Suna no Yumenoya

» Casa di Sora Darima

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    Descrizione

    Una delle costruzioni più imponenti di tutta Suna. La struttura è situata leggermente al di fuori del villaggio. Nei pressi delle fortificazioni adiacenti alla porta Nord. La struttura è di forma circolare, come ogni altra casa nel villaggio di Suna con vari innesti circolari che escono dalla struttura centrale. La casa è disposta su più piani e l'unico a Sora sconosciuto è l'ultimo piano, il terzo, piano completamente occupato dal padre Adottivo. Gli altri due piani, più il piano terra ed il sotterraneo, hanno soffitti molto alti. Nel Sotterraneo vi è una sala abbastanza ampia in cui vi è disposta al suolo una grande quantità di sabbia. La camera è illuminata da un complesso sistema di luci in un contro soffitto che fanno sembrare la stanza una sezione del deserto estrapolata dal suo contesto naturale. Il Piano terra, o piano comune, contiene tutte le strutture che servono per la vita. Dalla cucina alla lavanderia. Ed in più in una torretta a parte dell'edificio la grande biblioteca situata su due piani. Il piani superiori, solo il primo ed il secondo, sono collegati grazie ad una scala a chiocciola presente su una torre a parte. Il primo piano è quello assegnato allo Shinobi di Konoha Teddy Nara, mio giovane guardiano. Questo è stato convocato come guardiano dopo le sue gesta ad Hoshi in cui aveva con la sua intelligenza strategica e tattica salvato la città ed il Daimyo stesso. Oltre da Teddy il piano è Abitato anche da una domestica che ha il compito di servire il giovane ospite. Seppur l'accesso non è vietato Sora raramente si ferma a questo piano. Il secondo piano è assegnato a Sora, con un'ampia camera ed una piccola raccolta di attrezzi quasi inutilizzati. Ad ogni piano è associato un bagno con i servizi basilari mentre al piano terra vi è una grande vasca termale, situata in una zona separata dal centro dell'edificio come la biblioteca. Il Terzo piano è un mistero per gli altri abitanti della casa visto che sembra completamente separato dal resto della camera. E le poche volte che Shinzo Darima si presenta ai suoi coinquilini lo fa in maniera inaspettata e saltuaria


    Suna_People

    Shinobi Conosciuti

    Suna - Kiri - Konoha - Kumo - Oto - Altro


    Supaku Handoru ≈ Shinobi particolarmente ammirato dal giovane Darima. Supaku viene considerato da Sora come il suo Sensei ed è uno delle poche persone di cui sente di potersi fidare. Il loro vero primo approccio, però, è stato molto strano ma ora hanno appianato le loro divergenze. Dopo aver condiviso con il Jinchuuriki le sue conoscenze sotto forma del Shinku Buro e del Shinku Iki Supaku è in attesa di scoprire la verità sul suo allievo...

    Danzou Hikarami ≈ Chuunin della Sabbia sfidato da Sora durante un'Arena. Durante il combattimento Sora ha potuto apprendere la vera potenza del Katon combinato con il Fuuton, elementi che il ragazzo detiene. Il Darima ha incontrato nuovamente il giovane durante il funerale del padre...

    Maky Uryuu ≈ Il Jinchuuriki dell'Eptacoda. Maky è stato incontrato dal Darima durante un'arena. Inizialmente Sora aveva creduto di aver incontrato un Cacciatore di Demoni inviato dal Kazekage. Invece la storia era ben diversa. Il manipolatore è ancora in attesa di un confronto tra lui e Maky...

    Kotaro Sasaki ≈ Shinobi di Suna incontrato da Sora in ben due occasioni. La prima volta in un arena e la seconda durante una missione. Di questo ragazzo Sora conosce l'elemento chakra, il Katon, e la sua abilità innata che gli permette di far fuoriuscire dei filamenti oscuri dal corpo e di staccare i suoi arti superiori.

    Sasori Chikamatsu ≈ Chuunin di Sunagakura incontrato durante una missione nella Croce del Sud. Dello Shinobi Sora no conosce gran che oltre alla sua affinità con il Doton ed al probabile coinvolgimento nell'Arte del Marionettismo.

    Izumo Chikamatsu ≈ Izumo è stato incontrato dal Darima durante una delle sue ultime arene prima dell'esame Chuunin. Il ragazzo è probabilmente un parente, prossimo o lontano, del Kazekage. Però, Sora non ha altre notizie a tal proposito. Possiede il Katon e strane tecniche con l'olio che gli servono per potenziare le sue fiammate.

    Ray Ikatsu ≈ Futuro Manipolatore della Sabbia. Sora è stato scelto per sovrintendere il suo addestramento. Shinzo sembra tenere molto al rapporto del Jinchuuriki con gli Ikatsu, altra famiglia di Manipolatori.

    Arima Togetsu ≈ Special Jounin di Konoha che Sora ha incontrato di sfuggita a casa di Supaku. I due Ninja sembrano condividere un rapporto molto speciale...

    Yume Rakuen ≈ Kunoichi di Konoha incontrata dal Darima durante una dura arena. E' la seconda persona incontrata dallo Shinobi a poter contare sull'elemento Fuuton. Per questo motivo Sora la rispetta moltissimo e si sente in qualche modo legato a lei.

    Akihiko Hyuuga ≈ Shinobi di Konoha con cui Sora ha intrapreso un viaggio verso Nami per affrontare una missione. Lo Shinobi di Konoha è un ragazzino strano ed eccentrico che non più di una volta ah dato modo allo Shukaku di desiderarlo morto. Sora è a conoscenza dell'elemento chakra posseduto da Akihiko, il Katon. Oltre ciò non ha altre informazioni sullo Shinobi.

    Kozato Senju ≈ Futuro Shinobi addestrato nel controllo del Chakra dal Darima. Sora ripone grandi speranze in lui, e pensa di sfidarlo una volta che il giovane è divenuto Genin.

    Kii Susukaburiu ≈ Shinobi di Kiri affrontato da Sora in uno scontro. Il ninja ha capelli rossi ed un carattere focoso come i suoi capelli ed il suo elemento chakra che usa più spesso. Durante lo scontro Sora ha scoperto che il suo avversario possede vari elementi chakra. In primis il Katon ed il Doton. Oltre questi due elementi il ragazzo dimostra di poter usufruire della lava e di una sorta di gomma.

    Tora Matsuei ≈ Compagno ed Avversario del Darima durante l'esame Chuunin. Il Matsuei possiede il chakra Doton e una particolarissima abilità che gli consente di dar vita alle proprie creazioni artistiche.

    Matsuo You ≈ Primo allievo del Darima. il Jinchuuriki non ha notizie di un suo eventuale passaggio al grado Genin.

    Jugo Asora ≈ Shinobi Katana incontrato da Sora durante un breve periodo di apprendistato a Kumo. Il giovane Darima si era recato in quel villaggio per poter imparare qualcosa sull'arte della Spada.

    Karui Hagane ≈ Compagno di Sora durante l'esame Genin. Successivamente è stato incontrato dal giovane di Suna anche all'interno di un'arena. Karui ha una straordinaria abilità con le Katane e può contare sul Chakra elementale Doton. Sora ha in mente di chiedere a lui qualche aiuto per imparare a destreggiarsi con le Katane.

    Noah Bakumaru ≈ Shinobi di Kumo con cui Sora ha affrontato una missione. Il darima non conosce nulla sulle capacità di questo ninja tranne la sua capacità di clonarsi. Inoltre durante la missione il Darima ha che il padre di Noah ha una certa familiarità con Shinzo Darima.

    Kyoshiro Tsuuya ≈ Ex Special Jounin di Kirigakure no Sato. Kyoshiro è un traditore della propria patria affrontato da Sora durante la sua prima missione da Chuunin. Il Darima faceva parte della squadra di ricerca sfoltita dallo scoppio della guerra. Lo Tsuuya è, però, riuscito a scappare sfruttando una strana e fitta nebbia.


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    Schede PNG Associati

    Shinzo_Darima
    Shinzo Darima
    Legame: Padre Adottivo
    Età: 38
    Grado: Jounin Veterano
    Abilità: Manipolazione della Sabbia (Doton - Raiton)
    Capelli: Castani
    Occhi: Marroni
    Storia: ...

    Teddy_Nara
    Teddy Nara/Sarutobi
    Legame: Guardia del Corpo/ Amico
    Età: 17
    Grado: Ex. Sp. Jounin
    Abilità: Controllo dell'Ombra (Doton - Katon)
    Capelli: Castani
    Occhi: Marroni
    Storia: ...

    67qjp4
    Oyaji
    Legame: ANBU Guardiano
    Età: ??
    Grado: A.N.B.U.
    Abilità: Manipolatori dell'Inchiostro (?? - ??)
    Capelli: ??
    Occhi: ??
    Storia: ...

    67qjp4
    Sconosciuto
    Legame: Nemico
    Età: ??
    Grado: ??
    Abilità: ?? (?? - ??)
    Capelli: ??
    Occhi: ??
    Storia: ...


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    Jutsu Conosciuti

    Taijutsu - Kenjutsu - Fuinjutsu - Genjutsu - Ninjutsu
    Doton - Suiton - Katon - Fuuton - Raiton
    Supplementare


    Jutsu E

    Rita Shugi - Altruismo
    Nawanuke no Jutsu - Tecnica d'Evasione
    Bikou Ninjutsu - Tecnica dell'Inseguimento Silenzioso
    Youji - Stuzzicadenti
    Kai - Disperdi
    Henge No Jutsu - Tecnica della Trasformazione
    Kawarimi no Jutsu - Tecnica della Sostituzione
    Bunshin No Jutsu - Tecnica della Clonazione
    Utsusemi no Jutsu - Tecnica della Manipolazione della Voce

    Jutsu D

    Jinsokuna Senko wa - Pugno Rapido
    Saidokikku - Calcio Laterale
    Hanshite Senpuu - Turbine Contrario
    Hando, Himitsu, Hando - Mano, Segreto, Mano
    Magen: Narakumi no Jutsu - Illusione Demoniaca
    Kasumi Juusha no Jutsu - Tecnica dei Servitori della...
    Oboro Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni di Nebbia Oscura
    Sabaku No Moji - Caratteri del Deserto
    Kemuri Bunshin no Jutsu - Tecnica del clone di Fumo
    Burō Doro - Colpo di Fango
    Doro Bunshin no Jutsu - Tecnica del Clone Fangoso
    Doton: Shinjuu Zanshu no Jutsu - Tecnica della Decapitazione...
    Gansetsukon - Lancia di Roccia
    Kirigakure no Jutsu - Tecnica del Velo di Nebbia
    Suihashu - Mano dell'Onda
    Katon: Kasumi Enbu no Jutsu - Tecnica della Nube Incendiaria
    Hinoiki - Soffio di fuoco
    Renkeijutsu: Karura - Tecnica di cooperazione: Garuda
    Fuuton: Juha Shou - Colpo dell'Onda d'Artiglio
    Ressenpū - Scoppio del Vento
    Goukuuhou - Cannone d'Aria

    Jutsu C

    Furontosurasshu - Fendente Frontale
    Karasu Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni di Corvi
    Enmakugire No Jutsu - Tecnica della Prigione di Fumo
    Gamayudan - Proiettile d'Olio
    Iwa Bunshin no Jutsu - Tecnica del Clone Roccioso
    Doro Gaeshi - Tecnica del Muro di Fango
    Ganchuurou no Jutsu - Tecnica dei Pilastri di Roccia...
    Doton: Retsudo Tenshou - Scossa Sismica
    Doton: Dochuu Eigyo - Nuotata nel Sottosuolo
    Suiton: Mizuame Nabara - Tecnica del Campo di Sciroppo
    Suiton: Mizurappa - Colpo dell'Onda
    Katon: Housenka No Jutsu - Tecnica della Fenice Infuocata
    Katon: Ryuuka no Jutsu - Tecnica del Drago di Fuoco
    Katon: Endan - Palla di Fuoco
    Kumoryuu Kaengiri - Fendente di Fiamme
    Kyoryokuna kaze no nami - Potente onda di Vento
    Reppushou - Palmi dell'Uragano
    Kami Oroshi - Vento Divino delle Montagne
    Raiton Kage Bunshin No Jutsu - Tecnica del Clone di Fulmine

    Jutsu B

    Dai Senkou - Rotazione Superiore
    Muon Satsujin - Tecnica dell'Omicidio Silenzioso
    Domu - Armatura di Terra
    Mizurappa - Tromba Acquatica
    Kage Bunshin no Jutsu - Tecnica dei Cloni d'Ombra
    Dai Endan - Grande Bomba Incendiaria

    Jutsu A

    //

    Jutsu S

    //

    Innate Conosciute

    Arte delle Fibre Nere ≈ Il corpo degli utilizzatori di quest'arte è costellato di cicatrici. Queste ferite oramai rimarginate possono essere riaperte per far fuoriuscire dei speciali filamenti neri.

    Jioungu - Rancore della Terra
    Jioungu - Rancore della Terra

    Youton ≈ Capacità che dona il Doton ed il Katon. Questa abilità si presenta sotto varie forme - Lava, Calce e Gomma. E' un abilità diffusa in vari paesi.

    Youton no Endan - Sfere di Lava
    Gomu Nawa - Frusta di Gomma
    Sekkai no Shuzai - Copertura di Calce
    Youton: Geyser - Geyser di Lava

    Shinobi Katana ≈ Particolare capacità che si traduce in una portentosa abilità nell'utilizzo delle spade. Sora ha ammirato poco in azione quest'arte.

    Kumo no Giri - Taglio della Nuvola

    Clan Chikamatsu ≈ Capacità molto famose in tutto il Paese del Vento ed Abilità associata al Kazekage. Questa si basa sulla creazione e l'utilizzo bellico di speciali marionette. Le Marionette sembrano muoversi mediande dei gesti delle dita.

    Kugutsu no Jutsu - Tecnica del Marionettismo
    Marionetta Karasu
    Karasu No Kawarimi - Sostituzione di Karasu

    Manipolazione dell'Inchiostro ≈ Capacità che fonde l'arte al combattimento. Grazie a quest'abilità si potrà dar vita alle cose disegnate.

    Toppi Wa Teisatsu - Topi Esploratori

    Shouton ≈ Questa capacità consente la creazione di oggetti in cristallo estremamente resistenti e dalle varie funzioni.

    Shouton: Rokkaku Shuriken - Shuriken Esagonali
    Shouton: Suishou Hoiru - Ruota di Cristallo
    Suishotō - Lama di Cristallo

    Hyouton ≈ Capacità molto simile a quella dello Shouton. Lo Hyouton, però, permette la creazione creazione di oggetti in ghiaccio.

    Hyouton: Sensatsu Suishou - Spiedi di Ghiaccio
    Hyouton no Domu - Cupola di Ghiaccio

    Shakuton ≈ Questa capacità consiste nella creazione di sfere infuocate che possono essere guidate tramite dei gesti dal loro utilizzatore. I suoi utilizzatori possono contare pure sulla fusione elementale tra Katon e Fuuton.

    Shakuton: Kajōsatsu - Vapore Assassino
    Shakuton: Furaitobureizu - Volo della Vampa

    Arte degli Origami ≈ Mediante l'utilizzo di tale innata il proprio avversario riesce ad appiattirsi per aderire completamente alla parete e mimetizzarsi o creare oggetti di carta, come una Katana.

    Kami Katana No Jutsu - Tecnica della Katana di Carta
    Kami Touton no Jutsu - Tecnica della mimetizzazione di Carta

    Geni del Ragno Dorato ≈ Tale abilità consente allo shinobi di poter ottenere due paia di braccia in più. L'utilizzatore potrà addirittura secernere delle ragnatele.

    Kumosouiki - Regione dei Ragni

    Clan Inuzuka ≈ Tale abilità si basa sull'utilizzo di un cane che accompagna lo shinobi in battaglia.

    Aggressività
    Dainamikku Maakingu - Azione Dinamica

    Mokuton ≈ Capacità che descrive alla perfezione Konoha. Gli utilizzatori di quest'innata possono creare enormi quantità di legno dal loro corpo.

