou scoprì che era più giovane di quello che pensava. Un ragazzo. «Mi chiamo Hayato Kusanagi.»
    «Hayato Kusanagi? Io ti conosco! Tu sei quello che ha assaltato da solo il Villaggio della Nebbia! Per chi lavori? Per Taki!?»
    Tezou vide un lampo d’odio passare attraverso gli occhi di Hayato, ma fu solo per un istante, perché venne immediatamente sostituito da un sorriso appena accennato, che il ragazzo accompagnò ad un’alzata di braccia in segno di resa. «No, no. Veramente, io speravo di poter lavorare per te
    «E perché mai vorresti lavorare per me? Sei un pazzo omicida.» Tezou aggrottò le sopracciglia, confuso.
    «Io non sono come vengo descritto di recente. Mi hanno incastrato: mi sono trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato» rispose Hayato, serio. « Sono qui perché voglio aiutarti ad impedire che scoppi una guerra.»
    «E che prove hai di quello che mi stai dicendo?»
    «Ovviamente nessuna. Se potessi provare la mia innocenza in questo momento sarei a casa mia, nel deserto.»
    Tezou cominciò a massaggiarsi lentamente una tempia, irritato per il mal di testa crescente. «Quindi, fammi capire bene: tu mi stai dicendo che sei innocente ma che non puoi dimostrarlo, e che per questo io dovrei prenderti tra le mie fila?»
    «Sì. Sarei un tuo uomo, non della Pioggia.»
    «E questo che differenza fa?» disse Tezou, esasperato. «Anche ammesso che io ti credessi, è troppo pericoloso. Hai fatto un bel casino nel Paese dell’Acqua, lasciatelo dire: sei classificato come un criminale ad alta pericolosità non solo per il tuo rango ninja, ma per l’estrema violenza degli atti di cui sei accusato. Credimi, non sono in pochi che ti stanno cercando. Se ti scoprono con me, qui, sono finito.»
    «E allora facciamo in modo che non ci scoprano. Posso esserti molto utile, e lo sai.»
    «Stronzate.»
    Hayato fece qualche passo in avanti, appoggiandosi al bordo della scrivania. «Ho fatto qualche ricerca, prima di venire qui. Perché credi che abbia scelto proprio te, tra tutte le persone a cui potevo rivolgermi? So che sei un brav’uomo, catapultato in una situazione più grande di lui. Proprio come lo sono io. So che vuoi impedire questa guerra più di ogni altra cosa, ma che la tua posizione all’interno del consiglio non è così forte come potrebbe sembrare dopo la tua recente nomina a capo del villaggio. Io posso aiutarti, se me lo permetterai. Insieme, faremo in modo che la Pioggia non debba mai più scendere in guerra. Io te lo prometto, se sceglierai di fidarti di me.»
    Tezou cominciò a camminare avanti e indietro per la stanza con fare febbrile. Avrebbe dovuto farlo catturare e riconsegnarlo alla Sabbia, per assicurarsi i favori di Suna e Kiri in caso la guerra sarebbe effettivamente scoppiata? Ma se il ragazzo stava dicendo il vero, non avrebbe finito forse con il consegnare al boia un innocente? Perché era questo che gli sarebbe successo se fosse stato catturato, Tezou lo sapeva. Così come molti nutrivano ancora dell’astio per il suo popolo, anche la gente della Nebbia non avrebbe desiderato altro che vedere Hayato Kusanagi pendere dalla forca. D’altra parte però lui era l’uomo che aveva ucciso Dreek Jima e solo gli dèi sapevano quanto fosse pericoloso quell’uomo, era sopravvissuto al Villaggio della Nebbia e nessuno era ancora riuscito a catturarlo. Questo stava a significare una cosa: che il ragazzo, quantomeno, aveva del potenziale. Un potenziale che poteva essere sfruttato per suo stesso desiderio per il bene superiore della Pioggia e forse poteva essere l’unica spada sulla quale poteva fare davvero affidamento, finché i suoi oppositori politici non fossero stati pacificati sotto la sua leadership indiscussa. In un futuro senza guerra per Amegakure.
    «Va bene» disse infine. «D’accordo. Ci sto, ma ad una condizione: nessuno dovrà mai venire a sapere che tu lavori per me. In quel caso non solo la mia carriera politica andrebbe a rotoli ma tu saresti probabilmente catturato, e non serve che ti ricordi ciò che a Kirigakure abbiano in serbo per te. Lavorerai come un ANBU, agendo nell’ombra. Risponderai a me e a me soltanto. Ti fornirò il prima possibile degli abiti nuovi e un alloggio che non dia nell’occhio in cui potrai riposare. Se hai bisogno di nuovo equipaggiamento, non hai che da chiedere. Abbiamo un accordo?»
    Hayato si esibì in un piccolo inchino, sorridendo sommessamente. Tutto procedeva come previsto. «Sì, abbiamo un accordo.»
     
