Posts written by Mr.Uchiha

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    Casa di Kisuke Momochi

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    La casa si trova nella parte Sud di Kirigakure no Sato, in una zona semi-periferica tranquilla e lontana dal caos del centro cittadino, non molto distante in linea d'aria dal quartiere in cui è riunito il clan Momochi. È un edificio a forma di L distribuito su due livelli, uno dei quali interrato; posizionata all'incrocio tra due stradine di poca importanza, l'abitazione si sviluppa attorno ad un giardino interno interamente a prato verde. Su uno solo dei lati interni dell'abitazione si trova un patio in legno. È una casa in stile tradizionale, con pareti in legno massiccio e tetto a spiovente ricoperto di tegole blu opaco, tuttavia lo stile è ben più evidente nell'arredamento e nell'organizzazione dell'interno, nonostante questo sia interamente pavimentato con assi di legno lucide e trattate, invece dei più classici tatami.
    L'ingresso, protetto da un hisashi, tetto sporgente che lo protegge dalle intemperie, si affaccia direttamente sulla strada.



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    La porta d'ingresso si apre su un'anticamera spoglia, aperta sulla destra verso l'interno della casa e chiusa sulla sinistra da pareti interne divisorie. Salendo due gradini si accede ad un ampio salone rettangolare, diviso in due zone: una prima rialzata su una sorta di pedana, divisa da un solo gradino dalla seconda, arredata nel classico stile tradizionale semplice ed essenziale, che dà sull'engawa, patio in legno tramite cui si accede al giardino.
    La prima zona del salone ospita una coppia di divani disposti ad angolo intorno ad un tavolino basso e, alla sinistra di questi, un coppia di poltrone che fronteggia un camino. Su una mensola che corre intorno alle pareti del camino fa bella mostra di sé una foto di Kisuke e Galatea e, ancora più in alto sulla parete frontale del camino, è appeso uno shamisen, strumento musicale tradizionale a tre corde dalla cassa armonica squadrata e un lungo manico.
    La metà che si affaccia sul patio è più larga di quella antistante, ma sulla parte destra sono state ricavate una tokonoma e una chigaidana, nicchie divise da un tronco senza corteccia e levigato. Nella prima, sulla base in legno rialzata, si trova una statua in ferro di un dragone, mentre sulla parete di fondo è appeso un emakimono, dipinto in calligrafia su un rotolo verticale di pergamena; la seconda invece ospita ripiani, pensili e mensole di vario tipo e a varie altezze, quali ichiyodana e usukasumidan. Accanto a queste, adiacente la parete che si affaccia sull'engawa, è disposto un divano incassato nel muro, a simil baldacchino, direttamente illuminato dalla luce che filtra da una stretta finestra verticale. Al centro dello spazio si trova il tradizionale tavolinetto basso da tè, circondato da comodi cuscini per sedersi. La parete esterna è costituita dagli shoji, pannelli in legno e carta decorata che possono scorrere su dei binari o anche essere rimossi del tutto, soprattutto d'estate, per far entrare la calda luce del sole all'interno e connettere la stanza direttamente al giardino esterno, creando un unico, ampio ambiente.



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    Nella parte rialzata del salone, sulla destra, si apre la porta che conduce alla cucina. Rispetto allo stile generale della casa, la cucina è moderna e accessoriata ed occupa interamente la parete di destra rispetto alla porta, allungandosi ad angolo su parte della parete frontale. Da questa, poi, si estende verso il centro della stanza una penisola con uno spazioso ripiano spoglio, creando così una struttura a ferro di cavallo che separa lo spazio di lavoro dal tavolo. Questo è addossato alla parete di sinistra, che separa l'ambiente della cucina da una piccola sala da pranzo, usata di solito in presenza di ospiti. Questa seconda stanza ospita un tavolo centrale e pochi essenziali mobili addossati alle pareti. Proprio come la metà tradizionale del salone, la sala da pranzo dà accesso sull'engawa e quindi si affaccia sul cortile posteriore della casa; anche qui la parete è composta da shoji decorati, che possono essere aperti o rimossi per aprire interamente la stanza all'aria esterna.
    Sulla parte sinistra del salone, invece, un fusuma dipinto conduce in un grande stanzone adibito a studio, stanza di lettura e libreria. Un basso scrittoio in legno lucido fronteggia un'ampia finestra rettangolare, che occupa quasi interamente una delle pareti. Le imposte si aprono su un davanzale allungato e sporgente, che si prolunga all'interno della stanza, sotto al quale sono stati ricavati tre scomparti chiusi da sportelli a scorrimento. Le restanti pareti sono occupate in gran parte da librerie e scaffalature, su cui si affollano tomi di vario genere e tenore.



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    Alla sinistra della metà tradizionale del salone, una porta introduce ad un lungo corridoio che attraversa il ramo verticale dell'abitazione e separa la zona giorno dalle stanze private della casa. Sulla destra del corridoio si aprono finestre che danno sul giardino; sulla sinistra, invece, si ha l'accesso a due stanze comunicanti. La prima stanza che si affaccia sul corridoio è il bagno, con pavimento in legno e pareti ricoperte fin poco oltre la metà da piastrelle in ceramica. Nell'angolo più lontano dall'unica finestra della stanza, è posizionata una vasca a terra interamente in legno pregiato, con i bordi che sporgono di meno di un metro dal pavimento. Grande abbastanza da poter ospitare quattro adulti contemporaneamente, è stata acquistata sia per bagni rilassanti sia per praticare l'antico rito dell'ofuro. Il bagno, infatti, è provvisto anche di una più pratica doccia con pareti in vetro, nell'angolo opposto rispetto alla vasca.
    La seconda stanza che si affaccia sul corridoio è la camera da letto. Dietro un fusuma decorato da scene di segugi a caccia, la camera è ampia quanto l'adiacente stanza da bagno, con cui comunica direttamente. È ammobiliata in modo semplice ed essenziale, per sfruttare al meglio lo spazio comunque abbondante della stanza: invece dei tradizionali futon, vi si trova un letto a doppia piazza, con base e testata in legno. Completano l'arredamento un armadio a tre ante e un comò a cassetti per tenere abiti e biancheria, oltre a due comodini ai lati del letto.
    Al termine del corridoio si trovano le scale, interamente in legno, che scendono verso il seminterrato.



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    Il seminterrato è precluso agli estranei da un particolare Fuuinjutsu ideato da Ryusuke Momochi. L'entrata, una volta scese le scale, si presenta come un massiccio portone in legno, ma se non si applica la giusta formula di desigillo con una precisa concentrazione di Chakra atta al riconoscimento del soggetto entrante, la porta non si aprirà ma farà scattare una trappola mortale.
    L'interno si presenta come un grande spazio aperto, ampio, dove luce ed aria penetrano per mezzo di alcune finistrelle alte. Attualmente in assenza di tramezzature, tutto risulta disposto lungo le pareti: attrezzature per l'addestramento fisico, abiti, tomi e appunti e per finire le armi, riposte lungo una parete, appese al muro, oppure conservate in un pratico baule adiacente allo stesso. Il vestiario da lavoro o allenamento è riposto in un piccolo armadio adagiato alla destra del baule; il classico vestiario da missione è indossato da alcuni manichini imbottiti posti alla sua sinistra. Manichini, baule e armadio sono sovrastati e hanno come sfondo diverse armi appese al muro, quali wakizashi, katana, pugnali, ombrello completo, una balestra, l'arco, le frecce nella faretra, una kusari fundo e tante altre armi. Un'altra parete è scaffalata e vi sono riposti numerosi testi e pergamene di carattere generale: dalla storia alla geografia, dalle scienze alla medicina, numerosi testi riguardanti le Arti Ninja in tutte le loro varianti ed aspetti, la personale raccolta d'informazioni di Kisuke, romanzi e racconti di vario genere, testi riguardanti le armi, la loro storia, il loro utilizzo, il modo per la manutenzione ordinaria. Poco più in là si trova la scrivania che Kisuke sfrutta per scrivere appunti e studiare. Relegato in un angolo, da tutt'altra parte, quasi isolato da tutto il resto, si può invece notare il banco per lo studio dei veleni con tutte le ricerche, gli ingredienti e le attrezzature, il tutto sovrastato dai volti di quattro mastini. Un'altra parete è del tutto libera, scolpita con altri quattro volti di mastini, e l'unica cosa che la occupa è un mokujin, il manichino da combattimento interamente in legno, che svetta tra le zanne di uno dei mastini, insieme al sacco da boxe di colore rosso e bianco e il resto dell’attrezzatura per l’addestramento fisico. In questo ambiente, un piccolo angolo è riservato a Galatea, che vi tiene il proprio equipaggiamento e le divise che usa abitualmente in missione.



