Ishui Baitei vs. Yogan Raimu

▪ L'ex-Special Jounin si era guardato allo specchio stupito. Il suo corpo era ancora li, statuario e possente, mentre a cambiare era stato solamente il suo volto. I capelli bruni erano stati coperti da una lunga parrucca lilla mentre i suoi bellissimi occhi verdi erano stati coperti da lenti a contatto dello stesso colore. La faccia era, però, totalmente differente. Leggermente squadrata con un tatuaggio rosa sul volto. Questo rappresentava un rombo formato da linee curve in modo da sembrare quasi come una stella a quattro punte. Sulla sommità dell'orecchio sinistro un largo orecchino dorato. Il Manipolatore del Doton si era spostato la ciocca di capelli al lato del viso mentre guardava con attenzione le sue unghie smaltate di rosso. "Questo aspetto è veramente divertente..." Aveva pensato mentre il suo sguardo indugiava sui vestiti che indossava. Quella era la divisa tipica utilizzata della sua nuova identità: Magee Madao. Un Ninja di Oto "famoso" per il suo aspetto e per il suo uso delle tecniche seducenti.
In quella sala, tuttavia, il Baitei non era da solo. Con lui, infatti, si trovava il suo compagno di missione Arima Togetsu, per l'occasione Araya, un brutto ceffo, di sicuro non bello ed intrigante come lo stesso Ishui. «Si può sapere che cosa diavolo ti passa per la testa Arima?! E' da quando siamo partiti che non spiccichi parola mantenendo quell'espressione a ebete!» Aveva detto guardando il moro dai capelli lunghi e dal viso non ben rasato. Sapeva di aver chiamato il compagno in maniera "errata" ma non gli importava. Quel ragazzo da quando la sua fidanzata Kohaku era andata via non era più lo stesso. Tuttavia il Togetsu si era detto solamente in pensiero per Kagura. Prima di chiedere di essere lasciato solo per prepararsi al meglio al suo scontro. "Bravo, bella copertura! Kohakugura" Aveva pensato il Bruno mentre si allontanava salutando con la mano il suo alleato. Quel posto portava alla mente del Mukenin tanti ricordi. Era passato oramai un anno da quando si era battuto in quell'arena con il suo vero aspetto. Un anno da quando si era fatto valere riuscendo, però, a raggiungere solamente il terzo posto. Un risultato veramente immeritato dato che lui stesso ammetteva a cuor leggero che avrebbe meritato di ottenere almeno il primo posto.
Il Torneo delle Cinque Grandi Nazioni era stato un importantissimo trampolino di lancio per la sua carriera da Ninja dato che aveva mostrato la sua abilità a tutti i Kage delle cinque nazioni e soprattutto al Kokage. Anche alla sua prima partecipazione si era abbigliato in modo bizzarro in modo da dare un maggior spettacolo alla sua discesa in campo. In questo modo era divenuto l'idolo di grandi e piccini ricevendo anche un riconoscimento per la sua indiscussa abilità. Stavolta la sua veste da battaglia era rappresentata da una tutina estremamente attillata bianca e nera aperta con una cerniera aperta sul busto, in modo da mostrare in maniera provocatoria il suo petto muscoloso. Su quell'interessante vestito era stato posto il gilet d'ordinanza di Oto, anch'esso aperto in modo da non impedire la vista sul suo busto. Il resto delle sue armi lo aspettavano nello spogliatoio a lui assegnato.
Il Baitei solitamente era abituato ad utilizzare la Kokoni Arazu no Jutsu durante questo tipo di missioni ma la tecnica non sembrava essere adatta a quella situazione. Infatti, Ishui sapeva sulla sua pelle che in quel torneo ci si faceva male, tanto male, e non poteva rischiare di tornare ad essere se stesso nel bel mezzo di uno scontro sotto gli occhi dei Kage e di centinaia di altri Shinobi. "Anche se potrebbe esser divertente una cosa del genere... Nah." Si era detto con un sorriso toccandosi il volto coperto dalla "Tramutazione facciale". Grazie a questo intervento il suo senpai era andato letteralmente a rimuovere la faccia del soggetto, come l'aveva chiamato la Mano Blu, in modo da applicare un nuovo volto sul paziente. In questo modo si andava a creare una maschera dai lineamenti perfetti che, però, doveva essere coadiuvata da fattezze dei due individui simili.
Mentre camminava per i corridoi dell'arena il giovane di Oto aveva incontrato un paio di organizzatori o ragazzi appartenenti allo staff che aveva salutato lanciando dei bacini e degli occhiolini. Il Manipolatore del Doton sapeva che per un buon travestimento si doveva entrare il più possibile nella parte e con le sue abilità di recitazione era stato capace più e più volte di penetrare nei meandri più oscuri del mondo ninja uscendone sempre lindo. «Io vado a prepararmi, mi raccomando, non entrare... O se vuoi divertirti fallo pure.» Aveva detto con un ultimo ammiccamento al ragazzo fuori dalla sua camera in modo da assicurarsi di non essere disturbato stando all'espressione sul volto del giovane.
"Cosa posso inventarmi, oltre all'aspetto, per stupire il mio pubblico?" Si era chiesto Ishui mentre si avvicinava al suo equipaggiamento posto su di un largo tavolino, proprio dove l'aveva lasciato. Stiracchiandosi aveva guardato la sua doppia borsa mezza vuota. "Che palle essere al verde... Non posso permettermi neanche una confezione di Kunai intera..." Si era detto mentre decideva di voler finalmente utilizzare una delle sue nuove invenzioni. Grazie alla sua nuova tecnica, la Bakuhatsu Mippū, l'ex-Special Jounin poteva fabbricare degli esplosivi su qualsiasi superficie da lui desiderata. Sorridendo aveva tirava fuori due Shuriken dal suo gilet d'ordinanza prima di comporre il sigillo della pecora, utile per attivare la sua Bakuhatsu Mippū e porre la carica esplosiva sulle due stelle Ninja.