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    Sp.Jounin nelle Terre di Nessuno

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    Nome Utente: Lord Davos
    Nome Personaggio: Takezo Kaguya
    Rango: Chuunin
    Villaggio di Residenza: Villaggio del Suono
    Link alla Scheda: scheda


    Narrato / Parlato / Pensato / Parlato Altri


    Ero appena tornato al villaggio da una missione nella lontana Kagero. Nel viaggio avevo attraversato paesi minori e non mi era sembrava una buona situazione, la tensione era palpabile nell'aria e questa sensazione aveva inconsciamente influenzato il percorso che avevo adottato anche al ritorno durante la stessa. Così una volta consegnata la ragazza recuperata e svolta la noiosissima procedura di stesura del rapporto, cerco informazioni in merito. Dalle notizie a disposizione dell'ambiente shinobi è stata rilasciata una dichiarazione in cui si afferma che i paesi minori sono entrati effettivamente in guerra e che i cinque grandi paesi interverranno in modo più o meno diretto nella guerra. Dagli esposti nella magione del Kokage vengo a scoprire che il paese del suono è uno dei pochi paesi che hanno intenzione di dare pieno supporto alla vicenda.
    ciò potrebbe essere molto interessante e molto rischioso... bisognerebbe valutare attentamente pro e contro penso incamminandomi nella direzione dell'ufficio che hanno dedicato alla gestione del reclutamento per l'azione di guerra. Però! un ufficio addetto, vuol dire che sperano in una grande affluenza che necessiterà di una grossa gestione... mah chi sa quanti aderiranno
    Nel tragitto percorso fino all'ufficio avevo blandamente pensato alla valutazione della scelta di partecipare o meno all'azione del mio paese ma una volta arrivato decido di infischiarmene e di seguire il mio istinto di avventura
    Buongiorno, sono qui per dare la mia disponibilità per l'azione di guerra del paese del suono, sono Takezo Kaguya, chuunin.
    Aspetto con pazienza l'ultimazione delle scartoffie e il permesso di congedarmi dall'ufficio e di ritornare a casa.



    Stato
    ChakraFisicoMentale
    115OttimaleOttimale
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai {10}Occhio Cibernetico
    Carta Bomba {5}Torcia Luminosa
    Shuriken {20}Radiolina
    Fumogeno {5}-
    Abbigliamento
    SlotOggettoDescrizione
    Arma Indossata--
    FoderoSpada Omoikarui-
    Fascia--
    RotoloZanbatou-
    AltroCoprinaso in Bende-

    Note
    Illeso
     
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    Nome Utente: Supaku
    Nome Personaggio: Supaku Handoru
    Rango: Chuunin
    Villaggio di Residenza: Sunagakure no Sato
    Link alla Scheda: Scheda

    narrato, pensato, parlato Supaku, parlato Altri, telepatia volatili, Parlato Reiko