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    L'engawa è l'unico spazio che permette l'accesso al giardino retrostante l'abitazione. Il patio, a cui si accede dal salone o dalla sala da pranzo, è una semplice passerella interamente in legno, sopraelevata rispetto al suolo, spoglia da qualsiasi abbellimento. Sul lato esterno, una serie di pali in legno sostengono la tettoia che copre e protegge la passerella; alle due estremità, i pali di sostegno sono connessi tra loro da assicelle in legno disposte orizzontalmente, a formare una sorta di ringhiera o parapetto. L'unico spazio libero è quello centrale, da cui, tramite una serie di gradini, si accede al giardino. Questo è protetto su due lati dalle pareti dell'abitazione e sui restanti due lati da un alto muro di recinzione, risultando così totalmente isolato dall'esterno. È interamente a prato verde, fatta eccezione per delle fumiishi, pietre segnapassi in calcare che lo attraversano. Queste conducono ad un piccolo laghetto artificiale, popolato da ninfee e da cinque carpe koi variopinte, situato all'angolo più lontano dalla casa. Lo specchio d'acqua è abbelllto da un souzu, il classico shishiodoshi in bambù che oscilla intorno ad un perno in legno fissato al terreno, trasportando l'acqua in una piccola vasca in pietra ad ogni oscillazione. Il movimento continuo e il suono ritmato del souzu contribuiscono a spezzare l'immobilità e il silenzio assoluto in cui altrimenti sarebbe immerso il giardino. Il manto erboso è interrotto da tre sole piante: un ginepro accuratamente potato e mantenuto, un sakura, albero di ciliegio noto per gli splendidi fiori bianco-rosati e che non porta frutto, e infine un acero a foglia rossa. In questo spazio essenziale e ben curato trovano posto delle dai-doro, lanterne in pietra disposte in modo studiato e preciso, così da diffondere, quando accese, una luminosità vaga e scenografica. Nel giardino si trovano anche due statue: un lupo e una leonessa, posizionata a seguito del trasferimento nell'abitazione di Galatea.


    Edited by Mr.Uchiha - 6/7/2021, 23:22
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    Dati Essenziali

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    Nome Utente: Mr.Uchiha
    Nome e Cognome: Kisuke Momochi
    Nome e Cognome da ANBU: Hanzo Nishimura
    Nome in Codice: Shisui (シスイ)
    Nome e Cognome da Mukenin: Hisao Hattori
    Soprannome: N/A
    Compleanno: 24 Giugno y2zqVyJ
    Età: 28
    Sesso: JbABpha
    Altezza: 183 cm
    Peso: 72 Kg
    Gruppo sanguigno: A
    Mano Dominante: Destra
    Rango Shinobi: Sennin
    Gruppo: Sette Spadaccini Leggendari della Nebbia
    Promosso Genin a: 15 anni
    Promosso Chuunin a: 17 anni
    Promosso Sp.Jounin a: 18 anni
    Promosso ANBU a: 20 anni
    Promosso CS ANBU a: 21 anni
    Promosso Jounin a: 24 anni
    Riconosciuto Sennin a: 26 anni
    Villaggio di Provvenienza: Kirigakure no Sato yj5pHoz
    Allieva Ufficiale: Maemi Takahashi
    Parole preferite: «Dèi della Nebbia»
    Chakra: 700
    Tipi di Chakra: IuPkm0F DGkHa2U WAWgZ6Q nXhTRGV y6RVDve KiTqM6t


    Kisuke è un uomo dal fisico tonico e asciutto, con muscoli scattanti e resistenti, ma non esagerati. I suoi 72 chilogrammi di peso distribuiti su 183 centimetri d'altezza gli garantiscono un equilibrio pressoché perfetto. Ha una carnagione molto chiara, capelli neri come il carbone ed occhi del medesimo colore, ma di una tonalità e con delle sfumature più profonde e liquide. I capelli sono corti, ma i lati della testa sono rasati a pelle e presentano una fitta trama di tatuaggi che si propagano fino al collo. Il viso mostra la cicatrice di un taglio ad incorniciargli il volto a lato dell'occhio destro. Sulla testa indossa il coprifronte, al quale ha fatto aggiungere un pezzo di tessuto extra sul lato destro per ricoprire e nascondere sia il copriocchio che le vene rigonfie all'attivazione del Byakugan. Inoltre, sulla parte superiore della placca, tra essa ed il tessuto, sono cucite tre lame da rasoio. Tiene il volto fasciato con delle bende bianche fin sopra il naso, celando i suoi particolari denti aguzzi tipici degli Spadaccini.
    Generalmente Kisuke indossa una maglia a collo alto e di colore scuro che presenta la sola manica sinistra, lunga fino al metacarpo e larga intorno all'avambraccio. Il braccio destro è scoperto, ma così come il sinistro è avvolto con delle bende bianche che partono sin da sopra le spalle per arrivare fino alle falangine comprese, in modo da nascondere il tatuaggio da Caposquadra ANBU sul deltoide sinistro ed i tre anelli magici alle dita. Su polsi e caviglie tali bende sono sistemate e strette in maniera particolare, in modo che non solo siano aderenti come le altre, ma che possano fornire supporto alle parti interessate contro fratture e lesioni. Ai polsi si stringono i sigilli di evocazione mentre braccia e avambracci sono protetti da parabraccia, dei quali quelli sul braccio sinistro si trovano al di sotto della manica. Anche le mani sono usualmente protette da guanti a mezze dita in pelle marrone, il cui scopo principale come per le bende è nascondere alla vista la presenza dei tre anelli magici. La maglia a collo alto è separata dal contatto diretto con la pelle del busto da una classica maglia a rete senza maniche, indumento che copre una voluminosa e frastagliata cicatrice al petto, regalo infelice da parte del Rokubi no Jinchuuriki, mentre al di sopra di essa Kisuke è solito indossare la sua divisa. Al collo porta una catenina, con un pendaglio d'argento raffigurante il volto di un mastino, tenuto nascosto sotto la maglia. I pantaloni sono lunghi e leggermente larghi, in modo che non stringano sulle gambe, ed appena sotto il ginocchio sono infilati in bende bianche molto strette che avvolgono caviglie e stinchi, protetti a loro volta da dei parastinchi. Le scarpe sono simili a degli stivaletti, alte fino alla caviglia, con particolare suola in gomma e fornita di punte, comoda sia nei terreni umidi che nei terreni montuosi, e una lama estraibile nascosta nel tacco. Intorno alla vita è legato il cinturone in pelle a cui vengono poi fissate le tre borse, mentre a ridosso della zona lombare è fissato il rotolo multiplo. Completano l'equipaggiamento una doppia tasca supplementare legata alla coscia destra, stretta sopra una leggera fasciatura in bende, un piccolo fodero che custodisce l'Ottava fissato a ridosso della spalla sinistra tramite una piccola fascia in pelle, un taschino legato al braccio sinistro ed, infine, allacciato alla gamba destra vi è un piccolo fodero che nasconde il tanto.



    Via del Ninja

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    «Non esistono fatti, solo interpretazioni.»




    Infanzia a Kirigakure no Sato


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    Nato e cresciuto nel Villaggio della Nebbia, Kisuke Momochi è figlio di un Jounin Veterano, Ryusuke Momochi, e di una Chuunin, Izumi Momochi. Il padre è un Ninja specializzato principalmente nell'Arte dei Ninjutsu e in quella della Spada, che detiene un posto di rilievo all'interno del Clan Momochi e vede in Kisuke l'unica potenziale risorsa come proprio erede nel comando di quel ramo della famiglia e come suo successore al Tavolo del Consiglio.
    Sin dalla tenera età di sette anni, Kisuke venne addestrato dal padre Ryusuke alla Arti Ninja, tramite lezioni sia pratiche sia teoriche. Ryusuke tramandò al figlio le proprie arti e conoscenze, seppur a piccoli passi e partendo dalle basi, non appena questi fu in grado di tenere in mano una spada e di impastare il Chakra. Il piccolo Kisuke aprese rudemente l'arte di combattere con qualsiasi tipo di spada e lama in generale. All'epoca nutriva una profonda passione per gli allenamenti, quantomeno quelli a cui si sottoponeva di sua volontà, quelli che invece era costretto ad eseguire per ordine del padre non erano tanto piacevoli. Grazie a ciò, però, quando all'età di dodici anni si iscrisse all'Accademia Ninja della Nebbia, Kisuke arriva già ben preparato nell'utilizzo di qualche arma e nel lancio di shuriken e kunai oltre che essere ben allenato fisicamente e in possesso di nozioni in generale sulle Arti Ninja. Tuttavia ciò non era di certo sufficiente e si rese conto che aveva ancora molto da imparare, quindi all'Accademia approfondì i suoi studi e apprese come manipolare il Chakra, utilizzare Tecniche di basso livello ed essenziali per qualunque Ninja. Al termine, conseguito l'Esame di Diploma, riuscì a diplomarsi egregiamente con un punteggio di poco inferiore al massimo.