    Mokuton no Jutsu - Tecnica della Manipolazione Lignea
    Mokuton: Kawarimi no Jutsu - Tecnica della Sostituzione Lignea
    Moku Bunshin No Jutsu - Tecnica del Clone di Legno
    Jubaku no Jutsu - Tecnica degli Alberi Incatenanti

    Jinchuuriki Conosciuti

    Maky Uryuu (Eptacoda)
    Conoscena del Youton
    Jinchuuriki Chuunin
    Youton no Yoroi - Armatura di Lava
    Suupaa Ekuserento Haipaa Atakku - Attacco Del Pugno Eccellente

    Contratti

    Vespe ≈ Kyoshiro Tsuuya

    Vespa Gigante


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    Archivio Link

    Teddy Gaiden ≈ I
    A Strange Night ≈ I - II - III - IV
    To Feel Good ≈ I - II - III - IV - V - VI - VII - VIII
    A New Night ≈ I - II - III - IV - V - VI - VII
    The End or The Beginning? ≈ I - II - III - IV
    Il potere del Vento ≈ Shinku Buro - Shinku Iki
    Il Genin più forte ≈ Foresta - Sfida
    L'Arte della ... ≈ I - II - III - IV - V - VI - VII - VIII - IX - X - XI
    Cordoglio ≈ I - II - III - IV - V - VI
    Revelations ≈ I - II - III - IV - V - VI - VII - VIII - IX - X - XI - XII
    Io un Sensei? ≈ I - II - III



    HousePeoplePNGJutsuStory





    Edited by LukeSkyLord - 29/3/2016, 00:30
     
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    Fuuton Shinkuuha - Onda d'Aria
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    In questo ninjutsu si respira a pieni polmoni dopo aver effettuato i sigilli e, ruotando il busto si espellerà l'aria impastata col chakra formando un fendente di vento. Questo fendente per i primi tre metri sarà singolo, ampio cinque metri e spesso venti centimetri; subito dopo esso si smaterializza tramutandosi in molteplici al punto che qualsiasi cosa si trovi nel raggio di otto metri per cinque e fino a trenta di distanza sia vittima di varie ferite da taglio sparse sul corpo che complessivamente risulteranno come aver subito una ferita di medio grave entità.
    Consumo: 8

    ~Fuuton Shinkuuha
    Apprendimento Jutsu ~

    png
    Il giovane Darima si trovava sul suo nuovo cammello, chiamato Pips, e precedeva l'unica carrozza che formava la piccola carovana. Il carro, trainato da altri due destrieri del deserto, era condotto dai sapienti gesti di Teddy, e conteneva all'interno solamente Shinzo. Il nobile di Suna aveva deciso la destinazione del viaggio e comunicato il suo desiderio di partire al figlio ed al Nara solo il giorno prima della partenza. Sora amava viaggiare all'interno del Deserto, la sua casa ed il luogo in cui il suo potere poteva dare il suo meglio. Ciò che realmente lo infastidiva era quella sorta di mistero sulla loro destinazione. Sora e Teddy, infatti, avevano ricevuto solamente una direzione da seguire, Nord-Ovest, e nessun altra indicazione più dettagliata. Shinzo, come al solito quando viaggiavano nel deserto, riusciva a cancellare le impronte senza neanche concentrarsi. Quei lavori di precisione eseguiti così semplicemente erano un indicatore della grande potenza del Nobile Manipolatore. Il Jinchuuriki aveva deciso di aprire la strada al gruppo sul suo destriero così da non essere obbligato ad affrontare delicate conversazioni con il suo patrigno. Pips era stato una sorta di regalo di Teddy per il passaggio di grado del Darima. Il regalo, se così poteva essere chiamato, gli era stato consegnato, tuttavia, molto dopo il suo esame di selezione chuunin. Esattamente dopo il ritorno dalla missione a Komen. Il cammello, dal manto beige come la sabbia e la cresta di poco più chiara, aveva un andatura ondeggiante ma tutto sommato rapida. La groppa della cavalcatura era coperta da una grossa sella con schienale che poggiava su una coperta intarsiata a coprirgli le gobbe ed il sostegno centrale per la seduta. La giara, legata sulla groppa del destriero, era ricolma di sabbia e pronta per essere utilizzata per ogni evenienza. Il posto da lui occupato, in quella spedizione verso l'ignoto, era come una sorta di guardia della carovana. Shinzo e Teddy non erano però degli sprovveduti. Il primo era un abilissimo Jounin fidato collaboratore sia del Kazekage sia del Daymio. Il secondo, invece, seppur non più uno Shinobi ufficialmente era ancora capace di utilizzare il chakra e ciò che aveva appreso. Teddy ufficialmente, però, non doveva far sfoggio delle abilità che aveva appreso durante la sua carriera da Shinobi. Grazie, però, al contratto da guardia del corpo della famiglia Darima qualcosa gli era stato infine concesso. Dopo quattro giorni di incessante viaggio, in cui le uniche soste erano fatte per rifocillarsi o raccogliere acqua, Sora era sicuro di aver raggiunto e, forse, superato i confini del paese del vento. Quando il deserto si era fuso con una distesa rocciosa Shinzo si era affacciato dalla sua carrozza per parlare ai due che lo accompagnavano. Siamo quasi arrivati... Probabilmente loro ci hanno già avvistato. Non fate stupidaggini. Così dicendo si era rintanato nuovamente nella sua gabbia lignea. Guardando a destra e manca il giovane Jinchuuriki aveva cercato di scoprire indizi di un qualche inseguimento senza, però, trovare alcun che. Se era vero che qualcuno li stava seguendo doveva pur riuscire a notare qualche strano movimento tra la sabbia o le rocce. Mancava ancora un ora al sorgere del sole quando Teddy aveva cominciato a parlottare con il Manipolatore. Guardando dinanzi a se i due giovani potevano vedere un enorme roccia alta e butterata in più punti. La torre rocciosa sembrava ingrandirsi sempre di più ad ogni passo. Sembra quasi la Torre all'interno della Foresta della Morte... Aveva detto il giovane al suo compagno di viaggio richiamando alla mente le sensazioni provate alla vista di quell'edificio. Le due viste erano completamente diverse. Una frutto del lavoro certosino dell'uomo l'altro della prorompente furia degli elementi. Quando oramai la distanza dalla rocca era stata di poco meno di due Chilometri ciò che potevano vedere li aveva stupiti. Dinanzi a quello che poteva essere considerato un vero e proprio edificio si trovava una serie di persone dalla pelle bruna e vestite in due varianti differenti. Questi erano schierati secondo una sorta di schema ben preciso. Al centro vi erano tre donne che indossavano una grande gonna blu ed una camicia bianca avvitata a coprirle il busto. I capelli candidi o rossicci erano mantenuti indietro da una fascia bianca. Il resto, una ventina tra uomini e donne disposte a semicerchio in maniera quasi casuale, indossavano abiti attillati di pelle beige con un pantalone ed una giacca. Il capo era coperto da un copricapo simile a quello che portava il Darima solo che marroncino della stessa tonalità dei loro abiti. Solo la parte più consistente del gruppo possedeva armi mentre le donne con la gonna indossavano ampi bracciali in oro o avorio e collane dello stesso materiale. Gli armati potevano contare su lance dall'asta corta, poste sulle loro spalle, ed archi portati in una faretra alla cintura. Quando la piccola carovana gli si era avvicinata a meno di cinquanta metri, cioè erano entrati nell'area di tiro, gli uomini e le donne aveva cominciato a velarsi imbracciando chi l'arco con una freccia già incoccata chi una lancia. Shinzo che facciamo torniamo indietro? Qui non sembra che siamo ben accetti... Aveva detto il Nara diminuendo il ritmo della loro avanzata senza però fermarsi completamente del tutto. Lo sguardo del gruppo di abitanti del deserto si era indurito dopo quel gesto e Sora era sempre più convinto di dover ricorrere alle maniere forti. Voleva cominciare a caricare la sua Atsugai per sbaragliarli con un solo colpo senza troppi danni ma il movimento del cammello non gli lasciava speranze di restare immobile. Continua ad avanzare senza remore, Teddy... Fermati solo quando saremo arrivati a circa cinque metri dalla loro postazione. Aveva detto Shinzo apparendo dalla tendina che copriva la grata che divideva il suo loculo dalla postazione di guida. Senza aspettare, conscio del fatto che il giovane Darima lo stava ascoltando aveva continuato. Sora osservali bene. Questa sarà per te, come lo è ancora tutt'oggi per me, alla stregua di una seconda famiglia. Le parole dell'uomo dai capelli rossicci erano semplici ma sentite. Quell'uomo così criptico aveva immesso un pizzico di fiero amore nelle sue parole. Il contrasto tra il tono con cui aveva dettato ordini al Nara e quello con cui aveva parlato della tribù era incredibile. Quando la carovana aveva raggiunto la meta la porta della cabina si era aperta lasciando uscire Shinzo. L'uomo oramai era vestito esattamente come i vari nomadi. La grande differenza si trovava nelle armi che il Darima non indossava. L'abito in pelle beige fasciava il corpo dell'uomo mostrandolo in tutta la sua tonicità. La muscolatura definita ed allungata era di solito quasi sempre nascosta dalla veste del deserto che indossava a Suna. Allargando le braccia, come ad abbracciare tutta la comunità che aveva difronte, aveva cominciato a parlare. Il discorso era diretto alle tre donne vestite con la bianca blusa. Ninia... Kora... Jash... Aveva cominciato il patrigno guardando le tre donne una dopo l'altra e facendo un inchino alle tre mentre pronunciava il loro nome. La più anziana delle tre sembrava essere Ninia. Una donna tutta ossa e muscoli dalla pelle incartapecorita a causa della continua esposizione al sole ed alle intemperie del deserto. Le altre erano altrettanto muscolose e snelle seppur più giovani. Pareva di guardare tre generazioni a confronto, una nonna una madre ed una figlia. La più giovane delle tre, Jash, poteva avere su per giù qualche anno in più a Shinzo. I capelli delle tre donne erano lunghi e lasciati cadere liberi sulle spalle grigi, per Ninia, e rossi per le altre due sapienti. Che tutti voi possiate sempre trovare Ombra ed Acqua... Io, Shinzo Darima, richiedo asilo ed ospitalità per me ed i miei compagni di viaggio. La più anziana, con un passo in avanti, aveva cominciato a parlare guardando prima Sora poi Teddy per un attimo. Che la pace del Man'naka-chi sia con voi. Chi viene nel Man'naka-chi possa tornare in pace nella propria tenuta. Qui non verrà versato del sangue. Quella frase sembrava studiata e consolidata all'interno delle tradizioni di quella gente. Di sicuro era già nota alle orecchie del Padrino che con un ultimo inchino, stavolta verso un uomo baffuto della sua stessa stazza, si era voltato verso il Nara per dargli delle rapide disposizioni. Intanto tutti i presenti avevano cominciato a spostarsi in piccoli gruppetti o da soli parlottando. Le armi erano state riposte e gli animi si erano rasserenati. Solamente qualche uomo continuava a guardare il Jinchuuriki in cagnesco senza alcun apparente motivo. La voce di Shinzo aveva destato il figlioccio dai suoi pensieri. Sora da a me la tua Omoikarui, la terrò io in custodia. A Yosai non sono ammesse spade o Katane di qualsiasi genere. Leggermente stupito per quella notizia e pronto a chiedere di più in futuro il giovane Darima aveva rimosso la Katana speciale per darla al Jounin.

    L'interno della Yosai era completamente cavo. Le mura di roccia erano spesse almeno cinque metri, alla base, per poi restringersi salendo di qualche centimetro. All'interno vi era, inoltre, una sorta di camminamento a spirale che saliva intorno a tutta la rocca raggiungendo dei terrazzamenti. La base della torre presentava, inoltre, una sorta di piano interrato su cui erano state messe a coltura verdure ed ortaggi. All'interno della struttura il caldo dell'esterno non era percettibile in maniera eccessiva. La struttura in roccia era un buon isolante termico che rendeva l'aria tutto sommato piacevole e quasi temperata. La luce solare entrava da un grande lucernario in cima e dalle varie aperture sui lati della parete rocciosa, quelli che a Sora e Teddy erano sembrati fori casuali. In tutto la struttura sembrava una sorta di piccola città interamente concentrata nello spazio di una torre. Lo spazio interno era ampio alla base almeno cento metri e presentava al livello inferiore gli edifici comuni. Qui vi erano la mensa comune, sul fondo difronte all'entrata, provvista di luoghi di cottura e banchi per il consumo degli alimenti ed una grande tenda/sauna, sulla destra. Sulla via che costeggiava l'intera parete della struttura, larga almeno una quindicina di metri, vi erano delle piccole abitazioni monolocali poste a distanze regolari. La cassa più in alto e forse quella leggermente più grande delle altre era la sede delle tre Sapienti - Ninia, Kora e Jash. Le tre donne, a quanto poi aveva capito Sora, erano delle "Sorelle-Mogli". Ciò significava che le tre donne erano sposate tutte con lo stesso uomo, Ruhark, l'ultimo che Shinzo aveva salutato con l'inchino. La poligamia, quindi, oltre ad essere accettata era anche, in qualche modo, incoraggiata in questa comunità. I cittadini erano quasi tutti dei combattenti provetti che si allenavano nell'utilizzo delle armi e soventemente anche del chakra. Il loro controllo sul Chakra, però, non era forte come quello di un normale Ninja essendo più rozzo e poco curato. Questa capacità, però, riusciva a raggiungere dei picchi d'eccezionalità nelle donne che venivano chiamate Sapienti. Le tre donne erano le migliori incanalatrici di Chakra di tutta la piccola cittadina di nomadi del deserto. La più forte delle tre era la più giovane, Jash, che si era vista associare alle due precedenti Sapienti solo di recente. Anche Ninia e Kora, ad ogni modo, erano particolarmente dotate e dove non riuscivano con la potenza potevano riuscire con l'esperienza. La prima deteneva una sorta di affinità innata con il vento che secondo Shinzo rasentava l'eccezionale. La seconda, invece, provvedeva alle riserve idriche ed alla cura dei feriti della comunità assicurando prosperità al complesso nel Man'naka-chi. Quelle capacità derivavano, forse, da un innata propensione elementare di cui la più giovane, Jash, peccava. Proprio per aiutar quest'ultima a scoprire la propria propensione Shinzo era ritornato nella comunità Aiel. Gli uomini, di solito, erano capaci di utilizzare il chakra ma non riuscivano mai a raggiungere grandi risultati. La qualità più importante in un uomo, che lo rendeva anche un valido capo villaggio, era la saggezza. Il titolo di Capo villaggio, però, non significava una superiorità dell'uomo. Questo, infatti, nelle scelte era sempre associato alle sue mogli. L'autorità dell'uomo poteva essere manifestata nei momenti di instabilità durante i quali guidava gli attacchi. In altre situazione doveva essere sempre e comunque affiancato alle donne. Gli Aiel, ad ogni modo, erano un popolo estremamente chiuso nelle proprie tradizioni seppur molto aperto all'incontro con gli estranei. Un estraneo poteva difficilmente trovare una nuova famiglia in loro ma chi cercava acqua ed ombra, senza avere cattive intenzioni, da loro poteva trovarle di sicuro da loro.