    La porta del suo piccolo appartamento umido sbatté rumorosamente. Supaku era immerso tra coperte e cuscini, cercando di mantenere quello stato di quiete e pace mentale, che solo il sonno poteva dare. Dentro di lui quel rumore era soltanto un incidente fastidioso, un qualcosa che non si sarebbe ripetuto e che gli avrebbe permesso di continuare in tranquillità il suo sonno.
    Un rumore di passi sul pavimento piastrellato gli disse che presto altre cose sarebbero giunte a lui, cose sgradite. Alzati! disse una voce femminile piena di autorità e decisione. Supaku conosceva troppo bene quella voce, era una delle poche che occupavano la sua vita, era l'unica che possedesse le chiavi di casa sua, mossa che in quel momento si stava amaramente pentendo di aver fatto. Si girò dell'altra parte, ancora convinto che tutto ciò potesse scomparire in una nuvoletta di fumo, e che i suoi sogni potessero essere più potenti della voce fastidiosa.
    Allora? Che stiamo aspettando?? Ho detto alzati! Supaku sentì la coperta venirgli tirata via dalle mani e il suo corpo venire scoperto, ora tra lui e la fredda aria della stanza c'era solo la susa biancheria intima. Il chuunn cercò di girarsi e di stringere ancora gli occhi, sfregando gli arti tra di loro per emanare il calore necessario per non rabbrividire. Oh, questo è troppo! Da quando sei diventato così pigro?? la voce di donna adesso era irritata. Male. Malissimo. Supaku non voleva vedere la sua sensei irritata. Brutte cose potevano accadere.
    Un poderoso calcio lo colpì nel fondoschiena, facendolo rotolare in avanti. Supaku gemette, strizzò gli occhi, ma la sua mano non poté fare a meno di
    alzarsi per andare a sfregare la parte ferita. Allora sei sveglio!!! Alzati! Subito! Supaku si costrinse ad aprire gli occhi.
    Quella donna era davvero insopportabile. Il ninja si alzò a sedere e si stiracchio, sbadigliando. Uno sguardo gelido cercò di folgorare Reiko per averlo svegliato, ma questa non sembrava averlo notato minimamente e ricambiò lo sguardo con altrettanta freddezza. Forse è meglio non tirare troppo la corda.. pensò il ragazzo mentre si alzava con uno scatto, raccattava i propri vestiti sparsi per terra e si infilava in bagno per una lavata rapida e un cambio di vesti quasi istantaneo.
    Un secondo dopo usciva dal bagno con i suoi soliti pantaloni marrone scuro, il suo kimono bianco dalle ampie maniche e la cintura sempre marrone a fasciargli la vita. Ce ne hai messo di tempo! Neanche le Geishe di Oto sono così lente...muoviamoci, o il nostro tavolo alla Colonna Rossa potrebbe essere dato via... Supaku rimase impassibile nonostante il velato insulto della sua sensei. La Colonna...? Ma che ore sono sensei? La Colonna Rossa era un ristorante molto rinomato, ma non era un posto dove fare certamente colazione. Supaku seguì la sua sensei e chiuse la porta di casa dietro di sè, mentre quella si fermava ad aspettarlo.
    è da poco passata l'una...hai dormito tutta la mattina... disse Reiko guardandolo con disapprovazione. Se non cominci a smettere di dormire la mattina e stare sveglio tutta la notte...beh, la tua vita da ninja sarà molto sofferta te lo dico...
    Ormai erano per strada e il caldo imponente della città della Sabbia lo invase di nuovo. Per un attimo il chuunin fu tentato di fare retromarcia e tornare nel proprio scantinato buio e umido. Ma non lo fece, ormai aveva imparato a gestire il caldo della città ed era quasi confortante sentire quella brezza rovente che gli scompigliava i capelli. L'albino seguì la sua sensei nei vicoli stretti della città, mentre vampe di vapore arrivavano dalle fogne sotto di lui o dai baracchini dove si vendeva carne e cibi di tutti i generi, principalmente fritti sul momento.
    Supaku sentì lo stomaco contrarsi. Succedeva sempre così quando si svegliava, la fame non gli veniva mai subito. Anzi, spesso era nauseato e tutti quegli odori non facevano altro che peggiorare le cose. Il chuunin cercò di non pensarci e puntò lo sguardo sulla schiena atletica della sua sensei che scivolava sinuosa tra la folla. Mentre camminavano, il ragazzo si chiese per quale motivo la sua sensei avesse prenotato in un posto così esigente, di solito bastava anche un baracchino aperto sulla strada per divorare il loro pasto, anzi, Supaku era più avvezzo ad un ambiente da strada che ad uno elegante. Ci sarà qualcosa di importante da festeggiare...di solito è sempre così pensò il ragazzo ricordando che la sua sensei amava festeggiare il suo ritorno dalle missioni con qualche pranzo o cena sontuosi.
    Il locale era molto vasto, e al suo interno si coglieva perfettamente la netta differenza tra le strade affollate e quel posto. Qui la pace regnava sovrana, avvolta nel silenzio interrotto solo dal ticchettio delle bacchette e da un lievissimo brusio attutito dalle pareti che dividevano i vari tavoli per garantire una maggiore privacy. Il ninja e la sua maestra seguirono un cameriere ben vestito e con le scarpe lucide verso un tavolo abbastanza appartato, e avvolto da pareti di carta con decori di canne di bambù. Quando finirono di ordinare, Supaku optò per del sashimi e si astenne rigorosamente dal fritto per il quale non sentiva pronto lo stomaco, il chuunin poté finalmente rivolgersi con tutta calma alla sua sensei.
    Allora, posso sapere per quale motivo siamo qui oggi? chiese il ragazzo.