    La luce del Clan Momochi

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    In tempi ben lontani, il Clan Momochi di Kirigakure no Sato era un'unica cosa con il Clan Hozuki del medesimo Villaggio. Nato da una scissione in larga scala in seguito ad un alterco tra una parte del Clan e l'altra, i Momochi percepivano l'estremo bisogno di trovare una loro identità e fondare un Clan proprio con proprie regole e tradizioni da seguire. Paradossalmente, i loro membri rimanevano pur sempre legati alle loro origini, utilizzando come simbolo della casata lo stesso simbolo del Clan Hozuki, comportandosi come la gran parte di essi e rimarcando ad esempio il quasi obbligo di legarsi per la vita alle Creature Acquatiche, vista l'assoluta affinità di Hozuki e Momochi con il Suiton.
    Attualmente Ryusuke Momochi, il padre di Kisuke, detiene le redini, il controllo e il comando su un ramo principale del Clan e agisce per volontà altrui solo ed unicamente su diretto ordine del Capo Clan, il vecchio quanto abile e temibile Buntaro Momochi.
    Già prima della nascita di Kisuke, il giovane Ryusuke, con poi anche l'appoggio del padre Hyosuke, aveva tentato e studiato un modo per tentare un riavvicinamento e una nuova unione con il Clan Hozuki, con l'accordo e l'aiuto interno da parte di alcuni membri giovani del Clan Hozuki con i suoi stessi ideali. Tutto questo riuscì a vedere uno spiraglio di buona riuscita, anche dopo anni di faida e odio reciproco tra i due Clan, segnati da sfide, scommesse, torti e sgarbi durante i quali nemmeno lo stesso Mizukage s'era mai intromesso. Dopo il precedentemente citato riavvicinamento accadde qualcosa che spezzò definitivamente quel legame che lentamente si stava nuovamente formando tra le due parti originarie degli Hozuki e i rapporti si deteriorarono diventando ben peggiori di quanto non lo fossero prima. Le azioni di un Clan verso l'altro non si limitarono più a sole sfide, scommesse per decretare la superiorità di un Clan sull'altro, torti, sgarbi e bastardate che avevano più del burlesco e del ridicolo con il solo intento di screditare il Clan rivale, bensì assassinii in piena regola. Fu in quel preciso momento, che come mai prima d'allora, il Mizukage prese in mano la situazione, arrivando al punto di dover imporre anche la propria autorità e parola sui due Clan con la propria forza, finendo con l'emanare un edito che impedisse ai due Clan di combattersi al fine di danneggiarsi a vicenda. In questo modo, con anche qualche anno di tregua, i due Clan poterono tornare agli stessi rapporti di un tempo, al punto da poter quasi non tener conto di quell'edito.



    Le Peripezie di un Genin


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    Fu dopo aver ottenuto il titolo di Genin e il coprifronte con inciso il simbolo della Nebbia che per Kisuke ebbe ufficialmente inizio la sua carriera da Shinobi. Perlopiù, in quel periodo, le missioni e i compiti che gli vennero assegnati furono d'importanza pressoché irrilevante, e solo nei tempi successivi, quelli che di poco precedevano la sua candidatura per l'esame Chuunin, si rivelarono ben più impegnativi e interessanti, arrivando a svolgere addirittura missioni di livello C, solitamente assegnate per comodità a Genin esperti o Chuunin novizi. Ad ogni modo, ogni sorta di compito assegnatogli iniziò ad aprire ai suoi occhi i segreti del mondo ninja, e gli permise di incominciare a fare esperienza come Shinobi, accumulando esperienza e conoscenze, oltre che dargli la possibilità di mettersi in risalto come elemento promettente ed esser dunque selezionato per partecipare all'Esame Chuunin dell'anno in corso. Il giovane Kisuke supera brillantemente la prima prova, il test scritto con tanto di raccolta d'informazioni e il test psicologico racchiuso al suo interno, e anche la seconda prova, seppur con maggiore difficoltà, raccogliendo i rotoli del Cielo e della Terra all'interno della Foresta della Morte. Il giovane kiriano riuscì in questo modo a superare le eliminatorie ed aggiudicarsi un post nel Grande Torneo ed Esame di Selezione dei Chuunin che si sarebbe tenuto nella Repubblica dei Samurai. Al suo primo ed unico incontro riesce a tener testa al proprio avversario, un kiriano di nome Yukio Tanaka. Lo scontro si rivela acceso, interessane e pieno d'azione, seppur a causa della quasi costante presenza della Kirigakure no Jutsu non erano in molti gli spettatori del giorno a poterselo godere come si conviene. Tuttavia, nonostante i continui tentativi di Kisuke di prevalere sull'avversario, questi gli era innegabilmente superiore. Per giunta, secondo l'idea di Kisuke, Yukio non aveva dato fondo a tutte le proprie risorse. L'incontro fu interrotto sul più bello per volere dei Kage e la decisione dei Leader Shinobi è di far passare al turno successivo Tanaka.


    Scelte e Decisioni di un Chuunin Irruento

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    Nonostante la cocente sconfitta al Torneo ed Esame di Selezione dei Chuunin, Kisuke venne promosso ugualmente. Quello era un grande passo per lui. Nei giorni a venire si adoperò immediatamente per apprendere la Kuchiyose no Jutsu scegliendo di legarsi per la vita ai Cani Ninja. Non molto tempo dopo fu selezionato come Sensei ed Esaminatore di Genin, una mansione di cui si occupò sempre con piacere e che gli consentì di viaggiare per i grandi Paesi e conoscere i Villaggi al loro interno.
    Nonostante la recente promozione a Chuunin, una delle prime missioni che gli vennero affidate fu una B, ed il suo compagno era Danzou Natsuhi. Il compito dei due kiriani era quello di sgominare una piccola Organizzazione Mukenin residente ad Amegakure e proprio in quell'occasione Kisuke, dopo aver mezzo decapitato il suo nemico, notò a quello che restava del suo collo una catenina a cui era appeso un anello. Kisuke attratto istintivamente dal gioiello lo prese e lo infilò al pollice destro. Anche Danzou Natsuhi aveva trovato un anello molto simile al suo, quello stesso giorno ad Ame. Da quel momento per il ninja della Nebbia cambiò ogni cosa: di giorno era stremato da un’inspiegabile stanchezza, la notte tormentato da terribili incubi che a fatica gli facevano chiudere occhio. Ad ogni modo, il suo rendimento non calò di molto e venne addirittura reclutato come una delle guardie per la Porta Sud di Kirigakure no Sato. In quello stesso periodo un qualcosa d'inaspettato sconvolse i quattro grandi Villaggi. Gli Shinobi vennero chiamati a raccolta per numerose spedizioni alla ricerca dei pezzi dell'antica Lancia del Primo Raikage, distrutta anzitempo per via del suo pericoloso potere. Il punto d'interesse della missione affidata a Kisuke era il deserto. Durante quella stessa missione connobbe l'allora Genin Isshin Mitsui, Shinobi di Suna che gli fece da compagno e che diventerà poi un suo carissimo amico e allo stesso tempo rivale. Il compito dei due era quello di scovare uno dei pezzi della Lancia del Primo Raikage, ed Isshin aveva l'ulteriore compito di guidare Kisuke all'interno del caldo deserto dove altrimenti il kiriano si sarebbe sicuramente perso. I due non trovarono alcun pezzo della lancia, ma all'interno di alcune rovine trovarono degli antichi manoscritti e fecero la conoscenza di Elil-Ràh e successivamente mentre facevano una pausa in un'oasi apparve di fronte a loro uno strano individuo che portava con sé un Coprifronte di Konoha con il simbolo della Foglia cancellato da più solchi e graffi. Quell'uomo di mezz'età non mostrò intenzioni ostili verso i due e si limitò a preannunciare che cosa i Villaggi avrebbero fatto dei pezzi della Lancia, e una volta ricomposta a cosa essa avrebbe portato, quindi avvertì i due che si sarebbero poi trovati a fare una scelta, arrivato quel giorno, una scelta importante. La verità sugli anelli e sulla Lancia si scoprì non molto tempo dopo, durante la spedizione a Kusa, il cui obbiettivo era quello di scortare e trasportare i pezzi della lancia dall'Artigiano, l'unico in grado ricomporre la Lancia.
    Esistevano più di due anelli, dieci in totale, i quali erano stati distribuiti da un’Organizzazione Mukenin nota come Ankoku Seiun il cui leader apparteneva all'ex Kumogakure no Sato, con lo scopo di far risorgere il defunto Villaggio grazie al potere della Lancia. L'arma per essere ricomposta necessitava dei dieci anelli, rivelò l'Artigiano di Kusa grazie anche agli scritti ritrovati dallo stesso Kisuke e il suo compagno. La maledizione, così definita dall'Artigiano, che colpiva coloro che indossavano gli anelli sarebbe scomparsa solo quando l'arma sarebbe stata ricomposta proprio grazie agli anelli. L'uomo non si era sbagliato e Kisuke ricevette in cambio delle pene sofferte fino a quel giorno per via dell'anello, un ottimo beneficio per le sue Tecniche Suiton portate dall'anello stesso che esercitava un influsso positivo sul suo Chakra Suiton. Tuttavia lo aspettava ancora qualcosa da affrontare quel giorno, infatti, una volta ricomposta la Lancia, comparvero i Mukenin della Ankoku Seiun intenzionati ad impadronirsi dell'arma leggendaria ed a portare dalla loro parte qualcuno dei regolari, per rimpolpare le loro fila. Ad accettare, almeno apparentemente, furono più d'uno, ma in realtà a tradire per davvero fu solo uno, uno dei pochi Shinobi di Otogakure, che oltretutto non aveva fino a quel momento dato segno delle sue reali intenzioni. Combattere contro quello Shinobi, per pura coincidenza, spettò proprio a Kisuke. Lo scontro tra i due si conclude con la fuga del Mukenin e solo in seguito Kisuke scoprì il suo nome: Kyo Matsumoto. Al rientro da quella battaglia rimase in cura per diversi giorni a causa delle ferite e delle gambe ustionate, quindi si allenò in vista dell'esame Sp.Jounin per cui era già stato selezionato ancor prima di partire per la spedizione a Kusagakure no Sato.