    Sora si trovava solo su una panca a mangiare la propria razione. Teddy era andato chi sa dove a provare un gioco chiamato "Il Bacio della Fanciulla". La menzione di quella pratica aveva fatto sghignazzare i più. Il giovane Darima aveva compreso che quelle persone avevano un modo di vedere la vita tutto loro. Durante le sue giornate passava metà del tempo ad ascoltare tradizioni e usi, che comunque non riusciva a capire, e l'altra metà di quel tempo a chiedere spiegazioni più accurate. Spiegazioni che portavano sempre alla solita considerazione: Gli Aiel erano strani. Terminando il proprio pranzo, una ciotola di brodo con verdure scaldate e straccetti di carne di montone, Sora si preparava ad un altra giornata di ascolto e di dubbi. Di solito era Kora, dal viso gentile e rotondo, ad insegnargli tutto ciò che doveva sapere. Ninia si occupava per lo più dell'amministrazione e del controllo della piccola popolazione. Il Capo villaggio, Ruhark, si preoccupava soprattutto della salvaguardia della torre e della sua popolazione organizzando i sopralluoghi e le squadre di vedette. Alzandosi in piedi aveva trasportato la propria ciotola nel punto di raccolta per poi prepararsi a fare quattro passi in attesa della venuta di Kora. Ragazzino... Si era sentito chiamare da una voce oramai nota. Ninia, posta qualche metro sopra di lui sul ciglio del camminamento, lo guardava dall'alto con lo sguardo simile a quello d'un rapace. Gli occhi giallo miele lo fissavano brillando alla luce del sole che penetrava dalle aperture sulla parete. La gonna blu e la camicia bianca erano perfettamente lindi. Lo sguardo si era stretto in una smorfia mentre incrociava l'espressione dubbiosa del Jinchuuriki. Allora che aspetti? Sembri aver visto il Tenebroso in persona... Svegliati per la Luce! La donna, forse, voleva assegnargli un compito. Non amava vedere gente impegnata a contare i granelli di polvere nell'aria, come diceva sempre lei. Allora sali o no? Su su che aspetti? Poi dopo una pausa, durante il quale il Darima aveva cominciato a correre per salire la tortuosa via che si inerpicava sulla parete questa aveva continuato a voce volutamente alta. Shinzo ti ha forse allevato a Pane e Botte in Testa per farti venir su così stupido? La domanda era chiaramente retorica ma il giovane Manipolatore si era affrettato, comunque, a seguire la sua guida scuotendo il capo. La sua testa, comunque, si stava riempiendo di domande. Non conosceva il perché di questo cambio di programma così improvviso ma di cui forse doveva già esserne, in qualche modo a lui sconosciuto, a conoscenza. La donna oramai lo precedeva di circa una decina di metri senza fermarsi salendo in alto, sempre più in alto, fino ad entrare nella casa che divideva con le altre donne ed il marito. "Ma che sta succedendo oggi?" Il giovane Darima era dubbioso ma non si azzardava a disobbedire agli ordini di quella donna che pareva allo stesso tempo fragile e pericolosa. Spostando la tenda che proteggeva l'intimità dell'abitazione, fatta in pesante lana abbastanza grezza, Sora era entrato in una casa estremamente simile a tutte le altre. Nulla, al primo impatto, denotava che quella era l'abitazione in cui vivevano i capi. Voltando il capo si era guardato intorno prima di posare il suo sguardo su Ninia. La donna, in piedi dinanzi ad una serie di cuscini al centro della stanza, lo aspettava con le braccia conserte al petto e sembrava voler continuare la sua ramanzina. Così, con un ultima smorfia aveva aggiunto. Beh vatti a fidare di un Tizio tanto Stupido da giocare al Bacio della Fanciulla di sua spontanea volontà... Sora non comprendeva il significato di quel gioco e non sapeva neanche le conseguenze che portava. "Il Bacio della Fanciulla..." Aveva pensato Sora leggermente incuriosito. Mentre cercava di sforzarsi a ricordare. Forse l'aveva sentito nominare da Kora ma non se ne ricordava. Quelle lezioni sulla cultura Aiel erano complesse e spesso servivano più giorni per spiegare un concetto che alla donna sembrava chiaro come il sorgere del sole. "No, sono quasi sicuro di non aver mai ascoltato quelle parole prima d'oggi. Non mi resta che chiedere a Teddy... Ma certo..." Quel pensiero, però, era stato interrotto dalla voce della Sapiente. Era stata tutta colpa del Nara. Come sempre, in fondo. Siediti! La donna con tono calmo, che nascondeva una certa furia vendicativa, gli aveva intimato di sedersi. Mentre Sora si faceva, letteralmente, cadere al suolo per obbedire all'ordine la donna aveva sistemato ed impilato due cuscini, uno rosso vermiglio ed uno beige, per poi sedercisi sopra con la grazia letale di una vipera. Il pavimento della stanza era coperto da tappeti intarsiati e sovrapposti così da creare uno strato abbastanza comodo. La terra battuta al di sotto sembrava scomparire mentre il Jinchuuriki si accorgeva di essere seduto sul morbido suolo. La fretta di obbedire non gli aveva permesso di sistemarsi a meglio. Ho deciso, su consiglio di Shinzo, di tramandarti i miei insegnamenti. Una pausa per far penetrare a fondo il messaggio prima di continuare imperterrita. L'espressione stupita del Darima non era servita a convincere la donna a dargli altri dettagli su questa decisione. Il Controllo del Vento è una disciplina estremamente complessa da padroneggiare e solo per una piccola cerchia di eletti. Tu, come me, sei stato baciato dal Creatore... Impedendo al Chuunin di ascoltare oltre lo Shukaku si era imposto nella sua mente. Da oggi in poi chiamami pure "Creatore"... Aveva detto il demone in tono canzonatorio ridendo. Sora sapeva che doveva ringraziare il Demone per il suo controllo sul vento. Cercando di ricacciare il Monocoda all'interno della propria mente, lontano dai proprio pensieri, aveva continuato a non ascoltare la Sapiente. Il ragazzino oramai difficilmente riusciva a tenere dentro di se il demone quando desiderava uscire. Shukaku e Sora stavano diventando sempre di più la stessa entità. Il volto di Ninia, mentre continuava a parlare, si era fatto sempre più scuro ed adirato. La donna, infuriata dalla mancanza d'attenzione, aveva caricato un colpo a mano aperta. Abbassando la mano di scatto aveva colpito il Ninja di Suna con uno scappellotto estremamente forte. Auch!!! Aveva esclamato il Darima prendendosi la testa tra le mani. Il colpo gli aveva provocato, di sicuro, un ematoma ed il dolore improvviso era sembrato quasi insopportabile. Alzando la voce per farsi udire Ninia aveva cominciato a parlare. Ti insegnerò a piangere e a ridere, ad essere forte anziché duro! Aveva detto la donna scandendo ogni parola con chiarezza. Non aveva spiegato il significato della sua frase, gli Aiel non lo facevano mai, forse dando per scontato che anche lui, da esterno, potesse comprendere ciò che voleva intendere.

    Il Deserto era smosso da una sottile e leggera brezza. Dalle dune e le rocce che circondavano la Man'naka-chi poteva essere quasi percepito un sottile flusso di sabbia che veniva trasportato dal vento. Il sole del primo pomeriggio batteva furioso sulle lande spoglie. In mezzo a quella desolazione si stagliavano due figure. Una donna, Ninia, vestita con i soliti abiti da Sapiente. Ed un giovane ragazzino emaciato. Sora indossava il largo pantalone del suo Kimono, completamente nero, ed il suo torso coperto da una canottiera bianca ed aderente. Il Kanji sulla scapola del Darima veniva coperto solo parzialmente dalla stoffa mentre un sottilissimo strato di sudore gli copriva il corpo. Erano arrivati in quel posto, a duecento metri dalla Yosai, solamente da pochi minuti ma il caldo soffocante gli aveva già fatto buttare via la propria Uwagi. La donna, invece, con la sua gonna blu e la blusa bianca sembrava non risentire per nulla dell'afa e continuava ad avanzare imperterrita. La torre di roccia si poteva vedere da lontano quando la donna aveva cominciato a parlare. Qui è perfetto... Aveva detto mentre si voltava nuovamente e cominciava subito la composizione di una rapida serie di sigilli. Quattro rapide posizioni con le mani, mentre si trovava difronte ad un basito Sora, prima di cominciare ad inalare aria. L'imminente pericolo aveva pietrificato il Jinchuuriki certo che oramai non poteva far più nulla per contrastare il possibile l'attacco. Sangue e Ceneri... Si era ritrovato ad esclamare mentre a tre metri da lui la donna aveva smesso di inspirare e cominciato a girare di nuovo su se stessa. Con un ultimo movimento del busto, continuando a girare, Ninia aveva cominciato ad esternare il flusso di chakra Fuuton sotto forma di un unico fascio a mezzaluna. La folata di vento si era poi allontanata da lei, sempre tuttavia legata alle sue labbra, come un unico colpo fino alla distanza di tre metri. Subito dopo aveva cominciato ad allargarsi e dividersi in sempre più frazioni. Mezzelune di vento incontrollate si erano abbattute sulle dune del deserto spostando ampie dosi di sabbia e lanciandole in aria. La furia del Fuuton si era rivelata sotto tutta la sua maestosa bellezza. La Shinkuuha gli era stata solo citata dalla Sapiente nell'incontro il giorno prima ma ora poteva vederla al meglio. "Fantastica!" Aveva pensato Sora riprendendo il controllo di se stesso. Le folate avevano proseguito, imperterrite, almeno per trenta metri in un area abbastanza vasta.
    Fuuton Shinkuuha - Onda d'Aria
    FuutonShinkuuha-OndadAria2
    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    In questo ninjutsu si respira a pieni polmoni dopo aver effettuato i sigilli e, ruotando il busto si espellerà l'aria impastata col chakra formando un fendente di vento. Questo fendente per i primi tre metri sarà singolo, ampio cinque metri e spesso venti centimetri; subito dopo esso si smaterializza tramutandosi in molteplici al punto che qualsiasi cosa si trovi nel raggio di otto metri per cinque e fino a trenta di distanza sia vittima di varie ferite da taglio sparse sul corpo che complessivamente risulteranno come aver subito una ferita di medio grave entità.
    Consumo: 8