    La sua maestra gli scoccò uno sguardo di disapprovazione. Sai bene che devi lasciare al tuo sensei la parola...eppure ti ostini a fare di testa tua....cosa dovrò fare con te, Supaku? disse la donna scuotendo la testa.
    Supaku si limitò a fissarla impassibile dall'altro lato del tavolo. Non si scusò, sapeva che avrebbe peggiorato solo le cose. Alla fine la sua sensei parlò di nuovo. Comunque non è bene pensare che la tua sensei voglia portati a cena per festeggiare qualcosa...magari voglio semplicemente godere della compagnia del mio allievo e di un buon pasto, anzi di un ottimo pasto.
    L'albino scosse la testa, un piccolo sorriso comparve sulle sue labbra. Non è decisamente il tuo stile, sensei. Con tutto il rispetto. Reiko sorrise leggermente. Forse mi conosci più di quanto io conosca me stessa allora...ahah..
    La ragazza afferrò qualcosa dalla propria tasca. Supaku aggrottò leggermente le sopracciglia. Allora aveva avuto ragione, c'era qualcosa, un vero motivo dietro tutto questo. Oggi, festeggiamo... disse la sensei gettando un rotolo sul tavolo. La nostra entrata in guerra.
    Il rotolo era aperto e Supaku potò leggervi le prime parole prima di prenderlo in mano e leggere con attenzione il contenuto. Era un annuncio del Kazekage. No non un annuncio, era più un bando. Il Kazekage richiedeva la presenza e le forze di volontari almeno di grado chuunin per portare aiuto e soccorso alle terre di Kusa e Ame. Si parlava di un alto rischio in cui era possibile che venisse richiesto "l'estremo sforzo" per ogni componente. Supaku era ben familiare con cosa significasse davvero quella parola. Altro che "estremo sforzo" qui c'era il rischio di morte. La sua sensei nel frattempo aveva afferrato un bicchierino di saké portatogli da una cameriera e aveva riempito due tazzine, porgendogliene una. Supaku era irritato da tutto ciò. Che cosa significa? chiese il ragazzo appoggiando il rotolo con un tonfo sul tavolo. La sua sensei lo guardò sollevando un sopracciglio e mostrando un piccolo sorriso. Per la prima volta Supaku pensò che quel sorriso fosse venato da un pò di sadismo, forse anche follia. Che andiamo in guerra, non hei letto? Taki ha fatto il passo più lungo della gamba, adesso Ame gliela farà sicuramente pagare e avrà l'aiuto delle cinque nazioni...in realtà il nostro sforzo è intervenire per impedire che il conflitto scoppi, ma non ho dubbi che il conflitto scoppierò lo stesso...lo dice anche il Kazekage stesso.
    Lo so che lo dice, non sono uno stupido che non sa leggere dietro alle parole pompose che cercano di abbellire le menzogne. Cosa c'entro io con tutto ciò? chiese il ragazzo cercando di trattenere la rabbia. Questa non è la mia guerra. disse il ragazzo guardando duramente la sua sensei.
    No, non lo è...ma lo diventerà...
    E chi lo dice?
    Io. le parole dure della sua sensei adesso facevano da contorno ad uno sguardo ancora più duro.
    Io non ho tempo per questo, devo allenarmi, devo diventare più forte...dev..
    E cosa pensi che sia questa? Una gita nel paese dell'Erba? la voce della sua sensei si era alzata pericolosamente. Supaku ringraziò che i paravento attutissero leggermente i suoi, o se non ci riuscissero, almeno impedissero alle persone di guardarlo storto.
    Vuoi diventare più forte? Combatti! Vuoi dimostrare a te stesso quanto vali? Se sei veramente pronto? Combatti! Metti la sua vita sulla linea, impara dalla paura di rischiare ogni cosa e di perdere tutto...impara ora, adesso, non domani quando sarai pronto, ora. Altrimenti non sarai mai pronto e rimanderai sempre...hai deciso di prendere una strada? Allora fatti forza e prendila! Non mentire a se stesso... disse la ninja mentre schiantava un pugno sul tavolo. Ultimamente ti ho visto...hai oziato troppo, hai allentato la corda...la vita non è solo missioni ragazzo, la vita del ninja è pericolo..non puoi pensare di cavartela così...io sono la tua sensei...io dico che è il momento che tu ponga la tua vita sulla linea, così da farti diventare più forte...non discutere con le mie decisioni.
    Supaku annuì leggermente. Colpito, strigliato da quelle parole che non celavano altro che la verità. Lui aveva oziato ultimamente. I suoi progressi si erano allentati e la sua voglia di combattere di dimostrare a se stesso il suo valore, stava scemando. L'idea stessa, il suo vero obbiettivo, stava diventando qualcosa di irraggiungibile per lui. Non sapeva più neanche se era davvero quello che voleva. Le persone cambiavano, ma lui doveva in ogni caso, cambiamento o no, diventare più forte di così. Reiko aveva ragione. Doveva rischiare se voleva diventare più forte. Non sarebbe mai bastato del semplice allenamento. Doveva rischiare e guardare in faccia la paura per imparare a domarla. La guerra, se mai ci fosse stata, gli avrebbe insegnato molte cose e se fosse morto, beh, sarebbe stato il volere degli spiriti e lui non si sarebbe opposto. Però...però...aveva paura. Sì, lo ammise a se stesso, lui aveva paura. Andare a combattere per qualcosa che per lui non aveva nessun significato, solo per provare a se stesso se era capace di affrontare un vero scontro. Era questo quello che avrebbe fatto. Avrebbe rischiato la vita di nuovo. Non che avesse nulla da perdere.
    Io...Bene... disse il ragazzo annuendo leggermente. Reiko annuì a sua volta.
    Bene! E adesso brindiamo!