    L'Affermazione di uno Shinobi


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    A far da compagno a Kisuke nell'esame per ottenere la promozione a Sp.Jounin vi fu Dom Tsukimura, suo compagno in molteplici occasioni. L'esame fu tutt'altro che semplice per i due ragazzi; combattere contro una kunoichi ANBU per rubarle i campanelli erano rispettivamente il loro compito ed obiettivo. Al termine dell’esame, dopo varie peripezie, Kisuke Momochi riuscì ad ottenere la promozione, a differenza del suo compagno Dom.
    Al rientro a casa, dopo il recente raggiungimento del rango Sp.Jounin, lo stesso Ryusuke Momochi regalò una preziosa spada corta al figlio, che la tiene sempre con sé e ci tiene come a nessun'altra arma in suo possesso, questo non solo per l'estrema bellezza, la rarità e l'utilità dell'arma, bensì perché rappresenta uno dei pochi gesti d'affetto del padre. Da quel momento in poi non si occupò più delle porte del Villaggio, compito assegnato generalmente ai Chuunin, bensì fu posto a guardia delle mura, caso volle proprio quelle Sud. Durante quello stesso periodo iniziò ad occuparsi di missioni di basso livello, non per sua scelta ma per quella delle Alte Sfere; la reale motivazione per il Momochi rimane ancora un punto interrogativo. Tali missioni seppur noiose e poco impegnative per uno come lui, gli consentirono di fare nuove conoscenze e di scoprire future promesse per Kirigakure no Sato.
    Non tanto tempo dopo, quando in occasione di un Esame e Torneo di selezione dei Chuunin, Kisuke si ritrovò nella Repubblica dei Samurai per sbrigare alcune faccende burocratiche, legate all'esame stesso. Avendo completato il suo compito, Kisuke decise di ritardare il suo rientro alla Nebbia per godersi la manifestazione: scoprì a sue spese che quella non era certamente la decisione migliore che poteva prendere. Infatti, quel giorno, terminate le semifinali, assistette ad un attentato ed un rapimento in piena regola. Il primo vedeva come vittima l'intero pubblico presente nell'arena ma si scoprì poi essere solamente uno specchietto per le allodole per facilitare il secondo, cioè il rapimento, che aveva come obiettivo e vittima Kaila Bisukosu. Per cause di forza maggiore, buttato in mezzo a dei morti viventi e dunque costretto al combattimento, si ritrovò in un primo momento a dover indagare d'urgenza su un carico d'armi insieme allo Shinobi della Foglia Kaiser Tony. Durante quella missione il duo improvvisato si ritrovò la strada bloccata per raggiungere il proprio scopo e dovette affrontare la Regina del Mercato Nero, la quale li aveva cercati appositamente e dopo avergli mostrato la sua netta superiorità donò al konohaniano un messaggio da portare ai suoi superiori. Pochi giorni dopo, in quella che verrà poi ricordata come la Guerra di Suna (o con altri appellativi simili), Kisuke per bisogno del momento reclutò Murasame Uchiha così da avere un elemento di sostegno per affrontare uno dei Dieci Giustizieri di Iwa, che oltretutto aveva fatto comparsa anche nella battaglia a Kusa come membro della Ankoku Seiun. Lo scontro pendeva notevolmente a favore del Sakurazukamori che tuttavia dimostrava non provare alcun interesse per i due che invece non voelvano lasciarlo fuggire. L'ex suniano non esita a porre fine allo scontro non appena gli si presentò l'occasione, senza però infierire sui due Shinobi regolari, racchiudendoli all'interno di un suo Genjutsu e prima d'abbandonarli dona al kiriano la sua arma personale invitandolo poi per un incontro futuro, quindi il loro scontro-incontro era soltanto rimandato. Quel giorno, nel deserto, delle fila dei regolari nessuno perse la vita... sì, c'erano parecchi feriti ma in compenso tutti vivi, a differenza di qualcuno dei traditori che tuttavia videro le loro file rimpolpate grazie a qualche cambio di bandiera.
    A venire per Kisuke c'era d'affrontare il rientro alla Nebbia, in parte devastata e in stato d'emergenza, il suo Kage praticamente caduto e con un piede tra la vita e la morte, e un compagno disertore. Oltre a problemi del genere se ne aggiungono altri personali, più precisamente famigliari che era sua responsabilità risolvere. In quello stesso periodo, proprio per quei motivi, la medaglia si rovesciò rispetto a poco tempo prima e fu il kiriano stesso, in un momento di crisi per la Nebbia, a fare esplicitamente richiesta per l'affidamento di missioni poco impegnative di cui ne svose pochissime e risolti buona parte di quei problemi si mise nuovamente in gioco, pronto a dare il massimo per la sua gente attraverso missioni di rilevante importanza, seppur nei limiti del suo rango e delle sue capacità.



    L'Unità Hattori delle Forze Speciali

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    Gli avevano affidato una missione di assassinio come mai prima d'allora gliene avevano affidate: il suo compito era scovare ed eliminare un pericoloso Mukenin classificato come di livello A e ricercato in tutte le Contee. In realtà al suo seguito aveva un ANBU in quanto quella per lui era, oltre che una missione, la prova che gli avrebbe dato l'accesso alla Squdra Speciale della Nebbia. Le informazioni in suo possesso lo spingono nella cittadina di Yuge dove già aveva lavorato e aveva qualche conoscenza, grazie alle quali sommate ad un passo falso del Mukenin in combutta con il Capovillaggio, Kisuke riesce a scovare il suo bersaglio. Fu uno scontro duro il loro e nonostante tutto Kisuke riesce a ridurre il Mukenin come un colabrodo ma ciò gli costa ritrovarsi a corto di Chakra; quando il Mukenin ostenta la sua volontà di fuggire e concedere la vittoria di quello scontro al Momochi, questi decide di non volersi avventurare stupidamente al seguito del Mukenin in quanto a corto di Chakra ed impossibilitato a sostenere un altro scontro. La sua intenzione, tuttavia, era quella di rimettersi sulle tracce del Mukenin una volta recuperate le forze, ma quando lo fece ad eliminare il Mukenin al posto suo fu l'ANBU che lo sorvegliava mettendo fine a quello che in realtà era un Esame.
    Solo dopo il suo rientro a Kirigakure e le cure mediche, quando venne convocato nuovamente da Matsuri Takahashi, questa lo porta nell'ufficio della Mizukage dove quest'ultima era presente insieme al capo degli ANBU e a due suoi sottoposti. In quell'occasione gli viene spiegato tutto e il Momochi viene ufficialmente integrato nelle fila degli ANBU e autorizzato a lavorare con una maschera sul volto. Ma questo solo sulla carta, prima che potesse davvero operare fu sottoposto ad un rigoroso addestramento.



