Ishui Batei vs. Okami Yotsuki

▪ Ishui stava guardando il meraviglioso animale quando dall'altra parte dell'arena apparve un altro individuo. Questo aveva dei capelli corvini ed un fisico asciutto. E, seppur più alto della media non raggiungeva l'altezza del Ninja di Oto. Lo Shinobi appena arrivato indossava un'impeccabile divisa di Kumo con tanto di gilet e coprifronte all'apparenza nuovi di zecca. Un importante dettaglio aveva fatto comprendere al Baitei di non sottovalutare il suo avversario che doveva esser estremamente portato per il corpo a corpo. Una coppia di guanti chiodati, infatti, coprivano le sue mani potenziando, quindi, i suoi pugni grazie a dei piccoli spuntoni. Quest'unico particolare aveva attirato l'attenzione dello Special Jounin mentre l'arbitro dai modi burberi cominciava a parlare dando il via allo scontro. "Ci andrò piano, non ti preoccupare..." Aveva risposto tra se e se il Manipolatore del Doton mentre il cane ed il suo padrone scomparivano in un turbinio di foglie.
L'avversario, un certo Okami, aveva quindi portato con calma la mano destra alla borsa per estrarre, stavolta velocemente, una piccola sfera. Quella era una Pillola del Soldato che aveva masticato spostando per un attimo il coprinaso che gli copriva parte del volto. "Vogliamo andare subito al sodo, quindi..." Aveva pensato Ishui mentre richiamava l'energia naturale mediante il Segno Maledetto che il Kokage gli aveva imposto sul petto. Da quel punto, in cui era stato imposto il sigillo mediante un morso, si erano dipanate una serie di strisce nere in un motivo geometrico quadrangolare. Mentre il corpo del Bruno si ricopriva del suo manto oscuro lo Yotsuki si era ricoperto a sua volta di una grande quantità di Chakra azzurro su cui correvano una serie di saette azzurrine.
Come un lampo il Ninja di Kumo si era quindi avvicinato, mostrando delle capacità motorie ben superiori alla media, provando a menare un colpo sul lato destro. Il Baitei, provando a stare al passo aveva provato a parare il colpo che però si era rivelato essere solamente una finta. Infatti, lo Special Jounin si era sentito colpito alla sinistra, proprio nel suo punto cieco, da un colpo di palmo che gli aveva spezzato per un secondo il fiato. «Argh...» Si era lasciato sfuggire il Manipolatore del Doton dalle labbra mentre si sentiva poi avvinghiare dalle forti braccia dell'avversario. "Maledetto non mi avrai..." Si era detto ritrovando la completa lucidità dopo aver subito il colpo mentre utilizzava la Kajūgan per aumentare in maniera esponenziale il suo stesso peso.

In questo modo Ishui aveva tentato di impedire all'avversario di fare ciò che voleva con il suo corpo. Tuttavia questa mossa si era rivelata del tutto inutile data l'enorme forza dimostrata dall’avversario che era riuscito ad alzarlo sulla sua testa prima di scaraventarlo al suolo. Il contatto così prolungato con i fianchi dell’avversario aveva provocato sul busto del Manipolatore di Oto una serie di lievi bruciature ben visibili sia sugli abiti che sulla sua pelle. Dopo quasi un secondo in aria il Baitei era stato scaraventato al suolo con estrema forza andando ad impattare con la schiena al suolo. Il dolore alla schiena era stato allucinante ma il Ninja del Suono sapeva di non potersi lasciar morire su quel prato erboso. "Cazzo..." Aveva pensato dolorante il giovane senza però perdersi d'animo. Con estrema freddezza, aveva quindi stretto i denti andando ad utilizzare nuovamente la Kajūgan no Jutsu stavolta, però, per provare ad incrementare il peso di Okami.
In questo modo, mentre il pavimento veniva squassato dalla furia del Taijutsu, Ishui aveva provato a minare le capacità motorie estremamente sviluppate del suo avversario cercando il contatto di qualsiasi forma con lo Yotsuki. Ciò prima di provare a scrollarsi di dosso l'avversario con un disperato Yashi no Burēka. Il colpo di Taijutsu doveva quindi scrollare dal corpo dello Special Jounin il suo avversario cercando di colpirlo anche grazie alla possibile confusione derivante dal suo improvviso aumento di peso. Il colpo, seppur leggermente più lento del normale, sarebbe comunque stato estremamente potente in caso di riuscita. Il dolore alla schiena era ancora penetrante e difficilmente sopportabile ma il Manipolatore doveva stringere i denti e soffrire in silenzio.