Il Baitei aveva completato la preparazione delle sue armi che ora avevano impresso sul piatto della lama il Kanji specifico. Queste due armi erano sta te poi riposte all'interno del gilet che ancora indossava prima di cominciare ad indossare tutte le altre armi a sua disposizione. Per prima cosa aveva indossato la doppia borsa ed il rotolo, contenente per l'occasione un oggettino che si era appena regalato. La Spada di Chakra era un'arma eccezionale dalle capacità di taglio e dalla resistenza invidiabile. "Sono veramente curioso di vedere come si comporterà quest'arma..." Si era detto mentre allacciava il fodero sulla schiena ed indossava le tasche supplementari, sulla spalla e sulla gamba.
Per ultimo, dopo aver coperto le braccia con le bende di cuoio, il Bruno aveva indossato i suoi amati guanti chiodati. Quelle armi speciali erano tanto belle quanto potenti e permettevano ad Ishui di combattere molto più liberamente. Oramai il Manipolatore del Doton non ricordava più com'era combattere senza quegli indispensabili alleati. Ora tutto era pronto per il Ninja di Oto che aspettavo solo di essere chiamato per scendere in campo. "Ops quasi dimenticavo..." Si era detto poi il Mukenin ricordando di non aver ancora indossato il coprifronte. Non provava disprezzo o altri sentimenti negativi rispetto a quel pezzo di metallo, a differenza di molti dei suoi colleghi, ma oramai era solito non indossarlo più. Ad ogni modo aveva deciso di indossarlo come una sorta di cinturone di quelli super tamarri con la placca che andava ad evidenziare un pacco già abbastanza in evidenza. "Si vede il marsupio? Sisisi..." Aveva pensato cominciando a ridere di gusto a quella vecchia battuta vista alla Tv.
Steso a rilassarsi aveva atteso un qualche segno quando qualcuno aveva bussato alla porta senza, però, aprirla. «Arrivoooo...» Aveva detto lo Shinobi del Suono prima di saltellare verso l'uscita della camera ed aprire la porta. Continuando a camminare quasi saltellando il Mukenin si era portato all'interno dell'arena a sua disposizione accompagnato da due giovani Ninja che lavoravano per l'organizzazione del torneo. A passi gioiosi il ragazzo con i capelli lilla aveva mosso i suoi primi passi all'interno dell'arena. Questa aveva l'aspetto di un perfetto villaggio ninja completo di ogni confort. «Fantastico!!! Voglio vederla per bene!» Aveva gridato entusiasta mentre colpiva con il pugno destro il suolo. Questo si era sgretolato facendo fuoriuscire un enorme Golem su cui si era accomodato sfruttando anche il Controllo del Chakra per restare il più possibile attaccato alla superficie.