    Galatea


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    Era una giornata tranquilla, una come le altre per Kisuke Momochi, il cui incarico odierno era quello di recarsi alla Repubblica dei Samurai in virtù del suo ruolo d'arbitro, e fu lì che la vide per la prima volta e se ne innamorò a prima vista, e fu così che quella giornata non fu più una come le altre. Una ragazza dal fisico formoso e mozzafiato racchiuso in una tuta aderente di colore bianco, chioma argentea che brillava sotto i riflessi del sole e la seguiva in ogni movimento disegnando linee sinuose nell'aria, pelle color latte, impavida, bellicosa, aggraziata, sinuosa e leggiadra in ogni mossa e movimento. Kisuke fremeva osservando lo scontro, desideroso di conoscere quella ragazza, parlare con lei, conquistarla, farla sua ed averla al proprio fianco, nella sua vita. Pensieri simili non avevano mai raggiunto il suo cervello prima di quella volta, anche considerando che lei era una ragazza di cui non conosceva pressoché nulla, semplicemente lui la desiderava in ogni modo possibile, solo avendola vista. Era Galatea Shishi, la ragazza che sarebbe poi arrivata in finale, incontro che dovette arbitrare lo stesso Kisuke, costretto a tenersi in disparte, imparziale e professionale, mentre la giovane kunoichi combatteva per il titolo di campionessa e per l'ottenimento del rango Chuunin. Tuttavia non smise mai d'osservarla, di tenerla d'occhio, sin dal primo momento che si presentò a lui, quando Kisuke se la ritrovò a pochissimi passi da sé, vedendo i bellissimi occhi cristallini di lei, i lineamenti dolci e fascinosi del suo viso, le sue labbra carnose, ma anche la pelle color latte che s'arrossava, avvampando dopo una presentazione stupida. Kisuke, l'arbitro, diede il via, e in quel momento dovette spegnere tutto, dare un taglio a quei pensieri e rinchiuderli in uno scomparto della propria mente, segregati, come dei reietti, in maniera che in quel momento nell'arena insieme ai due aspiranti Chuunin, vi fosse semplicemente il solito Kisuke, cinico, imparziale e professionale, che doveva osservare entrambe le parti in modo da giudicare adeguatamente il tutto e individuare quale fosse, sempre se ci fosse mai stato il bisogno, il momento adatto per intervenire e porre termine allo scontro prima che qualcuno si facesse male sul serio. Giudicare sarebbe invece spettato ai Kage, che diedero la vittoria a Galatea, a cui poi Kisuke sollevò il pugno in segno di vittoria. Era lei la campionessa di quell'anno. Da quel giorno non la vide più, ma non ci fu un solo giorno in cui non ripensava a lei. Non uno. E per una strana coincidenza, non molto tempo dopo, se la ritrovò come avversaria in arena a Kiri. Senza che lei ne fosse consapevole, il suo ruolo insieme ad un altro era quello di fare da cavia per il Momochi, che decise di non scoprirsi eccessivamente ma allo stesso tempo di giocarsi il tutto e per tutto quel giorno, cercando d'attirare le attenzioni di lei su di sé, mettendo in mostra le proprie abilità di Shinobi, e infine lo fece, lanciò quel kunai caratteristico del suo, anzi del loro Villaggio. Non sapeva bene che cosa voleva raggiungere, o ottenere così, fatto sta che quel gesto quasi disperato fece il suo effetto e fece in modo che Kisuke si ritrovasse la giovane sulla soglia di casa propria. Quando la vide lì, oltre la porta, una marea di pensieri gli invasero la mente, non aspettandosi assolutamente che fosse lei a cercarlo, anche perché lui non s'era mai azzardato, nonostante tutto, ad andare a cercare lei. La sua presenza lì era semplice, voleva che Kisuke l'aiutasse a migliorare, voleva che lui fosse il suo Sensei. Lui però non voleva esserlo, non solo, voleva essere per lei anche molto di più, voleva essere il suo uomo. E piano piano, più i due si conoscevano, più stavano insieme, quella sera stessa, più qualcosa sembrava nascere, sbocciare, contro ogni aspettativa del Momochi che quasi sembrava non crederci. Un gesto dopo l'altro, una parola dopo l'altra, e pian piano tutto si faceva sempre più chiaro, più nitido, fino a diventare quasi del tutto innegabile. Kisuke che non voleva lasciarla andare, che faceva di tutto per tenerla lì con sé, invitandola anche a stare da lui per la cena, a fare il bagno da lui, a sfruttare ogni minima cosa per ricercare il contatto con lei, finché non la portò di sotto e lì non seppe più resisterle, portandosi a ricercare le sue labbra, in un infinito bacio passionale che si sarebbe spinto ben oltre se Galatea non fosse crollata in timori, incertezze e terrore. Ma nemmeno questo fece demordere Kisuke, che non s'arrese per niente, non dopo tutto quello che ormai si erano comunicati l'un l'altro, seppur non detto verbalmente. Le stette accanto, supportandola, trovando ogni sorta di stratagemma per farle capire che andava tutto bene, che lui c'era, che ci sarebbe sempre stato, che l'avrebbe aiutata, che la stava aiutando, pur di risollevarle il morale e la loro stessa serata insieme. Non poteva salutarla senza vedere come ultima cosa quel sorriso e quell'espressione che tanto amava. La serata continuò poi con loro due che finirono in mezzo ad una festa, sempre per iniziativa di Kisuke che non voleva lasciarsi sfuggire la compagnia della giovane, in quanto quest'ultima aveva detto di voler rientrare a casa per via dell'orario, quando Kisuke capì che quella era solo una scusa per non continuare a pesare su di lui. C'era riuscito, quell'ultima iniziativa aveva risollevato del tutto l'animo della giovane, facendo sì che si lasciasse andare del tutto al Momochi. E fu proprio durante il momento più bello della festa, quello dei fuochi d'artificio, dopo che i due si erano scambiati la promessa d'amarsi al cospetto della luna, che Kisuke le dichiarava verbalmente il suo amore con un semplice ti amo. Era sua, e lui era suo.


    Tsurugi Takahiro

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    Shinobi valido e formidabile, il quarantottenne Tsurugi Takahiro, noto anche come Artiglio d'Orso, si è trovato a ricoprire un ruolo importante nella vita di Kisuke Momochi, in quanto dalla nascita padrino di quest'ultimo, e ha deciso di tenere sotto la propria ala il giovane. Cinico, bastardo, scorbutico e con un pessimo caratteraccio, il Jounin Veterano, esperto in Arti Illusorie, evocatore di Serpenti, manipolatore di Suiton, Katon, Doton e Raiton, ha sempre tenuto sott'occhio il giovane Kisuke sin dalla tenera età, lasciando che tra il ragazzo e Shinzo, suo unico figlio, s’instaurasse, naturalmente e senza intromissione alcuna, un legame d'amicizia profondo tanto quanto quello nato a suo tempo tra Tsurugi stesso e Ryusuke Momochi, quasi fosse segno del destino. Visto dal ragazzo più come uno zio acquisito più che come padrino, Kisuke cresce con la presenza quasi costante della figura del padrino accanto, con il quale s'instaura man mano un rapporto sempre più solido e stretto, passando dall'uomo che accarezza la testa del bambino e gli racconta qualche storiella durante le consuete visite settimanali al suo migliore amico, all'uomo che si confronta con il ragazzo che matura ed il ninja pressoché ai suoi esordi, fino ad arrivare all'uomo che si confronta e si apre con il giovane Momochi, rivelandosi una sorta di consulente per il ragazzo e confermando la leggenda d'essere una soluzione a qualsiasi problema pressoché per chiunque, a patto che egli stesso volesse fornire la soluzione. In più di un’occasione si ritrova a fronteggiare i due ragazzi, Kisuke e Shinzo, in dei match amichevoli, iniziati in giovanissima età quasi per gioco, con Tsurugi che si divertiva a tenere appeso Kisuke per una caviglia ed il proprio figlio per i capelli, per poi scaraventarli più in là. Questo genere di scontri, con il tempo, prende via via un piede diverso, diventando ben più seri ed impegnativi, anche per lo stesso Tsurugi, il quale si trova ad affrontare non più due ragazzini ma dei ninja ormai maturi e ben formati. Tsurugi è l'uomo che come ogni padrino e sensei che si rispetti, è sempre stato presente nella vita di Kisuke: è l'uomo che gli ha insegnato a suonare il flauto, è l'uomo che l’ha addestrato nelle Trivelle Acquatiche, che l’ha aiutato nell'apprendimento dell'Armatura di Terra, che l’ha sostenuto e agevolato nello sviluppo della Melodia Silenziosa ed è l'uomo che, nonostante non lo mostri esternamente, è molto affezionato a Kisuke e non è affatto dispiaciuto né seccato di seguirlo negli addestramenti, per di più non manca di prendere il tè e chiacchierare con lui ogni qualvolta ne ha la possibilità. Quando poi Kisuke raggiunge il grado di ANBU, particolare di cui solo Ryusuke, Shinzo e appunto Tsurugi sono a conoscenza nei primi tempi, e sotto consiglio di Tsurugi ostenta la volontà di voler approfondire la questione Genjutsu, al fine di creare un ibrido con il proprio stile di combattimento basato principalmente sui Ninjutsu, Tsurugi si offre nei suoi soliti modi e lo inizia alle Arti Illusorie, di cui risulta essere un grandissimo esperto, aiutando Kisuke a porre le basi per gli obiettivi che è intenzionato a raggiungere.