Subito dopo il Manipolatore del Doton aveva repentinamente cambiato il suo peso andando ad utilizzare la Chōkeijūgan no Jutsu, che si era sostituita alla Kajūgan. Grazie a questa, con un colpo di reni - che gli provocò enormi fitte di dolore - il Ninja di Oto era riuscito a rimettersi in piedi con estrema velocità. Durante questo movimento, utile a portarlo in posizione eretta e fluttuante, il Baitei aveva cominciato la composizione di una delle sue tecniche più potenti. I sigilli della Kyōryokuna Onpa dovevano esser composti con estrema velocità mentre il ninja di Oto, a tre metri dal suolo cercava di non far scappare l'avversario da quella melodia di morte seguendo ogni suo movimento cercando di mantenere una distanza di cinque metri.

Le onde sonore dovevano quindi partire con furia dall'interno corpo del Manipolatore del Doton andando a bloccare tutti i presenti all'interno della sua vasta area d'influenza. "Stavolta non ci saranno trampoli d'ossa a salvarvi da questa tecnica..." Aveva pensato diretto al suo nuovo avversario prima di riacquistare la sua mobilità al termine dei tre secondi d'immobilità. "Merda, Bellino... Sei stato proprio stronzo." Aveva pensato il Baitei mentre una nuova fitta di dolore gli pugnalava la schiena mentre continuava a salire verso l'alto pronto a scatenare la sua combo di Jutsu più devastante. Sfruttando, infatti, i tempi morti in cui si portava a dieci metri d'altezza lo Shinobi del Suono aveva composto una nuova serie di sigilli.

La Daichi Denryū era stata quindi espulsa dalla bocca del Ninja volante mentre veniva potenziata, mediante l'aggiunta di una maggior quantità di Chakra dalla tecnica personale del Baitei: l'Hijiriyama. In questo modo, se l'avversario dovesse aver subito completamente la Kyōryokuna Onpa non avrebbe potuto fare nulla per contrastare la furia dell'elemento Doton che Ishui padroneggiava. Con una nuova fitta alla schiena il Bruno aveva seguito l'evolversi della sua combo. Il dolore alla schiena era presente e martellante ma doveva esser relegato, il più possibile, all'ultimo posto nelle priorità del Manipolatore della Terra. "Maledetti Raitoner!" Aveva pensato ricordando che ultimamente stava incontrando quasi solo esclusivamente individui in possesso di quel dannato elemento.

▪ L'offensiva del Baitei si rivelo esser stata un successo, così come lo era stata quella del suo avversario. Il Ninja di Oto, ancora dolorante, aveva guardato la furia del suo assalto abbattersi sull'avversario che aveva posto a protezione del suo corpo il braccio sinistro tentando di limitare i danni subiti. Tuttavia la furia della Daichi Denryū era riuscita a travolgere lo Yotsuki rompendo la sua guardia e facendolo indietreggiare di almeno quattro metri. Quando il Jutus Doton aveva fatto il suo corso l'avversario si era lasciato disteso per qualche secondo, apparentemente morente. "Cazzo è già morto? L'arbitro ora mi romperà di sicuro le palle." Aveva pensato Ishui mentre Okami si trovava ancora disteso lungo il suolo. Lentamente il ragazzo dai capelli corvini si era rialzato reggendosi il braccio sinistro. Evidentemente quello era stato l'arto su cui aveva subito più danni dalla tecnica Doton divenuta di livello S. Rialzatosi il ragazzo dai capelli corvini aveva quindi poi poggiato il ginocchio ed il palmo destro al suolo, probabilmente incapace di sorreggersi in piedi in altro modo, restando in quella posizione per un altro paio di interminabili secondi. "Vorrà forse arrendersi?" Aveva pensato il Ninja di Oto mentre lo Yotsuki ricominciava la sua offensiva.
Subito dopo, infatti, il ragazzo di Kumo aveva estratto un Kunai, con il braccio ancora buono, prima di lanciarlo con forza verso il Manipolatore del Doton. "La Kajūgan no Jutsu è molto utile ma al contempo una vera rottura..." Aveva pensato il Ninja di Oto scendendo di quota per un paio di metri per portarsi fuori dalla traiettoria di quell'arma e prima di notare che quella non era diretta esattamente verso il suo corpo. Infatti, l'arma metallica portava con se una piccola sorpresina sferica. Il Kunai aveva, infatti, legato dietro di se quella che pareva essere una piccola sfera. La piccola palla, dopo circa sette metri, si era rivelata essere una Palla di Luce che era stata fatta detonare andando a ricoprire con la sua candida luce una vasta aria. «Cazz...» Aveva detto il Baitei mentre il suo campo visivo diventava bianco. Dolorante aveva chiuso gli occhi di scatto non riuscendo a riaprirli a causa del dolore. Senza attendere un momento lo Special Jounin aveva, quindi, composto un singolo sigillo, non appena la grande luce era cessata, per crearsi un Clone/Cane Guida. L'Iwa Bunshin era apparso accanto al corpo del Baitei fuoriuscendo come un flusso di roccia dalle labbra del bruno. Questo, per non colare a picco aveva utilizzato immediatamente la Chōkeijūgan no Jutsu per levitare e restare immediatamente in contatto con suo creatore.