Il costrutto era stato potenziato mediante l'utilizzo dell'Hijiriyama ottenendo una finitura molto più lucida e fantastica. «Hey Mongo...» Aveva detto sorridendo al suo amicone. «Portami in trionfo!» Aveva poi "chiesto" il Manipolatore del Doton al suo Golem che aveva cominciato a camminare verso il centro dell'arena. «Ciaooooo... Tesori!!!» Aveva gridato alla folla sugli spalti. «Mongo non essere scortese, saluta.» Aveva detto il Mukenin alla sua personale "cavalcatura" che aveva cominciato a muovere la mano sinistra in segno di saluto andando a sfiorare qualche edificio che aveva cominciato a tremare pericolosamente. «Attento a non fare danni, mi raccomando.» L'aveva ripreso il Baitei in tono intimidatorio ma continuando a sorridere, lanciare occhiolini, bacetti e salutare a sua volta.
Infine il corteo formato da Ishui e Mongo era riuscito a raggiungere il centro dell'arena. Non appena era riuscito ad avvistare il suo avversario l'ex-Special Jounin aveva salutato cominciando a gridare al suo avversario. «Hei Bellino come va?» Aveva detto ancora appollaiato sulla spalla del suo bestione salutando con la manina il suo avversario posto molto più in basso. «Io sono Magee, vuoi divertirti un po' con me?» Aveva infine terminato ammiccando e lanciando un mezzo sorriso malizioso. "Si comincia con lo show."

▪ Il Baitei aveva terminato di parlare quando il suo avversario, un Ninja di Kumo dai capelli rossi, aveva preso a rispondergli. Ishui aveva capito che il ragazzo era forse un po' giù di corda e voleva fare del suo meglio per metterlo a suo agio, prima di vincere. «Dai ciccino non essere così nervoso... ci penso io a te.» Aveva detto proprio mentre l'arbitro guardava i due contendenti e dava inizio allo scontro mentre svaniva nel terreno. Con un movimento quasi impercettibile l'avversario del Genio del Doton aveva deciso di cominciare cominciando ad eseguire una serie di sigilli dai quali l'ex-Special Jounin era riuscito a comprendere la natura di ciò che gli stava per arrivare addosso. "Mi chiedo se in tutto il fottuto mondo ninja esista qualcuno sprovvisto del Raiton..." Aveva sentenziato "leggermente" in disaccordo con questo terribile destino che lo portava ad incontrare solo gente in possesso di quel fastidioso elemento. Folgori azzurre avevano coperto il corpo di Yogan prima di partire ad alta velocità come un turbine verso un mai così indifeso Iwa no Gōremu. "Povero Mongo..." Aveva pensato il Bruno mentre lo stoico costrutto di chakra cominciava a creparsi ma senza risentire eccessivamente dell'attacco subito. Il ragazzo del Suono aveva, a quel punto deciso che mantenere quella posizione non gli era più di alcuna utilità e si era apprestato a spostarsi verso il basso.
Con un cenno del capo al suo avversario, che aveva cominciato immediatamente una nuova serie di sigilli, il Ninja di Oto si era lanciato, con un salto, alle spalle del suo costrutto, ancora immobile, attivando la sua amata Chōkeijūgan no Jutsu. La sensazione di leggerezza aveva invaso completamente il corpo del Baitei mentre si spingeva a volare verso il basso pronto a toccare terra fluttuando verso il basso con la grazia di una fatina e completare la sua sfida. Proprio in quel momento un drago composto interamente da fumo aveva trafitto il suo Golemal petto, mandandolo completamente in frantumi, ed andando ad investire completamente le gambe del Manipolatore della Terra. "Non posso andare per le sottili..." Aveva pensato il giovane Mukenin sentendosi per un attimo improvvisamente affaticato.