    La Squadra Nera e la Taglia Teste


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    Cercando di far coincidere la propria vita privata e lavorativa alla luce del sole con i propri impegni in quanto spettro delle Forze Speciali della Nebbia, il kiriano cercò di mantenere fede alla propria promessa fatta a quella che ormai era diventata a tutti gli effetti la sua fidanzata nonché fulcro della sua vita insieme alla carriera e alla Via del Ninja. Aveva iniziato con lo svolgere delle missioni insieme alla propria donna, poiché il Villaggio della Nebbia sembrava volerli mettere alla prova insieme, alternandole come da ordini ai compiti nel penitenziario di Kiri e le missioni per conto delle Forze Speciali. Poi, nel tempo libero rimanente vi erano, oltre alla vita quotidiana, le questioni personali da risolvere. In particolare, si ritrovò a dover brigare con le bizzarre tanto quanto sospette avventure in compagnia di Oni-Baku Hyuuga, quindi mettersi alla ricerca d’informazioni sui fuggitivi Travis Fuuma e Kyoshiro Tsuuya e buttarsi nella caccia. In alternativa, seppur meno impegnativo ma altrettanto seccante, non mancò di certo il dover rendere onore al passato e dover accettare di conoscere Shōri Jiyuu in vista di un suo addestramento futuro per il bene della Nebbia. Allo stesso tempo, dovette essere anche un po' egoista e pensare un po' a se stesso, per portare avanti i suoi allenamenti standard e per di più sviluppare il suo interesse per le Arti Illusorie, come sotto consiglio di Tsurugi Takahiro poiché anche in compatibilità con la sua predisposizione di mentitore.
    Fu proprio continuando per quella strada che Kisuke Momochi si ritrovò, al rientro da una sua missione in compagnia di Galatea, in seguito ad un concilio tenuto in sua assenza, ad essere convocato per sostituire un suo senpai morto in battaglia e quindi ricoprire così un ruolo fondamentale all'interno del famigerato Corpo Speciale dei Sette Spadaccini Leggendari della Nebbia e divenire un comandante delle Forze Speciali, istituendo la sua Squadra personale. E fu così, con la sua nuova posizione di comando e la proprietà della famigerata Taglia Teste, che per Kisuke Momochi alias Hanzo Nishimura si aprì un nuovo capitolo della sua vita, sempre più immerso in segreti, complotti, assassini e operazioni speciali.



    Sangue d'Acqua e Lava

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    Diversamente da ciò che in molti si sarebbero aspettati da Kisuke Momochi, conoscendo il suo modo di fare e di pensare, si ritrovarono ben presto a fare un passo indietro. La relazione con Galatea divenne man mano sempre più solida e stabile, al punto che anche le rispettive famiglie si trovarono ad essere favorevoli alla loro unione, per un motivo o per l'altro, chi più e chi meno. Nel corso di qualche mese, dopo che già i due convivevano felicemente, verso la fine di Gennaio, quando Kisuke aveva circa ventidue anni e Galatea circa diciotto, quest'ultima si ritrovò in dolce attesa. Per quanto in un primo momento potessero essere entrambi impreparati all'idea di diventare genitori, la notizia fu accolta da entrambi con somma gioia. Così, dopo circa nove mesi, nacque il loro primo figlio: un bel maschietto. Decisero di affidarlo alla protezione di Shinzo Takahiro, il quale gli avrebbe fatto da padrino e scelse il nome Kaito. Era sano e forte, così come l'oceano impetuoso che significava il suo nome, e tutti dicevano che ad eccezione degli occhi quasi argentei era la copia in miniatura del padre, ma non era l'unico figlio che la coppia era destinata ad avere. Infatti, a distanza di un paio d'anni, quando ormai Kisuke e Galatea con Kaito avevano formato la loro famiglia, nonostante le difficoltà del caso portate dalla loro vita da ninja, Galatea rimase nuovamente incinta, e Kaito non sarebbe stato destinato ad essere più l'unico marmocchio di casa Momochi. Kisuke e Galatea avevano rispettivamente circa ventiquattro e vent'anni, quando nacque Elie, la loro secondogenita. Alla piccola fu affidata come madrina Nozomi Kuga, scelta probabilmente discutibile per molti, ma non per questo meno saggia. Tuttavia, a differenza di com’era consuetudine, la scelta del nome non fu lasciata alla madrina, bensì il nome della fanciulla e il suo significato venne scelto in gran segreto da Galatea, come da tradizione del ramo femminile della sua famiglia. Segreto e tradizione poi sciolta dalla stessa Galatea, per fare un dono significativo a Kisuke. Elie, sin da piccola, non mostrò alcuna spiccata somiglianza con uno dei due genitori in particolare. Però, aveva ereditato il meglio dei due e ne era uscito fuori un risultato finale stupefacente: l'argento delle iridi e dei capelli di Galatea era stato mitigato dal nero profondo di Kisuke ed il risultato in Elie erano occhi color ghiaccio, capelli color biondo vivo e un visetto che, nella sua immaturità di fanciulla, era ipnotico.
    Con loro, con Galatea, Kaito ed Elie, per Kisuke la famiglia divenne così un nuovo e concreto punto cardine nella sua vita da ninja.



    Hisao Hattori e le Terre di Nessuno


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    All'età di circa ventiquattro anni, proprio quando ormai la sua nominatura come Jounin del Villaggio della Nebbia era alle porte, Kisuke venne incaricato dalle Alte Sfere di una missione speciale di cui solo poche persone erano a conoscenza: sarebbe dovuto fuggire dal Villaggio e divenire uno spietato Mukenin nelle Terre di Nessuno, per poter distruggere dall'interno un'Organizzazione pericolosa. Con il compromesso che con un successo assolutamente positivo nel suo compito, per il presente e per il futuro il suo nome rimanesse immacolato in vista del suo rientro al Villaggio, la fuga del kiriano fu particolarmente accurata, in modo che danneggiasse il meno possibile sia se stesso sia la Nebbia. Dopo aver disertato il Villaggio come Sazanami Shibito grazie anche alla Tecnica dell'Alterazione Permanente del Corpo, una volta raggiunte le Terre di Nessuno e iniziato ad ambientarsi, Kisuke in gran segreto assunse le fattezze e l'identità di un altro Mukenin ancora: Hisao Hattori. In quanto ad abilità e corporatura non si discostava molto da Kisuke. Il suo fisico si mostrava sempre tonico e asciutto, dai muscoli scattanti e resistenti, ma non esagerati. La pelle era chiara quasi come quella di Kisuke, ma gli occhi erano di un grigio intenso e limpido, impenetrabili e freddi, mentre i capelli corti e spettinati erano di un'opaca tonalità grigio-azzurra. La cicatrice accanto all'occhio non c'era più e non aveva più nemmeno la sua dentatura seghettata, come da tradizione a Kirigakure no Sato. Fu così che, in un certo senso anche diversamente da quanto fatto da Hisao Hattori fino a quel momento, il Mukenin prese le redini della propria vita in maniera ben più seria e iniziò la propria scalata nella vita criminale. Iniziò a lavorare per la gente della peggior specie, fino a quando non riuscì a stringere legami via via sempre più saldi con un ramo del Mercato Nero capeggiato da un uomo chiamato come il Professore, tramite il quale Kisuke riuscì ad impadronirsi di informazioni preziose, di un Byakugan, armi, lavori interessanti e redditizi, denaro, una posizione prestigiosa, nonché ad un certo punto addirittura le conoscenze del Clan Hyuuga. Si stava sporcando le mani, lo sapeva, ma doveva farlo, poiché era tutto votato al compimento della sua missione segreta: distruggere la Gilda del Sangue.


    Le Radici nella Nebbia

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    Con la disfatta della Gilda del Sangue, dopo ben un anno d'attesa per Kisuke Momochi si riaprirono i cancelli del Villaggio della Nebbia. Fu riportato al Villaggio dai membri stessi della Squadra Nera, e sottoposto immediatamente a controlli e cure intensive. Dopo quindici giorni, una volta conclusa la sua riabilitazione, le Alte Sfere della Nebbia decisero di procedere alla sua investitura cerimoniale come Jounin della Nebbia, portando a termine ciò che avevano iniziato un anno prima con la sua nomina. La missione segreta di Kisuke nelle Terre di Nessuno, così come Hisao Hattori, finì per essere una delle tante pagine nere nella storia di Kiri, bruciate e dimenticate per sempre come se non fossero mai esistite, e il ninja dovette riadattarsi in fretta alla vita stretta del Villaggio. Non solo per poter tornare ad essere, anche alla luce del sole, il kiriano fedele che sempre era stato, ma anche perché il Villaggio si preparava ad andare incontro ad un nuovo terremoto interno: intrighi, scandali, giochi di potere che sfociarono in affari internazionali direttamente al Torneo delle Grandi Nazioni. In tutto ciò Kisuke, in quanto Jounin e componente dei Sette Spadaccini Leggendari della Nebbia, dovette prepararsi a fare la sua parte per il bene del villaggio e per mostrare finalmente che, come dopo ogni temporale tempestoso, può spuntare il sole: dopo la cacciata dell'Imperatore e la caduta dell'Impero del Fuoco, anche Kiri con la fuga della Shicidaime Mizukage poté aprire i battenti ad un nuovo leader: Akira Watanabe. E Kisuke fu pronto a mettere se stesso e la propria Taglia Teste al servizio di quell'uomo, l'Hachidaime Mizukage, ancora una volta nella sua vita per il bene di Kirigakure no Sato.