Il clone, a meno di dieci centimetri dal corpo del Manipolatore del Doton, si era messo subito in guardia tenendosi costantemente a contatto con il suo creatore ad una distanza di almeno dieci centimetri. Il contatto sfiorato dei due corpi e la sicurezza di esser coperto aveva spinto Ishui a mettere la mano nella doppia borsa per estrarre la sua radiolina. «Indossa anche tu la radiolina, appena puoi...» Aveva detto al suo clone quasi bisbigliandogli nell'orecchio. Grazie alla posizione abituale in cui il Baitei indossava il suo equipaggiamento quell'azione era stato qualcosa di quasi meccanico ed immediato. Non aveva bisogno della vista ma solo di sentire che era tutto "al suo posto". Il tutto, però, era stato condito da una fitta fastidiosa e costante che colpiva il Bruno ad ogni suo movimento. "Abbiamo appena cominciato ed io sono già messo molto male... Per fortuna grazie alle mie abilità anche il mio avversario non sarà da meno..." Aveva pensato Ishui che dentro di se sapeva di non poter sprecare la preziosa finestra d'opportunità offertagli dall'utilizzo della sua combinazione di Kajūgan più Kyōryokuna Onpa.
Intanto l'avversario aveva portato nella sua mano, quella ancora buona, due Shuriken che erano improvvisamente cresciuti di dimensioni. Le due stelle Ninja, ora molto più grandi, erano state lanciate, con un movimento circolare, verso i due Special Jounin di Oto. Il clone del Baitei, senza perdere un secondo aveva detto al suo compagno: «Giù...» Mentre si appiattiva, ancor di più sul corpo dell'originale per proteggerlo al meglio e guidarlo nella discesa. Nel mentre il clone aveva cominciato a concentrare il chakra nella sua bocca per estrarre l'Iwa Gōremu. I Baitei, infatti, non avrebbero potuto evitare entrambe le armi e quindi il clone stava preparando la sua contromossa. La roccia stava fuoriuscendo dalla bocca del bruno come un flusso continuo andando a modellarsi nella figura di un solido ma bellissimo costrutto dalle fattezze umane.