Chiudendo gli occhi aveva attivato sul suo corpo la Juin Jutsu che era andata a coprire di linee nere e squadrata tutta la pelle in evidenza partendo dal simbolo posto sul suo petto. La sensazione di benessere derivata dall'attivazione di quel Jutsu era sempre qualcosa di molto piacevole e rinvigorente. "Possiede anche il Fuuton?" Si era chiesto il Bruno, mentre respirava leggermente a fatica, stupito dal fatto di non aver riconosciuto sin da subito la natura del secondo attacco dell'avversario. Toccando terra il Baitei aveva pronunciato delle semplici parole: «Eccomi che arrivo...» Mentre correva verso il suo avversario e componeva la serie di sigilli utile per una delle sue tecniche preferite in assoluto: l'Haremu no Jutsu.
Una nube di fumo aveva avvolto il Ninja dai capelli lilla ed i dubbi gusti sentimentali per mostrare una volta che si era diradata trentuno bellissime Kunoichi. Le donne create dal Ninja dell'amore erano ognuna diversa dalle altre, in pratica l'interno cast di Miss Mondo Ninja. Tutte le copie indossavano nient altro che bende intorno al loro corpo nudo, oltre al completo equipaggiamento, ad eccezione del Gilet, del loro creatore. Le bende acconciate in un poco comodo ma sempre sexy body lasciavano ben poco all'immaginazione degli spettatori. "Da qualche parte, in questo momento, un uomo sugli spalti ha ricevuto una pizza così forte dalla propria donna da esser spedito in Coma senza passare dal Via." Aveva pensato la donna con capelli bruni acconciati in una lunga treccia che le arrivava alla base della schiena. Questa si trovava in una posizione leggermente defilata dal centro dello schieramento della morte alla destra del suo avversario coperta da tre file di altre Kunoichi dalle tette ballonzolanti.

Con le braccia coperte da quella moltitudine di carne il Manipolatore del Doton aveva cominciato a comporre i sigilli, il più rapidamente gli era possibile, per utilizzare la Kyōryokuna Onpa. Una volta terminata la serie di sigilli il Bruno doveva trovarsi a circa tre o quatto metri dal suo avversario, che doveva esser già stato preso di mira dalle attenzioni della prima fila di Sexy-cloni che avevano cominciato a provare ad abbracciarlo e spogliarlo. La Potente Onda Sonora sarebbe dovuta andare ad investire Yogan e tutti i cloni di Ishui che si erano bloccati, a causa delle vibrazioni sonore, per ben tre secondi.
Non appena l'effetto delle vibrazioni era terminato il Bruno, ancora trasformato e con le sue sorelle all'"attacco", aveva deciso che era il momento di fare la sua mossa. Con un movimento fluido veloce aveva sperato di cogliere di sorpresa il Ninja di Kumo andando ad utilizzare il Reppuu in modo da provare a colpire la sua gamba d'appoggio aiutandosi con la Chakura Kyōka Kyōdo per compensare la scarsa forza dovuta all'utilizzo della Chōkeijūgan no Jutsu.