    L'Alba della Leggenda


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    Dopo un lungo susseguirsi di eventi e numerose missioni, alla luce del sole e nell'ombra, Kisuke si ritrovò catapultato in mezzo ad una vicenda mostruosa. Per di più, proprio nel periodo in cui Galatea è in dolce attesa del loro terzo figlio, e la gravidanza sta per giungere al termine. In quel lasso di tempo non era bastato doversi infiltrare in una prigione nelle Terre di Nessuno per prelevare una delle migliori spie di Kirigakure no Sato caduta sotto la forza Mukenin. E non era bastato nemmeno doversi mettere a caccia di Kuroda Kaguya, l'allora possessore delle Kiba, divenuto un disertore del Villaggio: Kisuke dovette ucciderlo, sebbene avesse voluto evitare per limitarsi al solo recupero delle spade ed imprigionare lo Spadaccino.
    Proprio in procinto dello scadere dei giorni che in teoria mancavano al parto, cosa che lo costrinse a lasciare dei suoi cloni al Villaggio, Kisuke dovette partire alla guida di una particolare squadra specializzata nel trattare coi Bijuu. Il loro compito era il recupero di Kaila Bisukosu, una disertrice di Kirigakure no Sato nonché Jinchuuriki del Rokubi no Raijuu. L'idea non fece impazzire il ninja, sempre timoroso nei confronti dei Bijuu, e come se non bastasse a seguito di mesi in cui sembrava attrarre a sé i Portatori come fosse una calamita. Tuttavia, non poteva tirarsi indietro da quel compito, ora che Kaila sembrava essere stata individuata di nuovo dopo essere sparita dai radar per lungo tempo. La cattura si presentò più complicato del previsto, o di quanto a Kisuke avevano fatto sperare, portando il ninja faccia a faccia con il Rokubi allo stato brado, libero di seminare morte e distruzione sui suoi nemici. Il Demone era riuscito finalmente nel suo intento di evadere da quella pazza che ancora si opponeva nel tenerlo prigioniero, ed il kiriano dovette affrontarlo in uno scontro all'ultimo sangue senza precedenti per concedere agli esperti il tempo e l'apertura necessaria alla cattura. Il tanto agognato obiettivo venne conquistato, ma il prezzo fu la morte di uno di loro. Il ricordo indelebile di quella disavventura Kisuke se lo sarebbe sempre portato addosso in una grossa cicatrice sul petto, procurata dalla furia di Kaila posseduta dal Demone.
    Poco dopo il rientro a Kiri, pur essendosi portato la morte appresso, poté abbracciare la vita nel suo piccolo Hidehisa appena nato. Inoltre, per l'impresa sostenuta con il recupero del Bijuu, Kisuke venne riconosciuto dalle Alte Sfere del Villaggio della Nebbia come Sannin, insignito della nomea di Ninja Leggendario, elevandolo al merito come nessuna medaglia avrebbe mai potuto fare e distinguendolo anche tra i ranghi dei migliori Jounin Veterani.
    Non avendo mai abbandonato la collaborazione con le Forze Speciali, da allora venne inserito a capo di un'Unità Segreta, nascosta persino agli ANBU, che si occupa di macchiarsi le mani nei compiti più sporchi e segreti, lavori non assegnati nemmeno agli ANBU, per il bene comune alla luce del sole mentre il retroscena viene relegato all'oblio. Si ritrovò dunque a sostituire il suo vecchio superiore Yuudai Hattori, che a sua insaputa era sempre stato il suo predecessore in quel ruolo ingrato. Assumendo il comando, Kisuke rinominerà l'Unità e la Base Operativa come consuetudine di generazione in generazione.



    Missioni Ninja Svolte

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    Livello D : 3
    - Il Battesimo dell'Acqua con Dom Tsukimura;
    - Ladri d'Appartamento con Tenshi Inuzuka;
    - Scorta ai Carri con Kaila Bisukōsu;

    Livello C: 12
    - Dodici Samurai con Dom Tsukimura;
    - Il Dojo con Ryoichi Inuzuka;
    - Sequestro ai Pirati;
    - Ricerca nel Paese del Ferro con Dom Tsukimura;
    - La Corsa di Todoroki con Danzou Natsuhi;
    - Raccolta d'informazioni;
    - Mukenin a Watatsumi con Sairento Ongaku;
    - In difesa del ponte;
    - La Bastiglia di Kiri con Kaori Mitarashi;
    - La miniera di Chouseki;
    - Strani Liquidi con "Hanzo & Tenzo" Kurosawa;
    - Vecchio Manicomio con Galatea Shishi;

    Livello B: 17
    - L'organizzazione di Amegakure con Danzou Natsuhi;
    - Le rovine nel deserto con Isshin Mitsui;
    - I rotoli da proteggere con "Hanzo & Tenzo" Kurosawa;
    - Per evitare una guerra con Ennosuke Hyuuga;
    - Recupero di un giovanotto;
    - Il laboratorio segreto con "Hanzo & Tenzo" Kurosawa;
    - Nome in Codice: Cacciatrice Rossa;
    - Finto Mukenin con Galatea Shishi;
    - Rivoluzionari del Sud;
    - Senza Rimorso con Galatea Shishi;
    - Potere Esecutivo;
    - Atti di Guerra;
    - Contro Tutti con Yukio Tanaka;
    - Ossobuco per Cena;
    - Attentato alla Corte di Satetsu con Shin Masayoshi;
    - Il Sangue non è Acqua con Goh Asuka;
    - Una S in Triade con Maemi Takahashi;

    Livello A: 20
    - Il Mukenin di Otogakure vs. Kyo Matsumoto;
    - La Regina del Mercato Nero con Kaiser Tony;
    - Il Fiore del Deserto con Murasame Uchiha;
    - Spionaggio a Kusa con Takumi Ehime;
    - Il Tiranno di Takigakure con Hayato Kusanagi;
    - I Denti della Tigre;
    - Stato d'Assedio con Kaori Mitarashi;
    - Pericolo Imminente;
    - La Mossa del Drago;
    - Debito d'Onore;
    - Equilibri di Potere;
    - La Guerra di Yuge vs. Takezo Kaguya & Dom Tsukimura;
    - Linea di Controllo;
    - Il giorno della Primula Nera;
    - Due Occhi e una Katana con Kohaku Kyofu;
    - Hanafuda e Sangue;
    - Mare in Fiamme;
    - Suoni di Guerra;
    - Germoglio della Riconciliazione con Kaori Mitarashi;
    - Fortezza delle Anime;

    Livello S: 5
    - La Caduta di Suna;
    - L'Uomo che Vendette Ishi;
    - La Grande Fuga del Leone Osseo;
    - Vivo o Morto;
    - Mostri dal Passato;


    Carriera da Sensei

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    Addestramenti per Apprendisti: 18
    - Addestramento Fukuda Rokudo;
    - Addestramento Seya Uchiha;
    - Addestramento Aizen Kaguya;
    - Addestramento Eddie Chang;
    - Addestramento Ukisake Nara;
    - Addestramento Ronin Kawashi;
    - Addestramento Riokigi Zanada;
    - Addestramento Genesis Rhapsodos;
    - Addestramento Akiyama Aburame;
    - Addestramento Daigo Yotsuki;
    - Addestramento Nora Uzumaki;
    - Addestramento Kazuo Sato;
    - Addestramento Kenzo Suzuki;
    - Addestramento Sofia Shikyu;
    - Addestramento Drakul "Raven" Sousuke;
    - Addestramento Tora Matsuei;
    - Addestramento Benkei Chinoike;
    - Addestramento Aiko Hyuuga;

    Addestramenti Kuchiyose: 12
    - Addestramento Vincente Rebellion;
    - Addestramento Ryoichi Inuzuka;
    - Addestramento Seya Uchiha;
    - Addestramento Ukisake Nara;
    - Addestramento Hanzo & Tenzo Kurosawa;
    - Addestramento Toshiro Yagami;
    - Addestramento Sairento Ongaku;
    - Addestramento Inoue Sawada;
    - Addestramento Arima Togetsu;
    - Addestramento Takumi Ehime;
    - Addestramento Galatea Shishi;
    - Addestramento Ishui Baitei;

    Addestramenti Jutsu: 8
    - Addestramento Shōri Jiyuu [Chikara no Mizu];
    - Addestramento Seishin Utsukushi [Chikara no Mizu];
    - Addestramento Okami Yotsuki [Same no Miyaguni];
    - Addestramento Ryu Majin [Kage Shuriken no Jutsu];
    - Addestramento Galatea Shishi [Taru Yuurei no Jutsu];
    - Addestramento Yogan Raimu [Ikari no Suisei];
    - Addestramento Maemi Takahashi [Chikara no Mizu];
    - Addestramento Maemi Takahashi [Ikari no Suisei];