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    ChakraFisicoMentale
    130OttimaleTeso, Leggermente Impaurito
    Borsa
    Armi da LancioAccessori
    Kunai x 8Radiolina
    Shuriken x 14Rotolo Minore
    Senbon x 1730m di Filo metallico
    Cartebomba x3Pillole del Soldato x3
    Indossato
    SlotOggettoLocazione
    FoderoOmoikaruiVita zona lombare sins.
    Fodero MinoreWakizashiVita zona lombare dest.
    AltroBendePolsi, Mani e Caviglie
    AltroCoprinasoIntorno al collo
    AltroParabracciaIntatti
    Note Coprifronte legato al braccio destro.
    - 2 kunai legati a 2 cartebomba.
    - 1 kunai legato ad 15m di filo metallico.


     
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    Fratello minore di King Kong

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    Parlato Oni, Narrato, Pensato, Parlato cloni, altri suoni, altre voci

    Nome Utente:noldor
    Nome Personaggio:Oni-Baku Hyuuga
    Grado Ninja: Sp.Jounin
    Villaggio di Residenza:Konoha
    Link alla Scheda: In Firma


    Il ritmico battere delle ali di un gabbiano, la solitaria corsa di un ragazzo sulla spiaggia, il rassicurante fruscio delle onde che si infrangono sugli scogli diventando una spuma bianca e vaporosa, tutto questo accompagnava lo Hyuuga dai capelli rossi mentre camminava sulle spiagge di Port City. Era stato ferito in una missione e gli ordini erano quelli di rimettersi in sesto il prima possibile.
    Passavano i giorni e le ferite si rimarginavano, merito dell'acqua salmastra che inalava ogni giorno? Delle cure della giovane infermiera che lo accudiva? O dei manicaretti preparatigli dalla signora che gli veniva a fare le pulizie ed a cucinare?
    Non avrebbe saputo dirlo, ma che stesse migliorando era un dato di fatto.
    Quel giorno, un giorno che avrebbe ricordato a lungo, aveva dormito poco e male, svegliandosi per molte volte durante la notte, tra bisogni fisiologici ed inquietudini che l'avevano costretto ad alzarsi per cambiarsi la maglia visto che nonostante il clima favorevole dormire di notte con una maglia zuppa di sudore era decisamente una sfida che non voleva affrontare.
    Se prendo un raffreddore adesso dovrò fermarmi aveva pensato mentre usciva fuori iniziando a fare la solita routine di esercizi e di riscaldamento. Lo stile di combattimento di uno Hyuuga, il pugno gentile, lo Juken, era decisamente quanto di più fluido si potesse immaginare tra gli stili di combattimento corpo a corpo. Sfiorare, toccare e lacerare tendini, organi interni, nervi e quant'altro si cela dentro le viscere di un uomo questo era l'obiettivo di ogni Hyuuga.
    Le posizioni si susseguivano l'una con l'altra. Ogni Hyuuga variava leggermente queste posizioni per ottenere uno stile adatto alle sue capacità, alla sua stazza, alla sua agilità, quindi a volte le spalle erano piegate leggermente in avanti per allungare di quei dieci o quindici centimetri il raggio d'azione di chi aveva delle braccia leggermente più corte oppure erano dritte per evitare possibili contromosse, insomma come un abito di sartoria era adattato dal sarto a chi l'avrebbe portato così ogni Shinobi della Famiglia aveva piccole accortezze che si era creato con gli anni.
    Oni ripeteva mentalmente le posizioni associando ad ognuna il suo motto Posizione del cavaliere a cavallo, Solidi come una montagna...Posizione dell'arciere,la tigre balza sulla sua preda...Posizione tre-sette, il leopardo sta in equilibrio sul ramo...Posizione del mezzo cavaliere,la tigre tiene immobile la sua preda...Gamba che cade, il serpente scivola a terra...Posizione del chiodo, Il re delle scimmie si guarda intorno...Posizione chiusa, Il leopardo si prepara a balzare sulla preda...Posizione piantata, Il palo è piantato al suolo...Posizione della Gru, La gru sta su un sasso... il sudore imperlava la fronte dello Hyuuga attaccandogli al volto alcune ciocche dei lunghi capelli che portava legati mordibi da un laccio alla loro estremità. Alla stessa maniera sul collo e sulle ascelle delle macchie d'umidità di andavano creando.
    Manteneva le posizioni per minuti interi prima di cambiarle costringendo così i muscoli a delle posture che sarebbero risultate faticose come serie e serie di piegamenti o sollevamenti.
    Signore... lo chiamò la cameriera Signore...un messaggio per lei. Gli si faceva incontro con il grembiule sporco di pomodoro che pareva avesse scannato un porco la vecchia signora, i capelli tenuti in una crocchia da uno spiedo e la faccia di chi aveva visto troppo per dover acnora lavorare e non potersi permettere una vecchiaia serena.
    Lo legga pure lei Oni continuava i suoi esercizi rimanendo imperturbabile, la donna invece dapprima si gelò come se gli avessero rovesciato un catino d'acqua addosso, poi prese a leggere con il fare incerto di chi aveva avuto poche occasioni di mettersi alla prova nella scritta e nella lettura degli ideogrammi Tuo pa...padre sta per patire scosse la testa la signora prima di continuare No...partire...sta per partire...ha rimesso la maschera... corrugò la fronte ed adocchiò Oni per un istante prima di aggiungere E' firmato da Ikki...Ikki e basta...non sarete parenti?. La vecchia faceva riferimento alla presentazione di Oni che aveva affermato di chiamarsi "Oni...Oni e basta"
    La curiosità rodeva l'animo della vecchia, che rimase li in attesa di una risposta prima che Oni la congedasse con un Grazie...può prepararmi delle polpette di riso per domani? Lascio la casa. Oni si era congedato con una dozzina di parole, di cui quasi la totalità erano state usate per chiedere del cibo.
    Il periodo di pace che aveva trovato in quella remota località del Paese del Fuoco era finito.
    Si tornava a Konoha, probabilmente si tornava alla guerra.
    Se Ikki pensava lo shinobi dai capelli rossi mentre percorreva il sentiero che l'avrebbe portato a Konoha Ha pensato di avvertirmi è perchè ritiene ci sia qualcosa di grave all'orizzonte...sono due mesi che non sento le voci che girano a Konoha...mio padre rimette la maschera? Ancora un Anbu? Perchè?.
    Oni venne aggiornato da Ikki e si mise anche lui al servizio del Kage, mille motivi l'animavano, alcuni molto più di altri.
    La sorte di Shinobi come Kensei, Kenji, Hayato e Travis si era intrecciata con la sua e probabilmente qualcuna sarebbe finita in quei giorni turbolenti che si prospettavano all'orizzonte. Qualcuno avrebbe tradito, qualcun'altro avrebbe accettato la propria sorte senza batter ciglio, qualcun'altro avrebbe pianto prima di cadere e qualcuno avrebbe pianto i caduti...ma questa è un'altra storia.
    Una storia ancora da scrivere.