Grazie a questo movimento il Baitei si era trovato in una posizione perfetta per far proseguire la sua offensiva grazie all'utilizzo dei suoi spettacolari Guanti chiodati. Senza pensarci su due volte l'ex-Special Jounin aveva colpito il terreno con il suo guanto destro in modo da far apparire di fronte a lui, e praticamente sotto al culo dell'avversario, il suo unico ed inimitabile Doton Doozen Ryu. Per l'occasione la tecnica era stata potenziata mediante l'utilizzo della Iwa no Isan insegnatagli da Kohaku. Questa era una precauzione in più che si era concesso conoscendo le alterazioni del Chakra, Raiton e Fuuton, dell'avversario.
Il Dragone doveva andare ad alzarsi verso il cielo tentando di azzannare l'avversario dal basso cercando di fare meno danni possibile alla bellissima crew di guerriere in gonnella, nonostante al momento non ne indossassero una. "Come diceva il vecchio saggio, mi pare, chi di drago ferisce di drago perisce..." Si era detto mentre al suo passaggio la sua creatura Doton avanzava ed Ishui provava a confondersi nuovamente all'interno della sua sorellanza di cloni che erano rimasti ancora in piedi.

▪ L'offensiva del Darima era andara ad impensierire l'avversario riuscendo, anche grazie alla confusione generata dalla sua Haremu no Jutsu, a colpire interamente Yogan. I cloni del Mukenin, inoltre, erano riuscite nel loro intento di sbottonare il Gilet lasciando con il petto poco villoso all'aria. Inoltre sia il Reppuu sia il Doton Doozen Ryu erano andati a segno spedendo il Rosso in alto alla "velocità della luce". In questo modo tra i due contendenti, prima vicini, si erano andati a frapporre ben sei metri di distanza. Questa distanza stava per essere colmata dalla prima fila dei suoi Sexy-cloni che avevano un solo obbiettivo: mostrare al mondo il "piccolo Yogan". "E' il mio momento, ora che non può sfruttare correttamente il suo Chakra..." Si era detto il Bruno preparandosi a seguire le sue amichette.
L'insensibile Ninja di Kumo, però, aveva spezzato il cuore a tutte le sue copie andando ad affermare di essere già fidanzato. In quel momento il suo avversario aveva afferrato la sua Katana forse con l'intenzione di cominciare a dar sfogo alla sua natura da Serial Killer di donzelle. La spada stretta nella mano destra dell'avversario era un oggetto di straordinaria bellezza dall'elsa estremamente decorata e la lama quasi completamente nera con una fascia rossa su di essa. Un sigillo posto sulla spada aveva cominciato a brillare mentre una lama Suiton era apparsa ad altissima velocità falciando il primo lato delle sue donzelle. "Merda le mie amiche!" Aveva pensato il Bruno mentre aveva visto l'attacco spostarsi da destra verso sinistra andando a falciare tutte le sue copie create dall'Haremu no Jutsu. "Tuttavia dovrebbe essere ancora alle prese con gli effetti della Kyōryokuna Onpa... Questo basterà contro un Jutsu Suiton..." Aveva pensato la Kunoichi componendo un singolo sigillo mentre si spostava con un balzo di lato.