    Quando tutto era finito, ed anche l'ultimo granello di sabbia smosso dal vento si era deposto al suolo, la Sapiente aveva cominciato a parlare voltandosi di nuovo verso il Darima. Primo... Limita il linguaggio quando sei in mia presenza. Potrei prepararti un infuso di "Linguapecora" per farti imparare a tenere a posto la tua linguaccia! La minaccia era reale. Quella particolare radice, reperibile facilmente in ogni tipo di terreno, produceva un infuso particolarmente amaro e disgustoso. Quell'infuso era capace di far desiderare di cominciare a mangiare addirittura la sabbia al fine di eliminare quel sapore disgustoso. Abbassando la testa in segno di scusa il Jinchuuriki aveva continuato ad ascoltare. Ora che hai cominciato a ragionare possiamo continuare. Questa è la Fuuton Shinkuuha...
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    Una pausa mentre cominciava ad eseguire i sigilli lentamente. La mano sinistra teneva indice e medio alzato e le altre due dita piegate. Le prime due dita erano, poi, circondate dalla mano destra. Toru... Aveva detto la donna mentre Sora pensava. "Topo..." La donna aveva dato un nome tutto suo al sigillo mentre continuava cambiando la posizione delle mani. Hōyō... Stavolta le dita delle due mani erano intrecciate ed al Chuunin era parso spontaneo pensare a quello che conosceva come vero nome della posizione. "Serpente..." Quest'ultima, però, si era andata nuovamente a modificare. Tawā... Ora la tessitura delle dita lasciava liberi solo i due indici ed i pollici. Le prime dita erano piegate per spuntare un po' sopra i palmi come a dare una forma pentagonale all'unione delle mani. Gli indici, invece, erano dritti così da far toccare entrambe le prime falangi tra di loro. "Cavallo..." Aveva pensato il Darima mentre Ninia eseguiva un altro rapido sigillo. Pugno destro chiuso sotto il palmo sinistro aperto. Un sigillo semplice e rapido che la donna aveva subito esplicato. Futa... Sora, però, l'aveva subito individuato come uno dei segni che conosceva sin dai primi periodi dell'accademia. "Cane..." Un attimo di pausa mentre le mani si scioglievano per poi ricominciare imperterrite. Questi sono i sigilli necessari alla tecnica. Ripetili con me... Toru, Hōyō, Tawā e Futa... Aveva detto la donna invitando il suo nuovo studente a formare i sigilli necessari a richiamare il chakra. "Topo, Serpente, Cavallo e Cane..." Aveva pensato il Jinchuuriki mentre le impostazioni delle mani cambiavano lentamente. Sora si sentiva pronto per provare. Poteva riuscirci e dopo un cenno di Ninia si era concentrato. Pronto per la prova aveva cominciato a comporre i vari sigilli senza richiamare il chakra. Doveva per prima cosa imparare ad eseguire la serie senza intoppi. Topo, Serpente, Cavallo e Cane si susseguivano composti dalle sue mani senza sosta. Una volta, due, tre e così via. Quando oramai il conteggio delle serie di prova era arrivato a più di una trentina un cenno della sapiente l'aveva invitato a provare la tecnica. Topo, Serpente, Cavallo e Cane si erano susseguiti rapidamente nelle sue mani prima di cominciare a respirare a pieni polmoni. Il chakra si stava unendo all'aria appena immessa nei suoi polmoni. Un processo per alcuni versi simile a quello utilizzato per lanciare la sua Kyoryokuna seppur la quantità di chakra e d'aria utilizzata era di poco maggiore. Con qualche difficoltà il giovane di Suna era riuscito a contenere l'energia del vento che si muoveva dentro di lui. Emettendo il getto d'aria dalla bocca aveva sperato di vedere la lama di vento iniziale che semitrasparente andava ad attaccare l'avversario. Quella, però, si era dimostrata una speranza vana. Infatti, l'aria buttata dalla sua bocca non aveva preso alcuna forma particolare. Uno sbuffo di vento inutile ed inerte. La quantità di chakra immessa nell'esecuzione della tecnica era evidentemente troppo esigua per poter provocare degli effetti. Quel risultato non aveva deluso più del necessario il Manipolatore che conscio della difficoltà della tecnica aveva deciso di riprovare quasi subito. Ninia, intanto, guardava la scena con le braccia ripiegate al petto. Un espressione indecifrabile e seria gli si era dipinta sul volto. Nuovamente Sora si era sentito pronto ad utilizzare il Jutsu. I sigilli si susseguivano rapidi mentre venivano richiamati nella sua mente. Topo, Serpente, Cavallo e Cane prima di assorbire aria con la propria bocca. La quantità di chakra immessa, stavolta, era enorme rispetto ai suoi standard. Il vento ruggiva nel suo petto ruggiva gonfiandogli i polmoni per un attimo. L'esplosione dell'aria, rilasciata in un solo flusso con un accenno di rotazione del busto, aveva sbalzato via il Darima. Cadendo al suolo, ad almeno tre metri dalla sua posizione, il Jinchuuriki si era guardato intorno notando l'espressione indecifrabile della sapiente mutare in un cipiglio. Il volto da rapace della donna si era dischiuso mentre la sua voce penetrava nelle orecchie del Chuunin. Hai finito di giocare con i tuoi organi interni? Se vuoi scoppiare come un palloncino posso pensarci io a darti una mano. La sensazione di dolore provata da Sora non era dissimile a quella di una decina di scudisciate prese in piena schiena. Rialzandosi con pochissime difficoltà il Manipolatore si era battuto i vestiti con le mani per eliminare i residui di sabbia e polvere. "Questo, probabilmente è frutto di un utilizzo del Chakra in quantità troppo abbondante..." Il Portatore dello Shukaku aveva guardato un'altra volta la donna, il cui viso era ancora impegnato nel cipiglio insoddisfatto, prima di ricominciare. La serie di sigilli si era succeduta rapidamente prima di essere seguita dal rapido respiro. Il chakra immesso nei polmoni aveva cominciato a mescolarsi con l'aria. Il meccanismo era abbastanza simile a quello necessario alla creazione della Kyoryokuna o dei vari Shinku insegnatigli dall'Handoru. Un processo che, tuttavia, Sora ancora non riusciva a comprendere a pieno. Dopo qualche attimo d'esitazione l'aria era stata espulsa dalle labbra dischiuse del bruno. Stavolta la folata di vento sembrava avere dei contorni ben definiti. Sembrava che il Jutsu era finalmente riuscito. Il conseguente movimento del busto, per dare la tipica forma a mezzaluna alla prima folata, era stato eseguito rapidamente. Quel movimento, tuttavia, era stato troppo per la stabilità del Jutsu che aveva seguito il gesto per un attimo, incurvandosi leggermente, per poi svanire tremolando. La piccola onda d'aria si era diretta verso il terreno alzando una piccola porzione di sabbia. I piccoli granelli avevano attirato lo sguardo, cerchiato dalle sempre più profonde occhiaie, del Darima. "Aria all'Aria... Polvere alla Polvere... Chakra al Chakra..." Aveva pensato leggermente sconsolato mentre i granelli scendevano seguendo le più disparate traiettorie. Il giovane Manipolatore era stato quasi tentato di attivare la propria abilità per bloccare quel moto discontinuo e confusionale. Quella mossa, però, non era per nulla necessaria e poteva avere lo spiacevole risvolto di non essere gradita alla sapiente. Alzando per un momento lo sguardo dalla landa beige formata da innumerevoli granelli fini il Jinchuuriki si era preparato ad una qualche sorta di commento/frecciatina da parte della donna dalla pelle bruna. Il sole sembrava non colpire il corpo della donna esente dal sudore mentre Sora si trovava in una sorta di zuppa di sudore. Il pantalone del Kimono era, tutto sommato, leggero e la sua presenza doveva essere sopportata. Il Darima non aveva alcuna intenzione di restare in mutande dinanzi a quella donna. La canottiera bianca, invece, era sulla via giusta per essere gettata alle rocce una volta per tutte. Il sudore conseguente al calore aveva bagnato la stoffa come dopo un tuffo. L'acqua su quell'indumento, tuttavia, evaporava in tempi record mantenendo la maglia sempre fastidiosamente umida e attaccaticcia. I capelli bruni, sciolti e lasciati cadere liberi, si attaccavano sul viso sotto forma di sottili ciocche. Scostando i capelli che gli si erano incollati sul volto il giovane di Suna aveva sfruttato quell'occasione per asciugarsi il viso. Passando la mano sul suo stesso pantalone aveva, infine, asciugato il palmo prima di ricominciare la prova. Topo, Serpente, Cavallo e Cane si erano susseguiti rapidi nelle sue mani come in parata. Il Topo veniva divorato dal Serpente che incauto era stato calpestato dal Cavallo. Il Cane, di solito animale fedele ed amico dell'uomo, era invece visto, in quella concezione che il Darima si era fatto dei Sigilli, come un branco randagio e feroce. Una tribù che riusciva a stendere addirittura un possente cavallo da tiro dell'Hokahoka. Il respiro ampio aveva gonfiato i polmoni del Chuunin completamente. L'apporto del Chakra era servito per rendere quell'operazione più semplice e naturale. Ogni alveolo polmonare era intriso di chakra che si insinuava all'interno dell'aria appena assorbita. Quando l'amalgama di tutti quegli elementi sembrava esser ben riuscita il Jinchuuriki aveva cominciato ad espellere l'aria prima di eseguire il fatidico movimento del busto. Movimento necessario per dare la forma di una lama a quella corrente d'aria appena emessa. L'onda non era stabile. Il movimento del corpo era stato ancora troppo per quella flebile esalazione d'aria e Chakra che si era andata, come quella risultante dalla prova precedente, a disperdere nell'aria. "In cosa sto sbagliando?" Si era chiesto Sora mentre si piegava in avanti con i palmi sulle ginocchia per tenersi a poco più di novanta gradi. Lo sguardo gettato a guardare l'orizzonte sabbioso dinanzi a lui. Le dune stavano li, apparentemente immobili, aspettando una qualche folata di vento. Anche se non sembrava quelle costruzioni che trapuntavano il terreno non erano stabili. C'era una bellissima e poetica filosofia che descriveva quel lento e progressivo moto. Nel vento che batteva costantemente le lande del Paese del vento, se si guardava attentamente, potevano essere riconosciuti innumerevoli granelli di sabbia che migravano fino ad incontrare un qualche ostacolo. La sabbia dalla base veniva spostata verso l'alto in un continuo ciclo mentre le dune di cui quella stessa sabbia faceva parte danzavano sul suolo vergine. Continuando a riflettere su ciò che sapeva aveva lanciato uno sguardo alla sapiente. Credo di aver trovato il livello di chakra adeguato ad utilizzare nel Jutsu. Oramai riesco a far fuoriuscire il vento dai miei polmoni... Aveva detto queste parole senza sapere bene cosa doversi aspettare. La donna con voce dura aveva cominciato a riprenderlo come oramai era solita fare. Sei riuscito ad amalgamare il chakra all'interno dei polmoni. Nulla di così speciale per chi è già stato abituato a questa capacità prima d'ora. Ciò che ti manca è nella concretizzazione del Jutsu. Possibile che tu non l'abbia ancora compreso? Ricorda ciò che ho fatto la prima volta che ti ho mostrato il Jutsu e ripetilo. La soluzione a tutti i suoi problemi con la Shinkuuha era li persa nei suoi ricordi. Mentalmente aveva cominciato a ripercorrere le tappe. Come durante una proiezione le immagini della donna che emetteva il Jutsu sfilavano dentro al cervello del Chuunin. C'era qualcosa di diverso nella sua emissione. Qualche svista evidente e lampante. Rialzandosi e asciugandosi un'abbondante dose di sudore dal suo capo, il caldo era sempre più insopportabile, il Manipolatore aveva ricominciato la sua prova. Di nuovo i sigilli erano stati composti dalle mani esperte del Darima. Topo, Serpente, Cavallo e Cane. Uno dietro l'altro sfilavano nella sua mente mentre il chakra veniva immesso nei polmoni. Nella quantità che Sora riteneva più giusta. La stessa quantità che già per due volte gli aveva permesso di espellere un... Qualcosa dalla sua bocca. Il volto dritto dinanzi a se mentre respirando si lasciava colmare dall'aria che lo circondava. Lo sforzo di tenere a bada tutta quell'energia al suo interno era durato un attimo che però gli era sembrato infinito. La mente viaggiava aspettandosi un risultato più che ottimale. Credeva di aver fatto tutto per bene stavolta. Aveva seguito tutti i passaggi. Sigilli, Chakra nei polmoni, Respirazione ed infine Espulsione. Guardando dinanzi a se, quindi, aveva lanciato l'aria uscita sotto forma di una piccola lama dai contorni vagamente nebulosi ed instabili. L'emissione era durata per almeno un secondo allungandosi e distanziandosi dal corpo dell'utilizzatore prima di svanire. Ancora. Ancora. Ancora. La prova era stata ripetuta più e più volte fino all'esaurimento. Oramai, quando anche il sole aveva deciso di ritirarsi, il tempo, però, era terminato. Un ultima prova prima di essere richiamato all'attenzione dalla Sapiente che si era schiarita la voce con un colpetto di tosse. Il disappunto sul volto di Ninia era evidente mentre cominciava a parlargli. Vediamo un po'. Prova di nuovo. Stavolta sfrutta la rabbia che provi nei miei confronti. Sfrutta ciò che vuoi per riuscire ma riesci nell'impresa. La voce della donna era imperiosa e non ammetteva repliche. Frapponendosi dinanzi al Jinchuuriki aveva poi continuato. Ora tu riproverai. Se, con quella tua piccola onda inutile, riuscirai ad arrecarmi un qualche danno significativo sarai salvo. Altrimenti rimpiangerai di avere il dono del gusto... Provaci! La minaccia era evidente e pesante. Il braccio nudo della donna posto dinanzi a lui, proprio al confine dell'estensione della lama di vento. I sigilli erano stati composti in modo sicuro dalle mani del Darima. Quello della sequenza non era stato un particolare problema sin dall'inizio. L'immissione del chakra, soprattutto nei primi momenti, era stata un incognita su cui lavorare. Le quantità esatte non erano semplici da dosare tenendo comunque conto delle varie incognite. I polmoni erano comunque una zona su cui non scherzare. Il respiro, naturale ma ampio, era stato l'ultimo gesto prima di lanciare la lama con una rotazione di appena sessanta gradi del capo. Una lama ridotta ai minimi termini ma era il meglio che per ora riusciva a fare prima di far scomparire il getto. Una goccia di sangue, proveniente da quello che sembrava solo un graffio superficiale aveva bagnato l'avambraccio della donna. Delusa quella aveva guardato il liquido vermiglio prima di parlare. Tch patetico... Per oggi ne ho abbastanza... Non credo tu abbia di meglio da mostrarmi. Così dicendo si era allontanata verso la torre lasciando Sora ancora li. Solo ed ansimante.

    Prove, prove ed ancora prove. Giorni di interminabili prove erano passati da quando la maggiore delle Sapienti aveva deciso di prenderlo sotto la sua ala protettiva. Il campo in cui il Darima e la donna andavano a passare le loro giornate oramai era sempre il solito. Dopo una mattinata passata ad aiutare nelle faccende a Yosai, compito che spettava a tutti, il Bruno veniva condotto dalla donna nel deserto. Il Man'naka-chi sembrava veramente il deserto più caldo del mondo ed ogni giorno Sora doveva attrezzarsi di canottiera bianca e leggera senza maniche ed un largo e leggero pantalone. I piedi calzavano dei semplici stivaletti ninja che lasciavano entrare la sabbia ad ogni passo. L'intero equipaggiamento del giovane era lasciato nel suo alloggio. Ogni allenamento terminava giusto in tempo per partecipare al rituale della sauna comune. In un luogo in cui l'acqua con cui lavarsi scarseggiava l'unico modo per purificare il proprio corpo era sudare. Il manipolatore preferiva mille volte un buon bagno alla sauna ma non si lamentava. E non avrebbe potuto neanche volendo. Il dominio delle tre donne - Ninia, Kora e Jash - non era messo in discussione da nessuno. Chi lo faceva, di solito solamente i bambini o abbastanza frequentemente Teddy, veniva punito tanto da rimpiangere ciò che aveva combinato fin nel letto di morte. Gli adulti, così come Shinzo, accettavano lo status quo delle cose e non se ne lamentavano. O almeno se lo facevano non erano tanto stupidi da rivelarlo al mondo. I progressi fatti da Sora, comunque, potevano essere considerati apprezzabili. In un giorno era riuscito ad affilare l'emissione del vento fino a renderla una lama. Non sapeva come c'era riuscito la prima volta seppur la variazione del chakra poteva essere importante. La giusta dose di chakra Fuuton doveva essere diluita da una non troppo abbondante dose di chakra neutro. Era la prima di queste energie a donare capacità di taglio invidiabili al colpo. Trovare l'esatta combinazione non era stata un impresa semplice. Ad ogni modo l'esecuzione del colpo non poteva dirsi completa senza la scissione successiva. La stabilità dei suoi colpi era ancora troppo scarsa per poter sopportare le divisioni successive. Ninia, dal canto suo, non faceva altro che notare le carenze invece di ammirare le eccellenze. Era addirittura arrivata a sminuire le sue capacità di incanalare il chakra nei polmoni definendole "dozzinali e comuni" quando per perfezionare quelle tecniche il Darima aveva sprecato fatica e sudore. Ad ogni modo il tempo per imparare si stava accorciando sempre di più. Shinzo aveva ricevuto una comunicazione da parte del Kazekage pochi giorni prima. Una comunicazione che l'aveva messo di buon umore tanto da fargli decidere la data di partenza seduta stante. Un altra settimana li separava dal ritorno in patria. Quindi almeno altri tre giorni di permanenza dagli Aiel. Troppo poco tempo, stando a quanto diceva la Sapiente a cui era stato affidato, per imparare la Shinkuuha. Allora? Vuoi prendere sul serio questo Jutsu? Gli aveva gridato Ninia dopo l'ennesimo sbuffo d'aria tagliente uscito dalle sue labbra. La lama di vento iniziale era diventata apparentemente perfetta. Seppur la donna la riteneva inutile. Non era quello il risultato da lei sperato. Per questo non lo accettava. Era infastidita da tutta quella situazione ed i mancati progressi, o almeno quelli che lei definiva tali, non aiutavano. Annuendo, stare zitto gli sembrava la cosa più saggia da fare al momento, il Darima aveva ricominciato a comporre i sigilli. Una dopo l'altra le quattro posizioni delle mani si erano susseguite rapide. Il chakra richiamato da essi era stato immagazzinato nei polmoni. Tre quarti Fuuton. Un quarto di Chakra Base. Come un abile cuoco dosava i suoi ingredienti con la massima cura così il Portatore dello Shukaku aveva preparato il suo attacco. Un attimo d'esitazione per bilanciare il chakra prima di procedere oltre. L'aria ottenuta mediante l'uso sia della bocca sia delle narici aveva invaso il corpo dell'utilizzatore per poi immettersi negli alveoli polmonari. Li dove il chakra si sarebbe andato a fondere con le particelle che la componevano. Quel vestibolo era il luogo in cui gli attacchi più potenti del Manipolatore venivano preparati per poi essere espulsi. Un attimo per interiorizzare tutta quella energia repressa nel suo corpo prima di emetterla con un rapido movimento del busto. Il primo fendente, oramai, sembrava perfetto. Il raggio d'apertura del colpo oramai superava i centottanta gradi. La stabilità del colpo vacillava leggermente verso la fine dell'emissione, proprio quando doveva cominciare la scissione, fino a disperdersi inesorabilmente. Non era ancora vicino alla riuscita. Non lo era neanche per sogno. Sapeva di non doversi vantare del suo riuscire a metà ma non sapeva come andare avanti. La donna era sempre li, in silenzio, con le braccia conserte al petto ed un'espressione di indecifrabile rabbia. Sora non aveva il coraggio di chiedere consigli o aiuti a quella donna che si era dimostrata tanto burbera. Dopo ogni prova, dopo ogni fallimento, lo sguardo della sapiente più anziana si faceva sempre più scuro. Sangue e Maledette Ceneri ragazzo ma sei stupido come una Capra delle Rocce? Aveva sbottato la donna dopo l'ennesimo fallimento. Il Darima si aspettava di essere fulminato seduta stante da qualche Jutsu della donna. Invece quello che era apparso sul volto di Ninia non era altro che rassegnazione. Il fiume in piena aveva continuato a travolgere senza incontrare ostacoli. Il Jinchuuriki non era sicuro di cosa doveva o poteva dirle e preferiva di certo continuare a tacere. Pensaci. Sfrutta quella tua testolina. Questi giorni di sole hanno distrutto anche quel poco di cervello che come uomo dovresti avere? Sora continuava a non capire spiazzato. la mente ancora fissa sui sigilli che doveva comporre. Quando il ragazzo stava per risponderle "Mignello" pur di dirle qualcosa, qualsiasi cosa, la sapiente dai capelli grigio/argentei aveva continuato. Sei riuscito a rendere qualcosa di malleabile come il vento freddo e duro come una lama d'acciaio. Ed ora non sei più in grado di invertire questo processo? Finalmente il giovane dai capelli bruni aveva compreso. Era stato quello il suo errore. Concentrato com'era nel riuscire a massimizzare le capacità di taglio ed offensive del singolo flusso aveva dimenticato di pensare alla preparazione del resto. La risposta a quel quesito era sempre stata li dinanzi a lui. Chiara e limpida come un lago dal fondale basso e roccioso. Quella conoscenza era sita all'interno di se da eoni, oramai, seppur in maniera indiretta. L'impulso di provare di nuovo aveva scavalcato ogni cosa mentre Sora parlava già cominciando a comporre i primi sigilli. Credo di capito... Il sigillo del Cavallo già lasciava le sue dita per far spazio a quello del Cane. La bocca ancora aperta per pronunciare la O aveva cominciato ad aspirare aria. Il chakra si era insinuato nei polmoni. La divisione tra Chakra Fuuton e Chakra Neutro si era fatta meno netta. Vedendo, tuttavia, un abbassamento della quantità di energia elementale a favore di quella base. I due livelli si erano quasi appaiati con una prevalenza di Chakra Fuuton. Aveva già provato a far prevalere il Chakra Neutro con il risultato di vedersi svanire la lama dinanzi agli occhi senza completarla. Il fendente iniziale era stato espulso mentre il busto ruotava. Una rotazione rapida per riuscire a mantenerlo il più compatto possibile grazie alla forza cinetica. Quando quel movimento si era arrestato, raggiungendo quasi i duecento gradi d'apertura, l'onda era svanita come poco prima. La diminuzione si era dimostrata fin troppo drastica. Il vento che componeva la prima parte dell'attacco si era rivelato troppo malleabile e libero anche a causa della poca compattezza e del troppo Chakra Neutro. Ninia aveva cominciato a borbottare qualcosa, come spesso faceva. Le uniche parole udite dal Darima suonavano circa come: Uomini... Ragionano solo con il pelo sul petto... La giornata era ancora lunga e lungi dal finire. Il Jinchuuriki aveva tempo per migliorare e per riuscire a scoprire la quantità esatta di chakra che doveva utilizzare. Il moto delle mani era ricominciato. L'unico modo per comprendere l'effettiva quantità di chakra da utilizzare era quello di provare ancora. Miscelare di volta in volta quantità di chakra diverse per trovare la dose perfetta. Prova dopo prova dopo prova il ragazzo aveva continuato ad avvicinarsi alla dose utilizzata poco prima. Ancora, ancora ed ancora. Il Darima aveva ricominciato a comporre i sigilli per caricare il chakra. Dopo l'ultimo fallimento si era accasciato per un secondo prima di ascoltare le parole della Sapiente. Questa è l'ultima possibilità che ti offro. Se non riesci ancora a comprendere allora per me possiamo anche chiuderla qui. La voce della donna era dura come l'acciaio e bruciava l'orgoglio dell'allievo come un incendio. Stavolta, però, Sora si era stancato di subire senza fiatare le angherie di quella donna. Il comportamento di quella donna tanto potente quanto stronza era stato ai limiti dell'odioso sin dal primo giorno in cui si erano allenati insieme. Spiegami! Dimmi cosa devo fare. I miei progressi sull'utilizzo di questa tecnica sono avvenuti senza il tuo aiuto. Tu stai li a guardare e scuotere la testa... Ora dimmi cosa devo fare. Ora che il giovane aveva sbottato tutta la sua frustrazione la donna dalla pelle simile ad una pergamena l'aveva guardato con muto consenso. Qualcosa di strano era apparso sul suo viso di solito perennemente teso. Sembrava quasi come un sorriso. Nessuna sfuriata. Nessun Ninjutsu sparato senza preavviso. Calma una calma strana che comunque poche volte le aveva visto sul volto. Ok... Quella semplice parola aveva spiazzato il Jinchuuriki forse più del volto della donna. Quasi come se non aspettasse altro, poi, la donna aveva continuato a parlare. Se immettendo tutto il chakra in una sola volta non riesci a far dividere il Jutsu prova a scindere le quantità immesse. In un Jutsu a due fasi come questo anche l'utilizzo del chakra dovrà essere bipartito. La spiegazione era semplice. Era stata sempre li dinanzi a lui. Immettere tutto il chakra subito rendeva comunque possibile lanciare il Jutsu, seppur in maniera instabile, precludendo, però, il naturale svolgimento della tecnica. La tecnica vera e propria non era stata mai lanciata dal giovane di Suna che era riuscito sempre a fermarsi ad uno stato embrionale. Era un Jutsu di alto livello e proprio per questo richiedeva una sorta di comprensione. Il suo utilizzo non era stato immediato come per la maggior parte delle tecniche. Annuendo il Darima aveva ricominciato a comporre i sigilli richiamando l'energia necessaria alla tecnica. Stavolta, tuttavia, si era preparato a mettere da parte una porzione di chakra per la scissione. Usando un rapporto molto vicino a quello del cinquanta e cinquanta il Manipolatore aveva ispirato l'aria. Il chakra immesso nei polmoni si mischiava in ogni alveolo unendosi all'aria. Il movimento del busto e l'emissione erano stati rapidi. Il fendente era abbastanza stabile, come oramai era accaduto già molte altre volte. In questa nuova prova, però, alla fine del movimento a duecento gradi Sora aveva immesso l'altra parte di chakra. La lama principale aveva tremolato per un secondo mentre i due chakra si trovavano in conflitto. Dopo qualche attimo di esitazione i due tipi di chakra si erano annullati a vicenda andando a liberare sia l'aria sia il chakra di cui erano formati. La brezza del deserto aveva sfiorato il viso del Portatore del demone che ricominciava la composizione dei sigilli. Stavolta la divisione del chakra sarebbe stata diversa. All'incirca il giovane avrebbe usato un trentacinque percento del chakra per la prima ondata, calibrato come oramai sapeva per mantenere la forma e la malleabilità del fendente, ed il restante sessantacinque nella successiva scissione. Sperando nella riuscita della sua nuova prova il Darima aveva chiuso gli occhi. Non voleva vedere negli occhi un altro fallimento e desiderava aver compreso l'effettivo funzionamento del Jutsu da lui appreso.
    Fuuton Shinkuuha - Onda d'Aria x2
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    In questo ninjutsu si respira a pieni polmoni dopo aver effettuato i sigilli e, ruotando il busto si espellerà l'aria impastata col chakra formando un fendente di vento. Questo fendente per i primi tre metri sarà singolo, ampio cinque metri e spesso venti centimetri; subito dopo esso si smaterializza tramutandosi in molteplici al punto che qualsiasi cosa si trovi nel raggio di otto metri per cinque e fino a trenta di distanza sia vittima di varie ferite da taglio sparse sul corpo che complessivamente risulteranno come aver subito una ferita di medio grave entità.
    Consumo: 8