    iscrizione condizionata al fatto che Oni non ha soldi per altri collari antipulci ed eventuali vaccini


    Edited by noldor - 28/1/2013, 12:25
     
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  14. redwolf85
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    Nome Utente: Redwolf85
    Nome Personaggio: Daiki Nakamura
    Grado Ninja: Chuunin (spero per poco)
    Villaggio di Residenza: Konohagakure No Sato (come sopra)
    Link alla Scheda: in firma

    narrato pensato parlato Daiki parlato altri

    Daiki era stato convocato nell'ufficio del burocrate ancora una volta, era elettrizzato. Gli era stato promesso l'esame Sp. Jounin se avesse portato a termine la missione. E così aveva fatto. L'uomo era morto. Era sicuro che quel giorno gli avrebbero comunicato la data dell'esame. Non era tanto agitato per la promozione in sè, quanto per la possibilità di mettersi alla prova contro un avversario duro, che poi lo avrebbe valutato degno o meno di essere un Sp.Jounin. Nakamura? Chiese la ragazza che faceva da segretaria. Entri pure. Gli disse dopo che Daiki aveva annuito. Aprì la porta dove lo attendeva il burocrate, insieme a un altro uomo, dall'aspetto cupo e una cicatrice sul viso, se ne stava in disparte a un lato della stanza sguardo basso e pensieroso. Buongiorno, signore. L'uomo dietro la scrivania alzò lo sguardo su di lui, mentre lo sconosciuto continuò a ignoralo. Buongiorno Daiki, sei arrivato in fretta. Mi fa piacere. Com'era solito, Daiki rimase zitto. Nelle ultime missioni ti sei comportato bene, sia ad Ame che a Kusa hai fatto un buon lavoro e hai dimostrato di saperti muovere bene in quei territori. Mentre parlava lo fissava con la sua espressione indagatrice. Ma non ti ho chiamato qui per farti i complimenti. E muoviti! Avrebbe voluto urlare Daiki. Invece il burocrate prese un plico che aveva vicino traendone un singolo foglio, e mettendolo sopra a tutto. Abbiamo qualche problema con alcuni paesi minori. Cosa.... ma che c'entra? Daiki si mosse a disagio senza capire cosa stesse succedendo. Come ben sai i territori di Ame, Kusa e Taki non sono molto stabili e una guerra non sembra più un'ipotesi lontana. Anzi. Daiki lo sapeva bene, aveva fatto già rapporto sottolineando la necessità di un intervento urgente. Il fatto è che Konoha non vuole esporsi più del necessario. L'Hokage ha quindi deciso che ci limiteremo a sorvegliare i nostri confini. Daiki rimase evidentemente perplesso. Ma signore... E' una follia... Non riuscì a trattenersi. Ma venne subito bloccato da un cenno del burocrate. Abbiamo però dato disponibilità per eventuali volontari disposti a mettersi agli ordini del Kazekage, che guiderà questa... Squadra speciale. L'uomo lo guardò negli occhi per un attimo. So che tu hai preso a cuore la sorte di questi paesi, quindi ho pensato di sottoporti la faccenda. Voglio che tu sappia che non c'è nulla di obbligatorio, devi decidere tu. Daiki rimase zitto a lungo. Non sapeva che dire. Voleva aiutare quella gente, ma aveva anche le sue faccende da mettere in ordine. Signore... Io... L'esame... Non preoccuparti, non è urgente. Volevo metterti al corrente di tutto ciò. Non pregiudicherà la tua ammissione all'esame. Daiki annuì. Allora accetto di cuore, signore. Il burocrate gli sorrise. Ne ero sicuro, Daiki. Ti chiamerò appena sarà il momento, intanto studiati questi e preparati pure per il tuo esame. Disse passandogli il plico che aveva davanti. Buona fortuna, Shinobi. Daiki si mise sull'attenti. Grazie, signore. Si voltò e uscì dalla stanza. Mentre richiudeva la porta lo sguardo incrociò quello del terzo uomo, che ora non era più pensieroso e distratto. Tutt'altro.


    Mi iscrivo all'evento o almeno alla seconda parte.
     