    Esami Genin: 9
    - Esame Alucard Uchiha & Zaraki Kenpachi;
    - Esame Gray Hyuuga & Seya Uchiha;
    - Esame Taiga Nakahima & Ukisake Nara;
    - Esame Light Kaguya & Yuichi Yuki;
    - Esame G. Cry & Konan Katsuhiro;
    - Esame Ryu Naga & Kazuo Sato;
    - Esame Tora Matsuei & Denki Reitoku;
    - Esame Asura Tsuchigumo & Katsumi Kuroyama;
    - Esame Benkei Chinoike;

    Esami Sp.Jounin: 1
    - Supaku Handoru & Maky Uryuu;


    Combattimenti in Arena

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    - Vs. Seya Uchiha: Il Traditore;
    - Vs. Isshin Mitsui: Amicizia;
    - Vs. Inoue Sawada: La Ragazza Fiammazzurra;
    - Vs. Shima Uchiha: Il Galletto;
    - Vs. Kaminari Suru: Fulmine Nero;
    - Vs. Murasame Uchiha: Incontri Fortunati;
    - Vs. Rankastrail Hozuki: La Scommessa Nascosta;
    - Vs. Takumi Ehime: La Città Fantasma;
    - Vs. Ryoichi Inuzuka: Affinità Canina;
    - Vs. Oni-baku Hyuuga: Dimostrazione di Forza;
    - Vs. Galatea Shishi & Supaku Handoru: Simulazione d'Esame;
    - Vs. Murasame Uchiha: Resa dei Conti;
    - Vs. Galatea Shishi: La Leonessa d'Argento;
    - Vs. Kaori Mitarashi: Inferno di Ghiaccio;
    - Vs. Isshin Mitsui: Promesse Sepolte;
    - Vs. Tae Nobunaga: Lago di Sangue;
    - Vs. Okami Yotsuki: Picchi di Adrenalina Pura;
    - Vs. Arima Togetsu: La Volpe del Deserto;
    - Vs. Yukimura Hyuuga: Giovane Etereo;
    - Vs. Kougami Kyoya: Cavaliere Bianco;
    - Vs. Katsumi Nagasaki: Magma Indemoniato;


    Denaro

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    1729 Ryo




    Taglia

    tQYo2ei

    3015 Ryo




    Crediti

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    - Ottenuto con il 1° metodo [Promozione a Chuunin] - Scambiato con Due Anime;
    - Ottenuto con il 4° metodo [5 Addestramenti Completati] - Scambiato con Due Anime;
    - Ottenuto con il 2° metodo [Apprendimento Muon Satsujin] - Scambiato con "Sagi Shuriken no Jutsu - Tecnica dell'Inganno degli Shuriken";
    - Ottenuto con il 1° metodo [Promozione a Sp.Jounin] - Scambiato con Spada Raijin;
    - Ottenuto con il 6° metodo [40 Post in Casa] - Scambiato con Due Anime;
    - Ottenuto con il 3° metodo [5 Arene Completate] - Scambiato con Adozione in Nero: Clan Hyuuga;
    - Ottenuto con il 4° metodo [10 Addestramenti Completati] - Scambiato con Adozione in Nero: Clan Hyuuga;
    - Ottenuto con il 1° metodo [Promozione ANBU] - Scambiato con elemento Katon;
    - Ottenuto con il 2° metodo [Apprendimento Domu] - Scambiato con elemento Katon;
    - Ottenuto con il 6° metodo [80 Post in Casa] - Scambiato con elemento Katon;
    - Ottenuto con il 5° metodo [III° Evento] - Scambiato con elemento Katon;
    - Ottenuto con il 1° metodo [Promozione a CS ANBU] - Scambiato con elemento Katon;
    - Ottenuto con il 2° metodo [Apprendimento Suiton: Suidan no Jutsu] - Scambiato con Due Anime;
    - Ottenuto con il 1° metodo [Promozione a Jounin] - Scambiato con Due Anime;
    - Ottenuto con il 7° metodo [Compleanno 2011] - Scambiato con "Kage Shiru no Jutsu - Tecnica dei Sigilli Ombra";
    - Ottenuto con il 7° metodo [Compleanno 2012] - Scambiato con "Kage Shiru no Jutsu - Tecnica dei Sigilli Ombra";
    - Ottenuto con il 7° metodo [Compleanno 2013] - Scambiato con "Kage Shiru no Jutsu - Tecnica dei Sigilli Ombra";
    - Ottenuto con il 7° metodo [Compleanno 2014] - Scambiato con 5 punti Chakra;
    - Ottenuto con il 7° metodo [Compleanno 2015] - Scambiato con 5 punti Chakra;
    - Ottenuto con il 5° metodo [IV° Evento] - Scambiato con "Yuurei Ashioto no Jutsu - Tecnica delle Orme Spettrali";
    - Ottenuto con il 7° metodo [Compleanno 2016] - Scambiato con 5 punti Chakra;
    - Ottenuto con il 4° metodo [10 Addestramenti Completati] - Scambiato con Specializzazione Secondaria "Maestria Elementale";
    - Ottenuto con il 6° metodo[80 Post in Casa] - Scambiato con Specializzazione Secondaria "Maestria Elementale";
    - Ottenuto con il 2° metodo [Apprendimento Katon: Endan] - Scambiato con Specializzazione Secondaria "Maestria Elementale";
    - Ottenuto con il 3° metodo [10 Arene Completate] - Scambiato con Specializzazione Secondaria "Maestria Elementale";
    - Ottenuto con il 7° metodo [Compleanno 2017] - Scambiato con 5 punti Chakra;
    - Ottenuto con il 2° metodo [Apprendimento Mizuame Nabara] - Scambiato con Specializzazione Secondaria "Maestria Elementale";
    - Ottenuto con il 9° metodo [5 Missioni in Coppia Completate] - Scambiato con 5 punti Chakra;
    - Ottenuto con il 9° metodo [5 Missioni in Coppia Completate] - Scambiato con 5 punti Chakra;
    - Ottenuto con il 9° metodo [5 Missioni in Coppia Completate] - Scambiato con 5 punti Chakra;
    - Ottenuto con il 7° metodo [Compleanno 2018] - Scambiato con 5 punti Chakra;
    - Ottenuto con il 9° metodo [5 Missioni in Coppia Completate] - Scambiato con 5 punti Chakra;
    - Ottenuto con il 1° metodo [Promozione a Jounin Veterano] - Scambiato con Spada Raijin;
    - Ottenuto con il 1° metodo [Promozione a Sennin] - Scambiato con Spada Raijin;
    - Ottenuto con il 9° metodo [5 Missioni in Coppia Completate] - Scambiato con 5 punti Chakra;
    - Ottenuto con il 4° metodo [10 Addestramenti Completati] - Disponibile;
    - Ottenuto con il 7° metodo [Compleanno 2019] - Scambiato con 5 punti Chakra;
    - Ottenuto con il 9° metodo [5 Missioni in Coppia Completate] - Scambiato con 5 punti Chakra;
    - Ottenuto con il 7° metodo [Compleanno 2020] - Scambiato con "Chikara no Mizu - Forza Acquatica";
    - Ottenuto con il 7° metodo [Compleanno 2021] - Scambiato con "Chikara no Mizu - Forza Acquatica";
    - Ottenuto con il 9° metodo [Esame Sp.Jounin] - Scambiato con Sigilli di Protezione;
    - Ottenuto con il 9° metodo [Esame ANBU] - Scambiato con Sigilli di Protezione;
    - Ottenuto con il 9° metodo [Esame ANBU] - Scambiato con 5 punti Chakra;
    - Ottenuto con il 7° metodo [Compleanno 2022] - Scambiato con "Yuurei Ashioto no Jutsu - Tecnica delle Orme Spettrali";
    - Ottenuto con il 7° metodo [Compleanno 2023] - Scambiato con "Yuurei Ashioto no Jutsu - Tecnica delle Orme Spettrali";
    - Ottenuto con il 9° metodo [Promozione Sp.Jounin] - Scambiato con 5 punti Chakra;
    - Ottenuto con il 9° metodo [Promozione ANBU] - Scambiato con 5 punti Chakra;
    - Ottenuto con il 9° metodo [Promozione C.S. ANBU] - Scambiato con 5 punti Chakra;
    - Ottenuto con il 9° metodo [Promozione Jounin] - Scambiato con 5 punti Chakra;
    - Ottenuto con il 9° metodo [Promozione Jounin Veterano] - Scambiato con 5 punti Chakra;
    - Ottenuto con il 9° metodo [Promozione Sennin] - Scambiato con 5 punti Chakra;

    Edited by Mr.Uchiha - 6/5/2024, 22:51
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