In questo modo il Manipolatore del Doton aveva deciso di ricoprire interamente di dura roccia il suo braccio sinistro, il primo ad impattare con quella lama d'acqua. Ishui non aveva ritenuto opportuno potenziare la sua difesa convinto che il suo avversario avesse solamente la possibilità di utilizzare Jutsu di livello C. Proprio per questo voleva sfruttare il Pugno di Roccia per difendersi e poi provare a contrattaccare con un potentissimo pugno. «Cosa?!» Aveva pensato il Baitei mentre la furia del Jutsu avversario aveva cominciato a mettere estremamente in difficoltà la sua tecnica fino a distruggerla nel momento in cui lo stesso Jutsu dell'avversario non era cessato. "Com'è possibile che una tecnica Suiton C sia riuscita ad abbattere il mio Kengan no Jutsu?" Si era chiesto il Genio della Terra prima di ritornare mettendosi in guardia al suo aspetto originale, dato che oramai aveva perso le sue sorelle, di uno splendido e virile uomo.
Il dubbio si era infiltrato nella sua mente dato che aveva "visto con i suoi stessi occhi" la Potente Onda Sonora andare a segno. "Addirittura un Jutsu di livello A..." Si era detto visto che una tecnica di livello B non avrebbe potuto comunque impensierire il suo Pugno di Roccia di pari livello. Per riprendersi da quella situazione l'ex-Special Jounin aveva cominciato la composizione della sua illusione personale, la Kage no kōgeki, mentre con un balzo di due metri alla sua destra si avvicinava al bordo della piazza. Una volta atterrato la serie di sigilli era terminato dando vita al suo clone illusorio. La sua immagine riflessa doveva andare a prendere il suo posto andando a formare sulla sua stessa mano un Rasengan con cui avrebbe minacciato Yogan procedendo a zigzag fino a provare ad avvicinarsi a lui e colpirlo in pieno petto.

Allo stesso tempo il Bruno aveva deciso di continuare ad arretrare per poter sfruttare il vantaggio strategico offertogli dall'arena. Sfruttando la sua velocità al massimo delle sue potenzialità il Ninja di Oto si era spostato provando a raggiungere un edificio in cui poter entrare da cui poter osservare il suo avversario ancora alla presa con il suo Attacco dell'Ombra. Il Mukenin non aveva la presunzione di celarsi perfettamente alla vista dell'avversario andando a sbirciare l'esterno dalla porta aperta. In questa posizione, a circa dodici metri dal suo contendente, Ishui aveva deciso che era il momento di agire proprio quando il suo Genjutsu doveva aver terminato il suo effetto. Ancora sporgendosi dall'interno della struttura con un rapido movimento l'ex-Special Jounin era andato a colpire il suolo con il pugno destro. In questo modo il Baitei doveva andare a creare le sue spettacolari Tabe chikyū che dovevano avere come epicentro lo stesso Yogan. Queste erano state potenziate mediante l'utilizzo dell'Hijiriyama in modo da poter impensierire con maggior efficacia un utilizzatore del Raiton. "Raiton, Fuuton e Suiton..." Aveva pensato tenendo una lista mentale di tutto ciò che aveva fatto Yogan fino a quel momento. "Questa è una situazione non troppo di merda, dai..." Si era detto sperando che l'elemento primario del suo avversario fosse proprio l'ultimo che gli aveva mostrato e su cui il suo Doton aveva più possibilità.

Le Fauci di Terra erano state create ad una distanza di sei metri l'una dall'altra mentre il Mukenin si preparava ad utilizzare una delle sue tecniche oramai caratteristiche: la Otoshibuta. Sbattendo i pugni l'uno contro l'altro, mentre si spostava in modo da essere esattamente sulla soglia della porta, prima di puntare il pugno destro verso il cielo il Ninja con i capelli lilla aveva assunto una posa plastica. In cielo, proprio sopra le due enormi Tabe chikyū si era aperto un varco da cui sarebbe caduta la sua sentenza. "Peccato che qui non ci siano buone telecamere... Questa posa sarebbe stata perfetta per la copertina di Cosmovillage..." Si era detto il Baitei sperando di aver concatenato al meglio la sua combo. Questa, infatti, era stata ideata con l'intenzione di riuscire a far seguire alla chiusura delle Fauci della Terra, ed alla loro autodistruzione, la Caduta del Coperchio che avrebbe impiegato qualche secondo per formarsi e cominciare la sua caduta. "Come si suol dire... Mettiamoci una bella pietra sopra."