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  15. .:Susanoo:.
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    Nome Utente: .:Susanoo:.
    Nome Personaggio: Kensei Urahara
    Grado Ninja: Mukenin di Otogakure no Sato, Livello B
    Villaggio di Residenza: Covo della Tela, est di Maguma, ex-Paese della roccia.
    Link alla Scheda: Scheda


    parlato/narrato/pensato/parlato clone/Asuma

    Cazzo se ti odio! Imprecai ad alta voce facendo risuonare la mia voce come un eco nella stanza. Ti farò a pezzi, ti sviscererò e ti guarderò all'interno come la puttanella che sei. Aggiunsi con uno sguardo mezzo perverso sul volto e tono di voce alterato. Quella stronza mi stava davvero facendo incazzare e non vedevo l'ora di poterla squartare ed estrarre tutti i segreti che conteneva. Nonostante i numerosi tentativi e le imprecazioni che mi aiutavano un po' a sfogarmi provo ancora una volta a tentare di farla cedere. Appoggio l'indice sulla sua levigata superficie per poi muoverlo come se la stessi accarezzando. Il dito al suo passaggio lascia dietro di se una scia rossastra e dopo aver compiuto diversi motivi la scia lasciata finisce per scomparire ancora una volta. Fottiti. Dissi per la seconda volta mentre sentivo il simbolo nero sul collo che cominciava a pulsare desideroso di fare a pezzi quella merdosissima barriera che non accennava a disperdersi. Ormai era già il secondo giorno da quando avevo cominciato a provare a forzarla ma senza alcun risultato. Grazie al supporto di un clone che aveva usato l'omicidio silenzioso dall'esterno del laboratorio sapevo che le mie imprecazioni non si sentivano all'esterno, cosa che mi permetteva di sfogarmi come meglio credevo. Ogni tentativo fallito era come un pugno nello stomaco ma al tempo stesso cercare di risolvere quell'enigma era sempre più interessante e divertente. Avevo anche già provato a forzare la libreria con la forza e logicamente senza alcun risultato. Logicamente mi era anche avuta l'idea di provare a farla a pezzi con un ninjutsu e per quanto mi dava l’impressione che nemmeno con un ninjutsu sarei riuscito a sfondare quella protezione mi esimevo dal farlo per il semplice fatto che, se così non era, avrei rovinato ciò che conteneva e quello mi avrebbe davvero fatto incazzare. Ti stà fregando anche oggi eh? Chiese scherzosamente il clone. Fottiti anche te! Risposi immediatamente con tono severo anche se non ero realmente arrabbiato. Dopotutto ero l'unico con cui potevo un po' ridere e scherzare visti i miei strani compagni di associazione. Si passava da figure sfuggenti che non vedevo mai, a personaggi particolarmente oscuri e misteriosi fino ad arrivare a ragazzine arrapate. Si, decisamente stare in quel laboratorio da solo non mi faceva bene e avrei fatto meglio ad uscire prima di diventare fin troppo cinico. Ma è così divertente. Sapevo già che fino a quando non avrei spezzato quella barriera probabilmente non sarei uscito dal covo, se non per particolari e straordinarie circostanze che per mia sfortuna si stavano per realizzare. Infatti al mattino avevo trovato una lettera da parte di Asuma che mi diceva di raggiungerlo nella sua stanza per la sera del giorno stesso. Ormai erano passate quasi dodici ore da quando mi ero chiuso in laboratorio e questo voleva dire che mi sarei dovuto dirigere dal mio superiore. Così dopo un altro tentativo che va a vuoto mi decido finalmente ad uscire dal laboratorio lasciando il resto al clone. Lui infatti si occupava di studiare i pochi esperimenti accessibili all'interno della stanza. Almeno fino a quando non fossi riuscito a disperdere quella barriera che probabilmente conteneva un bel po' di informazioni sui dati ottenuti in questo luogo. Appena messo piede fuori dall'entrata segreta del laboratorio mi sentivo già poco motivato ad andare fino da Asuma ma considerando la situazione dei tre paesi minori probabilmente l'incarico riguardava un qualche compito per vederci un po' meglio in questa foschia e in tal caso i miei interessi personali passavano in secondo piano. Prima di presentarmi da Asuma mangio un boccone viste le 12 ore passate in assenza di cibo, faccio un veloce doccia rinfrescante e dopo aver indossato dei leggeri abiti di seta mi dirigo da Asuma preoccupato un po' per quello che poteva essere l'argomento della missione. Non impiego molto a raggiungere la sua stanza e colpisco due volte la porta con le nocche della mano destra. I corridoi vuoti e lunghi facevano rimbombare qualsiasi suono quindi non serviva infondere molta forza in ogni colpo e dei tocchi relativamente leggeri venivano chiaramente uditi all'interno della stanza e per il corridoio stesso. Questa volta non mi farò abbindolare dalla sue belle parole. Mi dissi concentrandomi più che potevo, assumendo un'espressione naturale ed affinando i miei sensi al meglio. Rumori, odori, dovevo raccogliere tutto il possibile per poter capire cos'era successo l'ultima volta.
    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso
    MuonSatsujin-TecnicadellOmicidioSilenzioso
    Villaggio: Kirigakure no Sato
    Sensei: Kaila Bisukōsu
    Livello: B
    Tipo: Taijutsu
    Questa tecnica viene utilizzata in condizioni di visibilità scarsa o assente, come in un luogo buio o nei pressi di fitti banchi di nebbia. La tecnica consiste nell'individuare l'avversario utilizzando sensi alternativi alla vista, come l'udito o l'olfatto, e quindi muoversi silenziosamente attaccandolo, facendo leva sull'effetto sorpresa.
    Il fiuto dello Shinobi è paragonabile ad un neo Genin del Clan Inuzuka, non sarà dunque possibile identificare con precisione dov'è l'avversario ma si riuscirà a capire se è vicino o lontano. Nel caso si segua una traccia di sangue si potrà però individuare sempre grazie al fiuto, con massima precisione l'avversario. L'udito risulta essere maggiormente sviluppato, e permette allo Shinobi di percepire persino il battito cardiaco dell'avversario. La capacità nel focalizzarsi in un rumore è elevata ed una carta-bomba potrebbe distogliere l'attenzione dell'utilizzatore, ma solamente per pochi istanti. Nel caso vi siano presenti numerosi soggetti, come cloni d'entità fisica, l'utilizzatore potrebbe facilmente sbagliare bersaglio visto che sono rumori "simili". L' olfatto sottoterra o in acqua è completamente inutile e l'udito potra essere utilizzato solo contro avversari in movimento.
    Consumo: 8 (A Turno)