Il secondo Ishui avrebbe anche potuto provare a parare lo Shuriken con la sua Katana, una copia fedele dell'Omoikarui - seppur meno "affidabile" -, ma in quel modo si sarebbe messo in una posizione ben più rischiosa lasciando scoperto il suo creatore. Quest'eventualità era completamente da escludere dato che il Bunshin non voleva contravvenire agli ordini impostigli alla sua creazione. Questi potevano esser descritti in due parole: Proteggere e Dirigere. Quando oramai lo Shuriken più in basso era arrivato a poco più di due metri dai Ninja il Golem era stato creato quasi per un quarto. Questo, infatti, con l'unico arto creatogli aveva bloccato l'arma da lancio che, grazie all'enorme forza impressa al lancio, era riuscito a distruggere il costrutto di roccia. L'altra stella ninja, intanto, aveva superato il duo senza far danni.
Nel mentre, protetto dalla creazione del suo Jutsu, il clone aveva recuperato a sua volta la radiolina dalla sua doppia borsa indossandola. «Ok, ci sono... Seguimi verso il suolo...» Aveva detto a bassa voce il clone cominciando ad avanzare scendendo ulteriormente di quota. A questo punto i due di Oto si dovevano trovare a circa cinque metri dal suolo ed a otto dall'avversario. Sfruttando i tempi morti durante il movimento l'Iwa Bunshin aveva cominciato la composizione di una serie di sigilli utile per la creazione dell'Ishi-shitsu Shiboru. «Ora usa quel Jutsu!» Aveva detto il clone frenandosi mentre dal terreno stavano fuoriuscendo le quattro pareti rocciose intorno all'avversario. Subito il vero Ishui aveva cominciato la composizione, nuovamente, della Kyōryokuna Onpa quando era arrivato a colpire con la spalla il clone. Quel contatto, seppur senza alcuna forza, aveva risvegliato il dolore mai sopito alla schiena del Manipolatore del Doton.
Okami in quel momento doveva trovarsi ad una distanza di circa otto metri dal Baitei che rapidamente, sfruttando la sua elevata capacità nella composizione dei sigilli, aveva terminato la serie di cinque sigilli cominciando ad espellere le onde sonore dal suo corpo. Anche l'Iwa Bunshin, come chiunque avesse ascoltato quella melodia, doveva rimanere coinvolto dalla furia della tecnica sonora che doveva andare a bloccare la sua possibilità di utilizzare Jutsu di livello superiore alla C.

Al termine di quella tecnica lo Special Jounin, una volta riacquistata la sua mobilità, aveva cominciato una nuova serie di sigilli mentre stringeva i denti per non risentire eccessivamente del dolore alla schiena. "Anche se sei veloce se ti ancoro al suolo non mi potrai scappare..." Aveva pensato mentre componeva i due soli sigilli necessari all'utilizzo della Yomu Numa e l'Iwa Bunshin gli indicava, parlando nella radiolina, dove far fuoriuscire la tecnica. «Davanti a te. Massima estensione.» Istantaneamente un'area di venti metri posta dinanzi ai due Baitei volanti si era tramutata in una palude composta da uno speciale fango su cui era impossibile utilizzare il controllo del Chakra.
«Ed ora la conclusione...» Aveva detto il clone prima di spostarsi, ancora in contatto con il suo creatore, in direzione dell'avversario che, nella più rosea delle ipotesi, doveva trovarsi bloccato nel fango fino alla cintola. La speranza veniva alimentata anche grazie all'influsso della Kajūgan no Jutsu che doveva aggravare ancora il corpo dello Yotsuki che appesantito avrebbe fatto ancora più fatica a rimanere a galla. Ruotando il busto seguendo l'indicazione del suo Clone/Cane Guida Ishui aveva cominciato a comporre una nuova serie di sigilli necessaria all'utilizzo di una delle sue tecniche più potenti e devastanti: la Daichi Denryū.

Il Jutsu Doton di grandi dimensioni doveva quindi esser lanciato nella direzione indicatagli dal clone proseguendo in linea quasi retta lungo il terreno di scontro. La sua furia, sperava il Ninja di Oto, avrebbe dovuto travolgere nuovamente l'avversario in maniera estremamente dura andando a distruggere ogni speranza di vittoria del Ninja di Kumo. "Spero di non aver fatto tutto questo inutilmente..." Aveva pensato stanco per il dolore lancinante alla schiena e per l'eccessivo consumo di chakra utilizzato durante quest'attacco. Per quest'ultima ragione il Baitei aveva deciso di non sfruttare il suo Hijutsu personale, l'Hijiriyama, per non aggravare ulteriormente le sue riserve in favore di un probabile proseguimento dello scontro. "Non penso proprio tu voglia arrenderti, vero Okami?" Aveva chiesto tra se e se ancora tenendo gli occhi chiusi a causa della forte luce precedente. Nel mentre Ishui attendeva informazioni dalla sua copia riguardo al successo della sua nuova combo.