    Aprendo gli occhi Sora era riuscito a vedere gli ultimi residui della sua tecnica continuare a scindersi verso i venti metri di distanza. Le dimensioni erano ancora leggermente inferiori a quelle del Jutsu mostrato da Ninia. Quello era, comunque un buon passo avanti, un ottimo passo avanti. Richiamando nella sua mente tutti i passaggi per ottenere quel risultato aveva cominciato di nuovo a comporre dei rapidissimi sigilli. Topo, Serpente, Cavallo ed infine Cane si erano susseguiti rapidi mentre il Darima cominciava ad assorbire un ingente massa d'aria e ad immagazzinarla nei polmoni. Il chakra era già appostato in ogni alveolo polmonare pronto a dare il proprio contributo alla buona riuscita della tecnica. Cominciando ad esternare la tecnica il Manipolatore aveva ruotato il busto di circa duecento gradi mentre di poco piegato in avanti lasciava fuoriuscire una piccola parte di aria e chakra. Quella prima parte del Jutsu non aveva più bisogno di grandi accortezze dopo che era stata provata così tante volte. Tenendo gli occhi ben aperti e lo sguardo fisso dinanzi a se, pronto a guardare il proprio successo, Sora aveva infine aggiunto la seconda parte di chakra che teneva ancora nel suo corpo. Quella nuova prova era stata significativa. Infatti, il Darima non aveva chiuso gli occhi guardando ciò che stava accadendo dinanzi a se. La prima lama di vento, dal raggio di almeno duecento gradi, si era estesa dinanzi a lui per almeno cinque metri. All'inserimento della restante quantità di chakra il fendente aveva cominciato a scomporsi in vari fendenti. Sempre più piccoli e numerosi fino ad andare a coprire una zona di circa trenta metri di lunghezza. Guardando fisso dinanzi a se il Jinchuuriki aveva cominciato con le proprie considerazioni. C'era qualcosa che poteva ancora essere migliorato. La larghezza, ad esempio, forse poteva essere aumentata un po' con la pratica. Il Manipolatore, in effetti, era bravo a manipolare il chakra ma, soprattutto quando si imparava ad utilizzare una tecniche, anche le minime oscillazioni di quantità potevano portare a risultati molto differenti. Quando la furia della tecnica si era calmata le lame di vento si erano disperse ritornando aria. Il chakra al loro interno oramai si era esaurito. Soddisfatto, evidentemente soddisfatto, Sora aveva guardato la donna che gli faceva da insegnante. Ninia lo stava, tuttavia, ancora guardando a braccia conserte. Il volto indecifrabile. Nessun cenno delle rughe. Nessuna ruga d'espressione si muoveva sulla sua pelle bruna che sembrava di carta. A quanto pare aveva ragione Shinzo... Aveva detto la donna incurante degli occhi del giovane puntati su di lei. In natura non c'è niente di inutile; nemmeno l'inutilità stessa. Quella frase aveva lasciato Sora a bocca aperta indeciso su come comportarsi. Quella era un'offesa o un qualche tipo di complimento? La Sapiente, dai tratti duri ed inespressivi, sembrava solita a quelle frasi ambigue. Sbattendo le palpebre a disagio il ragazzo di Suna si era poi dovuto riprendere in fretta. Ninia era ripartita all'attacco con una delle sue proposte. Ad ogni modo ci sei riuscito... Forse impiegandoci troppo ma... Aveva detto prima di arrestarsi e schiarirsi la voce. Sora non sapeva il perché di quella decisione nel non continuare a denigrarlo ma ne era felice. Tuttavia non avrebbe chiesto. Le cose andavano sempre meglio quando non sapevi i perché. Questo soprattutto quando si parlava di donne. "Il Creatore ha fatto le donne per compiacere gli occhi e per creare problemi..." Pensando a quell'ancestrale verità il Jinchuuriki aveva continuato ad ascoltare la Sapiente che riprendeva il suo discorso. Ora proveremo a controllare la buona riuscita del tuo Jutsu. Per far ciò dovremmo far scontrare le nostre due tecniche per valutare la forza della tua Shinkuuha. La proposta era qualcosa di accettabile. Anche Supaku gli aveva chiesto qualcosa del genere dopo l'apprendimento dei due Shinku. Ok, possiamo pur cominciare... Aveva detto ricevendo un occhiataccia dalla Sapiente. "Argh seppur si è ammorbidita un po' è pur sempre una Sapiente Aiel..." Aveva constatato concludendo che la donna non avrebbe mai potuto cambiare ciò che era. Era come dire ad un cucchiaio di diventare un pettine. Cominciamo... Aveva detto la donna sicura di se. Un attimo prima di cominciare con la composizione della serie di sigilli. Topo, Serpente Cavallo e Cane erano comparsi simultaneamente sulle dita dei due contendenti. Seppur la sapiente aveva chiamato quelle posizioni con altri nomi - Toru, Hōyō, Tawā e Futa - la sostanza non cambiava. Il respiro, il movimento, tutto era identico. Sora cercava di mantenere alta la sua dignità cercando di contrastare il Jutsu della donna. La tecnica che cedeva per prima avrebbe significato tanti danni per il suo lanciatore oltre che, nel caso a perdere fosse stato il Darima, la vergogna perpetua.
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    In questo ninjutsu si respira a pieni polmoni dopo aver effettuato i sigilli e, ruotando il busto si espellerà l'aria impastata col chakra formando un fendente di vento. Questo fendente per i primi tre metri sarà singolo, ampio cinque metri e spesso venti centimetri; subito dopo esso si smaterializza tramutandosi in molteplici al punto che qualsiasi cosa si trovi nel raggio di otto metri per cinque e fino a trenta di distanza sia vittima di varie ferite da taglio sparse sul corpo che complessivamente risulteranno come aver subito una ferita di medio grave entità.
    Consumo: 8

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    Tipo: Ninjutsu
    In questo ninjutsu si respira a pieni polmoni dopo aver effettuato i sigilli e, ruotando il busto si espellerà l'aria impastata col chakra formando un fendente di vento. Questo fendente per i primi tre metri sarà singolo, ampio cinque metri e spesso venti centimetri; subito dopo esso si smaterializza tramutandosi in molteplici al punto che qualsiasi cosa si trovi nel raggio di otto metri per cinque e fino a trenta di distanza sia vittima di varie ferite da taglio sparse sul corpo che complessivamente risulteranno come aver subito una ferita di medio grave entità.
    Consumo: 8

    Come in un grande gioco dei mimi i due corpi si muovevano. La donna con più grazia ed esperienza anticipando di qualche attimo ogni movimento poi compiuto dal ragazzo. I respiri erano cominciati all'unisono mentre Sora vedeva le guance della donna riempirsi per poi spingere a forza l'aria nei polmoni. Gli alveoli polmonari erano pronti per accogliere l'aria potenziati dal chakra dei due manipolatori del Fuuton. "Devo farcela..." Aveva pensato il Darima mentre cominciava la rotazione di almeno duecento gradi per lanciare il primo fendente. Quei due fendenti non si erano neanche sfiorati visto che un paio di metri le separavano ancora. Un altro soffio per insufflare chakra ed aria nel primo fendente prima di veder partire le varie diramazioni dei fendenti. Le falci semitrasparenti si scontravano tra di loro non cedendo il passo. Per un momento il Jinchuuriki si era sentito in pericolo da una folata che stava per avvicinarglisi dal basso prima che questa venisse intercettata ed annullata da un colpo verticale. La grande parità delle forze in campo era durata pochi attimi che, tuttavia, erano parsi eterni agli occhi del Manipolatore della sabbia. Quando la furia degli elementi era cessata Ninia l'aveva guardato per poi annuire. No, non eri uno spreco di tempo... Uomo saggio quel Shinzo. Così dicendo aveva cominciato ad allontanarsi di un paio di passi mentre Sora, dopo aver respirato affannosamente un paio di volte aveva recuperato le sue forze mentali ed orali. Facciamo al meglio dei tre? Il mezzo sorriso che temeva di aver mostrato all'idea di utilizzare la Shinku Iki non era mai nato. In quel modo avrebbe potuto abbattere l'attacco della sua Sensei sfruttando le sue conoscenze preliminari. "Non sono un Ragazzino!" Il pensiero era nato spontaneo mentre l'Aiel lo soppesava insospettita. La donna aveva poi spostato lo sguardo verso il cielo con il sole troppo vicino all'orizzonte, oramai erano le sei passate, prima di cominciare a parlare. Aveva valutato la proposta senza comunque capirne il perché. Beh sarebbe veramente inutile continuare a far scontrare due Jutsu identici. Uno spreco sia di chakra sia di tempo... Aveva aggiunto con voce atona di chi stava spiegando ad un bambino di tre anni che la sabbia era calda perché baciata dal sole per la maggior parte della giornata. Convinta aveva poi continuato facendo increspare la sua pelle incartapecorita dal sole. Ti concedo un ultima prova. L'indice alzato in segno sia di specifica sia d'ammonimento. Poi dobbiamo andare a prepararci per la "festa" d'addio. Aveva detto con un mezzo sorriso. Gli Aiel sapevano come far festa quando ci si mettevano.
    Fuuton Shinkuuha - Onda d'Aria
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    In questo ninjutsu si respira a pieni polmoni dopo aver effettuato i sigilli e, ruotando il busto si espellerà l'aria impastata col chakra formando un fendente di vento. Questo fendente per i primi tre metri sarà singolo, ampio cinque metri e spesso venti centimetri; subito dopo esso si smaterializza tramutandosi in molteplici al punto che qualsiasi cosa si trovi nel raggio di otto metri per cinque e fino a trenta di distanza sia vittima di varie ferite da taglio sparse sul corpo che complessivamente risulteranno come aver subito una ferita di medio grave entità.
    Consumo: 8

    Ninpo: Shinkū Iki - Arte Ninja: Respiro dell'Aria
    NinpoVaccumBreath
    Sviluppatore: Supaku Handoru
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    La tecnica è una diretta evoluzione dell'Hijutsu di livello D Ninpou: Shinkū burō. Infatti si manipola sempre il chakra intorno alla zona dei polmoni ma in modo differente. Se nella prima si utilizzava il chakra per accogliere più aria nei polmoni, adesso si immette lo stesso direttamente nell'aria per potenziare la stessa senza alterarne la quantità. La tecnica non necessita di sigilli e può essere utilizzata direttamente subito dopo aver composto i sigilli per qualunque jutsu Fuuton che necessiti l'inspirazione di aria. Il Jutsu Fuuton risulterà potenziato di un grado e quindi capace di rivaleggiare in termini di potenza con jutsu superiori di un grado ad esso. Si potranno potenziare al massimo jutsu di livello B tramite questa tecnica.
    Necessaria la tecnica Ninpou: Shinkū Burō in scheda.
    Consumo: 4