    In breve la porta viene aperta e l'ex-suniano mi invita ad entrare con un semplice gesto della mano sinistra mentre la destra reggeva ancora il pomello della porta. Buonasera Asuma-san. Dissi entrando nella sua stanza e cominciando già a scandire nella mia mente il battito del suo cuore per rilevarne eventuali anomalie nel ritmo quando si andava a parare su un discorso piuttosto di un altro. Al tempo stesso cerco di percepire qualsiasi odore che indicasse qualche sostanza strana e che potesse indurre effetti sulla psiche ma per il momento non percepivo nulla. Siediti pure. Aggiunse il fiore del deserto indicando una sedia poco vicina mentre lui si sedeva a sua volta su una sedia che si trovava di fronte. E' da un po' che non avevo l'occasione per parlare con lei Asuma-san. Tutto bene? Chiesi cercando di aprire uno spiraglio più sul personale che sul motivo della mia convocazione. Una domanda così aperta poteva avere diversi risvolti anche se il più probabile era quello di concentrarsi sulla mia presenza. Nel caso però di qualche suo conflitto forse avrei visto qualcos'altro. Il battito che accelerava, una leggera sudorazione, sguardo fuggente. Qualsiasi cosa poteva essere utile. Non direi. Come hai già saputo Ame e Taki sono sull'orlo del conflitto. Il tutto era finito ancor prima di cominciare e avendo già introdotto l'argomento non avevo modo di capire qualcosa in più su Asuma. Cambiare argomento poteva non essere una gran idea visto il nostro rapporto che era quello semplicemente di superiore e sottoposto. Beh, almeno c'ho provato. Mi dissi tirando dentro di me un sospiro di sollievo. Dopotutto per quanto mi sarebbe interessato un altro tipo di conversazione, quest’ultima poteva rivelarsi un'arma a doppio taglio. Già, la cosa che più mi preoccupa è come hanno intenzione di agire i villaggi ninja e da che parte deciderà di schierarsi Kusagakure. Non credo sia così semplice venirne a capo. Ma se scoppia veramente una guerra allora non è possibile nemmeno prevedere quale sarà la reazione e quali conseguenze porterà. Uno scontro dei paesi minori potrebbe indurre Iwa ad attaccare e farsi avanti. A queste mie parole lo sguardo del fiore dl deserto si fa più titubante. Non credo che possa verificarsi una simile situazione. Iwa non ha un esercito, non è uno stato organizzato. Nemmeno i gruppi di cui facevi parte lo erano. Eppure... Su questo devo darti ragione. Si limitò ad aggiungere il mio interlocutore. Tahaku-san che intenzioni ha? Se è vero che ha riappacificato Kusa allora non starà certo con le mani in mano no? Mi concentro al meglio per cercare un qualsiasi segno di menzogna in Asuma. Non mi sembrava facilmente plausibile che Tahaku fosse lo shinobi generoso che lui mi aveva presentato. Mi sembrava più verosimile che fosse tuta una balla e forse questo era il momento di scoprirlo. Ed è proprio questo il motivo della tua convocazione. Rispose il mukenin senza il minimo segno di incertezza. Forse lui crede veramente che Tahaku sia così, forse è addirittura la persona che lui descrive.
    Chakra:169
    Stato fisico: perfetto
    Stato mentale: concentrato
    Borsa: Radiolina; Maschera respiratoria; accendino; filo metallico*30m
    Kunai*5; shuriken a tre punte;*20; Kunai a doppia lama*10; pupazzi esplosivi*5
    Tasca Supplementare: Bombe Soporifere*2
    Taschino Supplementare: Pillole del Soldato*1
    Rotoli Minori: kusari fundo
    Avambracci: Lame Retrattili da Polso
    Gilet Oto: Tonico del Sangue*1; Pillole del Soldato*3; Gokan Sakusou*2
    Pollice sinistro: Anello Gyoku
    Sacca dell'Argilla Esplosiva:0/20 [possibile estrarre ancora 80 porzioni dal terreno]
    Bende su tibie e caviglia, avambracci, polsi, mani (bocca sul palmo sinistro coperta dalle bende ma che può ancora aprirsi in quanto solo nascosta dalle bende ma non bloccata)
    Gomitiere
     
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47 replies since 17/12/2012, 12:19   2433 views
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