    Fuuton Shinkuuha - Onda d'Aria
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    Villaggio: Tutti
    Livello: B
    Tipo: Ninjutsu
    In questo ninjutsu si respira a pieni polmoni dopo aver effettuato i sigilli e, ruotando il busto si espellerà l'aria impastata col chakra formando un fendente di vento. Questo fendente per i primi tre metri sarà singolo, ampio cinque metri e spesso venti centimetri; subito dopo esso si smaterializza tramutandosi in molteplici al punto che qualsiasi cosa si trovi nel raggio di otto metri per cinque e fino a trenta di distanza sia vittima di varie ferite da taglio sparse sul corpo che complessivamente risulteranno come aver subito una ferita di medio grave entità.
    Consumo: 8

    Senza preavviso la donna gli si era avvicinato di due metri mentre già componeva i sigilli per la Shinkuuha. Era arrivata già alla fine della seconda posizione quando Sora aveva cominciato a sua volta a comporre i sigilli con un passo indietro. Arretrato di qualche attimo il Darima aveva cominciato a respirare a pieni polmoni sfruttando anche le narici per aumentare l'aria assorbita mentre cominciava a mescolare il chakra ed il vento negli alveoli polmonari. La Sapiente doveva star eseguendo lo stesso processo quasi contemporaneamente. Dilatando gli istanti nella sua mente, non voleva perdersi nulla, il Jinchuuriki aveva cominciato l'espulsione della sua Shinkuuha potenziata. Il Jutsu era andato a sfiorare la prima falce avversaria disfacendone in parte i flussi. Il piccolo vantaggio della donna, in quel modo, sembrava scomparso mentre i due Jutsu cominciavano a dividersi in varie falci di vento semitrasparente. Il vento prodotto dal Darima aveva cominciato a divorare quello avversario diminuendo la distanza tra il Jutsu e la sua avversaria. Con un espressione di trionfo il Chuunin aveva guardato la donna sferzata dai vari fendenti d'aria. Mmm sorprendente... Aveva detto commentando l'attacco senza rendere noto il suo dolore. Il sangue scendeva dai tagli abbastanza copiosamente mentre gli occhi della donna lo indagavano a fondo cercando una spiegazione. Porgendole la mano Sora si era proposta di aiutarla a rialzarsi. Aveva appreso come utilizzare la tecnica al meglio e seppur stanco si sentiva in vena di festeggiamenti. "Spero solo che lo Shukaku non dia problemi proprio stasera..." Aveva pensato infine mentre con il braccio della donna sulle spalle tornava a Yosai. Dopo aver consegnato Ninia alla Sorella-Moglie Kora per le cure lo Shinobi si era diretto verso le capanne per la Sauna.

    Dopo la serata passata a festeggiare. Il curioso rituale del "Ricorda l'Onore" coinvolgeva tutti e tre i viaggiatori. Shinzo, oramai abituato a quel rituale, Teddy, estremamente felice dopo essersi fatto spiegare ciò in cui consisteva quella pratica, e Sora, sinceramente preoccupato per ciò che lo attendeva. La bevanda al centro di questa pratica era lo Oosquai, proveniente da un'erba che cresceva nel deserto chiamata Zemai. Questo liquido veniva consumato in piccole tazze d'argento. Quei bicchieri venivano riempiti di volta in volta, con almeno un dito di liquore, per ogni saluto. Ogni uomo ed ogni donna della comunità doveva dare il proprio saluto ai compagni in partenza. Il liquore aveva la consistenza dell'acqua con un colore trasparente ma vagamente marroncino. Il sapore, invece, somigliava a quello della più forte acquavite da Sora mai assaggiata. Questo sembrava essere stata distillata almeno tre o quattro. Dopo il secondo bicchierino, ingurgitato con una smorfia, il Jinchuuriki aveva cominciato a perdere i freni. La mente gli si era annebbiata ma sapeva di star continuando a bere dalla gola che continuava ad ardergli come se avesse bevuto una Dai Endan. Quando tutto il rituale era terminato il Darima non era sicuro di ciò che era successo. Sentiva delle risatine, delle mani lisce e femminili che lo toccavano e lo spogliavano. Il duro strato del pavimento coperto da qualche tappeto che ne migliorava un po' la comodità. Tante sensazioni miste l'una all'altra che non sapeva spiegarsi. Soprattutto, però, piacere. Il mattino seguente era stato risvegliato dal suo padrino. L'alcol aveva steso il Chuunin nel corpo e nella mente e forse era riuscito ad avere effetti positivi anche sul Bijuu al suo interno. Intorno a lui, nella casa dalla singola camera, vi erano tre giovani Aiel. Guardandosi intorno estremamente confuso si era focalizzato sul suo patrigno prima di rendersi conto di essere completamente nudo e con le chiappe al vento. Andiamo Sora... Aveva detto l'uomo senza fare una piega. La tunica bianca da Shinobi aveva nuovamente sostituito gli abiti di pelle indossati per tutto il soggiorno. Un Teddy assonnato e cadente attendeva accanto alla carrozza. Al tiro erano legati due cammelli mentre Pips seguiva legato alle spalle della costruzione lignea. Posizionandosi alla guida del carro Shinzo era partito. Sora e Teddy si trovavano nel veicolo accasciati e doloranti. Entrambi distrutti e confusi da ciò che avevano fatto. Mentre la carrozza si allontanava il padrino si era voltato a guardarlo per dire una semplice frase. Spero tu porterai quest'esperienza nel cuore... Con un sorriso involontario il Manipolatore aveva di nuovo perso coscienza per tornare nel luogo che gli era stato per tanto precluso. Lo Shukaku, intanto, attendeva nell'ombra il suo momento per agire. Tuttavia non era quello il momento ne il luogo adatto per fare la sua mossa.

    NarratoSoraShukakuShinzoTeddyNiniaAltro
    ChakraFisicoMentale
    115- 8- 8- 8- 8- 8- 4= 71 Contusione Media al CapoSereno
    ~Borsa Doppia
    ArmiAccessori
    Kunai [9/9]Bombe Fumogene [3/3]Torcia LuminosaOcchio Cibernetico
    Palla Gelo [5/5]Palla Luce [2/2]Radiolina [#4]Fili Metallici [20m]
    Cartabomba [5/5]Cimici [3/3]
    ~Fascia
    PosizioneOggettoNote
    SpalleGiara
    [10/10 m³]
    [Chiusa]
    Diagonale, Imboccatura [S]
    ~Gilet
    ArmiAccessori
    Bomba Carta [2/2]Occhiali con Seghetto Seg.
    ~Equip
    SlotPosizioneOggetto
    FoderoSpalle [D]Omokarui
    T. Supple.Coscia [D]Senbon [20/20]
    ~Abbigliam.
    OggettoNote
    Copricapo del DesertoIndossato
    Coprifronte di SunaSulla Fascia
    ~Note
    SabbiaAltro
    Sabbia Totale ≈ 10 m³
    Sabbia Estratta ≈ 0 m³
    Sabbia Utilizzata ≈ 0 m³
    Suna Yoroi ≈ Non Attiva
    Occhiali ≈ Indossati
    Fili Metallici ≈ Legati ad un Kunai [20m]
    Un Palle Luce ≈ Legate a Un Kunai [1/1]
    Due Palle Gelo ≈ Legate a Due Kunai [2/2]
    Tre Cartabomba ≈ Legate a Tre Kunai [3/3]

    ~Status Ninia
    ChakraFisicoMentale
    115- 8- 8- 8= 91Taglio Lieve sul braccio destro
    Ferita Medio-Grave su tutto il corpo
    Concentrata



    Valutazione
    Sono 61K di post di addestramento, di cui 32 di addestramento vero e proprio. Non ho trovato errori rilevanti, anzi mi è piaciuto il fatto che tu abbia creato una specie di tribù del deserto con tradizioni e modi di dire propri, e anche la terminologia dei sigilli differente è stata un tocco molto simpatico.
    L'addestramento è stato esaustivo con parecchi tentativi, credito assegnato.


    Edited by Supaku - 12/7/2014, 14:13
     
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    I raggi della luna penetravano dalla finestra spalancata nel buio della notte. Come ogni notte non riuscivo a dormire, oramai era un evento raro il mio ingresso nel mondo dei sogni. Un evento a cui dovevano assistere sia Teddy sia Shinzo. Nessuno dei due voleva far fuoriuscire il demone dal mio corpo ed entrambi potevano, in qualche modo, impedirlo. Stanotte però un idea mi frullava nella mente. Era da poco che ero in possesso del Bijuu e le razioni di sonno via via andavano sempre diminuendo. Il controllo si faceva ogni notte più difficile. Però mi sentivo bene, lo Shukaku era particolarmente silenzioso nella mia mente ed avevo voglia di aria fresca. Così senza avvertire Teddy, che stava di sicuro già dormendo mi ero lanciato dalla finestra sfruttando il controllo del chakra per discendere la parete. In breve tempo mi ero ritrovato sul terreno sabbioso di Suna mentre mi guardavo intorno. le luci della casa erano tutte spente e la via era illuminata solamente da una serie di lampioni. Avevo dimenticato la mia giara, Shinzo aveva cercato di spiegarmi quanto essenziale quell'oggetto doveva essere per me, ma personalmente non l'avevo ancora compreso per bene. Suna era ricca di sabbia e quella nella giara non poteva fare la differenza.
    Non sai quanto ti sbagli moccioso. La voce dello Shukaku era minacciosamente vicina e potente nella mia mente. Ahuahuahuahua!
    La risata fragorosa ed impertinente del mostro codato mi aveva riempito la mente offuscandomela. Ero distante. Guardavo il mio corpo come da un piano superiore, da una certa distanza. Non mi ero mai sentito così, spolpato e senza energie. Il mio corpo però non era immobile, si muoveva sotto una volontà propria nei vicoli bui del villaggio. Avevo una certa paura di ciò che mi stava succedendo ma e mie urla erano mute, silenziose. Ero stato troppo ingenuo. Lo Shukaku aveva preso il sopravvento.
    NarratoParlatoShukakuAltro
    ChakraFisico[coilor=#C20000]Mentale[/color]
    70OttimaleChe Succede?



    Edited by Lord ‚-‚ - 15/6/2013, 02:17
     
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    Il fresco pungente della sera lo abbracciava in quel modo che solo il deserto di Suna era capace di fare. Il ragazzo prese un profondo respiro e si alzò dal tetto su cui era stato seduto nella precedente ora a guardare il tramonto. Mosse il bacino a destra e a sinistra in modo da sciogliere un pò i muscoli. Ultimamente le missioni avevano preso quasi tutto il suo tempo e lui riusciva a malapena a tornare a casa, prima di ripartire per un'altra missione a giro per il deserto o il mondo ninja. Momenti come quello, in cui passava il tempo semplicemente a guardare il sole tramontare e si reimmergeva nei suoi ricordi al tempo prima di diventare chuunin, quando il mondo sembrava pieno di promesse e leggero. Ora era un lavoro dopo l'altro, il poco tempo libero lo passava ad addestrarsi con Reiko o con qualsiasi altro ninja trovasse nelle arene pubbliche a giro per i paesi. Tutto era battaglia e ricerca. Certe volte pensava che non avesse davvero del tempo per sè, ma quando lo aveva avuto non era mai riuscito a gestirlo, forse era meglio così. Il ragazzo perse un profondo respiro. Non accadeva nulla di insolito da troppo tempo ormai. Beh, anche questo piccolo momento di pace se ne è andato...vediamo di tornare a casa che domani abbiamo un'altra missione da svolgere. Pensò il ragazzo mentre si lasciava cadere dal bordo dell'edificio.
    Precipitò in una discesa di trenta metri, il vento fischiò nelle sue orecchie prima di raddizzarsi e afferrare un filo da bucato lì vicino, darsi lo slancio in avanti e atterrare a piedi uniti sulla parete davanti a lui. Il controllo del chakra lo tenne fermo a sufficienza per permettergli di eseguire un elastico salto all'indietro con capriola e atterrare su un tetto più in basso. Supaku si ritirò in piedi e cominciò la corsa sui tetti.
    Era il bello di Suna di notte, tetti piatti in un mare di bianco scuro che era la sabbia. Poche luci e come unico compagno il silenzio.
    Un rumore attirò la sua attenzione. Il ragazzo sporse lo sguardo verso il basso vedendo di sfuggita una figura scomparire nell'ombra di un vicolo. Il rumore di un cassonetto che cadeva a terra al suo passaggio, attirò la sua attenzione. Che cavolo...non sarà mica un animale selvatico? Impossibile non ci sono animali nel deserto... Il ragazzo si fermò sul tetto sopra il vicolo buio in cui era scomparsa la figura. Non vedeva nulla.
    Meglio controllare pensò il ragazzo lasciandosi cadere verso il buio in basso. Non si sa mai cosa si può trovare nel deserto pensò mentre appoggiava con disinvoltura la mano sulla propria impugnatura della omoikarui.


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    Edited by Supaku - 5/6/2013, 01:44
     
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    Tutt'uno con i vicoli più oscuri del villaggio il corpo del giovane Darima viaggiava senza meta, senza controllo. Senza più freni inibitori neanche gli ostacoli sulla sua strada lo preoccupavano. Il suo vestito di un rosso acceso con la bluastra luce della notte si tingeva di una particolare tonalità di bordeaux. Rosso come il sangue su di un volto che si presentava bianco come il latte. Tutto ciò che si trovava sulla strada del ragazzo veniva spazzato via senza pensarci su due volte. Non gli interessava far rumore, il primissimo stadio del controllo aveva avuto successo. Sora aveva avuto finalmente un assaggio della vera pericolosità dello Sukaku. La folle risata del demone risuonava nel corpo e nella mente del ragazzo come lontana. La sua presenza però era costante, opprimente ed a tratti snervante.
    Ahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahua!
    Lo spettro di una risata, malvagia e senza gioia, si era dipinto anche sul languido volto del Jinchuuriki. Questo correva nei vicoli più bui accompagnato da un seguito di rumori dovuti al continuo scontrarsi con cassonetti e casse depositati sulla via. Un nuovo movimento, fluido e repentino prima di passare in un nuovo vicolo. Il corpo cercava l'oscurità mentre la coscienza, quella originale, era stata relegata in un angolo della mente. Il buio mi circondava, sopra sotto e intorno a me vi era solamente il nulla. A poco a poco però riuscivo a concepire sempre di più il luogo in cui ero stato recluso. Per prima cosa avevo individuato qualche bagliore sopra di me per poi comprendere di trovarmi disteso su di un pavimento sabbioso. Intorno a me solo cielo e sabbia. Sabbia, sabbia ovunque. Il paesaggio però era triste e oltremodo spoglio. Non era il solito deserto, ma qualcosa di peggiore. Un elemento più degli altri sembrava oltremodo fuori posto. Una scala a chiocciola formata da enormi lastroni di sabbia compattata saliva verso il cielo. Non riuscivo a vedere la fine di quella costruzione ma il bagliore che proveniva dall'alto mi faceva supporre che li poteva esserci l'uscita. Un altro bagliore aveva colpito gli occhi del corpo del Darima. La bianca lama di una spada si era mostrata improvvisa dinanzi ai suoi occhi. All'apparizione della lama erano seguiti dei rapidi sigilli, quelli che corrispondevano alla Kyoryokuna. Il Bijuu che aveva preso il controllo senza sabbia si trovava costretto ad utilizzare il solo Fuuton, suo elemento primario.
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    Dopo una breve serie di sigilli che termina con quello del gallo l'utilizzatore potrà emettere un'onda di vento che prenderà una forma semi circolare con la parte concava rivolta verso l'utilizzatore. Quest'onda è larga circa due metri e potrà procedere fino a dodici metri di disanza. Se colpisce l'avversario causerà ferite di media entità da taglio.
    Consumo: 4

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    Edited by Lord ‚-‚ - 15/6/2013, 02:18
     
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    L'omikarui uscì dal fodero, rilucendo nel buio del vicolo con un taglio bianco nell'oscurità. Supaku strizzò gli occhi cercando di distinguere meglio quella che sembrava una sagoma umana nella notte. Hei tu... disse ma le sue parole vennero interrotte brutalmente.
    Un rumore fin troppo familiare giunse alle sue orecchie. Era il tipico rumore di quando si inspirava con forza, prima di soffiare fuori l'aria dai polmoni. L'onda giunse improvvisa, senza che potesse fare davvero qualcosa per fermarla. Il ragazzo venne colpito in pieno e sbalzato all'indietro da quella potente onda d'aria compressa che gli sollevò i piedi da terra e lo mandò dritto di schiena contro il selciato alle sue spalle. L'albino rotolò per terra un paio di volte, l'omoikarui strappata dalle sue mani rotolò di lato nel vicolo. un altro utilizzatore di fuuton? il ragazzo contava sulle dita i ninja che sapeva possedere quell'elemento che era noto per essere il più raro tra i cinque. Supaku accompagnò l'inerzia del colpo e all'ultimo rotolamento, riuscì a riprendere il controllo per atterrare sui piedi. Il tempo sufficiente per inspirare a sua volta e comporre i brevi sigilli. Vediamo come se la cava contro la sua stessa arma... pensò mentre inspirava con forza e buttava fuori tutto il fiato che aveva in corpo.
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    Dopo una breve serie di sigilli che termina con quello del gallo l'utilizzatore potrà emettere un'onda di vento che prenderà una forma semi circolare con la parte concava rivolta verso l'utilizzatore. Quest'onda è larga circa due metri e potrà procedere fino a dodici metri di disanza. Se colpisce l'avversario causerà ferite di media entità da taglio.
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    Il vicolo era troppo stretto per evitare il colpo lateralmente e il colpo era abbastanza veloce da ricambiare l'attacco subito. Subito dopo aver lanciato il jutsu, il ragazzo spiccò una corsa verso la sua spada che giaceva a pochi metri alla sua sinistra. L'afferrò da terra e proseguì la corsa lungo il muro verticale che si alzava per circa dieci metri sopra di loro. Mentre saliva rinfoderò l'arma che, se aveva visto giusto, in quel momento non gli sarebbe stata molto utile. Il ragazzo arrivò in cima all'edificio sotto la luce della luna lievemente rossiccia che c'era quella notte. Guardò in basso, nel vicolo buio.
    Bel colpo, vieni quassù e fammi vedere di cosa sei capace...o hai forse paura che il tuo Fuuton sia più debole del mio? disse il ragazzo.
    Aveva il fiatone, sentiva i molteplici tagli che il jutsu di vento che aveva appena subito, su tutto il corpo. Era la prima volta che vedeva quel jutsu non dalla parte di chi lo lanciava ed era la prima volta che lo aveva subito. Doveva ammettere che faceva male.
    Si passò un dito sui molteplici tagli aperti sul petto, raccogliendo il sangue che colava dalle piccole ferite e ciucciandosi il dito. Sì, decisamente....spero proprio di renderti il favore chiunque tu sia... pensò mentre abbassava lo sguardo nel vicolo buio in attesa che la figura nelle ombre si mostrasse.


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    Il primo attacco era andato a segno. L'onda di vento fuoriuscita dalla bocca del corpo senza controllo originale aveva colpito il suo bersaglio. Una selva di capelli bianchi uniti ad un trasandato Kimono aveva cominciato a rotolare al suolo dopo essere stato sbalzato. Questa situazione però aveva anche favorito il nemico scelto dal fato che con un movimento si era riportato in posizione eretta. Rivolto verso il corpo del giovane Darima, che oramai aveva cominciato una folle risata guidato dai pensieri dello Shukaku. Oltre a ridere la creatura non aveva mosso un dito. Ed infatti anche quando l'avversario aveva risposto con la stessa mossa, una perfetta scopa, il demone non si era smosso per nulla continuando a ridere.
    Ahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahua!
    Il colpo aveva aggravato le condizioni del corpo ospite aggiungendo altre ferite alle lievi escoriazione precedenti. L'attacco aveva colpito prevalentemente le stesse zone assommandosi a quelli stessi danni. Com'era successo all'albino poco prima anche il corpo del Jinchuuriki era stato sbalzato via dalla potenza del colpo. Però come era successo poco prima anche il demone si era rialzato sfruttando la rotazione dello spostamento. Il tutto mentre la folle risata non abbandonava il volto storpiato del Genin di Sunagakure. Una provocazione era sorta dalla parete su cui lo Shinobi avversario si stava arrampicando. Una sfida al sapor di Fuuton. Il Bijuu padrone del vento non poteva rinunciare a questa incauta sfida. Seppur il suo potere non era neanche al venti percento poteva essere abbastanza per distruggere un semplice umano. E poi far eliminare il portatore da una terza persona non poteva far altro che favorire il suo piano di libertà. Con un rapido scatto aveva cominciato a seguire il suo nuovo avversario. La sfida stava spingendo lo Shukaku divertendolo. Mentre ancora correva in diagonale aveva cominciato comporre con gesti rapidi delle mani la serie di sigilli utilizzati poco prima mentre aspirava aria. La Kyoryokuna era stata emessa contro il soggetto precedentemente armato con la Katana non appena con un balzo mi ero ritrovato sul piano orizzontale del tetto.
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    Dopo una breve serie di sigilli che termina con quello del gallo l'utilizzatore potrà emettere un'onda di vento che prenderà una forma semi circolare con la parte concava rivolta verso l'utilizzatore. Quest'onda è larga circa due metri e potrà procedere fino a dodici metri di disanza. Se colpisce l'avversario causerà ferite di media entità da taglio.
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    Intatto mi trovavo ancora rinchiuso in quell'ostico paesaggio. Dubbi ed incertezze accompagnavano il mio sguardo che si posava su ogni gradino sabbioso. Non potevo sapere se quella era una costruzione sicura ma sembrava l'unica via d'uscita. Con passo stranamente malfermo avevo allungato il primo passo sulla lastra. La grandezza del costrutto era enorme, non potevo immaginare qualcuno tanto potente da poter controllare quell'enorme quantità di materiale. Per me poteva essere un problema tenere solamente due delle lastre per pochissimo tempo. Una volta asserita la stabilità della scala a chiocciola avevo cominciato a salire con via via più sicurezza. Mi sentivo ancora strano ma forse uscire da quel posto poteva aiutare.
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    Edited by Lord ‚-‚ - 15/6/2013, 02:19
     
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    Un rumore di passi in corsa. Il suo avversario stava per arrivare. Supaku indietreggiò, preparandosi a quello che sarebbe venuto. Un sorriso comparve sulle sue labbra, la situazione poteva mettersi parecchio male, ma certe volte non sapeva proprio resistere all'impeto di una battaglia. La ragione gli diceva che forse non era il caso di ingaggiare quella persona, almeno non da solo. Poteva anche trattarsi di un mukenin infiltratosi nel villaggio per una missione in cui lui si era messo in mezzo. Poteva, ma se fosse stato un mukenin non avrebbe cominciato a fare tutto quel rumore fin dall'inizio. No, doveva essere qualcosa di diverso e lui era curioso di scoprire con chi aveva a che fare. è di sicuro un ninja, il jutsu che mi ha tirato contro era però di medio-basso livello, quindi non ha intenzione di uccidere, oppure si sta solo scaldando...in ogni caso se mi avesse voluto morto avrebbe potuto utilizzare la sorpresa nel vicolo buio colpendomi mortalmente, quindi per ora non penso di sia quel pericolo...
    Un ragazzino comparve alla luce del sole saltando verso l'alto. Supaku ebbe solo il tempo di osservarlo per qualche secondo perché i suoi occhi notarono subito le guance gonfie del ragazzo, e le mani unite nel sigillo del gallo; segnale evidente che aveva pronto lo stesso jutsu con il quale lo aveva colpito prima. Merd...
    Supaku fece appena in tempo ad estrarre di nuovo l'omikarui e a piantarla con un rapido movimento nella pietra gialla del tetto. Un attimo dopo veniva investito di nuovo dal vento tagliente che aveva già assaggiato pochi secondi prima.
    La sua chioma bianca si agitò sotto l'impeto dell'onda d'aria, sbattendo sulla sua fronte e sulla sua schiena come impazzita. Il suo kimono si gonfiò sulla sua schiena mentre nuovi tagli sottili si aprivano sul tessuto. Il ragazzo afferrò la katana con due mani, resistendo alla forza dell'impeto senza venire sbalzato indietro di nuovo. La katana cigolò un attimo, scavando un piccolo solco dietro di sè, ma la forza del jutsu fuuton non fu sufficiente a divellerla completamente.
    Un attimo dopo, come era arrivato il colpo, tutto cessò. Supaku si rialzò in piedi dalla posizione in ginocchio ma non estrasse la spada dal terreno. Le sue mani già si muovevano per rispondere al jutsu avversario. Troppo debole...Lascia che ti mostri cosa significa essere un vero maestro del fuuton disse mentre inspirava con forza.
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    Ninpo: Shinkū Iki - Arte Ninja: Respiro dell'Aria
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    Sviluppatore: Supaku Handoru
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    Tipo: Ninjutsu
    La tecnica è una diretta evoluzione dell'Hijutsu di livello D Ninpou: Shinkū burō. Infatti si manipola sempre il chakra intorno alla zona dei polmoni ma in modo differente. Se nella prima si utilizzava il chakra per accogliere più aria nei polmoni, adesso si immette lo stesso direttamente nell'aria per potenziare la stessa senza alterarne la quantità. La tecnica non necessita di sigilli e può essere utilizzata direttamente subito dopo aver composto i sigilli per qualunque jutsu Fuuton che necessiti l'inspirazione di aria. Il Jutsu Fuuton risulterà potenziato di un grado e quindi capace di rivaleggiare in termini di potenza con jutsu superiori di un grado ad esso. Si potranno potenziare al massimo jutsu di livello B tramite questa tecnica.
    Necessaria la tecnica Ninpou: Shinkū Burō in scheda.
    Consumo: 4

    Il jutsu sarebbe stato esattamente uguale al precedente nell'aspetto, ma avrebbe lasciato il suo avversario di stucco nello scoprire che la forza dello stesso era aumentata a dismisura, rendendolo capace di rivaleggiare in potenza con jutsu ben più forti.
    E adesso vediamo di che pasta sei fatto, ragazzino..


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    Il secondo attacco del Jinchuuriki era andato nuovamente a segno. Questo però era stato mitigato nuovamente dalla spada dell'avversario. Quella dannata arma si era conficcata nel suolo non permettendo al vento di sbalzare via l'avversario. Su cui ora si poteva scorgere l'infido bagliore della placchetta metallica che lo qualificava come Shinobi di Suna. Come poteva fare il Kazekage o chi per lui a sapere dell'improvvisa fuga? Possibile che seppur in così poco tempo si era riuscito a mobilitare mandando un Ninja a difesa del castello? Poco importava il sorriso sbienco e folle che era svanito solo per far esplodere la Kyoryokuna era ritornato sul volto senza vita. Gli occhi sbarrati con le occhiaie più evidenti che mai, seppur ancora leggere, che cerchiavano i bulbi oculari aveva continuato a ridere mentre il suo avversario parlava.
    Ahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahua!
    Subito le mani dell'impossessato avevano cominciato a comporre gli stessi sigilli del suo avversario rimanendo però arretrato di una sola coppia di sigilli. Nuovamente la folle risata si era incrinata solamente per permettere ai polmoni dello Shinobi di lanciare la sua Kyoryokuna. Lo scontro dei due Jutsu era avvenuto a due terzi del viaggio dell'ondata avversaria. Qualcosa, però, stava andando storto. Il ritardo nell'esecuzione era qualcosa di normale viste le tempistiche. La semplicità, però, con cui l'onda dell'avversario aveva spazzato via quella espulsa dal Darima era stata insolita.
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    Il colpo aveva colpito in pieno il corpo senza altre difese del giovane Suniano. Piegato in due il Bruno aveva faticato molto per non crollare al suolo. La resistenza alla spinta però aveva via via spostato il corpo senza controllo sempre più vicino al bordo. Infatti, con le braccia rinchiuse a protezione del corpo, più per un gesto involontario che per un reale bisogno di protezione. Lo spostamento però aveva spinto uno dei piedi del Jinchuuriki all'esterno del piano del tetto. Lo sbilanciamento era troppo da sopportare per il corpo posseduto. Stava crollando verso il suolo. Il corpo si dimenava mentre crollava al suolo ed allo stesso tempo gioiva. Tra poco, solo il tempo di uno schianto al suolo prima di ritornare libero. Quel moccioso che l'aveva sfidato doveva pentirsi di ciò che aveva fatto. E tra poco il Monocoda gli avrebbe mostrato ciò che tutti sapevano. Il re del Fuuton era lui. Mentre cadeva il corpo però si era sentito improvvisamente afferrato ed immobilizzato. Una mano di Sabbia spuntata dalla giara dell'alto uomo ammantato aveva continuato a stringere il corpo senza controllo. Dopo aver raccolto il corpo del suo bambino Shinzo rapidamente aveva guadagnato la fuga spostandosi nei vicoli bui per non esser visto. Intanto quanto più rapidamente potevo avevo cominciato a scalare l'imponente struttura. I lastroni avevano improvvisi tremiti e scossoni ma nessuno fino a quel momento era cascato. Un quarto o forse poco più della struttura era stato attraversato. La luce si trovava sempre li in alto distante. Sembrava che allungando la mano potevo afferrarla ma la distanza era troppa. Non restava che scalare quella immensa costruzione per guadagnarsi l'uscita o scoprire ciò che vi era li in alto.
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    Il ragazzino sembrò ridere follemente mentre componeva i sigilli per replicare al suo jutsu con un'altra Onda d'aria. Lo sapevo... Ma stavolta trovò una piccola sorpresa ad attenderlo. Il suo jutsu si scontrò con quello di Supaku, due venti contrapposti che lottavano entrambi per la stessa aria. Non resisterà a lungo... pensò il ragazzo con una punta di soddisfazione mentre la sua onda d'aria che ancora veniva soffiata dalle sue labbra, cominciava a prendere il sopravvento su quella dell'avversario. Un secondo dopo il jutsu del ragazzino si dissolveva, spezzato a metà dalla potenza del suo jutsu che proseguiva la sua corsa, colpendo e spingendo oltre il bordo il ragazzo. Peccato, speravo potesse darmi più soddisfazione...un altro utilizzatore di fuuton non si vede tutti i giorni, nonostante siamo nel paese del vento... pensò con ironia l'albino mentre rinfoderava l'omikarui con un gesto secco. Ora vediamo con chi abbiamo a che fare... pensò avvicinandosi al bordo dell'edificio per dare uno sguardo più da vicino al suo avversario di quella notte.
    Speriamo solo che non si sia fatto male nella caduta... In fondo era stata colpa sua se lo aveva fatto cadere di sotto dallo bordo del tetto.
    Quando però sporse lo sguardo oltre il bordo di pietra gialla, il suo avversario era...scomparso. ma che... pensò il ragazzo mentre si lasciava cadere nel vicolo buio la sotto, in cerca del ragazzino che non riusciva a scorgere da nessuna parte. Dove sarà scappato? pensò il ragazzo mentre si spostava negli angoli più bui spostando i sacchetti di spazzatura e i bidoni di rifiuti. Il ragazzino sembrava fuggito, forse aveva visto che Supaku era un avversario troppo potente per lui e si era dato alla fuga? Era probabile, Supaku aveva conosciuto molti ninja esuberanti nei loro primi giorni da combattenti che non vedevano l'ora di attaccare e combattere, certo poi tra il dire e il fare, scoprivano molto presto che c'era un mare. Peccato pensò il ragazzo mentre dava un calcio ad un mucchietto di sabbia lì vicino. ero incuriosito, non ho mai visto nessuno usare quel jutsu in quel modo...gli veniva quasi...naturale...
    Si arrampicò sul muro grazie al controllo del chakra mentre rifletteva sullo scontro, cercando di richiamare alla mente possibili dettagli sulla fisionomia del ragazzo, ma niente. Era stato tutto troppo confuso, e si ricordava solo un cespuglio di capelli castani sopra un abito rosso scuro. Vabbè se il destino lo vorrà lo incontrerò di nuovo... pensò mentre i suoi occhi si sollevavano sopra la luna rossiccia.
    Strane cose avvengono quando la luna è bagnata dal sangue...


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    Ero stato trascinato contro ogni mia volontà da Teddy per le strade di Suna. Il mercato del villaggio era affollato e rumoroso, proprio ciò che ci voleva dopo una settimana come quella. Non cre ricordavo gran che. Ero passato dal non dormire per nulla al restare in una sorta di catalessi per circa tre giorni interi. I miei ricordi, o forse erano sogni oramai nella mia mente si confondevano irrimediabilmente, erano strani e sconnessi. Ricordavo buio, deserto ed un enorme scala fluttuante. Non riuscivo però a ricordarmi del viaggio nel deserto e di quella stranissima costruzione. Anche dentro di me la situazione si era fatta strana. Il Bijuu era silenzioso per la maggior parte del tempo in cui mi ero ritrovato sveglio e solo di tanto in tanto rimuginava. Le sue parole erano tutti tralci di pensieri che avevano guadagnato la libertà verso le sue labbra mostruose. Ma quasi tutti quei commenti riguardavano il Fuuton. Avevo deciso però di lasciarlo ai suoi problemi. Se aveva crucci di per se io non dovevo preoccuparmi, significava solo che io potevo stare tranquillo senza sue interruzioni. Ad interrompere la tranquillità però vi era un altro occupante della casa dei Darima, un ospite. Dietro cui si nascondeva un vero e proprio guardiano. Infatti proprio a causa sua mi trovavo sconsolato a ciondolare per le strade senza una meta. Con la mente avevo ripercorso tutta la scena.
    Sveglia Sora... L'entrata di Teddy aveva fatto più rumore del necessario seppur non richiesta. Un sorriso beffardo si era dipinto sul suo volto dopo la parola sveglia. Alzati e cammina ragazzo. Accompagnami devo andare a far una commissione.
    Il mio sguardo rassegnato si era posato sul Konohano. Seppur non era più un ninja delle file di Konoha il giovane Nara continuava ad allenarsi sotto la supervisione di Shinzo. La maggior parte del suo tempo però la trascorreva a far baldoria nei peggiori bar di Suna. Seppur era un mio coetaneo forse un anno o due in più a me, non me l'aveva mai voluto dire, era già stato un buon Shinobi. Mi aveva raccontato della sua conduzione della battaglia di Hoshi per salvare la città dalle mira di uno dei vari Mukenin da strapazzo che circolavano nei pressi delle terre di nessuno. Così, mi ero ritrovato ad essere trascinato da Teddy per le strade della città. In questo poco tempo avevo imparato che al giovane Nara non si poteva dire di no. Era come un vulcano e tutto ciò che desiderava lui lo otteneva. Sia che le sue mire erano attratte da un oggetto sia da una qualche persona. Il ragazzo però era molto volubile. Per questo dopo neanche poche decine di minuti di passeggio senza evidente meta per me quasi in un lampo il Konohano si era dileguato. Lasciando li fermo a guardarmi intorno mentre gridavo per farmi sentire da lui.
    Hei Teddy... Avevo cominciato a gridare sperando di farmi udire dal ragazzo che mi lasciava solo correndo dietro a chi sa quale Suniana scollacciata. Teddy aspetta dove diavolo sei...
    Ma proprio in quel momento l'attenzione dello Shukaku era stata rapita da qualcosa.
    Lui è qui!
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    Edited by Lord ‚-‚ - 15/6/2013, 02:16
     
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    L'aria quel giorno era afosa. Il ragazzo dai capelli bianchi si passò una mano sulla fronte, scacciando le gocce di sudore che si erano formate su di essa. Che caldo...e pensare che ormai dovrei essere abituato.. pensò il ragazzo mentre si guardava intorno. Forse non è stata davvero una grande idea quella di venire al mercato.. riflettè mentre i vapori di una bancarella che vendeva pesci fritti su un bastoncino, lo investivano, riempiendogli le narici del dolce aroma e trasmettendogli al resto del viso un'aria di pesantezza e umido. Il ragazzo cercò di muoversi avanti nella folla. Veniva raramente in quei posto, anzi di solito non si infilava mai volontariamente nel mercato cittadino, anche perché aveva davvero poco da comprare. Ma quel giorno aveva fatto una eccezione. I suoi abiti stavano effettivamente, cadendo a pezzi per l'usura e aveva bisogno di un nuovo kimono bianco e nuovi pantaloni, così come una maglietta invernale e dei sandali di ricambio, visto che i suoi stavano già cominciando a consumarsi nei punti sbagliati, diminuendo la sua stabilità. Il ragazzo adesso era ad una bancarella di kimoni maschili, mentre scartava con un gesto secco gli abiti con motivi floreali e i colori accesi. Gli abiti in tinta unita erano pochi e rari di solito, visto che la gente non li comprava molto spesso. Sarebbe dovuto andare in un negozio di abbigliamento per farsene fare uno su misura, ma le bancarelle del mercato erano comode e economiche, e lui al momento non aveva molti soldi da spendere se non in equipaggiamento e in affitto. Il ragazzo sollevò un kimono bianco verso l'alto, in modo da osservarlo per bene alla luce del sole quando una figura passò poco davanti al bordo del colletto dell'abito. Per la verità quella che passò fo l'ombra di una sciarpa cerulea e lui la vide guizzare quattro bancarelle avanti, ma quel semplice pezzo di stoffa quasi lo scosse. Mi ricorda proprio la sciarpa di...no non è possibile... pensò il ragazzo tornando a concentrarsi sull'abito. O forse sì? ormai la curiosità era troppa, doveva controllare se era davvero chi pensava che fosse. Pagò il kimono e lo infilò insieme al resto degli acquisti in un sacco di tela che portava sulla schiena prima di avventurarsi verso il punto in cui aveva visto scomparire la sciarpa. Il ragazzo si fece largo tra la folla, spostando vecchine intente a trattare selvaggiamente sul prezzo e bambini che si rincorrevano in mezzo alla strada. Il ragazzo scorse un altro bagliore azzurro due bancarelle più in là e affrettò il passo per seguire quella fugace immagine. Quando girò l'angolo scusandosi con un uomo che stava comprando un set di coltelli da caccia, per un attimo Supaku non si fece venire un colpo.
    Teddy Nara. No, non poteva essere. Ma sì era proprio lì, con la sua sciarpa che strusciava per terra, il sorriso che aveva un che di malvagio stampato sul volto mentre faceva saltare sul palmo della mano una mela rossa. Supaku rimase per qualche secondo a fissare il suo ex compagno di Konoha che si aggirava, per caso, proprio dietro ad un gruppo di belle ragazze di Suna che sculettavano provocatoriamente. Il ragazzino un secondo dopo si infilò tra di esser per iniziare una conversazione che Supaku sapeva già dove sarebbe andata a finire, mentre si ritrovava di nuovo a combattere tra la folla per raggiungerlo. Ma accidenti... un secondo dopo usciva dalla folla. Lo aveva perso. E adesso dove è andato? pensò il ragazzo cercando tra la folla il gruppetto di belle donne nel quale Teddy si era prontamente infilato. Sarà svoltato di qua? pensò prima di girare di corsa e andare a sbattere contro un ragazzo molto più piccolo di lui.
    L'albino si ritrovò per terra leggermente sorpreso dall'impatto mentre il suo sacco della spesa rotolava poco più avanti. Scusami, stavo seguendo un mio amico... disse il chuunin mentre si alzava e recuperava la sua roba da terra.


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    Stavo cercando Teddy. Era stato rapito dalle gambe di un paio di Suniane che indossavano provocanti pantaloncini. Quindi correndo a destra ed a manca avevo cercaro di raggiungerlo o ritrovarlo nella folla. Che fortuna che Teddy era quasi dieci centimetri meno alto di me. Un ragazzo fatto per confondersi tra la folla. Solo la sua sciarpona blu faceva da punto di riferimento. Non se ne separava mai e se sapevi dove cercarlo uno svolazzo di quell'oggetto si poteva sempre notare. Quindi abbastanza concentrato, non mi andava di stare solo tra la folla, avevo cominciato a seguire il ragazzo sempre con più foga fino a quando uno scontro non mi aveva riportato alla realtà. La dura spalla di un uomo, o forse di una donna incredibilmente robusta, mi aveva colpito in pieno gettandomi gambe all'aria. Insieme a me era caduto anche il muro contro cui ero cozzato ed i pacchetti che teneva tra le braccia. Oramai lo potevo vedere chiaramente. Un ragazzo dai lunghi capelli bianchi ed abiti leggeri e tradizionali. Mentre guardavo la figura e tentavo di rialzarmi la voce dello Shukaku aveva cominciato a parlarmi.
    Kimono rovinato... Capelli bianchi come la sabbia dei deserti dell'estremo Sud... Lo Shukaku si era svegliato mentre ancora mi rialzavo. E' proprio lui. Grrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!
    Finalmente mi ero rimesso in piedi e con le braccia cercavo di pulirmi il pantalone dalla polvere e dai granelli di sabbia che vi si erano incollati. Il mio sguardo si era puntato sul mio aggressore che si stava scusando. Ora che lo guardavo meglio potevo riconoscerlo. Era proprio lui, Supaku Handoru, Chuunin di Sunagakure no Sato e Sensei al mio esame Genin. Era passato non molto tempo quindi per me i ricordi erano ancora vivi. Non avevo fatto gran che di memorabile a parte farmi impiantare un Bijuu nel corpo. Cosa per cui io comunque non avevo fatto molto.
    Supaku, non fa nulla, non scusarti. Ero distratto anche io. Avevo battuto un altro paio di volte le mani sul pantalone per eliminare gli ultimi residui prima di lanciare uno sguardo verso il luogo dove era sparito Teddy. Nessun segno del suo passaggio nessuno svolazzo o gridolino. Ero solo. Ma oramai non ha più senso cercarlo, non lo vedo. Sei venuto a fare compere oggi? Comunque se anche tu stai seguendo un tuo amico non ti blocco. Vai pure.
    Avevo terminato di parlare mentre lo Shukaku dentro di me si agitava. Mandava immagini nella mia mente. Due attacchi Fuuton che potevo riconoscere come due Kyoryokuna si stavano scontrando. Una delle due però era estremamente più forte della seconda. Queste immagini non le ricordavo ma mi sembravano familiari. Anche perché sembrava che una delle due tecniche era sputata da me e l'altra da qualcuno estremamente simile a Supaku. Le immagini mi avevano sconcertato per un momento mentre il Bijuu mi riparlava.
    Tu conosci quest'essere? Lo Shukaku era furioso. Furioso come non mai. Noi dobbiamo eliminare questa persona.
    Ma che stava succedendo?
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    Edited by Lord ‚-‚ - 15/6/2013, 14:24
     
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    Supaku, non fa nulla, non scusarti. Ero distratto anche io. l'albino si paralizzò improvvisamente con ancora le ginocchia a terra e il sacco in una mano. Conosce il mio nome?? pensò il ragazzo mentre sollevava rapidamente lo sguardo contro il ragazzino dai capelli castani che aveva appena fatto cadere a terra. E tu chi cavolo sei? pensò mentre cercava di capire doveva aveva già visto quella faccia che sembrava ricordargli qualcosa, qualcuno. Ma la sua memoria sembrava averlo tradito quel giorno, perché non ci fu verso di ricollegare quel faccino paffuto ad un qualsivoglia scenario del suo passato. Ha delle belle occhiaia però... pensò mentre osservava le linee nere intorno agli occhi del ragazzo Quelle di sicuro avrei potuto ricordarle se le avessi già viste...boh, magari mi verrà in mente...
    Non fa niente... disse il ragazzo, trattenendosi dal chiedere chi fosse il suo interlocutore, mentre si sollevava per guardarlo di nuovo dall'alto in basso. Ad una occhiata più attenta poteva vedere il coprifronte di Suna che lo indicava come un ninja. Molto probabilmente era un genin vista la giovane età, però Supaku aveva imparato a non giudicare un libro dalla copertina. Teddy era molto più basso di quel ragazzo ed era già un chuunin.
    Ma oramai non ha più senso cercarlo, non lo vedo. Sei venuto a fare compere oggi? Comunque se anche tu stai seguendo un tuo amico non ti blocco. Vai pure.
    Borbottò il ragazzo. La prima frase non l'ho capita...molto probabilmente non si stava neanche riferendo a me....ho già conosciuto gente che pensa ad alta voce...certo non sono i migliori ninja però esistono... pensò il ragazzo mentre ormai era quasi incuriosito dal ragazzino. Oltretutto aveva degli abiti...Uhmmm troppo particolari, davvero troppo particolari. Pantaloni rossi gonfi fino al ginocchio e maglietta squadrata anch'essa rossa e bianca con un cappuccio sulla schiena. Può essere...no non ci credo.. Gli abiti erano gli stessi dello sconosciuto che aveva affrontato molto tempo fa sui tetti di Suna. Il ragazzino con il Fuuton...è proprio lui?
    Chi sei? disse improvvisamente l'albino. Perché mi hai attaccato quella notte?


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    Edited by Supaku - 17/6/2013, 14:28
     
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    Supaku si era dimostrato abbastanza sorpreso dal fatto che l'avevo riconosciuto. A quanto pareva l'albino aveva una memoria abbastanza corta e si era dimenticato di me. Uno sguardo attento a tutto il mio corpo, coperto dai miei caratteristici abiti, prima di parlarmi. La sua voce era dura, scontrosa e minacciosa. Perché mi stava parlando così?
    Che tu sia maledetto Supaku... Allora ti ricordi di me! Nella voce dello Shukaku ora si poteva riconoscere una nota di tracotanza. Il mio Fuuton è indimenticabile, sono pronto per un altro round. E stavolta il mio vento primeggerà. Sono io il Demone del Vento!
    Ora potevo capire a cosa si riferivano le immagini che il demone mi aveva mostrato poco prima e che ora continuava a mandare in un Loop continuo nella mia mente. I due Jutsu Fuuton che venivano lanciati uno contro l'altro. Una delle due Kyoryokuna che spazzava via l'altra. Dalle parole dell'Ichibi potevo comprendere qualcosa della situazione. L'uomo che lanciava il Jutsu C più forte era Supaku Handoru mentre quello che veniva spazzato via era il mio corpo. Il mio corpo ma non la mia mente. Non ricordavo quell'accaduto ma a quanto pare ero il solo in questo scambio di opinioni a non conoscere nulla sull'accaduto. Mille domande si facevano spazio dentro di me. Domande a cui non riuscivo a dare risposte. Era come se la domanda fattami dall'Albino riguardava la vita di un'altra persona di cui non sapevo nulla.
    Che cosa? La mia espressione era un misto tra il basito e l'incredulo. Scusa ma io non ricordo nulla di ciò che è successo. Ti prego di mantenere la calma. Vieni, parliamone in un altro posto, magari qualcosa di più tranquillo.
    Non appena avevo terminato di parlare mi ero voltato prima di cominciare a camminare. I tetti della città, arrotondati e perfetti per lasciar scivolare la sabbia delle saltuarie tempeste di sabbia. Per prima cosa, però, dovevo portarmi in un luogo appartato per poi solcare i tetti. Non volevo che qualche altro Shinobi poteva interessarsi alla faccenda, già non capivo io come potevano capire gli altri? Mentre salivo lo Shukaku, divertito dalla situazione in cui lui mi aveva ficcato, aveva cominciato a sghignazzare mentre mi parlava.
    Scoprirai molto in fretta ciò che è successo. Uno sghignazzo. E se ti ho insegnato qualcosa la storia ti brucerà come ha bruciato me!
    Cosa ho fatto, cosa mi hai fatto fare maledetto mostro. Un solo pensiero a risposta del demone che aveva continuato a sghignazzare divertito.
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